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LA VITA SPIRITUALE

ATTRAVERSO I SENSI CORPOREI

PROF. ANGELA TAGLIAFICO


I CANALI DEI CINQUE SENSI

Il cristianesimo è fondato sulla fede


nel Verbo incarnato Gesù Cristo.
In esso tutto ciò che è storico e umano
è raggiunto e trasfigurato dalla Grazia,
compresa la dimensione corporea
dell'esistenza umana.
I CANALI DEI CINQUE SENSI

I cinque sensi corporei


costituiscono la porta attraverso cui
l'interiorità dell'uomo
viene raggiunta dall'esteriorità, e
a sua volta, si pone in comunicazione con essa.
I CANALI DEI CINQUE SENSI

La disciplina dei sensi comporta due aspetti:

 puntare sulla loro purificazione


 abilitarli alla sfera dell'interiorità e alla percezione
del Mistero umano-divino del Dio fatto uomo
I CANALI DEI CINQUE SENSI

I sensi corporei sono un ponte tra:


il corporeo e l'incorporeo,
tra l'esteriore e l'interiore,
tra l'immanente e il trascendente.
Essi permettono di stare sulla soglia
del mondo di Dio.
I CANALI DEI CINQUE SENSI

La vita spirituale integra


i sensi corporei,
li assume e innalza, rendendoli canali
tanto dello Spirito Santo operante negli uomini,
quanto della risposta umana
all'azione salvifica proveniente
"in" e "per" Gesù Cristo.
I CANALI DEI CINQUE SENSI

L'esperienza di Dio coinvolge l'intera nostra persona


in tutte le sue dimensioni, come afferma s.Paolo:
"tutto quello che è vostro,
spirito, psiche e corpo,
si conservi irreprensibile per la venuta
del Signore nostro Gesù Cristo"
(1 Ts 5,23-24)
UDITo

Nella spiritualità cristiana


l'udito è il primo dei sensi perchè
Dio richiede che le nostre orechie
siano pronte ad ascoltare la sua Parola e
ad aprirci così, alla fede:
fides ex auditu (Rm 10,17)
UDITO

Tutta la storia del popolo di Israele


è segnata dalla Parola e dall'ascolto,
che non sono due attività distinte,
ma una unica realtà e un unico processo.
VISTA

Vedere richiede
un cuore puro, libero e capace
di riconoscere il bene
e di arricchirsi di esso.
VISTA
La vista purificata conduce
ad una esperienza di intelligenza dello spirito
che è una forma superiore di consapevolezza
la quale aiuta ad aprirsi a Dio,
datore Primo e Ultimo di ogni bene.
VISTA
Le vocazioni degli apostoli
sono scandite dal verbo "vedere" e
dall'invito "venite e vedrete" (Gv 1.39).
Il vedere non si impone mai nel Vangelo,
con evidenza esteriore,
ma si risolve nel credere:
"chi vede il Figlio e crede in Lui ha la vita eterna"
(Gv 6,40)
TATTO

Il tatto più degli altri sensi,


è una porta per la nostra interiorità,
sentinella e messaggero,
mediatore tra la materia e lo spirito
veicolo del piacere, del desiderio
e anche del dolore.
TATTO
Il tatto è il senso che coinvolge
l'intero corpo umano e la nostra sensibilità
ed è importante interrogarci su come
lo percepiamo e viviamo, in noi e con gli altri:
in maniera rispettosa, affettuosa o imbarazzata.
Quando è purificato, conduce ad aprirci pienamente
all'esperienza di Dio in noi.
GUSTO
Nella vita spirituale il gusto
riaccende la nostalgia di Dio Padre,
il desiderio della "dulcedo Dei"
poichè i giudizi del Signore sono:
"più dolci del miele e di un favo stillante" (Sal 19,11).
Per ognuuno di noi vale l'invito del salmista:
"gustate e vedete quanto è buono il Signore" (Sal 34,9)
GUSTO
Il gusto ci rimanda anche a un pensiero fondamentale
per la spiritualità cristiana:
noi ci trasformiamo in ci che mangiamo,
perciò siamo chiamati a stare attenti a
ciò che mangiamo, e
al modo in cui lo mangiamo,
perchè questo riguarda tutta la nostra persona.
GUSTO

Quando il gusto è purificato,


ci rende atti all'autentica comunione nella verità,
alla condivisione e alla comunicazione
dialogica e fruttuosa.
OLFATTO
Il vero profumo da coltivare è
quello di un cuore innamorato di Dio,
che si lascia pervadere dal Suo amore e lo irradia
con la parola e con la vita ed è
questo il profumo che nasce dall'unione profonda e costante
con il Signre vivente che abita in noi e
che vuole raggiungere tutti
mediante la testimonianza eloquente e coerente della nostra vita.
OLFATTO
L'olfatto rinvia alla vita, al soffio e all'alito,
per questo è legato alla nosta intimità.
Nella Bibbia aleggiano fragranze, odore di terra e spezie,
la saggezza di Qoelet 9,8 afferma:
"in ogni tempo il profumo non manchi sul tuo capo".
OLFATTO

Tale canale rimanda anche al respiro e


alla sua importanza nella vita di preghiera,
infatti quando l'olfatto è educato
conduce naturalmente a "respirare lo Spirito Santo".
EQUILIBRIO
L'equilibrio è definito come il sesto senso
e in ambito spirituale connota la capacità
di coordinare armonicamente
le funzioni dei vari sensi.
Esso è condizione indispensabile
di una spiritualità rettamente vissuta.
CONCLUSIONE

Imparare a educare i nostri sensi corporei


che costituiscono il nostro primo legame con il mondo e
un ponte verso di esso,
è molto importante, al fine di poter giungere a
sperimentare misticamente il Mistero di Amore
immenso e bellissimo di Dio Padre.
CONCLUSIONE

Vero spirituale è colui (colei) che:

"ha imparato a orientare l'udito all'ascolto della propria interiorità,


la vista alla contemplazione dei colori della propria vita,
il tatto all'apertura del proprio cuore,
il gusto al sapore delle proprie relazioni, e
l'olfatto alla riflessione su tutto il proprio vissuto"

(Niceta Stetathos, monaco biantino XI secolo)

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