di
Organizzazione aziendale
Capitolo 8
Tecnologia: si indicano processi, tecniche, macchinari e azioni utilizzati per trasformare gli
consegne in giornata.
direttamente correlati alla sua missione. I processi ausiliari sono costituiti dalle unità
preposte alle risorse umane, alla ricerca e sviluppo marketing. La ricerca e lo sviluppo
vendite. Il prodotto dell’unità risorse umane è costituito dalle persone che lavorano
dell’organizzazione.
Il primo studio sulla tecnologia manifatturiera fu condotto da Woodward. La sua ricerca inizio
come uno studio sul campo sei principi di gestione nell’ Essex meridionale. Woodward
condusse una ricerca diretta su cento aziende manifatturiere per scoprire come erano
organizzate.
Predispose una scala di classi cazione e ordinò le aziende in base alla complessità tecnica
processo manifatturiero: un’alta Complessità implica il fatto che la maggior parte del
lavoro è eseguita da macchine, una bassa implica che i dipendenti hanno un ruolo
tecnologie di base:
1. Produzione a piccoli lotti e unitaria: queste aziende tendono a con gurarsi come
necessità speci che dei clienti. Si basa sul fattore umano e pertanto presenta un
di automobili)
Amazon)
• il numero di livelli di management e il rapporto tra numero di manager e totale del personale,
mostrano incrementi all’aumento della complessità tecnica dell’organizzazione unitaria al
processo continuo=>necessaria una maggiore intensità di coordinamento per gestire una
tecnologia complessa.
• Il rapporto tra lavoro diretto e indiretto diminuisce con la complessità tecnica perché si
rende necessario un numero maggiore di laboravi indiretti per fornire supporto e
manutenzione a macchinari complessi.
Per le aziende di oggi, struttura, strategia e tecnologia devono essere allineate, specialmente
quando cambiano le condizioni competitive.
La Fabbrica intelligente
Si intende una fabbrica in cui delle macchine computerizzate gestiscono molti dei compiti di
routine e gli impianti di produzione sono digitalmente connessi l’uno all’altro. Comprende
diversi componenti:
• Stampa 3D= costruisce oggetti sovrapponendo in successione strati di materiali uno alla
volta. Gli ingeneri possono modellare un oggetto su un computer e stamparlo con materiali
plastici, metallici. Consente un minor spreco di materiali e i produttori consegnando i
prodotti ai clienti più rapidamente.( Porsche, ricreandosi parti ormai fuori produzione per i
suoi modelli d’epoca)
Esempi di fabbrica intelligente: Siemens Electronic works, utilizza macchinari intelligenti che
coordinano la produzione e distribuzione dei sistemi di controllo,
Honda può passare dalla produzione di una monovolume ai Suv in soli 5 minuti.
La personalizzazione di massa
Ossia, l’utilizzo di tecniche proprie della produzione di massa per realizzare rapidamente e a costi.
ragionevoli beni progettati per rispondere alle esigenze di singoli clienti, con l’obiettivo di fornire
quello che desiderano. (BMW acquistata con la combinazione di caratteristiche e accessori
desiderati; Invisalign utilizza la personalizzazione di massa per i suoi apparecchi)
• Sensibilità alle attività in corso= riduce la probabilità di errori e consente una più rapida
individuazione e correzione prima che gli errori crescano di numero e si accumulino. I dipendenti
sono attenti riguardo alla ricerca di ambiguità in materia di supervisione, procedure di sicurezza…
l’attenzione consapevole alle attività in corso piuttosto che la ripetizione è un tema centrale.
• Rispetto per la competenza= di fronte ad una nuova minaccia, le HRO dispongono di meccanismi
per individuare quanti sono in possesso di maggiore competenza per gestire l’evento è per
assumersi l’autorità decisionale. Quando il ritmo delle operazioni cambia puntano a prendere
decisioni in modo rapido e preciso
• Dedizione alla resilienza= il valore della resilienza risiede nel garantire che le cose vadano bene
quando nell’evitare che vadano male. I dipendenti delle HRO sono sempre in guardia per evitare
errori, reagiscono con veloci valutazioni della situazione, contenendo rapidamente gli errori ed
escogitando soluzioni in caso di difficoltà.
Qualsiasi organizzazione può incorporare caratteristiche delle HRO, raggiungendo un nuovo livello
di fiducia nel raggiungimento degli obbiettivi e aumentano la resilienza, rafforzando la capacità di
sopravvivenza a lungo termine dell’organizzazione.
Aziende di servizi
(le tecnologie per i servizi richiedono una diversa progettazione organizzativa)
• la tecnologia per i servizi produce un output intangibile, come nel caso di Facebook, anziché un
output tangibile come un frigorifero.
• Un servizio ha natura stratta e spesso consiste in conoscenze e idee piuttosto che in un prodotto
fisico. I servizi sono caratterizzati da una simultaneità tra produzione e consumo(incontro tra
medico e un cliente). Se non furto immediatamente dopo la sua produzione, scompare.
• Le aziende di servizi sono ad alta intensità di lavoro e di conoscenza con la necessità di disporre
di molti dipendenti per soddisfare la necessità dei clienti.
• Nei servizi si riscontra un livello alto di interazione diretta tra cliente e dipendete, livello invece
basso in un’azienda manifatturiera.
• Rapidità del tempo di risposta= un servizio deve essere fornito quando il cliente lo desidera.
• Scelta del luogo è importante= i servizi devono essere resi disponibili nel lungo in cui il cliente
desidera essere servito.( McDonald)
Le aziende di servizi hanno sempre puntato a offrire un output personalizzato, ovvero a fornire
esattamente il servizio che ogni cliente desidera e di cui ha bisogno(Pandora ha un canale
personalizzato che trasmette brani in linea con le preferenze dei clienti).
L’aspettate a per un servizio migliore sta spingendo ke aziende a prendere esempio dall’industria
manifatturiera.
• l’influenza del contato con il cliente sulla progettazione organizzativa su riflette nell’uso dei ruoli di
confine e nella disaggregazione strutturale.
• I ruoli ì confine sono utilizzati nelle aziende manifatturiere per gestire i clienti e ridurre i possibili
disturbi per il nucleo tecnico.
• Le aziende manifatturiere tendono ad allargare le attività in una singola area che offre la
disponibilità di materie prime e forza lavoro.
• La tecnologia per i servizi influisce sulle caratteristiche organizzative interne utilizzate per dirigere
e controllare l’organizzazione. Richiedono strutture e sistemi diversi da quelli di un’azienda
manifatturiera.
• I dipendenti delle organizzazioni di servizi godono di un maggior grado di libertà sul posto di
lavoro.(Home Depot= manager hanno imparato deh il modo in cui vengono trattati i dipendenti
incide sul successo di un’organizzazione)
Il modello di riferimento che ha avuto l’impatto maggiore ai fini della comprensione delle tecnologie
a livello di unità è stato sviluppato da Charkes PERROW. Il modello di PERROW è stato utile per
un’ampia gamma di tecnologie il che lo ha reso uno strumento ideale per studiare le attività a livello
di unità organizzativa. Specifico 2 dimensioni delle attività di un’unità che erano rilevanti per la
struttura e i processi organizzativi.
1. Varietà del compito= è la frequenza di eventi inattesi e nuovi che si verificano nel processo di
trasformazione. Riguarda la possibilità che i processi siano portati a termine sempre nello
stesso modo o differiscano di volta in volta quando i dipendenti trasformano in output gli input
dell’organizzazione. All’interno delle unità la varietà può andare dalla ripetizione di un singolo
atto(linea di assemblaggio) al l’affrontare problemi(pronto soccorso)
Queste due dimensioni formano criteri per l’individuazione di 4 categorie principali di tecnologie:
4. Tecnologie non routinarie= presentano un alto grado di varietà del compito e un processo di
trasformazione non analizzabile. Gran parte dello sforzo è dedicato all’analisi di problemi e
attività.(settore delle biotecnologie).
Le tecnologie con un’alta varietà tendono ad avere un basso livello di analizzabilità e le tecnologie
con una bassa varietà tendono a essere analizzabili.
La progettazione generale delle unità può essere caratterizzata come organica o meccanica.
• Le tecnologie routinarie sono associate a strutture e processi di tipo meccanico, come regole
formali e rigidi processi di gestione.
• Le tecnologie non routinarie sono associate a una struttura organica e la gestione dell’unità è più
flessibile e poco strutturata.
3. Livello di competenze dei dipendenti= nelle tecnologie routinarie il personale non ha bisogno di
un significato livello di istruzione. In unità con maggiore varietà, il personale ha un livello di
competenze più elevato. Le attività non routinarie richiedono sia un’istruzione di tipo formale sia
la maturazione di un’esperienza sul campo.
4. Ampiezza del controllo gerarchico(span of control)= l’ampiezza del controllo gerarchico é data
dal numero di dipendenti che riportano a un singolo manager. Questa caratteristica è
influenzata dalla tecnologia che caratterizza L’Unità. Più il Compito è complesso e non
routinario, maggiori sono i problemi che si presentano.
Tipi di Interdipendenze
J.Thompson ha definito tre tipi di interdipendenza che influiscono sulla struttura organizzativa:
1. Generica= è la forma più bassa di interdipendenza tra le unità. Il lavoro non fluisce tra le diverse
unità. Ogni unità è l’arte dell’organizzazione e contribuisce al bene comune dell’organizzazione
ma lavora in modo indipendente.(filiale di una banca a Milano, non ha bisogno di interagire con
una filiale a Roma). Interdipendenza generica può essere associata alle relazioni che
caratterizzano una struttura divisionale. Thompson ritiene che essa sia presente nelle aziende
caratterizzate da una Tecnologia di mediazione, ossia fornisce prodotti/servizi che mediano o
stabiliscono un collegamento con i clienti dell’ambiente esterno, così facendo permette a ogni
unità di lavorare indipendentemente. La Gestione: i manager devono utilizzare regole e
procedure per standardizzare le attività comuni delle diverse attività
2. Sequenziale= quando l’interdipendenza si presenta in forma seriale, con le parti prodotte da un
reparto che diventano input per un altro reparto. Ciò rappresenta un livello alto di
interdipendenza, poiché le unità si scambiano risorse e dipendono da altre per ottenere buoni
risultati, e crea una maggiore necessità di meccanismi orizzontali come i ruoli di integrazione. si
verifica in presenza di quelle che Thompson chiama Tecnologia sequenziale, si riferisce alla
combinazione all’interno di un’organizzazione di stadi consecutivi di produzione; ogni stadio di
produzione impiega come suoi input l’output dello stadio precedente e realizza gli input per lo
stadio seguente.(settore della costruzione navale, linea di assemblaggio di un’automobile, che
deve avere tutte le parti di cui necessita, come motori, gomme per mantenere in funzionale la
produzione). È necessario un coordinamento tra gli impianti o le unità collegate. Poiché
l’interdipendenza implica un flusso di materiali a senso unico, sono necessarie estese attività di
pianificazione. L’Unità B ha bisogno di sapere cosa attendersi dall’unita A, in modo che
entrambi possano funzionare efficacemente. È richiesta comunicazione quotidiana tra le unità.
3. Reciproca= è il livello più alto di interdipendenza. Siamo in ore senza di questa interdipendenza
quando l’output dell’operazione A costituisce l’output dell’operazione B e l’output
dell’operazione B costituisce a sua volta l’input dell’operazione A. L’interdipendenza reciproca
tende a verificarsi in organizzazioni caratterizzate da quelle che Thompson ha definito
tecnologie intensive, le quali frappor iscono al cliente una varietà di prodotti e servizi in
combinazione tra loro. È necessario un intensivo coordinamento tra la progettazione,
produzione e marketing per unire tutte le risorse in modo da soddisfare le necessità di prodotto
del cliente. ( Callaway Golf, introduce 7 nuovi prodotti all’anno per mantenere il suo vantaggio di
essere uno dei produttori più innovativi del settore). L’interdipendenza reciproca richiede che le
unità funzionino insieme a stretto contatto e con molta frequenza, la performance efficiente dei
team caratterizzati da un’elevata interdipendenza è legata a una comunicazione efficace e a uno
stretto coordinamento. Può risultare appropriata una struttura che consenta una frequente
comunicazione orizzontale e la possibilità di adattamento, mediante team interfunzionali. È
necessaria una estesa attività di pianificazione, ma i latini non saranno comunque in grado di
prevenire o risolvere tutti i problemi, necessaria quindi un’interazione giornaliera. I manager che
operano in questi contesti di interdipendenza, organizzano il lavoro in modo da incoraggiare e
stimolare il coordinamento relazionale, in modo che la condivisione delle informazioni e il
coordinamento tra le diverse unità organizzative diventino una normale pratica quotidiana.
Capitolo 9
• Internet e dispositivi mobili hanno permesso lo sviluppo delle organizzazioni digitali piattaforma
• Internet delle cose ha consentito la raccolta di decine di miliardi di unità dati e l’introduzione
dell’analisi dei big data in un numero sempre crescente di organizzazioni.
• Per piattaforme si intende una nuova forma organizzativa che collega digitalmente produttori e
consumatori piuttosto che produrre un proprio prodotto o sevizio da vendere.
• Gli assunti di base di organizzazioni digitali piattaforma differiscono da quelli delle organizzazioni
condotto, le prime sono caratterizzate da un minore utilizzo degli investimenti fisici, da un più
rapido flusso di informazioni e da una minore gerarchia. Le aziende condotte invece, aumentano
dimensioni e importanza attraverso acquisizione per guadagnare quote di mercato, le
informazioni si spostano verso il centro e i livelli superiori dell’organizzazione per contribuire al
processo decisionale.
• vi è il rischio che le organizzazioni digitali piattaforma perdano il controllo sulla cultura aziendale,
per cui il leader devono esercitare la propria influenza per avviare e consolidare una cultura
costruttiva.
È l’evoluzione diretta delle prime applicazioni di business intelligence, utilizza le nuove tecnologie
per esaminare questi grandi data set alla ricerca di linee evolutive nascoste, correlazione e altre
informazioni utili, con l’obiettivo di migliorare il processo decisionale.
• gli elementi distintivi dei big data sono: volume(talmente grandi da risultare difficili da
comprendere), utilizzare tutti i dati(utilizzando i big data, persone e aziende possono fare cose
che erano impossibili con quantità più ridotte di dati), utilizzare dati disordinati( all’aumentare
delle dimensioni dei data set, aumentano anche le imprecisioni), adottare una nuova forma
mentis(l’approccio dei big data necessità di una nuova forma mentis, richiede che ci si arrenda ai
dati)
• L’analisi dei big data utilizza tutti i dati, non soltanto dei campioni nell’analisi tradizionale dei dati.
2. Centralizzata= centralizzare le attività di analisi inserendo tutti gli esperti dei big data all’interno
di un’unica unità, con il vantaggio di riuscire a mettere insieme una massa critica di ali siti e
assicurare che L’Unità riesca a ottenere i dati necessari.
Intelligenza artificiale
• comprende le tecniche utilizzate per insegnare ai sistemi informatici ad apprendere, ragionare,
percepire, dedurre, comunicare e prendere decisioni in modo simile o migliore rispetto agli esseri
umani.
• Sta producendo un forte impatto sui processi amministrativi nelle organizzazioni, inserendo i dati
in fogli di calcolo, verificando l’accuratezza dei dati sui clienti e i loro rimborsi spese, ed
effettuando i pagamenti.
• Progressi ancora maggiori sono stati compiuti nel processo di reclutamento e assunzione delle
risorse umane. Aziende come IBM e UNILEVER utilizzano algoritmi nelle prime fasi del processo
di selezione dei candidati.
• Non è così oggettiva come sembra. I manager devono essere attenti riguardo ai possibili bias
dell’intelligenza artificiale mei confrotni delle minoranze.
• Ha un grance potenziale per la formazione dei manager e degli altri collaboratori attraverso il
management della spinta gentile(nude management), che applica le versioni delle scienze
comportamentali per offrire delle spinte gentile che orientano verso il comportamenti desiderati,
come un promemoria per risvegliare l’attenzione di una persona.
• I sistemi di controllo aritmetico sono in grado di misurare ogni aspetto del lavoro di routine per
ottenere, a prima vista, più lavoro dai dipendenti attraverso la perdita di gradi della loro
autonomia.
• La rapida crescita delle applicazioni di intelligenza artificiale nelle organizzazioni dà luogo a due
suggerimenti per la progettazione organizzativa:
2. Decentrare l’autorità= gran parte del lavoro non di routine verrà sviati da gruppi decentrati
gestiti in maniera flessibile.
-Due elementi importanti della digitalizzazione delle organizzazioni sono l’analisi delle:
• 1. Hub= persone posizionate al centro di una rete informativa, persone ricercate per le
conoscenze e le informazioni che possiedono.
• 2. Agenti periferici= possiedono il minor numero di connessioni e operano ai margini di una rete.
Sono attori marginali, ma importanti in quando provvisti di conoscenze o contatti all’esterno
• 3. Broker= collegano gruppi specializzati di conoscenze e integrano la più ampia rete all’interno
dell’organizzazione.
• Knowledge management= sforzo sistematico di trovare, organizzare e rendere disponibile il
capitale intellettuale(somma delle sue informazioni, delle conoscenze) di un’azienda e di
alimentare una cultura di apprendimento continuo. È supportato quando i dipendenti hanno
modo di condividere informazioni e idee e vengono ricompensati nel momento in cui lo fanno.
Una forma di condivisione di informazioni è l’Intranet= sistema informativo privato, possono
migliorare la comunicazione interna e dare acceso a informazioni precedentemente non
accessibili.
• conoscenza codificata= è la conoscenza formale e sistematica che può essere articolata, messa
in forma scritta e trasmessa agli altri per mezzo di documenti, regole o istruzioni.(proprietà
intellettuali come brevetti e licenze)
• Conoscenza tacita= è spesso molto difficile da tradurre in parole; potrebbe includere l’esperienza
appresa dal lavoratore con un cliente per un lungo lasso di tempo.
I progressi nelle tecnologie dell’informazione stanno esercitando una significativa influenza sulla
progettazione organizzativa. Alcune specifiche implicazioni delle tecnologie digitali dell’informazione
comprendono organizzazioni di:
La tecnologia digitale ha anche permesso la creazione della struttura organizzativa a rete, tramute
la quale l’organizzazione esternalità la maggior parte delle sue funzioni ad aziende separate.
Capitolo 10
Le dimensioni organizzative
• le organizzazioni subiscono numerose spinte a crescere e le grandi dimensioni sono di
importanza cruciale per la salute economica in alcuni settori
• Le piccole organizzazioni invece hanno una struttura piatta e uno stile di gestione organico e
flessibile, sono in grado di rispondere più rapidamente ai mutamenti ambientali e sono più
adeguate a promuovere l’innovazione e L’imprenditorialità.
• I manager di aziende grandi o in crescita cercano di trovare le soluzioni per rendere le loro
organizzazioni più flessibili e reattive.
• Combinazione grande azienda/ piccola azienda= i vantaggi delle piccole aziende permettono
loro di avere successo e diventare grandi. Al contempo, possono diventare vittime del proprio
successo nel momento in cui raggiungono grandi dimensioni, spostandosi verso una struttura
meccanica. Vi è però un approccio ambidestro, tramite il quale si avvalgono di strutture e
processi appropriati sia alla creatività delle piccole aziende sia ai sistemi utilizzati dalle grandi
aziende però sfruttare le innovazioni, per come sentire alle aziende di essere adattabili ed
efficienti. Con questo approccio, i manager promuovono la flessibilità e libertà per innovare e
proporre nuove idee all’interno di alcune unità, ma utilizzano un approccio più rigido,
centralizzato e standardizzato per attuare innovazioni all’interno dell’azienda.(Lowe’s utilizza
vantaggi delle grandi dimensioni in aree come la pubblicità, gli acquisti, ma al contempo
conferisce a ogni singolo negozio l’autonomia necessaria per servire i clienti come una piccola
bottega di paese)
3. Stadio della formalizzazione= con questo Stadio l’organizzazione entra nella sua fase di
mezza età. Emergono le caratteristiche burocratiche. L’organizzazione aggiunge gruppi di
supporto in staff, formalizza procedure e stabilisce una gerarchia e una divisione del lavoro
chiare. Nello stadio per offrire una linea di prodotti completata. l’innovazione può essere
ottenuta istituendo un’unità di ricerca e sviluppo separata.gli obiettivi principali sono la stabilità
interna e l’espansione nel mercato. Il top management deve delegare, ma al tempo stesso
realizza sistemi di controllo formali.
Burocrazia
• man mano che le organizzazioni avanzano lungo il ciclo di vita e diventano più grandi e
complesse, generalmente assumono caratteristiche burocratiche, quali la presenza di:
5. Tenuta di documentazione formale= forniva una forma di memoria e continuità organizzativa nel
tempo.
6. Procedure impersonali
• la burocrazia è un modo logico di organizzarsi che permette alle aziende di utilizzare le risorse in
maniera efficiente.
-indicatori del personale= Gli indicatori del personale tendono a cambiare man mano che le
organizzazioni acquistano dimensioni maggiori, con incremento della percentuale dello staff di
supporto di ufficio e professionale e decremento della percentuale di personale di linea(diretto) e
componenti dell’alta diligenza.
• Da uno studio è emerso che nelle organizzazioni da 100 a 1000 dipendenti, il numero medio di
gironi necessari per prendere una decisione su una spesa preventiva era di circa 15, mentre in
organizzazioni organizzazioni con 5000 o più dipendenti, aumentava a 20 giorni.
• Molte aziende si stanno suddividendo al proprio interno in unità più piccole per ottenere i
vantaggi delle piccole imprese. Un altro approccio per superare i problemi della burocrazia è
quello di utilizzare strutture temporanee, che consentono alle organizzazioni di spostarsi
agilmente tra una struttura altamente formalizzata e gerarchica, efficace nei periodi di stabilità, è
un modello più flessibile e destrutturato, necessario per rispondere adeguatamente a condizioni
ambientali imprevedibili e volatili.
• Un altro attacco alla burocrazia proviene dalla crescente professionalità dei dipendenti, che si
riferisce alla formazione formale e all’esperienza dei dipendenti. Gli studi in materia mostrano che
la formalizzazione non è necessaria, perché la formazione alla professione consente di
stabilizzare un elevato standard di comportamento da parte dei dipendenti, agendo come
sostituto della burocrazia.
Controllo burocratico
Consiste nell’utilizzo di regole, politiche, standardizzazione e altri meccanismi burocratici al fine di
standardizzare il comportamento e valutare le prestazioni. Utilizza le caratteristiche burocratiche
definite da Weber. Per far sì che il controllo burocratico funzioni, i manager devono avere l’autorità
per mantenere il controllo sull’organizzazione. Weber ha identificato 3 tipi di autorità che potrebbero
spiegale le modalità di creazione e controllo di una grande organizzazione:
1. Autorità razionale-legale= si basa sulla fiducia dei dipendenti nel valore legale delle regole e
nel diritto di dare ordini da l’arte di coloro che sono stati collocati in posizioni di autorità.
2. Autorità tradizionale= fiducia nelle tradizioni e nella legittimità dello status delle persone che
esercitano autorità grazie a tali tradizioni. È alla base del controllo esercitato da monarchie.
3. Autorità carismatica= basata sulla devozione nei confronti del carattere esemplare i
dell’eroismo di una persona fisica e dell’ordine da questa stabilito.
Nelle organizzazioni possono coesistere più titoli di autorità. Ma il Punto 1 resta la forma più
utilizzata per governare le attuata di lavoro e processi decisionali. (La coerenza è un punto di forza
per qualsiasi azienda e norme e procedure consumo di ottenere risultati; Starbucks è passata da 10
punti vendita a una multinazionale. L’applicazione di tali norme senza spirito critico e flessibilità ha
causato svariati problemi con i clienti.)
Controllo di mercato
Utilizzato laddove agli output di prodotto o di servizio può essere associato un prezzo ed esiste
competizione.
Controllo di clan
Consiste nell’uso di fattori sociali, come i valori condivisi, l’impegno, le tradizioni e le credenze, per
controllare il comportamento. Questo tipo di controllo gioca un ruolo importante quando l’ambiguità
e incertezza sono alte: alta incertezza significa che l’organizzazione non può assegnare un prezzo ai
propri servizi, e le cose cambiano velocemente che le regole non sono in grado di specificare i
comportamenti corretti.
Declino organizzativo
• è una condizione nella quale si verifica una diminuzione sostanziale e in termini assoluti nella
base di risorse di un’organizzazione nel corso del tempo.
1. Stadio della cecità= costituito dai cambiamenti interni ed esterni che minacciano la
sopravvivenza nel lungo termine è potrebbero richiedere che l’organizzazione prenda delle
misure appropriate. La soluzione consiste nello sviluppare sistemi di monitoraggio e di controllo
efficaci che indichino quando qualcosa non funziona come dovrebbe.
3. Stadio dell’errore= si affrontano problemi gravi e gli indicatori che mostrano i cattivi risultati
non possono essere ignorati. I leader sono costretti da circostanze gravi a considerare
cambiamenti drastici. Si dovrebbe ridurre l’incertezza dei dipendenti chiarendo valori e fornendo
informazioni.
4. Stadio della crisi= l’organizzazione non è stata in grado di gestire efficacemente il declino e si
trova in una situazione di panico. L’unica soluzione è di intraprendere una radicale
riorganizzazione.
Compito dei manager individuare i segni del declino e attuare i provvedimenti necessari.
Capitolo 11
Cultura
• i valori culturali aiutano a determinare il capitale sociale dell’organizzazione, e i valori giusti
possono contribuire al successo organizzativo
1. Artefatti visibili
2. Comportamenti osservabili
• Gli elementi visibili della cultura sono espressioni di valori più profondi( Teambank, dove l’alta
dirigenza ha impostato di utilizzare l’informale Tu nelle interazioni interne piuttosto che il Lei. Si
tratta di simboli osservabili, i cui valori sottostanti sono l’apertura, la collaborazione, l’eguaglianza
e il lavoro di squadra)
> riti e cerimonie= attività elaborate e pianificate che costituiscono un evento speciale e sono
spesso svolte a beneficio di un pubblico. Un tipo di rito che si manifesta nelle organizzazioni è il
Rito di passaggio che facilita la transizione dei dipendenti verso nuovi ruoli sociali. Questi riti
vengono impiegati per l’iniziazione dei nuovi membri e la comunicazione di valori importanti. Un
altro tipo è il Rito di integrazione che è spesso utilizzato per creare legami comuni e sentimenti
positivi tra dipendenti e far aumentare la dedizione nei confronti dell’organizzazione.
Esempio: l’impresa Gentle Giant Moving Company, organizza il rito di passaggio della corsa allo
stadio. Il fondatore ha stabilito che i nuovi assunti devono correre lungo le gradinate dell’Harvard
University per sottolineare che il personale dell’azienda lavora con impegno. Dopo la corsa offre un
abbondante colazione e pronuncia un discorso di orientamento.
> storie e slogan= le storie sono racconti basati su eventi reali che circolano con frequenza tra i
dipendenti dell’organizzazione e sono riportati ai nuovi membri per far capire loro come funziona
l’organizzazione; mantengono vivi i valori di fondi dell’organizzazione e forniscono una visione
comune a tutti i dipendenti. Gli slogan sono motti che racchiudono importanti valori
culturali( “Risparmia vivi meglio” di walmart)
> simboli= è qualcosa che rappresenta qualcos’altro. In un certo senso le cerimonie, storie, slogan
e i riti sono tutti simboli perché rappresentano i valori più profondi di un’organizzazione.
Esempio: nelle sale riunioni di Amazon, i tavoli per le riunioni sono composti da una mezza dozzina
di scrivanie ricavate da porte, simbolo dello spendere denaro in cose che contano per i clienti.
> strutture organizzative= l’organizzazione ha una struttura meccanica rigida o organica flessibile.
La gerarchia è verticalizzavano o piatta. Il modo in cui i dipendenti e le unità operative sono
organizzati e il grado di flessibilità e autonomia concesso possono dire molto su quali valori culturali
vengono enfatizzati nell’organizzazione.
Esempio: Chrysler dopo una fase di amministrazione controllata, l’ex amministratore delegato ha
operato una riorganizzazione eliminando svariati livelli di management per ottenere una struttura più
piatta e avvicinare la dirigenza alle attività di produzione e vendita dei veicoli.
Esempio: alla W.L Gore sono in pochi ad avere un titolo e nessuno ha un capo. La leadership viene
assegnata a coloro che hanno una buona idea e riescono a trovare le persone giuste per metterla in
pratica.
Esempio: i manager del centro di distribuzione della Anheuser-Busch InBev iniziano la giornata di
lavoro con un rapido controllo degli obiettivi di vendita giornalieri, motivando i dipendenti a vendere
di più. Il sistema di ricompensa, basato su incentivi, la fiscalizzazione sull’incremento delle vendite
sono elementi chiave di una cultura aziendale competitiva.
2. Cultura del risultato/ caratterizzata da un’enfasi su una visione chiaro dello scopo
dell’organizzazione e sul raggiungimento di obiettivi, quali cresciuta del fatturato, redditività o
quota di mercato. I singoli dipendenti possono essere responsabili di un determinato livello di
prestazioni e l’organizzazione promette in cambio specifiche ricompense. Le culture di risultato
riflettono un alto livello di competitività e un orientamento alla generazione di profitti( Amazon
riflette alcuni aspetti di una cultura del risultato, nel momento in cui dà risalato a competitività e
raggiungimento degli obiettivi di crescita di fatturato e quota di mercato)
• Una cultura forte è associata al frequente utilizzo di cerimonie, simboli, slogan che esprimono i
valori fondamentali. Questi elementi aumentano la dedizione dei dipendenti ai valori e alla
strategia dell’azienda.
• Anche in organizzazioni con culture forti possono emergere numerose sottoculture, in particolare
in quelle di grandi dimensioni.
• A seguito di una fusione o acquisizione, uno dei compiti più difficili per l’alta dirigenza è spesso
rappresentato dall’integrazione delle diverse culture aziendali. Dagli studi condotti da società di
consulenza emerge che le prestazioni delle società acquistate diminuiscono del 20 per centro
circa dopo l’acquisizione. (Facebook ha acquistato Whatsapp , sono emersi disaccordi quando la
forte convinzione culturale da parte dei Leader di Whatsapp e dei membri del personale nella
protezione della privacy degli utenti è entrata in conflitto con la pratica utilizza da Facebook di
raccogliere dati sulle attività degli utenti)
Cultura e performance
Una delle cose più importanti che i manager fanno é plasmare la cultura organizzativa per
raggiungere obiettivi strategici, in quanto la cultura ha un impatto significativo sulle prestazioni.
Aziende di successo sono quelle in cui i manager vengono valutati e premiati per aver prestato
attenzione sia ai valori culturali che alle performance aziendali.
• i manager del quadrante C prestano poca attenzione ai valori o ai risultati aziendali, per cui
l’azienda difficilmente sopravviverà a lungo.
• I manager del quadrante D sono concentrati sulla creazione di una forte cultura coesa, ma non
collegano i valori organizzativi direttamente agli obiettivi strategici e ai risultati aziendali
desiderati.
( la cui cultura aziendale del Lego Group ha quasi condannati al fallimento l’azienda produttrice di
giocattoli negli anni Novanta, quando le vendite sono crollate a seguito della conversione due
bambini dai giocattoli ai videogiochi. Con il nuovo manager nel 2004 ha potenziato la cultura
aziendale con nuovo motto per i dipendenti: “sono qui per far dare soldi all’azienda”. Il
cambiamento ha avuto un profondo impatto e Lego è diventata una delle aziende di maggior
successo.)
• il quadrante A rappresenta i manager che si concentrano sui risultati aziendali e presentano poca
attenzione ai valori organizzativi. Questo approccio può essere redditizio nel breve periodo, ma il
successo è difficile da sostenere a lungo termine perché mancano i valori culturali condivisi.
( Uber, il manager ha posto attenzione alla crescita rapida e la mancanza di attenzione a valori
culturali positivi hanno danneggiato la reputazione dell’azienda, minacciandone l’espansione)
• I manager del quadrante B pongono l’accento sia sulla cultura sia sulle solide performance
aziendali come fattori di successo organizzativo. I manager di queste organizzazioni allineano i
valori con operatività quotidiana dell’azienda.
( General Electric è diventata una delle aziende di maggior successo creando una cultura in cui il
rischio è stato premiato e la misurabilità dei risultati sono stati la chiave per il successo invidiale e la
redditività aziendale)
Le organizzazioni del quadrante B rappresentano la Cultura ad alte prestazioni, una cultura che si
basa:
• Incoraggia la responsabilizzazione dei singoli dipendenti rispetto sia ai risultati finanziaria sia alla
cultura dell’organizzazione.
• L’approccio al controllo da parte dei manager sta cambiando presso molte organizzazioni. Molte
aziende stanno adottando un processo di controllo decentralizzato piuttosto che gerarchico.
• Controllo decentralizzato= si basa su valori culturali, tradizioni, credenze condivise e fiducia per
promuovere l’allineamento agli obiettivi dell’organizzazione. Regole e procedure vengono
utilizzate quando necessario. I manager fanno affidamento su obiettivi e valori condivisi per
controllare il comportamento dei dipendenti. Responsabilizzazione dei dipendenti, efficaci
processi di socializzazione e formazione sono tutti fattori che possono contribuire agli standard
interni che forniscono autocontrollo. Il potere é maggiormente diffuso e si basa su conoscenza ed
esperienza e sulla posizione formale. La struttura organizzativa è piatta e orizzontale, con autorità
flessibile e team di laboratori alle prese con la risoluzione dei problemi e con la messa in atto di
miglioramenti. La tecnologia viene utilizzata per responsabilizzare i dipendenti, dando loro le
informazioni di cui necessitano per prendere decisioni efficaci, lavorare insieme e risolvere i
problemi. I dipendenti partecipano a tutti una serie di attività, fra le quali: definizione degli
obiettivi, gestione della qualità e la progettazione dei sistemi di controllo. La cultura è adattiva e i
manager riconoscono l’importanza la cultura organizzativa riveste nel tenere insieme obiettivi
individuali al fine di un maggiore controllo generale.
• Il controllo a feedback consente ai manager di adattare gli adeguamenti necessari alle attività di
lavoro, ai paramenti di performance e agli obiettivi per portare l’organizzazione al successo.
• In gran parte delle aziende, i manager ricorrono a una serie di misure operative ben focalizzate
per tenere sotto controllo la performance e l’organizzazione, utilizzando un sistema che si basa
OKR(obiettivi e risultati chiave), stabiliscono l’obiettivo che l’organizzazione vuole raggiungere e i
risultati che aiutano a verificarli e a monitore come raggiungerli.
• BSC= sistema di controllo di gestione complessi o che bilancia le tradizionali misurazioni di tipo
finanziario con indicatori operativi legati ai fattori critici di successo dell’azienda. Comprende 4
prospettive:
2. Indicatori del servizio ai clienti= misurano aspetti quali l’opinione che i clienti hanno
dell’organizzazione, la fedeltà e la soddisfazione del cliente.
• collegando le azioni di breve periodo all’interno di ciascuna delle 4 prospettive l’una con l’altra e
con la missione, strategia e obiettivi generalicdellorganizzazione. I manager possono utilizzare
questo sistema per stabilire obiettivi. Un grande finitore di servizi tecnologici, ha individuato gli
indicatori di performance chiave del rendimento degli investimenti( finanziario), del numero di
nuove idee implementate nell’ultimo anno(apprendimento e crescita), dell’accuratezza e
reattivita(processi interni) e della fedeltà e capacità di mantenere i clienti(servizio ai clienti).
Esempio: British Airways associa l’utilizzo della BSC ai modelli di controllo a feedback. Le BSC
fungono da ordine del giorno per le riunioni mensili della dirigenza, durante le quali i manager
valutano le performance, discutono sulle azioni correttive da adottare e stabiliscono nuovi obiettivi.
• una mappa strategica fornisce una rappresentazione visiva degli elementi determinanti del
successo di un’organizzazione e mostra i legami tra i risultati specifici conseguiti in ciascuna
area. 4 aree che contribuiscono al successo di un’azienda nel lungo periodo: cultura di
apprendimento e crescita, processi interni, servizio ai clienti e performance finanziarie.
• Una performance efficace sul piano di apprendimento e crescita funge da base per ottenere
processi di lavoro interni eccellenti.
• Conseguire gli obiettivi aiuterà l’azienda a conseguire processi di business interni efficienti che
facilitano buone relazioni con fornitori e partner, migliorando la qualità e flessibilità delle
operazioni. Questo a sua volta permette all’azienda di mantenere relazioni solide con i clienti e
fornire soluzioni innovative ai bisogni emergenti dei clienti. L’organizzazione può incrementare i
ricavi nei mercati esistenti, ridurre i costi grazie a maggiore produttività ed efficienza.
• le BSC e le mappe strategiche sono tecniche impiegate dai vertici dirigenziali e dai manager di
livello più alto. Esistono 2 apporci diversi alla valutazione e al controllo delle performance di team:
1. Controllo del comportamento= consiste in un attendo monitoraggio delle attività dei dipendenti,
al fine di accertare se l’individuo segue regole e politiche e svolge i compiti come richiesto.
( Chipotle hanno aumentato il controllo del comportamento a seguito di una serie di casi di
malattia collegati alla catena dei ristoranti messicani. Hanno installato dei timer per ricordare ai
dipendenti di lavarsi le mani ogni 30 minuti)
2. Controllo dei risultati= si basa sulla misurazione e la ricompensa dei risultati. Gli individui
godono di una grande autonomia. I manager si focalizzano sulla quantità di lavoro svolta.
• gran parte dei manager si avvalgono di una combinazione di controllo del comportamento e
controllo dei risultati, ponendo maggiore enfasi sul secondo perché determina performance
migliori è un livello più alto di motivazione.
Capitolo 12
3. Innovazione radicale= fa riferimento alle innovazioni di prodotti e servizi che finiscono con
sostituire completamente una tecnologia esistente di prodotto o servizio per produttori e
consumatori. (Microsoft ha incontrato non poche difficoltà con Facebook, Apple e in nuovi
mercati come quelli degli e-book)
4. Innovazioni culturali= consistono in modifiche nel modo di pensare dei dipendenti, legate
quindi all’approccio mentale che a tecnologie.
2. Bisogno= le idee sono considerate a meno che non vi sia la percezione di un problema.
5. Risorse= il cambiamento richiedere energie e risorse. Alcune aziende utilizzano task force per
focalizzare le risorse su un determinato cambiamento e altre utilizzano seed fund o venture fund
ai quali possano accedere i dipendenti con idee. (Eli Lilly retribuisce i ricercatori che lavorano su
progetti)
• affinché si verifichi il cambiamento, i manager devono assicurarsi che sia presente ciascuno degli
elementi necessari.
• Ogni azienda ha bisogno di nuove idee. I manager possono incoraggiare la generazione di idee
nuove aumentando la diversità, assicurando ai dipendenti l’opportunità di interagire con persone
diverse da loro stessi, lasciando il tempo per la sperimentazione e sostenendo l’assunzione di
rischi e l’apprendimento.
• per l’innovazione tecnologica che interessa la maggior parte delle organizzazioni, un approccio
ambidestro che incoraggi sia all’esplorazione creativa da parte dei dipendenti sia lo sfruttamento
efficiente di nuove idee risulta spesso efficace per promuovere un flusso di nuove idee e metterle
in pratica.
• Approccio Bottom up= per promuovere l’innovazione le organizzazioni creano una serie di
meccanismi, sistemi e processi che favoriscono il flusso di idee dal basso verso l’alto,
garantendo che le proposte vengano esaminate ed attuate dall’alta dirigenza.
1. Strutture mutevoli= un’organizzazione crea una struttura organica nel momento in cui questa su
rende necessaria per l’avviamento di nuove idee. ( Alphabet, utilizza una serie di meccanismi
per mantenere l’ambidestria. I dipendenti hanno la possibilità di spendere il 10% del del tempo
lavorando a idee)
2. Unità creative= unità che si incaricano di avviare il cambiamento strutturate organicamente per
agevolare la generazione di nuove idee. Un tipo di unità creativa è l’incubatore di idee,
costituisce un luogo potetti ire le idee provenienti dai dipendenti possono essere sviluppate
senza interfaccia da parte della burocrazia o politiche aziendali)
3. Venture team= tecnica utilizzata per fare libero sfogo alla creatività. Un tipo di venture team é lo
skunkworks, ossia un picciolo gruppo separato, che si concentra sulle idee più innovative per il
business. Una variazione del concetto di venture team è il new venture fund, fornisce risorse
finanziarie perché i dipendenti possano sviluppare nuove idee.
4. Imprenditorialità aziendale interna= mira a sviluppare una filosofia e una struttura di tipo
imprenditoriale calce di produrre un numero di innovazioni superiore alla media. Bisogna dare
spazio ai campioni delle idee, i quali vengono indicati con varietà di termini, tra cui imprenditori
o promotori.
• nuovi prodotti e servizi richiedono una cooperazione tra diverse unità organizzative, per cui le
aziende ricorrono a un modello di coordinamento orizzontale per l’ottenimento di un’innovazione
di prodotto.
2. Ruoli di confine= ogni unità coinvolta nello sviluppo di nuovi prodotti deve essere un ottimo
collegamenti con i settori rilevanti dell’ambiente esterno. Il personale della ricerca e sviluppo è
collegato con associazioni professionali, e i dipendenti che vi lavorano sono aggiornati sui
recenti sviluppi scientifici.( la kimbery Clark ha avuto un successo sorprendente con gli Huggies
perché i ricercatori hanno lavorato a stretto contatto con i clienti)
• una recente tendenza è l’innovazione aperta, che coinvolge direttamente clienti, fornitori e altre
parti terze nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti.
• La rapidità nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi può rappresentare un’arma strategica nel
contesto attuale, soprattutto in settori come quello dei giocattoli e dell’abbigliamento, soggetti a
repentini cambiamenti delle tendenze.
• -cambiamenti gestionali= sono meno frequenti rispetto a quelli tecnici, si verificano in risposta al
mutare di differenti variabili ambientali e seguono un processo interni diverso da quello che
caratterizza i cambiamenti basati sulla tecnologia.
• Una struttura organizzativa meccanica è appropriata per frequenti cambiamenti gestionali, mentre
una struttura organica si addice a frequenti cambiamenti tecnici.
• Alcune recenti tendenze che possono generare l’esigenza di cambiamenti di ampia portata nella
cultura aziendale sono lo spostamento verso forme organizzative orizzontali, una maggiore
diversità all’interno dell’organizzazione e una maggiore necessità di apprendimento e
adattamento. Tutti questi cambiamenti richiedono trasformazioni negli atteggiamenti e nelle
modalità di collaborazione dei dipendenti e dei manager.
2. Team building= promuove l’idea che le persone che lavorano insieme possono operare come
un gruppo. Un gruppo di lavoro può venire creato per occuparsi di aspetti relativi conflitti
esterni, obiettivi… le attività di team building sono utilizzate per offrire la formazione necessaria
a task force. Tali attività aumentano la comunicazione e la collaborazione.
3. Attività inferfunzionali= rappresentati di differenti unità vengono riuniti in un luogo naturale per
esplicitare problemi e conflitti, e studiare i miglioramenti nella comunicazione e nel
coordinamento. (UnitedHealthGroup, ha utilizzati degli interventi di OD per costruire un
ambiente più umani e collaborativo)
• la realizzazione del cambiamento può essere difficile. È necessaria una forte leadership per
guidare i dipendenti attraverso la turbolenza e l’incertezza e costruire adesione e motivazione
verso il cambiamento a livello dell’intera organizzazione.
• La conoscenza della curva del cambiamento può aiutare i leader a guidare l’organizzazione
durante fasi di disperazione e frustrazione spesso associate a grandi trasformazioni.
2. Costruire una coalizione per guidare il processo di cambiamento= i manager firmano una
coalizione di persone provenienti da ogni parte dell’organizzazione che abbiamo il potere e
l’influenza sufficienti a guidare il processo di cambiamento. La coalizione dovrebbe coinvolgere
supervisori dei livelli inferiori e i manager dei livelli intermedi di tutta l’organizzazione.
3. Creare una visione e una strategia per il cambiamento= i manager si concentrano sulla
formulazione e articolazione di una visione e di una strategia convincenti che guideranno il
processo di cambiamento.
4. Trovare un’idea che risponda alla necessità= trovare l’idea giusta implica procedure di ricerca
attraverso colloqui con altri manager, creazione di task force …
5. Creare team di cambiamento= necessità di disporre delle risorse e dell’energia necessarie per
fare in modo che il cambiamento abbia luogo.
6. Incoraggiare i campioni delle idee= il Champion più valido è una persona che volontariamente si
fa promotore di una nuova idea.
1. Sostegno da parte del top management= il supporto visibile da parte del top management
rende le persone consapevoli dell’importanza del cambiamento. Risulta importante quando un
cambiamento interessa diverse unità.
3. Allineamento con le necessità e gli obiettivi degli utenti= la strategia migliore re per superare
la resistenza è di assicurarsi che il cambiamento risponda a una necessità reale.
Capitolo 13
Decisioni
• i manager prendono decisioni ogni giorno. Il processo decisionale comporta fasi di identificazione
del problema e di soluzione del problema.
• Le decisioni variano per complessità. Le decisioni programmate sono ripetitive e ben definite,
ed esistono procedure per la risoluzione del problema. Le decisioni non programmate sono
nuove e poco definite e non esiste alcuna procedura per la risoluzione del problema. Le
alternative sono confuse e vi è incertezza sull’efficacia di ogni soluzione proposta.
Decisione individuale
• Il processo decisionale individuale dei manager è descritto in 2 modi:
2. Definire il problema= il manager reagisce agli scostamenti identificando i dettagli essenziali del
problema: dove, quando, chi era coinvolto…
3. Specificare gli obiettivi della decisione= il manager determina quali risultati di performance
dovrebbero essere ottenuti come conseguenza di una decisione.
4. Diagnosi del problema= il manager cerca di capire la causa del problema. Per agevolare la
diagnosi possono essere raccolti dati aggiuntivi.
2. Valutare le alternative= questa fase può implicare l’uso di tecniche statistiche per valutare la
probabilità di successo. Occorre considerare il valore di ogni alternativa così come la probabilità
che essa avrà di raggiungere gli obiettivi desiderati.
3. Scegliere l’alternativa migliore= il manager utilizza la sua analisi del problema, degli obiettivi e
delle alternative per selezionare il percorso di azione con le maggiori probabilità di successo.
Razionalità limitata
• espressione coniata dallo studioso H.Simon, secondo il quale ogni problema potrebbe avere una
soluzione perfetta, ma a causa della loro razionalità limitata, le persone non sarebbero in grado di
effettuare i necessari passaggi cognitivi per raggiungerla.
• I manager operano in presenza di molti vincoli e trade off, che limitano la razionalità e quindi
ricorrono a soluzioni, soddisfacenti e all’uso dell’intuizione oltre che all’analisi razionale durante il
processo decisionale.
• Molti manager sono affetti da trappole cognitive che ed offuscano il giudizio è che pongono dei
vincoli allorché assumono delle decisioni.
Il ruolo dell’intuizione
• la prospettiva della razionalità limitata è spesso associata a processi decisionali intuitivi. Per
prendere decisioni sono utilizzati l’esperienza e il giudizio personale. Gli individuali con lunga
esperienza e conoscenze approfondite in un particolare ambito sono in grado di prendere la
decisione giusta in poco tempo.
• L’intuizione può controbilanciare e completare l’analisi razionale per aiutare i manager a prendere
decisioni migliori.
• Recente tendenza nel campo decisionale prende il nome di Quasi-razionalità; si tratta di una
combinazione di pensiero intuitivo e analitico.
Trappole cognitive
• Sono gravi errori di giudizio che tutti gli esseri umani tendono a commettere e che di norma
conducono a scelte sbagliate.
1. Farsi influenzare dalle prime impressioni= la mente attribuisce un peso esagerato alle prime
impressioni, che fungono da ancora per i successivi pensieri e giudizi.
2. Vedere ciò che si vuole vedere= spesso le persone vanno alla ricerca di informazioni a supporto
del loro istinto, evitando quelle che lo contraddicono. Questa trappola influisce sulle fonti
presso le quali i manager cercano le informazioni.
3. Farsi influenzare dalle emozioni= ad esempio i trader hanno un efficace controllo delle emozioni,
per attuare migliori performance.
4. Essere troppo sicuri di sè= la maggior parte degli individui tende a sovrastimare la propria
capacità di previsione a fronte di situazioni i cui esiti sono poco chiari.
6. Temere il fallimento e le perdite= la paura del fallimento risulta più potente dell’opportunità di
successo nel prendere una decisione. Secondo la teoria del prospetto elaborata da due
psicologi, la minaccia di una perdita esercita un impatto maggiore su una decisone rispetto alla
possibilità di un guadagno equivalente.
7. Farsi influenzare dal gruppo= nelle organizzazioni numerose decisioni vengono prese da gruppi,
motivo per cui il desiderio di conformarsi agli altri può determinare distorsioni nel giudizio. Il
pensiero di gruppo si riferisce alla tendenza dei membri di un gruppo a reprimere opinioni
divergenti.
1. Approccio delle scienze manageriali= corrisponde all’approccio razionale utilizzato dai singoli
manager. È uno strumento a supporto dei processi decisionali organizzativi quando i problemi
sono analizzabili e quando le variabili possono essere identificate e misurate. La scienza
manageriale, contando su software e tecnologie informatiche sempre più sofisticate può
risolvere in modo preciso e veloce i problemi che hanno troppe variabili esplicite per poter
essere trattati dall’uomo. È un ruolo anche di integrazione e supporto al processo decisionale.
La decisone finale può racchiudere sia fattori qualificativi sia calcoli quantitativi.
2. Modello Carnegie= approccio della razionalità limitata alla decisione individuale. Le decisomi di
livello organizzativo coinvolgevano molti manager e che la scelta finale si basava su una
coalizione tra quei manager. Una coalizione è una alleanza tra numerosi manager che
concordano sugli obiettivi organizzativi e sulle priorità dei problemi. Le colazioni manageriali
sono necessarie nei processi decisionali perché:
4. Modello del processo decisionale incrementale= Mintzberg si è avvicinato al tema del processo
decisionale partendo da una prospettiva diversa. La sua ricerca Ha portato all’identificazione di ogni
passo della sequenza di pensieri e azioni che porta alla decisione.
• questo processo si concentra maggiormente la sequenza strutturata delle attività intraprese dalla
scoperta di un problema alla sua soluzione.
• Le più importanti scelte di un’organizzazione sono costituite da una serie di piccole scelte che si
combinano per produrre la decisione principale.
1. Fase della identificazione= inizia con il riconoscimento, ossia uno o più manager diventano
consapevoli di un problema. Il secondo passo è la diagnosi, in cui vengono raccolte
informazioni necessarie per definire il problema, può essere:
- informale= i problemi gravi non hanno tempo per diagnosi estese, la risposta è immediata.
2. Fase dello sviluppo= si verifica quando viene modellata una soluzione per risolvere il problema
definito nella fase di identificazione. Prende diverse direzioni:
• Progettare, una soluzione ad hoc. Questo accade quando il problema è nuovo, per cui
l’esperienza precedente non ha alcun valore.
3. Fase della selezione= si verifica con la scelta della soluzione. La valutazione e la scelta possono
essere realizzate in tre modi:
• forma di giudizio= utilizzata quando la scelta finale ricade su un singolo responsabile e richiede
un giudizio basato sull’esperienza.
• Analisi= le alternative sono valutate su una base più sistematica, servendosi delle tecniche della
scienza manageriali.
Fattori dinamici
• le decisioni organizzative non seguono una progressione ordinata dal riconoscimento fino
all’autorizzazione; si presentano problemi che costringono a tornare a una fase precedente. In
questi caso si parla di arresti decisionali.
• Modello dei contenitori dei rifiuti, aiuta a pensare all’organizzazione nel suo complesso e alle
frequenti decisioni che i manager prendono in ogni parte di essa. Gli autori del modello, hanno
chiamati le situazioni caratterizzate da elevata incertezza Anarchie organizzative, una forma e
stranamente organica di organizzazione. Sono determinate da tre caratteristiche:
Flussi di eventi= la caratteristica peculiare del modello del contenitore dei rifiuti consiste nel fatto
che il processo decisionale non è visto come una sequenza di passi. Le decisioni sono il risultato di
flussi indipendenti di eventi all’interno dell’organizzazione. I quattro flussi rilevanti:
2. Soluzioni potenziali= una soluzione è un’idea che qualcuno proporne affinché sia adottata.
4. Opportunità di scelta= sono circostanze in cui di solito un’organizzazione prende una decisone.
1. Le soluzioni possono essere proposte anche quando i problemi non esistono = un dipendente
può essere in grado di offrire un’idea e può provare a venderla al resto dell’organizzazione
3. I problemi possono persistere senza essere risolti= i partecipanti si abituano a certi problemi e
smettono di cercare una soluzione per essi.
Consenso sui problemi= si riferisce all’accordo tra i manager sulla natura di un problema o di
un’opportunità e su quali obiettivi e risultati perseguire, ed è una variabile che oscilla tra l’accordo
completo e il totale disaccordo.
Conoscenza tecnica= fa riferimento alla comprensione e all’accordo sul modo in cui risolvere i
problemi e ottenere gli obiettivi organizzativi. Questa variabile può oscillare da un accordo è una
certezza completi fini a un disaccordo e una incertezza totale relativamente alle relazioni causa-
effetto che conducono alla soluzione del problema.
Modello contingente per il processo decisionale= riunisce le due dimensioni del consenso sul
problema e della conoscenza tecnica delle soluzioni.
Ogni casella rappresenta una situazione organizzativa associabile agli approcci al processo
decisionale:
• Casella 1= vengono utilizzate procedure razionali di decisone perché i problemi sono condivisi, i
rapporti causa-effetto sono chiari e quindi c’è poca incertezza. Le decisioni possono essere
prese con il metodo del calcolo razionale. I modelli razionali descritti in precedenza, sia per gli
individui sia per l’organizzazione, sono appropriati quando i problemi e i mezzi per risolverli sono
beni definiti.
• Casella 2= elevata incertezza sui problemi e sulle priorità. Per l’organizzazione affrontare un
problema può significare dover rimandare azioni relative ad altre questioni. I manager dovrebbero
perseguire un’ampia partecipazione per ottenere consenso nel processo decisionale. Il modello
Carnegie si applica quando non c’è consenso sui problemi organizzativi.
• Casella 3= i problemi e gli standard di prestazione sono certi, ma le soluzioni tecniche alternative
sono vaghe e incerte. Le tecniche per risolvere un problema sono scarsamente definite e poco
interiorizzate. Il modello decisionale incrementale corrisponde all’approccio per tentativi ed errori
da parte dell’organizzazione.
• Casella 4= caratterizzata da elevata incertezza riguardo a problemi e soluzioni, è ostica ai fini del
processo decisionale. I manager può tentare di costruire una coalizione per stabilire gli obiettivi.
Possono anche essere richieste tecniche aggiungiti e come:
- ispirazione= si riferisce a una soluzione innovative e creativa non scaturita da procedure logiche
- imitazione= adottare una decisone presa altri e nella speranza che funzioni anche nella
situazione presente.
• molte organizzazioni operanti in ambienti ad alta velocità, si trovano a dover prendere decisioni
rapidamente, il che significa stare in contatto stretto e costante con le attività operative e com
l’ambiente.
• per aumentare le probabilità di prendere una buona decisone in condizioni di alta velocità, alcune
organizzazioni stimolano un conflitto costruttivo attraverso una tecnica chiamata: punto-
contrappunto, in base alla quale i decisori vengono divisi in due gruppi e incaricati di
responsabilità diverse e spesso contrastanti.
Errori decisionali
Capitolo 14
3. Frustrazione= se un gruppo raggiunge il proprio obiettivo, l’altro non lo farà: sarà bloccato.
• La competizione è la rivalità tra gruppi nel contenersi un premio comune, mentre il conflitto
presume interferenze dirette rispetto al raggiungimento degli obiettivi.
• Il conflitto intergruppo può verificarsi orizzontalmente tra unità o verticalmente tra diversi livelli
dell’organizzazione.
3. Interdipendenza dei compiti= si riferisce alla dipendenza di un’unità da un’altra per materiali,
risorse o informazioni. All’aumentare dell’ interdipendenza, aumenta il conflitto. Nel caso di
interdipendenza generica, le unità hanno poca necessità di interagire e il conflitto è minimo. Nell
interdipendenza sequenziale è reciproca i dipendenti necessitano di tempo per coordinarsi, e le
differenze di obiettivi e di attitudini emergono. Maggiore interdipendenza=> unità premonì per
avere una risposta veloce in quanto il loro lavoro non può procedere se non arriva il contributo
dell’altra unità.
4. Risorse limitate= le organizzazioni hanno denaro limitato, strutture fisiche, risorse di staff e
personale da condividere tra tutte le unità. Per centrare i propri obiettivi i grulli vogliono
aumentare le risorse di cui possono disporre e ciò li porta al conflitto. Le risorse sono anche
degli indicatori del potere e dell’influenza all’interno di un’organizzazione.
4. Praticare la rotazione delle persone= può essere chiesto a individui di un’unità di lavorare in
un’altra unità in maniera provvisoria o permanente. La rotazione opera lentamente per ridurre il
conflitto ma è molto efficace per la modificazione delle attitudini e percezioni sottostanti.
5. Creare una missione condivisa e degli obiettivi sovrastanti= per essere efficaci, gli obiettivi
sovrastanti devono essere rilevanti e ai dipendenti devono essere assicurati il tempo e i giusti
incentivi per lavorare in modo cooperativo verso tali obiettivi.
Potere= capacità di una persona o di un’unità in un’organizzazione di influenzare altre persone per
conseguire i risultati desiderati. Le persone potenti sono spesso in grado di ottenere stanziamenti
più consistenti per le loro unità. 5 tipologie di potere:
• Hard power individuale= si intende un potere generato in larga misura dalla posizione si autorità
detenuta dall’individuo e include:
1. Potere legittimo= autorità garantita dall’organizzazione alla posizione formale che il manager
ricopre.
4. Potere della competenza= deriva dalle maggiori capacità o conoscenze sui compiti da svolgere.
• il concetto di autorità formale è collegato a quello di potere, ma è più ristretto. Anche l’autorità, è
una forza con cui ottenere i risultati desiderati. Tre proprietà che identificano l’autorità:
Fonti verticali di potere( di solito il vertice della gerarchia organizzativa ha più potere dei dilemmi a
livelli inferiori. Includono:
• posizione formali
Persone= i leader spesso aumentano il loro potere circondandosi di un un gruppo di dirigenti fedeli.
I dirigenti di alto livello possono utilizzare la loro posizione centrale per costruire alleanze ed
esercitare un notevole potere. Molti alti dirigenti si impegnano attivamente a costruire un gruppo di
manager fedeli. I manager più abili instaurano rapporti mirati a neutralizzare potenziali avversari.
Il potere dell’empowerment(responsabilizzazione)
• Significa condivisone e delega di potere o autorità ai collaboratori all’interno di un’organizzazione.
Aumentare il potere dei dipendenti significa innalzare il morale e motivarli.
1. I dipendenti sono informati sulle performance dell’azienda= tutti possono accedere a qualsiasi
informazione finanziaria e operativa
2. I dipendenti sono in possesso delle conoscenze e delle competenze richieste per contribuire al
raggiungimento degli obiettivi aziendali
• Contingenze strategiche= sono attività ed eventi sia interni sia esterni a un’organizzazione,
essenziali per l’ottenimento degli obiettivi organizzativi.
1. Dipendenza= è un elementi chiave alla base del potere relativo. Il potere deriva dalla bere
qualcosa che qualcun altro vuole. Il potere dell’unità A sull’unità B è più grande quando L’Unità
B dipende da A. In un’unità il cui output dipende da molte altre unità risulta in una pozione di
basso potere. Un’unità che si trovi in una posizione di scarso potere può guadagnare potere
attraverso le dipendenze.
2. Risorse finanziarie= il denaro può essere convertito in altri tipi di risorse che sono necessarie ad
altre unità. Il denaro genera dipendenza. Le unità che producono reddito per un’organizzazione
hanno un potere maggiore.
3. Centralità= riflette il ruolo di un’unità all’interno dei processi primari di un’organizzazione. Una
sua misura consiste Nel grado in cui il lavoro dell’unità influisci e sul prodotto finale
dell’organizzazione. (L’Unità di produzione è più centrale e di solito ha più potere dei gruppi di
staff). La centralità è associata al potere perché riflette il contributo dato all’organizzazione.
4. Non sostituibilità= le funzioni di un’unità non possono essere svolte da altre risorse disponili
facilmente.c
• Assorbimento= si verifica quando un’unità, dopo un evento negativo, esegue delle azioni per
ridurne le conseguenze.
• Molti diffidano nel comportamento politico, temendo che sia utilizzato per fini personali che
giovano all’individuo ma non all’organizzazione, tuttavia, la politica è spesso necessaria per
raggiungere gli obiettivi legittimi di un’unità o di un’organizzazione. Il comportamento politico può
essere una forza sia positiva sia negativa e i manager dovrebbero aver cura di farne un corretto
utilizzo.
• Tre aree in cui il comportamento politico gioca spesso un ruolo sono: cambiamenti della
struttura, successione del management e assegnazione di risorse, che sono aree caratterizzate
da elevata incertezza.
• manager necessitano di competenze politiche per esercitare sia il soft power sia l’hard power.
Quanti ignorano il soft power e le tattiche politiche possono fallire senza nemmeno capirne il
motivo.
2. Assegnare persone fedeli a posizioni chiave= i top manager e i capi delle singole unità
utilizzano spesso le assunzioni, i trasferimenti e le promozioni per collocare in posizioni chiave
persone ben disposte verso i risultati dell’unità, che saranno quindi in grado di aiutarli a
raggiungere obiettivi.
3. Usare la reciprocità= gran parte delle persone si sente obbligata a sdebitarsi per favori ricevuti
da altri dando qualcosa in cambio. Il principio di reciprocità è uno dei fattori che più incidono
sulle relazioni di influenza nelle organizzazioni: quando un manager si spende per fare un favore
a un collega, questi si sente obbligato a ricambiare la gentilezza in futuro; analogamente fare del
lavoro aggiuntivo che supporta altre unità obbliga tali unità a ricambiare in futuro.
6. Creare una finalità di livello superiore= per obiettivo sovraordianto si intende un obiettivo di
livello superiore che spinge i dipendenti di diverse unità a riunirsi e lavorare per un risultato
comune.