iniziò la sua carriera in qualità di commediografo. Egli scrisse solo commedie di argomento greco, ossia le palliate, di cui 21 di sicura attribuzione plautina. Esse hanno intrecci complicati che esaltano le caratteristiche principali dei personaggi. Quelli che troviamo con più frequenza sono l’adulecens, il servus callidus, il miles gloriosus, il senex (avaro o donnaiolo) e la uxor. Allorquando si parla di Plauto non si può che non nominare una tra le sue più famose commedie: “La Casina”. Quest’ultima ruota intorno alla figura di una giovane ragazza, Casina, oggetto del desiderio del senex donnaiolo Lisidamo e di suo figlio, l’adulescens Eutinico. I due rispettivamente erano aiutati dallo schiavo Olimpione e dallo scudiero Calino con Cleustrata. L’intera azione si articola intorno all’inganno della uxor nei confronti del marito. Il raggiro consiste nel far travestire lo scudiero in modo da assumere le sembianze della giovane, con tale stratagemma si raggiunge l’apice della comicità. Quando Lisidamo si accorse che la fanciulla era in realtà un maschio, scappò via sconvolto . La commedia si conclude per il meglio: la matrona perdonerà il marito; Casina, la quale scoprirà la vera identità dei genitori, da donna finalmente libera, sposerà il giovane Eutinico. All’interno dell’opera spicca il personaggio di Cleustrata , la uxor burbera, madre di Eutinico e sposa di Lisidamo. Per quanto riguarda le donne, Plauto teneva conto dei classici stereotipi greci , distinguendo prostitute e matrone. Quest’ultime rappresentano le figure delle detentrici delle ricchezze familiari, ciniche , sfacciate e molto avide. In Cleustrata compare il grande ingegno , ella riprende dei tratti tipici del servus callidus , in particolare è proprio lei, moglie del senex libidinosus, a pianificare e strutturare l’inganno nei confronti del marito; non solo compromette Lisidamo , ma oltre a ciò lo deride. Inoltre è colei che assolve la funzione di metateatro ; recita nella parte finale della commedia <<Farò come mi dici…la commedia è già abbastanza lunga>> , ella dunque parla del teatro nel teatro stesso (rottura della quarta parete). Plauto rovescia l’organizzazione tipica della famiglia romana, in cui era il pater familias a detenere il controllo, ed è proprio questo ribaltamento della società ad intrattenere e far divertire il pubblico. La straordinaria comicità all’interno della sua commedia è data infatti, non solo dal saggio uso di un linguaggio articolato , di grande espressività e dal vario registro; ma anche dalla ricchezza dell’inventiva dei contenuti: equivoci , espressioni buffe, luoghi comuni e riferimenti a temi consueti producono un eccezionale effetto comico.