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Richard Wagner, Das Rheingold [L’oro del Reno], Preludio 102 (13)

motivo Del Reno

motivo della Natura

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variante del motivo del Reno

altra variante

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Richard Wagner, Das Rheingold [L’oro del Reno], scena II, a solo di Loge

Nur einen sah' ich, Un solo io ho visto,


der sagte der Liebe ab: che all'amore ha rinunziato:
um rotes Gold per rosso oro
entriet er des Weibes Gunst. ha rinunziato al favore della donna.
Des Rheines klare Kinder Le limpide Figlie del Reno
klagten mir ihre Not: la loro sciagura m'han pianto:
der Nibelung, il Nibelungo
Nacht-Alberich, notturno Alberico,
buhlte vergebens invano vagheggiò
um der Badenden Gunst; la grazia delle bagnanti;
das Rheingold da L'Oro del Reno allora
raubte sich rächend der Dieb: rapì per vendetta il ladro:
motivo delle Figlie del Reno das dünkt ihn nun a lui ora questo sembra
das teuerste Gut, il bene più caro,
hehrer als Weibes Huld. più alto che favor di donna.
Um den gleissenden Tand, Intorno al fulgente gingillo,
der Tiefe entwandt, rapito al profondo,
erklang mir der Töchter Klage: a me suonò il lamento delle
an dich, Wotan, fanciulle:a te, Wotan,
wenden sie sich, elle si volgono,
dass zu Recht du zögest den che il rapitore al diritto tu stringa,
Räuber, e l'Oro all'acqua
das Gold dem Wasser nuovamente rendi,
wieder gebest, ed eterno loro possesso rimanga.
und ewig es bliebe ihr Eigen.

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Richard Wagner, Das Rheingold [L’oro del Reno], scena II, a solo di Loge (miss. 1367-1420)

motivo di Freia

motivo delle Figlie del Reno

motivo del Reno

motivo dell’Oro del Reno motivo dell’Anello


motivo dell’Oro del Reno

motivo della Danza delle figlie del Reno

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motivo della Danza delle Figlie del Reno motivo della Danza delle
figlie del Reno

motivo dell’Oro del Reno

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Mild und leise Lieve, sommesso
wie er lächelt, come sorride,
wie das Auge come l'occhio
hold er öffnet, - dolce egli apre,...
seht ihr’s, Freunde? lo vedete amici?
Säh’t ihr’s nicht? Non lo vedete?
Immer lichter Sempre più limpido
wie er leuchtet, come esso brilla,
sternumstrahlet e raggiante d'una luce stellare
hoch sich hebt? si leva verso l'alto?
Seht ihr’s nicht? Non lo vedete?
Wie das Herz ihm Come il cuore a lui
mutig schwillt, baldanzosamente si gonfia,
voll und hehr e pieno e maestoso
im Busen ihm quillt? nel petto gli sgorga?
Wie den Lippen, Come alle labbra,
wonnig mild, voluttuosamente miti,
süsser Atem un dolce respiro
sanft entweht: - lievemente sfugge:...
Freunde! Seht! Amici! Vedete!
Fühlt und seht ihr’s nicht? Non lo sentite, non lo vedete?
Hör ich nur Odo io soltanto
diese Weise, questa melodia,
die so wunder- che così meravigliosa
voll und leise, e sommessa,
Wonne klagend, voluttà lamentosa
alles sagend, tutto esprimente
mild versöhnend dolce conciliante,
aus ihm tönend, da lui risuonando
in mich dringet, penetra in me,
auf sich schwinget, e verso l'alto si libra
hold erhallend e dolce echeggiando
um mich klinget? intorno a me risuona?
Heller schallend, Queste armonie più chiare
mich umwallend, che mi circondano,
sind es Wellen sono forse onde
sanfter Lüfte? di miti aure?
Sind es Wogen Sono forse vortici
wonniger Düfte? di voluttuosi vapori?
Wie sie schwellen, Come esse si gonfiano
mich umrauschen, e mi circondano del loro sussurro,
soll ich atmen, debbo io respirarle,
soll ich lauschen? prestar loro ascolto?
Soll ich schlürfen, A sorsi berle,
untertauchen? sommergermici?
Süss in Düften Dolcemente in vapori
mich verhauchen? dissiparmi?
In dem wogenden Schwall, Nell'ondeggiante oceano
in dem tönenden Schall, nell'armonia sonora,
in des Weltatems del respiro del mondo
wehendem All, - nell'alitante Tutto...
ertrinken, naufragare,
versinken, - affondare...
unbewusst, - inconsapevolmente...
höchste Lust! suprema letizia!

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Trama del Tristan und Isolde

Atto primo . Una tenda sulla tolda di una nave. Isotta, principessa d’Irlanda, è in viaggio verso la Cornovaglia per andare in
sposa a re Marke, scortata dal cavaliere Tristano, nipote del re.
Costui in precedenza ha ucciso Morold, l’eroe che Isotta amava. Ella dunque, desiderosa di vendetta, spinge l’ancella Brangäne a
preparare un filtro di morte da far bere a Tristano. Nel momento stesso in cui glielo porge, poi, glielo strappa dalle mani per berne
a sua volta. Ma i due non muoiono: l’ancella ha sostituito il filtro di morte con quello d’amore. Tristano e Isotta si guardano
sperduti, e infine si abbracciano.

Atto secondo . Giardino davanti alla camera di Isotta, nel castello di re Marke. Isotta attende con ansia l’arrivo di Tristano. Al
segnale convenuto egli entra e si getta tra le braccia di Isotta. Poi, dolcemente avvinti, i due amanti invocano la notte affinché
custodisca il loro amore segreto. Brangäne, che vigila dall’alto di una torre, li ammonisce ripetutamente che l’alba è vicina; ma gli
amanti non le danno ascolto. Al culmine della loro esaltazione, Brangäne lancia un grido lacerante. Kurwenal, scudiero di
Tristano, entra precipitosamente e dietro di lui irrompono Melot, cavaliere innamorato di Isotta, e re Marke. Costui con accorata
tristezza, chiede incredulo a Tristano come abbia potuto tradirlo nei suoi affetti più cari. Tristano non può rispondere; si rivolge
invece a Isotta e le chiede se voglia seguirlo nel regno della notte. Isotta, in un ultimo, dolce congedo, gli risponde semplicemente
di mostrarle la via. Melot, accecato dalla gelosia, brandisce la spada. Tristano lo provoca a duello e quindi si lascia colpire senza
difendersi.

Atto terzo . Giardino del castello di Tristano in Bretagna. Tristano giace ferito a morte, vegliato dal fedele Kurwenal. La
cornamusa di un pastore annuncia l’approssimarsi della nave che reca Isotta. Tristano, nella massima agitazione, si strappa le
bende e le va incontro: appena è tra le sue braccia, muore. Dopo un ultimo struggente saluto al dolcissimo amico, ella si accascia
svenuta sul suo corpo. Il pastore annuncia che un’altra nave è approdata alla riva. Scorgendo, insieme con re Marke e Brangäne,
anche Melot e i suoi guerrieri, Kurwenal pensa a un assalto: si scaglia su Melot e lo uccide; ferito a sua volta, muore accanto a
Tristano. Re Marke inorridisce, ormai impotente: Brangäne gli aveva rivelato l’inganno del filtro ed egli era accorso per
perdonare e benedire l’unione dei due sventurati. Troppo tardi: Isotta intona il suo estremo canto d’amore e morte («Mild und
leise»). Poi, come trasfigurata, cade dolcemente tra le braccia di Brangäne e muore sul cadavere di Tristano.

Per Wagner la vicenda degli amanti Tristano e Isotta costituisce l’emblema stesso del desiderio, redento
unicamente nella morte (cfr. la filosofia di Schopenhauer a cui Wagner si era avvicinato in quel periodo).

Le prime battute del Preludio costituiscono il corrispettivo musicale del desiderio. Il cosiddetto accordo del
Tristano (fa, si, re#, sol#) costituisce un’armonia pre-dominantica immersa in un conturbante flusso
cromatico. La dominante che la segue, però (V grado di la), rimane irrisolta (cadenza sospesa) ed è ripresa
subito dopo per portare a una ulteriore dominante (V di do), la cui risoluzione è a sua volta elusa e deviata
verso una terza cadenza sospesa (V di mi): l’anelito a una meta costantemente adombrata e mai raggiunta
rende il ‘desiderio’ immanente alla musica.

Lo stesso desiderio inappagato costituisce l’esito del lungo duetto fra Tristano e Isotta, l’evento principale
dell’atto II. L’ultima sezione di esso è costituita da una lunga preparazione in crescendo che punta verso una
cadenza perfetta in si maggiore, preparata con parossistica e grandiosa insistenza. Al momento di risolvere
la spasmodica tensione sulla tonica, il duetto degli amanti è interrotto dall’urlo di Brangäne all’entrata della
corte di cacciatori di re Marke e l’armonia devia inaspettatamente verso una cadenza evitata.

L’attesa così suscitata viene risolta al termine del Liebestod, l’aria di Isotta sul corpo di Tristano che chiude
l’opera. Qui è ripresa quasi alla lettera la musica di chiusura del duetto dell’atto II, ma alla fine, proprio al
momento in cui anche la stessa Isotta muore, finalmente l’orchestra sommerge la sua voce con una
cataclismatica cadenza sulla tonica di si magg. L’anelito verso la comunione tra i due amanti può essere
soddisfatto soltanto nella morte.
L’ultimo risuonare del cromatismo del Preludio e dell’‘accordo del Tristano’ nelle ultime 5 battute
dell’opera porta la linea cromatica ad ascendere finalmente al re#, terza dell’accordo finale di si magg.: con
la morte di Isotta ogni tensione rimasta in sospeso viene risolta.

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Richard Wagner, Tristan und Isolde, Preludio (incipit)

‘accordo
del
Tristano’

cromatismo
motivo del Desiderio

motivo della
Sofferenza cadenze sospese: V di la

V di do
V di mi

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Richard Wagner, Tristan und Isolde [Tristano e Isotta], atto III, Liebestod (morte di Isotta).

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Cadenza su si magg.

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motivo del Desiderio consonanza (si magg.)

accordo del Tristan

motivo della Sofferenza

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