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Estratto dalla Rivista

LA MECCANICA ITALIANA
n. 194 - 1985

La saldatura dei grossi spessori inox,


le saldature eterogenee, le placcature
Wefding of high thickness stainless steei,
eterogeneous material welding, welding overlais

G. VEZZOLI, T.- MANZOLI


Beiteli, MANTOVA

Summary Sommario 1. Saldatura dei


grossi spessori di
A rapid overview has been car- Sono stati esaminati i principali acciaio inossidabile
ried out on thè processes most processi di saldatura per le giun-
widely employed in wefding of zioni di grossi spessori in acciaio
thick S.S. sections, both for omo- inox, sia nel caso di saldature omo- 1.1. Considerazioni gaherall
geneous and heterogeneous con- genee che per le saldature etero- La scelta di un limite inferiore
nections (such as carbon or low genee (giunti misti e placcature cui riferire t'inizio del grossi spes-
alloy steei with stainless steels mediante deposito di saldatura). sori per gli acciai inossidabili è
and welding overlays). piuttosto arbitraria. È facile com-
L'analisi prende in considerazio- prendere come la tecnologia di
Typical welding problems — me- ne le problematiche tipiche della
chanical behaviour end structoral saldatura (omogeneità strutturale fabbricazione del • materiale ba-
homogeneity of foints for Istance e continuità meccanica dei giunti) se » imponga per prima una sua
— are critidsed from thè point of dal punto di vista del trasformato- limitazione peculiare: laminazione,
view of fabricator of big compo- re impegnato nella produzione di estrusione, forgiatura, getto sago-
nents for petrochemicaf plants, nu- grossi componenti destinati ai set- mato staticamente o per centrifu-
clear power plants and off-shore tori chimico, petrolchimico, nucle- gazione, danno possibilità signifi-
construetions. are e off-shore. cativamente diversificate. Inoltre
la stessa tecnologia da risultati dif-
Some relevant problems of prac- La memoria vuole dunque ave- ferenti in funzione dell'acciaio, del-
tical value are underlined. re un immediato valore tecnico- le caratteristiche impartite all'ac-
pratico, fornendo una panoramica ciaio dal sistema di produzione,
sull'attuale stato delle conoscenze dalla raffinatezza della tecnologia
e delle tecnologie nel campo del- di cui si dispone.
la giunzione degli acciai inox.

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In questa occasione si è fissato È noto che all'aumentare del vo- menti della matrice per precipita-
il limite di partenza dei grossi lume delle saldature si accresco- zioni e formazione di liquidazioni.
spessori a 1" circa col solo in- no le tensioni e le deformazioni
tento di semplificare, per quanto dovute al ritiro; questi fenomeni In fine nella valutazione del ri-
possibile, sia la trattazione dell'ar- sono molto importanti per ì mate- sultato va tenuta presente anche
. gomento sia l'integrazione con le riali austenitici a causa del loro l'applicazione finale del prodotto,
altre relazioni. coefficiente di dilatazione che è sicché talora sono possibili picco-
— indicativamente — 1,5 volte li rilassamenti mentre altre volte
Con questa suddivisione si defi- quello dei materiali ferritfcl. è indispensabile ottenere risultati
nisce un campo in cui dominano strettamente mirati (com'è il caso
largamente gli inossidabili auste- La grande deformabilità degli dei componenti per la produzione
nitici; per questi materiali i limiti austenitici, che si traduce in ca- di Urea, ricordato anche successi-
superiori sono dati praticamente pacità di accomodare i tensiona- vamente).
dalla sola tecnologia di fabbrica- menti, non da tutti i vantaggi spe-
zione disponibile. Oltre i 25 mm rati, giacché le tolleranze dimen- 1.3. Condizioni particolari
troviamo anche gli inossidabili au- sionali possono risultare compro- di esercizio
stenoferrftici, i ferriticf tradiziona- messe.
li ed i martensitici, questi ultimi Prima di vedere i campi di ap-
per applicazioni speciali legate so- Il provvedimento più immediato plicazione consueti dei processi
prattutto all'impiego a temperatu- è la preparazione adeguata del GTAW-GMAW-SAW-SMAW è bene
re elevate. cianfrino e dei lembi da unire, così soffermarci su alcune applicazioni
da ridurre il volume del materiale particolari, che richiedono specifi-
Pertanto lo spazio maggiore sa- d'apporto e prevenire l'effetto del- che cautele nell'operazione di sal-
rà dedicato alle saldature degli le contrazioni. datura.
inossidabili austenitici, che oltre-
tutto — a parità di spessore — co- A sua volta la criccabilità, sia 1.3.1. Impieghi in esercizio a
prono ancora oggi quote di merca- in saldatura che nella zona ter- bassa temperatura
to superiori agli altri acciai inos- micamente alterata, è collegata in (-196°C)
sidabifi. modo complesso a numerosi fatto- È importante contenere il valore
ri tra i quali ha un peso determi- di ferrite nel deposito di saldatura
nante la composizione chimica; tut- ad un valore <4% per garantire
1.2. Gli inossidabili austenitici: tavia anche i cicli termici ed i ten-
valutazioni preliminari sionamenti indotti dall'operazione l'ottenimento dei valori richiesti di
di saldatura -giocano un ruolo non tenacità espressi in espansione la-
I processi correntemente impie- terale; pertanto i processi di sal-
gati presso l'industria costruttrice secondario e vanno accuratamen- datura dovranno contenere l'appor-
di caldareria pesante sono: l'elet- te stabiliti di volta in volta su tal- to termico.
trodo in manuale (SMAW), l'elet- loni del materiale da saldare in
trodo di tungsteno (GTAW) e l'elet- produzione. Per lo SMAW, ad esempio, si
trodo fusibile in protezione gas- controllerà il ROL (Run Out Length),
A grandi linee si può dire che che da una misura efficace del-
sosa (GMAW) nelle versioni da limitazioni in fosforo e zolfo nel-
manuale ad automatico, l'arco l'analisi, grano fine ed un modera- l'energia, mentre per SAW sì au-
sommerso (SAW). to tenore dì ferrite nel materiale, menterà la velocità di saldatura
inputs termici contenuti entro tem- contendendo la temperatura di in-
In linea di principio i risultati pi brevi sono, di solito, le condi- terpass.
che si ottengono sono equivalenti zioni per limitare i rischi. In real-
e quindi la scelta è regolata dai 1.3.2. impieghi in esercizio ad
tà le cose si presentano in modo alta temperatura
soli criteri di produttività e di adat- più problematico. Ad esempio: nei
tabilità della tecnologia alle con- (>350°C)
grossi forgiati non è facile otte-
dizioni dì lavoro. nere un grano sufficientemente af- È opportuno limitare superior-
finato; gli inputs termici ridotti si mente il contenuto di ferrite
In realtà gli aspetti metallurgi- possono ottenere con li deposito (<12%), mentre per contenere al
ci, come ad esempio la criccabilità di piccoli cordoni ma questi ultimi, minimo il rìschio di cricche a cal-
e la resistenza alla corrosione del a parità di volume di saldatura, do la ferrite non potrà essere pre-
giunto, già attentamente valutati possono dare sollecitazioni mag- sente in quantità inferiore ad un
nella saldatura degli spessori me- giori di cordoni a sezione più lar- determinato valore (tabella 1).
dio-bassi, diventano ancora più im- ga; la presenza di stabilizzanti, co- Solitamente per determinate con-
portanti nel caso degli spessori me Titanio e Niobio, può compM- dizioni (temperature >500°C) sì
maggiori. care i! quadro a causa di induri- richiede l'uso di materiali d'appor-

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TABELLA 1 - Contenuti MIN di ferrite In contenuto MIN di ferrite 5%, nel
F.N. per non avere cricche a 2° caso si richiede la prova di cor-
caldo
rosione secondo AUTAAS e la pro-
va di resilienza Charpy « U » do-
Tipo zona fusa FN po trattamento di fragilizzazione
700°Cx100h.
16.8.2. 0-5-2
Queste ultime verifiche risultano
316 L 1,5 particolarmente selettive per ta
308 2 saldatura SAW del 316 L, mentre
permettono l'uso del GTAW e del
316 2,5 SMAW.
308 L 3
347 6 1.3.4. Impieghi In ambienti
Fig. 1 • Preparazione tipica « Narrow Gap »
altamente corrosivi (UREA) del cianfrino per processo SAW.
In questo campo dì solito si fa
uso di 2 materiali: il 316 L Mod ed
to con C < 0,08; in commercio esi- il 25.22.2, come da analisi riportata basico e basico con diametro fino
stono materiali d'apporto denomi- in tabella 2. a 5 mm.
j nati Low Carbon (LC) con un teno-
I re di carbonio Inferiore allo 0,04%. Ambedue soddisfano le richieste La saldatura manuale consente
di ferrite tra 0 e 1% ed i requisiti di ottenere depositi con ottime
Questi ultimi riescono a garan- di corrosione, che sono dell'ordi- caratteristiche metallurgiche e
tire le medesime prescrizioni pre- ne di 0,3 e 0,1 mm/anno rispetti- meccaniche e con un accettabile
viste per i primi secondo SFA 5.4 vamente per i due tipi, a garanzia aspetto visivo; vengono inoltre ga-
(ASME IIC). della durata del componente in rantiti i normali contenuti di ferri-
Ma mentre per i fabbricanti di esercizio. te (4-M2%).
materiali di saldatura è relativa- Anche qui i processi qualificati
mente facile produrre dei LC, più 1.4.2.
sono GTAW e SMAW, mentre il
problematica risulta la fabbricazio- SAW non soddisfa i requisiti. La saldatura in arco sommerso
ne di materiali con 0,88% > C > (SAW) è generalmente usata per
D,04%. spessori maggiori di 10 mm per
1.4. Campi di impiego dei tutte le giunzioni che ne consen-
Pertanto, in queste applicazioni, processi in esame tono l'impiego, giacché si tratta di
è bene definire la limitazione in- un processo con notevole resa in
feriore al campo di accettabilità 1.4.1, kg/h (circa 3-H5 kg/h) ed una ele-
Jel carbonio. La saldatura con elettrodi rive- vata affidabilità anche In smussi
stiti (SMAW) è vantaggiosa per particolarmente stretti (figura 1).
.3.3. Impieghi in esercizio nei le saldature in posizione, per le
campo nucleare riparazioni e per giunzioni di tron- Nel processo SAW, notevole at-
chetti al mantello del componente. tenzione va posta alla temperatura
Particolari problematiche vengo- In pratica lo SMAW si impiega in di interpass, in quanto le energie
io evidenziate in funzione del tipo tutti quei casi nel quali non è pos- dell'ordine degli 84-10 KJ/cm con
i centrale, se PWR o BWR o se sibile usare processi automatici. filo da 3,25 mm, possono degrada-
ìpo LMFBR (Super PhenixJ, nel re metallurgicamente la ZÌA (Zo-
enso che mentre nel 1° caso l'u- Gli elettrodi di maggior impiego na Termicamente Alterata) del ma-
ica richiesta da soddisfare è il sono a rivestimento rutile, semi- teriale base (precipitazione di car-
buri di cromo).

*8ELLA 2 - Analisi chimica dei materfafl per UREA Service


In questo caso si usano partico-
lari accorgimenti per la dissipa-
zione di calore, con l'ausilio anche
C Mn Cr Ni Mo SI PeS di acqua nebulizzata posta al ro-
vescio rispetto alla parte di cian-
3t6L <O,025 8.5 20 16,5 2.7 0,4 <0,015 frino su cui si eseguono le passa-
X 2 CrNIMo
te di saldatura; cosi si migliora la
25.22.2 <0.02 4,5 25 22 2.1 0.1 <0,015 velocità di raffreddamento special-
mente in ZTA (è noto che gli ac-

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combinazioni di materiali di sal-
BES KCV-196'C Eia RES KCU +20"C I—I RES KCU *20»C BES XCU +2O'C datura ha permesso di definire le
FRAGILIZZATE A FRAGILIZZATE A scelte più idonee in funzione del
75O"C x lOOh 65O*C x lOOh
tipo di applicazione.
Nella figura 2 sono sintetizzati i
risultati di una di queste indagini,
intese a verfficare l'effetto del va-
riare dei flussi di saldatura.

JSKERVANENTO A *20*C ffl ROTTURA A +2O'cQsNERVAMENTO t345»C Flg. 3 - Cianfrino per la saldatura GTAW
2 manuale semiautomatica e automatica.

500 -
1.4.3.
La saldatura con il processo TIG
(GTAW) può essere divisa in di-
verse sottosezioni.
a) GTAW manuale - II saldatore
300 - usa una torcia ed una bacchetta
di materiale d'apporto; con que^
sto metodo si esegue normalmen-
200 _
te la 1° passata a piena penetra-
zione in cianfrino in cui non è pos-
sibile realizzare la ripresa al ro-
vescio.
100 _
ò) GTAW semiautomatico - II sal-
datore opera con una torcia muni-
ta di guidafilo che viene alimenta-
to da uno spingifilo in grado di con-
FORNITORE

Flg. 2 - Caratterizzazione meccanica di una saldatura al variare del flusso di protezione.

cfaio inox hanno una conducibilità to tensionale di compressione In


termica bassa, minore del 40% ri- luogo di uno stato di trazione. Ciò
spetto all'acciaio al carbonio). scongiurerebbe il rischio di stress
corrosion.
Con ciò si riducono globalmente
anche le tensioni indotte con mi- La combinazione dei materiali di
nori ritiri sui pezzi interessati dal- apporto, filo e flusso, consente di
la saldatura; inoltre nei giunti cir- ottenere ottimi risultati anche a
conferenziali sembra che la dissi- bassa temperatura (fino a —196 Fig. 4 - Cianfrino (Narrow Gap) per la sal-
pazione di calore realizzi uno sta- °C). l'esame comparato di diverse datura GTAW orbitale.

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trollare e regolare la velocità di
uscita del filo; con il TIG semiau-
tomatico il saldatore esegue nor-
malmente passate di riempimento
in giunti anche di discreto spes-
sore; con un particolare addestra-
mento il saldatore può eseguire
anche la 1° passata come descrit-
to per il GTAW manuale. Con que-
sta tecnica si possono ottenere de-
positi in kg/b quasi similari a quel-
li ottenibili nel SMAW con un evi-
dente miglioramento della difetto-
logia e della gestione elettrodi.
e) GTAW automatico a filo fred-
do o filo caldo - Si usa normalmen-
te con un generatore di corrente
non pulsata, per giunti di pezzi che
possono ruotare; questo tipo di pro-
cesso è adatto a grosse produzio-
ni in serie ed è una valida alter-
nativa al processo SAW fino a
spessori di 20 miti.
d) GTAW orbitale a filo freddo
per giunti di pezzi che non posso- Foto 1 - Macchina orbitale GTAW.
no ruotare (foto 1) - È un processo
di tipo speciale che normalmente
usa generatori di corrente pulsata, tiche si preferiscono giunti di fi- e l'Elio, le loro miscele e la misce-
con impianti appositamente co- gura 4. la di Argon con Idrogeno.
struiti che si distinguono in pinze
orbitali ed in macchine orbitali. Le Particolare attenzione va posta Le miscele consentono una mi-
prime si fissano sul tubo da sal- alle tolleranze di fornitura dei tu- gliore penetrazione e quindi un au-
dare e fanno ruotare la torcia; le bi quando si intenda saldarli con mento della velocità di saldatura,
altre sono costituite da una rotaia questo processo [ 1 ] . a parità di spessore, con la punta
che si aggancia al tubo e sulla dei tungsteno al 2% Torlo, 60°.
quale ruota tutta la macchina e Infine va detto che se per il
quindi anche la torcia (o le tor- GTAW manuale e semiautomatico Ponendo Argon = 1 è Ar+10 H2 =
ce) che può essere servita da un si richiedono saldatori adeguata- 10 si ottiene la seguente gradua-
solo filo o da due fili. mente addestrati, per il GTAW au- toria:
tomatico occorre un operatore di
Nelle macerine orbitali l'AVC saldatura e per II GTAW orbitale un
tecnico operatore con una appro- Argon — Argon + 25 He -
(Are Voltage Control - Controllo
automatico della lunghezza dell'ar- fondita conoscenza delle tecniche - Argon + 50 He - He +
co) permette una notevole escur- di programmazione dell'impianto di
sione della torcia (80 mm) consen- saldatura. + 25 Ar - Av + 5 H2 -
tendo giunzioni anche In grossi
spessori. Il processo GTAW ha bisogno - Av + 10 H2 .
della protezione con gas sia sul la-
Passando dalla saldatura manua- to torcia che al rovescio del cian- I gas per protezione al rovescio
le alla saldatura automatica si ri- frino per eliminare il rischio di os-
chiede una crescente accuratezza sidazione (bruciatura) della salda- possono essere Argon e Azoto. L'a-
nella preparazione del giunto di sal- tura con conseguente necessaria zoto ha un costo Inferiore ed è
datura e nell'operazione di assie- riparazione. quindi più conveniente, ma non
ma tura. sempre è accettato dagli utllizza-
Questa ossidazione è ben visi- tori; inoltre ha un peso specifico
Con le tecniche manuale e se- bile con esame RT e non è tollera- inferiore a quelli dell'Argon e del-
miautomatica di usano i giunti di bile in ambiente corrosivo. I gas l'Ossigeno e pone dunque del pro-
figura 3 e con le tecniche automa- alfa torcia possono essere l'Argon blemi per una corretta protezione.

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1.4.4. TABELLA 3 • Riepilogo del campi di maggior impiego dei processi SMAW, SAW, GTAW,
GMAW
Anche la saldatura con processo
MIG (GMAW) per chiarezza e per GTAW GHAW
PROCESSI
comodità può essere suddivisa in Casi
SHAW SAW.
Manuale
Semi
Auto Orbitale
Semi
Auto Orbitale
più parti. Auto Auto
Tronchetti/
a) GMAW semiautomatica - II sal- X
Mantello
datore opera con la pistola di sal-
datura; fi generatore può essere di Giunti in
tipo a corrente pulsata o non pul- X X X X
posizione
sata, ma per impieghi di un discre-
to impegno dal punto di vista difet- Long;« eire
X X
X
tologico si preferiscono generatori Sp. i 15
di corrente pulsata, meglio se di
tipo sinergico. Long.e eire
X X
Sp.7 15
b) GMAW automatico per giunti
su pezzi che possono ruotare - È Piping:1
X X X X
passata
un processo che consente sia la
1° passata, che normalmente si Piping
esegue con leggera oscillazione, riempimento
X X X X.
che il riempimento, che può esse-
re oscillato. I generatori possono Piping in
X X
X X X
essere del tipi già menzionati. posizione

e) GMAW orbitale per giunti su


pezzi che non possono ruotare -
Questo processo è realizzabile con condo tipo di gas rende l'aspetto sa dal saldatore agli operatori spe-
impianti particolari, taluni ancora dei cordone di saldatura più liscio cializzati.
in fase dì completa messa a pun- e brillante esente dai piccoli ossidi
to, ma comunque di sicuro avve- superficiali prodotti dalla prima mi- I campi di impiego del GTAW e
nire specialmente se collegati con scela; il CQz tende però a fare au- del GMAW, si sovrappongono In
generatori di tipo sinergico. mentare leggermente II contenuto molti casi; per questo la scelta di
di C (0,01%). un procedimento è talvolta deter-
I gas di protezione possono es- minata dalla disponibilità di im-
sere: Argon al 2% di ossigeno op- Anche per questo processo, co- pianti, anche se i! GMAW, quando
pure Argon con il 2% CO2. Il se- me per il processo GTAW, si pas- ben tarato, ha un rendimento in

•-.*?

Foto 2 - Scambiatore in AISI 304 L Sp. 35 mm. Foto 3 - Basket di Ammonia Converter In A1SI304 Sp. 25 mm.

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Foto 5 - Curva In AISI 316 L Sp. 20 mm.

Nelle foto 2, 3, 4, 5 sono riporta-


te le immagini di alcuni apparecchi
e di una curva ottenuti con 1 pro-
cedimenti menzionati. La foto 6, 7,
8 evidenziano in particolare te zo-
ne saldate con macrograffe del cor-
done sezionato.
Foto 4 - Pompa per Impianto Super Phenfx 1 In AISI
304 L Sp, 25 mm.
1.5. Cenni sulla saldatura degli
acciai inossidabili di
minor impiego sui
kg/h relativamente maggiore e non Per I processi GTAW e GMAW grossi spessori
presenta difetti di saldatura. Inol- possono venire Impiegati fili pieni
tre il procedimento GMAW bene di silicio (0,8%) perché ciò miglio- La saldatura degli inossidabili
si presta alla robustezza delle li- ra la penetrazione; comunque nel martensltici non rappresenta pro-
nee di produzione, essendo facil- blemi significativamente diversi da
processo GTAW si fa uso anche di quelli, noti, dei martensitici non
mente interfacclabile con unità di filo normali senza silicio.
controllo automatico programma- inossidabili.
bili. Per il processo GMAW ci sono La scelta del processo di salda-
La saldatura orbitale, associata in commercio anche fili animati il tura è dettata prevalentemente da
sia al procedimento GTAW come cui impiego richiede una certa cau- esigenze di produzione e vanno te-
al procedimento GMAW, è indica- tela, quando si saldano componenti nute presenti le cautele necessario
ta per costruzioni in cantiere dove a pressione. in presenza di martenslte; preri-
le giunzioni sono esclusivamente scaldo e temperatura di Interpass
in posizione. Nella tabella 3 si riepilogano I accurati e piuttosto elevati; mate-
campi di maggior impiego dei pro- riali e condizioni di saldatura che
La tecnica è particolarmente con- cessi SMAW, SAW, GTAW, GMAW. scongiurino il rischio della presen-
veniente per medie e grosse serie za di idrogeno; eventuali trattamen-
di saldature; per piccole serie o Tutte le saldature eseguite con ti termici intermedi; trattamenti
addirittura per saldature isolate i processi menzionati sono esami- termici finali in modo da eliminare
l'uso di macchine orbitali ha sen- nate con il controllo UT (Ultrasonic l'austenite residua.
so quando gli spazi operativi sono Test) il cui uso è facilitato da so-
DarticoJarmente angusti e/o remo- luzioni con preparazione di cianfri- È chiaro, dal quadro precedente,
li, o comunque tali da escludere ni stretti e a pareti quasi verticali. che i processi automatici, ed in
'affidabilità della saldatura manua- Inoltre ciò riduce la sezione sal- particolare il SAW, si fanno in qual-
e; in questa ipotesi la tecnica or- data col vantaggio di contenere che modo preferire.
litale è conveniente anche in sede sia i tensionamenti sia il costo I materiali d'apporto possono es-
'i prefabbricazione. di fabbricazione. sere sia analoghi al materiale ba-

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gio di utilizzare condizioni di sal-
datura meno severe.
L'orientamento di massima è di
impiegare tecnologie che permetto-
no l'input termico più ridotto e la
protezione con gas inerte.
Cenno particolare deve essere
fatto circa gli inossidabili Duplex
(tipo SAF 2205) ed I cossiddetti
« superausteniticf » [tipo AVESTA
254 SMo) secondo l'analisi in ta-
bella 4.
Questi materiali sono normal-
mente impiegati nella costruzione
di piping e piccoli serbatoi per im-
pianti installati su piattaforme ma-
rine.
Foto 6 - Macrografia di un giunto in AISI
3041 Sp. 103 mm saldato con processo I processi qualificati sono GTAW
SAW per un apparecchio operante a -125 Foto 7 - Macrografta di un giunto in AISI
e SMAW; i processi SAW e GMAW 316 H Sp. 93 mm saldato con processo
•C.
possono essere usati con partico- SAW per un apparecchio destinato ad un
lari precauzioni, ma non sempre servizio a +650"C.
sono accettati dagli utilizzatoti.
se sia austenitici; questi ultimi of-
frono il vantaggio di ridurre i rì- L'apporto termico è tale che ri- che la saldatura sia perfettamente
schi di infragilimento da idroge- sulta talvolta difficile raggiungere asciutta prima di procedere alla
no e di accomodare le tensioni re- in tempi brevi la temperatura di successiva passata. L'analisi dei
sidue df saldatura. interpass richiesta; per questo si metalli d'apporto idonei per la sal-
fa uso defla tecnfca df raffredda- datura dei due materiali è riportata
La saldatura di inossidabili fer- mento tra le passate con aria o nella tabella 5; si nota che per la
ritici di grosso spessore può com- con acqua, badando logicamente saldatura dell'acciaio superauste-
portare numerosi problemi.
I fenomeni, ben conosciuti, di in-
grossamento del grano, perdita di TABELLA 4 - Composizione chimica di un acciaio Duplex e di un acciaio completamen-
tenacità, eventuale precipitazione te austenltlco
di carburi ai bordi dei grani finisco-
A N A L I S I
no con l'essere esaltati dalla ne- MARCA TIPO
C SI Mn P S
cessità di apportare a più riprese Cr Ni Ho N
notevoli quantità di energia ter-
mica. A questi meccanismi di in- SANDVZK SAF 2 2 0 5 0.030 1.0 2.0 0.030 0.020 22 5.5 3.0 0.14
fragilimento, che già da soli accre-
scono i rischi di criccabilità, si ag- AVESTA 2 5 4 SMo 0.02 0.5 0.5 0.015 0.002 20 18 6.1 0.21
giunge quello legato al passag-
gio reiterato tra le temperature
di 300 e 500 °C, con rischi ana-
loghi a quelli largamente studiati TABELLA 5 - Composizione chimica tipica del metallo df saldatura per acciai Duplex e
per i ferritici bassolegati. completamente austenitici

Quando sia disponibile, si può MATERIAL RIVESTI A NA L I 5 I


BASE o MENTO C Si Mn Cr Ni Mo Nb
utilizzare un materiale d'apporto ALTRI
AWS X X X X X % X
omologo che va fuso con la cura
di evitare contaminazioni di car- SAF 2205 2 2 . 9 . 3 L Seminaste i 0.02 0.8 O.« 22 9.3 3 / N 015
bonio e di azoto. Sono anche im-
254 SMo EHICrMo Basico 0.025 0.5 2 21 60 9 3.5 Fé 7
piegati austenitici ad elevato teno-
re di cromo, che offrono il vantag-

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che si vengono a formare nella zo-
na di interfaccia tra l'acciaio al car-
k bonio e la zona fusa.
È bene notare che I diversi coef-
ficienti di dilatazione introducono
importanti difformità tra valori di
20 .
. )i« tensioni residue allo stato di co-
IO- __ w me saldato (figura 6); i successivi
Trnrtfln trattamenti termici, quando richie-
9-
i.aacr a
«r-rS.-. -—pKOMO
(CI.) sti, ed anche te temperature di
1S • ^ ^ ^ ^ " « • —

esercizio a cui lavorerà il giunto,


. • WCr
7.
possono generare altre tensioni
. l««r
che si compongono con quelle pre-
10 .
«. — ^ ^ - —

esistenti accrescendo in taluni ca-


si II rischio di cricche [2, 3].
O . 100 200 300 400 500 600 700 800 •F
Se per esempio un acciaio Inos-
0 100 200 300 400 •C
sidabile tipo 304 viene saldato
sema metallo d'apporto ad un ac-
ciaio al carbonio, con diluizione
Fig. 5 - Coefficienti di dilatazione termica al variare della temperatura per alcune leghe del 50%, si ottiene in zona fusa
di maggior Impiego, una struttura martensitica la cui
durezza dipende largamente dal
contenuto di C apportato dall'ac-
nitico si fa uso dell'analisi corri- Si tratta quasi sempre di giun- ciaio al carbonio; nel)'esercizio, ad
spondente all'INCONEL 625. zioni circolari di interconnessione alta temperatura, un'ulteriore mi-
tra f bocchelli del componente ed grazione del carbonio verso la
Particolare cura va posta nel ca- il piping, cosi come di giunzioni tra struttura martensitica rende ancora
so di riparazione di questo mate- i diversi spools che compongono più fragile la zona di interfaccia
riale, giacché si ha un depaupera- una linea di piping. (figura 7).
mento di Molibdeno In matrice do-
vuto ai successivi riscaldi cosi che Per ottenere le migliori proprie- Considerando invece una salda-
le proprietà di resistenza alla cor- tà fisiche e metallurglche di tali tura con materiate d'apporto del ti-
rosione in acqua di mare, possono giunti sf devono considerare i di- po AISI 309 e con diluizioni del lato
risultare compromesse. versi coefficienti di dilatazione dei acciaio al carbonio del 30+40%
due materiati base da unire e dei max si ottiene una zona a struttura
materiale d'apporto che si intende ferritico/austenitica con ferrite dal
adottare (figura 5); inoltre bisogna 64-10%. It campo di variabilità del-
2. Saldature eterogenee o prestare attenzione alle strutture ia diluizione ed il campo di varia-
giunti misti

Si esaminano in questa parte le


giunzioni tra acciai Inossidabili del-
ia serie 300 ed acciai al carbonio
o bassolegati con qualche accenno
alla tecnica dell'imburraggio per
giunti particolari tra acciai basso-
legati.
Ouesti casi si presentano nella
costruzione di scambiatori di calo-
re e di piping destinati ai settori
chimico, petrolchimico e nucleare.
I processi di saldatura normal-
mente usati sono il GTAW per la
1° passata a piena penetrazione e
lo SMAW per il riempimento. Flg. 6 • Linee equltenslonail In una saldatura eterogenea.

53 ( LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n* 194


bilità della ferrite sono correlati al
tipo di materiale d'apporto utiliz-
zato, come si può osservare dal dia- 21 —
gramma di Schaeffler riportato in
figura 8. Il diagramma considera le
sole passate eseguite sull'acciaio 34
-
al carbonio (figura 9) che devono
essere « piatte » per contenere la 20 \
diluizione del materiale base en-
tro i valori anzidetto te N —A M -
N. / /

Nel centro della zona fusa la fer- \


rite tende al valore percentuale 12 s /

/
contenuto nel materiale di salda-
tura, che sarà prossimo al 20% per a «arti / , ( ^
.,00 ; •

un 309 MoL; si possono dunque \ ''


, ' / • F

schematizzare due zone a diverso 4 / » - -


contenuto di ferrite come indicato
in figura 10. 3 + M / .
UH f
N.
F<irtiK|

0
0 4 B 12 16 IO 24 28 32 35 40
L'alto valore della ferrite nel cen- Ora ntum Eaubalw4v%Ct>%Mo+t J
tro della zona fusa obbliga a distin-
gui re li caso In cui non è richiesto
trattamento termico di distensione Flg. 7 - Schaeffler dlagram • Saldatura mista senza materiale d'apporto
dal caso in cui è richiesto.
Nel primo caso la via più econo-
mica per ottenere giunti misti è NlckBf EqUvalmf %Nl+30i%C+0.SX%l*l
quella che impiega un metallo di
apporto tipo 309 MoL; così facen- 2S r
do si può tollerare una diluizione
dell'acciaio al carbonio relativamen- 24
te maggiore (figura 8); inoltre il /

basso carbonio di questa lega con-


20
tribuisce a ridurre lo spessore del- \
<
-
la banda di martenslte comunque s
presente all'interfaccia con t'accia- Ifl — A M-

io al carbonio (figura 9). s \£> «li


S,
12 ^—
Quando è richiesto II trattamen-
to sì procede all'imburraggio del —* * *
a Marii
vaa-"
lato acciaio al carbonio o bassole- \ ^* S—•
/ A +
gato con uno strato di 309 MoL ed
uno strato di elettrodo del tipo si- 4 V\ / M-t F
•x
> ^
- ---
milare all'AISI da accoppiare, quin- /
+M
di si procede ai trattamento e poi
~ - — •
-
0
4 • 12 IS 24 21 32 » 40
alla saldatura del giunto, reso in 0
Chre»TitumEqutv»!»
20

questo modo omogeneo. Eseguendo


invece prima tutta la saldatura e
dopo it trattamento si possono Flg. 8 - Schaeffler diagram - Saldatura mista con materiali d'apporto della famiglia 309
creare delle cricche la cui rimo-
zione risulta alquanto problematica
in seguito all'indurimento del de- termico che provoca la trasforma- bassotegato. In questa zona, sotto
posito. Le cricche insorgono per zione della ferrite in fase sigma. l'azione del trattamento termico e
l'effetto combinato della disomo- Dunque, in ultima analisi, la zona del funzionamento in esercizio, mi-
geneità delle tensioni residue del pericolosa di una giunzione mista gra il carbonio formando composti
giunto e dell'indurimento delle zo- è quella situata entro 0,5 mm dal- duri da cui si possono originare
ne saldate dovute al trattamento l'interfaccia acciaio al carbonio e microcricche.

54 | LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n' 194


3. Placcature mediante
deposito di saldatura

3.1. Considerazioni generali


Solitamente da una placcatura
cs. si richiedono caratteristiche che fi
materiale di supporto non ha, o
LPassate piatte per contenere
I H diluizioni) dal C.S. possiede solo in misura modesta;
si tratta, generalmente, della resi-
stenza alla corrosione o all'abra-
sione.
Fig. 9 - Saldatura con tecnica dell'lmburragglo.
L'operazione di placcatura deve
avvenire con modalità tali che il
materiale d'apporto conservi le ca-
ratteristiche per le quali è stato

(1 VA
\ \
1 X 4L \
Zona con ferrite a l N 20%

Zona con ferrite dal 6+lOX


scelto. Per questo è importante che
siano realizzate altre condizioni al
contornò affinchè l'operazione sor-
tisca I risultati migliori.

\ Zona d'interfaccia Spnax


(presenza di martenslta)
O.Sntm
Soluzione t,
I-Passata GTM con filo
FJg. 10 - Zone a diverso contenuto di ferrite fn un giunto misto. alnllar*.a.lla placca-
tur»
2-Saldatura di rieopi-
«ento in SMV Tp309*)L

Per superare tutte le problema- itISI Berte 30°


tiche metallurgiche strutturali e-
sposte, nei giunti misti tra F22 e
AISI, si preferisce procede all'im-
burraggio dell'acciaio bassolegato
con INCONEL (ENiCrFe3J, esegui-
Soluzione B
re il trattamento termico e quindi 1-Ioburraggio 1* strato
completare il giunto. 3O9N0L; 2* strato s l -
mllara placcatura
2>Paaa«ta OTAW con filo
Un caso particolare di saldatura aInilare alla placca-
eterogenea è quello tra giunti plac- V//////J tura
cati che non possono essere ripri- AISI S«rl< 300^--'
3-SaldaturB di rleepi-
aonto In SUA* con ans
stinati al rovescio, ovvero sulla Nota: L'iftburraulo 1 pud asa«ra ene- l i s i •lallar* alla
placcatura. Vi sono tre modi per guito in Intonai nal fluai caso anche placcatura
procedere e la figura 11 li riassume. la Hldatura 3 aort in Incolte!

La soluzione C è fa sola a per- Soluzione C


mettere un riempimento con mate- 1-Pasaata GTAH con filo
riale simile al base; ciò consente •ìoilsr^ alla placca-
tura
di escludere i problemi tipici della 2-Strato con ENAV 309L
saldatura mista (differenti tensioni, 3-Strato con SlUV in
Farro AHHCO
migrazioni di carbonio, ecc.) ma 4-RiflBpliMnto SJUH con
non sempre viene accettata dall'en- AISI SerlB_30O anallai s l a l l s r a «1
:e tecnico dell'utilizzatore che in intarlale bas»

jenere non ha confidenza con lo


itrato dì imburraggio in Fé Armco
Fig. 11 - Giunti tra materiali placcati.

55 | LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n' 194


Innanzitutto devono essere man- TABELLA 7 • Placcature con deposito monostrato e con deposito mulHstrato
tenute le caratteristiche del mate-
MONOSTRATO MIJLTIS1PRATO
riale base, la cui ZTA può subire
1* strato 2° iÌ altr strtiti
importanti trasformazioni e corre-
308L| 316L |347| UREA 308LÌ 316L| 347 UREA 308L 316L 347 UREA
re il rischio di cricche a causa del-
309
le forti energie In gioco nei pro-
SMAW / 309L Mo L 308L 316L 347 UREA
cessi di placcatura.
Il materiale base a sua volta, da SAW filo 309 L 308L 316L 347
un'impronta al modo con cui il ma- 309Ho 309
teriale d'apporto « cresce » sopra SAW nastro 309L L NbL 309 L UREA 308L 316L 347 UREA
di esso, sia attraverso la migra-
zione degli elementi di lega — e ESW nastro h 309 l 308L 316L 347
del carbonio in particolare — sia
mediante il dimensionamento del
grano della placcatura che si « for-
ma » sulla dimensione del grano Note:
del materiale base. Con monostrato si depositano mediante 4+5 mm e si garantiscono 3 mm di analisi
non diluita.
In termini più concreti: la placca- Con bistrato si depositano mediamente 8-9 mm e si garantiscono gii ultimi 3 mm di
tura di un acciaio a basso carbonio analisi non diluita.

TABELLA 6 - Processi usati, dati caratteristlcl e campi di Impiego della placcatura per calmato con alluminio avrà più pro-
deposito di saldatura babilità di successo di quella ef-
fettuata su un acciaio a carbonio
Kg/h Amp IMPIEGO elevato e calmato con silicio.
SNAW 0 4 1.5 140 X X No
Una placcatura ben fatta ha, al-
la fine, un comportamento mecca-
SMAW 0 5 1.7 170 X X No
nico davvero brillante, a volte uti-
SAW filo 0 3,25 4,50 350 X X X No lizzato nei giunti tra tubo e pia-
stra tubiera dove la piastra è la-
SAW nastro 30x0,5 7 600 X X Si vorata in modo da realizzare col
tubo un giunto dì testa che viene
SAW anstro 60x0,5 12 700 X X Si saldato con il processo IBW (In-
ternai Bore Welding - Saldatura TIG
SAW nastro 90x0,5 22 1300 X Si all'interno del foro).

ESV nastro 60x0,5 22 1200 X Si Un momento abbastanza delica-


to del procedimento di saldatura è
ESW nastro 90x0,5 37 1700 X Si II trattamento termico.
Il trattamento è, di solito, indi-
GTAW filo 0 X,2 1,2 150 X Sì se con fi-
spensabile per ottenere it rinveni-
lo caldo
mento e la distensione della ZTA
GHAW filo 0 1,2 1,64-2 150 X X X Si se oscil-
che, come largamente sperimenta-
lato
to, è il punto più delicato dell'in-
sieme.
Tuttavia le temperature più con-
V 0 venienti per il materiale base cado-
0 n
0 0 no spesso nell'ambito delle tempe-
u
•H u L, a
> e u rature critiche per il materiale d'ap-
•pi
e v
3
W
3
m
V
e
v a
*J 0 porto. Inoltre, com'è già stato ri-
e
+J
t-i •H •H v0 e0 cordato, durante questi trattamen-
•U U E
u •H
DI
•H
CO
•H
Ili
rO ti si favorisce la diffusione del car-
•H
s
ti
Q.
0
a
0
a.
0
a. a bonio che peggiora la situazione
•H 4) «
K a a a<o V) all'interfaccia.

56 f LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n* 194


Per tutto questo, le temperature sa (10+18%) ed è anche garantita,
di trattamento vengono scelte nel- e talvolta è necessario depositare
in alcuni casi, l'analisi Low Carbon; più strati, specialmente nel caso di
l'ambito Inferiore del range con- con gli altri processi e nelle altre
sentito ed il trattamento stesso è depositi su piastre tubiere di scam-
condizioni è necessario eseguire biatori, in cui sia richiesta la sal-
fatto talvolta dopo l'applicazione
del primo strato di placcatura, in sempre almeno due strati In modo datura dei tubi o la semplice man-
modo che il secondo strato — a di- da garantire l'analisi richiesta. Co- drlnatura di forza.
fesa diretta dall'ambiente ostile — munque non sèmpre le norme ap-
Normalmente si cerca di effet-
consèrvi prati camme n te Inalterate plicabili consentono il monostrato
tuare I depositi eseguendo gli stra-
le sue caratteristiche.

3.2. Procedimenti usati


R«aoiaztonc ed alimentazione dai nastra
Sono numerosi i componenti per
l'industria chimica, petrolchimica e
nucleare che richiedono placcatu-
re mediante deposito di saldatura
AUmen tazlonc del flusso
nei vari tipi 308 L, 316 L normale o
modificato Urea, 347 ed in acciaio
Duplex, con uno o più strati. Ganasce partale orpyn te

Normalmente i materiali base so- Scoria solidificata


no in Acciaio al Carbonio e basso-
Scqrla 1i quida
legati fino al 3% Cr-1 Mo. Arco di saldatur
5 ima Spessore della
Le tecniche di deposizione sono passata
molte e cosi i processi, che oltre
allo SMAW-SAW a filo ed a nastro
•— GTAW-GMAW — comprendono Spessore dalla scoria I Pana in•azione *r
anche II processo ESW (Electro Distanza dell* ganasce dal pezzo
Slag Welding - Saldatura ad elet- . 25+40 wn
Linea di riferimento del
troscorlaj a nastro. Direzione della placcatura PROCESSO SAW
metallo base

La scelta di un processo è con-


dizionata dal tipo di servizio che
t'apparecchio è chiamato a svolge-
re, dalle richieste della normativa Regolazione ed alimentazione del nastro
applicata, dalla tecnica di deposi-
zione, dal processo costruttivo del
componente e, non ultimo, dal fat-
tore economico; a parità di ogni al- Alimentazione del flusso
tra condizione si sceglie il proces-
so a pii) alta produttività. Ganasce portacorrentn

La tabella 6 da un'indicazione del


kg/h pratici, funzione dei vari pro- •Scoria solidificata

cessi ed I vari campi di Impiego Scoria liquida


presi come esempio. ira Spessore della

Ora è necessario dare alcune


informazioni sulle varie tecniche
h-i isaata«w San

operative, distinguendo tra il de-


Spessore dalla scoria ine t ragiona 0.3*0.5 «w
posito monostrato e quello a più elettroconduttrice liquida lOon*
strati. Distanza delle aanqpce dal
2&+40 mn
Linea di riferimento del
La tabella 7 evidenzia con quali Direziona della placcatura PROCESSO ESW
metà U n base
processi ed in quali condizioni è
ottenibile i) deposito monostrato:
col processo SAW a nastro si ha
Flg. 12 - Schemi di principio del processo SAW e ESW per la placcatura con depositi di
una diluizione relativammente bas- saldatura a nnotrn
nastro.
oa Matura a

57 | LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n* 194


Solo nel transitorio iniziale si riale base. Questo fenomeno è chia-
assiste all'innesco dell'arco tra na- mato » Disbonding - e la letteratu-
stro e materiale base. ra in merito è assai copiosa in
quanto, da più parti il problema vie-
L'impianto di saldatura per i due ne analizzato e studiato al fine di
processi è lo stesso, ma mentre identificarne le cause e di trovarne
per II processo SAW si può salda- il rimedio.
re indifferentemente con la carat-
teristica del generatore a voltaggio Attualmente l'uso del processo è
variabile o costante, con II proces- consigliabile solo quando la dilui-
so ESW si deve usare solo voltag- zione è simile a quella del proces-
gio costante in modo che la velo- so SAW; va comunque rivolta una
cità di uscita del nastro sia sem- particolare attenzione alla dimen-
Foto 8 - Macrografia di un giunto Narrow pre costante; Inoltre nel processo sione del grano austenitico che si
Gap con processo SAW tipo 304 L Sp. 65
mm per centrale PWR.
ESW si dovrà togliere la seconda viene a formare nella prima zona
scarpetta posteriore portaflusso ed di deposito austenitico sopra la li-
applicare talvolta due bobine ma- nea di bonding. Una soluzione in-
gnetiche per K controllo della for- novativa, brevettata in Bellell, ri-
ti nel modo indicato nella tabella ma del bagno di deposito. solve il problema del disbonding,
7, facendo uso nel caso de! proces- considerando l'impiego di uno stra-
so SAW ed ESW di flussi neutri Il processo ESW è stato da poco to cuscinetto in Ferro Armco otte-
adatti per tutti i tipi di nastro o di tempo introdotto in Europa ed in nuto sempre per deposito.
filo. Con l'impiego di questi flussi Italia dalla SOUDOMETAL [6]
si riducono le tipologie del flussi mentre in Giappone viene usato or-
a magazzino e non c'è possibilità mai da parecchi anni sotto il nome 3.3. Tecniche di deposito
di confusione. « Shallow penetration process ».
Con questa tecnica I costruttori I ripristini di placcatura sono
Come si può notare nella tabel- eseguiti con le medesima tecnica,
la 6 ì due processi che fanno uso giapponesi hanno placcato per de- indipendentemente dal processo di
del nastro sono SAW e ESW (foto posito parecchi componenti; su al- saldatura impiegato per l'esecuzio-
9 e 10), quest'ultimo con una più cuni di questi si è però riscontrato ne del deposito; cioè si fanno sem-
alta produttività [ 5 ] ; va da sé che il distacco del deposito dal mate- pre passate parallele alla prepara-
dovrebbe quindi essere il proces- zione.
so maggiormente utilizzato, È bene
però spendere qualche parola per La tecnica di placcatura median-
dare alcune indicazioni molto som- te deposito è invece legata al tipo
marie in merito ai due processi e di processo usato.
per fare un po' di storia, anche se
recente, relativa all'impiego di que- Nei SMAW si eseguono longi-
st'ultimo processo nella costruzio- tudinali mentre nel GMAW auto-
ne di grossi componenti per l'in- matico si effettuano passate cir-
dustria petrolchimica. conferenziali a partire da diametri
di 40 mm.
Lo schema di principio, come Anche il SAW a filo utilizza la
funzionamento, dei due processi è passata circonferenziale; il minimo
riportato in figura 12. diametro interno placcarle con
Il processo SAW sfrutta l'ener- questo metodo è di 150 mm.
gia termica sviluppata dall'arco II SAW a nastro stretto (30 x 0,5
elettrico per la fusione del nastro mm) può impiegare passate longi-
sotto la protezione della scoria pro- tudinali o passate clrconferenziali,
dotta dal flusso. quest'ultima tecnica richiede una
messa a punto relativamente più
Nel processo ESW si utilizza in- difficoltosa ma elimina i tempi mor-
vece l'energia termica prodotta per ti degli start/stop; inoltre la for-
effetto Joule della corrente elettri- ma della zona placcata rimane pres-
ca che passa dal nastro al mate- socché cilindrica; le passate tra-
riale base attraverso la scoria li- Foto 9 - Deposito monostrato di saldatura
ottenuto con procedimento SAW a nastro sversali modificano invece la geo-
quida elettroconduttrice. 60 x 0.5 mm Tp. 309 NbL. metria interna della virola allonta-

58 j LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n" J94


rispondenza delle saldature longi-
tudinali e circolari del mantello,
nonché la placcatura per deposito
di saldatura delle flange di estre-
mità del mantello.
Il ripristino può essere eseguito
in due diversi modi: con elettrodo
in Tp 309 L per temperature di eser-
cizio inferiori o uguali a 310 °C,
con elettrodi in Inconel per tem-
perature di esercizio maggiori di
310 °C. Per alcune applicazioni Pu-
tii izzatore accetta anche ripristini
con elettrodo in 308 L, che vengo-
no eseguiti con ia tecnica dell'im-
burraggio con II 1° strato in Tp
309 L.
Il deposito sulla flangia può es-
sere in Tp 308 L o Inconel, sempre
in funzione della temperatura di
esercizio dell'apparecchio.

3.4. Controlli
Normalmente le richieste delle
norme relative ai depositi sono: !
controlli PT e UT come verifica del-
l'assenza scoria tra le passate nel-
la zona di sormonto ed assenza di
underclad cracking; la prova di pie-
ga; l'esame ma ero con misura del-
l'andamento delle durezze Hv e
Foto 10 - Deposito monastrato di saldatura ottenuto con procedi- l'eventuale Micrografia per la misu-
mento ESW a nastro 60x0,5 inm Tp. 309 L. ra della ferrite secondo l'atlante di
riferimento U.S. [ 7 ] ; il controllo
della ferrite magnetica e l'Analisi
nandola dalla forma circolare tanto indicazioni di carattere generale Chimica per la garanzia dello spes-
più quanto è minore II suo diame- quali, l'accurata pulizia della super- sore resistente alla corrosione.
tro Interno. ficie da placcare, il preriscaldo a
100 °C durante l'esecuzione del Prove supplementari sono richie-
Le passate circonferenzialr pos- 1° strato di deposito, il collega- ste specialmente per i depositi ti-
sono essere ad elica o a slalom; mento della massa sul Iato opposto po Urea, tra I quali l'indagine per
sui piccoli diametri però fa secon- alla posizione di partenza del de- ricerca delle cricche secondo il cri-
da soluzione può produrre nella posito. terio STÀMICARBON e la prova di
» zona di slalom » delle inclusioni corrosione integranulare.
di scoria che ne sconsigliano l'uso. L'analisi chimica del deposito è
regolata dall'interazione (diluizio- Accorgimenti particolari vanno
Con SAW e ESW a nastro largo presi nel caso di deposito su flange
>60 mm) si placcano ampie su- ne) tra il materiale d'apporto e quel- con sedi di tenuta per anelli tipo
>erfici con passate circolari ad eli- lo di base; la diluizione a sua vol- ring joint, in modo da non supe-
:a senza interruzioni (bobine fino a ta dipende dal processo e dalla rare i 12 mm di deposito giacché
!00 kg). Per diametri superiori ai tecnica usati, secondo quanto indi- durante il successivo trattamento
00 mm si usa anche la tecnica cato in tabella 8. termico potrebbero formarsi delle
la Ioni. microcrìcche da tensioni per i dif-
La costruzione di apparecchi plac-
Nella placcatura, indipendente- cati per laminazione in acciaro fer- ferenti coefficienti di dilatazione.
ìente dal processo e dalla tecnica ritico tipo 405 e 410 S richiede il Un altro accorgimento riguarda
sata, si devono osservare alcune ripristino della placcatura In cor- il caso di deposito multistrato, per

59 | LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n' 194


TABELLA 8 - Relazione tra parametri di saldatura e diluizione SAW Submerged Are Weldlng -
1 Processo Arco Sommer-
f • f Testa
Poi a rità
sald.
Temp. T so;
con con preriscaldo ROL Run Out Length • Lunghez-
v=cost I=cost za di deposito con un
Diluizione \ f r I t ASME
elettrodo;
American Society of Me-
Spess.depos.
f \ —- —~ chanical Engfneers;

Ferrite \ \ \
PWR
BWR
LMFBR
Pressure Water Reactor;
Boilfng Water Reactor;
Liquid Metal Fast Breeder
Reactor;
ZTA Zona termicamente alte-
Legenda : rata;
AVC Are Voltage Control -
I = Intensità di corrente
Controllo automatico del-
v = Velocità di saldatura la lunghezza dell'arco;
RT Radlographic Test;
.T Aumento
UT Ultrasonic Test;
f Lieve aumento IBW Internai Bore Welding -
—*- Nessun cambiamento Saldatura TIG all'interno
foro;
V Lieve diminuzione ESW Electro Siag Welding -
I Diminuzione Saldatura ad elettrosco-
ria;
PT Penetrant Test.

il quale è bene non avere mal più vono applicare I processi di salda- Bibliografia
di uno strato del tipo 309 L; infatti tura oggi maggiormente usati.
qualora fosse necessario effettua- [1] T. Msnzoii: • Progettazione di compo-
re riparazioni dopo il trattamento Da ciò segue che non si posso- nenti in acciaio inossidabile austenl-
no esprimere dei crlterl generali tlco di grosso spessore, alio luce di
termico potrebbero nascere pro- conoscenze ed esperienze pratiche
blemi a causa deH'infragilfmento di saldatura, perché ogni partico- maturate nell'ambito della progetta-
prodotto dalla trasformazione del- lare applicazione fa storia a sé. zlono e realizzazione dei giunti sal-
la ferrite del deposito in fase dali • - Convegno AIPI • La progetta-
Per questo' l'ottimizzazione del zione delle strutture saldate », 28
sigma. binomio qualità-costo è qui, più che maggio 1985.
Nel caso di depositi in acciaio altrove, legata al know how del tra- [2] • Dissimilar Metal Welds. Transltion
sformatore; da parte sua non deve Jolnts li t era ture Revlew by C.D. Lun-
Duplex tipo SAF 2205 è bene ese- din > - Welding Journal, feb. 82.
guire sempre il primo strato con
e non può sottrarsi al lavoro di ri-
cerca e di aggiornamento richiesto [3] - Austeri (tic Stalnelss Steel -Ferrillc
materiale 309 MoL, come se fosse Steel weld jolnt fallures by FU. Klueh
da una tecnologia in continua evo- and J.F. King - - Welding Journal, sept.
un imburraggio. luzione, quale è la saldatura degli 82.
acciai inossidabili. [4] • The welding of clad steel from thè
non clad slde by Petrus Van Lent > -
4. Conclusioni IIW 1986, AnnuaI Assembly, Warsaw.
[5] T. Msnzoll: « Comparizione procedi-
Nella presente memoria abbiamo Legenda menti di deposito SAW e ESW a na-
stro - - Bellell SpA, non pubblicato,
inteso riassumere le principali co- 1983.
noscenze relative alla saldatura di SMAW Shielded Metal Are Wel- [6] A. Van Benst. A. Paolaccl. G. Grego-
grossi spessori in acciaio inossida- ding - Processo con elet- rio: « Nuove applicazioni della placca-
bile ed alle giunzioni eterogenee. trodo rivestito; tura con nastro ad elettroscoria > -
Rivista Italiana Saldatura, nov.-dlc. 84.
Ne è venuto un quadro che, pur GTAW Gas Tungsten Are Wel- [7] • Atlante di riferimento per la va lu-
nella sinteticità della trattazione, ding • Processo TIG; tazione comparativa nella zona fusa
dei giunti saldati di acciaio Inox • -
evidenzia quanto ampia e comples- GMAW Gas Metal Are Welding - Pubblicato dall'Istituto Italiano della
sa sia la casistica alla quale si de- Processo MIG; Saldatura, Italia 1972.

6 0 I LA MECCANICA ITALIANA novembre/dicembre 1985 n" 194

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