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Equilibrio dinamico dell'epidermide

Differenzianione e maturazione epitelio Vitamina A Epidermogenesi

Zinco Fattori nutrizionali nell'epidermogenesi


Cheratinizzazione
Rame

Struttura 

Definizione 

Difesa

Protezione tessuto sottostante Funzione Cellule preponderanti


Cheratinociti
Organizzate in strati ben identificabili

Supporto della locomozione Producono e trasferisoco melanina ai cheratinociti


Componenti cellulari Melanociti
Determinano il colore della cute e del pelo

punta Cellule dendritiche macrofagiche, intervengono nei


Cellule di Langerhans
meccanismi di immunosorveglianza e infiammatori

mammella

quarti Parete
10-20 strati di cellule morte, anucleate,
tallone Corneo
squamose, ciclicamente si staccano
Epidermide Presente solo dove l'epidermide è spessa
Le Unghie Lucido
Barra 2-3 strati di cellule piatte
4-8 strati, è ilprimo strato vivo.
Corpo Granuloso
sono presenti granuli lamellari e cheratoialini
Suola Zoccolo degli equidi 1-2 strati nella cute con peli. 20 strati cute glabra
2 rami posteriori Spinoso
Cellule cuboidali con desmesomi e tonofilamenti

Fettone Basale cellule progenitrici delle cellule sovrastanti

Barriera protettiva
sottile lamina cornea Benda perioplica
Funzioni
Prevenzione dalla perdita di risorse
matrice dello zoccolo Organo cheratogeno

cercine perioplico
collagene
parete
struttura 2 unghioni per l'appoggio Componenti Proteine fibrillari Proteoglicani
suola
fibronectina
Unghioni dei bovini
tallone Giunzione dermo-epidermide
connessione tra derma ed epidermide
2 unghielle rudimenti 2 e 5 dito
Barriera
Funzione
Sostegno dell'epidermide
film lipidico idrofobico

Supporto nella guarigione di ferite


fattori antimicrobici Barriera fisica

inibizione perdite acquose


Il tegumento Fibre Collagene,
Melanina  Barriera fotoprotettiva
Cellule Fibroblasti e cellule SALT
dissipazione 75% calore corporeo Termoregolazione Componenti
Gel interfibrillare
Cell Langerhans (attività macrofagica)
Tessuto connettivo fibroblastico denso
Cheratinociti (secrez immunomodulatori)
Barriera immunoprotettiva Funzioni della Cute Sottile, fasci di fibre di collagene, molto
Strato papillare
SALT (cell. memoria) vascolarizzato e ricco di term. nervose
Strati
Derma reticolare Strato + spesso, contiene fasci di fibre di collagene
Rete capillare x rapida risp
Papilla dermica
Energia

Conformazione Guaina esterna


Acqua Stoccaggio

Guaina interna
Nutrienti

Monitoraggio tramite recettori


Sensoriale
Peli tattili (vibrisse)
Anagen

Fasi della Crescita del pelo Catagen

Telogen
Derma

Macula

Papula
Follicolo pilifero
Nodulo

Pustola

Pomfo
Lesioni della Cute
Vescicola

Crosta Pelo primario

Ulcera Tipi di pelo Peli primari laterali

Comedone Peli secondari

Ipercheratosi
Displasia follicolare

Atrofia follicolare
Tessuto fibroadiposo Disorini dei peli
Sottocute Contiene anche focale
Barriera termica e protettiva
Funzioni Alopecia regionale
Stoccaggio di sostanze nutritive
diffusa

Giandole sebacee ghiandole multilobate endocrine

producono un secreto odoroso, attività


Ghiandole Ghiandole apocrine Ghiandole merocrine
antimicrobica

Ghiandole sudoripare eccrine localizzate nelle zone glabre della cute

plesso superficiale
vascolarizzazione fondamentale per la
Vasi sanguigni e linfatici termoregolazione plesso medio

plesso profondo

Terminazioni nervose recettori sensoriali


Metabolismo basale

Produzione di calore attività muscolare

metabolismo dei nutrienti

Evaporazione 

Irraggiamento
Dissipazione di calore
Conduzione 

Convezione
è un equilibro tra

Temperatura ambientale

Umidità ambientale

Sensibile alla temperatura del sangue ipotalamo anteriore


La Termoregolazione
Fattori determinanti Ventilazione ambientale
Il colpo di calore
localizzato nell'ipotalamo
Sensibile ad altri segnali afferenti da tutto l' Centro anatomico Spazio
organismo Ipotalamo caudale

Malattie, obesità...

37,5 Topo

37,5 - 38 Cavallo

38 - 38,5 Gatto

38,3- 38,7 Cane

38,5 - 40 Coniglio
SET POINT 
Costituiscono l'80% dei tessuti muscolari

Quantità Cavalli 489

Cani 450

Scheletrici sede profonda


Localizzazione
Pelliciai sede superficiale

Posizionati principalmente negli arti

Ventre muscolare Parte centrale

Struttura più sottile

Muscoli lunghi
Estremità di natura tendinea

Esistono muscoli con + capi di origine

i tendini permettono l'inserzione di capo e


Collegamento coda sulle ossa

a forma di lamina
Muscoli piatti o larghi
rivestono le cavità del corpo

Muscoli brevi Posti in profondità a contatto con le articolazioni

Forma Connettono i muscoli alle ossa

sono robusti fasci di tessuto connettivo fibroso

se larghi e piatti sono aponeurosi

minimizzano attrito tra muscoli e ossa

Borse sinoviali Sottocutanee

localizzazione Sottofacciali

Subtendinee

Tendini
proteggono i tendini durante lo scorrimento

Facilitano lo scorrimento
guaine tendinee sinoviali

Parietale Aderisce al piano osseo o alla guaina fibrosa


Costituite da due lamine
Viscerale Si fissa la tendine

Muscoli scheletrici Circondano ad arco 1 o + tendini

Guaine fibrose
Evitano il sollevamento dei tendini durante il
movimento

Aponeurosi Lamine fibrose che avvolgono 1 o + muscoli

Il muscolo è avvolto dal epimisio

il fascio muscolare è avvolto dal perimisio

Sarcolemma membrana citoplasmatica

Cisterna terminale riserva ioni Ca

Reticolo sarcoplasmatico RE liscio crea reticolo attorno alle miofibrille


Fibre muscolari Organizzazione strutturale
Tubolo a T invaginazione del sarcolemma

Triade Cisterna - Tubulo a T - Cisterna

filamento sottile
Actina
Costituite da miofilamenti disposti composto da molecole globulari di actina
Struttura
parallelamente
filamento spesso
formato dall'unione di fasci muscolari
Miosina
composto da molecole cubiformi di miosina

i miofilamenti sono disposti in pattern ripetuti

Banda chiara

Miofibrille
Separa 2 sarcomeri adiacenti
1/2 Banda I Disco Z

Ancoraggio filamenti di actina per entrambi i


sarcomeri

è formato dall'unione di fibre muscolari (cellule) Banda scura

ognuno contiene
Ancoraggio per il centro dei filamenti di
1 Banda A Linea M miosina

I filamenti di miosina si sovrappongono a


quelli di actina

Muscoli l'unità funzionale è chiamata sarcomero


Struttura 1/2 Banda I

sono tutti allineati

questo crea le striature

cellule giganti formate dalla fusione di


mioblasti embrionali

Il loro numero è limitato

Ipertrofiamuscolare= aumento del volume


Caratteristiche Diametro variabile da 0,01 a 0.1 mm può aumentare il loro volume
del muscolo

Sono le cellule più larghe del corpo

Ogni fibra muscolare è direttamente connessa ad un tendine

motoneurone
sinapsi tra
cellula muscolare

sono sinapsi chimiche eccitatorie L'Acetilcolina è il neurotrasmettitore

ogni motoneurone controlla diverse fibre


nervi Giunzione neuro-muscolare
muscolari

zona in cui i segnali elettrici vengono


trasdotti in segnali chimici

attiva la contrazione della cell muscolare

Tessuto connettivo

Vasi sanguigni

Muscolo cardiaco Mantiene il circolo sanguigno

tratto digestivo

vescica urinaria

Localizzazione parete degli organi utero

vasi sanguigni

vie aeree

Muscoli lisci Spingono i contenuti attraverso gli organi cavi

Funzione
Cambia la resistenza del flusso sanguigno e
respiratorio

Muscolo multi unitario


Struttura
contrazione lenta ed economica

Movimento del corpo

Controllo della postura


Posto all'intersezione tra il piano saggitale e il
piano trasverso
Supporto e protezione

Arto anteriore di sostegno Baricentro


Controllo degli orifizi
Funzioni
arto posteriore di propulsione
Generare movimenti peristaltici

il peso del corpo tende a far chiudere gli


Regolazione flusso sanguigno
angolo articolari degli arti

Sostegno Regolazione temperatura corporea


es corda bicipitale mantiene gli angoli Viene impedito dai muscoli antagonisti e
articolari senza impiego di energia dagli apparecchi fibrosi

muscoli spostano in senso caudale l'estrimtà


distale dei raggi ossei Propulsione

Passo
Il movimento
Ambio

Trotto Andature del cane

Canter

Galoppo

difetti della deambulazione

Pellicciai del capo Frontale ricopre la regione frontale sotto la pelle


appena percepibile
Le zoppie
Cutanei labbra e guance
evidente appoggio mantenuto 9

4 gradi di gravità
Cutanei del naso
appoggio occasionale 2
Cranio
Cutanei dell'orecchio Auricolari
assenza totale di appoggio 4

Masticatori
5

Sopraioidei
3

Non cambia la lunghezza dei filamenti ma la


loro sovrapposizione

Avviene perchè i filamenti di actina scivolano


Si riduce l'ampiezza della zona H e della
lungo i filamenti di miosina
banda I Posseggono fibre in direzione obliqua
Pellicciaio del collo
craniale
La banda A non cambia
Ventrale alla doccia giugulare
O: manubrio dello sterno
2 teste sternocefalico
T: margine caudale della branca della
sternocleidomastoideo Dorsale alla doccia giugulare
mandibola
O: cresta dell'omero e nel collo si divide in
1 coda Brachiocefalico
due prozioni: cleidomastoideo e
Filamenti di miosina Collo cleidotrasversario
1 sito per ATP
Contrazione muscolare pretracheali
1 sito x Actina 3

prevertebrali
Filamenti di Actina 4

cervicali dorsali
Molecola proteica filamentosa 6

Tropomiosina
Avvolta all'actina

Complesso di 3 proteine
Strutture che partecipano alla contrazione Apparato muscolare
Troponina
Lega il calcio, tropomiosina e actina

Ioni Ca2+

Fornisce l'energia per la contrazione


pellicciaio del tronco

Colpo di forza della miosina


pettorali
4
Distacco della miosina dall'actina Diversi ruoli
regione dorso lombare
6
Pompa Ca2+ del reticolo sarcoplasmatico ATP
Tronco spino costali
2
Le scorte sono limitate
spino dorsali
4
Idrolisi creatin-fosfato
propri del torace
5
In assenza di ossigeno si produce ac. Lattico Glicolisi sintetizzazione ATP Produzione
frenico o diaframma

Ciclo di Krebs

Alla fine dello sforzo vengono ripristinate le riserve

La testa della miosina è in codizione di bassa


energia Miosina e actina non fissate

idrolizzazione del ATP

Si legano alla troponina Arrivano gli ioni Ca2+ dal reticolo


sarcoplasmatico Sollevamento della testa della miosina
parete addominale
La tropomiosina si sposta 4
Addome
regione sottolombare
Teste della miosina libere 4

La testa della miosina si fissa all'actina

Si libera P
Ciclo dei ponti trasversali

Il rilascio di P fa tornare la testa della


Fissazione della miosina all'actina e colpo di forza
miosina nella forma a bassa energia

la testa torna verso il centro del sarcomero

il filamento di actina viene tirato Fisiologia muscolare

actina e miosina legate assieme Irrigidimento

Arriva una molecola di ATP

si lega alla testa della miosina Distacco

distacco ioni Ca2+ che tornano nel reticolo sarcoplasmatico

laterale della spalla


3
Spalla
mediale della spalla
4

ogni cell. muscolare è isolata dalle altre Classificazione topografica dei muscoli
grazie all'endomisio

agisce modificando la permeabilità del


sarcolemma Il principale neurotrasmettitore è l'acetlcolina

Arriva il segnale elettrico del motoneurone (PdA)

Dopo che Ach ha svolto la sua azione viene L'Ach viene liberata dalla terminazione Giunzione neuro-muscolare
rapidamente idrolizzata dalla presinaptica
acetilcoliesterasi che rompe il legame con il
recettore per prevenire la continua
stimolazione Ach si fissa ai recettori della placca motrice

Si aprono i canali Na/K

Na entra K esce
Successione degli eventi

Generando un PdA (depolarizzazione)


craniale del braccio
2
Il PdA si propaga fino ai tubuli a T braccio
caudale del braccio
3
Rilascio di ioni Ca dal RS

Ca2+ si lega alla troponina

attivazione scorrimento dei miofilamenti

neurone che si estende dal midollo alle cell


muscolari Motoneurone

motoneurone
Unità motoria
poche fibre= movimenti precisi + fibre muscolari

aumento della tensione Contrazioni iniziali

Se applichiamo ad un muscolo stimoli


aumento tensione dovuto agli ioni Ca sommazione temporanea ripetuti il picco di tensione aumenta fino ad
gruppo anteriore
un plateau 6
avambraccio
Inizio fase statica della contrazione Tetano incompleto
gruppo posteriore
Accoppiamento eccitazione- contrazione 
Frequenza 5
Fase statica della contrazione Tetano completo

somma delle contrazioni


Incidono sulla forza generata
forza prodotta dal muscolo in rapporto al
dipende dal numero dei motoneuroni stimolati N unità motorie reclutate fattori influenzanti lavoro da svolgere

Quando una fibra non è alla lunghezza


ottimale la sua forza diminuisce

Diametro grado di stiramento del muscolo

La tensione
Lunghezza

Tensione costante Il muscolo si accorcia Isotonica

Tensione aumenta senza accorciamento Isometrica

contrazione
contrazione muscolare involontaria senza
fasi di rilassamento Contrazione tonica muscoli glutei
Classificazione 4
Cintura pelvica
Contrazioni rapide ritmiche involontarie Clono muscoli pelvici profondi
5

Muscoli della coscia


29

muscoli della gamba


12

Colore rosso

diametro piccolo
Fibre rosse lente
Resistenza alla fatica Alta

ATP sintetizzato per via aerobica

Colore intermedio

diametro intermedio
Classificazione funzionale Fibre rapide ossidative
Resistenza alla fatica intermedia

ATP sintetizzato per via aerobica

Colore bianco

diametro grande
Fibre rapide bianche
Resistenza alla fatica scarsa

ATP sintetizzato per via anaerobica


99% Ca è nelle ossa
Ca= 1,5% peso corporeo
85% P è nelle ossa
Concentrazione
3,5 mg/dl non diffusibile
Calcemia 10 mg/dl
6,5 mg/dl forma diffusibile

Struttura delle ossa

Coagulazione del sangue

Contrazione muscolare
Funzioni del calcio
Regolazione dell'eccitabilità nervosa

comunicazione cellulare

Eccitabilità neuroni

Ripristina il Ca2+ perso con urine/feci

Assorbe il Ca2+ introdotto con la dieta


Assorbe un eccesso di Ca2+ necessario per
crescita ossea (lattazione, deposizione uova)
Intestino
Vitamina D
+ Azione ormonale
Paratormone

96-98% del Ca filtrato è riassorbito Riassorbono Ca2+ dalle urine


Organi che regolano il Ca2+
Reni
Vitamina D
+ Azione ormonale Calcio e Fosforo
Paratormone

Aiuta nel omeostasi


Tessuto Osseo
azione di osteoblasti/osteoclasti

a livello del fegato viene attivata e


trasformata in calcitriolo (ormone)
nella cute la luce trasforma vit D in D3
promosso da PTH

Il Calcitriolo aumenta assorbimento di Ca nei Vitamina D


reni e nel intestino

Stimola la mobilitazione di Ca dalle ossa

Causa un aumento di Ca2+ nel liquido


extracellulare

- Ca2+ + PTH

+ Ca2+ - PTH

Stimola formazione Calcitriolo

Facilita l'azione degli osteoclasti


Paratormone
Mobilita Ca e P dalle riserve ossee
Ormoni che regolano il Ca2+
Inibisce azione osteoblasti

Aumenta il riassorbimento di Ca dalle urine

riduce l'assorbimento di P

Bassi livelli di Ca2+ extracellulari Regolato da un meccanismo a feedback


promuovono la secrezione di PTH negativo

Causa un abbassamento di Ca2+ e fosfati nel


liquido extracellulare

inibisce l'azione di osteoclasti e osteociti

Favorisce l'azione degli osteoblasti e la


deposizione ossea Calcitonina

Regolata da un meccanismo a feedback


positivo

Azione opposta al PTH

disponibilità minerali

Fattore umorale
Paratormone
regolata da
calcitonina per avvenire è necessaria la presenza: Formazione del tessuto osseo

presenza della matrice da calcificare


Fattore locale
presenza fattori enzimatici

Fibroblasti si differenziano in osteoblasti

Osteoblasti formano osteoidi

osso preceduto da tessuto connettivo fibroso Ossificazione diretta o intramembranosa:


Calcificazione degli osteoidi

Osteoblasti contenuti nel tessuto calcificato


si trasformano in osteociti

1 calcificazione del tessuto cartilagineo

2 visto che non passa l'O2 i condroblasti


muoiono e viene disgregata la matrice

3 i buchi vengono riempiti dai osteoblasti e osso preceduto da cartilagine


capillari

4 gli osteoblasti si trasformano in osteociti


maturi. compenetrazione delle fibre di
collagene

la trasformazione da cartilagine ad osso Ossificazione indiretta o condrale


parte dalla diafisi
sostegno/struttura
il T.O. compare dal pericondrio verso l'epifisi L’accrescimento delle ossa
protezione

Penetrazione di un disco vascolare con i 1. Ossificazione pericondrale diafisaria


condroclasti che si convertono i n osteoblasti movimento/articolazioni

Funzioni Riserva di grasso


Inizia il deposito di T.O. per formare le
trabecole del midollo osseo
Omeostasi minerale
Aumenta il diametro trasversale dell'abbozzo
osseo per apposizione di strati successivi emopoiesi
ossificazione delle ossa lunghe
2. Ossificazione endocondrale diafisaria
intanto continua l'erosione interna Fisiologia delle ossa

Accrescimento epifisi
Fibroso
allungamento manicotto osseo diafisario
3. Ossificazione endocondrale epifisaria Comapatto
resta fino alla crescita completa dell'osso rimane il disco di cartilagine di accrescimento Lamellare
Spugnoso
la chiusura delle piastre avviene a 2 anni
sintetizzano e secretono collagene e le altre
stimola la differenziazione dei condrociti componenti organiche delle ossa. Rilasciano
immaturi ormone della crescita Osteoblasti Ca(Po4) per calcificare la matrice

Tessuto osseo
importanti x la crescita longitudinale ormoni tiroidei Sono la forma meno attiva degli osteoblasti

importanti x la crescita longitudinale Ormoni regolatori Osteociti Mantengono l'osso vivo


ormoni sessuali Cellule del tessuto osseo
stimolano ossificazione placca epifiseale Nutrono il tessuto osseo

insulina cellule giganti

Partecipa al mantenimento della calcemia Il T.O. è una riserva di Ca2+ Rimuovono l'osso mineralizzato
Composizione Osteoclasti

Avviene maggiormente nei giovani Permettono il rimodellamento osseo in


Rimaneggiamento osseo combinazione con gli osteoblasti
si moltiplicano per formare nuovo T.O. Osteoblasti
componente inorganica Fosfato di Calcio (70%) Resistenza alla compressione
realizzato da:
Distruggono sostanza intercellulare e gli Matrice
osteociti Osteoclasti Componente organica Fibre di collagene (30%) Resistenza alla tensione

Diafisi (parte centrale)


Occipitale Ossa lunghe
Epifisi (estremità)
Sfenoide
Ossa piatte Scarso spessore
Etmoide
Ossa corte Nessuna dimensione prevalente
Classificazione delle ossa
Interparietale Neurocranio 
Ossa sesamoidee piccole ossa nel contesto dei tendini
Frontale
Ossa papiracee Sottili lamine
Parietale
Ossa pneumatiche Cave e piene d'aria
Le ossa 
Temporale
Posizionate all'incrocio di 2 o più ossa
Mascellare
condrociti 10%
Incisivi
Composizione cartilagine Collagene
Palatino
Matrice 90% Proteine
Pterigoideo
Cartilagini articolari 
Proteoglicani
Zigomatico Apparato scheletrico
delimita la cavità articolare Che contiene liquido sinoviale
Nasale Splacnocranio 
Capsula articolare
Formata da due membrane (interna ed
Lacrimale esterna)

Bande di tessuto connettivo fibroso che


Conca nasale Legamenti
collegano i capi articolari

Vomere Membrana connettivale fibrosa che ricopre l'esterno dell'


Periostio
osso. ha proprietà osteogeniche

Mandibolare Endostio Riveste l'interno delle ossa

Ioideo Rosso Funzioni emopoietiche e produz cell ossee


Midollo osseo
Il cranio Giallo Tessuto adiposo nell'adulto sost. il rosso

Vasi Nutrimento del tessuto osseo

Nervi

I Denti
Sutura (superfici ravvicinate es cranio)

Protezione dell'encefalo
Fibrose Sindesmosi (superfici lontane es avambraccio)

Inserzione muscoli masticatori


Gonfosi (es denti)

deglutizione
Elastiche Sinelastosi (archi vertebrali)

fonazione Funzioni
Sinartosi  Sincontrosi (sternebre)
Cartilaginee
espressione
Sinfisi (pubica, mandibolare)

alveoli per denti


Ossee Sinostosi (fusione di ossa, es ossa del coxale)

canali respiratori
Muscolari Scheletro assile e appendicolare

Brachiocefali
Enartrosi sferica
Mesocefali Forme del cranio
Condilartrosi ellissoidale
Dolicocefali
Diartosi  Pedartrosi sella
2 ossa piatte unite da sinfisi
Mandibola Ginglino cilindrica
processo coronoideo Le articolazioni 
Artrodia piana
2 cavità formate da varie ossa
Cavità nasali
Separate da un setto cartilagineo
Caratteristiche

Piccole ossa sospese a partire dall'osso


temporale Apparato ioideo

Permette il passaggio del midollo dal cranio


alle vertebre Foro occipitale
Anafiatrosi 
Cilindrico
Flessione (angolo si riduce)
Corpo
Superficie craniale convessa
Estensione (angolo si amplia)

A forma di arco
Pronazione (ruota verso l'alto)
Arco vertebrale
forma il forame per il midollo
Supinazione (ruota verso il basso)

Formato dall'unione di tutte le vertebre


Definizione dei movimenti Adduzione (avvicina piano saggitale mediano)

in esso decorre il midollo spinale


Canale vertebrale Abduzione (allontana piano saggitale mediano)

i nervi escono dal midollo tramite i fori


intervertebrali Protrazione (direzione craniale)

Prominenza ossea Retrazione (direzione caudale)

Si estende sul piano mediano Processo spinoso Circonduzione

Lungezza dipende tipo di vertebra


La vertebra Scheletro Assile

Prominenza ossea

Si sviluppa lateralmente Processo traverso

Estensione varia in base al tipo

Separa le vertebre

La colonna vertebrale
Assorbire gli urti Funzione

Disco Intervertebrale
Costituito da cartilagine

Nucleo polposo
Struttura
Anello fibroso

7 Cervicale

13
Toracica
1-10 lungo processo spinoso

7
Lombare
5 Regioni
processi trasversali pronunciati

3
Sacrale
fuse assieme a formare l'osso sacrale

20-23
Coccigea
dipende dalla lunghezza della coda

8 sternali

4 asternali 13 paia

1 fluttuanti

Ossa lunghe piatte pari Le coste

Giunzione nell'unione tra due vertebre dorsalmente con le vertebre

ventralmente con lo sterno o con arco


Articolazione Struttura
cartilagineo (giunzione costocondrale)

Ultimo paio coste fluttuanti

Formano la parete toracica

prima manubrio
9 sternebre
ultima xifoidea Lo Scheletro 
Lo sterno

Forma il pavimento della cassa toracica

osso piatto triangolare

collocata tra 1 e 4 costa Scapola

cavità distale che con l'omero forma la spalla Cavità glenoidea

Cintura toracica
Esiste solo nel gatto piccolo osso senza articolazione Clavicola

connessione muscolare tra testa, collo e


torace allla scapola

l'epifisi distale presenta due condili che


alloggiamento dell'ulna sopra alla troclea c'è la fossa olecranica formano una troclea Omero

ossa lunghe
Radio/Ulna
formano l'avambraccio

Arti toracici

7 segmenti
struttura Carpo
distribuiti su due file sovrapposte

5 ossa (cavallo 3 ossa)


Struttura Metacarpo
articolate con la 1 falange

3 ossa

struttura Falangi
nel cane e nel gatto il primo dito non poggia
a terra

due parti simmetriche unite


struttura
Scheletro appendicolarre
con il femore forma articolazione ell'anca

Cintura pelvica

contiene la tuberosità sacrale Ileo

forma il pavimento del coxale


ischio
Sinfisi pelvica
Coxale tuberosità ischiale

osso disposto tra i 2 precedenti


Pube
forma la parte craniale del piano coxale

testa forma con l'acetabolo l'anca

fossa trocaterica
epifisi prossimale
Femore
grande troncatere

formata da due condili


epifisi distale
tenuta in sede da due legamenti all'interno si articola la rotula solco trocleare

piatta

contribuisce all'articolaz. gionocchio epifisi prossimale

inserzione per legamenti rotuleo sulla superficie craniale cresta tibiale


Tibia

articola con astralago


epifisi distale
malleolo mediale Arti pelvici

osso lungo e sottile


Fibula
nei carnivori separato dalla tibia

2 ossa fila prossimale


2 fila
4 ossa fila distale
Tarso

garretto nel cavallo

Metatarso
come arto anteriore
manca il 1 dito
Falangi
regola assorbimento di Na a livello renale peptide natriuretico atriale cuore

stimola produzione eritrociti da parte del


midollo osseo eritrogenina
reni
converte angiotensiogeno in agiotensina renina

stimola crescita ossea e dei tessuti molli somatomedine fegato

stimola secrezione acido e mobilità Organi endocrini secondari


intestinale gastrina stomaco

regola motilità e secrezioni tratto digerente secretina int. tenue

promuove assorbimento intestinale Ca Calcitriolo cute, fegato, rene

sviluppo e maturazione linfociti timosina timo

testosterone
androgeni producono testicoli
androsterone

estradiolo Gonadi
producono Ovaie
progesterone

produce enzimi utili per la digestione parte esocrina

abbassa i livelli di glucosio insulina Cellule beta Struttura

alza i livelli di glucosio glucagone cell alfa formata dalle isole di langerhans parte endocrina Comunicazione diretta Avviene tramite le giunzioni comunicanti

regola la digestione somastostatina cellule delta Autocrini agiscono sulla cellula escretrice

Paracrini Comunicazione tra cell vicine


La comunicazione intercellulare

Pancreas Endocrini si diffondono nel sangue


Comunicazione indiretta Avviene tramite messaggeri chimici
Citochine rilasciate dai globuli bianchi del sangue

polo craniale di ciascun rene localizzazione


Neurotrasmettitori rilasciati dalle sinapso

glomerulare
ormoni rilasciati da ghiandole endocrine

fascicolata struttura

Ormoni tradizionali Trasportati dal sangue al bersaglio


reticolare

Rilasciati dai neuroni e trasportati dal circolo


regola il riassorbimento di Na
Neurormoni sanguigno
aldosterone Classificazione
l'escrezione di K
mineralcorticoidi Diffondono tramite il liquido interstiziale
strato esterno (corticale)
produzione influenzata da ACTH
Ormoni locali Paracrini

cortisolo
Autrocrini

corticosterone
Digestione

Glucocorticoidi
Ghiandole surrenali
risposta allo stress
metabolismo
adreniìocorticoidi produce
metabolismo proteico, glicidico e lipidico
Regolano crescita e sviluppo
regolano struttura
livelli plasmatici di glucosio
bilanciamento eletrolitico

aumentano neutrofili
Riproduzione
azione antinfiammatoria
diminuiscono linfociti eosinofili e monociti Peptidici e proteici Idrosolubili

regolano riproduzione androgeni ormoni sessuali aminoacidici Both


Gli ormoni Struttura chimica
contiene cell cromaffini struttura steroidei
Liposolubili
Rilasciate in risposta a stimoli del SN Adrenalina strato interno (midollare) Divisione composti degli acidi grassi
simpatico
Ormoni risposta allo stress Noradrenalina secerne Idrosolubili
Solubilità
Dopamina Liposolubili

Concentrazione di ormone libero


due per lato Entità della risposta Dipende
recettori sulla cellula bersaglio
posteriormente alla tiroide localizzazione
velocità di secrezione influenzata da segnali nervosi e umorali
nel gatto tessuto paratirodeo accessorio
Il sistema endocrino Concentrazioni ematiche ormonali 3 fattori Quantità di ormone trasportato
regolazione Ca e P
Paratiroidi
Velocità di metabolizzazione del ormone
+ formazione e attività osteoclasti Osso
Paratormone (PTH) secernono Prodotti Ghiandole endocrine
+ riassorbimento ca

+ escrezione fosfati Rene Azione negli organi


Ipotalamo e Ghiandola pipituaria
idrossificazione vit D3

Assorbimento Ca grazie vit D Intestino tenue

localizzato sotto il talamo


superficie ventrale laterale della trachea Ipotalamo
localizzata regola la secrezione ormonale nella maggior
parte dei sistemi endocrini
all'altezza della laringe

chiamata anche ipofisi


due lobi

controlla il sistema endocrino


collegati dall'istmo
struttura
Grande 1 cm
molto vascolarizzata

composto da tessuto neurale


contiene vari follicoli

tetraidrotironina o tiroxina (T4) parte del SNC


regolano la velocità del metabolismo basale
importanti per la crescita
regolano il funzionamento delle gonadi tridrotironina (T3) causa la contrazione del utero durante il
Ghiandola pipituaria Lobo posteriore (neuroipofisi) travaglio
secerne
regola la concentrazione plasmatica di calcio
Ossitocina aiuta il rilascio di latte

inibisce osteoclasti e osteociti Calcitonina


regola il ciclo estrale
Secerne
favorisce osteoblasti
aumenta l'assorbimento d'acqua nei reni
ormone antidiuretico o vasopressina (ADH)
minor accrescimento somatico Tiroide Sotto-argomento 2

rallentamento sviluppo psiche ipotiroidismo


lobo intermedio
struttura
lenta riparazione delle fratture
tessuto endocrino
disfunzioni
aumento del metabolismo
secrezioni di altri ormoni
regola
aumento del consumo di O2 ipertiroidismo
sviluppo e crescita ghiandole target

tachicardia
nel gatto avvolge completamente il lobo
posteriore

regolazione cicli circadiani


lobo anteriore (adenoipofisi) sviluppo mammelle
prolattina (PRL)
sopra al diencefalo
produzione lattea
localizata
dietro al talamo
Tireotropina (tsh) stimola secrezione ormoni tiroidei

stimolata dal buio Ghiandola pineale (epifisi)


stimola la secrezione ormonale della
Adrenocortitropo (ACTH) corteccia surrenale
inibita dalla luce

secerne Ormone della crescita (GH) o somatropina (sth) regola crescita e metabolismo energetico
induce il sonno melatonina produce

stimola l'ovulazione
regolazione ciclo mestruale
LH luteinizzante
stimola la secrezione di estrogeni e
agisce sul ipotalamo progesterone/testosterone

stimola la formazione dei gameti


follicolostimolante (FSH)
stimola la secrezione di estrogeni
Telencefalo Emisferi cerebrali

talamo e ipotalamo

suddiviso mesencefalo

ponte e midollo allungato

cervelletto

consuma il 20% dell'O2

contenuto nella scatola cranica


encefalo

Origine dei nervi cranici 12 paia

nucleo rosso tratto di fibre motorie importanti per il sistema limbico

60% snc
composto da sostanza bianca
assoni mielinici
contiene
40% snc
sostanza grigia
corpo neuroni e sinapsi

midollo spinale contenuto nel canale vertebrale

funzione proteggere ed avvolgere SNC

sottile membrana fibrosa, molto resistente

nel encefalo è aderente al periostio

i seni lasciano entrare il sangue venoso dell'encefalo

Le meningi dura madre

Nella colonna vertebrale c'è uno spazio


riempito con tessuto adiposo tra l'osso
vertebrale e la dura madre (spazio epidurale)

tra dura madre ed aracnoide c'è uno spazio


struttura
contenente liquido cefalo rachidiano

aracnoide membrana connettivale sottile

trabecolare

la più sottile

lamina connettivale più interna

la più vascolarizzata
pia madre

contiene plessi corioidei producono il liquido cerebrospinale

contiene il liquido cerebrospinale


spazio subaracnoideo
si dilata dorsalmente formando la cisterna magna

fluido che bagna l'SNC

composizione simile al plasma

ma meno glucosio e aa
Sistema nervoso centrale
il liquido cerebrospinale ammortizzatore tra encefalo e scatola cranica
funzioni
nutrimento alle cellule del SNC

effettuata per pazienti con convulsioni

a livello della cisterna magna


raccolta

vengono analizzati:
cell, proteine, pressione e titoli anticorpali

permeabilità selettiva

barriera emato-encefalica protegge encefalo

perfette gli scambi di O2 nutrienti ecc..

occupano maggior parte spazio intracranico


emisferi cerebrali
contengono 90% dei neuroni

costituito lamina trasversale che connette i due


corpo calloso emisferi tra loro

Telencefalo
sistema ventricolare cavità piene di liquido cefalorachidiano

la corteccia cerebrale
30

caudale al diencefalo
mesencefalo
1. Regolare il movimento muscolare. origine del N oculomotore e N trocleare

2. Interpretare gli stimoli sensitivi afferenti. Origine N trigemino e acustico


ponte
Suddiviso in
3. Valutare e integrare gli stimoli, prendere centro pneumotassico
decisioni. funzioni motorie e sensitive Encefalo
orgine del N abducente, facciale
4. Mettere in correlazione gli stimoli sensitivi glossofaringeo, ipoglosso
in entrata con appropriate risposte motorie
midollo allungato
in uscita: percezione, emozione, sensazione,
memoria, intelligenza, vista, suono, gusto, centro respiratorio e cardiaco
Tronco encefalico
udito.
contiene le più importanti vie motorie e
1. Stazione. sensoriali

2. Coordinamento. Sinergizza i movimenti motori relativi a da e per i centri cerebrali

3. Equilibrio. le vie si incrociano emisfero controlla lato opposto


Cervelletto
Componenti
regola ampiezza, durata e gradualità del diencefalo
51
movimento

1. Trasmette gli stimoli sensitivi alla corteccia


cerebrale.

2. E’ la zona dove si forma una elementare


Talamo
consapevolezza.

relativamente indipendente dal tronco


3. Interviene nella percezione del dolore.
encefalico connesso attraverso peduncoli cerebrali

1. Controlla e integra il SN autonomo (


corteccia cerebrale 3 strati cellulari
regolatore delle attività viscerali).
diviso in
interni
2. Riceve e interpreta gli stimoli sensitivi Cervelletto
provenienti dai visceri. nuclei cerebellari
origine fibre efferenti
3. Intermediario tra SN e sistema endocrino
attraverso l’ipofisi. controllo attività motoria
Funzioni SNC funzioni
4. Termoregolazione. Ipotalamo mantenimento dell'equilibrio

5. Regola sete e fame. sistema vestibolare


11

6. Regola l’equilibrio idrico. Midollo spinale


54

7. Regola lo stato di veglia e sonno.


cordiforme
8. Aggressività.
visibile a occhio nudo
1. Via di conduzione degli impulsi sensitivi e Struttura
motori tra cervello e midollo spinale.
costituiti da un insieme di fibre nervose

2. Centro respiratorio: controlla il respiro.


rivestiti da epinervio

3. Centro vasomotorio: controlla cuore e midollo allungato Raggiungono i muscoli scheletrici


pressione sanguigna.
Fibre motrici somatiche
costituiscono i nervi motori Originano nei nuclei della sostanza grigia
4. Altri centri di riflessi: deglutizione,
dell'encefalo e del midollo spinale
starnuto, vomito, ammiccamento, tosse,
singhiozzo. raggiungono la muscolatura liscia di visceri e
Fibre motrici viscerali ghiandole

si estende tra diencefalo e bulbo Fibre che costituiscono i nervi


fibre sensitive somatiche conducono gli stimoli verso il SNC da pelle e organi annessi

rinforzo del SNC Originano nei gangli


Fibre sensitive viscerali conducono gli stimoli dai visceri al SNC

inibisce i movimenti esagerati


tutti i nervi spinali

percezione del dolore Nervi misti contengono sia fibre sensitive che motorie

Formazione reticolare alcuni nervi cranici

regola veglia e sonno


12 paia

respirazione
I Olfattivo

f cardiaca
II Ottico

p sanguigna centri di controllo di


Movimento degli occhi
III Oculomotore
vomito
Accomodazione

tosse
Movimento degli occhi
IV Trocleare
Propriocezione
Risposta automatica e involontaria ad uno
stimolo sensoriale
Controllo masticazione
l'encefalo non viene coinvolto V Trigemino
Sensibilità facciale
Es riflesso rotuleo + semplice è l'arco riflesso Cranici
VI Abducente Movimento occhi
risposta organo effettore neurone efferente centro di integrazione (midollo spinale) neurone afferente stimolo
muscoli facciali
deambulazione
VII Facciale ghiandole
grattamento Riflessi spinali
gusto
posturali
somatici VIII Acustico udito equilibrio
rotuleo
IX Glosso faringeo deglutizione
pellicciaio
X Vago Afferenze motorie e viscerali
anale
centri riflessi midollo spinale XI Accessorio controllo di laringe e faringe
minzione
XII Ipoglosso lingua
defecazione
spinali e cranici
33-35 paia distinti in
5
genitospinale viscerali
nascono dal midollo

vasocostrittori e vasodilatatori riflessi


escono dai fori intervertebrali
I Nervi
sudorazione
Tutti nervi misti

coinvologono l'encefalo
origina dall'intumescenza cervicale

valutazione funzionalità N cranici plesso brachiale


origine di 14 nervi diretti al torace e arto
spinali
anteriore
trigemio via sensitiva
Cranici 4 tipologie
info su es riflesso palpebrale
Origina dall'intumescenza lombosacrale del
facciale via motoria
midollo spinale
plesso lombosacrale
nervo ottico via sensitiva
nervi degli arti posteriori
info su es riflesso fotomotore
oculomotore via motoria
sensitiva
Dorsale
somatici e neurovegetativi
afferenti
si formano tutti per confluenza di due radici

richiede memoria e può modificarsi conl'esperienza


condizionato= risposta ad uno stimolo che
normalmente non produce una risposta innati e condizionati
Il sistema nervoso Motoria
ventrale
efferenti
monosinaptici e polisinaptici

fibre post gangliari del simpatico


risultato della secrezione i catecolamine e
attivazione SN simpatico a causa di stress, Nervi viscerali
paura... non controllate dalla volontà reazioni di emergenza nei pressi degli organi formano i plessi (reti
di fibre nervose)

+ comuni

risposta al PdA con mediatori chimici

Chimiche
il mediatore può inibire o attivare

trasmissione + lenta
svantaggi diretta
il segnale può modificarsi tra un neurone e l'altro
Sinapsi divise in I motoneuroni SN somatico rilaciano ACH azione veloce
Neuroni uniti da gap-junction
eccitatoria
la corrente elettrica sotto forma di ioni
fluisce direttamente SN Simpatico
Riassunto
Elettriche I neuroni pregangliari rilasciano ACH
sinapsi eccitatorie SN parasimpatico
via di comunicazione dei neuroni Trasmissione sinaptica

velocità SN Simpatico rilasciano noradrenalina


Vantaggi i neuroni post gangliari
attività sincronizzata SN parasimpatico rilasciano ACH

alcune regioni dei neuroni ricevono info


altre le trasmettono
Motori Efferenti Dal SNC agli organi
contiene neuroni
Na+, Cl-, Ca2+
Maggiore esterno Sensoriali Afferenti info dagli organi al SNC

K+
Concentrazione ioni a riposo
Maggiore interno

Potenziale elettrico -70 mV

si genera a seguito di un rapido scambio di


ioni Na+ e di K+ attraverso la membrana
Sensoriale
è una depolarizzazione
somatico
dopo avviene la ripolarizzazione
Simpatico Attivato durante situazioni critiche
Suddiviso
diametro degli assoni autonomo Meccanismo sinergico
>diametro >velocità Parasimpatico Attivato durante il riposo

mielina regola la peristalsi


presenza mielina > velocità
la velocità di propagazione dipende Il PdA si propaga lungo l'assone enterico
indipendente dai centri ipotalamici
100 m/s

sistema di centri e fibre nervose che


si genera 0,5 ms regolano l'attività dei visceri

Acetitlcolina e GABA attivano l'apertura dei Aumento dello stato di vigilanza


canali ionici
Sistema nervoso periferico
- Orripilazione, midriasi

- Aumento della soglia di sensibilità agli


Potenziale di membrana L'impulso elettrico stimoli dolorifici

- Diminuzione del tempo di coagulazione

- Contrazione splenica (messa in circolo di


eritrociti)

- Vasocostrizione cutanea
Neurofisiologia
- Vasocostrizione reni e apparato digerente
prepara l'organismo a rispondere alle
simpatico situazioni di stress DOMINANZA del Simpatico Reazione lotta o fuga
- Vasodilatazione delle coronarie e mm.
scheletrici

- Diminuzione della motilità gastrointestinale

- Contrazione degli sfinteri

- Aumento della frequenza cardiaca e della


gittata

Arriva il PdA SN autonomo - Aumento della pressione arteriosa

Apertura canali Ca+ - Broncodilatazione

Adesione vescicole alla membrana diviso - Aumento della glicemia (glicogenolisi e


lipolisi)
liberazione neurotrasmettitore Riepilogo
- miosi (riduzione del diametro pupillare)
legame ai recettori
- bronco costrizione
flusso ionico post sinaptico
- Riduzione della frequenza cardiaca e della
pressione ematica
distacco neurotrasmettitore
sovrintende alle situazioni di calma DOMINANZA del parasimpatico Riposo e assimilazione
interagiscono con diversi recettori - stimolazione della secrezione salivare

regolano l'azione del neurone post sinaptico - favorita la digestione e l’assorbimento delle
sostanze nutritive

glutammato parasimpatico
- favorito lo svuotamento della vescica e del
retto
aspartato
Aminoacidi
nel SN parasimpatico sono molto più lunghe delle fibre postgangliari
GABA
i nervi
del parasimpatico fanno parte 4 nervi
glicina cranici ( 3 7 9 10) e il nervo pelvico il più importante è il X nervo vago

dopamina Centrale Ipotalamo principale centro regolatore


componenti
Periferica neuroni prendono il contatto nei gangli del SNA catena gangliare paravertebrale a ridosso del rachide
cute mucosa e visceri (vasocostrizione alpha
Neurotrasmettitori
Cuore
Beta 1 2 tipi di recettori
tachicardia

beta catecolamine
vie respiratorie (broncodilatazione

noradrenalina
vasi cardiaci e scheletrici Beta 2

vasodilatazione

SNC e organi effettori simpatico amine

adrenalina

serotonina
tipi di neurotrasmettotori

istamina

ATP neuroni

Altre molecole

+ abbondante del SNP Contiene


Tessuto neuronale
recettori colinergici

catabolizzata da Ach esterasi Acetilcolina

astrociti Supporto ai neuroni


attiva la contrazione giunzioni muscolo scheletriche Nicotinici

2 tipi di recettori oligodendrociti formano mielina nel SNC


SNC e effettori parasimpatico eccitatori Glia
muscarinici Cellule di schwann formano mielina nel SNP
SNC e cuore inibitori
Microglia macrofagi
ormone stimolante la tireotropina TRH

contrazioni uterine Ossitocina Neuropeptidi

volume urinario Vasopressina

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