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Athabasca

Neurofisiologia

(
210312020
COMPONENTI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO

NEURONI cellule staminali → differenziazione Le cellule nervose sono le più
(rotondeggianti)
cellule anali G- morfologia per particolari perché

molte alla
massimizzare la

BARRIERA EMATOENCEFAUCA
funzione della C.) COMUNICAZIONE .

NEURONI
NEURONI dare
origine trasmettere
segnali elettrici

}
=
e
ma miriadi
DIMENSIONE lo
µ mi (nooo non -1 an)

mimosa }
GUA =
cellule che circondano / sostengono 1 danno nutrimento
5000 miliardi
ai neuroni ( le più numerose del sistema

componenti neuroni 50mA l corpo cellulare ) PIRENÒFORO


nucleo

NEURITI - dendriti (migliaia) ricevere info .

\ assone (1) dare


info

Nel
✓ sqma \
è contenuto il nucleo con
organuli per la sintesi presenza di mitocondri

il ( DNA)
patrimonio genetico delle molecole ( proteine) (centrali
energetiche)

MEMBRANA cellulare
-
delimita lo spazio intra -

extra cellulare
'
testa
e un mosaico fluido
-

polare
§ ?§ c. gruppo
fosfato) .
barriera al movimento libero degli ioni
code apoeari
333313 Molecole apolari (ormoni steroidei sessuali) e gas passano
(acidi grassi)
-

Ooo
-

- liberamente I canali selettivi per diversi tipi di ioni (Na K) -

DOPPIO STRATO
FOSFOLIPIDI

PROTEINE DI MEMBRANA ① INTRINSECHE ( che attraversano)

② ESTRINSECHE ( di superficie)

DOGMA CENTRALE della Biologia

?
*
le

DIA Macchinari
come si
formano proteine di produzione di proteine :
trascrizione

{
ribosomi i

%eFoppn.FI?aomosomi
*
RNA

di
Apparato del
Golgi (selezione proteine)
traduzione Reticolo endoplasmatico liscio )
paia di base
3 miliardi di
23 mila
geni proteine rugoso

Mitocondrio -

respirazione cellulare

produzione ATP ( nei neuroni energia indirizzata ad uso comunicativo ) .


CITOSCHELETRO insieme forma del
"

di proteine che controllano

[
la neurone
da
la distribuzione
NON E
'
struttura
degli
STATICA

MICROTUBULI NEURO FILAMENTI MICRO FILAMENTI

frammenti de
TUBULINA
B di
fibrille di CITOCHERATINA polimeri di molecole
Tubulari di Altina

proteine Cestau Alzheimer)


associate a microtubuli(MAP)
I A-
impalcatura trasporta
.

↳ MECCANISMI DI TRASPORTO
(
il citoscheletro
proteine si
forma
muovono
le rotaie attraverso cui le
circondate da vescicale )
proteine prodotte sole nel corpo cellulare ma che servono anche nel terminale amarico .

Trasporto ASSONALE
(O ASSONI CO)

/ o
RAPIDO COMMI die) LENTO ( 2,5mm Idie)
ANTEROGRADA RETROGRADO ANTEROGRADO
(chinesina ) Comincino )
. *

proteine del citoscheletro


t t
dal corpo alla dalla periferia al

)
periferia .

Corpo del neurone

vescicole che scorrono sui microtubuli

se c'è materiale di sconto nel terminale arsenico questo

viene riportato nel sama per essere riutilizzato ( es proteine batteriche

invitate visualizzate con


imaging per tracciare e
capire le connessioni del cervello )

Il meccanismo di te n o r i l e ( anche se
percorre la stessa via)

410312020
La loro
DENDRITI E
spineti morfologia è importante nelle
patologie
ulteriori diramazioni dendritiche

per aumentare la superficie di contatto

Numero di
prolungamenti
CLASSIFICAZIONE DEI NEURONI Struttura dei dementi
Finzione

① NUMERO DI PROLUNGAMENTI

NEURONE NEURONE
NEURONE
PSEUDO UNIPOLARE MULTIPOLARE
BIPOLARE
non ha dendriti 2

§È
assieme
ma

#% ,

re
.

periferico centrale

( donante
copiatene
(ambiente )
# JIN
%
¥8
esterno c

D. soma
:%ֈ .

assone cintole assone

#µ SENSITIVO

-
② STRUTTURA DEI DENDRITI

CELLULA STELLATA ( GRANULO) Cellula piramidale .

dendriti dispersi orientati


riff
attorno al
corpo cellulare
µ
si FILI
(non ci sono i due pali )

amore

③ FUNZIONI

NEURONI MOTORI NEURONI SENSITIVI NEURONI DI protezione /


(PSEUDOUNIPOLARI)
=

MOTONEURONI INTERNEURONI

-
attivati elettricamente producono -

trasportano info sensitive - i più numerosi

contrazione dei muscoli .


da
periferia a centri nervosi
-

commettono i neuroni ad
-

molti dendriti -

ASSONE periferico
,
Assone CENTRALE altri neuroni

i
"
nuclei
"

rpe cellulari)
situate nel I loro corpi centrali si trovano
fanno da panel
interfaccia
Tra
- -
-

centrale dendriti ( sist


sistema nervoso
'
i nei GANGU . nervoso
periferico) tipologie di neuroni
s

muscoli
1

ai
escono attaccandosi
-
.

cellule GUAU

Astratti (+ numerosi ) OUGODENDROCITI MICRO GLIA

-
Funzione nutritiva -

Nel sist nervoso centrale Cellule del sist immunitario


.

- -

di
sostegno Rimozione dei dendriti prodotti da :

- -
Una sola cellula crea
Controllo crescita maturazione
guaine per piu un' assone infiammazione
'
di
i

e
-

neuroni
e
-

necrosi
concentrazione
> '

ioni e
NEUROTRASMETTITORI cellule di SCHWANN
degenerazione
-

Partecipano a formazione della -

Nel sire nervoso


periferica
barriera
ematoencegalicai Si attorno
avvolge a un
-

solo assone .

lo
formano GUAINA MIELINICA
^

accettera conduzione
(segnali elettrici
)

NB Nodi di
Rammenteranno)
:

-
sclerosi multipla : Malattia Neurodegenerativa Demielinizzante
Perdita potenza velocità
, , efficacia comunicativa

tra neuroni 1 con muscoli


BARRIERA EMATOENCEFAUCA
Barriera fisica che si
frappone tra
sangue e tessuto nervoso
encefalico per fermare parzialmente lo
scambio di sostanze

Formata da -
Cellule ENDOTELIALI
collegate da
giunzioni strette ( in alcune rane però son tasse)
(del capillare)
tenue
naso

astro arane
( cellule gliali )

Non fa passare -
batteri Mantiene la concentrazione Impedisce diffusione di neurotrasmettitori
\ virustossine elettrolitica e nutritiva da tessuto nervoso a
periferie e viceversa

2 VIE PER RAGGIUNGERE

[ Il cervello ]
DIFFU SIONE SEMPLICE TRASPORTATORI SPECIFICI DI MEMBRANA

Molecole liposolubili proteine


Molecole basso peso molecolare
a
glucosio → unico nutrimento ( molecola grossa)
alcol L
④ co 6

il suo trasporto non dipende da

insulina ma da trasportatori
endoteliali (GWFI) e nervosi (avita)
ELETTROFISIOLOGIA

POTENZIALE DI MEMBRANA
°
POTENZIALE D' AZIONE

SINAPSI

POTENZIALE DI MEMBRANA

Membrana cellulare -
proteine estrinseche
di membrana
intrinseche
/ 1 I
① cielo ② recettori ③ Carrier

① CANALI IONICI : -

fori che attraversano la membrana

-
Mettono in comunicazione ambiente intra e extra
cellulare
-

Selettivi per tipologia di ioni

Possono essere CANAN


/ \
PASSIVI Attivi
- e

sempre aperti (pochi) aprirsi a


seguito
di stimolo
specifico
-
creano
poco acquoso

A LIGANDO
1
DIPENDENTE
VOLTAGGIO DIPENDENTE controllo
-

MECCANICO
-

variazione potenziale per


molecola
ligando si
lega al
Pressione -
stiramento .

impulso del potenziale di canale aprendolo , reagisce


chimicamente d'
membrana (
segnale elettrico)
e
ingombro
storico (chiama)

② RECETTORI : IONOTROPI METABOTROPI ( più lenti )


Canali ionici ligando
aperti con proteine intrinseche di membrana che

⇐ canale ligando dipendente)


-

legano un
ligando che
genera
reazioni

biochimiche enzimatiche intracellulare

che provocano risposte cellulari

apertura carnale
agisce sul nucleo delle
ionico prima
silente a
cellula ( overo latrascrizione
distanza

o chiusura di alcuni
geni / modifica produzione
di proteine)

③ CARRIER : -

Aperti sempre verso un solo versante

Trasportatore (glucosio) doluti contatto comunicativo diretto tra ambienti


-

di nutrimento e altre sostanze senza i due

1
funzionano indipendentemente
'

dalla

presenza di insulina

Membrana neuronale indispensabile per la conduzione :


gli ieri attraversano
cavalierini e
ridistribuiscono
maniera ,
all' interno ed esterno dei neuroni

rende la MEMBRANA POLARIZZATA


=

polarizzazione è potenziale di MEMBRANA


A RIPOSO
IONI CONDUTTORE ISOLANTE
liquido interstiziale membrana cellulare
CATIONI ⑦ ANIONI -0

}
+
-

K Cl in prossimità di faccia

Nat anioni proteici ,


A- interna cariche -0
Illegittima
Catt esterna cariche ⑦

Distribuzione dei principali ioni :

esernomoen-fnmifmoa-ifmaafpaui-m.LI
"

: IIuabananajaaqen.IT'
kt ci ca
.

Nat proteine

molti pochi
INTERNO
pochi pochi molti

510312020

Presenza di disequilibrio elettrico dovuto della membrana cellulare


al
filtro

Immergendo un microelettronica Nel liquido barriere le si distribuiscono in maniera omogenea


[ Dentro
senza → cariche

la cellula - troviamo invece un


poeta riposo ( per convenzione con valore )
-

Valore pot di membrana m)è differenza POT Elettrico


*

÷Ì }
.

tra interno ( vi ) ed
'

proporzionale al numero de cariche

esaminammo
Imita :[ mì :
*
della menta Cellulare elettrica
.
.

forza con cui una carica

viene attuata o respinta quando

eccesso cariche -0 su
sup -
interna = Vm -0 e
'

posta in un campo elettrico

Vinto
eccesso cariche ① su
snp -
interna =

(generato dall' accumulo di

cariche
)
finanze )
nervose

Nelle cellule eccitabili il tana nel tempo .

neuronivr.hn
perpetratori modificare Vm =

Vm a
riposo (Vr) recepisce alterazione
↳ammanto cadente bnaa / I
-

Ègida elettrico)

neII'Ifa portarlo a portarlo a
quando
contattate
non
vengono
da altre cellule
\dEPdARrzawN diminuzione -0
valori piu
'
-

valori più t

all' interno della membrana


/

✓t è DETERMINATO DALLA PRESENZA DI CANALI IONICI Passivi passaggio selettivo ioni che si muovono con

energia cinetica proporzionale alla loro

concentrazione spinti da :

FORZA
CHIMICA
MOTRICE / \ FORZA
elettrica
-
MOTRICE

flusso di ioni determinato da flusso di ioni determinato

SPOSTAMENTO PER GRADIENTE DI CONCENTRAZIONE dal pot elettrico


,

(da zo n e più a meno concentrate ) c) forze elettrostatiche

a) ⑦ ⑦ ⑦ ①←
Diffusione →
← →

b) Diffusione attraverso membrane permeabile


'
Es .
membrana con solo canali permeabili al
'
⑤? tende ad uscire

A un tot di mv ]

}
K

poteffffegdoieowiubrtoperkf.my
dalla cellula per forza
esce motti escono
finche
chimica ( in quanto dentro e
'
molto c' è gradiente di

concentrato) concentrazione
di
Valore dell' Vm delle cellule selettiva .

}
La forza elettrica cerca di tenerle attaccate
permeabili al potassio ( es cellule
Glieli)
all' arnione
proteico at

POTENZIALE DI EQUILIBRIO # EQUAZIONE di NERNST

Valore Vm
It In
di in cui la
f. motrice chimica che spinge uno ione in
EK =
= -90mV
i
controbilanciata dalla motrice
una direzione è
perfettamente f.
R =
costante dei
gas
elettrica che lo spinge nell' altra direzione il Flusso È nulla Finanziata
F costante di
Faraday
=

Es . membrana con solo canali permeabili al ? tende ad entrare


-

-
a

Entra
} spifferata ENaets.sn
sia motrice chimica 2
POTENZIALE DI EQUILIBRIO PER Noi
per g.
che elettrica

1
valore del potenziale di membrana di una

cellula con membrana selettivamente

permeabile all' Na .
( continua finché
interno cellula è + ) .

Il Vr dei neuroni però è -70mV per i è più spostato verso l' EK e non a metà
-

la membrana craniale L
passiuiparilktcheper.NO più
'

solo così stando


,

per cui la
metà passiamo
permeabilità per
o meno a

l' Nat e molto inferiore a quella per kt iper o da polarizzare


-

✓ nn = -
70 mV NB gli ioni non sono
fermi ma c' e
'
EQUAZIONE DI GOLDMAN N :

F- in :%!ÈÉÉ÷I%I
mi ai time
:*

controbilanciata da un
ingresso
continuo di ioni Noi

}
POMPA Natlkt ATP as !
(mantiene le due concentrazioni costanti
) CONDIZIONE PER COMUNICARE

Solo Vm
I. Inimicizie: III:
-70mV

5
così mantiene il sotto i

Ià:[ neIIa
.
-

più forte delle forze in quanto

usa e consuma ATP (usata Regolazione concentrazione ioni per


regolazione membrana

nelle cellule soprattutto per le


pompe)
-
POTENZIALE D’AZIONE

Comunicazione cellule eccitabili tramite impulso elettrico (


DVm[ dipendono da D permeabilità della membrana plasmatica

di diversi ioni

La permeabilità della membrana plasmatica i diversi nomi varia perché si aprono canali ionici
prima chiusi

Vm
n

terra
^ a

È -
-

spazio
la -

Ietto ⑦
EST
-
t t t t
t t t ① tttt t t t t t t t t t t

-t
-

- - - - - - - -
tttt - - - -

INT
-

ttt
ttt t tt tt t
← →

DEPOUARITLATIONE PROPAGAZIONE della

localizzata ( DE polarizzazione

se sono poche si
/ =
conduzione elettrotecnica
andranno a
disperdere
perdendosi
(perturbazione ma
effetti
trascurabili)

non ha conseguenze
per la cellula

SEGNALI Elettrici _
LOCALI si riducono fino a scomparire ( CON d. Elettrotecnica)
\
PROPAGATI che la cellula non può fermare e che scatena una - variazione del Pat .

serie di eventi a catena che si


propagano lungo di membrana molto

l' assone d'intensità (POTENZIALE D' Azione MV)


senza perdere ampia ( anche no

/
si distanza
propaga a .

e
'
un' iniezione di cariche ⑤ nell' amore che

causa depolverizzazione della membrana

se si
supera
la soglia ( 501 -55mV) si

genera la catena ( poti - d' azione )


it ando
- i
cariche -0 cariche ④
/ l
solo iperpolarizzate .
depolverizzazione depolarirrarione
locale POTENZIALE D' Azione

( serve a calmare il neurone)

\
discriminare le stimolazioni POT AZIONE e' sempre UGUALE
.

1 1
se molte cariche
se poche cariche
1 1 ciò che

unita }
POI AZIONE FA '
quantità e quantità spot AZIONE
.
.
Sono
cagione
e

di
.

codifica
Inversione Vm : interno ⑦ si avvicina a ENA # 55mV
/ frequenza

| indipendente
arriva 735mV
e a
Ampiezza


da intensità stimolo

aumento permeabilità ioni sodio Nat


agli

À÷÷÷m
si i canali attivi selettivamente rottura
aprono a punta

permeabili al Nat che permettono l'


ingresso - .
-
- -

massiccio di cariche ⑤ .

forse crea .
fase dea .

t.aaer.IIIIIIII.FI:7 :
qui mutato
-

n e uron e puo essere

ma a
fatica
⑦ si inattivano i PROFILO CHE assume il Pot AZIONE
.
9/03/2020
canali per il

Nat
a
40 -
s i
Poeenriaee a

µ punta
-

5 20
-

§
.

È

-
÷:*
kt
÷

'

/
-40 -

urrà
.

#t÷
-


-60 -

normale
-80 -
arriva
quasi potenziale
aere di per
-

riposo / I
0 1 2 3
Canali pompe
tempo Cnrsec) passini
aperto
✓ Chiuso
④ 3 STATI -

\ inattivato
}
Nat
esattamente in determinato da elettrico

questo meccanismo

irresponsiniat
punto sono

NAZIONE PER VALORE SOGLIA

} {
CANALE VOLTAGGIO -

DIPENDENTI Paro chiuso Polo aperto Noi inattiva zione SPONTANEA

65mV 40mV

\
| \
-
-

si aprono QUANDO
È DEPOUARIZZATA
¢
, MEMBRANA
PER IL CALCIO

µ qua
genouaug
\ g , µ , wow , quando è popolarizzata

PER IL SODIO PER il potassio

aperti da depalarizzazlone membrana


aperti (lentamente) alla depenalizzazione della membrana
• •
.

apertura bloccata dalla tetrodo tossina LTTX ) •


apertura bloccata da tetra -

ETIL -

AMMONIO Cea)

spontaneamente
'

si inattivano si chiudono il Vm torna al valore di riposo


quando
• •

Periodo REFRATTARIO

Fà:÷÷ :3
ASSOLUTO RELATIVO
-

è durante il quale è possibile


periodo durante il quale non periodo
ottenere Pia solo
possibile ottenere un nuovo pa .
un nuovo .

con

stimolazioni
<

con stimolazione intense


,

neppure molto molto

intense

Canale Nat Kt A
geometra
per :
one / / A

I
- -
_


a # a a
:* :*

§ §
_ _
..

r A
r A
AI r

/ µ
-

/
-

R A R PERIODO REFRATTARIO RELATIVO

I canali il K' sono


PERIODO REFRATTARIO ASSOLUTO voltaggio dipendenti -

per

I dipendenti per l' Natsouo inattivi aperti è molto


difficile depenalizzare
canali
voltaggio ancora
-
:

non possono essere aperti da depenalizzazione del Vm .


la cellula .
POT d' AZIONE
.
- è un processo tutto -0 -

NULLA di ampiezza costante (loo inv ca )

[
'

e RAPIDO ( 1 -2ms)

si lungo l' Adone l' di Nat attraverso i


PROPAGA SENZA DECREMENTO →
ingresso canale

dipendenti depolarizca i
voltaggio
-

punti vicini dove si altri canali


, aprono

voltaggio -

dipendenti

Registrazione del
voltaggio in vari peti lungo l' assone dopo aver iniettato cariche in pto specifico :

'

s
.

STIMOLO nella
zona depotenziata

.ro?IljndNInte
PROPAGAZIONE
attua
-
← ① DEL SEGNALE
io
mi punti successivi
µ Et dell' assone
-
ZONA ATTIVA
(PROCESSO AUTORI GENERATIVO )
Periodo andare
refrattario fa RA .

solo in un verso ( non torna indietro)

}
e' il
DIAMETRO ASSONE
maggiore diametro minore

| è la resistenza al
flusso degli ioni Assone più
grosso ( omicron)

ifeng.jo
' rimenarne "
ne
direnaeaa IIII:O:[ → m.

SPESSORE GUAINA MIELINICA aumenta resistenza della

membrana
( CALAMARO GIGANTE
assone per fuggire
unico
in maniera

Migliore l' isolamento rapida guaina mielinica)


' mano
e

meno cariche si disperdono

Non disperdere cariche permette conduzione SALTATORIA (nei )


Nodi di Ronnie .

POMPE Natl Kt Atpsintetasi ripristinano le normali concentrazioni di ioni sodio e potassio ai due lati della membrana .

I 1
3 molecole 2 molecole
Nat kt
escono entrano

( solo
)
}
a
ha
POT D' AZIONE livello arsenico innescato nel CONO DI EMERGENZA (d' integrazione) del neurone dal 1° modo di
e
originato
""" " ^
"" " "" " " " "" " E dei neuroni sensitivi "" " " "" ")
'

""

Cellula
µ Neurone

È
er
piramidale
pH sensitivo
EBETE -

.FI?pn9Ids%aEi%faITo:
III
È
serietà
ÈÈÉÈ.EE#EeE-!-EE..
µ
.

frana di inizio dello

qq.gjqye.io#Yh
"" ' terminale annuncio
,

d'
cono
integrazione gi

SINAPSI

Meccanismo mediante il quale le cellule si scambiano messaggi

Nel SNC ci sono 100 miliardi di neuroni: ognuno riceve 1000 sinapsi c.a.

2 Tipi
i

SINAPSI ELETTRICHE SINAPSI CHIMICHE


La corrente passa direttamente dalla
1
Cellula presinaptica libera
cellula presinaptica a quella post neurotrasmettitore
sinaptica mediante canali specializzati Fessura sinaptica
detti giunzioni comunicanti Cellula post sinaptica recettori, apertura
o chiusura di canali ionici
Flusso della corrente in una sinapsi Flusso della corrente in una sinapsi
elettrica: chimica:
'

Finanza Fabrica Linfatica È

Rapide Lente (ritardo sinaptico, 1-5ms)


Trasmissione bidirezionale Trasmissione unidirezionale
Scarsa plasticità ^ Elevata plasticità
Segnali semplici e stereotipati Segnali complesso
(= non permette integrazioni segnali Amplificazioni segnali
multipli (poco rappresentate (l’attività cellulare può variare a
nell’organismo es. centri del respiro) lungo)

SINAPSI ELETTRICHE

GIUNZIONI COMUNICANTI che collegano il citoplasma,a delle due cellule (diametro 1.5 nm)

Funzioni:
1) Trasmissione rapida : importante in casso di fuga da pericolo
2) Possono connettere molte cellule, che così agiscono simultaneamente: scaricano in
maniera sincrona, improvvisa, tutto-o-nulla
3) Possono trasmettere anche segnali metabolici
SINAPSI CHIMICHE
Bottone assonale cellula pre-sinaptica= no comunicazione diretta ma
messaggero chimico(neurotrasmettitore).
Nella fessura sinaptica (20-40nm) segnale elettrico convertito in chimico.

1) Arrivo P.A.
2) Apertura canali voltaggio dipendenti Ca++ e ingresso Ca++
neurone pre-sinaptico libera neurotrasmettitore (contenuto nelle vescicolette sinaptiche)
3) neurotrasmettitore si lega a recettori del neurone post-sinaptico
4) si aprono dei canali nella membrana post-sinaptica
5) variazione permeabilità della membrana post-sinaptica
6) variazione del potenziale di membrana post-sinaptico

Agonista recettoriale= sostanza in grado di legare uno specifico recettore e di attivarlo nel sito di
legame per il ligando endogeno

Antagonista recettoriale= sostanza in grado di prevenire il legame del ligando endogeno con il
proprio recettore

Recettori post-sinaptici= recettori presenti sulla membrana post-sinaptica

Recettori pre.sinapticio Autorecettori= recettori presenti sulla membrana pre-sinaptica

Sistema altamente plastico e modulabile —-> utile dal pto di vista farmacologico
-

Es:
-Veleno della vedova nera: agisce come agonista AGO e agevola rilascio neurotrasmettitore
(acetil-colina, che determina contrazione muscolare)

-Botulino: neutotrasmettitore agisce da antagonista ANT e impedisce rilascio di acetil-colina


nella fessura sinaptica

-Muscarina (prodotta da fungo rosso a pallini bianchi) e Nicotina: AGO, entrambe agiscono su .

trasmissione acetil-colina da membrana pre a post-sinaptica e vanno ad attivare recettori sulla


membrana post-sinaptica. Agiscono su sotto tipi recettoriali (muscarina, recettore metabotropo
nicotina, recettore ionotropo, quindi direttamente su un canale ionico), in base a quello che
attivano, innescano una reazione.

Acetil-colina quindi agisce su due tipologie di recettore:


1)RECETTORE MUSCARINICO
2)RECETTORE NICOTINICO
Dal punto di vista farmacologico questo permette di elaborare farmaci che agiscano solo su un
sottotipo di recettore.

Analogia SISTEMA ADRENERGICO: il neurotrasmettitore è l’adrenalina ed è sistema che


regola in numero di battiti nella giornata betabloccante: ANT che blocca stimolazione
adrenergica del cuore e abbassano la pressione arteriosa
Hanno basso livello di controindicazione perchè talmente specifici da agire solo su questo tipo
di recettori per il cuore
-Anestetico “curaro” degli indigeni: ANT che blocca attività dei recettori post-sinaptici, fa si
che la cellula bersaglio del muscolo non si contragga

-sostanze che agiscono sui recettori che stanno su membrana pre-sinaptica(autorecettori


che ripuliscono la fessura sinaptica che sono state rilasciate ma non utilizzate ributtando le
nello spazio pre-sinaptico) se interferiamo con questi recettori
Cocaina AGO :il neurotrasmettitore dopamina viene trattenuto per molto più tempo e
l’attivazione post-sinaptica viene continuata a lungo

SINAPSI DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

Es. GIUNZIONE NEURO-MUSCOLARE: (avviene tra cellula nervosa e cellula muscolare)


Neurotrasmettitore: Acetilcolina ACh (si lega a recettori nicotinici)

Il suo legame con i recettori produce una variazione del potenziale della membrana post-
sinaptica( POTENZIALE DI PLACCA)

È UN SEGNALE LOCALE GRADUATO di ampiezza proporzionale al numero di vescicole


sinaptiche utilizzate.

In condizioni normali raggiunge sempre il valore soglia e da origine a un potenziale d’azione

Es. Curaro blocca i recettori riducendo l’ampiezza del potenziale di placca: non si genera P.A.

Il pot.di placca è dovuto all’apertura di CANALI SELETTIVI PER I CATIONI che fanno passare
principalmente K+ e Na+

Na+ entra e K+ esce ma chi vince?

È spinto da più forza


(Chimica ed elettrica) —->ingresso cariche +——>depolarizzazione

L’ACh si lega ai recettori nicotinici —> il canale si apre quando 2 molecole di ACh si legano al
recettore —> resta aperto per 1ms poi ACh viene degradata e il canale si richiude.
SINAPSI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

Es. Circuito del riflesso patellare (arcoriflesso):


colpo di martelletto determina stiramento recepito da neurone sensitivo —> che genera P.A. In
assone periferico —> passa per midollo spinale controllando due diversi neuroni, quindi al
terminale assonico ha più diramazioni per controllare più cellule contemporaneamente:

1) Controlla un motoneurone (per contrazione) 2) Comunica con un interneurone


EPSP potenziale post-sinaptica eccitatorio che serve a invertire il messaggio che
il neurone sensitivo sta dando (per rilassamento
e inibizione muscolo flessorio antagonista).
IPSP potenziale post-sinaptico inibitorio

Pot.post-sinaptico eccitatorio Pot.post-sinaptico inibitorio


ESPS (sinapsi eccitatorie): i neurotr. sono: IPSP (sinapsi inibitorie): I neurotrasmettitori sono:
ACh GABA
GLUTAMMATO GLICINA

Apertura canali Na+ e K+: entra più Na di Aumento cariche - all’interno della cellula :
quanto esca K: depolarizzazione aprendo in entrata canali Cl- o diminuzione
cariche + con apertura canali K+ in uscita

SISTEMI MONOAMINERGICI: NEUROMODULAZIONE


-Localizzati nel tronco dell’encefalo (formazione reticolare)
-Cellule di grandi dimensioni, assoni amielinici, lunghi, ramificati
-Frequenza di scarica bassa e continua: modulano l’effetto dell’attivazione di recettori ionotropi

Trasmettitori MONOAMINE:
Noradrenalina, NA
Serotonina, 5-HT

G-
Dopamina, DA

nonnine 1? )
Coinvolte in disturbi: Umore
Motilità (DA)
Attenzione(NA)
Psicotici: Schizofrenia (DA, 5-HT)
Depressione (NA, 5-HT)

SISTEMI MONOAMINERGICI

SIST. DOPAMINERGICO SIST. NORADRENERGICO SIST.SERATONINERGICO


Controllo del movimento, Controllo dello stato di vigilanza Controllo del ciclo veglia-sonno,
effetti di “rinforzo”, MBT, e del ciclo veglia-sonno assunzione del cibo, modulazione
CONTROLLO DI CONTROLLO DI tono dell’umore, dolore, attività
COMPORTAMENTO ED COMPORTAMENTO ED locomotoria, termoregolazione
EMOZIONI ATTENZIONE CONTROLLO DEL
COMPORTAMENTO E
DELL’UMORE
12/03/2020
Le connessioni sono molto complesse, molto spesso una cellula viene contemporaneamente
contattata da migliaia di altre cellule, ricevendo tante info da tanti altri neuroni
—> il sistema si ingigantisce comprendendo info concordanti e sconcordanti
—> il sistema deve fare una selezione

CONCETTO DI SOMMAZIONE come la cellula integra le info che riceve che eccitano o inibiscono
la cellula

SOMMAZIONE TEMPORALE
SOMMAZIONE SPAZIALE
Per cui una singola cellula è in grado di
Pot.sinaptici che arrivano nello stesso
comunicare a quella bersaglio tante info in
momento in siti diversi, si sommano
un tempo ridotto.
Una serie di pot.sinaptici che si succedono
Se il pot.sinaptico diffonde nel neurone
nel tempo nello stesso sito si sommano e
dal suo sito d’origine fino a punti
sono finalizzati al fatto di trasmettere info
distanti prima di esaurirsi, i pot.sinaptici
con più intensità.
prodotti in siti diversi arrivano allo
stesso punto e si sommano con
Se il pot.sinaptico dura a lungo e gli
maggiore facilità
impulsi sono ravvicinati, quando arriva il
secondo impulso l’effetto del primo è
ancora presente.

Dendriti
Le sinapsi possono essere localizzate su Soma
Assone

ASSO-DENDRITICA ASSO-SOMATICA ASSO-ASSONICHE


le più diffuse di di carattere inibitorio le meno diffuse
carattere eccitatorio Inibizione e facilitazione
pre-sinaptica
Più la sinapsi è vicina al cono di emergenza più sara forte (modulazione dell’entrata
l’effetto. di Ca++ nella
terminazione assonica)
GENETICA
Geni e comportamento
Non è il dna che controlla direttamente il comportamento ma tramite RNA e proteine
modificano le funzioni cerebrali, programmano la genesi delle strutture cerebrali e sono
essenziali per far assumere ai neuroni ed alle sinapsi le proprietà che permettono ai circuiti
nervosi di funzionare in maniera specifica

FENILCHETONURIA mutazione genetica che prevede l’alterazione di un’enzima


EREDITA’ + AMBIENTE
Mutazione gene Alimentazione = livelli —> Sviluppo —> Ritardo
fenilanina-idrolassi che proteica ricca di serici cerebrale mentale
dovrebbe convertire la fenilanina elevati di anormale nel
fenilanina in tirosina fenilalanina corso dell’infanzia
e della
fanciullezza

Studiando i gemelli la componente ambientale viene drasticamente ridotta

In tutti i casi notiamo che condividere lo stesso DNA li rende svantaggiati, ovvero aumenta le
possibilità di sviluppare la malattia sviluppata dal proprio fratello monozigote.

IL GENE= unità ereditaria degli organismi viventi


sono frammenti di DNA
servono a codificare le proteine
DNA (acido Dessossiribonucleico) formato da NUCLEOTIDI: -molecola desossiribosio
-gruppo fosfato
-

È un doppio filamento
avvolto a doppia elica -base azotata
uniti da legami a ponte di
H tra basi azotate
A-T(2 siti di legame)
C-G (3 siti di legame)
Il gene è una sequenza di DNA che si spiralizza originando il cromosoma

GENI STRUTTURALI GENI REGOLATORI


che vanno a codificare la sequenza degli producono un qualcosa che va a regolare
aa che servono per produrre una proteina la funzionalità e la trascrizione dei geni
di interesse strutturali

Duplicazione del DNA (serve per duplicazione cellula):


enzimi specifici(RnaPolimerasi) sono in grado di aprire la doppia elica e di utilizzare i singoli
filamenti come stampi per ricreare nuove doppie eliche

Trascrizione RNA: -Unico filamento NB.La lettura di DNA e RNA avviene per
-Ribosio triplette.
-Uracile

Struttura ed espressione di un gene (almeno un esone) ESONE = Regioni


codificanti di un gene
1)Struttura del gene
2)Trascrizione INTRONE= Spazio che separa gli estoni,
3)Splicing regioni non codificanti che regolano
4)Traduzione l’attività del gene stesso

SPLICING=rimozione degli introni trascritti


durante la trascrizione dell’mRNA maturo
RIBOSOMI: SINTESI PROTEICA che esce dal nucleo, va nel citoplasma e
Legge mRNA e crea la proteina richiesta arriva nel ribosoma per creare la proteina
prendendo gli aa presenti nel citoplasma

GENOTIPO FENOTIPO
Struttura genica dell’organismo Aspetto esterno di un organismo
Conseguenze funzionali legate alla presenza di un
gene e delle sue proteine
Il fenotipo di un individuo può cambiare lungo il corso della vita, il genotipo resta costante
(eccezione fatta per mutazioni maligne)

CROMOSOMI 22 coppie di autosomi


2 cromosomi sessuali
I due cromosomi di ogni coppia vengono chiamati “cromosomi omologhi”

ALLELI= Le due copie dei geni presenti sui due cromosomi omologhi
POLIMORFISMI= mutazioni che gli aslleli possono presentare nella sequenza delle basi
(esistono in media 10 polimorfismi di ciascun gene, molte non hanno conseguenze ma alcune si)

Polimorfismi allelici: differenze che si osservano all’interno di una popolazione(colore occhi..)

Alleli identici= organismo OMOZIGOTE per quel locus


Alleli diversi: organismo ETEROZIGOTE per quel locus
Molte mutazioni sono polimorfismi silenti e non rappresentano effetti sul fenotipo o rappresentano
mutazioni benigne (es.colore occhi o capelli, personalità)

Alcune(rare) mutazioni determinano conseguenze patologiche e malattie:

MUTAZ.DOMINANTE MUTAZ. RECESSIVE


Da luogo all’esoressione Si evidenziano solo se i cromosomi
dell’anomalia anche se l’altro omologhi sono entrambi mutati
allele è normale

Il comportamento umano ha una forte componente ereditaria


Quanti e quali sono i geni importanti nella determinazione del comportamento?
—>ricerche genetiche condotte su modelli animali

Perchè fenotipicamente siamo così diversi dalle scimmie o dai topi?

MA DIVERSA REGOLAZIONE
DEGLI STESSI GENI

Come si studiano gli effetti di un gene utilizzando dei modelli animali?

Organismi KNOCKOUT Organismo TRANSGENICO


Spegnendo l’espressione del Inserire un gene esogeno nel suo corredo
gene e vedere come l’animale cromosomico e vedere come l’animale lo
modifica il suo esprime
comportamento

Topi ob/ob:
Gene ob(cromosoma 6) codifica l’ormone (Mutazione spontanea)
proteico leptina, prodotto dal tessuto adiposo
bianco*. Nei topi ob/ob salta il ligando

Gene db(cromosoma 4) recettore della leptina (Modello Knockout)

L’alterazione della comunicazione ormonale in questo caso agisce sul comportamento


alimentare (topo ingrassa un botto).
*T.adiposo bianco e bruno(serve non tanto all’accumulo di energia ma che brucia i grassi
rapidamente per creare calore, principalmente nei neonati)
Somministrazione di leptina in topi obesi ha un funzionamento, ma il problema è che l’obesità
di tipo genetico nell’uomo è bassissima e somministrare leptina in un uomo con obesità non
genetica non sorbisce effetto.

Modelli Transgenici—>GFP (Green Fluorescent Protein) è una proteina espressa nella


medusa Aequorea Victoria, ha proprietà di fluorescenza.
Mette risalto i neuroni piramidali dell’ippocampo di topo. Grazie alla iniezione di un gene che
il topo non ha siamo andati a dargli una caratteristica che prima non aveva.
16/03/2020
Mutazioni di un singolo gene sono in grado di determinare delle differenze comportamentali
anche nei comportamenti sociali (es.corteggiamento, cicli circadiani)

RITMI CIRCADIANI
Hanno cadenza di 24h e coinvolgono tanti aspetti
del corpo coordinando funzioni fisiologiche per
darci un vantaggio sull’ambiente in cui viviamo
(vantaggio adattivo). Servono per coordinare
l’attività degli esseri viventi al moto di rotazione
della terra.

Scoperto da Hall, Rosbash, Young


(2017)

Geni che regolano cicli circadiani: lavorano spesso in Tandem (a coppie)


-PERIOD (PER)/ CRY
-CLOCK/ CYCLE

Questi 4 geni hanno rito di espressione di circa 24h ( vengono tradotti in proteine con cadenza
24H)
FENOMENO DI AUTO-INIBIZIONE le proteine prodotte da questi geni inibiscono la loro stesa
produzione (feedback negativo)
NUCLEO SOPRACNIASMATKO
(nel cervello sopra a l
chiasmo ottico) per
fenomeni
Queste proteine non servono solo all’inibizione
sensibili
alla luce =

MASTER CLOCK
C) (gli altri
+ SLAVES )

°
o

¥tÈ¥¥
Etna
crescita
bancone proteine
in
base a l l a luce

(di notte)

e
\

Studi genetici sul comportamento umano:


-genealogia (ereditarietà...) Malattie monogeniche
-biologia molecolare Malattie multigenetiche i

MALATTIA MONOGENICA RECESSIVA = FENILCHETONURIA


si esprime solo quando entrambi gli alleli che codificano per questo enzima sono mutati
MALATTIA MONOGENICA DOMINANTE = MORBO DI HUNGTINGTON
gene che codifica per la prot hungtingtina riproduce in maniera anomala la sequenza CAG per cui
quellla proteina non riesce più ad autodistruggersi e si vanno ad accumulare diventando tossici
( ereditaria, Movimenti stereotipati, demenza, morte in 15-20 anni)
Manifestazioni comportamentali multifattoriali (la maggior parte)
-diabete
-ipertensione
-disturbi coronarici Più difficili e frequenti da studiare
-asma
-depressione bipolare
-schizofrenia

Eccezioni: nei cloni, perché diversi fenotipicamente?

EPIGENETICA cambiamenti fenotipici ereditabili non dovuti ad alterazioni genetiche bensì a come i
geni vengono regolati

IMPRINTING PARENTALE: per alcuni tipi di disturbi non è sufficiente conoscere la lesione ma
anche da quale genitore è ereditata

Mutazione dei geni espressi sul cromosoma 15


Determina la comparsa di due sindromi differenti quando il gene mutato è ereditata da madre o
padre
Madre Padre
Sindrome di Angelman Sindrome di Prader-Willi
-ritardo mentale -obesità
-epilessia -comportamento ossessivo compulsivo
-mancanza linguaggio -disturbo bipolare

Indipendenti dal sesso dell’individuo figlio


I
18/03/2020

NEUROANATOMIA

Sistema Nervoso
Centrale
Sistema Nervoso Centrale

Midollo Spinale
T c dell e cefal
Cervelletto
Diencefalo
Telencefalo
Meningi
Liquor Cerebrospinale
TERMINOLOGIA
Fibra nervosa = i dica l a e di e e

Nervo = insieme di assoni (fibre) di diversi neuroni che viaggiano assieme nel

sistema nervoso periferico

Fascio = insieme di assoni (fibre) di diversi neuroni che viaggiano assieme nel

sistema nervoso centrale

Nucleo = ammasso di corpi cellulari di neuroni, con attività simile, presente nel

sistema nervoso centrale

Ganglio = ammasso di corpi cellulari di neuroni, con attività simile, presente nel

sistema nervoso periferico

Sostanza grigia = insieme di corpi cellulari di neuroni

Sostanza bianca = insieme di fibre


post. ant.
MIDOLLO decussazione
SPINALE delle piramidi
(tronco dell’encefalo)
diametro 1 cm
I^ vertebra (ATLANTE) sostiene
lunghezza 45 cm la scatola cranica ed è inizio del
peso 30 g midollo spinale in direzione
caudale (verso la coda)

Fessura
Solco mediano mediana
posteriore anteriore

cono
terminale
(t.connettivo, lo
filo terminale connette al bacino)
NERVI SPINALI che escono
dal midollo per controllare il
resto del corpo

Cauda equina

cono
terminale

filo Midollo cervicale


terminale
Midollo spinale
occupa solo una parte Midollo spinale
della colonna dorsale

Cauda equina
contiene i nervi Cono
SNC
-
ri SNP .
terminale
finché i nervi quando
sono dentro sono fuori
Bambino di 1
anno:
Colonna 27 cm
e
Midollo 20 cm
=
ACCRESCONO NEL TEMPO
C1 COMINCIA MIDOLLO SPINALE

Adulto:
Colonna 75 cm
Midollo 45 cm
(Si riduce in %)
Canale ependimale in cui scorre LIQUIDO
CEFALO RACHIDIANO

Mielomero:
porzione del
Pt BIANCA Solco mediano posteriore
midollo la
grigia
)
.

(contorna
sostanza (davanti)
spinale che pt .
GRIGIA
una
H in

(forma
da origine a
)
lunghezza
FARFALLA

un paio di Fessura Radice dorsale


PT. SENSITIVA da SNP a SNC ( via afferente)
(dietro)

nervi spinali mediana Ganglio della

N
er
anteriore

vi
radice dorsale

ch
e
Rigonfiamento di neuroni

es
pseudounipolari (sensitivi)

co
+

no
Meningi: Radice ventrale
PT. MOTORIA da SNC a SNP (via efferente)
Pia madre =
+ Nervo spinale
Aracnoide
+
Dura madre
=
Strutture impilate che
rivestono il midollo spinale
rigonfiamento
i
cervicale
A seconda del punto di uscita

31 paia di
nervi spinali:
8 cervicali
12 toracici
rigonfiamento
5 lombari lombare

5 sacrali
1 coccigeo
Midollo cervicale

Midollo toracico Midollo spinale

Midollo lombare
Midollo sacrale

Cauda equina
Innervazione segmentale
dermatomero: porzione di cute innervata da un nervo spinale

La conoscenza della disposizione


dei dermatomeri è utile per
definire la localizzazione di
sospette lesioni spinali
solco mediano posteriore

sostanza sostanza grigia


bianca

fessura mediana anteriore


solco mediano posteriore

sostanza sostanza
sostanza grigia
grigia
sostanza bianca
bianca Entrano gli cornoposteriore
cordone posteriore assoni
(dorsale) (dorsale):
NEURONI SENSITIVI

cordone laterale
regione intermedia
centrale
cordone anteriore corno anteriore
(ventrale) (ventrale):
MOTONEURONI
\

Uscita dalle vie efferenti, troviamo


corpi cellulari i motoneuroni

canale ependimale fessura mediana anteriore


Sostanza bianca (fibre
mielinizzate)
Sistemi ascendenti: Da periferia a
centrale
fascicoli •
gracile e cuneato
O
sensibilità tattile e propriocettiva
(senso di posizione)

fascio -
spino-talamico
ventrale e laterale
sensibilità termica e dolorifica
Sostanza bianca
Sistemi discendenti: Da centrale a
periferia

a-
fascio cortico-spinale laterale
e ventrale (via piramidale)
Via piramidale

BULBO

decussazione delle
piramidi O PIRAMIDI BULBARI

fascio cortico-spinale fascio cortico-


laterale spinale ventrale
La maggior parte cambia direzione

MIDOLLO
SPINALE
Midollo toracico
corno laterale: neuroni motori
del sistema nervoso autonomo
MIDOLLO SPINALE

Funzioni:

a) porta di ingresso di informazioni sensoriali provenienti dal tronco, dagli


arti e dai visceri, che vengono:
i) trasmesse verso i centri nervosi superiori
ii) utilizzate per produrre risposte riflesse

b) Controllo dei movimenti volontari (guidati da comandi generati dalla


corteccia cerebrale) e i movimenti riflessi degli arti

c) con rollo dell a i i iscerale (fibre del sis ema ner oso a onomo
che originano dal corno laterale della sostanza grigia toracica)
MIDOLLO SPINALE
nel canale vertebrale
lunghezza 45 cm, larghezza 1 cm, peso 30g
suddiviso in 4 segmenti: CERVICALE
TORACICO
LOMBARE
SACRALE
diviso in MIELOMERI
da ogni mielomero originano RADICI che vanno a formare un NERVO SPINALE
nei nervi ci sono FIBRE SENSITIVE (trasportano informazioni dalla periferia verso il
midollo spinale)
FIBRE MOTORIE (trasportano comandi motori dal midollo spinale ai
muscoli)
i corpi cellulare delle fibre sensitive si trovano nei GANGLI SPINALI (n. pseudounipolari)
i corpi cellulari delle fibre motorie si trovano nel corno anteriore della SOSTANZA GRIGIA
(motoneuroni)
Rivestito da membrane chiamate MENINGI: DURA MADRE
ARACNOIDE
PIA MADRE
sezione trasversa: regione centrale di SOSTANZA GRIGIA (a farfalla):
CORNA ANTERIORI (motorie)
CORNA POSTERIORI (sensitive)
circondata da SOSTANZA BIANCA
FASCI ASCENDENTI (da midollo a centri superiori)
FASCI DISCENDENTI (da centri superiori a midollo)
Funzioni: riceve informazioni sensoriali da cute, articolazioni, muscoli e in parte da visceri
MIDOLLO SPINALE
nel canale vertebrale
lunghezza 45 cm, larghezza 1 cm, peso 30g
suddiviso in 4 segmenti: CERVICALE
TORACICO
LOMBARE
SACRALE
diviso in MIELOMERI
da ogni mielomero originano RADICI che vanno a formare un NERVO SPINALE
nei nervi ci sono FIBRE SENSITIVE (trasportano informazioni dalla periferia verso il
midollo spinale)
FIBRE MOTORIE (trasportano comandi motori dal midollo spinale ai
muscoli)
i corpi cellulare delle fibre sensitive si trovano nei GANGLI SPINALI (n. pseudounipolari)
i corpi cellulari delle fibre motorie si trovano nel corno anteriore della SOSTANZA GRIGIA
(motoneuroni)
Rivestito da membrane chiamate MENINGI: DURA MADRE
ARACNOIDE
PIA MADRE
sezione trasversa: regione centrale di SOSTANZA GRIGIA (a farfalla):
CORNA ANTERIORI (motorie)
CORNA POSTERIORI (sensitive)
circondata da SOSTANZA BIANCA
FASCI ASCENDENTI (da midollo a centri superiori)
FASCI DISCENDENTI (da centri superiori a midollo)
Funzioni: riceve informazioni sensoriali da cute, articolazioni, muscoli e in parte da visceri
MIDOLLO SPINALE
nel canale vertebrale
lunghezza 45 cm, larghezza 1 cm, peso 30g
suddiviso in 4 segmenti: CERVICALE
TORACICO
LOMBARE
SACRALE
diviso in MIELOMERI
da ogni mielomero originano RADICI che vanno a formare un NERVO SPINALE
nei nervi ci sono FIBRE SENSITIVE (trasportano informazioni dalla periferia verso il
midollo spinale)
FIBRE MOTORIE (trasportano comandi motori dal midollo spinale ai
muscoli)
i corpi cellulare delle fibre sensitive si trovano nei GANGLI SPINALI (n. pseudounipolari)
i corpi cellulari delle fibre motorie si trovano nel corno anteriore della SOSTANZA GRIGIA
(motoneuroni)
Rivestito da membrane chiamate MENINGI: DURA MADRE
ARACNOIDE
PIA MADRE
sezione trasversa: regione centrale di SOSTANZA GRIGIA (a farfalla):
CORNA ANTERIORI (motorie)
CORNA POSTERIORI (sensitive)
circondata da SOSTANZA BIANCA
FASCI ASCENDENTI (da midollo a centri superiori)
FASCI DISCENDENTI (da centri superiori a midollo)
Funzioni: riceve informazioni sensoriali da cute, articolazioni, muscoli e in parte da visceri
MIDOLLO SPINALE
nel canale vertebrale
lunghezza 45 cm, larghezza 1 cm, peso 30g
suddiviso in 4 segmenti: CERVICALE
TORACICO
LOMBARE
SACRALE
diviso in MIELOMERI
da ogni mielomero originano RADICI che vanno a formare un NERVO SPINALE
nei nervi ci sono FIBRE SENSITIVE (trasportano informazioni dalla periferia verso il
midollo spinale)
FIBRE MOTORIE (trasportano comandi motori dal midollo spinale ai
muscoli)
i corpi cellulare delle fibre sensitive si trovano nei GANGLI SPINALI (n. pseudounipolari)
i corpi cellulari delle fibre motorie si trovano nel corno anteriore della SOSTANZA GRIGIA
(motoneuroni)
Rivestito da membrane chiamate MENINGI: DURA MADRE
ARACNOIDE
PIA MADRE
sezione trasversa: regione centrale di SOSTANZA GRIGIA (a farfalla):
CORNA ANTERIORI (motorie)
CORNA POSTERIORI (sensitive)
circondata da SOSTANZA BIANCA
FASCI ASCENDENTI (da midollo a centri superiori)
FASCI DISCENDENTI (da centri superiori a midollo)
Funzioni: riceve informazioni sensoriali da cute, articolazioni, muscoli e in parte da visceri
MIDOLLO SPINALE
nel canale vertebrale
lunghezza 45 cm, larghezza 1 cm, peso 30g
suddiviso in 4 segmenti: CERVICALE
TORACICO
LOMBARE
SACRALE
diviso in MIELOMERI
da ogni mielomero originano RADICI che vanno a formare un NERVO SPINALE
nei nervi ci sono FIBRE SENSITIVE (trasportano informazioni dalla periferia verso il
midollo spinale)
FIBRE MOTORIE (trasportano comandi motori dal midollo spinale ai
muscoli)
i corpi cellulare delle fibre sensitive si trovano nei GANGLI SPINALI (n. pseudounipolari)
i corpi cellulari delle fibre motorie si trovano nel corno anteriore della SOSTANZA GRIGIA
(motoneuroni)
Rivestito da membrane chiamate MENINGI: DURA MADRE
ARACNOIDE
PIA MADRE
sezione trasversa: regione centrale di SOSTANZA GRIGIA (a farfalla):
CORNA ANTERIORI (motorie)
CORNA POSTERIORI (sensitive)
circondata da SOSTANZA BIANCA
FASCI ASCENDENTI (da midollo a centri superiori)
FASCI DISCENDENTI (da centri superiori a midollo)
Funzioni: riceve informazioni sensoriali da cute, articolazioni, muscoli e in parte da visceri
MIDOLLO SPINALE
nel canale vertebrale
lunghezza 45 cm, larghezza 1 cm, peso 30g
suddiviso in 4 segmenti: CERVICALE
TORACICO
LOMBARE
SACRALE
diviso in MIELOMERI
da ogni mielomero originano RADICI che vanno a formare un NERVO SPINALE
nei nervi ci sono FIBRE SENSITIVE (trasportano informazioni dalla periferia verso il
midollo spinale)
FIBRE MOTORIE (trasportano comandi motori dal midollo spinale ai
muscoli)
i corpi cellulare delle fibre sensitive si trovano nei GANGLI SPINALI (n. pseudounipolari)
i corpi cellulari delle fibre motorie si trovano nel corno anteriore della SOSTANZA GRIGIA
(motoneuroni)
Rivestito da membrane chiamate MENINGI: DURA MADRE
ARACNOIDE
PIA MADRE
sezione trasversa: regione centrale di SOSTANZA GRIGIA (a farfalla):
CORNA ANTERIORI (motorie)
CORNA POSTERIORI (sensitive)
circondata da SOSTANZA BIANCA
FASCI ASCENDENTI (da midollo a centri superiori)
FASCI DISCENDENTI (da centri superiori a midollo)
Funzioni: riceve informazioni sensoriali da cute, articolazioni, muscoli e in parte da visceri
Sistema Nervoso Centrale

• Midollo Spinale
• T c dell e cefal
• Cervelletto
• Diencefalo
• Telencefalo
• Meningi
• Liquor Cerebrospinale
L’ENCEFALO

/ BULBO

¥ Tronco
dell’encefalo

Direzione
caudo-rostrale
QUARTO
VENTRICOLO
-è sacca del canale
ependimale
-contiene liquido
che separa tronco e
cervelletto (liquido
cefalo rachidiano)
0

① ASSONI SCENDONO
DALLA ZONA
CORTICALE
O

È
O 0
O 00 NERVI CRANICI
fanno uscire info dal
t.dell’encefalo e

↳ porta dentro info


(eccezione I che non
genera nel tronco)
Tronco dell encefalo
Tronco dell encefalo

peduncoli
cerebrali MESENCEFALO
Mesencefalo quasi
Dx Sx
completamente
formato da questi
PONTE

BULBO
(midollo allungato)

piramidi
bulbari
Tronco dell encefalo

talamo

Nucleo sopra
chiasma ottico
chiasmatico

gh. ipofisi

mesencefalo
(con peduncoli)

ponte

bulbo

cervelletto

midollo spinale
Da davanti visuale

Talamo dx Talamo sx

BULBO
Visuale da dietro

(Non speculare, produce melatonina per


sincronizzare ritmi interni con ciclo luce-
buio esterno)

Altra porzione del


mesencefalo oltre
penducoli cerebrali
Collegano tronco e
cervelletto (# da
penducoli cerebrali)

Unico pto di
collegamento del
:
cervelletto col resto del
corpo
BULBO
movimenti riflessi
Coordinazione di
collegamento con occhi
}
collegamento con orecchie } Tetto del
mesonecefalo
Formazione reticolare

/ Sistema

Ti
Composto da stazioni

ARAS
reticolare neurali
attivatore (determinazione stato
ascendente
rete diffusa di neuroni di veglia, ci permette
di svegliarci) critico
dotati di prolungamenti locus
coeruleus per la vita, se viene
molto ramificati e lesionato si ha coma

I.
colonna
riccamente interconnessi, laterale
situata nella porzione più

Nuclei
colonna
profonda del tronco mediale
o
dell encefalo N. del rafe

centro d integra ione che


raccoglie informazioni
provenenti da diverse
regioni del sistema
nervoso e le ridistribuisce

0
Lesioni tronco-encefaliche
Fasci anche di ridotte
in maniera molto diffusa reticolospinali dimensioni sono
incompatibili con la vita, la
ritroviamo in tutti i
Vaglia e seleziona le info per poi ridistribuirle mammiferi e contiene
strutture che regolano
variabili fisiologiche
Formazione reticolare

colonna laterale: neuroni che


ricevono afferenze sensitive
(termiche, dolorifiche, visive,
uditive)

colonna mediale: neuroni che


proiettano a centri superiori ed

%
inferiori Interscambio

nuclei del rafe: implicati in


modulazione dolore, equilibrio
emotivo, regolazione ciclo
veglia-sonno

Ci sono anche sostanza grigia

-
peri-acqueduttale (PAG) e
locus coeruleus (neuroni Pur non facendo parte del
fascicolo reticolare svolgono
noradrenergici) importanti funzioni simili
Formazione reticolare
Funzioni:

a) MOTORIA - controlla il
tono dei muscoli scheletrici,
favorisce deambulazione

b) VEGETATIVA - controllo
respirazione, pressione
arteriosa, frequenza
cardiaca

c) CONTROLLO STATI DI
COSCIENZA- mantenimento
vigilanza (ARAS +
monoamine)

d) SENSITIVA - controllo
sensibilità dolorifica
Formazione reticolare

Nel tronco originano tutti i


Nervi cranici
Formazione reticolare
Funzioni:

a) MOTORIA - controlla il
tono dei muscoli scheletrici,
favorisce deambulazione

b) VEGETATIVA - controllo
respirazione, pressione
arteriosa, frequenza
cardiaca

c) CONTROLLO STATI DI
COSCIENZA- mantenimento
vigilanza (ARAS +
monoamine)

d) SENSITIVA - controllo
sensibilità dolorifica

Ipofisi
Formazione reticolare
Talamo che proietta
info dolorifica a
Funzioni: grigio peri-
corteccia sensitiva
acqueduttale primaria

a) MOTORIA - controlla il Valuta grado di dolore che


I
"
fa partire via discendente

È
tono dei muscoli scheletrici, inibitoria della trasmissione
favorisce deambulazione del dolore
n. rafe
Diramazione assonica

magno
Si attiva per
b) VEGETATIVA - controllo determinare inibizione
trasmissione
respirazione, pressione


dolorifica
arteriosa, frequenza
cardiaca

!
c) CONTROLLO STATI DI
COSCIENZA- mantenimento
vigilanza
Neurone di
secondo ordine è
d) SENSITIVA - controllo lunghissimo
sensibilità dolorifica
Trasmessa da spina talamica
Formazione reticolare
Comprende il sistema monoaminergico
cerebrale: neuroni di grandi dimensioni, con
assoni lunghi e ramificati e che utilizzano come
neurotrasmettitori le monoamine agiscono
come neuromodulatori, controllando il livello di
attività di ampie popolazioni neuronali
A livello della formazione reticolare:
Serotonina (5HT): coinvolta in controllo ciclo veglia-sonno, assunzione
cibo, modula ione del tono dell umore, controllo del dolore, atti it
locomotoria, termoregolazione
Noradrenalina (NA): sistema d allarme, coin olto in controllo umore,
reazione allo stress, modulazione attivazione viscerale, attenzione,
controllo ciclo veglia-sonno, plasticità sinaptica
FASCI Bulbo
Fasci ascendenti
Fascicoli gracile e
cuneato lemnisco
mediale: sensibilità
tattile e propriocettiva In cui avviene

Fasci spinotalamici:
sensibilità termica e
I
regolazione riflessa
del valore di pressione
arteriosa

dolorifica

Fasci discendenti
Fasci corticospinali:
movimento

NUCLEI

Nucleo del tratto


solitario: riceve
informazioni viscerali

Nuclei della formazione


reticolare

Nuclei dei nervi cranici


IX, X, XI e XII,
Incrociamento dei
fasci corticospinali
e dei lemnischi
mediali
Formazione struttura
unica post-incrocio
Nel bulbo incrociano la
linea mediana sia i
lemnischi mediali (fibre
che trasportano ai centri

"
superiori le informazioni

E
tattili e propriocettive), sia
i fasci corticospinali (fibre
che trasportano i

÷
comandi motori verso il
midollo spinale)
Decussazione a liv.bulbare

(La maggior parte)

Decussazione a liv. del Incrociano prima di uscire dal midollo spinale


midollo spinale
FASCI
Ponte
Fasci ascendenti
lemnisco mediale:
sensibilità tattile e
propriocettiva
Fasci spinotalamici:
sensibilità termica e
dolorifica

Fasci discendenti
Fasci corticospinali:
movimento Pt.posteriore
tegmento

NUCLEI

Nuclei pontini: ricevono


informazioni motorie che
Pt.anteriore

inviano al cervelletto
piede

Nuclei della formazione


reticolare (locus
coeruleus)

Nuclei dei nervi cranici


V, VI, VII e VIII
FASCI
Mesencefalo
Fasci ascendenti
lemnisco mediale:
sensibilità tattile e
propriocettiva

F
ACQUEDOTTO DI SILVIO
Fasci spinotalamici:
sensibilità termica e
dolorifica
Fasci discendenti

tetto
Fasci corticospinali:
movimento

NUCLEI Neuroni che producono


peduncoli

dopamina (importanza
Collicoli superiori ed
cerebrali

controllo motorio)

inferiori: analisi
informazioni visive ed
uditive
Nuclei della formazione
reticolare (grigio peri-
acqueduttale)
Sostanza nera, nucleo
rosso: controllo motorio
Nuclei dei nervi cranici
III, IV
Nervi cranici
Misti, alcuni solo sensitivi, alcuni solo motori, alcuni entrambi

I. Olfattivo
II. Ottico
III. Oculomotore
IV. Trocleare
V. Trigemino
VI. Abducente
VII. Facciale
VIII.Vestibolococleare
IX. Glossofaringeo


X. Vago
XI. Accessorio del vago
XII. Ipoglosso
!!!
Principale

O
componete sist,
nervoso autonomo
nella branca para
simpatica
TRONCO DELL ENCEFALO
tra midollo spinale e cervello
formato da MESENCEFALO
PONTE
BULBO

Contiene:

1) sostanza grigia divisa in NUCLEI


2) fasci di fibre diretti verso l'alto : trasmissione informazioni sensitive dal midollo spinale al
TALAMO
verso il basso: trasmissione comandi motori da CORTECCIA
CEREBRALE a midollo spinale
3) FORMAZIONE RETICOLARE rete di neuroni all'interno del tronco dell'encefalo
Funzioni: a) MOTORIA - controlla il tono dei muscoli scheletrici
favorisce deambulazione
b) SENSITIVA - controllo sensibilità dolorifica
c) VEGETATIVA - controllo respirazione, pressione arteriosa, frequenza
cardiaca
d) CONTROLLO STATI DI COSCIENZA- mantenimento vigilanza

4) NUCLEI DEI NERVI CRANICI: 12 paia: alcuni solo sensitivi, altri solo motori, altri ancora
con doppia funzione
X VAGO (controllo funzioni vegetative)
TRONCO DELL ENCEFALO

BULBO due protuberanze sulla faccia ventrale: PIRAMIDI BULBARI


formate da FASCIO CORTICOSPINALE (sist. motorio)
incrociamento in DECUSSAZIONE DELLE PIRAMIDI
nucleo del tratto solitario: centri per il controllo delle funzioni vegetative
(digestione, respirazione, ritmo cardiaco, pressione arteriosa)

Anche i LEMNISCHI MEDIALI (fibre che salgono dal midollo spinale verso il talamo
trasportando informazioni tattili e propriocettive) incrociano la linea mediana a livello
del bulbo

PONTE struttura di connessione tra corteccia cerebrale e cervelletto

MESENCEFALO contiene COLLICOLO SUPERIORE (funzione visiva)


COLLICOLO INFERIORE (funzione uditiva)
SOSTANZA GRIGIA PERIACQUEDUTTALE
(modulazione dolore, risposte viscerali a stimoli ambientali; fa
parte della formazione reticolare)
SOSTANZA NERA, NUCLEO ROSSO (controllo motorio)
Sistema Nervoso Centrale

• Midollo Spinale
• T c dell e cefal
• Cervelletto
• Diencefalo
• Telencefalo
• Meningi
• Liquor Cerebrospinale
Cervelletto

Tronco
dell encefalo

Quarto
Cervelletto ventricolo
Non è una struttura

O
vitale, può anche Peduncoli
essere totalmente
rimosso, ma
cerebellari
superiori
ovviamente ci
medi
sarebbero svantaggi inferiori
a livello motorio
FUNZIONI:
Funzione principale ma non unica
1) CONTROLLO MOTORIO:
a) aumento della precisione del
movimento (Attivazione muscoli scheletrici)
b) determinazione della sequenza
temporale di contrazione dei
diversi muscoli durante i
movimenti complessi
(importante specialmente per
movimenti rapidi)
2) APPRENDIMENTO MOTORIO
(funzioni modificate
dall'esperienza)
3) FUNZIONI COGNITIVE: si attiva
durante:
a) comprensione del linguaggio
verbale
b) esecuzione di conti
c) immaginazione dei propri
movimenti
d) osservazione dei movimenti
altrui
PEDUNCOLI CEREBELLARI
fibre in ingresso 40 volte superiori a quelle in uscita, molte info
entrano nel cervelletto che le elabora e seleziona per decidere
quali sono quelle da mantenere in uscita

IN upe
VA rfi
s

G cie
IN c
AZ er
IO vel
N let
I:a to
um
en
SUPERIORE: connessione con

ant
o
mesencefalo (fibre dirette alla
corteccia cerebrale)

MEDIO: connessione con ponte


(fibre cortico-ponto-cerebellari)

INFERIORE: connessione con


bulbo (fibre da/per tronco
dell encefalo e midollo spinale)
A liv. Corteccia cerebellare abbiamo i corpi
cellulari (sostanza grigia) dei neuroni, l’interno da
fibre (sostanza bianca) # nel midollo spinale
DIVISIONE ANATOMICA
Emisferi: coordinano assieme a cervello i movimenti volontari del
corpo
Verme: controlla insieme a tronco cerebrale e midollo spinale i
movimenti stereotipati e subcoscienti (Giunzione)
Verme Emisfero cerebellare

Lobo flocculo-nodulare
Per i riflessi collegati
all’orecchio (equilibrio)
ANT

Corteccia cerebellare: mantello di 3-5


mm, contiene 30
- miliardi di neuroni
1/3 di tutti i neuroni del SNC
-

Nuclei profondi n dentato


Nella sost.bianca, sono ammassi di
sost.grigia, ovvero corpi cellulari

n globoso ed
emboliforme

n del fastigio
n vestibolare
laterale
POST

Corteccia cerebellare: mantello di 3-5


mm, contiene 30 miliardi di neuroni
Nuclei profondi n dentato

n globoso ed
emboliforme

n del fastigio
n vestibolare
laterale
DIVISIONE FUNZIONALE ≠ da quella anatomica

(Orecchio - Cervelletto)
Vestibolo-cerebello: lobo flocculonodulare riceve info da
recettori vestibolari (equilibrio) e proietta ai nuclei vestibolari
tronco-encefalici. Mantenimento equilibrio, coordinazione
movimenti del capo, del collo ed oculari.

(Mid. Spinale. - Cervelletto)


Spino-cerebello: verme (proietta al fastigio) e porzione mediale
degli emisferi (proietta al globoso ed emboliforme). Riceve info su
contrazione muscoli periferici e regola tono posturale,
locomozione e movimento arti.

(Cervello - Cervelletto)
Cerebro-cerebello: porzione laterale degli emisferi (proietta al
nucleo dentato). Riceve informazioni dalla corteccia sulla
programmazione motoria, le compara col movimento reale e re-
invia a corteccia.
CERVELLETTO Segue schema sempre identico, info elaborate sempre allo stesso modo

Info arrivano da:


corteccia cerebrale (nuclei
Arrivano tramite assoni nella: pontini)
corteccia gangli della base
cerebellare tronco dell encefalo (labirinti
vestibolari, collicoli superiori)
midollo spinale (periferia
corporea)
corteccia cerebrale

In uscita dal
Info rielaborata arriva a: cervelletto tramite talamo
nuclei profondi peduncoli cerebellari

n. dentato, tronco encefalo (n. rosso,


n. globoso ed sostanza reticolare, n. vestibolari )
emboliforme,
n. fastigio

midollo spinale
CERVELLETTO
Separato dalla superficie dorsale del tronco dell'encefalo dal QUARTO
VENTRICOLO
Connesso a bulbo, ponte , mesencefalo mediante PEDUNCOLI CEREBELLARI
INFERIORE, MEDIO, SUPERIORE

Contiene:
CORTECCIA CEREBELLARE: contiene quasi la metà dei neuroni di tutto il
cervello
SOSTANZA BIANCA
NUCLEI PROFONDI (n. dentato, n. globoso ed emboliforme, n. del fastigio)

Funzioni:
1) CONTROLLO DEL MOVIMENTO: aumenta la precisione del movimento
confrontando i comandi motori discendenti dalla corteccia cerebrale con
informazioni sensitive relative al movimento veramente svolto (confronta il
progetto con il risultato, se non corrispondono corregge il movimento
durante l'esecuzione)
Determina la sequenza temporale di contrazione dei diversi muscoli
durante i movimenti corporei (importante specialmente per movimenti
rapidi)
2) APPRENDIMENTO MOTORIO (funzione modificata dall'esperienza)
3) FUNZIONI COGNITIVE: si attiva durante: comprensione del linguaggio
verbale, esecuzione di conti, immaginazione ed osservazione dei movimenti

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