EVOLUTIVA DELL’HANDICAP
DA ICD A ICIDH
(
(1980)
)
Malattia, Infortunio,
Malformarzione
•ORGANICHE
Soresi (1998)
DISABILITA’
SOGGETTIVA OGGETTIVA
PROBLEMI …
HANDICAP
1. HANDICPA SOLO SE MENOMAZIONI O DISABILITA’
2. SVATAGGIO VISSUTO
Soresi (2007)
M d ll bio-
Modello bio
bi -psico
psico-
i -sociale
i l
Conditioni di salute
(disturbo/malattia)
Fattori Fattori
Ambientali Personali
Struttura
ICF
Classificazione
Parte 1: Parte 2:
Funzionamento Fattori
e disabilità Contestuali
Parti
Funzioni e
Strutture Attività e Fattori Fattori
p
Corporee Partecipazione Ambientali Personali Componenti
p
Cambiam. Cambiam.
Funz ioni
Funz.ioni Strutture Capacità Performance Facilitatore/ Costrutti/
Corporee Corporee Barriera qualificatori
li ll
livello li ll
livello li ll
livello Ii ll
Iivello li ll
livello
item: Item: Item: item: Item: Domini e
1° 1° 1° 1° 1°
2° 2° 2°
categorie
2° 2°
3° 3° 3° 3° 3° ai diversi livelli
4° 4° 4° 4° 4°
OMS, 2001
Componenti
p dell’’ ICF
dell
Funzioni
u o Attività
tt tà
& & Fattori
Strutture Partecipa--
Partecipa Ambientali
Corporee zione
OMS, 2001
Funzioni e Strutture Corporee
Funzioni mentali Strutture del sistema nervoso
OMS, 2001
Attivitàà e Partecipazione
Attivit
1 Apprendimento e applicazione delle conoscenza
2C
Compiti
iti generalili e richieste
i hi t
3 Comunicazione
4 Movimento
5 Cura della propria persona
6 Attività domestiche
7 Interazioni
I t i i interpersonali
i t li
8 Attività di vita fondamentali
9 Vita sociale, civile e di comunità
OMS, 2001
Fattori ambientali
1 Prodotti e tecnologie
1.
2. Ambiente naturale e cambiamenti
effettuati dall’uomo
3.
3 Relazioni e sostegno sociale
4. Atteggiamenti,
gg , valori,, convinzioni
5. Servizi, sistemi e politiche
OMS, 2001
Fattori Contestuali
Persona
à genere Ambiente
à età ÃProdotti
à altre condizioni di ÃAmbiente prossimo
salute
à capacità di
ÃIstituzioni
adattamento ÃNorme sociali
à background sociale ÃAmbiente culturale
à educazione ÃAmbiente
A bi t costruito t it
à professione ÃFattori politici
à esperienze passate ÃAmbiente naturale
à Stile del carattere
OMS, 2001
Modello versus Modello
medico sociale
Problema PERSONALE vs Problema SOCIALE
cura medica vs integrazione sociale
trattamento individuale vs azione sociale
aiuto professionale vs responsabilità individuale
& collettiva
intervento sulla persona vs modificazione ambientale
politica sanitaria vs politiche
adattamento individuale vs cambiamento sociale
OMS, 2001
Funzionamento Umano vs mera disabilità
Strutture Corporee
p vs menomazion
menomazionii
Partecipazione vs handicap
OMS, 2001
Divers-
Divers -abilità?
ICD-
ICD -10 (ICDIDH
(ICDIDH--2) dell’OMS & DSMIV dell’APA
RITARDO MENTALE
Quantitativo
Ritardo mentale
Funzionamento intellettivo al di sotto della media (70)
Compare prima dei 18 anni
Compromissioni del funzionamento adattivo (autonomie
sociali, personali, lavorative …)
Eziologie diverse …
…..
Il gruppo con Ritardo Mentale Gravissimo costituisce circa un 1-2% dei soggetti
con Ritardo Mentale. La maggior parte dei soggetti con questa diagnosi ha una
condizione neurologica diagnosticata che spiega il Ritardo Mentale. Durante
la prima infanzia, essi mostrano considerevole compromissione del
funzionamento senso-motorio. Uno sviluppo ottimale può verificarsi in un
ambiente altamente specializzato con assistenza e supervisione costanti, e
con una relazione personalizzata con la figura che si occupa di loro. Lo sviluppo
motorio e le capacità di cura della propria persona e di comunicazione
possono migliorare se viene fornito un adeguato addestramento. Alcuni possono
svolgere
l compiti
iti semplici
li i iin ambienti
bi ti altamente
lt t controllati
t ll ti e protetti.
t tti
Test Intelligenza:
g WISC …
Test di intelligenza standardizzato (scala 100 ± 15).
Si divide in 12 subtest:
1. Informazioni
2. Somiglianze
3. Aritmetica
4. Vocabolario
5. Comprensione
p
6. Memoria di cifre
7. Completamento di figure
8 Storie figurate
8.
9. Disegno con i cubi
10. Ricostruzione di oggetti
11. Cifrario
12. Labirinti
DISTURBO
GENERALIZZATO/PERVASIVO
DELLO SVILUPPO
Qualitativo
Disturbi p
pervasivi dello sviluppo
pp
Sono caratterizzati da compromissione grave e generalizzata in diverse aree
dello sviluppo: capacità di interazione sociale reciproca, capacità di
comunicazione, o presenza di comportamenti, interessi, e attività stereotipate.
Le compromissioni qualitative che definiscono queste condizioni sono
nettamente anomale rispetto al livello di sviluppo o all’età mentale del soggetto.
a. Autismo
b. Rett
c. Disintegrativo
g della fanciullezza
d. Asperger
Autismo
Compromissione qualitativa dell’interazione sociale
1. compromissione notevole nell’uso di diversi comportamenti non verbali (per es.,
sguardod di
diretto,
tt espressione i d
dell viso,
i posture
t corporee, e gestualità)
t lità) che
h regolano
l
l’interazione sociale e la comunicazione
2. Può esservi incapacità di sviluppare relazioni coi coetanei adeguate al livello di
sviluppo
il che
h può ò assumere di diverse forme
f a seconda
d dell’età.
d ll’ tà I soggetti
tti più
iù piccoli
i li
possono avere uno scarso o nullo interesse nel fare amicizia. I soggetti più grandi
possono essere interessati all’amicizia ma mancare della comprensione delle
convenzioni che regolano l’interazione
l interazione sociale
sociale.
3. Può esservi una mancanza di tentativi spontanei di condividere gioie, interessi o
obiettivi con altre persone (per es., non mostrare, portare, o richiamare l’attenzione su
oggetti che trovano interessanti)
4. Può essere presente una mancanza di reciprocità sociale o emotiva (per es., non
partecipare attivamente a semplici giochi sociali, preferire attività solitarie o
coinvolgere
g altri in attività solo come strumenti o aiutanti “meccanici”))
5. Spesso la consapevolezza che il soggetto ha degli altri è notevolmente
compromessa. I soggetti con questo disturbo possono essere incuranti degli altri
bambini ((inclusi i fratelli),
) possono non avere idea dei bisogni g deglig altri, o non
accorgersi del malessere di un’altra persona.
Compromissione della comunicazione verbali e non verbali
1. Può esservi ritardo
1 ritardo, o totale mancanza
mancanza, dello sviluppo del linguaggio parlato
2. Nei soggetti che parlano, può esservi notevole compromissione della capacità di
iniziare o di sostenere una conversazione con altri o
3 uso stereotipato o ripetitivo del linguaggio o linguaggio eccentrico
3.
4. Può esservi anche mancanza di giochi di simulazione vari e spontanei, o di
giochi di imitazione sociale adeguati al livello di sviluppo
Quando il linguaggio si sviluppa,
sviluppa l’altezza,
l’altezza l’intonazione,
l’intonazione la velocità,
velocità il ritmo
ritmo, o la
sottolineatura possono essere anomali (per es., il tono di voce può essere
monotono o inappropriato per il contesto oppure contenere accentuazioni di tipo
interrogativo in frasi affermative)
affermative). Le strutture grammaticali sono spesso
immature e includono un uso del linguaggio stereotipato e ripetitivo (per es.,
ripetizione di parole o frasi indipendentemente dal significato; ripetizione di
ritornelli o di spot pubblicitari) o linguaggio metaforico (cioè, linguaggio che può
essere capito chiaramente solo da coloro che hanno familiarità con lo stile di
comunicazione del soggetto). La comprensione del linguaggio è spesso molto
ritardata, e l’individuo può essere incapace di capire domande o indicazioni
semplici.
li i U
Un’alterazione
’ lt i d
dell’uso
ll’ pragmatico
ti ((sociale)
i l )ddell lilinguaggio
i viene
i
spesso evidenziata dalla incapacità di integrare le parole con la gestualità o di
capire l’umorismo o gli aspetti non letterali del discorso come l’ironia o i significati
impliciti.
Modalità di comportamento, interessi, e attività ristretti, ripetitivi,
e stereotipati
1. Può esservi dedizione assorbente per uno o più tipi di interessi stereotipati e
ristretti che sono anomali o per intensità o per focalizzazione
2. Sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici
3 Manierismi motori stereotipati e ripetitivi
3.
4. Persistente eccessivo interesse per parti di oggetti
Mostrano una ggamma di interessi ristretta,, e sono spesso
p eccessivamente assorbiti
per es., date, numeri di telefono, frequenze di stazioni radio, mettere in fila
giocattoli sempre nello stesso numero e nello stesso modo per più e più volte, o
mimare ripetitivamente i gesti di un attore della televisione. Possono comportarsi
in modo monotonamente eguale e mostrare resistenza o malessere per
cambiamenti banali (per es., un bambino piccolo può avere una reazione
catastrofica per un piccolo cambiamento nell’ambiente, una risistemazione dei
mobili o l’uso
l uso di un nuovo set di posate)
posate).
Vi è spesso un asservimento ad inutili abitudini o rituali, oppure un’insistenza
irragionevole nel seguire certe routines (per es., prendere ogni giorno
esattamente
tt t la
l stessa
t strada
t d per recarsii a scuola).
l ) I movimenti
i ti corporeii
stereotipati riguardano le mani (battere le mani, schioccare le dita), o l’intero
corpo (dondolarsi
(dondolarsi, buttarsi a terra
terra, oscillare)
oscillare). Possono essere presenti anomalie
della postura (per es., camminare in punta di piedi, movimenti delle mani o
atteggiamenti
gg del corpo
p bizzarri).
) Questi soggetti
gg mostrano un p
persistente,,
eccessivo interesse per parti di oggetti (bottoni, parti del corpo). Possono
essere anche affascinati dai movimenti (per es., ruote dei giocattoli che girano,
aprire e chiudere la porta, un ventilatore elettrico, o altri oggetti che ruotano
rapidamente). Vi può essere intenso attaccamento ad alcuni oggetti inanimati
(per es., un pezzo di spago oppure un elastico).
Prevalenza
Il tasso mediano è di 5 casi su 10.000 con tassi riferiti che variano da 2 a 20
casi su 10.000. Non è chiaro se i tassi più alti riferiti riflettano differenze nella
metodologia
t d l i o piuttosto
i tt t un’aumentata
’ t t frequenza
f della
d ll condizione.
di i
Decorso
Per definizione,
P d fi i i l’esordio
l’ di del
d l Di
Disturbo
t b A Autistico
ti ti sii situa
it prima
i d
deii 3 annii di età.
tà Il
Disturbo Autistico ha un decorso continuo. Nei bambini in età scolare e
nell’adolescenza, sono comuni recuperi di sviluppo in alcune aree (per es.,
aumentato interesse nel funzionamento sociale quando il bambino raggiunge
l’età scolare). Alcuni soggetti si deteriorano sul piano comportamentale durante
ll’adolescenza
adolescenza, mentre altri migliorano.
migliorano Le capacità di linguaggio (per eses., la
presenza di eloquio comunicativo) e il livello intellettivo generale sono i fattori
che più fortemente condizionano la prognosi definitiva. Gli studi di follow-up
disponibili indicano che solo una piccola percentuale di soggetti con questo
disturbo riesce, nell’età adulta, a vivere e a lavorare in modo indipendente. In
circa un terzo dei casi,, è possibile
p un certo ggrado di indipendenza
p p
parziale.
Disturbo di Asperger
Compromissione
p q
qualitativa dell’interazione sociale
Modalità di comportamento, interessi e attività ripetitivi e stereotipati
Non vi è un ritardo nello sviluppo
pp del linguaggio
g gg ((cambia solo la p
pragmatica)
g )
Non vi è un ritardo nello sviluppo cognitivo, nello sviluppo della capacità di
auto-accudimento e della curiosità per ambiante.
Sindrome di Rett
Lo sviluppo di deficit specifici multipli successivo ad un periodo di funzionamento
normale dopo la nascita. I soggetti hanno un periodo prenatale e perinatale
apparentemente
pp normale. Tra i 5 e i 48 mesi di età la crescita del cranio rallenta.
Vi è una perdita di capacità manuali finalistiche già acquisite, con successivo
sviluppo di caratteristici movimenti stereotipati delle mani che somigliano al
torcersi o lavarsi le mani. L’interesse per l’ambiente sociale diminuisce nei primi
annii d
dopo l’l’esordio
di ddell di
disturbo,
b sebbene
bb l’interazione
l’i i sociale
i l possa spesso
svilupparsi in seguito lungo il decorso. Insorgono problemi nella coordinazione
dell’andatura o dei movimenti del tronco. Vi è anche una grave compromissione
dello sviluppo della ricezione e dell’espressione
dell espressione del linguaggio
linguaggio, con grave ritardo
psicomotorio.
Di t b d
Disturbo della
ll LLettura
tt (Di t b specifico
(Disturbo ifi d della
ll llettura).
tt )
Disturbi dell’Apprendimento
dell Apprendimento.
Criteri …. Disturbo della Lettura
2. L’anomalia
’ interferisce
f significativamente
f con l’apprendimento
’ e le
li
linguaggio
i … ffonologia
l i e meta-fonologia
t f l i
Disturbo dell’espressione
p scritta
Disgrafia … se è da solo
solo, coordinazione motoria
1. PROVA DI LETTURA:
1
viene valutata la rapidità e la correttezza nella
lettura di un brano
2. PROVA DI COMPRENSIONE:
vengono valutate le risposte corrette date a
seguito della lettura di un brano
BASSO LIVELLO SCOLASTICO
AMBIENTE SOCIO-CULTURALE
SOCIO CULTURALE
CARATTERISTICHE FAMIGLIARI
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI:
- MOTIVAZIONE … “NON
NON SONO PORTATO PER LA
MATEMATICA”
- “TRATTI TEMPERAMENTO” …
DSA : comorbilità e vulnerabilità
Alt i Disturbi
Altri Di t bi di A
Apprendimento.
di t
Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento
Dirompente.
Disturbi d’Ansia (con rischi di ritiro transitori o prolungati
dalla scuola e conseguenti circoli viziosi).
Disturbi dell’umore.
Disturbo Distimico (con rischi di abbandono scolastico).
(P
(Prosser, 1999)
1999).
Ada è una bambina di 3° elementare. Legge ancora sillabando, presenta
difficoltà nella scrittura e non riesce ad eseguire un problema aritmetico. È
stata
t t sottoposta
tt t ad
d un accertamento
t t diagnostico.
di ti Al termine
t i dei
d i ttestt e dei
d i
colloqui di routine le è stato diagnosticato un DSA.
Anna ha la sindorme di Down
Down. Fa gli stessi errori di Ada nella lettura
lettura, nella
scrittura e nella risoluzione dei problemi artimetici.
Arianna infine,
Arianna, infine è una compagna di classe di Ada
Ada. Legge correttamente
correttamente, ma è
molto lenta, il suo quaderno è molto disordinato, è ha difficoltà di
comprensione Le valutazione tramite test
comprensione. test, a dato esiti negativi
negativi. Ma i problimi
continuano a sussistere …
Tutte e tre tendono ad avere tempi di attenzione molto ridotti …
L scuola
La scu l come
c m fattore
f tt r di
RISCHIO per i DSA
DISTURBO DELLA
COMUNICAZIONE
Disturbi della comunicazione
1. Il livello di comunicazione, misurato con test standardizzati somministrati
individualmente,, è inferiore rispetto
p a quanto
q p
previsto p
per l’età,,
l’intelligenza e l’istruzione.
2. L’anomalia interferisce significativamente con l’apprendimento e le attività
di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.
3. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà vanno al di là di quelle di
solito associate ad esso
esso.
Della fonazione
comprendere
p errori nella p
produzione,, nell’uso,, nella rappresentazione,
pp ,o
nell’organizzazione dei suoni, come sostituzioni di un suono per un altro (uso del
/t/ al posto del suono /k/) oppure omissioni di suoni (per es., consonanti finali) o
distorsioni di suoni; deficit nella categorizzazione linguistica dei suoni dell’eloquio
dell eloquio
(per es., una difficoltà di decidere quali suoni nel linguaggio creano una
differenza di significato).
DISTURBI DELLE
CAPACITA’ MOTORIE
CAPACITA
Disturbi delle capacità
p motorie
1. Il livello di capacità motorie, misurato con test standardizzati somministrati
individualmente,, è inferiore rispetto
p a quanto
q p
previsto p
per l’età,,
l’intelligenza e l’istruzione.
2. L’anomalia interferisce significativamente con l’apprendimento e le attività
di vita quotidiana che richiedono capacità di lettura.
3. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà vanno al di là di quelle di
solito associate ad esso
esso.
Sca
L’insegnante deve valutare, per ciascuno dei comportamenti elencati qui sotto, la
ale di va
frequenza con cui essi compaiono.
compaiono Dovrà usare i seguenti valori:
alutazio
Si raccomanda di procedere con ordine e di rispondere per tutti i comportamenti,
anche se per alcuni casi ci si sente molto incerti.
one: SD
dimena sulla seggiola 0 1 2 3
3. Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione
nei compiti o giochi in cui è impegnato 0 1 2 3
4. Non riesce a stare seduto 0 1 2 3
5. Quando gli si parla sembra non ascoltare 0 1 2 3
6. Esperimenta una irrequietudine interna,
DAI, SD
corre e si arrampica dappertutto 0 1 2 3
7. Pur avendo capito le istruzioni e non
avendo intenzioni ostili, non segue le
istruzioni o fatica a portarle a compimento 0 1 2 3
8. Incontra difficoltà a impegnarsi in giochi
o in attività tranquille 0 1 2 3
9
9. Incontra difficoltà ad organizzarsi nei compiti
DAG, SDAB
e nelle sue attività 0 1 2 3
10. E’ in movimento continuo come se avesse
dentro un motorino che non si ferma 0 1 2 3
11. Evita o è poco disposto a impegnarsi in
attività che richiedono uno sforzo continuato 0 1 2 3
12. Parla eccessivamente 0 1 2 3
13. Perde oggetti necessari per le attività che
deve svolgere 0 1 2 3
14. Risponde precipitosamente prima ancora che
la domanda sia stata formulata 0 1 2 3
15. Viene distratto facilmente da stimoli esterni 0 1 2 3
16. Incontra difficoltà ad aspettare il suo turno 0 1 2 3
17
17. Tende a dimenticarsi di fare le cose 0 1 2 3
18. Spesso interrompe o si comporta in modo
invadente con altri impegnati in un gioco o in una
conversazione 0 1 2 3
Test attenzione e impulsività
p
Qualche riflessione …
“Non so come sarei e chi sarei senza ADHD. Non dipende solo dalla storia
passata. Le cose che amo o che odio sarebbero diverse. Così quello che so o
che non so fare. So solo che sono felice quando c’è un po’ di movimento.
Quando i miei occhi, le mie gambe, la mia bocca hanno qualcosa da fare. Che
per me non è mai abbastanza.
abbastanza Che sto sospesa nel tempo come un bambino. bambino
Tutto questo è l’ADHD e io sono questo. Anche le mie frustrazioni, le mie
idiosincrasie, le mie inclinazioni, la mia disperazione, i miei ricordi. Tutto deve
essere colorato e accecante. Amo l’autostrada. Odio andare in treno.
Devo mettere in moto qualcosa, questo è l’ADHD e questa sono io. Ho solo
questa vita.
vita Non posso cambiare granché.
granché Solo la mia consapevolezza e in
ogni modo la speranza di non mettermi più i bastoni fra le ruote da sola e di
non pestare più i piedi agli altri, di dire quel che voglio dire e non sempre
quello che sul momento mi viene in mente.”
Neuhaus C
C. (2004) Gli adolescenti iperattivi e i loro problemi
“Il più grande dei miei figli ha 15 anni e da poco gli è stato diagnosticato il
“di t b dell’attenzione
“disturbo d ll’ tt i con lieve
li i
impulsività”,
l i ità” ma senza iperattività,
i tti ità
associato ad uno stato ansioso. […] Lui che disegnava sempre e ovunque e
siccome non riusciva a correre o scattare,
scattare come i compagni,
compagni lo consolavamo
apprezzandolo come artista. Poi, invece, sognava in un suo tema di
scoprire le “pillole
pillole energetiche
energetiche” che lo avrebbero fatto sentire
finalmente uguale agli altri.”
B kl
Barkley, R
R.A.
A (1995) Taking
T ki Charge
Ch off ADHD - The
Th complete,
l t authoritative
th it ti
guide for parents
Disturbo Oppositivo- Provocatorio
.. È una modalità ricorrente di comportamento negativistico, provocatorio,
disobbediente, ed ostile nei confronti delle figure dotate di autorità che persiste
per almeno 6 mesi ed è caratterizzato da frequente insorgenza di almeno uno dei
seguenti comportamenti: perdita di controllo, litigi con gli adulti, opposizione attiva
o rifiuto di rispettare richieste o regole degli adulti, azioni deliberate che danno
fastidio agli altri, accusare gli altri dei propri sbagli o del proprio cattivo
comportamento , essere suscettibile o facilmente infastidito dagli altri, essere
collerico
co e co e risentirsi,
se t s , o esse
essere
eddispettoso
spettoso o vendicativo.
e d cat o
• OSTILE
• STRUMENTALE
• REATTIVA
• LUDICA
… BULLISMO
• INTENZIONALITA’
• RIPETITIVITA’
• ASSENZA DI PROVOCAZIONE
• BULLO: prevaricatore
• SOSTENITORI passivi
• BULLO VITTIMA
BULLISMO?
Sotto la coltre del silenzio … cosa c’è?
Cause in relazione …
Questionari p
Q per valutare clima di classe
SOCIOGRAMMA
NOMINA TRA PARI
DELL’UMORE
DELL UMORE E DELL’ANSIA
DELL ANSIA
DISTURBI DELL’UMORE
- DIFFICOLTA
DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
- PROBLEMI DI COMPORTAMENTO
… iperattivo
iperattivo; irrequieto; distratto; aggressivo; bulletto
bulletto; oppositivo; asociale ….
- DISAGIO EMOZIONALE
• P t
Pretesa che
h i bi
bisognii personalili abbiano
bbi lla precedenza
d suii bi
bisognii
degli altri - prevaricazione
• Irrequietezza, iperattività …
• Tendenza a somatizzare