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Esercitazione 19: Esercizi di ricapitolazione

19.1) (Prova intercorso del 11/6/2012)


Un reattore per la sintesi dell’etanolo lavora alla temperatura di 120°C, ad un valore di pressione
in cui la miscela acqua – alcool è in equilibrio di fase liquido-vapore.
Calcolare il numero di gradi di libertà del sistema con la regola delle fasi.
Disegnare il diagramma pressione-composizione per il sistema acqua-alcool etilico alla
temperatura di lavoro del reattore di 120°C.
Calcolare la costante di equilibrio della reazione di sintesi dell’etanolo
𝐶2 𝐻4 + 𝐻2 𝑂 ⇆ 𝐶2 𝐻5 𝑂𝐻
alla temperatura di 120°C.
Sapendo che la concentrazione molare dell’etilene non convertito nella corrente gassosa in
uscita dal reattore è pari al 40%, calcolare la pressione di lavoro del reattore. Si suggerisce di
risolvere il problema per via grafica utilizzando il diagramma pressione concentrazione ricavato
prima.

Svolgimento:
V=2+C-F-R-S=2+3-2-1-0=2
Il sistema ha 2 gradi di libertà, che sono stati saturati imponendo la temperatura e la
concentrazione dell’etilene in fase gas.
Si può facilmente calcolare la curva per punti: per ogni valore della concentrazione del liquido
x1, x2 (1= etanolo, 2= acqua), tramite le equazioni di Van Laar (note le costanti A12=0.7292;
A21=0.4104, logaritmi in base 10) si può calcolare il corrispondente valore dei coefficienti γ1 e
γ2, la temperatura è nota, e quindi sono note le tensioni di vapore dei due componenti (P°1=4.23
atm, P°2=1.95 atm) i corrispondenti valori della pressione parziale P1=P°1*x1*γ1; P2=P°2*x2*γ2,
da cui P=P1+P2, y1=P1/P.
Per calcolare la costante di equilibrio è necessario calcolare il ΔG° alla temperatura del
reattore.

n ΔHf25°C [Kcal/mol] ΔGf25°C a b c d


[Kcal/mol]
C2H4 -1 12.496 16.282 0.944 3.74E-2 -1.99E-5 4.22E-9
H2 O -1 -57.7979 -54.6351 7.7 4.59E-4 2.52E-6 -8.59E-10
C2H5OH 1 -56.23 -40.23 4.75 5.01E-2 -2.48E-5 4.79E-9
Δ -10.9281 -1.8769 -3.89 1.23E-2 -7.38E-6 1.43

ΔS25°C = (ΔH-ΔG)/298=30.37 cal/mol*K.


Tramite i coefficienti delle polinomiali, pesati con i coefficienti stechiometrici con segno, è
possibile calcolare il Δcp entalpico ed entropico, tra 25°C e la temperatura di lavoro T=120°C.
Δcp= -0.488, Δcp*=-0.505.
Conseguentemente posso calcolare
ΔHT = ΔH25°C + Δcp * (T-298) = -10928.1 cal/mol
ΔST = ΔS25°C + Δcp* * ln(T/298) = -31.2657 cal/mol K
ΔGT = ΔHT –T* ΔST = 1312.9 cal/mol
K= exp (ΔGT/RT)= 0.186
Ipotizzando la reazione in fase gas, la condizione di equilibrio chimico impone un legame tra
le frazioni molari in fase gas e la pressione totale all’interno dell’impianto:
123 45 64 9
𝐾 𝑇 = 0.186 = ∙ (eq. 1)
123 47 ∙143 6 :

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Dove l’etilene si può considerare come incondensabile, 𝑦<3 =7 = 0.4, e P è la pressione totale
all’interno dell’impianto P =𝑃<3 =5 ?= + 𝑃<3 =7 + 𝑃=3 ? . Le frazioni molari di acqua ed alcool in
fase gas devono essere tali da rispettare anche l’equilibrio liquido vapore, alla temperatura di
lavoro, quindi il problema è formalmente chiuso.
Per calcolare il valore della pressione P, si può utilizzare il diagramma pressione –
concentrazione ricavato precedentemente per il sistema acqua-alcool, ricordando però che il
diagramma è relativo ad un sistema privo di etilene, il valore della pressione lì riportato è quindi
a meno della pressione parziale di etilene, le frazioni molari in fase gas del diagramma non
@ABCDBEEB @ABCDBEEB
tengono conto della presenza dell’etilene, 𝑦<3 =5 ?= + 𝑦=3 ? =1, ma il rapporto tra esse
è lo stesso:
FGHIJHKKH FGHIJHKKH
123 45 64 12 4 64 12 4 64
3 5 3 5
= FGHIJHKKH = FGHIJHKKH . (eq. 2)
1 43 6 14 6 9L12 4 64
3 3 5
Pertanto sostituendo (eq. 2) in (eq 1) si può calcolare il valore della pressione totale nel reattore,
e da esso, nota la 𝑦<3 =7 si può calcolare il valore della pressione a meno del contributo
dell’etilene, ovvero il corrispondente valore della pressione riportato sul diagramma
FGHIJHKKH
12 4 64 9 9
3 5
𝑃𝐷𝑖𝑎𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎 = 𝑃<3 =5 ?= + 𝑃=3 ? = 𝑃 ∗ 1 − 𝑦<3 =7 = FGHIJHKKH ∗ 1 − 𝑦<3 =7 (eq. 3)
9L12 4 64 1 23 47 U
3 5
@ABCDBEEB
Riportando (eq. 3) sul diagramma pressione – concentrazione, in funzione della 𝑦<3 =5 ?= è
possibile trovare le condizioni in cui si trova il sistema, date dall’intersezione dell’ (eq. 3) con la
curva di saturazione del vapore.
PDiagramma = 2.43 atm
P = 4.05 atm

19.2) Un impianto di condizionamento deve garantire all’interno di un edificio la temperatura di


26 °C ed un’umidità relativa del 30%. A tal fine l’aria esterna, che in estate può raggiungere la
temperatura massima di 34°C ed un’umidità relativa massima del 70%, viene prima alimentata
ad un condensatore, da cui fuoriesce satura, e poi riscaldata alla temperatura desiderata.
Disegnare sul diagramma psicometrico allegato la trasformazione che subisce l’aria, indicando
i punti relativi alle correnti A, B, C.
Calcolare:

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La temperatura dell’aria in uscita dal condensatore (corrente B). (RIS: 7°C)
La portata massima attesa di acqua di condensa da scaricare, per garantire un’alimentazione
di aria condizionata all’edificio di 2000 m3/h. (RIS: Portata = 36 L/h)
Il carico termico al condensatore. (RIS: Carico Termico = 43.6 kW)
Il condizionatore utilizza come fluido refrigerante il Refrigerante 12, operando tra le pressioni di
1 e 10 Bar.
Disegnare il ciclo frigorifero sul diagramma.
Calcolare la portata di fluido frigorifero circolante, e la potenza richiesta dal compressore,
supposto ideale (adiabatico ed isoentropico). (RIS: Portata di fluido = 0.5 kg/s; Potenza
compressore = 19.3 kW)
Nell’ipotesi che il compressore, pur restando adiabatico, non sia isoentropico, e abbia
un’efficienza del 70%, calcolare temperatura del fluido refrigerante in uscita dal compressore e
riportare sul diagramma la nuova posizione del punto E. (Ris: T = 82°C)

Preriscaldatore
Condensatore
Aria A T C
Edificio
Esterna B
Aria
D Condizionata
G
Acqua di
Condensa

F E

19.3) Estratto dalla Prova d’esame del 19.6.2014


Una miscela vapore di Acetone(1) e Metanolo(2) al 25% molare di acetone è raffreddata fino alla
temperatura T nella regione di equilibrio liquido/vapore e mandata in un separatore che lavora a
pressione atmosferica. In fase liquida la miscela non è ideale, ed i coefficienti di attività seguono
la seguente legge:
ln g1=0.64x22 ln g2=0.64x12
dove i logaritmi sono in base e.
Calcolare:
1. La temperatura T e la composizione del vapore nel caso nel caso in cui la frazione molare
di Acetone nel liquido prodotto fosse pari a 0.175.
2. Il rapporto tra le moli di liquido e quelle di vapore.

19.4) Prova d’esame del 10.2.2009


Problema 1
Un frigorifero che usa propilene come fluido lavoro tra -10°c e 50°C e deve sottrarre una portata
termica in Mcal/h pari all’ultima cifra del numero di matricola aumentata di 2.
Si calcoli:
1. La temperatura del fluido all’uscita del compressore, supponendo che il compressore sia
alimentato con vapore saturo a -10°C e che la compressione sia isoentropica.
2. La potenza del compressore, nelle stesse ipotesi.
Problema 2

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Una miscela ideale di A e B con una volatilità relativa di a rispetto a B pari all’ultima cifra del
numero di matricola aumentata di 2 si trova in condizioni di equilibrio liquido-vapore ad una
certa T e P. Sapendo che nel liquido si ha xA = 0.2 e che le moli di A + B in fase liquida sono il
40% del totale, si calcoli:
3. La composizione del vapore.
4. Su 100 moli totali (liquido + vapore), quante sono le moli di A.
Problema 3
Si consideri la reazione chimica:
2CO + O2 = 2CO2
Si calcoli:
5. Il DG° della reazione a T=25°C.
6. Se la reazione avviene con aumento oppure con diminuzione di entropia e quanto vale
tale DSreaz, se la pressione dello stato standard dei gas, invece di 1 atm, viene aumentata ad un
valore pari all’ultima cifra del numero di matricola aumentato di 2.

19.5) Prova di esame del 18.7.2013


In un impianto per la sintesi dell’ammoniaca la miscela reagente (H2 ed N2), disponibile in
proporzioni stechiometriche a 25°C e 1 atm, viene compressa alla pressione di lavoro del reattore
pari a 100 atm.
Dopo il reattore la miscela di gas viene laminata alla pressione di 50 atm e portata alla
temperatura di 50 °C, alla quale una parte dell’ammoniaca può essere separata per
condensazione. La corrente di gas in uscita dal separatore (contenente idrogeno ed azoto non
reagiti e l’ammoniaca non condensata) viene compressa e riciclata, miscelandola con la corrente
di reagenti freschi, e poi alimentata al reattore. Il reattore è in grado di convertire il 20% della
miscela reagente ad esso alimentata.
L’idrogeno e l’azoto possono considerarsi incondensabili, e il comportamento di tutti i gas si può
considerare sempre ideale.
Sulla base di 1 mole di miscela reagente fresca alimentata all’impianto, calcolare:
La temperatura T di uscita dal compressore della miscela reagente fresca.
Le moli di ammoniaca in uscita dal separatore con la corrente liquida L.
La composizione della corrente di riciclo.
La portata della corrente di riciclo.
Portata e composizione della corrente OUT in uscita dal reattore.
La temperatura della corrente OUT in uscita dal reattore ed il valore della costante di equilibrio
della reazione (nell’ipotesi di comportamento ideale dei gasi).
Ripetere il calcolo del punto precedente rimuovendo l’ipotesi di idealità dei gas solo
all’interno del reattore.

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Riciclo
Miscela
Reagente Fresca
1 atm, 25°C
OUT

Separatore
IN Reattore
T

19.6) Prova d’esame del 1.2.2008


In un impianto per la produzione di acido solforico la SO2 viene ossidata ad SO3 in una serie di
reattori adiabatici, operanti a pressione atmosferica. Al primo di questi reattori viene alimentata
SO2 con una portata (in Nm3 al minuto primo) pari all’ultima cifra del vostro numero di matricola
aumentata di 1, e aria in eccesso del 20% rispetto alla quantità stechiometrica. La miscela gassosa
fuoriesce all’equilibrio ad una temperatura di 1000 K.
Si calcoli:
1. La composizione del gas in uscita.
2. La temperatura della miscela reagente in ingresso.
Il gas in uscita dal primo reattore viene inviato ad uno scambiatore di calore (vedi figura), da cui
fuoriesce a 700 K. Dal lato freddo dello scambiatore viene alimentata una corrente di acqua a 50
atm in equilibrio liquido-vapore, vaporizzata al 50 %.
3. Sapendo che all’uscita dello scambiatore l’acqua è tutta vapore ed ha raggiunto una
temperatura di 500 °C, calcolarne la portata.
Il vapore in uscita dallo scambiatore viene inviato ad una turbina ideale (cioè adiabatica
reversibile), da cui fuoriesce saturo.
4. Calcolare la temperatura e la pressione del vapore in uscita dalla turbina, e la potenza
generata.
Gli stadi successivi dell’impianto completano l’ossidazione e poi, per aggiunta di acqua,
producono una miscela di acido solforico e acqua al 90% in peso di acido.
Una aliquota della corrente prodotta, disponibile a 20°C, viene miscelata adiabaticamente con
altra acqua, sempre a 20°C, al fine di ottenere una miscela parecchio più diluita.
5. Sapendo che la corrente in uscita dal miscelatore ha una temperatura di 70°c, si calcoli la
composizione della corrente uscente ed il rapporto di alimentazione delle due correnti entranti.

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19.7) Prova d’esame del 19.02.2016
Dell’etilene viene prodotto per deidratazione catalitica dell’etanolo, secondo la reazione
C2H5OH=C2H4+H2O
Che avviene in fase omogenea. Tutti i componenti possono essere assimilati a gas ideali. Il
reattore lavora a pressione atmosferica e la temperatura di uscita dei gas è di 120°C.
1. Calcolare la composizione molare della corrente in uscita dal reattore.
La corrente dei prodotti viene successivamente raffreddata alla temperatura di 90°C ed inviata
ad un separatore dal quale fuoriesce una corrente gassosa ed una liquida. L’etiliene si può
considerare incondensabile, mentre acqua ed etanolo sono all’equilibrio di fase liquido-vapore.
Calcolare:
2. La composizione molare delle due correnti in uscita dal separatore.
3. Il rapporto tra le portate molari di liquido e vapore in uscita dal separatore.
4. Il carico termico allo scambiatore, per un’alimentazione di 2 Nm3/h di alcol.

19.8) Prova d’esame del 10.7.2015


Il benzene può essere prodotto industrialmente tramite idrodealchilazione del toluene secondo lo
schema riportato in figura. Toluene e idrogeno sono convertiti in benzene e metano in presenza
di catalizzatore in un reattore che lavora a 660 °C e 20 atm, secondo la reazione
C7H8 + H2 = C6H6 + CH4
I prodotti di reazione e le sostanze non reagite vengono inviati ad un primo separatore, all’uscita
del quale una parte dei gas viene spurgato, ed un’altra riciclata in testa al reattore, dove si unisce
ad una corrente di 72.6 Kmol/h di idrogeno fresco, entrante nell’impianto a 25°C e 2 atm e
successivamente compressa fin a 20 atm e 300 °C. Nel primo separatore avviene anche la
condensazione della miscela benzene e toluene, di composizione in benzene pari a 0.65.

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Quest’ultima viene inviata ad un secondo separatore, operante a 2 atm. La corrente L uscente dal
fondo del secondo separatore viene riciclata al reattore dopo essere stata miscelata ad una
corrente di 90 Kmol/h di toluene fresco, a 25°C e 2 atm.
La miscela toluene, benzene, idrogeno e metano viene preriscaldata prima di essere introdotta
nel reattore.
Sapendo che la corrente V ha portata pari a 90 Kmol/h e composizione in benzene pari a 0.8, si
calcoli:
5. La temperatura TS di lavoro del secondo separatore.
6. La composizione e la portata della corrente L.
Sapendo inoltre che la portata molare della corrente di riciclo è pari a 10 volte quella di spurgo,
si calcoli:
7. Portata e composizione delle altre correnti dell’impianto.
8. Il carico termico nel reattore.

19.9) Prova d’esame del 23.09.2015


Vapor d’acqua viene fatto reagire a caldo con carbone per la produzione di idrogeno e CO (vedi
schema in figura) secondo la reazione a totale consumo di C:
C + H2O = CO + H2
Il gas d’acqua così prodotto, che è una miscela di CO, H2 e H2O residuo, viene fatto
ulteriormente reagire in un reattore di conversione secondo la reazione di equilibrio:
CO + H2O = CO2+ H2
1. Calcolare la composizione del gas d’acqua per un rapporto molare di alimentazione al
primo reattore H2O/C=5.
2. Calcolare la composizione di equilibrio in uscita dal secondo reattore, alla temperatura di
800 K.
3. Supponendo che il secondo reattore sia adiabatico, calcolare la temperatura di ingresso al
reattore.
4. Per una produttività dell’impianto di 1300 Nm3/h di idrogeno, calcolare la portata di
carbone (carbonio) da alimentare al primo reattore.

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19.10) Prova d’esame del 10.1.2008
Un reattore per la produzione dell’ammoniaca lavora alla pressione di 200 atm. Pertanto i gas di
alimentazione al reattore devono essere compressi in più stadi. Il primo stadio di compressione
adiabatica lavora fra la pressione atmosferica e 10 atm. Il gas è composto da azoto e idrogeno in
proporzioni stechiometriche ed è inizialmente alla temperatura di 25 °C. La portata del gas in
Nm3/s è pari all’ultima cifra del vostro numero di matricola aumentata di 1. Si calcoli:
1. La temperatura all’uscita del compressore.
2. La potenza del compressore.
Sapendo che nel reattore si raggiunge l’equilibrio con un grado di conversione pari al 30%, si
determini:
3. La temperatura in uscita dal reattore.
4. La temperatura di ingresso al reattore supponendo che il reattore sia adiabatico.
Il gas in uscita dal reattore viene riportato a pressione atmosferica, raffreddato a 20°C ed inviato
alla apparecchiatura schematizzata in figura dove, in controcorrente con acqua a 20°C,
l’ammoniaca gassosa viene assorbita in acqua.
5. Si calcoli la portata di acqua necessaria, supponendo che l’acqua in ingresso sia priva di
ammoniaca e che quella in uscita sia all’equilibrio con il gas dal reattore.

19.11) Prova d’esame del 23.09.2010


Nell’impianto schematizzato in figura, un bruciatore lavora alla pressione di 20 atm. Aria e
matano sono alimentati a 25°C, mentre i prodotti della combustione (completa) lasciano il

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bruciatore alla temperatura di 800 °C. Poiché la turbina sopporta una temperatura massima di
lavoro di 700°C, i gas combusti vengono preventivamente raffreddati a tale temperatura
utilizzando una corrente d’acqua disponibile a 25°C ed 1 atm, che fuoriesce dallo scambiatore
come vapore a 150°C. I gas combusti vengono infine fatti espandere in turbina fino alla pressione
di 1 atm.
Per una portata di metano in ingresso di 1 Nm3/h ed ipotizzando comportamento ideale di tutte
le correnti, calcolare:
1. L’eccesso d’aria utilizzato e la portata dei fumi.
2. La portata di vapore surriscaldato in uscita dallo scambiatore.
3. La potenza generata dalla turbina.
Se la pressione di lavoro del combustore viene portata ad 80 atm, i gas non possono più
considerarsi ideali. Mantenendo costanti tutte le altre condizioni si calcoli:
4. L’eccesso d’aria necessario a la portata dei fumi.
5. La potenza generata dalla turbina, che non può considerarsi una macchina ideale, ma offre
un’efficienza dell’80%.

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