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Le lamine orfiche sono lamine di metallo prezioso che si trovano nelle sepolture antiche dell'area mediterranea (Magna Grecia,
Tessaglia e Creta), principalmente di coloro che si presume fossero iniziati in religioni orfiche, dionisiache e alcune antiche
religioni egiziane e semitiche. Sono probabilmente l'esempio più noto degli oggetti che sono noti come totenpass (termine
tedesco traducibile come "passaporto per i morti").[1]
I totenpässe sono posizionati sopra o vicino al corpo come un filatterio o arrotolati e inseriti in una capsula spesso indossata
intorno al collo come amuleto. L'iscrizione istruisce l'iniziato su come navigare nell'aldilà, comprese le indicazioni per evitare
pericoli nel paesaggio dei morti e le risposte formali ai giudici del mondo sotterraneo.
Approfondimento
Indice
Storia
Esempi di lamine orfiche con immagini, testo in greco e
traduzione
Note Elenco delle lamine orfiche rinvenute
e luogo della loro conservazione
Altri progetti
Comunque sia si possono, con Giovanni Pugliese Carratelli, suddividere le lamine in più gruppi con caratteristiche simili:
I. Un primo gruppo, dove è presente la formula di riconoscimento "Sono figlio/a della Terra e del Cielo stellato" e dove sono
presenti due sorgenti, la prima, quella da evitare collocata vicina a un "cipresso bianco", la seconda, alimentata dal lago di
Mnemosyne, a cui invece occorre dissetarsi dopo aver risposto con la formula di riconoscimento alle domande dei suoi custodi.
A Questo gruppo fanno riferimento le lamine:
A 1. Lamina di Hipponion
A 2. Lamina di Petelia
A 3. Lamina di Pharsalos
A 4. Lamina di Entella (?)
II. Un secondo gruppo è costituito dalle lamine dove sono invece invocate alcune divinità infere come Persephone, Euklès,
Pluton e Diónysos:
A 1-2. Lamine di Thurii
B 1-2. Lamine di Thurii (con la presenza della formula "caddi nel latte")
B 3. Lamina di Pellinna (con la presenza della formula "caddi nel latte")
C 1. Lamina di Eleutherna
C 2. Lamina di Pherai
III. Un terzo tipo di lamina sembra avere caratteristiche "magiche" ed è comunque di difficile interpretazione:
1. Lamina di Thurii
(Lamina d'oro "orfica" Thurii (Pugliese Carratelli: II B 2) Traduzione di Giovanni Pugliese Carratelli in Le Lamine d'oro orfiche,
Milano, Adelphi, 2001, p.112)
Lamina d'oro "orfica" (Pugliese Carratelli: I A 1; OF: 474[21]) rinvenuta nella necropoli Hipponion
(oggi Vibo Valentia), in una tomba contenente uno scheletro femminile e risalente al V-IV secolo
a.C., conservata presso il Museo Archeologico Statale di Vibo Valentia.
Delle dimensioni di 59/49 mm x 32 mm, in origine la lamina era ripiegata quattro volte su se
stessa. il testo di sedici righe recita:
1. ΜΝΑΜΟΣΥΝΑΣΤΟΔΕΕΡΙΟΝΕΠΕΙΑΜΜΕΛΛΕΙΣΙΘΑΝΕΣΘΑΙ
2. ΕΙΣΑΙΔΑΟΔΟΜΟΣΕΥΕΡΕΑΣΕΣΤΕΠΙΔΕΞΙΑΚΡΕΝΑ
3. ΠΑΡΔΑΥΤΑΝΕΣΤΑΚΥΑΛΕΥΚΑΚΥΠΑΡΙΣΟΣ
4. ΕΝΘΑΚΑΤΕΡΧΟΜΕΝΑΙΨΥΚΑΙΝΕΚΥΟΝΨΥΧΟΝΤΑΙ
5. ΤΑΥΤΑΣΤΑΣΚΡΑΝΑΣΜΕΔΕΣΧΕΔΟΝΕΝΓΥΘΕΝΕΛΘΕΙΣ
6. ΠΡΟΣΘΕΝΔΕΗΕΥΡΕΣΕΙΣΤΑΣΜΝΑΜΟΣΥΝΑΣΑΠΟΛΙΜΝΑΣ
7. ΨΥΧΡΟΝΥΔΟΡΠΡΟΡΕΟΝΦΥΛΑΚΕΣΔΕΕΠΥΠΕΡΘΕΝΕΑΣΙ
8. ΤΟΙΔΕΣΕΕΙΡΕΣΟΝΤΑΙΕΝΦΡΑΣΙΠΕΥΚΑΛΙΜΑΙΣΙ
9. ΟΤΙΔΕΕΞΕΡΕΕΙΣΑΙΔΟΣΣΚΟΤΟΣΟΡΟΕΕΝΤΟΣ
10. ΕΙΠΟΝΙΟΣΙΑΡΙΜΙΚΑΙΟΡΑΝΟΑΣΤΕΡΟΕΝΤΟΣ
11. ΔΙΨΑΙΔΕΜΕΑΥΟΣΚΑΙΑΠΟΛΛΥΜΑΙΑΛΑΔΟΤΟ
12. ΨΥΧΡΟΝΥΔΟΡΠΙΕΝΑΙΤΕΣΜΝΕΜΟΣΥΝΕΣΑΠΟΛΙΜ
13. ΚΑΙΔΕΤΟΙΕΛΕΟΣΙΝΙΥΠΟΧΘΟΝΙΟΙΒΑΣΙΛΕΙ
14. ΚΑΙΔΕΤΟΙΔΟΣΟΣΙΠΙΕΝΤΑΣΜΝΑΜΟΣΥΝΑΣΑΠΟΛΙΜΝΑΣ
15. ΚΑΙΔΕΚΑΙΣΥΠΙΟΝΗΟΔΟΝΕΡΧΕΑΗΑΝΤΕΚΑΙΑΛΛΟΙ
16. ΜΥΣΤΑΙΚΑΙΒΑΧΧΟΙΗΙΕΡΑΝΣΤΕΙΧΟΣΙΚΛΕΙΝΟΙ
1. A Mnemosyne è sacro questo (dettato): (per il mystes) quando sia sul punto di morire.
2. Andrai alle case ben costrutte di Ade: v'è sulla destra una fonte,
3. accanto ad essa si erge un bianco cipresso;
4. lì discendono le anime dei morti per avere refrigerio.
5. A questa fonte non accostarti neppure;
6. ma più avanti troverai la fredda acqua che scorre
7. dal lago di Mnemosyne: vi stanno innanzi custodi,
8. ed essi ti chiederanno, in sicuro discernimento,
9. perché mai esplori la tenebra dell'Ade caliginoso.
10. Dì: "(Son) figlio della Greve e del Cielo stellato;
11. di sete son arso e vengo meno: ma datemi presto
12. da bere la fredda acqua che viene dal Lago di Mnemosyne".
13. Ed essi son misericordiosi per volere del sovrano degli Inferi,
14. e ti daranno da bere (l'acqua) del Lago di Mnemosyne;
15. e tu quando avrai bevuto percorrerai la sacra via su cui anche gli altri
16. mystai e bacchoi procedono gloriosi".
Traduzione di Giovanni Pugliese Carratelli (in Le Lamine d'oro orfiche, Milano, Adelphi, 2001,
p.40-1)
Lamina d'oro "orfica" (Pugliese Carratelli: I B 7; OF: 484; mm 22 x 37) rinvenuta in un luogo non precisato della
Tessaglia, contenuta in un'urna cineraria in bronzo. Databile al IV secolo a.C. è oggi conservata presso il J.P. Getty
Museum a Malibu (California). Il testo recita:
(GRC) «ΔΙΨΑΙΑΥΟΣΕΓΟΚΑΠΟΛΛΜΑΙ (IT) «Di sete son arso e mi sento venir meno:
ΑΛΛΑΠΙΕΜΟΥΚΡΑΝΑΣΑΙΕΙΡΟΩ ma datemi da bere (l'acqua) della fonte che scorre
ΕΜΙΔΕΞΙΑΛΕΥΚΗΚΥΠΑΡΙΣΣΟΣ perenne.
ΤΙΣΔΕΣΙΠΩΔΕΣΙΓΑΣΥΙΟΣΕΙΜΙ A destra (v'è) un bianco cipresso.
ΚΑΙΟΥΡΑΝΟΥΑΣΤΕΡΟΕΝΤΟΣ -Chi sei? Donde sei?- Son figlio della Terra
ΑΥΤΑΡΕΜΟΙΓΕΝΟΣΟΥΡΑΝΙΟΝ» e del Cielo stellato;
sì, la mia preghiera è celeste.»
(Lamina d'oro "orfica" Tessaglia (Pugliese Carratelli: I B 7) Traduzione di Giovanni Pugliese Carratelli in Le Lamine d'oro orfiche,
Milano, Adelphi, 2001, p.94) )
Lamina d'oro "orfica" (Pugliese Carratelli: I A 2; OF: 476 ; mm 45 x 27) rinvenuta a Petelia
(Calabria), oggi conservata presso il British Museum di Londra, con annessa collana, mezzo
per il quale la lamina poteva essere indossata. A sinistra la lamina di Petelia il cui testo
riporta:
1.ΕΥΡΗΣΣΕΙΣΔΑΙΔΑΟΔΟΜΩΝΕΠΑΡΙΣΤΕΡΑΚΡΗΝ
2.ΗΝΠΑΡΔΑΥΤΗΙΛΕΥΚΗΝΕΣΤΗΚΥΙΑΝΚΥΠΑΡΙΣΣΟΝ
3.ΤΑΥΤΗΣΤΗΣΚΡΗΝΗΣΜΗΔΕΣΧΕΔΟΝΕΜΠΕΛΑΣΕΙΑΣ
4.ΕΥΡΕΗΣΕΙΣΔΕΤΕΡΑΝΤΗΣΜΝΗΜΟΣΥΝΗΣΑΠΟΛΙΜΝΗΣ
5.ΨΥΧΡΟΝΥΔΩΡΠΡΟΡΕΟΝΦΥΛΑΚΕΣΔΕΠΙΠΡΟΣΘΕΝΕΑΣΙΝ
6.ΕΙΠΕΙΝΓΗΣΠΑΙΣΕΙΜΙΚΑΙΟΥΡΑΝΟΥΑΣΤΕΡΟΕΝΤΟΣΑΥΤΑΡΕΜ
7.ΟΙΓΕΝΟΣΟΥΡΑΝΙΟΝΤΟΔΕΔΙΣΤΕΚΑΙΑΥΤΟΙΔΙΨΗΙΔΕΙΜΙΑΥ
8.ΗΚΑΙΑΠΟΛΛΥΜΑΙΑΛΛΑΔΟΤΑΙΨΑΨΥΧΡΟΝΥΔΩΡΠΡΟΡΕ
Dipinto, encausto su legno, 9.ΟΝΤΗΣΜΝΗΜΟΣΥΝΗΣΑΠΟΛΙΜΝΗΣΚΑΥΤ[..]Σ[.]ΙΔΩΣΟΥΣΙ
risalente al II secolo d.C., 10.ΠΙΕΙΝΘΕΙΗΣΑΠ[....]ΝΗΣΚΑΙΤΟΤΕΠΕΙΤΑ[………]ΗΡΩΕ 11.ΣΣΙΝΑΝΑΞΕΙ[…….
rinvenuto a Fayyum (Egitto) e .]ΝΗΣΤΟΔΕΙ̣[ 12.ΘΑΝΕΙΣΘ[…………….]ΟΔΕΓΡΑ
oggi conservato al Museo
nazionale di Varsavia, che ˑmargine destro: Τ̣Ο̣Γ̣Λ̣Ω̣Σ̣Ε̣Ι̣Π̣Α̣ΣΚΟΤΟΣΑΜΦΙΚΑΛΥΨΑΣ
illustra un modo di portare
oggetti consimili.
1.Troverai a sinistra delle case di Ade una fonte,
2.e accanto ad essa eretto un bianco cipresso:
3.A questa fonte non avvicinarti neppure.
4.Ma ne troverai un'altra, la fredda acqua che scorre
5.dal lago di Mnemosyne: vi stanno innanzi i custodi.
6.Dì': "Son figlia della Terra e del Cielo stellato:
7.urania è la mia stirpe, e ciò sapete anche voi.
8.Di sete son arsa e vengo meno: ma datemi presto
9.la fredda acqua che scorre dal lago di Mnemosyne".
10.ed essi ti daranno da bere dalla fonte divina;
11.e dopo di allora con gli altri eroi sarai sovrana.
12.A Mnemosyne è sacro questo (testo): (per il mystes), quando è sul punto di morire ...
Note
1. ^ Roy Kotansky, Incantations and Prayers for Salvation on Inscribed Greek Amulets, in Magika Hiera: Ancient
Greek Magic and Religion, a cura di Christopher A. Faraone e Dirk Obbink, Oxford University Press, 1991,
p.116.
2. ^ Le loro dimensioni variano tra 8-4 cm in larghezza e i 3-1 cm in lunghezza.
3. ^ L'oro è il materiale nobile e duraturo per antonomasia, necessario per evitare le influenze negative ed è un
simbolo della sopravvivenza alla morte, in contrasto con il piombo che invece era utilizzato nelle defixiones,
simboleggianti la distruzione; cfr. Alberto Bernabé e Ana Isabel Jiménez San Cristóbal, Instructions for the
Netherworld. The Orphic Gold Tablets. Leiden, Brill, 2008, p.2.
4. ^ Franco Ferrari, La fonte del cipresso bianco, p. 115.
5. ^ Alberto Bernabé e Ana Isabel Jiménez San Cristóbal, Op.cit., p. 2 evidenziano l'enorme numero di errori
ortografici presenti nelle lamine a testimonianza che coloro che le hanno predisposte non erano di elevata
cultura. Le pieghe delle lamine si confondono con le incisioni e la lettura di queste diviene a volte
estremamente difficile se non dubbia.
6. ^ Lamina di Hipponion.
7. ^ Lamina di Roma.
8. ^ Cfr., tra gli altri, Giovanni Pugliese Carratelli, Le lamine orfiche, Milano, Adelphi, 2001, p.17.
9. ^ Cfr. Le lamine d'oro orfiche. Istruzioni per il viaggio oltremondano degli iniziati greci. Milano, Adelphi, 2011,
pp.17 e sgg.
10. ^ Cfr. Le laminette auree: da Orfeo a Lampone. Napoli, L'Arte Tipografica, 1975, pp. 81 e sgg.
11. ^ Fra Hipponion e Petelia in "La parola del passato" 59, pp. 293-308, 2004.
12. ^ Myths of the Underworld Journey: Plato, Aristophanes, and the 'Orphic Gold Tablets Cambridge, Cambridge
University Press, 2004.
13. ^ Forgetfulness in the Golden Tablets of Memory, Classical Quarterly 34 (1984) 89–
14. ^ Die goldenen Totenpässe: ägyptisch, orphisch, bakchisch. Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik 128
(1999) 1–13.
15. ^ Zum neuen Goldblättchen aus Hipponion, "ZPE" 18, 1975, 229-236
16. ^ Instructions for the Netherworld- The Orphic Gold Tablets. Leiden, Brill, 2008, p.180.
17. ^ «We maintain that the users of the tablets are Orphic, and we consider it most likely that they attributed the
texts from which the tablets derive to Orpheus.», Alberto Bernabé e Ana Isabel Jiménez San Cristóbal,
Instructions for the Netherworld- The Orphic Gold Tablets. Leiden, Brill, 2008, p.181.
18. ^ Cfr. Giovanni Pugliese Carratelli, Le Lamine d'oro orfiche, Milano, Adelphi, 2001, p. 18.
19. ^ Cfr. Walter Burkert, Da Omero ai magi. La tradizione orientale nella cultura greca. Venezia, Marsilio, 1999,
pp. 62 e sgg.
20. ^ Citato in Franco Ferrari, La fonte del cipresso bianco, p. 115-116.
21. ^ OF si riferisce a Orphic Fragments in Albertus Bernabé, Poetae Epici Graeci. Testimonia et Fragmenta. Pars
II: Orphicorum et Orphicis similium testimonia et fragmenta. 3 voll. Monaco e Lipsia, 2004–2007
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