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Dossier tecnico n° 6

Apparecchiatura di manovra per


le batterie di condensatori MT
Apparecchiatura
di manovra
per le batterie di
condensatori MT
Dossier tecnico n° 6 Indice
Redatto a cura del
Dipartimento di Media Tensione 1. Compensazione dell’energia 2
reattiva
Generalità 2
Le tecniche di compensazione MT 3
Definizione dei simboli utilizzati 3
Questo dossier tecnico ha per obiettivo di:
■ spiegare l'origine dei fenomeni che si manifestano durante la manovra 2. Manovra delle batterie
di inserzione e disinserzione delle batterie di condensatori in media tensione; di condensatori 4
■ presentare al lettore le formule per il calcolo delle grandezze elettriche Fenomeni elettrici legati
caratteristiche ed i principali criteri di progetto; all'inserzione 4
■ illustrare gli aspetti tecnologici e normativi riguardanti le prestazioni Fenomeni elettrici legati
delle apparecchiature destinate alla manovra e protezione delle batterie all'interruzione 6
di condensatori. Alcuni ordini di grandezza 7

3. Problemi dei condensatori


e relative soluzioni 8
Sollecitazioni elettriche 8
Progettazione delle batterie di
condensatori 8
Dimensionamento termico
dell'apparecchiatura 8

4. Problemi dell'apparecchiatura
e relative soluzioni tecniche 9
Principali aspetti tecnici 9
Soluzioni costruttive 9
Norme 10

5. Calcolo delle correnti di


inserzione e delle induttanze
di limitazione 11
Introduzione 11
Batteria singola 11
Batteria a gradini 11
Le induttanze limitatrici 11

6. Appendice 12
Tabelle di scelta per l'utilizzazione
dell'apparecchiatura 12
Tabella 1: caratteristiche principali
dell'apparecchiatura MT 12
Tabella 2: scelta dell'apparecchiatura
MT in relazione alla durata elettrica 13
Tabella 3: calcoli delle correnti
di chiusura 14

7. Bibliografia 15

Questa pubblicazione fa parte della collana "Dossier tecnici" coordinata


dai Servizi Tecnici Centrali di Merlin Gerin.
I Dossier tecnici rappresentano un agile strumento di lavoro frutto del patrimonio
di esperienze e competenze aziendali.
La collezione ha lo scopo di fornire informazioni più approfondite ed essere
un valido strumento di riferimento nei campi specifici delle apparecchiature
elettromeccaniche, dell'elettronica industriale, del trasporto e della distribuzione
dell'energia elettrica.
1
Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

1. Compensazione dell’energia reattiva


Generalità ■ Per settori Il metodo di compensazione dipende
Esempio: dalla politica energetica dei paesi e dei
L’ impiego dei condensatori in una rete
distributori.
elettrica è conosciuto come “metodo di ❑ per cabina primaria ENEL ④
compensazione”. Negli U.S.A. la compensazione è
❑ per officina o edificio di un utente BT ➄
essenzialmente in MT per ragioni di
Questo utilizzo è determinato da: ■ Individuale politica tariffaria, contrariamente in
■ l’obiettivo ricercato (evitare le penalità Germania dove la compensazione è
Questa forma di compensazione
tariffarie per basso cosϕ, alleggerire il è tecnicamente ideale perché produce fatta in BT perché si ritiene logico
carico dei cavi, dei trasformatori, energia reattiva nel luogo stesso ove compensare l’energia reattiva
incrementare il valore di tensione) è consumata, in una quantità esattamente nel punto di consumo.
■ il metodo di distribuzione dell’energia rigorosamente adeguata alla necessità. In Italia:
elettrica Tuttavia questa soluzione è ritenuta ■ ENEL installa batterie singole nelle
■ il regime di carico onerosa e conduce generalmente ad sue cabine primarie AT/MT su reti
■ l’influenza prevedibile dei una sovracompensazione poiché non a 10, 15 e 20 kV.
condensatori sulle caratteristiche della tiene conto della possibile variazione
La potenza di queste batterie può
rete dei carichi.
raggiungere i 10 MVAr a 20 kV.
■ il costo dell’installazione. Esempio: grossi motori MT o BT .
■ Gli utenti MT o BT devono
La compensazione dell’energia reattiva In genere, l’installazione delle batterie compensare i propri impianti per
può essere (vedi fig.1) : di condensatori in media ed alta tensione ottenere un cosϕ nel punto di
è più economica per potenze superiori collegamento alla rete superiore o
■ Globale
a circa 1000 kVAr, anche se l’analisi uguale a 0,9.
Esempio: delle reti di differenti paesi mostra che
❑ sulla rete AT per l’ente distributore ① non esiste una regola universale.
❑ sulla rete MT per un utente MT ➁
❑ sulla rete BT ➂ per un utente BT con
batterie di tipo fisso.

fig. 1

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Le tecniche di Definizione dei simboli
compensazione MT utilizzati
Compensazione tradizionale La trattazione riguarda esclusivamente
Le batterie di condensatori sono i circuiti trifase. Le notazioni sono le
collegate in derivazione sulla rete. seguenti :
Esse possono essere: ■ L’alimentazione
■ Singole (fig. 2) ❑ U : tensione di rete
Quando la loro potenza è modesta e il ❑ Icc : corrente di cortocircuito della
carico relativamente costante. rete
■ Multiple o frazionate (fig. 3) ❑ Scc : potenza di cortocircuito
Tale compensazione è comunemente
U2
chiamata “a gradini “ (back to back nel Scc = 3 U Icc =
termine inglese). Questo tipo di batterie Lo ω
fig. 2
è molto utilizzato in alcune grandi ❑ Lo : induttanza di cortocircuito della
industrie (con forti potenze installate) e rete
dai distributori d’energia e permette
❑ f : frequenza di esercizio
una regolazione passo-passo
dell’energia reattiva. L’inserzione e la ❑ ω : pulsazione alla frequenza di
disinserzione delle batterie può essere esercizio
pilotata da relé di tipo varmetrico. ■ I collegamenti
❑ L : induttanza di collegamento (serie)
Compensazioni particolari della batteria (caso di batteria unica)
Nota: questi sistemi sono richiamati a ❑ l : induttanza di collegamento (serie)
titolo informativo. di ogni gradino della batteria
■ Compensatori statici istantanei ❑ L: induttanza limitatrice
Quando è necessaria una ■ Il carico
compensazione variabile e continua
❑ C : capacità della batteria
(industrie con forti carichi variabili e
regolazione della tensione su reti AT), ❑ Q : potenza della batteria

(Q = U Cω = )
fig. 3
questa viene realizzata combinando 2
condensatori, induttanze variabili ed 3 U Icapa
elettronica di potenza (fig. 4).
❑ Icapa: corrente di regime che circola
In generale il sistema è composto da:
nella batteria
❑ una batteria di condensatori fissa;
■ I fenomeni transitori
❑ un sistema di filtri che neutralizza le
❑ Ie : corrente di picco di chiusura
eventuali armoniche presenti nella rete
e quelle generate dall’elettronica di ❑ fe : frequenza di oscillazione di Ie
potenza; ❑ KA : coefficiente di sovratensione
❑ un’ induttanza variabile inserita a monte (lato rete).
tramite tiristori, con i quali è possibile KA espresso in p.u. = massimo valore
anche inserire parte dei condensatori. di picco della tensione a monte in fase
di chiusura, divisa per:
■ Batterie in serie
Nel caso di grandi reti con linee molto U 2
lunghe, le batterie di condensatori
3
possono essere montate in serie sulla fig. 4
linea (fig. 5). Un tale montaggio ❑ KB: coefficiente di sovratensione
permette una compensazione a valle (lato batteria)
permanente ed adeguata ai bisogni ■ L’apparecchiatura
poiché l’energia reattiva fornita dipende
❑ In : corrente in servizio continuo
dalla corrente circolante nella linea.
Realizzazioni di questo tipo esistono ❑ Ich.max: corrente di picco massima
nel continente americano, mentre non di chiusura.
trovano applicazioni in Europa.
È necessario un sofisticato sistema per
cortocircuitare i condensatori onde
evitarne la distruzione, quando, in
seguito ad un guasto, circola in linea
una elevata sovracorrente.

fig. 5

MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6 3


Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

2. Manovra delle batterie di condensatori


Fenomeni elettrici legati Questi fenomeni transitori dipendono La corrente di picco di chiusura è data
dalle caratteristiche della rete e da:
all’inserzione
dall’istante di chiusura dei contatti o di
L’inserzione di una batteria di U 2 C Scc
preinnesco. I due casi tipici sono una Ie = = Icapa ⋅ 2
condensatori, destinata a funzionare 3 Lo Q
batteria singola ed una batteria
in derivazione su una rete, è
frazionata a gradini. Scc = potenza di cortocircuito della rete
accompagnata da un regime transitorio
causato dai fenomeni di carica della Batteria singola (fig. 6) di alimentazione in MVA nel punto di
collegamento.
batteria. Poiché L ≤ Lo, nei calcoli che seguono
Q = potenza del condensatore
Dal punto di vista della “corrente”, si trascura L rispetto a Lo. L’inserzione
espressa in MVAr.
la carica oscillante provoca una di una batteria isolata su una rete
sovraintensità la cui ampiezza è rappresentata in fig. 7.
è funzione delle caratteristiche della Gli oscillogrammi di corrente e tensione
rete e della batteria. mostrano la sovracorrente e le
sovratensioni, a monte e a valle, che
La chiusura equivale praticamente
accompagnano la chiusura.
a stabilire, nel punto considerato,
La frequenza propria di oscillazione
un cortocircuito di piccola durata
è uguale a:
(frequenza elevata in rapporto alla
frequenza della rete). 1
fe =
Dal punto di vista della “tensione”, 2π LoC
la carica è accompagnata dalla Le sovratensioni a monte e a valle sono
propagazione lungo la rete di un’onda uguali, ossia:
di perturbazione. KA = KB ≤ 2 p.u. fig. 6

fig. 7

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Batteria frazionata (fig. 8) Gli oscillogrammi di corrente e tensione Sovratensione :
Nota: per semplicità di calcolo si mostrano le sovracorrenti e le ■dal lato rete
considera solo il caso di gradini tutti sovratensioni che appaiono
all’inserzione e distinguono i due n+2
uguali; i calcoli sono più complicati nel KA = p.u.
caso generale (vedi norma IEC fenomeni. Da notare che il fattore di n+1
56.1987 allegato BB). sovratensione KA propagato in rete è
■ dal lato batteria
tanto minore quanto maggiore è il
Lo = induttanza di alimentazione numero di gradini già in servizio. 2n
l = induttanza di collegamento serie KB = p.u.
Per contro, all’aumentare del numero di n+1
n = numero di gradini in servizio gradini in servizio, aumenta anche la
quando si inserisce l’n+1esimo . sovracorrente d’inserzione.
L’inserzione di un gradino, se fatta in Queste sovratensioni non superano il
presenza di batterie già in tensione, è n U 2 C n fe doppio della tensione di rete e
Ie = = Icapa 2 generalmente non causano problemi, in
accompagnata da due fenomeni n+1 3 l n+1 f
transitori sovrapposti. quanto tutti i componenti sono costruiti
in modo da tollerare questa
Il primo, di frequenza molto elevata, sollecitazione.
Frequenza propria di oscillazione :
1 Le sovracorrenti, invece, richiedono
1
2π lC fe = spesso degli accorgimenti opportuni
2π lC per evitare di danneggiare i
corrisponde alla scarica delle batterie condensatori e l’apparecchiatura.
già in tensione nel gradino appena
inserito.
Il secondo, di frequenza più bassa,
1
2π LoC
quindi molto spesso trascurabile
rispetto al primo, (Lo è molto maggiore
di l), corrisponde alla scarica nella rete
del sistema di batterie, i cui potenziali
alla fine saranno identici.
La chiusura dell’ n+1esimo gradino di una
batteria frazionata è rappresentata in
fig. 9.
fig. 8

fig. 9

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Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

Fenomeni elettrici legati


all’interruzione
Quando l’apparecchio di manovra ha
interrotto la corrente nella batteria (più
precisamente nell’istante di estinzione
dell’arco tra i contatti), quest’ultima
resta carica alla tensione di picco.
La batteria si scarica quindi attraverso
le resistenze di scarica di cui è dotato
ogni condensatore (tempo: da 1 a 5
minuti).
La tensione di ritorno ai morsetti
dell’interruttore raggiunge 2 Um dopo
un semiperiodo (nell’ipotesi di tensione
d’arco trascurabile).
Se il ripristino delle caratteristiche
dielettriche dell’interruttore aumenta più
rapidamente di questa tensione di
ritorno, l’interruzione avviene
normalmente. Al contrario, se questo
ripristino aumenta meno rapidamente
della tensione di ritorno, si avrà una
scarica tra i contatti dell’interruttore
(fig. 10 ➂). La norma distingue:
■ la riaccensione (scarica entro un
quarto di periodo dopo l’interruzione),
fenomeno che non dà luogo ad un
incremento sensibile di tensione;
■ il riadescamento (scarica dopo più di
un quarto di periodo).
In questo caso i fenomeni sono simili a
quelli riscontrati alla chiusura, ma
possono essere amplificati dal fatto che
il riadescamento può aver luogo ad una
tensione uguale al doppio di quella di
chiusura.
Dal punto di vista teorico, con più
riadescamenti si constata che:
■ le sovratensioni di manovra
aumentano progressivamente :
3 Um; 5 Um; 7 Um ...
■ le tensioni di ritorno tra i contatti
dell’interruttore aumentano
progressivamente:
2 Um; 4Um ...
In pratica, le tensioni non aumentano
così rapidamente ed in modo tanto
regolare ad ogni riadescamento,
perché non sempre questo si manifesta
in corrispondenza della differenza di
tensione massima e perché anche lo
smorzamento del circuito ha una certa
influenza.
Tuttavia, i successivi riadescamenti
durante l’interruzione di una batteria
possono condurre a tensioni elevate,
pericolose sia per la rete che per i
condensatori. Le sovracorrenti
provocate sono proporzionali alla
differenza di tensione esistente tra la
rete e i condensatori prima del
fig. 10
riadescamento.

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Queste correnti sono di ampiezza In genere negli impianti esistenti, il
sempre superiore a quelle riscontrate valore di picco della sovracorrente non
alla chiusura e sono pertanto più supera il valore massimo stabilito per le
pericolose per l’insieme dei materiali. batterie di condensatori (100 volte la
E’ quindi di primaria importanza corrente a regime della batteria Icapa).
utilizzare un’apparecchiatura il cui In media, il valore di picco della
rapido ripristino delle caratteristiche sovracorrente è dell’ordine di 10÷30
dielettriche eviti completamente i volte Icapa.
riadescamenti. La frequenza propria del transitorio è
compresa tra 300 e 1000 Hz.
Alcuni ordini di grandezza  1 ω Ie 
Le sovracorrenti riscontrate  fe = = 
 2π LoC 2π 2 Icapa 
all’inserzione sono molto variabili a
secondo del tipo di schema e della ■ Nel caso di una batteria frazionata, la
configurazione della rete. corrente transitoria è molto più elevata
■ Nel caso di una batteria singola, il poiché l’induttanza di collegamento l
valore di picco della corrente transitoria delle singole batterie è molto piccola
dipende dalla potenza di cortocircuito rispetto all’induttanza di alimentazione
della rete (Scc) nel punto di della rete. Se non sono previsti
collegamento. particolari dispositivi di limitazione
La fig. 11 mostra il rapporto : (induttanze limitatrici), la sovracorrente
è 30÷50 volte più elevata che nel caso
Ie precedente.
Icapa Considerando che nella maggior parte
dei casi queste sovracorrenti superano
in funzione di Scc e della potenza Q i valori sopportabili dai materiali
della batteria. (apparecchiature e condensatori),
risulta necessario utilizzare delle
induttanze limitatrici (vedi § 5).

fig. 11

MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6 7


Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

3. Problemi dei condensatori e relative soluzioni


Sollecitazioni elettriche In queste condizioni, generalmente,
non occorrono le induttanze limitatrici.
Le sovracorrenti e le sovratensioni
create dalla manovra delle batterie di La batteria di condensatori è
condensatori devono essere compatibili direttamente collegata alla rete tramite
con quelle che i componenti gli apparecchi di manovra scelti in
dell’impianto sono in grado di funzione della tensione, potere di
sopportare. Se questi sono progettati interruzione e corrente termica.
per sopportare le normali sollecitazioni ■ la corrente di inserzione Ie deve
presenti nelle reti MT, sono necessarie essere inferiore al potere di chiusura
alcune precauzioni aggiuntive nel caso dell’apparecchio di manovra, per il
in cui gli apparecchi di manovra non numero di manovre considerato.
siano specificamente previsti per
Batteria a gradini
manovrare le batterie di condensatori.
Le induttanze di collegamento tra le
Dal punto di vista dei condensatori singole batterie di condensatori (sbarre,
La sovratensione transitoria di 2 Um ai cavi) sono generalmente molto piccole. fig. 12
morsetti è sopportata normalmente La limitazione del valore di picco della
senza particolari deterioramenti, a corrente di inserzione, per mezzo di
condizione che non si ripeta più di 1000 apposite induttanze limitatrici poste in
volte all’anno. serie ai singoli gradini, è necessaria
per:
Le sovracorrenti di chiusura non
devono superare 100 volte la corrente ■ non superare le 100 volte la corrente
nominale della batteria. nominale della batteria Icapa.
Si può ritenere che una tale ■ non superare il potere di chiusura
sovracorrente possa essere sopportata dell’apparecchio di manovra.
per 1000 volte all’anno, mentre una
sovracorrente pari a 30 volte In lo
Dimensionamento termico
potrebbe essere per 100.000 volte dell’apparecchiatura
all’anno. Nel caso di sovracorrenti Un apparecchio è caratterizzato, tra
superiori, in serie con le batterie di l’altro, dalla corrente nominale (corrente
condensatori vengono collegate le termica) che corrisponde a un
induttanze limitatrici. riscaldamento accettabile delle sue
parti . Quando questi apparecchi
comandano e/o proteggono dei fig. 13
Progettazione delle batterie condensatori, si deve tener conto del
di condensatori fatto che l’effettivo valore efficace della
Si considerano 2 casi : corrente assorbita può essere
superiore a quella indicata come dato
■ batteria singola (fig. 12)
di targa della batteria.
■ batteria multipla o a gradini (fig. 13)
I condensatori di potenza sono quindi
Batteria singola progettati per sopportare in modo
Questa soluzione è facilmente permanente fino a 1,3 volte il valore di
realizzabile per i seguenti motivi : targa della corrente. Di conseguenza
anche l’apparecchiatura di manovra
■ la Scc della rete non dà luogo a deve essere scelta tenendo conto di
sovracorrenti superiori a 100 Icapa questo sovraccarico termico, causato
■ il numero di manovre è relativamente dalla presenza di armoniche di corrente
basso poiché non c’è la regolazione di di frequenza superiore alla frequenza
energia reattiva. industriale.

8 MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6


4. Problemi dell’apparecchiatura e relative soluzioni tecniche
In generale, come apparecchi di
manovra possono essere utilizzati:
■ interruttori, interruttori di manovra,
e contattori nel caso di gradini multipli.
■ interruttori, con funzione anche di
protezione, nel caso di batterie singole
e per la protezione generale delle
batterie multiple (fig. 14)

Principali aspetti tecnici


I principali aspetti tecnici riguardanti fig. 14
l’apparecchiatura da utilizzare su
batterie di condensatori sono riassunti
qui di seguito: Le norme IEC 70 e IEC 871, relative ai Pertanto, agli effetti della durata
La corrente di inserzione condensatori, prescrivono un elettrica, si deve tener conto del valore
coefficiente di sovraccarico del 30% di cresta delle correnti di inserzione
La corrente di inserzione di una batteria (corrispondente a n=5 e x=17%). e del relativo numero di manovre.
di condensatori, a differenza di quanto Ad una buona vita elettrica concorre,
avviene all’inserzione degli altri tipi di Se In è la corrente di servizio continuo
dell’apparecchio, la corrente capacitiva oltre ad un buon progetto globale
carico, è caratterizzata da una dell’interruttore, anche l’utilizzazione
frequenza dell’ordine dei kHz. massima a 50 Hz che potrà transitare,
è quindi uguale a : di materiali sinterizzati a base
In questa condizione l’interruttore è di tungsteno sui contatti rompiarco
sottoposto ad una serie di picchi di Icapa = 0,7 In e l’impiego del gas SF6, caratterizzato
corrente durante il periodo di prearco, da una struttura molecolare stabile
che comporta un’usura dei contatti In (A) Icapa (A)
e tale da garantire nel tempo un buon
nettamente maggiore rispetto alle 630 440 funzionamento.
condizioni di impiego normali. 1250 875 La robustezza e la semplicità degli
L’interruzione 2500 1750 apparecchi permettono di compiere,
in generale, un numero di manovre 5
I principali fenomeni relativi 3150 2200
volte maggiore a quello richiesto dalla
all’interruzione sono già stati trattati
norma IEC 56.1987, ossia 10.000
in precedenza (paragrafo “Fenomeni
Durata meccanica manovre.
elettrici legati all’interruzione”).
Nel caso in cui l’apparecchio assolva L’apparecchiatura destinata al L’insieme degli apparecchi NMG
anche la funzione di protezione, comando e alla protezione delle è adatto a manovrare i banchi di
si devono considerare le sollecitazioni batterie di condensatori deve condensatori in conformità alle norme
relative all’interruzione della corrente manovrare parecchie volte al giorno; è IEO ed ANSI.
di cortocircuito. quindi necessario che abbia, oltre ad Le prestazioni sono riportate in schede
una adeguata durata elettrica, anche tecniche che forniscono, ad esempio,
Sovraccarichi dovuti alle armoniche una buona durata meccanica. alcune caratteristiche di interruttori di
I carichi non lineari (es.: forni ad arco, manovra, contattori ed interruttori,
circuiti ferromagnetici saturi) ed i riportate in allegato 1.
convertitori statici, danno luogo a Soluzioni costruttive
sensibili armoniche di corrente a cui Per rispondere a tutti questi problemi,
conseguono delle distorsioni nell’onda Merlin Gerin privilegia la
di tensione. tecnica di interruzione in SF6.
Nel caso dei condensatori, la corrente Poiché la rigidità dielettrica di questo
è proporzionale alla frequenza, quindi gas è molto superiore a quella dell’aria,
ad armoniche di ordine n e di valore l’interruzione di correnti capacitive
relativo x.%, e vale : avviene senza riaccensioni né
riadescamenti anche con una
I = UCnω = I50Hz 1 + (n x)2 pressione di SF6 relativamente bassa
(≤ 2,5 bar).
con U = U50Hz 1 + x 2
La tenuta dielettrica all’apertura non è
legata alle sollecitazioni subite nella
Il coefficiente di sovraccarico è : precedente chiusura.
L’usura dei contatti è principalmente
1 + (n x)2 dovuta alla sovracorrente che si verifica
all’inserzione (l’usura dovuta
1+ x2 all’apertura è infatti trascurabile).

MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6 9


Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

Norme sequenza di prova circuito corrente di prova


di alimentazione in % di Ic
Norme IEC
La norma IEC 56.1987 indica le 1 A da 20 a 40
modalità di prova per la chiusura 2 A non inferiore a 100
e l’interruzione di correnti capacitive 3 B da 20 a 40
(equivalente della norma CEI 17-1).
4 B non inferiore a 100
Sono previsti 2 circuiti di prova:
■ circuito A: impedenza del circuito fig. 15
di alimentazione tale che la corrente
di cortocircuito sia inferiore o uguale al
10% del potere di interruzione nominale Sequenza per un'apparecchiatura trifase
di cortocircuito;
sequenza n° sequenza tensione % Icapa numero di
■ circuito B: impedenza del circuito operazioni
di alimentazione tale che la corrente
di cortocircuito sia dell’ordine del potere batteria singola 1A 2V 30 24 O
di interruzione nominale di cortocircuito 1+A
dell’interruttore. batteria singola 1B 2V 100 24 CO
Indicando con Ic il potere di 1+A
interruzione su batteria di condensatori,
sono prescritte 4 sequenze di prove batteria a gradini 2A 2V 30 24 O
(fig. 15). 1+A
Ogni sequenza di prove deve batteria a gradini 2B 2V 100 24 CO
comprendere, a sua volta, 10 prove se 1+A
in trifase o 12 prove se in monofase.
Per quanto riguarda il potere di fig. 16
chiusura su batterie di condensatori a
gradini, la norma IEC richiama i metodi
di calcolo delle correnti di inserzione e
In (A) Icapa max (A)
indica l’ordine di grandezza della
frequenza propria di queste correnti: interruttore interno interruttore esterno
da 2 a 5 kHz. 1200 630 400
2000 1000 400
Norme ANSI 3000 1600 400
I documenti relativi sono:
fig. 17
ANSI C37-09-1979
ANSI C37-06
Definizione dei parametri di queste
norme: In (A) interruttore interno interruttore esterno
■ V: tensione nominale massima Ie (kÂ) fe (kHz) Ie (kÂ) fe (kHz)
■ Isc: corrente di cortocircuito ≤ 2000 15 ≤ 2,0 20 4,2
3000 25 1,3 20 4,2
Isc
■ A= (vedi fig. 16)
Isc − Icapa
In ogni sequenza è tollerata una fig. 18
riaccensione, se non ha luogo oltre un
terzo di periodo dopo l’estinzione
(cioè 5,5 ms).
Numero di operazioni: 24 aperture
ripartite nel seguente modo:
■ 12 O da 0° a 180° con 2 O ogni 30°.
■ 6 O con tempo d’arco minimo 1° fase
che interrompe a ± 7,5°.
■ 6 O con tempo d’arco massimo
1° fase che interrompe a ± 7,5°.
Valore di Icapa (vedi fig. 17).
Parametri di prove nel caso di batterie
a gradini (fig. 18).

10 MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6


5. Calcolo delle correnti di chiusura
e delle induttanze di limitazione
Introduzione 3º condizione
■ Definizione dei simboli utilizzati
Combinazione della 1º condizione + 2º
(vedi § 1 pag. 3). condizione. Considerare per L il più
grande valore trovato.
■ L’apparecchiatura si suppone scelta
per i calcoli che seguono, in funzione
delle tensioni e correnti nominali Batteria a gradini
(con In ≥ 1,3 Icapa), del potere ■ n gradini (identici) inseriti quando
di interruzione, ecc. chiude l’ n+1esimo
■ Potenza unitaria :
Batteria singola fig. 20
Q = U2 ωC = 3 U Icapa
■ Potenza Q = U2 ωC = 3 U Icapa ■ Corrente di cresta di chiusura : con:
■ Corrente di cresta di chiusura:
■ n: numero di gradini in servizio
2 n C n fe
1 1 Scc Ie = U = Icapa 2 quando chiude l’n+1esimo.
Ie = ⋅
Icapa 2 = Icapa 2 3 n+1 l n+1 f
LoC ω Q ■ Q: potenza della batteria espressa
l: induttanza di collegamento (con in MVAr.
Lo=induttanza di alimentazione buona approssimazione si può ■ Ich.max.: potere di chiusura
Scc=potenza di cortocircuito della rete assumere 0,5 µH/m per sbarre o cavi dell’apparecchio su batterie di
■ Frequenza propria d’oscillazione:
MT). condensatori, espresso in kÂ.
■ Frequenza propria d’oscillazione :
■ U: tensione in kV.
1
fe = 1 ■ L: induttanza di limitazione in µH
2π LoC fe =
2π l C 3º condizione
In generale, non è necessario l’utilizzo
dell’induttanza limitatrice, tranne nel Le induttanze di collegamento fra le Combinazione della 1º condizione +
caso di Scc elevata e Q bassa; la differenti batterie sono generalmente 2º condizione. Considerare per L il più
corrente di cresta deve essere quindi molto modeste (dell’ordine dei µH). grande valore trovato.
limitata per: L’impiego di una induttanza di
❑ i condensatori se Ie >100Icapa limitazione in serie alla batteria (vedi Le induttanze di limitazione
fig. 20) è necessario per limitare le
❑ l’apparecchiatura di manovra Le induttanze devono essere adatte
correnti di chiusura.
■ Calcolo dell’induttanza di limitazione alle esigenze dell’impianto.
■ Calcolo dell’induttanza di limitazione
L (aggiunta a Lo). A titolo di esempio, i principali
L (il valore di l aggiunto a L è
parametri da considerare per la loro
1º condizione trascurabile).
scelta sono i seguenti :
Ie >100Icapa (limite dei condensatori) 1º condizione ■ installazione: per interno o esterno
Assumere: Ie >100Icapa (limite dei condensatori) ■ corrente nominale: da 1,3 In

 200 10 6  Assumere : ■ tolleranza sul valore di induttanza:


U2
L≥  Q − Scc  0+20%
ω    n  2 ⋅ 10 U
2
2 2
L≥  ■ tenuta elettrodinamica: Icc di cresta
con : L in µH  n + 1 ω Q al punto di collegamento alla rete.
U kV 2º condizione Le induttanze utilizzate sono in aria
Q MVAr Ie > Ich.max. corrente di cresta senza nucleo magnetico. I valori più
massima dell’apparecchio (indicata frequentemente utilizzati sono: 50, 100
Scc MVA o 150 µH.
nell’allegato 2).
2º condizione
Assumere : Nota: Una pagina di sintesi dei calcoli
Ie > Ich.max. corrente di cresta delle correnti di chiusura, nel caso di
2
 n  2 ⋅ 10
massima dell’apparecchio (indicata 6
Q batteria singola e batteria a gradini, è
nella tabella 2). L≥ 
 n + 1 3ω (Ich.max.)2 riportata in appendice.
Assumere :

106  2Q U2 
L≥ −
ω  3(Ich.max.)2 Scc 

con : L in µH
U kV
Q MVAr
Ich.max. kÂ

MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6 11


Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

6. Appendice
Tabelle di scelta per
l’utilizzazione
dell’apparecchiatura MT
Merlin Gerin
Nella tabella 1 sono riportate le
principali caratteristiche delle
apparecchiature di media tensione
previste per la manovra e la protezione
delle batterie di condensatori. Le varie
prove effettuate in laboratorio ed i
calcoli teorici sull’usura dei contatti
secondo la legge di Weibull, ci
permettono di garantire un elevato
numero massimo di manovre per ogni
apparecchiatura, in funzione del valore
di corrente di chiusura (vedi tabella 2 ).
La frequenza d’oscillazione ha poca
influenza sull’usura dei contatti e sul
comportamento dell’apparecchio.

Tabella 1: caratteristiche principali dell’apparecchiatura MT


interruttori potere di interruzione corrente nominale potere di interruzione
su batterie di condensatori
SF1 20 kA / 17,5 kV 400 e 630 A 440 A
16 kA / 24 kV
12,5 kA / 36 kV
GI 31,5 kA / 12 kV da 630 a 1600 A da 500 a 1000 A
25 kA / 36 kV
GL 50 kA / 7,2 kV da 1250 a 4000 A da 1000 a 3150 A
40 kA / 24 kV
31,5 kA / 36 kV
VO 50 kA / 7,2 kV da 630 a 4000 A da 400 a 630 A
40 kA / 12 kV
20 kA / 24 kV
Rollarc 10 kA / 7,2 kV 400 A 240 A
(contattore) 8 kA / 12 kV

12 MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6


Tabella 2: scelta dell'apparecchiatura MT in relazione alla durata elettrica
interruttori numero massimo Ich. corrispondente numero di manovre Iencl.max.
di manovre: Nmax a Nmax - kAcresta alla Ich.max kAcresta
GI 10.000 10 3.500 15
GL 10.000 13 2.500 25
SF1 10000 10 3.500 15
VO 10.000 10 3.500 15
Rollarc 300.000 2 10.000 8
(contattore)

Nota: le caratteristiche complete dell'apparecchiatura MT sono riportate nei cataloghi tecnici.

fig. 21

fig. 21

MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6 13


Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

Tabella 3: calcolo delle correnti di chiusura


batteria singola batteria frazionata (caso di gradini uguali)

Lo = induttanza di cortocircuito della rete n = numero di gradini in servizio


Scc = 3UIcc con U / 3 = LoωIcc quando si inserisce l'n+1esimo
l=induttanza limitatrice (0,5 µH/m)

potenza della batteria Q = U2Cω = 3UIcapa Q = U2Cω = 3UIcapa;


Q= potenza di ciascun gradino
corrente di picco di chiusura
1 1 Scc 2 n C n fe
Ie = ⋅ Icapa 2 = Icapa 2 Ie = U = Icapa 2
LoC ω Q 3 n+1 l n+1 f
frequenza propria d'oscillazione
1 1
fe = fe =
2π LoC 2π l C
corrente di picco massima della batteria 100 Icapa 100 Icapa
durata elettrica dell'apparecchiatura vedi tabella 2 vedi tabella 2
corrente nominale dell'apparecchiatura
Icapa Icapa
In ≥ In ≥
0, 7 0, 7
coefficiente di sovratensione (lato rete) 2 p.u. n+2
p.u.
n+1
coefficiente di sovratensione (lato batteria) 2 p.u. 2n
p.u.
n+1
induttanza limitatrice in generale, non si utilizza l'induttanza in generale, è necessario utilizzare
limitatrice (tranne nel caso di Scc elevata l'induttanza limitatrice
e Q bassa)
calcolo dell'induttanza limitatrice
106  2Q U2  2 ⋅ 106 Q  n 
2
1
L≥  − L≥   ⋅
ω  3(Ich.max.)
2 Scc  3 ω  n + 1 (Ich.max.)2
Nota: per la definizione dei simboli utilizzati vedere pag. 3.
L: µH
Q: MVAr
Scc: MVA
Ich.max.: kÂ

14 MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6


7. Bibliografia
Norme
IEC 56, 1987
CEI 17.1, 1990
ANSI C37-09, 1979
ANSI C37-06, 1979

Pubblicazioni
Economic optimisation of capacitor
banks. C.G. POUZOLS
pubblicazione Merlin Gerin

Electra n° 62
Circuit-breaker stresses when
switching back - to - back capacitor
banks

Electra n° 87
Requirements for capacitive current
switching tests emploing synthetic
test circuit for circuit-breakers without
shunt resistors

Prescrizioni ENEL
Doc. Unificazione Dy 1501
Rapporti di prova CESI
su interruttori Merlin Gerin

MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6 15


Apparecchiatura di manovra
per le batterie di condensatori MT

16 MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n° 6


Schneider Electric S.p.A. 20041 AGRATE (MI) Italia In ragione dell’evoluzione delle Norme e dei materiali, le
Tel. 039 6558111 caratteristiche riportate nei testi e nelle illustrazioni del presente
Fax 039 6056900 documento si potranno ritenere impegnative solo dopo
www.schneiderelectric.it conferma da parte di Schneider Electric.

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