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Indice
1. Compensazione dellenergia reattiva Generalit Le tecniche di compensazione MT Definizione dei simboli utilizzati 2. Manovra delle batterie di condensatori Fenomeni elettrici legati all'inserzione Fenomeni elettrici legati all'interruzione Alcuni ordini di grandezza 3. Problemi dei condensatori e relative soluzioni Sollecitazioni elettriche Progettazione delle batterie di condensatori Dimensionamento termico dell'apparecchiatura 2 2 3 3 4 4 6 7 8 8 8 8
Questo dossier tecnico ha per obiettivo di: spiegare l'origine dei fenomeni che si manifestano durante la manovra di inserzione e disinserzione delle batterie di condensatori in media tensione; s presentare al lettore le formule per il calcolo delle grandezze elettriche caratteristiche ed i principali criteri di progetto; s illustrare gli aspetti tecnologici e normativi riguardanti le prestazioni delle apparecchiature destinate alla manovra e protezione delle batterie di condensatori.
s
4. Problemi dell'apparecchiatura e relative soluzioni tecniche 9 Principali aspetti tecnici 9 Soluzioni costruttive 9 Norme 10 5. Calcolo delle correnti di inserzione e delle induttanze di limitazione Introduzione Batteria singola Batteria a gradini Le induttanze limitatrici
11 11 11 11 11
6. Appendice 12 Tabelle di scelta per l'utilizzazione dell'apparecchiatura 12 Tabella 1: caratteristiche principali dell'apparecchiatura MT 12 Tabella 2: scelta dell'apparecchiatura MT in relazione alla durata elettrica 13 Tabella 3: calcoli delle correnti di chiusura 14 7. Bibliografia 15
Questa pubblicazione fa parte della collana "Dossier tecnici" coordinata dai Servizi Tecnici Centrali di Merlin Gerin. I Dossier tecnici rappresentano un agile strumento di lavoro frutto del patrimonio di esperienze e competenze aziendali. La collezione ha lo scopo di fornire informazioni pi approfondite ed essere un valido strumento di riferimento nei campi specifici delle apparecchiature elettromeccaniche, dell'elettronica industriale, del trasporto e della distribuzione dell'energia elettrica.
1
Per settori
Il metodo di compensazione dipende dalla politica energetica dei paesi e dei distributori. Negli U.S.A. la compensazione essenzialmente in MT per ragioni di politica tariffaria, contrariamente in Germania dove la compensazione fatta in BT perch si ritiene logico compensare lenergia reattiva esattamente nel punto di consumo. In Italia:
s
Individuale
il metodo di distribuzione dellenergia elettrica il regime di carico linfluenza prevedibile dei condensatori sulle caratteristiche della rete il costo dellinstallazione. La compensazione dellenergia reattiva pu essere (vedi fig.1) : Globale sulla rete AT per lente distributore x sulla rete MT per un utente MT Esempio:
Questa forma di compensazione tecnicamente ideale perch produce energia reattiva nel luogo stesso ove consumata, in una quantit rigorosamente adeguata alla necessit. Tuttavia questa soluzione ritenuta onerosa e conduce generalmente ad una sovracompensazione poich non tiene conto della possibile variazione dei carichi. Esempio: grossi motori MT o BT . In genere, linstallazione delle batterie di condensatori in media ed alta tensione pi economica per potenze superiori a circa 1000 kVAr, anche se lanalisi delle reti di differenti paesi mostra che non esiste una regola universale.
s s
ENEL installa batterie singole nelle sue cabine primarie AT/MT su reti a 10, 15 e 20 kV. La potenza di queste batterie pu raggiungere i 10 MVAr a 20 kV.
Gli utenti MT o BT devono compensare i propri impianti per ottenere un cos nel punto di collegamento alla rete superiore o uguale a 0,9.
u u u
fig. 1
Le tecniche di compensazione MT
Compensazione tradizionale Le batterie di condensatori sono collegate in derivazione sulla rete. Esse possono essere: s Singole (fig. 2) Quando la loro potenza modesta e il carico relativamente costante. s Multiple o frazionate (fig. 3) Tale compensazione comunemente chiamata a gradini (back to back nel termine inglese). Questo tipo di batterie molto utilizzato in alcune grandi industrie (con forti potenze installate) e dai distributori denergia e permette una regolazione passo-passo dellenergia reattiva. Linserzione e la disinserzione delle batterie pu essere pilotata da rel di tipo varmetrico. Compensazioni particolari Nota: questi sistemi sono richiamati a titolo informativo. s Compensatori statici istantanei Quando necessaria una compensazione variabile e continua (industrie con forti carichi variabili e regolazione della tensione su reti AT), questa viene realizzata combinando condensatori, induttanze variabili ed elettronica di potenza (fig. 4). In generale il sistema composto da: u una batteria di condensatori fissa; u un sistema di filtri che neutralizza le eventuali armoniche presenti nella rete e quelle generate dallelettronica di potenza; u un induttanza variabile inserita tramite tiristori, con i quali possibile anche inserire parte dei condensatori. s Batterie in serie Nel caso di grandi reti con linee molto lunghe, le batterie di condensatori possono essere montate in serie sulla linea (fig. 5). Un tale montaggio permette una compensazione permanente ed adeguata ai bisogni poich lenergia reattiva fornita dipende dalla corrente circolante nella linea. Realizzazioni di questo tipo esistono nel continente americano, mentre non trovano applicazioni in Europa. necessario un sofisticato sistema per cortocircuitare i condensatori onde evitarne la distruzione, quando, in seguito ad un guasto, circola in linea una elevata sovracorrente.
U2 Lo
fig. 2
Lo : induttanza di cortocircuito della rete u f : frequenza di esercizio u : pulsazione alla frequenza di esercizio s I collegamenti u L : induttanza di collegamento (serie) della batteria (caso di batteria unica) u l : induttanza di collegamento (serie) di ogni gradino della batteria u L: induttanza limitatrice s Il carico u C : capacit della batteria u Q : potenza della batteria
(Q = U C =
2
3 U Icapa
fig. 3
u Icapa: corrente di regime che circola nella batteria s I fenomeni transitori u Ie : corrente di picco di chiusura u fe : frequenza di oscillazione di Ie u KA : coefficiente di sovratensione a monte (lato rete). KA espresso in p.u. = massimo valore di picco della tensione a monte in fase di chiusura, divisa per:
U 2 3 KB: coefficiente di sovratensione a valle (lato batteria) s Lapparecchiatura u In : corrente in servizio continuo u Ich.max: corrente di picco massima di chiusura.
u fig. 4
fig. 5
Scc = potenza di cortocircuito della rete di alimentazione in MVA nel punto di collegamento. Q = potenza del condensatore espressa in MVAr.
fig. 6
fig. 7 4
MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n 6
Batteria frazionata (fig. 8) Nota: per semplicit di calcolo si considera solo il caso di gradini tutti uguali; i calcoli sono pi complicati nel caso generale (vedi norma IEC 56.1987 allegato BB). Lo = induttanza di alimentazione l = induttanza di collegamento serie n = numero di gradini in servizio quando si inserisce ln+1esimo . Linserzione di un gradino, se fatta in presenza di batterie gi in tensione, accompagnata da due fenomeni transitori sovrapposti. Il primo, di frequenza molto elevata, 1 2
lC
Gli oscillogrammi di corrente e tensione mostrano le sovracorrenti e le sovratensioni che appaiono allinserzione e distinguono i due fenomeni. Da notare che il fattore di sovratensione KA propagato in rete tanto minore quanto maggiore il numero di gradini gi in servizio. Per contro, allaumentare del numero di gradini in servizio, aumenta anche la sovracorrente dinserzione. n U 2 Ie = n+1 3 C
l
n fe = Icapa 2 n+1 f
corrisponde alla scarica delle batterie gi in tensione nel gradino appena inserito. Il secondo, di frequenza pi bassa, 1 2 LoC quindi molto spesso trascurabile rispetto al primo, (Lo molto maggiore di l), corrisponde alla scarica nella rete del sistema di batterie, i cui potenziali alla fine saranno identici. La chiusura dell n+1esimo gradino di una batteria frazionata rappresentata in fig. 9.
Queste sovratensioni non superano il doppio della tensione di rete e generalmente non causano problemi, in quanto tutti i componenti sono costruiti in modo da tollerare questa sollecitazione. Le sovracorrenti, invece, richiedono spesso degli accorgimenti opportuni per evitare di danneggiare i condensatori e lapparecchiatura.
fig. 8
fig. 9
MERLINI GERIN - Dossier Tecnico n 6
fig. 10
Queste correnti sono di ampiezza sempre superiore a quelle riscontrate alla chiusura e sono pertanto pi pericolose per linsieme dei materiali. E quindi di primaria importanza utilizzare unapparecchiatura il cui rapido ripristino delle caratteristiche dielettriche eviti completamente i riadescamenti.
In genere negli impianti esistenti, il valore di picco della sovracorrente non supera il valore massimo stabilito per le batterie di condensatori (100 volte la corrente a regime della batteria Icapa). In media, il valore di picco della sovracorrente dellordine di 1030 volte Icapa. La frequenza propria del transitorio compresa tra 300 e 1000 Hz. 1 Ie = fe = 2 LoC 2 2 Icapa
s
Nel caso di una batteria frazionata, la corrente transitoria molto pi elevata poich linduttanza di collegamento l delle singole batterie molto piccola rispetto allinduttanza di alimentazione della rete. Se non sono previsti particolari dispositivi di limitazione (induttanze limitatrici), la sovracorrente 3050 volte pi elevata che nel caso precedente. Considerando che nella maggior parte dei casi queste sovracorrenti superano i valori sopportabili dai materiali (apparecchiature e condensatori), risulta necessario utilizzare delle induttanze limitatrici (vedi 5).
fig. 11
fig. 12
fig. 13
Le norme IEC 70 e IEC 871, relative ai condensatori, prescrivono un coefficiente di sovraccarico del 30% (corrispondente a n=5 e x=17%). Se In la corrente di servizio continuo dellapparecchio, la corrente capacitiva massima a 50 Hz che potr transitare, quindi uguale a : Icapa = 0,7 In In (A) 630 1250 2500 3150 Icapa (A) 440 875 1750 2200
Durata meccanica Lapparecchiatura destinata al comando e alla protezione delle batterie di condensatori deve manovrare parecchie volte al giorno; quindi necessario che abbia, oltre ad una adeguata durata elettrica, anche una buona durata meccanica.
Soluzioni costruttive
Per rispondere a tutti questi problemi, Merlin Gerin privilegia la tecnica di interruzione in SF6. Poich la rigidit dielettrica di questo gas molto superiore a quella dellaria, linterruzione di correnti capacitive avviene senza riaccensioni n riadescamenti anche con una pressione di SF6 relativamente bassa ( 2,5 bar). La tenuta dielettrica allapertura non legata alle sollecitazioni subite nella precedente chiusura. Lusura dei contatti principalmente dovuta alla sovracorrente che si verifica allinserzione (lusura dovuta allapertura infatti trascurabile).
Pertanto, agli effetti della durata elettrica, si deve tener conto del valore di cresta delle correnti di inserzione e del relativo numero di manovre. Ad una buona vita elettrica concorre, oltre ad un buon progetto globale dellinterruttore, anche lutilizzazione di materiali sinterizzati a base di tungsteno sui contatti rompiarco e limpiego del gas SF6, caratterizzato da una struttura molecolare stabile e tale da garantire nel tempo un buon funzionamento. La robustezza e la semplicit degli apparecchi permettono di compiere, in generale, un numero di manovre 5 volte maggiore a quello richiesto dalla norma IEC 56.1987, ossia 10.000 manovre. Linsieme degli apparecchi NMG adatto a manovrare i banchi di condensatori in conformit alle norme IEO ed ANSI. Le prestazioni sono riportate in schede tecniche che forniscono, ad esempio, alcune caratteristiche di interruttori di manovra, contattori ed interruttori, riportate in allegato 1.
Norme
Norme IEC La norma IEC 56.1987 indica le modalit di prova per la chiusura e linterruzione di correnti capacitive (equivalente della norma CEI 17-1). Sono previsti 2 circuiti di prova: s circuito A: impedenza del circuito di alimentazione tale che la corrente di cortocircuito sia inferiore o uguale al 10% del potere di interruzione nominale di cortocircuito; s circuito B: impedenza del circuito di alimentazione tale che la corrente di cortocircuito sia dellordine del potere di interruzione nominale di cortocircuito dellinterruttore. Indicando con Ic il potere di interruzione su batteria di condensatori, sono prescritte 4 sequenze di prove (fig. 15). Ogni sequenza di prove deve comprendere, a sua volta, 10 prove se in trifase o 12 prove se in monofase. Per quanto riguarda il potere di chiusura su batterie di condensatori a gradini, la norma IEC richiama i metodi di calcolo delle correnti di inserzione e indica lordine di grandezza della frequenza propria di queste correnti: da 2 a 5 kHz. Norme ANSI I documenti relativi sono: ANSI C37-09-1979 ANSI C37-06 Definizione dei parametri di queste norme: s V: tensione nominale massima s Isc: corrente di cortocircuito
s
sequenza di prova 1 2 3 4
fig. 15
circuito di alimentazione A A B B
Sequenza per un'apparecchiatura trifase sequenza n sequenza tensione batteria singola batteria singola batteria a gradini batteria a gradini 1A 1B 2A 2B 2V 1+A 2V 1+A 2V 1+A 2V 1+A
numero di operazioni 24 O 24 CO 24 O 24 CO
fig. 16
A=
In ogni sequenza tollerata una riaccensione, se non ha luogo oltre un terzo di periodo dopo lestinzione (cio 5,5 ms). Numero di operazioni: 24 aperture ripartite nel seguente modo: s 12 O da 0 a 180 con 2 O ogni 30. s 6 O con tempo darco minimo 1 fase che interrompe a 7,5. s 6 O con tempo darco massimo 1 fase che interrompe a 7,5. Valore di Icapa (vedi fig. 17). Parametri di prove nel caso di batterie a gradini (fig. 18).
fig. 18
10
3 condizione Combinazione della 1 condizione + 2 condizione. Considerare per L il pi grande valore trovato.
Batteria a gradini
n gradini (identici) inseriti quando chiude l n+1esimo s Potenza unitaria :
s
Batteria singola
Potenza Q = U2 C = 3 U Icapa s Corrente di cresta di chiusura:
s
fig. 20
Q = U2 C = 3 U Icapa
s
Ie =
Ie =
l
Lo=induttanza di alimentazione Scc=potenza di cortocircuito della rete s Frequenza propria doscillazione: fe = 1 2 LoC
: induttanza di collegamento (con buona approssimazione si pu assumere 0,5 H/m per sbarre o cavi MT). s Frequenza propria doscillazione : fe = 1 2
l
con: s n: numero di gradini in servizio quando chiude ln+1esimo. s Q: potenza della batteria espressa in MVAr. s Ich.max.: potere di chiusura dellapparecchio su batterie di condensatori, espresso in k. s U: tensione in kV. s L: induttanza di limitazione in H 3 condizione Combinazione della 1 condizione + 2 condizione. Considerare per L il pi grande valore trovato.
In generale, non necessario lutilizzo dellinduttanza limitatrice, tranne nel caso di Scc elevata e Q bassa; la corrente di cresta deve essere quindi limitata per: u i condensatori se Ie >100Icapa u lapparecchiatura di manovra s Calcolo dellinduttanza di limitazione L (aggiunta a Lo). 1 condizione Ie >100Icapa (limite dei condensatori) Assumere:
Le induttanze di collegamento fra le differenti batterie sono generalmente molto modeste (dellordine dei H). Limpiego di una induttanza di limitazione in serie alla batteria (vedi fig. 20) necessario per limitare le correnti di chiusura. s Calcolo dellinduttanza di limitazione L (il valore di l aggiunto a L trascurabile). 1 condizione Ie >100Icapa (limite dei condensatori) Assumere :
2 2 n 2 10 U L n + 1 Q 2
Le induttanze di limitazione
Le induttanze devono essere adatte alle esigenze dellimpianto. A titolo di esempio, i principali parametri da considerare per la loro scelta sono i seguenti : s installazione: per interno o esterno s corrente nominale: da 1,3 In s tolleranza sul valore di induttanza: 0+20% s tenuta elettrodinamica: Icc di cresta al punto di collegamento alla rete. Le induttanze utilizzate sono in aria senza nucleo magnetico. I valori pi frequentemente utilizzati sono: 50, 100 o 150 H. Nota: Una pagina di sintesi dei calcoli delle correnti di chiusura, nel caso di batteria singola e batteria a gradini, riportata in appendice.
U2
con : L in U Q Scc
2 condizione Ie > Ich.max. corrente di cresta massima dellapparecchio (indicata nella tabella 2). Assumere :
2 condizione Ie > Ich.max. corrente di cresta massima dellapparecchio (indicata nellallegato 2). Assumere :
6 Q n 2 10 L n + 1 3 (Ich.max.)2 2
con : L in U Q Ich.max.
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6. Appendice
Tabelle di scelta per lutilizzazione dellapparecchiatura MT Merlin Gerin
Nella tabella 1 sono riportate le principali caratteristiche delle apparecchiature di media tensione previste per la manovra e la protezione delle batterie di condensatori. Le varie prove effettuate in laboratorio ed i calcoli teorici sullusura dei contatti secondo la legge di Weibull, ci permettono di garantire un elevato numero massimo di manovre per ogni apparecchiatura, in funzione del valore di corrente di chiusura (vedi tabella 2 ). La frequenza doscillazione ha poca influenza sullusura dei contatti e sul comportamento dellapparecchio.
GI GL
VO
da 630 a 4000 A
da 400 a 630 A
Rollarc (contattore)
400 A
240 A
12
fig. 21
fig. 21
13
Lo = induttanza di cortocircuito della rete Scc = 3UIcc con U / 3 = LoIcc potenza della batteria corrente di picco di chiusura Ie = frequenza propria d'oscillazione 2 LoC 100 Icapa vedi tabella 2 Icapa 0, 7 2 p.u. In 2 p.u. in generale, non si utilizza l'induttanza limitatrice (tranne nel caso di Scc elevata e Q bassa) fe = 1 Q = U2C = 3UIcapa 1 1 Scc Icapa 2 = Icapa 2 Q LoC
n = numero di gradini in servizio quando si inserisce l'n+1esimo l=induttanza limitatrice (0,5 H/m) Q = U2C = 3UIcapa; Q= potenza di ciascun gradino Ie = 2 n C n fe U = Icapa 2 3 n+1 l n+1 f 1
corrente di picco massima della batteria durata elettrica dell'apparecchiatura corrente nominale dell'apparecchiatura
2 l C 100 Icapa vedi tabella 2 In Icapa 0, 7 n+2 p.u. n+1 2n p.u. n+1 in generale, necessario utilizzare l'induttanza limitatrice 2 106 Q n 1 3 n + 1 (Ich.max.)2
2
fe =
coefficiente di sovratensione (lato rete) coefficiente di sovratensione (lato batteria) induttanza limitatrice
106
U2 2Q 2 Scc 3(Ich.max.)
Nota: per la definizione dei simboli utilizzati vedere pag. 3. L: H Q: MVAr Scc: Ich.max.: MVA k
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7. Bibliografia
Norme IEC 56, 1987 CEI 17.1, 1990 ANSI C37-09, 1979 ANSI C37-06, 1979 Pubblicazioni Economic optimisation of capacitor banks. C.G. POUZOLS pubblicazione Merlin Gerin Electra n 62 Circuit-breaker stresses when switching back - to - back capacitor banks Electra n 87 Requirements for capacitive current switching tests emploing synthetic test circuit for circuit-breakers without shunt resistors Prescrizioni ENEL Doc. Unificazione Dy 1501 Rapporti di prova CESI su interruttori Merlin Gerin
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20041 AGRATE (MI) Italia Tel. 039 6558111 Fax 039 6056900 www.schneiderelectric.it
In ragione dellevoluzione delle Norme e dei materiali, le caratteristiche riportate nei testi e nelle illustrazioni del presente documento si potranno ritenere impegnative solo dopo conferma da parte di Schneider Electric.