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Dossier tecnico n 6

Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT


Dossier tecnico n 6 Redatto a cura del Dipartimento di Media Tensione

Indice
1. Compensazione dellenergia reattiva Generalit Le tecniche di compensazione MT Definizione dei simboli utilizzati 2. Manovra delle batterie di condensatori Fenomeni elettrici legati all'inserzione Fenomeni elettrici legati all'interruzione Alcuni ordini di grandezza 3. Problemi dei condensatori e relative soluzioni Sollecitazioni elettriche Progettazione delle batterie di condensatori Dimensionamento termico dell'apparecchiatura 2 2 3 3 4 4 6 7 8 8 8 8

Questo dossier tecnico ha per obiettivo di: spiegare l'origine dei fenomeni che si manifestano durante la manovra di inserzione e disinserzione delle batterie di condensatori in media tensione; s presentare al lettore le formule per il calcolo delle grandezze elettriche caratteristiche ed i principali criteri di progetto; s illustrare gli aspetti tecnologici e normativi riguardanti le prestazioni delle apparecchiature destinate alla manovra e protezione delle batterie di condensatori.
s

4. Problemi dell'apparecchiatura e relative soluzioni tecniche 9 Principali aspetti tecnici 9 Soluzioni costruttive 9 Norme 10 5. Calcolo delle correnti di inserzione e delle induttanze di limitazione Introduzione Batteria singola Batteria a gradini Le induttanze limitatrici

11 11 11 11 11

6. Appendice 12 Tabelle di scelta per l'utilizzazione dell'apparecchiatura 12 Tabella 1: caratteristiche principali dell'apparecchiatura MT 12 Tabella 2: scelta dell'apparecchiatura MT in relazione alla durata elettrica 13 Tabella 3: calcoli delle correnti di chiusura 14 7. Bibliografia 15

Questa pubblicazione fa parte della collana "Dossier tecnici" coordinata dai Servizi Tecnici Centrali di Merlin Gerin. I Dossier tecnici rappresentano un agile strumento di lavoro frutto del patrimonio di esperienze e competenze aziendali. La collezione ha lo scopo di fornire informazioni pi approfondite ed essere un valido strumento di riferimento nei campi specifici delle apparecchiature elettromeccaniche, dell'elettronica industriale, del trasporto e della distribuzione dell'energia elettrica.
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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

1. Compensazione dellenergia reattiva


Generalit
L impiego dei condensatori in una rete elettrica conosciuto come metodo di compensazione. Questo utilizzo determinato da: s lobiettivo ricercato (evitare le penalit tariffarie per basso cos, alleggerire il carico dei cavi, dei trasformatori, incrementare il valore di tensione)
s s

Per settori

Esempio: per cabina primaria ENEL { u per officina o edificio di un utente BT


u s

Il metodo di compensazione dipende dalla politica energetica dei paesi e dei distributori. Negli U.S.A. la compensazione essenzialmente in MT per ragioni di politica tariffaria, contrariamente in Germania dove la compensazione fatta in BT perch si ritiene logico compensare lenergia reattiva esattamente nel punto di consumo. In Italia:
s

Individuale

il metodo di distribuzione dellenergia elettrica il regime di carico linfluenza prevedibile dei condensatori sulle caratteristiche della rete il costo dellinstallazione. La compensazione dellenergia reattiva pu essere (vedi fig.1) : Globale sulla rete AT per lente distributore x sulla rete MT per un utente MT Esempio:

Questa forma di compensazione tecnicamente ideale perch produce energia reattiva nel luogo stesso ove consumata, in una quantit rigorosamente adeguata alla necessit. Tuttavia questa soluzione ritenuta onerosa e conduce generalmente ad una sovracompensazione poich non tiene conto della possibile variazione dei carichi. Esempio: grossi motori MT o BT . In genere, linstallazione delle batterie di condensatori in media ed alta tensione pi economica per potenze superiori a circa 1000 kVAr, anche se lanalisi delle reti di differenti paesi mostra che non esiste una regola universale.

s s

ENEL installa batterie singole nelle sue cabine primarie AT/MT su reti a 10, 15 e 20 kV. La potenza di queste batterie pu raggiungere i 10 MVAr a 20 kV.

Gli utenti MT o BT devono compensare i propri impianti per ottenere un cos nel punto di collegamento alla rete superiore o uguale a 0,9.

u u u

sulla rete BT per un utente BT con batterie di tipo fisso.

fig. 1

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Le tecniche di compensazione MT
Compensazione tradizionale Le batterie di condensatori sono collegate in derivazione sulla rete. Esse possono essere: s Singole (fig. 2) Quando la loro potenza modesta e il carico relativamente costante. s Multiple o frazionate (fig. 3) Tale compensazione comunemente chiamata a gradini (back to back nel termine inglese). Questo tipo di batterie molto utilizzato in alcune grandi industrie (con forti potenze installate) e dai distributori denergia e permette una regolazione passo-passo dellenergia reattiva. Linserzione e la disinserzione delle batterie pu essere pilotata da rel di tipo varmetrico. Compensazioni particolari Nota: questi sistemi sono richiamati a titolo informativo. s Compensatori statici istantanei Quando necessaria una compensazione variabile e continua (industrie con forti carichi variabili e regolazione della tensione su reti AT), questa viene realizzata combinando condensatori, induttanze variabili ed elettronica di potenza (fig. 4). In generale il sistema composto da: u una batteria di condensatori fissa; u un sistema di filtri che neutralizza le eventuali armoniche presenti nella rete e quelle generate dallelettronica di potenza; u un induttanza variabile inserita tramite tiristori, con i quali possibile anche inserire parte dei condensatori. s Batterie in serie Nel caso di grandi reti con linee molto lunghe, le batterie di condensatori possono essere montate in serie sulla linea (fig. 5). Un tale montaggio permette una compensazione permanente ed adeguata ai bisogni poich lenergia reattiva fornita dipende dalla corrente circolante nella linea. Realizzazioni di questo tipo esistono nel continente americano, mentre non trovano applicazioni in Europa. necessario un sofisticato sistema per cortocircuitare i condensatori onde evitarne la distruzione, quando, in seguito ad un guasto, circola in linea una elevata sovracorrente.

Definizione dei simboli utilizzati


La trattazione riguarda esclusivamente i circuiti trifase. Le notazioni sono le seguenti : s Lalimentazione u U : tensione di rete u Icc : corrente di cortocircuito della rete u Scc : potenza di cortocircuito Scc = 3 U Icc =
u

U2 Lo

fig. 2

Lo : induttanza di cortocircuito della rete u f : frequenza di esercizio u : pulsazione alla frequenza di esercizio s I collegamenti u L : induttanza di collegamento (serie) della batteria (caso di batteria unica) u l : induttanza di collegamento (serie) di ogni gradino della batteria u L: induttanza limitatrice s Il carico u C : capacit della batteria u Q : potenza della batteria

(Q = U C =
2

3 U Icapa

fig. 3

u Icapa: corrente di regime che circola nella batteria s I fenomeni transitori u Ie : corrente di picco di chiusura u fe : frequenza di oscillazione di Ie u KA : coefficiente di sovratensione a monte (lato rete). KA espresso in p.u. = massimo valore di picco della tensione a monte in fase di chiusura, divisa per:

U 2 3 KB: coefficiente di sovratensione a valle (lato batteria) s Lapparecchiatura u In : corrente in servizio continuo u Ich.max: corrente di picco massima di chiusura.
u fig. 4

fig. 5

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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

2. Manovra delle batterie di condensatori


Fenomeni elettrici legati allinserzione
Linserzione di una batteria di condensatori, destinata a funzionare in derivazione su una rete, accompagnata da un regime transitorio causato dai fenomeni di carica della batteria. Dal punto di vista della corrente, la carica oscillante provoca una sovraintensit la cui ampiezza funzione delle caratteristiche della rete e della batteria. La chiusura equivale praticamente a stabilire, nel punto considerato, un cortocircuito di piccola durata (frequenza elevata in rapporto alla frequenza della rete). Dal punto di vista della tensione, la carica accompagnata dalla propagazione lungo la rete di unonda di perturbazione. Questi fenomeni transitori dipendono dalle caratteristiche della rete e dallistante di chiusura dei contatti o di preinnesco. I due casi tipici sono una batteria singola ed una batteria frazionata a gradini. Batteria singola (fig. 6) Poich L Lo, nei calcoli che seguono si trascura L rispetto a Lo. Linserzione di una batteria isolata su una rete rappresentata in fig. 7. Gli oscillogrammi di corrente e tensione mostrano la sovracorrente e le sovratensioni, a monte e a valle, che accompagnano la chiusura. La frequenza propria di oscillazione uguale a: fe = 1 2 LoC La corrente di picco di chiusura data da: Ie = U 2 3 C Scc = Icapa 2 Lo Q

Scc = potenza di cortocircuito della rete di alimentazione in MVA nel punto di collegamento. Q = potenza del condensatore espressa in MVAr.

Le sovratensioni a monte e a valle sono uguali, ossia: KA = KB 2 p.u.

fig. 6

fig. 7 4
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Batteria frazionata (fig. 8) Nota: per semplicit di calcolo si considera solo il caso di gradini tutti uguali; i calcoli sono pi complicati nel caso generale (vedi norma IEC 56.1987 allegato BB). Lo = induttanza di alimentazione l = induttanza di collegamento serie n = numero di gradini in servizio quando si inserisce ln+1esimo . Linserzione di un gradino, se fatta in presenza di batterie gi in tensione, accompagnata da due fenomeni transitori sovrapposti. Il primo, di frequenza molto elevata, 1 2
lC

Gli oscillogrammi di corrente e tensione mostrano le sovracorrenti e le sovratensioni che appaiono allinserzione e distinguono i due fenomeni. Da notare che il fattore di sovratensione KA propagato in rete tanto minore quanto maggiore il numero di gradini gi in servizio. Per contro, allaumentare del numero di gradini in servizio, aumenta anche la sovracorrente dinserzione. n U 2 Ie = n+1 3 C
l

Sovratensione : dal lato rete KA =

n+2 p.u. n+1 s dal lato batteria KB = 2n p.u. n+1

n fe = Icapa 2 n+1 f

Frequenza propria di oscillazione : fe = 1 2


lC

corrisponde alla scarica delle batterie gi in tensione nel gradino appena inserito. Il secondo, di frequenza pi bassa, 1 2 LoC quindi molto spesso trascurabile rispetto al primo, (Lo molto maggiore di l), corrisponde alla scarica nella rete del sistema di batterie, i cui potenziali alla fine saranno identici. La chiusura dell n+1esimo gradino di una batteria frazionata rappresentata in fig. 9.

Queste sovratensioni non superano il doppio della tensione di rete e generalmente non causano problemi, in quanto tutti i componenti sono costruiti in modo da tollerare questa sollecitazione. Le sovracorrenti, invece, richiedono spesso degli accorgimenti opportuni per evitare di danneggiare i condensatori e lapparecchiatura.

fig. 8

fig. 9
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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

Fenomeni elettrici legati allinterruzione


Quando lapparecchio di manovra ha interrotto la corrente nella batteria (pi precisamente nellistante di estinzione dellarco tra i contatti), questultima resta carica alla tensione di picco. La batteria si scarica quindi attraverso le resistenze di scarica di cui dotato ogni condensatore (tempo: da 1 a 5 minuti). La tensione di ritorno ai morsetti dellinterruttore raggiunge 2 Um dopo un semiperiodo (nellipotesi di tensione darco trascurabile). Se il ripristino delle caratteristiche dielettriche dellinterruttore aumenta pi rapidamente di questa tensione di ritorno, linterruzione avviene normalmente. Al contrario, se questo ripristino aumenta meno rapidamente della tensione di ritorno, si avr una scarica tra i contatti dellinterruttore (fig. 10 ). La norma distingue: s la riaccensione (scarica entro un quarto di periodo dopo linterruzione), fenomeno che non d luogo ad un incremento sensibile di tensione; s il riadescamento (scarica dopo pi di un quarto di periodo). In questo caso i fenomeni sono simili a quelli riscontrati alla chiusura, ma possono essere amplificati dal fatto che il riadescamento pu aver luogo ad una tensione uguale al doppio di quella di chiusura. Dal punto di vista teorico, con pi riadescamenti si constata che: s le sovratensioni di manovra aumentano progressivamente : 3 Um; 5 Um; 7 Um ... s le tensioni di ritorno tra i contatti dellinterruttore aumentano progressivamente: 2 Um; 4Um ... In pratica, le tensioni non aumentano cos rapidamente ed in modo tanto regolare ad ogni riadescamento, perch non sempre questo si manifesta in corrispondenza della differenza di tensione massima e perch anche lo smorzamento del circuito ha una certa influenza. Tuttavia, i successivi riadescamenti durante linterruzione di una batteria possono condurre a tensioni elevate, pericolose sia per la rete che per i condensatori. Le sovracorrenti provocate sono proporzionali alla differenza di tensione esistente tra la rete e i condensatori prima del riadescamento.

fig. 10

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Queste correnti sono di ampiezza sempre superiore a quelle riscontrate alla chiusura e sono pertanto pi pericolose per linsieme dei materiali. E quindi di primaria importanza utilizzare unapparecchiatura il cui rapido ripristino delle caratteristiche dielettriche eviti completamente i riadescamenti.

In genere negli impianti esistenti, il valore di picco della sovracorrente non supera il valore massimo stabilito per le batterie di condensatori (100 volte la corrente a regime della batteria Icapa). In media, il valore di picco della sovracorrente dellordine di 1030 volte Icapa. La frequenza propria del transitorio compresa tra 300 e 1000 Hz. 1 Ie = fe = 2 LoC 2 2 Icapa
s

Alcuni ordini di grandezza


Le sovracorrenti riscontrate allinserzione sono molto variabili a secondo del tipo di schema e della configurazione della rete. s Nel caso di una batteria singola, il valore di picco della corrente transitoria dipende dalla potenza di cortocircuito della rete (Scc) nel punto di collegamento. La fig. 11 mostra il rapporto : Ie Icapa in funzione di Scc e della potenza Q della batteria.

Nel caso di una batteria frazionata, la corrente transitoria molto pi elevata poich linduttanza di collegamento l delle singole batterie molto piccola rispetto allinduttanza di alimentazione della rete. Se non sono previsti particolari dispositivi di limitazione (induttanze limitatrici), la sovracorrente 3050 volte pi elevata che nel caso precedente. Considerando che nella maggior parte dei casi queste sovracorrenti superano i valori sopportabili dai materiali (apparecchiature e condensatori), risulta necessario utilizzare delle induttanze limitatrici (vedi 5).

fig. 11

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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

3. Problemi dei condensatori e relative soluzioni


Sollecitazioni elettriche
Le sovracorrenti e le sovratensioni create dalla manovra delle batterie di condensatori devono essere compatibili con quelle che i componenti dellimpianto sono in grado di sopportare. Se questi sono progettati per sopportare le normali sollecitazioni presenti nelle reti MT, sono necessarie alcune precauzioni aggiuntive nel caso in cui gli apparecchi di manovra non siano specificamente previsti per manovrare le batterie di condensatori. Dal punto di vista dei condensatori La sovratensione transitoria di 2 Um ai morsetti sopportata normalmente senza particolari deterioramenti, a condizione che non si ripeta pi di 1000 volte allanno. Le sovracorrenti di chiusura non devono superare 100 volte la corrente nominale della batteria. Si pu ritenere che una tale sovracorrente possa essere sopportata per 1000 volte allanno, mentre una sovracorrente pari a 30 volte In lo potrebbe essere per 100.000 volte allanno. Nel caso di sovracorrenti superiori, in serie con le batterie di condensatori vengono collegate le induttanze limitatrici. In queste condizioni, generalmente, non occorrono le induttanze limitatrici. La batteria di condensatori direttamente collegata alla rete tramite gli apparecchi di manovra scelti in funzione della tensione, potere di interruzione e corrente termica. s la corrente di inserzione Ie deve essere inferiore al potere di chiusura dellapparecchio di manovra, per il numero di manovre considerato. Batteria a gradini Le induttanze di collegamento tra le singole batterie di condensatori (sbarre, cavi) sono generalmente molto piccole. La limitazione del valore di picco della corrente di inserzione, per mezzo di apposite induttanze limitatrici poste in serie ai singoli gradini, necessaria per: s non superare le 100 volte la corrente nominale della batteria Icapa. s non superare il potere di chiusura dellapparecchio di manovra.

fig. 12

Dimensionamento termico dellapparecchiatura


Un apparecchio caratterizzato, tra laltro, dalla corrente nominale (corrente termica) che corrisponde a un riscaldamento accettabile delle sue parti . Quando questi apparecchi comandano e/o proteggono dei condensatori, si deve tener conto del fatto che leffettivo valore efficace della corrente assorbita pu essere superiore a quella indicata come dato di targa della batteria. I condensatori di potenza sono quindi progettati per sopportare in modo permanente fino a 1,3 volte il valore di targa della corrente. Di conseguenza anche lapparecchiatura di manovra deve essere scelta tenendo conto di questo sovraccarico termico, causato dalla presenza di armoniche di corrente di frequenza superiore alla frequenza industriale.

Progettazione delle batterie di condensatori


Si considerano 2 casi : s batteria singola (fig. 12) s batteria multipla o a gradini (fig. 13) Batteria singola Questa soluzione facilmente realizzabile per i seguenti motivi : s la Scc della rete non d luogo a sovracorrenti superiori a 100 Icapa s il numero di manovre relativamente basso poich non c la regolazione di energia reattiva.

fig. 13

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4. Problemi dellapparecchiatura e relative soluzioni tecniche


In generale, come apparecchi di manovra possono essere utilizzati: s interruttori, interruttori di manovra, e contattori nel caso di gradini multipli. s interruttori, con funzione anche di protezione, nel caso di batterie singole e per la protezione generale delle batterie multiple (fig. 14)

Principali aspetti tecnici


I principali aspetti tecnici riguardanti lapparecchiatura da utilizzare su batterie di condensatori sono riassunti qui di seguito: La corrente di inserzione La corrente di inserzione di una batteria di condensatori, a differenza di quanto avviene allinserzione degli altri tipi di carico, caratterizzata da una frequenza dellordine dei kHz. In questa condizione linterruttore sottoposto ad una serie di picchi di corrente durante il periodo di prearco, che comporta unusura dei contatti nettamente maggiore rispetto alle condizioni di impiego normali. Linterruzione I principali fenomeni relativi allinterruzione sono gi stati trattati in precedenza (paragrafo Fenomeni elettrici legati allinterruzione). Nel caso in cui lapparecchio assolva anche la funzione di protezione, si devono considerare le sollecitazioni relative allinterruzione della corrente di cortocircuito. Sovraccarichi dovuti alle armoniche I carichi non lineari (es.: forni ad arco, circuiti ferromagnetici saturi) ed i convertitori statici, danno luogo a sensibili armoniche di corrente a cui conseguono delle distorsioni nellonda di tensione. Nel caso dei condensatori, la corrente proporzionale alla frequenza, quindi ad armoniche di ordine n e di valore relativo x.%, e vale : I = UCn = I50Hz 1 + (n x)2 con U = U50Hz 1 + x 2 Il coefficiente di sovraccarico : 1 + (n x)2 1+ x2
fig. 14

Le norme IEC 70 e IEC 871, relative ai condensatori, prescrivono un coefficiente di sovraccarico del 30% (corrispondente a n=5 e x=17%). Se In la corrente di servizio continuo dellapparecchio, la corrente capacitiva massima a 50 Hz che potr transitare, quindi uguale a : Icapa = 0,7 In In (A) 630 1250 2500 3150 Icapa (A) 440 875 1750 2200

Durata meccanica Lapparecchiatura destinata al comando e alla protezione delle batterie di condensatori deve manovrare parecchie volte al giorno; quindi necessario che abbia, oltre ad una adeguata durata elettrica, anche una buona durata meccanica.

Soluzioni costruttive
Per rispondere a tutti questi problemi, Merlin Gerin privilegia la tecnica di interruzione in SF6. Poich la rigidit dielettrica di questo gas molto superiore a quella dellaria, linterruzione di correnti capacitive avviene senza riaccensioni n riadescamenti anche con una pressione di SF6 relativamente bassa ( 2,5 bar). La tenuta dielettrica allapertura non legata alle sollecitazioni subite nella precedente chiusura. Lusura dei contatti principalmente dovuta alla sovracorrente che si verifica allinserzione (lusura dovuta allapertura infatti trascurabile).

Pertanto, agli effetti della durata elettrica, si deve tener conto del valore di cresta delle correnti di inserzione e del relativo numero di manovre. Ad una buona vita elettrica concorre, oltre ad un buon progetto globale dellinterruttore, anche lutilizzazione di materiali sinterizzati a base di tungsteno sui contatti rompiarco e limpiego del gas SF6, caratterizzato da una struttura molecolare stabile e tale da garantire nel tempo un buon funzionamento. La robustezza e la semplicit degli apparecchi permettono di compiere, in generale, un numero di manovre 5 volte maggiore a quello richiesto dalla norma IEC 56.1987, ossia 10.000 manovre. Linsieme degli apparecchi NMG adatto a manovrare i banchi di condensatori in conformit alle norme IEO ed ANSI. Le prestazioni sono riportate in schede tecniche che forniscono, ad esempio, alcune caratteristiche di interruttori di manovra, contattori ed interruttori, riportate in allegato 1.

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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

Norme
Norme IEC La norma IEC 56.1987 indica le modalit di prova per la chiusura e linterruzione di correnti capacitive (equivalente della norma CEI 17-1). Sono previsti 2 circuiti di prova: s circuito A: impedenza del circuito di alimentazione tale che la corrente di cortocircuito sia inferiore o uguale al 10% del potere di interruzione nominale di cortocircuito; s circuito B: impedenza del circuito di alimentazione tale che la corrente di cortocircuito sia dellordine del potere di interruzione nominale di cortocircuito dellinterruttore. Indicando con Ic il potere di interruzione su batteria di condensatori, sono prescritte 4 sequenze di prove (fig. 15). Ogni sequenza di prove deve comprendere, a sua volta, 10 prove se in trifase o 12 prove se in monofase. Per quanto riguarda il potere di chiusura su batterie di condensatori a gradini, la norma IEC richiama i metodi di calcolo delle correnti di inserzione e indica lordine di grandezza della frequenza propria di queste correnti: da 2 a 5 kHz. Norme ANSI I documenti relativi sono: ANSI C37-09-1979 ANSI C37-06 Definizione dei parametri di queste norme: s V: tensione nominale massima s Isc: corrente di cortocircuito
s

sequenza di prova 1 2 3 4
fig. 15

circuito di alimentazione A A B B

corrente di prova in % di Ic da 20 a 40 non inferiore a 100 da 20 a 40 non inferiore a 100

Sequenza per un'apparecchiatura trifase sequenza n sequenza tensione batteria singola batteria singola batteria a gradini batteria a gradini 1A 1B 2A 2B 2V 1+A 2V 1+A 2V 1+A 2V 1+A

% Icapa 30 100 30 100

numero di operazioni 24 O 24 CO 24 O 24 CO

fig. 16

In (A) 1200 2000 3000


fig. 17

Icapa max (A) interruttore interno 630 1000 1600

interruttore esterno 400 400 400

In (A) 2000 3000

A=

Isc (vedi fig. 16) Isc Icapa

interruttore interno Ie (k) fe (kHz) 15 2,0 25 1,3

interruttore esterno Ie (k) fe (kHz) 20 4,2 20 4,2

In ogni sequenza tollerata una riaccensione, se non ha luogo oltre un terzo di periodo dopo lestinzione (cio 5,5 ms). Numero di operazioni: 24 aperture ripartite nel seguente modo: s 12 O da 0 a 180 con 2 O ogni 30. s 6 O con tempo darco minimo 1 fase che interrompe a 7,5. s 6 O con tempo darco massimo 1 fase che interrompe a 7,5. Valore di Icapa (vedi fig. 17). Parametri di prove nel caso di batterie a gradini (fig. 18).

fig. 18

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5. Calcolo delle correnti di chiusura e delle induttanze di limitazione


Introduzione
s Definizione dei simboli utilizzati (vedi 1 pag. 3). s Lapparecchiatura si suppone scelta per i calcoli che seguono, in funzione delle tensioni e correnti nominali (con In 1,3 Icapa), del potere di interruzione, ecc.

3 condizione Combinazione della 1 condizione + 2 condizione. Considerare per L il pi grande valore trovato.

Batteria a gradini
n gradini (identici) inseriti quando chiude l n+1esimo s Potenza unitaria :
s

Batteria singola
Potenza Q = U2 C = 3 U Icapa s Corrente di cresta di chiusura:
s

fig. 20

Q = U2 C = 3 U Icapa
s

Corrente di cresta di chiusura : 2 n C n fe U = Icapa 2 3 n+1 l n+1 f

Ie =

1 Scc Icapa 2 = Icapa 2 Q LoC

Ie =
l

Lo=induttanza di alimentazione Scc=potenza di cortocircuito della rete s Frequenza propria doscillazione: fe = 1 2 LoC

: induttanza di collegamento (con buona approssimazione si pu assumere 0,5 H/m per sbarre o cavi MT). s Frequenza propria doscillazione : fe = 1 2
l

con: s n: numero di gradini in servizio quando chiude ln+1esimo. s Q: potenza della batteria espressa in MVAr. s Ich.max.: potere di chiusura dellapparecchio su batterie di condensatori, espresso in k. s U: tensione in kV. s L: induttanza di limitazione in H 3 condizione Combinazione della 1 condizione + 2 condizione. Considerare per L il pi grande valore trovato.

In generale, non necessario lutilizzo dellinduttanza limitatrice, tranne nel caso di Scc elevata e Q bassa; la corrente di cresta deve essere quindi limitata per: u i condensatori se Ie >100Icapa u lapparecchiatura di manovra s Calcolo dellinduttanza di limitazione L (aggiunta a Lo). 1 condizione Ie >100Icapa (limite dei condensatori) Assumere:

Le induttanze di collegamento fra le differenti batterie sono generalmente molto modeste (dellordine dei H). Limpiego di una induttanza di limitazione in serie alla batteria (vedi fig. 20) necessario per limitare le correnti di chiusura. s Calcolo dellinduttanza di limitazione L (il valore di l aggiunto a L trascurabile). 1 condizione Ie >100Icapa (limite dei condensatori) Assumere :
2 2 n 2 10 U L n + 1 Q 2

Le induttanze di limitazione
Le induttanze devono essere adatte alle esigenze dellimpianto. A titolo di esempio, i principali parametri da considerare per la loro scelta sono i seguenti : s installazione: per interno o esterno s corrente nominale: da 1,3 In s tolleranza sul valore di induttanza: 0+20% s tenuta elettrodinamica: Icc di cresta al punto di collegamento alla rete. Le induttanze utilizzate sono in aria senza nucleo magnetico. I valori pi frequentemente utilizzati sono: 50, 100 o 150 H. Nota: Una pagina di sintesi dei calcoli delle correnti di chiusura, nel caso di batteria singola e batteria a gradini, riportata in appendice.

U2

200 10 6 Q Scc H kV MVAr MVA

con : L in U Q Scc

2 condizione Ie > Ich.max. corrente di cresta massima dellapparecchio (indicata nella tabella 2). Assumere :

2 condizione Ie > Ich.max. corrente di cresta massima dellapparecchio (indicata nellallegato 2). Assumere :
6 Q n 2 10 L n + 1 3 (Ich.max.)2 2

U2 106 2Q 3(Ich.max.)2 Scc H kV MVAr k

con : L in U Q Ich.max.

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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

6. Appendice
Tabelle di scelta per lutilizzazione dellapparecchiatura MT Merlin Gerin
Nella tabella 1 sono riportate le principali caratteristiche delle apparecchiature di media tensione previste per la manovra e la protezione delle batterie di condensatori. Le varie prove effettuate in laboratorio ed i calcoli teorici sullusura dei contatti secondo la legge di Weibull, ci permettono di garantire un elevato numero massimo di manovre per ogni apparecchiatura, in funzione del valore di corrente di chiusura (vedi tabella 2 ). La frequenza doscillazione ha poca influenza sullusura dei contatti e sul comportamento dellapparecchio.

Tabella 1: caratteristiche principali dellapparecchiatura MT


interruttori SF1 potere di interruzione 20 kA / 17,5 kV 16 kA / 24 kV 12,5 kA / 36 kV 31,5 kA / 12 kV 25 kA / 36 kV 50 kA / 7,2 kV 40 kA / 24 kV 31,5 kA / 36 kV 50 kA / 7,2 kV 40 kA / 12 kV 20 kA / 24 kV 10 kA / 7,2 kV 8 kA / 12 kV corrente nominale 400 e 630 A potere di interruzione su batterie di condensatori 440 A

GI GL

da 630 a 1600 A da 1250 a 4000 A

da 500 a 1000 A da 1000 a 3150 A

VO

da 630 a 4000 A

da 400 a 630 A

Rollarc (contattore)

400 A

240 A

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Tabella 2: scelta dell'apparecchiatura MT in relazione alla durata elettrica


interruttori GI GL SF1 VO Rollarc (contattore) numero massimo di manovre: Nmax 10.000 10.000 10000 10.000 300.000 Ich. corrispondente a Nmax - kAcresta 10 13 10 10 2 numero di manovre alla Ich.max 3.500 2.500 3.500 3.500 10.000 Iencl.max. kAcresta 15 25 15 15 8

Nota: le caratteristiche complete dell'apparecchiatura MT sono riportate nei cataloghi tecnici.

fig. 21

fig. 21

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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

Tabella 3: calcolo delle correnti di chiusura


batteria singola batteria frazionata (caso di gradini uguali)

Lo = induttanza di cortocircuito della rete Scc = 3UIcc con U / 3 = LoIcc potenza della batteria corrente di picco di chiusura Ie = frequenza propria d'oscillazione 2 LoC 100 Icapa vedi tabella 2 Icapa 0, 7 2 p.u. In 2 p.u. in generale, non si utilizza l'induttanza limitatrice (tranne nel caso di Scc elevata e Q bassa) fe = 1 Q = U2C = 3UIcapa 1 1 Scc Icapa 2 = Icapa 2 Q LoC

n = numero di gradini in servizio quando si inserisce l'n+1esimo l=induttanza limitatrice (0,5 H/m) Q = U2C = 3UIcapa; Q= potenza di ciascun gradino Ie = 2 n C n fe U = Icapa 2 3 n+1 l n+1 f 1

corrente di picco massima della batteria durata elettrica dell'apparecchiatura corrente nominale dell'apparecchiatura

2 l C 100 Icapa vedi tabella 2 In Icapa 0, 7 n+2 p.u. n+1 2n p.u. n+1 in generale, necessario utilizzare l'induttanza limitatrice 2 106 Q n 1 3 n + 1 (Ich.max.)2
2

fe =

coefficiente di sovratensione (lato rete) coefficiente di sovratensione (lato batteria) induttanza limitatrice

calcolo dell'induttanza limitatrice

106

U2 2Q 2 Scc 3(Ich.max.)

Nota: per la definizione dei simboli utilizzati vedere pag. 3. L: H Q: MVAr Scc: Ich.max.: MVA k

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7. Bibliografia
Norme IEC 56, 1987 CEI 17.1, 1990 ANSI C37-09, 1979 ANSI C37-06, 1979 Pubblicazioni Economic optimisation of capacitor banks. C.G. POUZOLS pubblicazione Merlin Gerin Electra n 62 Circuit-breaker stresses when switching back - to - back capacitor banks Electra n 87 Requirements for capacitive current switching tests emploing synthetic test circuit for circuit-breakers without shunt resistors Prescrizioni ENEL Doc. Unificazione Dy 1501 Rapporti di prova CESI su interruttori Merlin Gerin

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Apparecchiatura di manovra per le batterie di condensatori MT

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In ragione dellevoluzione delle Norme e dei materiali, le caratteristiche riportate nei testi e nelle illustrazioni del presente documento si potranno ritenere impegnative solo dopo conferma da parte di Schneider Electric.

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