delle protezioni BT
Guida Tecnica
Sommario
Glossario 2
Le esigenze della distribuzione elettrica 3
1.1. Sicurezza e disponibilità 3
1.2. Distribuzione elettrica BT 4
1.3. Funzioni e caratteristiche degli apparecchi di protezione 5
1.3.1. Le funzioni degli interruttori 5
1.3.2. Livello A: il quadro generale BT 5
1.3.3. Livello B: i quadri di distribuzione 6
1.3.4. Livello C: la distribuzione terminale 7
1.4. La norma CEI EN 60947-2 8
1.4.1 I principi 8
1.4.2. Richiamo delle caratteristiche elettriche 9
1.4.3. Coordinamento tra interruttori automatici 11
1.5. Tabella riepilogativa 12
Criteri di coordinamento 13
2.1. La limitazione 13
2.1.1. Principi 13
2.1.2. Potere di limitazione di un interruttore 14
2.1.3. Vantaggi 14
2.1.4. Curve di limitazione 16
2.2. La filiazione o protezione di sostegno (back-up) 17
2.2.1. Campo d’impiego 17
2.3. La selettività 19
2.3.1. Generalità 19
2.3.2. Tecniche di selettività 20
2.4. Le regole di selettività 23
2.4.1. Regole generali di selettività 23
2.5. La selettività delle protezioni differenziali 24
2.5.1. Selettività verticale 24
2.5.2. Selettività orizzontale 25
2.6. Coordinamento delle protezioni e norme impianto 26
La scelta di Schneider Electric 28
3.1. Gli interruttori aperti 29
3.1.1. Tecnologia dei poli 29
3.1.2. Le innovazioni tecniche degli interruttori Masterpact 29
3.2. Gli interruttori scatolati 34
3.2.1. Sganciatori 34
3.3. Gli interruttori modulari 35
3.4. Le regole della selettività da 1 a 6300 A 36
3.4.1. Regole generali di selettività 36
3.4.2. Regole di selettività per Masterpact NT e NW 36
3.4.3. Regole di selettività “naturale” tra Compact NSX 37
3.4.4 La selettività rinforzata mediante filiazione
con gli interruttori Compact NSX 38
3.4.5. Applicazioni particolari 39
3.4.6. Sintesi 39
Le regole della selettività e della filiazione 40
4.1. Tabelle di selettività 40
4.2. Tabelle di filiazione 40
4.3. Studio della selettività MT / BT da 1 a 6300 A 41
4.3.1. A livello del quadro generale BT 42
4.3.2. Filiazione 42
4.3.3. A livello del quadro generale w 43
4.3.4. A livello del quadro di distribuzione x 43
4.3.5. A livello del quadro di distribuzione terminale y 43
Schneider Electric 1
Glossario
(1) Le principali caratteristiche elettriche degli interruttori automatici sono descritte a pagina 8.
2 Schneider Electric
Le esigenze
della distribuzione elettrica
Schneider Electric 3
Le esigenze
della distribuzione elettrica
Livello A
quadro
generale BT
1600 A
23 kA
70 kA
1000 A
Livello B 60 kA
400 A 100 A
partenze
non
quadro prioritarie
di distribuzione partenze prioritarie
45 kA
100 A 160 A
75 kW
quadro cassetta
di distribuzione di distribuzione
Livello C 19 kA
16 A
illuminazione, riscaldamento…
Schema semplificato di un impianto tipo che riassume la maggior parte dei casi riscontrabili.
4 Schneider Electric
In breve
1.3. Funzioni e caratteristiche
degli apparecchi di protezione
i
elettrica di forte potenza:
v vengono generalmente installati nei quadri generali BT
1/3
come protezione degli arrivi e delle partenze di forte potenza;
v devono restare chiusi in caso di cortocircuito per
A permettere all’interruttore a valle di eliminare il guasto.
i Sono generalmente temporizzati.
2/3 La tenuta elettrodinamica e la forte tenuta termica
caratterizzata da una corrente di breve durata Icw sono
fondamentali.
La loro tenuta elettrodinamica è massima grazie
i
ad una particolare soluzione costruttiva (ved.pag. 29)
Schneider Electric 5
Le esigenze
della distribuzione elettrica
Fm Fm Le soluzioni costruttive
possibili sono:
v a semplice anello di
repulsione,
i v a doppia repulsione,
v ad estrattore, elemento
magnetico che respinge o
attira il contatto mobile.
i
Gli effetti della repulsione possono essere aumentati installando dei circuiti
magnetici:
b con effetti proporzionali al quadro della corrente,
b con effetti proporzionali all’andamento della corrente quindi particolarmente
efficaci a corrente elevata (Icc).
6 Schneider Electric
1.3.4. Livello C: la distribuzione terminale
Le protezioni sono poste direttamente a monte dei carichi; la selettività verso le
protezioni dei livelli superiori deve essere assicurata.
Questo livello è caratterizzato da una debole corrente di cortocircuito (alcuni kA).
E45218
Questi interruttori sono adatti a proteggere la distribuzione
terminale: è necessario limitare le sollecitazioni
i
termiche ed elettrodinamiche sui cavi, sui collegamenti
e sui carichi.
Le tecnologie degli interruttori modulari, utilizzati
soprattutto a questo livello dell’impianto, consentono
i
Fm di ridurre i problemi.
Negli interruttori modulari la limitazione dipende in
parte dall’azionatore magnetico. Dopo aver sbloccato
il meccanismo questo colpisce il contatto mobile
fornendogli anticipatamente una velocità elevata.
L’energia dell’arco si sviluppa quindi molto presto e
molto velocemente. Per gli interruttori di piccolo calibro
l’impedenza propria del polo contribuisce alla
limitazione.
i Gli interruttori modulari sono adatti soprattutto alle
applicazioni domestiche o alla protezione degli
ausiliari, conformemente alla norma CEI EN 60898.
Al contrario, se utilizzati per applicazioni industriali,
devono rispondere alle prescrizioni della norma
CEI EN 60947-2.
Schneider Electric 7
Le esigenze
della distribuzione elettrica
La norma stabilisce inoltre delle prove di laboratorio a cui sottoporre gli interruttori.
Queste prove sono molto complete e molto vicine alle reali condizioni d’impiego.
La conformità delle prove alla norma CEI EN 60947-2 è verificata da laboratori
DB116877
accreditati.
8 Schneider Electric
1.4.2. Richiamo delle caratteristiche elettriche
Le caratteristiche di regolazione sono date per curve di intervento. Tali curve
comprendono diverse zone delimitate dalle correnti qui di seguito indicate (definite
nell’allegato K della norma CEI EN 60947-2).
E45211
t Io
td
tsd
Ir Isd Ii Icu I
Schneider Electric 9
Le esigenze
della distribuzione elettrica
DB102110
Id Id
I cresta asimmetrica
I cresta simmetrica
Valore RMS
Icw
t t
(1) Queste caratteristiche sono per una determinata tensione d’impiego Ue.
10 Schneider Electric
1.4.3. Coordinamento tra interruttori automatici
Il termine «coordinamento» si riferisce al comportamento di due apparecchi installati
in serie su un circuito elettrico in presenza di un cortocircuito.
La selettività
Consiste nel garantire il coordinamento tra dispositivi di protezione installati in serie
in modo che, in caso di guasto a valle, intervenga solo l’interruttore installato
immediatamente a monte del guasto.
La norma CEI EN 60947-2 definisce un valore di corrente Is detto limite di selettività
tale che:
b se la corrente di guasto è inferiore al valore Is interviene solo l’interruttore D2 a valle,
b se la corrente di guasto è superiore al valore Is, intervengono entrambi gli interruttori
D1 e D2.
Così come per la filiazione, la selettività deve essere verificata con prove e test dei
punti critici.
La selettività e la filiazione possono essere garantite solo dal costruttore che
riporterà i risultati ottenuti in apposite tabelle.
E45015b
D2 D1 D1
E45015a
D2 D1 D1
D2
D2
zona di
sovrapposizione
I
I
IB Icu Icu
IB Icu Icu D2 D1
D2 D2+D1
Filiazione. Selettività.
Glossario
b Icc(D1): Corrente di cortocircuito nel punto in cui è installato D1,
b IcuD1: Potere di interruzione estremo di D1.
Schneider Electric 11
Le esigenze
della distribuzione elettrica
DB117210
DB116878
031887
Norma CEI EN 60947-2 b b b (1)
Sganciatore
magnetotermico v (2) b
elettronico b b
Caratteristiche prodotti
In tipica da 800 a 6300 A da 100 a 630 A da 1 a 125 A
Icu da 50 kA a 150 kA da 25 kA a 150 kA da 3 kA a 25 kA
Categoria d’impiego B A A
Capacità di limitazione * *** ***
b consigliato o obbligatorio
v possibile
*** importante
** normale
* poco importante
(1) Per un impiego domestico e similare conforme alla norma CEI EN 60898.
(2) Possibile fino a 250 A.
12 Schneider Electric
Criteri
di coordinamento
In breve
2.1. La limitazione
2.1.1. Principi
La corrente di guasto presunta Icc è la corrente di cortocircuito che circolerebbe nel
circuito in assenza di limitazione nel punto di installazione del dispositivo di
La limitazione è una tecnica che permette protezione.
all’interruttore limitatore di ridurre in modo
notevole le correnti di cortocircuito in un L’eliminazione in meno di un mezzo periodo della corrente di guasto, fa si che si
impianto. debba tenere conto solo della prima Icresta asimmetrica. Questa dipende dal cos ϕ di guasto
I vantaggi della limitazione sono molteplici: del circuito.
b attenuazione degli effetti dannosi
E45206b
Id
prodotti dalle correnti di cortocircuito
su un impianto:
v elettromagnetici, Icresta asimmetrica
v termici,
v meccanici, Icc
b base della tecnica di filiazione.
IL
UA
Em
ts t1 t2 t
Come è possibile vedere nella figura sopra riportata, a partire dall’istante Ts in cui i
contatti si separano, la forza controelettromotrice UA cresce fino al momento t1 in cui
è uguale alla tensione dell’alimentazione Em.
La corrente limitata ha così raggiunto il suo valore massimo, diminuendo e coprendo
il tempo t2. Il suo abbassamento è provocato dalla forza controelettromotrice il cui
valore è superiore a Em.
Schneider Electric 13
Criteri
di coordinamento
E45010
E45009
Icc Corrente
 2
Icc cresta transitoria A presunta
00%
presunta 100%
Icc cresta presunta
Icc cresta
limitata Corrente
0%
limitata
< 1%
t t
tcc
Limitazione in corrente e impulso termico.
2.1.3. Vantaggi
La limitazione attenua fortemente gli effetti dannosi prodotti dalle correnti di
cortocircuito su un impianto.
(1) In caso di cortocircuito si verifica un riscaldamento adiabatico dei conduttori (senza trasmissione
di calore con l’esterno per la rapidità dell’apporto di energia).
L’aumento di temperatura per un conduttore di sezione S è:
T T
K
Δθ = I2dt où I2dt è detto impulso termico (A2s).
S2
0 0
14 Schneider Electric
Applicazioni ai motori Funzioni
E45044
Le funzioni da assicurare su una partenza motore sono
le seguenti:
sezionamento e b il sezionamento,
protezione contro
b il comando,
i sovraccarichi
b la protezione contro i sovraccarichi,
b la protezione contro i cortocircuiti,
comando b protezioni complementari.
Una partenza motore può essere composta da 1, 2, 3 o
4 apparecchi diversi.
protezione contro Nel caso più frequente di associazione di più apparecchi
i sovraccarichi è necessario coordinare le diverse funzioni degli
o protezione apparecchi stessi.
termica
Coordinamento dei componenti della partenza motore.
protezioni Grazie alla limitazione, gli effetti dannosi delle correnti di
specifiche
o interna
cortocircuito sulla partenza motore sono fortemente attenuati.
al motore Una buona limitazione degli interruttori permette di ottenere
facilmente un coordinamento di tipo 2 secondo la norma
CEI EN 60947-4-1, senza sovradimensionamento dei
componenti. Questo tipo di coordinamento garantisce
Partenza motore. all’operatore un utilizzo ottimale della sua partenza motore
Tipo 1 Tipo 2
CEI EN 60947-4-1 CEI EN 60947-4-1
Il coordinamento di tipo 1 richiede che, in caso Il coordinamento di tipo 2 richiede che, in caso
di cortocircuito, l’avviatore non provochi danni di cortocircuito, l’avviatore non provochi danni
alle persone o agli impianti, alle persone o alle installazioni e sia in grado di
pur non potendo essere in grado di funzionare funzionare ulteriormente.
ulteriormente senza riparazioni o sostituzioni di Il rischio della saldatura dei contatti del
parti. contattore è ammesso, purché la loro
L’isolamento deve essere mantenuto anche separazione risulti facile.
dopo l’incidente. Prima di riavviare è sufficiente effettuare un
controllo rapido.
Prima di riavviare è necessario ripristinare Manutenzione ridotta e rapidità di rimessa
la partenza motore. in servizio.
Schneider Electric 15
Criteri
di coordinamento
b l’energia specifica passante limitata (in A2s), in funzione del valore efficace
della corrente di cortocircuito presunta.
Esempio: sempre sulla partenza sopra considerata, l’effetto termico passa da oltre
100 106 A2s a 6 106 A2s.
E45011
cresta
kA
200
90 kA kAeff
Icc eff presunta
energia
limitata
16 Schneider Electric
In breve
2.2. La filiazione o protezione di sostegno
(back-up)
La filiazione assicura un potere di interruzione “rinforzato” agli interruttori installati a
valle di un interruttore limitatore. L’interruttore limitatore, limitando i forti valori di
La filiazione permette di: corrente di cortocircuito nell’impianto, aiutano gli interruttori installati a valle.
b risparmiare sui componenti elettrici La filiazione permette di utilizzare un interruttore con potere di interruzione inferiore
e sui tempi di progettazione, alla corrente di cortocircuito calcolata nel suo punto d’installazione.
b semplificare la scelta delle protezioni,
installando interruttori con prestazioni 2.2.1. Campo d’impiego
standard.
2.2.1.1. La filiazione
b interessa tutti gli apparecchi situati a valle dell’interruttore limitatore,
b non è limitata a due apparecchi consecutivi, ma può essere realizzata anche tra
apparecchi installati in quadri diversi.
2.2.1.2. Principi
Quando i due interruttori intervengono (a partire dal punto IB), alla separazione dei
contatti di D1 una tensione d’arco UAD1 si aggiunge alla tensione UAD2 e aiuta
l’apertura dell’interruttore D2 con la limitazione complementare.
E45015c
E45217
D1 UAD1
UAD2
D2
t (s) D2 D1 I Icc
UAD1
IB UAD2
I
IB Icu Icu t1 t1' t2 t (ms)
(D2) (D2 + D1)
Schneider Electric 17
Criteri
di coordinamento
E45208
D1
D2
Icc (D)
I1 IcuD2 IcuD2/rinforzato
2.2.1.3. Vantaggi
La filiazione permette di sfruttare tutti i vantaggi della limitazione attenuando quindi
fortemente gli effetti dannosi prodotti dalle correnti di cortocircuito su un impianto,
ovvero:
b gli effetti termici
b gli effetti elettrodinamici,
b gli effetti elettromagnetici.
18 Schneider Electric
In breve
2.3. La selettività
2.3.1. Generalità
2.3.1.1. Principio
La selettività delle protezioni rappresenta La selettività consiste nell’assicurare il coordinamento tra le caratteristiche di
un punto chiave per la continuità di servizio. funzionamento di interruttori installati in serie in modo che, in caso di guasto a valle,
La selettività può essere: intervenga solo l’ interruttore installato immediatamente a monte del guasto. Si avrà
b parziale, un valore di corrente Is (detto limite di selettività) tale che:
b totale, b I di guasto > Is: i due interruttori aprono,
a seconda delle caratteristiche di b I di guasto < Is: solo D2 apre e interrompe il guasto.
associazione delle protezioni. E45215a
I di guasto
0 Ir D2 Is I di guasto
apre D1 e D2
solo D2 aprono
Dati costruttore
I costruttori forniscono la qualità della selettività in modo intrinseco:
b selettività totale, se Is è uguale a IcuD1 (l’associazione non potrà mai avere a che
fare con una corrente di guasto superiore a questo valore),
b selettività parziale, limitata a Is. Il valore Is può essere superiore al valore della
Icc(D2). Vista dall’utilizzatore la selettività è quindi totale.
Glossario
b Icc(D1): Corrente di cortocircuito nel punto di installazione di D1,
b IcuD1: Potere di interruzione estremo di D1.
Schneider Electric 19
Criteri
di coordinamento
E45213b
t D2 D1
D1
D2
Il limite di selettività Is è:
- Is = Isd2 se le soglie Isd1 e Isd2 sono troppo vicine o sovrapposte,
- Is = Isd1 se le soglie Isd1 e Isd2 sono sufficientemente distanziati.
In generale la selettività amperometrica si ottiene quando:
- Ir1 / Ir2 < 2,
- Isd1 / Isd2 > 2.
Il limite di selettività è:
- Is = Isd1.
Livello di selettività
La selettività è totale se Is > Icc(D2), o Isd1 > Icc(D2).
Questo implica in genere:
v un basso livello Icc(D2),
v una differenza importante tra i calibri degli interruttori D1 e D2.
La selettività amperometrica si applica prevalentemente a livello
di distribuzione terminale.
Selettività cronometrica
La selettività cronometrica è un ampliamento della selettività amperometrica.
Si ottiene differenziando i tempi di intervento dei dispositivi di protezione. Questa tecnica
consiste nell’applicare una temporizzazione ∆t all’intervento corto ritardo (CR) di D1.
DB102105
t D2 D1
D1
D2
Dt
Id
Ir2 Ir1 Isd 2 Isd 1 Ii 1
Le soglie di D1 e di D2 rispettano le regole di applicazione della selettività
amperometrica.
Il limite di selettività Is dell’associazione è uguale alla soglia istantanea Ii1 di D1.
20 Schneider Electric
Livello di selettività
Sono possibili due casi di utilizzo:
b sulle partenze terminali e/o intermedie
È possibile utilizzare interruttori in categoria A con un intervento temporizzato
dell’interruttore a monte. Questo permette di prolungare la selettività
amperometrica fino alla soglia istantanea Ii1 dell’interruttore a monte: Is = Ii1.
Se Icc(D2) non è troppo elevata (caso di una partenza terminale) si ottiene la
selettività totale.
b sugli arrivi e sulle partenze del quadro generale BT
A questo livello la continuità di servizio è prioritaria: le caratteristiche del circuito
permettono l’utilizzo di interruttori in categoria B adatti ad un intervento
temporizzato. Questo tipo di interruttori ha una tenuta termica elevata.
(Corrente nominale ammissibile di breve durata = 50 % Icu per ∆t = 1s): Is = Icw.
Anche per valori di Icc(D2) elevati, la selettività cronometrica assicura
generalmente una selettività totale: Icw1 > Icc(D2).
non limitatore
Ic
Id limitatore
di cortocircuito
ILd
Id Icc (D2)
Come mostrato dalla figura sopra riportata, D1 rileverà una corrente di guasto Id:
b uguale a Id in caso di interruttore non limitatore,
b uguale a ILd Id in caso di interruttore limitatore.
Il limite di selettività amperometrica e cronometrica Is dell’associazione D1 + D2
viene quindi portato ad un valore tanto maggiore quanto più l’interruttore limitatore a
valle è rapido ad intervenire.
Livello di selettività
L’utilizzo di un interruttore limitatore è molto efficace per ottenere una selettività
totale quando le regolazioni delle soglie (selettività amperometrica) e/o la soglia di
intervento istantaneo (selettività cronometrica) dell’interruttore a monte D1 sono
troppo basse rispetto alla corrente di guasto Id in D2 - Icc(D2).
Schneider Electric 21
Criteri
di coordinamento
DB116879
D1 filo pilota
ordine
D2 di attesa
ordine
D3 di attesa
Selettività logica.
Questo tecnica di selettività può essere applicata solo con sganciatori elettronici
installati sugli interruttori Compact e Masterpact: la Selettività logica gestisce solo le
funzioni Corto ritardo o Protezione Terra degli aparecchi pilotati.
In particolare è esclusa la funzione Protezione Istantanea.
Principi
b Lo scambio di informazioni richiede un tempo massimo di 100 ms quindi tutti gli
sganciatori interessati dalla selettività logica devono essere temporizzati sul
secondo gradino di temporizzazione (t maggiore di 100 ms);
b tutti gli interruttori che vedono transitare una corrente superiore alla soglia di
funzionamento inviano un segnale di attesa all’interruttore installato a monte;
b l’interruttore installato immediatamente a monte del cortocircuito, non ricevendo
nessun ordine di attesa, apre istantaneamente, mentre il successivo interruttore a
monte rimane chiuso consentendo così di realizzare un intervento selettivo.
Così facendo il tempo di eliminazione del guasto è limitato al minimo indispensabile
a tutti i livelli di selettività possono essere maggiori del numero di gradini di
temporizzazione e l’affidabilità globale dell’impianto è migliorata.
Funzionamento
Un filo pilota collega in cascata i dispositivi di protezione di un’installazione (cf. figura
selettività logica). Quando si verifica un guasto ogni interruttore installato a monte
del guasto invia un segnale (uscita livello alto) provocando il passaggio in
temporizzazione dell’interruttore a monte (ingresso a livello alto).
L’interruttore installato immediatamente a monte del cortocircuito, non ricevendo
nessun ordine di attesa, apre istantaneamente,.
Livello di selettività
Consigliata e molto utilizzata negli USA, questa tecnica permette di:
v realizzare facilmente e in standard la selettività su 3 o più livelli,
v eliminare gli effetti sul circuito legati all’intervento temporizzato della protezione
in caso di guasto che interessi direttamente le sbarre a monte. Tutte le protezioni
intervengono quasi istantaneamente,
v realizzare facilmente la selettività verso il circuito a valle con interruttori non comandati.
22 Schneider Electric
2.4. Le regole di selettività
b selettività logica
La selettività è sempre totale.
b Caso generale
v Le curve tempo / corrente forniscono “chiaramente” un valore di Icc (limitata o
presunta) inferiore all’intervento Corto ritardo dell’interruttore a monte;
la selettività è quindi totale.
E45223
Schneider Electric 23
Criteri
di coordinamento
Da
DDR
Db
DDR
Selettività verticale.
Condizione amperometrica
Il dispositivo differenziale deve intervenire tra I∆n e I∆n/2, ove I∆n rappresenta il
valore della corrente di funzionamento dichiarato. Occorre quindi avere un rapporto
minimo pari a 2 tra le soglie di intervento dei dispositivi a monte e a valle.
I valori normalizzati per uso domestico indicano un rapporto pari a 3.
Condizione cronometrica
Il tempo minimo di non intervento del dispositivo a monte deve essere superiore
al tempo massimo di intervento del dispositivo a valle per tutti i valori di corrente.
Nota: Il tempo di intervento dei dispositivi differenziali deve essere sempre inferiore o uguale al
tempo indicato nelle norme d’impianto per assicurare la protezione delle persone contro i contatti
indiretti.
24 Schneider Electric
Nel campo degli interruttori differenziali per uso domestico, le norme CEI EN 61008-1
(interruttori differenziali) e CEI EN 61009-1 (interruttori automatici differenziali)
definiscono dei tempi di funzionamento.
I valori della tabella corrispondono alle curve G e S.
La curva G (Generale) corrisponde ai dispositivi di protezione a corrente differenziale
di tipo generale non temporizzati e la curva S (Selettiva) ai dispositivi differenziali
temporizzati selettivi.
E45046
t
ms
500
200 S max.
100
50 G
20
500 A
10
1 2 5 10 Id / IDn.
DDR DDR
Selettività orizzontale.
Schneider Electric 25
Criteri
di coordinamento
Norme d’impianto
Le norma CEI 64-8 definisce l’applicazione di questi principi a seconda dello schema
di collegamento a terra considerato.
Selettività
La selettività è definita e stabilita qualunque sia il sistema di neutro utilizzato e
con qualsiasi tipo di guasto (sovraccarico, cortocircuito, guasto d’isolamento).
Tuttavia, in caso di guasto d’isolamento in sistema IT, il vantaggio della continuità di
servizio è garantito dallo schema di collegamento stesso che tollera il 1o difetto.
Tale vantaggio deve essere mantenuto con la ricerca e l’eliminazione rapida del guasto.
Filiazione
Al contrario le regole di filiazione sono date per un sistema tipo TN o TT.
26 Schneider Electric
E51174
L1
L2
L3
N
PE
Sistema TT.
E51122
L1
L2
L3
N
PE
Sistema TN.
E51175
L1
L2
L3
N
PE
Sistema IT.
Nota: La norma CEI 60364 definisce 3 tipi di schemi di collegamento a terra (detti anche sistemi
di neutro) e più precisamente:
Schneider Electric 27
La scelta di Schneider Electric
28 Schneider Electric
3.1. Gli interruttori aperti
Le tecnologie delle gamme Masterpact di Schneider Electric permettono di
rispondere alle esigenze di selettività in testa all’impianto oltre che alle specifiche
esigenze di limitazione legate ad alcuni tipi di applicazioni.
Compensazione elettromagnetica.
I
42 kA 65 kA
NT H1 NW H1
Icu = Ics = tenuta elettrodinamica Icw
3.1.2.2. Masterpact NW H2
Quando il livello di cortocircuito nel punto d’installazione dell’interruttore è superiore
alla sua tenuta termica, il potere di interruzione dell’interruttore dovrà essere
superiore alla sua tenuta termica Ics > Icw.
Per evitare danni all’apparecchio occorre una protezione interna che assicuri un
intervento istantaneo del dispositivo di protezione ad una soglia regolata
immediatamente al di sotto della tenuta elettrodinamica.
Schneider Electric 29
La scelta di Schneider Electric
Icc
E56818
TED
Campo di precisione
della soglia di
intervento
istantaneo
t (±10 %)
E56819
I
85 kA 100 kA
Ics = Icu
L’utilizzo di trasformatori di corrente in aria che consentono una misura più precisa
(assenza di saturazione), permette di avvicinarsi alla soglia della tenuta termica (Icw).
Questo migliora sensibilmente il livello di selettività permettendo quindi di eliminare
la protezione istantanea.
Questo garantisce una selettività totale con gli interruttori Compact NS installati a
valle, particolarmente utile nelle installazioni in grandi stabilimenti industriali
(Icc < 100 kA).
30 Schneider Electric
3.1.2.3. Masterpact NW H3
Con la versione NW H3 (In da 2000 A a 4000 A) si ha la possibilità di avere un
interruttore con elevato potere d’interruzione (Icu = Ics = 150 kA), mantenendo un
alto valore di corrente di breve durata ammissibile (Icw = 65 kA), per esigenze di
selettività cronometrica. Anche in questo caso, così come per la versione H2, per le
correnti di cortocircuito superiori a Icw si ha l’intervento di una soglia di
autoprotezione istantanea in corrispondenza della tenuta elettrodinamica
dell’interruttore, pari a 150 kA in valore di picco.
Sensore meccanico
Catena cinematica
3.1.2.4. Masterpact NW e NT L1
Con la versione L1, gli interruttori NT ed NW sono limitatori e hanno elevato potere
d’interruzione (Icu = 150 kA a Vn = 400 V).
Grazie alla loro capacità di limitazione consentono ad esempio di abbattere una
corrente di cortocircuito presunta pari a 150 kA in valore efficace ad un valore di
cresta di 75 kA e 170 kA rispettivamente per Masterpact NT ed NW.
L’interruttore NW L1 (In da 800 a 2000 A) conserva una buona tenuta termica
(Icw = 30 kA).
Schneider Electric 31
La scelta di Schneider Electric
Per ottenere una limitazione importante della corrente di cortocircuito anche per
questa versione è stato utilizzato il meccanismo brevettato di sgancio rapido della
versione H3.
La capacità di limitazione dipende dalla tensione d’arco creata tra il contatto fisso e il
contatto mobile al momento dell’apertura che deve avvenire in modo rapido.
Corrente di I
E56821
cc presunta
Corrente
limitata
t
Tempo iniziale di interruzione
U
UM
EM
e
Ua
t
Tempo d’intervento
ts
Magnete
a forma di U
32 Schneider Electric
DB116880
Camera d’interruzione
Ua
Magnete a
forma di U
Anello di
corrente in U
Per garantire tempi rapidi d’intervento ed ottenere una forte limitazione della corrente
di cortocircuito su apparecchi poco limitatori si utilizza un’unità di controllo che, in
presenza di un cortocircuito, consente di avere un intervento basato non sul valore
istantaneo della corrente, ma sulla pendenza del primo fronte di salita della forma
d’onda della corrente stessa; infatti la pendenza del fronte d’onda della corrente di
cortocircuito raggiunge i massimi valori negli istanti iniziali del guasto, quando la
corrente è in fase di rapida crescita, e quindi l’ordine di sgancio viene dato dall’unità
di controllo in tempi più rapidi.
Alla comparsa di una corrente di cortocircuito l’interruttore automatico a valle apre
non appena la corrente di guasto supera la sua soglia di sgancio eliminando il
guasto. Il Masterpact NT L1 a monte non interviene ma i suoi contatti si respingono
limitando le sollecitazione sul circuito.
Schneider Electric 33
La scelta di Schneider Electric
E45014
DB116881
Contatto Corrente di
fisso cortocircuito
Camera Pistone
Arco d’interruzione
elettrico
Camera Contatto
d’interruzione mobile
Arco
elettrico
Camera
d’interruzione Contatto
fisso
Camera di interruzione
Interruzione rotoattiva (repulsione dei contatti) Interruzione rotoattiva (pressione dei gas)
Questa tecnica innovativa di limitazione delle forti correnti utilizza una nuova energia
di intervento, la pressione, consequenza dell’energia dell’arco.
Funziona nel modo seguente:
b Ogni polo dell’interruttore possiede una camera di interruzione indipendente.
Al sopraggiungere della corrente di guasto si ha una più rapida repulsione dei contatti
e l’arco elettrico viene frazionato in due parti rendendo più facile la sua estinzione.
b Uno speciale dispositivo a pistone e molla utilizza la pressione prodotta
dall’energia dell’arco per provocare, al di sopra di una soglia di circa 25 In, uno
sgancio riflesso, 3 ms circa dopo la repulsione dei contatti.
b Al di sotto di questa soglia la pressione è insufficiente a provocare l’intervento e
l’impedenza degli archi limita la corrente di cortocircuito.
Il dimensionamento degli elementi delle camere di interruzione è legato alla taglia
dell’interruttore. La limitazione sarà tanto maggiore quanto più ridotta è la taglia
dell’interruttore.
Questa tecnica innovativa assicura agli interruttori Compact NSX un potere di
limitazione eccezionale e maggiori possibilità di selettività.
La tecnica di interruzione rotoattiva limita sul nascere le correnti di cortocircuito
riducendo così le sollecitazioni sugli impianti.
3.2.1. Sganciatori
Gli interruttori Compact NSX integrano uno sganciatore magnetotermico o elettronico.
La regolazione delle soglie Lungo Ritardo (LR) permette di assicurare la selettività
amperometrica.
La protezione Corto ritardo (CR) è regolata in standard con una mini-
temporizzazione da 5 a 7 ms (a seconda della taglia dell’interruttore), che permette
una selettività cronometrica per cortocircuiti di valore medio al di sopra della soglia di
intervento Corto ritardo (punto 1.4. norma CEI EN 60947-2)
34 Schneider Electric
3.3. Gli interruttori modulari
Gli interruttori di tipo modulare Multi 9 offrono prestazioni e caratteristiche adatte a
rispondere alle esigenze della distribuzione terminale:
E45221
i b potere di interruzione fino a 50 kA secondo
CEI EN 60947-2,
Fm b curve di intervento B, C, D, K, Z e MA,
b sistema d’installazione semplice e sicuro su guida DIN,
b Blocco Vigi agganciabile direttamente ai dispositivi
i di protezione.
Gli interruttori modulari Multi 9 funzionano secondo
i principi dell’azionatore magnetico, permettendo uno
sviluppo molto rapido dell’energia dell’arco.
Schneider Electric 35
La scelta di Schneider Electric
NW20 H2
DB102113
E45225
D1
D2
D1
Selettività limitata a 85 kA
Selettività totale
D2
36 Schneider Electric
3.4.3. Regole di selettività “naturale” tra Compact NSX
3.4.3.1. Selettività tra interruttori di distribuzione
I nuovi interruttori Compact NSX consentono di realizzare semplici regole di
selettività.
3.4.3.5. Principio
Quando i dispositivi di protezione D1 e D2 rilevano una corrente di cortocircuito
molto elevata, i contatti degli apparecchi si aprono contemporaneamente limitando
la corrente.
b L’energia dell’arco, importante a livello di D2, provoca il suo intervento.
b L’energia dell’arco, limitata a livello di D1, non è sufficiente a provocarne l’intervento.
L’interruttore a valle, di taglia inferiore, sarà più limitatore e sgancerà con una
limitazione in corrente tale che l’energia di guasto sarà ampiamente inferiore alla
soglia di intervento dell’interruttore a monte.
E56827
E56826
NSX100 NSX250
100 A 250 A
10000
1000
I2 t
100 D1
10 D2
t (s) D
D1
1
ND
D D2
.1
.01
.001
.5 1 10 100 300 Icu2 Icu1 I
x 100 A
Schneider Electric 37
La scelta di Schneider Electric
ID/IN1
D1
con gli interruttori Compact NSX
Nelle applicazioni che utilizzano gli interruttori tradizionali, quando si realizza la
filiazione tra due apparecchi, si ha l’intervento dell’interruttore a monte D1 che aiuta
l’interruttore a valle D2 ad interrompere la corrente. Il limite di selettività avrà un
UA D1 valore Is al massimo uguale al potere d’interruzione IcuD2 dell’interruttore a valle.
La tipologia costruttiva dei nuovi interruttori Compact NSX e l’innovativa tecnica di
t interruzione rotoattiva con correnti di cortocircuito elevate, permette di aumentare il
ts t's
limite di selettività.
PD1 b L’interruttore Compact NSX a valle (D2) rileva una corrente di cortocircuito molto
importante. Lo sgancio riflesso provoca un intervento molto rapido della protezione
(< 1 ms) con un’eccezionale limitazione della corrente di guasto.
Riflesso b L’interruttore Compact NSX a monte (D1) rileva una corrente di guasto molto
ridotta. Questa corrente genera una repulsione dei contatti (curva RC).
La repulsione dei contatti provoca una tensione dell’arco che limita ancora
maggiormente la corrente di cortocircuito.
Tuttavia la pressione generata dall’arco non è sufficiente a provocare lo sgancio
t riflesso.
ts
In questo modo l’interruttore Compact NSX D1 aiuta l’interruttore Compact NSX D2
ID/IN2 ad interrompere la corrente senza sganciare.
D2
Il limite di selettività Is può superare il potere di interruzione IcuD2 dell’interruttore a
valle e raggiungere il potere di interruzione rinforzato mediante filiazione.
UA D2
La selettività diventa quindi totale con un’ottimizzazione dei costi.
I t
E56825
PD2
Riflesso
Icu2 Icu1
t
ts t's Selettività Selettività Selettività
amperometrica cronometrica energetica
Selettività rinforzata mediante filiazione.
Selettività rinforzata mediante filiazione (curve).
Vantaggi della selettività totale offerta in standard dagli interruttori Compact NSX
Il vantaggio immediato è quello di rendere naturale la selettività totale con gli
interruttori Compact NSX quando:
v la differenziazione delle temporizzazioni LR e CR è superiore o uguale a 1,6,
v la differenziazione delle taglie degli interruttori è superiore o uguale a 2,5.
La figura sopra illustrata mostra i tre tipi di selettività
38 Schneider Electric
3.4.5. Applicazioni particolari
3.4.5.1. Confronto con i fusibili
Questa regole può essere confrontata con quella utilizzata per le associazioni di
fusibili in cui il rapporto delle correnti nominali (calibro) deve essere superiore a 1,6.
Tuttavia rispetto alle associazioni con fusibili:
b si utilizzano interruttori di distribuzione,
b le tabelle di selettività rinforzata create con i risultati delle prove permettono
spesso di scendere a percentuali paragonabili,
b la possibilità di ottenere la selettività e la filiazione con degli interruttori installati
a valle (selettività rinforzata),
b interruttore protezione motore,
b gli interruttori di protezione motore sono dimensionati in modo da adattarsi perfettamente
al calibro del motore, mentre il fusibile deve essere sovradimensionato rispetto alla
corrente nominale del motore.
D1
D2
M M M
3.4.6. Sintesi
La tabella sottostante riassume tutte le condizioni necessarie per ottenere una
selettività totale.
Interr. a monte Applicazione Interr. a valle D2 Rapporto Rapporto minimo tra le regolazioni
D1 delle taglie a monte e a valle
Protezione termica Protezione magnetica
TM Distribuzione TM o Multi 9 u 2,5 u 1,6 u2
Micrologic u 2,5 u 1,6 u 1,5
Partenza motore MA + relè termico separato u3 u2
Magnetotermico motore u3 u2
Micrologic Distribuzione TM o Multi 9 u 2,5 u 1,6 u 1,5
Micrologic u 2,5 u 1,3 u 1,5
Partenza motore MA + relè termico separato u3 u 1,5
Magnetotermico motore u3 u 1,5
Micrologic u 1,3 u 1,5
Schneider Electric 39
Regole per la selettività
e la filiazione
40 Schneider Electric
4.3. Studio della selettività
MT / BT da 1 a 6300 A
DB102109
1
Livello A
Solefuse 43 A
Quadro
generale BT
NW16N1 Micrologic 5.0 1600 A 2
cran 1
23 kA
70 kA
3
NS1000H
cran 0 1000 A
Livello B 65 kA
NSX400N 4
400 A 100 A
Partenze
non
NSX100N Quadro di prioritarie
distribuzione Partenze prioritarie
50 kA
NSX100F-MA
37 kW
Quadro di Cassetta di
distribuzione distribuzione
Livello C 29 kA
C60H-D 16 A
Illuminazione, riscaldamento…
Schema semplificato di un’installazione tipo che riassume la maggior parte dei casi riscontrabili in pratica.
Schneider Electric 41
Regole per la selettività
e la filiazione
10 000
E45029
5 000 NW16N1
Micrologic 5.0A F1
2 000 tsd = 0,1 s ON
Ii OFF
1 000 20 kV
1000 kVA
500 400 V
200
100 D1
50 23 kA
28
F1 = Solefuse 43 A
10
5
(s) 2
1
.5 max cran 0,4
.2
.1 cran 0,1
min cran 0
.02
.01
.005
.002
Selettività NW16N1/Fusibile.
(1) La messa in parallelo dei 3 trasformatori produce un’Icc comune sulle sbarre di 70 kA, mentre
ciascuno degli interruttori di alimentazione ha un Icc di 20 kA.
Nota: la selettività è totale con un interruttore MT a monte.
4.3.2. Filiazione
Non vi è filiazione tra gli interruttori NW16N1 e NS1000A.
42 Schneider Electric
Schneider Electric mette a disposizione dei Clienti il software i-project MT/BT di
aiuto alla scelta degli interruttori, che ottimizza la scelta, il coordinamento e le
regolazioni degli interruttori in funzione del tipo d’installazione.
Nota: A questo coordinamento si applica la regola di selettività tra interruttori Compact NSX
riportata a pagina 38.
.
Schneider Electric 43
Note
44 Schneider Electric
L’organizzazione commerciale Schneider Electric