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Analisi film “Quarto Potere” di Orson Wells

Orson Wells fu una grande figura emblematica del cinema, autore, attore e regista viene
considerato dai suoi colleghi come “enfant prodige”. Si rese famoso per lo scherzo della “Guerra
dei due mondi” con un finto sbarco di marziani. Il suo rapporto con il mondo del cinema fu molto
particolare, tra i suoi colleghi era molto stimato ma di fatto non fu compreso dal pubblico, prova
ne furono i diversi flop ai botteghini. Il suo più grande capolavoro è sicuramente “Quarto Potere”,
con il quale Orson Wells si spinge avanti utilizzando tecniche di narrazione e stilistiche senza
precedenti. La trama del film gira intorno alla figura del magnate della stampa Charles Foster Kane,
interpretare da Orson Wells stesso, che agiva per un proprio tornaconto, tutto basato alle sue
condizioni. La conseguenza di questi atteggiamenti fu il vuoto attorno a sé e che lo fece rimane
solo all'interno della sua gigantesca residenza di Candalù, dove muore abbandonato da tutti. Con
la morte di Kane, di cui non vediamo il volto, inizia il film ed è proprio durante la morte che viene
pronunciata la parola “Rosabella” (Rosebund), che risulterà alla fine essere la marca dello slittino
che verrà bruciato quando si trasferì dalla casa in Colorado. Da questa parola, Welles, servendosi
di una sequenza di flashback, 6 compreso il cinegiornale), mostra i frammenti della vita del
magnate, come se fossero i pezzi di un gigantesco puzzle (elemento che appare più volte nel film).
A cercare di ricostruire la vita di Kane sarà il giornalista Thompson, che intervistando diverse figure
vicino a Kane come l’ex moglie Susan, Bernstein collaboratore di Kane, il suo ex migliore amico
cercherà di ricomporre la vita di Kane. Di fatto riscostruire la vita di Kane risulta essere difficile, la
storia sembra ripartire più volte senza trovare la giusta direzione facendo entrare lo spettatore in
un “labirinto senza centro”, citando Borges. Appare quindi chiaro che il mondo del protagonista
risulta essere inaccessibile, come ad esempio nella prima ripresa del cartello “Non Oltrepassare”
della residenza, che allude anche alla vita di Kane. I vari personaggi che Thompson intervista
mettono a nudo varie visioni e aspetti della personalità di Kane. Dalla scomposizione del
personaggio di Kane emergono diversi temi come quello dell’infanzia e della morte, ma
soprattutto emerge una critica e l’ambiguità di quello che è il “sogno americano”, fatto di
accumulare grandi ricchezze ma che poi sfocia nell’incapacità di gestire i propri sentimenti e nella
solitudine del tipico uomo che ha tutto ma si sente comunque infelice.
Con “Quarto potere”, Orson Welles rivoluziona le pratiche del "cinema delle origini" rifondando le
tecniche della ripresa cinematografica. Welles fondendo elementi del teatro e del cinema,
ricostruisce il punto di vista dello spettatore con inquadrature innovative. In particolare, è
evidente l'uso espressionistico delle luci e ombre, che possono rimandare a una influenza del
cinema tedesco e russo.
Diversi sono gli aspetti innovativi, come l’utilizzo di una struttura a incastro e il fatto che il
protagonista compaia pochi secondi.
Uno degli aspetti più innovativi è sicuramente un uso consapevole e sistematico, della profondità
di campo (una tecnica che permette a tutto ciò che appare nell'inquadratura, sia in primo piano
che sullo sfondo, di essere costantemente a fuoco) e del piano sequenza (un'inquadratura che
svolge di per sé la funzione di sequenza, mostrando un intero episodio narrativo senza
interruzioni), è quindi evidente il rifiuto del montaggio, non c'è una vera e propria "guida", ma
grazie alla profondità di campo e al piano sequenza permetteva allo spettatore di costruire il film,
mantenendo a fuoco tutti gli elementi dell'inquadratura, Wells permette una nuova visione del
cinema, facendo soffermare lo spettatore su un particolare piuttosto che su un altro, utilizzando lo
schermo intero per scegliere. Grande importanza fu anche l’utilizzo della fotografia, con l’aiuto di
Toland direttore della fotografia, attraverso l’uso di speciali lenti , grandangoli e obiettivi a focale.
Esempi lampanti dell’utilizzo della profondità di campo e del piano sequenza sono ad esempio la
scena del comizio, del tentativo di suicidio di Susan, dove Welles e il suo operatore lavorarono
moltissimo per ottenere la maggiore profondità di campo possibile, anche se per riuscirci ebbero
bisogno di ricorrere a numerosi effetti speciali e particolari macchinari come la stampante ottica,
che permetteva di saldare in un'unica inquadratura cose e persone riprese in tempi diversi.
L'inquadratura dalla scena del tentato suicidio di Susan, moglie di Kane. Possiamo vedere in primo
piano il bicchiere e il flacone di sonnifero, sullo sfondo Kane che irrompe nella stanza, entrambi
questi soggetti sono perfettamente a fuoco, mentre la sagoma di Susan, in bilico tra la vita e la
morte, è del tutto sfocata. Nella sequenza dell’infanzia dove vengono ripresi simultaneamente in
più piani il piccola Kane, la madre, il padre e il banchiere Thatcher
Altra caratteristica del film è la mancanza di un tempo lineare, la struttura temporale è composta
da flashback, salti in avanti e ripetizioni.
Wells inoltre utilizza la cinepresa, uno strumento che di fatto non rappresenta la realtà dei
personaggi ma risulta essere invece l’occhio del regista.
Wells inoltre si caratterizza per l’uso consapevole di quello che è il sonoro all’interno del film,
riuscendo a mettere in risalto quella che era la capacità drammaturgica del suono

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