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UNI EN 932-2:2000 - 31-10-2000 - Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggregati - Metodi per la riduzione dei campioni di laboratorio
IDcompl
ITEM3 UNICEMENTO
TITOLO Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggregati - Metodi per la
riduzione dei campioni di laboratorio
Tests for general properties of aggregates - Methods for reducing laboratory samples
SOMMARIO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 932-2
(edizione gennaio 1999). La norma specifica dei metodi per la riduzione di campioni da
laboratorio di aggregati a campioni di prova, quando la massa della porzione di prova è:
prescritta con un preciso limite inferiore di massa, prescritta con una tolleranza attorno
ad una massa desiderata, determinata con precisione dalle prescrizioni di un metodo di
prova.
PARZIALMENTE SOSTITUITA
COLLEGAMENTI INTERNAZIONALI
LINGUA Italiano
PAGINE 13
PREZZO EURO Non Soci 32,00 Euro - Soci 16,00 Euro
Documento contenuto nel prodotto UNIEDIL STRUTTURE edizione 2007.1
E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.
OTTOBRE 2000
NORMA EUROPEA
DESCRITTORI
di riduzione
RELAZIONI NAZIONALI
ORGANO COMPETENTE UNICEMENTO - Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte, Calce-
struzzi e Cemento Armato
RICONFERMA
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 932-2 (edizione gennaio 1999), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNICEMENTO (Ente di Normazione dei Leganti Idraulici, Malte,
Calcestruzzi e Cemento Armato - via Battistotti Sassi 11B, 20133
Milano), ente federato all’UNI, che segue i lavori europei sull’argo-
mento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha appro-
vato il progetto europeo il 23 ottobre 1998 e la versione in lingua ita-
liana della norma il 13 ottobre 1999.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
INDICE
PREMESSA 2
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
3 DEFINIZIONI E SIMBOLI 3
figura 1 Divisione a 1/2 ............................................................................................................................................... 4
figura 2 Divisione a 3/4 ............................................................................................................................................... 4
figura 3 Divisione a 5/8 ............................................................................................................................................... 4
4 PRINCIPIO 5
5 ATTREZZATURA 5
GENNAIO 1999
DESCRITTORI Aggregato, prova, campione, preparazione del campione di prova, metodo di riduzione
ICS 91.100.15
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
1999 CEN
Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono
riservati ai Membri nazionali del CEN.
PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 154 "Aggre-
gati", la cui segreteria è affidata al BSI.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante
la pubblicazione di un testo identico, o mediante notifica di adozione, entro luglio 1999 e le
norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro il 1° dicembre 2003*).
La presente norma fa parte di una serie di norme per determinare le proprietà generali de-
gli aggregati. Metodi di prova per determinare altre proprietà degli aggregati sono trattati
da parti delle norme europee seguenti:
EN 933 Tests for geometrical properties of aggregates [Prove per determi-
nare le caratteristiche geometriche degli aggregati]
EN 1097 Tests for mechanical and physical properties of aggregates [Prove
per determinare le proprietà meccaniche e fisiche degli aggregati]
EN 1367 Tests for thermal and weathering properties of aggregates [Prove per
determinare le proprietà termiche e la degradabilità degli aggregati]
EN 1744 Tests for chemical properties of aggregates [Prove per determinare
le proprietà chimiche degli aggregati]
prEN 13179 Tests for filler aggregate used in bituminous mixtures [Prove per
aggregati complementari usati negli impasti bituminosi]
Le altre parti della EN 932 saranno:
Parte 1: Methods for sampling [Metodi di campionamento]
Parte 3: Procedure and terminology for simplified petrographic description
[Procedura e terminologia per la descrizione petrografica semplificata]
Parte 5: Common equipment and calibration [Attrezzatura comune e taratura]
Parte 6: Definitions of repeatibility and reproducibility [Definizioni di ripetibi-
lità e riproducibilità]
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
*) Nota nazionale - A seguito di decisioni del Bureau Technique del CEN, è ammesso, in casi ben definiti e per un periodo
transitorio fissato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee.
Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate.
In relazione al gruppo di norme europee, per le prove per determinare le proprietà generali degli aggregati, il CEN ha fis-
sato per la presente norma europea un periodo transitorio con scadenza 1° dicembre 2003.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 932-1 Tests for general properties of aggregates - Methods for sampling
[Metodi di prova per determinare le proprietà generali degli aggre-
gati - Metodi di campionamento]
prEN 932-5 Tests for general properties of aggregates - Common equipment
and calibration [Metodi di prova per determinare le caratteristiche
generali degli aggregati - Attrezzatura comune e taratura]
3 DEFINIZIONI E SIMBOLI
3.1 Definizioni
Ai fini della presente norma europea, si applicano le definizioni seguenti:
3.1.2 campione ridotto: Campione ottenuto per mezzo di un procedimento di riduzione del campione.
3.1.3 porzione di prova: Campione ridotto utilizzato interamente in una singola prova.
3.1.4 campione di prova: Campione utilizzato in una singola determinazione quando un metodo
di prova richiede più di una determinazione di una singola caratteristica.
3.1.5 divisione a 1/2: Divisione di un campione in due campioni ridotti aventi massa approssima-
tivamente uguale (vedere figura 1).
3.1.6 divisione a 3/4: Divisione di un campione in due campioni ridotti, aventi massa approssi-
mativamente pari a 3/4 e 1/4 della massa del campione originale (vedere figura 2).
3.1.7 divisione a 5/8: Divisione di un campione in due campioni ridotti, aventi massa approssi-
mativamente pari a 5/8 e 3/8 della massa del campione originale (vedere figura 3).
Nota - Le linee tratteggiate denotano la divisione di un campione in due campioni ridotti. Una linea punteggiata denota l'aggiunta di un
campione ridotto ottenuto da una fase di divisione precedente.
Nota - Le linee tratteggiate denotano la divisione di un campione in due campioni ridotti. Una linea punteggiata denota l'aggiunta di un
campione ridotto ottenuto da una fase di divisione precedente.
3.2 Simboli
mL massa dei campioni di laboratorio (in grammi o kilogrammi);
mS massa del campione ridotto (in grammi o kilogrammi);
mT massa della porzione di prova specificata (in grammi o kilogrammi).
4 PRINCIPIO
I procedimenti indicati nella presente norma europea sono tali per cui i campioni di prova
si ricavano mediante il minimo numero di passaggi e suddivisioni. In questo modo, per
quanto possibile, l'operatore evita di effettuare piccoli aggiustamenti al campione di prova
e non può scegliere arbitrariamente le particelle da collocare nel campione di prova.
5 ATTREZZATURA
L'attrezzatura deve essere quella prescritta nella EN 932-1, con l'aggiunta di un adeguato
sistema di frantumazione e macinazione.
Tutte le attrezzature devono rispettare le prescrizioni generali del prEN 932-5.
Nota In ogni caso, possono essere utilizzate attrezzature con forme diverse, fintanto che dimensioni e lunghezze siano
rispettate e le attrezzature possano essere utilizzate in conformità con i metodi di riduzione descritti da 7 a 13.
6.2 Metodi di prova che specificano esclusivamente un limite inferiore della massa della
porzione di prova
Per i metodi di prova che specificano esclusivamente una massa minima (mT) per la porzione
di prova o per ciascuno dei diversi campioni di prova, si deve utilizzare uno dei procedimenti
seguenti per ottenere una massa compresa tra il 100% e il 150% della massa specificata:
a) riduzione del campione mediante divisore rotante (vedere 7);
b) riduzione del campione mediante campionatore a scatola (vedere 8);
c) riduzione del campione mediante frazionamento a sessola (vedere 9);
d) riduzione del campione mediante quartatura (vedere 10).
Nota a) di cui sopra, è il procedimento preferito, mentre d) non è consigliata per ampie distribuzioni granulometriche.
6.3 Metodi di prova che consentono una larga tolleranza rispetto alla massa indicata
Per i metodi di prova che richiedono una massa della porzione di prova adatta alla capa-
cità dell'attrezzatura che si utilizza, ma che consentono una larga tolleranza rispetto alla
massa della porzione di prova (per esempio, determinazione dei solfati idrosolubili), si de-
ve utilizzare uno dei procedimenti seguenti che fornisca una massa della porzione di pro-
va compresa entro ± 15% della massa specificata:
a) riduzione del campione mediante divisore rotante (vedere 7);
b) riduzione del campione mediante campionatore a scatola (vedere 8);
c) riduzione del campione mediante frazionamento a sessola (vedere 9).
Nota a) di cui sopra, è il procedimento preferito.
6.4 Metodi di prova che specificano una massa della porzione di prova con una stretta
tolleranza
Per i tipi di metodi di prova seguenti, che richiedono che la massa della porzione di prova
sia compresa entro una tolleranza limitata rispetto alla massa specificata, si utilizza il pro-
cedimento specificato in 11:
a) metodi di prova per cui la massa della porzione di prova viene determinata mediante
la capienza di un contenitore utilizzato nella prova (per esempio, per massa volumica
specifica);
b) metodi di prova che coinvolgono la confezione di provini (per esempio provini di malta
con leganti bituminosi o con leganti idraulici) per frazioni di aggregato che devono es-
sere pesati con accuratezza di 5 g o meno;
c) metodi di prova in cui la massa della porzione di prova viene specificata con una tol-
leranza molto stretta.
8.1 Ottenimento di una massa della porzione di prova compresa tra il 100% e il 150% di
una determinata massa
8.1.1 Calcoli
Ottenere il valore della massa specificata mT della porzione di prova dal metodo di prova
e calcolare 0,75 mT e 1,5 mT.
Nota Se un metodo di prova viene eseguito frequentemente nel laboratorio in cui viene eseguita la riduzione del
campione, potrebbe essere conveniente visualizzare le informazioni pertinenti, vedere figura B.1.
Determinare la massa del campione da laboratorio, mL. Calcolare mS = mL/2, mL/4, mL/8,
mL/16, .... fino a quando viene ottenuta una massa mS che sia minore di 1,5 mT.
NO SI
0,75 mT < mS < mT
Eseguire una
divisione a 3/4
8.2 Ottenimento di una massa della porzione di prova compresa tra l’85% e il 115% di una
massa specificata
8.2.1 Calcoli
Ottenere il valore della massa specificata mT della porzione di prova dal metodo di prova
e calcolare 0,75 mT, 0,85 mT, 1,15 mT e 1,5 mT.
Nota Se un metodo di prova viene eseguito frequentemente nel laboratorio in cui viene eseguita la riduzione del
campione, potrebbe essere conveniente esporre le informazioni pertinenti, vedere figura B.2.
Determinare la massa del campione di laboratorio mL. Calcolare mS = mL/2, mL/4, mL/8, .... fino
a quando viene ottenuta una massa mS che sia minore di 1,5 mT.
NO SI
0,75 mT < mS < 0,85 mT
NO SI
0,85 mT < mS < 1,15 mT
13.1 Dividere il campione di laboratorio in due campioni ridotti mediante divisione da 1/2. Te-
nere i due campioni ridotti separati e preparare una porzione di prova della massa speci-
ficata da ciascun campione ridotto, utilizzando i procedimenti specificati da 7 a 9.
13.2 Preparare, come specificato da 7 a 9, una porzione di prova avente la massa richiesta.
Rimescolare tutti i materiali scartati, miscelarli attentamente, quindi seguire lo stesso pro-
cedimento di cui sopra, per ottenere la seconda porzione di prova.
figura A.1
B.1 Esempio 1: Preparazione di una porzione di prova per una prova di stacciatura da un
campione di laboratorio con granulometria massima di 32 mm
Il metodo di stacciatura richiede una porzione di prova di almeno 10 kg per la granulome-
tria data. Una tolleranza dal 100% al 150% è accettabile, come specificato in 6.2, con
mT = 10 kg.
Seguendo i procedimenti specificati in 8.1.1, calcolare:
a) 0,75 mT = 7,5 kg;
b) 1,5 mT = 15,0 kg.
Supponiamo che la massa del campione di laboratorio sia mL = 75 kg. Calcolare le divisioni
a 1/2 successive della massa del campione di laboratorio, come mostrato nel prospetto B.1.
Questo mostra che dopo tre divisioni a 1/2 si otterrebbe un campione ridotto avente mas-
sa di 9,4 kg. Questa sarebbe minore della massa minima richiesta per la porzione di pro-
va. Perciò, il primo passo dovrebbe essere una divisione a 3/4 seguita da due divisioni a
1/2, come mostrato nel prospetto B.2. Un campione ridotto di 14,1 kg è una porzione di
prova accettabile.
prospetto B.1 Calcolo delle divisioni successive a 1/2 di un campione di laboratorio avente massa di 75 kg
Nel laboratorio in cui la riduzione del campione viene eseguita, potrebbe essere utile vi-
sualizzare le informazioni seguenti, mostrate nella figura B.1.
figura B.1 Prova di stacciatura di un aggregato da 32 mm
mS compreso tra 7,5 kg e 10,0 kg: una divisione a 3/4, quindi divisioni a 1/2
Nel laboratorio in cui la riduzione del campione viene eseguita, potrebbe essere utile vi-
sualizzare le informazioni seguenti, mostrate nella figura A.2.
figura B.2 Determinazione degli inquinanti leggeri in aggregati fini
mS compreso tra 260 g e 300 g: una divisione a 5/8, quindi divisioni a 1/2
mS compreso tra 400 g e 525 g: una divisione da 3/4, quindi divisioni a 1/2
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Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
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20133 Milano, Italia