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Heidegger riparte dalla domanda metafisica Anche Heidegger, come già Nietzsche,
fondamentale, quella relativa al «senso interpreta il proprio pensiero come il primo
dell’essere in generale» capace di far uscire la tradizione filosofica
occidentale dagli errori della metafisica.
A suo avviso la filosofia, da Platone in poi, ha
commesso l’errore di confondere l’essere con un
ente
A suo parere Nietzsche non era riuscito in
questo intento, in quanto egli risolve il
Ovvero di identificare l’essere con una realtà «nichilismo» attraverso un potenziamento del
oggettiva, immutabile e facilmente individuabile soggetto (Übermensch). Ma il soggetto è esso
stesso un presupposto metafisico
La filosofia occidentale si è Esso ignora la «differenza Heidegger avrà difficoltà a
sviluppata a partire dunque ontologica», ovvero lo esprimere tale «senso
da quello che Heidegger scarto che esiste tra l’essere dell’essere», impossibilitato
chiama «oblio dell’essere» in generale (che è una dal linguaggio stesso,
proprietà comune a modellato sull’ente e quindi
qualsiasi ente) e l’ente (che incapace di esprimere
è invece un essere questa dimensione originaria
La metafisica però non si è determinato, individuato e
dissolta con la «morte di Dio». specifico
Essa anzi si è concretizzata La seconda fase del pensiero di Heidegger sarà
materialmente nel mondo proprio dedicata a questa ricerca. Attraverso
contemporaneo, attraverso forzature semantiche ed etimologiche del
l’imporsi totalitario della tecnica linguaggio (e allo studio del linguaggio poetico)
La tecnica infatti, con la sua egli cercherà di indicare questo apparire
La tecnica non è altro che il serialità, ovvero con la dell’origine quale orizzonte in cui ogni ente è
mondo organizzatosi secondo i ripetizione dell’identico, la collocato
criteri propri della metafisica. rinuncia al progetto,
rappresenta il dominio Su questo tema consulta la mappa
assoluto dell’ente. concettuale sulla filosofia in generale di
Martin Heidegger
La vita condizionata dalla La civiltà della tecnica e della Il Gestell (dispositivo) è la più
tecnica è quella che metafisica si è ormai diffusa perfetta espressione del mondo
Heidegger definisce del «si a livello planetario, e ha tecnico-metafisico. Una realtà
anonimo», del discorso senza provocato una condizione mortifera, nichilistica, in cui tutto è
profondità che si fa sostanzialmente di predeterminato, dove non esiste
chiacchiera, pettegolezzo, «nichilismo» uno spazio per una progressione
curiosità, equivoco. progettuale, per un progetto di vita
[vd. sempre mappa cioè che si emancipi dal
concettuale cit.] conformismo dominante