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UNITA’ DIDATTICA SULLA TECNICA

Premessa: Già Friedrich Nietzsche Eguale pretesa si ritrova in Martin Heidegger.


volontà di considerava il suo In lui il rinnovamento della filosofia,
superamento della pensiero un nell’epoca della morte di Dio, sta nel
METAFISICA da parte superamento definitivo comprendere l’autentico significato della
della filosofia della metafisica, che domanda filosofica fondamentale,
novecentesca aveva contraddistinto il oltrepassando le limitate risposte della
pensiero occidentale metafisica.
per più di 2000 anni

Heidegger riparte dalla domanda metafisica Anche Heidegger, come già Nietzsche,
fondamentale, quella relativa al «senso interpreta il proprio pensiero come il primo
dell’essere in generale» capace di far uscire la tradizione filosofica
occidentale dagli errori della metafisica.
A suo avviso la filosofia, da Platone in poi, ha
commesso l’errore di confondere l’essere con un
ente
A suo parere Nietzsche non era riuscito in
questo intento, in quanto egli risolve il
Ovvero di identificare l’essere con una realtà «nichilismo» attraverso un potenziamento del
oggettiva, immutabile e facilmente individuabile soggetto (Übermensch). Ma il soggetto è esso
stesso un presupposto metafisico
La filosofia occidentale si è Esso ignora la «differenza Heidegger avrà difficoltà a
sviluppata a partire dunque ontologica», ovvero lo esprimere tale «senso
da quello che Heidegger scarto che esiste tra l’essere dell’essere», impossibilitato
chiama «oblio dell’essere» in generale (che è una dal linguaggio stesso,
proprietà comune a modellato sull’ente e quindi
qualsiasi ente) e l’ente (che incapace di esprimere
è invece un essere questa dimensione originaria
La metafisica però non si è determinato, individuato e
dissolta con la «morte di Dio». specifico
Essa anzi si è concretizzata La seconda fase del pensiero di Heidegger sarà
materialmente nel mondo proprio dedicata a questa ricerca. Attraverso
contemporaneo, attraverso forzature semantiche ed etimologiche del
l’imporsi totalitario della tecnica linguaggio (e allo studio del linguaggio poetico)
La tecnica infatti, con la sua egli cercherà di indicare questo apparire
La tecnica non è altro che il serialità, ovvero con la dell’origine quale orizzonte in cui ogni ente è
mondo organizzatosi secondo i ripetizione dell’identico, la collocato
criteri propri della metafisica. rinuncia al progetto,
rappresenta il dominio Su questo tema consulta la mappa
assoluto dell’ente. concettuale sulla filosofia in generale di
Martin Heidegger
La vita condizionata dalla La civiltà della tecnica e della Il Gestell (dispositivo) è la più
tecnica è quella che metafisica si è ormai diffusa perfetta espressione del mondo
Heidegger definisce del «si a livello planetario, e ha tecnico-metafisico. Una realtà
anonimo», del discorso senza provocato una condizione mortifera, nichilistica, in cui tutto è
profondità che si fa sostanzialmente di predeterminato, dove non esiste
chiacchiera, pettegolezzo, «nichilismo» uno spazio per una progressione
curiosità, equivoco. progettuale, per un progetto di vita
[vd. sempre mappa cioè che si emancipi dal
concettuale cit.] conformismo dominante

Hannah Arendt – Vita Activa Questo passaggio epocale,


rappresentato da uomini come
Allieva di Heidegger, Vita activa, opposta alla vita Colombo, Galilei, Lutero,
anche in lei possiamo contemplativa, rappresneta il costituisce un’autentica
ritrovare una riflessione passaggio alla modernità. emancipazione per l’umanità.
capace di condurci alla Il trionfo dell’homo faber, del
tematica della tecnica pensiero che si fa azione, della Soprattutto attraverso il lavoro,
teoria che diventa prassi. vero momento in cui l’azione
oggettivala grandezza del pensiero
e promette autentica liberazione
Il vero volto emancipativo della vita Attraverso la politica è
activa è però l’attività politica, da possibile «umanizzare» il
praticare in un contesto di lavoro, ovvero svolgerlo in
pluralismo. Essa permette il una dimensione
confronto di opinioni e la loro comunitaria, eliminando i
soluzione concordate senza conflitti che sorgono da
ricorrere alla violenza ingiusti rapporti di
produzione
L’emancipazione dall’ideale contemplativo e il Ciò però non dovrebbe E invece si è verificato proprio
progresso legato al lavoro, comporta anche comportare la perdita del questo processo di
l’emancipazione dalla religione e sacro, ovvero l’attribuzione «desacralizzazione», e la nobiltà del
l’umanizzazione integrale. di valore al proprio agire gesto del lavoro si è fatto
automatismo alienato privo di
Questa degenerazione senso.
In questo humus L’individuo, privato della si è imposta con il
possono costituirsi dimensione di senso del dominio assoluto della Tutto è diventato strumentale,
quelle personalità lavoro, e di quella tecnica, da intendersi ridotto a criteri quantitativi e di
tragiche emerse liberatoria dell’azione proprio come valore economico. E anche la
nei contesti politica (sottomessa ai serializzazione sfera politica è degenerata,
totalitari (Banalità criteri strumentali) diventa integrale e coscienza diventando luogo di
del male) passivo, manipolabile anonima già viste in concentrazione di interessi
Heidegger
Adorno e la critica all’industria culturale

Adorno individua nelle moderne Esso è realizzato dall’industria


società a «capitalismo maturo» una culturale, ovvero dall’insieme di Apparentemente tale industria
devastante, omnicomprensiva e tutti i media, il cui scopo non è sembra sorgere
totalitaria attività di manipolazione compiacere le richieste e i spontaneamente, da bisogni
delle coscienze gradimenti del cliente, bensì emersi liberamente nell’opinione
quello di orientarne i gusti e pubblica.
Ostile alle esperienze totalitarie indebolire in lui il senso di
(in particolare dallo stalinismo che riflessione critica
In realtà non è il consumatore a
ha ucciso le speranze di
decidere liberamente quale
liberazione) Adorno assume un
prodotto fruire. Egli è invece
atteggiamento pessimistico
Da qui l’idea di unire suggestioni determinato, nei suoi bisogni e
riguardo la possibilità delle masse
marxiane alla teoria di Freud, per nei suoi gusti, da una sottile ma
di assumere comportamenti
spiegare tale comportamento palese azione manipolatoria.
consapevoli per raggiungere la
propria emancipazione.
Il divertimento, ovvero l’attività che si
Incide in questa riflessione Tale manipolazione è funzionale intende svolgere nel proprio tempo libero, è
l’esperienza del consenso al mantenimento del potere ormai uniformato nel gusto dall’azione
spontaneo delle masse a Hitler in economico delle classi occulta di tale industria. L’individuo gode
Germania dominanti perciò di una falsa libertà, orientando le sue
scelte verso i prodotti di maggior consumo
L’ARTE

L’arte rimane per


Adorno valorizza però Prevale in lui un
Adorno l’unica
esclusivamente l’arte atteggiamento di
esperienza con cui
contemporanea, disprezzo nei confronti
l’individuo può sfuggire
d’avanguardia, ostile al gusto della cultura di massa, cui
a questa uniformità del
di massa nega qualsiasi valore
gusto.
estetico.
Essa, con la sua Ciò comporta anche
disarmonia, presenta un alcuni errati giudizi
ideale non riconciliato con estetici.
L’arte assume così un
il mondo, del quale
valore politico, di
esprime la totale
critica al sistema e Adorno condanna radicalmente il
negatività
all’uniformità jazz, poiché non comprende che la
totalitaria delle menti, genialità estetica possa esprimersi
resa possibile dalle anche in contesti apparentemente
Critica da alcuni per un certo
nuove strumentazioni commerciali.
«aristocraticismo intellettualistico».
tecnologiche.
Metafora Grand Hotel Abisso
Sbaglia nel non cogliere la sua
(intellettuali in questo Hotel di
origine dal blues. Lo ritiene invece
lusso, che guardano dall’alto
una derivazione della musica
un’umanità preda dell’ignoranza)
commerciale americana.

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