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La metodologia didattica
TGfU nelle attività motorie e
sportive per tutti
Carmelo Munafò

Dottore di Ricerca in Pedagogia Speciale, Didattica e Ricerca Educativa. Docente di Scienze Motorie e Sportive presso
le Scuole Statali di 1° e 2° grado.

Nel contesto scolastico, una delle maggiori sfide per i docenti riguarda la
necessità di strutturare un processo di insegnamento-apprendimento in
grado di fornire una risposta adeguata in termini didattici a un gran nume-
ro di studenti con bisogni individuali e diverse esigenze. In questa direzio-
ne il modello metodologico TGfU “Teaching Games for Understanding” si
basa su un approccio “learner centered” e può influenzare in modo signifi-
cativo la motivazione e l’apprendimento degli alunni. L'articolo intende
presentare questa metodologia ed individuare le implicazioni didattiche
d’intervento per lo sviluppo di conoscenze e competenze da parte degli
alunni nelle attività motorie e sportive.

Introduzione non lineare del sistema corpo in movimento


con i vincoli imposti dall’organismo, dal
La metodologia TGfU (Teaching Games for compito e dall’ambiente nel corso della ri-
Understanding) affonda le proprie radici nel- cerca di soluzioni motorie. Attraverso TGFU
la teoria ecologica e dei sistemi dinamici. Se- è possibile incoraggiare l’alunno, aumen-
condo la teoria ecologica esercitarsi non si- tando i livelli di divertimento e di parteci-
gnifica ripetere sempre la stessa soluzione di pazione dello stesso, nella ricerca autonoma
un dato compito, ma ripetere più e più volte e allo stesso tempo cooperativa di condotte
il processo di soluzione del compito stesso. motorie che lo mettano in condizioni di rag-
Nell’approccio ecologico la didattica è fina- giungere il traguardo formativo.
lizzata a stimolare l’emergere di soluzioni
spontanee (euristiche) ai problemi motori.
Il quadro epistemologico
La metodologia TGfU si inserisce in questo
quadro focalizzando l’attenzione sulla va- La pedagogia non lineare può essere de-
riabilità esecutiva che genera un’interazione finita come “l'applicazione dei concetti e

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strumenti di dinamica non lineare alla prati- nell’iniziale dinamica del sistema. Questa
ca di insegnamento e coaching” (Chow et costruzione non si realizza ex novo: il princi-
al., 2006, p.72). Essa affonda le proprie radici piante che affronta per la prima volta un
nella teoria ecologica e dei sistemi dinamici. compito sfrutta alcuni tipi di coordinazione
Secondo tale teoria, lo sviluppo motorio è spontanea che possono far riferimento a dei
dovuto non tanto all’intervento di un singo- comportamenti anteriormente acquisiti (il
lo sistema, quanto all’interazione tra più si- bagaglio motorio) ed è sulla base di questo
stemi; quindi, l’acquisizione di una nuova repertorio che dovrà realizzarsi la costru-
condotta dipende dalla continua coopera- zione dei nuovi modelli di coordinazione.
zione tra i diversi sottosistemi (sistema ner- (Commissione Federale dello Sport, 2001).
voso, muscolare e scheletrico, le forze ester- Lo stesso Piaget (2000) puntualizza che la
ne, gravità e inerzia) che contribuiscono a conoscenza è strutturalmente legata
quella specifica condotta (Bernstein,1967). all’azione. L’alunno è un soggetto attivo che
La teoria ecologica evidenzia una pro- costruisce la sua conoscenza interagendo col
prietà importante dei sistemi: suo ambiente fisico, culturale, naturale, so-
l’autoorganizzazione. Il sistema senso- ciale attraverso meccanismi di:
motorio possiede proprietà di autorganizza-  assimilazione: incorpora nei propri schemi
zione che non rendono necessario il ricorso i dati dell’esperienza;
ad un programma motorio. Il Sistema Ner-  accomodamento: modifica i propri schemi
voso Centrale, poi, non è regolato da specifi- per adattarli all’ambiente;
che leggi ma si sviluppa a partire dalle in-  equilibrio: l’adattamento continuo tra as-
fluenze ambientali sui gruppi neuronali che similazione e accomodamento genera
si specializzano su specifici compiti (Edel- nuovi equilibri.
man, 1987). I sistemi che si autorganizzano Secondo l’approccio dinamico di Bern-
si modificano continuamente all’interno di stein (1967), ciò significa trovare progressi-
una dinamica oscillatoria tra fasi di stabilità vamente la soluzione motoria migliore a un
e instabilità. dato compito in un contesto, ovvero ripetere
Nel caso delle attività motorie e sportive più e più volte il processo di soluzione del
possiamo distinguere (Ferrante et al. 2015): compito motorio. In questa direzione è im-
 fase di stabilità del movimento: è il punto di portante incoraggiare l’alunno nella ricerca
partenza; autonoma di soluzioni motorie focalizzando
 fase di instabilità: generata da stimoli am- l’attenzione didattica sulla variabilità ossia
bientali e modificazioni interne; il siste- variare sistematicamente (Davids et al.
ma di movimento perde le sue caratteri- 2001):
stiche;  i vincoli imposti dall’organismo (es. condi-
 Fase di transizione/stabile 2: si passa ad zioni fisiche, livelli di attivazione, fatica);
una nuova forma di stabilità dove per-  i vincoli imposti dal compito. Modifica-
mangono analogie e memorie della pre- re le regole per adeguare la complessità
cedente stabilità. della situazione tattica al livello di ap-
Nella prospettiva ecologico-dinamica ap- prendimento degli studenti, guidandoli
prendere è costruire e stabilizzare un nuovo verso i traguardi di apprendimento de-
stato di coordinazione non previsto siderati. Ad esempio, se, invece di gioca-

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re il basket nella sua versione originale, segnante di Scienze Motorie dovrebbe pro-
modifichiamo le regole, creando situa- gettare un ambiente di apprendimento di-
zioni di 2vs2 e 3vs2 stiamo lavorando namico e imprevedibile basato
sull'obiettivo del possesso palla in picco- sull’esplorazione e sulla risoluzione di pro-
lo gruppo ma con un minimo livello di blemi.
opposizione, stiamo riducendo la com- Altro aspetto importante è la comunica-
plessità ambientale per adeguarla al li- zione insegnante-alunni. Durante l’attività è
vello di sviluppo degli alunni. Nella importante l’uso del feedback interrogativo
progressione didattica, è importante in- (domande) che, secondo il quadro teorico
serire gradualmente l’applicazione di ul- della pedagogia non lineare, è uno strumen-
teriori regole per incrementare progres- to didattico che consente di creare una per-
sivamente il livello di complessità del cezione della competenza nello studente,
gioco e renderlo così più stimolante sotto migliorando le conoscenze relative al compi-
l’aspetto motivazionale. Questo compor- to, la capacità di apprendimento e di auto-
terà che gli alunni dovranno ogni volta nomia (Tan et al., 2011). Pertanto, gli inse-
rimodulare il loro comportamento tattico gnanti, invece di dire agli studenti il
in considerazione delle variabili aggiun- modello di movimento che devono eseguire
te. e fornire un feedback diretto su ciò che de-
 i vincoli imposti dall’ambiente. L'influenza vono correggere, dovrebbero preparare una
del clima della classe sull'acquisizione serie di domande che forniscano agli stu-
della competenza motoria è fondamenta- denti una guida per la soluzione dei pro-
le. Un’atmosfera orientata alla motiva- blemi motori stimolando una comunicazio-
zione intrinseca degli studenti li inco- ne bidirezionale insegnante-alunni e un con-
raggia a lavorare in accordo con i loro bi- fronto all’interno del gruppo. Per esempio
sogni e obiettivi specifici (Roberts et al. chiedere se la consegna è chiara, il motivo di
2007). In tal senso è importante coinvol- un errore commesso, cosa ha fatto l’alunno
gere i gruppi sociali: amici/compagni di per migliorare, chiedere una pluralità di so-
classe, la famiglia, l’associazionismo lo- luzioni motorie. Più specificamente
cale. nell’ambito della pallavolo: “quale era la tua
Le dinamiche di interazione tra questi di- posizione in campo prima dell'attacco? Qua-
versi tipi di fattori in una situazione di ap- li altre opzioni di attacco erano disponibi-
prendimento giocano un ruolo significativo li?”.
nell'acquisizione delle competenze motorie e
sportive (Chow et al., 2007). Ad esempio, in Teaching Games for Understanding
una situazione di 2 vs 2 nel basket, se un
La metodologia TGfU, letteralmente “in-
giocatore decide di lanciare o passare la pal-
segnare i giochi per comprendere” è un mo-
la dipende dalla posizione del difensore più
dello proposto da Rod Thorpe & David
vicino (fattore determinante relativo al
Bunker (1982) e centrato sullo studente: met-
compito) o dal livello di affaticamento fisico
te al primo posto le esigenze e le capacità
(fattori determinanti personali) o dal risulta-
dei partecipanti, cercando in tal modo di
to di gioco attuale o dal tempo (fattore rela-
tivo all'ambiente). A questo proposito, l'in-

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aumentare i livelli di divertimento e di par- è un presupposto chiave per


tecipazione degli stessi. l’apprendimento. In particolare l’idea del
Butler & Mcahan (2005) hanno identifica- TGfU è quella di proporre un “game form”,
to sei caratteristiche di base: gioco iniziale (fase globale), versione più o
1. Insegnare il senso del gioco attraverso meno semplificata del gioco completo. Que-
dei giochi; sta attività rappresenta il problema da ana-
2. Proporre giochi nella forma più semplice lizzare, con l’obiettivo di creare una serie di
quindi aumentare gradualmente la com- connessioni che consentano ai giocatori di
plessità; considerare una condotta da apprendere
3. I partecipanti devono essere considerati come una necessità consapevole, sulla base
come interpreti intelligenti del gioco di intuizioni derivate dall’osservazione del
proposto; gioco stesso. Il primo passo in quest’analisi
4. Ogni studente è importante e va coinvol- condivisa è definito “Debate of Ideas”, uno
to; scambio di opinioni docente-alunni basato
5. I partecipanti hanno bisogno di appren- sull’osservazione ed il personale vissuto
dere la logica di funzionamento del gio- dell’esperienza di gioco, utile ad evidenziare
co; i problemi tecnici e le strategie per risolverli.
6. Abbinare l’abilità e la sfida tra i parteci- Il processo del Debate of Ideassi compone
panti. di 3 fasi:
Gli aspetti fondamentali per insegnare i 1. invitare i giocatori all’osservazione della
giochi di comprensione sono due: realtà, per esempio nel gioco del basket,
A) Problem solving. I principianti sono gra- attraverso domande come: “Che cosa po-
dualmente introdotti ad adottare le condotte tresti fare in questa situazione? E’ meglio
motorie e tattiche più adeguate attraverso la palleggiare o passare la palla? E’ meglio
proposta di un gioco semplificato in fase giocare da solo oppure è meglio vedere
iniziale che rappresenta il problema motorio dove sono i tuoi compagni?
da risolvere. 2. stimolare i giocatori all’analisi cau-
B) Decision Making. Il processo decisionale sa/effetto di quanto sperimentato nel
attraverso il quale un soggetto seleziona gioco (stimolando operazioni intellettive
un’opzione di gioco tra una serie di alterna- di tipo logico/deduttivo). Per esempio
tive per eseguirla in una determinata situa- nel calcio potrebbe essere: “Il compagno
zione: cosa fare, come farlo e quando farlo? rimaneva vicino al difensore, quindi era
In base alla sperimentazione pratica e alla possibile servirlo?”.
riflessione sui fattori che influenzano la de- 3. Naturale conseguenza del precedente
cisione (quali la posizione dei compagni di punto è quella di estrapolare le relative
squadra, l’opposizione degli avversari, così strategie di successo. “In quale posizione
come il tempo e lo spazio disponibile), gli dovrebbe trovarsi il compagno per essere
studenti acquisiscono una maggiore com- servito senza problemi?”.
prensione del compito motorio da portare a La fase analitica si concentrerà quindi sul-
termine (Eccles & Tenembaum, 2004). Il la costruzione step by step dell’abilità moto-
coinvolgimento attivo dello studente con ria di smarcamento in profondità (calcio),
l’ambiente attraverso il processo decisionale lavorando e focalizzandosi attraverso attivi-

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tà di “skill practice” sul miglioramento di  performance: applicare le abilità motorie,


aspetti spaziali (dove), temporali (quando), il processo decisionale e le tattiche in si-
esecutivi (come e cosa) e comunicativi (rap- tuazione di gioco
porto con i compagni). Il processo è ciclico e i partecipanti conti-
Seguirà poi una fase finale globa- nuano a sperimentare e modificare i movi-
le/situazionale, definita “modified o full menti, per migliorare la loro esperienza di
game” in cui le condotte motorie vengono gioco.
consolidate e, se del caso, valutate. In base alla scelta del tipo di gioco è im-
portante osservare la seguente classificazio-
ne di alcune attività sportive raggruppate
per analogie nella struttura (Hopper & Bell,
2001):

TARGET TERRITORY STRIKING INVASION


NET /WALL /FIELDING GAMES
giochi con la Giochi con
rete battitore e
ricevitore

Bocce Badminton Baseball Basketball


Golf Sitting Vol- Cricket Handball
Bowling leyball Softball Hockey
Squash Soccer
Tennis Rugby
Volleyball
La figura illustra come procedere sotto il
profilo metodologico: Si potrà notare che vi sono degli elementi
 gioco semplificato in fase iniziale; in comune anche nelle condotte tattiche di
 attività di sperimentazione: effettuare le gioco per esempio nei giochi d’invasione la
attività in un piccolo gruppo nel caso del capacità di “smarcarsi” è uno dei contenuti
baseball esercitarsi sulle azioni motorie più rilevanti e può essere appresa facendo
fondamentali la battuta, il lancio, la pre- praticare calcio, basket, pallamano etc.
sa/ricezione, la corsa, il passaggio palla.; Esponendo gli alunni alle regole primarie,
 consapevolezza tattica: sviluppare la alle abilità fondamentali e ai problemi tattici
comprensione degli elementi comuni di associati a ciascuna categoria, possono di-
giochi e le tattiche necessarie per il suc- ventare esperti in una larga varietà di giochi
cesso; e sviluppare competenze associate allo
 stimolazione del processo decisionale: sport.
imparare a prendere decisioni in azione,
in risposta a situazioni diverse; Conclusioni
 applicazione delle abilità: identificare e
acquisire le abilità motorie necessarie per L'apprendimento attraverso il sistema
migliorare il gioco; corpo-movimento in un mezzo complesso
come i giochi non è lineare. In questo artico-
lo abbiamo argomentato come la metodolo-

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gia TGfU, supportata dalla letteratura scien- sta direzione gli alunni potranno sperimen-
tifica, possa essere considerata uno strumen- tare l’autenticità e la significatività
to valido per l'apprendimento e il successo dell’esperienza di imparare a giocare nei
formativo degli alunni. Nel progettare le at- contesti scolastici sviluppando una migliore
tività motorie bisogna tener conto del con- comprensione delle precedenti conoscenze
cetto di variazione dei vincoli che possono acquisite. TGfU aiuta i docenti in questo
favorire negli alunni l’emergere di compor- processo di insegnamento riflessivo.
tamenti tattico-motori consapevoli. In que-

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