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Ogni pittore intelligente si porta in testa I'intcra espressione della pittura moderna.
E il suo vero soggetto, per cui tutto cio che dipinge ne e sia omaggio che critica.
Robert Molherwell
La maggior parte degli studi sostiene che la parodia e una forma piu
limitata, in termini pragmatici, rispetto all'allusione o alia citazione. In altre
parole, ci sarebbero molte piu ragioni plausibili per alludere o citare piuttosto
che per parodiare. Si potrebbe voler aggirare la critica, alludendo senza
affermare esplicitamente, oppure si potrebbe scegliere di ostentare la nostra
conoscenza o ricorrere ai testi degli altri per avcre una conferma autorevole;
oppure si potrebbe semplicemente cercare di risparmiare tempo (Ben - Porat
1976, p. 108).
Comunque sia, la parodia moderna dimostra di possedcre una gamma
molto piu ampia di utilizzazioni rispetto a quelle contemplate nelle defini-
zioni tradizionali del genere. Eppure molti continuano a sostenere che la pa-
rodia che non arriva a ridicolizzare il proprio 'bersaglio' sia falsa parodia.
Seguendo questo ragionamento si arriva alia conclusione logica che la
parodia epica che non discredita l'epica non puo esscre chiamata 'parodia'
(Morson 1981, p. 177). Sostenere cio, naturalmente, significa andare contro
l'intera tradizione dell' uso del termine. Lo stesso, vorrci dimostrare, vale per
la parodia in generale, nonostante la lunga tradizione - che risale almeno a
Quintiliano (1922, p. 395) - la quale prevede che la parodia sia considerate
deprezzativa neU'intenzione e ridicolizzante null'ethos o risposta voluta. II
scopo della parodia non era soltanto la produzione di un effetto ridicolo (para
come 'verso' o 'contro'),macheraltrettantoforteconnotazionedicomplicita
e accordo (para come 'accanto') permetteva un'apertura nell'estensione
della parodia. Questa stessa distinzione tra i significati del prefisso e stata
usata per argomentare 1 'esistenza di due tipi di parodia comica e seria (Freud
1981, p. 1-2), ma io vorrei usufruirne per differenziare Yethos della parodia
da quello della satira esaminando il loro comune uso dell'ironia come
strategiaretorica. Sebbene la parodia siaben lungi dall'essere sempre satirica
(Clarke Motto 1973,p.44;Riewald 1966, p. 128-9), la satira da partesuausa
frequentemente la parodia come mezzo per ridicolizzare vizi e follie umani
mirando alia loro correzione. Questa stessa definizione attribuisce alia satira
una valutazione negativa e un intento correttivo, tuttavia, la moderna parodia
raramente possiede questo limite di valutazione o di intenzione. L'opera di
Sylvia Plath, per esempio, e stata considerata una rielaborazione femminista
(o una parodia) dei modelli del modernismo maschile che ha ereditato. II suo
spirito competitivo pote spingerla a opporsi a questa ered'ta, ma pote anche
attingerne forza (Gilbert 1983). L'altra differenza significativa fra i due
generi, ovviamente, e quella della natura intra o extratestuale (extramural)
dei loro 'bersagli'.
Ritorniamo ora alle due funzioni dell'ironia: quella semantica, di contra-
sto e quella pragmatica, di valutazione. A livello semantico, l'ironia pud
essere definita come evidenziamento della differenza di significato, o sem-
plicemente come antifrasi. In quanto tale, paradossalmente, essa si realizza
in termini strutturali grazie alia sovrapposizione di contesti semantici (cio
che si afferma/cio che si intende). In altre parole, ci sono due significati e un
solo significante. Data la struttura formale della parodia [descritta nel
capitolo precedente del libra da cui e tratto questo saggio, N.d.T.] si pud dire
che l'ironia opera a livello microcosmico (semantico) allo stesso modo che
la parodia fa a livello macrocosmico (testuale), perche anche la parodia e
evidenziamento di differenza, proprio grazie alia sovrapposizione di contesti
(in questo caso testuali piuttosto che semantici). Tropo e genere, quindi,
combinano entrambi differenza e sintesi, alterita e incorporazione. Proprio
grazie a questo parallelismo strutturale, vorrei dire, la parodia puo facilmente
e naturalmente ricorrere aH'ironia come meccanismo retorico preferito, o
addirittura privilegiato: il patente rifiuto ironico dell'univocita semantica si
sposa con il rifiuto parodico dell'unitestualita strutturale.
L' estensione pragmalica del la parodia 81
Ethos ironico
Figura 1.
La meravigliosa ironia e data dal fatto che queste parole, date in francese
perche non possono essere espresse in inglese, sono proprio le stesse parole
inglesi usate da Pater per descrivere Monna Lisa. [...]
Alia luce di parodie come queste si ha la tentazione di avallare la tradi-
zionale connotazione peggiorativa dell'ethos parodico; ma altre forme di
arte moderna ci hanno insegnato che il distanziamento critico tra la paro-
dia e il testo di sfondo non sempre conduce all'ironia a spese del testo
parodiato. Cosi come i poemi eroicomici di Pope (Paulson 1967, p. 6), mol-
te parodie oggi non ridicolizzano i loro modelli, ma li usano come esemplari
attraverso i quali mettere in discussione la contemporaneita. II verso mo-
dernista di Eliot e Pound e probabilmente l'esempio piu o vvio di questo tipo
di attitudine, che suggerisce un ethos quasi rispettoso e deferente. Ma anche
nel diciannovesimo secolo, quando la definizione ridicolizzante della
parodia era molto diffusa, abbiamo visto che questo tipo di riverenza era
spesso percepita come soggiacente all'intenzione parodica. I volumi della
collczione di parodie di Hamilton (1884-9) rivelano che le opere sono
parodiate in proporzione alia loro popolarita. Per usare le parole di Isaac
d'Israeli «i parodisti non sprecano il loro talento su opere oscure quando
offronoiloro'omaggischerzosi'»(1886,p. 1). Inquestacollezione,infatti,
Tennyson, Browning e Gray (per VElegia) sono immediatamente seguiti
dai piu riveriti fra i loro predecessori: Milton e Shakespeare. Da queste
parodie risulta chiara anche la ragione del mantenimento, per la parodia, di
un ethos rigido e marcato in senso negativo, anche contro l'evidenza:
rispettose, erano usate a scopi satirici. Ancora una volta entra in gioco la
confusione dei generi: non e Shakespeare che viene preso in giro nelle
L'estensione pragntatica delta parodia 85
molte parodie satiriche e topiche dei suoi passi piu famosi, che apparvero
in Punch e in altre riviste. Gli autori di queste satire infatti scelsero di usare
le parodie dei testi piu familiari come veicolo per la loro satira in modo da
ottenere un impatto maggiore e rinforzare il contrasto ironico. II discorso di
Jacques sulle sette etadell'uomo in As You Like It (II, iii) e stato usato come
mezzo attraverso il quale lanciare attacchi su tutto, dall'intemperanza
all'inettitudine politica, e nella serie di satire basate sul famoso soliloquio di
Amleto «essere o non essere», sponsorizzate dal Weekly Dispatch, il bersa-
glio era di fatto il fiasco nel Canale di Suez (5 agosto 1883). In nessuna di
queste satire viene dunqueridicolizzato il testo parodiato, percio Vethos della
parodia non era negativo, anche se lo era quello della satira.
La possibile connotazione positiva dell'ethos della parodia emerge
chiaramente dal rispetto che molti artisti mostrano nel trattamento parodi-
co dei capolavori riconosciuti dell'arte moderna. [...] E importante pero
tenere presente che questa varieta di parodia reverenziale, allo stesso mo-
do di quella peggiorativa, indica una differenza fra i due testi. Sebbene la
parodia marcata dal rispetto e senz'altro piu vicina alFomaggio che
all'attacco, in essa non vengono comunque meno ne la distanza critica ne
la traccia della differenza.
Per questi motivi, Vethos postulate per la parodia dovrebbe essere de-
finito come Kon-marcato, (ma con diverse possibility di valorizzazione). A
partire dal significato oppositivo del prefisso para (nel senso di 'contro')
possiamo postulare una forma di parodia provocatoria o contestatrice; e il
modo piu comune di concepire il genere, quello che richiede un ethos
ridicolizzante. Gli esempi abbondano in cio che tradizionalmente viene
definito parodia: YOrphee aux enfers di Offenbach e un rovesciamento
parodico del serio mito greco a livello del libretto; a livello musicale, la sua
parodia comica dell'Orfeo e Euridice di Gluck nell'overture e sottolineata
dalla presenza incongrua di una melodia e di un ritmo di can can.
D'altronde, bisogna ricorrere all'altro significato dipara, cioe 'accan-
to', per render conto dell'ethos piu rispettoso o riverente che puo essere
invocato, non solo per la gran parte dell'arte moderna, ma anche per le
prime forme di parodia liturgica (Frejdenberg 1974) e, in un certo senso,
anche per il carnevalesco bachtiniano (1968). II vero predecessore di que-
sto e^o^probabilmente e Fimitazione classica e rinascimentale. L'uso che
Spenser fa dell'Ariosto nella Faerie Queene e sia un tributo al maestro che
86 Linda Hutcheon
tro lato, accanto a questa parodia satirica, c'è la satira parodica (un tipo del
genere satira) che prende di mira qualcosa di esterno al testo, ma che impiega
la parodia come veicolo per raggiungere il fine satirico e correttivo. In un
mondo post-Nietzschiano che riconosce la morte di Dio, Bertold Brecht
poteva ancora parodiare nella sua opera satirica Ascesa e rovina della città
di Mahagonny le strutture convenientemente conosciute della Bibbia. L'in-
versione della fuga degli Ebrei, di Mosè in quanto guida e di Cristo come
salvatore è parodia utilizzata con intento satirico, sebbene, come alcuni
ritengono, vi sia implicato non poco sentimento eliotiano evocante la perdi-
ta di un mondo dotato di dignità umana. Il contesto cristiano sembra essere
rifiutato, enello stesso tempo desiderato (Speirs 1972, p. 162-9), nell'attacco
di Brecht contro «la città paradiso» del materialismo; i comandamenti
diventano segni prescrittivi parodici in un mondo che normalmente offre
«quiete, armonia, whisky, donne» (Brecht 1979, 2, iii, p. 23). Brecht può
disprezzare il modello cristiano della trascendenza provvidenziale, ma sono
proprio le somiglianze tra Cristo e lo sciocco Jimmy, redentore involontario,
che diventano sempre più evidenti con il procedere dell'opera: l'impoverito
processo di Jimmy ha il suo Barabba (Toby Higgins) e, prima della sua morte,
Jimmy chiede dell'acqua e quindi è portato dell'aceto. Oltre all'uso struttu-
rale della parodia che fa Brecht a livello di intreccio, anche la musica di Kurt
Weill è parodica nella sua appropriata rivisitazione rispettosa, ma
contestualmente ironica, del Messia di Handel. La combinazione dei due
modi di parodia con Vethos schernitore della satira fa dell'opera di Brecht
uno dei più chiari e, nello stesso tempo, più complessi esempi di satira
parodica. Brecht stesso sosteneva che il suo intento era pur sempre quello di
«cambiare la società», nonostante Mahagonny pagasse «un conscio tributo
all'irrazionalità della forma operistica» dove l'effetto di realismo è inevita-
bilmente compromesso dalla musica (1979, 2, iii p. 87-90).
Ma esiste un momento in cui tutti e tre i cerchi del nostro diagramma
originale si sovrappongono completamente, senza eclissarsi vicendevol-
mente? Se esiste, dovrebbe contenere entrambi i generi e.contemporanea-
mente utilizzare il tropo ironico al massimo della potenza. Questo sarebbe il
momento della massima potenzialità sovversiva in termini sia sociali che
estetici e sarebbe anche il momento della massima surdeterminazione
pragmatica. Le opere che vengono in mente sono poche, ma fra queste
certamente figura A Modest Proposal di Swift. Se una tale complessa
V estensione pragmatica della parodia 89
ETHOS BEFFARDO
(marcato)
(sorriso ammiccante)
\
(riso sdegnoso)
\
\
NEUTRALE
(scherzoso)
Figura 2.
1. Componimento musicale tipico del XVI secolo, sotto forma di messa, corale o inno, rica-
vato dalla sostituzione del testo di una canzone secolare con un testo di caraucre religioso
(N.d.T.).
L'estensione pragmatica della parodia 91