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Storia del rock: hard-rock - Storia della musica rock - Rock music hist... http://www.ondarock.it/hardrock.html
fondamentali sia per il punk sia per il metal, due generi di gran lunga più
violenti, estremi e potenti dell'hard-rock. La motivazione va trovata nei
contenuti di questo stile: questo stile è la forma canora o espressiva dell'operaio
o dello scaricatore di porto che vuole possedere carnalmente, magari per una
sola notte e magari più brutalmente e bestialmente possibile, una donna i cui
unici valori siano gambe lunghe e sinuose, fondoschiena alto e seno prosperoso.
Un hard-rock al femminile sarebbe una contraddizione in termini: ancora, non
perché vi sia una qualche differenza tra l'attrazione sessuale di un uomo per
una donna o di una donna per un uomo, né perché gli effetti di alcol e droghe
siano diversi per i sessi anziché per gli individui, ma perché lo stile rock in
questione nacque e, storicamente, si mantenne nell'unica direzione uomo-donna
e non viceversa.
Mentre la lunghezza media di un brano rock-classic (alla Velvet Underground
o Creedence Clearwater Revival) può dirsi di 3-4 minuti, quella di un brano
hard-rock si inquadra nei 5-6. È come se con la sua imponenza il brano
hard-rock incorporasse e dosasse a piacere ma con standard ricorrenti un brano
rock lento (o meglio un blues d'inizio Novecento) e un brano di rock sostenuto
(o meglio rock n'roll anni 50). È opportuno intendere anche metaforicamente il
perché della lunghezza di un brano: come i brani punk e ancor più hard-core
durano pochissimo (1-2 minuti) per la legge morale del "Live fast, die young",
così quelli hard-rock durano tantissimo per palesare la lunghezza ideale di vita
dell'hard-rocker il quale vuole avere una vita impervia, sregolata (per
divertimento) ma lunga (ogni forma di apprezzamento del godimento denuncia
un attaccamento al vivere). Il rock sta in mezzo tra il punk e l'hard-rock:
diciamo 20 anni, 40 e 60. Per il metal il discorso è più complesso e dipende
dalle sue sotto-categorie.
Contrariamente a molti gruppi metal e soprattutto punk, la maggior parte delle
formazioni hard-rock, come di quelle pop, hanno vita lunga e lunghissima. Gli
album hard-rock e pop inoltre, contrariamente a quelli metal e punk, non sono
concepiti in modo livellato o democratico, cioè globalmente o
complessivamente, bensì come raccolta di più o meno numerosi singoli da
vendere alle chart. Ciò è una causa indiretta del fatto oggettivo per cui vi sono
ottimi o pessimi album metal o punk, contro di regola mediocri hard-rock o pop.
Mentre un classico hard-rock o pop, abituato com'è a concentrare la sua
attenzione sulla "canzone", riserverà pressoché sempre in un album un brano
decente, può capitare che classici metal o punk facciano album totalmente
insulsi. Perché i primi hanno il parametro della mediocrità, i secondi del
massimo e del minimo.
Non vi è forse nessun classico hard-rock (e pop) con all'attivo uno o due album
fondamentali e poi gli altri così qualitativamente imparagonabili da dimenticare.
Viceversa, moltissimi classici metal e punk lo sono diventati per un solo album.
Ancora: i gruppi hard-rock e pop non hanno una fondamentale evoluzione, né
involuzione: rimangono re del loro limbo; quelli metal e punk hanno (se non si
sciolgono prima) sistematicamente una evoluzione che (purtroppo) si traduce
spesso in involuzione (cioè non si rivelano capaci di scrivere buone canzoni
"soft"). Per pop e hard-rock è opportuno parlare di gruppi classici e non di
album; cosa da rifuggire massimamente per il punk e il metal. Infatti riguardo ai
primi si tratta di un discorso quantitativo, ai secondi qualitativo.
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sarà per il pubblico la più celebre in campo hard-rock, assieme a quelle di Page,
Blackmore, Perry e Slash (di gran lunga il più scarso del lotto).
Sulla stessa linea dei Van Halen, ma con un tono meno sincero e più vegliardo
(e anche più lento, più blues, più pomposo e meno divertente), i Whitesnake
di David Coverdale (ex-cantante dei Deep Purple del periodo post-Gillan, dal
'74 al '77).
Un primo bilancio dopo dieci anni di esistenza dell'hard-rock (1968-1978)
dimostra come a livello ideologico e sociale sia questo stato un movimento
squisitamente ludico e al di là di tutte le problematiche riguardanti in senso
pregnante sia l'individuo che la società. Prova ne è l'indifferenza che l'hard-rock
riserverà al punk: la verità potrebbe addirittura essere che il punk, il movimento
"esistenziale" per eccellenza, sia sorto come reazione alla ingenuità,
all'infantilismo, all'epicureismo, al maschilismo, al borghesismo dell'hard-rock e
dell'individuo medio da esso rappresentato.
I testi hard-rock non dicono niente, niente che non sia di quanto più ovvio,
scontato, pletorico, abusato, si possa immaginare. E questo non perché chi li
scrive sia necessariamente uno stupido: bensì perché la comunicazione di un
messaggio particolare, significativo, pregnante, non pertiene al genere in
questione, che vuole soltanto soddisfare l'aspetto sensuale e voluttuoso e non
quello interiore e problematico della persona. Mentre il motto dell'hard-rock è
"Let's Go!", quello del punk (e dell'heavy-metal) è "No!".
Nel 1979 si affaccia con un hard-rock abbastanza scontato ma una potenza e
foga una spanna sopra tutti gli altri il secondo importante gruppo tedesco: gli
Accept. Nella loro carriera fatta di ottime e articolate (nonché violentissime)
composizioni, giungeranno (nel 1982) a inventare il power-metal. Gli Accept
costituiscono, pur nel rispetto dell'ortodossia hard-rock, un caso abbastanza
singolare di perfetto bilanciamento tra rock e metal, impatto e armonia,
semplicità e profondità. Il grande pubblico (specie europeo) li ignorerà quasi
totalmente.
Lo scoccare degli anni 80 segnò anche per l'hard-rock uno spartiacque. Come
accade sempre per ogni cambio di decade, nell'inevitabile continuità, ci sono
comunque cambiamenti di gusto, fruizione e ideologia che fanno vittime illustri,
condannate a scomparire o a rinnovarsi per tornare successivamente o con la
prossima moda più gloriose di prima (d'altra parte non è che il 1980 fu l'anno
dell'apocalisse; già i tre anni precedenti avevano portato grandi cambiamenti:
furono quest'ultimi casomai a essere avvertiti in ritardo da chi ne pagò le
conseguenze). Deep Purple, Led Zeppelin, Santana e Aerosmith, da tempo
in crisi, dichiarano ufficialmente bancarotta; Alice Cooper e Queen cambiano
genere: il primo con il dark e il synth-pop fallirà commercialmente e
artisticamente, i secondi con la dance e la world music continueranno a
vendere, mantenendosi, artisticamente, nella stessa ambiguità limbica che li ha
sempre contraddistinti.
Teoricamente, con gli anni 80 e con l'avvento del metal, l'hard-rock sarebbe
dovuto scomparire; tuttavia le frange di pubblico stregate da ingenue e teatrali
composizioni strutturate secondo i binomi piano-forte, veloce-lento,
elettrico-acustico, erano e rimarranno le prevalenti, come sempre accade alle
vie di mezzo, compromessi di né carne né pesce.
Oggettivamente presente la nuovissima scala di tonalità del metal, l'hard-rock
(e il "suono" di tutti i sottogeneri rock) se ne servirà ora per aumentare la
propria intensità media di suono, ora per abbassarla, allargando il diaframma
tra piano e forte sia all'interno di composizioni del medesimo gruppo, sia tra
composizioni di gruppi più pop e gruppi più heavy. Uno sfondo oscuro e
artificiale condirà poi il tutto, come è d'obbligo per il periodo in questione,
impregnato di dark fin nelle barbe.
Nel 1980 esordisce in Inghilterra (con "On Through The Night") uno dei meno
originali, più mediocri e tuttavia o proprio per questo più celebri e straricchi
gruppi hard-rock: i Def Leppard. Negli anni, tra ballate strappalacrime e assoli
chitarristici struggenti, con vocalizzi retrò e costipati, passeranno le decine di
milioni di copie vendute di dischi, consolidando (se ce ne fosse mai stato
bisogno) la figura dell'hard-rocker (il macho iper-dotato, alla moda perché
demodé, ostentatamente maledetto e tanto incolto e ignorante in assoluto
quanto poeta e artista per la povera gente) già inflazionata nel decennio
precedente da Aerosmith e Van Halen. A onor del vero, va detto che i Def
Leppard aggiunsero di nuovo a questo standard la "dimensione anni Ottanta" e
riaffermarono lo stesso con una sincerità d'intenti e convinzioni che li accomuna
ai "maestri" americani appena citati. Potrebbe essere anche un estremo
demerito: non solo questi ragazzi facevano, dicevano, pensavano, credevano le
stesse cose fritte e rifritte da tempo immemorabile, ma lo facevano anche con
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l'ingenuità e sincerità della prima volta. D'altro canto può anche trattarsi che
l'hard-rock esprima una verità così universale (quella dell'operaio-galeotto, del
rozzo-romantico, del drogato-epicureo) che nel suo ripercussivo riaffermarsi non
fa che sostenere, così, la vita in generale. Eccettuati i Def Leppard, per tutti gli
anni 80 l'Inghilterra sarà sterile di hard-rocker.
Nello stesso 1980, le Girlschool (con "Demolition") in Inghilterra ripercorrono i
fasti delle Runaways, mentre a New York i Plasmatics della strega-punk
nonché unica, vera donna-metal Wendy Williams, si meritano un posto a parte
nella storia per un metal-garage dai contenuti esistenzialisti, nichilisti e
irriducibili del punk. I Plasmatics negano, amaramente deridendolo, l'hard-rock
dall'interno dello stesso.
Nel 1981 (con "Too Fast For Love") a Los Angeles i Motley Crue riscrivono le
leggi del genere. Impersonificano e interpretano tutti gli stilemi e i suoni
dell'hard-rock, ma lo fanno con un piglio decisamente estremo (sia sul piano che
sul forte) e negativo-punk, alieno al genere. In Inghilterra (che non si libererà
mai dal blues) ciò sarebbe stato impossibile. Per la prima volta i pezzi sono
esplicitamente offensivi contro tutto e tutti, non più maschilisti, ma misogini e
misantropi. Vengono eseguiti, in pratica, da quattro fotomodelli depravati e
ingestibili che fanno della provocazione e dell'oltraggio un mestiere: questi sono
inoltre ottimi strumentisti e compositori; almeno fino al 1989 pubblicheranno
brani su brani tanto violenti quanto epidermicamente trascinanti. È hard-rock
puro, quello dei Motley Crue: musica semplice, senza pretese se non il
divertimento e lo svago, senza altri scopi nella vita che il sesso, l'alcol e la vita
balorda: ma per una volta è musica eseguita senza sentimenti melensi
(nonostante certe ballate), senza annoiare, senza avere precedenti immediati e
lasciando da parte il blues: è rock n' roll (vero). Venderanno (soprattutto in
America) milioni di dischi.
Nel 1982 vengono a battesimo (con "Under The Blade") i newyorkesi Twisted
Sister, tra glam, metal e hard-rock. Fra i più originali (e divertenti) del genere,
ora auto-ironici, ora disperati, ora Black Sabbath, ora Jerry Lee Lewis, daranno
il capolavoro "Stay Ungry" (1984).
Nel 1983 i floridiani Savatage (con "Sirens"), tra riff speed-metal e sciorinate
pop, daranno avvio a una lunga carriera tutta romanticismo tanto terra terra
quanto sincero e a loro congeniale, culminante nella rock-opera "Streets"
(1991), per complessità, qualità di singoli brani, per la catarsi, ingenua
commozione, eticità che esprime, nel genere ineguagliata. Gli W.A.S.P. (dell'ex
batterista dei New York Dolls, ora al basso e alla voce, Blackie Lawless),
invece, sulle orme dei Motley Crue e dei Plasmatics giungeranno, a forza di
pessimismo, nichilismo, sadismo, alla negazione del genere: il loro primo titolo è
"Animal (Fuck Like A Beast)". Per avere un'idea dell'impatto di questo gruppo, si
consideri che Marilyn Manson ne è un ideale discendente.
Il 1984 vede l'astro nascente Bon Jovi, alfiere, dal New Jersey, dell'hard-rock
più adolescenziale, romantico, sensuale e femminile: sulla scia di Aerosmith e
Def Leppard (soprattutto), il gruppo spopolerà con le sue ballate più di tanti
gruppi pop. Innegabile gli è comunque una capacità per la composizione di
forme-canzoni molto tradizionali e molto americane, richiamanti le geometrie
squadrate e i toni "operai" (nonché la "bassa-cultura") di Bruce Springsteen.
Nella seconda metà degli anni 80, sul fronte hard-rock si avranno tre fenomeni,
che denunciano tutti la fine del genere: l'hard-rock "alternativo" (e
programmaticamente "crossover") rappresentato dai Faith No More (o almeno
alcuni lavori di) che esordiscono nel 1985 e dai Jane's Addiction ("Nothing
Shocking", 1988: con il capolavoro edipico e post-moderno insieme "Ted, Just
Admit It ."); l'hard-rock "fallimentare", rappresentato da gruppi kitsch non in
grado, pur provandoci, di passare per alternativi: è il caso dell'inascoltabile glam
dei Poison e del funk fine a se stesso degli Extreme (mentre i Bad English si
meritano la palma di più grande pop-metal-band di tutti i tempi: ovvero di
peggior gruppo di sempre, almeno nel panorama hard-rock); l'hard-rock
"d'ultima stagione", dovuto solo alla caparbietà e alla rabbia esplosiva
dell'ultimo mito hard-rock e l'ultimo complesso in grado di interpretare non
goffamente e non sterilmente, il genere: i losangeliani Guns n' Roses (che
ripartono dove l'hard-rock si era fermato: prima del punk e del metal, e lo
riportano nel post-punk e post-metal).
A inizio anni 90 risuscitano (sull'onda della negazione dell'"anni-80 sound")
vecchie mummie come gli Aerosmith, che ripropongono alle numerosissime e
profumatamente paganti nuove leve la loro unica bibbia anni 70. I Pearl Jam di
"Ten" (1991) sono una questione sui generis, invece, in quanto prima di passare
al grunge (componenti del quale avevano già contribuito a inventare) fanno un
album che è programmaticamente una fuga negli anni 70 (dominati
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Tommaso Franci
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Van Halen Van Halen 1978 1974-. America (Pasadena) Consolidamento dei
dettami hard-rock
con rinnovamento di
tecniche
chitarristiche
Too Fast For Motley Crue 1981 1981-. America (Los Angeles) L'opera più
Love rappresentativa
dell'hard-rock
sintetizzando la
componente
"ottimista" e
"pessimista" del
genere
Under The Blade Twisted Sister 1982 1973-87 America (New York) Un pugno di brani
formidabili tra
satanismo (metal) e
circo (rock n' roll)
Appetite For Guns N'Roses 1987 1985-. America (Los Angeles) Terza ed ultima
Destruction rifondazione del
genere
Nothing Jane's 1988 1984-91 America (Los Angeles) Il più consapevole e
Shocking Addiction sperimentale
post-hard-rock
Colpo di Coda Litfiba 1994 1980-. Italia (Firenze) Miglior esempio di
hard-rock
mediterraneo
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