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PREAMPLIFICATORE - RIVERBERATORE

UK 112
CARATTERISTICHE TECNICHE che ci separa dalla parete come omo- mano nell'aria e ci permettono di udire
geneo, misurando il tempo che intercor- la nostra voce, e le onde trasversali che
Alimentazione: re tra il segnale e l'eco, si potrebbe de- si propagano per esempio lungo una fu-
dalla rete con due tensioni com- terminare con precisione la distanza del- ne scossa ad un estremo.
mutabili: 117/125 oppure la parete rocciosa. Con tale sistema si Le onde trasversali si propagano mol-
220/240 V determina la distanza, per esempio, del to più lentamente di quelle di pressione,
Frequenza di alimentazione: 50 Hz fondo marino, mediante l'ecoscandaglio, e non dipendono tanto dalle caratteristi-
che emette onde sonore e ne misura i l che del materiale quanto dalla costitu-
Ingresso audio: zione geometrica del mezzo lineare che
tempo impiegato per ritornare alla na-
Da trasduttore magnetico o piezo- le propaga (per esempio, la corda, o la
ve. I l fenomeno avviene, sia pure a ve-
elettrico nostra molla).
locità immensamente superiori anche con
1 mV per ingresso magnetico
le onde elettromagnetiche, ed i l feno- Mentre per la propagazione delle on-
200 mV eff. per ingresso piezo
meno è utilizzato, come si sa, nel radar. de di pressione sono importanti la den-
Uscita a vuoto: 65 mV Ora torniamo all'eco. Se invece di una sità e l'elasticità, del mezzo dalle quali
Banda passante a 6 dB: parete, abbiamo varie pareti variamente tale velocità (detta «velocità di fase
per ingresso piezo da 70 Hz -5- disposte, ed ad una distanza minore di «U») esclusivamente dipendè, la velo-
18 kHz per ingresso magnetico da quanto prima ammesso, avremo i l fe- cita di fase delle vibrazioni trasversali
150 Hz 4- 18 kHz nomeno che si riscontra nei grandi am- della corda tesa sarà data dalla seguen-
Tempo di ritardo della linea: 25 ms. bienti chiusi, comunemente chiamato ri- te formula
verbero, che non è altro che un'eco mul-
Tempo di riverberazione: 1,8 s.
tipla che si ode dopo un tempo molto
Semiconduttori impiegati: breve dal suono primario. Sia nel caso
due transistori BC179, due transi- dell'eco, che nel caso del riverbero, che
stori A C 128, un transistore nel caso del radar, i l mezzo in cui si dove T è la tensione della corda ed mi
AC187K, un diodo zener propaga la vibrazione a velocità finita, è una particolare grandezza detta «massa
BZX79 C9 V I , un ponte raddriz- costituisce una linea di ritardo. lineica della corda», che dipende da
zatore BS1 I l problema da risolvere per concen- vari fattori di natura in gran parte spe-
trare in poco spazio quanto avviene in rimentale, e dal peso della corda per
un grande spazio basandosi sulla trasmis- unità di lunghezza.
sione diretta, consiste solamente nel tro- In sostanza la nostra molla si com-
Talvolta si rende necessario nell'effettua- vare un mezzo di trasmissione del suo- porta come la corda di una chitarra, e
re registrazioni ad alta fedeltà ottenere no, entro i l quale esso si propaghi molto come la stessa diventa sede di oscillazio-
particolari effetti quali si avrebbero la- più lentamente che nell'aria. ni stazionarie ma di frequenza estrema-
vorando in ambienti dotati di particolari Per risolvere i l problema penso non mente bassa. La frequenza delle onde
caratteristiche acustiche. Non sempre saranno inutili alcune conoscenze di a- stazionarie e la velocità di propagazione
questo è possibile, e perciò per ottenere custica applicata. sono intimamente collegate. Come sia
l'effetto desiderato bisogna ricorrere a bassa la frequenza delle onde staziona-
La velocità del suono in un mezzo rie nella linea di ritardo, si può verifi-
mezzi artificiali. dipende da alcune caratteristiche del
Allo scopo la Amtron ha studiato e mes- care pizzicando la molla ed osservando-
mezzo stesso. Anche l'attenuazione che ne le oscillazioni.
so a punto un efficace apparecchio che il suono subisce dipende dalle caratteri-
ottiene l'effetto d'eco con grande natu- Ripetiamo che la caratteristica di que-
stiche del mezzo. Facendo un paragone
ralezza. sto tipo di vibrazione dipende solo in
elettrico, una corrente alternata, anche
Esiste la possibilità di regolare le inten- minima parte dal materiale eoa cui la
essa di natura ondulatoria, subisce lungo
sità del suono diretto e di quello river- corda è fatta (si sa benissimo che una
una linea un'attenuazione dovuta alla re-
berato. corda per chitarre della medesima nota
sistenza elettrica del materiale, ed un
Il sistema usato per ottenere l'effetto di può essere sia di acciaio che di mate-
ritardo di fase dovuto alle caratteristiche
riverbero è quello che impiega una li- riale organico). La molla, comportan-
reattive.
nea di ritardo a corda vibrante che è dosi come la corda di una chitarra, con-
Tale ritardo è dovuto alla cosiddetta tinuerà a vibrare ad ogni eccitazione ri-
sede di oscillazioni stazionarie.
velocità di fase. I l fenomeno è noto a mandando avanti e indietro gli echi suc-
Particolari accorgimenti sono stati usa-
chiunque si occupi di linee elettriche. cessivamente attenuati da un'estremità
ti per rendere il segnale di uscita indi-
pendente dal trasduttore di ingresso (ma- La velocità di fase della corrente elet- all'altra, provocando quindi nel trasdut-
gnetico o piezoelettrico). trica nei conduttori e nei componenti tore di uscita lo stesso effetto di un ru-
Il riverberatore è stato realizzato in un reattivi concentrati è troppo elevata per more o suono emesso in un locale di
contenitore di legno scuro, con fron- lo scopo che ci interessa; noi vogliamo ampie dimensioni, nel quale l'aria so-
tale lineare in alluminio diamantato e ottenere ritardi di frazioni di secondo. stituirà la nostra linea di ritardo.
anodizzato, con una forma perfettamente Ricorreremo perciò alle onde sonore che, Il tempo di durata di questa ripetizio-
in linea con i canoni della moda in fat- già per la loro natura, si spostano con ne di echi fintanto che la loro intensità
to di apparecchiature ad alta fedeltà. velocità molto minore. Tale velocità pe- non è più avvertibile, si chiama tempo
rò è ancora molto forte e non tale da di riverbero, ed è ovviamente superiore
permetterci di ottenere i l risultato volu- al tempo di ritardo proprio della linea.
to nel poco spazio di cui disponiamo. Come si vede dalla formula che prima
rediamo che il fenomeno del- Bisognerà quindi usare alcuni accor- abbiamo dato, la frequenza di vibrazione
l'eco sia noto a tutti. Quando gimenti particolari per ottenere una l i - propria della corda, che a noi servirà da
si emette un grido davanti ad nea capace di provocare un forte ritardo ritardo, crescerà con la tensione della
una parete rocciosa, si sente prima i l su una lunghezza molto breve. molla, e diminuirà con la densità linea-
grido stesso trasmesso direttamente e Nell'apparecchio che vi presentiamo, re della stessa, ossia col suo peso al cm.
quindi l'eco riflesso dalla parete, dovu- troverete una molla d'acciaio molto Per diminuire i l ritardo dobbiamo quin-
to alle onde sonore che hanno viag- flessibile. Le considerazioni che svolge- di allungare la molla per aumentare la
giato nell'aria, hanno raggiunto la pare- remo in seguito, tralasciando le cono- frequenza di vibrazione. In questo modo
te, v i si sono riflesse, e sono ritornate, scenze generali della propagazione sono- avremo raggiunto contemporaneamente i
piuttosto attenuate al nostro orecchio. ra che ognuno può facilmente procurarsi due scopi di aumentare la tensione e di
I l fenomeno è dovuto al fatto che le leggendo un qualsiasi testo di acustica, diminuire la densità per unità di lun-
onde sonore non si propagano nell'aria saranno riferite a questa molla. ghezza in quanto abbiamo aumentato la
a velocità infinita, ma ad una velocità La propagazione del suono avviene distanza tra le spire.
finita che è di circa 300 m al secondo. principalmente per mezzo di due tipi di Nell'apparecchio che presentiamo, la
In teoria, considerando lo spessore d'aria onde: le onde di pressione, che si for- lunghezza della molla è fissa, quindi il
tempo di ritardo è pure fisso, e calco-
lato in modo che possa produrre un ef-
fetto gradevole senza sdoppiamenti di
note dovute ad echi distinti.
Un altro effetto interessante del com-
portamento della corda vibrante, è che
questa trasmette molto bene anche la
forma dell'onda che è impiegata per ec-
citarla all'estremità.
Tornando alla corda tesa tra le mani
di due persone, questa trasmetterà an-
che vibrazioni di frequenza differente
dalla frequenza propria della corda, ed
anche di forme complesse, cioè ricche di
armoniche. A l limite, usando le ben
note scatole di conserva del telefono a
spago dei bambini, la corda trasmetterà
anche le modulazioni, della voce del
bambino trasmittente, che giungeranno
ritardate ma fedeli al bambino riceven-
te. La ragione per cui non si può dimi-
nuire troppo la tensione della corda è
che questa deve lavorare comunque in
regime elastico, in quanto non è vero
che la voce arriva per trasmissione acu-
stica nello spago come si legge in al-
cuni testi approssimativi.
Abbiamo parlato finora in modo al-
quanto succinto del principio acustico
che permette di ottenere i l nostro scopo.
Ma risulta intuitivo che ci sono altri
problemi da risolvere. Prima di tutto co-
me faremo a far vibrare questa nostra
molla-corda di chitarra, senza far uso
delle dita?
E' evidente, piazzeremo ai suoi estre-
mi l'equivalente elettrico delle scatole di
conserva sopra nominate. Ossia un tra-
sduttore per ogni estremità. I l compito
del trasduttore è quello di trasformare
un segnale elettrico di forma qualsiasi
in un movimento meccanico di forma si-
mile i l più possibile a quello elettrico, e
viceversa.
La capacità del trasduttore di trasfor-
mare grandezze meccaniche in elettriche
e viceversa, modificandone i l meno pos-
sibile la variazione nel tempo, si chiama
fedeltà, e questo costituisce i l più gros-
so problema dei costruttori di tali ag-
geggi. Bisogna curare al massimo che le
frequenze proprie di risonanza di cia-
scun elemento mobile meccanico e di
ciascun elemento elettrico, si trovino ben
lontane dalla banda di frequenze che i l
trasduttore deve trasformare.
I trasduttori presenti alle estremità
della nostra molla rispondono bene a
queste caratteristiche, e ne spiegheremo
in breve la costituzione.

T R A S D U T T O R E DI INGRESSO
O TRASMITTENTE

Un nucleo laminato aperto di forma


particolare è eccitato da un avvolgi-
mento che lo magnetizza in maniera
proporzionale al segnale elettrico di in-
gresso. Tale campo magnetico variabi-
le provoca i l movimento di un'ancoretta
in materiale ferromagnetico collegata ri-
gidamente alla molla, ed invece in ma-
niera molto labile al telaio.
Per la parte ricevente i l processo è in-
verso, ma i l trasduttore è uguale.
Fig. 2 - Vista interna dell'UK 112 a montaggio ultimato.

C I R C U I T O E L E T T R I C O (Fig. 1) coppiamento C15 entra nella base di parte del segnale d'ingresso in una zo-
T R I montato in emettitore comune in na non lineare della caratteristica d'in-
I l segnale proveniente dal microfono classe A. R20, R25, R30 costituiscono gresso. Tale inconveniente si elimina ap-
o dal pick-up o da qualsiasi altro rile- la rete di polarizzazione e di stabilizza- plicando una piccola polarizzazione ai
vatore acustico, viene applicato all'in- zione termica in corrente continua. I l re- transistori montati in controfase.
gresso di un preamplificatore formato sistere di emettitore è bypassato da una Tale polarizzazione vale anche per la
dal transistore T R I , che svolge due com- forte capacità per presentare una bassa corrente alternata, infatti R50 è priva
piti: Pilota uno stadio di potenza in impedenza in corrente alternata. di condensatore di bypass. Tale accorgi-
controfase che servirà a comandare i l I l carico di collettore è costituito, per mento sposta i l punto di funzionamento
trasduttore d'ingresso della linea di ri- la corrente alternata dall'avvolgimento su una parte più lineare delle caratteri-
tardo, e contemporaneamente manda u- primario di T I , e alimentato attraverso stiche d'ingresso. All'uscita dell'amplifi-
na parte del segnale amplificato verso una cellula di filtro costituito da R35 catore controfase si trova un altro tra-
lo stadio mescolatore amplificatore di e da CIO. Una parte del segnale di u- sformatore (T2) che costituisce i l ca-
uscita formato dal transistore TR4. La scita viene prelevato al collettore ed in- rico di utilizzazione.
alimentazione è stabilizzata. viato, attraverso C25 ed R55 al punto La bassa polarizzazione di base per-
Passiamo ora a descrivere i l circuito in cui avverrà la miscelazione con i l se- mette che solo la resistenza ohmica del-
nei suoi particolari. gnale riverberato. l'avvolgimento possa costituire i l carico
L'ingresso avviene attraverso le due I l trasformatore T I , oltre ad abbassare in corrente continua. L'avvolgimento se-
prese .per ingresso magnetico e piezo- l'impedenza per adattarla agli ingressi condario di T2 che costituisce anche a-
elettrico, a due diverse impedenze. In- di TR2 e TR3, è fornito di una presa dattamento d'impedenza, è direttamente
fatti, l'ingresso magnetico avviene diret- centrale. Tra questa presa e le estremi- accoppiato all'eccitatore del trasduttore
tamente sulla base del transistore ossia tà dell'avvolgimento troviamo due segna- d'entrata della linea di ritardo.
a bassa impedenza, mentre i l trasduttore, li analoghi ma in opposizione di fase, All'uscita della linea di ritardo, me-
piezoelettrico che, come è noto, presenta adatti a pilotare i l gruppo in controfa- diante un cavo schermato, si fa arrivare
una elevata impedenza, entra attraverso se formato da TR2 e TR3, R40, R45, R50 il segnale ritardato ad un potenziometro
le elevate resistenze R5 ed RIO che, insie- costituiscono la rete di polarizzazione e parzializzatore, R60. I l cursore di questo
me a C5 costituiscono un filtro passa- di stabilizzazione. La presenza d'una po- potenziometro manda i l segnale riverbe-
basso che attenua le frequenze troppo larizzazione non sarebbe necessaria in rato al punto di miscelazione col se-
alte. uno stadio in classe B. gnale diretto, ossia al polo positivo del
Il segnale d'ingresso, parzializzato da Ma l'amplificatore in classe B presen- condensatore C30. Riepilogando si pos-
R15 che funziona da regolatore di vo- ta pure una forma di distorsione detta sono regolare mediante i due potenzio-
lume, attraverso il condensatore di ac- di «crossover», dovuta all'applicazione di metri R15 ed R60 accessibili dal quadro
comandi, sia l'ampiezza del segnale di-
retto che quella del segnale ritardato.
I due segnali miscelati vengono man-
dati alla base del transistore TR4 che
funziona in emettitore comune a bassa
impedenza di entrata per le tensioni al-
ternate. La rete di polarizzazione e di
stabilizzazione termica in corrente con-
tinua è del tipo classico, formata dai
resistori R70 R75, R85. La resistenza di
emettitore è bypassata dal condensato-
re C35 e quindi non c'è praticamente
controreazione. L'uscita viene prelevata
sul resistore R80 di collettore, e passa
all'uscita attraverso i l condensatore di
accoppiamento C40 ed al filtro corret-
tore formato da C45 e da R90 che taglia
leggermente i toni bassi, con effetto anti-
rombo.
L'alimentazione dell'intero sistema è
stabilizzata elettronicamente.
Attraverso la spina di rete con con-
nettore di massa, si passa al trasforma-
tore principale T3 di alimentazione, in-
terponendo i l fusibile di protezione da
0,1 A e l'interruttore principale I N T 1.
I l primario del trasformatore è a due
avvolgimenti e può funzionare alle ten-
sioni da 117 a 125 V collegando gli av-
volgimenti (uguali) in parallelo. Colle-
gando gli avvolgimenti in serie, si ottie-
ne i l funzionamento a 220-240 V . I l
compito di variare i l collegamento è
svolto dal deviatore doppio I N T . 2.
La tensione di uscita del trasformato-
re, a 12,7 V corrente alternata, viene
raddrizzata dal ponte di Graetz monofa-
se RP. L'uscita raddrizzata subisce un
primo livellamento mediante C60, e vie-
ne quindi applicata attraverso i l resisto-
re R100 di limitazione al collettore di
TR5 che funziona da stabilizzatore di
potenza.
II gruppo formato dal diodo Zener
Z I e dal resistore R95 forma la tensio-
ne di riferimento che comanda la base
di TR5. I l condensatore C55 livella la
tensione di riferimento, e di conseguen-
za la tensione stabilizzata con effetto
moltiplicato. All'uscita della tensione sta-
bilizzata troviamo un altro condensatore
di livellamento ad alta capacità C50. La
tensione stabilizzata, priva di ronzio, è
di 8,7 V. Siccome i transistori impie-
gati per l'amplificatore sono del tipo
PNP, avremo i l positivo dell'alimentazio-
ne a massa.
I l guadagno complessivo del pream-
plificatore sarà di circa 36 dB di tensione
Fig. 3 - Serigrafia del circuito stampato.

per entrata da trasduttore magnetico,


mentre per l'ingresso piezoelettrico a-
vremo un'attenuazione di tensione di cir-
ca 2,7 dB.
Tale termine attenuazione non deve
trarre in inganno, in quanto si riferisce
soltanto alla tensione mentre, come si
sa in un amplificatore a transistori a-
vremo un guadagno in corrente, per cui
la potenza all'uscita sarà comunque su-
periore a quella presente all'entrata.
Vale la pena di dire qualche parola
sul modo di calcolare i guadagni in de-
cibels. I l nome deriva dal noto fisico
A.G. Bell che era in definitiva uno stu-
dioso di acustica. Quindi, siccome l'an-
damento della sensibilità dell'orecchio è
1 Pannello posteriore 9 Piastrina regolazione voltaqgio
2 Dadi M3 10 Vite autofilettante 2,9 x 6,5
3 Viti M3 x 4 11 Presa da pannello
4 Deviatore a cursore doppio per cambia- 12 Viti M3 x 6
tensione 13 Dadi M3
5 Ghiera fissaggio portafusibile 14 Cavo alimentazione
6 Portafusibile 15 Fermacavo
7 Fusibile rapido 0,1 A 16 Presa da pannello
8 Tappo 17 Presa da pannello

Fig. 4 - Montaggio dei componenti sul pannello posteriore.

di tipo logaritmico, noi percepiremo un Nel caso di entrata piezo i l rapporto le, c'è un robusto telaio in acciaio zin-
aumento lineare dell'intensità sonora, delle tensioni sarà di 0,325 quindi rifa- cato che sostiene tutti i componenti ed
mentre i l valore assoluto di questa au- cendo i l medesimo calcolo avremo un il circuito stampato. La parte di ingres-
menterà con curva logaritmica (questa guadagno di —9,762 ossia un'attenua- so del segnale, molto sensibile ai di-
è per esempio la ragione per cui i po- zione. sturbi induttivi, è adeguatamente scher-
tenziometri di regolazione del volume Il nostro riverberatore funziona quin- mata. Gli attacchi per i segnali sono di
sono a legge logaritmica). di anche da adattatore d'impedenza in tipo normalizzato anche nei collegamen-
Tornando ai nostri rapporti tra en- quanto fornisce all'uscita caratteristiche ti, quindi la sua inserzione nella catena
trata ed uscita di un amplificatore, i l indipendenti dal livello di entrata. di alta fedeltà non presenta problemi di
nostro, se alimentato con trasduttore ma- connessione.
gnetico, riceverà all'entrata una tensione La maggior parte dei componenti è
di 1 m V , mentre all'uscita troveremo u- sistemata sul circuito stampato, ma i l
na tensione di 64 m V quindi l'ampli- MECCANICA collegamento dei componenti che su
ficazione di tensione sarà di: questo non sono montati, non presenta
L'aspetto estetico generale dell'appa- difficoltà, in quanto la lunghezza dei col-
V u 65 recchio che vogliamo costruire, è in l i - legamenti in cavo è ridotta al minimo, e
nea con i criteri modernamente utilizza- comunque chiaramente mostrata in una
Vi 1 ti per la presentazione delle apparecchia- apposita tavola allegata alle istruzioni di
La formula per trasformare questo ture di alta fedeltà. I l mobile in legno montaggio.
rapporto di tensioni in dB è la se- di forte spessore, i l quadro lineare, i L'elegante pannello anteriore in allu-
guente: comandi razionali con potenziometri a minio anodizzato porta serigrafate tut-
cursore, fatino in modo che l'UK 112 te le indicazioni per i comandi del ri-
V„ V„
possa trovare la sua giusta sistemazione verberatore, e la spia indicatrice dell'av-
dB = 20 log =
accanto alle apparecchiature già da voi venuta accensione dell'apparecchio. La
V, Vi
possedute. All'interno del mobile in le- alimentazione avviene dalla rete elettrica
= 20 log 65 = 36,258 gno e da questo completamente sfilabi- a mezzo di cordone con presa di terra.
MONTAGGIO

Cominceremo con i l montaggio dei


componenti sul circuito stampato.
Per facilitare i l compito dell'esecuto­
re abbiamo pubblicato la fig. 3 dove ap­
pare la serigrafia del circuito stampato.
Su questa abbiamo sovrapposto l'esat­
ta disposizione dei componenti.
Diamo ora alcuni consigli generali
utili a chiunque si accinga ad effettuare
un montaggio su circuito stampato.
Il circuito stampato presenta una fac­
cia sulla quale vanno i componenti ed u-
na sulla quale appaiono le piste di rame.
I componenti vanno montati coricati
sulla superficie del circuito stampato,
fatta eccezione per alcuni che sono pre­
disposti per i l montaggio verticale.
Dopo aver piegato i terminali alla giu­
sta distanza tra i fori, ed aver verificato
sulla figura i l loro esatto collocamento,
si introducono i terminali nei fori pre­
disposti allo scopo sul circuito stampato.
Effettuare la saldatura con un saldatore
di potenza non eccessiva, agendo con
decisione e rapidità per non surriscalda­

Fig. 5 - Esploso di montaggio del pannello anteriore della fiancata destra e del trasformatore di alimentazione.
re i componenti. Non esagerare con la
quantità di stagno che deve essere ap­
pena sufficiente per assicurare un buon
contatto. Se la saldatura non riuscisse
subito perfetta, conviene interrompere
il lavoro per lasciare raffreddare i l com­
ponente, quindi ripetere i l tentativo.
Tale precauzione vale soprattutto per i
componenti a semiconduttore in quanto
una eccessiva quantità di calore tra­
smessa attraverso i connettori alla pia­
strina di semiconduttore, potrebbe al­
terare permanentemente le caratteristi­
che, se non addirittura distruggerne le
proprietà.
Una volta effettuata la saldatura bi­
sogna tagliare con un tronchesino i
terminali sovrabbondanti che superano
di 2 mm la superficie delle piste di ra­
me. Durante la saldatura bisogna porre
la massima attenzione a non stabilire
ponti di stagno tra piste adiacenti.
Per i l montaggio di componenti po­
larizzati come diodi, transistori, conden­
satori elettrolitici ecc., bisogna curare
che l'inserzione avvenga con la corret­
ta polarità, pena i l mancato funziona­
mento dell'apparecchio ed eventualmen­
te la distruzione del componente. Nelle
fasi di montaggio che riguardano com­
ponenti polarizzati, faremo menzione del
fatto e daremo tutte le eventuali indica­
zioni per i l corretto montaggio.
Vite autofilettante 2,9 x 6,5
Viti autofilettanti 2,9 x 6,5

I* Fase - Montaggio del circuito stampato


Potenziometri a cursore
Guarnizioni antipolvere

Interruttore generale

• Prendere la piastrina e su questa


Pannello anteriore

montare i resistori: R5, RIO, R20, R25,


Molle antironzio

Fiancata destra

R30, R35, R40, R45, R50, R55, R65,


Viti M3 x 4

Viti M3 x 4

Trasformatore
Portalampade

R70, R75, R80, R85, R90, R95, R100.


Notare che R50 ed R100 hanno ugua­
Dadi M3

le valore ohmico, ma dissipazione di­


versa R100, a dissipazione maggiore e
quindi di maggior grandezza va monta­
ta nel circuito di alimentazione.
3

13
7

11
10

12
8
9
5
6
1

4
2

• Montare i condensatori C5, C45.


• Montare i condensatori CIO, C20,
C35, C50, C55, C60.
1 Pannello anteriore
2 Fiancata destra
3 Pannello posteriore
4 Fiancata sinistra
5 Viti autofilettanti 2,9 x 6,5
6 Viti autofilettanti 2,9 x 6,5
7 Circuito stampato
8 Spugna autoadesiva
9 Linea di ritardo
10 Viti M 2,6 x 20
11 Viti IVI 3 x 4

Fig. 6 - Esploso di montaggio dell'assiemaggio dei pannelli e fissaggio del circuito stampato.

CODICE A COLORI

Capacità - nF Tensione nom. V c . c .

2» punto 3' anello


anello anello moltiplicatore
Colore ed indice
1" cifra 2" cura della polarità Colore Tensione

nero — 0 X 1 bianco 3

marrone 1 1 X 10 giallo 6,3

rosso 2 2 — nero 10

arancione 3 3 — verde 16

giallo 4 4 — blu 20

verde 5 5 — grigio 25

blu 6 6 rosa 35

POLARITÀ': il terminale a d e s t r a viola 7 7


del punto colorato (con i termi­
nali rivolti v e r s o il b a s s o ) indica grigio 8 8 x 0,01
il polo positivo.
bianco 9 9 X 0.1
1 Pannello anteriore
2 Circuito stampato
3 Pannello posteriore
4 Fiancata destra
5 Trecciola Isolata - dal contatto del
deviatore a cursore al contatto cen­
trale del portalampada
6 Trecciola Isolata - dal contatto del
deviatore a cursore al contatto late­
rale del portalampada
7 Trecciola isolata - dal contatto cen­
trale dell'interruttore ON-OFF al con­
tatto del deviatore a cursore
8 Filo di alimentazione blu - saldare
alla posizione ON dell'interruttore
9 Trecciola isolata - dal contatto del
deviatore a cursore al contatto del
portafusibile
10 Filo di alimentazione marrone - sal­
dare al contatto del portafusibile
11 Filo nero del trasformatore - saldare
al contatto centrale di sinistra del
deviatore a cursore
12 Filo rosso del trasformatore - al
primo contatto di destra del deviato­
re a cursore
13 Filo giallo del trasformatore - al
contatto del portafusibile
14 Cavetto coassiale - cavo centrale:
dall'uscita unità di ritardo al con­
tatto del potenziometro. Calza: ai
due ancoraggi con segno J.
15 Trecciola Isolata - dall'uscita unità
di ritardo all'ancoraggio del C.S.
16 Trecciola isolata - dall'entrata unità
di ritardo all'ancoraggio del C.S.
17 Filo bianco del trasformatore - al
contatto centrale di destra del de­
viatore a cursore
18 Cavo di alimentazione
19 Filo giallo-verde di alimentazione al
segno j . del C.S.
20 Filo verde del trasformatore - al
punto H del C.S.
21 Filo verde del trasformatore - al
punto G del C.S.
22 Filo rigido - dal potenziometro al
punto F del C.S.
23 Filo rigido - dal potenziometro al
punto E del C.S.
24 Filo rigido - dal potenziometro al
punto A del C.S.
25 Filo rigido - dal potenziometro al
punto C del C.S.
26 Filo rigido - dal potenziometro al
punto B del C.S.
27 Filo rigido - dalla presa da pannel­
lo al punto 3 del C.S.
28 Filo rigido - dalla presa da pannello
al punto 2 del C.S.
29 Filo rigido - dalla presa da pannello
al punto 3 del C.S.
30 Filo rigido - dalla presa da pannello
al punto 2 del C.S.
31 Filo rigido - dalla presa da pannello
al punto 3 del C.S.
32 Filo rigido - dalla presa da pannello
al punto 2 del C.S.
33 Trecciola isolata - dall'entrata unità
di ritardo all'ancoraggio del C.S. con
segno
34 Trecciola isolata - dall'uscita unità
di ritardo all'ancoraggio del C.S. con
Fig. 7 - Cablaggio dell'UIC 112. segno j _
1 Fiancata laterale sinistra
2 Schermo inferiore
3 Schermo superiore
4 Viti autofilettanti 2,9 x 6,5

Fig. 8 - Fissaggio degli schemi sulla sezione di ingresso audio.

Tali condensatori sono elettrolitici e N . 2 contrassegnati «ingresso magnetico e, b, c stampigliate sul circuito stampa-
quindi polarizzati. Controllare che i l se- 2 e 3» to, e confrontare con la posizione degli
gno + stampigliato sull'involucro cor- N . 2 contrassegnati «ingresso piezo 2 elettrodi riportata in fondo a queste
risponda al medesimo segno che ap- e 3» istruzioni.
pare sul circuito stampato. Ad ogni mo- N . 2 contrassegnati «uscita 2 e 3» • Connettere tra di loro i due punti
do i l polo negativo in questi componenti N . 2 contrassegnati «uscita» per la linea contrassegnati A l sul circuito stampato,
è di solito connesso all'involucro di al- di ritardo mediante uno spezzone di filo isolato
luminio. Tali condensatori sono previsti che corre aderente al lato componenti.
N . 2 contrassegnati «ingresso» per la l i -
per i l montaggio verticale. Le estremità vanno spelate per una lun-
nea di ritardo ghezza di circa 4 mm, e infilate nei ri-
Q Montare i tre condensatori al tan- N . 2 contrassegnati « I ».
talio a goccia C15, C25, C30, C40. spettivi fori e saldate.
0 Montare i l ponte raddrizzatore RP Per adesso conviene mettere da parte
Per individuare i valori e le polarità (BS1). Questo componente è polariz-
di questi condensatori fare riferimento il circuito stampato senza procedere al
zato e bisogna fare bene attenzione che montaggio della linea di ritardo.
alla precedente tabellina, che fornisce le stampigliature ~ (ingressi in corren-
tutte le indicazioni utili per i l montaggio. te alternata) e + , — (uscite in corrente
Questi componenti sono polarizzati! continua) corrispondano agli analoghi
0 Montare in due trasformatori per con- II" Fase- Montaggio dei componenti sul
segni stampigliati sul circuito stampato.
trofase T I e T2. Notare che T I è più pannello posteriore, (fig. 4)
• Montare i transistori T R I , TR4
grande di T2. L'orientamento è facile (BC179), TR2, TR3 (AC128) e TR5
in quanto uno dei due avvolgimenti esce Notare che i tre connettori per le en-
(AC187K). Quest'ultimo transistore è trate e l'uscita audio sono uguali.
con due spinotti e l'altro con tre. dotato di raffreddatore prismatico. Non Q Montare la presa contrassegnata «in-
• Montare i l diodo Zener Z I (BZX79 occorrono alette supplementari. Fare at- gresso magnetico) (17) sul pannello (1)
C9V1). Questo componente è polarizza- tenzione che i transistori sono compo- nel giusto orientamento indicato in fig.
to ed i l segno + che appare sullo sche- nenti polarizzati, e che un errato colle- 4. L'orientamento fa riferimento all'inta-
ma corrisponde all'anello stampiglia- gamento dei connettori può portare alla glio che appare sulla parte isolante dal
to sull'involucro del diodo. distruzione dell'elemento al momento lato opposto ai fori delle prese, tale
• Montare e saldare i dodici ancoraggi della connessione con l'alimentazione. presa deve essere montata alla estremità
così suddivisi: Fare quindi bene attenzione alle lettere destra del pannello.
1 Contenitore in legno
2 Telaio completo
3 Mascherina anteriore
4 Gemma colorata
5 Piastrina distanziatrice della mascherina
6 Viti con testa a brugola
7 Manopola
8 Rondelle
9 Viti autofilettantl 2,9 x 9,5

Fig. 9 - Montaggio finale.

• Montare nella foratura immediata- III" Fase - Montaggio del pannello an- li linguette vanno infilate negli intagli
mente vicina la presa (16) contrasse- teriore della fiancata destra del trasfor- corrispondenti praticati nella squadretta
gnata «ingresso piezo» rispettando lo matore di alimentazione (fig. 5) girati con una pinza di un quarto di
orientamento come detto al punto prece- giro, e per maggiore precauzione saldati.
dente. 0 Prendere i l pannello anteriore (1) e O Fissare i l gruppo formato dalla squa-
• Sull'ultima foratura per presa da pan- fissare su questo i due potenziometri a dretta e dal trasformatore (11) sulla
nello di sinistra montare la presa (11) cursore (2). Fare attenzione che i due fiancata destra (10), facendo uso di una
contrassegnata «uscita», rispettando lo potenziometri non sono di uguale va- vite autofilettante (12).
orientamento come detto ai punti prece- lore. I l potenziometro da 10 kCl va mon- f j Fissare la fiancata destra sul pannel-
denti. I l fissaggio delle prese va fatto tato a sinistra guardando i l pannello lo anteriore usando due viti autofilet-
con le viti (12) ed i dadi (13). dal davanti. La coppia di contatti più tanti (13).
• Montare i l deviatore doppio per i l vicini nel senso longitudinale devono es-
cambiotensioni (4) mediante le viti (3) sere rivolti verso l'alto. I potenziometri
ed i dadi (2). devono essere fissati con le quattro viti I V Fase - Assiemaggio completo dei
• Montare i l portafusibile (6) fissando- (5) interponendo prima dal lato ante- pannelli, completamento e fissaggio del
lo mediante la ghiera filettata (5). riore del pannello le guarnizioni antipol- circuito stampato (fig. 6)
Per comodità di saldatura i l con- vere (3) e le molle antironzio (4).
tatto esterno del portafusibile dovrebbe • Montare l'interruttore generale (6) Q Fissare al pannello anteriore (1) la
essere rivolto verso l'alto. (deviatore ad una via), usando le viti fiancata sinistra (4) e la fiancata destra
f j Inserire nel portafusibile (6) i l fusi- (7) ed i dadi (8). (2) mediante le due viti autofilettanti
bile (7) chiudendo con i l tappo (8). • Avvitare la lampada spia al neon (5). Fissare sul circuito stampato com-
• Disporre i l cambiotensioni per la ten- sul portalampada (9) ed infilare i l tut- pleto (7) la linea di ritardo (9) orien-
sione richiesta e fissarlo con la piastri- to a pressione sull'apposita squadretta tata come in disegno, interponendo tra
na di sicurezza (9) che a sua volta va predisposta sul lato interno del pannello la linea di ritardo e i l circuito stampa-
assicurata con la vite autofilettante (10). (1). to i l rettangolirio di spugna autoadesi-
0 Infilare i l cavo di alimentazione (14) • Fissare i l trasformatore di alimenta- va (8). Fissare i l tutto mediante le viti
nel relativo foro, facendolo sporgere al- zione (11) sulla squadretta di sostegno, (10) badando a non stringere troppo per
l'interno per circa 18 cm e fissandolo facendo uso delle linguette che sporgo- non impedire la libera oscillazione del
con i l fermacavo a scatto (15). no dal serrapacchi del trasformatore. Ta- complesso.
CARATTERISTICHE • Fissare i l circuito stampato completo entrata del cavo. I l conduttore di massa
DEI T E R M I N A L I alle apposite staffe predisposte sulle deve corrispondere allo spinotto cen-
DEI SEMICONDUTTORI fiancate, facendo uso delle viti (11). trale della spina di rete (verificare con
Non occorrono dadi in quanto i fori un ohmetro).
sulle staffette sono già filettati. Q Connettere uno dei conduttori di re-
• Fissare i l pannello posteriore (3) alle te opportunamente accorciato al contat-
fiancate mediante le quattro viti autofi- to centrale del portafusibile (10).
lettanti (6). Badare a tenere questo pan- 0 Connettere i l rimanente conduttore di
nello nella giusta orientazione, in mo- rete al contatto dell'interruttore princi-
do che le prese di entrata e di uscita pale che si trova verso la posizione
audio corrispondano ai relativi collega- «ON» (8).
menti predisposti sul circuito stampato. 0 Collegare i due potenziometri di re-
golazione. Guardando i l pannello dalla
parte posteriore, in posizione normale,
V Fase - Cablaggio, (fig. 7) 1 due contatti superiori, ossia i più vi-
cini, corrispondono al cursore, gli altri
Come avvertenza generale si consiglia agli estremi della pista resistiva. Con
di tenere i collegamenti più corti possi- spezzoni di trecciola isolata, collegare
bili, evitando anse, solo se altrimenti il cursore del potenziometro da 10 kfì
prescritto. Nei casi di collegamento in al punto marcato C sul circuito stam-
cavetto schermato la calza andrà con- pato.
nessa al punto contrassegnato J_ . • A l punto B va collegato l'estremo
Q Collegare le due prese di entrata ai di pista più vicino.
rispettivi ancoraggi tenendo sott'occhio
• A l punto A va collegato l'altro estre-
la figura e tenendo conto che i l pannello
mo della pista del potenziometro da
(3) ed i l circuito stampato (2) sono di-
sposti complanari nello schizzo mentre 10 k n .
in pratica sono ortogonali. Quindi i col- fj I I cursore del potenziometro da 5 k f i
legamenti saranno molto più corti di va collegato al punto marcato F sul cir-
quanto appaiano sul disegno. cuito stampato, partendo col filo dal
contatto più vicino a questo punto,
• Collegare infilando i terminali spela-
fj I I punto E del circuito stampato va
ti nei fori contrassegnati con G ed H
collegato all'estremo di pista a lui più
sul circuito stampato, e saldando, i due
vicino.
fili verdi che corrispondono al secon-
dario del trasformatore di alimentazione. 0 All'altro estremo della pista del po-
• Collegare al commutatore del cambio- tenziometro si salderà i l conduttore cen-
tensioni i quattro fili colorati corrispon- trale di uno spezzone di cavetto coas-
denti ai primari del trasformatore di ali- siale (14).
mentazione. Fare bene attenzione a non Q La calza del cavo coassiale (4) an-
connettere in modo errato i fili dei va- drà saldata ad ambedue le estremità
ri colori per non collegare le sezioni in agli ancoraggi marcati J_ . Uno si trova
opposizione di fase, provocando così i l vicino al potenziometro e l'altro è uno
cortocircuito del primario. Descriviamo dei due ancoraggi di uscita della linea
i collegamenti elencando i contatti del di ritardo.
cambiotensioni come appaiono guardan- • L'altro capo del conduttore centrale
do i l pannello posteriore dal lato inter- sarà saldato all'altro ancoraggio corri-
no, con l'apparecchio in posizione nor- spondente all'uscita della linea di ri-
male (trasformatore in alto). tardo.
0 Collegare insieme con uno spezzone A i due ancoraggi corrispondenti alla
di filo nudo i due contatti inferiori. uscita della linea di ritardo andranno
• Collegare i l filo nero (11) al con- saldati anche i conduttori (15) (34) che
tatto centrale sinistro. arrivano dalla bobina del trasduttore di
• Collegare i l filo bianco (17) al con- uscita della linea di ritardo. Tali fili
tatto centrale destro; assieme a que- devono essere lasciati alquanto abbon-
sto filo verrà saldato uno spezzone di danti per poter permettere i l libero mo-
filo pure bianco che andrà a collegarsi vimento della linea di ritardo.
al contatto centrale della lampada spia • I due fili (16) (33) uscenti dalla bo-
(5). bina del trasduttore di ingresso andran-
• Collegare i l filo rosso (12) al contat- no saldati ai due ancoraggi marcati in-
to superiore destro. Dallo stesso contatto gresso sul circuito stampato, lasciandoli
partirà uno spezzone di filo pure rosso abbondanti per la stessa ragione spiega-
(7) che si salderà al contatto centrale ta al punto precedente.
dell'interruttore generale. Abbiamo così completato i l montag-
• I l filo giallo uscente dal trasformatore gio elettrico e possiamo passare alle fa-
di alimentazione (13) si collegherà con si finali della costruzione.
il contatto laterale del portafusibile. Da
questo contatto partirà uno spezzone di
filo (9) che si collegherà con i l contatto VI" Fase - Fissaggio degli schermi sulla
superiore sinistro del cambiotensioni. sezione di ingresso audio (fig. 8)
Da questo punto partirà un filo nero (6)
che si andrà a collegare al contatto la- 0 Fissare lo schermo superiore (3) me-
terale della lampada spia. diante due viti autofilettanti (4) alla
• Connettere i l conduttore di massa del fiancata laterale sinistra (1).
cavo principale di alimentazione all'an- fj Fissare lo schermo inferiore (2) me-
coraggio contrassegnato _L sul circuito diante due viti autofilettanti (4) alla
stampato che si trova più vicino alla fiancata laterale sinistra (1).
VII" Fase - Montaggio finale e chiusura f j Posizionare la mascherina anteriore relativi cablaggi sono stati eseguiti in
(fig. 9) (3) curando che sia le astine di co- modo corretto, non necessita di alcuna
mando dei potenziometri che la levetta regolazione o messa a punto. Per verifi-
Q Inserire i l telaio completo (2) nel dell'interruttore principale fuoriescano care i l corretto funzionamento conviene
contenitore in legno (1) infilandolo dal- dai rispettivi intagli. misurare con uno strumento ad alta im-
la parte anteriore con i l lato componenti • Fissare la mascherina frontale con le pedenza di entrata le tensioni nei pun-
rivolto verso l'alto. quattro viti con testa a brugola (6). ti indicati dallo schema di fig. 1. I n ca-
D Posizionare le piastrine di supporto Q Fissare l'intero telaio al contenitore so di forte discordanza con i valori in-
della mascherina (5) facendo in modo in legno mediante le quattro viti auto- dicati si verifichino lo stato ed i valori
che le forature interne corrispondano filettanti (9) interponendo le rondelle dei componenti in circuito, effettuando-
alle teste delle viti di fissaggio delle fian- (8). ne, se necessario la sostituzione.
cate al pannello anteriore. f j Montare sulle astine di comando dei Tale eventualità è peraltro rarissima
• Inserire a pressione la gemma colora- potenziometri, mediante semplice pres- in quanto i componenti da noi usati so-
ta (4) nell'apposito foro previsto sulla sione, le manopole (7). no della migliore qualità, anche se, ov-
mascherina anteriore, contrassegnato Lo strumento è così pronto per l'uso viamente non possono essere sottoposti
«power». e, se il montaggio dei componenti ed i al collaudo singolarmente.

E L E N C O D E I COMPONENTI

N. Sigla Descrizione N. Sigla Descrizione

3 R5, RIO, R90 resistori da 100 kfi - 0,33 W 1 SW2 deviatore a cursore doppio
1 R20 resistore da 27 kfi - 0,33 W 12 — ancoraggi per circuito stampato
2 R25, R75 resistori da 10 kfi - 0,33 W 1 C.S. circuito stampato
2 R30, R85 resistori da 1 kfi - 0,33 W 1 — cordone di alimentazione
1 R35 resistore da 270 fi - 0,33 W (rifilare
1 R40 resistore da 6,8 kfi - 0,33 W 1 — spugnetta autoadesiva
1 R45 resistore da 100 fi - 0,33 W 2 — viti 2,6 M x 20
1 R50 resistore da 10 fi - 0,33 W 2 — rondelle
1 R55 resistore da 470 kfi - 0,33 W 2 — guarnizioni antipolvere
1 R65 resistore da 2,2 kfi - 0,33 W 2 — molle per potenziometri
1 R70 resistore da 68 kfi - 0,35 W 1 — portalampada
1 R80 resistore da 4,7 kfi - 0,33 W 1 — squadretta supporto trasformatore
1 R95 resistore da 820 fi - 0,33 W — portafusibile
1 R100 resistore da 10 fi - 0,5 W 1 — fusibile rapido 0,1 A
1 R15 potenziometro logaritmico 1 — fermacavo a scatto
10 kfi - 0,25 W 1 — piastrina regolazione voltaggio
1 R60 potenziometro logaritmico 3 — prese da pannello
5 kfi - 0,25 W 1 — gemma colorata
1 C5 condensatore in polistirolo 470 pF 2 — manopole
1 CIO condensatore elettrolitico 2 — piastrine supporto mascherina
47 ,uJF - 12 V L
1 mascherina
3 C15, C30 condensatori al tantalio a goccia
C40 1 mobile in legno
da 4,7 u-F - 10 V L
1 C25 condensatore al tantalio a goccia
10 uE - 10 V L ! —
pannello anteriore
pannello posteriore
2 C20, C35 condensatori elettrolitici i — fiancata destra
100 ,uF - 6,3 V L i — fiancata sinistra
1 C45 condensatore in polistirolo 220 pF i — schermo superiore
2 C50, C60 condensatori elettrolitici i — schermo inferiore
2200 uE - 16 V L
1 C55 condensatore elettrolitico cm 20 — cavetto schermato
100 u.F - 12 V L cm 50 — trecciola isolata rossa
1 TI trasformatore pilota cm 50 — trecciola isolata nera
1 T2 trasformatore di uscita controfase cm 50 trecciola isolata bianca
1 T3 trasformatore di alimentazione 12 viti 3M x 4
1 RP raddrizzatore a ponte tipo BS1 6 viti 3M x 6
1 ZI diodo zener B Z X 79 C9 V I
2 T R I , TR4 10 — dadi 3M
transistori BC179
2 TR2, TR3 transistori AC 128 accoppiati 14 — viti autofilettanti 2,9 x 6,5
1 TR5 transistore AC187K 4 — viti autofilettanti 2,9 x 9,5
1 — linea di ritardo 4 — rondelle
1 LI lampadina al neon HO V - 2 mA 4 — viti 3M x 8 testa brugola
1 SWI deviatore a cursore semplice 1 — confezione stagno

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