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DI MARIANGELA PARISI anche per rafforzare lo spirito comunitario dobbiamo tener conto del fatto che ci sono l’assistente
tra le otto realtà, «e anche un modo – gruppi in crisi, gruppi che hanno chiuso,
U
n musicista e un’insegnante di Storia aggiungono i responsabili – per interrogarsi poca adesione: se teniamo conto della
dell’Arte. Sono loro i Responsabili
Scout della Zona Felix che il prossimo
7 giugno avrebbe dovuto festeggiare con
sullo scautismo territoriale. Le attività che
avevamo immaginato comprendevano
anche delle testimonianze di chi ha
popolazione del territorio, mille scout sono
pochi». Gli fa eco Raffaella con
‘metamorfosi’ «che spiega in parte la
«Nella cura dei più piccoli si coltiva
una grande manifestazione i trentadue anni
di attività. L’emergenza sanitaria ha
accompagnato la nascita di questa Zona, un
modo per ricentrarci su quelli che sono i
precarietà, perchè come Zona abbiamo
saputo essere resilienti e adattarci ai
il desiderio di un mondo migliore»
determinato il rinvio dei festeggiamenti, ma valori dello scautismo attraverso le parole di cambiamenti che hanno caratterizzato
dal racconto di Giuseppe (Peppe) Copia e chi, pur avanti nell’età, ancora li persegue e l’associazione a livello nazionale». E DI FRANCESCO FEOLA * cativi. Investire nella formazione attraverso le
Raffaella Estatico si capisce subito che la ne ha fatto bussola di vita». Ci sarebbero dobbiamo tener conto anche della grandi scelte proprie dello scoutismo: la fe-
L
gioia per questa importante ricorrenza non stati i vescovi delle tre diocesi, gli assistenti, «’diversità’ – dice Peppe – che indico come a Zona Felix Agesci (Associazione Gui- de, il servizio e la politica è questo il primo
è diminuita. Trentadue anni lui, trenta lei, il Comitato regionale, il Masci (Movimento parola positiva. Sono diversi i luoghi di de e Scouts Cattolici Italiani) celebra i ed essenziale compito della Zona Scout. Per
hanno iniziato il cammino scout da Adulti Scout Cattolici Italiani) locale, i questa Zona Felix e sono diverse le modalità suoi 30 anni di vita e di servizio. Que- questo motivo. ogni tre anni, si scrive il pro-
bambini, lui ad Acerra, lei ad Avella. Oggi sindaci dei comuni della Zona e i membri di viverli: un conto è essere scout a sta comprende sei gruppi nella diocesi di getto che impegna tutti i capi a dire come la
rappresentano le otto realtà della Zona Felix delle otto comunità che oggi, nell’insieme, Cicciano, un conto ad Acerra, ad esempio». Nola, uno in Acerra e un altro nella diocesi zona può aiutare nella crescita di tutti e cia-
– nei comuni di Avella, Cicciano, Nola, raggiungono circa 1000 unità. Presentare E va aggiunta anche una certa di Napoli. Un territorio complesso quello scuno. La formazione dei capi è il primo pas-
Marigliano, Pomigliano d’Arco, San l’impegno scout in questa Zona in poche ‘incomprensione’ «nei contesti cittadini – dell’asse Nola, Acerra, A- so su cui si costruisce tutto
Giuseppe Vesuviano, Acerra e Afragola – e le parole non è semplice. Raffaella e Peppe ci dice Raffaella – che ci hanno visto un po’ in fragola dove lo scoutismo l’agire scout. Le grandi sfi-
coordinano perchè pur nella diversità siano provano. «Io – dice Peppe – ne dico una disparte rispetto all’impegno per il bene segna pagine belle e av- de intraprese dai gruppi nei
percepite sul territorio come un’unica negativa, ed è ‘precarietà’ perchè se comune. Un po’ per una nostra incapacità a vincenti. Una realtà, quel- territori dove vivono il lo-
grande realtà. Essere scout per loro è avere dovessimo fare una sintesi di questi anni farci avanti, un po’ per un pregiudizio la Agesci, che forma gene- ro servizio, prende forza
una marcia in più nella vita, doppia marcia diffuso che ci vede solo come i ‘ragazzi con razioni di ragazzi ad esse- proprio dalla formazione
dato che la loro scelta è essere scout cattolici calzettoni e pantaloncini’». Ma il futuro re gli uomini e le donne insieme. Veglie di preghie-
(Agesci): «Nell’aiuto al prossimo, che lo attende a braccia aperte la Zona Felix ‘della partenza’, educan- ra, catechesi, marce per la
scautismo ha nel proprio dna – sottolineano proiettata a festeggiare prima possibile doli a spingersi sempre ol- legalità, promozione uma-
– c’è la possibilità di vivere il messaggio questi trentadue anni ma anche a mettersi tre i propri limiti per rag- na e rispetto dell’ambien-
cristiano e di essere evangelizzatori». La in moto per camminare verso un orizzonte giungere mete preziose in- te. Attività di servizio ai po-
Zona Felix nasce nel 1988, anzi, sottolinea «di crescita, mantenimento e sviluppo – nanzitutto per la propria veri, agli anziani, ai diver-
Peppe, «il primo gruppo scout a Nola nasce sottolinenano i due responsabili –. Gli crescita personale. In que- samente abili. Attività di
nel 1924 e ad Afragola, nello stesso anno, ce sforzi fatti e che faremo sono per una sto cammino di crescita i servizio per i ragazzi, come
ne erano due. Quindi si tratta di una zona crescita prima di tutto delle persone che lupetti, gli esploratori, le i campetti di specialità, i
che ha familiartà con lo scautismo e l’ha sono e restano la priorità. E di sicuro guide, i rover e le scolte tro- Don Francesco Feola San Giorgio di zona, il
portata avanti fino ad oggi». Anche con alti e lavoreremo per sostenerci reciprocamente vano fondamento nei cammino per i tirocinanti.
bassi, aggiunge Raffaella, «proprio io, in come comunità provando a favorire il gruppi che sono i primi responsabili del La capacità di fare rete con altre associazioni
passato, ho dovuto chiudere dei gruppi supporto soprattutto in momenti di crisi. Se cammino formativo dei ragazzi. Altro im- e le migliaia di attività in cui il mondo scout
scout. E non mancano difficoltà nel far oggi è difficile che un capo di comunità portante ruolo di grande responsabilità è la si cala, trovano l’incipit nella formazione in
camminare insieme le otto comunità che possa andare ad aiutarne un’altra, speriamo zona che si fa garante della formazione per- Zona. Cosa ha fatto di bello in questi 30 an-
rientrano, tra l’altro, in tre diverse diocesi: che, favorendo la condivisione di momenti manente dei capi. In questi anni, centinaia ni la Zona Felix? Ha cercato di formare gli uo-
Nola, Acerra e Afragola». L’evento del 7 come il compleanno di zona, possa in un di ragazzi che hanno ‘preso la partenza’ si mini e le donne di oggi a radicarsi nei prin-
giugno voleva infatti essere un’occasione futuro non troppo lontano, diventare prassi. sono impegnati a vivere la Zona, non solo cipi scout perché «il mondo sia migliore di
non solo per celebrare la Zona Felix – così Crediamo che questo territorio possa per la propria formazione permanente, ma come lo abbiamo trovato» (Baden Powell).
chiamata in ricordo dell’aggettivo che ha generare nuovi scout, ci impegneremo anche per costruire insieme percorsi signifi- * assistente Zona Felix
qualificato anticamente queste terre – ma Giuseppe Copia e Raffaella Estatico perchè sia così».
V
erso la fine degli anni ’80, per il pro- nel farsi portavoce della conservazione dall’Agesci Nazionale. Durante questi stro dei Novizi ad Acerra – i Gruppi si mi-
liferare di nuovi gruppi, l’Agesci del metodo originario del fondatore Ba- trent’anni numerosi sono i Capi che con- sero a nudo, mettendo in gioco i propri
Campania ha pensato di riorganiz- den Powell. Racconta: «Ricordo l’espe- tinuano a spendere il proprio tempo per limiti e le proprie esigenze, in un’atmo- lo e Francesco Bergamasco (Mariglia- vo, oltre ai già citati, hanno dedicato il lo-
zare la composizione delle strutture già rienza da Responsabile di Zona come un giocare con i ragazzi. Alla fine degli anni sfera di comunione fraterna e di condi- no) oggi formatori regionali: «Insieme al ro prezioso tempo alla formazione in Zo-
attive a favore di coordinamenti più snel- momento di grande dedizione e sacrifi- ‘90, ad esempio, era già attivo Pino Scialò, visione. Fu quella coesione a farci conti- comitato si cercò di far capire che le tra- na Felix e, in particolare nel ruolo della
li che potessero identificarsi in realtà ter- cio. Girovagavo tra i Gruppi con la forza attuale Capogruppo del Marigliano. «In- nuare a crescere fino ad oggi». dizioni erano importanti ma non pote- responsabilità: Rosalba Miranda (San
ritoriali più affini. Nasce così, nel 1988, dello spirito di servizio. Lo sviluppo dell’ sieme a Chiara Antonelli del Gruppo di Non c’è comunità educante che regga, in- vano essere il motore delle scelte che si Giuseppe), Antonio Cioppa (Avella),
da più costole di Zone limitrofe, la Zona abilità manuale e la vita all’aria aperta so- Acerra – racconta – carichi della bellezza fatti, senza la formazione permanente dei facevano. Nasceva il Campo di Forma- Concetta Panarella (Cicciano), Marco
Felix. Una sfida unica che continua da no stati i miei cavalli di battaglia, se- della diarchia, fummo capaci, nel 1998, suoi responsabili. Un lavoro di squadra zione per Tirocinanti: fummo pronti an- Balsamo (Casalnuovo), Donatella Sa-
trent’anni, grazie all’impegno di 8 co- gnando la vita di tanti». Suo successore di organizzare un’importante attività co- che ricordano bene Alessandra Cerciel- che per quello». Dal momento costituti- vastano (Afragola).