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DOMENICA 26 APRILE 2020 VITA ECCLESIALE 5

Tra webradio e pigiama party digitali, l’Ac parla di speranza


Ecco tre delle iniziative Avella, ad esempio, ha dato vita ad spiegato il coordinatore Giuseppe Liguori ha lanciato A tip for condividere una pausa in
una webradio, RadioAcAvella, che va Aquino – vuol dire ‘stare comodi’, in you…EverydaISSIMO , un’originale videochiamata con uno o più amici.
messe in campo dalle in onda due o tre volte a settimana, tenuta casalinga che è anche rubrica su Instagram ideata dalle Quindi #20minperme, per dedicarsi
associazioni parrocchiali con uno speaker fisso, il sedicenne sinonimo di intimità, di ambiente due responsabili del gruppo un po’ di tempo, magari anche
Quirico «che è uno stimolo per tutti familiare. Così è nata l’idea di creare giovanissimi – quindici ragazzi tra i sperimentando una maschera per il
per aver cura delle relazioni – spiega la presidente Maria Michela un mega pigiama party, un 14 e i 18 anni – Paola Sannino e viso ‘hand made’: è c’è anche il
Napolitano –, di volta in volta momento in cui tutti potessero Clelia Rocchino. «Volevamo far tutorial da seguire. E non solo per
affiancato da chi lo desideri. I temi sfoggiare la loro tenuta nel sperimentare ai ragazzi la vicinanza, consigli di bellezza: il giovedì infatti
ura delle relazioni. Questa la sono diversi ma scelti per momento più dolce della giornata, anche a distanza – raccontano –. Ed c’è a tema il #mepiacemagna, con
C priorità dell’Azione Cattolica
diocesana in questo tempo di
distanza forzata, di stop alle attività
trasmettere contenuti di speranza; e
sono affrontati attraverso interviste.
È un’esperienza intergenerazionale
cioè ‘l’ora della nanna’. Un modo
bello per sentirci vicini, per
oltrepassare i muri delle case che ci
ecco che per il social da loro più
amato ha preso forma questa sorta
di calendario tematico che ci
ricette semplici e veloci da poter
gustare magari il giorno successivo,
divertendosi a guardare i video
associative, data la chiusura, di fatto, che di sicuro continueremo anche al separano. Per sentirci tutti di nuovo permette anche di continuare i condivisi sul social TikTok: il tutto
delle parrocchie. La vita però non si termine della quarantena. Si tratta di bambini ed insieme a loro scacciare cammini formativi, condividendo all’insegna del motto #ridichetipassa.
è fermata, e non è venuto meno il un’iniziativa possibile grazie a tanti via un po’ di paura. È bastato poco, ogni giorno, attraverso messaggi, E l’amore? Non poteva mancare e
bisogno di sentirsi accompagnati, di talenti che abbiamo: di sicuro non pigiama, pantofole e qualche video, canzoni, momenti di arriva il sabato, con l’hastag
non sentirsi soli. Anzi, in questo avremmo potuto farla senza la orsetto, e tutti ci siamo sentiti come riflessione». Si parte il lunedì con la #ocoredintoozucchero: giorno di
tempo è aumentato. E allora, spazio competenza tecnologica di Davide». in un’unica grande famiglia che si dà tematica #adoroillunedì, per iniziare speciali dediche. Si giunge quindi
alla creatività, per poter dire Ac, per A Scafati, invece, l’Acr della la buonanotte augurandosi giorni la settimana ringraziando il Signore alla domenica, dedicata al Signore e
poter dire comunità parrocchiale in parrocchia Santa Maria delle migliori e abbracci più forti». Social per quanto di bello c’è nella propria al suo sguardo d’amore, per
modo nuovo ma sempre con lo Vergini si è inventata il Pigiama in prima linea dunque. Anche a vita. Il martedì poi è il turno di un ricordare con le parole del
stesso, pregnante e salvifico Party digitale, su Whatsapp e Torre Annunziata, dove l’Ac della hashtag tutto napoletano: Magnificat che
Magnete Ac diocesi di Nola significato. L’Ac interparrocchiale di Instagram. «Stare a casa – ha Parrocchia Sant’Alfonso Maria de’ #natazzulellaecafe, che suggerisce di #linfinitomihaguardata.(M.P.)

Speciale compleanno per la Zona Felix


il prossimo 7 giugno. Rinviati purtroppo
i festeggiamenti. Nelle parole dei due
responsabili il cammino fatto e quello futuro

Per gli scout


32 anni
così ricchi
d’impegno Route discernimento Zona Felix, 2018

DI MARIANGELA PARISI anche per rafforzare lo spirito comunitario dobbiamo tener conto del fatto che ci sono l’assistente
tra le otto realtà, «e anche un modo – gruppi in crisi, gruppi che hanno chiuso,

U
n musicista e un’insegnante di Storia aggiungono i responsabili – per interrogarsi poca adesione: se teniamo conto della
dell’Arte. Sono loro i Responsabili
Scout della Zona Felix che il prossimo
7 giugno avrebbe dovuto festeggiare con
sullo scautismo territoriale. Le attività che
avevamo immaginato comprendevano
anche delle testimonianze di chi ha
popolazione del territorio, mille scout sono
pochi». Gli fa eco Raffaella con
‘metamorfosi’ «che spiega in parte la
«Nella cura dei più piccoli si coltiva
una grande manifestazione i trentadue anni
di attività. L’emergenza sanitaria ha
accompagnato la nascita di questa Zona, un
modo per ricentrarci su quelli che sono i
precarietà, perchè come Zona abbiamo
saputo essere resilienti e adattarci ai
il desiderio di un mondo migliore»
determinato il rinvio dei festeggiamenti, ma valori dello scautismo attraverso le parole di cambiamenti che hanno caratterizzato
dal racconto di Giuseppe (Peppe) Copia e chi, pur avanti nell’età, ancora li persegue e l’associazione a livello nazionale». E DI FRANCESCO FEOLA * cativi. Investire nella formazione attraverso le
Raffaella Estatico si capisce subito che la ne ha fatto bussola di vita». Ci sarebbero dobbiamo tener conto anche della grandi scelte proprie dello scoutismo: la fe-

L
gioia per questa importante ricorrenza non stati i vescovi delle tre diocesi, gli assistenti, «’diversità’ – dice Peppe – che indico come a Zona Felix Agesci (Associazione Gui- de, il servizio e la politica è questo il primo
è diminuita. Trentadue anni lui, trenta lei, il Comitato regionale, il Masci (Movimento parola positiva. Sono diversi i luoghi di de e Scouts Cattolici Italiani) celebra i ed essenziale compito della Zona Scout. Per
hanno iniziato il cammino scout da Adulti Scout Cattolici Italiani) locale, i questa Zona Felix e sono diverse le modalità suoi 30 anni di vita e di servizio. Que- questo motivo. ogni tre anni, si scrive il pro-
bambini, lui ad Acerra, lei ad Avella. Oggi sindaci dei comuni della Zona e i membri di viverli: un conto è essere scout a sta comprende sei gruppi nella diocesi di getto che impegna tutti i capi a dire come la
rappresentano le otto realtà della Zona Felix delle otto comunità che oggi, nell’insieme, Cicciano, un conto ad Acerra, ad esempio». Nola, uno in Acerra e un altro nella diocesi zona può aiutare nella crescita di tutti e cia-
– nei comuni di Avella, Cicciano, Nola, raggiungono circa 1000 unità. Presentare E va aggiunta anche una certa di Napoli. Un territorio complesso quello scuno. La formazione dei capi è il primo pas-
Marigliano, Pomigliano d’Arco, San l’impegno scout in questa Zona in poche ‘incomprensione’ «nei contesti cittadini – dell’asse Nola, Acerra, A- so su cui si costruisce tutto
Giuseppe Vesuviano, Acerra e Afragola – e le parole non è semplice. Raffaella e Peppe ci dice Raffaella – che ci hanno visto un po’ in fragola dove lo scoutismo l’agire scout. Le grandi sfi-
coordinano perchè pur nella diversità siano provano. «Io – dice Peppe – ne dico una disparte rispetto all’impegno per il bene segna pagine belle e av- de intraprese dai gruppi nei
percepite sul territorio come un’unica negativa, ed è ‘precarietà’ perchè se comune. Un po’ per una nostra incapacità a vincenti. Una realtà, quel- territori dove vivono il lo-
grande realtà. Essere scout per loro è avere dovessimo fare una sintesi di questi anni farci avanti, un po’ per un pregiudizio la Agesci, che forma gene- ro servizio, prende forza
una marcia in più nella vita, doppia marcia diffuso che ci vede solo come i ‘ragazzi con razioni di ragazzi ad esse- proprio dalla formazione
dato che la loro scelta è essere scout cattolici calzettoni e pantaloncini’». Ma il futuro re gli uomini e le donne insieme. Veglie di preghie-
(Agesci): «Nell’aiuto al prossimo, che lo attende a braccia aperte la Zona Felix ‘della partenza’, educan- ra, catechesi, marce per la
scautismo ha nel proprio dna – sottolineano proiettata a festeggiare prima possibile doli a spingersi sempre ol- legalità, promozione uma-
– c’è la possibilità di vivere il messaggio questi trentadue anni ma anche a mettersi tre i propri limiti per rag- na e rispetto dell’ambien-
cristiano e di essere evangelizzatori». La in moto per camminare verso un orizzonte giungere mete preziose in- te. Attività di servizio ai po-
Zona Felix nasce nel 1988, anzi, sottolinea «di crescita, mantenimento e sviluppo – nanzitutto per la propria veri, agli anziani, ai diver-
Peppe, «il primo gruppo scout a Nola nasce sottolinenano i due responsabili –. Gli crescita personale. In que- samente abili. Attività di
nel 1924 e ad Afragola, nello stesso anno, ce sforzi fatti e che faremo sono per una sto cammino di crescita i servizio per i ragazzi, come
ne erano due. Quindi si tratta di una zona crescita prima di tutto delle persone che lupetti, gli esploratori, le i campetti di specialità, i
che ha familiartà con lo scautismo e l’ha sono e restano la priorità. E di sicuro guide, i rover e le scolte tro- Don Francesco Feola San Giorgio di zona, il
portata avanti fino ad oggi». Anche con alti e lavoreremo per sostenerci reciprocamente vano fondamento nei cammino per i tirocinanti.
bassi, aggiunge Raffaella, «proprio io, in come comunità provando a favorire il gruppi che sono i primi responsabili del La capacità di fare rete con altre associazioni
passato, ho dovuto chiudere dei gruppi supporto soprattutto in momenti di crisi. Se cammino formativo dei ragazzi. Altro im- e le migliaia di attività in cui il mondo scout
scout. E non mancano difficoltà nel far oggi è difficile che un capo di comunità portante ruolo di grande responsabilità è la si cala, trovano l’incipit nella formazione in
camminare insieme le otto comunità che possa andare ad aiutarne un’altra, speriamo zona che si fa garante della formazione per- Zona. Cosa ha fatto di bello in questi 30 an-
rientrano, tra l’altro, in tre diverse diocesi: che, favorendo la condivisione di momenti manente dei capi. In questi anni, centinaia ni la Zona Felix? Ha cercato di formare gli uo-
Nola, Acerra e Afragola». L’evento del 7 come il compleanno di zona, possa in un di ragazzi che hanno ‘preso la partenza’ si mini e le donne di oggi a radicarsi nei prin-
giugno voleva infatti essere un’occasione futuro non troppo lontano, diventare prassi. sono impegnati a vivere la Zona, non solo cipi scout perché «il mondo sia migliore di
non solo per celebrare la Zona Felix – così Crediamo che questo territorio possa per la propria formazione permanente, ma come lo abbiamo trovato» (Baden Powell).
chiamata in ricordo dell’aggettivo che ha generare nuovi scout, ci impegneremo anche per costruire insieme percorsi signifi- * assistente Zona Felix
qualificato anticamente queste terre – ma Giuseppe Copia e Raffaella Estatico perchè sia così».

I volti che raccontano un patto educativo per il territorio


I ricordi di alcuni Capi che munità Capi nei comuni di Avella, Cic-
ciano, Nola, Marigliano, Pomigliano, San
fu Francesco Spera (Nola), Responsabi-
le fino alla metà degli anni ‘90. «Fu un’oc-
me la Giornata del Pensiero al Salicelle di
Afragola, un quartire a rischio. Il gruppo
hanno visto nascere la Zona Giuseppe Vesuviano, Acerra e Afragola. casione unica di fratellanza e condivisio- lì era nato da poco: fu un forte momen-
Francesco
nel 1988 e con passione Il primo a raccogliere la sfida fu Giusep-
pe (Peppe) Caccavale (classe1939, Ma-
ne – ricorda –, c’era una grande volontà
di sostenersi a vicenda. Era la fase dello
to di cittadinanza attiva».
Seppure ai fermenti iniziali non manca- Spera e Pino
e sacrificio l’hanno rigliano), che, carico di un’esperienza pre- sviluppo dei Gruppi e numerosi Capi pre- rono anni più complicati e di crisi, il nuo- Scialò in
occasione
accompagnata fino a oggi gressa di coordinamento nella Zona Ve-
suvio, sostenne e diresse la nascita della
starono la loro opera per le Comunità di
Capi più bisognose». Durante il suo man-
vo millennio regalò alla zona nuova spin-
ta data dai veri cuori pulsanti dell’Asso- della visita di
Zona Felix. Peppe è ancora oggi testimo- dato l’evento più significativo fu certa- ciazione: le Comunità Capi. «Si compre- Giovanni
Paolo II a Nola
DI GIUSEPPE COPIA ne concreto di una vita vissuta all’insegna mente la visita del papa Giovanni Paolo se che le eterogeneità erano punti di for-
E RAFFAELLA ESTATICO dello Scautismo e dei valori della Pro- II alla diocesi nolana, nel maggio 1992. za su cui fare leva – ricorda Nicola Let-
messa Scout, nonché punto di riferimento Lui stesso fu nominato addetto stampa tieri, attualmente impegnato come Mae-

V
erso la fine degli anni ’80, per il pro- nel farsi portavoce della conservazione dall’Agesci Nazionale. Durante questi stro dei Novizi ad Acerra – i Gruppi si mi-
liferare di nuovi gruppi, l’Agesci del metodo originario del fondatore Ba- trent’anni numerosi sono i Capi che con- sero a nudo, mettendo in gioco i propri
Campania ha pensato di riorganiz- den Powell. Racconta: «Ricordo l’espe- tinuano a spendere il proprio tempo per limiti e le proprie esigenze, in un’atmo- lo e Francesco Bergamasco (Mariglia- vo, oltre ai già citati, hanno dedicato il lo-
zare la composizione delle strutture già rienza da Responsabile di Zona come un giocare con i ragazzi. Alla fine degli anni sfera di comunione fraterna e di condi- no) oggi formatori regionali: «Insieme al ro prezioso tempo alla formazione in Zo-
attive a favore di coordinamenti più snel- momento di grande dedizione e sacrifi- ‘90, ad esempio, era già attivo Pino Scialò, visione. Fu quella coesione a farci conti- comitato si cercò di far capire che le tra- na Felix e, in particolare nel ruolo della
li che potessero identificarsi in realtà ter- cio. Girovagavo tra i Gruppi con la forza attuale Capogruppo del Marigliano. «In- nuare a crescere fino ad oggi». dizioni erano importanti ma non pote- responsabilità: Rosalba Miranda (San
ritoriali più affini. Nasce così, nel 1988, dello spirito di servizio. Lo sviluppo dell’ sieme a Chiara Antonelli del Gruppo di Non c’è comunità educante che regga, in- vano essere il motore delle scelte che si Giuseppe), Antonio Cioppa (Avella),
da più costole di Zone limitrofe, la Zona abilità manuale e la vita all’aria aperta so- Acerra – racconta – carichi della bellezza fatti, senza la formazione permanente dei facevano. Nasceva il Campo di Forma- Concetta Panarella (Cicciano), Marco
Felix. Una sfida unica che continua da no stati i miei cavalli di battaglia, se- della diarchia, fummo capaci, nel 1998, suoi responsabili. Un lavoro di squadra zione per Tirocinanti: fummo pronti an- Balsamo (Casalnuovo), Donatella Sa-
trent’anni, grazie all’impegno di 8 co- gnando la vita di tanti». Suo successore di organizzare un’importante attività co- che ricordano bene Alessandra Cerciel- che per quello». Dal momento costituti- vastano (Afragola).

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