di lavoro
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LO SCAUTISMO E’ UN GIOCO,
per la NON UNA SCIENZA
di unità
dei capi, conferenze e corsi di formazione per commissa-
ri e altri capi ecc., non diamo l’impressione di conside-
rarlo un gioco troppo serio.
Perciò vorrei insistere con tutti i capi che l’obiettivo più
importante per quest’anno dovrebbe essere quello di
stimolare la gioia dello scautismo con campi ed uscite,
considerati non già come una concessione occasionale in
un susseguirsi di scautismo da salotto o da parata, ma
come la forma di educazione abituale per i loro ragazzi
e, perché no? Anche per loro stessi.”
(B.P., Taccuino)
AGESCI
Zona di Carpi
Perché il Timone? continuità nella programmazione tra le branche facilitando la completezza,
il confronto e la verifica, sia all’interno della Co.Ca. sia tra i Gruppi della
Zona. Questi schemi poi possono essere un buon punto di partenza per
Dall’analisi dei risultati del questionario sulla confrontarsi con i nostri assistenti ecclesiastici e coinvolgerli in un lavoro
“Qualità dello scautismo nella Zona di Carpi” è assieme, nel quale loro hanno un ruolo specifico e insostituibile.
IL TIMONE emerso che la programmazione costituisce uno
dei nodi problematici del nostro fare educa- Attenzione però! Se i capi, gli staff e i Gruppi non saranno di qualità,
zione : non sempre la programmazione è fatta in la programmazione, per quanto ricca e completa, non sarà mai di qualità
modo completo e con creatività, spesso si perde perché non può prescindere dalla nostra formazione, dal nostro cammino
molto tempo senza poi ottenere un effettivo ri- e dal nostro stile di vita. Questo strumento di per sé non è garanzia di una
sultato in termini di arricchimento della propo- programmazione “perfetta”, ammesso che esista, ma deve essere continua-
sta educativa. mente verificato ed ampliato con l’intelligenza, la creatività e l’esperienza
Progetto e programma/itinerario sono aspetti di ognuno dei capi che lo userà. Una buona programmazione quindi è
diversi di ogni azione educativa. Il progetto in- fondamentale ma, senza la capacità di accogliere e seguire le persone, senza
dica le finalità generali, ma rischia di rimanere una corretta lettura della realtà, un’appassionata responsabilità, e una fede
indeterminato se non si concretizza nell’azione; pensata e consapevole, le nostre attività saranno solo un contenitore defor-
a questo risponde il programma, che rende con- mante più che formativo.
crete le modalità di attuazione del progetto, de-
finendo obiettivi specifici e individuando gli stru-
menti più idonei. Il programma però per essere
realizzato non può essere un semplice elenco di Lo schema generale
cose da fare ma deve presentarsi come un vero
e proprio itinerario centrato sugli obiettivi pro- Lo schema è composto da una
posti ai ragazzi e definiti dal progetto in cui si parte verticale e da una orizzontale.
esplicitano le tappe educative di realizzazione La parte verticale è divisa in tre
del progetto. momenti: Vita dell’unità (con gli stru-
Da queste riflessioni è nata l’idea di prepa- menti del metodo comuni alle tre bran-
rare uno strumento che possa essere utile a che e quelli propri della branca), Vita
tutti i capi, di qualsiasi branca, per programma- di Fede (Catechesi, preghiera ecc…),
re il loro anno di attività, stando bene attenti Vita di Gruppo e Staff (Co.Ca., Pro-
però a non dare troppa enfasi al progetto, per- getto Educativo, Genitori ecc…).
ché questo potrebbe snaturare lo stile e lo spirito La parte orizzontale divide l’an-
di un’educazione centrata sulla persona e più no in tre periodi (da settembre a di-
ancora di un’educazione improntata dalla logica cembre, da gennaio ad aprile, da maggio a settembre).
della fede cristiana. In ogni mese dell’anno ogni capo potrà inserire le varie attività fino ad
Lo strumento è composto da uno schema di arrivare a determinare completamente l’anno.
programmazione per ciascuna delle tre bran- Per mostrare come può essere utilizzato lo schema abbiamo preparato
che e da uno per i Capi Gruppo, tutti armonici un esempio di anno scout per ciascuna delle tre branche . Questo sche-
tra loro; questo dovrebbe servire a favorire la ma tiene conto del manuale di branca, dei regolamenti, del sentiero fede e
delle esperienze personali dei capi che lo hanno realizzato. E’ solo un della catechesi in Agesci e, per essere capito in modo corretto, va conosciu-
esempio che dovrebbe servire a dare alcune idee, ma lo strumento vero e to nella sua completezza. Conoscere e comprendere a pieno il Sentiero
proprio è lo schema vuoto, che ciascuno potrà compilare secondo le proprie Fede è una specifica responsabilità dei capi, chiamati ad essere testimoni
esigenze e in base alla realtà nella quale è inserito. consapevoli e intelligenti annunciatori del Vangelo di Cristo.
Nella parte destra dello schema, poi, vi sono alcune colonne con titoli
di libri, occasioni formative, uno spazio per il Progetto educativo di gruppo
e tutti quegli elementi che possono aiutarci a rendere significativa la nostra Il Timone
formazione di educatori cristiani. Quest’ultimo è un elemento di qualità
essenziale per la nostra programmazione: se infatti alla fine dell’anno le
colonne finali saranno vuote o quasi, dovrò interrogarmi sul fatto che ci si Un’ultima spiegazione riguarda il titolo di questo lavoro: “Il timone”.
è basati solo su quello che già si sapeva, senza fare la fatica di pensare, Infatti vuole essere uno strumento che possa servire ai capi per “tenere la
senza approfondire i contenuti, senza arricchirsi e quindi senza crescere rotta” della propria unità per raggiungere la meta prefissata. Il timone è
come cristiani e tantomeno come capi. uno strumento fondamentale per condurre una barca in mare, ma da
solo non risolve nulla ed è inutile. Serve la maestria del timoniere, il
quale deve conoscere come si manovra una barca, deve saper leggere e
seguire le rotte, ma soprattutto deve essere in grado di riconoscere i segni
Lo schema mensile del tempo, quei piccoli segnali cioè che possono far capire se ci sarà ancora
vento, dove questo vento soffierà e con quale intensità, se è in arrivo una
Lo schema generale non è chiaramente sufficiente per effettuare una burrasca o se ci si sta per imbattere in una bonaccia. Il timone poi non può
programmazione completa perché, una volta stabilite le linee generali del mai essere abbandonato ma va continuamente riposizionato e orientato,
cammino annuale, è necessario pensare di volta in volta alle attività speci- pena una barca allo sbando, in balia dei venti e costantemente a rischio di
fiche. A questo scopo è stato pensato lo schema mensile che dovrebbe affondare.
servire per organizzare le attività e i tempi in modo preciso settimana per
settimana. Da un certo punto di vista questa parte dello schema è il Con l’augurio che questo Timone possa aiutarvi nel vostro servizio, vi
vero nucleo della programmazione : infatti se nello schema generale vie- auguriamo buona caccia, buon volo, buona strada e buon lavoro!
ne pensato l’itinerario nella sua globalità, in questa parte mensile - settima-
nale si dà corpo e spessore di volta in volte alle attività, decidendone i
contenuti educativi specifici che si voglio suscitare nei ragazzi/e e le mo- Simone Dondi, Margherita Catellani, don Flavio Segalina
dalità precise con le quali questo può avvenire. L’itinerario complessivo è Responsabili e A.E. della Zona di Carpi
di qualità solo se giorno dopo giorno prende forma con attività, rapporti e
relazioni di altrettanta qualità.
Carpi, 8 ottobre 2002
Il Sentiero Fede Questo strumento è stato elaborato dall’”Osservatorio sulla qualità dello
scautismo nella Zona di Carpi” partendo dai dati dell’indagine effettua-
All’interno degli schemi è stato inserito il Sentiero Fede, strumento ta nella primavera del 2001. Nell’Osservatorio hanno lavorato: Chiara
essenziale per una programmazione adeguata. Le parti inserite sono prese Arletti, Marco Bulgarelli, Giacomo Cabri, Nicola Catellani,Gaia Corsi,
sia dal “Progetto” sia dalle “Schede”, ma è importantissimo ricordare l’im- Simone Ghelfi, Federica Marampon.
portanza del “Progetto”: in questo libro sono espressi i principi generali
E’ UTILE RICORDARE CHE...
BRANCA L/C SCOUTING
Lo scouting è l’atteggiamento di proiezione verso l’ignoto, animato dal gusto
di esplorare che spinge ad andare oltre la frontiera.
I bambini, i ragazzi ed i giovani imparano facendo, privilegiando l’esperienza
attraverso l’esercizio continuo dell’osservazione, della deduzione e dell’azione.
Questo atteggiamento si realizza prevalentemente attraverso l’acquisizione di
abilità e di tecniche scout.
Le singole attività di scouting nell’arco dell’anno devono toccare i vari filoni
(natura e vita all’aperto, formazione fisica, allenamento dei sensi, abilità
manuale, espressione, formazione sociale, catechesi).
Secondo l’indagine effettuata lo scorso anno nella nostra Zona, l’appli- Per fare ciò, si possono utilizzare attività natura, attività a tema, attività di
cazione del metodo L/C dà un’immagine tutto sommato positiva. abilità manuale e lavori di gruppo
Gli unici “punti deboli” sono stati evidenziati in:
- scarsità di lupetti e coccinelle che diventano Lupi Anziani e Coccinelle PICCOLE ORME LITURGIA
L’esperienza delle Piccole Orme è rivolta ai
della Montagna in tempo utile per vivere questo momento della Pro- lupetti e coccinelle che si accingono a far
In questa riga
gressione Personale; elenchiamo le
parte del Consiglio degli anziani, ed è
possibili celebrazioni
proposta come momento integrante della liturgiche da far
- poche cacce/voli (3 uscite in media in tutto l’anno); pista e del sentiero personale. vivere al branco/
Le Piccole Orme sono organizzate a livello cerchio (apposita-
regionale. La partecipazione è individuale ed
- poca valorizzazione delle specialità e mancanza di utilizzo come stru- mente ideate, oppure
è estesa a lupetti e coccinelle provenienti da
mento di crescita per il bambino; parrocchiali o
altre regioni. diocesane).
L’Emilia Romagna organizza a giugno le Non dimentichiamoci
- difficoltà nella progettazione e gestione del Consiglio degli Anziani; Piccole Orme a tema catechesi. di partecipare alla
Messa domenicale
con il branco/cerchio!
Coeducazione Nello stendere il programma, riflettere su cosa significa fare coeducazione in Branca L/C, ed identificare attività mirate.
Giochi di
Giochi di
Gioco conoscenza (brevi Attenzione alla progressione nel gioco (iniziare con giochi brevi e facili, per arrivare a giochi di squadra e grandi giochi)
riaffiatamento
e facili)
Attività natura x x
INTERBRANCA
Attività manuale x x
Scouting Attività a tema x x
Lavoro di gruppo x
Cacce - Voli X X X X X X X
VdB - VdC
VITA DELL'UNITA'
Vita all'aperto
Programmare
Attività di scoperta Caccia del C.d.A.
Consiglio degli anziani obiettivi e attività Attività di responsabilizzazione (verso il B/C o verso l'esterno)
del C.d.A (anche di 2-3 giorni)
specifiche
Consiglio della rupe/grande quercia X X X X X X
La corsa di
Ambiente fantastico giungla Ripresa dell'A.F. I fratelli di Mowgli La caccia di Kaa Il fiore rosso La tigre, la tigre!
primavera (al CdA)
Trisavolo e Nel
Ripresa dell'A.F. La rana La civetta Gli scoiattoli Il serpente L'aquila
formicaio
L/C
S.Francesco – Le
Tempi liturgici Tempo ordinario Avvento Natale Epifania Quaresima Pasqua
missioni
INTERBRANCA
Liturgia (oltre la Messa domen.) Novena Via crucis Via crucis Triduo
Informarsi sulle date degli eventi
Attività diocesane e parrocchiali Carnevale
parrocchiali/diocesani
Caccia d'atmosfera religiosa Una caccia d'atmosfera durante l'anno (può essere su S.Francesco, S.Chiara, su altri santi, sulla vita di Gesù, su episodi della Bibbia, ecc.)
L/C
Passaggi + Uscita o
Co.Ca. Rileggersi il P.E. Thinking Day
momento forte
Convegni
Pianificare assenze
Varie associative Assemblea di Zona metodologici
R/S e capi
regionali
Incontro coi genitori Incontro con tutti i Dire la data delle Invitarli alle Riunione per
Genitori Visite nelle case
dei cuccioli/cocci genitori VdB/C Promesse presentare le VdB/C
TERZA PARTE
REGOLAMENTO MANUALE SENTIERO FEDE LIBRI E MATERIALI VARI
MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE
La Progressione Personale (a cura
Piccole Orme Cap.6 - La progressione
Art.26-32 (32-35 L/C, 37-39 schede PASSAGGI, della pattuglia regionale L/C della
personale; Cap.8 -
L/C) PROMESSA Calabria) (*); Le Specialità dei Lupetti e
Simboli e cerimonie
delle Coccinelle; Cerimonie scout
Identità di genere e metodo scout: la
Art.11(4 L/C), 12 (4 L/C) Cap.2, pag.26
coeducazione (*)
Grandi giochi per Lupetti e Coccinelle;
Art.23 (24L/C) Cap.3 - Il gioco scheda GIOCO Un gioco nascerà (*); Un gioco tira
l'altro
x
x Art.13 (5L/C), 14 (6L/C), 25 Cap.9 - Scouting e vita Attività a tema (*); La rivista
schede CAMPO, USCITA
x (28-31L/C, 38L/C) all'aperto “Giochiamo”
x x
X X
Art. (20L/C) Cap.2, pag.23 Il Consiglio degli Anziani
Vacanze di Branco/Cerchio
Preparazione finale
Attività in preparazione al passaggio (ad esempio partecipare ad una attività E/G,
al passaggio in Art. (20L/C) Cap.2, pag.23 Il Consiglio degli Anziani
oppure un giorno al campo estivo del reparto)
reparto
X X X
La giungla; Le storie di Mowgli; Danze
La corsa di
Cani rossi Un altro racconto giungla alle VdB/C giungla; Canzoniere L/C; Manuale dei
primavera (al CdA) Cap.1 - La Parlata Nuova;
lupetti; Atti Cantiere Giungla 1998 (*)
Cap.4 - Il racconto
Art.15 (7,8,9 L/C) scheda LEGGE
raccontato; Cap.5 -
Il bosco; Sette punti neri; Canzoniere
Altri racconti integrativi L'ambiente fantastico
L/C; Atti Cantiere Bosco 1998 (*)
Contattare ASL e
Le VdB/C sono l'occasione per “tirare le
informarsi su
fila” del programma dell'anno
obblighi burocratici Art.33-34 (40-41 L/C)
Verifica dell'anno
Verifica pre-estiva
trascorso
Statuto Agesci
CONSIGLIO DEGLI ANZIANI CONSIGLIO DELLA Riconoscimenti di tappe e specialità possono essere
consegnati nel corso di tutto l'anno. Appendere in tana la
Nel progettare la pista del Consiglio RUPE/GRANDE Campi scuola, riunioni di Zona di visualizzazione della P.P.
degli Anziani, curare che le attività QUERCIA Branca L/C, convegni metodologici
Nella colonna dello strumento vuoto vanno inserite le attenzioni da tenere (secondo quanto stabilito dal Progetto Educativo)
volte durante le Vacanze di
Branco/Cerchio).
VACANZE DI BRANCO/CERCHIO
L’ambiente fantastico giungla/bosco va mantenuto
anche alle VdB/C (siamo sempre lupetti e cocci-
nelle): per tale motivo l’ambientazione fantastica
(pirati, cavalieri, ecc.) non deve sostituirsi comple-
tamente alla vita di Branco/Cerchio; devono
restare sempre i segni caratterizzanti del Branco/ ATTIVITA’
Cerchio (sveglia, chiamate, ula ula, Consiglio SPECIFICHE DI Campi scuola, riunioni di Zona di
della rupe/grande quercia, racconti giungla/bosco, Branca L/C, convegni metodologici
A inizio anno, conviene che ogni capo si legga (o rilegga)
Indipendentemente dall’ambientazione, una o più In questa riga segniamo le O.R.Me novembre 2002, altri eventi
specifici A inizio anno, conviene che ogni capo si legga (o rilegga)
giornate vanno dedicate alla giungla o al bosco, varie attività che intendiamo per intero “Sette punti neri”
giocando il racconto (ad es. per la giungla, “I cani svolgere per raggiungere
rossi”, oppure uno dei racconti facoltativi: “Come l’obiettivo di catechesi Ricordarsi i compleanni dei L/C
facendosi invitare a cena, oppure per un caffè, o valorizzarlo). catechisti, di teologia, giornate del
momenti di preghiera all'interno delle riunioni di B/C (ad es.
per gli auguri di Natale, ecc.); in questo modo si Nell’utilizzare ambientazioni Vangelo, ecc.
valorizzando la preghiera iniziale e quella finale)
INTERBRANCA
Consiglio di squadriglia X X
Consiglio capi squadriglia (ogni 10/15 gg.) X X X X X X X X
Buona azione di squadriglia X X
Deserto
Verifica X X
INTERBRANCA
passaggi + uscita
Co.Ca.
STAFF
totemizzazione art. 32 IB + art. 8 E/G pag. 128 e 218 pag. 113 + scheda Promessa CERIMONIE SCOUT - Ed Coletti
impresa di sq. campo estivo art. 20 E/G pag. 141 pag. 141
GIOCHI SCOUT (B.P.) - UN GIOCO NASCERA'
X art. 24 E/G pag. 202 scheda GIOCO
(Petacchi)
sing./coppia art. 29 E/G pag. 195
X TAPPE (Delsuc)
pag. 88
X pag. 226
programm. Campo
X X pag. 231
estivo SUGGERIMENTI PER L'EDUCATORE SCOUT (B.P.)
X
Uscita o momento forte + Festa di
pag. 132
Gruppo
COEDUCAZIONE OCCASIONI FORMATIVE P.E. NOTE
La sfida della coeducazione consiste nel ricono-
scere la alterità tra uomo e donna e non solo la
Campi scuola, riunioni di Zona di
loro diversità (integrazione e non solo
Branca E/G, convegni metodologici
contrapposizione) e la struttura dei reparti dovreb- regionali, Week-end metodologici,
be corrispondere ad una precisa scelta della altri eventi specifici
CoCa.
In particolare:
“Occhi aperti” sulle proposte che ci
- nel reparto parallelo occorrono obiettivi co- arrivano dal'esterno
muni tra i reparti, ma diversi programmi, stabi-
lendo le imprese da fare insieme, le uscite, il campetto inver-
nale o di S.Giorgio, il campo estivo;
- il reparto misto richiede una maggiore attenzione educativa;
Nella colonna dello strumento vuoto vanno inserite le attenzioni da tenere (secondo quanto stabilito dal Progetto Educativo)
occorre dare maggiore vigore alle attività di sq. che, essendo
monosessuate, recupereranno quell’ambiente monosessuato
necessario per la identificazione sessuale. Inoltre sono da pre-
vedere attività specifiche divise per sessi (per esempio di Alta
Sq.)
IMPRESE
Dall’indagine nella Zona è emerso purtroppo che le
imprese sono spesso di reparto ed ideate dai capi.
Perché i ragazzi siano autonomi nel gestirla e
realizzarla devono farle di squadriglia. Intercalare le
imprese di squadriglia con quelle di reparto è la Campi scuola, riunioni di Zona di
modalità per far entrare specialità, brevetti, tappe e Branca E/G, convegni metodologici
tecniche nella vita dei ragazzi. regionali, Week-end metodologici,
altri eventi specifici
CATECHESI
Se educare la fede è parte integrante
della nostra proposta, non dobbiamo
correre l’errore di separare la fede e la
vita vissuta.
E’ determinante la figura e l’esempio Campo Bibbia. Altre proposte della
del Capo. Non solo, occorre appronta- diocesi: scuola per catechisti, di
re un catechesi occasionale ed teologia, giornate del Vangelo, ecc.
occasionata.
INTERBRANCA
Scouting Impresa x x x
Capitolo x x
Challenge
Uscita X X X
Route invernale X
VITA DELL'UNITA'
Route di Pasqua X
Vita all'aperto Route estiva
Cammino partenti Lancio Incontri personali Incontri personali Incontri personali Incontri personali Incontro di gruppo
Punto della strada
Lancio e
Servizio X Servizio comunitario X Verifica X X
assegnazione
Eucarestia Via
Eucarestia Liturgia Eucarestia Liturgia
Liturgia Eucarestia Eucarestia Eucarestia Eucarestia Eucarestia Crucis Triduo
penitenziale penitenziale
pasquale
Veglie R\S X
R\S
Deserto X X X
Verifica PP Verifica PP
INTERBRANCA
Passaggi + Uscita o
Co.Ca. Rileggersi il P.E. Thinking Day
STAFF
momento forte
Ass. di Zona, W.E.
Varie associative Conv. Metodologico
metodologici
Incontro genitori Incontro genitori
Genitori
noviziato clan
TERZA PARTE
REGOLAMENTO MANUALE SENTIERO FEDE LIBRI E MATERIALI VARI
MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE
PdS Comunitario
Pag 30-31, 122-124, 38 -41
Incontri personali Incontri personali art. 30-37 La PP in branca R/S, Il piccolo principe
art. 4 Atti del convegno regionale 1993
X art. 21 Pag 33-35 Stage per capi
x art. 26
x art. 29
art. 25 Pag 126-127 + schede
art. 24
art. 28
art. 23
art. 23
X art. 23 Pag 46-54, 58, 120-128 +
schede
X X Verifica art. 12
Cantieri, campi Cantieri, campi Cantieri ROSS, Gli eventi arcipelago; Le nuove
Cantieri, campi spec. art. 34
spec. spec. campi spec. frontiere; Gli EPPPI
Pag 120-128 + schede
Confronto con il La carta di Clan, La gabbianella e il
art. 17, 32
noviziato gatto
X art. 19
Pag 61-76, 120-128 +
X art. 27
schede
X X X X art. 39
GRADUALITA’
In alcuni casi non sembra esserci molta differenza tra ciò che Campi scuola, riunioni di Zona di
Branca R/S, convegni metodologici
proponiamo agli L/C agli E/G e agli R/S, in particolar modo per regionali, Week-end metodologici,
quanto riguarda la preghiera ma, per certi aspetti, anche la altri eventi specifici
catechesi. E’ fondamentale però porre una particolare attenzione
alla gradualità della nostra azione educativa. In base alle caratteri-
stiche dei ragazzi/e ma anche in base all’età degli stessi, è
importantissimo differenziare il livello di approfondimento dei “Occhi aperti” sulle proposte che ci
Nella colonna dello strumento vuoto vanno inserite le attenzioni da tenere (secondo quanto stabilito dal Progetto Educativo)
Campi scuola, riunioni di Zona di
Branca R/S, convegni metodologici
regionali, Week-end metodologici,
CATECHESI altri eventi specifici
In Branca R/S i tre elementi fonda-
mentali assumono oltre ad un valore
educativo anche un forte valore
catechetico.
- Strada: la spiritualità della strada
ricorda che la vita di fede è un
cammino in cui bisogna giocarsi in COEDUCAZIONE
prima persona e in cui non si è mai Nel cammino R/S sono
arrivati (“non si arriva se non per necessari anche momenti
ripartire”). “divisi per sesso”, perché la Campo Bibbia. Altre proposte della
- Comunità: la dimensione comunita- coeducazione non è “far stare diocesi: scuola per catechisti, di
ria R/S deve essere specchio della uomini e donne insieme”, ma teologia, giornate del Vangelo, ecc.
comunità ecclesiale, e deve proporre “progettare un cammino per
uno spirito di condivisione proprio uomini e donne”, in cui
delle comunità cristiane. trovano spazio sia momenti
- Servizio: il servizio è la comuni che momenti
concretizzazione del comandamento monosessuati.
dell’amore, e trae le sue motivazioni
dalla sequela di Cristo.
Non va poi dimenticato che la scelta Campi scuola, riunioni di Comunità
di fede è centrale nella Partenza, e Capi, di Branca, di Zona
come tale va proposta come obiettivo
durante tutto il cammino in R/S. Campi scuola, riunioni di Co.Ca. e di
Branca
COMUNITA’ anche su temi quali la comunicazione, la gestione dei conflitti, ecc.
CAPI organico di catechesi che aiuti il capo ad una formazione cristiana persona-
le, continua e coerente.
Le modalità di gestione di questo percorso è lasciata ad ogni Co.Ca. nei
modi e nei tempi che ritiene più opportuni (ad es. uno spazio congruo
dedicato all’inizio di ogni riunione, intervallare una riunione tecnica con
una catechetica, ecc.).
Lo schema è stato redatto con l’indicazione dei mesi; resta il fatto che il Corresponsabilità educativa
capo gruppo e la Co.Ca. ha la possibilità di invertire o modificare l’ordine Intendiamo la responsabilità che ogni capo deve avere vedendo il ragazzo
che è stato pensato (ad esempio l’accoglienza in Co.Ca. e il cammino del nella sua globalità, e cioè da lupetto a partente. Quindi ogni capo è garante
tirocinante che può avvenire in qualunque momento dell’anno). della continuità del metodo fra le branche e dell’unitarietà della proposta
scout.
I momenti di vita della Co.Ca. sono stati individuati e suddivisi in quattro Per realizzare ciò la Co.Ca. ha tre strumenti principali: il Progetto Educativo
aree principali: (P.E.), i programmi di unità e le relative verifiche.
La verifica, per essere più dinamica ed efficace, può essere eseguita in
FORMAZIONE – CRESCITA – COMUNIONE Co.Ca., in unità, in branca.
CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
RELAZIONI VERSO L’ESTERNO Relazioni verso l’esterno
GESTIONE TECNICA DEL GRUPPO Il Capo Gruppo e la Co.Ca. nella sua globalità hanno il compito di curare
le relazioni con l’esterno: ambienti locali ed educativi.
Formazione – Crescita – Comunione Non tutti sanno che …. è dalla Co.Ca. che, risalendo le strutture (Zona –
La formazione del capo in Co.Ca. prevede quattro aspetti principali: Regione), arrivano al Comitato Centrale le esperienze, il patrimonio, i pro-
- FEDE inteso come imparare ad educare alla fede in unità, blemi dei capi nel fare servizio; ed è ancora in Co.Ca. che giungono di
- METODO inteso come approfondimenti su tematiche metodologiche, nuovo, tramite le strutture, gli indirizzi e le scelte dell’intera associazione
- PROBLEMI EDUCATIVI intesi come approfondimento di questo tema in termini di educazione.
sia programmato ad inizio anno che problemi urgenti che si presentano Per questo è importante che ogni Co.Ca. sia sempre attenta alle proposte,
durante le attività in tutto il corso dell’anno; provocazioni, scelte che provengono dall’associazione.
- ASSOCIAZIONE inteso saper sfruttare tutte le occasioni formative pro-
poste dalla nostra associazione (Nazionale, Regionale, Zona) Gestione tecnica del gruppo
La parola Comunione è stata volutamente aggiunta per sottolineare in modo Ogni Co.Ca. ha una sua gestione che assicura una reale condivisione e
esplicito che la Co.Ca. è una comunità: c’è fra i suoi membri una comu- comunione dell’intero gruppo. E’ importante però che per fare ciò il Capo
nione di scopi, fini, vocazione. Proprio in virtù di questa comunione di Gruppo e la Co.Ca. non occupino la maggioranza delle riunioni su questi
scopi è necessario curare le relazioni cioè la comunione anche fra le per- aspetti. Ricordiamoci che la Co.Ca. fa educazione. Suggeriamo a questo
sone. Per questo sottolineiamo l’importanza di inserire nel corso dell’anno scopo l’utilizzo di pattuglie, capi a disposizione, piccoli gruppi.
uscite, momenti di preghiera comunitaria, momenti di festa, formazione
PROGRAMMAZIONE PRIMA PARTE SECONDA PARTE
CO.CA.
SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE
Educare la fede X X
Associazione X X
unità
Progetto Educativo Attuazione del PE
Condivisione progetti e programmi
Progetti e programmi di unità
di unità
Verifiche delle attività - campi di unità e
X X
delle dinamiche di staff
Ambiente locale (istituzioni - ass.
volontariato ..)
L'ESTERNO
RELAZIONI
P.E. ai genitori
Associazione (Zona Regione Centrale) Assemblea di Convegni Assemblea
Zona metodologici regionale
Consiglio
Parrocchia - Diocesi Convegno
pastorale
diocesano
parrocchiale
Raccolta ed elaborazione
Amministrativa
TECNICA DEL
censimenti
GESTIONE
GRUPPO
Magazzino e materiali X X
Formazione relativa all'area associativa: metodo Verifica del cammino e definizione Paragrafo Accoglienza in Co.Ca. (allegato
artt. 3/4/5 Scheda Vocazione
(staff e capi unità) e Associazione (capi gruppo) del Progetto del Capo "L'Associazione" a Proposta Educativa n. 1/02)
Pentecoste
Paragrafo
"Gli strumenti" pag. 9
"L'Associazione"
Dall’indagine svolta nella primavera del 2000 era emerso che: Il mensile Proposta Educativa aiuta nei vari aspetti
della gestione della Co.Ca.
· il tempo dei capi è sempre meno
· la catechesi sembra confinata in spazi a sé, rigidamente separati dal Corso x Capi Gruppo
cammino globale, come se ci fossero due percorsi, uno puramente laico
ed uno puramente catechetico
· il Sentiero Fede sembra sia parzialmente conosciuto e poco posseduto
metodologicamente dai capi Consiglio di Zona, week-end
· risulta che l’A.E. sia poco conosciuto e coinvolto dalla Co.Ca. metodologici, convegno Capi
Gruppo (dall'art. 22 al 24 del
· manca una cultura del progettarsi e del verificarsi, sia personali che di regolamento)
gruppo
Nella colonna dello strumento vuoto vanno inserite le attenzioni da tenere (secondo quanto stabilito dal Progetto Educativo)
Incontri organizzati dalla Zona
· bassa partecipazione agli incontri di zona e ai campi scuola
ORA TOCCA A TE
Assemblea di Zona
Consiglio Pastorale
Parrocchiale