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Verbale riunione di coca del 9/11/21

La riunione inizia alle 21, 00, riunione a distanza attraverso piattaforma zoom , assenti Don Luca,
Luca Cimoroni Gaia Parenti e Marco Perrino.
Riflessione iniziale sulla gentilezza a cura di Marta che verrà allegata al verbale.
Il punto su cui Marta intende soffermarsi è l’abito mentale che si collega alla gentilezza, questa
secondo lo scritto citato e il pensiero di Marta appare come uno stile dell’anima solida capace di
attenzione benevola verso gli altri , consigliamo la rilettura del testo allegato
Interviene Chiara notificando che il punto 2 dell’ODG sulla formazione capi verrà dibattuto in una
prossima riunione successiva da fissarsi tra il 23/11/21 e il 13/12/21 , in quanto in data 22/11 la
formazione capi regionale terrà una riunione sul tema per il consiglio di zona di Pistoia. Si ritiene
quindi opportuno tornare sull’argomento in coca a seguito di questa riunione.
Si passa quindi al punto 1 dell’ODG che tratta della disamina delle proposte del programma
regionale . Viene chiesto a Claudio di relazionare in merito.
Condivisa sullo schermo la bozza del programma regionale sulla base della quale sono richieste
indicazioni alle comunità.
Claudio ribadisce che la bozza presentata dovrà essere approvata tra due giorni da un consiglio
regionale straordinario .
Continua dicendo che è stato chiesto ai capigruppo di notificare eventuali proposte di modifica
entro stasera .
Come avrete sicuramente visto, illustra Claudio,” sulla colonna di sinistra sono indicate le azioni
prioritarie regionali , che sono le linee direttrici sulle quali la regione si muove per offrire alle
comunità capi i supporti necessari per portare avanti i progetti educativi di gruppo i programmi di
unità e delle zone.
Nella colonna di destra c’è la mozione o raccomandazione che è stata approvata alla ultima
assemblea regionale.
Claudio propone di scorrere velocemente i contenuti per vedere se su queste proposte vogliamo
suggerire modifiche o integrazioni.
“Sul tema delle relazioni si è pensato di lavorare interbranca sul tema della “cittadinanza attiva,
cosi come sulla azione prioritaria di educare alla vita cristiana si è deciso di lavorare ugualmente
per attività interbranca sul tema “dell’educare alla vita cristiana”.
Quindi queste saranno occasioni formative che vedranno impegnati i capi di tutte e tre le branche
per lavorare su tutti e due questi macro temi.
A lato di questi percorsi trasversali interbranca abbiamo come riflessione sul percorso sfide del
nostro tempo la necessità di avviare una valutazione a livello regionale sul tema che non è vero
che non è successo niente, vogliamo riflettere su cosa hanno vissuto i nostri ragazzi e vogliamo
rileggere il metodo per capire in che misura è in grado di essere utilizzato, così come è
attualmente, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo e in che modo viceversa
può essere pensata una modifica . L’altra direttrice di marcia è quella di interrogarsi su come si è
mossa l’associazione in questo periodo di pandemia , cioè se l’associazione è stata all’altezza di
quella che è la sfida che purtroppo la pandemia ci ha posto davanti. La cosa più importante di
questa proposta formativa è l’indaba ; l’indaba è sostanzialmente un incontro di capi della regione
che si ritrovano a riflettere su un determinato tema, in questo caso è quello di educare alla vita
cristiana . Ricorderete che nei lavori preparatori alla assemblea regionale era previsto un gruppo
dedicato a quella che è la riflessione in corso in associazione su come passare dalla formazione
religiosa o catechesi che si porta avanti all’interno delle branche ad una prospettiva molto più
ampia che è quella dell’educare il ragazzo alla vita cristiana e che ci vede coinvolti come testimoni.
Questo evento , indaba , dovrebbe essere tenuto o a fine settembre del 2022 o ai primi di Ottobre
del 2022 e dovrebbe essere la fine di un percorso che inizia con questa officina metodologica
sull’educare alla vita cristiana e il percorso è pensato in vari momenti che si concludono con
l’indaba.
Ora andiamo ad esaminare le varie proposte per le branche , vi chiederei prima se questo percorso
interbranca debba essere chiarito possa andare bene o se per voi meriti di essere modificato.
Interviene Betti specificando che non tutto quello che è scritto nel progetto regionale deve essere
portato avanti da ogni singola unità, ma nell’ottica della formazione continua del capo e della
attuazione della riforma Leonardo questi sono i bisogni venuti fuori dai territori e quindi ciascuno
partecipa per quello che ritiene necessario , formazione personale , progetto del capo e progetti
vari che ci sono in comunità capi , in zona etc.. Per cui se è stata fatta bene l’analisi dovrebbero
rispondere ai bisogni per cui non tutti per tutti , ma ciascuno di noi dovrebbe trovarci qualcosa di
adatto
Marta chiede cosa è l’indaba. Claudio integra dicendo che l’indaba è un incontro dei capi della
regione , ci si iscrive all’indaba perché è un incontro aperto a tutti i capi della regione e che ha un
suo tema ed è di solito sviluppato in una due giorni tra sabato e domenica. Questo tema viene
affrontato con relazioni , interventi frontali , lavori di gruppo, veglie, momenti di riflessione, in
questo caso il tema educare alla vita cristiana ovviamente deve essere organizzato,
probabilmente andrà avanti con gruppi di riflessione
Betti completa “ l’indaba rappresenta un momento importante di formazione e di elaborazione del
pensiero associativo.”
Claudio continua con l’analisi del Prorgamma regionale , Branca LC ,anche qui abbiamo sulla
sinistra il riferimento alle APR e sulla destra il riferimento alle mozioni raccomandazioni . Per
quanto riguarda l’azione prioritaria regionale scouting e competenze , la regione propone le
piccole orme nella formula tradizionale di quattro giorni
L’ evento piccole orme è un evento aperto ai bambini e contestualmente ai capi perché i capi
accompagnano e partecipano poi ai laboratori che si svolgono nello stesso contesto e oltre alla
formula tradizionale dei quattro giorni c’è quella di un giorno , che è quella che è stata inaugurata
quest’anno, la versione Covid per le piccole orme . Hanno partecipato a questo evento tre nostri
lupetti del consiglio degli anziani, tra l’altro riportando una verifica assolutamente positiva e
hanno preparato e poi presentato al branco un piccolo spettacolo in occasione delle vacanze di
branco. Quindi saranno occasioni formative sia per capi che per i ragazzi e poi per quanto riguarda
l’azione prioritaria regionale legata al tema del creato degli stili di vita, della vita all’aperto e della
vita in tenda viene proposto un volo bosco regionale , il volo bosco sarebbe l’equivalente della
caccia ed è una occasione che viene offerta ai cerchi , alle coccinelle della regione.
Come avete visto nelle colonne , la seconda a sinistra e la terza e la quarta sono indicati i compagni
di viaggio, cioè quali sono i vari livelli della regione che verranno coinvolti nella organizzazione di
questi momenti formativi .
Passiamo alla branca EG , è stato pensato un percorso per i capi per riattivare la competenza
metodologica seguendo l’azione prioritaria regionale scouting e competenze. Si coinvolgeranno gli
IABS il settore competenza della regione e anche il settore nautico , anche in questo caso i dettagli
di questo percorso per capi sono in corso di elaborazione da parte della pattuglia regionale EG .
Branca RS
Sul tema delle relazioni viene ripresa una idea che già era stata al centro del programma dell’anno
scorso che è quella di fare una sorta di mappatura dei luoghi di servizio
Quindi sia spazi dove storicamente i gruppi le zone prestano servizio sia anche dove i clan possono
fare esperienze formative , cioè vivere una esperienza forte di conoscenza con testimoni. Quindi
ha una duplice valenza quella del servizio , ma anche quella dell’esperienza forte che il clan può
vivere come momento e occasione di crescita. Verranno riproposte le botteghe RS ; con
riferimento all’azione prioritaria regionale scouting e competenze, verrà realizzato un cantiere
marginalità ovviamente finalizzato a farli riflettere e meglio conoscere tutte le situazioni di coloro i
quali vivono ai margini del contesto sociale e vivono situazioni di difficoltà. Coinvolgendo il terzo
settore, coinvolgendo la Caritas che ha fatto con l’AGESCI toscana un protocollo si vuole cercare di
fare rete nel territori creando nuove opportunità di servizio. Verrà anche proposta la Route di
servizio il cammino a Lourdes con i Foulard Blanche che sono quel settore che si occupa del
servizio in favore dei disabili
Mauro domanda “cosa è l’evento marmellata caritas agesci?”
Claudio risponde nell’ambito di questo protocollo è stato stipulato un programma tra Caritas e
Agesci (livello Agesci Toscana e Conferenza episcopale Toscana) , è un programma in cui ci si
incontra tra Caritas e scout Agesci per contaminarsi a vicenda come dire mettendo gli uni in
condivisione con gli altri , e quindi noi con la Caritas entriamo in contatto attraverso occasioni
formative , saperi , competenze , esperienze .
Progetto rotta balcanica è la riproposta di una esperienza già fatta ma questa volta sotto l’egida
della Caritas che è l’unico soggetto autorizzato ad operare nella zona di Sarajevo dal governo
attuale della Bosnia .
Questa esperienza dovrebbe recuperare quella che è stata l’esperienza della pattuglia Sarajevo,
un’esperienza a cui abbiamo partecipato e che è stata indubbiamente interessante.
E’stato chiesto qualcosa sulla piattaforma netti che è una piattaforma in cui le zone e anche i
gruppi potrebbero chiedere notizie sulle occasioni di servizio in territori vicini , un modo per fare
rete , ma che ad oggi appare ancora essere in fase di approntamento
Noi sul territorio avevamo già fatto una mappatura delle occasioni di servizio in occasione della
route nazionale RS

Formazione capi tra le azione prioritarie regionali è previsto un evento di formazione per capi in
avvicinamento all’indaba che si intersecherà con il percorso assistenti. Dall’ultimo consiglio
regionale abbiamo un nuovo assistente ecclesiastico regionale che è stato nominato e quindi sarà
compito suo di convocare gli assistenti dei vari gruppi.
Poi per quanto riguarda le sfide del nostro tempo ci sarà come tematica della formazione capi
quella di realizzare degli incontri sia formativi che informativi sui temi della sostenibilità sociale e
ambientale . Quindi ci saranno dei corsi formativi online che verranno inseriti nel corso dell’anno e
ci verranno comunicati appena verranno disposti i calendari.
Poi la formazione capi porterà avanti quella che chiamano formazione capi a domicilio, la
formazione capi si rende disponibile ad effettuare interventi sia nelle zone che nei gruppi. Saranno
effettuati corsi per capigruppo per comitati e consigli di zona per la gestione economica e per capi
campo gestiti dalla regione (CFM e CFA)
Per quanto riguarda gli incontri a livello regionale tra ottobre e dicembre ci saranno gli incontri per
assistenti ecclesiastici, ci saranno i Cam che sono corsi brevi di aggiornamento metodologico per
capi che passano dalla conduzione di una branca ad altra e poi i campi per capigruppo per capi
EG e per maestri dei novizi . Tra gennaio e marzo abbiamo le officine interbranca per capi , le
botteghe RS , ci sarà il cfm lc il cfm eg il volo bosco in Aprile i laboratori piccole orme per capi e
bambini e poi infine l’Indaba.

Claudio fa notare che manca del tutto una proposta del gruppo della protezione civile ; da un
contatto avuto con Leandro responsabile a livello locale Pistoia sembra che da quando è stato
inserito il nuovo responsabile della pattuglia regionale protezione civile ci sia una certa inerzia
dell’organismo. Oltretutto probabilmente se partirà la vaccinazione dei più piccoli saremo
sicuramente attivati come Agesci e non rileviamo la presenza di una idonea formazione di
supporto
La Betti fa notare che in ogni caso per l’assistenza alla vaccinazione non serve la formazione ,le
altre associazioni non hanno formazione specifica sarebbe il caso che ripensassimo la cosa. Claudio
conferma che la pensa allo stesso modo e solleciterebbe un intervento del livello nazionale per la
soluzione. Betti dice che non le risulta che sia il livello nazionale a richiedere la formazione ma
piuttosto sia il livello regionale La cosa dovrà essere approfondita in seguito . In ogni caso Claudio
fa notare che la formazione proposta dalla protezione civile serve per l’intervento in qualsiasi
evento dove è richiesto il nostro contributo.
Per quanto riguarda la carenza di spinta rilevata da Leandro dal livello regionale la Betti si chiede
se non sia Leandro che sia rimasto indietro al periodo precedente alla riforma Leonardo. Da quella
riforma non è più la regione che propone ma le singole zone che elaborano i bisogni e sulla base di
quelli attivano le richieste di supporto della regione.
Claudio prende atto e cercherà di approfondire nelle opportune sedi le problematiche indicate.

A questo punto si passa all’analisi delle cose da affrontare a livello di gruppo nel corso dell’anno e
Chiara ricorda che nell’anno in corso ci sarà la celebrazione del centenario del gruppo e della zona
e che quindi sarà necessario attivare al riguardo una serie di proposte e attività. E’ già stata stilata
dalla pattuglia centenario una scaletta di eventi che però a prima vista appare pensata più dai
vecchi per i vecchi che non per i giovani. Manca ancora tutta una proposta educativa rivolta in
concreto ai ragazzi perché facciano e sentano questo evento come una ricchezza e un valore senza
il quale non possono idoneamente arrampicarsi sul futuro
Quindi in parole povere a noi che siamo il gruppo più emotivamente coinvolto nell’evento viene in
capo la responsabilità di fare da apripista con idee e proposte agli altri gruppi che magari sono un
po' tiepidi perché sentono meno l’evento. Il primo livello di intervento sarà quello delle riunioni di
branca del prossimo lunedì in cui si comincerà a parlare delle attività a livello branca , è in quella
occasione che ognuno di noi nelle singole branche dovrebbe far sentire la sua voce a livello di idee
e proposte.
Quindi la domanda è cosa vogliamo fare quest’anno ?
Una prima cosa concreta è quando vogliamo fare comunità capi e con quale frequenza mensile?
La discussione è stata partecipata e piena la frequenza media sarà di due riunioni al mese, salvo
eventuali necessità particolari ed abbiamo optato per i giorni Martedi e Venerdì. In particolare il
Venerdì per permettere alla Benedetta di essere presente di persona con l’impegno a chiudere la
riunione entro le 22,45-23.00 per permettere ai capi giovani di vivere in socialità il venerdì.
Tra le cose da prendere in considerazione quest’anno Chiara ricorda anche il campo di gruppo che
avevamo deciso di fare in occasione del centenario.
Ritornando però alle cose più urgenti Claudio ricorda che entro il 13 Dicembre la comunità capi
deve dare indicazioni sul nuovo percorso di formazione capi .
Dopo approfondita discussione in merito alle priorità e necessità dei lavori da affrontare in coca
entro il mese di dicembra viene deciso di :
1) Effettuare la prossima riunione il 23/11/21 con oggetto analisi ed
eventuali suggerimenti sul nuovo percorso di formazione capi
2) Riunione di coca il 30/11/21 per definire il programma di unità
3) Riunione con i genitori in presenza presso il Seminario per il giorno 10/12/21 con
presentazione programmi di unità.
Per le attività del nuovo anno Claudio propone come pista di fede di condividere la lettura della
enciclica “fratelli tutti”o una delle altre encicliche di papa Francesco che riguardano il nostro
essere cristiani in questo particolare momento storico.
L’altra proposta di Claudio riguarda il PEG al punto 2.4 il quale prevede la declinazione del
rapporto capo-capo capo-ragazzo capo- genitore . Claudio vorrebbe rivedere il percorso alla luce
delle discussioni della Coop26 con l’idea di declinare i rapporti in chiave di sostenibilità.
Inoltre Claudio ricorda che per il campo di gruppo si era già pensato di giocarsi il campo sul tema
dell’educare ai sentimenti , visto anche il percorso fatto l’anno scorso sull’educare ai sentimenti.
Matteo chiede come zona su quali temi è previsto di lavorare.
Claudio risponde che come programma di zona di cui parleremo in consiglio il 22/11 si sta
lavorando sul progetto essere chiesa (sul quale la pattuglia incaricata presenterà proposte in
quella data) questo si accorda bene con il percorso regionale “educare alla vita cristiana”. E’ da
considerare che è in corso un lavoro sul sinodo della chiesa cristiana a livello regionale nazionale e
universale a cui saremo chiamati a partecipare con proposte e riflessioni.
Poi il 22/11 si riuniranno le branche e decideranno le attività da effettuare nell’anno con una
attenzione particolare al centenario dello scoutismo di zona.
Mauro ribadisce il percorso del sinodo a cui ritiene dovrà essere dato spazio e attenzione.
Come proposte per l’attività dell’anno Mauro indica dopo la ripartenza dalla pandemia una
valutazione della pedagogia scout da effettuarsi in coca al fine di permettere anche ai capi giovani
di esperienza di capire perché si fanno certe cose in quel modo e con certi tempi. Ribadisce che
conoscendo il perché e il percome si fanno certe cose il capo riesce a gestire il metodo in modo più
maturo e non rischia di applicare il metodo in modo automatico senza valutare le scelte legate alle
singole situazioni concrete. Questo percorso potrebbe essere gestito con incontri in coca anche da
parte di capi della regione con quella formazione itinerante proposta a livello regionale.
Alla Betti sembra interessante il tema della sostenibilità con un approfondimento su cosa si
potrebbe riuscire a fare nella attività con i ragazzi. La Betti continua dicendo “ Credo che il tema
della sostenibilità sia il futuro e credo che anche il centenario dovrebbe avere una accezione in
questo senso , il centenario è un punto da cui si riparte e in cui valutiamo insieme la direzione da
prendere e sulle cose da fare, mi piacerebbe interpellare i ragazzi, lanciare un concorso di idee a
livello di zona su quello che vogliamo fare e che obiettivi concreti ci possiamo dare per camminare
nel futuro con percorsi sostenibili condivisi.”
Matteo chiede se è stato pensato di effettuare per il tema centenario una valutazione su quello
che è stato lo scoutismo pistoiese e anche quello nazionale con attenzione anche a particolari
momenti storici e con riferimento a particolari attività di branca tipo attività Sarajevo e route
nazionali?
Claudio risponde che esiste una articolatissima proposta della pattuglia centenario che verrà
presentata in consiglio di zone il 22/11 e che poi diventerà il programma di zona per l’attività del
centenario.
Ci sono più iniziative si va dalla festa a Spianessa alle mostre fotografiche a particolari temi a cui si
aggiungeranno eventi di branca, ogni branca dovrebbe auspicabilmente indicare almeno un
evento per ragazzi. E’ stato pensato un evento di tutti gli scout in piazza del Duomo dove ci ritrova
per un momento finale in cui si pronuncia di nuovo la promessa.
Interviene Betti la quale agganciandosi all’intervento di Matteo propone di rifare la storia anche
dello scoutismo del Pistoia 1 attraverso l’intervento di vecchi capi che si incontrano anche per
branca con i ragazzi e raccontano eventi passati di una certa rilevanza per esempio l’evento
Sarajevo e anche il precedente in Bosnia. E’ importante indicare cosa è stato fatto nel tempo e
perché sono state fatte certe scelte. Dovrebbero essere eventi scelti con una certa attenzione che
indichino punti focali del nostro impegno che non si è interrotto nell’ottica del vedere giudicare e
agire , anche scout una volta scout per sempre , perché nella vita si sceglie secondo certi valori con
un discorso ideale di senso che non sia un ricordare nostalgico ma una affermazione di
cittadinanza. Questo percorso dà più senso al tutto e si arriva più motivati al campo di gruppo.
Mauro interviene dicendo che” a lui questo percorso sembra interessante in quanto il percorso
indicato in precedenza da Claudio passa sopra le teste dei ragazzi, mentre quello proposto da
Matteo entra dentro le coscienze e nella vita dei ragazzi e questi potrebbero sentirlo di più. Il resto
è già tutto definito , la testimonianza di altri che hanno fatto lo scoutismo e vengono a raccontarlo
ai ragazzi mi sembrerebbe bella, questo è probabilmente quello che manca a questa festa che
stiamo cercando di impostare, dei testimoni veri e credibili.”
Betti di seguito “Comunque questa è una parte del percorso io insisto nel coinvolgimento dei
ragazzi attuali per il prossimo centenario, che strade si vogliono prendere ? Secondo me il
centenario deve essere un lancio non si deve chiudere lì . Poi ci deve essere qualcosa che parte dai
ragazzi un lancio dei ragazzi per il futuro e quindi ci deve essere una progettazione un’idea un
qualcosa che li riguardi “
Lucia ribadisce essere interessante quello che ha proposto Betti e la sostenibilità di Claudio che lei
sente molto vicina , le piacerebbe ripercorrere quelle che sono state esperienze del Pistoia 1 dal
percorso Sarajevo alla route nazionale e tanti altri percorsi in cui siamo stati in tanti a scegliere di
andare e legare il tutto ad una scelta di sostenibilità nei confronti del pianeta.
Ancora Betti “ sostenibilità e legalità vanno a braccetto, vedere fenomeno ecomafie, la
sostenibilità deve essere a 360 gradi , ma per il percorso futuro sarebbe importante che si
pronunciassero i ragazzi perché grazie al nostro contributo hanno cominciato a prendere
coscienza, ma il nostro contributo secondo me si deve fermare li, le scelte future dovranno essere
le loro.” Ci sono tanti stimoli, il centenario, papa Francesco, cop26 proviamo a mettere tutto
insieme e cerchiamo di farci venire, per il futuro senza paure di sbagliare , idee, idee, idee.
Chiediamo ai ragazzi idee per il futuro
Benedetta “ secondo me ci vorrebbe uno schema della cerimonia e poi impostato questo schema
si potrebbe indicare qualcosa.” Claudio gira sulla chat di gruppo le indicazioni della pattuglia
centenario sulle celebrazioni del centenario facendo notare che devono essere approvato n
consiglio di zona il 22/11 insieme alle proposte delle branche.
La Benedetta rileva che mancano delle parti di gioco che devono essere aggiunte per eviatare che
per i ragazzi il tutto sia solo una “barba”.
Ci aggiorniamo alla prossima riunione di coca per ulteriori indicazioni, Matteo chiede indicazioni
sul programma di gruppo, Betti chiede se tutti hanno presente il PEG e quante delle cose indicate
all’interno del documento mancano ancora da completare.
La Chiara dice che se vogliamo il punto del programma in essere che tratta di recuperare gli scritti
di BP per recuperare lo spirito dello scouting potrebbe essere un punto di partenza . Per il
centenario il ritorno alle tradizioni! dice Pago
Claudio cercando di tirare un po' le fila della riunione rileva che sono venute fuori alcune cose
interessanti:
1)il recupero attraverso l’incontro dei testimoni con i ragazzi delle branche della storia dello
scoutismo in generale e dello scoutismo del Pistoia 1
2)la proposta di un percorso di sostenibilità da approntare in coca e con le unità
3)il percorso sinodale
Lui ritiene che cominci ad esserci abbastanza carne al fuoco .
Chiara interviene dicendo che ancora mancano idee concrete.
Mauro riconosce che cominciano a vedersi spunti interessanti, ma ritiene che se viene fuori
qualcosa di altro aumenta la possibilità di scelta , e ricorda l’incontro di Lunedì di branca come
momento importante di decisione per le ricadute sulle celebrazioni del centenario.
A questo punto si propone di inviare per email ulteriori proposte e concretizzazioni di attività sulla
base delle proposte che sono state più gettonate nella riunione. I capigruppo cercheranno di fare
sintesi e contiamo alla prossima riunione nel primo quarto d’ora di decidere il programma.
Claudio propone di inserire da subito l’uscita di coca per utilizzarla per parlare del progetto del
capo
Si chiude la riunione con la preghiera a cura di pago
Varie:
La betti comunica che Frate Alessandro Bardelli è il nuovo AE regionale dei francescani che sono a
Santa Croce in fossabanda (Pisa )
Chiara riferisce che sono arrivate le nuove indicazioni per la gestione dei bilanci di unità e di
gruppo.
Claudio propone di parlare alla prossima riunione dei censimenti e chiede se è possibile chiedere
la retrocessione di una parte degli introiti da parte delle branche visto che la cassa del branco
dopo la scelta effettuata per il campo estivo è molto ridotta.
Betti dice che per quanto riguarda la gestione della cassa vorrebbe affrontare anche il problema
dei capi della branca RS che contrariamente agli altri capi si pagano le spese del campo.
I capigruppo propongono di affrontare queste problematiche nella prossima comunità capi.

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