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La catechesi in branca L/C

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A cura della pattuglia catechesi L/C
Anno 2008-2009
Zona Cassiopea Lazio

Martina Goracci Roma 136
Nicol Biancacci Roma 129
Guido Trabucchi Roma 129
Riccardo Silvestrini Roma 126

AGESCI
Zona Cassiopea


La catechesi
in branca L/C

OBIETTIVI E STRUMENTI








La catechesi in branca L/C
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Introduzione
Nel nostro lavoro di riflessione intorno alla catechesi in branca
L/C, abbiamo individuato due livelli:
1. obiettivi (livello teorico)
2. strumenti (livello pratico)
Quindi abbiamo deciso di procedere affrontando prima luno e
poi laltro, cercando di evidenziarne il naturale collegamento.

Gli obiettivi della catechesi
Cerchiamo di capire, allora, come e perch facciamo catechesi
ai nostri lupetti! Ascoltando alcuni capi e alcuni Assistenti
Ecclesiastici abbiamo individuato una serie di domande
specifiche che ci possano guidare nel nostro percorso di ricerca
degli obiettivi:

1. Che cosa la catechesi?
2. Che cos la catechesi in branca L/C?
3. Quale la differenza tra catechismo e
catechesi?
4. Quale il ruolo del capo?
5. Come scegliere gli obiettivi della catechesi da
proporre in unit?


1. Cosa la catechesi?
Catechesi deriva dalla parola greca Katecheo, che ha come
significato fondamentale riecheggiare. Per assonanza,
quindi, possiamo dire che catechesi significa risonanza.
Per questo possiamo dire, quindi, che la catechesi deve
produrre uneco: come un sassolino che, tirato nell'acqua, fa
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Ringraziamenti e sviluppi futuri
Siamo allinizio del nostro percorso. Ora spetta ad ognuno di
noi, continuare ad approfondire il modo di fare catechesi in
branca L/C con la prospettiva futura di rimpiazzare questo
documento con uno ancora pi vivo, ricco, e carico delle
esperienze che ciascuno avr fatto nel frattempo. Intanto la
pattuglia catechesi ringrazia Don Carlos Torres Muoz (RM
126) e gli Iabz Paola (RM 10) e Daniele (RM 139) per il costante
aiuto ed interessamento.


Bibliografia

Manuale della branca L/C (capitolo 7)
Eccomi
PUC
La collana di libri Sentiero fede
Le Storie di Mowgli ed. Ottobre 2008
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lo in quanto il vecchio lupo fissa dei binari ben precisi su cui
verificarsi).
La Rimurginatio, come il Concetto, sono momenti
inclassificabili nel tempo, possono avvenire subito dopo
lattivit o dopo un lungo tempo.
Una nota a parte merita il linguaggio. La catechesi del
branco Roma X e basta. Abbiamo un elemento in pi da
sfruttare. Se conosciamo bene i nostri lupetti, possiamo usare
un linguaggio che fondi le sue radici nelle loro singole realt ,
facendo esempi che solo loro possono capire perch sono fatti
cogliendo elementi della loro vita quotidiana che solo l'Akela e
la Bagheera del Roma X possono conoscere (Esempio:
parlando del migliore amico, Akela pu alludere allamicizia
che c tra Beatrice e Marta, due lupette del suo branco).
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delle onde le quali, continuando a viaggiare, devono arrivare
alla riva e da l, produrre un cambiamento intimo, del cuore.
Dal PUC (che in questo punto solo una rilettura del
Catechismo della Chiesa Cattolica) si legge che la catechesi
deve essere il risuonare e il riecheggiare dell'intera persona di
Ges: le sue parole, le sue azioni concrete e come ha pensato
di rendere i suoi insegnamenti nei gesti liturgici (leggi missione
profetica, regale e sacerdotale rispettivamente).
Da qui dobbiamo poi parlare di fede. Perch non si ha fede
se non si incontrato Dio. La fede cos imprescindibilmente
connessa alla relazione con Dio, che non si pu averla se non
abbiamo visto che Dio ha fatto un passo verso di noi, in modo
concreto.
Il cuore deve essere formato alla preparazione di questo
incontro! L educazione alla fede non altro che una
preparazione ad un incontro.
Non si pu andare ad un appuntamento con una ragazza
sciatti, senza pensare al tipo che , a cosa ci suscita; tanto
meno ad un incontro con un amico, pensando a quella che la
sua storia personale dell'ultimo periodo, e a quale pu essere
stata la sua evoluzione! E allora c' da prepararsi, vestirsi
bene, telefonargli (cercarlo), e solo allora si sar pronti per
incontrarlo!
E poi, se una persona che non conosciamo ma proprio
una persona che vale la pena di conoscere, ci deve essere
qualcuno che deve farci venire la voglia di conoscerla! Ci deve
essere qualcuno che ci parla bene di lui, che ci spieghi come
stare con lui. Altrimenti perch dovrei incontrarlo?
Ebbene, la catechesi proprio questo: preparare ad un
incontro, modificare il cuore perch, quando incontri questa
persona, tu sia davvero pronto ad accoglierla e a volerla
conoscere, con una viva curiosit ed un vivo interesse.
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2. Che cos la catechesi in branca L/C?
Quello che ovviamente ci chiediamo perch facciamo
catechesi ai lupetti. Una delle tante risposte che ci siamo dati
(e probabilmente la pi rilevante) che vogliamo far
comprendere ai nostri ragazzi che il Signore innanzitutto il
nostro/loro migliore amico. Questo fa dare per scontato tutte
le altre risposte: per passare una testimonianza, perch
crediamo che valga la pena far vivere una relazione con Dio ai
nostri bambini, perch abbiamo una C nellacronimo di
AGESCI, perch il fine ultimo della nostra presenza nella
Chiesa, etc
Vogliamo, per, far risaltare questo concetto dellamicizia
con Ges perch per i bambini pi immediato: i bambini
vivono amicizie con i loro coetanei; sanno cosa comporti avere
un amico sia come responsabilit che come diritti. Conoscono
e sperimentano quotidianamente questa modalit di
relazione. Sanno, inoltre, che esiste una gradualit di amicizie:
ci sono quelle pi strette, con i bambini che sono pi simpatici,
e quelle meno vicine. Per questo possono capire il concetto di
migliore amico: e possono capire cosa significa che Ges deve
essere al primo posto, perch comprendono che esiste una
sorta di classifica, e che lui deve essere in cima!

3. Quale la differenza tra catechismo e catechesi?
La domanda sulla differenza tra catechismo e catechesi
nasce per rispondere alle domande sulla possibilit di
preparare i ragazzi ai sacramenti nelle branche attraverso una
catechesi mirata: possiamo noi sostituire la preparazione che
viene fornita nel Catechismo?
Pur non trovando delle motivazioni per cui questo non
possa accadere, abbiamo sottolineato che le due modalit
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Catechesi occasionale: E uno strumento da capo esperto.
Si tratta di leggere la situazione che il branco vive con
locchio di chi sa cogliere uno spunto per fare catechesi
(Esempio: dopo una caccia sotto la pioggia,
improvvisamente riesce il Sole).

La pista: Qui si gioca a livello del singolo.

3. Lattivit: il percorso ESC+R

Abbiamo in mano tutto, ora possiamo concentrarci a
realizzare la nostra attivit con lo strumento da noi scelto.
Seguiremo il classico percorso Esperienza Simbolo
Concetto (ESC). Il capo, finora, ha fatto il percorso opposto: ha
meditato, ha trovato il concetto (di cui ha fatto anche
esperienza a suo tempo in maniera pi indiretta) e ora
propone l'attivit realizzata con lo strumento pi adatto. Il
bambino vivr un esperienza vera, che traduca il valore che
vogliamo passare. Dallesperienza nascer un simbolo che
racchiuda ci che si vissuto ed accompagni il bambino nel
riflettere e raggiungere il concetto proposto.
A questo percorso si pu aggiungere la Rimurginatio
(ESC+R). Questo il momento in cui il bambino libero di
esprimersi, di raccontare il proprio incontro con Ges. Qui si
rivela la sua piena autonomia in questo percorso. Per far si che
il bambino possa raccontarsi, possiamo prevedere dei
momenti informali, non rigidi, in cui il bambino possa sentirsi
completamente libero e non percepisca le aspettative del capo
(posta alle VdB, pensierini sul QdC, disegni, chiacchierate a
pranzo, osservazione durante i giochi, etc). Sottolineiamo
che si tratta di momenti non standard (una verifica spesso non
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le attivit e riassumere quali messaggi far giungere ai lupetti: ci si
pu focalizzare sui viaggi di San Paolo.
Un piccolo gioco di lancio alla riunione precedente li rende partecipi
dellavventura che stanno per fare (nello spazio e nel tempo).
CACCIA
Attraverso la lettura di alcuni passi della Bibbia, collegati ai luoghi e
alle persone che Paolo conosce, facciamo una caccia in cui viviamo
latmosfera del viaggio (cambiando posto, anche senza allontanarci
troppo) e lanciamo di volta in volta uno dei messaggi che ci eravamo
prefissati. Condiamo con giochi.

Lo spirito della Caccia datmosfera lo viviamo ogni volta che (durante
le VdB) facciamo vivere lesperienza della Caccia Francescana. In
questo caso, quello che si aggiunge a questo strumento, la possibi-
lit di utilizzare latmosfera a noi pi congeniale per raggiungere
lobiettivo prefissato.

B.A.: E lo strumento principe. Attraverso un uso costante
e continuativo della Buona Azione, possiamo educare i
lupetti ad avere uno sguardo attivo su ogni situazione per
a mettersi al servizio degli altri.

Messa: In particolare si possono sfruttare tutti quei
significati nascosti dietro i gesti che compiamo durante
una celebrazione. La Messa offre una gran quantit di
simboli pedagogicamente validi.

Servizi: Nellambito dei servizi che le sestiglie svolgono per
la tana (pulizie, canto, etc) si pu collocare un servizio di
compagnia a Ges, di preghiera, di la traccia nel
Vangelo. Ci d la possibilit di vivere in un ambito pi
ristretto quelle esperienze di meditazione, preghiera e
lettura che altrimenti sarebbero poco fattibili con lintero
branco.
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puntano allo stesso obiettivo: la conoscenza del Signore.
Questo viene, per, raggiunto con percorsi differenti in quanto
il Catechismo della Chiesa Cattolica prevede un programma
per i diversi momenti ben cadenzato e scandito.
In ogni momento devono essere affrontate per la prima
volta tutti gli argomenti di conoscenza e di apprendimento
rispetto a ci che la Chiesa propone, mentre con la nostra
catechesi proponiamo un percorso differenziato in base alle
esigenze della nostra unit e in base alle differenti esigenze dei
nostri ragazzi facendogli vivere esperienze di quei concetti di
cui hanno magari solo sentito parlare.
Quindi il Catechismo una modalit pi teorica, in cui il
bambino apprende tutti i concetti che faranno parte della base
della sua vita di fede.
Noi, invece, con la Catechesi, proponiamo un percorso pi
esperenziale: vogliamo che, in base ai bambini che ci troviamo
di fronte, essi vivano dei momenti di incontro con Dio,
attraverso cui possano riconoscere la sua presenza e
conoscere la sua Persona.
Sono, quindi, due modalit complementari e che si
compenetrano, cercando di raggiungere un uguale obiettivo.
Non vogliamo rispondere alla domanda rispetto alla
preparazione ai sacramenti nelle branche: non ne abbiamo la
risposta, ma come sempre ogni capo, in base alle esigenze
della propria unit potr trovarne una adeguata!

4. Quale il ruolo del capo?
Identifichiamo due aspetti intorno alla figura del capo: il
capo-traduttore e il capo-testimone.

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Capo-traduttore
E' un traduttore in quanto si preoccupa di tradurre in
esperienze concrete e profonde, i contenuti su cui si deciso
di programmare l'attivit di catechesi, lasciando che il
bambino arrivi da s alle sue conclusioni (simbolo gesto
interrotto).
Il capo un traduttore del Vangelo nel quotidiano.
Prendiamo questa tabella per esempio:

Fede Incontro di persone
Sacramenti Celebrazione e festa
Chiesa Casa, comunit di persone
Preghiera Occasione di incontro e relazione
Bibbia Storia passata e futura

Il ruolo del capo proprio quello di rendere pi accessibili
quei concetti altrimenti inarrivabili dal lupetto. Come?
Utilizzando gli strumenti offerti dal metodo (aspettate ancora
un po per gli strumenti, manca poco).
Daltra parte il bambino possiede gi nel suo background
la coscienza di un qualcosa oltre a se che lo protegge e lo
guida: loro sono naturalmente predisposti a pensare a
unentit pi grande (che nella vita reale si materializza come il
capo in branco o il genitore a casa) che lo guidi e lo aiuti ma
ovviamente il discorso diventa pi complesso da capire se non
riescono a toccarlo (Ges).
Il capo non solo traduttore in un senso, da s al bambino,
ma, come si detto, deve stare attento anche al senso
opposto, dal bambino a s. C' un atteggiamento comune e
sbagliato da parte dei capi: insegnare la capacit e la
conoscenza. Leducazione far scoprire a loro (dal latino ex-
ducere, tirare fuori).
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comportamenti (sguardo sui tipi: Akela, Baloo,
Bagheera...).
I tipi sono figure sintetiche, fisse, logiche al racconto,
occasione di riflessione, facilmente individuabili, portatori
di modi dessere.
La morale per tipi, quindi, fa leva non tanto sulla tipicit
del valore morale del personaggio, ma sullancoramento
dei valori che professano nei risultati delle loro azioni.
Da qui larte del capo nellutilizzare il personaggio di
riferimento o la situazione raccontata.

(elementi presi da Le Storie di Mowgli ed. Ottobre 2008)

Racconto Biblico: Idem. L per le pagine sono 100 volte
tante

Caccia dambientazione: La caccia un momento di
grande crescita per il lupetto: loccasione di vivere
unavventura al di fuori della vita quotidiana.
Una caccia dambientazione si costruisce sulle basi di un
obiettivo da perseguire, alloccorrenza utilizza al suo
interno anche altri strumenti (racconto biblico, messa..),
efficace se ogni momento importante Semplice, Breve e
Diretto, si pu scegliere ogni tipo di ambientazione (non
esiste solo la caccia Francescana!).


Prendiamo un esempio tangibile.
OBIETTIVO
Scoprire la vita di San Paolo (per capire lanno Paolino).
PREPARAZIONE
I Vecchi Lupi devono almeno avere una base comune per sviluppare
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2 passo: Si condividono le riflessioni sui testi trovati e si
individuano i significati che ognuno ha attribuito alla Parola
ascoltata.
3 passo: Ci chiediamo, in quanto scout e non gruppetto di
riflessione qualsiasi, "Cosa dice a me come Capo, come Scout
questa Parola?".
4 passo: Da questo confronto ricaviamo delle "Parole
Maestre" per i lupetti su cui strutturare le attivit concrete.

2. Gli strumenti a nostra disposizione

Tutti gli strumenti sono utilizzabili, nessuno escluso, il solo
limite la nostra fantasia e la nostra conoscenza degli
strumenti stessi e delle loro potenzialit. Si tratta di uscire
fuori dalla logica "Strumento Attivit e prendere invece in
mano la logica
"Obiettivo Strumento".
Quando quindi abbiamo individuato il tema e lo abbiamo
masticato abbastanza, passiamo in rassegna i nostri strumenti
e vediamo quale quello pi adatto in quello specifico
contesto.
Riportiamo di seguito alcuni strumenti classici:

Racconto Giungla: Mowgli e i personaggi costituiscono tipi
morali (leggi "contenitori di valori") e le loro esperienze
spesso traducono valori come l'amicizia, la fedelt,
l'obbedienza alla legge, il perdono. Si tratta di rileggere le
storie con occhio educativo, cio individuando i valori ed
utilizzando il racconto per comunicarli.
La morale per tipo si basa sulla presenza di personaggi
capaci di esprimere una tipicit sempre coerente con i
valori (negativi/positivi) che determinano i loro
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Il Vangelo dice di imparare dai piccoli: ma cosa? Degli
atteggiamenti comuni a tutti i bambini sono quelli della
fiducia, dell abbandono, spesso dimenticati o soppressi da oi
adulti.
Il capo, nell'accompagnare il bambino, non n davanti, n
altrove, accanto, e deve accompagnare il bambino ad
accogliere la vita (sua e quella degli altri) come un dono di Dio.

Capo-testimone
Nel momento in cui ci interfacciamo con i lupetti in un'
attivit di catechesi, accompagniamo i lupetti verso quei
contenuti/valori su cui i capi hanno riflettuto e hanno fatto
esperienza. Non esiste dunque catechesi senza testimonianza,
senza giocare noi stessi in prima linea. Non dobbiamo aver
paura!
A volte ci chiediamo: Come testimoniare i valori? Seguire la
legge, la promessa, fare le B.A. non basta. Lannuncio pi forte
lo danno i capi con la loro testimonianza!
Ma basta catechesi occasionale? Ovviamente no, ci deve
essere un itinerario di fede complessivo, una catechesi
sistematica. Per renderla tale pu essere utile coordinarla con
lanno liturgico (e che magari continui nelle branche!).

5. La scelta degli obiettivi
La scelta degli obiettivi dovrebbe essere fatta prima di
cominciare la catechesi. Ad inizio anno, in fase di stesura del
programma di unit (Settembre Ottobre), si pu delineare un
percorso di catechesi tenendo presente 3 fonti:

1. Il progetto educativo del gruppo: lo staff si ricorda su
cosa sta puntando il gruppo (Es: il gruppo Roma X non
vive la messa se non come una costrizione, etc.)
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2. LAnno liturgico: lo staff tiene a mente i passaggi
fondamentali dell'anno liturgico (il Natale, l'Avvento, il
periodo di Quaresima, la Settimana Santa e la Pasqua)
ed il programma pastorale della parrocchia.
3. Le esigenze riscontrate nella propria unit. (Es: il branco
del Roma X deve lavorare sull'accoglienza, sul rispetto
del pi debole, del prossimo, sull'ascolto, etc...)

Dallanalisi di questi punti si possono individuare una serie di
obiettivi da raggiungere, di temi da proporre ai lupetti e sui
quali costruire delle esperienze.
La catechesi si dovr sviluppare quindi con gradualit:

Nei primi tre mesi (fino a Dicembre), le attivit saranno
poco strutturate, semplici, in prospettiva della
conoscenza di Ges, della sua vita, etc...
Fino a Marzo/Aprile, in coincidenza del periodo
quaresimale, si potranno scegliere temi pi complessi e
si prester attenzione alla dimensione comunitaria
cristiana, la Chiesa.
Nel periodo finale, fino alle VdB, si prender in mano il
messaggio cristiano per tradurlo nella realt, con
iniziative concrete nel territorio, alle VdB, etc...(Regno).

Nelle nostre proposte dovremo cercare un equilibrio tra le tre
dimensioni individuate nel PUC:

Missione profetica: conoscere la Parola, le letture,
storie bibliche.
Missione sacerdotale: sviluppare atteggiamento
celebrativo, iniziative comunitarie di preghiera, la
liturgia, i sacramenti...
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Missione regale: fare la volont del Padre nella
quotidianit, BA in branco nel territorio, a casa, etc...


Gli strumenti per la catechesi
Ora che abbiamo chiari gli obiettivi dellanno, come possiamo
concretizzarli in attivit per i lupetti? Vedremo che prima di
arrivare alle esperienze concrete da proporre, c ancora
qualche piccolo passo da fare.
Parlando di come fare catechesi seguiremo questo itinerario:

1. Il percorso nello staff,
2. Gli strumenti a nostra disposizione,
3. Lattivit: il percorso ESC+R.

1. Il percorso nello Staff

Gli obiettivi fissati per i vari momenti dellanno, possono
essere qualcosa di ancora troppo grande e intangibile per i
lupetti (laccoglienza una bella parola, ma dietro ha un
mondo!). E quindi necessario che sminuzziamo il cibo per i
nostri lupetti, cercando di ottenere delle parole maestre,
concetti semplici, chiari, a loro comprensibili (dall accoglienza
possono discendere molti sotto-obiettivi, dall accogliere gli
emarginati del mio quartiere, ad accogliere ogni
fratellino/sorellina del mio branco, etc).
Eccomi suggerisce un percorso che pu facilitare lo staff in
questa operazione ( un percorso).

1 passo: Una volta noto il tema, si fa una ricerca biblica o su
altre fonti (le Fonti Francescane per dirne una) con l'aiuto di
qualcuno (AE, sacerdoti, esperti...).

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