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Manuale di Espressione

San Giorgio 26
26--27 Aprile 2008

Base Scout Piano dell Arrigo

ESPRESSIONE COS' E'


Espressione cos'
espressione perch
la voglia di dire le cose anche a te
un gesto, uno sguardo, una danza.
Espressione vuol dire speranza
si va be', ma difficile farla.
L'espressione per
una cosa che ho,
che tu hai, che mi dai, che ti regaler.
E' un'idea che mi viene di getto
o che invece ho a lungo pensato,
quando guardo il mondo e non smetto
di stupirmi di fronte al creato.
(poesia Ming)
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CANTI PER FUOCHI


KAMALUDU

canto di richiamo

DANZA DEL FUOCO

canto di inizio

CANTO DELLE SQUADRIGLIE

soprattutto ai fuochi di bivacco

CANTO DEGLI ESPLORATORI


CANTO DEL RICORDO
Canti di fine giornata
AL CADER DELLA GIORNATA

CANONI
VENTO FINO
MILAN BRUCIA
PRESSO IL FUOCO
BUONA SERA
LASS NELLA PINETA
LE CAMPANE
LA COLLA DEI FRANCOBOLLI
NOTRE DAME
GONE TO BED
20

KAMALUDU
la
Kamaludu Kamaludu ludu
mi
Kamaludu uandaisii
la
re mi
la
Kamaludu Kamaludu uandaisii

Behbel ina Behbel ina ina


Behbel ina uandaisii
Behbel ina Behbel ina uandaisii
Natouleja Natouleja eja
Natouleja uandaisii
Natouleja Natouleja uandaisii

DANZA DEL FUOCO


la
mi la
Splende il fuoco nel cerchi degli esplorator
mi
la
ascoltate la voce della fiamma dor.

21

mi
la
mi
la
Sali al ciel fiamma leggera del gran fuoco caldo e buon,
mi
la
mi
sotto i pini o alla brughiera sali in alto e sali ancor
la
re
mi la
sali in alto e sali ancor fuoco dellesplorator.
la
mi
la
Ero un principe un giorno perfido e sleal
mi
la
che spargeva dintorno il terrore e il mal.
la
mi la
Dun gran mago dincanto tosto mi pun
mi
la
e nei tronchi del bosco mi rinchiuse un d.
la
mi
la
Da quei giorni nei tronchi prigioniero son
mi la
e costretto a soffrire il freddo e il solleon.
la
mi
la
Nellardor della fiamma mi consumo qui
mi
la
e col ceppo che arde brucio anchio ogni d
la
mi la
Dal tremendo supplizio convertito son
mi
la
e per luomo divento fuoco caldo e buon.

CANTO DEGLI ESPLORATORI

CANTO DELLE SQUADRIGLIE

mi
si
Al passo del guidon, fratello scout, tattende lavventura
fa#si
tra il verde delle macchie e sotto il sol.
mi
si
Al passo del guidon, avanti ad esplorare la natura:
fa#si
un nido, unerba, un fior taspetta ed tutto per te.

fa
La squadriglia dei leoni deve il pranzo cucinar,
do7
fa
do
fa
troppo cotti i maccheroni sembran colla da incollar.
do
fa
RIT. Ullai, ullao, ulla ila ila ila ilao la la la.
fa
do
fa
Ullai, ullao, ulla ila ila ila ilao.

do

fa
La squadriglia dei serpenti un bel ponte costru,
do7
fa
do
volle il capo collaudarlo cadde in acqua e rest l.
RIT: Ullai, ullao
fa
Il riparto va in uscita su pei monti se ne andr,
do7
fa
do
fa
si far molta salita ma poi si discender.
RIT. Ullai, ullao
fa
Il riparto finalmente sui pei monti a campeggiar,
do7
fa do fa
camminando allegramente tutti vogliono cantar.
RIT. Ullai, ullao

mi si mi
si
RIT.
Apri locchio, fratello scout, tutto il mondo che intorno
mi
si
mi
a te, una cosa meravigliosa (bis)
da scoprir !
fa
mi
si
A lato del sentier la pista ancor, fratel, non battuta,
fa#si
la bussola ti guida senza error.
mi
si
A lato del sentier il mondo tutta terra sconosciuta
fa#si
ma certo c un amico che di l ti aspetter.
RIT.
mi
si
Al fuoco del fal la gioia dei fratelli la pi pura
fa#si
fa ununica gran tenda il vasto ciel.
mi
si
Al fuoco del fal si sente ancor pi limpida e sicura
fa#si
la voce che ci vuole esplorator sul nostro onor.
RIT.

22

CANTO DEL RICORDO


do
fa
sol
Quando tramonta il sol B.P. tu torni fra noi.
do
fa
Quando riflette la fiamma le ombre di noi che cantiamo in cor
do fa
do
fa
tu torni B.P., tu torni fra noi,
do
sol
lasol
do
ci guardi non visto da un angolo d'ombra cantando con noi.
do
fa
sol
E tu rivedi a sera i fuochi dei militar,
do
fa
Rivedi i fuochi, le tende, i cavalli, le veglie, i deserti, il mar;
do fa
do
fa
tu torni B.P., tu torni a cantar,
do
sol
lasol
do
confuso nel vento si perde il tuo canto nel nostro che va.
do
fa
sol
Quando tramonta il sol B.P. tu torni fra noi,
do
fa
quando riflette la fiamma le ombre di noi che cantiamo in cor
do fa
do
fa
tu torni B.P., tu torni fra noi,
do
sol
lasol
do
ritorni ogni sera cantando sull'eco dei canti di allor.
23

AL CADER DELLA GIORNATA


fa
sib fa
lado7
fa
Al cader della giornata noi leviamo i cuori a Te
fa
sib fa
lado7 fa
Tu lavevi a noi donata bene spesa fu per Te.
sib
fa
lado7
Te nel bosco e nel ruscello, Te nel monte e Te nel mar
fa
sib fa
lado7
fa
Te nel cuore del fratello, Te nel mio cercai damar.

fa

fa
sib fa
la- do7 fa
I Tuoi cieli sembran prati e le stelle tanti fior
fa
sib fa
lado7 fa
son bivacchi dei beati, stretti in cerchio al lor Signor.
sib
fa
la- do7
fa
Quante stelle quante stelle, dimmi Tu la mia qual ?
fa
sib fa
la- do7 fa
Non ambisco alla pi bella basta sia vicino a Te.

fa
sib fa lado7 fa
Se non sempre la mia mente in Te pura saffiss
fa
sib fa
lado7 fa
e talora stoltamente da Te lungi sattard.
sib
fa
lado7
fa
Mio Signor ne son dolente, te ne chieggio, o Dio, merc
fa
sib fa
lado7
fa
del mio meglio lietamente io doman far per Te.

VENTO FINO

MILAN BRUCIA

Vento fino vento del mattino


vento che soffia dallalto del pini
vento che canta vento che danza
Vento !

Milan brucia, milan brucia


al fuoco, al fuoco
correte, correte
che lacqua non c.

PRESSO IL FUOCO

BUONASERA

Presso il fuoco senti tu


che la fiamma par cantare
mentre brucia allegramente e dice
scout (guida) tu sii felice -2v-

Buonasera, buonasera,
gi la luna appare in ciel e si sente l'usignol,
gi la luna appare in ciel e si sente l'usignol.

LASS NELLA PINETA


Lass nella pineta
dal campo salza un canto
e leco risponde da lontan
ohe ohe ohe !

LA COLLA DEI FRANCOBOLLI


Chiss perch la colla dei francobolli
la fanno amara al sapore del mar.
Avanti chi inventa francobolli alla menta
e quelli al limone e quelli al lampone.

GONE TO BED
Gone to bed is the setting sun
Night is coming and day is done
whip o' will, whip o' will, has just begun.
whip o' will, whip o' will, has just begun.

24

LE CAMPANE
Com bello alla sera, alla sera
Sentir suono di campane, di campane
Din don din, don din don

NOTRE DAME
Orleans, Bosans,
Notre dame de Paris,
Vandome Vandome.

DIECI CONSIGLI UTILI PER UN FUOCO DI CAMPO

PREAMBOLO : Larea del fuoco va preparata dalla sq. di turno, che provveder allallestimento, alla pulizia
del luogo ed alla raccolta della legna da ardere. Gli incaricati al mantenimento della fiamma saranno 2 Esploratori o Guide.
Il fuoco va lanciato.
Al fuoco si arriva al richiamo del Kamaludu.
Il fuoco inizia con la Danza del Fuoco.
Il fuoco deve avere un filo conduttore (scopo finale).
Lanimatore deve avere ben chiaro i tempi di svolgimento, a tal proposito necessario compilare unaccurata
scaletta.
Al fuoco si sta divisi per squadriglia.
Al fuoco la partecipazione deve essere corale.
Esistono varie tecniche di espressione utilizzabili durante il fuoco.
Durante il fuoco non ci devono essere momenti vuoti.
Il fuoco un momento divertente, ma anche occasione di riflessione.
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ALTRI CONSIGLI UTILI ....

Il fuoco di campo unattivit rappresentativa mentre il fuoco di bivacco formativa,


e dovrebbe essere attuata in tenuta da fuoco.
Evitare che la preparazione sia sempre curata esclusivamente dai capi ed anche viceversa, cio lasciare tutto in mano ai ragazzi.
Ricordarsi che : tutti sono attori e spettatori contemporaneamente.
Giochi, quiz, gare e sfide possono essere riferite ad attivit che si stanno svolgendo.
Rammentare che la riuscita o meno di un buon fuoco, dipende molto dallatteggiamento
con cui ci si pone ad affrontarlo.
Il fuoco di campo non deve durare pi di 80/90 minuti

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San Giorgio 2008


Base Scout Piano dell Arrigo

Buona Caccia
Lo Staff dell Acireale 4
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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm

A proposito di ESPRESSIONE...
LA DIZIONE E IL CORO PARLATO

LA DIZIONE
Per alcuni dizione significa il perfezionamento del proprio modo di parlare; essa molto
importante in quanto la nostra esperienza quotidiana ci dimostra come uno studio
intelligente della dizione potrebbe migliorare luso limitato e scorretto che facciamo della
lingua italiana. Si pu fare della dizione per interesse personale e piacere proprio, oppure
per diventare capaci di interpretare meglio dei testi. Essa chiede allinterprete la
collaborazione riunita della sua cultura, dellintelligenza, della sensibilit e del suo senso
musicale. La dizione, infine, pu essere intesa come il mezzo per penetrare profondamente
nello spirito di un testo, unica possibilit di scoprire lanimo e le vere intenzioni dellautore.
Nel quadro dell espressione la dizione viene accolta in tutti e tre i suoi significati, ed occupa
uno dei posti pi importanti. Essa la parte fondamentale della recitazione. Il pubblico
vuole sentire perfettamente e seguire ci che viene detto sulla scena; permettergli di
distrarsi equivale a volere linsuccesso di un numero.
Ci che rende completa una dizione linsieme di:
voce
pronuncia
intonazione
distribuzione delle pause.

La voce
Il meccanismo della voce ha grande importanza nellarte della dizione ed necessario che
lattore se ne renda padrone. Tutte le voci possono diventare perfette con una giusta
impostazione.
Indipendentemente dalla classificazione musicale, la voce per la recitazione, pu essere
classificata nel modo seguente:

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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm

registro
di petto
alto:
voce
dargento
medio:
voce
normale,
doro
basso:
voce di
bronzo
registro
di testa
voce di
testa
Il giuoco di queste diverse voci importante perch se ne possono trarre diversi effetti. La
voce deve essere piegata a tutte quelle inflessioni che sono necessarie per esprimere le
passioni umane.
La sua emissione deve essere studiata in modo da non sprecare inutilmente fiato e trovarsi
muti a mezza battuta. E necessario sapere prender fiato al momento opportuno e non si
deve mai attaccare la battuta senza voce, ma approfittare delle pause lunghe e brevi della
recitazione per inspirare. E bene evitare le forzature di voce, spinte oltre i limiti naturali, e le
alterazioni con accenti stonati, strascicati o striduli. Non con questi mezzi, infatti, che si
ottengono effetti comici o drammatici.

Pronuncia.
Una pronuncia chiara e ben marcata rende la voce pi bella e sonora. E difficile incontrare
una persona che parli, per abitudine, con la correttezza che esige il teatro. Specialmente gli
errori causati dal cattivo uso degli accenti tonici e fonetici sono quasi generali, a causa dei
tanti dialetti che si parlano in Italia.
Ma qualunque pronuncia si pu correggere con lesercizio. L attrice francese Sarah
Bernhardt ripeteva per ore lo scioglilingua francese Chasseur sachez chasser, sachez
chasser chasseur e Luciano Guitry si esercitava con una matita attraverso la bocca a
muovere le labbra dicendo Io voglio ed esigo, io voglio ed esigo... .
Le mete da raggiungere, per una buona pronuncia, sono:
il rispetto dei valori
fonetici,
l articolazione della
bocca,
l esattezza delle
inflessioni e dei ritmi.

Intonazione.
La maggiore difficolt dellarte drammatica quella di recitare con la massima naturalezza.
Se fosse facile parlare sulla scena con accenti veri e sinceri, come si parla nella realt della
vita, tutti potrebbero essere grandi attori.
Lattore che recita senza naturalezza manca della comunicativa necessaria per convincere e
commuovere. Non si confonda per la naturalezza con la mancanza di anima, di colore e di
forza. Recitare naturalmente non vuol dire esprimersi con freddezza. La recitazione deve
essere vera, ma nello stesso tempo colorita ed appassionata; non si deve esagerare con
una dizione precipitata o veemente e con falsi ed inutili ingrossamenti di voce.
Lintonazione si pu, allincirca, distinguere in comica, drammatica e tragica; ed ogni
intonazione dispone di un vasto registro di sfumature, variate da diversi ritmi: affettivo,

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intellettuale, giovanile, incerto, etc...

Distribuzione delle pause.


Nessun personaggio parla senza riprendere respiro. Anzi, la maggiore intensit teatrale si
raggiunge proprio nei momenti di silenzio a scena aperta, silenzi che non sono fatti per
riprendere lena, ma durano qualche istante e sono generalmente immaginari e creati
dallattore stesso. In gergo teatrale queste, pause si chiamano pause artistiche , esse
producono sul pubblico una impressione vivissima perch spesso sono pi espressive della
parola. Non devono essere troppo brevi perch lascerebbero indifferente luditorio, ma
nemmeno troppo lunghe perch lo stancherebbero.
Le pause si fanno generalmente quando si passa da uno stato danimo allaltro, come per
esempio: dalla collera alla calma, dalla tranquillit allo spavento, oppure in una lettura, o al
termine di una frase particolarmente significativa.

LETTURA ESPRESSIVA
La dizione ha il suo banco di prova nella lettura espressiva, cio nel leggere con
naturalezza, davanti ad un uditorio.
Nellespressione scout questa forma ricorre sovente, non solo nella presentazione di alcuni
numeri di espressione, ma in quei numeri muti che sono interamente commentati da una o
pi voci, ed in tutte le altre applicazioni dell espressione, quali le paraliturgie, la lettura di
testi al bivacco, delle Letture durante la Messa, o di un messaggio nel corso di una
cerimonia.
Per leggere bene si seguono le stesse regole date per parlare bene, ricorrendo in pi,
allaccento oratorio: ossia allappoggiatura della voce sulle parole della frase. Senza tale
appoggiatura la lettura non esprimerebbe nulla
Esempio:
PERCHE non vai alla riunione?
Perch non VAI alla riunione? Perch non vai alla RIUNIONE?
Nella prima lettura si chiede e per quale causa , nella seconda si esprime meraviglia
perch non vuoi andare? , nella terza rimprovero e severit: perch non vai alla riunione,
come sarebbe tuo dovere di fare?
Quando si tratta di leggere dei versi, questi si devono spezzare, in modo da unire secondo
il senso lultima parola del verso alla prima di quello successivo. La spezzatura permette di
vincere la tirannia della cadenza e della rima che rendono la lettura monotona a causa della
cantilena.

Realizzazione pratica della dizione.


Il modo pi semplice per mettere in pratica la dizione e per cercare di migliorare quella che
si ha, certo quello di obbligare le persone a parlare , in qualsiasi ambiente o situazione
essi si trovino: esigere la partecipazione attiva di ciascuno alle discussioni, la presa di
parola alle riunioni, ai dibattiti; costringere anche coloro che non aprono
solitamente bocca a presentare ai propri compagni una relazione su qualche argomento.
Un esercizio di dizione vero e proprio, invece, richiede la prezenza di un tecnico della
espressione e pu consistere in:
Declamazione di poesie con il solo scopo di curare la perfezione
della pronuncia e l' intensit di emissione della voce;
Lettura del copione di opere teatrali, o di testi classici;

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lettura in gruppo, e contemporaneamente, di uno stesso brano,


allo scopo di curare l intonazione generale ed il tempismo di
ognuno (cio abituarsi a seguire una data cadenza e non
anticipare o ritardare sugli altri);
Cercare di esprimere, senza laiuto di gesti o movimenti del
corpo, la Gioia, la Tristezza, la Paura, lIra, pronunciando
sempre la stessa frase (possibilmente senza significato alcuno).
Tutti questi esercizi devono avvenire con gli interpreti seduti intorno ad un tavolo, in modo
che manchi completamente laiuto del gesto o del movimento.

Soggetti per esercizi di dizione:


difendersi appassionatamente da unaccusa ingiusta;
scusarsi per il ritardo ad un appuntamento;
immaginare di tenere un comizio politico;
venditore di mercato che presenta i pregi della sua merce;
predicatore dal pulpito che invita i fedeli a dare una offerta;
maestro che spiega ai bambini perch devono stare zitti durante
le lezioni;
il bambino che recita una poesia;
il tramviere;
lo speaker delle stazioni;
intervista col ciclista, noto ma ignorante;
uomo daffari che detta alle segretarie.
Cercare di imitare il modo di parlare caratteristico de:
il bambino
lubriaco
il pazzo
il morente
il sarcastico
lironico
ladulatore
lipocrita
lirascibile
loratore
la fanciulla leziosa
il filosofo distratto
lo straniero (francese, tedesco, inglese)
il balbuziente
il vecchio incerto.

CORO PARLATO
Il coro parlato l'applicazione pi completa e pi scout della dizione. Infatti consiste in un
numero di parlato puro recitato da cinque o sei (o anche pi) lettori, oppure direttamente
letto su un testo.
I soggetti dei cori parlati possono essere testi di poesie, brani comici (rimandiamo ai numeri
"La Giubba del Nonno" e " Prima di lasciarsi " ) da recitare con riprese di voci da un attore
agli altri, disposti in semicerchio od in linea, leggermente staccati tra loro come
risulta dalle indicazioni e con laccompagnamento di pochissimi movimenti di mimica, per
introdurre il dialogo e riempire le pause.
Per la dizione dei cori parlati vale ci che si detto nelle pagine precedenti, completato da
alcuni particolari che assumono grande importanza per un recitato a pi voci.
La tonalit.
Essa il timbro di voce dellattore che attacca la prima battuta e sul quale devono

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accordarsi le voci di tutti gli altri. Si deve recitare con una tonalit superiore a quella del
comune parlare, per dare alla parola una maggiore sonorit che necessaria per farsi
udire da tutti gli spettatori. Senza un intonazione perfetta la recitazione riesce stanca,
monotona, sgradevole ed inefficace .
Soprattutto nei dialoghi allunsono necessario curarla: dove gli artisti sono come tante
corde di uno strumento e devono essere accordati fra loro. E quindi necessario ottenere
completa fusione di voci. Non curare lintonazione in generale il primo difetto degli attori
dilettanti ed appunto questo difetto che fa subito distinguere la loro recitazione da quella
dei veri artisti .

Le esclamazioni.
Esercizi di esclamazioni per un coro parlato:
Esclamazione - Sentimento Pronuncia
AH! AH! - soddisfazione breve,aperta, normale
EH! EH! - disprezzo - breve, chiusa,
aspra
IH! IH! - ironia - breve, chiusa, aspra
OH! OH! - ammirazione - lunga,
aperta, normale
UH! UH! - sdegno - lunga, aperta,
aspra
OHI! - dolore fisico - breve, aperta,
vibrata
OHI! - timore - breve, aperta,
normale
AUFF! - sofferenza - lunga, aperta,
normale
AUFF! - impazienza - lunga, chiusa,
vibrata
CHE! - incredulit - breve, larga,
aspra
CHE! - meraviglia - lunga, chiusa,
vibrata
PU! - nausea - lunga, chiusa,
normale
PUAH! - disprezzo - breve, chiusa,
aspra

Recitazione corale.
La pratica della recitazione corale un eccellente mezzo di educazione. Gli scouts
dovrebbero appassionarsi a questo genere espressivo. In nessun posto quanto nella
recitazione corale (teatralmente, si intende) si sente meglio la vita di un clan o di una
pattuglia. Sottomissione di ognuno aI direttore del coro, ritmica comunicazione fra i coristi,
controllo del pensiero e del corpo e loro guida, verso degli scopi che non sono personali ma
comunitari; emozione collettiva, sforzo unanime verso lespressione viva di se stessi, del
gruppo e dietro al gruppo di tutta una comunit danima e di corpo.
La recitazione corale salvaguarda la purezza del testo recitato ed uno dei rimedi pi
efficaci, per disintossicare il teatro e la recitazione in genere facendo riscoprire le leggi
essenziali, prive di ogni complicazione decorativa, escludendo dallespressione scout la
figura dell istrione, a cui tanto la televisione ci ha abituato, e scoraggiare le false vocazioni:
ecco qualcuno degli aspetti positivi che accoglie in s la recitazione corale, ecco perch

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sarebbe bello che fosse realizzata e bene accetta nei fuochi di campo, nelle feste dei riparti
e del clan.

alla Tecnica

all'indice del sito


CONDIZIONI GENERALI DI UTILIZZO

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ESPRESSIONE

L'ARTE DI CONDURRE
UN FUOCO DI CAMPO
lo scautismo ha assimilato e fatta propria labitudine dei trappeurs che alla fine della giornata si
radunavano intorno al fuoco per trascorrere la notte, mangiare, bere bevande calde e raccontare le
loro idee, cantare, trarre esperienza dalle ore passate, ridere, onorare gli eventuali ospiti,
improvvisare una danza, difendersi dai pericoli, unirsi in raccoglimento per la preghiera.
Luciano Ferraris

SCEGLIERE IL LUOGO ADATTO


La buona riuscita di un fuoco di campo (o di bivacco) (1) dipende innanzitutto dalla scelta oculata del luogo dove
svolgerlo. Nel corso del sopralluogo al terreno individuato per il campo estivo che capo Reparto e Alta squadriglia
(o Capo reparto e Capisquadriglia, a secondo delle consuetudini dellunit) effettueranno alcuni mesi prima per
scegliere i luoghi dove collocare tende, cucine, tavoli, latrine e altro, si dovr porre unattenzione particolare nella
scelta del posto adatto a ospitare un cerchio di ragazzi intorno al fuoco serale. Sarebbe bello poter trovare un
luogo con il terreno degradante che richiami un poco lanfiteatro del teatro greco o romano, ma cosa assai rara.
Si avr cura comunque di scegliere un luogo asciutto, aperto, lontano ovviamente da piante che potrebbero essere
facile esca per le faville del fuoco e da sorgenti sonore (strade, ferrovie, torrenti impetuosi, ecc.). Si tenga conto
anche della direzione dei venti prevalenti per far s che il fumo non dia fastidio ad attori e spettatori e che la
voce dei primi non sia portata via.
PREDISPORRE LAREA
Nulla pi squallido di un terreno dove svolgere il fuoco di campo che si presenti spoglio, cio privo di sedili e di
scena. Nulla pi stancante e malsano che starsene seduti a lungo a terra, magari semplicemente su dei teli stesi
alla belle meglio, cosa che, purtroppo, mi capitato di vedere sempre pi frequentemente in diversi contesti e
occasioni.
Generalmente si portati a pensare, basandosi su una tradizione consolidata, ma a mio avviso non corretta, che
porre il fuoco al centro del cerchio dei partecipanti sia la soluzione migliore. Non cos. Il fuoco deve espletare
una duplice funzione: trasmettere una sensazione di calore, non solo fisica, agli spettatori-attori e illuminare bene
la scena. La soluzione del fuoco centrale pi adatta a dei fuochi di bivacco e con un numero di partecipanti
contenuto. La mia esperienza mi porta a dire che la soluzione migliore consiste nel collocare il fuoco ad
unestremit del cerchio, la scena a quella opposta, cos:

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Il fuoco collocato al centro impedisce a chi sosta in cerchio di vedere al di l delle fiamme e non consente di
godere bene quanto si svolger sulla scena. Questultima potr essere illuminata ancora meglio con degli
accorgimenti assai semplici, facilmente costruibili dai ragazzi su indicazione dei capi, ad esempio utilizzando una
serie di grandi barattoli di conserva tagliati longitudinalmente, come nel disegno.

Sul retro di ogni barattolo verr collocato un


manico di scopa o un ramo, fissato con un paio di
viti. Il ramo, smussato allestremit superiore,
dovr sporgere di alcuni centimetri per poterlo
conficcare pi agevolmente nel terreno. Una
candela funger da fonte di illuminazione. Ho
sperimentato pi volte felicemente questa
soluzione, ricavandone una luce ampiamente
sufficiente a illuminare la scena e che ha il
vantaggio di risultare pi morbida e pastosa di
quella delle torce elettriche.
Attorno allarea del fuoco di campo si collocano
generalmente come sedili delle grosse pietre;
soluzione sbrigativa che pu andare bene in
mancanza di meglio, ma un sedile di pietra
freddo e starcisi seduti a lungo non
confortevole. Si opti allora per dei sedili di legno.
Una soluzione che non richiede molto materiale,
facile da costruire, da me sperimentata con
successo e alla portata dellabilit manuale degli
adolescenti, pu essere questa:
Tre stanghe dabete (o di altra essenza purch dritte e non nodose) ripulite della corteccia, poste parallelamente
sul terreno e legate tra loro, vengono contenute da due o tre alti picchetti sul retro su cui si legher (con legature
quadrate) unaltra stanga, o ancor meglio una tavola, fissata con dei cavicchi, come schienale. Altri due picchetti
posti sul davanti delle stanghe ne impediscono lo scivolamento in avanti. E un sedile confortevole che mantiene
allasciutto. Una serie di questi sedili pu essere collocata attorno allarea del cerchio facendo acquistare alla
stessa un aspetto accogliente.

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CREARE LA SCENA
Gli attori agiranno esclusivamente nellarea della
scena, avendo cura non lo si raccomander mai
abbastanza! di mostrare il volto al pubblico.
Per dare maggior risalto agli attori pu essere
vantaggioso collocare dietro alla zona della scena
un telo scuro che funga da fondale, sostenuto da
un paio di pali picchettati ai lati:

Larea retrostante al telo si presta vantaggiosamente per favorire gli attori che devono indossare i costumi o
cambiarli, evitando cos di creare quei disordini tipici di certi fuochi di campo in cui il materiale pi diverso viene
appoggiato qua e l
Il fondale scuro pu essere sostituito da un telo bianco (delle lenzuola cucite tra loro) se si desidera realizzare uno
spettacolo di ombre cinesi. In tal caso ci si assicuri di avere sul retro una forte fonte di illuminazione stabile, come
una lampada a gas, che consenta agli spettatori di percepire le sagome con i contorni ben netti. Il luogo prescelto
per accendere il fuoco dovr essere delimitato da pietre che impediscano alla brace di espandersi sul terreno.
Delle riserve di legna mantenuta asciutta e pretagliata a misura (2), accatastate dalla squadriglia di servizio,
dovranno garantire lalimentazione costante del fuoco.
INIZIA LO SPETTACOLO!
Mi capitato di recente, ahim! di essere partecipe di una situazione che lascio giudicare ai lettori. Il fuoco di
campo era di una certa importanza, per una circostanza particolare. Non ho creduto ai miei occhi quando ho prima
sentito, poi visto arrivare nellarea del fuoco, a passo di corsa, delle squadriglie chiassose che, una volta
sistematesi, hannopoderosamente eseguito i rispettivi gridi di squadriglia! Per inciso, uno dei capi presenti
avrebbe voluto chiamare i ragazzi al fuoco con il fischietto, sostenendo che nella sua unit si era soliti fare cos!
Qualcosa mi si aggrovigliato dentro
Il momento del fuoco di campo un momento magico per gli effetti suggestivi che pu generare e per quelli
educativi, di rilevante spessore, che pu offrire ai ragazzi. 3) Impersonare una parte consente ai ragazzi di
acquisire maggiore fiducia in s, di diventare pi aperti e comunicativi superando inibizioni e paure; abitua a
diventare pi padroni della propria voce, a governare i gesti, a dosare il comportamento. Creativit e fantasia
trovano nel fuoco di campo un terreno ideale per espandersi consentendo di ampliare il pensiero divergente.
I ragazzi dovranno raggiungere larea del fuoco in silenzio, meglio se privi di fonti di illuminazione (gli occhi si
abituano in breve al buio della notte e sanno dove farci mettere i piedi!); pu casomai essere utile un semplice
lume a petrolio o a gas per squadriglia che verr spento una volta raggiunta larea del fuoco.
Vi un canto suggestivo che pu essere eseguito anche a canoni dai capi, adatto come richiamo al fuoco di
bivacco. Lo ricordo a memoria, avendolo appreso quandero ragazzo.
Per proporlo ai lettori, dato che non esistono, che io sappia, le note musicali corrispondenti, ho pregato un amico
musicista di scriverne lo spartito. E stato un momento divertente per me: ho cantato pi volte davanti a lui e ne
sono uscite queste note:

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O voi che al campo state, venite tutti qua


Presso la chiara fiamma che ci riscalder
Il fuoco inizier in unatmosfera raccolta, silenziosa. Su questo aspetto non si transiga. Con il progressivo
divampare delle fiamme il clima si riscalder. Nel predisporre una scaletta di svolgimento del fuoco di campo,
indispensabile per evitare di affidarne i contenuti al caso o allimprovvisazione, i capi abbiano cura di considerare
che vi una curva che dovrebbe caratterizzare landamento della serata. I canti, le danze e le scenette pi
travolgenti, vivaci, dovranno essere collocati nella parte centrale della serata, preceduti da un incedere lento,
progressivo. Raggiunto lacme, lintensit dovr scendere pian piano, lasciando spazio a contenuti pi tranquilli,
raccolti, preludio alla fase finale.
Non mi soffermo sui contenuti specifici della serata, che tradizionalmente potrebbe prevedere unalternanza di
brevi rappresentazioni teatrali (4), bans, danze e canti.
Un animatore, particolarmente preparato nel settore, non necessariamente il Capo Campo, condurr il fuoco di
campo per tutta la sua durata, che non dovrebbe superare pi di tre quarti dora, unora. Conclusa la parte dei
canti, della recitazione, dei bans, mentre il fuoco perder gradualmente vigore fin quasi a spegnersi, ecco il
momento del raccoglimento, delle riflessioni, del silenzio, della preghiera. Dare significato a tale momento sar
compito del capo campo. Un riferimento allattivit della giornata sar utile, cos come un richiamo in chiave
positiva ai valori che caratterizzano il metodo (Legge e Promessa).Ci si sforzi di essere semplici nel parlare ai
ragazzi, mai banali, senza scendere di tono.
Il canto conclusivo nella tradizione dello scautismo cattolico Signor, tra le tende schierati sar di per s un
invito a rientrare, in silenzio, nelle tende. E consuetudine in alcune unit che dopo il fuoco di campo il Capo Campo
e i suoi collaboratori si intrattengano con i Capisquadriglia intorno alle ultime braci per un Consiglio Capi. Pu
andar bene, ma meglio farlo saltuariamente e a condizione che i ragazzi non perdano ore preziose di sonno.
Forse il Consiglio Capi giornaliero per sondare landamento della giornata preferibile collocarlo poco prima della
cena, quando cuoco e fuochista sono allopera e i Capisquadriglia pi disponibili.
In buona sostanza, il fuoco di campo s un momento di partecipazione, di gioia, di condivisione, di riflessione e
preghiera per i ragazzi. Per i capi , tra i tanti strumenti che il metodo pone loro a disposizione, uno tra i pi
preziosi.
Lucio Costantini
da Esperienze e Progetti
Note:
1) Generalmente in ambito scout si indica il fuoco serale con il termine generico di fuoco di bivacco; in realt
esso indica lincontro serale attorno al fuoco in cui si svolgono delle chiacchierate da parte dei capi, si canta e
si discute su temi prefissati. Pi solenne invece il fuoco di campo, che si svolge con una tenuta appropriata,
magari in linea con il tema serale proposto e in cui lattivit espressiva gioca un ruolo predominante.
2) E molto fastidioso sentire spezzare la legna mentre si svolge il programma attorno al fuoco; proprio per
questo motivo essa andr predisposta in modo da garantire unaccensione rapida e sicura e il mantenimento di
fiamma vivida per tutta la durata del fuoco; lintensit andr ridotta poco prima che il fuoco di bivacco si
concluda. Le parole di chiusura pronunciate dallanimatore o dal capo campo dovrebbero poter contare su un

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fuoco armai smorzato, quasi spento.


3) Se chi mi legge ha pi di trentanni, sono sicuro che riandando con la mente (e con lanimo) alle sue
esperienze di scautismo, sapr rievocare per prima, tra tante cose, latmosfera dei fuochi serali, quando un altro
giorno moriva e ci si sentiva quasi un tuttuno con i fratelli e con la natura silenziosa del bosco circostante.
4) Nel contesto scout si usa abitualmente il termine scenette. E utile informare per tempo i ragazzi che al
fuoco serale vi saranno delle scenette, indicandone con chiarezza il tema, dato che spesso la mancanza di
tempo per predisporre i testi adatti e per provare le parti che riduce le scenette a scemette, per la loro
brevit e insulsaggine. Chiedete di pi ai vostri ragazzi, dimostrando loro fiducia e state sicuri che i risultati non
tarderanno a venire!

all'indice del sito

alla pagina di Espressione

al men di Tecnica

CONDIZIONI GENERALI DI UTILIZZO

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SCOUTs ON LINE
www.vnet.it/scout

Giochi di Espressione
I SENTIMENTI
Numero di giocatori: due o pi Squadriglie
Materiale: niente
I giocatori sono seduti in cerchio. Il capo gioco consegna un fazzoletto ad uno di loro per bendarsi
gli occhi. Poi gli chiede di mimare un sentimento, con i gesti e senza dire nemmeno una parola. I
sentimenti che indicher potranno essere, ad esempio: la disperazione, la gioia, l'ira, l'allegria, il
dolore, lo stupore, la fame, ecc. Gli spettatori giudicheranno i risultati.

CHI SARA'
Numero di giocatori: due o pi Squadriglie
Materiale: fazzoletti, un orologio
Il capo gioco fissa un tema generale, ad esempio, "gli animali", poi chiama una Squadriglia.
Ciascuno squadrigliere sceglie allora un animale del quale dice sottovoce il nome al capo gioco.
Poi, a turno, gli squadriglieri mimano l'andatura ed i gesti caratteristici di ciascun "animale" scelto.
Gli spettatori devono riconoscerli unicamente dalla mimica. Gli "animali" non devono emettere
alcun suono o rumore.

SEI COSE
Numero di giocatori: una o pi Squadriglie.
Materiale: sei oggetti molto diversi uno dall'altro (fischietto, padella, trombetta, fazzoletto, ecc).
I sei oggetti sono ben visibili da tutti. Il capo gioco comunica che e' successo qualcosa e che quei
sei oggetti hanno una stretta relazione con quanto e' accaduto. Ogni Squadriglia ha dieci minuti di
tempo per ricostruire una scena nella quale entrino i sei oggetti. A turno, ogni Squadriglia
rappresenter la scena che ha ideato.

L'OGGETTO MISTERIOSO
Numero di giocatori: una o pi Squadriglie
Materiale: un bastone o un oggetto con un manico lungo (scopa, rastrello, mestolo, ecc). Gli scout
sono seduti in cerchio, il capo gioco consegna l'oggetto ad uno di essi, questi lo prende, va al
centro del cerchio e, senza parlare, mima un'azione, utilizzando l'oggetto come accessorio. Ad
esempio potr utilizzarlo come un violino, fingendo di suonarlo, oppure come una mazza da golf,
mimando il tiro, oppure come un microfono, un clarinetto, un aspirapolvere, ecc, ecc.
Gli altri Scout devono indovinare di cosa si tratta. A questo punto, lo Scout al centro consegna
l'oggetto ad uno di quelli in cerchio, il quale a sua volta dovr mimare un altra possibile
utilizzazione dell'oggetto. Se esita, o se ripete un oggetto gi mimato, esce dal gioco e si mette
all'esterno del cerchio, come spettatore.
Vince chi rimane per ultimo.

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SCOUTs ON LINE
www.vnet.it/scout
LE QUATTRO PAROLE
Numero di giocatori: pi Squadriglie
Materiale: un bastone o un oggetto con un manico lungo (scopa, rastrello, mestolo, ecc).
Il capo gioco propone quattro parole che ricordano cose molto differenti, ad esempio: bicicletta,
violino, geranio, libro. Ogni Squadriglia deve ideare una rappresentazione drammatica nella quale
entrino le quattro parole e deve rappresentarla.

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