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San Giorgio 26
26--27 Aprile 2008
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canto di richiamo
canto di inizio
CANONI
VENTO FINO
MILAN BRUCIA
PRESSO IL FUOCO
BUONA SERA
LASS NELLA PINETA
LE CAMPANE
LA COLLA DEI FRANCOBOLLI
NOTRE DAME
GONE TO BED
20
KAMALUDU
la
Kamaludu Kamaludu ludu
mi
Kamaludu uandaisii
la
re mi
la
Kamaludu Kamaludu uandaisii
21
mi
la
mi
la
Sali al ciel fiamma leggera del gran fuoco caldo e buon,
mi
la
mi
sotto i pini o alla brughiera sali in alto e sali ancor
la
re
mi la
sali in alto e sali ancor fuoco dellesplorator.
la
mi
la
Ero un principe un giorno perfido e sleal
mi
la
che spargeva dintorno il terrore e il mal.
la
mi la
Dun gran mago dincanto tosto mi pun
mi
la
e nei tronchi del bosco mi rinchiuse un d.
la
mi
la
Da quei giorni nei tronchi prigioniero son
mi la
e costretto a soffrire il freddo e il solleon.
la
mi
la
Nellardor della fiamma mi consumo qui
mi
la
e col ceppo che arde brucio anchio ogni d
la
mi la
Dal tremendo supplizio convertito son
mi
la
e per luomo divento fuoco caldo e buon.
mi
si
Al passo del guidon, fratello scout, tattende lavventura
fa#si
tra il verde delle macchie e sotto il sol.
mi
si
Al passo del guidon, avanti ad esplorare la natura:
fa#si
un nido, unerba, un fior taspetta ed tutto per te.
fa
La squadriglia dei leoni deve il pranzo cucinar,
do7
fa
do
fa
troppo cotti i maccheroni sembran colla da incollar.
do
fa
RIT. Ullai, ullao, ulla ila ila ila ilao la la la.
fa
do
fa
Ullai, ullao, ulla ila ila ila ilao.
do
fa
La squadriglia dei serpenti un bel ponte costru,
do7
fa
do
volle il capo collaudarlo cadde in acqua e rest l.
RIT: Ullai, ullao
fa
Il riparto va in uscita su pei monti se ne andr,
do7
fa
do
fa
si far molta salita ma poi si discender.
RIT. Ullai, ullao
fa
Il riparto finalmente sui pei monti a campeggiar,
do7
fa do fa
camminando allegramente tutti vogliono cantar.
RIT. Ullai, ullao
mi si mi
si
RIT.
Apri locchio, fratello scout, tutto il mondo che intorno
mi
si
mi
a te, una cosa meravigliosa (bis)
da scoprir !
fa
mi
si
A lato del sentier la pista ancor, fratel, non battuta,
fa#si
la bussola ti guida senza error.
mi
si
A lato del sentier il mondo tutta terra sconosciuta
fa#si
ma certo c un amico che di l ti aspetter.
RIT.
mi
si
Al fuoco del fal la gioia dei fratelli la pi pura
fa#si
fa ununica gran tenda il vasto ciel.
mi
si
Al fuoco del fal si sente ancor pi limpida e sicura
fa#si
la voce che ci vuole esplorator sul nostro onor.
RIT.
22
fa
fa
sib fa
la- do7 fa
I Tuoi cieli sembran prati e le stelle tanti fior
fa
sib fa
lado7 fa
son bivacchi dei beati, stretti in cerchio al lor Signor.
sib
fa
la- do7
fa
Quante stelle quante stelle, dimmi Tu la mia qual ?
fa
sib fa
la- do7 fa
Non ambisco alla pi bella basta sia vicino a Te.
fa
sib fa lado7 fa
Se non sempre la mia mente in Te pura saffiss
fa
sib fa
lado7 fa
e talora stoltamente da Te lungi sattard.
sib
fa
lado7
fa
Mio Signor ne son dolente, te ne chieggio, o Dio, merc
fa
sib fa
lado7
fa
del mio meglio lietamente io doman far per Te.
VENTO FINO
MILAN BRUCIA
PRESSO IL FUOCO
BUONASERA
Buonasera, buonasera,
gi la luna appare in ciel e si sente l'usignol,
gi la luna appare in ciel e si sente l'usignol.
GONE TO BED
Gone to bed is the setting sun
Night is coming and day is done
whip o' will, whip o' will, has just begun.
whip o' will, whip o' will, has just begun.
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LE CAMPANE
Com bello alla sera, alla sera
Sentir suono di campane, di campane
Din don din, don din don
NOTRE DAME
Orleans, Bosans,
Notre dame de Paris,
Vandome Vandome.
PREAMBOLO : Larea del fuoco va preparata dalla sq. di turno, che provveder allallestimento, alla pulizia
del luogo ed alla raccolta della legna da ardere. Gli incaricati al mantenimento della fiamma saranno 2 Esploratori o Guide.
Il fuoco va lanciato.
Al fuoco si arriva al richiamo del Kamaludu.
Il fuoco inizia con la Danza del Fuoco.
Il fuoco deve avere un filo conduttore (scopo finale).
Lanimatore deve avere ben chiaro i tempi di svolgimento, a tal proposito necessario compilare unaccurata
scaletta.
Al fuoco si sta divisi per squadriglia.
Al fuoco la partecipazione deve essere corale.
Esistono varie tecniche di espressione utilizzabili durante il fuoco.
Durante il fuoco non ci devono essere momenti vuoti.
Il fuoco un momento divertente, ma anche occasione di riflessione.
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Buona Caccia
Lo Staff dell Acireale 4
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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm
A proposito di ESPRESSIONE...
LA DIZIONE E IL CORO PARLATO
LA DIZIONE
Per alcuni dizione significa il perfezionamento del proprio modo di parlare; essa molto
importante in quanto la nostra esperienza quotidiana ci dimostra come uno studio
intelligente della dizione potrebbe migliorare luso limitato e scorretto che facciamo della
lingua italiana. Si pu fare della dizione per interesse personale e piacere proprio, oppure
per diventare capaci di interpretare meglio dei testi. Essa chiede allinterprete la
collaborazione riunita della sua cultura, dellintelligenza, della sensibilit e del suo senso
musicale. La dizione, infine, pu essere intesa come il mezzo per penetrare profondamente
nello spirito di un testo, unica possibilit di scoprire lanimo e le vere intenzioni dellautore.
Nel quadro dell espressione la dizione viene accolta in tutti e tre i suoi significati, ed occupa
uno dei posti pi importanti. Essa la parte fondamentale della recitazione. Il pubblico
vuole sentire perfettamente e seguire ci che viene detto sulla scena; permettergli di
distrarsi equivale a volere linsuccesso di un numero.
Ci che rende completa una dizione linsieme di:
voce
pronuncia
intonazione
distribuzione delle pause.
La voce
Il meccanismo della voce ha grande importanza nellarte della dizione ed necessario che
lattore se ne renda padrone. Tutte le voci possono diventare perfette con una giusta
impostazione.
Indipendentemente dalla classificazione musicale, la voce per la recitazione, pu essere
classificata nel modo seguente:
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2 di 6
http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm
registro
di petto
alto:
voce
dargento
medio:
voce
normale,
doro
basso:
voce di
bronzo
registro
di testa
voce di
testa
Il giuoco di queste diverse voci importante perch se ne possono trarre diversi effetti. La
voce deve essere piegata a tutte quelle inflessioni che sono necessarie per esprimere le
passioni umane.
La sua emissione deve essere studiata in modo da non sprecare inutilmente fiato e trovarsi
muti a mezza battuta. E necessario sapere prender fiato al momento opportuno e non si
deve mai attaccare la battuta senza voce, ma approfittare delle pause lunghe e brevi della
recitazione per inspirare. E bene evitare le forzature di voce, spinte oltre i limiti naturali, e le
alterazioni con accenti stonati, strascicati o striduli. Non con questi mezzi, infatti, che si
ottengono effetti comici o drammatici.
Pronuncia.
Una pronuncia chiara e ben marcata rende la voce pi bella e sonora. E difficile incontrare
una persona che parli, per abitudine, con la correttezza che esige il teatro. Specialmente gli
errori causati dal cattivo uso degli accenti tonici e fonetici sono quasi generali, a causa dei
tanti dialetti che si parlano in Italia.
Ma qualunque pronuncia si pu correggere con lesercizio. L attrice francese Sarah
Bernhardt ripeteva per ore lo scioglilingua francese Chasseur sachez chasser, sachez
chasser chasseur e Luciano Guitry si esercitava con una matita attraverso la bocca a
muovere le labbra dicendo Io voglio ed esigo, io voglio ed esigo... .
Le mete da raggiungere, per una buona pronuncia, sono:
il rispetto dei valori
fonetici,
l articolazione della
bocca,
l esattezza delle
inflessioni e dei ritmi.
Intonazione.
La maggiore difficolt dellarte drammatica quella di recitare con la massima naturalezza.
Se fosse facile parlare sulla scena con accenti veri e sinceri, come si parla nella realt della
vita, tutti potrebbero essere grandi attori.
Lattore che recita senza naturalezza manca della comunicativa necessaria per convincere e
commuovere. Non si confonda per la naturalezza con la mancanza di anima, di colore e di
forza. Recitare naturalmente non vuol dire esprimersi con freddezza. La recitazione deve
essere vera, ma nello stesso tempo colorita ed appassionata; non si deve esagerare con
una dizione precipitata o veemente e con falsi ed inutili ingrossamenti di voce.
Lintonazione si pu, allincirca, distinguere in comica, drammatica e tragica; ed ogni
intonazione dispone di un vasto registro di sfumature, variate da diversi ritmi: affettivo,
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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm
LETTURA ESPRESSIVA
La dizione ha il suo banco di prova nella lettura espressiva, cio nel leggere con
naturalezza, davanti ad un uditorio.
Nellespressione scout questa forma ricorre sovente, non solo nella presentazione di alcuni
numeri di espressione, ma in quei numeri muti che sono interamente commentati da una o
pi voci, ed in tutte le altre applicazioni dell espressione, quali le paraliturgie, la lettura di
testi al bivacco, delle Letture durante la Messa, o di un messaggio nel corso di una
cerimonia.
Per leggere bene si seguono le stesse regole date per parlare bene, ricorrendo in pi,
allaccento oratorio: ossia allappoggiatura della voce sulle parole della frase. Senza tale
appoggiatura la lettura non esprimerebbe nulla
Esempio:
PERCHE non vai alla riunione?
Perch non VAI alla riunione? Perch non vai alla RIUNIONE?
Nella prima lettura si chiede e per quale causa , nella seconda si esprime meraviglia
perch non vuoi andare? , nella terza rimprovero e severit: perch non vai alla riunione,
come sarebbe tuo dovere di fare?
Quando si tratta di leggere dei versi, questi si devono spezzare, in modo da unire secondo
il senso lultima parola del verso alla prima di quello successivo. La spezzatura permette di
vincere la tirannia della cadenza e della rima che rendono la lettura monotona a causa della
cantilena.
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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm
CORO PARLATO
Il coro parlato l'applicazione pi completa e pi scout della dizione. Infatti consiste in un
numero di parlato puro recitato da cinque o sei (o anche pi) lettori, oppure direttamente
letto su un testo.
I soggetti dei cori parlati possono essere testi di poesie, brani comici (rimandiamo ai numeri
"La Giubba del Nonno" e " Prima di lasciarsi " ) da recitare con riprese di voci da un attore
agli altri, disposti in semicerchio od in linea, leggermente staccati tra loro come
risulta dalle indicazioni e con laccompagnamento di pochissimi movimenti di mimica, per
introdurre il dialogo e riempire le pause.
Per la dizione dei cori parlati vale ci che si detto nelle pagine precedenti, completato da
alcuni particolari che assumono grande importanza per un recitato a pi voci.
La tonalit.
Essa il timbro di voce dellattore che attacca la prima battuta e sul quale devono
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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm
accordarsi le voci di tutti gli altri. Si deve recitare con una tonalit superiore a quella del
comune parlare, per dare alla parola una maggiore sonorit che necessaria per farsi
udire da tutti gli spettatori. Senza un intonazione perfetta la recitazione riesce stanca,
monotona, sgradevole ed inefficace .
Soprattutto nei dialoghi allunsono necessario curarla: dove gli artisti sono come tante
corde di uno strumento e devono essere accordati fra loro. E quindi necessario ottenere
completa fusione di voci. Non curare lintonazione in generale il primo difetto degli attori
dilettanti ed appunto questo difetto che fa subito distinguere la loro recitazione da quella
dei veri artisti .
Le esclamazioni.
Esercizi di esclamazioni per un coro parlato:
Esclamazione - Sentimento Pronuncia
AH! AH! - soddisfazione breve,aperta, normale
EH! EH! - disprezzo - breve, chiusa,
aspra
IH! IH! - ironia - breve, chiusa, aspra
OH! OH! - ammirazione - lunga,
aperta, normale
UH! UH! - sdegno - lunga, aperta,
aspra
OHI! - dolore fisico - breve, aperta,
vibrata
OHI! - timore - breve, aperta,
normale
AUFF! - sofferenza - lunga, aperta,
normale
AUFF! - impazienza - lunga, chiusa,
vibrata
CHE! - incredulit - breve, larga,
aspra
CHE! - meraviglia - lunga, chiusa,
vibrata
PU! - nausea - lunga, chiusa,
normale
PUAH! - disprezzo - breve, chiusa,
aspra
Recitazione corale.
La pratica della recitazione corale un eccellente mezzo di educazione. Gli scouts
dovrebbero appassionarsi a questo genere espressivo. In nessun posto quanto nella
recitazione corale (teatralmente, si intende) si sente meglio la vita di un clan o di una
pattuglia. Sottomissione di ognuno aI direttore del coro, ritmica comunicazione fra i coristi,
controllo del pensiero e del corpo e loro guida, verso degli scopi che non sono personali ma
comunitari; emozione collettiva, sforzo unanime verso lespressione viva di se stessi, del
gruppo e dietro al gruppo di tutta una comunit danima e di corpo.
La recitazione corale salvaguarda la purezza del testo recitato ed uno dei rimedi pi
efficaci, per disintossicare il teatro e la recitazione in genere facendo riscoprire le leggi
essenziali, prive di ogni complicazione decorativa, escludendo dallespressione scout la
figura dell istrione, a cui tanto la televisione ci ha abituato, e scoraggiare le false vocazioni:
ecco qualcuno degli aspetti positivi che accoglie in s la recitazione corale, ecco perch
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http://www.baden-powell.it/tecnica/Espressione/coro-parlato.htm
sarebbe bello che fosse realizzata e bene accetta nei fuochi di campo, nelle feste dei riparti
e del clan.
alla Tecnica
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ESPRESSIONE
L'ARTE DI CONDURRE
UN FUOCO DI CAMPO
lo scautismo ha assimilato e fatta propria labitudine dei trappeurs che alla fine della giornata si
radunavano intorno al fuoco per trascorrere la notte, mangiare, bere bevande calde e raccontare le
loro idee, cantare, trarre esperienza dalle ore passate, ridere, onorare gli eventuali ospiti,
improvvisare una danza, difendersi dai pericoli, unirsi in raccoglimento per la preghiera.
Luciano Ferraris
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Il fuoco collocato al centro impedisce a chi sosta in cerchio di vedere al di l delle fiamme e non consente di
godere bene quanto si svolger sulla scena. Questultima potr essere illuminata ancora meglio con degli
accorgimenti assai semplici, facilmente costruibili dai ragazzi su indicazione dei capi, ad esempio utilizzando una
serie di grandi barattoli di conserva tagliati longitudinalmente, come nel disegno.
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CREARE LA SCENA
Gli attori agiranno esclusivamente nellarea della
scena, avendo cura non lo si raccomander mai
abbastanza! di mostrare il volto al pubblico.
Per dare maggior risalto agli attori pu essere
vantaggioso collocare dietro alla zona della scena
un telo scuro che funga da fondale, sostenuto da
un paio di pali picchettati ai lati:
Larea retrostante al telo si presta vantaggiosamente per favorire gli attori che devono indossare i costumi o
cambiarli, evitando cos di creare quei disordini tipici di certi fuochi di campo in cui il materiale pi diverso viene
appoggiato qua e l
Il fondale scuro pu essere sostituito da un telo bianco (delle lenzuola cucite tra loro) se si desidera realizzare uno
spettacolo di ombre cinesi. In tal caso ci si assicuri di avere sul retro una forte fonte di illuminazione stabile, come
una lampada a gas, che consenta agli spettatori di percepire le sagome con i contorni ben netti. Il luogo prescelto
per accendere il fuoco dovr essere delimitato da pietre che impediscano alla brace di espandersi sul terreno.
Delle riserve di legna mantenuta asciutta e pretagliata a misura (2), accatastate dalla squadriglia di servizio,
dovranno garantire lalimentazione costante del fuoco.
INIZIA LO SPETTACOLO!
Mi capitato di recente, ahim! di essere partecipe di una situazione che lascio giudicare ai lettori. Il fuoco di
campo era di una certa importanza, per una circostanza particolare. Non ho creduto ai miei occhi quando ho prima
sentito, poi visto arrivare nellarea del fuoco, a passo di corsa, delle squadriglie chiassose che, una volta
sistematesi, hannopoderosamente eseguito i rispettivi gridi di squadriglia! Per inciso, uno dei capi presenti
avrebbe voluto chiamare i ragazzi al fuoco con il fischietto, sostenendo che nella sua unit si era soliti fare cos!
Qualcosa mi si aggrovigliato dentro
Il momento del fuoco di campo un momento magico per gli effetti suggestivi che pu generare e per quelli
educativi, di rilevante spessore, che pu offrire ai ragazzi. 3) Impersonare una parte consente ai ragazzi di
acquisire maggiore fiducia in s, di diventare pi aperti e comunicativi superando inibizioni e paure; abitua a
diventare pi padroni della propria voce, a governare i gesti, a dosare il comportamento. Creativit e fantasia
trovano nel fuoco di campo un terreno ideale per espandersi consentendo di ampliare il pensiero divergente.
I ragazzi dovranno raggiungere larea del fuoco in silenzio, meglio se privi di fonti di illuminazione (gli occhi si
abituano in breve al buio della notte e sanno dove farci mettere i piedi!); pu casomai essere utile un semplice
lume a petrolio o a gas per squadriglia che verr spento una volta raggiunta larea del fuoco.
Vi un canto suggestivo che pu essere eseguito anche a canoni dai capi, adatto come richiamo al fuoco di
bivacco. Lo ricordo a memoria, avendolo appreso quandero ragazzo.
Per proporlo ai lettori, dato che non esistono, che io sappia, le note musicali corrispondenti, ho pregato un amico
musicista di scriverne lo spartito. E stato un momento divertente per me: ho cantato pi volte davanti a lui e ne
sono uscite queste note:
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al men di Tecnica
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SCOUTs ON LINE
www.vnet.it/scout
Giochi di Espressione
I SENTIMENTI
Numero di giocatori: due o pi Squadriglie
Materiale: niente
I giocatori sono seduti in cerchio. Il capo gioco consegna un fazzoletto ad uno di loro per bendarsi
gli occhi. Poi gli chiede di mimare un sentimento, con i gesti e senza dire nemmeno una parola. I
sentimenti che indicher potranno essere, ad esempio: la disperazione, la gioia, l'ira, l'allegria, il
dolore, lo stupore, la fame, ecc. Gli spettatori giudicheranno i risultati.
CHI SARA'
Numero di giocatori: due o pi Squadriglie
Materiale: fazzoletti, un orologio
Il capo gioco fissa un tema generale, ad esempio, "gli animali", poi chiama una Squadriglia.
Ciascuno squadrigliere sceglie allora un animale del quale dice sottovoce il nome al capo gioco.
Poi, a turno, gli squadriglieri mimano l'andatura ed i gesti caratteristici di ciascun "animale" scelto.
Gli spettatori devono riconoscerli unicamente dalla mimica. Gli "animali" non devono emettere
alcun suono o rumore.
SEI COSE
Numero di giocatori: una o pi Squadriglie.
Materiale: sei oggetti molto diversi uno dall'altro (fischietto, padella, trombetta, fazzoletto, ecc).
I sei oggetti sono ben visibili da tutti. Il capo gioco comunica che e' successo qualcosa e che quei
sei oggetti hanno una stretta relazione con quanto e' accaduto. Ogni Squadriglia ha dieci minuti di
tempo per ricostruire una scena nella quale entrino i sei oggetti. A turno, ogni Squadriglia
rappresenter la scena che ha ideato.
L'OGGETTO MISTERIOSO
Numero di giocatori: una o pi Squadriglie
Materiale: un bastone o un oggetto con un manico lungo (scopa, rastrello, mestolo, ecc). Gli scout
sono seduti in cerchio, il capo gioco consegna l'oggetto ad uno di essi, questi lo prende, va al
centro del cerchio e, senza parlare, mima un'azione, utilizzando l'oggetto come accessorio. Ad
esempio potr utilizzarlo come un violino, fingendo di suonarlo, oppure come una mazza da golf,
mimando il tiro, oppure come un microfono, un clarinetto, un aspirapolvere, ecc, ecc.
Gli altri Scout devono indovinare di cosa si tratta. A questo punto, lo Scout al centro consegna
l'oggetto ad uno di quelli in cerchio, il quale a sua volta dovr mimare un altra possibile
utilizzazione dell'oggetto. Se esita, o se ripete un oggetto gi mimato, esce dal gioco e si mette
all'esterno del cerchio, come spettatore.
Vince chi rimane per ultimo.
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SCOUTs ON LINE
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LE QUATTRO PAROLE
Numero di giocatori: pi Squadriglie
Materiale: un bastone o un oggetto con un manico lungo (scopa, rastrello, mestolo, ecc).
Il capo gioco propone quattro parole che ricordano cose molto differenti, ad esempio: bicicletta,
violino, geranio, libro. Ogni Squadriglia deve ideare una rappresentazione drammatica nella quale
entrino le quattro parole e deve rappresentarla.
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