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B envenuto nel nostro libro operativo. Innanzitutto siamo molto contente che
tu lo abbia preso in mano e abbia deciso di leggerlo. Aiutare i bambini e gli
adolescenti con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e
disturbo da deficit di attenzione (ADD) ci appassiona, e riteniamo che la condivi-
sione delle informazioni, della conoscenza e delle strategie possa davvero fare la
differenza nelle vite e nel futuro di questi ragazzi. Le idee presentate in questo
libro sono emerse dal nostro lavoro clinico a sostegno dei ragazzi con ADHD o
ADD, delle loro famiglie e delle scuole.
Come psicologa clinica (Jo) ed ergoterapista (Kate) abbiamo visto in prima
persona le grandi potenzialità di questi ragazzi e i notevoli risultati che è possi-
bile raggiungere lavorando per aiutarli. D’altro canto abbiamo potuto osservare
anche le importanti sfide spesso poste dalla mancanza di comprensione, supporto
e risorse.
Questo testo è particolarmente indicato per essere utilizzato con bambini tra
i 10 e i 14 anni di età. Esso è destinato a un’ampia gamma di persone, compresi
educatori, insegnanti di sostegno, terapisti, psicologi e genitori di bambini e ragazzi
con ADHD. Ha lo specifico intento di aiutare nel passaggio alla scuola secondaria
di secondo grado e di fatto si è sviluppato da un progetto collettivo da noi elaborato
per supportare questo processo. Per i ragazzi a cui è stato diagnosticato l’ADHD
o l’ADD, e in particolare per le loro famiglie e il personale scolastico, si tratta
comunemente di un periodo di forte stress.
Gli argomenti e le attività trattati in questo testo sono sentiti come elementi
importanti dell’ampio ventaglio di abilità richieste per affrontare in modo effica-
ce la scuola secondaria di secondo grado. Le questioni principali riguardano la
gestione dello stress, dei compiti a casa e delle amicizie e il potenziamento della
concentrazione, dell’organizzazione e dell’autostima. Solo alcuni dei titoli delle
schede operative si riferiscono espressamente ai «meccanismi» della transizio-
ne, quindi anche i ragazzi che già frequentano la scuola secondaria di secondo
grado potranno trarre vantaggio da questo libro. Se esso è un ottimo strumento
per fornire sostegno e favorire lo sviluppo delle abilità nella preparazione alla
transizione, le strategie suggerite possono essere utilizzate efficacemente a ogni
stadio dell’educazione. L’auspicio, infatti, è che il percorso proposto possa
accompagnare il ragazzo lungo tutto il corso della sua carriera scolastica alla
secondaria di secondo grado.
I principi su cui si basa la stesura di questo libro sono i seguenti:
1. il riconoscimento dell’individualità del ragazzo con ADHD e la promozione
dello sviluppo di una positiva autostima lo sostengono nel raggiungimento
dell’autonomia;
2. la costruzione di relazioni è essenziale: è facile che questi ragazzi si sentano
isolati e abbiano poca esperienza di relazioni positive e basate sulla fiducia;
3. l’individuazione e comprensione di un problema è uno dei passi più importanti
per cambiare davvero le cose;
4. conoscenza e comprensione devono essere condivise con il ragazzo in modo a
lui comprensibile, dandogli in tal modo l’autoconsapevolezza e la padronanza
di sé che il cambiamento richiede;
Introduzione
ragazzi, anche se potrai notare che nel capitolo 2 questa sezione è concepita come
un’introduzione per il ragazzo da leggere con un adulto. Le sezioni «Introduzione»
forniscono anche un’indicazione generale degli obiettivi di ogni capitolo.
Suggerimenti per il lettore: Prima di iniziare a lavorare su un capitolo leggi
questa sezione, in modo da poter pianificare come discutere ed esplorare l’argo-
mento con il ragazzino. Gli obiettivi/i traguardi proposti possono venire inclusi in
qualsiasi programma di sostegno affiancato al tuo lavoro (ad esempio i programmi
di sostegno scolastico).
Scopri e rifletti
Provaci
Facciamo il punto
Suggerimenti
Indicazioni generali
• Per la compilazione delle schede operative e la riflessione sui loro contenuti deve
essere fornito il supporto dell’adulto, al fine di garantire l’apprendimento e per
meglio definire delle strategie efficaci.
• Fotocopia le schede operative e raccoglile in due cartelline, una per l’adulto e
una per il ragazzo.
• Durante le sessioni di lavoro cerca di utilizzare una struttura, dare delle gratifi-
cazioni e fissare delle pause.
• Bilancia le schede «Scopri e rifletti» con le schede «Provaci», in modo che in
ogni sessione vi sia sempre una componente pratica.
• Per compilare le schede operative ricorri a vari metodi: utilizza lo scribing (ad
esempio tu prendi appunti mentre discuti con il ragazzo che sta saltando su un
tappeto elastico), delle immagini oppure la scrittura su computer, fisso o portatile,
per poi stampare e incollare.
• Stabilisci il tuo ritmo di lavoro per la compilazione delle schede operative in base
al tempo di cui disponi.
• Fotocopia il modulo «Riflessioni» nella sezione «Suggerimenti» alla fine di
questo capitolo. Al termine di ciascuna sessione annota velocemente le tue idee,
aggiungendole a quell’unico modulo oppure (se hai bisogno di scrivere molto)
utilizzandone uno per ogni sessione.
• Fotocopia il modulo «La mia lista di cose da fare» alla fine del capitolo e usalo
con il ragazzo per fissare i compiti da eseguire a casa e come promemoria su
cosa portare alla sessione successiva.
• Sii creativo e dai alle sessioni dei tocchi personali!
• Puoi variare in una certa misura l’ordine dei capitoli. In ogni caso, il capitolo
«Sopravvivere ai compiti per casa» rimanda a informazioni e strategie che si
apprendono svolgendo le attività di «Non lasciarti sfuggire niente» e «Avere
tutto sotto controllo».
• Anche se in una data area («Amici e compagni di scuola», per fare un esempio)
il ragazzo non presenta difficoltà, consigliamo di fargli comunque completare il
capitolo corrispondente, per rinsaldare positivamente i relativi punti di forza, di
cui egli può essere orgoglioso e su cui costruire nuove competenze.
Le sessioni di gruppo
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In giro ci sono molti miti e idee sbagliate sull’ADHD. Guarda l’elenco qui sotto e cancella
con una riga i miti, cioè le affermazioni che non sono collegate all’ADHD. Cerchia invece
quelle corrette. Quando hai finito, discuti le tue idee e controlla la scheda delle risposte
nella sezione «Suggerimenti» alla fine di questo capitolo.
Trovare difficili alcune materie Non riuscire a stare I farmaci sono l’unica
scolastiche seduto senza muoversi soluzione
© 2012, J. Steer e K. Horstmann, Aiutare gli alunni con ADHD a scuola, Trento, Erickson ◆ 29
Per cominciare ▶ Scopri e rifletti
30 ◆ © 2012, J. Steer e K. Horstmann, Aiutare gli alunni con ADHD a scuola, Trento, Erickson
Per cominciare ▶ Scopri e rifletti
Ecco come penso che sia l’ADHD: alcune parti del mio cervello
non funzionano come quelle delle altre persone. Il cervello
funziona lo stesso, certo! Ma le parti che mi aiutano a con-
centrarmi e a riflettere funzionano meno bene. Certe volte
vorrei ritirare quello che ho detto. Tendo anche a dimenti-
care le cose. Quando sono seduta in classe sogno tantissimo
a occhi aperti.
© 2012, J. Steer e K. Horstmann, Aiutare gli alunni con ADHD a scuola, Trento, Erickson ◆ 31
Non lasciarsi sfuggire niente ▶ Scopri e rifletti
Le mie distrazioni
Le distrazioni sono le cose che notiamo anche quando stiamo cercando di focalizzarci
su qualcos’altro. Sono le situazioni/gli oggetti/i rumori che «distolgono» la nostra attenzione
e che ci è difficile ignorare. Ecco alcuni esempi delle cose che distraggono Carla. Colora
o evidenzia quelle che a te fanno lo stesso effetto e aggiungi nelle figure vuote alcune
idee tue.
Quello
che sta
succedendo
fuori dalla
finestra
La televisione accesa
nella stanza accanto
Il mio Il livello
programma successivo del
televisivo mio videogioco
preferito preferito
70 ◆ © 2012, J. Steer e K. Horstmann, Aiutare gli alunni con ADHD a scuola, Trento, Erickson
Non lasciarsi sfuggire niente ▶ Scopri e rifletti
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Non lasciarsi sfuggire niente ▶ Scopri e rifletti
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Probabilmente hai già qualche buona idea su come i tuoi insegnanti e i tuoi genitori
possono aiutarti, quindi la tua SFIDA è questa:
Cerca di trovare un CODICE SEGRETO, da poter usare insieme a loro, che ti aiuti a
rifocalizzare l’attenzione, ma di cui nessun altro sia a conoscenza!
Qui sotto sono elencati alcuni codici che sono stati utilizzati da ragazzi con ADHD.
Indica con un segno sulla casella corrispondente quelli che secondo te potrebbero fun-
zionare anche nel tuo caso, e aggiungi tutti quelli che ti vengono in mente. Ricordati che
sono cose che l’adulto farà per aiutarti a rifocalizzare l’attenzione.
□ Passare davanti al banco e battervi 3 colpetti con il dito
□ Affidarti una commissione
□ Chiedere a tutti di stirarsi velocemente
□ Chiedere a tutti di controllare il lavoro del vicino di banco
□ Battere le mani e fare una domanda a tutti gli alunni o controllare a che punto sono
□ Farti una domanda facile (ad esempio: «Giacomo, dopo che lezione hai?»)
□ Annunciare rapidamente l’ora a tutta classe (ad esempio: «Bene, ascoltatemi tutti, sono
le 10.20, quindi mancano ancora 15 minuti»)
□ Guardare il tuo lavoro e farti un complimento (ad esempio: «Bravo, ora hai solo bisogno
di…»)
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Non lasciarsi sfuggire niente ▶ Provaci
Costruisci un antistress
I giochini antistress possono essere veramente utili! Ci aiutano tenendo occupate le
nostre mani, permettendoci così di guardare, ascoltare e concentrarci meglio. Possono
anche evitarci di fare altri movimenti nervosi e ripetitivi, che potrebbero infastidire gli altri
o metterci in difficoltà.
L’importante è trovare qualcosa con cui a te piaccia giocherellare. Dunque realizza le
due idee proposte qui sotto e prova a vedere se funzionano. Per maggiori dettagli vai alla
sezione «Suggerimenti».
Portachiavi Valutazione
1. Trova o compra un anello portachiavi o un • Cerca di tenerlo addosso per averlo
moschettone. sempre a portata di mano.
2. Scegli alcuni oggetti con cui ti piacerebbe • Cerca di attaccarci qualcosa di
giocherellare da appenderci: elastici, brac- diverso ogni giorno.
cialetti, chiavi, ninnoli, palline antistress.
3. Aggancialo a un passante della cintura o Il tuo voto da 1 a 10
all’astuccio per averlo sempre con te.
____ /10
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Restare calmo e tranquillo ▶ Scopri e rifletti
CALMA
BRONTOLIO
ESPLOSIONE
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Restare calmo e tranquillo ▶ Scopri e rifletti
Vado via
Ascolto musica
Smetto di impegnarmi
Picchio o spingo
Ritieni che le tue reazioni allo stress siano di aiuto? Discuti cosa pensi a riguardo.
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Restare calmo e tranquillo ▶ Scopri e rifletti
A CASA
I miei genitori
che litigano
I compiti per casa
I miei genitori che
dicono «no»
Fratelli e sorelle
Essere pronto
in orario
A SCUOLA
Il lavoro in classe
troppo impegnativo
Dimenticarmi
di portare il materiale
giusto Mettermi nei guai
Litigare
con gli amici
Fare un sacco
di errori
© 2012, J. Steer e K. Horstmann, Aiutare gli alunni con ADHD a scuola, Trento, Erickson ◆ 93
Restare calmo e tranquillo ▶ Scopri e rifletti
Chiedi a due persone che cosa le aiuta a calmarsi quando sono stressate. Scrivi qui le
loro risposte.
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