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Spazio Sacro Tempio Chiesa - 2
Spazio Sacro Tempio Chiesa - 2
Universalità del simbolo, sia nel senso che tutti lo possono comprendere, sia
nel senso che dà origine a tutte le forme particolari che si collegano a lui, FIG.
TEMPLI così tutti i templi costruiti secondo i principi tradizionali, anche se
assumono forme diverse a seconda della loro appartenenza ad una tradizione
particolare, attingono ad un unico tempio universale, all’idea originaria e
primordiale del tempio.
Nell’antichità, prima che fossero eretti dei templi, il culto alla divinità veniva
reso in alcuni luoghi ritenuti speciali: l’altura o montagna sacra, la caverna
segreta, il bosco sacro, presso delle sorgenti, sotto il cielo stellato o al cospetto
del sole. Questo perché la natura è simbolo di realtà superiori. FIG. ESEMPI
Quando poi cominciarono ad essere costruiti i luoghi di culto questi primi
simboli furono mantenuti, nell’elevazione, nelle cupole, nelle colonne, nelle
cripte e nell’illuminazione pur venendo trasformati in architettura sacra e
quindi li ritroveremo.
FIG. TERRA SPAZIO L’idea di fondo è che la creazione nel suo stato
originario è una rivelazione del divino.
Cos’è uno spazio sacro? È il luogo dove prende dimora Dio stesso e dove
l’uomo può rendergli culto e unirsi a Lui. Spazio sacro e Tempio in realtà
sono sinonimi. Nel tempio si celebrano da tempo immemorabile i misteri
dell’unione del divino con l’umano.
Come si crea uno spazio sacro? C’è un modello? Sì, il modello dell’atto
creativo dell’Universo:
Dio circoscrive una zona dell’infinito, la separa dal resto, la “vuota” della sua
presenza e poi vi ritorna riempiendola con le sue divine energie creando
l’Universo primordiale e rivelandosi in esso. L’uomo è al centro di questo
universo primevo ed è il suo sacerdote. Lo spazio sacro e il tempio sono
dunque un cosmo dove tutto è regolato da leggi perfette e dove Dio e l’Uomo
si incontrano e si uniscono.
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FIG: cerchio vuoto – cerchio con il punto. Parlando per simboli questa realtà
è rappresentata da un cerchio vuoto, che nell’aspetto della creazione
rappresenta questo cerchio separato che deve accogliere la Luce, e dal cerchio
con il punto, simbolo dell’apparire della Luce divina nella creazione. Dal
punto di vista divino il cerchio vuoto è l’immagine dell’Onnipotenza e della
trascendenza di Dio che nessuno può conoscere, mentre il cerchio con il
punto al centro è Dio che si rivela ed è anche l’immagine della prima Luce
increata divina Keter, la Corona di Dio, dalla quale promanano tutte le altre
luci increate e quindi rappresenta la Volontà suprema di Dio, nell’uomo
invece il cerchio vuoto è immagine della sua mente e quando sorge il punto è
il simbolo dello spirito umano risvegliato, fatto a immagine di Dio. Questi
simboli che sembrano così semplici hanno ancora dei significati importanti,
perché il cerchio rappresenta il cielo, il cerchio con il punto il Sole.
Ed ecco perché, come dice T. Palamidessi nel Quaderno La via dei simboli e
la trasmutazione spirituale: “Il Tempio con tutto ciò che contiene è un
cosmogramma, è l’universo intero immune da contaminazione, delineato secondo uno
schema tradizionale essenziale…. Il Tempio è una cittadella e il mondo paradisiaco,
secondo la trasposizione magica ed il potere dei simboli, per cui il miste, ponendosi al
centro, si omologa, si identifica con le forze regolatrici dell’universo e ne assorbe la
potenza taumaturgica”. (Commentare)
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FIG. CRISTO CREATORE Ma andiamo con ordine: imitando l’atto della
Creazione il sacerdote separa uno spazio dal resto del mondo, lo “taglia” per
renderlo il luogo della manifestazione divina attraverso un vero e proprio
rituale di fondazione:
FIG. TAVOLA 1 fissato un centro che può essere rappresentato sia dallo
stesso sacerdote che da un palo detto gnomone fissato al terreno si delimita
intorno un cerchio che è orientato con le fasi solari. Il palo è l’asse del mondo
che collega il cielo e la terra e questo punto diventa quindi il centro del
mondo. Una volta fissati i 4 punti cardinali, otteniamo il quadrato, e poi un
secondo quadrato che è il modulo-misura fondamentale moltiplicando il
quale in varie proporzioni ecco che può svilupparsi la costruzione del
Tempio.
FIG. SOLE Il Sole è sempre stato simbolo della divinità, l’astro che porta la
vita, la luce e il calore agli uomini e alla terra ed è il punto di riferimento per
orientare lo spazio sacro. Questa cosa è più importante di quanto si pensi ed è
vera per tutti i Templi fin dall’antichità più remota. Il sole è simbolo di Dio,
conosciamo il culto solare delle antiche civiltà, in particolare quella egiziana,
Vedete la ruota solare del tempio di Konarak in India, e anche nel
Cristianesimo il sole è figura di Gesù Cristo, che viene chiamato sole di
Giustizia, il Sole che sorge per rischiarare coloro che stanno nelle tenebre e
nell’ombra della morte, Oriente, FIG. S. GALGANO ed è infatti verso
Oriente che gli edifici di culto cristiano sono orientati perché da Oriente
tornerà il Signore alla fine dei tempi per dare inizio al nuovo ciclo della
resurrezione.
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La croce, secondo la cui forma viene eretta la Chiesa cristiana, è un simbolo di
grandissimo significato: abbiamo visto che attraverso questo segno la
creazione giunge alla perfezione, la croce ordina sia il tempo che lo spazio,
“Essa rappresenta i quattro elementi che costituiscono il mondo. Con la croce
furono costruiti molti monumenti sacri dell’antichità.
Nella liturgia della Chiesa Ortodossa per la Festa dell’Esaltazione della santa
Croce si recita:
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“L’Albero di Vita piantato sul Calvario si è innalzato al centro della terra e
santifica fino alle estremità dell’Universo”
La croce assume così valore di esorcismo, e il segno di croce fa parte sia della
liturgia che precede il battesimo, infatti tracciato sulla fronte del catecumeno
caccia via da lui il demonio che lo dominava, sia, naturalmente, dei riti
dell’Iniziazione Cristiana.
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Il senso più profondo del segnarsi la fronte con la croce affonda le sue radici
nella tradizione biblica e si dilata in una visione escatologica: Ezechiele in una
sua visione vede i membri della comunità messianica segnati sulla fronte con
il segno ebraico del Tau, l’ultima lettera dell’alfabeto che ha un valore di
resurrezione e di Verità eterna. Nell’Apocalisse di S. Giovanni, gli eletti
saranno segnati sulla fronte con il sigillo, che è il Nome del Padre e
dell’Agnello e che sempre si può identificare con il segno del TAU. Infatti,
sebbene la lettera Tau abbia una sua forma, nell’alfabeto in uso corrente al
tempo di Cristo veniva scritta + oppure X, ed indica il nome di Jahveh.
FIG. STUPA Questa coincidenza del tempio con il corpo sacro dell’Uomo
divino non è solo del Cristianesimo, ad esempio lo stupa tibetano rappresenta
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la mente del Buddha, e infatti spesso gli vengono dipinti gli occhi o scolpita la
testa sulla sommità della costruzione.
FIG. ANGELI CON ARCA (oratorio di Germigny des prés 806 d.C.) La
pietra shethiyah: nello Zohar, commento esoterico del Pentateuco di Mosè, è
scritto che “Al momento della creazione del Mondo, Dio gettò una pietra preziosa
del suo Trono glorioso nell’abisso. Un’estremità di questa pietra sprofondò nell’abisso
e l’altra emerse al disopra del caos. Quest’ultima, che formava un punto
nell’immensità, cominciò a estendersi a destra e a sinistra e in tutte le direzioni, e il
mondo fu stabilito al disopra. Questa pietra porta il nome di Schethiyah”. Su questa
pietra Schethiyah, che a volte è identificata con la pietra eretta come altare da
Giacobbe, era poggiata l’Arca dell’Alleanza nel Santo dei Santi del Tempio di
Salomone.
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e in pratica sotto l’altare che ne è considerato il cuore, mentre la pietra
d’angolo è quella che all’estremità opposta è sullo stesso asse verticale e
costituisce la chiave di volta, in modo che l’asse che collega queste due pietre
diventi simbolicamente l’asse del mondo. Tutte e tre queste pietre si
riferiscono al Cristo che è il fondatore, il fondamento e la chiave di volta della
Redenzione universale e del Tempio divino, ed è anche il modello spirituale
per tutte le altre pietre che compongono la casa di Dio ovvero le anime dei
credenti, che devono diventare delle pietre cubiche perfettamente squadrate
per entrare a far parte della costruzione spirituale.
“Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente
fondata: chi crede non vacillerà” (Is.28,16
LA PORTA
Simboli della Porta: “Quanto terribile è questo luogo! Questa è proprio la casa di
Dio, questa è la porta del cielo”. (Gen. 28, 17)
FIG. LEONI DUOMO PARMA Spesso dei guardiani sono messi ai lati della
porta a ricordare il carattere temibile del passo di oltrepassare questa soglia,
perché in questo passaggio si passa proprio da un mondo all’altro.
Nelle cattedrali gotiche oltre ai tre portali situati ad ovest abbiamo anche tre
portali a Nord e 3 portali a Sud, mentre ad Est sono situate le vetrate che
simboleggiano la Luce di Dio. Queste aperture rappresentano le 12 porte
della Gerusalemme Celeste.
FIG. CRIPTA Badia Prataglia Poppi Ar. la cripta dal punto di vista simbolico
dovrebbe essere il primo punto di passaggio nell’itinerario mistico che la
chiesa comporta perché è il punto più profondo, oscuro, che ricorda la
caverna primordiale, che spesso ospita una tomba con le reliquie del santo
patrono o fondatore della Chiesa. Dopo aver ricevuto il battesimo inizia un
combattimento spirituale per il quale la cripta rappresenta una discesa nelle
profondità della terra, (visita interiora terrae) di sé stessi, nel punto più
profondo della propria coscienza dove nel raccoglimento e nella meditazione
profonda si svolge un combattimento contro le tenebre interiori, si arriva alla
radice dell’esistenza, a conoscere sé stessi ed è possibile infine trovare
l’occultum lapidem come viene definita dall’alchimia, la pietra preziosa che
rigenera e vivifica riportando dalla morte alla vita. È interessante notare lo
stretto parallelo con l’itinerario iniziatico che nell’antico Egitto si svolgeva
all’interno della Grande Piramide: il neofita veniva prima condotto lungo uno
stretto corridoio nel punto più basso, nell’oscurità della camera sotterranea
dove doveva avvenire una prima catarsi. (guardare conf.) in questa morte
mistica si muore appunto alla vita tenebrosa e si rinasce per andare alla luce,
e così si può accedere al santuario pronti a ricevere l’illuminazione e poi la
perfezione che deriva dall’unione con Dio.
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colori sono dei simboli e delle forze portano ad una trasformazione della
coscienza.
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