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PRIMO PASSO
Asepsia e Introduzione all'alchimia
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INDICE
SLIDE
I 2 PRINCIPI - MASCHILE E FEMMINILE pag.1
LE TRE SOSTANZE pag.1
I QUATTRO ELEMENTI pag.6
LE 4 INTERAZIONI E I 4 ELEMENTI pag.12
NATURA DEGLI ELEMENTI pag.16
I 4 ELEMENTI E LE SACRE SCRITTURE pag.17
L'ALBERO DELLA VITA pag.18
LA LUNA (NATURA FEMMINILE) pag.20
L'ALBERO DELLA VITA NELL'UOMO pag.22
GLI ASSI pag.23
CORRISPONDENZE DELL'ALBERO DELLA VITA CON APPARATI E SISTEMI pag.24
I 2 PRINCIPI - Maschile e Femminile
In Alchimia la Croce è il simbolo dei pilastri della creazione. Dall’unione del principio Maschile e del Femminile nasce
il simbolo della Croce:
neutrone
protone
neutrone
LE 3 SOSTANZE
Numerose sono le corrispondenze e le similitudini tra gli assunti filosofici orientali ed occidentali: le conseguenti
pratiche di indagine sulla creazione e quelle terapeutiche, sia nella Medicina Tradizionale Cinese che nella Antica
Medicina Egizia e Mediorientale. In particolare, in entrambe, la costituzione dell’uomo non sfugge, anzi è
pienamente ed intimamente interrelata, ai Principi di strutturazione ed alle dinamiche di sviluppo dell’Universo.
Analogamente alla tradizione orientale, con i Trigrammi, nel sistema di pensiero occidentale viene utilizzata una
simbologia che è sempre data dall’insieme di Tre linee, le quali, invece di essere sovrapposte, sono unite ai vertici
una con l’altra, dando così vita ad una forma geometrica precisa ed indeformabile: il Triangolo.
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Solfo Mercurio Sale
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L’ideogramma Sulfur
Analizzando l’ideogramma si possono scoprire le logiche e le concezioni degli
alchimisti, che occultavano sotto un banale simbolismo molte informazioni
destinate ad essere usufruite da altri iniziati. Il simbolo del SULPHUR è il risultato
dell’unione di due singoli emblemi: quello del triangolo e quello della croce
quadrata. Il primo, antico emblema egizio, racchiude in sé una moltitudine di
significati di cui, il più alto, è quello cristiano della triplice personalità di Dio, della
Luce infinita, della natura celestiale di ogni essere. Il triangolo con l’apice rivolto in
alto, peraltro, fu anche il modo per contraddistinguere l’elemento Fuoco e il
principio maschile. Ruotando di centottanta gradi l’immagine si ottiene un
triangolo con la punta diretta in triangolo
basso ovvero il suo opposto, il principio femminile, l’acqua. L’altra parte dell’
ideogramma è la croce quadrata illustrazione arcaia nella quale veniva identificata la Terra. Il «locus terrenus» è
diviso nei quattro punti cardinali, nei quattro fiumi che l’inondano, e nelle quattro aree che la cristianità adottò nel
Medioevo come punto di riferimento per il Mondo. L’armonica simmetria quaternaria formata dai due segmenti
della croce illustra oltretutto i Quattro Elementi: Fuoco, Terra, Aria, Acqua e le loro qualità .
Principio Sulfur
Al principio SOLFO appartengono per esempio, nel mondo vegetale, gli oli essenziali della pianta (gli “olea” di
Paracelso), quello che gli Egizi chiamavano “la secrezione degli Dei” ed anche il principio causante del profumo.
Principio di causa in quanto il desiderio ed il rifiuto, in particolar modo sotto l’aspetto di attrazione o repulsione
sessuale al perpetuarsi della vita e della sopravvivenza della specie; troviamo l’olfatto come canale sensoriale
preferenziale e predominante. Quando alla croce, sovrapponiamo il triangolo del fuoco (principio volitivo
trasformatore), otteniamo il Solfo Filosofico. Del suo simbolo potremmo dire che è il fuoco (triangolo), la volontà,
l’atto volitivo che domina, che sta al di sopra della materia: il “gioco dei complementari”, l’incrocio delle due nature
intersecate, che tessono l’intera manifestazione (la croce del sacro equilibrio, unione dei simboli maschile e
femminile analizzati precedentemente).
Nel regno vegetale esso è rappresentato principalmente dall’olio essenziale, di natura calda e caustica, che è
soggetto ad evaporazione; esso sublima facilmente interessando l’olfatto e penetrando nel SANCTA SANCTORUM,
“la Camera degli Sposi Filosofali“ stimolando ed attivando il Talamo. DIURNO, MASCHILE, ATTIVO, FISSO, SOLARE.
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L’ideogramma Sale
Al principio SALE corrispondono i minerali della pianta ed il corpo materiale; per
farcene un’idea dovremo pensare innanzi tutto che non si tratta del corpo fisico
ma del principio che causa la sua strutturazione. Qualcuno la chiama Forza Vitale
del piano fisico. Esso è associato al corpo, a ciò che da struttura, allo scheletro su
cui si costituisce il vivente, al principio che unisce, lega, connette e mantiene unite
le due nature opposte e complementari, le due polarità elettromagnetiche + e -
(maschile e femminile). Il simbolo del Sale rappresenta con la sua forma circolare,
la natura più schietta e pura; il cerchio con il suo carattere circolare, ciclico, la
comprensione, la morbidezza, l’armonia, l’accoglienza. La coscienza e
rappresentata
rappresentata dal cerchio, l’intero, dal cerchio,
che racchiude in sé l’intero,
il tutto echecheracchiude in sé
per questo il tutto e che
comprende perle questo
tutte nature
comprende tutte
estreme, considerandole dignitosamente. le nature
Il simbolo estreme,
con la lineaconsiderandole
orizzontale èdignitosamente.
per convenzione simbolo del
Sale Fisso, mentre quello caratterizzato dalla linea verticale del Sale Volatile. La croce al suo interno,
quindi, è sinonimo di un fisso e di un volatile uniti, crocefissi; nell’Astrologia tale figura la troviamo
rappresentare il pianeta Terra, entità che racchiude in sé tutti gli estremi della creazione.
L’ideogramma Mercurio
Il simbolo del MERCURIO scaturisce dalla sovrapposizione di tre soggetti
distinti ed uniti per determinarne l’essenza. Una croce (materia) è sovrastata
da un cerchio (coscienza), dove a sua volta, al suo vertice, è posta una mezza
falce lunare, a formare una sorta di bacile o raccoglitore. L’insieme
suggerisce, in questo caso, il fatto che qualcosa di più sottile e raffinato, una
coscienza che quindi sta al di sopra, governa, sovrasta, gestisce una materia
che gli è subordinata. Ma come? Raccogliendo qualcosa che proviene
dall’Altro, da una Intelligenza Superiore, che è al di sopra del tutto. È il
Principio Spirituale, l’intelligenza oltre la materia. È il medio che anima il
corpo secondo l’indirizzo spirituale. Qualcuno la chiama Forza Vitale del
piano eterico. Taluni lo chiamano Spirito, come chiamano lo zolfo anima, ed è
per questo
per questo che in Alchimia bisogna stare che in Alchimia
attenti bisogna
ad afferrare stare attenti
il contenuto e nonadle afferrare il contenuto
parole che, solo in quele
momento e in quel contesto, non le parole che,
rappresentano solo in quelLamomento
il contenuto. e in quel contesto,
natura intellettiva, percettivarappresentano
e sensitiva cheil
proviene dall’alto, quindi, e contenuto.
che ad essa La tende
naturaaintellettiva,
ritornare nelpercettiva
momento e sensitiva
in cui èche proviene
liberata deldall’alto,
vincolo
quindi, eeche
materiale; forma indefinita, cangiante ad essa
mutevole tende a ritornare
secondariamente a ciònel
chemomento
riceve. in cui è liberata del
vincolo materiale; forma indefinita, cangiante e mutevole secondariamente a
4
ciò che riceve.
Principio Mercuriale
Al principio MERCURIALE appartiene la linfa della pianta, le cellulose, la componente amidacea e zuccherina, ed il
risultato della sua fermentazione. Quando al simbolo di Venere sovrapponiamo le corna dell’Ariete otteniamo il
Mercurio Filosofico. L’Ariete è sempre un segno di fuoco ma anche inizio dello Zodiaco e dell’anno astronomico. La
situazione è molto diversa se al posto dell’Ariete sovrapponiamo a Venere una Luna che raccoglie: ne scaturisce il
Mercurio Volgare, quindi il segno del Toro (esaltazione della luna) sovrapposto alla croce.
Le 3 Sostanze
“(…) ..e, come pure l’uomo consiste in tre cose: in mercurio, in zolfo ed
in sale; così tutto al mondo, qualunque cosa sia, è stata collocata in
queste tre cose: in mercurio, in zolfo ed in sale. La carne è Sale,
Mercurio e Zolfo. La terra essa stessa, anche è Zolfo, Sale e Mercurio. Il
sangue è Mercurio, Zolfo e Sale. Il mare è anche Mercurio, Zolfo e Sale
e così di seguito per le altre cose. Gli elementi differiscono, e sono
separati fra loro. Poiché sono Matrici. Ecco perché importa saperli
distinguere. Ma i loro corpi permangono Mercurio, Zolfo e Sale.”
Paracelso
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LE 3 SOSTANZE E I 4 ELEMENTI
Oltre ai Tre Princìpi Filosofici, l’Alchimia tramanda l’esistenza dei Quattro Elementi costitutivi di natura; tutto ciò
che è nel “Creato”, poggia sui Quattro Elementi. Dal punto di vista evolutivo i 4 Elementi si vanno a collocare come
fattori generatori della creazione, sono i diretti responsabili della genesi del regno minerale, vegetale, animale e così
via via procedendo fino all’uomo, considerato l’apice della catena evolutiva terrestre, ossia il “tre d’union” tra il
mondo materiale e quello spirituale. Essi sono implicati nella creazione ed alla base di tutti i processi biochimici della
materia; in sintesi si può dire che i 4 Elementi sovraintendono a tutti i processi biochimici, strutturali della
manifestazione; la così detta chimica dei 4 Elementi.
I 4 ELEMENTI
Affiancata alla teoria delle Tre Sostanze, nella ricerca degli alchimisti erano sempre presenti i Quattro Elementi,
ovvero l’esistenza di quattro “forze” fisiche e iper-fisiche della natura, che operano su tutto il vivente, sia esso
umano, animale, vegetale o minerale. È indubbio che senza i Quattro Elementi in effetti la vita terrestre non sia
possibile: calore, secchezza, freddo ed umidità, sono le quattro nature relazionate a ciascun Elemento, e sono qualità
intrinseche della materia viva. Macroscopicamente ritroviamo nel Sole il principio del Fuoco, nella terra il principio
dell’elemento Terra, nell’atmosfera l’Aria e nelle acque il principio dell’Elemento Acqua.
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Il simbolo del Fuoco (caldo e secco) non genera una
figura roteante, come il cerchio, bensì una figura
stabile ed indeformabile, la piramide; essa è infatti
il simbolo solido del Fuoco (triangolo) che esce dalla
Madre Terra o Gaia (quadrato), sublimando i
Quattro Elementi attraverso i Tre Principi manifesti
nelle Due Polarità ( + e - , Maschile e Femminile, Yin
e Yang) verso l’Unità o Principio Creatore Primo
(l’apice). Il vero e più profondo simbolo solido del
Fuoco, secondo la cultura Greca è invero il
Tetraedro.
FUOCO
FUOCO
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LA NATURA Relazioni con le Tre Sostanze: Sale (razionale-sentimentale), Mercurio (razionale-mentale)
Corpo anatomico: sistema nervoso periferico, tendini, ghiandole endocrine
AEREA
Archetipi chiave: capacità espressive ed intellettuali, relazioni, visione nitida
Elemento: Aria
Natura: fredda
Temperamento Parola Chiave Regno Stagione Fase Comando Cellulare
sanguigno discernimento animale Autunno maturità nervoso
(razionale) adulta
ARAI
ARAI
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Fin dall’epoca della antica civiltà Egizia e Sumera sono sempre esistite le Quattro
Prove dei Quattro Elementi. Possiamo riscontrare che, queste quattro modalità
iniziatiche, di studio di se stessi e di dominio sulla propria natura inferiore, sono poi
passate in tutte le misterio-sofie, in tutti i sistemi iniziatici esoterici e religiosi. Nella
religione Cristiana, soprattutto per opera dei Benedettini, degli Agostiniani e dei
Francescani. Le troviamo inoltre, nelle prime antiche Upanishad, per esempio, quindi
sono anche parte della tradizione Vedica; ritroviamo ancora gli stessi concetti nel
Buddismo Tibetano e così via. Non parliamo poi della Tradizione Araba che è tout
court con quella Egizia.
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ELEMENTO ARIA - FREDDO: è un moto di
esaltazione, verso l’interno ed indica
introversione.
Elemento Aria: rappresenta la sfera del mentale in
generale, attraverso la quale percepiamo tra l’altro anche i
nostri pensieri; esso è il discernimento (capacità di
discernere), il pensiero, la chiarezza.
L’ Aria, il mondo del mentale, è una forma energetica più
sottile del magnetismo emotivo. Più dinamica. Si pensa che
siano i principi della pianta trasformati in alcoli, o sublimati e
distillati con le metodiche spagyriche unitamente agli effetti
della classica “circolazione” ad interagire con il piano
mentale. Per lo spagyrista è l’archetipo stesso nella sue
funzioni “Aria”.
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Si ritiene il Solfo analogo
al FUOCO ed alla TERRA,
a ciò che Anima
Il principio Mercuriale
(spirituale) analogo
all’ACQUA e all’ARIA
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LE 4 INTERAZIONI E I 4 ELEMENTI
Volendo tradurre i Quattro Elementi e le rispettive qualità in termini
fisici, possiamo paragonare il tutto alle quattro forze principali
atomiche (definite anche quattro interazioni), ovvero:
1) forza GRAVITAZIONALE
2) forza MAGNETICA
3) forza NUCLEARE FORTE
4) forza NUCLEARE DEBOLE
In natura sono state individuate quattro forze fondamentali, o
interazioni fondamentali, che sono alla base degli scambi di energia
tra le particelle, e che sono responsabili della struttura dell’ Universo.
Secondo il quadro concettuale corrente, le interazioni sono descritte
attraverso lo scambio di una o più particelle mediatrici di forza, che
sono chiamate bosoni di gauge, mediatori oppure quanti del campo
d’interazione, e sono dei bosoni (ovvero hanno spin intero) vettori
(ovvero hanno spin = 1, a parte il gravitone che dovrebbe avere spin =
2). Queste particelle, trasportatrici dell’energia dell’interazione,
vengono emesse e riassorbite dalle particelle interagenti. Secondo le
moderne teorie di unificazione (ad esempio, teoria delle stringhe), ad
alti livelli energetici (e quindi ad alte temperature) le quattro forze
fondamentali si fondono in una sola.
“Ciò ch’è in basso è come ciò ch’è in alto, e ciò ch’è in alto è come
ciò ch’è in basso, per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le
cose sono e provengono da una, per la mediazione d’una, così tutte le
cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento.”
Queste condizioni di energia elevata sono proprio previste per i primi istanti dell’Universo: quando questo aveva una
età minore di 10 − 43 secondi, le quattro interazioni non erano distinte tra di loro. Con il diminuire della densità, la
forza di gravità si separò dalle altre tre. Dopo 10 − 35 secondi tutte le quattro forze erano separate. Il raggio d’azione
e l’intensità sono i due tratti più caratteristici di ciascuna interazione, ed è interessante notare che sia la forza
gravitazionale (fuoco) che la forza elettromagnetica (aria) hanno raggio d’azione infinito, mentre le forze nucleari
forte e debole (terra ed acqua) hanno raggio d’azione limitato. D’altronde, se la materia per gli alchimisti – e per i
fisici, chimici e … per tutti noi – non è altro che composta da Tre Sostanze – in quanto la materia è composta da
atomi, e ciascun atomo è composto da protoni, neutroni ed elettroni – è indubbio che le forze che strutturano e
danno vita all’atomo siano implicate in tutti i processi degli esseri viventi. Per una “pura casualità”, delle quattro
forze citate precedentemente, due di esse danno più struttura, concretezza, e due di esse invece determinano
movimenti molto più vibrazionali; al pari dei Quattro Elementi, nei quali in effetti due di essi (Terra e Acqua) danno
struttura, coesione, “precipitazione” e gli altri due (Fuoco e Aria) danno dinamicità, dissolvimento ed “esaltazione”.
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FUOCO - forza gravitazionale
Si tratta della forza generata dal campo gravitazionale, ed è
responsabile dell’interazione tra oggetti dotati di massa, sorgenti del
campo stesso. In relatività generale, l’interazione gravitazionale è
generata dalla curvatura dello spazio-tempo creata dalla presenza di
corpi dotati di massa (materia) o di energia (spirito), ed è previsto che
si propaghi per mezzo della radiazione gravitazionale, un fenomeno
ondulatorio che non richiede alcun supporto materiale per diffondersi
nello spazio, e che viaggia alla velocità della luce. Nella teoria di
Einstein, la gravità non è una forza, come tutte le altre, ma è la
proprietà della materia di deformare lo spazio-tempo. Propriamente, la
gravità non è un’interazione a distanza fra due masse, ma è un
fenomeno mediato da una deformazione dello spazio-tempo. La massa
genera un campo gravitazionale che deforma le linee di spazio-tempo,
incurvando le geodetiche, e le altre masse sono costrette a muoversi in
queste orbite. I pianeti quindi hanno orbite ellittiche non per effetto
della gravità, ma perché la gravità incurva lo spazio-tempo. Le masse
non possono muoversi in linea retta e sono costrette a deviare in
un’orbita ellittica, dalla presenza di un campo gravitazionale che
modifica lo spazio-tempo: la linea più breve fra due punti non è un
segmento di retta, ma la geodetica che li congiunge (la geodetica può
essere curvilinea).
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Il concetto di Quattro Elementi per gli alchimisti va inteso astraendo dall’idea
degli Elementi il solo significato in quanto al “corpo” dell’Elemento; per essere
più chiari, possiamo differenziare il corpo di un Elemento dalla sua natura: una
cosa è la fiamma, altra cosa è la natura calda. Una cosa è la terra, altra è la
natura secca. Una cosa è l’aria, altra cosa è la natura fredda. Altresì vi è
differenza tra l’acqua quale Elemento e la natura umida. Gli Elementi sono
quattro forze, quattro nature, che nel mondo fisico troviamo “incarnate” in varie
forme, a seconda dello stato evolutivo o del livello dimensionale vibratorio al
quale si fa riferimento.
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NATURA DEGLI ELEMENTI
Ad esempio, possiamo trovare l’Elemento Fuoco nelle stelle, al centro della terra, nel Sole, nella lava fusa di un
vulcano, nella fiamma che arde nel camino, nell’energia/calore prodotta dai nostri mitocondri, nella forza propulsiva
sistolica del cuore, fino alla febbre in quanto aumento di temperatura nella fase reattiva di una “patologia”.
Allo stesso modo ritroviamo l’Elemento Terra – e la sua natura secca – incarnato nella crosta terrestre, nel primo
atomo di idrogeno fusosi – coagulato a seguito del big bang, nella solidità delle strutture vegetali (parti legnose e
strutturali), nella muscolatura liscia e striata, capace di contrarsi, triturare e “coagulare”.
L’Elemento Aria – con la sua natura fredda – lo ritroviamo incarnato nell’atmosfera, nello spazio “vuoto”, nel regno
animale – dotato di capacità di movimento e decisionale; e pertanto nelle nascenti strutture tendinee e nervose
periferiche, nel sistema neurovegetativo autonomo, nei circuiti ad arco riflesso ed istintivi – nella natura “fredda”
spontanea delle reazioni all’ambiente.
L’Elemento Acqua – con la sua natura umida – lo troviamo in quanto stadio evolutivo quaternario dopo la comparsa
dell’atmosfera (aria) in seguito a “coagulazione/coesione” atomica, fonte di prime precipitazioni sul nostro pianeta;
lo ritroviamo nel famoso “brodo primordiale” dal quale la vita biologica ebbe origine, nelle acque “superiori” ed
“inferiori”: oceani, mari e laghi; acqua intra ed extra cellulare, plasma sanguigno, ed in particolare sistema nervoso
centrale e nei circuiti neuro-endocrino-emozionali.
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I 4 ELMENTI E LE SACRE SCRITTURE
È molto curiosa ed evidente l’analogia tra la Genesi biblica e la così detta “Genesi degli Elementi” sostenuta dagli
alchimisti, con l’effettivo processo di creazione del nostro pianeta: “E Dio disse… sia la Luce (Fuoco) … e Luce fu
(Terra – la luce è un fenomeno indissolubilmente legato all’atomo) … e Dio si chiese se era cosa buona (Aria) … e il
suo Spirito si librava sopra le acque (Acqua).” “Da questo nacquero meravigliosi adattamenti” afferma Hermete
Trismegisto nella sua Tabula Esmeraldina.
In questo senso gli alchimisti consideravano appunto i Quattro Elementi in quanto “forze”, poiché le forze sono le
cause del moto dei corpi; possono pertanto mettere in moto un corpo che si trovava precedentemente in stato di
quiete, modificare il movimento di un corpo già precedentemente in moto, o riportare il corpo in stato di quiete. I
Quattro Elementi sono le forze (interazioni) senza le quali le Tre Sostanze dell’Alchimia sarebbero in stato di quiete o
potenziale, lo stato della materia in cui l’atomo perderebbe la sua caratteristica di “organismo” vivo, ovvero lo stato
di plasma. Uno stato di non interazione tra particelle atomiche, ovvero assenza dell’azione delle forze determinate
dagli Elementi (“Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo ventre, la Terra è la sua
nutrice e ricettacolo”).
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L’ALBERO DELLA VITA
Del resto anche il simbolo del Tao non si discosta affatto in questa analisi
dai precedenti, anzi esso è per la tradizione filosofica orientale il suo
analogo.
A questo punto, dati i Tre Principi e i Quattro Elementi, vediamo nascere ciò che in sintesi possiamo definire “vita”.
Un corpo vivente non può astrarsi da questo schema, costituito dalle Tre Sostanze dell’Alchimia e dalle quattro
interazioni fondamentali che effettivamente danno vita ovvero movimento alle sostanze stesse. Gli alchimisti
definivano tale struttura “Albero della Vita”, e lo simboleggiavano con il simbolo che segue.
Il ciclo che segue in senso anti-orario a partire dal punto del Fuoco, definito “Genesi”, è il bioritmo più importante di
quest’albero ed è presente in ogni struttura vivente: Fuoco, Terra, Aria e Acqua. Le Tre Sostanze si muovono in un
bioritmo definito Solare: Sulfur, Sale, Mercurio – Mercurio, Sale, Sulfur. I Quattro Elementi seguono un bioritmo
Lunare: dal bioritmo della Genesi, a quello contrario della Degradazione, al bioritmo circadiano dato dal seguirsi degli
Elementi Fuoco, Terra, Acqua e Aria.
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MERCURIO Le Tre Sostanze ed i Quattro Elementi si combinano e
possono cominciare a dare vita e ad interagire nelle
ACQUA ARIA
questioni spirituali. Il compito e funzione di questa
struttura è di esprimere lo Spirito; è per questo che il
tutto deve essere sempre in perfetto equilibrio, poiché se
le Sostanze e gli Elementi, ovvero la materia si dis-
SALE
equilibra, cominciano a trasformare le azioni dello Spirito
in qualcosa di distorto, falso, irreale ed erroneo per
eccesso o per mancanza di corrette informazioni
bio-chimche.
FUOCO TERRA
I 4 Elementi stanno prevalentemente alla natura
SULPHUR
Femminile, circolare e ciclica;
Le 3 Sostanze, o Principi, a quella Maschile, lineare.
La natura femminile da molta enfasi ad Aria ed Acqua ma manca di Fuoco e Terra; quella maschile da molta
enfasi a Fuoco e Terra, ma manca di Aria e di Acqua. La sfida biochimica della donna è conquistare Fuoco e
Terra (qualità maschili), quella dell’uomo è di conquistare Acqua ed Aria (qualità femminili).
L’albero femminile e l’albero maschile si completano vicendevolmente. Osservate che la natura dell’albero
maschile è solare; la natura dell’albero femminile è lunare. Questo provoca una grande differenza tra le
due polarità, secondo la loro natura. Osservate il Sole..: oggi, domani, dopo domani … è
sempre uguale, giorno dopo giorni; non cambia mai.
E la Luna? Ella no, cambia continuamente, di 7 giorni in 7 giorni. La donna è lunare, l’uomo è solare.
L’uomo è più stabile, la donna è più mutevole. Nella natura biochimica la donna vive un movimento
differente dall’uomo. Siccome ella si relaziona di più con la Luna, e la Luna cambia tutte le settimane, la
donna per questo motivo cambia il suo stato fisico e umorale tutte le settimane. L’uomo ha una natura
solare, fissa e per lui gli è più difficile cambiare. È per questo che l’uomo nel processo terapeutico è molto
più difficile da trattare e da curare rispetto alla donna. La donna cambia ed apprezza dei cambiamenti e
delle trasformazioni molto più velocemente; l’uomo no, in quanto la sua natura è più fissa, inalterabile.
Osservate che in tutto il mondo accade un fenomeno molto particolare: le donne si ammalano facilmente
(più degli uomini), ma non muoiono; l’uomo si ammala con minor frequenza e muore. Nel mondo intero la
statistica è uguale in tutti i paesi; inoltre nascono molti più uomini che donne, ma muoiono molti più
uomini che donne. L’uomo viene ricoverato in ospedale e muore; la donna no, è molto più resistente alla
malattia. Perché? E’ un mistero e la scienza non sa il perché: la donna è più sottile, più fragile
costituzionalmente dell’uomo secondo la visione della scienza, eppure sopporta molto di più le malattie
rispetto all’uomo. Perché? Perché la base delle malattie dell’uomo nasce nell’asse centrale, in quanto egli è
solare; la base delle malattie delle donne nasce invece negli Elementi, che solo in seguito possono
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contaminare le 3 Sostanze. Nella donna la natura della malattia nasce nel temperamento, nel suo umore,
nel suo psichismo; al contrario nell’uomo la malattia nasce ed attecchisce direttamente nella materia. Se la
donna cambia il suo temperamento ed il suo quotidiano già si sente meglio e ne trae beneficio; ma
nell’uomo molte volte non c’è il tempo per cambiare la materia, che può già essere totalmente
compromessa, in quanto essa è caratterizzata di una maggiore fissità. Se una malattia colpisce ed invade
una Sostanza, il processo degenerativo è immediato.
Osservate che nell’Albero della Vita si presentano due strutture molto importanti: l’asse centrale delle 3
Sostanze (relazionato al maschile) e la ruota ciclica della vita che rappresenta i 4 Elementi (relazionata al
femminile).
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QUATTRO ELEMENTI E QUALITA' LUNARI
LUNA NUOVA. La Luna nuova in cielo si ha quando ella è in congiunzione con il Sole (Sigizie); è una Luna
calda di Fuoco (poiché si trova prossima al Sole, interposta tra il Sole e Gaia).
La LUNA CRESCENTE è una Luna secca, di Terra (in quanto è stata scaldata e seccata dalla vicinanza con
il Sole).
La LUNA PIENA è una Luna di Acqua, una Luna umida (poiché raggiunge il punto ellittico più lontano
rispetto al Sole, inumidendosi e raffreddandosi progressivamente).
La LUNA CALANTE invece è una Luna di Aria, fredda (in quanto ha perso tutto il calore accumulato dalla vicinanza
al Sole durante la prima fase).
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L’ALBERO DELLA VITA NELL’UOMO
esempi
Fuoco: Alberto comincia a discutere e litigare con Luana;
l’indomani lei va dall’alchimista ed esaspera le sua accuse nei
confronti del fidanzato, dicendo che lui è stato molto
aggressivo; lei ha un eccesso di Fuoco e comincia a travisare
la realtà, alterandola. Ma ciò non è vero, è una bugia, e
l’Alchimia non tratta le bugie, perché sono frutto di
un’illusione, una cosa irreale: non è la realtà! Al contrario se
lei si occupa della sua realtà senza un minimo di Fuoco,
diviene moscia perde il contatto col Fuoco, con la sua volontà
e tono dell’umore.
(Senza fuoco): “Ah, sto male sono depressa sono dieci anni
che prendo farmaci” ..questa persona non ha più fuoco
dentro di sé. Secondo l’OMS, ogni 10 persone con
depressione 8 sono donne, perché la donna ha meno fuoco
dell’uomo; è una sfida per lei. Se lei perde quel po’ di fuoco
che ha, facilmente entra in depressione.
GLI ASSI
ACQUA ARIA
FUOCO TERRA
ESALTAZIONE
FUOCO ARIA
FUOCO TERRA
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CORRISPONDENZE DELL’ALBERO DELLA VITA CON APPARATI E SISTEMI
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ALBERO DELLA VITA
Con Albero della Vita gli alchimisti intendevano definire la
struttura che sta alla base di tutta la materia del cosmo.
Tale rappresentazione sta alla base di tutti gli esseri viventi, in
quanto è l’ESSENZA della materia. La materia è fatta di atomi.
Tutti gli atomi sono fatti di Tre Sostanze. Le Tre Sostanze sono
mosse dai Quattro Elementi. Questo è l’Albero della Vita,
senza il quale la vita è impossibile. L’Albero della vita deve
avere i suoi costituenti in equilibrio (le Tre Sostanze) e deve
sempre essere alimentato dai Quattro Elementi in modo
equilibrato.
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L’esagramma esprime l’unione del cielo e della terra, del mondo spirituale con il mondo materiale. E’
formato da due triangoli equilateri incrociati ed, a volte inscritti in un cerchio.
Il triangolo con il vertice verso il basso rappresenta i due elementi Acqua e Aria, mentre il triangolo con il vertice in
alto rappresenta i due elementi Fuoco e Terra. Con l’incrocio dei due triangoli si forma un esagono centrale che
rappresenta il cuore dell’uomo stabile in equilibrio tra movimento spirituale e movimento corporeo. Inoltre, quando
è presente un punto all’ interno dell’esagono centrale, simboleggia l’unione di tutti gli elementi esistenti.
Si narra che il famoso Re Salomone, figlio del re Davide, se ne servi fino al momento della morte per
scacciare i demoni e invocare gli angeli. Per questo motivo la stella a sei punte viene chiamata anche “Sigillo di
Salomone” o scudo di Davide, mentre oggi, essendo poi diventato un elemento dello stemma dello stato si Israele, lo
si definisce per lo più come stella di Sion o di David. Senza avere, in linea di principio, nulla a che vedere con la
tradizione ebraica, la stella a sei punte fa spesso la sua comparsa nei libri magici e negli esorcismi di estrazione
popolare con la funzione di potente simbolo magico. Tra l’ altro è il disegno base di molti talismani benaugurati e di
protezione.
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Esistono molteplici variazioni di forma dell’esagramma tra cui il “fiore della Vita” i cui sei petali costituiscono
lo schema della creazione; lo stesso disegno della stella a fiore, detta “stella della fortuna”, è diffuso in tutto l’arco
alpino ed è considerato propiziatore di guarigione e fortuna. Sempre in connessione al simbolo del “Fiore della Vita”
troviamo anche la struttura geometrica della Stella Tetraedro nella Mer-Ka-ba che è formata da due tetraedri che si
intersecano e creano una stella di Davide tridimensionale.
Nel simbolismo estremo-orientale, sei tratti disposti in forma di linee parallele (vedi
I-Ching) rappresentano infatti il termine mediano della Grande Triade Cielo-Uomo-
Terra, l’Uomo come Mediatore fra il Cielo e la Terra; si tratta naturalmente dell’
“Uomo vero”, che unisce in sé le due nature, celeste e terrestre.
Nell’ermetismo cristiano del Medioevo i due triangoli dell’esagramma
r a p p r e s e n t a n o l e d ue n a t u r e d e l C r i s t o , d i v i n a e u m a n a . N e l l a
Cabala ebraica il numero sei è il numero della creazione (i sei giorni
della Genesi); di qui l’attribuzione dello stesso simbolo al Verbo o Principio”.
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