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Cos’è la Cabala
La Creazione dell’Universo
Olamot: i Quattro Mondi della Cabala
I Cinque Rivestimenti dell’Anima
L’Albero della Vita
I Dieci Sefirot
L’Alfabeto Ebraico
Ghematria: i Numeri Segreti della Cabala
Temurah e Notariqon: la Cabala Profetica
Introduzione alla Meditazione Cabalistica
Cos’è la Cabala
La parola ebraica Cabala ( )קל ָבּּ ַ הQabalah )
Deriva dalla radice QBL “quibel”,che significa ricevere. Il termine
Qabalah si traduce esattamente con „ricevuta”. In effetti, se andassimo
in Israele e chiedessimo una qabbalah in un negozio, ci farebbero
proprio una ricevuta.
L’atto del ricevere è composto necessariamente da tre elementi:
emittente, messaggio, ricevente. Questo è anche lo schema della
comunicazione. Ed è facile notare che esso è uno e trino.
Questo passaggio di comunicazione riflette precisamente l’usanza del
tramandare la conoscenza acquisita, ed è quindi strettamente collegato
al termine “tradizione”.
La Tradizione non è qualcosa di arcaico e ormai superato che si porta
avanti per mero sentimentalismo malinconico, ma cresce attraverso
momenti di
gloria e di decadenza, accettazione e rifiuti, sbagli e vittorie.
Essa muta col mutare delle culture, fin da quando è stato emesso il
primo vagito. Muta e si adatta, indossa maschere, usi e costumi che noi
stessi le attribuiamo. La Tradizione è un sapere vivo e pulsante che ci
accompagna. Essa vive con noi e ci sopravvive: ciò che noi riusciamo a
trasmettere è ciò che di noi sopravvivrà.
A cosa serve, quindi, la Cabala? La Cabala è la Tradizione e, dal
momento che essa implica la comunicazione, la Cabala rappresenta il
metodo, il sistema, il percorso, per comunicare con il divino. Il fine della
Cabala è proprio quello di “ricevere Dio”.
La Cabala è la parte esoterica, cioè non rivelata ma nascosta,
dell’ebraismo. È bene ricordare che essa, come la cultura ebraica, si
fonda sulle Scritture, conosciute nel Cristianesimo come il Vecchio
Testamento.
La Cabala deriva dallo studio dei Testi Sacri e permette, a sua volta, di
coglierne i contenuti celati.
Con questo intendo dire che, sebbene lo studio della Cabala sia utile in
svariati campi (vedi ad esempio l’analisi della psiche) e interessante di
per sé la sua più elevata applicazione è alle Scritture, rigorosamente
scritte in ebraico.
Nessuna traduzione delle Sacre Scritture potrà mai essere di alcuna
utilità sesi desidera coglierne i segreti.