Sei sulla pagina 1di 10

Religioni in Italia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La religione più diffusa in Italia è il cristianesimo, presente fin dai


tempi apostolici. Secondo rilevamenti statistici del 2017, il 74,4% degli
italiani, pari a circa 45 milioni di persone, si dichiara aderente al
cattolicesimo nel novembre del 2017; seguono i non religiosi con il
22,6%, pari a circa 13 milioni di persone, e i fedeli di altre religioni che
insieme rappresentano il 3,0%.[1]

Sono presenti diverse altre confessioni cristiane: al 2017, i fedeli


ortodossi sono più di 1,7 milioni, per lo più di recente immigrazione da
paesi quali Moldavia e Romania; i protestanti sono circa 700.000 e i
testimoni di Geova con circa 250.000 membri, i mormoni con 24.000
fedeli. Di antichissima origine è la comunità ebraica italiana, che oggi
Religioni in Italia (2017)[1]
conta circa 35.000 membri.[2] La diffusione di altre religioni non ██ Cattolicesimo (74,4%)
appartenenti al cristianesimo è stata in gran parte determinata dai ██ Non religiosi/atei/agnostici
fenomeni migratori degli ultimi decenni: si stima che in Italia risiedano (22,6%)
al 2017 circa 2 milioni di musulmani, 293.000 buddisti, 193.000 ██ Altre religioni (3%)
induisti, 17.000 sikh, 5000 bahá'í e 88.000 seguaci di altre religioni
orientali.[2]

Riguardo alle statistiche sulle religioni presenti in Italia esiste una certa aliquota di incertezza nel calcolo,
dovuto al fatto che i numeri dei credenti vengono spesso elaborati sulla base dell'ufficialità dell'adesione alle
varie religioni attraverso riti quali per esempio il battesimo. Questo metodo non tiene conto però di chi
abbandona in seguito quella particolare professione di fede o di chi professa apertamente l'ateismo. Secondo
stime dell'Eurispes, se si fa riferimento a chi effettivamente frequenta costantemente i riti e le assemblee
religiose, i cattolici praticanti erano indicativamente circa il 36% degli italiani nel 2006,[3] 33,1% nel 2014,
25,4% nel 2016.[4]

Indice
Organizzazioni religiose in Italia
Numerazione dei membri delle organizzazioni religiose
Religioni
Cristianesimo
Cattolicesimo
Cristianesimo ortodosso
Protestantesimo
Restaurazionismo e altri
Ebraismo
Islam
Buddhismo
Induismo
Sikhismo
Taoismo
Yiguandao
Movimenti del potenziale umano, New Age e Next Age
Antica sapienza esoterica
Bahà'i
Religioni indigene italiche ed europee
Non religiosi, ateismo e agnosticismo
Concordato e intese
Intese approvate con legge ai sensi dell'art. 8 della Costituzione
Intese firmate e in attesa di perfezionamento legislativo
8 ‰ e deduzioni fiscali
Note
Riferimenti normativi
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni

Organizzazioni religiose in Italia


Sondaggi Ipsos 2007-2017 (60.000 interviste annue)[1]

Gruppo religioso o non 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017

Cattolicesimo 85,4 87,0 84,0 83,2 81,9 80,7 81,0 80,2 78,4 77,0 74,4

Non religiosi 13.0 11,4 14,2 14,5 15,6 16,8 16,5 17,2 18,9 20,1 22,6

Altro 1.6 1,6 1,8 2,3 2,5 2,5 2,5 2,6 2,7 2,9 3,0

Secondo un sondaggio condotto da Ipsos su un Rapporto Eurispes sui cittadini italiani


campione di circa 60.000 persone, nel 2017 il 74,4%
degli italiani sono cattolici (con il 27,0% di praticanti Gruppo religioso o non 2006[5] 2010 2016[6]
settimanali), il 22,6% sono non religiosi, e il 3,0% sono
aderenti ad altre religioni.

In base al rapporto Eurispes del 2010[7] il numero dei Cattolicesimo 87,8% 76,5% 71,1%
credenti, rispetto a precedenti rilevazioni, è diminuito
sensibilmente, sebbene in maggioranza gli italiani si
dichiarino religiosi. Tra questi, tuttavia, occorre Altro o nessuno 12,2% 23,5% 28,9%
distinguere tra praticanti (24,4%) e non praticanti
(52,1%). Più bassa la percentuale di quanti si
definiscono agnostici (10,7%) e di chi si ritiene ateo (7,8%).
Secondo un'altra ricerca più recente, nel 2018 l'84,4% degli italiani afferma di credere in Dio, mentre il
15,8% dichiara il contrario.[8]

Secondo l'Eurobarometro nel dicembre 2018, l'85,6% della popolazione italiana si dichiara cristiano (78,9%
cattolici, 4,6% ortodossi, 0,6% protestanti, 1,5% altri cristiani), il 2,6% professa un'altra religione non
cristiana, e l'11,7% si dichiara non religioso (7,5% atei, 4,2% agnostici).[9]

Secondo un sondaggio condotto dal Pew Research Center nel 2017 su un campione di 1.804 rispondenti,
l'80% degli italiani si dichiara cristiano (di cui 78% cattolici e 2% altri cristiani), il 15% si dichiara di
nessuna religione mentre il 5% professa un'altra religione non cristiana. Il 23% partecipa alle funzione
religiose almeno una volta a settimana, il 20% una al mese e il 34% meno spesso.[10]

Un sondaggio Community Media Research nel 2017 ha rilevato su un campione di 1.400 rispondenti,
intervistati mediante i social network più comuni e utilizzando interviste assistite da computer, che soltanto
il 60,1% è cattolico, l'1,1% è protestante, lo 0,4% è testimone di Geova, lo 0,3% è ortodosso e lo 0,7% è un
altro tipo di cristiano. Inoltre l'1,8% è buddista, lo 0,7% è ebreo e solamente lo 0,2% è musulmano; mentre
un ulteriore 1,3% è di un'altra religione e il 33,4% è di nessuna religione.[11] Questi dati differiscono di gran
lunga da quanto rilevato da numerosi altri sondaggi, nei quali la percentuale di cattolici supera il
70%.[1][6][10][12]

Numerazione dei membri delle organizzazioni religiose

Dati CESNUR (dicembre 2017)[2] La fonte non cita le stesse percentuali che non portano al 100%
Italiani cittadini Stranieri residenti Popolazione totale
Religione / denominazione
membri membri % membri %

Chiesa cattolica n/a 910.600 18,0 45.012.000 74,4[1]


Cristianesimo ortodosso e ortodosso orientale 272.200 1.505.000 29,9 1.777.200 2,9
Protestantesimo 471.300 216.800 4,3 688.100 1,1
Testimoni di Geova n/a n/a 425.500 0,7
Altri gruppi cristiani 59.300 38.300 0,8 97.600 0,2
Islam 367.100 1.641.800 32,5 2.008.900 3,3
Ebraismo 36.600 4.600 0,1 41.200 0,1
Buddhismo 179.000 113.900 2,3 292.900 0,5
Induismo 41.700 150.800 3,0 192.500 0,3
Sikhismo, radhasoami e derivati n/a n/a 17.200 0,0
Osho e derivati n/a n/a 4.100 0,0
Altre religioni orientali 7.400 81.200 0,1 88.600 0,1
Bahá'í n/a n/a 4.300 0,0
Antica sapienza esoterica e neopaganesimo n/a n/a 16.400 0,0
Movimenti New Age e Next Age n/a n/a 20.000 0,0
Movimenti del potenziale umano n/a n/a 30.000 0,0
Altro 11.800 145.400 0,0 157.200 0,2
Ateismo e agnosticismo n/a 234.700 4,6 n/a
Totale - 5.043.100 100,0 60.500.000 100,0
Religioni

Cristianesimo

Il cristianesimo raccoglie in Italia, nelle sue diverse confessioni la quasi totalità dei credenti.[10] La maggior
parte dei cristiani italiani è cattolica, ma esistono numerose minoranze di ortodossi, maggiormente stranieri
provenienti da paesi dell'Europa orientale, di protestanti, sia italiani e sia stranieri, e di altri cristiani, per la
maggior parte Testimoni di Geova e mormoni.[2]

Cattolicesimo

Secondo il sondaggio dl Ipsos nel 2017 il 74,4% degli italiani sono cattolici, pari a circa 45 milioni di
persone.[1] Secondo il rapporto Eurispes del 2016, il 71,1% degli italiani si dichiarava cattolico e il 25,4%
degli italiani cattolico praticante[6]; il dato è in calo rispetto al 2006, quando i cattolici credenti erano l'87,8%
della popolazione ed i cattolici praticanti il 36,8%[13].

Secondo la stessa ricerca si recava a messa tutte le domeniche il 16,3% degli intervistati tra i 18 e i 24 anni,
a fronte del 16,0% e del 22,8% dei soggetti intervistati appartenenti rispettivamente alle fascia d'età 25-34 e
35-44 anni. La discrepanza tra chi si dichiara cattolico e chi è di stretta osservanza, anche se minore rispetto
agli altri paesi dell'Europa occidentale, è sensibile, come testimoniato anche dalle opinioni relative ad
aborto, fecondazione assistita e unioni civili.[14] Come in molti paesi occidentali, il processo di
secolarizzazione è crescente, soprattutto tra i giovani, anche se non manca la presenza di movimenti cattolici
(Azione Cattolica, Gioventù Francescana, AGESCI, Comunione e Liberazione, il Cammino
neocatecumenale, il Movimento dei Focolari, etc) e di comunità laiche in cui i cattolici intendono vivere la
loro religione con un particolare esperienza di vita (Comunità di Sant'Egidio, Nomadelfia, Pro Civitate
Christiana, etc), talvolta con difficili rapporti con le gerarchie religiose evidenti nella storia delle numerose
comunità cristiana di base presenti in Italia.

Cristianesimo ortodosso

La Chiesa cristiana ortodossa rappresenta in Italia la seconda confessione cristiana dopo la cattolica, con
oltre 1.777.200 fedeli[2] di cui circa 900.000 sono della Chiesa ortodossa romena, 150.000 della Chiesa
ortodossa ucraina, 90.000 della Chiesa ortodossa moldava e quote minori di altre Chiese ortodosse (russa,
greca, bulgara, ecc.). Il suo numero è cresciuto molto nel primo decennio del XXI secolo, a seguito della
forte immigrazione da paesi dell'Europa orientale.

Protestantesimo

Il protestantesimo conta in Italia circa 700.000 fedeli compresi gli stranieri che sono suddivisi in molte
confessioni. I pentecostali sono i più numerosi con 150.000 fedeli al tardo 2017[2] e comprendono le
Assemblee di Dio in Italia — che costituiscono la più grande organizzazione protestante in Italia — ed altri
fedeli suddivisi in altre correnti pentecostali minori fra le quali la Federazione delle chiese pentecostali con
circa 50.000 fedeli, la Chiesa apostolica italiana con circa 9.800 membri e le Congregazioni cristiane
pentecostali.

Le altre confessioni protestanti sono: quella evangelica valdese con 35.000 fedeli, battista 20.000, Chiesa
cristiana evangelica dei fratelli o assemblee dei fratelli 20.000, anglicana 15.000, luterana 8.000, metodista
6.000, e varie altre (discepoli di Cristo, riformati, Chiesa di Scozia in Italia, Esercito della salvezza,
Associazione comunità cristiane, la Metropolitan Community Church[15] che viene inserita dal CESNUR tra
le chiese di matrice protestante radicale come anabattisti, mennoniti, quaccheri e unitariani).[2]

Restaurazionismo e altri

Tra i movimenti del restaurazionismo cristiano ci sono i testimoni di Geova con 425,500 membri al tardo
2017,[2] che iniziarono a stampare la Torre di Guardia già dal 1903, i mormoni con 27.200 fedeli, giunti in
Italia nel 1850 e le chiese dell'avventismo che contano 20,800 membri al tardo 2017. Il movimento della
scienza cristiana è presente in Italia a partire dal 1897.[2]

Ebraismo

La religione più antica presente in Italia è l'ebraismo, di cui a Roma è segnalata una presenza ininterrotta fin
dai tempi precedenti la comparsa del cristianesimo. La comunità ebraica in Italia si aggira intorno alle
41,000 unità (0,06% del totale) nel 2017, di cui 4.600 sono stranieri residenti.[2]

Islam

La storia dell'Islam in Italia ha radici antiche ed è legata al dominio arabo sulla Sicilia tra l'827 e il 1091;
successivamente la presenza musulmana scomparve, ma negli ultimi decenni il numero di fedeli è cresciuto
in Italia anche a seguito dell'immigrazione proveniente dai paesi islamici. L'Islam è la seconda religione più
numerosa in Italia dopo il cattolicesimo, con circa 2.000.000 di fedeli, per la quasi totalità sunniti e per la
maggior parte, circa il 60%, arrivati in Italia come profughi dai paesi balcanici (in maggioranza da Albania,
Kosovo e Bosnia ed Erzegovina), in seguito alle instabilità politico-sociali venutesi a creare nelle regioni
dopo le guerre jugoslave e la guerra del Kosovo; di tutti i musulmani presenti in Italia solo 367.100 sono
cittadini italiani al tardo 2017.[2]

L'Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (UCOII) è la più diffusa e radicata
organizzazione islamica italiana riunendo 122 associazioni sia territoriali sia di settore e gestendo circa 80
moschee e 300 luoghi di culto non ufficiali.[16]

Buddhismo

Il Buddhismo in Italia ha una storia relativamente recente, legata agli


sviluppi culturali e sociali del XX secolo, fin dalle attività della
Società Teosofica. L'interesse per il Buddhismo, tuttavia, si afferma
in maniera consistente in Italia soprattutto a partire dagli anni '60 e
'70, da una parte grazie alle numerose traduzioni di testi chiave delle
diverse scuole buddhiste — ma anche con il contributo di popolari
opere letterarie e cinematografiche come Piccolo Buddha di
Bernardo Bertolucci, dall'altra tramite il crescente influsso
Istituto Lama Tzong Khapa a
migratorio proveniente da paesi come Cina e Sri Lanka.
Pomaia.
In base ai dati statistici del CESNUR, nel 2016 vi erano nella
penisola italiana 179.000 buddhisti tra i cittadini italiani, cui vanno
aggiunti i 113.900 buddhisti tra i residenti stranieri di origine asiatica/estremo-orientale, per un totale di
292.900 buddhisti che rappresentano lo 0,5% della popolazione della penisola.[2]

Induismo
L'altra religione di origine indica, l'Induismo, in Italia è praticata
quasi esclusivamente da residenti originari dal subcontinente
indiano, 150.800 al 2017, mentre i cittadini italiani indù sono
41.700.[2]

Sikhismo

Nel corso del XIX e XX secolo si sono diffusi in Italia altri


movimenti religiosi, in particolare il Sikhismo, anche a causa della
Prabhupada Desh, tempio Hare
forte immigrazione. I sikh e movimenti affini come i radhasoami
Krishna ad Albettone.
contano 17.200 aderenti nel 2017.[2] Il sikhismo è una religione
monoteista, e il loro libro sacro è il Guru Granth Sahib Ji.

Taoismo

Il Taoismo è rappresentato in Italia da due organizzazioni: la Chiesa Taoista d'Italia fondata nel 2013 dal
maestro Li Xuanzong (Vincenzo di Ieso), e l'Associazione Taoista Italiana fondata nel 2015 dal gran maestro
cinese You Xuande e presieduta dal maestro You Lidao (Giuseppe Siani). Entrambe le organizzazioni fanno
riferimento al Taoismo della scuola Xuanwu dei Monti Wudang ( 武 当 玄 武 派 Wǔdāng Xuánwǔ pài).
L'Associazione Taoista Italiana ha contribuito alla fondazione dell'Associazione Taoista Europea nel 2017,
con sede in Sardegna.

Yiguandao

L'organizzazione religiosa cinese Yiguandao (一贯道) è presente tra i Cinesi in Italia.


Il primo luogo di culto dello Yiguandao è stato inaugurato nel 2011 nel quartiere di
Torpignattara di Roma.[17] Lo Yiguandao affonda le radici in un'antica tradizione
cinese di organizzazioni religiose popolari di salvazione: il culto è reso alla
Venerabile Madre Eterna (無生老母 Wúshēng Lǎomǔ), matrice suprema primordiale
anche detta Splendente Deità Suprema (明明上帝 Míngmíng Shàngdì), attraverso una
serie di intermediari tra cui il dio delle arti marziali Guangong (關公) e la dea della Simbolo dello
Yiguandao,
misericordia Guanyin ( 观 音 ). Lo Yiguandao è anche caratterizzato da una dottrina
stilizzazione del
millenaristica rappresentata da Maitreya, atteso come futuro messaggero della Madre
grafema 母 mu,
Eterna.
"madre".

Movimenti del potenziale umano, New Age e Next Age

Il CESNUR al 2017 stima 30.000 membri di movimenti del potenziale umano tra cui si annovera la
scientologia, e 20.000 membri di movimenti New Age e Next Age, comprendente una grande varietà di
organizzazioni che combinano sincreticamente concetti tratti dalle religioni storiche.[2]

Antica sapienza esoterica

Secondo i dati forniti dal CESNUR nel 2017 circa 13.000 persone aderiscono a movimenti esoterici e di
"antica sapienza". Tra costoro 2.100 rosacrociani, 2.900 teosofi, 2.000 martinisti, ermetici, kremmerziani e
aderenti ad altri gruppi di magia cerimoniale, 1.500 gnostici, 1.000 spiritisti, e 350 satanisti.[2]
Bahà'i

La fede Bahà'i è presente in Italia dagli inizi del Novecento impiantata da credenti americani che
soggiornavano nella penisola durante i loro viaggi di pellegrinaggio per raggiungere la Terra Santa. La
comunità bahà'i in Italia si aggira intorno alle 5000 persone, presenti in 300 località sparse sul territorio
nazionale.[2]

Religioni indigene italiche ed europee

Secondo i dati del CESNUR nel 2017 in Italia vi erano circa 3.200 aderenti a religioni indigene pre-
cristiane, neopagane o neosciamaniche.[2] Il paganesimo nativo romano-italico moderno è rappresentato
dalla Via romana agli dei, cui aderiscono organizzazioni come l'Associazione Tradizionale Pietas,
Communitas Populi Romani, il Movimento Tradizionale Romano, e la Societas Hesperiana pro Culto
Deorum. Vi sono poi pagani afferenti ad altre religioni europee, come l'etenismo, cui aderiscono la
Comunità Odinista, il druidismo, l'ellenismo e la wicca.[18]

Non religiosi, ateismo e agnosticismo


In Italia esistono anche organizzazioni di ateismo e agnosticismo, quali l'Unione degli atei e degli agnostici
razionalisti. Non vi sono dati precisi circa la consistenza numerica degli atei e degli agnostici, in quanto
entrambe le categorie sono spesso mescolate tra loro e con la categoria generica dei non religiosi (che può
comprendere anche persone che si identificano in qualche forma di spiritualità non istituzionale). Secondo il
sondaggio Ipsos del 2017, il 22.6% degli italiani, pari a circa 13 milioni di persone, non si identificano in
alcuna religione istituzionale, comprendendo anche atei e agnostici.[1] Alcuni atei si sono organizzati nella
religione-scherzo denominata "Chiesa Pastafariana Italiana", che fa riferimento a un movimento
internazionale di atei denominato "pastafarianesimo", alterazione di "rastafarianesimo".

Concordato e intese
Lo Stato Italiano, oltre al Concordato con la Chiesa cattolica (Patti Lateranensi del 1929, con il Trattato, la
Convenzione Finanziaria e il Concordato. Solo quest'ultimo è stato rivisto dalle due Parti – nel 1984) ha
stretto intese con alcune confessioni religiose presenti nel Paese, ai sensi dell'art. 8 della Costituzione.[19]

Intese approvate con legge ai sensi dell'art. 8 della Costituzione


Tavola valdese (conclusa 21 febbraio 1984 e approvata con la legge n. 449/1984, revisione conclusa il 25
gennaio 1993 e approvata con la legge n. 409/1993)
Assemblee di Dio in Italia (pentecostali) (conclusa il 29 dicembre 1986 e approvata con la legge n.
517/1988)
Unione delle Chiese cristiane avventiste del settimo giorno (conclusa il 29 dicembre 1986 e approvata
con la legge n. 516/1988, revisione conclusa il 6 novembre 1996 e approvata con la legge n. 637/1996)
Unione delle comunità ebraiche italiane (conclusa il 27 febbraio 1987 e approvata con la legge n.
101/1989, revisione conclusa il 6 novembre 1996 e approvata con la legge n. 638/1996)
Unione cristiana evangelica battista d'Italia (conclusa il 29 marzo 1993 e approvata con la legge n.
116/1995)
Chiesa evangelica luterana in Italia (conclusa il 20 aprile 1993 e approvata con la legge n. 520/1995)
Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni (mormoni) (conclusa il 4 aprile 2007 e approvata con
legge n. 126/2012)
Arcidiocesi d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale (conclusa il 4 aprile 2007 e approvata con
legge n. 127/2012)
Chiesa apostolica in Italia (pentecostali) (conclusa il 4 aprile 2007 e approvata con legge n. 128/2012)
Unione buddhista italiana (conclusa il 20 marzo 2000, revisione conclusa il 4 aprile 2007, ratificata dal
Parlamento l'11 dicembre 2012)
Unione induista italiana (conclusa il 4 aprile 2007, ratificata dal Parlamento l'11 dicembre 2012)
Istituto buddista italiano Soka Gakkai (confessione riconosciuta come ente di culto con D.P.R. del 20
novembre 2000, conclusa il 27 giugno 2015)

Intese firmate e in attesa di perfezionamento legislativo


Congregazione cristiana dei testimoni di Geova (conclusa il 20 marzo 2000, revisione conclusa il 4 aprile
2007)
terza revisione dell'intesa con l'Unione delle Chiese cristiane avventiste del settimo giorno
(conclusa il 23 aprile 2004, revisione conclusa il 4 aprile 2007)
terza revisione dell'intesa con la Tavola Valdese (conclusa il 27 maggio 2005, revisione conclusa il 4
aprile 2007)

8 ‰ e deduzioni fiscali

Partecipano alla ripartizione della quota dell'otto per mille del gettito IRPEF:

la Chiesa cattolica
la Chiesa valdese, Unione delle Chiese metodiste e valdesi
l'Unione delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno
le Assemblee di Dio in Italia (pentecostali)
l'Unione delle comunità ebraiche italiane
la Chiesa evangelica luterana in Italia
l'Unione cristiana evangelica battista d'Italia
la Sacra arcidiocesi ortodossa d'Italia ed esarcato per l'Europa meridionale
la Chiesa apostolica in Italia (pentecostali)
l'Unione buddhista italiana
l'Unione induista italiana
l'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Si possono dedurre ai fini fiscali atti di liberalità fino a € 1.032,91 a favore delle confessioni religiose sopra
citate.[20]

Note
1. I cattolici tra presenza nel sociale e nuove domande alla politica - novembre 2017 (PDF), in
Ipsos MORI, 17 novembre 2017. URL consultato il 22 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio
2018).
2. Massimo Introvigne, Pierluigi Zoccatelli. "Il pluralismo religioso italiano nel contesto
postmoderno" (http://www.cesnur.com/il-pluralismo-religioso-italiano-nel-contesto-postmoderno
-2/) (archiviato (https://web.archive.org/web/20171227182210/http://www.cesnur.com/il-pluralis
mo-religioso-italiano-nel-contesto-postmoderno-2/)). CESNUR, aggiornato al 27 dicembre
2017. Enumerazione dei membri delle religioni tra cittadini italiani e residenti stranieri.
3. ^ Eurispes 2006
4. ^ Rapporto Eurispes: sempre più italiani si dicono cattolici non praticanti, in Toscana Oggi. URL
consultato il 17 aprile 2017.
5. ^ "Rapporto Italia 2006" (http://www.eurispes.eu/content/gli-italiani-e-la-chiesa-tra-fedeltà-e-dis
obbedienza-anticipazione-del-rapporto-italia-2006). Istituto Eurispes.
6. Rapporto Italia 2016 (http://eurispes.eu/content/rapporto-italia-2016-la-sindrome-del-palio).
Istituto Eurispes. Indagine condotta sui soli cittadini italiani.
7. ^ Rapporto Italia 2010, su eurispes.it. URL consultato il 22 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 9
febbraio 2010).
8. ^ ZA7500: European Values Study 2017: Integrated Dataset (EVS 2017), su zacat.gesis.org.
URL consultato il 20 agosto 2019.
9. ^ Eurobarometer 90.4 (December 2018): Attitudes of Europeans towards Biodiversity,
Awareness and Perceptions of EU customs, and Perceptions of Antisemitism, in
Eurobarometro Speciale, Unione europea, Commissione europea, 2018. URL consultato il 9 agosto
2019. Ospitato su GESIS – Leibniz Institute for the Social Sciences.
10. (EN) Being Christian in Western Europe - Results, p.22 (PDF), in Pew Research Center, 29
maggio 2018. URL consultato il 1º giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2019).
11. ^ Sondaggio Community Media Research, La Stampa, "A quale confessione religiosa senti di
appartenere? (?)" (PDF), su communitymediaresearch.it.
12. ^ DISCRIMINATION IN THE EU IN 2015, in Eurobarometro Speciale, 437, Unione europea,
Commissione europea, 2015. URL consultato il 15 ottobre 2017. Ospitato su GESIS.
13. ^ Rapporto Italia 2006, su Eurispes, p. 1114. URL consultato il 24 marzo 2019.
14. ^ Corriere della Sera - Italia, quasi l'88% si proclama cattolico (http://www.corriere.it/Primo_Pia
no/Cronache/2006/01_Gennaio/17/cattolici.shtml)
15. ^ La Metropolitan Community Church / Le religioni in Italia (http://www.cesnur.com/la-metropolit
an-community-church/)
16. ^ CESNUR, L'Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia (UCOII), su
cesnur.org. URL consultato il 28 settembre 2009.
17. ^ Roma: inaugurazione tempio a Torpignattara (https://www.youtube.com/watch?v=LwuOFu40-
vg). www.tvreporter.it.
18. ^ Alberto Castaldini, Le religioni in Italia, su cesnur.org. URL consultato il 27 ottobre 2018.
19. ^ Governo Italiano - Le intese con le confessioni religiose (http://www.governo.it/Presidenza/U
SRI/confessioni/intese_indice.html#4)
20. ^ Governo Italiano - rapporti con le confessioni religiose e per le relazioni istituzionali (http://ww
w.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/intese_indice.html)

Riferimenti normativi
Legge 24 giugno 1929, n. 1159 (https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:192
9-06-24;1159!vig=) - Disposizioni sull'esercizio dei culti ammessi nello Stato e sul matrimonio
celebrato davanti ai ministri dei culti medesimi.]
Regio Decreto 28 febbraio 1930, n. 289 (https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:re
gio.decreto:1930-02-28;289!vig=) - Norme per l'attuazione della legge 24 giugno 1929, n.
1159, sui culti ammessi nello Stato e per il coordinamento di essa con le altre leggi dello Stato.

Bibliografia
Obadia Lionel, Il buddhismo in occidente, Bologna, Il Mulino, 2009. ISBN 88-15128-66-2
Per le statistiche sul numero di fedeli indicate nella tabella:

Maria Vighi (a cura di) Le religioni nel mondo, Istituto Geografico De Agostini, Novara 2006
Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo 2005

Altri progetti
Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene immagini
o altri file su Religioni in Italia (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Religion_in
_Italy?uselang=it)

Collegamenti esterni
Massimo Introvigne e PierLuigi Zoccatelli, Le religioni in Italia, su CESNUR Centro Studi sulle
Nuove Religioni. URL consultato il 30 luglio 2017.

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Religioni_in_Italia&oldid=111674887"

Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 24 mar 2020 alle 02:13.

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono applicarsi
condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.

Potrebbero piacerti anche