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Testo didattico adottato dalla SICOOL, dalla Scuola Olistica del CONACREIS

e dall'Accademia Olistica del Villaggio Globale di Bagni di Lucca.



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MANUALE DI
COUNSELING OLISTICO
Il Counseling come processo di aiuto alla Crescita Umana
Manuale teorico pratico di Psicologica Olistica


AGGIORNAMENTO LUGLIO 2007

Curato dal Dott. Nitamo Federico Montecucco

Docenti: Prof. Enrico Cheli, Dott. Roberto Sassone,
Dott. Mario Betti, Dott. Luisa Barbato, Dott. Marifa De Benedetti,
Dott. Massimo Marini, Dott. Lucia Vigiani, Kapil Pileri,
Dott. Giuseppe Pagliaro.


In verde: materie fondamentali da studiare dettagliatamente, temi precisi delle domande desame
In giallo: materie importanti da studiare bene, possono essere argomenti delle domande desame
In azzurro: parti da leggere e capire, possono essere temi generali delle domande desame


Adattamento dal dattiloscritto della Settimana di Formazione al Counseling Olistico
Villaggio Globale Villa Demidoff Bagni di Lucca
- 25 Agosto / 3 Settembre 2005 -
INTRODUZIONE GENERALE




Nitamo MONTECUCCO
Questo Manuale del Counseling Olistico una introduzione generale alle basi culturali, teoriche e
pratiche del Counseling orientato alla Psicologia Olistica. Abbiamo deciso di compilare questo Manuale,
perch non mi risulta che possiate trovare n in Italia n allestero un testo introduttivo alla psicologia
olistica per counselor di questa ampiezza e di livello cos elevato, ossia che tratti della relazione di aiuto
del counseling come processo di crescita umana e di sviluppo del potenziale umano. Ogni disciplina
psicologica ha le sue caratteristiche, i suoi modelli, i suoi linguaggi e una sua visione terapeutica. Ma di
fatto, non c nessuna relazione trasversale tra le scuole tranne in pochissimi casi, mentre lessere umano
uno e necessita di un aiuto ai suoi disagi e alle sue malattie di tipo unitario. Questo Manuale rappresenta
invece una reale sintesi tra varie scuole di psicologia, di neuropsicologia, di meditazione; frutto di un
lavoro di pi di trentanni portato avanti dalla nostra scuola e individualmente da tutti i suoi docenti.
Negli ultimi anni si venuto a creare questo processo di sintesi che noi avevamo previsto e anticipato
cio quello del meticciato, psicologicamente e culturalmente siamo tutti meticci. Pi precisamente, pi
che di meticciato, parlerei di creolizzazione, nel senso che il meticciato prevedibile: un bianco e una
nera si mettono insieme e fanno un figlio color caffellatte. Invece la creolizzazione imprevedibile e pu
dare dei risultati altamente innovativi e creativi nellambito della manifestazione. Quello che a noi
interessa darvi di tutto lambito generale vastissimo - quasi infinito - delle culture spirituali e delle
psicologie, una visione orientata alla crescita umana.
Lapproccio Olistico al Counseling che vi trasmettiamo in questo Manuale serve a darvi unidea generale
della psicologia, secondo le normative europee della formazione al Counseling, che richiedono una base
di psicologia generale, dellet evolutiva, di psicodinamica, di psicopatologia, di deontologia
professionale, di setting ecc. Questo il nostro intento: darvi degli strumenti psicologici di base, farvi una
sintesi dellenorme massa di informazioni in modo che non dobbiate perdervi in troppa lettura, ma abbiate
ben chiari quelli che sono i vostri limiti da una parte e la bellezza della psicologia dellessere dallaltra.
Ricordiamo che tutto questo Manuale di Counseling Olistico si basa su termini, nozioni e concettti
esposti in modo preciso ed esaustivo nel libro Psicosomatica Olistica di Nitamo Federico Montecucco,
Ed. Mediterranee, Roma, 2000; che consideriamo il principale libro di testo di riferimento.
Inizieremo questa Introduzione Generale con un primo capitolo pi generale sulla Cultra planetaria e
levoluzione umana e con un secondo capitolo pi pratico sul Counseling Olistico, un terzo capitolo pi
psicologico sulle Basi teorico-filosofiche della psicologia olistica e un quarto sulle Basi scientifiche
della psicologia olistica.


LA CULTURA PLANETARIA E LEVOLUZIONE UMANA

Cultura planetaria ed evoluzione umana
Il Manifesto nello Spirito della Coscienza Planetaria uno dei pi importanti documenti della nuova
cultura, firmato nel 1998 da artisti, scienziati e Premi Nobel per la Pace, in cui scritto: "Abbiamo
raggiunto un punto di cruciale importanza nella nostra storia. Siamo all'inizio di un nuovo periodo di
evoluzione sociale, spirituale e culturale. Stiamo evolvendo verso un sistema interconnesso, basato
sull'informazione, che abbraccia l'intero pianeta. La sfida che ora dobbiamo affrontare quella di
scegliere il nostro futuro. La nostra generazione chiamata a decidere il destino della vita su questo
pianeta, a creare una societ globale pacifica e cooperante, continuando cos la grande avventura dello
spirito e della consapevolezza sulla Terra.
Il nostro pianeta sta trasformandosi in modo velocissimo, e cos anche il nostro modo di vivere si
modificato in modo drammatico nel giro degli ultimi decenni senza permetterci di adeguarci. La scienza e
la tecnica si sono sviluppate molto pi rapidamente della nostra coscienza, il risultato un evidente
malessere globale che noi chiamiamo: guerre, stress, inquinamento, confusione nelle relazioni, paura di
vivere, mercati impazziti, prezzi in costante aumento, ansia, caos, disuguaglianze sociali e razziali, futuro
incerto.
La maggior parte delle persone vive passivamente questo stato di crisi globale e disgregazione aspettando
che qualcuno (Lo stato? LONU? Il comune?) risolva questi problemi.

I creativi culturali
Una parte consistente della societ, circa il 20-25% della popolazione adulta secondo le ricerche
sociologiche della American Demographics, si invece spontaneamente attivata per creare un
cambiamento, per migliorare la vita in ogni suo aspetto, per far emergere una nuova cultura migliore di
quella attuale. Questa creativa e ottimista massa in rapido sviluppo (negli anni settanta era intorno
all1%), crea cambiamenti culturali che influenzano e influenzeranno sempre pi profondamente non solo
le loro stesse vite, ma anche la societ nella sua globalit. Il sociologo americano Paul Ray e la psicologa
Sherry Anderson, gli autori della ricerca, li hanno chiamati creativi culturali in quanto stanno dando
forma ad un nuovo tipo di cultura per il 21 secolo, che nasce da un profondo cambiamento valori, delle
priorit e dello stile di vita, del modo di fare soldi e di spenderli. Sono coloro che effettuano un
cambiamento di paradigma comportamentale e mentale rispetto ai vecchi schemi di riferimento, in
qualunque ambito svolgano la propria opera. I creativi culturali sono distribuiti trasversalmente nella
societ, il 60% sono donne!

La nuova cultura del benessere globale
Le ricerche hanno rivelato che la nuova cultura emergente caratterizzata da serie prospettive ecologiche
e globali, visione olistica della vita, enfasi sulle relazioni, orientamento alla spiritualit e allo sviluppo
psicologico, alla medicina naturale e olistica, allapertura transculturale e alla coscienza planetaria,
insoddisfazione verso le grandi istituzioni della vita moderna e rifiuto del materialismo come base della
vita e dello stato sociale. Nascono cos spontaneamente operatori creativi e attivi nelle cinque
principali aree della nuova cultura:
1) ecologia, ambiente e sostenibilit: formata da ambientalisti, animalisti, verdi, bioarchitetti, da
tutte le associazioni che si occupano di rispetto dellambiente WWF, Lega Ambiente, Green
Peace, World Watch Institute, degli esperti di diritti degli animali, di riciclaggio, ecc.
2) salute naturale e medicina olistica: formata da medici omeopati e agopuntori, erboristi,
naturopati, macrobiotici, massaggiatori, vegetariani, chiropratici, che propongono e praticano le
medicine alternative, ecc.
3) pace, cultura globale e diritti umani: formata dalle associazioni pacifiste, neo global,
transculturali, dalle associazioni di volontariato, dagli artisti e gli attori impegnati, i garanti delle
minoranze e dei diritti umani (Amnesty, Survival, Emergency, ecc.),
4) economia e consumo etico: formata dagli economisti e finanzieri etici, i gruppi di consumo
critico, associazioni per il Commercio Equo Solidale, la Banca Etica, Altro Consumo, ecc.
5) la ricerca di s e la spiritualit: formata da tutti coloro che sono orientati alla ricerca interiore,
da tutte le associazioni di yoga, di preghiera e di meditazione, dai terapisti transpersonali che
propongono gruppi di crescita e di evoluzione, che trasmettono nuove e antiche vie al divino e
nuove tecniche di consapevolezza.
Tutti questi operatori fanno parte di un unico grande movimento culturale planetario, anche se non ne
sono ancora pienamente coscienti, in quanto vivono realt separate. La consapevolezza di essere parte di
questa unit pu creare una grande forza coesiva e un movimento di opinione capace di fare mutare il
nostro pianeta verso un futuro sostenibile.

Il paradigma olistico: dalla divisione alla coscienza globale
La nuova cultura emergente pur nella sua estrema variet di visioni - si muove sulla base di un
paradigma olistico, che offre una visione unitaria e globale dellessere umano e del pianeta. Lessere
umano viene quindi visto come ununit psicofisica che si manifesta nel corpo fisico, nelle emozioni,
nella psiche e nellanimo profondo, cos il pianeta non percepito solo come un insieme di stati e di
specie animali e vegetali, ma come Gaia ununit vivente, una rete globale di interrelazioni che creano
lequilibrio della natura e delle societ umane.
Uno dei punti chiave di questa nuova cultura che lo stato di crisi globale del pianeta rappresenta il
riflesso macrocosmico dello stato di divisione in cui vive ogni singolo essere umano (separazione
dellessere umano da se stesso, dagli altri e dalla natura) e che lunica via per il suo superamento lo
sviluppo di una nuova coscienza e del potenziale umano individuale, che porti a ritrovare lunit e
larmonia interiore ed esteriore.
Il drammatico stato del pianeta - espressione dell'inconsapevolezza umana, che da millenni viene
tramandata come modo di vivere, di pensare e di agire - e quindi la risposta alle innumerevoli questioni
aperte, dalle guerre alla sovrappopolazione, dall'inquinamento alle malattie degenerative, non pu essere
calata dall'alto come in passato, ma deve necessariamente nascere dal possibile risveglio della coscienza
umana, dall'attuale stato di ristrettezza egoica ad una dimensione planetaria, che abbracci l'ecosistema e
l'umanit in modo unitario. Il malessere globale di ogni individuo, che riflette la profonda crisi
ecosistemica e umana del pianeta, una sfida alla trasformazione globale di s stessi e della propria vita.

La rivoluzione interiore
Partendo da questi presupposti, la risoluzione della crisi globale implica una trasformazione globale
dell'esperienza di s stessi, la realizzazione di una profonda unit interiore, che, modificando e
sviluppando le potenzialit del nostro cervello e della nostra coscienza, si manifesti in una nuova logica
creativa del vivere e in una visione unitaria dell'uomo e del pianeta.
"Oggi, ad un bivio cruciale nella storia dell'umanit - scrive Ervin Laszlo, filosofo della scienza e
presidente del Club di Budapest - abbiamo bisogno di nuovi concetti, nuovi valori, ed una nuova visione
per guidare i nostri passi verso un futuro umano e sostenibile. La consapevolezza deve innalzarsi e
trasformarsi da locale ed ego-centrica a globale e di dimensione planetaria. La nuova coscienza richiede
una visione olistica di noi stessi, delle nostre societ, della natura e del cosmo. Il grande compito, la
sfida del nostro tempo, cambiare s stessi
Noi tuttavia non possediamo n strumenti, n modelli, n informazioni adeguate che ci permettano di
comprendere in modo globale le logiche e le modalit di questa trasformazione interiore e planetaria, per
questo necessaria una nuova figura professionale, un agente attivo che operi sul benessere globale delle
persone, che utilizzi semplici ma efficaci strumenti di consapevolezza e di trasformazione, integrando
differenti conoscenze e tecniche pratiche di salute psicofisica, di rilassamento e meditazione, di ecologia
quotidiana, di comunicazione interpersonale, di sviluppo del potenziale umano e di ricerca etico
spirituale. Su queste esigenze culturali e sociali nata la figura delloperatore olistico.




LA FUNZIONE CREATIVA ED EVOLUTIVA DEL COUNSELOR OLISTICO


Loperatore e il counselor olistico: una professione interdisciplinare per un pianeta in
trasformazione
LOperatore/Counselor Olistico una figura chiave della nostra epoca, un catalizzatore della
trasformazione umana, un facilitatore del benessere psicosomatico e della crescita personale, quindi un
educatore alla consapevolezza globale di s e del pianeta. Loperatore olistico si forma attraverso un
percorso di apprendimento integrato e unitario delle materie essenziali di tutti e cinque le aree della nuova
cultura; diventando quindi un esperto in cultura globale con una sua specifica specializzazione in una o
pi delle aree suddette. Loperatore olistico grazie a questo training formativo diventa una figura
professionale interdisciplinare di grande importanza, che utilizza informazioni, consigli di vita, etiche e
tecniche di ricerca interiore. Loperatore olistico un operatore socio-culturale del benessere globale, che
agisce individualmente sulle persone o collettivamente nei gruppi, offrendo strumenti di consapevolezza e
di crescita umana. Loperatore olistico molto spesso un counselor.
Il counselor - colui che aiuta e orienta - una figura professionale riconosciuta in gran parte del mondo:
dallEuropa, ai Paesi con pi alto livello di cultura (Canada, USA, Australia, Giappone, ecc.). In Italia la
figura professionale del counselor olistico sostenuta e tutelata dalla SICOOL (Societ Italiana
Counselor e Operatore Olistico - www.sicool.it) che opera per il riconoscimento di questa figura
professionale. Un counselor pu anche non essere laureato ma deve avere un diploma di scuola media
superiore, e deve frequentare dei corsi come il Corso Triennale di Formazione per Operatori e
Counselors Olistici del Villaggio Globale - in cui si specializzano in crescita umana e salute globale,
studiando le basi di psicologia generale, sociale, evolutiva, di medicina energetica, olistica e
psicosomatica, ecc.. che devono essere insegnate da docenti laureati o abilitati. ll ruolo del counselor-
operatore olistico di aiutare ogni singola persona a ritrovare la consapevolezza globale di s e
parallelamente comprendere e superare gli errori (alimentari, comportamentali, energetici, emozionali,
psicologici) che lo portano alla malattia. Loperatore - counselor olistico deve formarsi attraverso un
profondo percorso di crescita personale e dei training specifici che lo pongano in condizione di essere un
elemento catalizzatore di entusiasmo, di ricerca della gioia, di nuova vita. I suoi strumenti sono
innanzitutto la sua stessa consapevolezza e la sua presenza capace di trasmettere energia e amore.

Lavorare sulla parte sana
Loperatore olistico esperto in salute globale e crescita umana opera sulle persone sane o sulla parte
sana delle persone malate, facilitando la salute e levoluzione globale. Loperatore olistico aiuta la
persona a ritrovare larmonia psicofisica attraverso luso di tecniche naturali, energetiche,
psicosomatiche, artistiche, culturali e spirituali, stimolando un naturale processo di trasformazione e
crescita della consapevolezza di s. Loperatore olistico non un terapista, non fa diagnosi e non cura
malattie fisiche o psichiche, non prescrive medicine o rimedi, e quindi non si pone in conflitto con la
medicina ufficiale e con la legge per labuso di professione medica. Ci che rende fondamentale
loperatore olistico la sua consapevolezza della situazione culturale globale e limportanza del lavoro
sulla coscienza umana per orientare lattuale stato del pianeta verso una direzione positiva e sostenibile.

Il Curriculum Olistico: una rivoluzione nella formazione educativa
Una delle piccole rivoluzioni che siamo riusciti ad ottenere, grazie ad una grande collaborazione tra
innumerevoli centri, associazioni, medici, psicologi, terapisti e operatori di tutta Italia stata la creazione
della Scuola Olistica Nazionale CONACREIS e della SICOOL che si basano su un unico iter formativo di
900 ore per gli operatori e counselor olistici. Questo iter formativo uno dei sistemi educativi pi
avanzati e intelligenti che possiamo trovare sul pianeta perch comprende un equilibrio tra educazione
teorica e pratica, tra insegnamento e sperimentazione diretta degli argomenti appresi, che contempla
unesperienza spirituale almeno in tre differenti scuole, in modo da non creare settarismi e chiusure
ideologiche e perch d valore a tutte quelle esperienze umane che non possono rientrare nei normali
curriculum ufficiali. Vorrei invitare tutti coloro che stanno leggendo questo Manuale, e si occupano di
questi argomenti, a scaricare il Curriculum Olistico dal sito della SICOOL (www.sicool.it) o dalla Scuola
Olistica Nazionale del CONACREIS (www.scuolaolistica.it) o dallAccademia Olistica del Villaggio
Globale (www.globalvillage-it.com/accademiaolistica), e provare a compilarlo, segnando tutti i percorsi
didattici seguiti, i gruppi, le conferenze, ma anche le esperienze umane che sono state fondamentali nella
vostra vita. Vi renderete conto che diventare operatore o counselor possibile e utile. Solo dando valore a
ci che realmente ha valore potremo cambiare il mondo.

La Scuola Olistica Nazionale CONACREIS per la Salute Globale e la Crescita Umana
La Scuola Olistica un progetto unico nel suo genere e di grande importanza in quanto creato per formare
operatori olistici e per sviluppare una visione della salute profondamente legata alla crescita umana. Dopo
alcuni anni di preparazione e di organizzazione allinterno del CONACREIS (il Coordinamento
Nazionale Centri di Ricerca Etica, Interiore e Spirituale) con il sostegno del progetto Porto Franco della
Regione Toscana e del Club di Budapest, siamo arrivati alla strutturazione finale della Scuola Olistica
Nazionale per la Salute Globale e lEvoluzione dellUomo e del Pianeta. Questo uno dei progetti
didattici di medicina olistica e crescita umana pi articolati e strutturati che sia possibile trovare in Italia e
allestero. Una delle caratteristiche pi interessanti della Scuola Olistica Nazionale di essere formata da
una serie di centri operanti su tutto il territorio nazionale e organizzati in rete dal CONACREIS. Una
Alleanza di realt diverse ma riunite dal senso e dallimpegno di contribuire ad un benessere globale
delluomo e del pianeta. La Scuola Olistica Nazionale come abbiamo accennato propone un Programma
Triennale di Formazione per Operatori/Counselor Olistici di 900 ore, basato su un programma veramente
globale, con un primo anno generale di 300 ore nelle otto differenti aree didattiche (lavoro sul corpo,
lavoro sulle energie, lavoro sulle emozioni e i condizionamenti, arte terapia, comunicazione e counseling,
empowerement e sviluppo del potenziale umano, ricerca interiore e spirituale e coscienza planetaria) che
devono essere sperimentate da tutti gli allievi, e un biennio di specializzazione di 600 ore in una o pi
delle stesse otto aree.

LE BASI TEORICO FILOSOFICHE DELLA
PSICOLOGIA OLISTICA


La logica del Counseling Olistico: lavorare globalmente sulla parte sana della persona
In questa parte dellintroduzione parleremo soprattutto di Counseling e di Psicologia Olistica continuando
a ricordare la differenza tra un operatore olistico e uno psicoterapeuta psicologo o medico. Questi ultimi
hanno la possibilit di utilizzare queste tecniche a fini di risoluzione di patologie, che sono interventi sulla
parte malata della persona o supposta malata, mentre il vostro ruolo di Counselor che state per
apprendere, un ruolo di sostegno, un ruolo di aiuto. La traduzione italiana pi vicina del termine inglese
Counselor : colui che si prende cura, colui che da aiuto. Quindi prendersi cura di una persona che
sta male a cui offriamo strumenti di crescita, di salute globale e di consapevolezza. Laiuto offrire una
modalit di superare i propri problemi attraverso un percorso di crescita personale, attraverso tecniche di
salute naturaole, energetica, emozionale e interiore. La funzione del Counselor non quindi, in nessun
modo, quella di guarire, ma quella di facilitare levoluzione personale di quella persona. Poi
vedremo a livello pratico tutta la mappa di informazioni che potrete mettere in atto per portare a
compimento questo compito importantissimo e bellissimo.
La logica del counseling olistico polare a quella della medicina e della psicoterapia ufficiali e quindi
non in conflitto ma complementare ad essa.
La logica meccanicista della guarigione ufficiale : io curo la tua patologia con una diagnosi, una serie
di prescrizioni farmacologiche e di terapie. La malattia una parte negativa, un errore che devo eliminare,
estirpare e combattere con ogni mezzo. Non c nulla di utile nella malattia.
La logica olistica del counseling invece: io non curo la malattie, ma mi prendo cura di te nella tua
globalit e ti aiuto, rinforzando la tua parte sana, vitale e consapevole, con strumenti e tecniche
energetiche, naturali e psicosomatiche, al fine di ritrovare un migliore equilibrio e armonia psicofisica. La
malattia spesso una espressione dellinconsapevolezza del nostro modo innaturale di vivere o di qualche
parte di noi che abbiamo negato, La malattia, quindi, pu diventare un elemento di crescita e
comprensione che ci aiuta ad evolvere e a conoscere meglio noi stessi.
Tutte e due le logiche, in situazioni differenti, hanno una loro applicazione pratica e unutilit reale.
Diciamo che lasciamo ai medici e agli psicologi il compito a volte grato e a volte ingrato di dover
affrontare la parte dura del problema che significa anche la possibilit di sbagliare, di sbilanciare la
persona, la possibilit di creare anche danni secondari come nelluso degli psicofarmaci. Quello che
dovrebbe essere loperato di un Counselor invece sulla parte sana della persona, la sua vitalit, la sua
coscienza. Labbiamo definito quando nato lOperatore Olistico circa 10 anni fa e labbiamo strutturato
5 anni fa con il CONACREIS, come colui che lavora sulla parte sana della persona o sulla parte sana
della malattia. E bench la persona sia ammalata ha comunque un potenziale vitale da cui il Counselor
pu attingere le risorse per facilitare una serie di processi di crescita. Facciamo un ulteriore appunto.
Quando noi parliamo di medicina olistica o di psicologia olistica o di meditazione globale noi intendiamo
essenzialmente la stessa cosa ossia nel passato le medicine o le psicologie olistiche erano fuse in un unico
sistema, dove dal corpo fisico, alle emozioni, al lavoro sulla psiche, al lavoro sullo spirito era inteso come
un unico processo di guarigione - evoluzione. Pian piano nelle civilt pi potenti, pi numerose come
numero di guaritori si venivano creare delle scuole, per esempio: la Scuola Ayurvedica, la Scuola
Tantrica Tibetana, la Scuola Taoista Tradizionale Cinese, dove allinterno di questo grande corpus di
guarigione si venivano a creare le scuole di alimentazione, le scuole di massaggio, le scuole di fitoterapia,
le scuole di meditazione, le scuole di agopuntura e cos via. Nella Medicina Tradizionale Cinese della
guarigione globale cera una parte che trattava la guarigione mentale. Allinterno della guarigione
tibetana ci sono dei libri di Tantra sulla psichiatria che sono interessantissimi, e cos anche nella parte
dellayurveda e nelle altre scuole che hanno creato specializzazione nei processi di guarigione. Oggi la
visione unitaria andata quasi completamente perduta. Non esistono praticamente pi scuole complete,
conoscenze globali, non esistono pi testi estesi e completi, ma conoscenze alquanto frammentate. Esiste
qualche manuale di psichiatria tibetana perch stato tradotto in inglese e in italiano. Il resto voi lo
trovate in volumi antichi spesso fuori pubblicazione dove allinterno di un librone c un capitoletto sulla
psichiatria o sulla psicologia. Noi cerchiamo in questo corso di concentrarvi queste informazioni e darvi
una visione il pi possibile congrua e unitaria.
Coscienza come energia intelligente: la base della guarigione-evoluzione olistica
Uno dei presupposti di tutta la guarigione-evoluzione olistica antica e moderna (e quindi anche per noi
oggi della psicologia olistica) quella che lessere umano un anima, una coscienza, un centro di
consapevolezza che vive in un corpo che nel momento della vita cosciente, sensibile e vivo. Nelle
antiche visioni, cercando di riunire le informazioni simili (perch poi ogni scuola aveva le sue visioni
particolari) e i minimi comuni denominatori delle scuole olistiche dellantichit, noi vediamo che
lesistenza vista come una Unit. Tutto Coscienza.Questa Coscienza Infinita chiamata Dharma,
Vuoto, Tao, Grande spirito, Wankatanka, Logos, aveva aspetti diversi. In quasi tutte le vere grandi
tradizioni la struttura dellessere umano, dellesistenza, veniva differenziato in corpi, in livelli. Se
guardate sul libro della psicosomatica olistica vedete che c un riferimento ai corpi (nello yoga, nel
tantra), dove abbiamo sicuramente un corpo fisico, un corpo energetico-biologico, un corpo pi sottile-
emozionale, un corpo psichico e dove abbiamo alcuni livelli di spirito. Abbiamo sicuramente il primo
livello quello dellAnima individuale, poi abbiamo dei livelli di Anima, di Coscienza pi espansi. Alcuni
li chiamano planetario, alcuni lo chiamano cosmico, alcuni ancora nirvanico. Sottili differenze. Quello
che sempre stato il comune denominatore che lintera esistenza ha questa vita cosciente che permea
ogni singola struttura. Noi ritorniamo a questi concetti in occidente con pochi pensatori. Uno di questi
stato il premio Nobel della letteratura Henry Bergson che parla di questo flusso di vita cosciente, llan
vital. Questo lan vital presuppone una coscienza di fondo che tutti i vitalisti hanno percepito, ma sono
sempre stati una minoranza esclusa dal main stream della grande cultura. Dobbiamo arrivare a Reich nel
periodo della grande scuola psicoanalitica di Vienna per riavere un approccio scientifico alla
comprensione della vita come energia. Reich viene buttato fuori dalla societ psicoanalitica, viene buttato
fuori dal partito comunista, in Germania deve scappare, va a Oslo dove buttato fuori, va in America
dove gli bruciano i libri e viene incarcerato e praticamente viene ucciso. Un tribunale sentenzia che lui
deve restare in carcere e che (testuali parole) lenergia orgonica non esiste e quindi lui un
millantatore. Rifiutandosi di esporre le sue teorie in veste di imputato fu condannato per disprezzo della
corte e mor dinfarto nel penitenziario di Lewisburg il 3 novembre 1957. Quindi, pensate che
incredibile potenza ha questo concetto di energia intelligente. Energia intelligente come unica forza
sensibile che pu avere per infiniti livelli di aggregazione o di evoluzione. Noi oggi nella prima parte
vedremo la parte fisica scientifica di questa componente di base della psicologia ossia levoluzione degli
esseri viventi, in particolare delle loro strutture nervose che portano a una complessit di organizzazione
delle stesse strutture nervose e che alla fine permettono nellessere umano in particolare di arrivare a
questo processo delicatissimo che si chiama autocoscienza. Ossia vedremo il percorso della coscienza che
esiste gi a livello atomico, che esiste gi a livello cellulare, e che rimane tale e in modo integro. Quindi
ogni essere vivente ha coscienza di s, ma non ha coscienza di essere cosciente. Questa acquisizione
avviene - che noi sappiamo - nellessere umano. In alcuni primati c gi un accenno, ma il meccanismo a
livello neuronale, il meccanismo di feed-back come uninformazione io sono cosciente, io sono
automatico, totalmente istintivo in questa mia coscienza, io sono una bestia, che sia un ramarro o una
formica e faccio la mia vita: scappo dal dolore, ricerco il piacere, ho unintelligenza, metto via le cose per
linverno, creo strutture, ho una vita di relazione complessissima e ho coscienza, ovviamente, di me. Ma
questa coscienza diretta, istintiva e totale. Invece, crescendo, ad un certo momento, nellessere umano
primitivo c questo passaggio tra i primati e gli ominidi, dove c questo salto di autocoscienza.

La consapevolezza di s il feedback della coscienza
Definiamo la prima forma di autocoscienza: rendersi conto di esistere. Una volta sono entrato in un fiume
e cera un fascio di luce che filtrava attraverso gli alberi illuminando lacqua. Lacqua era fermissima, era
estate e io mi sono sporto e mi sono visto nellacqua: Ah, sono io!. pensai. Nel momento in cui mi sono
visto ho come sentito che ero l, che esistevo. Ho immaginato che questo processo potesse essere
avvenuto sicuramente ad una scimmia evoluta che un giorno si guardata e come succede alle scimmie
che vanno poi a guardare dietro allo specchio, a cercare chi c dietro allo specchio e si arrabbiano con
quella scimmia che c dietro lo specchio, qualche scimmia magari in un momento particolare - magari
perch era ammalata, magari perch era da sola e aveva pi tempo e pi spazio larea ha cominciato ad
avere questo primo feed-back. E avere questo processo che riporta linformazione in s: Io? Ah, ma io
sono io. Cogito ergo sum. Io sono io. Sono cosciente quindi esisto. Esisto in quanto sono cosciente di
esistere. E un feed-back di coscienza, un feed-back dinformazione. Questo feed-back di consapevolezza
poi si sviluppa in una maniera straordinaria nel cervello pi evoluto dellessere umano, dal centro del
cervello che ancora pochissimi neurofisiologi considerano il centro dellessere. Lo considerano nella
corteccia, perch fanno il gravissimo errore di considerare lIo della persona come il centro della persona
stessa. Noi a livello di psicologia consideriamo lIo una struttura sociale, quindi periferica, mentre il S
una struttura, chiamiamola, totale, quindi anche fisica. Questo centro del S deve essere ritrovato nel
nucleo pi primitivo del cervello, qualsiasi animale lo possiede: il nucleo pi primitivo del cervello rettile
ha in s il centro della coscienza. Poi da l si evolve lemozione che un feed-back maggiore, poi si
evolvono i pensieri che sono ancora pi periferici, ancora pi allesterno, ma il centro di coscienza rimane
al centro. Questa esperienza dellessere, questo S labbiamo tradotto in un modello scientifico: Cyber, il
primo modello olistico di coscienza, lUnit. (sinistra-sopra) e il suo modello energetico associato Cyber7
la complessit. (destra-sotto).

In questi modelli che noi abbiamo studiato a livello neurofisiologico c la chiave anche per capire il
processo di crescita. Una delle cose, secondo me, straordinarie come opportunit per un Counselor
proprio quello di riuscire a capire che il processo di crescita della consapevolezza di s che il centro di
tutto il nostro lavoro, cio ritornare alla presenza, un processo assolutamente centrale del sistema
umano, del sistema biologico. Quindi, essendo un processo assolutamente naturale, parte del nostro
lavoro come Counselor che pu per un attimo lasciare da parte la patologia, la guarigione ecc. e riportare
la persona in una stato di presenza, in uno stato di centratura, perch quella la natura della cose. E, come
vedremo poi dagli esperimenti sul cervello, una persona che in uno stato di presenza trasmette ad
unaltra persona questo stato di presenza in modo diretto se si crea quellempatia che lo permette (non
che va in automatico). Se la persona capace di creare uno spazio di comunicazione empatica, la
trasmissione della presenza diventa automatica, istantanea, anche in chi non ha mai fatto unora di
meditazione in tutta la vita. Questo processo un processo naturale. Significa riportare il sistema nervoso,
il sistema biologico al suo stato di normale, naturale stato di funzionamento e semplicemente esserne
consapevoli. Questo non implica un atto terapeutico, implica un atto umano pi che di trasmissione, di
scambio di empatia o, se vogliamo, di entusiasmo. La persona che ha uno stato di presenza ha uno stato
tale di equilibrio tra energie fisiche e psichiche riunite nellambito dellunit da avere un bassissimo
livello di tensione e un altissimo livello di energia. Quindi, come se la propria macchina funzionasse al
suo meglio: in quinta, va tantissimo e consuma pochissimo.

Il riconoscimento profondo dellessere: la presenza empatica
Questo stato di presenza una stabile calma fisica e unelevata attenzione e consapevolezza quando
viene trasmessa empaticamente porta la persona istantaneamente a un equilibrio di rilassamento e di
centratura. Vedremo come questo processo di riconoscimento dellessere, di empatia, di risonanza tra un
Counselor e una persona (cliente) diventa poi il nucleo centrale della persona. E stata proprio la
mancanza di questa presenza empatica tra genitori e figli, agli inizi della vita, che porta a non sentirsi
accettati e che genera la chiusura del cuore e del senso di identit, da qui nasce tutta la patologia, cio la
creazione dei blocchi psicofisici. La prima azione del Counselor quindi quella di ricreare questa
dimensione empatica che permette alle persone di sentirsi profondamente accettate e quindi di poter
superare i propri blocchi e sviluppare una coscienza di s.
Mentre una volta - ed era congruo con i tempi di allora - si riteneva che era pi importante il blocco della
libert fisica e sessuale delle energie, noi oggi alziamo il tiro, perch congruo con la nostra situazione
sociale di questo momento storico capire che quello che ad un bambino o ad una bambina manca come
punto centrale della propria crescita il riconoscimento di se stesso/a da parte ovviamente dei genitori o
persone che gli sono vicine e che gli trasferiscono questa percezione globale dellessere. E come dire tu
sei tu. Questo riconoscimento che di solito dovrebbe essere caricato di quella energia che noi chiamiamo
amore, affetto, presenza, e se vuoi, entusiasmo da parte del genitore o comunque delleducatore, il
principale nutrimento del senso dellidentit profonda: IO ESISTO. Esisto, perch vengo riconosciuto.
Certo che esisto, ma non c il feed-back, manca il nutrimento. Allora questo punto centrale quello che
noi vorremmo potesse essere il principale punto di azione dellOperatore o Counselor Olistico. Attraverso
questa presenza silenziosa si manifesta lempatia, la profonda risonanza con la persona che chiede aiuto.
La presenza empatica non richiede scambio di energia, non richiede a volte nemmeno scambio di parole.
Richiede semplicemente un training di presenza dellOperatore/del Counselor in modo che questa
presenza passi, risuoni nellaltro. Quando questa presenza empatica si realizza, la persona si sente capita,
riconosciuta, accettata nellanimo e quindi si apre. Per essere pi semplici possibili, esattamente come
noi viviamo una situazione, magari da bambini se vi ricordate quando cerano situazioni dove
vivevate unenorme tensione (il padre era sempre arrabbiato, la madre era sempre tesa) e poi cerano delle
persone calme e tranquille. Io avevo una nonna calma e tranquilla: qualsiasi cosa facessi, andava bene. Mi
guardava, mi sorrideva e cera questo scambio di presenza empatica. Le piaceva la sua vita, era vedova,
viveva da sola, vendeva scarpe nel suo negozio, faceva da mangiare, faceva una vita semplice e naturale:
fluiva. E io stavo da Dio. Mi sentivo me stesso, mentre invece in casa cera mio padre teso, cera la
mamma, e per ogni cosa che facevo: stai attento, non va bene! non avevo lo spazio di esistere comero.
Credo che questo tipo di esempio sia abbastanza comune. Pu essere che si crei empatia, che la stessa
persone cambi lenergia, come mio padre, quando si rilassava io avevo un contatto immediato con lui. A
volte alla sera prima di andare a letto ci prendeva e ci leggeva un libro, prima di dormire. Quindi in quel
momento cera una presenza fisica, cera calore, empatia, cera dai, facciamo questo, e questo
riconoscimento avveniva e nutriva un senso di benessere. Questo che normalmente avviene a livello
inconsapevole pu invece diventare uno strumento cosciente di vivere e di operare.
Se vogliamo, questo uno strumento centrale, qualsiasi sia la vostra specializzazione.

Lindividuo come unit e le sue modalit caratteriali
Roberto SASSONE
Il mio compito di darvi delle definizioni un po pi tecniche, pi pratiche. Lo scopo del mio intervento
non tanto quello di definire in maniera precisa delle strutture caratteriali, ma di dare la possibilit di
cogliere, al di l di una definizione del carattere, alcune modalit di funzionamento delle persone che
possano indicare qual il tipo di problema di fondo che esse esprimono. Anche se utile definire in linea
di massima i caratteri e le patologie ad essi connesse, in questo ambito di lezioni per il counseling pi
funzionale sottolineare le modalit di relazione con lambiente, le forme di pensiero, gli atteggiamenti
proiettivi e il modo di percepire la realt. Questi segnali, che vanno aldil della diagnosi, ci possono
aiutare a vedere come quella persona funziona e dove pericoloso spingerla. Quindici voglio porre con
voi in situazione pi pratica.
Naturalmente per cominciare dobbiamo vedere sempre di pi lindividuo come ununit e in essa cogliere
i vari tipi di percezione della realt che egli ha. Ci sono delle caratteristiche specifiche che derivano dal
tono emotivo della persona, dal taglio che lemozione fondamentale d a quella persona, che consentono
di vedere la coloritura, la sua emozione di base. In base a questo linterpretazione degli eventi di quella
persona e il contatto che essa ha con gli altri assume una caratteristica specifica di quel colore. Ed con
quel colore che lindividuo filtra la realt e si impedisce di guardare che cosa esiste sul serio di fronte a
lui. Se noi incominciamo a lavorare su quella coloritura non stiamo facendo una psicoterapia, ma diamo
la possibilit di rendere il nostro cliente consapevole del tipo di proiezione che sta facendo sulla realt; in
questo modo stiamo gi facendo un atto profondamente trasformativo, ma che non va a toccare le
dinamiche profonde che un operatore olistico non deve toccare.

Nitamo MONTECUCCO
S, il confine sempre molto labile, per molto chiara la professione. Lo psicologo dice io curo i tuoi
disagi psichici, invece il Counselor dice io sono qua per aiutarti in un processo di consapevolezza
globale utilizzando degli strumenti semplici nellambito della salute globale del benessere, mai della
guarigione, mai della medicina, della psicologia, mai della cura diretta, ma della cura indiretta, nel senso
di favorire un ripristino dellequilibrio, ecc. Anche durante il corso sul respiro, per esempio, abbiamo
imparato a non usare le emozioni, ma a sentire il corpo, entrare nel cuore, nella consapevolezza dei
blocchi senza dover necessariamente tirare fuori anche una singola emozione che potesse poi turbare
lequilibrio, perch le emozioni sono gi a un livello molto pi critico. Quindi, se uno ha una formazione
psicologica o medica adeguata, allora poi entra nelle emozioni e fa quello che vuole. Si prende la sua
responsabilit, mentre invece voi come Operatori lavorate sul leggero e avete unopportunit nuova.

Roberto SASSONE
Vorrei rimarcare un concetto importante: per lo psicoterapeuta la difficolt caratteriale di un individuo o
qualsiasi conflitto o problema che egli pone riguardo alla sua incapacit di percepire la vita e se stesso
diventa un punto di partenza per andare ad approfondire il conflitto e vedere le cause e far emergere le
emozioni dolorose che spesso sono rimosse. Per un Operatore /Counselor Olistico questo materiale
offre invece la possibilit opposta, vale a dire che il conflitto ha qualcosa da insegnare al suo cliente. Il
conflitto significa guarda, c tutta una modalit che tu devi imparare, cio il conflitto ti sta mostrando
che hai la possibilit di apprendere qualcosa di importante o che hai in qualche modo dimenticato e di
cui non hai voluto tenere conto, cio una grossa opportunit di evoluzione. A seconda di come si tratta
un conflitto, si pu andare in una situazione profonda dinamica che fa emergere lombra che noi come
Operatori non dovremmo toccare oppure si pu mettere lattenzione sulla la possibilit evolutiva che essa
offre. Questa possibilit evolutiva lo scopo del Counselor Olistico.

Nitamo MONTECUCCO
Diciamo che ci che tu hai definito adesso la base di quello che noi chiamiamo la crescita umana o lo
sviluppo del potenziale umano. Significa che una persona dovrebbe vivere, questo il nostro modello di
base. La persona vive con un centro di coscienza e con infiniti strumenti nella vita. Quindi, ha i piedi per
camminare, le gambe per correre, ha le mani per prendere e per abbracciare, ha gli occhi per vedere, ha le
orecchie. Ma se qualcosa nella vita comincia a toglierci le orecchie, toglierci gli occhi, segarci le gambe,
noi ovviamente viviamo una vita che non piena, che non forse poi alla fine una vita nella sua
completezza. Immaginiamoci che se noi parliamo di questa metafora a livello psicologico, noi abbiamo
delle funzioni psichiche e delle funzioni energetiche.

Abbiamo la vitalit, la sessualit, laffettivit, abbiamo la creativit, la comprensione, lo scambio, il
divertimento, la creazione. Tutto questo parte delluniverso psichico. La complessit di queste forze ci
d una vita piena, piena nella sua semplicit, rotonda. Noi ci rendiamo conto che viviamo in una societ
altamente innaturale che si allontanata dalla natura e dagli eventi del cuore umano e che in tutte le
scuole del mondo non esiste una materia che sia cuore, che sia relazione, che sia piacere di esistere,
intelligenza emozionale. Adesso la stanno introducendo un pochino nelle scuole pi elevate, ma
lintelligenza emozionale non ancora cuore. E tutto ci devastante. Un bambino o una bambina che
hanno delle grandi potenzialit non vengono nemmeno presi in considerazione: se sai bene la matematica,
bene, se non sai, prendi quattro e vieni rimandato, punto. Cio noi consideriamo che la vita ti ostacola
nellespressione o nel funzionamento di alcune attivit fisiche o psichiche e se noi prendiamo anche solo
coscienza di questa mancanza possiamo in qualche modo aiutare la persona a riprendere il gioco della
vita, e quindi riprendere possesso di un potenziale che per qualsiasi ragione stato inutilizzato.


Gli strumenti operativi del counselor olistico
Nel lavoro dellOperatore o del Counselor Olistico noi lavoriamo con il processo della consapevolezza:
non utilizziamo strumenti terapeutici, ma strumenti di consapevolezza. Anche solo mettendo la persona
in contatto con quello che gli mancato nella vita, la consapevolezza dei propri limiti, ogni evento della
vita pu diventare un evento utile alla crescita. Perch ogni evento ci d un certo senso, una
comprensione, da non intendere, come ipotizzano i New Agers, che "ogni evento ha un senso" come se
tutto fosse completamente preordinato. Questo un punto che bisogna rimarcare, perch mentre
all'interno del meccanicismo vigge il principio opposto secondo cui: "niente ha senso e tutto avviene per
caso, o per causa effetto"; nella parte pi immaginifica della New Age, tutto ha un sens. Io ogni volta che
vado alle conferenze incontro qualche signora che mi guarda con aria commossa e mi dice: Ah, dott.
Montecucco, finalmente ci incontriamo e naturalmente niente avviene per caso. S, certo, esistono
sicuramente nella vita degli avvenimenti sincronici che sono dei momenti rari, non comuni. Tu incontri
casualmente il panettiere, il fornaio, incontri casualmente quattromila persone per la strada e poi, ogni
tanto ne incontri una che fa la differenza, che sincronica con la tua anima, e dici: Ah, questo un
incontro fondamentale! A volte la vai a cercare questa persona, a volte ti arriva, nel senso che se stai
vivendo un certo tipo di momento vai a cercare i maestri spirituali, vai a cercare i guaritori. A volte ti
arrivano e questo diventa un evento sincronico, altamente significativo per la tua vita. Quindi noi
abbiamo una vita altamente casuale con degli eventi altamente significativi. E man mano la nostra
evoluzione cresce, man mano la nostra vita da casuale - perch siamo inconsci e quindi casuale -
diventa consapevole e quindi significativa. E allora la vita la scegliamo noi e allora moltiplichiamo la
sequenza degli eventi significativi. Cos nella malattia.

Il caso e la sincronicit: una visione di equilibrio
Il crollo della diga del Vajont, che ha ucciso migliaia di persone, stato assolutamente casuale. Non che
il karma di quelle persone sapeva che la diga sarebbe stata costruita male ed ha fatto s che le anime si
incarnassero l per soffrire e morire. E che tutti quei bastardi che muoiono in Africa sono persone che
hanno fatto del male e sono l per soffrire: cos si puliscono dal karma cattivo. E unidiozia pensare che
qualsiasi malattia sia dovuta a una causa ben precisa. Quellidiota di scuola di Dethlefsen e altri simili che
sostengono che tutto ha un senso sbagliano, non vero, unidiozia. Tant vero che se avesse un
senso e tu lo conosci, riusciresti a curarlo. Se un qualcosa di psichico che dipende dalla tua volont
,anche inconscia, tu la fai diventare conscia e questo processo ti cura, cosa tuttaltro che vera.
Quindi, sappiamo purtroppo che esistono una serie di malattie di cui non abbiamo nessun dato n noi n
in Germania n in America n i maestri spirituali n gli illuminati n i ciarlatani, nessuno. Esiste una certa
fascia di malattie, magari una certa quantit di casualit, una certa quantit di significativit, di karma, di
psicosomatica. In quel caso puoi migliorare grandemente la situazione lavorando sulla parte significativa.
Esistono in qualche caso delle malattie dovute ad unalterazione psichica ed in quel caso, se le prendi in
carico e loro lo vogliono veramente,si pu riuscire a guarire la persona. Sappiamo tutto questo, sappiamo
con la nostra intelligenza e apertura. Sappiamo come in tutte le antiche tradizioni che il mondo diviso in
una parte di caos e in una parte di Logos. Esistono due leggi in fisica: la legge dellentropia che causa il
decadimento, e la legge della sintropia, della negaentropia per cui pian piano le cose si aggregano,
crescono e si sviluppano. Queste due energie sono contemporanee nellantichit le chiamavano Caos e
Logos. Kamas lenergia che tende alla disgregazione al basso; mentre altre energie, tra cui linerzia
portano il fuoco verso lalto. Cos la pianta pu crescere. Quindi ogni cosa ha un ciclo, la pianta cresce e
poi muore., Il corpo da una cellula diventa un corpo vivo e vegeto per tanti anni e poi c linvoluzione e
la morte. Pensate quanti codici genetici sbagliati vengon fuori: vengono fuori bambini o incidenti, esiste
Cernobyl, esistono tumori da sostanze chimiche, bambini che muoiono giovani da leucemie. A volte non
c dentro il karma, c solo un evento casuale. Ma anche in quellevento, se tu a maggior ragione come
medico o psicologo o anche come Counselor capisci anche la casualit dellevento, ci nondimeno anche
un evento casuale pu diventare un evento significativo. Quindi non che tu hai una colpa, ma
laccettazione di quellevento ci mette in uno spazio di consapevolezza di essere nellesistenza.

Laccettazione della realt cos com
Questa una grandissima comprensione. Le scuole vere di spiritualit invitavano i discepoli a vivere ogni
evento della vita, anche quelli casuali, come significativi per la propria crescita. Tu sei un umile essere
vivente nella grande esistenza, ognitanto ti succede qualche cosa - ti tagliano una gamba, hai un incidente,
ti muore qualcuno e hai un grande dolore - puoi arrabbiarti orifiutare l'evento oppure dire semplicemente
ok, lo accetto, accetto anche la parte negativa. E questo porta una crescita umana enorme. Questo
apre il cuore, se non lo accetti chiudi il cuore e ti arrabbi. Se apri il cuore, lo accetti anche se non capisci
il perch. Poich accettare che non c un perch fa accadere dentro di te un meccanismo di crescita
profondissimo.

Roberto SASSONE
Bisogna anche dire che c un fatto energetico ben preciso, perch laccettazione profonda di una
sofferenza e di una difficolt non avviene mai attraverso una semplice presa di coscienza dellevento (
qui la differenza del Counselor Olistico), ma avviene perch si riesce ad attivare il livello del cuore. Il
livello del cuore il livello della vera presenza e coscienza di s. E il livello del cuore corrisponde ad un
centro dinamico di energia molto potente, che, fra le varie qualit, ha quella di trasformare le energie che
non riescono ad essere utilizzate o che si collegano su una polarit negativa. Quindi, importante
comprendere che c una differenza fondamentale tra il far capire al cliente un suo problema e far
comprendere il problema, perch comprendere non tocca il livello mentale, ma quello della sua Presenza
nel cuore, capace di trasformare. Questo lo approfondiremo nei capitoli successivi perch un grande
strumento terapeutico in chiave positiva. Comprendere vuol dire prendere dentro, prendere in s con la
capacit trasformativa del cuore; laccettazione di per s una capacit trasformativa: il cuore non
capisce, ma accetta e accoglie

Luisa BARBATO
Vorrei sottolineare una cosa. Dal momento che tutto unito, lavorando con le persone per esempio sul
piede, sulla schiena, sul corpo con la danza, ci pu far emergere problemi psicologici che il Counselor
non dove curare, per pu fare benissimo un lavoro di accettazione, di testimonianza anche del cuore.
Inoltre la presenza dellOperatore in qualche maniera gi permette alla persona un processo di
trasformazione che se vuole, pu approfondire con uno psicologo o psicoterapeuta. Ricordo una volta
sono stata invitata, in quanto psicoterapeuta, ad un Convegno che trattava problematiche sulla schiena e
mi hanno invitata per quanto riguardava la parte psicoterapeutica legata al corpo. Molti di questi
fisioterapeuti affermavano che lavorando sulla schiena, o altre zone del corpo, le persone tiravano fuori
moltissime emozioni. Queste avevano due posizioni fondamentali:: la fuga, che era chiudere velocemente
il rapporto, oppure se cera unaccoglienza ne parlavano. Quindi che fare in questa situazione? Questa
idea della presenza centrata ed accogliente che non va specificatamente a cercare qual la causa gi un
modo per avviare un processo che quella persona porta avanti.

Roberto SASSONE
Questo significa che lOperatore olistico deve conoscere un processo e seguire un percorso
dindividuazione e quindi avere una pratica meditativa, perch se non in grado di entrare in questa
percezione di presenza, tutti questi discorsi decadono.


Transfert e controtransfert: la logica delle proiezioni
Luisa BARBATO:
Questo il punto pi delicato di tutta la questione ed il punto del transfert, nel senso che comunque
dopo alcuni incontri che si lavora su alcune parti del corpo della persona, inevitabilmente si crea il
transfert. Una delle obiezioni che viene fatta che se si rimane l anche solo in accettazione avviene il
transfert. Per chiarire, qualsiasi processo di cambiamento psichico ha bisogno di una relazione, non
avviene cos per caso. Pu accadere anche casualmente, per, si ritiene nellaccadere normale dei
movimenti psichici il tramite, il mezzo attraverso il quale avviene linizio del cambiamento. Gi uno stato
di centratura, di accettazione o di empatia dellaltro crea subito una relazione preferenziale. Quindi,
laltro viene letto come il testimone, colui che accoglie preferenzialmente le nostre tematiche: questo
legame si chiama transfert. Il transfert proiettivo, per cui quando inizia il transfert, laltro se in uno
stato neutra, di accoglimento, automaticamente diventa lo specchio delle cose dette. Se il cliente ha avuto
un genitore persecutorio, magari in questa posizione di neutralit legger subito uninquisizione, ovvero
qualcuno che lo sta giudicando. Se il bisogno trovare un accoglimento, cercher una persona che lo
accoglier, nel silenzio possiamo leggere laccettazione. Quindi, importante anche capire come gestire
questo transfert, cio del legame preferenziale che questa persona crea con noi. Anche l riuscire a
vedere il momento in cui si sta sviluppando troppo, quindi per tutta questa parte di tematiche interiori
inviare poi, in qualche maniera trasmettere, fare da ponte in modo che questo transfert si ricrei con uno
psicologo o psicoterapeuta.

Nitamo MONTECUCCO:
Ogni volta che si instaura una relazione non neutra, immediatamente questa persona tender a proiettare o
il padre o la madre o lamico o lamante (poi ci sono variazioni). Essenzialmente la cosa fondamentale
che proietter su di voi una figura che quella che ha avuto pi a cuore o che gli piacerebbe e attraverso
questa proiezione viene veicolata unenorme quantit di emozioni. Il livello emozionale estremamente
carico: non semplicemente ti voglio bene, sei una cara persona, mi stai aiutando, ma c tutta
unaspettativa che conforme alla figura che sta proiettando. Escono una serie enorme di istanze, non
solo, anche se questa proiezione non avviene in modo eclatante, comunque si vengono ad instaurare nel
rapporto una serie di proiezioni emozionali. A titolo di esempio, se questa persona abituata da tutta la
vita ad arrabbiarsi, naturalmente si arrabbiar anche con voi. Anche questo parte del processo del
transfert a livello emozionale. Quindi, voi vedete che una persona vi rifiuta dicendo ma questo io lho
gi fatto, ma cosa mi stai dicendo! oppure vi sorride sempre e vi dice sempre s, s, s hai ragione, certo,
certo o che fa cose a livello psicoemozionale, non dipendenti strettamente da voi . La comprensione del
transfert fondamentale. Larte dellAikido terapeutico quella di permettere a queste energie di
muoversi con fluidit, con coscienza, sentirle, non far finta che non ci siano, ma muoverle in modo
assolutamente congruo per quello che il vostro lavoro. Lo psicoterapeuta deve operare ad un un altro
livello di intervento.

Roberto SASSONE
Per questo importante che ognuno abbia unidea delle strutture caratteriali. Provate ad immaginare un
Operatore olistico che,di fronte ad uno psicopatico, per fargli capire delle cose, lo contraddice. o di fronte
ad un orale che quindi sta in una continua richiesta damore - si propone come un grande seno per
cercare di soddisfare questo suo bisogno: cos fa il gioco dellorale e non se lo scolla pi. Bisogna quindi
sapere cosa NON fare per evitare questi guai.

Luisa BARBATO:
Importante non aver paura. Io ho sentito in questo Convegno che cera molta paura nello scoprire che si
sta creando questa portata emozionale, di cui in qualche maniera uno non si sente responsabile, non si
sente che il suo mestiere. Non abbiate paura, perch il meccanismo della creazione del transfert
praticamente quasi automatico quando si vanno a toccare certi punti o si entra in una relazione
terapeutica. Quindi, molto importante accettarlo nellordine delle cose e accettarlo sapendo che poi non
deve essere gestito.

Nitamo MONTECUCCO:
Il contro-transfert, nella sua accezione pi semplice, che voi, come Operatori, avete delle aspettative o
delle proiezioni sulla persona. Un classico comune tra Operatori olistici che la persona che ha paura di
liberarsi dallambito familiare. Quando voi avevate lavorato sulla stessa paura ne eravate usciti in tre
anni, ma vi aspettate che lui ne esca in tre mesi. Ecco, le aspettative, le proiezioni tipo: ma che
belluomo! oppure ma che persona antipatica o ma che persona dura, sembra mia mamma, adesso
gliela faccio vedere, le far i punti psicosomatici pi dolorosi del piede. Questo livello di contro-
transfert molto presente.

Marifa DE BENEDETTI:
A questo punto, secondo me, giusto considerare lo stato di presenza. La risoluzione pi facile, se si
riesce, sempre lo stato di presenza che corrisponde anche in parte allo stato naturale dellessere che non
ha proiezioni, non si identifica con lego. Quindi il cliente non ha pi bisogno di proiettare quando dimora
nello stato di presenza, il Counselor non ha bisogno di proiettare o di avere aspettative quando
stabilizzato nello stato di presenza.

Il concetto di malattia
Nitamo MONTECUCCO:
Trovare un paziente che in questo stato rarissimo, per tendenzialmente questo il nostro obiettivo.
Comunque ricordiamoci che se non riusciamo davvero, significa che noi non siamo realmente in uno stato
di presenza.
Vorrei fare delle considerazioni generali nell'ambito della psicologia olistica e della crescita umana. La
malattia veniva considerata come una NON comprensione delle leggi dellesistenza. La legge del Tao,
la legge del Dharma semplicemente la legge di come va il mondo, non come va il mondo degli esseri
umani. Sappiamo anche che dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo degli esseri umani va in una
direzione innaturale che bene conoscere, ma da cui possiamo anche dissociarci. Mentre le leggi
dellesistenza, ovvero laccadimento degli eventi nel positivo e nel negativo, una base di saggezza che
possiamo acquisire, a cui possiamo attingere attraverso esperienze, letture ecc. e se ci riusciamo a
conformare con questa legge dellesistenza, noi siamo in uno stato non solo di presenza nostra interna, ma
di presenza allinterno di una vita: la nostra vita. Ecco, questo processo, se noi lo rendiamo abbastanza
semplice non sono 14 equazioni abbastanza complicate proprio il senso di come la vita e la morte
continuano il loro ciclo.
Vi faccio un esempio semplice: nella nostra iconografia sociale e culturale la coppia un archetipo finto,
un falso storico, vissero felici e contenti fino alla fine dei loro giorni. Quante persone avete
conosciuto nella vostra vita che vissero felici e contenti fino alla fine dei loro giorni? Intanto, hanno
sempre litigato, nella maggioranza dei casi si sono separati, alcun volte subito, alcune volte
massacrandosi, quando andava bene, restavano moderatamente amici (basta che non mi stai troppo
addosso). Quindi, noi abbiamo delle strutture sociali che non ci danno veramente la visione di ci che
una vera relazione, per cui noi non abbiamo veramente il senso di cos la legge dellesistenza. Noi
abbiamo una vita sociale che mette in evidenza per esempio della sessualit, una serie di aspetti eclatanti,
le grandi performances di Nove settimane e mezzo ed elimina tutta una serie di istanze reali, dove la
morte non viene quasi mai affrontata, dove larroganza sociale, il divario sociale, non vengono quasi mai
toccati, per cui chi ha pi ego, chi ha pi palle, chi pi arrogante, vince. E va bene cos. Da una parte
vedi larrogante e dallaltra parte vedi chi non ha niente da mangiare e che c una disparit di trattamento
economico, per cui uno ha valore e laltro una merda. Noi dobbiamo assolutamente essere consci della
legge dellesistenza nella sua accezione pi vasta. Quel grande mistico che fu Alce Nero parlava del
Grande Cerchio del mondo, il Grande Spirito della terra. Ad un certo momento questo mistico
nordamericano vide il mondo e percep questa sottile esistenza, fatta di vita e di morte, fatta di relazioni.
Questo sottile elemento che larmonia, lamore, lintelligenza tra le relazioni anche tra i pi semplici
esseri viventi e tra i pi complessi, e ne comprese il senso globale.
Ecco, allora quando noi riusciamo a capire il senso di come realmente lesistenza si muove, possiamo
cogliere il cuore profondo che batte dentro gli esseri umani, dentro le relazioni, riusciamo a far fare anche
dei passi chiamiamoli di saggezza, non di conoscenza. di scienza, ma di una sottile saggezza che a volte
pu arrivare, pu arrivare in ogni momento. E che se comunque anche non arriva, possiamo attendere,
possiamo entrare in uno spazio vuoto. Nellantica tradizione a volte le malattie venivano semplicemente
curate con lattesa. Cera una serie di malattie, tra cui molte malattie psichiatriche che venivano curate
con il silenzio. Prendevano la persona malata e la mettevano in uno spazio di relativo isolamento:
mangiava tranquillo da solo, trovava tutto pronto non aveva scambi per parecchio tempo durante il quale
poteva rivedere che cosera successo. A volte anche questo diventa un processo di cura.

Counseling come presenza empatica
Quello che di base per voi come Counselor fondamentale, proprio latteggiamento della presenza,
soprattutto ricordando il silenzio. Quando ascoltate la persona, e gi dallinizio della relazione questo
avviene, se voi entrate in uno spazio di profondissimo silenzio chiamiamola di meditazione, di silenzio
ricettivo vi svuotate di tutto quello che accade dentro di voi e ascoltate, andate in questo spazio di
relativa saggezza, dove la persona si sente accolta e dove comincia ad accadere qualche cosa su un livello
umano e gi questo rappresenta un livello alto di guarigione, di consolazione, di prendersi cura, di aiutare
una persona. Gli offri un contesto dove riversare le tensioni emozionali, psichiche e c unapertura, una
ricettivit, una presenza. Come un contenitore umano, una persona che semplicemente l per te, anche se
non sa fare niente, anche se non far niente, ma semplicemente c e ti ascolta.

Luisa BARBATO:
Bisogna dire che il silenzio sembra una cosa semplice, ma difficile, bene che lo sappiate. Il non fare
spesso pi difficile che il fare. Anche perch delle volte le reattivit delle persone vi porta a dover dir
qualcosa e fare qualche cosa. E indietreggiare, stare nella posizione di chi osserva e stare un passo
indietro e non interferire difficile .

Nitamo MONTECUCCO:
Allinterno dellAccademia faccio compiere una serie di esercizi che rappresentano questa differenza tra
il fare e il non fare ed entrare in uno spazio di silenzio per esempio quando vi chiedo di mettervi uno di
fronte allaltro in silenzio e semplicemente attivare la percezione del contatto tra cuore e cuore, tra pancia
e pancia, tra testa e testa, e entrare poi in uno spazio di silenzio. E come quando facevamo gli esercizi di
vedere le caratteristiche della persona in modo giudicante e poi cercare di spogliarci di questi giudizi e
vedere invece dietro la faccia della persona gli occhi, la presenza, il silenzio di queste persone ed
includerle. Tutta quella serie di esercizi (che poi vorrei fare molto brevemente nei prossimi giorni) sono
fondamentali proprio per questa dinamica sottile molto importante.
Lo stato di presenza la stessa cosa. Presenza anche quando sei attivo: puoi farle un massaggio ed
essere molto presente. Puoi fare un massaggio e intanto pensare: Adesso vado in automatico e intanto
penso che cosa devo fare di spesa, ci significa essere tutto da unaltra parte. Non essere nel qui e ora,
essere centrato su di te perch quando sei centrato sei in uno spazio vuoto ti permette di agire in un
modo particolare. Speriamo di aver la fortuna di poter fare questo nella scuola quadriennale di
psicoterapia, perch secondo me, dovrebbe essere il centro di ogni scuola di psicoterapia.. Personalmente
ho puntato enormemente sullOperatore olistico e sul Counselor Olistico, perch ritengo che siano quegli
operatori che nonostante non posseggano le grandi conoscenze di sette anni di medicina o cinque pi
quattro nove di psicologia, di conoscenze estesissime, abbiano invece colto il senso umano pi profondo e
importante. Quindi, possono trasmettere la presenza, laccettazione, il cuore, i valori umani in modo
diretto e molto semplice e a basso costo, perch costa meno fare una visita da un Operatore olistico che
non da un medico, ma in questo modo per si moltiplica la trasmissione, libridazione, la trasmissione
anche del lavoro su di s. Questo pu permettere alla nostra societ di accelerare il processo di
superamento della crisi che ormai imminente., Ancora oggi non si sa se riusciremo a superarla.
Quando abbiamo fatto lincontro di giugno a Lucca vi ho citato un articolo apparso su La Repubblica:
entro 5 anni il barile di petrolio coster 100 dollari. Io ho detto, secondo me, se va bene tra tre anni; se
va male, come purtroppo immagino, tra due anni/due anni e mezzo. Adesso siamo gi a 68 dollari da
giugno, era gi un delirio 50 dollari, aumentato quasi del 25%. Ma cosa succeder quando nel 2010 il
petrolio arriver ai 200 dollari al barile? Stiamo accelerando la situazione di crisi energetica in modo
pazzesco. Quindi, ricordatevi, giusto per essere chiari, a Erice, Zichichi ha fatto riunire una serie di
scienziati tutti daccordo sulluso dellenergia atomica e delle centrali nucleari. Non hanno parlato una
sola volta dello smaltimento delle scorie. Come se la centrale fosse sicura: e le scorie del Nord Corea,
dove sono andate a finire? E le scorie delle venti centrali cinesi, dove sono andate a finire? E quelle
tedesche, e quelle francesi? Come mai i francesi stanno smantellando le loro centrali?
Quindi lunica cosa che noi possiamo concepire - e lo dico con grande consapevolezza - che lOperatore
olistico (come persona che pur non avendo un training lunghissimo, ma un training medio-breve) pu
acquisire gli strumenti di crescita umana importanti e trasmetterli (alle altre persone) e fare in modo che
la consapevolezza individuale aumenti velocemente e quindi che, a livello sociale, si possa arrivare al
raggiungimento della massa critica delle persone consapevoli. Questo fondamentale per bilanciare
questa tremenda forza delle multinazionali e dei gruppi di potere che, invece, vogliono un mondo
completamente devastato ecologicamente, ma per loro ricco. Quindi, noi abbiamo questa grande
opportunit che lacquisizione della consapevolezza come Counselor e Operatori olistici.
Quello che a noi in questo momento serve capire lUnit umana. Poi andremo ad avere una visione pi
precisa, ma quello che ci serve stabilire con molta precisione la percezione che noi abbiamo di essere
unUnit. Questo il punto fondamentale: questa percezione, questa coscienza unitaria la possiamo
chiamare il S, lanima, in tanti modi, ma che ha come caratteristica sempre di essere nel corpo. Questa
percezione parte dal corpo e resta nel corpo. Non sono viaggi astrali, non sono percezioni extra-corporee,
non sono andare fuori di testa, ma una percezione che parte del corpo ed legata al corpo. Questo fino
a un certo punto di evoluzione oltre il quale noi non andiamo e non ci interessa toccare.

Le persone non hanno una percezione globale di s
Le persone normalmente non hanno la percezione di s. Partiamo da questo punto di partenza che
fondamentale. Se, come abbiamo visto prima, lessere umano fatto di tante parti, e se queste parti
corrispondono ad una psiche, se non c unit significa che noi siamo frammentati con un Io formato da
tante sub-personalit. Questo ormai un dato assolutamente acquisito dalla psicologia moderna: le
persone hanno una serie di sub-personalit (la tecnica del Dialogo delle Voci non psicoterapia, ma una
tecnica di Counseling: questo un dato importantissimo). La tecnica molto dolce, forte e utile. Il
Dialogo delle Voci mette in evidenza il S e voi vedrete dei salti molto evidenti da una personalit
allaltra.
Il punto fondamentale da cui noi partiamo che, quando la persona arriva (a meno che non abbia gi fatto
un lavoro su di s), non ha una percezione integra del proprio essere, n nel corpo n nella mente. Se voi
gli chiedete: chiudi gli occhi e senti tutto il corpo, sente tutto il corpo , se va bene, al 20-30%. Se gli
dici senti la mano destra la sente benissimo. Tutte le parti le sente benissimo, ma se tu gli chiedi sentiti
ununit, sentiti un insieme, non ce la fa a sentirlo.
Noi ogni anno facciamo il gruppo della Guarigione della testa. E il gruppo fondamentale del processo
della crescita, dove mettiamo le persone in contatto con questa realt. Tutti, indiscutibilmente, anche
gente che fa meditazione o yoga o tai-chi da tanti anni, se tu gli chiedi di sentire il corpo unito lo sentono,
se va bene, al 30%. Quelli che lo sentono benissimo, al 50%. Dopo due giorni di lavoro, di integrazione
delle parti corporee, di consapevolezza delle energie corporee, orientate alla presenza, arrivano di solito al
sabato pomeriggio o domenica pomeriggio ad avere degli sprazzi, dei momenti di pochi minuti, dove
hanno una certa percezione di s, diciamo sopra il 50%, 60, 70%. Questo lavoro di integrit delle energie
normalmente nelle vecchie tradizioni richiede dai sette ai quattordici anni di meditazione costante. E un
training lunghissimo, non una cosa che uno acquisisce cos. In questo training, appunto le varie parti che
sono il corpo, le gambe, la psiche, la creativit, lamore, la rabbia, la paura vengono re-incluse e
comprese nellunit psicofisica. Quindi, la psiche alla fine si trova ad essere un processo di inclusione di
tutte le energie. E un centro che non importa quale sia, un centro come diceva Gurdjieff di gravit
permanente.
Immaginiamoci lo stato psicofisico della persona che ha somatizzato una chiusura del cuore gi da
bambino: i genitori non avevano presenza, non avevano coscienza, non potevano trasmetterla. Qualche
volta nella vita normale la presenza era un po di amorevolezza, un po di affetto, un po di gioco ma il
punto centrale che da bambini si chiude il senso dellesistere come totalit. E questo significa che si
chiude il cuore, le energie sono basse, ristagnano nella pancia , perch non salgono al cuore, le energie
alte non scendono. Quindi, i grandi blocchi il blocco della gola fra la testa e il cuore, il blocco del
diaframma tra il cuore e la pancia, il blocco del bacino, tra la pancia e il sesso, il blocco del VI tra le
energie centrali della testa e le energie di apertura verso lalto, i blocchi classici delle gambe (piedi e
ginocchia) perch non c una messa a terra, i blocchi delle spalle e dei polsi e delle mani perch il cuore
non pu fluire in maniera naturale verso la periferia. A livello psichico questi blocchi somatici provocano
una parallela frammentazione a livello psichico. Quindi la frammentazione dellidentit il nostro stato
acquisito a livello culturale nel nostro tempo presente. Se noi ritorniamo attraverso un lavoro psicologico,
emozionale, fisico, energetico a far fluire e liberare le emozioni e i pensieri che bloccano le varie zone del
corpo, ritorniamo a un corpo sano, normale, ad uno stato di presenza fisica integra. Da questo stato di
presenza fisica noi ci auguriamo che la persona riesca a ritrovare una centralit dellessere ancora pi
forte e attraverso i processi di meditazione arrivare ad un livello dove lenergia interna diventa
assolutamente viva, esuberante, intensa, ed eventualmente arrivare a quello spazio di fusione, di unit che
tutte le scuole del passato e del presente continuano a ricordarci.





















oooOOOooo


NEUROPSICOLOGIA: L'UNITA' DI
COSCIENZA E I BLOCCHI PSICOSOMATICI


Il primo blocco psicosomatico: la chiusura del centro della coscienza
Passiamo al comprensione del cervello (fig.38 del libro Psicosomatica Olistica). Partiamo da questa
mappa semplice. Questo il cervello visto dal basso. E sezionato, ma sarebbe il canale che scende nella
colonna vertebrale. Questa zona rossa la zona del ponte bulbo-cervelletto, la zona verde in realt la
parte della corteccia temporale laterale che scende gi, ma immaginiamoci che dietro in tutta questa
zona centrale c il cervello limbico, la zona emozionale, e la parte alta del cervello soprattutto i lobi
frontali e prefrontali la parte pi evoluta dellintero sistema. In questa zona qua c il chiasma ottico,
lincrocio dei nervi ottici. In questa sottile zona del centro del cervello c il talamo e lipotalamo: il
centro del cervello. Noi sappiamo che tutte le informazioni salgono qua e da qua vanno o al cervelletto, o
al sistema limbico, dal sistema limbico alla corteccia e poi ritornano sempre qua. Quindi, c questo
giro e questo giro quello che dicevamo prima il feed-back della coscienza. Se noi vogliamo
antropomorfizzare questo livello, possiamo vedere che questa parte corrisponde esattamente alla parte
sotto-diaframmatica, la parte rossa che il cervello rettile corrisponde alla pancia; la parte intermedia
dellessere umano che il sistema limbico corrisponde al cuore e alla fascia intermedia che il cervello
mammifero, e la parte neocorticale corrisponde al cervello umano superiore.
Ecco, nella fig.40, che rappresenta la I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche, il punto centrale del
cuore cerebrale ritorna ad essere esattamente sul cuore fisico. Nel cervello rettile, in basso, ci sono i centri
istintivo-motori sessuali; nel cervello mammifero, in mezzo, vi sono in generale a livello di cuore come
funzione affettiva, sono i centri emozionale-affettivi; questi della neo corteccia in alto sono i centri
cognitivi intellettuali, razionali-intuitivi, ma il centro dellessere comunque dove noi ci segnamo con la
mano quando diciamo io, qua sul cuore.

Riportare tutto al centro dellessere: la I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche
La I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ci ricorda che: se il punto di coscienza centrale e attivo
tutte parti del corpo-mente sono in contatto con il s, il centro dellidentit, e quindi anche tra di loro;
mentre se il centro addormentato o chiuso ogni parte sar a se stante, senza un centro realmente
operante, e la persona si sentir isolata, frammentata, divisa. Questa prima mappa, volutamente
semplificata, fondamentale proprio per capire come nellessere umano noi possiamo immediatamente
riconoscere il primo blocco, il pi importante: il vuoto del centro dellessere. Da questo blocco centrale
nascono tutti i principali blocchi e disturbi, cio nasce la frammentazione del nostro essere. Cos, in modo
assolutamente semplice, ci ricordiamo anche il punto essenziale del counseling olistico: quello di
riportare ogni elemento al centro dellessere, ossia di risvegliare lesperienza dellessere. Quindi, noi
avremo per quanto riguarda la totalit dellessere, persone che saranno parzialmente prive di questa
percezione centrale di questa coscienza centrale dellintero essere. Cio avranno poco contatto del s con
il corpo, non sentiranno il corpo, non sentiranno i limiti del corpo, non saranno in contatto con la loro
forza. Avremo persone che non hanno contatto tra il s, lidentit centrale con la parte intermedia - non
hanno contatto emozionale, hanno il cuore chiuso - e non hanno contatto con la parte intellettuale, oppure
avremo persone che hanno questa parte fisica estremamente radicata e forte: sono molto fisici, sono quelli
che hanno il pelo sullo stomaco scopo, mangio, dormo, chi se ne frega. Oppure ci sono quelli che
lavorano essenzialmente sul piano emozionale (immaginiamoci il 99% delle canzoni, delle storie, delle
telenovelas, dei film sono tutti su livello intermedio) e quindi vivono completamente persi nel mondo
delle relazioni affettive. Oppure ci sono quelli che hanno optato per la mente e sono completamente persi
nella testa: pensano, pensano, pensano e quando fanno lamore pensano, quando sono nellamicizia
pensano, vivono il corpo e pensano, e ogni cosa la fanno attraverso il pensiero.
Successivamente vedremo queste tre grandi tipologie e quelli che poi saranno i grandi comportamenti e le
grandi formazioni del carattere della persona. Chiaramente se una persona gi dallutero non ha avuto una
mamma che aveva una chiara percezione del corpo, aveva una mamma schizzata, diventa uno schizoide,
non sente pi il corpo, perch gli mancato il nutrimento/le energie rosse, basse del corpo.

La polarit maschile-femminile: la II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche
Un altro dei fatti importantissimi sul cervello questo: immaginiamo allinizio come una cellula uovo
dove le energie del DNA femminile e del DNA maschile del padre e della madre, si intrecciano, come
nelle cellule del cervello. Mezzo cervello maschile mezzo cervello femminile e fra di loro, se scorre
bene lenergia si crea lunit, piacere, sesso nel senso pi lato possibile. Questo tipo di meccanismo se noi
lo dobbiamo riportare alla dualit, abbiamo proprio la dualit: aree diverse con funzioni molto differenti
che vengono integrate sempre. A sinistra abbiamo ci che sar dalla parte destra del corpo, a destra del
cervello quello che sar nella mano sinistra, nel linguaggio, abilit musicali, il senso della bellezza,
intuizione, fantasia, ecc. Queste sono le qualit dei due lati del cervello.
Ancora una mappa (fig. 41) che mostra la II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche. Questa Tavola
rappresenta un altro dei capitoli importantissimi della polarit psichica - maschile femminile, in altre
parole le zone fisiche del cervello corrispondono alle zone psichiche-emozionali del cervello. Ogni area
del cervello come se fosse una mente, una psiche, unanima che la anima e la fa crescere. Quando i
mammiferi si sviluppano sui rettili, sviluppano una parte che era gi nei rettili, ma gli danno pi spazio,
pi elaborazione. Allora questa mappa ci parla dello YIN e dello YANG, dei due lati. Mettiamo lo YANG
sulla destra, il sistema simpatico, le grandi attivit che produce il sistema dellattivazione e qua il pi
passivo, il pi ricettivo che YIN, il parasimpatico. Questa una mappa incrociata e complessa che ci fa
vedere le grandi polarit. Nel cervello sono lemisfero sinistro e lemisfero destro che in gran parte sono
connesse, ma non sono la stessa cosa. Sono strettamente connesse con i polari del sistema nervoso che nel
corpo corrispondono a Milza e Fegato che sono due organi pi polari del corpo. I Reni sono
specularmente uguali, i Polmoni sono uguali, i testicoli sono uguali, ma lunica cosa fortemente
nellambito della polarit sono Fegato e Milza. Il Fegato veniva chiamato Surya Chakra, il chakra del
Sole, e Chandra chakra, il chakra della Milza, della luna, della femminilit.

I tre cervelli e le tre energie psichiche: la III Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche
Vi faccio un piccolo passaggio. Vediamo (nella fig. 43, che rappresenta la III Tavola delle Equivalenze
Psicosomatiche) il cervello rettile, il cervello mammifero-emozionale e il cervello mentale-sensoriale.
Ricordiamo che nervi sensoriali - otttici, uditivi, olfattivi, gustativi - sono tutti della testa, partono dalla
testa e vanno direttamente alla testa. La percezione sensoriale, in senso corporeo, del cevello istintivo-
metabolico, per riflessa nella corteccia superiore, cellH omunculus sensitivus. Il sensoriale, i cinque
sensi, tranne il cinestesico, sono organizzati a livello diretto cerebrale, i nervi sono corti e diretti: locchio
tutto dentro il cervello; lolfattivo tutto dentro il cervello; lacustico quasi tutto dentro il cervello, per
cui sono proprio della parte mentale. La rappresentazione attraverso i sensi, i sensi alti, non in senso
corporeo una rappresentazione di testa. Il tatto invece dellistintivo-metabolico. Ricordiamo
comunque che a livello di cervello rettile noi abbiamo tute le percezioni somatiche, il contatto somatico,
per il mentale, la pelle il cervello. La pelle nel feto cio la superficie si introflette e costruisce il
sistema nervoso. Quindi il polo dei sensi il polo della coscienza diretta dellinformazione e quindi va nel
cervello. Questa la divisione classica).
Queste tre parti del cervello corrispondono:
il cervello rettile a pancia-gambe
il cervello mammifero emozionale-circolatorio, al cuore-torace
il cervello mentale-intellettuale alla parte superiore: testa.

Queste tre aree furono scoperte da un neurofisiologo che si chiamava Paul MacLean e sin dallinizio
scopr che nellessere umano non sono in contatto armonico tra di loro. Parla di schizo-neuro-fisiologia:
queste tre grandi personalit, queste tre grandi energie umane non sono vissute in modo fluido. Quindi, o
abbiamo troppa pancia, persone troppo istintive e fisiche, o persone pochissimo istintive, oppure troppo
emozionali o poco emozionali, o troppo mentali o poco mentali. Queste sono le tre grandi categorie che
corrispondono a delle iper-attivit o a delle inibizioni dei tre cervelli. Poi ci possono essere tutta una serie
di intrecci e considerazioni varie.
Vi faccio vedere (fig. 28) alcune mappe antiche, i tre fornelli o i tre riscaldatori che sono:
il fornello Tan-Tien inferiore che parla di sessualit
il fornello Tan-Tien medio del cuore
il fornello Tan-Tien superiore, chiamato anche Tao o Dao.

In tutte le tradizioni - p.es la cinese o la tibetana con i relativi chakra - le tre funzioni erano assolutamente
stabilite. Questa triplice divisione esisteva per tutte le categorie. C la parte dello spaccato del cervello,
questa zona bassa in rosso, questa parte intermedia il cervello rettile. Qui il talamo e lipotalamo e
questa lipofisi. Questo talamo e ipotalamo il centro del cervello e questa in alto tutta la corteccia. Se
volete vedere tridimensionalmente queste zone rosse e blu sono il cervello emozionale, questa
l'amigdala e questo lippocampo che la sede delle emozioni e delle memorie emozionali, quelli che
vengono chiamati i feeling tones, i toni emozionali. Molto interessanti sono questi bulbi olfattivi che sono
una delle parti pi emozionali e anche rettili del sistema sensoriale, perch nei bulbi olfattivi partono tutti
i sistemi di riconoscimento emozionale.
Una delle considerazioni importantissime per la professione di Counselor questa. Qua sono le aree del
cervello dove maggiormente viene prodotta endorfina, La zona del talamo e ipotalamo sono tra le due
maggiori produttrici. Come dire, quando il funzionamento di questa parte centrale del cervello ottima, il
cervello produce endorfine che ci danno la sensazione del piacere di esistere. Il talamo e lipotalamo
una zona immutata sia nel cervello rettile che nel cervello mammifero che nel cervello umano. E come
un centro che rimane assolutamente uguale. Cambia leggerissimamente il numero di connessioni di
complessit, ma la struttura uguale. E come dire, la coscienza uguale per tutti. La mia coscienza o
quella di un rettile non cambia, mentre invece da qua c questo giro: da qua le informazioni vanno al
sistema e tornano qua, diventano operative. Tutti gli animali, tutte le razze e anche le cellule producono
endorfine, tutto produce endorfine e piacere.
Diciamo, quindi, per riguardarlo a livello di mappe, se prendiamo il cervello umano possiamo vedere il
processo di evoluzione dal rettile come un energia che passa e che ritorna sempre a trovare il proprio
centro. Tutto il sistema nella sua complessit ha un unico centro di coscienza, a cui arrivano e da cui
ripartono tutte le informazioni e fanno questa rotazione. Guardate il movimento del campo
elettromagnetico: dal centro va allesterno e ritorna gi a spirale. Il campo elettromagnetico umano, dalla
testa ai piedi va esattamente nello stesso senso, continua a girare e non solo allinterno, ma anche
allesterno, quello che noi chiamiamo aura, il campo elettromagnetico intorno allessere umano viene
studiato esattamente come una forza che continua a girare. Le informazioni girano e continuano ad
arrivare alla coscienza. Io sono tutte le informazioni che ho e che ritornano al mio centro. Io sono le mie
informazioni. Se ce lo siamo dimenticati, noi eravamo comunque ununica cellula che si differenziata
nei tre sistemi, tre foglietti embrionali. Come la luce si differenzia in rosso, blu e verde che sono i tre
colori fondamentali o se sono per addizione rosso, giallo e blu, queste sono le tre energie fondamentali.
Ricordiamoci sempre che i tre sistemi nascono dallunit e rimangono unit.

La Mappa delle Energie Psicosomatiche Essenziali
Vediamo (fig. 44 o poster a colori della Mappa Psicosomatica Essenziale) questa Mappa Psicosomatica
Essenziale, che rappresenta la sintesi della tradizione yogica e taoista classica dellantichit e che ci parla
delle grandi energie emozionali umane. Qui entriamo proprio nel vivo della concezione psicosomatica.
I primi tre chakra sono le unit fondamentali del cervello rettile: la prima lEnergia rossa, viene dai
piedi, dallEnergia dei Reni, dallEnergia ancestrale, quella che i Cinesi dicono risiede nel punto di mezzo
dei Reni, la carica vitale che come quella pila che non potr essere ricaricata, che terminer con la
nostra morte. Una parte, invece, della nostra Energia potr essere ricaricata, ma la parte di Energia
ancestrale quella che : o ce lha o non ce lha. E secondo loro dipende del grado
orgonomico/energetico con cui i due genitori interagiscono, con cui si amano o hanno una buona
relazione sessuale. Dallinsieme di queste forze fisiche ed emozionali interiori nasce questo elemento
energetico.
Allora la prima Energia sale diritta dalla terra fino al Cuore: questa la prima Energia di terra, di Reni, di
forza, il grounding, la forza che ti fa spostare con vigore nel corpo, quella che ti fa sentire vivo e
forte, quella che ti tiene sulle gambe, che ti d quella presenza fisica. Se questa Energia viva, ti d
calore, il senso dellidentit e fa s che la psiche/lanima si senta incarnata, si senta nel corpo fisico. Se
questo canale debole, quasi assente, la persona non ha pi la parte bassa, non ha pi le palle (testicoli e
ovaie). Ricordatevi che a livello genetico nel feto esistono due gonadi che diventeranno o testicoli o ovaie
ed esistono due sistemi: i dotti del Muller e del Wolf, o scendono o si sviluppano quelli del Muller o si
sviluppano quelli del Wolf. Se si sviluppano quelli del Muller, diventi una donna, quindi queste due
gonadi scendono e diventano ovaie. Se si sviluppano quelle del Wolf, diventi un maschio e gli altri si
atrofizzano. Per noi abbiamo la totalit della potenzialit, ma le gonadi, le palle sono uguali, tanto negli
uomini, tanto nelle donne, cambiano la loro funzionalit. Questa lEnergia primaria.

Poi noi abbiamo unEnergia che passa principalmente dal Fegato, nasce da terra e ci porta lenergia che
chiamiamo vivacit, giocosit, movimento, dinamica, Yang. Prende ovviamente lenergia del primo
Chakra, ma la elabora pi verso lesterno. Dallaltra parte noi abbiamo lEnergia della Milza che viene
dal piede secondo la vecchia tradizione sia tibetana sia cinese e che l Energia della dolcezza e della
sensualit. Quando queste tre Energie sono in equilibrio tra di loro, il bambino ha il cuore aperto e vivo.
Sente il corpo fisico, sente la sua vivacit, gioca, felice di giocare, sente la sua tenerezza, la mamma che
lo abbraccia, felice di lasciarsi andare. Il sistema simpatico attivo, il sistema parasimpatico attivo e
c quello scambio armonico tra i due.

Il cuore il centro pilota: il Cyber del sistema
Dallalto noi abbiamo la prima Energia, quella dei Polmoni che dalla radice del naso scende e che
lEnergia dellaria: unEnergia fortemente associata alla mente. In tutte le tradizioni antiche laria e la
mente, vento e psiche, sono quasi sinonimi ed definita come quelle curiosit, quellintelligenza attiva,
creativa. E il bambino che scopre, conosce, si muove. Questa Energia del quinto livello ed quella che
permette alla persona di respirare. Questa unenergia che alimenta fortemente il Cuore, che gli d
respiro. Dallalto noi abbiamo queste due Energie che sono una psichica e laltra pi spirituale ancora che
la coscienza. La coscienza ha sede nel Cuore, ha sede parallelamente nel centro del cervello e prende
coscienza dallo stato dellessere attraverso il Cuore che il centro tra la testa e la pancia.
Quindi, quel punto che abbiamo visto che il Cuore del cervello, nel corpo corrisponde al Cuore fisico.
Sono due punti in totale parallelismo, in totale equilibrio. Quindi, se lintelligenza viene sviluppata, se
locchio vede la mamma e riceve, se la mamma respira e gli d vita, se affettuosa, se c una giocosit,
se c una percezione del corpo fisico, il bambino nasce naturale. Questa cosa la troviamo in tutti gli
animali soprattutto superiori per esempio i gatti hanno una mamma che c. Nella gatta il Rene fa scattare
le surrenali, tira una graffiata negli occhi e ti acceca. Questa Energia dellaggressivit pu scattare, una
presenza. Anche una scrofa quando gravida devi stare attento, questo centro vitale. Mentre i piccoli
fanno partire istantaneamente queste due Energie cio voi vedete i piccoli che hanno sempre spazio per
giocare, vivacit e tenerezza la mamma non li perde mai di vista.
Gi negli animali inferiori questo tipo di equilibrio pu gi essere devastato. Facciamo degli esempi
semplici. La mamma che non ha tanto primo chakra, non ha tanto radicamento nel corpo e quindi p
esempio non cura i figli. Se ne va, di testa, non fisica, abbandona i bambini.

Ho fatto un esperimento che mi piaciuto tantissimo. Avevo due galline, una bianca e una nera. Fecero
due nidiate che misero nella paglia nella stalla. Ma avevano mischiato le uova. Ad un certo momento le
abbiamo divise, ma alcune uova si erano gi scambiate. Abbiamo messo in una cesta le uova della gallina
bianca e in unaltra cesta le uova della gallina nera. La gallina bianca era una gallina simpatica e
amorevole, beccava dalla mamma. La gallina nera era isterica e nervosa. Quando sono nati i pulcini
abbiamo visto che cera un gruppo di quasi tutti neri, ma qualcuno era bianco e viceversa. Allora tutti i
pulcini che erano con la gallina bianca venivano a beccare dalla mamma; i pulcini della gallina nera, tra
cui alcuni bianchi, non li potevi avvicinare. La gallina bianca non dava segnali quando tu ti avvicinavi ed
era tranquilla, mentre quando ti avvicinavi alla gallina nera, questa mandava dei messaggi e tutti
scappavano. I piccoli anche neri che erano stato allevati dalla gallina bianca era tranquillissimi; i piccoli
anche bianchi che erano stati allevati dalla gallina nera erano isterici. Ecco che per noi il punto
fondamentale che queste Energie che dipendono anche da centri cerebrali ben precisi possono essere
alterate. La mamma muore e quindi tutta la parte di tenerezza e dolcezza non c pi e i gattini vanno a
succhiare i vestiti perch non hanno avuto il riflesso della suzione, non stato concluso, per cui loro per
tutta la vita continuano a ciucciare il latte, hanno un bisogno affettivo sono diventati degli orali
oppure la gatta troppo incazzosa e troppo aggressiva che li fa diventare troppo aggressivi o la gatta che
non lascia giocare i piccoli. Ricordo la gallina nera che non lasciava andare i suoi pulcini neri fuori, era
isterica, aveva solo paura paura paura: lasse prevalente del Rene era sulla paura, non sulla forza. Quindi
ipertensione: questi non giocavano, non si godevano la loro vita con pienezza.

Shen: il cuore e l'anima emozionale degli organi
Gi nel regno animale abbiamo uninfinita serie di esempi di alterazioni delle energie psichiche primarie.
Proprio per essere chiari, queste Energie i Cinesi le chiamavano Shen, gli spiriti, le anime degli organi; e
rimarcavano costantemente che lo spirito centrale sul Cuore, quello a cui arrivano tutte le anime del
corpo, cos come al centro di coscienza del cervello arrivano tutte le informazioni del corpo. Noi, per,
dobbiamo capire che lanima del Cuore vive realmente e cresce solo se viene nutrita da tutte le anime
somatiche. LImperatore, simbolo del cuore centrale, vive ed potente se riceve nutrimento, denaro,
forza da tutto linsieme del regno. Se non lo riceve, diventa debole. Se ne riceve pochissimo, pu
collassare.
Dobbiamo capire questo tipo di processo che possiamo anche rivederlo nellimmagine seguente. Nella
Mappa Psicosomatica Essenziale vediamo il centro del cervello della percezione globale dellessere, a
met tra la destra e la sinistra, tra davanti e dietro, lalto e il basso dove per esempio i Cinesi o le
tradizioni tibetane fanno arrivare tutti gli Shen. La chiamano la Stanza della riunione delle Anime, le
anime dei vari organi. A livello psichico immaginiamoci questo come il centro del cervello: la parte
corticale, la parte intermedia emozionale, la parte pi istintiva e tutte queste energie devono arrivare in
questo punto per produrre una percezione intelligente dellessere. Se una persona non riceve le Energie
basse sar una persona senza corpo, senza radici. Ci che noto di pi nelle persone c la totale scarsit di
energia nelle mani, sia nella comunicazione che nelle mani. Talvolta sono mani grassocce, sudate, come
se non ci fossero o come se fossero delle pinze, delle cose esterne. A volte, invece, dai la mano ad una
persona e senti la persona, ti parla con il chakra della mano, nel Cuore. Sembra che i canali arrivino
proprio al palmo della mano. Ma se questo Cuore debole, perch lenergia del Cuore viene frammentata
a livello di spalle-gomito-polso, abbiamo questa forte alterazione.
(spiegazione del colore dei canali corrispondenti ai rispettivi organi)

Si viene a creare, quindi, proprio sulla zona del Cuore uninterferenza fortissima che ha un parallelo
anche meno evidente sulla testa, a livello del II Chakra. Ci sono due punti sul Ren Mai relativi al Cuore:
il punto psicosomatico del Cuore, quello emozionale sulla linea mediana tra i due capezzoli. Noi
posizioniamo, invece, a livello energetico il Cuore leggermente pi in alto, 2 o 3 cm pi su che
corrisponde proprio alla radice, allanima, allessenza del Cuore.
Qua, a livello di pancia si riuniscono i 7 meridiani Yin principali: tre da una parte e tre dallaltra che
vengono su dalle gambe pi il meridiano di Vaso Concezione che passa nel mezzo. E questo un punto
evidente di una carica enorme. Laltro, a livello cerebrale, al centro della testa a cui arrivano i vari
meridiani del Dan Tien Superiore. A livello di medicina del corpo abbiamo tre Dan Tien: lInferiore, il
Medio e il Superiore. A livello di medicina profonda taoista, questi sono i tre Dan Tien.

Piacere, paura e inibizione del cervello istintivo
Riguardiamo ancora un secondo il cervello rettile e mammifero. Facciamo una brevissima riflessione per
quello che ci interessa la crescita umana di questi tre cervelli.
La cosa interessante che il cervello inferiore quello della vitalit, essenzialmente orientato alla
sopravvivenza di s: io esisto e voglio sopravvivere E ci sono alcuni passaggi fondamentali, di cui
lenergia del Rene e surrenali sono fondamentali: attacco o fuga. Se pi piccolo di me, lo attacco e lo
mangio; se pi grande di me, scappo e mi salvo la pelle; se non posso fare niente mi abbandono e mi
lascio andare, vado in inibizione dellazione e perdo completamente la funzione degli istinti, perch non
posso pi fare niente. La gazzella scappa con tutte le forze, ma se viene presa si butta a terra, inutile
scappare, tanto vale morire in fretta, non c pi niente da fare, c il collasso delle funzioni. Il collasso
delle funzioni del cervello rettile comunissimo (linsetto, invece si finge morto per istinti di
sopravvivenza: viene mangiato solo se si muove). Altrimenti negli esseri umani questo processo
comunissimo nei contesti di inibizione dellazione. A livello neurofisiologico stato studiato da Henry
Laborit che ha scoperto come i topi per sopravvivere in una gabbia divisa in due e data elettricit a mezza
gabbia, saltavano dellaltra gabbia della met opposta. Si accendeva la luce, si elettrizzava e saltavano per
non prendere la corrente. Poi, questi bastardi di scienziati elettrizzavano entrambi le gabbie e loro
saltavano da una parte allaltra cercando di capire dove non cera elettricit. Ad un certo punto si
buttavano come morti e non reagivano pi. Noi umani abbiamo esattamente la stessa funzione. Esistono
delle caratteristiche delle persone che hanno delle strutture di carattere assolutamente date dalla non-
reazione. Di questo ne parliamo in Accademia quando diciamo che hanno cos tanto proiettato valori di
paura, di arroganza sui genitori, il prete, Dio, io non posso agire, che anche quando tu gli fai del male,
non reagiscono. Quando incontro questo tipo di persone faccio in modo di farle reagire. Una delle cose
pi normali che faccio di prendere il punto qua in basso, il punto del diaframma che spesso fa molto
male. Quando vogliamo stimolare la respirazione di una persona, schiacciamo questo punto e la persona
sblocca il respiro, gli si apre il diaframma. E dato che la compressione bassa essenzialmente
diaframmatica e i Reni sono sotto-diaframmatici e retroperitoneali, in questo punto vai proprio a
stimolare quella zona di azione e cerchi di rimettere in moto la reazione, per cui se uno ti fa male non
pi tuo amico, tu lo mordi. Comincio a schiacciarlo e chiedo : Qui, ti fa male? Questo tipo di persone
non reagiscono e soffrono anche se gli faccio del male. Allora li minaccio dicendo: Adesso vado dentro
e ti sfascio il piede!! e finalmente hanno una lieve resistenza. Gli chiedo: Allora ti fa male? S, s un
po. Allora carico la dose, loro cominciano a chiedere : No, no, per piacere non mi faccia male. E io
faccio di tutto per mandarli in reazione e quando finalmente cominciano a reagire, scatta questa inibizione
del centro dellistintivit.
E glielo rifaccio fin quando loro non lo imparano. Che sia il Padreterno, nessuno ti deve fare del male.
Non accettare nessuno che ti faccia del male!! Se qualcuno ti fa del male, non pi tuo amico. A qualsiasi
cane se tu gli fai del male, anche se il tuo cane favorito, prima ti azzanna delicatamente ringhiando
come per dire che cosa fai? Guarda che ti mordo . Se continui, lui continua a tenere la presa, lui ti
guarda ringhiando ancora di pi finch ti morde. Io lho sperimentato: quattro punti sulla mano, Era
SANO!
Tu non lasci che nessuno ti faccia niente, perch se qualcuno ti fa qualche cosa vuol dire che o
squilibrato o pazzo. Se vuol picchiare qualcuno, vada a casa e picchi sua moglie, ma non me.
NESSUNO MI DEVE PICCHIARE!
Quando facevamo i punti del cranio-sacrale dello psoas, gridavamo, per c un rapporto in cui se ti
fanno troppo male dici : No, troppo! Loro ti dicono: Prova a resistere ancora e prova a mollare
invece di tendere. In questo caso c un rapporto di reale fiducia dove stai facendo un lavoro doloroso,
ma che serve. In realt quando il muscolo viene stressato a lungo, cede ad un certo punto lattenzione e
lemozione che bloccata l. Quindi, lo si pu fare, ma con un progetto mirato.
Allora, i rettili quando crescono hanno questa energia estremamente forte per la vitalit. La vitalit
esattamente quello che si vede nel mondo contemporaneo che, secondo me, dovrebbe essere chiamato il
mondo tecno-rettile. La parte razionale del cervello ha totale supporto dallenergia del cervello rettile.
Lenergia del cervello rettile : mangiare, avere potere, avere territorio. Le multinazionali hanno
lestensione del cervello rettile, cio territorio, potere e se mai, meglio, abuso che non il contrario. Meglio
avere qualcuno sotto che non sopra. Se posso schiacciare qualcuno, mi sento pi forte e pi sicuro.
Quindi, questo centro istintivo quello che stimola ad arrivare al vertice della gerarchia - il maschio alfa -
, il che significa che io ce lho veramente pi duro di te, sono pi cattivo di te, sono pi grosso e pi
potente di te, ti metto sotto, ti massacro e quindi mi faccio le femmine del gruppo, perch io sono il
maschio migliore, quindi ho la genetica migliore. Questo legato alla riproduzione, ma anche questo
avviene allinterno di strategie fortemente di sopravvivenza, mentre invece nelle societ dove non c cos
bisogno di sopravvivenza, questo tipo di gerarchi si affievolisce, si orizzontalizza. La comparsa del
cervello mammifero la comparsa di un elemento che caratterizzato dalla necessit di far evolvere di
pi nel tempo e in complessit i figli. Quindi, mentre i figli dei rettili di solito vengono partoriti o vivi o
nelle uova, nei mammiferi la prole la societ, lestensione del self non solo come s, ma come
gruppo, figli, compagno, piccola societ e vista come self-extension. Allora lestensione del s
allentourage assolutamente fondamentale che permette una maggiore complessit, una maggiore
evoluzione che ha dei tempi necessariamente pi lunghi. Il cervello mammifero pu inibire le funzioni del
cervello rettile. Quindi, la mamma che non ha cibo si depaupera per dare il latte ai figli. A volte si mette a
rischio di vita per far vivere la prole. Ci vuol dire che va contro la prima legge della sopravvivenza,
dellautoprotezione di s, un po come le leggi della robotica di Asimov.
Nel secondo cervello io sono vecchio, preferisco eliminare me e far vivere i miei figli, perch hanno pi
probabilit di portare avanti me stesso in senso esteso. E molto intelligente. Il cervello mammifero
fortemente basato sulla comunicazione. Mentre il cervello rettile ha due o tre tipi di meccanismi: il primo
paura, il secondo aggressivit, il terzo sesso. Pu essere voglioso di sesso, fa il relativo verso e tutte
le raganelle che sono l attorno, oppure un maschio in apertura di territorio e fa un verso forte cio ti
faccio paura- io ho paura e scappo, oppure paura di pericolo. Alcuni rettili quando vengono registrati
questo vale anche per i mammiferi fanno tutti la stessa cosa, per esempio prendono questo senso della
paura base e lo fanno diventare pi complesso. per esempio i Mustelidi hanno tre messaggi di pericolo.
Quando vengono registrati i messaggi di pericolo dallalto, tu vedi tutti questi piccoli mammiferi che
guardano tutti in alto, perch significa attenzione, pericolo di rapace! Laltro attento dal basso tipo
serpente e tutti saltano fuori dallerba. Ricapitolando, il cervello rettile territorio, paura, sesso, finita l.

Il cervello limbico degli affetti e dell'amore
I mammiferi riprendono questi messaggi e li rendono estremamente pi complessi. E ripeto, non pi un
messaggio per s lunico messaggio collettivo dei rettili quello di cercare laccoppiamento e quindi
lanciano i messaggi per gli altri, o di paura o ti devo intimidire, ma non un messaggio sociale i
mammiferi aprono il livello sociale, la famiglia, la comunit. Gi gli uccelli sono paralleli al livello
evolutivo del cervello mammifero. Anche nellaccoppiamento dei mammiferi c uninibizione del
cervello rettile se no la femmina, appena finito laccoppiamento andrebbe cercare un nuovo compagno,
invece c uninibizione degli ormoni dellaccoppiamento in modo che lei rimane vicina ai figli e quindi
lossitocina e la prolattina possono agire e inibiscono il cervello rettile per permettere il comportamento
materno di emergere. E un livello molto bello, molto interessante.
Ad un certo momento noi ci siamo trovati a essere primati, a dover sviluppare ad un livello ancora pi
elevato di mente, di elaborazione delle informazioni su dei livelli molto pi avanzati. Gi i mammiferi
hanno un discreto livello di intuizione, di razionalit. Gli uccelli creano dei nidi complessi e fanno delle
cose molto interessanti, i canidi fanno delle strategie di gruppo complesse per accerchiare, portare, fare
tutta una serie di cose . E tanto pi complessa la specie, tanto pi si tende a dover raggiungere un livello
di accoppiamento che sia lungo nel tempo. Questa una motivazione biologica, perch il bambino non
che nasce ed gi adulto. Ci mette perlomeno 3, 4, 5 anni e la struttura della coppia tra uomo e donna
deve essere precisa. La scelta tra uomo e donna. E luomo deve sceglier una donna che abbia una certa
presenza e la donna deve scegliere un uomo che abbia una certa presenza, che diano lidea di essere
stabili perlomeno per 4,5 anni, un ciclo. Da qua nasce lidea della coppia perfetta, dellamore, della
famiglia che, a livello biologico, essenzialmente corretto. Non corretto a livello umano, perch noi
non siamo pi a quellistanza e comunque la decisione di fare una famiglia non dipende pi dallet o dal
sesso. Noi possiamo scorporare la sessualit, laffettivit, lamicizia dallaver dei figli. Ma tutte queste
energie sono assolutamente fondamentali nella comprensione degli scompensi emozionali. Sono dei
blocchi psichici. Nella formazione del carattere se queste energie non vengono sviluppate in modo
naturale possono creare una serie di tragiche alterazioni, dove le energie di base o lavorano troppo o
lavorano poco.

La Mappa Psicosomatica Essenziale
Questa mappa rappresenta uno schema semplificato: destra, sinistra, alto basso lo schema biologico o
neurobioenergetico pi semplice per interpretare in modo corretto le patologie psichiche. Tutte le
alterazioni, dalle leggere alterazioni a quelle pi gravi. Nella situazione delle pi gravi c una rottura
degli equilibri, nelle situazioni lievi c un momentaneo squilibrio. Quindi, pu essere per esempio che
voi avete una persona che ha avuto un certo imprinting allinterno di un rapporto di lavoro o di amicizia
normale, a un certo momento fa scattare dei processi iper-affettivi, sono troppo gentili. Oppure non sono
gentili per niente, zero affettivit o che sono troppo di fegato, sono iperattivi fanno fanno fanno, oppure
sono negativi su un lato per esempio sono sempre incazzati oppure sono sempre negativi dal lato
femminile e sono sempre depressi.

Queste patologie a livello energetico sono il classico delle tre pi importanti discipline di psicologia
olistica, dove in Cina, in Tibet e nellAyurveda questo tipo di processi sono gi stati studiati con un
discreto livello di conoscenza gi 3000 anni fa (quindi molto antichi), dove il dottore dellImperatore che
incontra la figlia che non mangia pi, sente solo i polsi, non la vede neanche, dai polsi sente gli organi e
capisce che lei ha un Cuore chiuso e un intasamento della Milza. La Milza andata in chiusura, perch il
suo lato affettivo stato scarso e quindi il lato affettivo si chiuso, non d pi energia affettiva al Cuore,
il Cuore triste e la Milza carica. La Milza carica crea questo processo che noi chiamiamo depressione,
rimuginamento, ossessione. Quindi, il dottore senza usare niente, senza usare lalimentazione, senza fare
massaggi o agopuntura, semplicemente la fa arrabbiare per farla spostare sullaltro lato. Facendola
arrabbiare (bastava poco per farla arrabbiare bastava dirle tu invece di chiamarla Sua Altissima Santit)
la faceva spostare cos dallenergia femminile (interiorizzata, introversa e chiusa dentro) a quella
maschile (attiva, esteriorizzata) salvando cos il Cuore e salvando la principessa semplicemente lavorando
sul bilanciamento dellenergia a livello psichico. Questo nel Nei Ching So Wen di 2000 anni fa che
ha dentro una pratica di psicoterapia di estrema intelligenza.



LE ENERGIE PSICOSOMATICHE ORMONALI-EMOZIONALI


Entriamo pi dettagliatamente nel campo delle Energie Psicosomatiche Essenziali: gli Shen della
medicina tradizionale cinese, e dei rispettivi livelli psicosomatici (fig. 44 o poster a colori della Mappa
Psicosomatica Essenziale). Ricordiamo che per tutto quello che riguarda i centri energetici i Chakra - e i
loro rispettivi livelli psicosomatici dal punto di vista pi tecnico, fisiologico e descrittivo, facciamo
direttamente riferimento al testo Psicosomatica Olistica. Queste energie ormonali- emozionali
essenziali sono una delle risorse principali del counselor per capire lo stato delle persone ed aiutarle a
ribilanciarsi.

Il primo livello psicosomatico
Il primo livello psicosomatico (il primo chakra e tutta larea relativa), rappresenta il centro della prima
energia psicosomatica fondamentale. Ha la forza vitale del cervello rettile, proprio la sopravvivenza.
Quando funziona si esprime come: io ho bisogno di vivere e di sopravvivere, io faccio le mie cose,
io sento il mio corpo, io mi sento vivo. Se questo centro viene inibito, per qualche motivo: o perch i
genitori non ce lavevano, perch lo picchiavano o perch la persona stata in una situazione in cui non
poteva esprimere questa energia primaria; questo centro spento, bloccato, viene soverchiato dalla sua
energia primaria negativa che la paura. Quindi tutte le paure, tutte le ossessioni, le crisi di panico, tutte
le paure di base, sono tutti blocchi del I Chakra.Nei blocchi di I livello l'energia vitale, la reazione
stata spenta e siamo andati in inibizione pi o meno grave dellazione. La paura blocca il I Chakra, la
paura lo comprime, ti blocca lattivit reattiva, non puoi n attaccare n fuggire. Pensate che nelle
statistiche la grande maggioranza delle donne che vengono aggredite non grida, non si ribella realmente,
nella maggioranza dei casi c come paura e i maniaci hanno una particolarissima attenzione psicologica
ad individuare quella che non reagisce. Grandissima parte di tutta leducazione basata su questo; per
esempio il meccanismo per inibire il I Chakra la punizione, meccanismo basato sul dolore e la paura.
Ti punisco, ti picchio, ti mando in castigo, ti schernisco, ti metto in uno stato dimpotenza: io posso e tu
no. Ti ho detto di stare fermo! Fai il bravo! Questo diventa uninibizione dellazione. Che poi pi
complessa, ha una serie di sfaccettature perch lo posso inibire sullazione, sullamore, sulla creativit,
sullintelligenza (taci che sei stupido!), ma la base sempre sul I Chakra. Questa energia primaria di
Rene potentissima. e quanto pi viene inibita tanto pi pu degenerare in malattia. Se le persone hanno
poca di questa energia di base, ci sono tre fattori concomitanti che devono essere valutati parallelamente
per poter capire a fondo il carattere ed il blocco principale: uno lanima della persona, la seconda la
genetica della persona, la terza lambiente.

Prendiamo ad esempio il carattere masochista, caratterizzato da un blocco delle energie attive di primo
livello. Il carattere masochista nella mia particolare visione di solito gi un bambino o una bambina
cresciuti in una famiglia dove geneticamente, se dovessi fare un parallelo con un animale, sono pi
nellenergia delle mucche, dei buoi che non nellenergia delle pantere. Sono persone generalmente
pacifiche o represse, come dire - la mucca la prendi, la spingi, la metti, la tiri e lei ubbidisce. Se fosse un
toro sarebbe molto pi difficile, ma posso castrare e farlo diventare un bue, che subir per tutta la vita
senza ribellarsi. Quindi, ha gi una conformazione genetica di questo tipo. In effetti ha tanta energia, ma
di base questenergia di I livello non arriva, chiusa dentro. Quindi, questa persona pu facilmente
essere sottomessa e diventare, attraverso un condizionamento esterno, un carattere di tipo masochista: non
usare la reazione, ma subire. Ha la pelle spessa, la conformazione del corpo pi lenta, pi linfatico che
bilioso. Se fosse pi bilioso non lo riusciresti a trattenere. Se un toro non riesci ad imporgli di stare
fermo tirare laratro. A differenza della mucca, il toro ti scaraventa, ti schiaccia e ti incorna. Il livello
famigliare, genetico , di terreno dellenergia di base gi strutturato.
Poi, ovviamente, anche con quella struttura, chiamiamola, di base, genetica, lanima della persona pu
essere molto attiva e superarlo, oppure le situazioni esterne possono non toccare, ma tendenzialmente ci
sono delle corporature o delle strutture neuro-psico-fisiche che ci portano a vivere di pi certe situazioni.
Lindole una base energetica che tutte le scuole antiche riconoscono. Lindole pu esser cambiata con
opportuni esercizi, per c, genetica, si nasce in una famiglia dove c una bella mamma grassa e
pesante e viene fuori una figlia che gi da piccola gonfia. Da ragazza non sar sicuramente unatleta,
potrebbe essere una lanciatrice del peso, ma sicuramente non una centometrista. C anche lo sport per
quel tipo di carattere (carattere che in omeopatia viene definito carbonico). Non pu fare delle cose
veloci, ma lente e forti. Invece, se uno nasce in una famiglia di intellettuali magri e veloci, non far il
sollevamento pesi, perch non ha il fisico di base. Allo stesso modo noi abbiamo le personalit di
pancia, rettili, hanno calore nel corpo, tendenzialmente sono pi larghe; oppure abbiamo delle tipologie
medie che sono pi equilibrate, armoniche, belle. Non per caso nelle tipologie omeopatiche, quelli
verticali di testa sono fluorici e fosforici, quelli medi sono i sulfurici e quelli fisici sono i
carbonici.

Il secondo livello psicosomatico
I linfatici sono Milza: II chakra. Il linfatico il sistema della mamma, la forma della donna rotonda. In
tutte le vecchie tradizioni le grandi madri sono opulenti. Come mai le grandi Dee Madri steatopigie
hanno queste forme? Devono essere cos, perch in caso di carestia il magro muore, mentre il grasso
dimagrisce, ma sopravvive.
La mamma comunque alleva i figli e quindi "Dea Madre". Il carattere del II livello, che per i taoisti
rappresentato dalla Milza, sensuale, una porta sul Cuore, che, attraverso la Milza, manda in circolo la
"linfa" il piacere e la dolcezza: come lessere caldo, rilassato, lento. La mamma la figura genitoriale che
ti accoglie e ti ci abbandoni dentro, sei nella sua energia di pancia. Non andiamo! facciamo! Al
contrario, lentezza, tranquillit, riposo. Se un uomo avesse questa caratteristica lenta ricordiamo che
noi uomini siamo ancora nella giungla geneticamente non va a cacciare, perch non porterebbe a casa
niente. Al massimo pu diventare un buon contadino, aiuta in casa le donne. I maschi devono essere
veloci, attenti, cattivi, avere il fegato, avere luso dellaggressivit anche in modo intelligente, lUlisse
della situazione.
Oggi le donne hanno dovuto diventare un po uomini per conquistare una civilt che maschilista, ma la
vera forma del femminile la lentezza e la pienezza. Questa parte del corpo si muove vibra presente,
questa energia che ha il punto di riferimento la dolcezza, la bellezza, il rilassamento. E la massima
espressione del sistema parasimpatico, me la godo. Infatti, quando noi godiamo, i liquidi spermatici o i
liquidi vaginali sono essenzialmente linfatici, di II livello, di Milza.

Il terzo livello psicosomatico
Dallaltra parte abbiamo il III chakra. Lo vedete subito dalla vitalit, negli animali che corrono, nei
cavalli nervosi, sanguigni e scalpitanti. E lo vedi dai bambini, lo vedi in tutti gli animali: i gatti, i cani se
vanno in giro si fanno anche del male, ma devono esplorare, andare, fare esperienze attive. Se tu prendi
un animale, lo fermi e lo metti alla catena, questo si arrabbia. Se un animale un po bilanciato, si sposta
sul lato passivo invece che attivo e va in depressione. Negli zoo vanno in depressione. Alcuni sono
incazzati neri, altri diventano ossessivi. Hanno il I Chakra caldo hanno voglia di girare, di mangiare, di
scopare tutta la loro vita e invece sono imprigionati e alla prima occasione ti sbranano. La rabbia
lelemento che stringe questa parte che invece dovrebbe essere aperta. La rabbia pu essere espressa, pu
essere una personalit Yang che comunque la esprime in un dato contesto, oppure pu essere un contesto
o una personalit che non ti permette di esprimere la rabbia interiorizzata: diventa rigida, dura e offende
amabilmente con la voce. Questo tipo di energia assolutamente vitale nellambito delle esperienze della
vita.

Il quarto livello psicosomatico
Il cuore, il IV chakra, sia il centro affettivo ed emozionale del nostro essere sia, pi profondamente, il
centro dellidentit e della coscienza di s. Quando diciamo io, in ogni parte del globo, si indica il centro
del petto. Per questa ragione il lavoro sul quarto livello quindi il pi importante e delicato di tutti.
Quando noi lavoriamo sulle esperienze infantili mediamente entrano in gioco questi tre livelli:
- il primo, che parte gi dallinizio come costituzione della mamma. Se la mamma non ha latte o ha latte
ma non ha contatto con il proprio corpo il bambino non viene alimentato o non riceve nutrimento
sensoriale sul corpo.
- il secondo la mamma affettiva o non affettiva,
- il terzo la mamma o il padre che ti d lo spazio del gioco o che ti nega lo spazio del gioco.
Sono le tre variabili pi importanti nellambito della biologia dello sviluppo psichico. Dallaltra parte
ricordiamo sempre il riconoscimento del Cuore: se il bambino non viene amato (la piccola creratura
percepisce di non essere amato o non voluto gi dal concepimento) il senso di riconoscimento gli viene a
mancare, e gli viene a mancare il punto centrale dellidentit. E come limpossibilit di dire io esisto.
Facciamo una piccola parentesi. Noi come scuola del Villaggio normalmente partiamo dal concetto di
base che lanima non sia il corpo, ma che lanima abbia una sua esperienza e che poi entri nel corpo si
incarni. Noi possiamo anche prenderlo come ipotesi di partenza, per cui capiamo tantissime cose che
altrimenti sarebbero impossibili come quello di avere quattro figli tutti dementi tranne uno che diventa un
professore universitario o suona o fa delle cose incredibili perch le possedeva gi. Altri hanno la capacit
di liberarsi da alcune condizioni: ci sono fratelli assolutamente piatti e normali o appesantiti e abbruttiti
dalla vita e c uno che diventato una persona straordinaria, perch aveva gi da bambino la capacit di
cogliere la spiritualit delle cose. Facciamo un esempio classico: la tradizione di non essere amati dalla
mamma, la tradizione ti viene tramandata: la mamma cattiva, tinsegna ad essere cattiva e tu trasmetti la
cattiveria ai figli. Un maggiore agio economico ha fatto s che la vita fosse meno orientata alla
sopravvivenza e che ci fosse un incremento straordinario damore verso i figli nel giro di tre, quattro
generazioni. Adesso c un numero inferiore alla media di bambini non amati, mentre nella mia
generazione era superiore alla media. Era impensabile che i genitori giocassero con i figli: tiravano due
calci al pallone o andavano insieme al mare qualche volta. Per tradizione il figlio era lasciato alla moglie
mentre il marito andava a lavorare o al bar.
Quindi, esiste anche la possibilit di scavalcare queste consuetudini. ma lo rispetter come anima libera.
Altrimenti mio/a, fai quello che ti dico io!. Quindi, quando la madre o il padre agisce da padre
padrone, ti devasta la vita: tu non esisti, il tuo io deve essere come quello che vuole il tuo genitore, devi
seguire il suo modello, devi entrare nel suo schema.
Oppure, prendiamo ad esempio i cani, alcuni sono contenti di ricevere un pezzo di pane e non chiedono
nient'altro, altri che muoiono di crepacuore se non ricevono affetto.
Io ho avuto un cane , Dick, un cagnone pastore belga, lo avevo ricevuto da un vicino di casa "malefico":
era un signore piccolo di statura, vestiva sempre di nero, era cattivo, picchiava i suoi figli, era una
presenza negativa, ne combinava di tutti i colori. Un giorno viene da me e mi chiede vuoi un bel cane?
al che io rifiuto. Passano dei giorni e mi succede di vedere nel suo cortile un pastore belga tutto ossa e
spelacchiato ed emanava unenorme tristezza. Anche se non volevo cani gli dissi che avevo deciso di
prenderlo. Il cervello rettile del padrone era sicuramente pi rettile del cervello del cane che avr avuto
anche qualcosa in pi del cervello mammifero. Lo presi e nel giro di due mesi diventato un batuffolo di
peli. Non era triste solo perch era alla catena, ma lo era perch non si sentiva amato, lo si vedeva negli
occhi. Infatti, stato un cane amorevolissimo e umano. Quando litigavo con la mia fidanzata allora lui mi
morsicava, come dire lasciala stare. Era troppo bello veramente. Quindi nella logica di queste energie il
riconoscimento (pu essere anche un cane) fa nascere questo stimolo. Se questo stimolo non c cosa
comunissima o tu hai dentro una forza straordinaria, o sei fortunato trovando qualcuno che ti aiuta, ti
ama e ti fa crescere, altrimenti questo centro chiuso. Hai dimenticato la tua vera natura e sostituisci tutto
quello che dovresti sentire con il cuore, con la testa. Assumerai comportamenti meccanici: devo fare
cos, se devo amare scelgo la donna che va bene a mio padre, scelgo la fidanzata che va bene per la
famiglia, se devo fare lamore penso come farlo. Tutto con la testa. Il cuore qualche volta mi spaventa,
perch mi porta in contatto con il dolore, esce il buco creato allinizio che mi ha creato cos tanto dolore.

Il quinto e sesto livello psicosomatico
Il V e il VI chakra spesso funzionano insieme. Il V facilissimo, parte gi dallinfanzia, ma si sviluppa
soprattutto nelladolescenza. Il bambino deve esprimersi. Tutte queste energie che abbiamo passato in
rassegna si esprimonoattraverso la voce. Il V Chakra fatto da sette vertebre: ognuna deve esprimere la
sua natura. Se ti viene impedito di esprimerti con il canto, il gioco, il riso, il pianto (non arrabbiarti! non
ridere!) tu blocchi tutto il livello nel corpo. Attenti a questo comportamento si possono sviluppare una
serie ampia di tumori alla tiroide, noduli, tiroiditi di Hashimoto. Lavorando sulle emozioni, sullapertura
emozionale, quando la persona pu essere libera di esprimere il positivo e il negativo, tutti i lati, i sette
lati del proprio essere. Il VI chakra si sviluppa.a partire dai 4, 5 anni, e per tutta let scolare e ancora di
pi dopo i 18 anni ed quella caratteristica che i tuoi genitori ti riconoscono, lintelligenza. Il genitore
stupido pensa che lunico modo di vivere sia il suo per cui devi fare come ti dice lui e ti castra
lintelligenza. Oppure, gli fa paura la tua intelligenza perch lui si sente stupido e quindi ti continua a
castrare, ti continua a tagliare a livello mentale, ti dice che sei stupido, che sei un idealista, ma non cos,
che cavolo vuoi sapere, taci tu!, qua come ti dico io, se ti piace va bene, se non ti piace va bene lo
stesso. Spesso la castrazione dellespressione e la castrazione dellintelligenza vanno di pari passo.
Spesso i genitori castrano il V e il VI livello insieme. Quando il bambino gioca in un certo modo
intelligente, se lo vedo e lo amo gli do un rinforzo, se gli dico smetti di fare casino, che significa che
blocco lenergia di Fegato, gli sto dicendo che stupido, che quello che lui sta facendo una cosa
stupida. Da queste apparentemente banali comunicazioni del genitore il bambino deduce di essere
stupido. Allinizio il V e il VI chakra sono molto importanti per la fiducia che uno ha nel Cuore e nelle
energie basse istintive. Quando noi riapriamo le energie basse, poi il lavoro di apertura del IV, del V e
del VI liv. pi veloce. Uno acquisisce la forza e quindi lenergia. Tutte le scuole indiane e cinesi
dicono che gli occhi sono il Fegato, gli occhi sono lanima, intorno locchio fisico loro lo chiamano
Fegato, fuori dallocchio il Rene, dentro nellocchio il Cuore. Se hai gli occhi rossi il fegato, se li hai
cerchiati di scuro il Rene, se hai gli occhi luminosi o spenti dal di dentro il Cuore. Nella visione
dellocchio, se tu riapri le energie di Fegato, la vitalit, immediatamente locchio si elettrizza. Se tu
rinforzi i Reni, locchio diventa pi forte, se no si ritira. Non puoi lavorare direttamente sullocchio. E
pi semplice lavorarli come singoli problemi. Il lavoro sul VI liv., sullintelligenza, una volta che la base
riacquisita, un lavoro molto bello, molto pi creativo. A questo punto per esempio a questo livello
vengono fuori tutti i gruppi avanzati: la Primal, la Family Constellation, la Co-dipendency che lavorano
dopo che la persona ha liberato le energie primarie del corpo, si sentita, ha liberato le grosse istanze, ma
c ancora tanto lavoro psichico da fare, allora l questo lavoro funziona benissimo.

Il settimo livello psicosomatico
Lultimo livello che viene bloccato, oltre allintelligenza, lo spazio vuoto. Quello, paradossalmente. il
livello pi libero che abbiamo, perch la religione non ne capisce niente (la religione, se va bene, si ferma
al Cuore, qualche raro mistico arriva al V liv.). Pu essere oscurato pi dal VI che crea la cappa io non
capisco un cavolo o ho le energie basse perch il I Chakra ferma le attivit del VII. Se apri il I,
lenergia sale facilmente al VII che si apre con estrema facilit. Quello il livello della meditazione
spontanea, naturale, della percezione globale dellessere. E un livello di facilissima apertura. Non
interferisce con niente di quello che avete fatto, perch non avete fatto niente del genere nella vita.

Adesso vi ho dato una base energetico-neuro-fisiologica con cose semplici che per potete utilizzare con
molta chiarezza nella comprensione dei meccanismi: come mai un diventa passivo o attivo, come mai uno
sta nel corpo o magari bloccato nel corpo o sta troppo nella testa o va fuori di testa, come mai uno apre
o chiude il cuore, ecc. Le cose di base hanno una loro struttura relativamente semplice.
Dopo vi faremo un excursus fra le varie scuole di psicologia, i vari personaggi che hanno creato la
psicologia contemporanea e di ogni personaggio non vi faremo la storia facilmente consultabile su
qualsiasi testo ma vi facciamo partecipi di ci che di pi interessante hanno detto e che serve a noi come
persone orientate alla crescita umana. E in seconda battuta sappiamo che certi psicologi o certe scuole
lavorano su certi argomenti. Quindi, se tu hai un disturbo di relazione grave e tu fai loperatore, per
esempio gli fai i massaggi, gli dici ma tu sai che esiste la sistemica relazionale che ti permette di riaprire
in un certo contesto pi globale e sistemico le relazioni?. E allora lo indirizzi. Se invece uno ha un
disturbo della prima infanzia gli dici sai che esiste un tipo di terapia che si chiama Primal? oppure se ci
sono dei blocchi profondi ancorati a degli episodi, la bioenergetica o la gestalt sono molto utili. Piano
piano voi potete orientare sulla base della conoscenza diretta al terapista o a delle scuole. Faremo anche il
passaggio fatto oggi a livello evolutivo-genetico, lo rifaremo per quanto riguarda levoluzione umana.

Domanda: Cosa intendevi dicendo che ci sono societ con maggiore o minore senso di sopravvivenza?
Risp.: Quello che volevo dire : se nel medioevo non cera cibo, la sopravvivenza psichica di una societ
era fortemente orientata ad un comportamento rettile ed ai bisogni primari. Dove non c da mangiare,
devi creare dei piccoli clan per avere un minimo di forza e sopravvivenza. Quando invece abbiamo
abbondanza di cibo tanto da buttarlo via, questo non pi un orientamento alla sopravvivenza e i livelli
pi alti cominciano a prendere prevalenza e diventano pi importanti. Quindi, se nella psicologia prima di
tutto devi far vivere il bambino - perch se no non c una psiche l dove c cibo in abbondanza devi
badare ai lati pi alti del suo essere.












oooOOOooo

LE GRANDI SCUOLE DELLA PSICOLOGIA


In questo capitolo esporremo le scuole e i personaggi pi importanti di psicologia. La psicologia nasce
con la civilt umana. Nelle grandi civilt del passato migliaia di anni fa avevano gi capito una serie
vastissima di processi. Per noi un punto di riferimento e dinizio della psicologia contemporanea Freud.
In realt quello che ha messo insieme i vari pezzi di psicologia che gi esistevano e avevano antiche e
profonde radici.




LA PSICOANALISI DI SIGMUND FREUD

Luisa BARBATO
Iniziamo con Freud che sembra semplice. In realt non lo , perch molto conosciuto e abusato ed
difficile ritornare allessenza del suo pensiero. Proviamo a dare soltanto qualche flash, qualche punto di
collegamento per vedere anche lo sviluppo successivo. La prima cosa da puntualizzare che in realt
Freud si inserito in un movimento di pensiero che gi era presente nella cultura europea occidentale ed
esisteva da centinaia di anni e millenni nelle culture orientali. In realt esisteva gi da moltissimo tempo
una psicologia delloriente e poi arrivata questidea dello studio dellinteriorit e della psiche anche in
occidente (la parola psiche deriva da anima). I suoi riferimenti allepoca erano la scuola dellipnosi di
Charcot e poi gi esisteva un filone di psichiatria che comunque faceva riferimento alla medicina antica.
Quindi, non vero che il suo pensiero nasce dal nulla. Quello che lui ha fatto essere un conduttore di
idee e sperimentazioni e laltra cosa che. secondo me, bisogna sottolineare, c attenzione costante alla
ricerca della controparte biologica, ad una serie di fenomeni che lui osservava dal versante della psiche.
La neurobiologia era agli inizi, quindi probabilmente se Freud vivesse adesso avrebbe un altro taglio.
Auspicava che le ricerche future dessero una controprova fisiologica di quello che lui asseriva come
movimento della psiche,ma quando queste controprove sono iniziate ad arrivare da Reich ha cercato di
fare la sperimentazione di quello che diceva Freud dal punto di vista del corpo, non sono state accettate in
primis da lui e poi da tutta la nomenclatura. In qualche maniera le strade si sono divise. Cera una
componente ortodossa che si in un certo senso ha congelato il pensiero di Freud che hai rifiutato di
trovare dei collegamenti. E invece tutti quelli che hanno continuato quello che Freud aveva auspicato e
hanno preso altre strade. Comunque si dice che la parte organicistica di Freud, che quella che si basa
sulle pulsioni, in realt ormai corrisponde ad una concezione un po idraulica: questo ingorgo delle
pulsioni, questa scarica vista come modello molto semplicistico, oggi con le attuali scoperte non regga
molto. Indubbiamente alcune definizioni che lui diede, alcune scoperte che lui fece sul funzionamento
dellinteriorit, quelle sono sicuramente rimaste e sono la base di tutte le cose successive. Gli dobbiamo
molto in ogni caso.

La scoperta dellinconscio
Sicuramente il punto di partenza fondamentale lasserzione e la scoperta dellinconscio. Quella che a
noi sembra una cosa quasi scontata - in realt fu veramente una scoperta anche se le culture antiche gi lo
sapevano - ed lidea che esiste una parte della nostra mente che non consapevole alla nostra coscienza
e questa fu la prima asserzione fondamentale che venne fatta. Quindi lidea che la psiche, la mente (in
realt io uso mente e psiche come sinonimi; in realt non sono la stessa cosa, lo faccio per
semplificazione), quindi la nostra consapevolezza non include una parte della nostra interiorit, invece ha
un peso un po importante nella ns, vita. Quindi lidea che ci fosse linconscio che esce fuori dal pensiero
consapevole, dal pensiero razionale, ma che comunque condiziona il nostro agire. Questa scoperta venne
fuori dagli studi che facevano sullipnosi, per cui ipnotizzando queste persone e velando il livello di
consapevolezza ordinaria emergevano tuta una serie di vissuti, distanze, di ricordi che poi quando la
persona ritornava al livello di coscienza ordinaria non ricordava pi. Cos sera in qualche maniera aperto
un varco che va molto contestualizzato allepoca, perch ormai si tratta di pi di un secolo fa (era il 1870,
1880). Era una situazione culturale dove cera una forte morale borghese, il tema centrale era la grande
separazione della cultura dalla parte istintuale e quindi sessuale. Ci che lui andava scoprendo era sempre
relativo alla grande depressione dellenergia che lui chiam funzionale-libidica, perch questo fu molto il
tema dei suoi tempi. Diciamo che nella ns, cultura le patologie sono molto meno relative alla depressione
sessuale e toccano altri contesti, ma allepoca quello che veniva invece scoperto era lagire di queste forze
sessuali che venivano represse e che da canali inconsci poi diventavano consci da questo collegamento tra
lassetto fisico della persona e del materiale che non era reperibile nella coscienza ordinaria che la
persona aveva. Questo un punto che poi rimasto. La semplificazione che Freud vedeva era che il
materiale rimosso era la pulsione fondamentalmente libidica, quindi sessualit a cui non era possibile dare
corso. Invece, noi adesso sappiamo che le cose sono un po pi complicate. Se ragionassimo sul nostro
approccio attuale diremmo che cera un blocco di II liv. che veniva percepito, o un blocco di I per
quanto riguarda laggressivit. In realt noi adesso sappiamo che tutti i livelli interagiscono e che
ciascuno di essi ha delle componenti di cui non siamo consapevoli finch non lavoriamo a quel livello o
su quel blocco. Quindi, lidea iniziale era che vi questa parte inconscia e che essa relativa a forze
funzionali che sono a loro volta relative allaggressivit, alla libido e che negli anni successivi si scopre
che riguarda lautoaffermazione, il narcisismo. Nella parte istintiva lui vedeva soprattutto il lato
affermativit come funzione di sopravvivenza, la libido e laggressivit. Fece, quindi, questo corollario e
identific tutte le patologie in relazione alle parti che venivano rimosse. Quindi, questo port allanalisi
dello sviluppo dellessere umano e del bambino e identific delle fasi nelle quali il bambino evolve con
delle strutture funzionali che man mano si evolvono e identific questa fase non natale, poi cera la fase
relativa allallattamento e alloralit e alla fase anale quando avviene il controllo degli sfinteri, la fase
genitale quando arriva la parte edipica in cui in teoria ci sarebbe una prima maturazione genitale
dellessere umano.

Il complesso di Edipo
Sul complesso di Edipo lui fiss gran parte della sua costruzione teorica. In realt gran parte
dellapproccio di Freud basato sul complesso di Edipo inteso come impossibilit da parte del bambino
di avere un accesso anche sessuale alla madre con relativa castrazione per cui tutta una parte libidica
viene rimossa . Lo stesso vale per la bambina per tutta una serie di complicazioni che adesso non
prendiamo in considerazione.
In realt il complesso di Edipo ha una sua valenza anche attuale. Prima si era detto no a tutta questa cosa
sul pansessualismo (in realt i temi sullEdipo sono molto pi complessi), per limportanza di questo
pensiero che, secondo me, va tenuto presente che in qualche maniera luscita del complesso di Edipo
che avviene a 5, 6 anni sancisce lentrata del bambino nel mondo della cultura. Quindi, lidea che cera di
fondo che era ottocentesca ma che comunque ha una sua valenza ( si dimostrato adesso che la
disfunzione di queste cose porta a molte patologie) che in qualche maniera perch ci sia cultura, perch
ci sia socializzazione occorre sacrificare una parte istintiva funzionale. Quindi, la societ e la cultura si
costruisce sulla repressione di una parte di noi che quella relativa alle pulsioni, agli istinti: una
concezione molto classica. Lui fa tutti questi discorsi sulle societ primitive, sullorda primordiale e in
qualche maniera si da una definizione laddove c una definizione e si definiscono dei ruoli. possibile
poi levoluzione socio-culturale, laccesso alla conoscenza e alla tecnica, cio in qualche maniera una
repressione di una parte istintuale. Questo molto importante, perch pone le basi di una concezione di
fondo quasi pessimista che c anche nella psicoanalisi in generale che la seguente: se ci deve essere
una repressione delle pulsioni in qualche maniera un dissidio insanabile. A quel punto non potr mai
esserci una vera infiltrazione delle forze istintive della persona con la cultura e la societ, perch i due
sono in conflitto. Infatti quando Freud parlava della guarigione lui era molto lucido su questi punti e
non aveva molte illusioni diceva che una buona analisi riesce bene se porta una persona dalla sofferenza
patologica, cio dallavere molto materiale istintivo non espresso, rimosso, molta aggressivit rimossa,
molta libido rimossa, al riconoscimento di questo, integrazione solo di una parte di questa e quindi
passare dalla sofferenza della patologia alla normale infelicit dellessere umano.
Quindi, linfelicit dellessere umano in qualche maniera data, perch strutturale al sistema sociale. E
sottolineo questo punto, perch, secondo me, anche importante sapere quando ci si rivolge a una terapia,
se si sceglie quella psicanalitica si entra un po in una valutazione di questo genere.

Nitamo MONTECUCCO
Diciamo che a livello di psicoterapia tradizionale le persone che vengono trattenute uso questo termine
che un po pesante, ma reale allinterno di una struttura psicanalitica freudiana sono quelle che
hanno i tempi pi lunghi in assoluto, a volte anche 10, 12 anni. Sono psicoterapie che hanno unimpronta
molto strutturata che spesso ho notato spinge molto non tanto nel riconoscimento di alcuni blocchi o
complessi psichici interni, ma quasi di fortifica. Se tu hai un minimo di conflitto con i genitori ed entri in
una psicologia freudiana tendi a ingigantire i rapporti di potere allinterno o certe problematiche interne
fortissime. Terza ed ultima (cosa per me pesantissima) nella struttura del setting psicanalitico freudiano
c uno strapotere del terapista e unimpossibilit da parte del paziente di concludere la terapia. Io ho
avuto tantissimi pazienti che hanno impiegato due anni per finire unanalisi che stavano facendo da dieci
anni. Non riuscivano ad affrontare il terapista e ogni volta che lo facevano era vediamo un pochino
perch tu stai tirando fuori queste resistenze. Non cera mai un ascolto reale di dire mi sento dopo otto
anni di aver finito analisi, non mi sta dando pi niente. Tra laltro i freudiani sono quelli che hanno
unorigine economia di tipo classico, paghi una,due sessioni, paghi anche durante le vacanze, se vai via
paghi lo stesso. E una struttura economica rigidissima e quindi tranne qualche personaggio tra i freudiani
di grande rilievo, ho sentito la tradizione freudiana spesso un rallentamento della crescita umana. Magari
il primo anno, s, possono essere anche utili, poi diventa una stasi da cui molto difficile uscire. Io lo dico
e qui lo nego. E un po cos.

Luisa BARBATO
Hanno trovato delle lettere scritte da due suoi pazienti, i quali raccontano che Freud in realt raccontava
molto le sue cose personali, che era molto comprensivo, per cui pare che non fosse il personaggio rigido.
Di solito sono gli allievi che creano poi rigidit inesistenti. Il punto evolutivo importante che ci interessa
di Freud che poi lui ebbe unevoluzione da questa concezione forse un po semplicistica e cio che ci
sono delle forze funzionali che vengono represse dalla cultura e dalla societ che si strutturano in fasi
diverse dalla vita e la patologia nasce da questo conflitto tra cultura e istinto.

Le varie aree della psiche
Questa concezione venne articolata un po meglio e a un certo punto lui defin questa meta psicologia in
cui defin le tre istanze psichiche che importante segnare perch poi sono riprese da molte scuole:
lES il luogo delle nostre forze pulsionali, ci sono tutti i ricordi e i fantasmi, che non sono
addomesticabili. Sono in qualche maniera forze primitive che agiscono e sono parte istintiva
delluomo e di tutti i fantasmi legati a queste forze. Quindi, tutto il tessuto infantile che si imparato a
dominare e a rimuovere queste forze.
LIO che praticamente listanza della consapevolezza, la nostra parte che si relaziona con il mondo e
ne siamo consapevoli, per cui vi entra anche la personalit che si relaziona con il mondo, dove lIO
in realt in contatto con lES, nel senso che molte delle cose che lIO esprime derivano dalle forze
dellES che si muovono. Possiamo fare un esempio: una persona che ha una forte aggressivit che
viene rimossa alla quale probabilmente non ha accesso pu essere una persona che nella struttura,
nella relazione con il mondo si presenta incapace di agire. Quindi una struttura apparentemente
passiva, dove lIO si presenta remissivo, e in realt questo atteggiamento consapevole e questa
persona si sente timida e molto bloccata e sente che non riesce a reagire alle situazioni, una
situazione di copertura di una forza aggressiva che completamente inconsapevole alla quale lIo
reagisce da controaltare.

Lo schema delle varie aree della psiche:
lEgo come lIo,
lId, come parte profonda,
il Super-Ego o Super Io in alto,
la zona della Coscienza, una zona dellInconscio che spesso viene collocata in basso,
la zona dei valori che sono quelli a met dalla fase dellInconscio al pre-Conscio e sono istanze
represse da motivi sociali che diventano represse e quindi la base dellInconscio pi profondo.

Il Super Io
C poi unistanza che si chiama Super Io, che quella che si forma alla fine del complesso di Edipo.
Cio, quando il bambino sancisce questa rinuncia funzionale alla madre e accetta listanza culturale e
sociale reprimendo il suo desiderio verso la madre. Questo processo di rimozione del contenuto
funzionale di s avviene tramite lidentificazione dei genitori. Il bambino non potendo contrastare la
rivalit del padre, avendo paura della punizione che sarebbe la castrazione che il padre d se lui ha
accesso alla madre in qualche maniera si identifica con questa figura paterna della quale ha paura e quindi
prende le caratteristiche del padre o anche di entrambe i genitori. C comunque questa adesione
completa, per cui fa sue le norme morali e sociali sotto forma delle caratteristiche caratteriali dei genitori.
In generale si identifica con la norma, con la legge, con listanza regolatrice. Quindi, il Super Io ha questa
valenza di essere istanza regolatrice, quella che d il senso del dovere, della moralit, il senso
dellorganizzazione della propria vita. Ed , appunto, lultimo che viene costituito. (riferendosi allo
schema disegnato sulla lavagna) Se questa la parte inconscia e questa la parte conscia, in realt lEs
completamente inconscio, ma anche una parte del Super Io inconscio. Questo molto importante,
perch c una serie di istanze morali e del senso del dovere che in qualche maniera sono inconsapevoli:
agiscono inconsapevolmente, quella parte di noi che rimprovera. Ad esempio: se non vengono rispettate
determinate regole del dovere che si ha, scatta il senso di colpa. Quindi, un meccanismo dellinconscio,
perch queste identificazioni con i genitori talmente profondo da diventare totalmente inconscio.
Ora, questa struttura molto importante e poi verr ripresa da molte scuole di psicologia transazionale ed
importante anche perch ci definisce una divisione con le strutture psicotiche, borderline e nevrotiche.
Allora, diciamo che se noi prendiamo una struttura psicotica, diciamo che una struttura che dominata
dallEs, dalle parti istintive. Da tener presente che gli psicotici hanno un Io fragile, debole che di fronte
agli assalti di queste forze istintive anche Freud lo dice manca di connessione con la realt, che un
mediatore molto fragile, quello che stabilisce il contatto con gli altri e con il reale.
Sintomatologicamente
quando avete uno psicotico davanti avete dei fenomeni eclatanti: in uno psicotico conclamato si hanno,
quindi, fenomeni di delirio e di allucinazione in cui viene confuso il livello del reale. Quando lo psicotico
parla che ha le allucinazioni, effettivamente lui sente le voci, come lo schizofrenico. Lui sente delle voci,
ma in realt la sua interiorit, per lui le proietta sullesterno e le sente sullesterno. In qualche maniera
il limite dellIo fra interno ed esterno della realt cade anche quando si vivono stadi meditativi molto
avanzati e si diventa il tutto. La differenza che mentre in stati meditativi avanzati c una
consapevolezza, qui manca invece totalmente la coscienza.
Quindi, i tre fenomeni fondamentali per cui si riconosce una psicosi sono (vedi la mappa di Fischer,
fig.42).

Gli stati di borderline
Poi, vengono identificati gli stati di borderline in cui la persona ha lEs, uno sviluppo dellIo e le manca
listanza superiore, per cui si dice che invece di essere una struttura bipartita, con le tre istanze, manca di
una parte ed soprattutto la parte super-egoica. Questo come lo riconoscete? Una persona borderline
(significa che cammina sul limite) una persona apparentemente integrale, perch ha un Io che riesce a
interagire, per gli manca unistanza di regolazione. Uno dei sintomi della persona borderline la
mancanza di etica. Di solito sono persone che hanno una morale per conto loro, in cui esiste limbroglio
in cui creano situazioni a loro piacimento. Inoltre, siccome manca questistanza regolatrice del Super Io,
quindi il senso del dovere, hanno una funzionalit e istintivit che delle volte deborda e che non viene per
niente repressa. LIo ha una funzione di mediazione , ma ci che veramente struttura la persona il Super
Io. Li riconoscete anche perch quando dovrebbero prendere consapevolezza ed esserci, non ci sono. Non
si responsabilizzano, si arrabbiano subito se vengono attaccate nella loro difesa, hanno unimpulsivit
molto forte. Attenzione perch la patologia borderline in grande aumento nella nostra societ,
dilagante.
Quando vedete le persone tranquille che hanno improvvisamente queste arrabbiature tremende, che
travalicano qualsiasi regola di comportamento e di relazione. In qualche maniera la nostra societ sta
andando verso una deregolarizzazione che per non sostenuta da una centratura. una
deregolarizzazione che va verso la licenza. Il voler tutto e subito e non rispettare le regole.

Nitamo MONTECUCCO:
S, per questi possono essere anche solo comportamenti eccessivi momentanei. Il borderline colui che
sta rischiando veramente di entrare in uno stato di alterazione della propria identit che noi chiamiamo
stato psicotico per intenderci in modo generale. Una persona che ogni tanto si arrabbia troppo
uneccessivo, non un borderline. Non sta entrando in una psicosi, si sta solo arrabbiando. Invece, c
anche quello che non solo si arrabbia di brutto, ma perde proprio la ragione e ti uccide. Allora l c sotto
un processo che differente. Cio, tutti abbiamo dei momenti di eccesso in basso e in alto. Il borderline
una situazione che ha sotto uno stato, chiamiamolo, patologico reale che pu essere organico o psichico o
avere altre origini, ma che un reale squilibrio e quando ci entra poi difficile riportarlo indietro. Quando
entra da tante porte diverse, pu essere dalla depressione maniaco-depressiva, dalla schizofrenia, dalla
psicosi pura e semplice, dalla maniacalit spinta, difficile riportarlo indietro. Quindi, non un eccesso
recuperabile, quelleccesso che travalica i confini per cui si rompe un sistema di equilibrio interno.

Il Super Io come Giudice Interiore: il condizionamento impiantato nella tua psiche
S, bisogna ricordare, cosa importantissima, che questo schema ottocentesco, dei primi del 900 uno
schema che ha come base di riferimento una societ molto chiusa e conservatrice, lo scopo della
psicoteraapia era di fare rientrare una persna nella sua societ e sopravvivere nella normale tristezza
esistenziale. Questo significa che in Freud e in tutta la sua scuola non c realmente il concetto di
cambiamento, ma c ladeguamento e il ritorno alla norma. Man mano vedremo che gi da Freud a
Jung e ancora pi intensamente agli autori pi moderni questo elemento del cambiamento e per contro
del Super Io diventa molto differente. Il Super Io non necessario per una persona che abbia una
consapevolezza risvegliata. Il Super Io, nelle scuole spirituali degli ultimi anni, diventa chiaramente un
ostacolo alla crescita, perch ci che la societ, i genitori, la religione ha introdotto nella tua psiche
contro la tua volont e consapevolezza, contro la tua vera natura. E ci che subdolamente comanda lIo
dallinterno. il Super Io il giudice interiore che continua a massacrarti ripetendoti i giudizi negativi, i
codici morali, le parole dei genitori o delle persone a cui hai dato potere. E linteriorizzazione di tutte le
regole sociali, alcun e delle quali sono palesemente vecchie, obsolete e negative. Il lavoro sul Super Io e il
giudice interiore diventata una parte obbligatoria anche nella nostra scuola di formazione. Solo quando
una persona va oltre lIo sociale e ritrovi il S, il suo Super Io si affievolisce e nel tempo si esaurisce del
potere che aveva ricevuto.

Le basi dellevoluzione psichica: bisogni fisici, affetto e riconoscimento del s
Luisa BARBATO:
Non c la coscienza della propria auto-regolazione, auto-morale. Ladeguamento ha una morale
precostituita, per cui c una situazione disperante dellindividuo, cio lindividuo qualcuno che senza la
regola sociale si autoregola, cio una specie di animale istintivo che fa quello che gli pare. E questa
veramente la concezione ottocentesca secondo me abbastanza disperante.
Poi, invece, nella nevrosi le tre strutture ci sono tutte, per c un conflitto permanente tra ES e IO e
SUPER IO. Per quando si parla di psicanalisi bisogna distinguere che questa la concezione classica
freudiana che ancora molti adottano, perch negli anni 20 con Anna Freud inizi tutto un filone di
pensiero che mise laccento su fattori differenti che poi si svilupp con la Klein e Winnicot che
cominciarono a indagare i bambini piccoli e scoprirono che quello che il bambino veramente cerca non
la soddisfazione libidica, ma la relazione. Quello che veramente determina la struttura dellindividuo non
la soddisfazione degli impulsi e degli istinti, ma la relazione. Quindi il bambino non cerca il nutrimento,
ma il calore umano. Tutta la persona si struttura sulla base della qualit delle relazioni oggettuali (padre,
madre, ecc..) che definiscono dei tratti incisi che rimangono dentro e che poi anche queste diventano
inconsce. Non che non esiste la parte inconscia o lIo, per non il conflitto con la pulsione, ma la
relazione con laltro che la definisce.

Nitamo MONTECUCCO
E importante sottolineare che Freud parte da una societ che ancora ha la base di sopravvivenza e quindi
le pulsioni libidiche e il piacere il latte, la fisicit sono visti come una cosa essenziale. 50 anni dopo
Winnicot e tutta la scuola kleiniana spostano il livello dalla pancia al cuore e diventa relazione. La
relazione pu vacillare, perch la madre era fredda e rigida, anche se era attenta e amava. Oggi oltre al
bisogno e al piacere fisico di Freud, oltre al calore umano e alla relazione di Klein e Winnicot dobbiamo
portare il punto centrale dellintero processo evolutivo infantile sul riconoscimento del s, sulla
percezione che il bimbo riceve, dalla madre, di essere accettato e riconosciuto come Io. Ho seguito molte
persone che hanno superato abbastanza facilmente i limiti fisiologici della mancanza di allattameno, o di
una mamma poco affettiva, quando questa era capace di dare riconoscimento, era presente e dava una
sensazione di identit al figlio. E probabile che fra 50 anni il peso si sposti ancor pi in profondit, un
processo in evoluzione.

Luisa BARBATO
A suffragio di quanto si detto furono fatti degli esperimenti sui bambini e quello famosissimo della
scimmia e dei polli. Praticamente crearono da una parte una struttura fredda che aveva il biberon e
dallaltra parte una grande scimmione di peluche che non aveva il biberon. Lo scimmiotto affamato
preferiva la scimmione di peluche che era calda e soffice pur non avendo latte piuttosto che andare
dallaltra struttura fredda che aveva latte, e quindi da l si cap che non era il latte che cercava bens il
calore.

Nitamo MONTECUCCO
Passiamo al secondo punto. Dopo Freud ci fu una sorta di separazione di scuole: la scuola freudiana
classica che andr avanti per molto tempo e due grandi personaggi che dalla scuola di Vienna si separano:
uno Jung e laltro Reich. Io parler adesso brevemente di Jung e Roberto parler poi di Reich.


Biografia (di Giuseppe Pagliaro)

Sigmund Freud nasce il 6 Maggio 1856 a Freiberg, in Moravia. La sua una tipica famiglia di
commercianti. Laureatosi in medicina nel 1881, e dopo un trasferimento di tutta la famiglia a Vienna,
lavora per un certo periodo nel laboratorio di neurofisiologia diretto da Brcke.
Nel 1882, per ragioni economiche, abbandona la ricerca scientifica e si dedica alla professione medica,
specializzandosi in neurologia. Nel 1885 ottiene una borsa di studio che gli permette di accedere alla
leggendaria scuola di neuropatologia della Salpetrire, diretta dal celebre Charcot.
Nel 1886 si sposa con Martha Bernays, che in seguito gli dar ben sei figli (la pi famosa tra loro Anna
Freud, continuatrice della ricerca del padre nell'ambito della psicoanalisi infantile). Dopo aver utilizzato
le tecniche classiche di quel periodo, sperimenta l'ipnosi e nel 1989 si reca a Nancy per approfondire la
conoscenza di questa pratica.
Tornato a Vienna, si dedica completamente alla professione di neurologo. Nel frattempo stringe amicizia
con Josef Breuer, con il quale pubblica nel 1895 gli "Studi sull'isteria" e con cui inizia quella grande
avventura intellettuale e clinica che lo porter alla fondazione della psicoanalisi.
Nel 1899 (ma con data simbolica del 1900) Freud pubblica un'altra opera dagli esiti rivoluzionari e per
certi versi sconvolgenti: "L'interpretazione dei sogni". E' una tappa che segna una svolta dell'intero
pensiero occidentale, attraverso i parallelismi fra logica razionale e logica del sogno e il disvelamento del
linguaggio "geroglifico" attraverso cui i sogni parlano all'essere umano concreto che ne portatore.
All'alba dell'avvento dei drammatici fatti che segneranno l'Europa, l'epilogo di questa epopea intellettuale
non poteva che esser tragico. Nel 1933 a Berlino i nazisti ormai al potere bruciano, in un rogo libresco
tristemente famoso, anche le opere dell'ebreo Freud, complice oltretutto di una strenua resistenza
all'avanzare della barbarie nazista.
Nel 1938 la situazione talmente insostenibile che costretto ad andarsene. Si trasferisce a Londra dove,
dopo un solo anno, muore per un cancro alla mascella. E' il 23 Settembre 1939, la seconda guerra
mondiale alle porte, epitome di quell'istinto di morte cos presente nelle opere del grande rivoluzionario
del pensiero.


Opere consigliate:

-L'interpretazione dei sogni (1900)
-Psicologia della vita quotidiana (1901)
-Tre saggi sulla vita sessuale (1905)
- Il motto di spirito e le sue relazioni con l'inconscio (1905)
-Totem e tab (1912-13)
-Introduzione alla psicoanalisi (1915-17)
-Metapsicologia (1915-17)
-Autobiografia (1925)






LA PSICOLOGIA DEL SE DI CARL GUSTAV JUNG


Jung era un passo in avanti rispetto a Freud. Lui stato il primo vero psicologo che ha introdotto laspetto
spirituale allinterno della psicanalisi. E parlando di questi processi noumenici , da Nous che il
termine greco per lo spirito, lanima, parla proprio di una spiritualit inerente e profonda. Jung era uno
psichiatra svizzero, aveva una grandissima sensibilit ed era affascinato da tutta una serie di fenomeni
parapsichici e parapsicologici che invece terrorizzavano il vecchio Freud. Si racconta in questo episodio
che un giorno si trovavano in una libreria e stavano parlando di questi fenomeni di percezione, di
anticipazione degli eventi. Il vecchio Freud si arrabbi con Jung definendoli la melma
delloscurantismo e gli ingiunse di smettere di ricercare in quella direzione. Probabilmente anche
socialmente aveva molta paura di inficiare con i fenomeni di parapsicologia e di occultismo un livello
molto alto di psicologia che era riuscito ad ottenere a livello accademico. In quel momento ci fu
unenorme tensione fra i due, Jung disse a Freud: Sta per accadere un evento e in quel momento sent
un colpo e cadde un libro Hai visto? Freud lo neg, ci fu unaltre enorme tensione e Jung previde che il
fenomeno si sarebbe ripetuto e infatti il fenomeno riaccadde per la seconda volta. Per la seconda volta che
un evento si sarebbe previsto \in un modo cos eclatante era assolutamente inverosimile per cui si cre
una certezza da parte di Jung dellesistenza di una psiche che travalica i confini fisici e da l part un
processo.Jung si isol dalla scuola di Freud e sub un vero attacco psicotico e pass questo momento di
grandissima disperazione, perch ovviamente lui si stiva fortemente allinterno della scuola di Vienna.
Questo isolamento lo port in uno spazio di reale disperazione. Ebbe un periodo di allucinazioni talmente
pesanti che scrisse poi un libro intitolato Sette sermoni ai morti, dove descrive di vedere gli spiriti che
bussano e descrive quello che gli dicono e le cose che gli fanno, tutta una serie di situazioni tra
limmaginario, il mistico e lallucinato. Tuttavia riesce a passare questo periodo di grande turbolenza
psichica raggiungendo un traguardo dintegrit e fu quindi capace di passare attraverso un periodo di
allucinazioni e di includere le allucinazioni allinterno del proprio Io. Riusc ad espandere estremamente
la propria coscienza.
Jung ebbe anche unaltra serie di esperienze e la bellissima descrizione di questo passaggio si trova in
unintervista che la BBC fece a Jung. Gli chiesero: Ma qual il centro della tua psicologia? E lui
rispose: Lanima umana, perch successo a me. Racconta che si era ammalato, rischiava di morire,
era ormai dato per spacciato e muore. Esce dal corpo, si allontana addirittura dalla terra quindi era un
grande spirito e vede un asteroide come un tempio, dove trova un maestro che lo accoglie e lo induce
come in uno spazio di meditazione. A questo punto lui felicissimo, ha raggiunto la propra vita interiore,
spirituale. Vuole morire, non vuole pi ritornare indietro e a questo punto che un classico delle NDE,
Near Death Experience, le esperienze vicino alla morte, vede arrivare dalla terra lo spirito del suo medico
che gli dice: Non puoi morire, devi ritornare indietro, il tuo compito non finito. Devi portare queste
esperienze sulla terra. E lui sente che vero e ha la folgorazione che per salvare la propria anima questo
medico ceder la propria anima. Jung ritorna, si risveglia dal coma e riesce lentamente a migliorare fino a
sopravvivere. Dopo poco tempo il suo medico muore.
Jung attraverso queste esperienze capisce alcune cose: la natura non materiale dellanima, pur essendo
assolutamente daccordo sul fatto che lanima comunque entra nel corpo, nella mente e nel cervello
attraverso una erie di funzioni biologiche. Mette al centro questa rivoluzione dellessere umano e struttura
una serie di processi psichici tra cui forse il pi importante lindividuazione ed espande questo modello
a una parte estremamente pi profonda. (proiezione) se questo linconscio, questo diventa linconscio
collettivo. Linconscio collettivo in realt poi un super conscio collettivo, perch facendo una ricerca
stupenda a cavallo tra lEuropa e tutta la tradizione alchemica simbolica degli alchemisti. E il primo che
aiuta la comprensione dei processi psichici dei testi tipo Tao The Ching, I Ching-il Libro dei Mutamenti,
Il Mistero del Fiore dOro di Lu Tzu, dove c il processo dellevoluzione della coscienza interiore, della
meditazione. Come Lu Tzu il TanTien Superiore che deve proiettare la propria energia luminosa
nellinconscio. In questo caso il Super Io viene trasformato in S, lIo quindi parte del conscio sociale, il
Super Io quello che condiziona lIo a vivere la sua vita nella societ. Se lIo, per, ritrova un suo S pi
elevato e pi profondo che diventa il centro, questo Super Io diventa invece una matrice di consapevolezza
estremamente pi dilatata.

Lanimus, lanima e il mito delleroe
Quindi, lui sviluppa due sistemi che chiama Animus che la parte pi positiva e luminosa, o Yang della
testa - nel libro posizionato nella testa che la luce della coscienza che deve scendere nell inconscio
dove c la fanciulla, lo Yin, lAnima, che deve essere salvata. In questo poi abbiamo ritrovato (non so se
lha trovato anche la scuola analitica) studiando da altre scuole che tutto il processo mitico della discesa
delleroe negli inferi per ritrovare la fanciulla smarrita (e qui c tutta una serie di racconti mitici: da
Cerere a Gilgamesh) e riportarla alla luce del sole. Per, a questo punto lui non pi un uomo, ma un
semidio. Acquista un carattere divino e questa fanciulla di solito ha delle caratteristiche sia di donna sia di
dea: per esempio la figlia della dea della natura, Proserpina, che viene rapita dal dio degli inferi (la terra
secca perch la madre natura triste) , lui salva questa fanciulla e la natura rifiorisce. E unanalogia
molto forte su quello che la vita umana.

Gli archetipi e linconscio collettivo
Quindi in questo processo Jung espande i livelli della coscienza e scopre una cosa fondamentale che in
tutte le tradizioni del mondo esistono una serie di archetipi, di basi psichiche strutturate come modelli e
questa base psichica una forza. Gli archetipi sono una forza, di solito positiva, a volte possono diventare
negativi, ma comunque unenergia psichica universale. Gli archetipi non sono solo quindi il Bene, la
Saggezza, lAmore, ma sono le forze che hanno dei simboli e che vengono raffigurate a volte nelle stesse
modalit dalle varie tradizioni. Questo a noi interessa enormemente, perch il primo transpersonale,
perch introduce lelemento transpersonale nella psicologia. La psicologia transpersonale non la fanno
mai partire da Jung e personalmente ritengo che sia realmente una delle basi fondamentali. Quindi lui era
sicuramente unanima evoluta. Se volete approfondire largomento prendete le due edizioni italiane del
libro Il Mistero del Fiore dOro: una, con la prefazione di Richard Wilhelm, che molto spirituale e
mistica e invece quella della Boringhieri che invece psicologica ed fatta da Jung. Jung era proprio uno
psicologo, per cui a volte non riusciva a capire i termini meditativi orientali, ma riusciva a capirli e
trasferirli in linguaggio psicologico con un fortissimo senso di realt. Lui ha dato vita poi di scuole, ha
collaborato con i gruppi cristiani autentici, io ho fatto alcuni anni di analisi con la Dora Kalf che ha
sviluppato il Sand Play il Gioco della Sabbia e ha lavorato in collaborazione con i monaci tibetani della
Svizzera. Quando andate ad una riunione della Scuola junghiana sentite un clima realmente di tensione
spirituale, anche se la maggior parte di questi personaggi hanno pi una spiritualit istintiva, intuitiva che
non una vera pratica di meditazione reale. E come un anelito per molto molto forte.

LOmbra: il lato oscuro della forza interiore
Una delle grandi scoperte che poi era gi stata scoperta ma che Jung esprime e rivaluta in un modo
estremamente utile il concetto di Ombra. Questo concetto che nasce da questa bipolarit, cio la
coscienza e linconscio, la coscienza luminosa e linconscio oscuro, ci parla di come questo Io sociale
debba necessariamente per la prima parte della propria vita, per identificarsi a livello sociale, accettare
una serie di istanze psichiche che gli fanno rifiutare e rendere inconsci alcuni suoi poteri e potenzialit, e
ne accetta (perch il Super Io non solo il padre e la madre che dettano le regole) degli altri. Quindi
quando c questo tipo di meccanismo, lOmbra diventa il rimosso. Jung capisce che non solo vanno
rimossi gli elementi dellinconscio per bilanciare lidentit, ma come il concetto di recupero dellOmbra
come un potenziale (che poi viene sviluppato da tutte le scuole moderne). E non solo come un potenziale,
ma una specie di rivalutazione del pozzo nero dove hai rimosso un trauma, un uovo dove tu hai
nascosto delle potenzialit. Quindi, se tu le recuperi con la ragione, se leroe della coscienza scende
nellinconscio e recupera la fanciulla che debole ma preziosa perch saggia e portatrice di intensit,
recupera delle potenzialit. Baumann (?), uno dei grandi allievi di Jung, diceva che proprio quando
tocchiamo il fondo al limite della depressione possiamo realmente andare a recuperare gli elementi
dellOmbra che sono degli elementi della nostra anima che sono stati misconosciuti. Quindi,
nellinconscio c tutto, anche il negativo, ma nellOmbra c pi questo concetto di una parte dei questo
inconscio positivo. Lo stesso Jung rinacque dalla depressione - andando oltre i bordi della normale
patologia - facendo un vero e proprio processo alchemico. E possiamo anche dire che alcune persone che
si sono risvegliate senza aver fatto un approfondito e reale lavoro sul proprio inconscio, hanno vissuto
alcuni periodi della loro, chiamiamola. Illuminazione in una fase assolutamente depressiva o addirittura
psicotica. Per citare un dato molto interessante, in India c un grande maestro che abitava a Poona ed era
uno dei pi grandi maestri del suo tempo e si chiamava Maer Baba (?) che girava per lIndia a recuperare
i pazzi illuminati, persone che avevano attinto allinfinita energia dellesistenza e avevano fuso Es, Io e
Super Io, il S si era espanso, ma che avevano un Io fragile, un Io sociale non strutturato e quindi tutta
quella forza che Jung direbbe archetipica o transpersonale, li aveva bruciati e quindi si erano ridotti a
cagarsi addosso e qualche brava donna gli dava qualcosa da mangiare e li curava. Questi erano in uno
stato semi-estatico. Lui li prendeva, li lavava e li puliva e insegnava ai suoi discepoli a guardarli negli
occhi. Questo lo facevano gi i maestri tibetani che dicevano tu mettiti l e guardalo negli occhi e
impara. Questo una parte del pensiero junghiano che per noi molto molto utile, perch ci serve per
lavorare. Quindi, una parte degli archetipi verr poi ripresa da Ken Wilberg come matrici profonde della
psiche proprio a livello transpersonale.

Luisa BARBATO
Non so se conviene dirlo, perch io conosco poco i junghiani, per limpressione che traggo io che
mentre Jung aveva fondato tutto questo sulle sue reali esperienze, per gli altri spesso si tratta di
unideologia. Anche dagli stessi junghiani questa parte viene spesso trascurata.

Nitamo MONTECUCCO
E assolutamente vero. E come se Jung avesse vissuto direttamente questa esperienza perch lui era lui,
ma non aveva creato una scuola, non era passata attraverso una scuola di risveglio interiore e quindi non
ha pasato nessuna tecnica. Lui aveva passato questo come intuizione e gli altri lhanno colta come
intuizione, ma non avevano una pratica.

La sincronicit
Dico ancora unultima cosa su Jung che la sincronicit. Lavor per un certo periodo con un premio
Nobel della fisica, Wolfang Pauli che era veramente fuori di testa., aveva unenergia pazzesca per cui
entr in contatto con tutta una serie di forze strane. Era capace di mandare in tilt tutti i macchinari
scientifici, i suoi amici lo sapevano e non volevano che venisse da loro. Un giorno, in un laboratorio in
Germania saltarono tutti gli apparati e tutti dissero: Se fosse stato qua Wolfang Pauli, gli avremmo
sicuramente dato a lui la colpa. Poi glielo dissero e si scopr che esattamente in quel momento lui
passava con il treno da quella parte. E un evento casuale. W. Pauli era discretamente fuori e ad un certo
momento attraverso la pratica psicanalitica con Jung risolse una grossa parte dei suoi problemi. Non
abbiamo parlato del lavoro fatto da Jung sui sogni. Freud fu il primo a strutturare lanalisi dei sogni, ma
Jung la port parecchio pi avanti. Attraverso lanalisi dei sogni Jung si accorse che nel nostro inconscio
sono presenti una serie di archetipi come per esempio i Mandala, che sono comuni a tutte le tradizioni. Il
Mandala un termine che significa sia centro sia circonferenza, una rappresentazione dellessere umano
come quello che abbiamo visto proiettato: il cerchio e il centro, ma pu rappresentare lidentit umana o
luniverso, il micro e il macrocosmo. Jung scopr che i pazienti in certi stati di coscienza entravano in
questa rappresentazione simbolica di s e facevano dei mandala. Wolfang Pauli quando fu guarito
cominci a ragionare sul principio di indeterminazione di Pauli che significa che sullo stesso orbitale
(intorno al nucleo ci sono degli orbitali di atomi, non possono stare due elettroni che girano dalla stessa
parte: uno gira da una parte e laltro gira dallaltra, devono avere spin opposti se no non possono stare.
Ma questo portava un problema gigantesco: come fa l elettrone che gira qua a sapere che sullo stesso
orbitale a distanza di qualche chilometro c un altro elettrone che gira in senso opposto? L part il
concetto di sincronicit., di una comunicazione sottile tra eventi simili. Jung parl di sincronicit quando
avvenne lepisodio con Freud in libreria. Inoltre cit degli esempi come di una persona che gli stava
raccontando di aver sognato uno scarabeo dorato e proprio in quel momento entra dalla finestra uno
scarabeo dorato. Comincia a capire che addirittura intere civilt come quella cinese si sono basate sull I
Ching esattamente basandosi non sul concetto di causa-effetto di uno che genera un altro, ma sul concetto
di sincronicit. Cosa vuol dire che se tu lanci le bacchette (allinizio non cerano le monete dellI Ching
per cui usavano le bacchette delle pianta di Achillea) e da questo quel momento genera una situazione. E
come quando in quel momento scegli una carta e quella carta significativa, incontri quella persona che
significativa in quel momento. Quindi, esistono una serie di nessi acasuali, ma significativi. Questo il
concetto di sincronicit. Il concetto di sincronicit il concetto che bilancia il caos. Lui scopre cos le basi
fisiche dellinformazione della coerenza elettromagnetica che poi si svilupper enormemente e che
lavorer anche sul cervello.
Jung fu veramente un grande personaggio. Purtroppo non lasci una scuola di tecniche di meditazione ai
suoi allievi (se le avesse sperimentate su di s le avrebbe lasciate) per cui i suoi discepoli sono rimasti un
po mancanti di pratica. Sono rimasti con una grande intuizione, ma poi non hanno tecniche per
sviluppare unanima. Jung lanima se la cre da solo, gli altri no. Io ho collaborato con le psicoterapie
junghiane, molto spesso una buona e fruttuosa relazione (non posso dire altrettanto delle psicoterapie
freudiane), hanno un carattere pi umano, un incontro tra persone, e devo dire che pu a volte dare dei bei
risultati di comprensione e di armonizzazione interna.



Biografia (di Giuseppe Pagliaro)

Carl Gustav Jung nacque nel 1875 a Kesswil (Svizzera). Il padre era un pastore protestante, cappellano
dell'ospedale psichiatrico di Basilea. Il nonno era stato un medico famoso e rettore dell'Universit di
Basilea. In questa citt, Jung comp gli studi secondari e nel 1885 si iscrisse alla facolt di medicina e si
laure nel 1900.Negli anni universitari si interesso di parapsicologia e spiritismo, infatto nel 1902
pubblic la sua tesi di laurea dal titolo Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti. Nel
dicembre del 1900 cominci a lavorare nell'ospedale psichiatrico di Zurigo, all'epoca diretto da
Bleuler.Tra il 1902 ed il 1903 fu a Parigi a prendere lezioni da Janet ed al suo ritorno spos Emma
Raushenbach. Nel 1907 Jung si reca da Freud, il quale lo ritiene il suo successore.Nel 1910 fu eletto
presidente della Associazione psicoanalitica internazionale e direttore dello "Jahrbuch", la rivista ufficiale
della societ. Negli anni l'idealizzato rapporto tra Freud e Jung si incrina sempre di pi, ma la rottura
ufficiale tra Freud e Jung avvenne solo nel 1913 al congresso di psicoanalisi di quell'anno e la causa
principale fu la pubblicazione da parte di Jung nel 1912 del suo testo fondamentale sulla teoria della
libido La libido: simboli e trasformazioni. Nell'ottobre successivo Jung si dimise dalla carica di direttore
dello "Jahrbuch", nell'aprile del 1914 da quella di presidente dell'Associazione e usc definitivamente dal
movimento psicoanalitico. Negli anni seguenti Jung si dedic all'attivit psicoterapeutica privata, a lunghi
viaggi (Nord America, Nuovo Messico, India, Eggitto e Kenia, nonch alla formulazione di innovative
teorie ed alla stesura di nuovi libri. Nel 1930 Jung fu nominato presidente onorario della Associazione
tedesca di psicoterapia. Nel 1944 ha un incidente, una frattura e un successivo infarto. In coma vive una
esperienza pre morte che descriver nel suo testo autobiografico Ricordi, sogni e riflessioni. Muore il 6
giugno 1961, dopo una breve malattia.

Testi consigliati:
La libido simboli e traformazioni (1912), Newton Compton
L'inconscio (1914-1917), Mondadori
Energetica psichica. 1928 (1928), Bollati Boringhieri
La sincronicit. 1952 (1952), Bollati Boringhieri
Coscienza, inconscio e individuazione, Bollati Boringhieri
L'Io e l'inconscio, Bollati Boringhieri
Analisi dei sogni, Bollati Boringhieri
Tipi psicologici, Newton Compton
La psicologia dell'inconscio, Newton Compton
L'uomo e i suoi simboli, Tea, Opere (18 volumi), Bollati Boringhieri




LA PSICOLOGIA ENERGETICA DI WILHELM REICH


Roberto SASSONE
Vi parler di Reich secondo la mia esperienza di vita e tutto quello che ho sperimentato dallinizio della
mia terapia reichiana che risale a 33 anni fa. Quindi, dal 72 fino adesso ho sempre fatto un percorso
reichiano insieme poi ad altri percorsi di meditazione, per cui la mia vita intrisa dallesperienza
reichiana non gi in una chiave teorica , ma soprattutto come esperienza profondamente corporea ed
emozionale. Per questo motivo preferisco parlarvene non facendo la storia di Reich, ma spiegandovi
sinteticamente quelli che per me rappresentano i punti fondamentali di Reich, , e che sono adatti a questo
contesto di counseling.
Affermo anzitutto che considero Reich un ricercatore che ha aspetti transpersonali, anche se la maggior
parte di suoi seguaci ignorano o non considerano questo aspetto del suo pensiero. In effetti tutta la sua
teoria reca la possibilit continua di una dialettica tra lindividuo come unit psiocosomatica, ma
soprattutto come unit energetica, e la realt energetica e cosmica in cui continuamente immerso. Cio,
per comprendere lessere umano, non si pu prescindere dal fatto che lindividuo immerso nellenergia,
che Reich chiama energia orgonica cosmica, e che proprio questo continuo scambio a regolare
lesistenza. Un altro tema fondamentale di Reich, equivocato dalla maggior parte di studiosi (e mi assumo
la responsabilit di questa affermazione) e che anche alcuni reichiani non hanno capito, la sessualit:
lhanno banalizzato e lhanno ridotto esclusivamente allo sblocco di una funzione fisiologica che
certamente importante, ma soltanto laspetto visibile e limitato di un processo pi complessivo che
riguarda lintero biosistema dellessere umano.


Piacere-espansione e dolore-contrazione
Reich realizz il sogno di Freud che aveva il desiderio di trovare la base biologica della libido. Con
semplici esperimenti dimostr che la percezione del piacere legata alla maggiore o minore capacit
del corpo di espandersi o di contrarsi. Ci significa che laddove ci sono dei punti del corpo pi
contratti muscolarmente la sensazione del piacere ridotta o assente; quando invece nel corpo c una
maggiore distensione muscolare, consentito un flusso maggiore della libido (del piacere) che viene
percepita chiaramente. Questo fenomeno fondamentale, perch oggettiva nel corpo la funzione di
controllo e di repressione che Freud chiama Super Io. Lintroiezione delle regole morali e dei divieti si
manifesta nel corpo come contrazione. I blocchi muscolari hanno lo scopo di trattenere le emozioni che
altrimenti fluirebbero liberamente (dallEs) in barba ad ogni regola sociale. Stiamo entrando nel vivo del
corpo. Se repressione uguale a contrazione muscolare, liberazione non un fatto ideologico, ma la
possibilit di sentire il flusso energetico-vitale che scorre in s. Questa affermazione ci conduce ad un
altro enunciato basilare: il recupero di una libera funzione sessuale la conseguenza dello sblocco
dellenergia vitale a livello totale dellindividuo, inteso come unico biosistema. Inoltre bisogna
sottolineare che il campo unitario energetico-vitale dellindividuo inserito nel pi vasto campo della
terra ed anche del cosmo. Reich lo chiama campo di energia orgonica cosmica ed entra cos nella schiera
dei ricercatori integrali ed olistici.
Allora, andiamo sugli elementi fondamentali. Reich era uno degli allievi pi promettenti di Freud.
Anchegli quindi assume il concetto di Es, ma ne evidenzia laspetto qualitativo: lInconscio uno stato
di non consapevolezza; tutto quello che non viene percepito, non viene vissuto e che non viene conosciuto
( non consapevole) Inconscio. Quindi, ci sono le emozioni inconsce, le strutture inconsce del Super Io
e tutti i modelli stereotipati e culturali di cui non si consapevoli. Tutto questo materiale represso,
rimosso e compresso lo si pu incominciare a leggere nello sviluppo del bambino nelle fasi di sviluppo
libidico di cui Freud parlava nel percorso della formazione della corazza caratteriale che si struttura
gradualmente dagli occhi alla bocca (fase orale allattamento) e successivamente nella fase anale o
,meglio, fase muscolare (controllo della muscolatura), fino alla fase genitale (Edipica). Tutta la storia
individuale la si pu leggere quindi nel corpo. Reich dice chiaramente che il corpo il serbatoio
dellinconscio nel senso che realmente nel nostro corpo bloccato c tutto il materiale rimosso che ha una
valenza energetica e emotiva reale e che determina anche la struttura non solo muscolare, ma anche la
struttura psichica. Unaltra delle scoperte di Reich lidentit funzionale ovvero lenergia unica pur
manifestandosi a livello psichico e somatico. Cosa vuol dire questo? Lo psichico ed il somatico hanno
come fonte la stessa energia vitale. Questa unit Reich la chiama Identit funzionale. Quindi, un blocco
corporeo anche un blocco psicologico. E il blocco psicologico anche il blocco corporeo, cio non ci
sono due blocchi. E lo stesso blocco che deve essere visto nella sua modalit energetica e nella sua
modalit psichica.

La sessualit e la funzione dellorgasmo
Nitamo MONTECUCCO
Limpostazione di Reich fu di forte impronta vitalista e lo port a studiare e a fare ricerche scientifiche di
grande spessore sullenergia vitale, da lui chiamata energia orgonica e, sulla natura del piacere. Sono
famose le sue ricerche sulle basi della vita: i bioni (delle specie di precellule luminose che tendono ad
aggregarsi e crescere) e dei bacilli T (T da Tanatos, la morte) che nascono da tessuti malati e privi di
vitalit. Da queste scoperte deriv le sue analisi di laboratorio, che, attraverso lanalisi della vitalit del
sangue o dei liquidi, permettono di comprendere quanto lunit psicosomatica umana sia integra o
frammentata. Reich, dopo le ricerche sullenergia orgonica e i bioni a Oslo; si trasferisce negli USA dove
crea lOrgone Istitute. Qu crea una forte scuola di terapisti e sviluppa una serie di apparecchiature: gli
accumulatori orgonici, per facilitare la guarigione nei pazienti in cu lenergia vitale-sessuale era ormai
troppo bassa o compromessa. Gli accumulatori orgonici diedero dei risultati sorprendenti ed inaspettati.
Importantissime le ricerche sullenergia sessuale e sullorgasmo, iniziate in Norvegia e proseguite negli
Stati Uniti, che lo portarono ad una serie di scoperte fondamentali sul ruolo dei sistemi viventi, sulla
genesi delle patologie e sulla loro risoluzione attraverso una differente consapevolezza di s e della
propria natura espansiva legata al piacere di vivere. Per la limpida spregiudicatezza di queste ricerche
Reich venne espulso dalla Norvegia e venne perseguitato degli Stati Uniti fino alla sua incarcerazione e
alla sua morte in carcere per attacco di cuore. La sentenza della corte sentenzi che Reich doveva essere
incarcerato in quanto colpevole di aver sostenuto lesistenza dellenergia orgoniche che non esiste. Il
suo laboratorio venne distrutto dal governo americano e suoi libri vennero messi al bando in tutti gli
USA. A pieno diritto possiamo considerare Wilhelm Reich un tantrico ante littram.
Dalla scuola di Reich si sono sviluppate numerosissime vie terapeutiche che hanno contagiato tutta la
moderna concezione psicosomatica della crescita umana: dalla Bioenergetica di Lowen alla Core
Energetic di Pierrakos, dalla Vegetoterapia di Federico Navarro a tutte le moderne terapie basate sulla
crescita umana e sul decondizionamento.

Lanalisi del carattere
Roberto SASSONE
Quando Reich comincia a concepire e strutturare lanalisi del carattere, fa un discorso incredibilmente
articolato, perch lanalisi del carattere comprende diversi piani di lettura, secondo un principio
sistemico: lanalisi del funzionamento dei sette livelli e la loro correlazione, i comportamenti e gli
atteggiamenti nei confronti del mondo che corrispondono al modo corporeo di funzionare, le strutture
difensive comportamentali e i loro agganci muscolari. E evidente ancora di pi che psichico e somatico
sono luno lo specchio dellaltro. Nella visione di Freud il superamento della nevrosi consiste nel sapersi
reinserire e adattare, nella vita sociale, aderendo alla logica di quel sistema, altrimenti non c la
possibilit di avere veramente un Io solido. Con Reich si ribalta veramente tutto: le ideologie sociali sono
il prodotto del carattere nevrotico ed esprimono la logica di questa repressione. Quando la natura
delluomo si struttura in maniera disfunzionale non pu che generare una cultura che avvalla la
repressione stessa della natura.
Ma nel corpo esiste un principio di autoregolazione che viene attivato dalla terapia e che contribuisce a
recuperare la percezione del proprio corpo, sbloccando le emozioni e a liberando il rimosso attraverso un
reale sentire e non attraverso latto cognitivo. Il paziente impara fisicamente ad entrare in contatto con la
sua ombra (termine junghiano), a conoscerla e a non averne paura e libera le forze vitali al servizio dellio
che stimolano il processo di autoregolazione di se stessi e della propria la realt. In tal modo accade un
fatto singolare, ovvero che lindividuo che attiva il processo di autoregolazione, sciogliendo le catene del
super-io ed entra in contatto con se stesso, sviluppa un funzionamento etico. Questo il senso profondo
dellanarchia. La repressione e la necessit di una legge necessaria per frenare gli impulsi. Ma quali
parametri si assumono per decidere quali impulsi e come devono essere frenati, cio chi decide se quell
impulso cattivo o buono? Allora facciamo dellironia: la sessualit un impulso cattivo per carit,
bisogna gestirlo bene, perch se uno gode troppo non riesce a fare pi il suo dovere! Invece il
presupposto quello contrario e cio che gli impulsi naturali hanno una loro logica vitale e un loro senso
profondo di realizzazione. Chi fa un lavoro su di s psicocorporeo. non ha bisogno di leggere Reich, ma
sentendo se stesso, percepisce anche con laltro come essere vivente e individuo reale. Se io vedo te e
sento te non posso pi vederti in maniera virtuale, perch ti rispetto, non perch c unideologia che mi
fa pensare che giusto rispettarti, ma perch tu sei come me, ti sento. E ci vale anche per la natura, ma
se io non sono pi natura, perch non sono pi in contatto con la mia natura e temo la percezione
vegetativa del mio flusso vitale, come posso rispettare qualche cosa che io temo?
Il grosso impedimento alla relazione con la natura sussiste perch nella repressione sessuale e quindi nella
repressione degli impulsi naturali c la paura di sentire il piacere. Perch tutti questi divieti ai bambini,
tutta questa necessit di imbrigliarli ? Perch il bambino ricorda profondamente quella libert vitale che
ladulto nella sua repressione ormai si negato. Gli crea quasi un problema, fa paura, ti fa vedere quello
che hai perduto. Lo devi controllare, lo devi di nuovo inscatolare per rassicurarti profondamente e non
entrare in contatto con ci che ti sei negato. Quindi, chi ha paura della vita perch non ha il contatto con
la vita e naturalmente la uccide per poter rientrare in una sua rassicurazione. Questo il motivo per cui
una societ si fonda sulla repressione (Vedi Psicologia di Massa del Fascismo di W. Reich).
E inutile creare delle strutture sociali, anche ben congegnate, che dovrebbero funzionare sulla carta
benissimo, quando poi le strutture caratteriali delle persone che le gestiscono sono esse stesse ammalate,
appestate, e sono strutture di potere che negano la vita.
Reich cominci a lavorare sul corpo, infrangendo un tab grandissimo della psicoanalisi: non si deve
toccare il paziente. Il corpo non poteva essere toccato, perch subito si presentava il mostro della
sessualit.

Il corpo e i sette livelli
Il corpo lindividuo, la possibilit di essere coscienti della vita e nella vita, la percezione che
sostiene la coscienza. E' veramente difficile avere una relazione con la realt che non venga interpretata in
maniera mistica: Secondo Reich latteggiamento mistico latteggiamento di colui che apre dei canali di
coscienza (anche attraverso delle pratiche di meditazione) senza avere prima una percezione sana del
proprio corpo. Ne consegue che lapertura di questi canali, lesperienza di stati di coscienza pi vasti, che
genera una grande energia che finisce per creare uno scollamento ulteriore con la percezione corporea. Si
pu creare una confusione tra stati che Wilber chiamava pre-egoici, fusionali, intrauterini, in cui si
perde lidentit e stati pi integrati di coscienza nei quali ci si collega con dimensioni cosmiche, senza
perdere il centro dellidentit.
Per cercare di recuperare questa dimensione di coscienza del corpo Reich evidenzi una serie di livelli
nel corpo sette livelli che ripercorrono la storia dellindividuo che si imprime profondamente nel
nostro corpo. Dobbiamo tener sempre presente che il corpo siamo noi finch siamo incarnati. Noi siamo
qui, siamo il nostro corpo e direi che addirittura il S profondamente radicato al corpo e dobbiamo
sentire e realizzare questa unit. Questi livelli partono dallalto con il livello degli occhi che comprende
non solo i bulbi oculari, ma tutta la parte frontale della testa, il talamo, la neocorteccia, loccipite, il naso
e le orecchie.. Gli occhi rappresentano quindi il primo imprinting fondamentale che si ha alla nascita,
esprimono il primo contatto con il mondo quando si viene alla luce. Nei nostri occhi c tutta la nostra
storia, dallintrauterino alla nascita, sino a ci che siamo noi attualmente. C la nostra visione del mondo,
la consapevolezza con cui stiamo in esso. Reich decide di iniziare il processo di scioglimento della
corazza partendo dagli occhi perch diceva che lenergia vitale , libidica, si dirige dalla coda (bacino) alla
testa.. Questa energia potente se si libera in questo movimento verso lalto tende a caricare ulteriormente i
livelli alti, soprattutto gli occhi, rafforzando il blocco. Liberare invece prima il livello degli occhi aiuta a
consolidare una consapevolezza pi chiara, a dare maggiore presenza allindividuo, ad essere pi nella
realt. La maggior presenza degli occhi aiuta ad affrontare le emozioni pi profonde bloccate negli altri
livelli. Quindi, Reich sostiene che, dato che il processo energetico avviene dal basso verso lalto, noi
lavoriamo in senso contrario, lavoriamo sbloccando dalla testa fino alla coda in modo da liberare sempre
di pi il cammino allenergia che si sprigiona dal basso verso lalto. Personalmente non sono pienamente
daccordo su questo approccio, pur riconoscendo che nel percorso psicocorporeo bisogna sempre fare in
modo di non caricare gli occhi, ovvero di avere unattenzione particolare alla capacit che il cliente ha di
accogliere ed integrare il materiale emotivo e cognitivo che emerge. Bisogna quindi lavorare sul
grounding, sulla messa a terra, sul contatto con il suolo, per rafforzare le radici dellindividuo. Gambe ed
occhi sono profondamente collegati.

Il I livello degli occhi (6 e 7 chakra) il livello su cui sono fondamentalmente ancorate le esperienze di
base di contatto con il mondo. Avere occhi nel nostro linguaggio significa esserci, non avere occhi
significa non esserci. Negli occhi si strutturano situazioni che spesso sono molto gravi. Infatti, dagli
occhi si pu riconoscere se c una situazione borderline o addirittura psicotica. Uno degli esercizi pi
efficaci chiamato naso-cielo che consiste nel far convergere gli occhi verso la punta del naso e
successivamente di guardare un punto di fronte La mancanza o la difficolt di convergenza indica un
blocco agli occhi e di conseguenza manifesta la presenza di temi di relazione con la madre e con la realt
interna o esterna. Non il caso di approfondire in questa sede il discorso. Ricordiamo che un blocco
muscolare significa un blocco emotivo e che quindi presente una tema caratteriale legato a quel blocco.
Per esempio pu accadere che si riesca a guardare la punta del naso solo con locchio destro e che sinistro
fugga. Questa gi unindicazione interessante e senza fare facili schematizzazioni che personalmente
detesto, possiamo dire che locchio destro bloccato legato a tematiche con la figura maschile o con il
proprio maschile o con la figura autoritaria esterna che potrebbe essere anche una madre che funge da
legge, (il che si pu rapportare allenergia Yang). Se, invece, non riesce a convergere locchio sinistro
abbiamo delle tematiche riguardanti il rapporto con il proprio femminile (ci vale anche per luomo), con
gli aspetti sensitivi, interiori o con la madre (tutto ci che riguarda lo Yin).
Un altro indicatore della presenza e del contatto lo sguardo: una persona che non ti guarda negli occhi,
che sfuggente, indica la paura di entrare in contatto. (talvolta molto evidente questa paura o
questassenza di sguardo ed meglio stare molto attenti a lavorare con quel cliente. Locchio vitreo o
locchio vuoto, per cui ti fa immediatamente chiedere dove sta quella persona? dove sta
quellidentit?. Quindi, negli occhi si trovano tantissime emozioni, ma soprattutto indicano la qualit del
contatto che si ha con il corpo e con se stessi.

Il II livello quello della bocca (5 chakra) e anche qui per bocca sintende labbra, gola, lingua e nuca
(che la parte posteriore del Chakra della gola). Quindi, a questo livello si strutturano tutte le
problematiche orali che sono attinenti alla relazione con la madre, lallattamento, il contatto con il seno,
ecc. Per importante sottolineare che non tanto la quantit, ma la qualit di ci che si avuto della
relazione. Diciamo che nei sette livelli si struttura il blocco con la relativa tematica, per il blocco
leffetto di un tipo di relazione che si perpetuata in quella fase di sviluppo del bambino. Quel tipo di
relazione che avvenuta sar la modalit base di relazione che ognuno di noi ha in quella determinata
situazione. Ce ne possiamo accorgere dalla conformazione della mandibola, dalle labbra pi o meno
strette o carnose, da atteggiamenti come mordersi le labbra o le dita, da come uno parla. Ad esempio
attraverso la voce si individua a quale et quella persona si fermata: pu avere una voce da bambina
piccola pur essendo adulta. Quindi, conoscere la storia di un blocco e liberare le emozioni che sono
collegate ad esso, ci d la possibilit di vedere effettivamente quale storia quella persona ripete
continuamente nelle relazioni affettive. Lavorare su questo livello fa emergere il tema del bisogno, della
richiesta, della rassicurazione. E presente il timore di non avere sufficiente attenzione e considerazione o
al contrario c il rifiuto di ogni dipendenza e la fuga continua di fronte allamore.

Passiamo al III livello del collo, che un indicatore della struttura del Super Io, di quanto la persona sia
capace pi o meno di abbandonarsi, quanta rigidit abbia, quale sia limmagine che lIo ha di se stesso,
che tipo di immagine di s stia recitando nel mondo. E qui c molto da dire sulla postura: ad esempio
chinare la testa (sottomissione), avere la testa alta (orgoglio), avere la testa sulle spalle (responsabilit),
non piegare mai la testa (intransigenza), tutto un linguaggio corporeo che ci indica letteralmente
latteggiamento verso se stessi e la vita. Allora, nel lavoro sul collo, gola e attaccatura del trapezio, c
tutto il percorso per riuscire ad abbandonare la rigidit del Super Io ed allentare la struttura di controllo.
Nella lettura del corpo bisogna osservare due parametri opposti, cio di una eccessiva carica, tensione,
contrazione muscolare (iper) o di una mancanza di carica, di tensione (ipo) per cui i muscoli sono
scarichi, flosci, poco vitali. Lo si vede in ogni zona del corpo, per dobbiamo distinguere che se c una
parte del corpo che iper carica, spesso per compensare una parte scarica. La cosa un po pi
complessa, per un operatore olistico pu farsi unidea sufficientemente chiara del cliente osservando
come le tensioni muscolari sono dislocate nel corpo e come si alternano con i vuoti. Chi fa shiatsu o altro
si rende conto qual il tipo di problema. E chiaro che se una persona ha i muscoli molto contratti nelle
gambe vuol dire che non ha una buona messa a terra, vuol dire che ha paura. Il I Chakra significa
sopravvivenza, vuol dire che la persona non ha radici, e siccome ha paura della vita probabilmente per
un trauma intrauterino, una minaccia di aborto, un parto difficile, si regge a fatica, non ha fiducia e teme
di non farcela e di cadere. La messa a terra una percezione molto chiara e per niente astratta della
fiducia, ci fa sentire che la vita ci sostiene. Questa esperienza, per, deve esser stata trasmessa dalla
madre, acciocch il corpo possa imparare. Non serve dire a parole devi aver fiducia. Bisogna indurre
unesperienza positiva attraverso il corpo magari con delle tecniche di respirazione o di esercizi semplici
di radicamento al suolo, in modo che uno possa percepire realmente che possibile stare in contatto con
la terra, con i piedi e le gambe.

Il IV livello che corrisponde al torace (4 chakra). Siccome qui in Accademia si dedica una particolare
attenzione al centro del Cuore, ho la necessit di dire e qui Reich non centra che il centro del Cuore ha
due livelli: un livello pi di superficie che quello emozionale e, arretrando e immergendoci in una
percezione pi profonda del centro del Cuore, si raggiunge e si ha percezione dellIDENTITA, della vera
identit. Dietro il livello del Cuore emozionale c lanima o, secondo Sri Aurobindo, il centro psichico.
Infatti egli fa una distinzione tra lo psichico e lo psicologico: psicologico tutto ci che relativo allego,
alla personalit sociale, mentre lo psichico la nostra vera identit che si va formando oltre i ruoli.
Quindi, il livello del torace fondamentale perch in c la percezione della propria identit nel mondo,
ma anche un livello che esprime con che identit ci rapportiamo ad esso. Ci sono toraci con il petto in
fuori, gonfio, sempre espanso, una vera gabbia per proteggere il cuore ferito o per contenere una forte
rabbia o odio. Nello psicopatico la situazione pi evidente. Le emozioni del cuore sono soffocate ed
presente una grossa carica energetica; per contenere bisogna bloccare il diaframma, separandosi dagli
impulsi vitali ed emotivi. Questa una delle situazioni pi frequenti, per cui se si ama non si riesce a fare
lamore (tipico comportamento degli uomini, ma sta diventando pi frequente anche tra le donne).
Loggetto damore non pu essere desiderato, perch lamore una cosa nobile, mentre il sesso sporco,
per cui certe cose non si devono fare con la persona amata; invece quando manca la relazione damore si
riesce ad avere una relazione sessuale. Questo blocco una tipica separazione tra la parte istintiva e la
parte emotiva, o luna o laltra.
Oppure c il torace scarico, che indica una depressione. E caratteristico dellorale che sta con il bisogno
continuo di avere conferme e rassicurazioni, con una continua richiesta, come gli uccellini che stanno con
il becco spalancato aspettando che gli arrivi dallesterno qualcosa di nutriente. C il bisogno di
alimentare il cuore perch c tutta una richiesta daffetto precedente che non stata soddisfatta.
A livello del torace c anche latteggiamento aggressivo o propositivo o rinunciatario, la determinazione
o la rassegnazione. Ricordiamoci che il torace lidentit, ma significa come io mi rapporto, come
manifesto questa identit. Ed con le braccia e con le mani che io agisco sulla materia. Con gli occhi uno
pu anche avere una relazione di contatto, ma se non porta questa relazione di contatto dagli occhi al
torace e al cuore e quindi alle mani, non pu fare. E l che il contatto diventa una vera possibilit di
realizzare e di incontrare e di fare. A questo livello incontriamo anche le tematiche di respirazione e di
cuore che dobbiamo comunque interpretare nella chiave di qual la capacit di dare, del tipo di relazione
di cui capace, di come si manifesta nel mondo.

Il V livello il diaframma (3 chakra). Tutte quante le discipline di contatto, di approccio anche spirituale
per cominciare ad entrare in contatto con la percezione di s si basano sulla respirazione. Adesso poi ci
sono innumerevoli tecniche anche se sono tutte un po la stessa cosa. Reich faceva fare una respirazione
piena ed intensa da cui nato il Rebirthing, o anche la respirazione olotrofica, etc. Praticamente il
discorso questo: le tecniche di respiro possono avere due tipi di funzione, una per pompare ed
intensificare. Infatti la respirazione che cos in fondo? Un movimento di Energia vitale. Pi energia
immetti, pi avvengono una serie di reazioni nel corpo. Provate a far respirare una persona soltanto per
dieci minuti con una respirazione profonda e veloce, ed inizieranno sicuramente ad accadere delle cose:
formicolii nel corpo, si paralizzeranno le mani, ecc. Ma cosa succede in pratica? Che laumento della
carica energetica mette in evidenza le contrazioni muscolari. E come un evidenziatore. C lattrito tra
laumento del flusso di energia vitale e il blocco muscolare che fa resistenza. Quindi, da una parte si crea
una corrente che una liberazione, perch il muscolo comincia a decontrarsi; dallaltra, per, c
lopposizione del muscolo e si crea una tetania.
Allora, questo laspetto legato alla respirazione quasi per cercare di stimolare le reazioni e per mettere
in evidenza le contrazioni muscolari e i blocchi. Laltro la respirazione come strumento di
concentrazione che unaltra cosa. Ad esempio la meditazione Vipassana unosservazione del respiro
mirata allo sblocco di una situazione o ad evidenziare una situazione emotiva, ma mette lattenzione sulla
percezione. E chiaro che il blocco del diaframma - ecco perch vi ho fatto questo cappello un po la
base su cui si deve lavorare per poter riattivare la coscienza di s. Il blocco del diaframma proprio il
punto cardinale . Da l si dovrebbe cominciare per fare un lavoro spirituale.

Il livello successivo, il VI, il bacino, dove sta il 2 Chakra.
Tenete sempre presente che il sistema dei Chakra e il sistema dei livelli di Reich sono simili ma non
sovrapponibili. E anche nel sistema dei Chakra bisogna dire che i primi tre sono molto connessi tra di
loro.
Noi che lavoriamo a livello di sperimentazione, quindi, quando lavoriamo sul II livello le persone
esprimono una serie ampia di emozioni di cui noi estrapoliamo una serie che quella pi chiara. Infatti,
se noi facciamo la respirazione in ogni caso si attiva e si lavora sul diaframma e di conseguenza si
attivano tutti i livelli del corpo perch essi sono funzionali e non c uno sbarramento tra di essi. Ogni
livello continua e sfuma nel successivo. E il diaframma a consentire la respirazione. Sul VI livello ci
sono le emozioni pi viscerali. E un livello che prende anche la parte posteriore della schiena. Pu
diventare un ancoraggio che paralizza il bacino e blocca la sessualit, essendo strettamente collegato al
VII livello che comprende la pelvi, le gambe e i piedi e che corrisponde al I Chakra. Il tema di questo
livello la relazione fondamentale con il mondo. Tutta la tematica delle gambe, sembrer paradossale, ma
non legata solo alla sopravvivenza, ma anche per esempio al come noi spendiamo il denaro. Ci sono
delle persone che non riescono mai a trovare una stabilit; non riescono mai a trovare una casa, non
riescono mai ad avere qualcosa di solido, un minimo di certezza pratica. Sono tutte persone che hanno un
problema di I Chakra, per cui non riescono a costruirsi le basi della loro vita. Quindi, c una tematica
molto vasta che non soltanto legata al cibo da procacciarsi, ma allincapacit di crearsi un habitat nel
mondo; ci sono persone che vagano continuamente cercando di realizzare qualchecosa non riuscendo mai
ad affermarsi n consolidare niente. Questo il VII livello reichiano.


Biografia (di Giuseppe Pagliaro)
Wilhelm Reich nasce nel 1897 a Dobrzcynica, in Galizia, in una famiglia di agricoltori di lingua
tedesca.Nel 1910, quando Wilhelm aveva solo tredici anni, raccont al padre della relazione tra il proprio
tutore e la madre, che forse per questo si suicid. Quattro anni dopo mor anche il padre e Wilhelm si fece
carico, diciassettenne, di gestire l'impresa familiare ed i possedimenti agricoli. Dopo la guerra si iscrisse a
giurisprudenza, ma poco dopo cambi facolt e pass a Medicina (sempre presso l'Universit di Vienna)
ove si laure in soli quattro anni, nel 1922. Nel 1919 divenne membro della Societ Psicoanalitica di
Vienna e tre anni dopo spos Annie Pink, un'altra famosa psichiatra, inizialmente sua paziente come il
discepolo Alexander Lowen. La stima di Freud per Reich aument incondizionatamente fino al 1927,
anno della sua iscrizione al Partito Comunista e della pubblicazione del libro "La funzione dell'orgasmo"
che poneva Reich in contrapposizione con i colleghi, tutti appartenenti alla borghesia. In questo periodo
matur in Reich la convinzione che vi sia un nesso tra repressione sociale e repressione della sessualit.
Ormai isolato dalla comunit scientifica, negli anni trenta Reich sostenne di aver scoperto una specie di
energia collegata con l'orgasmo, che chiam per questo orgonica, supponendo che fosse contenuta
nell'atmosfera e nella materia vivente.Questa sua opinione non fu mai accettata, ma sempre contrastata,
dal mondo scientifico.Quando nel 1933 pubblic Psicologia di massa del fascismo, questa fu messa al
bando dai nazisti e Reich decise di fuggire dall'Austria e si trasfendosi in America nel 1939. Nel 1947, a
seguito di una serie di articoli sull'energia orgonica, la Food and Drug Administration (FDA) lo accus di
ciarlataneria e fu condannato a 2 anni di reclusione. Nell' agosto del 1956 i suoi appunti furono bruciati
dalla FDA.Reich mor in prigione per un attacco cardiaco un anno dopo.

Testi consigliati:
L'analisi del carattere. (1933), SugarCo Edizioni srl - Milano 1982 , Esedra Srl, 1994,
Sessualit e angoscia. (1935-36), SugarCo Edizioni srl - Milano 1983 , Esedra Srl, 1994,
La scoperta dell'orgone, volume n. I - La funzione dell'orgasmo (1942), SugarCo Edizioni srl -
Milano 1975 , Esedra Srl, 1994, Tascabili SugarCo
La scoperta dell'orgone, volume n. II - La biopatia del cancro. (1948), SugarCo Edizioni srl -
Milano 1975 , Esedra Srl, 1994, Tascabili SugarCo
La teoria dell'orgasmo ed altri scritti ,Lerici, Milano 1961


LA PSICOSINTESI DI ASSAGIOLI

Kiran Lucia VIGIANI
Seduti, occhi chiusi, sentiamo il respiro calmo e regolare e lasciamo andare totalmente tutte le tensioni
muscolari. Cerchiamo di aprirci completamente allesperienza che faremo insieme e apriamo il cuore
cercando di trattenere quello che per noi sar necessario e funzionale alla nostra crescita. Cerchiamo di
farlo in una modalit rilassata.
Io tratter due argomenti molto belli che sono la Psicosintesi e il Dialogo delle Voci. Inizio dalla
Psicosintesi, perch in essa ci sono gi dei postulati che poi ritroviamo come base anche in altre scuole
psicologiche.
Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi, nasce a Venezia alla fine dellottocento, nel 1988, e
muore a Capolona (AR) nel 1974, dopo aver passato gran parte della sua vita tra Firenze e Roma.
Diciamo che Assagioli stato un pioniere di quella che poi stata definita la corrente olistica e che si
sviluppata in anni pi recenti. E interessante considerare il contesto storico nel quale lui ha portato
queste idee e ha mosso i primi passi. Allinizio del 900 gi parlava di Psicosintesi, della confluenza di
pi approcci per la crescita umana. In Italia la Psicosintesi non molto conosciuta e soprattutto non ne
stata riconosciuta nella sua accezione trasformativa. Invece, negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni la
Psicosintesi tenuta in grande considerazione. Ad esempio, nelle nostre universit o non conosciuta o si
sta affacciando da pochi anni. Possiamo invece dire che Assagioli si rivelato essere un uomo con un
notevole spessore sia umano che culturale. Se voi siete interessati ad approfondire, ci sono dei testi che
parlano della sua biografia e dei suoi anni di formazione, di come lui avesse relazioni in tutto il mondo, in
tutte quelle correnti culturali emergenti. Ha partecipato alle riviste fiorentine dell inizio 900 e al fervore
innovativo di quegli anni . Era medico psichiatra, aveva fatto laa sua tesi sulla psicoanalisi e immaginate
in quali anni lui ha avvicinato la psicanalisi. E stato veramente il pioniere che ha portato la psicoanalisi
in Italia. Tra laltro, aveva preparato la sua tesi allospedale psichiatrico di Zurigo, sotto la supervisione
di Jung ed era stato incaricato da Freud di diffondere le sue idee in Italia. Quindi, estremamente
interessante seguire il cammino di questuomo che ha precorso un po tutte quelle correnti che poi sono
andate ad affermarsi negli anni successivi.
Diciamo che nella Psicosintesi noi abbiamo quella che una concezione olistica, perch presente in
essa una visione bio-psico-spirituale dellessere umano. Ci significa vedere un individuo sotto il profilo
fisico-biologico, sotto quello emozionale-psicologico e dare molta importanza e spazio alle sue possibilit
di espressione ed espansione sul piano spirituale. Adesso pu apparire del tutto normale, ma immaginate
quale poteva essere la situazione 70 anni fa.
Egli era in contatto con Alice Bailey, teosofa prima e poi fondatrice della scuola esoterica Arcana, ispirata
da un maestro di saggezza tibetano, ha conosciuto, come detto, Freud e Jung, ha collaborato con Dane
Rudyard alla diffusione dellastrologia esoterica e era in rapporto diretto con molti altri personaggi di
grande rilevanza dellepoca. A vederlo fisicamente era cos minuto, quasi etereo, ma, al contrario, era un
personaggio di un grande spessore. Era ebreo, per cui aveva vissuto tutte le persecuzioni razziali della
seconda guerra mondiale, conoscendo anche la dura prova della prigionia. Nelloccasione, aveva trovato
la forza e lironia per uno scritto sulla libert in prigione, nel senso che era talmente forte questo suo
sentire che lessere umano una creazione a molti livelli, e non solo unidentificazione con il corpo, che
lui riusciva sentirsi libero anche in prigione. E vero che si possono rinchiudere i corpi, ma non si
possono uccidere le idee.
Tutta la Psicosintesi rientra in quella che considerata la corrente della psicologia transpersonale.
Quindi, una psicologia con direzione. Chi che d la direzione? Ci significa che con questo concetto
di direzione c gi unenfasi sullessere umano nella sua accezione pi profonda che lui che pu dare la
direzione alla propria esistenza. Questo un punto molto importante.
E anche un punto che ci chiama ad una grande assunzione di responsabilit, perch se io so, che io posso
dare la direzione alla mia esistenza, significa che devo uscire da quellatteggiamento un po paranoico di
vedere tutte le colpe allesterno. La persona si mette in una posizione in cui si interroga e si chiede: Io,
cosa sto facendo per direzionare la mia vita l dove vorrei che andasse? per cui uscire da quel ruolo di
vittima di essere la persona che si prende tutto quello che gli piove addosso e incominciare a dire : Io
posso scegliere dove voglio mettere la mia energia e dove voglio andare. Questo un punto di
fondamentale importanza.
Adesso mi piacerebbe soffermarmi su alcuni postulati base della Psicosintesi, perch vorrei darvi degli
schemi di riferimento in modo che possiate utilizzarli voi stessi.

Lovoide di Assagioli: la prima mappa psichica transpersonale
Il primo una mappa della strutturazione psichica secondo la Psicosintesi. Al centro c un uovo diviso in
tre parti che si chiama lovoide di Assagioli. Nella parte bassa larea dellinconscio inferiore che
corrisponde al numero 1; larea centrale contrassegnata con il 2 linconscio medio, e larea superiore n.
3 corrisponde allinconscio superiore. Una piccola area rotonda centrale che si sovrappone sullarea 2 la
n. 4 che il campo della coscienza, accanto c unaltra piccola area rotonda, la n. 5 che lIo o il S
personale; sul punto superiore dellovoide sta il n. 6 che corrisponde al S transpersonale, e il n. 7, esterno
a tutto lovoide linconscio collettivo. Noterete che tutte queste linee sono tratteggiate e non a caso,
perch sono delle divisioni didascaliche utili allo studio. In realt questi campi non sono divisi in maniera
cos netta perch esiste unosmosi tra tutte queste energie.
Parliamo di Inconscio inferiore n. 1, medio n. 2 e superiore n.3. Linconscio inferiore relazionato a tutti
quei complessi psichici che sono pi lontani dallaccesso della nostra coscienza. Quello un contenitore
dove hanno sede e luogo i nostri complessi relativi al passato, che hanno colorazioni emozionali molto
forti che rimangono dentro di noi e si imprimono dentro di noi. In questo inconscio ci saranno tutte le
parti istintuali che sono meno accessibili alla coscienza, tipo unaggressivit non riconosciuta, oppure una
sessualit tenuta molto compressa. Tutti complessi che si lasciano arrivare al campo della coscienza con
pi difficolt. Linconscio medio, invece, un inconscio pi plastico, c quella fase di ricordo-
dimentico, di certe cose che arrivano alla nostra consapevolezza e che poi se ne rivanno via, perch non
riusciamo a fermarle n trattenerle. Significa che pi facile che i contenuti dell inconscio medio
arrivino nel nostro campo della coscienza o possiamo richiamarli pi facilmente rispetto a quelli che sono
immagazzinati in un inconscio molto pi profondo. E poi, abbiamo linconscio superiore, dov la sede
delle nostre potenzialit, le intuizioni, le aspirazioni, gli slanci altruistici. Per, attenzione, stiamo sempre
parlando di inconscio. Quindi, significa che come sono inconsce certe istintualit tipo laggressivit o la
sessualit, sono inconsce anche le nostre potenzialit creative. E questo, ripeto, linconscio superiore.
Ripeto, tutto ci diviso in maniera didascalica perch in realt esiste unosmosi tra tutte queste parti,
non ci sono questi scompartimenti stagni. Il n. 4, il campo della coscienza quello che Jung chiamava
lisoletta nel Mare Magnum dellinconscio. Ci significa che - e lo vediamo anche graficamente - il
campo della coscienza veramente uno spazio, una quantit di consapevolezza molto ridotta rispetto a
quello invece che tutto il nostro inconscio. Pi noi portiamo del materiale che ha sede nel nostro
inconscio sia inferiore sia medio che superiore - a livello della coscienza, pi portiamo terra alla nostra
isola nel Mare Magnum del nostro inconscio. Quindi, possiamo dire che il campo dominato dallIo. Il n.
5, invece, lIo o S personale. Ci sono delle scuole dove con lIo intendono lEgo, altre scuole
intendono il S. Qui, vorrei dire che nella psicosintesi il S personale quella parte di divino dentro di
noi, quella parte che potremmo chiamare il Testimone dentro di noi, quella parte che non si identifica con
alcun contenuto, proprio lOsservatore. Il n. 6 invece il S transpersonale che potremmo chiamare il
Divino onnipervadente. Poi ognuno di noi ha il proprio modo per identificarlo, per diciamo che il 6 il
Divino in assoluto, il Divino cosmico e il 5 la scintilla di questo divino cosmico che io ho allinterno di
me. Ed esiste questo collegamento tra il 5 e il 6. Il 7, invece, linconscio collettivo, questo patrimonio
inconscio dellumanit che si strutturato nei secoli con il contenuto inconscio dellumanit che
ritroviamo sotto forma di simboli, di archetipi o nelle cosmogonie delle varie trib che, pur trovandosi
agli antipodi geograficamente usano gli stessi simboli. Questo spiegabile proprio attraverso questo
concetto di inconscio collettivo.

Il S personale e il S transpersonale o superiore
Nella psicosintesi c una cosa molto, molto interessante: il S personale, questo nostro S interiore che
poi il riflesso del S transpersonale, preesistente alla strutturazione della personalit. Ci importante,
poich significa che dal momento che io nasco, io sono portatore di questo S. Poi, pu verificarsi che io
posso passare tutta la vita senza riuscire mai a contattarlo per tutte le sovrastrutture, le mie impostazioni
mentali, per i miei credi, perch il mio livello evolutivo mi porta altrove. Per, estremamente
importante, perch questo fa molta differenza. Infatti, provate a pensare cosa significa in tutto il discorso
del counseling trovarmi ad esempio di fronte ad una persona che strutturalmente a pezzi, che ha mille
problemi e vederlo come persona oppure riuscire a vederlo come anima. Quindi, molto significativo
ritenere che questo quid di divino esiste in ogni essere umano ed preesistente a tutta la strutturazione
della personalit. Pu trattarsi quindi di una persona portatrice di handicap fisici o mentali, ma sempre
portatrice di unanima.
Oppure potremmo dire che unanima che ha scelto di fare quel tipo di percorso servendosi di quel
corpo.
Questa strutturazione ci fa capire subito che ci sono vari livelli e che noi possiamo arrivare a contattare
questa parte di divino interiore, del S interiore, attraverso tante tecniche. Nella Psicosintesi vengono
usate moltissime meditazioni, visualizzazioni proprio per arrivare allo scopo che ci siamo prefissi: quello
di parlare, contattare, sentire, entrare in contatto con il nostro S interiore. Forse una delle meditazioni pi
interessanti della Psicosintesi la meditazione della disidentificazione. Poi ci sono delle meditazioni
che vengono fatte a proposito di simboli e archetipi, e molto lavoro viene fatto sui sogni. Sono tutte
teniche che possono essere a nostra disposizione per poter sentire in maniera esperienziale questi vari
livelli dentro di noi. Credo che sia interessante riuscire a percepirli, a farli diventare esperienze che noi
possiamo veramente sentire ed interiorizzare affinch non rimangano solo a livello della nostra mente
concreta.

La volont: Assagioli ha fatto uno studio estremamente interessante sulla volont (Latto della
volont) ambito che stato molto poco indagato. Il suo testo parla dellatto di volont come funzione
dellIo, dove fa una disamina di tutti i passaggi del processo di attuazione della volont, quali sono i punti
deboli dove noi riusciamo andare in pezzi e non rimanere fermi nei nostri intenti.
Ritornando a ci che stavamo dicendo, credo che quando abbiamo capito che siamo una strutturazione di
tutti questi livelli, nostra responsabilit capire che dobbiamo mantenerci piuttosto puliti, che ognuno di
questi livelli ha bisogno di un certo tipo di nutrimento. Quindi, proprio perch abbiamo parlato di bio-
psico-spirituale credo che dobbiamo andare ad individuare quelli che sono i nostri blocchi sul piano
fisico, psichico, sul piano emozionale, sul piano spirituale e poterli rimuovere attraverso quelle modalit
che ci lavorano in maniera molto specifica. In realt il nostro Inconscio una spugna, sia lInconscio
medio, lInconscio inferiore che quello superiore. Quindi, se io mi nutro di cibo cattivo, letture cattive,
frequentazioni energetiche molto basse, di luoghi che vanno a nutrire solo quelle parti pi basse, ad
esempio, il mio Inconscio Superiore rimane scoperto, affamato, ha bisogno di altro nutrimento. Noi siamo
spugne, assorbiamo tutto. E importante che ci prendiamo la responsabilit di scegliere chi vogliamo
frequentare, cosa vogliamo leggere, quale atteggiamento emozionale vogliamo avere nella nostra vita. E
un punto da tenere molto presente sia per noi, sia nella nostra relazione come counselor con il nostro
cliente.
Partiamo dallinizio. Allinizio, nella nostra interazione, diciamo che siamo indifferenziati, che siamo un
tuttuno. Poi, piano piano nella strutturazione della nostra personalit si strutturano tanti piccoli Io (n. 5,
Io o S personale) con i quali noi ci identifichiamo. Chiedendo alle persone chi sei? ci viene risposto
sono la madre, sono la figlia, sono lautista, ecc. Ognuno di noi si identifica maggiormente con qualcuna
di queste strutture che Assagioli chiama subpersonalit.
Le subpersonalit sono strutture che hanno una vita propria, hanno una loro autonomia, una loro
coscienza, hanno dei loro bisogni, hanno una loro volont. Quindi, come se nella nostra vita giocassero
dei ruoli che fanno la parte del leone. Come se fossimo vissuti da tutti questi Io dove a seconda delle
circostanze che noi viviamo qualcuna di queste parti prende il sopravvento e noi pensiamo di essere
quello. Per, io credo che se noi andiamo a lavorare molto sulla coscienza, piano piano capiremo che
quella solo una parte di noi, non la nostra totalit: unidentificazione con una sub-personalit.
Lo vedremo con Il dialogo delle Voci che ha molto approfondito e strutturato il discorso delle sub-
personalit in una maniera molto bella. Tuttavia cosa succede? Succede che queste sub-personalit non si
strutturano a caso, ma si strutturano come parti di noi che ci servono per proteggerci nel nostro cammino
della vita. Ci servono per sentirci sicuri, tutelati, perch in qualche modo vanno a proteggere la nostra
vulnerabilit. Questo il motivo primario.
Il dramma quando una persona rimane molto identificata in una di queste strutture, tipo il grande
manager che si sente sempre il grande manager. Non entra in contatto con le altri parti di s, quali
potrebbero essere il bambino, ladulto gioioso, il ragazzo che ha voglia di amare e quindi uscire fuori dal
suo schema. Tutto ci significa che fintanto che noi nella nostra vita saremo agiti da queste sub-
personalit, noi non saremo padroni della nostra vita. E chiaro?

D: Se queste sub-personalit si formano per proteggerci, cos che proteggono il S personale?
R: Proteggono le nostre parti fragili, proteggono il S personale e proteggono anche altre sub-
personalit. Ad es. la personalit dellaggressivo o del competitivo pu proteggere la personalit del
bambino fragile. Questo lo vediamo molto domani con il Dialogo delle Voci che riprende dal concetto
delle sub-personalit. Dobbiamo vederle come giochi energetici dentro di noi, poich sono tutte parti che
noi abbiamo allinterno e qual il processo? Il processo riconoscerle e far s che dentro tutto questo
coacervo quello che comanda lIo consapevole, il S personale, non una sub-personalit. Ecco che
lAssagioli lo chiamava il direttore dorchestra. E come se tutte queste sub-personalit fossero degli
strumenti. Se questi strumenti suonano ognuno per conto proprio, anzich una sinfonia avremo un caos.
Solo quando l Io personale, la nostra centralit si mette alla guida, trasformer il caos in una sinfonia e
allora sceglier consapevolmente qual la parte che deve portare fuori. Non possiamo dire che noi non
abbiamo bisogno della nostra parte competitiva o impositiva, perch ci saranno situazioni nella vita dove
essere impositivi o anche autoritari oltre che autorevoli pu salvarci la vita, pu salvarci da certe
situazioni. Noi dobbiamo avere a disposizione tutto quanto. E che cos che discerne quando opportuno
un certo comportamento oppure no? E la coscienza, questo Io consapevole o S personale.
Se noi, invece, rimaniamo identificati in una di queste parti ricordiamo il prisma di Jung. Egli
affermava che se una persona rimane identificata con una parte ed nel prisma, nella parte rossa, dir
che tutta la realt rossa. Se, invece, nella parte verde, dir che tutta la realt verde. La realt ,
invece, multicolore. Ci che dobbiamo imparare disidentificarci, andare in quella posizione del
testimone e poter vedere che abbiamo a disposizione tutte queste possibilit, E non significa che una
migliore dellaltra, perch tutto quanto ha un motivo per essere. Tutto quanto si struttura perch c una
motivazione profonda per la sua strutturazione. Basta solo trovare la chiave per capire quale il
messaggio che ci vuole dare. Quando parliamo di energia, non c unenergia cattiva e una buona. E
energia, lutilizzo che ne faccio che cambia la cosa. E come lenergia atomica: se faccio la bomba
atomica diventer unenergia distruttiva, ma se io faccio altre cose che servono allumanit sar
benvenuta. Ed eccoci di nuovo a quello che abbiamo detto prima quando si parlava di psicologia con
direzione. Siamo noi che diamo direzione anche alle nostre energie.
Assagioli parlava anche di io molteplice, il che significa che noi siamo questa folla di personaggi
interni, siamo questo caos che deve passare attraverso questo processo di integrazione di tutte queste parti
sotto la direzione della nostra parte consapevole, della nostra parte saggia, della nostra parte che sa. Noi
non sappiamo, ma lei sa.
Possiamo dire che la Psicosintesi ha una struttura che si basa su tre passi che sono:
3. conosci
4. possiedi
5. trasforma.
Conosci in relazione alla coscienza, alla consapevolezza che esiste una coscienza che pu essere
sempre pi amplificata. Quindi, quando lavoreremo su questa fase del conosci significa che andremo ad
utilizzare tutte quelle tecniche che ci permetteranno di sapere come siamo fatti: di cosa abbiamo bisogno,
di come strutturato il nostro corpo. Conosci significa conoscere tutte le dinamiche mentali nelle quali
noi ci imbattiamo, che utilizziamo inconsciamente, come tutte le proiezioni. Assaggiali partito da questo
presupposto: se Freud ha lavorato tanto sullinconscio inferiore ed ha strutturato degli assunti, inutile
che io vada a ripercorrere tutte queste vie. Utilizzer le sue tecniche e cercher di andare avanti. Quindi,
Assagioli ha ripreso molto sia da Freud sia da Jung o dalla bioenergetica ecc. e ha creato una
sistematizzazione di ci che gi era disponibile aggiungendolo alla sua visione ed elaborazione personale
. Nel processo di conosci-possiedi-trasforma vediamo che dentro ci sta tutto. Qui il conosci significa
la possibilit di utilizzare tutto quello che possibile per portare sempre pi materiale dallinconscio sia
quello inferiore sia quello superiore - al nostro campo della coscienza. Ci significa portare lenergia dal
suo rinnego, dal suo demonico alla nostra consapevolezza, il che implica anche trasformarla.
Il possiedi centrato sullessere, sul s, sullidentit profonda, sulla parte di noi che deve gestire e non
essere gestita. E veramente un grande lavoro sullidentit questo possiedi, perch significa
metabolizzare, significa far diventare ossa, carne, sangue quello che noi stiamo dicendo. Quindi,
dobbiamo portare profondamente dentro di noi sia sul piano fisico che emozionale e mentale le
esperienze della vita. Significa principalmente disidentificarci da e identificarci in. Se io sono una
persona collerica che si arrabbia continuamente, che si arrabbia appena sente qualcosa che un po
diverso da ci che vorrebbe sentire, da quello che si immaginava o si aspettava necessario che io debbo
disidentificarmi dal mio personaggio collerico e dire: Ecco la mia parte collerica che venuta fuori a
fare la parte del leone!. Quindi, riconoscerla e disidentificarmi, prenderne una distanza. Questo significa
che io mi identifico con la mia parte che capace di vedere il processo. Significa che io porto sempre pi
potere alla mia parte che agisce dalla coscienza e che vede il processo. E chiaro?
Il trasforma il processo del divenire. E tutta quella parte molto bella e interessante che va a lavorare
sullattivazione delle nostre potenzialit latenti. Questo cambia moltissimo tutto quanto, perch implica
che io non lavoro soltanto su quello che vedo (dipende su quale livello stiamo trattando la cosa), ma
lavoro anche su quello che pu essere una persona. Io cerco di tenere presente quello che la persona pu
diventare, la sua potenzialit di crescita.

C uno psicologo estremamente interessante, Victor Frankl. Anche lui un ebreo che ha vissuto
lesperienza dei campi di concentramento. Lui fa tutto il discorso centrato sul valore dellatteggiamento, il
poter vedere oltre, il poter vedere qual il potenziale in divenire, per cui io assumer un atteggiamento
diverso rispetto a una persona che percepisco come anima anzich rimanere centrato solo sulla patologia.
E chiaro che se c una patologia devo vederla ed essere anche competente nel saperla affrontare con
tutte le metodologie che ho a disposizione sia fisiche, psicologiche, psichiatriche o altro. Qui c proprio
un discorso centrato sul valore dellatteggiamento.
Noi crediamo di avere molta paura di quelli che sono i nostri limiti, di avere molta paura di non essere
mai abbastanza, siamo molto influenzati dai nostri complessi dinferiorit, per rivediamola questa cosa.
Io sono fermamente convinta che noi abbiamo altrettanta paura e forse ancora di pi nellaffrontare quelle
che sono le nostre potenzialit e non i nostri limiti. Qui vale la pena di soffermarci un poco, Poter
cominciare a pensare anzich alle nostre limitazioni, alle nostre grandezze, immediatamente implica
unassunzione di responsabilit. Se io so che non sono piccola cos, ma sono grande cos, devo prendere
la responsabilit di comportarmi come una persona grande cos. Ci significa stare nella vita, scegliere
come voglio stare nella vita. Voglio stare nella vita vivendo in un metro cubo tutta ripiegata perch sono
piccolina, perch non so, perch non ce la faccio, oppure voglio pensare che il mio metro cubo si espande
sempre di pi e io sono un essere che nella sua vita pu stare con tutta la sua energia, la sua potenzialit.
Pu starci portando tutto quello che sa, aperta a tutto quello che arriva e anche con latteggiamento che
nella vita siamo un po come in una scalata, dove ci sar sempre qualcuno che sa pi di noi, al quale
tendiamo la mano, e qualcuno che sta iniziando, dietro di noi, al quale diamo la mano. E questo non vuole
dire che siamo maestri, che siamo insegnanti, ma significa semplicemente che siamo esseri umani che
facciamo unassunzione di responsabilit, con grande umanit, e con il cuore molto aperto, dire che
questa cosa che servita a me per la mia crescita, io la metto a disposizione di qualcun altro. Questo
diventa una responsabilit per tutti noi, qualunque cosa noi facciamo, un atteggiamento che noi
possiamo portare nella nostra vita. Tutti siamo allievi e maestri.
Vedete come queste cose sono sempre attuali, e come sono riportabili nella nostra vita e in quello che noi
possiamo fare con gli altri, per cui la validit di questa settimana dove voi sentite molte scuole e voci
diverse, avete lopportunit di estrapolare quelli che sono gli strumenti che possono servire per ognuno di
noi nel proprio lavoro quotidiano. Quindi, questo conosci-possiedi-trasforma da tenere piuttosto
presente.

In effetti questa cosa molto semplice in realt richiede una grande conoscenza, perch richiede una
conoscenza di tantissime tecniche. Sar diverso lavorare sul piano fisico o emozionale e dipende che cosa
ho davanti. Ci significa che devo avere una conoscenza enorme e tirar fuori a seconda della mia
sensibilit, della mia conoscenza, la mia preparazione ci che pu essere pi utile a quella persona in quel
momento specifico. Quindi, il percorso della psicosintesi molto lungo, proprio perch si avvale di tutte
queste tecniche ed esperienze che richiedono anni di formazione. Per gi questi piccoli elementi credo
che possiamo portarli nel nostro lavoro quotidiano.
Quando Assagioli parla dellaspetto fisico, lavorava molto con il contributo dello yoga, con il respiro,
insistendo sullo stile di vita, e le norme di igienistica. importante che il mio corpo respiri bene,
importante che mi nutra correttamente, importante che io faccia il movimento perch serve anche alla
mia mente, al sistema circolatorio, alle mie ossa ecc. Dobbiamo fare attenzione a che cosa si d priorit
nellarco della propria giornata.
Adesso anche gli ambienti scientifici pi chiusi si stanno aprendo a scienze nuove tipo la PNEI, la psico-
neuro-endocrino-immunologia, perch sappiamo che tutti questi sistemi interagiscono e si condizionino a
vicenda, perch c uninterdipendenza tra loro. Ci significa che se io psichicamente, emozionalmente
sto bene, vado a interferire sul mio sistema endocrino, il quale andr ad influenzare a cascata il sistema
immunitario. Tutti i nostri sistemi sono in questo equilibrio dinamico. Io posso anche essere
perfettamente equilibrata, ma se improvvisamente sento una notizia che mi disequilibra, dentro di me
tutto il mio assetto far in modo di rimettere tutto a posto e riportare equilibrio. Ad esempio a livello
fisico, il nostro PH del sangue in un range molto, molto stretto, e ogni volta che ci sar un elemento che
andr ad interferire si metteranno in moto una serie di meccanismi affinch lequilibrio ritorni.Tutto
tende allequilibrio che comunque un equilibrio dinamico e non statico. Se io faccio uno stile di vita
dove dar spazio anche a un rilassamento, a un ascolto, ad una presenza attenta, andr inevitabilmente a
influenzare gli altri campi. Assagioli aveva chiare tutte queste cose gi allinizio del 900. Abbiamo,
quindi, lidea di quanto stato innovatore?

Il sogno da svegli
Sul piano emozionale un lavoro interessante pu essere fatto ad esempio con la bioenergetica, sul piano
del profondo, possiamo utilizzare le visualizzazioni avvalendosi anche del sogno da svegli guidato. Ci
sono persone che non riescono ricordare i sogni, hanno un rifiuto o una difficolt nel ricordarli: nella
psicosintesi si pu lavorare sul sogno da svegli. Si mette la persona in uno stato di assoluto rilassamento e
poi si inizia una storia guidata, ad es:_Stiamo camminando su una spiaggia, senti il corpo quando entra
nellacqua, cosa vedi, cosa provi Ha unassonanza con il Gioco della sabbia di Dora Kalf, allieva di
Jung. Sono tutte tecniche per andare a lavorare sul piano psico-emozionale, insieme a tutto il lavoro sui
simboli e sui sogni. E sul piano spirituale chiaramente la meditazione lesperienza per arrivare a
percepire la propria identit profonda, lo spazio di silenzio e di collegamento con il tutto, e pu essere
fatta attraverso modalit diverse.
Con il Dialogo delle voci vedremo come le sub-personalit possono essere rappresentate graficamente
con disegni o si possono mimare o descrivere. Da questo lavoro emergono dei messaggi che ci fanno
capire cosa sta dietro. Se una persona facendo un sogno guidato visualizzer un uomo terrificante e
minaccioso e accanto a lui c una donna piccolina e timida e il nostro cliente nel mezzo a queste due
persone, possiamo capire subito come vive il rapporto genitoriale. E magari se glielo chiediamo
razionalmente minimizza, scappa, non si ferma, non vuole entrare nellimpatto emozionale. Sono tutte
tecniche che ci permettono di andare ad accrescere il campo della coscienza e questo significa diventare
esseri pi liberi di scegliere. Altrimenti, anzich essere noi che scegliamo, noi siamo semplicemente
scelti. Pensiamo di essere noi gli artefici, ma in realt non lo siamo. Tutte queste sub-personalit, queste
energie che abbiamo dentro anzich sottostare al nostro direttore dorchestra si mettono a suonare ci che
vogliono e quando vogliono. Pu essere creativo, per possono creare un grande caos.

Lesercizio della meditazione della disidentificazione molto interessante. Si induce un profondo
rilassamento e si fa percepire il corpo fisico, tu hai un corpo fisico, ma non sei un corpo fisico. Questo
corpo fisico come un abito che noi abbiamo e che dobbiamo amare, rispettare, curare, ma non siamo
questo corpo fisico. Poi, scendiamo pi in profondit e sentiamo il corpo emozionale. Sentiamo, quindi,
le emozioni, le visualizziamo come un lago calmo e sentiamo che abbiamo emozioni, ma non siamo
queste emozioni. Scendiamo ancora pi in profondit e sentiamo che abbiamo un corpo mentale, che
abbiamo dei pensieri che a volte ci sostengono e a volte ci disturbano, che abbiamo un corpo mentale, ma
che di nuovo noi non siamo questo corpo mentale. E quindi ci chiediamo: Ma, allora, chi sono io
veramente? E scendiamo in uno spazio di grande interiorit per poter contattare il nostro S, il
testimone. In molte visualizzazioni viene fuori il vecchio saggio che il nostro S che osserva, non si
identifica, senza giudizio e ci fa da specchio. Dare giudizio significa accettare o rinnegare qualcosa, e
significa che si danno ancora valori discriminanti alle energie.
C un altro esercizio molto interessante che faceva fare Assagioli, il modello ideale, che una
tecnica dellagire come se. E la persona che dice: Ma io non sono capace, non potr mai andare via di
casa perch ho paura, perch non avr mai questo, non avr mai quello . Possiamo suggerire la tecnica
dellagire come se. Invitiamo la persona a creare un modello ideale raggiungibile e attuabile. Ad es.
prendiamo una persona che si sente molto vittima o molto debole, le suggeriamo di creare nella sua mente
un modello di persona pi realizzata, pi energica che riesce ad affermare se stessa. A questa persona
facciamo fare una visualizzazione di incarnare una situazione dove si vede come il modello che ha
creato, vivere quindi dentro di se quella serie di qualit che per lei erano deficitarie - e sentirle molto,
direi anche fisicamente - e poi le facciamo visualizzare una modalit dove incarnando queste qualit pu
riprendere una situazione vecchia, ritornando dentro una condizione di blocco, e trasformare qualcosa che
la teneva vittima e debole. Questo diventa possibile nella misura in cui riesce ad integrare dentro di se le
nuove qualit.
Questa tecnica la possiamo applicare anche su di noi nella nostra vita quotidiana, perch tutti noi abbiamo
le nostre paure, i nostri momenti fragili, i nostri momenti in cui vorremmo essere un poco di pi di quello
che siamo, e non ci riusciamo per mille motivi. Se applichiamo una tecnica di questo tipo, pu veramente
aiutarci ad immaginare di agire come se noi fossimo i portatori anzich di una debolezza, di una forza, e
quindi essere capaci di cambiare una situazione.
C una cosa interessante che vorrei farvi vedere. E la stella di Assagioli, di cui vi dico solo il principio.
E una stella a sei punte dove di nuovo c il campo della coscienza, dove abbiamo il punto centrale che
il nostro S e le sue punte sono delle funzioni: 1. Sensazione, 2. Emozione/sentimento, 3.
Impulso/desiderio, 4. Immaginazione, 5. Pensiero, 6.Intuizione, il 7. si trova nella parte centrale e
corrisponde alla Volont (Volont intesa come funzione dellIo) e l8. il punto centrale, lIo o il S
personale. Il concetto che mi interessava farvi passare questo: se la punta 1. lImmaginazione, il suo
opposto e il 6. Intuizione, significa che una persona che immagina che ha bisogno di vedere, avr molto
meno sviluppata la parte intuitiva. Ci significa che se una di queste punte fosse una iper-funzione, dalla
parte opposta abbiamo una ipo-funzione. Un altro esempio: se una persona estremamente attiva,
significa che dalla parte opposta avr bisogno di capacit di rilassamento, di introspezione e di silenzio.
Ricordate questo, perch anche alla base del Dialogo delle voci.

D: Volevo sapere se c una differenza e quale tra questa visualizzazione, incarnare una Situazione e il
rinforzo del pensiero positivo?
R: Praticamente il concetto un po lo stesso, perch significa, che se io mi sento molto carente in una
mia qualit, e questa mia qualit pregiudica la riuscita rispetto a certe situazioni, e sono quindi incapace
di risolverle, se con il mio pensiero riesco a capire qual la polarit opposta che devo integrare, posso
fare questa visualizzazione, attuo questo pensiero (che un pensiero positivo) per poter agire poi nella
stessa situazione incarnando questa qualit. E per molto importante capire che ci non accade per
magia, ma perch metto in atto un processo legato alla consapevolezza, al prendere coscienza di che cosa
accade dentro di me. Ho quindi un atteggiamento attivo.

D: Normalmente nelle scuole che hanno la finalit della realizzazione del S a meno che lIo non sia
troppo fragile, per cui va prima rinforzato, un rafforzamento con il pensiero positivo considerato
controproducente alla risoluzione dellIo nel S superiore.
R: Anche nella Psicosintesi cerchiamo di usare queste tecniche con chi ha gi un Io strutturato, perch
questo non lo puoi usare in una psicosi, perch non viene fuori niente. Significa che devi usarle per
andare rafforzare delle qualit l dove c un Io gi abbastanza strutturato. Perch il problema, altrimenti,
qual la parte di me che visualizza? Se tu non hai la capacit di andare al centro e lavorare da l,
significa che una sub-personalit potrebbe prendere il posto dellIo e anche la visualizzazione seppur
contenga un pensiero positivo, non so quale effetto potrebbe sortire. Qui stiamo parlando di lavori che
possiamo fare con personalit che sono sufficientemente integrate. Se c una psicosi assolutamente non
il caso. Questo vale anche per altre terapie. Se non c il senso dellidentit, non sai cosa vai a rafforzare.
Penso che questo sia un distinguo fondamentale.
(pratica della visualizzazione della Montagna e del Vecchio Saggio)


Biografia (di Giupeppe Pagliaro)
Roberto Assagioli, medico psichiatra, nacque a Venezia il 27 febbraio 1888 e l visse fino al 1904, anno
in cui la famiglia si trasfer a Firenze.
Grazie alle solide possibilit economiche ed allo stimolante ambiente famigliare Roberto fin da piccolo
pot sviluppare le proprie doti intellettuali.
Frequent l'universit a Firenze, iscrivendosi in medicina e chirurgia. La scelta di uno studio di tipo
scientifico non limit, per, i suoi interessi culturali, che furono e restarono vastissimi: letterari, filosofici,
spirituali, tutti ad orientamento transculturale. Dal 1906 al 1908 fu bibliotecario della Sezione
Psicologica, inserita nell'insegnamento di Filosofia Teoretica dell'Universit di Firenze.
Nel 1907 present alcuni di quelli che saranno aspetti fondamentali della psicosintesi e, due anni dopo, in
un articolo intitolato "Per una moderna psicagogia" ne deline tutta la traccia anche se sarebbe passato
ancora qualche anno prima che la psicosintesi prendesse tale nome.
Sempre in quegli anni frequent in Svizzera l'Ospedale Psichiatrico Burgholzli, dove conobbe Jung col
quale rest in amichevole rapporto per tutta la vita.
Nel luglio del 1910 consegu la laurea in Medicina all'Universit di Firenze, presentando una tesi sulla
psicoanalisi che aveva preparato all'Ospedale Psichiatrico Burghzli, con la supervisione di Carl Jung.
Successivamente si specializz in psichiatria e si dedic a studi di psicologia e filosofia, alla pratica della
psicoterapia usando vari metodi e sviluppando il suo metodo integrale, la Psicosintesi.
Nel 1913 fond a Firenze il "Circolo di Studi Psicologici".
Con lo scoppio della 1 guerra mondiale Assagioli venne arruolato come tenente medico; a guerra
conclusa inizi ad esercitare la professione di psicoterapeuta.
Nel 1923 nacque il suo unico figlio Ilario che scomparve prematuramente dopo lunga malattia all'et di
28 anni, dopo essersi laureato in medicina e poi in lettere.
Nel 1926 Assagioli pubblic l'opuscolo "Psychosynthesis, A New Method of Healing"; nello stesso anno,
a Roma dove si era trasferito, fond l'"Istituto di cultura psichica", che nel 1933 prese il nome attuale di
Istituto di Psicosintesi, eretto in Ente Morale dello Stato nel 1965. Per alcuni anni l'Istituto svolse
un'attivit molto intensa; successivamente, con lo scoppio della 2 guerra mondiale, i rapporti
internazionali di Assagioli, dovuti ai suoi molteplici viaggi, e le attivit umanitarie suscitarono i sospetti
del regime fascista. Nel 1938 Assagioli fu quindi costretto a chiudere l'Istituto nel 1940.
Nel 1977, all'alba del giorno 23 agosto, all'et di 86 anni, Roberto Assagioli moriva nella residenza estiva
di Capolona d'Arezzo.

Opere consigliate:
Principi e metodi della psicosintesi terapeutica,
Astrolabio Ubaldini, 1973
L'atto di volont,
Astrolabio Ubaldini, 1977
Lo sviluppo transpersonale,
Astrolabio Ubaldini, 1988
Psicosintesi,
Mediterranee, 1990
Comprendere la psicosintesi. Guida alla lettura dei termini psicosintetici,
Astrolabio Ubaldini, 1991





CARL ROGERS E IL COUNSELING

a cura di Giuseppe Pagliaro

La nascita del counseling
Il counseling affonda le sue radici nella Psicologia umanistica di Rollo May e soprattutto di Carl Rogers.
Rogers introduce questo termine nel 1940 col suo libro: Counseling e psicoterapia. Fa seguito nel 1952 la
nascita in USA della Counseling Association per normare il tumultuoso sviluppo americano del
Counseling come strumento di consulenza ed educazione. Negli anni 70 il counseling arriva in
Inghilterra,dove trova utilizzo nei servizi sociali e di orientamento, inizialmente soprattutto nel
reinserimento dei reduci di guerra. Nel 1994 nasce in Europa l'EAC (European Association for
Counseling). In Italia arriva fra gli anni Ottanta e Novanta, e nel nostro paese, come nel resto
dellEuropa, sta oggi conoscendo una rapida diffusione ed ampliamento dei suoi campi di applicazione.

Lapproccio centrato sul cliente
Nella forma attribuitagli originariamente da Carl Rogers il counseling un "colloquio centrato sul
cliente", in cui lattenzione del counselor va focalizzata sulla persona, prima che sul suo problema, sulla
qualit del rapporto umano. Rogers considera la salute mentale come la progressione normale della vita e
la malattia mentale (e altri problemi umani) come distorsioni della "tendenza attualizzante". Quest'ultima
una forza vitale che pu essere definita come la tendenza fondamentale dell'organismo a realizzare le
proprie potenzialit e di autocurarsi; essa opera sia sul piano ontogenetico che su quello filogenetico e
necessita di un contesto di relazioni umane positive, favorevoli alla conservazione e rivalutazione dell'Io.
Se la nozione dell'Io realistica, ovvero se vi corrispondenza tra le capacit che il soggetto crede di
possedere e quelli che effettivamente possiede, egli sar congruente e potr svilupparsi in modo unitario,
autonomo e soddisfacente. In genere il cliente si trova in una situazione di incongruenza tra l'esperienza
reale dell'organismo e l'immagine di s che egli ha quando si rappresenta l'esperienza. Lo scompenso
psicopatologico nasce quando lindividuo, durante let infantile, vive situazioni insolite e anormali che
comportano gravi fratture che non favoriscono il normale sviluppo.

Lidentit organismica del bambino
Per Rogers nellinfanzia che si forma il concetto di s. Il bambino piccolo, quando nasce, ha in s la
capacit di scegliere o rifiutare in modo chiaro le esperienze in rapporto al modo in cui esse possono
agevolare o ostacolare le esigenze dellorganismo, in base a quello che Rogers chiama una valutazione
organismica. Se i genitori assicurano amore, stima, sicurezza, considerazione in modo incondizionato,
accettando anche aspetti negativi del bambino, il suo concetto di s si plasmer sullesperienza in modo
libero e autonomo, le esperienze saranno vissute conformi rispetto al concetto di s e ai bisogni
organismici. La tendenza attualizzante guider il bambino e poi ladulto fino alla piena autorealizzazione.
Se la considerazione positiva viene data in modo condizionato, il bambino introietter valori, mete, modi
di essere incongruenti con la propria esperienza organismica. A causa di questi condizionamenti, il
concetto di s viene sviluppato su basi esterne e rigide e le esperienze verranno selezionate o distorte
affinch si possa mantenere la coerenza del s che si formato. Le esperienze personali non fluiranno pi
liberamente in accordo con lorganismo e con la tendenza attualizzante. Quando la frattura tra il concetto
di s e lesperienza troppo grande e le difese non svolgono pi la loro funzione di protezione, nasce uno
stato di incoerenza nel s e comincia il disagio psicologico

Counseling come processo di autoconsapevolezza
Secondo Rogers, il compito del counselor , da una parte quello innescare un processo di
autoconsapevolezza e di integrazione tra il s e lesperienza, che porti la persona a divenire consapevole
della propria condizione, dei propri stati danimo e dei propri bisogni; dall'altra favorire la riattivazione
della "tendenza attualizzante". Rogers ritiene che una volta divenuto consapevole delle proprie
problematiche e delle proprie risorse interne, grazie ad un processo di autoregolazione, il cliente sar in
grado di far fronte alla propria vita in modo autonomo. Questo significa che il counseling, a differenza di
altri approcci a carattere psicologico, non considera l'individuo come portatore di problemi, ma come
portatore e origine delle soluzioni. Nel promuovere questo processo, il counselor non impiega tecniche
direttive o interpretazione, cos come avviene in psicoterapia, ma utilizza l'empatia.

Il concetto di empatia incondizionata
L'empatia (da empateia, passione; en patos, sentire insieme) viene intesa come la comprensione dell'altro
che si realizza immergendosi nella sua soggettivit, senza sconfinare nella identificazione. Il terapeuta
capace di considerazione o accettazione positiva incondizionata verso il paziente, nella misura in cui
sente di accettare incondizionatamente ogni aspetto dell'altro, ogni sentimento - espresso o non espresso -
sia quelli negativi, anormali che quelli buoni. infatti proprio lascolto empatico che permette la libera
espressione del cliente, e crea le condizioni ottimali per la sua crescita e trasformazione, nella direzione
da lui stesso desiderata e determinata.
Lintegrit del counselor
Secondo Rogers, per essere capace di tale ascolto, il counselor deve essere congruente, ovvero essere
integro, in profondo contatto con i propri pensieri, emozioni, vissuti e di averne consapevolezza durante
la relazione col cliente. Ci favorisce la capacit di essere reali e di non attribuire erroneamente aspetti di
s alla persona che sta di fronte. Ovviamente, a questa
predisposizione d'animo si accompagnano una serie di tecniche messe a punto da Carl Rogers, che
permettono di mantenere e rinnovare il contatto, ed allo stesso tempo aiutare il cliente a prendere
coscienza delle proprie emozioni. Si pu citare ad esempio la tecnica della riformulazione, nella quale il
counselor, utilizzando adeguatamente formule tipo quindi secondo lei allora lei pensa che
ripropone al cliente le proprie stesse dichiarazioni, evitando di giudicare, interpretare o indagare
insistentemente, ed offrendogli, al contrario, la possibilit di riesaminarle sotto una luce diversa. Anche se
la parola rimane il veicolo principale attraverso cui la relazione viene canalizzata, il counseling pu
avvalersi anche di tecniche corporee, artistiche e grafiche, proprio perch vi la convinzione che la
comprensione non avvenga solo e sempre sul piano mentale-razionale, ma anche su quello emotivo e
corporeo. Spesso, su questi piani di consapevolezza ci si imbatte nel limite del linguaggio convenzionale
e si ha la necessit di utilizzare altri tipi di comunicazioni non verbale che consentano di esprimere tali
vissuti. Possiamo dire che il counselor, dal punto di vista delle competenze specifiche, un esperto di
comunicazione che, mediante questi strumenti, accompagna la persona nel diventare cosciente della
propria condizione, comprendere i propri stati danimo. In questo percorso di autoconsapevolezza ed
integrazione, il counselor non suggerisce soluzioni, ma facilita lemergere dei veri bisogni e delle risorse
necessarie per soddisfarli; "aiuta la persona ad aiutarsi".

Biografia
Carl Rogers nasce nel gennaio 1902 in Illinois, in un sobborgo di Chicago in una famiglia molto unita,
con principi religiosi e morali piuttosto rigidi.
Nel 1914, quando Carl aveva 12 anni, la famiglia Rogers abbandon la citt ed acquist una fattoria a 30
miglia da Chicago,ove trascorrer un'adolescenza solitaria, piuttosto isolato.
Interessandosi di agricoltura scientifica, comincia gli studi di agraria, segue alcune conferenze di carattere
religioso e successivamente si orienta verso il ministero religioso. Nel 1922, con un gruppo di studenti
americani, partecip in Cina ad una conferenza internazionale organizzata dalla Federazione Mondiale
degli Studenti Cristiani. In seguito a questa esperienza in oriente comincia a dubitare di alcuni fondamenti
religiosi di base, prendendo distanza sia dal consenso familiare che dalle vecchie credenze.
Dopo la laurea sposa Helen Elliot e con lei si trasferisce a New York dove frequenta una istituzione
liberale, allontanandosi progressivamente dalla prospettiva di un lavoro religioso per diventare psicologo.
Partecipa a seminari e conferenze di natura psichiatrica e psicologica e durante la sua frequenza al
Teachers College, gli viene offerto un incarico all'Institute for Child Guidance, dove trascorre un anno in
cui, lavorando, si trova a confrontarsi con altri professionisti.
Successivamente viene assunto al "Child Study Departement" della societ di Rochester per collaborare
attivamente a progetti volti alla prevenzione della crudelt sui bambini.
In questo periodo approfondisce la riflessione sulla relazione terapeutica che diverr materiale didattico
nell'ambito dei suoi corsi universitari: all'Universit dell'Ohio, come professore di psicologia, alla
Chicago University e infine alla University del Wisconsin. A Chicago si ferm 12 anni, con grande
successo fra i pazienti, anche se i colleghi non lo vedevano di buon occhio; ad esempio l'Istituto di
Psichiatria dell'Universit apertamente negava ogni forma di collaborazione con Rogers.
Nel 1951 d alla stampa "La terapia centrata sul cliente" che rappresenta una sintesi del suo pensiero.
Finalmente l'Associazione degli Psicologi Americani cominci ad apprezzare, che per molto tempo lo
aveva osteggiato, ne cominci a riconoscere i meriti e ad attribuirgli riconoscimenti ufficiali.
Con il suo quinto libro, 'On Becoming a Person', pubblicato nel 1961, raggiunse una fama tale che si sent
pronto a lasciare gli incarichi accademici per trasferirsi a La Jolla al Western Behavioural Sciences
Institute, un'organizzazione non-profit, dove port avanti le sue ricerche sulle relazioni interpersonali.
Lavora ininterrottamente fino agli ultimi anni della sua vita, viaggiando per tutto il mondo e dedicandosi
alle sue teorie sul conflitto sociale. Nel 1985 riusc a far incontrare i leader di 17 paesi in una conferenza
'residenziale', per farli parlare di pace nel mondo e disarmo nucleare.
Muore all'et di 85 anni, quando era stato appena nominato per il Premio Nobel per la Pace.
Presentandosi con un curriculum vitae su 'La terapia centrata sul cliente', Rogers enumera una serie di
'scoperte' che crede di aver fatto, sia relativamente a s stesso, sia riguardo ai rapporti interpersonali di
varia natura. Ecco alcune di queste 'scoperte':
. Occorre avere fiducia nell'intuizione interiore, che non di natura intellettuale;
. La valutazione degli altri non pu essere per noi una guida, semmai un semplice riferimento;
. L'esperienza la massima autorit, essendo pi sicura delle idee;
. .Quando si comunicano pensieri e sentimenti, si risveglia una risonanza molto forte negli altri;
. L'uomo dotato di una forza costruttiva: quanto pi si sente compreso ed accolto, tanto pi tende a far
cadere le false 'facciate' per muoversi in direzione del miglioramento.

Testi consigliati:
-La terapia centrata sul cliente, Martinelli 1970.
-I Gruppi di incontro, Astrolabio 1976.
- Psicoterapia e relazioni Umane, Bollati Boringhieri.




LA PSICOLOGIA SISTEMICO RELAZIONALE DI PALO ALTO



La teoria dei sistemi in psicologia
MARIO BETTI
Io cercher di dare alcuni concetti di base fondamentali sulla teoria dei sistemi. Si cerca di dare una
struttura scientifica a quella che la psicologia relazionale, la psicologia dei gruppi. Si parte, quindi, da
una nozione scientifica che il concetto di sistema, ripreso da Von Bertalanffy che negli anni 30 del
900 elabora la cosiddetta teoria generale dei sistemi.
Allora, cos un sistema? Se ne sente parlare da tutte le parti, ma spesso senza aver chiarezza. Definiamo
un sistema come un insieme di elementi che interagiscono secondo determinate regole. E chiaro che
questo concetto ci permette di affrontare qualsiasi contesto di studio scientifico. Si pu parlare di un
sistema solo quando i singoli elementi che lo compongono interagiscano tra di loro, cio siano connessi
tra loro funzionalmente e abbiano determinate regole. Un orologio smontato un insieme di elementi, ma
non un sistema. Il discorso interessante della teoria dei sistemi che risponde a determinate leggi che
valgono per qualsiasi sistema. Ci sono alcune regole che sono uguali per tutti, come se luniverso fosse
strutturato per cui tende a formare dei dati che interagiscono secondo regole uguali. Questo interessante
nella teoria dei sistemi.

Esistono tanti sistemi: quello meccanico, chimico, ecc., ma per quanto ci riguarda prenderemo in
considerazione quello relazionale umano. Questo sistema relazionale ci condiziona cos fortemente che
noi ci comportiamo in una data maniera e non in unaltra. Infatti, in questo momento a nessuno di voi
verrebbe in mente di giocare a pallone o mettersi a cantare. Se lo facesse sarebbe un comportamento
anomalo per noi ora e quindi appartenente ad un altro sistema. O la persona lo spiega e quindi noi
sappiamo che il suo comportamento rientra in un altro sistema che in questo momento interpreta il nostro,
oppure un comportamento anomalo e incomprensibile per gli altri. Infatti, molti dei comportamenti
della patologia mentale vengono interpretati secondo la teoria dei sistemi come dei comportamenti
difformi dal contesto, perch come se la persona agisse legata ad un contesto che non quello presente.

Le caratteristiche dei sistemi: totalit, struttura, confini, progettualit, finalit e storia
Allora quali sono le regole principali di tutti i sistemi?
La prima caratteristica la totalit, Questo concetto conosciuto sin dallantichit. Diceva Lao Tse nel
VI sec. A.C. che la somma delle parti non costituisce il tutto, cio la somma dei pezzettini dellorologio
non ci aiuta a capire il senso dellorologio. Se noi prendiamo un quadrante o una lancetta, non ci fa capire
nulla sulla misurazione dellora. L?orologio ha delle caratteristiche in pi che non sono contenute in
nessuna delle parti che lo compongono. Noi, allinterno di questo sistema abbiamo delle capacit o delle
propriet in pi che non sono proprie di nessuno di noi presi singolarmente, ma che messi insieme
realizziamo in questo punto.
Il secondo concetto: la struttura. Ogni sistema ha una sua struttura, cio si suddivide in sottosistemi.
Prendendo il nostro sistema in questo momento, i sottosistemi sono i docenti e gli allievi. Volendo ci sono
tanti sottosistemi: allievi maschi e femmine, quelli seduti sulle sedie o seduti per terra e cos via. Anche se
questi ultimi sottosistemi hanno poco significato ai fini del funzionamento di questo sistema. I
sottosistemi che pi saltano alla luce nellorganizzazione del nostro sistema sono gli allievi e i docenti.
Comunque se si entra nellanalisi dei gruppetti, di come sono seduti potremmo scoprire tanti sottosistemi
che stanno interagendo senza che ce ne rendiamo conto.
Il terzo concetto: i confini. E un sistema aperto che scambia informazioni con altri sistemi esterni che
ciascuno di noi ha: con la famiglia, con lambiente di lavoro, con la reception e altri che influenzano il
nostro sistema di ora.
Il quarto la progettualit. Si detto che ogni sistema interagisce secondo determinate regole. Ogni
sistema tende a perseguire un proprio progetto. Il progetto dellorologio segnare lora, dellautomobile
lo spostarsi, il nostro progetto di questo sistema qui e ora quello di focalizzare e apprendere alcune
nozioni su un inquadramento olistico sulle principali correnti e tecniche psicologiche e psicoterapeutiche.
La progettualit uguale alla funzionalit. Se un orologio non persegue il suo compito di segnare lora,
lorologio non funziona. Si dice che disfunzionale, non persegue il proprio progetto. A livello
individuale pu essere un progetto di vita, in questo nostro contesto il nostro progetto di apprendimento.
Quindi, se alla fine del nostro incontro non si fosse appreso alcune nozioni relative a quello che ci
proponevamo, vorrebbe dire che questo stato un sistema disfunzionale. Quanto pi riusciamo ad
apprendere ed a focalizzare meglio queste nozioni, tanto pi funzionale il sistema.

Altro concetto importante la finalit. Consiste semplicemente in questo: se si prendono due sistemi non
che conoscendo la situazione iniziale sappiamo di conseguenza quale sar lesito finale. Due sistemi
inizialmente uguali possono andare incontro ad esiti differenti o sistemi differenti possono avere un esito
simile. Cio, leffetto non legato alla causa in maniera determinata, ma al come interagiscono nel tempo
i vari elementi e i vari sistemi confinanti. Ad.esempio prendiamo una famiglia, non che tutti i bambini
soffocati da una madre soffocante sviluppano la tendenza allalcolismo. In alcuni casi possono
svilupparlo, in altri no. Quindi, vuol dire che dipende da come si interagisce. Questa una nozione molto
importante, perch modifica una visione meccanicistica legata a molte correnti della psicologia,
sicuramente alle correnti del primo comportamentismo che vedeva causa ed effetto in maniera lineare.
Ma anche della psicanalisi iniziale che diceva se c un trauma infantile di conseguenza ci sar una
nevrosi nell adulto. Non cos semplice e lineare, dipende da tutta una miriade di fattori che
interagiscono, il che rende pi complesso lo studio.

Altro concetto la storia che lultimo concetto fondamentale della teoria dei sistemi. Ogni sistema ha
una sua evoluzione storica, quello che si dice un suo ciclo vitale. Ci sono dei sistemi che hanno una vita
breve: il nostro gruppo ha un ciclo che dura pochi giorni o poche settimane. Ci sono dei sistemi che
possono essere momentanei, per esempio il sistema di un gruppo di persone a cena che al momento della
cena o di una festa si crea un particolare sistema con determinate regole che poi si scioglie. LUltima
Cena non si limitata allultima cena. L ha stabilito il rituale che stabilisce le regole p.es leucarestia che
collegato con lUltima Cena, si mantenuto nel tempo stabilendo una storia millenaria. Quindi, non
una cena che finita l.
Tipico il sistema familiare che ha una durata lunghissima. Una famiglia dura almeno quanto la vita di
un individuo, anzi di pi della vita di un individuo perch uno nasce appartenendo a una famiglia in senso
lato, visto come sistema di figure relazionali significative. Il minimo di una famiglia una madre con il
padre e il figlio e poi altre figure che possono esserci o no. Se voi pensate quanto ci condiziona un
sistema psicologicamente. Basta entrare in una chiesa e ci sentiamo condizionati dal nostro
comportamento. In una chiesa non ci riesce avere lo stesso comportamento che avremmo se fossimo
assieme a dei tifosi allo stadio a fare il tifo per la squadra del cuore. Anche se proviamo a farlo non ci
viene nella stessa maniera oppure non abbiamo lo stesso stato danimo, lo stesso comportamento o modo
dinteragire di quando siamo a cena con degli amici. Insomma il sistema ci condiziona
fondamentalmente. Figuriamoci un sistema come la famiglia che dura tutta la nostra vita.

Modificando un elemento del sistema si modifica il tutto
Allora, la teoria dei sistemi parte dal presupposto che modificando un elemento del sistema, si modificano
automaticamente tutti gli altri. per esempio qui nasce il discorso della terapia familiare che in forma
classica in genere cos strutturata: abbiamo una famiglia allinterno di una stanza assieme ad un
terapeuta. Un altro terapeuta, collegato con un citofono sta fuori e attraverso uno specchio unidirezionale
guarda cosa succede dentro e in qualsiasi momento pu comunicare allinterno. Lo scopo cercare di
mettere a fuoco quali sono i meccanismi ridondanti che perpetuano certi comportamenti (un
comportamento conflittuale, un comportamento che genera patologia) e si cerca di modificarli. Perch in
genere essenziale che ci siano due terapeuti, uno dentro il gruppo e laltro fuori? Perch quello dentro a
contatto con la famiglia si lascia talmente invischiare nel sistema familiare che perde di vista una serie di
elementi fondamentali. Chi sta fuori se ne accorge e pu comunicare chiamandolo e facendogli notare un
certo comportamento del figlio. E magari mette in evidenza comportamenti automatici del gruppo che
aiutano a prendere consapevolezza e a modificare certi comportamenti nella relazione e modificando
questi comportamenti poi possono modificare per esempio situazioni di conflitto, di patologie, ecc.
E tipico un lavoro spesso efficace collegato con le patologie del comportamento alimentare. Le
anoressiche spesso hanno un loro comportamento che viene perpetuato da una serie di dinamiche
relazionali a livello familiare. Modificandole, si pu arrivare anche a modificare radicalmente il
comportamento anoressico. Quindi, spesso ci sono anche dei risultati fondamentali.

Mesmer: le radici storiche
Unultima cosa importante per inquadrare un po il discorso della psicologia sistemico-relazionale. Vista
cos, sembra abbastanza meccanicistica, cio una serie di elementi che interagiscono, ogni persona un
elemento che interagisce. Quindi, un po comportamentistica. In realt le potenzialit di questo approccio
sono molto pi ampie e conosciute fin dallantichit. Un autore che non abbiamo citato Mesmer che fu
un grande psicoterapeuta (visse a cavallo del la fine del 700 e linizio dell800) che parlava di
magnetismo animale o di magnetismo che oggi si definisce energia. Studi come questa energia, questo
magnetismo poteva essere utilizzato per curare e guarire diverse malattie Egli introdusse cos il sistema
dei passi magnetici (movimenti ripetuti e ipnotici sul corpo), interessantissimo, perch anticip la
moderna pranoterapia con risvolti terapeutici estremamente interessanti. Egli introdusse il sistema della
terapia di gruppo. Lui invent la tinozza piena di limature di ferro e di bottiglie dacqua (quindi secondo
le concezioni dellelettricit del tempo, con dei buoni conduttori) con delle maniglie di ferro, delle
panchine intorno, le persone praticamente tute collegate in cerchio (come si fa un cerchio di meditazione).
Loro si mettevano l attorno a questa tinozza e lui passava cercando di dare degli stimoli dei piccoli
toccamenti o facendo fare delle emissioni sonore alle persone finch alcune di queste persone avevano
le cosiddette crisi catartiche. Una che soffriva di asma poteva avere una crisi asmatica, unaltra una crisi
epilettica e piano piano la crisi di una persona si trasmetteva quasi come per induzione, per contagio a
tutti gli altri, per cui tutti cominciavano ad avere la crisi legati a questa tinozza. Evidentemente lui aveva
le palle per dare contenimento a questa situazione e fu famoso come terapeuta sia individuale che di
gruppo. Probabilmente come in tutte le terapie ci saranno stati dei casi si guarigione, dei casi di ricadute e
dei casi di miglioramento. Certamente ci che lui pubblicava e diceva erano i casi riusciti meglio, ma
sicuramente ebbe un grosso seguito e un grosso successo. Lui lavorava in Austria, a Vienna, poi a Parigi
dove ebbe un grosso successo. Poi ebbe una persecuzione da parte dellambiente medico che lo defin un
ciarlatano. Ma quello che interessante che il mesmerismo altrimenti conosciuto come magnetismo
animale, dopo Mesmer ebbe una larghissima diffusione in Europa e anche in America e dette origine a
tutta una serie di fenomeni. Uno fu lo studio degli stati profondi di coscienza ad opera di un suo allievo
Puysegur che studiava gli stati di trans, attraverso i passi magnetici induceva gli stati di trans, di
conduzione e fenomeni di conduzione addirittura fino allinfanzia o alle vite precedenti. Questo fu un
filone molto interessante.

Dal mesmerismo nacque lipnosi e tutti gli studi dipnosi fino ad arrivare al nostro tempo. In particolare
in Francia nacque una scuola a Nancy e una con Charcot a Parigi, dove studi Freud. Nacque lo
spiritismo e varie fratellanze di studi sia spiritici sia esoterici fondati sulle tecniche di catena e le tecniche
di guarigione anche a distanza. Quindi, nell800 ci fu una grossa espansione di tutti i concetti legati alla
psicologia di Mesmer che poi conflu anche nella psicologia di Freud.
Freud allinizio lavorava con lipnosi, aveva imparato lipnosi da Charcot e aveva studiato tutti i
fenomeni dal mesmerismo. Questo interessante, perch in genere si parte da Freud per dire lo scopritore
dellinconscio, linventore della psicanalisi, lo scopritore della sessualit infantile, le dinamiche
psicologiche. In realt, s, inventore della psicanalisi, perch dette il nome a questo sistema che lui fece.
In realt Freud fu un abile e intelligente organizzatore. Egli riusc a sistematizzare nella sua dottrina e
nella sua pratica una serie di conoscenze che al suo tempo erano di pubblico dominio. Cio, la sessualit
infantile, per dirne una, era normalmente conosciuta e descritta da tutti i teologi morali della chiesa
cattolica protestante. Linconscio, si parla dellinconscio in tutto il romanticismo a partire dal 700.
Leibniz, il filosofo che elabora il concetto dellinconscio gi molto prima di Freud; il concetto
dellinconscio collettivo che poi di Jung. Se si guarda si ritrova in tute le antiche dottrine misteriche o
nei vari miti religiosi. Quindi, non sono conoscenze nuove, sicuramente lui le sistematizza in maniera
originale e questo gli va dato atto.
Mesmer stata una figura centrale nella storia della psicologia occidentale ed interessante perch
elabor un po queste condizioni anche della terapia di gruppo.

Un ultimo concetto che importante. Provate a pensare a come viene condizionato il vostro stato danimo
in una cena con amici, in una chiesa o altro dove si viene a creare una specie di anima collettiva, come
una specie di coscienza di gruppo o di coscienza collettiva con degli aspetti inconsci che crea dei
comportamenti e dei modi di sentire simili. Quindi, qui si rientra in un altro settore che quello che
abbiamo definito assieme a Nitamo psicologia sistemica transpersonale o sistemica olistica, cio una
sistemica che utilizza tutte le conoscenze dello studio sistemico scientifico classico, ma le introduce in
una visione pi umana, pi legata alla coscienza o alle emozioni, al sentimento e anche a quello che una
coscienza collettiva. Rientra in un ambito in cui la sistemica assume una dimensione un po diversa da
quella con cui viene comunemente usata.

Nitamo MONTECUCCO: Su queste basi iniziamo una delle parti pi interessanti della psicologia
moderna, con Luisa BARBATO che ci parler di Ken Wilber.






IL DIALOGO DELLE VOCI DI HAL E SIDRA STONE

Kiran Lucia VIGIANI
Il Dialogo delle voci una tecnica stupenda iniziata da Hal e Sidra Stone che sono due psicologi
californiani. E una tecnica che stata messa a punto alla fine degli anni 70 ed stata successivamente
portata in Italia nel 1993/94 da Manuela Adelman. E una tecnica sullindagine dei nostri personaggi
interiori definiti voci. La tecnica parte un po dal concetto Junghiano delle sub-personalit per poi
andare molto pi in profondit anche rispetto alla psicosintesi di Assagioli. Quindi, un lavoro di vera e
propria indagine interiore fatta con una modalit gestaltica.

Le sub personalit
Prima, per, vorrei dirvi un paio di cose. Il dialogo delle voci pu essere applicato in molti campi. Pur
avendo detto che partivamo dallanimo molteplice e dalle subpersonalit pur adottando la modalit
gestaltica, non stiamo facendo una psicoterapia. Il dialogo delle voci pu essere usato in molti ambiti,
anche come supporto psicoterapeutico, in ambito artistico o per interpretare dei sogni o in un lavoro
corporeo o altro. E una tecnica che viene usata proprio per capire cosa succede dentro di noi, e per capire
cosa succede a livello di dinamiche tra tutte queste nostre subpersonalit.
Partiamo dal concetto che dentro di noi esistono molti personaggi, molte voci. Secondo questo metodo
possiamo asserire che esistono delle voci primarie e delle voci rinnegate. Quindi, vediamo questo
discorso come unasse polare, dove noi siamo molto identificati con molte sub-personalit o voci (c
unanalogia tra i due termini). Se noi lavoriamo con delle voci primarie, significa che dalla polarit
opposta ci sono delle voci rinnegate. Questo ci rimanda di nuovo alla stella di Assagioli gi vista
precedentemente. Il concetto lo stesso dellasse polare: se da un lato c una parte iper-trofica, dallaltro
lato ci sar sicuramente una parte ipo-trofica.
Noi abbiamo molti personaggi interni e la nostra tendenza di identificarci o di rappresentarci di pi con
qualcuno di questi personaggi che sono definiti voci primarie. Quasi sempre questi personaggi sono
quelle parti che ci proteggono, le parti con le quali noi ci sentiamo pi a nostro agio, sono dei ruoli con i
quali siamo pi abituati a stare e ci sentiamo pi sicuri. Le voci rinnegate, invece, sono le nostre parti
rimaste pi nellombra o nellinconscio medio o inconscio profondo, di cui potremmo non conoscerne
proprio lesistenza.

Le parti del Dialogo delle voci
Quali sono le parti che giocano nel Dialogo delle voci? Sono:
le voci primarie in cui ci identifichiamo di pi
le voci rinnegate che sono in noi, ma che rimangono pi in ombra, sono pi inconsce
un ego operativo che la parte di noi che si identifica nei ruoli (ad es. mi identifico con il mio
ruolo di insegnante)
un ego consapevole che il nostro testimone, la parte di noi che non si identifica con le varie
voci, ma semplicemente le osserva
la visione lucida o awareness che il momento in cui noi possiamo vedere attraverso lego
consapevole.

Essendo il dialogo delle voci un metodo molto poco invasivo e rispettoso, pu essere usato con
chiunque tranne in casi di psicosi conclamate. E una tecnica che si svolge in maniera energetica e si
sente quando invitiamo a parlare una voce se parla solo da un livello mentale o con la propria parte
energetica.
Vediamo come si svolge.
Quando il cliente arriva si chiede cosa vorrebbe andare a investigare o chiarire assieme a noi, cerchiamo
dunque di definire un ambito. Nella descrizione iniziale, il facilitatore pu gi farsi una mappa di cosa sta
succedendo nellaltra persona, e a seconda di come si esprimer, potr individuare quali sono le voci
che stanno parlando. Chiaramente questo non si rivela allaltra persona per non influenzarla, per si invita
laltro a spostarsi usando la modalit gestaltica. La persona si muove in unarea e anche in una posizione
a sua scelta dello spazio. Entriamo in una condizione pi meditativa invitandola ad entrare pi in
profondit. Da questo momento le facciamo una sorta di intervista per indagare, conoscere, raccogliere
dettagli sulla voce che sta parlando.
Vi faccio un esempio pratico. Diamo il nome di Maria alla cliente che abbiamo davanti e poniamo che
nellarco della sua esposizione abbiamo sentito emergere una voce primaria quale potrebbe essere il
critico. Le chiediamo di spostarsi, e di ricontattare lemozione che era molto presente, domandandole:
Tu sei quella parte di Maria che si espressa dicendo che Maria non in grado di fare certe azionj,
perch Maria non ha studiato abbastanza,. perch Maria non brava abbastanza. Ti posso chiedere chi
sei,. da quanto tempo sei nella vita di Maria, in quale parte del corpo di Maria sei,.quale il tuo
alleato dentro Maria ecc. ecc.? Significa che andiamo a parlare con il personaggio emergente (critico)
facendo una sorta di intervista, e risponder dicendo: Io sono quella parte di Maria (critico) che c da
tanto tempo..Sono io che la inibisco in continuazione perch altrimenti lei si espone troppo e ci mi fa
arrabbiare. Non sopporto Maria quando fa vedere le sue fragilit, ecc. Nel proseguo dellintervista
vengono fuori tantissimi dati, per cui scopriamo da quanto tempo si strutturata questa voce con quali
modalit e soprattutto il perch della sua esistenza nella vita di Maria. Scopriremo che le nostre voci
primarie si strutturano per proteggere il bambino vulnerabile. Solitamente nella nostra vita il critico ci
massacra, non ci fa vivere, ma inizialmente venuto fuori proprio per proteggere la nostra fragilit. Una
parte di me critica me stessa, il che sar meno doloroso che non uscire in un contesto aperto e sentirmi
criticare dagli altri. Allinizio queste voci primarie si sono strutturate per proteggere la nostra
vulnerabilit. Allora, qual il problema? E che anzich essere delle voci che sono rimaste l circoscritte,
sono diventate onnipervadenti e hanno preso il sopravvento e controllano la nostra vita. Tanto che un
critico molto attivo pu diventare una voce fortemente distruttiva, pu diventare massacrante.
Fintato che queste energie rimangono ombra (per usare una terminologia junghiana) significa che
rimangono inconsce, sono energie demoniche che possono essere distruttive se non le conosciamo.
Quindi, il compito di riconoscerle sempre di pi portandole nel nostro campo della coscienza (se
parliamo di psicosintesi) e di andare sempre di pi a rafforzare lego consapevole, se parliamo del
Dialogo delle voci. Cambiano le terminologie, ma il concetto base sempre lo stesso.
Quindi, facciamo lintervista alla persona per capire al massimo questa voce, per capire da quanto
tempo c, che spazio ha nella vita della persona, come si relaziona con gli altri personaggi dentro di noi,
e come condiziona la nostra esistenza.
Le voci pi importanti che ritroviamo un po tutti noi sono il critico, il giudice, il patriarca o la
matriarca per le donne, il bambino fragile e vulnerabile, e il bambino giocoso che ha voglia di vivere
e di esprimersi ma che quasi sempre rimane soffocato. Il bambino estremamente fragile ed molto
difficile che venga fuori al primo incontro. Il bambino ferito o abusato viene fuori con molta fatica e
questo accade solo se si sente molto accolto e non giudicato. Quando viene fuori il bambino ferito ha
una voce molto flebile, spesso la postura piegata in avanti, il tono piagnucoloso. Il facilitatore deve
entrare in una relazione energetica ed empatica con quella voce, anche con il tono di voce sommesso e
chieder: Ti senti impaurito a venire fuori?. Cosa ti fa sentire pauraquali sono le cose che ti fanno
sentire pi minacciato cosa ti mancato. Cosa vuoi che faccia Maria per te ecc.? E Maria potrebbe
rispondere: Io sono il bambino di Maria. Maria non mi ha mai ascoltato, lei si sempre vergognata
di meogni volta che avevo voglia di una cosa non era mai il momento giusto ecc.
Altrettanto interessante e bello quando vengono fuori la forza o la rabbia e le persone riescono a sentire
che ci sono queste energie potenti dentro di loro. La voce parla attraverso la persona finch esprime la
propria energia, e poi sentiamo che si scarica, e comincia a subentrare la noia oppure un calo energetico.
A quel punto si sente che non c altro da dire, per cui ringraziamo la voce qualunque essa sia stata,
anche se stata distruttiva, perch dobbiamo onorare tutte le parti dentro di noi. E dobbiamo farlo senza
giudizio. Quindi, ringraziamo la voce che venuta e chiediamo alla persona di ritornare al centro.
Ritornare al centro significa ritornare nella posizione dellego consapevole. Qui riparliamo con la persona
chiedendo come ha vissuto lesperienza, se ha scoperto parti nuove di se stessa, se ha sentito le diverse
energie che portavano le voci, se ha sentito energeticamente, emozionalmente che relazione avevano con
il corpo, come queste voci abbiano trovato spazio o rinnego nella vita della persona ecc. Molte volte mi
sono trovata con delle persone apparentemente deboli che scoprivano quanta forza avevano soffocato
dentro e quanta voglia avevano di farla venir fuori. Vi ho dato una piccola idea?
Forse meglio che ripetiamo la differenza tra la gestalt e Il dialogo delle voci. Nella gestalt le voci
possono parlare tra di loro, mentre nel Dialogo delle voci ogni volta che una voce ha parlato ritorniamo
nellego consapevole. Questo ci permette di radicare sempre pi la voce rinnegata.
Poi, perch ci spostiamo fisicamente? Cosa significa ci? Spostandoci in un altro spazio entriamo in
unaltra energia, e possiamo generare unidentificazione pi profonda nella voce che andiamo a contattare
e che vogliamo investigare.

Lobiettivo del Dialogo delle voci
Qual lobiettivo del Dialogo delle voci? E una tecnica per andare a indagare e sentire le varie energie
che sono dentro di noi per poterle portare sul piano della coscienza. Il punto centrale poter prendere
coscienza di queste parti e attraverso il nostro ego consapevole portare sempre pi terra allisoletta della
coscienza, perch pi noi siamo consapevoli, meno ombre ci sono, pi siamo liberi. E lo stesso discorso
del direttore dorchestra che fa suonare gli strumenti quando decide e in quale modo decide di farli
suonare, e non lascia ad ogni strumento la possibilit di agire fuori da un progetto. Ricordiamoci sempre
che nessuna energia va condannata, perch sono tutte parti di noi che dobbiamo integrare abbracciandole
e comprendendole per portarle alla luce. Cos anche le energie demoniche si trasformano e diventano
energie a nostra disposizione. Se prendiamo una grande rabbia che pu diventare aggressiva se non
riconosciuta, pu trasformarsi una grandissima forza di aiuto per noi stessi se la integriamo portandola
nel campo della coscienza. Ricordate che cosa ha fatto Ges nel tempio? Non stato remissivo, anzi, ha
rovesciato tutto come una furia. Quindi, che noi abbiamo la nostra rabbia a disposizione molto
importante, come importante che abbiamo un centro che decide consapevolmente come usare la rabbia e
non diventiamo la persona che in balia della rabbia e scatta in continuazione. E agire la rabbia anzich
essere agiti dalla rabbia. Questo il concetto fondamentale al di l di qualunque ambito o tecnica noi
usiamo, che sia psicanalisi o il dialogo delle voci o altro.

D.: Tutte queste energie sono al servizio della difesa. Poi quando vengono portate nel centro in parte
vengono purificate dalla necessit di difesa infantile che non pi necessaria, in parte diventano energia
pura disponibile per lego integrato. Poi, alcune di queste, tipo il bambino piagnucoloso che gli pu
servire ancora, che energia hanno?
R.: Si trasformano. Vi porto un esempio. Quando avete lavorato con la voce di una persona, ad es. il
sabotatore che ha rotto le scatole tutta la vita, che ha sempre detto che non sei in grado, che non sei
abbastanza, ecc., quando la persona comincia a fare un percorso di trasformazione, ci sono delle sessioni
in cui intervistando il sabotatore questi risponder: Sono proprio stanco, sono un personaggio vecchio,
ho voglia di andare in pensione. Quindi, si capisce che quellenergia obsoleta, non ha pi motivo di
essere, si consumata. Ed bello quando nellintervista viene fuori il personaggio che si riconosce
vecchio, perch significa che c stata una trasformazione, che qualcosaltro si strutturato per rafforzarci
per darci sicurezza e non c pi necessit del sabotatore che ci tenga a freno.
Noi siamo portatori di molti tipi di energie. Il bambino una figura basilare nella nostra vita. Potremo
avere cento anni e avremo sempre il nostro bambino interiore e per fortuna, perch unenergia pura,
frizzante, gioiosa. Il bambino sar sempre portatore dello stesso tipo di bisogno, che amore totale. E
quando il bambino viene ferito o abusato che diventa il bambino ribelle, il bambino piagnucoloso. Ed
per questo che si strutturano tutte le voci primarie che sono tutte voci che proteggono la vulnerabilit.
Tutti noi se analizziamo le nostre vite e le nostre esperienze, vediamo quanti compromessi abbiamo fatto,
quanto potere abbiamo dato via per essere amati. Lo sappiamo. Noi tutti abbiamo degli imprinting, dei
ricordi delle situazioni, per cui mettiamo in atto delle strategie di sopravvivenza. Allo stesso modo
succede anche al bambino, che alle richieste dei genitori reagir solitamente in due modi: o diventer il
bambino compiacente o il bambino ribelle oppure un po di tutte due, a seconda delle circostanze o degli
impedimenti. E importante che vediamo che le due forme dellatteggiamento del bambino sono due
forme reattive. Se il bambino avesse avuto il soddisfacimento del bisogno primario che lamore, non
avrebbe avuto bisogno n di diventare compiacente n ribelle, ma sarebbe stato nella sua essenza.
Ricordiamo che comunque il bambino ha bisogno di un confine, altrimenti si perde. Noi possiamo anche
rimproverare un bambino, ma con amorevolezza. Se lui sente che c una relazione damore anche se fa
qualcosa di sbagliato e viene rimproverato, riconoscer questo amore, per cui non avr ferite laceranti.
Il Dialogo delle voci una tecnica molto articolata della quale vi sto dando soltanto qualche idea. Ci
sono tanti personaggi al nostro interno, sarebbe interessante capire le loro modalit di strutturazione, le
loro interazioni con gli altri personaggi, le dinamiche che si creano per avere una visione pi allargata
della nostra vita. E veramente molto bello, anche perch c questo grande rispetto nellagire. Come
abbiamo gi detto, allinizio del lavoro, partiamo sempre dai ruoli e dai personaggi primari che sono
quelli dove ci sentiamo pi forti. Non una modalit invasiva, perch rispettiamo chi c, e vediamo che
per primi emergono quelli pi sicuri di s, che generalmente sono le voci che agiamo di pi e sono pi
accessibili. E difficile che in una persona che arriva con una problematica dolorosa, possa uscire subito il
bambino vulnerabile. Ecco perch molto importante questo gioco: la persona arriva, c il primo
inquadramento dellargomento che porta, poi invitiamo la persona a spostarsi nello spazio e possiamo
fare varie interviste a pi personaggi. A volte questi personaggi hanno un nome, a volte la persona stessa
d il nome, altre volte sono delle energie indefinite che possono essere anche molto diverse fra di loro.
Una volta ci parla lenergia della forza, unaltra volta quella del controllore o del protettoreecc..
Quando poi si invita la persona a tornare al centro, pu uscire unenergia molto diversa e cio unenergia
pi fragile, molto timorosa, la paura o altro, che pu essere totalmente in antitesi alla prima voce. Non
dobbiamo mai interrompere una voce, dobbiamo lasciarle tutto il tempo che necessita per potersi
esprimere. Limportante che il facilitatore sia sempre l, in relazione empatica e molto energetica,
perch se una voce si sente giudicata immediatamente si richiude. Se viene fuori ad esempio il maniaco
sessuale, e voi lo tranciate subito con un giudizio, la persona si chiude e non si esprimer pi. Se
percepite che mentre la voce si sta esprimendo cambiata lenergia, non la interrompete, ma glielo
chiedete dicendo ad esempio: Sento che tu ti stai esprimendo con unenergia diversa, ma sei ancora tu?
Nel Dialogo delle voci si chiede sempre il permesso per avere accesso ad una voce, e soltanto quando si
invita la persona a ritornare al centro le si chiede: Hai sentito che energia era? La senti? Lhai
riconosciuta? e poi possiamo proseguire nuovamente per fare lintervista ad altri personaggi. Il tutto pu
durare unora, unora e mezza. Limportante che non interrompiate il processo.
Ricapitolando, la sessione si svolge con lintervista alle voci. Poi, dopo che una voce si espressa, si
invita la persona al centro dove si parla a livello dellego consapevole, si fanno alcune domande per
portare consapevolezza sul come ha vissuto le voci. E poi c un momento estremamente bello che si
chiama la visione lucida o awarness. Questo un momento dove si chiede alla persona di mettersi
dietro al facilitatore, con gli occhi chiusi, e di rimanere in ascolto molto cosciente e consapevole senza
intervenire come se fosse un testimone. Ecco perch si chiama visione lucida. Vi assicuro che
unesperienza estremamente forte: il momento in cui il facilitatore deve rifare il riassunto di tutta la
sessione usando le parole dette dalla persona, quelle che ha usato la voce, senza interpretare ma
semplicemente facendo in modo fedele il riassunto. La persona che dietro, ascolta come se fosse nella
posizione del testimone e rivede che cosa successo. Si rivede non pi coinvolta, ma osservandosi con
distacco. Potete immaginare che forza potente si sprigiona in questo momento?
Dopo questo riportiamo la persona davanti, e chiediamo se c qualcosa in sospeso, se ci sono delle
parti che desidera approfondire. Non lasciate mai andar via una persona da una sessione se a pezzi. La
faremo uscire da un incontro magari con tanto lavoro da elaborare, ma con la sua integrit. Questo vale
per qualsiasi tecnica che noi usiamo.
Per quanto riguarda i bambini, dal momento che una tecnica molto strutturata, con loro la farei pi come
un gioco, Userei tecniche molto morbide con dei confini pi sfumati, proprio perch il bambino in fase
di strutturazione della personalit. Pu essere molto interessante prendere delle parti di quello che
abbiamo detto e farlo giocare con queste parti ad esempio con il disegno, con la teatralit, con la voce
senza dargli questa struttura cos definita.
Molte delle cose che abbiamo detto possono avere unattinenza molto pratica, perch le possiamo
riportare gi in quello che noi stiamo facendo con le persone. Se noi abbiamo capito dei concetti che
come si visto sono trasversali, pu essere gi molto importante.
Con il tempo e lesperienza vi accorgerete che queste voci parlano come parlavano i vostri genitori.
Capirete pi facilmente perch si sono strutturate, perch ce le avete dentro. Quante volte riconoscerete
quel linguaggio, perch lo stesso linguaggio di vostro padre o di vostra madre. Quindi, molto
importante far notare questo alla persona, anche se spesso lei stessa si accorge di questo e lo riconosce.
Ripeto, inoltre, quello che mi piace di questa pratica che tutto viene fatto con grande rispetto, perch i
personaggi escono quando c una situazione pronta per accoglierli. Non esce mai una voce se non c
il contesto giusto per ascoltare. Ecco perch il facilitatore deve essere in questo atteggiamento e capacit
di ascolto, molto empatico e capace di sentire cosa succede con le energie e contemporaneamente andare
a sentire cosa succede dentro se stesso, perch funzioniamo tutti come delle casse di risonanza: entriamo
in co-vibrazione. Credo che unaltra cosa molto importante per il counselor o il terapeuta in generale
entrare nel coraggio dellimperfezione, perch se noi accettiamo la nostra imperfezione un grande gesto
di coraggio. Accettiamo i nostri limiti e impariamo anche a comunicarli per il rispetto di noi stessi e degli
altri. Quindi non possiamo dire s a tutto e a tutti, perch possono arrivare persone che portano tematiche
dove noi stessi stiamo ancora lavorando e non possiamo essergli di aiuto. (Si verifica spesso che ci sono
momenti in cui i clienti che ci arrivano, portano sempre le stesse tematiche. Credo che non sia un caso!)
E poi, veramente un lavoro alchemico, perch la stessa cosa detta da una persona o detta da unaltra,
cambia vibrazione, e per questo noi non possiamo entrare nella stessa sintonia con tutte. In questo caso
bisogna avere il coraggio di dire che sentiamo di non essere nella giusta polarit per cui le consigliamo
qualcun altro. Se lo diciamo con amorevolezza, credo che la persona debba apprezzarlo. E chiaro anche
che quanto pi lavoro noi facciamo su noi stessi, sempre pi riusciremo ad essere accoglienti. Come
imprescindibile che per poter lavorare con gli altri fondamentale che noi abbiamo lavorato su noi stessi.
Daltro canto non possiamo aspettare di essere perfetti per iniziare a fare delle cose. Questo significa che
ci sar sempre un margine dove noi saremo vulnerabili. Ecco che assolutamente indispensabile che un
counselor sia capace di entrare nel silenzio, in uno spazio di ascolto, uno spazio di visione attraverso il
proprio testimone interno. Solo cos pu accorgersi che quella persona che ha di fronte, gli porta qualcosa
che risolleva la propria problematica personale, il proprio dolore, ed necessario capire che se una
situazione ingestibile la mander da qualcun altro. E molto importante che il facilitatore a sua volta veda
la problematica irrisolta con il proprio supervisore. E fondamentale affrontare le sensazioni che ci
rimandano ancora nei nostri buchi di tristezza, di senso di abbandono, di fallimento e quanto altro. Guai
se pensiamo di essere arrivati. Personalmente ho molto timore e sospetto verso quelli che fanno soltanto i
terapeuti e che non vanno mai a fare un lavoro di supervisione. Lo stesso Jung diceva che poteva portare
il paziente soltanto al punto in cui lui era arrivato. Questo il cardine: capire il punto in cui noi siamo,
significa stare nella nostra dimensione, e sapere che ci sono degli esseri molto pi avanti di noi e affidarci
a loro. Questo, per, non deve farci sentire falliti, ma degli esseri responsabili che umanamente passano
quello che hanno, e si affidano ad altri esseri superiori. Se impariamo a fare questo, siamo veramente in
grado di portare grandi contributi ad unumanit che soffre. C un grande dolore attorno a noi, sia a
livello del pianeta, sia della razza umana. Ognuno di noi, l dov, pu portare molta luce e guarigione
e balsamo su tante ferite. Ci, per, richiede fondamentalmente che lo facciamo con molta professionalit
e con un cuore aperto e con una mente che in grado di fare un passo indietro e creare silenzio per
accogliere e rielaborare tutto.
Infine, per quanto riguarda il lavoro del Dialogo delle voci ci sono due livelli molto distinti che
sarebbero interessanti da fare in parallelo, e cio, il lavoro individuale e il lavoro di gruppo. Con le
sessioni individuali capiamo dov una persona, e se pronta possiamo suggerirle il gruppo pi
appropriato in relazione alle proprie problematiche, perch se non ha fatto nessun lavoro su se stessa e fa
un gruppo di dinamiche forti, pu portare una chiusura anzich beneficio. Dobbiamo dire che i gruppi
sono sempre delle grandi accelerazioni, perch nel gruppo diventiamo tutti specchio luno per laltro.
Succede che quello che avviene in un percorso personale in un anno, in un gruppo pu avvenire in una
settimana. Non dimentichiamo per, che prima di affrontare un gruppo necessario aver iniziato un
viaggio individuale per avere un minimo di riferimento e anche perch ci possono essere delle
problematiche che meglio risolvere in ambito personale. Non si pu mai generalizzare. Quindi, sono
sempre due dimensioni da prendere in considerazione.


Biografia (di Giuseppe Pagliaro)
Il Dott. Hal Stone si laureato in psicologia nel 1953 allUniversit di Los Angeles. Da allora si
dedicato alla psicoterapia, allinsegnamento e alla scrittura. Dal 1953 al 57 stato psicologo
nellesercito, ottenendo il grado di Capitano. Successivamente ha iniziato la pratica professionale privata
e ha completato la formazione junghiana presso listituto C.G. Jung di Los Angeles nel 1961. Per tutti gli
anni 60 e i primi anni 70 ha lavorato come analista. La formazione junghiana e il particolare interesse
per i miti, i sogni e le favole lo hanno guidato nel suo cammino di esplorazione interiore.
Durante gli anni 60 stato membro dellAmerican Board of Examiners in Professional Psychology
(ABEPP), consulente e insegnante al Dipartimento di Psichiatria e Psicologia del Mount Sinai Hospital di
Los Angeles. Nello stesso periodo stato anche uno dei coordinatori del programma della nuova
California School of Professional Psychology. La fine degli anni 60 ha segnato un momento di ricerca
ed esplorazione di nuove modalit di lavoro trasformativo e in questo ambito il dott. Stone ha coordinato
una serie di programmi che, attraverso lUniversit di California, hanno diffuso questi nuovi modelli ad
un pubblico pi vasto. Nel 1973 Hal ha creato il Center for the Healing Arts, forse il primo
Centro per la Salute Olistica negli Stati Uniti, un centro allavanguardia nell ambito della psicologia e
delle medicine non convenzionali.
Nel 1979 Hal ha iniziato una collaborazione attiva con sua moglie, la Dott.ssa Sidra Stone. Tre anni dopo,
cominciarono a viaggiare e ad insegnare il loro lavoro negli Stati Uniti e allestero, attivit che continua
ancora oggi.
Nei primi anni 70 Hal e Sidra iniziarono a sviluppare il Voice Dialogue come metodo per lavorare con le
sub-personalit. Attraverso la loro relazione personale ( sono sposati dal 1977) e la collaborazione
professionale il lavoro si trasformato, in questi ventotto anni, in una metodologia per lavorare con i s
interiori e in un sistema teorico completo, che stato definito la Psicologia dei s.
Attualmente la maggior parte del loro insegnamento si svolge a Thera, la loro casa a Mendocino County
sulla costa settentrionale della California. Qui essi conducono seminari, danno consulenze private e
scrivono. Complessivamente hanno cinque figli e quattro nipoti.
La Dott.ssa Sidra Levi Stone nata a Brooklyn, New York ed cresciuta durante la Seconda Guerra
Mondiale, in unepoca in cui era fortemente sentito il desiderio di dare il proprio contributo al bene
dellumanit. I suoi studi al Barnard College hanno avuto una grande influenza nel suo sviluppo come
donna indipendente: gi allora questo istituto incoraggiava le donne a laurearsi e a prepararsi per una
professione. Nel 1957 si diplomata con il massimo dei voti e nel settembre dello stesso anno si sposata
e si trasferita a Baltimora, dove si laureata presso lUniversit del Maryland.
Dopo essersi trasferita a Washington, negli anni 60 ha iniziato a lavorare come psicologa clinica.
Ritornata a New York, ha lavorato come psicologa clinica al Veterans Administration. Dopo la nascita
della seconda figlia, ha preferito lavorare part-time come psicoterapeuta al Lincoln Center for
Psychotherapy in modo da poter godere anche le gioie della maternit.
Nel 1967 si trasferita con la famiglia a Los Angeles, dove ha continuato ad esercitare la professione
privata, finch nel 1968 diventata consulente psicologa alla Hamburger Home, una casa per ragazze
adolescenti, di cui stata anche Executive Director nel 1972, dopo la nascita della sua terza figlia, Recha.
In quel periodo trasform lHamburger Home in un centro per il trattamento residenziale per adolescenti
acting out, introducendo tecniche olistiche e mettendo a punto un programma che combinava tecniche
comportamentistiche, modificate con la psicoterapia individuale e di gruppo basata su principi
psicoanalitici. Il programma era arricchito dallarte-terapia, la scrittura creativa, i giochi teatrali, lo yoga
ed esperienze di campeggio in zone selvagge della California. Si poneva inoltre attenzione agli aspetti
nutrizionali, allo stile di vita e alle attivit atletiche.
Nel 1979 Sidra lasci lHamburger Home per riprendere lattivit professionale privata a tempo pieno e
iniziare una maggiore collaborazione con Hal, collaborazione che stata estremamente creativa sia sul
piano personale che professionale. Il lavoro di psicologi e docenti di Hal e Sidra sempre stato
strettamente connesso alla loro relazione di coppia, che a sua volta stata arricchita dalle loro esperienze
di psicoterapeuti. E stato un viaggio di esplorazione interiore e un matrimonio romantico che durano da
28 anni.
Sidra ha sempre amato viaggiare; insieme, Hal e Sidra viaggiano frequentemente per visitare nuovi
luoghi, incontrare nuove persone e insegnare il loro metodo. Ma amano anche la loro casa, sulla costa
magica e nebbiosa di Mendocino, e la loro famiglia.


Opere consigliate:
-Tu ed io, Hal e Sidra Stone, MIR Edizioni, 2003.
-Il dialogo delle voci, di Hal e Sidra Stone, Ed. Amrita.








LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE DI KEN WILBER




Luisa BARBATO
E mia intenzione usare la teoria di Ken Wilber come raccordo con le cose che ci siamo detti oggi.
Wilber un autore molto interessante. La sua teoria ha inoltre subito molti mutamenti nel tempo, per cui
molto complessa. Qui faremo solo una parte per quello che ci interessa ai fini del nostro lavoro.
Ken Wilber in realt un pensatore, un personaggio che a cavallo tra la meditazione e la psicologia. In
realt non uno psicologo, ma un meditante praticante molto avanzato lho scoperto poi leggendo la
sua biografia. E uno che ha questa grandissima capacit di raccordare pensieri. Si dice che legga da anni
almeno 10 libri al giorno, una mente evidentemente molto evoluta, il primo libro lha scritto a 20 anni
ed ebbe un successo strepitoso. E un personaggio molto avanzato dal punto di vista intellettuale e anche
personale. E americano.

Qual il punto di partenza di Wilber? Io preferirei farvi vedere prima gli schemi e poi alla luce di questi
vedere anche il discorso della psicologia umanistica. Quindi, lui in pratica si posto questo quesito che
era un quesito contemporaneo molto presente. Lui dice che la via occidentale allinteriorit la psicologia
moderna partendo dalla psicanalisi in poi. Evidentemente produce dei risultati nellevoluzione
dellindividuo. La via allinteriorit delle culture orientali tradizionali plurimillenarie e quindi sono
sicuramente pi stratificate di quelle occidentali , invece, la via meditativa, la saggezza orientale.
Loggetto di questa indagine sempre luomo. Egli si chiede, per, dov il raccordo. Deve essere
possibile in qualche maniera conciliare queste due strade che appaiono separate, appaiono agire su cose
diverse o paradossalmente agire sugli stessi fenomeni, per non si capisce probabilmente entrando da
porte differenti. Ora, che nella pratica si possa fare psicoterapia e meditazione insieme, o una dopo laltra
o che comunque anche gli orientali abbiano la loro psicologia questo lo sappiamo tutti. Lui, siccome un
teorico, cerca di strutturare dei modelli teorici. Per far questo si avvalso della teoria dei sistemi e di tutta
la conoscenza sullolismo. Quindi, da una parte lui fa una concettualizzazione che olistica che tiene
conto del tutto; dallaltra parte si basa sulla teoria dei sistemi per cui poi in natura si scoperto che tutti
gli organismi fanno parte di sistemi organizzati che funzionano secondo determinate regole. Una di
queste regole che sono sistemi gerarchici in cui si va in complessit sempre crescente. Il sistema
gerarchico nel senso che su sistemi successivi sempre pi complessi, ma secondo delle regole precise.
Una di queste regole pi importanti che un sistema pi complesso si costruisce inglobando il sistema
precedente e che non possibile che ci sia unevoluzione del sistema pi semplice o pi complesso senza
che quello complesso in qualche maniera non inglobi la conoscenza del pi semplice. Quindi, un sistema
evolutivo in cui il gradino successivo assorbe, fa sua la conoscenza precedente e la trascende. Per, per
trascendere una conoscenza precedente bisogna averla integrata. Essendo questi sistemi oliatici e
gerarchici li defin con il termine oloarchico .
Un altro concetto molto importante di questa teoria dei sistemi anche quella dellentropia, nel senso che
ogni sistema a complessit maggiore in realt crea maggiore sintropia (la sintropia, o nega-entropia, la
tendenza dei sistemi viventi ad organizzarsi e a creare maggiore ordine, informazione e complessit.
Mentre i sistemi meccanici tendono a involvere e a degradarsi). Sono sistemi di complessit sempre
maggiore, sempre pi sintropici e sempre pi organizzati. Quindi, in qualche maniera diminuiscono il
caos. Questo schema qui, secondo lui, si applica anche agli esseri umani sia filogeneticamente sia
ontogeneticamente, per cui si applica come evoluzione a tutta la specie degli esseri umani. La storia viene
letta come una serie successiva di evoluzioni gerarchiche, in cui ogni societ o gruppo successivo ha
subito le conoscenze precedenti e le ha trascese, le ha migliorate, sia nella storia del singolo individuo.
Quindi, ogni individuo ha questo processo di sistemi sempre pi complessi che seguono una certa
evoluzione fino ad un certo punto ella propria vita, fino allet adulta. Lui ha definito filogeneticamente
che ci sono delle tappe di sviluppo dalle quali non si pu prescindere. Dopo di ch, invece, abbiamo un
livello in cui la successiva evoluzione scelta soggettiva. Quindi, c questo schema molto preciso di
organizzazione gerarchica ed evolutiva, termine che non cos scontato perch ci sono molti in psicologia
che sostengono che non c evoluzione ma successione. Ora vi farei tre schemi con le cose dette oggi.
Cominciamo con lo schema psicologico e ve lo disegno come lo disegna Wilber stesso:

I livello. PSICOTICO (organizzazione molto legata allistinto, alla materia, alle parti primarie della
vita in cui non esiste ancora un Io, unorganizzazione che si relaziona, la parte pi
ancestrale)
II livello. BORDERLINE
III livello. NEVROTICO dove c il conflitto tra le varie istanze psichiche
IV livello. CENTAURO lintegrazione di tutte queste parti, la possibilit di un individuo di scorrere
su tutti questi livelli

La stessa definizione noi la possiamo vedere dal punto di vista dellorganizzazione orientale
suddividendo in: mente, corpo, emozioni.. ovviamente le connessioni non sono cos meccaniche: non
che corpo voglia dire necessariamente psicotico. diciamo che lo possiamo considerare corrispettivo del
livello pi ancestrale, pi primitivo, quella che in psicologia nel senso di unorganizzazione superiore
viene definita psicosi. in un certo senso siamo tutti psicotici per una certa fase nel senso che manchiamo
di relazione e di strutturazione successiva. poi arriva la parte emozionale, la parte che in psicologia viene
molto rafforzata alle posizioni borderline oppure nevrotico, la posizione di conflitto forte emozionale che
non riesce ad integrare. il centauro invece, lui definisce come la mente vista come la parte che riesce a
integrare e a comunicare sulle tre parti.

tutto questo possiamo raccordare secondo lo schema dei tre cervelli mettendo allinterno il cervello
rettile, poi, il cervello limbico e allesterno il cervello umano.
Visto cos uno schema molto grossolano, per ci serve come schema di riferimento. Quindi, c un
corrispettivo fisiologico nel cervello ben preciso di quelle che sono unorganizzazione che stata definita
gi dagli albori della cultura orientale che trova un corrispettivo nelle strutturazioni che definisce in
psicologia. Per quanto riguarda questa parte della psicologia lui lha articolata in tutte le fasi della
psicologia della madre ha fatto tutta una scansione di 13 livelli, 17 e 22, per cui estremamente
complesso. Lidea base, per, questa. Quindi, siamo sempre in una dimensione o pre-personale, cio
prima della costruzione dellEgo che la parte psicotica e borderline, mentre la parte del nevrotico e del
centauro personale, nel senso che siamo nella struttura della persona. La differenza tra il nevrotico e il
centauro che il centauro colui che in qualche maniera ha unintegrazione, unaccettazione dei vari
livelli. Riesce ad integrare bene, ad accettare e a scorrere funzionalmente come dicono i reichiani - dalla
parte istintiva alla parte emotiva alla parte cognitiva. Quindi, a questo punto potremmo dire che il
centauro colui che ha risolto, colui che sta bene. Su questa parte che Wilber chiama del centauro in
realt c gi stato un interrogarsi, soprattutto in America, sul fatto che ormai il centauro era colui che
avendo risolto era un individuo soddisfatto, in realt si era scoperto che ci sono dei bisogni che non sono
strettamente collegati con la patologia, ma ad unesigenza che a questo livello ancora unesigenza
esistenziale che sono stati molto affrontati dalla psicologia umanistica, da Rogers. Il che vuol dire che le
persone si rivolgono alla psicologia e allanalisi non perch abbiano qualche particolare disagio, ma
perch cercano un senso nella loro vita o cercano di sviluppare delle parti che non hanno ancora
sviluppato, ad esempio il gioco, lamore per lavventura o la riflessivit, tutte capacit o potenzialit che
non sono ancora state espresse. Questa fascia della psicologia umanistica ha segnato un grosso passaggio
perch ha sganciato la psicologia dalla patologia. Non vero che la psicologia si debba solo occupare
della patologia. Essa si occupa di processi psichici e allinterno di questi ci sono anche le istanze da
sviluppare anche della persona apparentemente soddisfatta. Per non finita qui, perch siamo sempre in
un livello personale e gi essere dei centauri significa avere un buon livello di integrazione. La saggezza
orientale ci dice, invece, che lo sviluppo della persona pu andare oltre. Fino al livello del centauro siamo
in quello che garantisce il piano del lavoro della psicologia occidentale e quello che qua dovrebbe essere
quasi automatico nello sviluppo dellindividuo. Se le condizioni sociali e culturali e della famiglia
funzionano bene lindividuo dovrebbe arrivare ad essere centrato, dovrebbe essere qualcosa di
predisposto dalla specie, dallo sviluppo umano. Ed quello, dice Wilber, che si raggiunge con la
maturit, entro i 40 anni. Perch centauro? Centauro questa figura mitologica met cavallo e met
uomo, quindi, questa personalit che integra la parte istintiva con la parte psichica. A questo punto
arriva lo sviluppo dellindividuo che invece non necessariamente definito ontogeneticamente, non
scritto nel percorso dello sviluppo psicofisico, perche in realt anche la psiche materia.

Nitamo MONTECUCCO
Sta parlando delluomo n. 4 di Gurdjieff, poi c il n. 1 che quello fisico, il n. 2 quello emozionale e il
n. 3 mentale, e tutti e tre possono essere patologici, o normali, equilibrati. Il n. 4 quello che parte dal
centauro, cio dalluomo equilibrato, e attraverso un lavoro che Gurdjieff chiama di scuola, perch
individualmente quasi impossibile avere questo equilibrio e anche perch richiede un confronto con
persone che stanno crescendo e non con persone normali che vivono attorno a s. Le persone che stanno
crescendo fanno da specchio su quello che lui chiama gli angoli acuti della propria personalit e dei
propri condizionamenti e riesce cos ad integrare queste prime tre parti e va in una fase transpersonale.

Luisa BARBATO
E molto importante capirlo perch fino a che siamo nel corpo, emozioni e mente siamo sempre nella
materia. Anche la mente materia anche se materia pi sofisticata, molto meno densa, ma sempre materia
. A questo punto continuiamo a ragionare su questi cerchi, dove ogni livello che trascende laltro e che
evolutivo e successivo e a questo punto e la potenzialit perch la persona sviluppi i piani successivi che
non sono pi personali ma transpersonali (oltre la persona). E quindi sono tutti piani non materiali di una
densit sempre pi rarefatta. A quel punto lui ha cominciato a fare tutto uno studio sulle antiche tradizioni
cercando i pari livelli di sviluppo che si ha con la meditazione dalle culture buddista, vedanta, confuciana
e cos via facendo i relativi schemi. Li ha cercati di aggregare - non bisogna dimenticare che lui
comunque un americano e quindi lo schematismo gli riesce bene - definendoli

Livello SOTTILE
CAUSALE
SPIRITUALE, quello dellAnima e lanima comunque duale
NON DUALE (*), lAssoluto in cui non esistono pi distinzioni.

Nitamo MONTECUCCO
LAnima il riflesso spirituale dellindividualit, lAnima il S, individuale. Io sono unanima il che
vuol dire che sono ancora un Io comunque separato ancora dal resto, cio mi identifico. Io come corpo
sono pi ampio, sono pi sottile, ma unidentit e quindi il S ancora quello che viene chiamato lIo
spirituale. Quando una persona fa un lavoro di VI, VII livello entra in questo spazio che lui chiama non
duale, che viene chiamato nirvanico, o del vuoto, o coscienza cosmica o piano Adi, e sperimenta
unevanescenza di questa divisione io, te, gli altri, lei - ed entra in uno spazio di coscienza unitaria, di
fusione. E la sensazione dellenergia che sale, travalica i confini individuali, diventa ampia,
transpersonale. Comincia lespansione della coscienza e nella storia delle religioni e del misticismo hai al
I liv. lespansione di coscienza. Le persone che hanno questa esperienza riportano ad esempio come se la
coscienza trasparente si allarga alla stanza (che sono i satori o i samadi, unallargamento della coscienza)
e poi ritorna e tu hai avuto questa grande esperienza, hai capito delle cose, per sei ancora tu. Poi si arriva
alla fase non duale che quella della meditazione dove non torni pi indietro. Nelle meditazioni ad un
certo momento entri nei samadi senza il S, il corpo si ferma, la mente si ferma, resti in catatonia a volte
delle ore e bruci questo senso della separazione. Le persone che hanno raggiunto questo spazio sono degli
illuminati che restano fissi e rimangono l nello spazio non duale.
Chi tra voi ha sperimentato lanima, della luminosit, della presenza, dellintensit incredibile dellanima
e poi ritorna nellIo della mente, non pu vivere bene nellIo della mente. Cercher di rientrare in contatto
con lesperienza dellanima. Quando lanima si apre come se in quel momento sei parte di Dio e capisci,
poi ritorni indietro e non hai capito niente. Senti che lespansione arriva fino ad un certo punto ma
potrebbe arrivare molto pi in l. Io ho avuto unespansione di un chilometro che del Vliv., poi c il
VI del pianeta e il VII che viene raccontato nel libro Lautobiografia di uno Yogi che arriva a tutto il
cosmo. Lui tutto il cosmo e il cosmo lui, la coscienza si espansa. Quando gi fai queste piccole cose
una tale gioia, ti viene da ridere o da piangere dalla commozione.

Luisa BARBATO
Dopodich lui si posto il problema degli strumenti. Finch siamo in questa parte della psicologia
occidentale abbiamo i relativi strumenti, dove per ciascun livello egli ha definito il tipo di terapia pi
adatta (che al momento non ricordo). Dopodich egli dice che quando si arriva sui piani transpersonali la
metodologia del lavoro unaltra e l entra in tutte le metodologie di meditazione. Anche l fa un
confronto sui vari sistemi di meditazione. Riporta queste indagini fatte in America su gruppi di meditanti
che descrivono gli stadi in cui sono facendo i gruppi di controllo, ecc. Quindi, fa uno studio scientifico sui
stadi della meditazione in cui lui dimostra (c un bellissimo lavoro su questo) che se si fa una
meditazione buddista e se ne fa una vedanta ci sono livelli diversi, per cui la persona ha delle percezioni
differenti ma la conclusione uguale. Arriva comunque allo stesso livello di coscienza che comunque
un livello non duale. Quindi, lui dice che come se la metodologia della meditazione di ciascun popolo
compresi i sistemi esoterici delle religioni monoteiste, sufi o cristiana esattamente come si fa in
psicologia in cui bisogna affidarsi ad un metodo: bisogna andare da un terapista, ci sono delle regole ecc.
Con la meditazione la stessa cosa. Quindi, lui ha creato uno schema che raccorda queste cose. E questo
, secondo me, il senso quando il Dalai Lama dice che nella concezione evolutiva dellindividuo la
psicologia occidentale ha avuto merito di aver chiarito tutte le tappe evolutive, le strutturazioni della
mente e dei livelli precedenti allo sviluppo transpersonale, di cui gli orientali non si sono occupati.

Nitamo MONTECUCCO
Pur avendo un grande rispetto per il pensiero di Wilber e per la sua visione psicologica vorrei rimarcare
che, per quanto riguarda la Psicosomatica Olistica e in particolare le attivit degli psicoterapisti e dei
Counselor Olistici, profondamente scorretto utilizzare una scala mista dove tre livelli su quattro sono
"patologici". E una visione a mio avviso che implica un approccio troppo giudicante: se sei evoluto sei
sano, se sei normale o poco evoluto sei malato. Sicuramente tutti noi abbiamo dentro dei livelli caotici
profondi, quello del sogno e del sonno senza sogni. Chiamerei, invece il livello "nevrotico", un livello
"duale". Posso avere un livello duale, ma nevrotico ha un altro senso, perch la dualit normale mentre
il livello nevrotico o psicotico, sono sinonimo di patologia, e questo profondamente lesivo per un reale
rispetto della persona e della visione dell'essere umano "normale". Questo schema dal caotico al non
duale presente in tantissime tradizioni orientali. Il fatto che in Oriente nella strutturazioni degli schemi
non avevamo tante e tali malattie psichiatriche. E. quindi, a chi interessano i pochi psicotici e quasi
nessun nevrotico: venivano considerati degli esempi fuori dalla norma, mentre tutti abbiamo dentro non
un livello psicotico, ma un livello caotico profondo, dove il caos linconoscibile caotico inconscio.
Ecco, questo ce labbiamo tutti. Questi livelli sono abbastanza conosciuti dai Tanta, dal Buddismo. Non
avevano i metodi per curare uno psicotico come ha fatto lOccidente, ma il Dalai Lama non si riferiva
tanto alla cura delle malattie psicotiche gravi, anche perch gli psicotici curati ce ne sono pochissimi, al
massimo sono un po migliorati.
Quindi, la potenza delle tradizioni orientali era quella sul ramo evolutivo, dal secondo livello in poi loro
consideravano evoluzione. Sono infinite scuole con infiniti sistemi diversi, alcuni che badano anche agli
aspetti meno violenti della malattia psichica. Se tu vai in Tibet e vedi come vivono ancora oggi le
famiglie tibetane io sarei rimasto l a vivere: c una dolcezza e unarmonia tra di loro che non ti permette
di avere una malattia psichica. Per questo non lavoravano sulle malattie psichiche. Ci saranno tanti abusi
piccoli e grandi, ma nel complesso vedi una civilt che ha alla base una tale armonia interna che non porta
alla rottura della schizofrenia della mente. C da dire che il suo stato un contributo enorme
specialmente in un momento in cui soprattutto negli Stati Uniti da un alto cera tutta la nuova psicologia
che stava emergendo, dare una traduzione transpersonale alla psicologia. Lui non si inventato nulla, ha
messo insieme due mondi.

Luisa BARBATO
Poi in realt questo schema stato molto criticato.

Nitamo MONTECUCCO
Comunque calcola che alla fine degli anni 70 noi lavoravamo tra le psicoterapie e le meditazioni di tutte
le scuole con la stessa divisione, solo che caotico chiamavamo la psicologia di I liv., la psicologia
delluomo ammalato. La psicologia delluomo sano che quella umanistica, la psicologia di Buddha che
poi diventer la transpersonale sar la psicologia di coloro che hanno in parte gi trasceso attraverso la
loro esperienza il centauro, luomo normale e che hanno gi dilatato e che sentono e hanno la
percezione intuitiva o diretta del risvegliato, dello spirito dentro e che, quindi, diventano dei veri
ricercatori. Noi lavoravamo gi con quello schema e quando vidi i suoi libri ne fui molto contento. Noi
eravamo un piccolo gruppo, lui in America aveva creato un movimento molto pi vasto, per cui ha
contribuito enormemente.

Luisa BARBATO
Per, la cosa importante , secondo me, una serie di conseguenze che vengono fuori da questi schemi e
che non sono cos scontate. Ad esempio, una cosa importante che si riesce a passare al livello
successivo solamente quando si integrato completamente al livello precedente. Quindi, uno sviluppo
evolutivo che sia armonico integrare a tutti i livelli. Che cosa succede se invece vengono fatti dei salti?
Perch poi nella pratica accade che vengano fatti dei salti. Allora quando si salta una fase, questo porta
degli scompensi e delle patologie. Ad esempio, lui dice che una persona che non ha ben integrato la parte
delle energie istintive e delle emozioni e va direttamente su uno stato transpersonale, se queste esperienze
non hanno una base solida, non vengono integrate e quindi danno luogo a degli scompensi.

Domanda: per "integrare" cosa sintende: prendere atto di quello stato e accettarlo per quello che ?

Nitamo MONTECUCCO
No, quella una comprensione intellettuale. Integrare significa realmente elaborare psicosomaticamente
una situazione, riportarla realmente nella propria vita vissuta, ossia sciogliere quella situazione critica di
blocco che pu essere diversa e su diversi livelli, sul corpo, sulle emozioni o sulla mente. Per esempio un
classico di questo che stiamo dicendo visibile in molte scuole spirituali che non fanno nessun lavoro sul
corpo e quindi si trovano ad avere queste persone un po pretesche, tutte di testa che parlano dei massimi
sistemi, di energia altamente spirituali, come i teosofi ancora oggi. Sono dei personaggi buffi e un po
patetici, che ti raccontano mille cose sulla coscienza Adi o sul piano non duale e poi li vedi e hanno il
corpo devastato, non hanno vitalit, se parli con la moglie scopri che hanno conflitti emozionali enormi, il
rapporto con i figli disastroso, una vita sessuale scadente. A questo punto ti chiedi; Ma che cos che
hanno imparato? Hanno aperto a volte intuitivamente i livelli alti ma devono ritornare nel corpo reale per
integrare, e rifare il lavoro semplice anche perch una delle grandi intuizioni di Wilber : Perch un
sistema pi alto deve includere quello basso? Quello basso fa da motore.
La seconda considerazione proprio il processo che avevamo visto nello schema precedente che era lo
schema della totalit. Cio lesperienza spirituale unesperienza di totalit, di unit di tutto il sistema.
Quindi, se il sistema ha dentro delle parti che non sono integrate, ha delle emozioni che non sono state
sciolte, delle concezioni psichiche rimosse, non puoi arrivare alla totalit del sistema, il sistema carente,
non un vero sistema unitario. E, quindi, Ken Wilber giustamente riprende il discorso di Gurdjieff, di
Osho, dei Sufi ecc. che un lavoro di scuole, dove tu devi lavorare sul appunto su I livello fisico, sul II
liv. emozionale, sul livello della coscienza mentale e integrarli tutti insieme. Allora l c un processo
evolutivo totale.

Luisa BARBATO
Poi lui dice (guardando lo schema) tutto questo sono la coscienza e tutti questi livelli esistono sempre e
contemporaneamente, solo che sono dei livelli di sviluppo e dintegrazione.
Ci sono delle persone che sono disastrate sui livelli emozionali e fisici ma che hanno delle grandissime
aperture transpersonali. Quindi, c sempre uno scivolamento continuo di tutti noi su tutti i piani e non
come appare rigidamente nello schema. Non che finch non si arrivati al centauro non si possa
arrivare alle altre dimensioni, perch in potenza ci sono tutte. Possono essere, lui dice, anche a livelli di
sviluppo molto diversi. Nella pratica per chi pu, vuole fare il counselor olistico molto importante avere
in testa questo schema, perch quando si presenta una persona che ha una tematica tipica emozionale
molto forte, noi sappiamo che dobbiamo lavorare su quel livello l. Non gli si pu proporre unapertura
meditativa, cos come una persona i cui problemi sono cognitivi che riguardano il funzionamento e la
percezione delle cose lavorare sulle emozioni pu essere inadeguato. Questo schema aiuta in qualche
maniera a capire il punto dove si con quella persona l. E un lavoro molto importante.

Nitamo MONTECUCCO
Allora, prendiamo lOccidente dove sappiamo che c realmente qualcosa di psicotico dentro di noi,
qualche cosa di borderline e sicuramente molto di nevrotico. Se partiamo dal centauro che una persona
normale, il lavoro da fare costantemente doppio, perch qua che voi in particolare avrete da fare con le
persone, non andrete in contatto con i borderline o con gli psicotici Non il vostro campo. Quelle che voi
vedete sono le persone normali che pi o meno sono in un certo livello tra le nevrosi e lequilibrio. Una
parte di lavoro sar in negativo e una parte di lavoro in positivo. Il lavoro si deve sviluppare
necessariamente nelle due dimensioni e tanto pi voi riuscite a capire quali sono i blocchi di quella
persona e andate ad aiutarla a sciogliere anche solo i blocchi fisici, a livello energetico, prendere
coscienza un minimo delle emozioni, anche solo comunicare, scioglierle: questo il lavoro solo sul
negativo. E, contemporaneamente, come abbiamo visto tantissime volte, ogni volta che c uno
scioglimento di un blocco, quindi unemozione, unenergia bloccata da unemozione, bloccata a livello
fisico, si libera, questa viene reintrodotta nellambito della totalit come una delle energie fondamentali.
Come dicevamo prima, limportanza del potenziale dellombra.
Quello un pezzo in pi dellenergia che ti mancava per andare un po pi in avanti nella
consapevolezza. Quindi, il lavoro su e gi. C un bellissimo raconto della tradizione dei Sufi Le sette
valli.: c un uomo normale che comincia un primo picco di meditazione e gli d un nome bellissimo
tipo la vetta dellestasi. Ma dopo la vetta c sempre una valle, e si integra si integra . Si sale una vetta
pi alta della prima e sono sette valli e sette vette e ogni picco di altezza e di consapevolezza corrisponde
che vai sempre pi nella valle. Questo riconosce il proprio lato negativo. Allinizio, quando si fa un
lavoro individuale e si scende nellinconscio, tu ci scendi per quella che la tua coscienza. Poi, quella
energia la apri e si espande e pu entrare ancora di pi nella coscienza negativa. Entri in una valle pi
profonda, e quindi malessere. Magari lanno prima stavi cos bene e ti sembrava di aver superato tutto il
problema e dopo un po di meditazione stai peggio. Certo, perch hai pi coscienza, pi consapevolezza e
la tua sensibilit maggiore ti permette di vedere gli abissi, i condizionamenti, le cose dolorose ancora pi
intensamente. Anche quello un regalo, parte del lavoro. E pian piano queste sette valli corrispondono a
queste sette vette, fin quando non arrivi a un punto finale non c un vero equilibrio, ma c un continuo
su e gi di energia.

Luisa BARBATO
Volevo aggiungere una cosa importante, e forse meno conosciuto, su Wilber. In realt lui fino ad un certo
punto della sua vita continuava a scrivere, ad andare a conferenze, dibattere, andare in giro. Poi, ad un
certo punto si scocciato, perch questo schema qui stato molto utilizzato e tutti sono diventati
transpersonali lavorano ciascuno a modo suo e soprattutto molto new age. Quindi, ad un certo momento
lui si arrabbiato, si chiuso e ha deciso di non partecipare pi ad alcun dibattito e a comunicare soltanto
tramite i suoi libri e poi attraverso Internet con il suo sito. Poi si anche ammalato, ha perso la sua
compagna ammalata di cancro che lui ha seguito intensamente per due anni sino alla sua perdita (ha
scritto anche un libro Grazia e grinta in cui parla della storia con sua moglie).

Ad un certo momento si chiesto come mai non riusciva a riconoscersi in tutti coloro che si definivano
transpersonali che si rifacevano proprio a lui. Ad un certo punto arrivato ad una elaborazione in cui
definisce in che cosa si differenzia da Jung, perch molti lo definivano junghiano. Lui neg e fece una
riflessione secondo cui lui si differenziava da Jung e dalla New Age. Si chiese quale era la concezione di
Jung e anche quella della New Age. La nascita rappresenta unincarnazione di unanima e il bambino
quando nasce ha tutta una serie di poteri, in uno stato molto vicino alla spiritualit. Quindi
lincarnazione un cadere nella materia, c in qualche maniera una graduale perdita dei poteri e della
conoscenza e anche delle connessioni spirituali. Anche il bambino perde questa connessione ed come se
perdesse un Eden. un qualcosa che gli apparteneva, c questa nostalgia di qualcosa che aveva ed ha
perso. Questo lo sviluppo fino allet matura dopodich c il recuperare questa dimensione fino ad
arrivare alla morte che dovrebbe essere una morte piena di consapevolezza. Quindi c questo processo
ciclico.

Wilber in realt nega di pensare questo, perch lincarnazione totale. Lui ha cominciato gli studi sul
piacere, sulla madre e tutta la psicologia infantile e ha detto che il bambino non ha niente di spirituale. E
istinto e basta. Quindi, non c un ritorno, ma c una progressione dello spirito che parte come materia,
istinto per passare poi alla parte razionale, alla parte cognitiva, e poi diventa spirito. Quello che lui dice
che le concezioni new age fanno confusione tra il pre-personale - corpo/emozioni e gli stati spirituali.
Egli pensa che gli stati pre-personali iniziali dello sviluppo dellindividuo che possono avere delle cose
apparentemente in comune con il percorso spirituale una certa semplicit e immediatezza nel sentirsi
diverso in qualche maniera vengono confusi. Dice che anche Jung era caduto in questa idea qua. Si
ingenerata una confusione tra il livello pre-personale e il livello spirituale. Quindi, quello che molti
movimenti new age propugnano non vera spiritualit, ma a un nostalgico livello pre-personale che dal
punto di vista evolutivo e dello spirito un ritornare indietro.
Secondo me, un punto di vista molto interessante .

Nitamo MONTECUCCO
Il bambino viene condizionato, non ha la consapevolezza di questo: un buddha, ma non lo sa. Quindi, ha
la sensibilit che non ancora consapevole. Poi, per, perde la spontaneit e la naturalezza dellessere,
perch viene bloccato nelle funzioni fisiologiche, biologiche, emozionali e psichiche che devono essere
ripristinate per portare la persona allo stato di normalit e che se, per, vengono fatte con consapevolezza
possono anche diventare degli strumenti di elevazione.

Luisa BARBATO:
S, Wilber dice che lindividuo ha questa corporeit ed emozionalit che sono molto naturali.

Nitamo MONTECUCCO:
E il bambino vicino a se stesso come lo un animale, anzi di un essere umano perch ha una coscienza.
Nelle ricerche di un professore universitario americano, Jan Stevenson, che fa delle ricerche sui ricordi di
reincarnazione i bambini fino allet di quattro anni hanno un elevatissimo ricordo di vite passate. Lui
andato in tutto il mondo e ha una casistica di un migliaio di casi con situazioni di questo tipo. Ad esempio
un bambino in Australia dice di essere vissuto nellInghilterra del 1700, in quel paese, quella casa e altro
ancora. I genitori hanno voluto verificare per cui prendono laereo, vanno in Inghilterra, arrivano in
questo posto e il bambino continua ad affermare e raccontare particolari esatti della casa, del tipo di
pavimento che aveva allora la stalla. Al che i genitori fanno fare delle ricerche, pagano le spese, buttano
per aria la stalla e dopo strati diversi di pavimento arrivano al tipo di pavimento disegnato e descritto dal
bambino. E pazzesco. Mia figlia di quattro anni mi raccontava delle sue vite passate come una vecchia
donna che racconta la sua vita parlando dei suoi tre figli, della guerra ecc. Poi, quando lei ebbe cinque
anni le chiesi di raccontare ancora quella storia e lei non si ricordava pi. Non laveva pi nella memoria,
come si fosse staccata da una matrice. Quindi, c non solo una corporeit.
Un altro esempio di Jan Stevenson un bambino dello Sri Lanka, di una famiglia induista, si ricordava di
essere stato un prete buddista. Gi l gli giravano le palle a tutti. Lui, invece, insisteva a dire che era
veramente un prete buddista che girava con una macchina rossa. Fanno ricerche e scoprono che cera un
grande monaco buddista che era un grande oratore, era arrivato un americano che era diventato buddista e
gli aveva lasciato una grande macchina decappottabile rossa con cui lui andava in giro a fare le
conferenze. Aveva anche uno dei primi giradischi con i dischi in vinile che cerano ancora sullisola e
quando gli avevano fatto vedere la foto con tutti i monaci di ventanni prima, lui si riconosceva
immediatamente. Questo per fino ai 4, 5 anni.

Luisa BARBATO:
Lui dice soltanto questo: Attenzione a non confondere il piano spirituale con il piano pre-personale.
Quello che molti movimenti new-age propongono il ritorno nostalgico al piano pre-personale, perch lui
ha una concezione molto evolutiva. E tra laltro e qui ha mutuato delle cose da Aurobindo - che cosa
comporta questa idea evolutiva da un punto di vista non solo individuale ma globale del pianeta? Lui dice
che la coscienza si incarna a livello collettivo e passa per lombra, passa per la materia, perch deve
passare per questo per poter arrivare. Questo processo funziona con lo stesso processo, quello che vero
per il singolo vero per il collettivo e in qualche maniera questo anche il processo della coscienza
collettiva: la coscienza si incarna, passa per l'esperienza fisica, reale, materiale e poi verso il processo
evolutivo. Questo che cosa comporta, che lui trova che la nostra epoca e questa la grande differenza
con la new age e con un certa spiritualit junghiana tradizionale nella sua cultura, nella sua violenza, il
900 con tutto il disordine e il caos che c molto pi spirituale di quello che erano le epoche precedenti.
E come se fossimo passati da epoche pre-personali, quindi, epoche pi semplici, pi immediate ad
epoche di maggiore incarnazione e consapevolezza e siccome stiamo scendendo molto nellombra e
lincarnazione sta andando molto nel profondo questo il segnale che levoluzione andr verso lalto.
Lui dunque in contrasto con i movimenti new-age perch dice che non bisogna ritornare alle civilt
precedenti pi semplici, con questa spiritualit. E si chiede: Perch sono saltati i sistemi religiosi, perch
sono saltati i sistemi locali, perch questo mondo va verso questa globalizzazione che macina tutto,
frantuma tutto e non ricrea su livelli pi elevati?. Cio rispetto alle cose del passato possiamo avere delle
nostalgie: cera una cultura locale che conteneva le persone, anche una spiritualit locale. Per non pi
questo il momento. In questo senso questo momento di brutture molto pi spirituale, secondo lui, molto
di pi di quanto lo era nelle epoche precedenti. Dice che Assagioli stato un precursore della
transpersonale, perch aveva capito proprio questo.
Anche Assagioli ha questa concezione evolutiva che lo differenzia dalle concezioni tradizionali. E. questa
concezione qui sullincarnazione della coscienza e sulla pi grande spiritualit della nostra epoca rispetto
alle precedenti malgrado non sembri
Il disordine attuale il segno dello spirito che sta lavorando nella materia e questo lo prende come
riferimento da Aurobindo.

Nitamo MONTECUCCO
Le componenti new-age degli ultimi 30 anni io le trovo utilissime, perch comunque ispirano molte
persone a intraprendere un cammino interiore, ma a assolutamente false a un certo livello e pericolose
perch sono delle assurde illusioni: ci sono tanti falsi maestri dellultima ora che si spacciano come
illuminati, tutti i chanelling pazzeschi che ti raccontano cose banali, il concetto che la via spirituale una
via di rose e fiori, non c il concetto di realt, di responsabilit reale della vita, c quasi un concetto di
fuga dalla vita per cui bisogna elevarsi, non c il lavoro pesante dellombra. Su questo sono
assolutamente certo: la via interiore una via intensa e pesante che a volte ti porta anche a confrontarti
con questa parte caotica. In alcuni casi, se ci sono stati dei traumi pesanti pu diventare chiaramente
psicotica. Io ho visto tante persone normali entrare in profondit a livello prenatale o natali per poi vivere
in uno stato psicotico anche se di una giornata, come capitato a me. (Nitamo racconta di s, della
propria nascita). E un lavoro pesante e difficile. Anzi, senza fare lelogio del negativo non devi
necessariamente soffrire per stare meglio le persone che hanno comunque avuto del negativo, se
lhanno utilizzato possono fare dei passi in avanti notevolissimi. I miei amici che hanno avuto conquiste
di consapevolezza pi elevate sono veramente quelli che hanno passato delle situazioni di vita familiari
tra le peggiori e quelli sono riusciti ad uscirne hanno acquisito livelli di consapevolezza enormi. Una
parte delle scuole spirituali di psicologia che raccontano come le anime elevate a volte scelgono
incarnazioni difficili dato che comunque quando si incarnano passano il processo di dimenticanza. Cio,
una volta che sono incarnati tanto vale giocare pesante, perch se giochi che sia la madre sia il padre ti
vogliono bene, tu diventi un bravo bambino. Se, invece, hai una situazione di ampio conflitto, hai per
unanima di cui ti fidi, hai la tua forza, riesci ad un certo momento trovare la via duscita. Questo
significa se sei un bodisattva, se sei unanima che lavora nel sociale - aver trovato lo stesso tipo di
meccanismo con cui aiutare un sacco di persone che poi troveranno la propria strada.

Luisa BARBATO
Io concluderei dicendo che lui ha assunto questa posizione di separazione, si definito non pi
transpersonale, ma integrale.


Biografia (di Giuseppe Pagliaro)
Ken Wilber nato nel 1949 ad Oklahoma City. Ha completato i suoi studi scolastici a Lincoln, Nebraska,
e cominciato gli studi in Medicina alla Duke University. Durante il primo anno, perse ogni interesse nel
perseguire una carriera nelle scienze, e cominci a leggere di psicologia e filosofia, sia Orientale che
Occidentale. Ritorn in Nebraska per studiare Chimica. Conseguita la specializzazione in biochimica,
lasci il mondo accademico per dedicarsi interamente a studiare e scrivere. Con 20 libri sulla spiritualit e
la scienza, tradotti in 25 lingue, Wilber oggi il pi tradotto autore accademico degli Stati Uniti. E visto
come il pi importante esponente della psicologia transpersonale, che emerse negli anni 60 dalla
psicologia umanistica, e che ha per argomento il s e la spiritualit, da cui Wilber si evoluto verso la
Visione Integrale. A causa della natura fondamentale e pionieristica delle sue concezioni, Wilber stato
chiamato LEinstein della coscienza. Per oltre quindici anni ha studiato e si dedicato allo Zen
buddhista. La psicologia transpersonale aveva avuto in Abraham Maslow il suo iniziatore negli anni
sessanta. In Roberto Assagioli aveva avuto il suo primo codificatore, ma in Wilber trova il contributo pi
vasto e importante, che lo porter alla Visione Integrale

Opere consigliate:
Spectrum of Consciousness (1977)
Sex, Ecology, Spirituality (1995-2000)
The Atman Project (1980) A Brief History of Everything (1996)
Up from Eden (1981) The Eye of Spirit (1997)
The Holographic Paradigm (1982)
. Marriage of Sense and Soul (1997)
A Sociable God (1982) One Taste (1999)
Integral Psychology (2000)
Quantum Questions (1984) A Theory of Everything (2000)
Spiritual Choices (1986)
Transformations of Consciousness (1987)



L'INTENSIVO DI ILLUMINAZIONE DI CHARLES BARNER
(VEDI CAPITOLO SULLAPPROCCIO OLISTICO AL COUNSELING)







LA PSICOLOGIA NON DUALE


Marifa DE BENEDETTI
Io volevo fare una specie di meditazione ad occhi chiusi semplicemente per rinfrescare lo stato di
presenza, dato che parler essenzialmente dello stato di presenza nel lavoro di counseling: quello che
riguarda la cosiddetta saggezza non duale.
Provate a sentire come vi sentite adesso, com in questo momento il vostro stato di qualit, il vostro stato
di presenza, il vostro esserci, e poi immaginatevi 5 anni fa. Non c bisogno che troviate dei fatti
specifici, ma cercate di percepire in questo momento comera allora il vostro stato di presenza, il vostro
esserci. E poi, torniamo ancora nel tempo indietro fino a pi o meno 20 anni. Non c bisogno di nuovo di
avere ricordi precisi, ma centratevi a sentire, percepire comera, com, il vostro stato di presenza. E
anche se c uno stato di cambiamento nel vostro stato di presenza. E poi, ancora andate indietro fino
alladolescenza fino ai 13, 14 anni: comera e com lo stato di presenza, il vostro esserci. E ancora,
torniamo indietro nel tempo fino ai 6 anni e di nuovo cerchiamo di percepire comera il nostro stato di
presenza, come ci percepivamo. E poi, ancora indietro, ai primi mesi di vita, quando avevamo gli occhi
aperti al mondo, questi grandi occhioni che guardano fuori e comera questo stato di presenza, allora, e se
c differenza con lo stato di presenza adesso. E poi, fate uno sforzo maggiore, non seguite la logica ma
affidatevi a come vi viene, cerchiamo dimmaginare comeravamo presenti, comera lo stato di presenza
quando lo spermatozoo sinser nellovaio e, possiamo immaginarlo come un punto adimensionale che
nello stesso tempo posizionato nel centro del cuore. Ed entriamo in questo punto senza dimensioni che
esiste in tutte le dimensioni e usciamo dallaltra parte espandendoci allintero universo e cerchiamo di
percepire com il nostro stato di presenza oscillando tra questo punto adimensionale nel centro del cuore
e lintero universo. E, espandendoci allintero universo vediamo se percepiamo dei confini, andando ai
confini delluniverso, il nostro stato di presenza si arresta l e include anche questi confini.
E adesso, come lo sentiamo questo stato di presenza: diverso, allora. adesso, espanso in tutto luniverso,
in questo punto dimensionale che crea tutto luniverso.
E, cerchiamo adesso di mantenere questo stato di presenza che noi siamo, che non diversa per ognuno di
noi, la stessa presenza per ognuno di noi, e pian piano apriamo gli occhi e cerchiamo di mantenere
questo stato di presenza.
Questo stato di presenza che anche lo stato dellessere, uno stato di non separazione, che non ha
confini, che non ha limiti. Questo stato si pu utilizzare per eliminare la sofferenza. Esiste tutto un gruppo
di terapisti non duali o dei saggi non duali che usano anche degli strumenti terapeutici per arrivare allo
stato di presenza in comunione con il cliente, per cui terapeuta e cliente non sono pi divisi ma nello
stesso stato di coscienza, in cui si pu affrontare in modo diverso dal solito e molto pi efficace e
risolutivo il problema della sofferenza.
La sofferenza, da cosa causata? Ci sono tre punti principali che poi sono interconnessi, sono circa la
stessa cosa, ma visti da unangolazione leggermente diversa. Anche se qui Nitamo forse non daccordo,
la sofferenza essenzialmente dovuta alla perdita del rapporto con la propria vera natura. Uno soffre
perch non pi in contatto con quella parte vera di s. Anche questa nostalgia di cui parlava Wilber
una cosa che in qualche modo si conosceva. Non importa se poi da adulti la si conosce in modo pi
articolato, ma la conoscenza diretta, immediata di quello che uno perch quello che , c gi da
subito. Uno non sa di essere. Non pu dire so, perch non ha larticolazione per dirlo, ma corporeo,
quasi fisico, la sua sostanza stessa di essere. Quella sostanza lessere che sa di essere anche quando
appena nato. Rimane una traccia mnemonica nellindividuo quando prende contatto per processi di
crescita.

Quindi, la sofferenza dovuta:
alla perdita del contatto con la propria natura
al fatto che ci si prende per un individuo separato dal resto del mondo, separato dal resto degli
individui. E in quanto ci si considera un individuo separato si creano dei confini, delle barriere, delle
difese, dalla realt che parte di quello che siamo come natura essenziale. Questo di nuovo crea
sofferenza: lessere separato ci impedisce di unirci, di scoprire, di sentire quello che siamo sin dalla
nascita: presenza. La presenza non ha confini. Se lavete percepita durante una meditazione, vi potete
espandere nelluniverso, ma siete ancora presenza. Certo, una presenza focalizzata in un corpo fisico,
ma in realt non ci sono confini. Ci sono solo delle localizzazioni di un certo tipo di percezione
allinterno di una cosa che non ha assolutamente confini.
Per difendere questi confini, questo senso di separazione, questo senso di identit che si assume nella
relazione con il padre e la madre, o in relazione con il mondo e cos via, si acquista una personalit
che non accetta la realt cos com. Voi potete immaginare qualunque cosa, anche piccolissima che
voi non accettiate cos com, non vi va bene, non volete che sia in un certo modo, vi contraete,
soffrite.

Quindi, la possibilit di eliminare sofferenza, non importa quali siano le cause (traumi infantili, il
rapporto con la madre non riuscito, karma difficile) il punto di accettare la realt cos com. Ma come
si fa ad accettare la realt cos com? Come si fa a vederla questo un altro discorso. Ma nel momento
che si entra in uno stato di presenza - se riuscite a mantenere ancora il contatto con il vostro essere - la
presenza non rifiuta, la presenza accetta quello che cos com. E se avete un problema, quando siete in
uno stato di presenza, che disturbo vi d questo problema? Questo non vuol dire che lavete gi risolto,
dovete cercare magari qualche soluzione, per questa soluzione pu tranquillamente col tempo far saltar
fuori uno stato di presenza, invece che usare la mente per cercare di uscire da una situazione in cui voi
siete allinterno di essa. Con la presenza, invece, voi siete al di fuori di questa situazione, la include,
molto pi vasta, perch ha molti pi strumenti per risolverla: il problema diventa molto pi piccolo, molto
meno persecutivo, molto meno ossessivo. Voi siete molto pi rilassati e avete molte pi possibilit di
poterlo risolvere. Certo, non facile arrivare a un senso di presenza sufficientemente stabile per far tutto
questo tipo di lavoro.
Quando lavorate con delle persone che hanno dei blocchi emozionali, blocchi fisici o altro, potete iniziare
ad usare altri strumenti terapeutici per sbloccare la persona in modo che si rilassi, si espanda e possa
entrare in uno stato di presenza, perch se la persona non ha conosciuto, assaggiato lo stato di presenza (a
parte il fatto che lo conosce proprio perch fa parte della sua vera natura) voi dovete comunque
conoscerlo, averlo, essere stabiliti in questo stato di presenza per poterlo comunicare per empatia al
cliente.

Questo, diciamo, la fine della terapia. E la terapia pi avanzata che si possa fare usando tutti gli
strumenti terapeutici che avete a disposizione nella vostra cultura, nella vostra esperienza personale. Per
risolvere completamente il problema della sofferenza non si pu fare altro che usare la propria vera
natura, il proprio stato di presenza, il proprio essere. Prima, in quel momento, non ci pu che essere una
parte con la propria sofferenza. Anche luomo pi normale, come diceva Luisa, ha comunque uno stato di
sofferenza. Lincarnazione di per s anche uno stato di sofferenza, perch la vera natura (questo poi non
tutti lo accettano ma una possibilit) si chiama the core wound, la ferita centrale, originaria,
incarnandosi vi mettete da uno spazio infinito, senza limiti e senza confini, in uno spazio limitato. Potete,
per, con la consapevolezza capire questa cosa qua e accettare di essere infinito e senza limiti che vive
almeno parzialmente in uno spazio limitato.
Quando si parla di un certo tipo di verit non possibile parlarne in un modo lineare. Un certo tipo di
verit descrivibile solo usando spesso gli opposti contemporaneamente validi e non pi in opposizione,
ma in coesistenza.
Troppo difficile? Allora proviamo cos: provate a mettervi in uno stato di attesa senza attesa o di ascolto
senza ascoltare. Ascoltate senza ascoltare. Non ce la fate mentalmente, dovete andare in uno stato di
silenzio.
Questa la parte della terapia non duale.
Quindi, essenzialmente la cosiddetta psicoterapia e saggezza non duale un modo di operare che si sta
abbastanza manifestando ora con parecchie persone che lavorano nel campo della psicoterapie, che hanno
fatto molto lavoro con dei maestri o meditazioni per anni anche a livello personale e hanno aggiunto una
certa percezione dello stato di presenza, dello stato di non separazione, riescono a fare questo tipo di
lavoro con il cliente ottenendo dei risultati decisamente non ottenuti con le normali psicoterapie,
Poi, per quanto riguarda lindirizzo tecnico posso accennare soltanto ad alcune piccole cose. La cosa pi
semplice guardarsi negli occhi che pu essere molto intenso o molto soft. Questo pu aiutare ad arrivare
a una comunione e uno stato di presenza. Poi, dipende anche dalle persone che vi trovate: pu essere un
respiro in diverse forme. Ci pu essere il respiro energetico o il respiro rilassato. La percezione in modo
diverso del corpo e del corpo energetico pu innestare questo stato di presenza, ma se il terapeuta gi
focalizzato sul proprio stato di presenza pu aiutare il cliente andare nello stato di presenza.
C un esercizio di un illuminato inglese che si chiama Douglas Harwey (de La via senza testa), si
illuminato in un viaggio in India sullHimalaya, dove si era illuminato il Buddha, e ha scoperto
improvvisamente di non avere una testa. Allora, noi siamo condizionati sin da bambini ad avere una testa:
ci guardiamo allo specchio e diciamo questa la mia testa. Usate una percezione priva di memorie di
quello che avete imparato nel passato e usate il dito per indicare quello che vedete. Cosa vedete? Il
ginocchio, la gamba, la testa. Nel momento in cui fate cos percepite lo spazio e dentro questo spazio c
il punto zero che voi non potete vedere, Voi avete la concezione che le cose che vedete sono fuori di voi,
sono dal vostro corpo, ma non fuori di voi. Dentro questo spazio c tutto, quello che vedete e quello che
non vedete, c la vostra coscienza, la vostra presenza. Questo semplice esercizio si pu usare anche per
aiutare la persona a percepire in modo diverso se stesso, aiuta a trovare il senso di presenza e spazio. Si
sentono le cose, la percezione fatta dal di dentro, dalla distanza zero. Al centro c il vuoto che
totalmente cosciente.





LA PSICOLOGIA SUFI DI AHALMAAS


Poi, c un lavoro del maestro sufi che si chiama Ahalmaas i cui lavori si fanno anche qui in Accademia
(vedi testo Essenza ediz. Crisalide) . Questo maestro sufi chiama la natura vera la presenza, natura
essenziale o essenza. Studiando la psicologia delle relazioni oggettuali e il come si crea il senso del S si
scopre che nei primi anni di vita si crea nel rapporto oggettuale tra il bambino e la madre soprattutto, il
rapporto del soggetto con loggetto, il rapporto del bambino e un oggetto esterno, bambino e il padre. La
relazione oggettuale passa attraverso diverse fasi: autismo infantile, simbiosi, processo di separazione
(quando in grado di muoversi verso il I anno ) che si completa verso il III anno di vita. Queste
relazioni oggettuali tra il bambino e la madre sono percezioni di s: cinestesiche, corporee, sensazioni
varie, e un affetto, unemozione, un colore affettiva che veda le due immagini del S. Queste poi si
combinano, oggetto ed emozione, fin quando non si arriva ad un struttura pi complessa che diventa
limmagine di s e poi da l si arriva a strutture ancora pi complesse che formeranno lIo, lEs e il Super
Ego e cos via.
Ahalmaas ha studiato nei primi tre anni di vita, teorizzando con il sostegno di dati sperimentali, che il
bambino nasce con una natura essenziale incontaminata che ha un certo tipo di potenziale da dove
fluiscono diverse qualit che possono essere: volont, presenza, contatto, valore. Qualit essenziali non
sono concettuali, sono pre-concettuali, cio uno sa e si sente valore, semplicemente il suo potenziale
essere valore, suo potenziale avere la qualit della forza. Poi questo potenziale si pu usare per fare
delle cose in un certo modo.
Allora, lui ha scoperto il modo con cui si sviluppa il bambino anche con le frustrazioni dellambiente e la
necessit di adattarsi ad esso. Infatti, nasciamo anche con la necessit di essere riconosciuti e di essere
amati. Se non veniamo amati in modo opportuno, arriviamo a dei compromessi. Quasi sempre dobbiamo
reprimere certe manifestazioni della vera natura. Reprimiamo una, due tre volte finch questa natura
essenziale va nellinconscio e viene distrutta, o meglio, viene velata dalle strutture difensive che si
formano e velano la nostra vera natura essenziale. Le strutture difensive sono strutture concettuali,
mentali. La natura essenziale non mentale. Ahalmaas ha scoperto :
1) che lessenza nei primi tre anni di vita viene quasi completamente mascherata
2) che certe qualit vengono mascherate prima e altre dopo. Comunque nei primi tre anni il bambino
perde quasi completamente il contatto con la propria natura essenziale.
Le difese che vengono costruite talvolta sono simili a quelle essenziali, ma non sono essenziali. Quando si
va a lavorare psicanaliticamente sulle difese che costituiscono la struttura dellEgo, si smantellano le
difese e si creer una lacuna, un vuoto. Da questo vuoto, se il terapista ha spiegato che tipo di lavoro si sta
facendo, la natura essenziale che stata velata dalle difese pu riaffiorare. Lindividuo riacquista cos
questa pienezza e totalit in modo non concettuale, ma in modo vero che molto pi vero di qualunque
forma-pensiero di origine concettuale. Questo un processo di guarigione che diventa una guarigione
totale. Nel caso di Ahalmaas le tecniche sono lunghe quanto le tecniche psicanalitiche o quelle
bioenergetiche che durano 3, 4, 5 anni. Non un lavoro veloce.
Un lavoro veloce quello indicato allinizio: non sar completo, ma lo stato di presenza potr alleviare
tantissimo la sofferenza di una persona o di problemi facilmente solubili, perch il cliente cambia
totalmente limmagine di s e comincia ad affrontare la vita in modo totalmente diverso. Pu essere molto
molto rapido.



Nitamo MONTECUCCO
Ho fatto un lavoro iniziale con Ahalmaas sulle latifa, le energie essenziali connesse con i colori, le
emozioni e gli stati danimo, ed una concezione molto bella. Questi mistici sufi sono riusciti ad entrare
nei colori energetici dellessere umano, nei chakra e nelle energie e noi sappiamo ,anche se non le
vediamo, che ogni centro o energia hanno un colore - talvolta sono tenui, a volte pesanti, a volte a tinte
pastello o intensissime. Loro hanno, quindi, definito il bianco del vuoto, il bianco della luce, il bianco
freddo, il bianco opaco, e cos il rosso. Ci sono infinite gradazioni per entrare nelle emozioni del rosso o
del bianco di un certo tipo. E esattamente quando vediamo un giglio bianco e ne siamo rapiti, perch ci
risuona con il bianco di quella qualit dellessenza dellanima. A volte entriamo nel rosso: pu essere un
rosso di sangue o pu essere un rosso di sensualit incredibile. Loro hanno delle variazioni di rosso
pazzesche: ci sono dei rossi che loro chiamano colore rosso granata del melograno che la passione
spirituale pi calda e hanno infinite variazioni, come i rossi pallidi, le tinte stinte che corrispondono a stati
di sessualit cadente, di emotivit vuota, di finta energia. E cos si entra in questo lavoro molto bello.
Ogni gruppo che dura alcuni giorni si intinge di un colore. Si fanno tutti i colori dellanima e passando
attraverso i colori e le varie personalit delleneagramma si sviluppa questo lavoro che ti riconduce
allessenza, allanima. E un lavoro molto interessante.





















oooOOOooo









LA PSICOLOGIA OLISTICA


LA SINTESI DELLE VARIE SCUOLE PSICOTERAPEUTICHE E MEDITATIVE
PER LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO E LEVOLUZIONE DELLA
CONSAPEVOLEZZA GLOBALE


Nitamo MONTECUCCO
Dopo questa carrellata dei principali autori che hanno contribuito a creare le basi della psicologia
moderna, entriamo nellargomento centrale di questo testo: la Psicologia Olistica, le sue basi e la sua
evoluzione.
Abbiamo visto che nellutilizzo delle tecniche o delle scuole pi vecchie la gente attinge dagli autori
anche delle informazioni pi specifiche. Per esempio io sono convinto che Reich sia stato in fondo come
siamo stati tutti noi della nostra generazione, che siamo partiti come atei contro la chiesa, le istituzioni e
poi siamo entrati in una spiritualit cosmica, in una spiritualit differente. Reich questo processo lha
fatto, Jung questo processo lha fatto. I grandi maestri, per esempio potremmo citare un grande maestro
italiano, Assagioli che stato veramente straordinario, che ha pubblicato una serie di libri sotto uno
pseudonimo ed stato uno di quelli che ha sponsorizzato la traduzione di tutti i libri della Alice Bailey.
Quindi, tomi grossi di 500 pagine tipo la Guarigione Esoterica, la Psicologia Esoterica, testi
bellissimi. Erano dei personaggi che avevano veramente unanima molto intensa e sicuramente tutta la
psicologia moderna che cercheremo di coprire, partendo dallumanistica alla transpersonale, come se
avesse subito questo fascino alliniziazione, alla meditazione, per cui proprio a livello di scuola l'uso della
meditazione in terapia, era gi incominciata negli anni 60 ad Esalen. In America nacque un gruppo
interessante che si chiamava Arica che aveva cercato gi allinizio di integrare. Poi, c tutto il lavoro di
Osho, che in India diede una serie di iniziazioni soprattutto attraverso le terapie di gruppo. Arrivavano
tutti quelli di Arica, tutti quelli della Primal, quelli della bioenergetica tedesca e americana, la gestalt,
arriv Ronald Laing e a Poona si cre questo primo gruppo dove la psicoterapia era assolutamente
orientata allo sviluppo della consapevolezza. Quindi, psicoterapia e meditazione funzionarono insieme.
Ancora oggi, per esempio la Primal che facciamo qua viene fatta da Swarup che stata una delle
collaboratrici dirette di Ronald Laing e che ha diretto uno dei suoi centri psichiatrici per tanti anni.
Quindi, c stato veramente un inizio, per questo lavoro continua sempre integrando e contaminando
scuole di tipo differente, con approcci differenti.
Qualche anno fa il Dalai Lama fece questa grossissima dichiarazione che la psicoterapia moderna, in
particolare quella dei gruppi, uno strumento essenziale per la crescita spirituale. Dei grandi maestri
nessuno si era spinto in questo modo anche perch non cerano delle psicoterapie in grado di facilitare
ci. Intanto una delle cose straordinarie proprio che dallinizio della psicologia transpersonale, alla fine
degli anni 50 e inizio anni 60, si sviluppa questo movimento di gruppo. Prima le terapie di gruppo non
esistevano, erano gruppi di persone che chiacchieravano, facevano quattro cose, non cera una vera
struttura di gruppo, di psicoterapia. Nemmeno Mesmer lavorava sulla psiche ma faceva fare
fondamentalmente delle catarsi di tipo sciamanico. Li faceva ballare, lenergia saliva, loro andavano fuori
di testa e liberavano delle emozioni grosse, ma non era un uso attento e consapevole delle energie. Gli
sciamani quando perdono coscienza non sanno che cosa succede. Invece nelle dinamiche di gruppo la
catarsi assolutamente cosciente. E un po come il passaggio dal vecchio mesmerismo o dallo
spiritualismo, dove le persone andavano in trans e perdevano coscienza, ai moderni channeling, dove
nessuno perde coscienza ed una comunicazione di alto livello che avviene allinterno di unenergia
molto presente, di cuore e consapevole.
E il cambiamento del nostro pianeta che ha dato questi risultati. Negli ultimi 20 anni c stata
unevoluzione delle psicoterapie di gruppo con questo processo, chiamiamolo di ibridazione collettiva
che non ha paragoni. Tutti quelli che vengono qua, e noi abbiamo al Villaggio Globale circa 30 gruppi di
terapia e in questi 30 gruppi non c' uno che non abbia fatto la P.N.L., Primal, Bioenergetica, Gestalt, ecc.
Tutti si fanno tutto. Appena c un nuovo maestro che propone qualcosa, tu vedi il popolo dei terapisti
che si fa qualsiasi tipo di esperienza possibile e c uno scambio enorme e miglioramento. Nella fisica e
nella scienza olistica - che stata in parte qualche volta anche sperimentata a livello scientifico c
lautore dei campi morfogenetici, Rupert Sheldrake che ha creato lidea della sincronicit degli eventi
attraverso la ripetizione. Cio, si sono accorti a livello scientifico che quando una ditta deve formare ad
esempio un farmaco e deve venderlo in forma cristallizzata, la cristallizzazione di alcuni farmaci richiede
dei tempi lunghissimi e molti laboratori continuano a lavorare per fare lo stesso farmaco, ma quando in un
laboratorio al mondo accade, riesce la cristallizzazione, quasi contemporaneamente una corsa a
depositarlo, perch negli stessi giorni o nelle stesse ore accade in altre parti del mondo. E come se
lenergia di una forma si trasmette, lenergia di unemozione si trasmette, lenergia di una evoluzione di
consapevolezza si trasmette. Cosa succede? Succede che in questo nostro tempo sicuramente c stato un
aumento di energia. E quello che per me stato un lavoro almeno di 5 anni di gruppi pesanti, tre quattro
ore al giorno di meditazione, adesso diventa possibile in due o addirittura un anno. E come se la
maturazione collettiva crea questa risonanza che facilita i processi di evoluzione della consapevolezza.
Succede che allinterno dei gruppi quello che abbiamo visto negli anni 70 una serie di gruppi (ad es . la
vecchia bioenergetica o il vecchio encounter) fatti soprattutto dai vecchi terapisti tedeschi erano di una
violenza pazzesca. Allora lavoravo in un ospedale dove vedevo anche arrivare contusi, con le ossa rotte,
pugni in faccia, una violenza collettiva molto alta che pian piano nel giro di 20/25 anni di lavoro si
ridotta enormemente, anzi se prima non partivi con quellenergia non succedeva niente, adesso se parti
con quellenergia troppo. E come se si fosse alleggerito il carico delle persone nonostante abbiano delle
rabbie, basta solamente creare un contesto e le stesse emozioni escono con estrema facilit. Quello che
noi riteniamo :
1- Lenergia del pianeta si sia elevata e trasformata su buon livello di maggiore densit e intensit.
Fenomeno di risveglio della coscienza collettiva che stato previsto da molte tradizioni antiche e che ha
dato vita al concetto di New Age.
2 Si osserva un incremento e un riverbero globale di esperienze di risveglio della coscienza individuale
e di liberazione delle emozioni che hanno creato come un campo morfogenetico planetario, come lo
chiama Rupert Sheldrake, che facilita ulteriori processi simili. Ricordate lesempio della centesima
scimmia che quando in una societ di scimmie pochissime scimmie avevano imparato a lavare le patate
dolci buttate nella sabbia e che per tanti anni il gruppo le mangiava con tutta la sabbia e da un giorno
allaltro tutta la societ delle scimmie inizi a mangiare le patate lavandole. E come se un piccolo gruppo
di persone cresce piano piano, molto lentamente e ad un certo punto raggiunge la massa critica. Si parlava
simbolicamente della centesima scimmia, come se fosse un decimo della loro societ, che ad un certo
momento passa di l e fa catalizzare unintera societ di scimmie. Questa una parte della teoria delle
catastrofi. Quindi, noi speriamo che attraverso di voi, attraverso il lavoro collettivo che stiamo cercando
di fare attraverso la formazione dei counselor e delle tecniche di sviluppo del potenziale umano e di
crescita umana possiamo arrivare a creare una certa massa critica che possa catalizzare anche la nostra
societ globale. Vi ricordate il fenomeno dei blue-jeans: negli anni sessanta non si potevano portare
soprattutto al liceo o in banca. Io nonostante i divieti cominciai a portarli anche a scuola seppur giudicato
come un eccentrico. E dalla fine degli anni sessanta, da un giorno allaltro, tutte le bancarelle di tutti i
mercati vendevano i blue-jeans e le persone accettarono i blue-jeans come una cosa naturale. Quando
lidea entra nella mente collettiva, nel main stream, avviene questo passaggio sociale.



LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO
E LARTE DI FACILITARE LESPERIENZA DELLESSERE

Lo sviluppo del potenziale umano per noi in questo momento storico di cambiamento deve essere
diretto con decisione allesperienza dellessere. Mi riferisco al testo Cyber, la visione olistica, al
capitolo su questo tema.
C una parte iniziale sul concetto del funzionamento del cervello. Tanti neuroscienziati dicono che
usiamo il 10% del nostro cervello, mentre secondo me ne usiamo il 150% (come lo intendono gli
scienziati), mentre usiamo soltanto il 10% della nostra sensibilit, il 10% della nostra coscienza, della ns.
consapevolezza, del ns. essere. Quindi, noi stiamo iperutilizzando la mente e sottoutilizzando la ns.
consapevolezza. In questa prima parte c una certa impostazione sullego e sul s, sulla difficolt di
capire queste due identit, sullandare oltre il s e sulle difficolt di riuscire a fermare lego e
trascenderlo. E infine, c una parte finale dove vengono citate esperienze a volte anche semplici.Ve ne
leggo una.
Tutto avvenne in un secondo e fu il momento pi importante della mia vita. Era la vera realt. Prima di
questo vivevo in un lungo sonno e dimprovviso mi sono svegliata. Perfino laria che respiravo sembrava
essere viva. Ogni cosa acquistava un senso e le sue conseguenze pratiche non erano certo meno intense
del sentimento profondo che provavo.
Questo scritto da una donna che racconta la sua esperienza personale.
Oltre a questa trovate esperienze di Yogananda, di Fritjof Capra, di Tagorre, di Bohme, o di persone che
non hanno meditato tipo Enzo Maiorca che ha fatto soltanto un po di yoga. Egli scrive:
Il dio che incontro laggi negli abissi diverso dal dio che preghiamo qui sulla terra. E un dio senza
suono dorgano, senza liturgia, immenso e turchino. Lo ricordo dal silenzio assoluto, dal suo misterioso
messaggio di eternit.
O persone come Pascoli che scrive cose che non ci fanno mai studiare: Ad un tratto vidi una palla doro
cadere dal cielo con grande lentezza. E immerse nel gran verde, in silenzio molle. Oh! La palla del cielo!
Non era il piccolo lampo della tua canna, uomo mortale. Scendeva dagli azzurri calma e tacita.
Dimenticai molte sciagure, vidi in un sogno scendere le stelle luminose, e le vedo sempre, come pastore
seduto sulla pietra E non mi dolse dessere una stella che illuminando discendea nellombra E sentii
la mia vita confusa col gran tutto. E straordinario!


IL PROCESSO DI CRESCITA E LE SUE QUATTRO FASI

C, quindi, una parte sulle energie, mentre adesso entreremo nelle quattro fasi del processo di crescita.
Le abbiamo chiamate molto brevemente:
I fase - La consapevolezza, dello stato di frammentazione in cui ci troviamo
II fase Il decondizionamento, o liberazione da ci che non nostro
III fase - La riappropriazione, o sviluppo del potenziale umano
IV fase - La realizzazione, o consapevolezza globale di s
Queste quattro fasi hanno una certa sequenza temporale anche se in realt vanno tutte insieme.
La consapevolezza dello stato di frammentazione
La prima fase - la consapevolezza - fondamentale. Significa la consapevolezza del male. Sto male.
Vai dal medico o dal counsellor e dici dove ti fa male. Questa una consapevolezza del male esteriore.
Noi dobbiamo fare questo trasferimento di consapevolezza del male interiore. Ogni cosa avviene dentro
di noi, non fuori. Chiaramente non tutte le cose: puoi prendere anche una storta alla caviglia o quando ti si
infila una spina nella pelle. Queste sono esterne. Ci che a noi interessa, invece, quello che avviene
dentro. Per iniziare il cammino per lo sviluppo del potenziale umano ovviamene necessario una
consapevolezza del proprio stato. Pu anche essere una consapevolezza positiva p.es. la lettura di un
libro. Ci sono dei libri che ispirano le persone. Oppure la consapevolezza del negativo: Sto male e voglio
crescere oppure la consapevolezza che c qualcosa oltre. Io ho tutto, sto bene, ma sono in un
momento di crisi. Sento che devo cambiare vita, fare qualcosa di nuovo. Non so che cosa.
Bene, incominciamo.
In questa consapevolezza voi potete avere un ruolo importantissimo, anche come amici. Se voi
trasmettete il senso che avete acquisito facendo esperienze di meditazione, di respiro o altro ad altre
persone, influenzate lo stato positivo, Fate comprendere, date consapevolezza che esiste uno stato di unit
pi bello, pi maturo, pi umano. E daltra parte, che possibile liberarsi dal negativo.


Decondizionamento e disinquinamento: Il lavoro sul nagativo
Il secondo passaggio noi lo chiamiamo disinquinamento, decondizionamento: il lavoro sul negativo, il
lavoro sullombra. Detto semplicemente, la fase di disinquinamento globale del corpo, delle emozioni,
della psiche da tutti i veleni, le tossine, le inibizioni, le informazioni negative che ci hanno avvelenato e
condizionato fino ad ora. E chiaro che se noi non puliamo il sistema e togliamo queste tossine psichiche
(le ns. paure) lavorandoci, sappiamo che l c sicuramente qualchecosa da guadagnare se ci entriamo con
consapevolezza. La paura come un tappo su qualchecosa che c, solitamente si ha paura di qualcosa
che nella realt. Bene. Guardiamola!! Cosa ci pu succedere? Al massimo ci spaventiamo ancora di pi.
Normalmente dietro la paura non c unaltra paura, c uno stato di emozioni che non vogliamo vedere.
Lo facciamo grande grande, ma poi non succede niente. Al di l di qualche ora di pena o di down tutto si
risolve. E come se ci trovassimo al buio dove i fantasmi emergono, diventano grandi. Alla fine
successo a tutti che ogni volta che si accende la luce non rimane pi niente. Anche se avete paura,
riconoscetela. Questo estremamente importante: daccordo, la paura c, per ci siete anche voi con la
vostra parte di forza. Sentite la rabbia, ma allo stesso tempo sentite anche la parte di amore. Sentite le
varie emozioni pesanti che vi prendono, ma sapete che c dentro anche la parte che vi bilancia.
Allora, la parte del disinquinamento e decondizionamento met del grandissimo lavoro che viene fatto
partendo da qualsiasi punto del corpo.
Leggetevi il capitolo che parla delle Alimentazioni dei sette Corpi.


Riapproprazione e sviluppo del potenziale umano: il lavoro sul positivo
Il terzo punto della crescita umana la riappropriazione. Corrisponde al parallelo lavoro sulla riapertura
del corpo, delle energie, delle sensazioni, degli affetti, della mente, delle percezioni sottili e
delellesperienza del ns. essere in modo positivo. La riappropriazione significa che quello che siamo
adesso non siamo veramente tutto quello che siamo. Questo concetto di riappropriazione sviluppo del
potenziale umano. Significa che hai un potenziale che non conosci, a cui non hai accesso. La cosa
fondamentale da capire che noi abbiamo dei potenziali positivi che non sono stati espressi e dei
potenziali negativi che sono diventate paure. La paura quello che ti va a bloccare le palle. In realt la
paura quella che ti castra le palle, non ti lascia tirar fuori lenergia ormonale (il testosterone,
ladrenalina). La paura quella che ti frega: ti cancella ladrenalina, ti cancella la forza. E abbastanza
chiaro? Ecco che il processo di disinquinamento e decondizionamento viaggiano in parallelo. Io
preferisco sempre prima il lavoro sul negativo e poi il lavoro sul positivo, normalmente, perch mi fido
molto delle persone. Per potrebbe essere che su alcuni clienti prima dovete fare il lavoro della
riappropriazione e dopo quello del disinquinamento. Perch? Perch ha un io fragile. Questo il punto
determinante: la percezione dellio della persona. Se vi fidate di questa persona e lei di voi, se sentite che
c una parte di solidit cominciate con il negativo. Se sentite che c molta fragilit, anche magari in quel
momento (ad es. sta passando il momento di collasso dellidentit per crearsi un s), allora lavorate sul
disinquinamento partendo dal corpo fisico: fatelo mangiare bene. Leggetevi sul libro mangiare bene,
biologico, senza inquinanti, tanta frutta e verdura, tanta roba buona
Secondo, alimentazione del II corpo positiva: i quattro elementi: aria, terra, sole, acqua. Fateli respirare
aria pura, fateli fare il bagno in acqua pulita, che prendano il sole, fateli stare sulla terra a piedi nudi, nella
natura, fateli prendere energia. Fateli evitare fonti di inquinamento, perch a livello energetico
linquinamento parallelo a quello fisico. A livello fisico abbiamo bisogno dintrodurre cibi sani,
molecole chimiche naturali, non sostanze alterate, biologiche. A livello energetico significa che se voi
mangiate una sostanza biologica passata al microonde morta. Se prendete due carote e poi le piantate
tutte due e passate una al microonde per 30 secondi, marcisce, mentre laltra vive. Quindi, quello che voi
mangiatela una parte organizzato in maniera ancora intelligente: c dentro una vita, un
elettromagnetismo e unintelligenza viva. Dallaltra parte morta. Tanto pi bollite, cuocete a lungo,
conservate avete cibi morti, senza il livello energetico. Il secondo livello energetico significa : stare
davanti al computer, allo schermo televisivo, stare nei campi magnetici tra cellulari, transistor ecc, e
quindi non nella natura. Campi che alterano i vostri campi. Perch si dice che pi buono il cibo di una
buona mamma? Perch ci mette dentro quella qualit che quella che poi vi arriva sul piatto. Osservate
quando mangiate fuori casa: se il cuoco ha tensioni, mangerete le sue tensioni. Se, invece, mangiate in un
posto con un clima da terzo livello - dellamicizia e della condivisione - digerite bene. I veleni del terzo
sono i film dellorrore, di violenza. Evitateli, sono devastanti. Piuttosto preferite film emozionali, letture
scritte col cuore, film spirituali come lAttimo fuggente (si parla di libert che gi un concetto
spirituale).
Quindi lalimentazione a livello emozionale. Dal livello emozionale coi film e i libri passiamo anche a
livello mentale, alle informazioni positive. I giornali sono pieni di informazioni negative: ti spaventano, ti
ammazzano la fiducia, la visione del futuro. Invece, fatevi mandare su internet good news agency con
informazioni positive da tutto il mondo, tutto quello che di buono sta succedendo. Leggete libri belli,
pieni di saggezza, esperienze di vita reale vissuta positiva. Cos entrate nella spiritualit. Attenti, per,
perch anche l c molta fuffa: il divino messo assieme al malefico, al peccato. Leggete libri dove dio
amore, dove c la realt delle cose anche nella crudezza, ma c profondit, c infinit. E pian piano vi
alimentate. Cos fate con i clienti. Prestate loro i libri, cos anche se non cominciate ad agire sul
decondizionamento fisico, emozionale, energetico cominciate a fare su livelli di alimentazione generale.
E in un momento di fragilit andate a rinforzargli il cuore. La tecnica elementare: voi dovete sentire di
amare quella persona e piano piano date fiducia in quella persona. Attenzione, non fatelo con un depresso
altrimenti si arrabbia. Se non avete fiducia in quella persona, non dategliela. Se una persona stupida non
siate ipocriti dicendogli: Tu che sei cos intelligente ce la puoi fare. Guardatelo bene e a volte capite
che non ce la pu fare. Lo potete anche stimolare, ma sempre rimanendo molto sinceri. Basta mettersi nei
suoi panni.

Uno degli esercizi che uso fare immagina di essere luomo o la donna di quella persona. Pensateci un
attimo, come o, vedete tremila difetti che non vi piacciono. E siete reali. NellAccademia queste cose ce
le diciamo. Fanno parte della ns. consapevolezza e dei ns. aspetti negativi. Dobbiamo crescere. Allinizio
non potete fare questo tipo di esercizio con una persona. Per potete essere sinceri e dirgli: Io percepisco
che tu hai questi limiti e se fossi la tua compagna ti potrei dire subito una serie di cose. P.es. sei arrogante,
sei muto, non hai esuberanza, ecc. Ognuno ha le sue.
Essenzialmente nella prima fase se c un rinforzo dellidentit, voi agite in maniera energetica. La cosa
fondamentale che noi abbiamo fatto nel gruppo di luglio sulla psicosomatica la respirazione a livello
energetico. Fate sentire attraverso il respiro lo potete fare anche attraverso il massaggio, il craniosacrale
o il reiki - ma con il respiro lui o lei che lo stanno facendo, e gli fate sentire esattamente la sua energia,
dove fluisce e dove bloccata, dove un po bloccata se fate un po di movimento o massaggio, un po di
esercizi, qualche Kundalini o qualche danza si apre, gli fate prendere coscienza che si aperto e alla fine
della sessione, gli ultimi 5 minuti la fate entrare in uno spazio di consapevolezza di s.

Ad es. qundo finite la sessione di shiatsu si invita la persona a rimanere rilassata ad occhi chiusi, mentre
voi potete stare l, entrate in meditazione, le mettete una mano sulla fronte e una sulla pancia e lasciate il
vuoto, il silenzio fondendosi con lenergia di questa persona. Se, invece, senti che lei non riesce a sentire
la sua totalit, laiuti a sentirla con la seguente tecnica. E semplicissima. L lavoriamo sullintenzione,
sulla direzione: il cuore, il centro. Il corpo aperto dopo una sessione di shiatsu o altro. La invitiamo a
sentirsi chi , a sentirsi almeno nel cuore, poich nella pancia gi pi difficile. La invitiamo ad aprire
il cuore che anche il senso dellidentit. Per lidentit quasi tutti dovete lavorare sul cuore. Ad un certo
momento andate con lintenzione e dal cuore senti le respirazioni progressive che vanno a tutto il corpo e
si espandono dalla testa ai piedi. Prendete la persona che sempre coricata e sentite la sua aura dai piedi
alla testa, anche con le mani Passate con le mani sul corpo e, se sentite, sullaura. Sentitela e aiutatela a
sentirsi lei dalla testa ai piedi, tutta intera, dicendole: Bene, sentiti tutta intera. Molla, molla e se lei
ci riesce, fa un bel respiro e in quel momento vi fondete.

Questo si pu fare anche nella prima sessione. Bastano 5 minuti. Vi faccio lesempio. Dopo un po di
colloquio la fate sdraiare chiudere gli occhi, chiedete dove le fa male toccandola nei centri energetici: che
reagisca o no la invitate a respirare. Se ride, va bene, perch sblocca il diaframma, porta lenergia della
pancia al cuore e alla gola. Gi cos si cambia lumore: se riuscite a far ridere un depresso, mezzo lavoro
gi fatto. Tutto ci pu essere durato una mezzora. Dopodich la invitate a sentire tutto il corpo gi fino
ai piedi. Se non li sentono, si invita a prendere coscienza dei loro piedi mentre voi glieli tenete e gli fate
del reiki. Continuate a dirgli di respirare nel cuore e nella pancia per sentirsi tuta intera. Solitamente non
si sentono i piedi, perch non mollano la pancia. E contemporaneamente mollate anche voi. E rimanete
cos, nel silenzio per un po.
Se prima le chiedevate di sentire il corpo, alla fine le chiedete dove finisce la sua energia. Pu rispondervi
di non sentire pi il corpo, sente di espandersi fino a non sentire pi il limite. Bene, l in fusione: si
spento il senso dellidentit, come se stesse dormendo in modo cosciente. Siamo sul quarto livello di
coscienza. Se la persona resta l per dieci minuti, lasciatela.

Se. Invece, lei ritorna alla mente, datele qualche messaggio sussurrando: Benissimo, continua a sentire il
cuore che si apre sino a respirare in cima alla testa. Senti la pancia bella calda. E vi fermate. In questo
stato riprendete lo stato di vuoto, mollate tutti i muscoli, abbandonate per un secondo tutta la testa, le
tensioni e nel silenzio sentite soltanto il respiro. Provate tutto il corpo intero e lenergia tuttattorno al
corpo e pian piano mollate e sentite che lenergia si espande. La coscienza non ha pi un limite
sensoriale. Quando siete a questo punto date il messaggio: Apri il cuore (non sempre ce lhanno aperto),
senti la gioia e il piacere di stare in questo spazio vuoto. E in questo momento le dite: Senti chi sei.
Questa la tua essenza, la tua anima, lenergia che ti anima. E unenergia vuota, ma sensibilissima e
viva. Respira. E viva. Anche se in uno spazio di dilatazione le dite: Sentiti. Senti tutto il corpo. E
vivo Senti questo spazio silenzioso, questa la tua natura. Stai bene, stai bene con te stessa. E se per
caso questa persona ha una rabbia, una tensione, un problema le chiedete: In questo momento dov
finito il problema? Senti il dolore? (se un dolore fisico, c ancora) Tu come stai? Adesso come ti
senti? Possono risponderti: Non c pi il problema, oppure se cera un dolore fisico s, lo sento, ma
diminuito, pi piccolo, lontano. E voi continuate a dirgli: Sentiti e magari linvitate a mettersi una
mano sul cuore. E pian piano da questo spazio che di pancia, inpersonale, lo riportate molto al cuore.
Apri bene il cuore, senti come potresti stare bene in questo spazio. Ci abbiamo messo 5 minuti a entrarci.
Puoi farlo in tutti i momenti della giornata. Questo spazio la tua natura. gratis. C sempre. E
disponibile. Hai solo da portare dentro la tua consapevolezza. E pian piano gli fate mettere la mano sul
cuore o gli massaggiate il cuore. In tutto saranno passati forse 5 minuti. Per rinforzarlo gli fate dire:
Esisto provando a sentirsi totalmente, non soltanto con la mente. Esisto. Bene, questo il tuo spazio
di coscienza. Questo il tuo s.

Prima eravamo andati oltre il s, nello spazio duale. Quando ritornate dovete dargli il s, il s del cuore
altrimenti ritorna nella testa. Sentiti. Una delle strutture pi importanti di tutto il lavoro si chiama
risorse. Le persone non escono dal loro stato di malessere, perch non hanno le risorse. Questo stato di
coscienza la loro risorsa. Se volete fare un po di PLN transpersonale, olistica, quando la persona in
questo spazio le fate fare delle cose. P.es. le fate rivedere quella cosa che non riusciva a fare o vedere:
Avevi il conflitto con tua moglie/marito/sorella/fratello .Non riuscivi a dirgli o fare qualcosa. Va bene.
In questo momento cosa gli diresti stando nel cuore? Prova dirgli amore. Parti dal cuore. Cosa
cambia? oppure In quella situazione che per te critica o senti dolore allo stomaco, provaci con la
tecnica di Atisha. Respiraci dentro col cuore. Che bello! Ahhhh! oppure con le persone che sono infelici
gli dite Come ti senti adesso con il cuore aperto? Dicevi che non ti senti amata ecc. Senti adesso che
questo amore ce lhai tu. E piano piano gli state rinforzando il senso dellidentit. Ce la fai. Senti che
bel cuore che hai. Rinforzo positivo. Ce la fai. Tu ci sei. Fallo adesso. Siete in simbiosi in quel
momento: la vostra forza la sua forza. Il vostro .cuore il suo cuore. Siete in trasmissione: lei aperta e
voi siete aperti. In questo momento, senza perdere un grammo di energia, perch la simbiosi genera pi
energia, voi state dando a lei qualche cosa. Questa la trasmissione della saggezza. E un processo
catalitico, una risonanza. In realt voi non state perdendo niente, anzi: voi state guadagnando pi
coscienza e pi cuore e lei per risonanza lo sta anche guadagnando. Entrambi siete pi contenti. Quando
riuscite a lavorare a questo livello, passate una giornata a lavorare sui depressi stando bene. Se, invece,
fallite perch il depresso pi forte di voi e non molla, uscite che siete uno straccio. Attenzione! Dovete
uscire bene anche se stanchi. Lenergia deve essere pulita.


La realizzazione di se
Lultimo pezzo dello sviluppo del potenziale umano si chiama realizzazione. E il pezzo che abbiamo
fatto alla fine: lopera di riconoscimento della nostra natura profonda, la riscoperta dellanima e del s e
degli stati di coscienza spirituali. Qui il s in realt non un vero stato di coscienza spirituale, ma uno
stato di identit spirituale. Quando senti tutto il corpo bello aperto e tu ci sei, sei in uno stato di presenza.
Questo il minimo che viene richiesto ad un operatore o counselor olistico, ma non lessere. Lessere
quando rompi questa cosa e vai veramente in meditazione e perdi lego, perdi anche il s. Per noi, invece,
il s fondamentale, perch le persone meno evolute nello spazio del vuoto non ci vanno o se ci vanno ci
stanno giusto un po e poi ritornano allio. Allora la creazione di un s, cio di una percezione globale
dellessere, di unidentit integrata globale assolutamente funzionale alla vita. Quindi, sostituisci lio
della mente con le sue trappole e i suoi trucchi a un s che molto pi fluido e vivo. Le persone che fanno
molta meditazione pian piano in qualche anno di esperienza si spostano verso un io spirituale (io
preferisco chiamarlo un s). E ancora un ego, solo che vero. E ancora una struttura parzialmente
illusoria. Abbiamo ancora una nostra energia e una nostra pelle, per possiamo anche aprirla. Leggete nel
capitolo iniziale la teoria del campo. Il campo in fisica una delle cose pi straordinarie che siano mai
state inventate. Il campo un centro che pu essere un qualsiasi corpuscolo energetico elementare.
Qualsiasi particella subatomica un campo di energia, genera un campo di energia. Il campo ha una sua
densit, pu essere isolato, pu avere una sua raffigurazione, ma in realt entro il suo limite c il suo
confine, dove c un irraggiamento che va allinfinito. Il campo fuso con lunit di tutti i campi,
lawarness di tutto luniverso. Quindi, tu hai il campo che lillusione parziale di essere ununit, un
qualcosa di concentrato, ma parallelamente il paradosso che ti senti anche nellinfinito. E ununit non
isolata. Vi sembrer strano, ma cos. E paradossale. E come se tu stai dentro la funzione della
particella come corpuscolo, come onda su se stessa e hai la sensazione del s. Il che vero, perch sei una
particella, ma dovresti vivere anche con la consapevolezza parallela che sei parte di un tutto. Cyber. Io
esisto, Io sono cosciente perch esisto.

D: E a questo proposito, cosa significa linconscio collettivo di Jung?
R: E quello degli archetipi, un bene positivo e negativo comune di tutta lumanit e anche degli
animali. Quando c questa percezione unitaria anche solo interna con la consapevolezza di essere
formato di tanti pezzi, per anche se perdo una parte di me sono sempre uno. Il s sono io, la mia vera
natura, che esiste, per io ho una parziale consapevolezza di essere separato e ho una parziale
consapevolezza di essere unito. Queste due realt coesistono. Io sono s sia non-s. Questa la natura
delle cose. In questo spazio sei nella natura delle cose, hai tutte e due le bande.

Concludiamo questa ultima parte, la realizzazione. Ricordatevi questo: tutto il lavoro sul negativo, ogni
volta che voi liberate un pezzo del negativo state liberando lenergia bloccata delle persone. Per questo il
negativo un lavoro fondamentale, perch dietro ogni rabbia repressa, pianto represso, amore represso,
c una quantit di energia stagnante separata dallunit. La paura una delle pi potenti, perch lavora
sul I chakra, il senso del corpo Se hai paura stringi il I chakra e il corpo si sente debole, insicuro, senza
stabilit. E tu da dove ti prendi lenergia? Te la sei ciucciata, te la sei fregata. La paura unillusione,
per ti taglia la genesi dellenergia. E allora riprendi la tua energia. Come? Quello che vi faccio fare io: vi
faccio saltare per due ore di fila, vi faccio aprire la pancia, il I chakra, le lotte con gli animali o altro,
tutto molto fisico finch vi sentite la pancia, le gambe per terra, sentite che sono vostre. Quindi, ho fatto
unopera di ripulizia, unopera di sviluppo di un potenziale di sensibilit e di energia nelle gambe e
arriviamo alla fine alla realizzazione: tu sei questo.
Con i clienti potete farlo a pezzi, volta per volta avendo come obiettivo la sua realizzazione. La mia
esperienza di tantissime tecniche mi porta ad usare quelle che funzionano di pi e cio: il lavoro sul corpo
a livello psicosomatico, il lavoro sul respiro, il lavoro sullenergetica - la consapevolezza e il movimento -
, le tecniche di meditazione che ti portano dei reali cambiamenti, ma tutto ci con un lavoro parallelo
negativo dove sono le energie bloccate che devi ricompattare per ritornare allunit, e un lavoro sul
positivo come riscoperta del tuo potenziale ancora inespresso, cio i segni sottili che non hai mai
sviluppato. Quindi, uno ha bisogno di aprirsi il I chakra e poi aprire quella dolcezza e poesia che magari
aveva da bambino e non lha mai espressa. Quello diventa un potenziale, Oppure ha sempre pensato di
essere timido e quindi non ha mai usato il potenziale della comunicazione che pu diventare enorme.
Voi potete aiutare le persone ad entrare in campi anche psichici. P,es. tutto il campo dello sviluppo del
potenziale umano a livello sottile, lintuizione, lempatia, Il lavoro sullempatia pu durare negli anni.
Voi attraverso lempatia potete fare una lettura energetica del corpo. Altri vanno ancora pi in profondit
delle memorie passate; alcuni vanno nelle vite passate. Lapertura delle percezioni sottili e della
sensitivit un dono enorme. A volte le persone sviluppano queste doti proprio dalle energie represse che
liberano dal pianto o della pancia. P.es. sviluppano la matrice del cuore che viene dalla milza e quella in
grado di percepire le energie eteriche. Alcuni sviluppano il meccanismo dellaria sbloccando la gola che
porta unintelligenza sottilissima nei processi e capiscono delle cose che prima non capivano. Io portavo
gli occhiali che poi ho buttato via a 35 anni: come se si fossero aperti, si fossero allineati i due emisferi.
La maggiore difficolt che potete incontrare nellapproccio con il cliente di sbagliare linquadramento
della persona, ovvero capire se ha bisogno di tanto o di poco.
Una delle considerazioni fatte ieri limportanza del counseling per voi. Il counselor deve entrare in un
ruolo che il ruolo primario: lui che gestisce il gioco. Ha, quindi, una caratteristica di potere che se
usato in modo intelligente aiuta a sviluppare il potere anche nellaltra persona, Per, le persone che non
hanno mai avuto il potere o hanno paura di gestirlo in modo diretto possono avere dei grossi problemi.
Tutto sommato gli fa molto bene. Il counseling in questo ambito deve essere visto - soprattutto quello
sviluppato sulla ricerca personale, sulla crescita umana come un lavoro da investigatore dellanima e
cercare qual il punto forte su cui lavorare, qual il punto che si rotto nello psicosoma della persona,
dove ha originato il primo grosso conflitto o uno dei principali conflitti. Quindi, ritorni indietro,
ricostruisci, e lo fai rivivere, perch rivivendolo permette di far un salto di consapevolezza sciogliendo un
processo. Invece il punto positivo : Qual la via daccesso pi intelligente al cuore della persona? Per
riportarlo su di s? Qual il punto? Se questa persona un depresso, a volte i depressi non vogliono
sentirsi fare i complimenti. Altre persone, se gli fai i complimenti si tirano indietro, diffidano, per cui
dovete agire in un altro modo. Dovete trovare il suo punto daccesso, dove lui si rilassa. Quindi a volte se
usate unenergia forte su delle persone va benissimo, perch hanno bisogno di qualcuno che le porti. Le
prendete per mano e le portate nei meandi dello psicosomatico. A volte sono delle persone che hanno
paura di inoltrarsi, di affrontare. Preferiscono stare fermi o fare il minimo. Altre volte alcune hanno
bisogno di unenergia materna, a volte di unenergia neutra oppure paterna. E se prendete una posizione
che non in risonanza con loro, diffidano. Cambiate e immediatamente vi seguono.
In questo ambito voi dovete stare molto attenti in questo processo nel trovare il canale principale a quello
che il gioco delle sue proiezioni e delle vostre. Vi capiter di lavorare su vari tipi di caratteri e ognuno
avr i suoi lati stupidi, intelligenti, sensibili o pesanti, ma lavorate senza giudizio. Se voi dentro lavorando
su uno psicopatico e dentro penserete che un figlio di buonadonna, avete finito di lavorare con gli
psicopatici. Se voi pensate che lorale un debole, avete finito di lavorare con gli orali. Dovete evitare
che vi vengano i giudizi e cercare piuttosto di stare in uno stato di presenza e quindi togliere energia
allidentificazione col giudizio pu bastare. Il pensiero viene, c niente da fare. Non potete evitare
almeno allinizio che vi venga il giudizio in forma di pensiero. Io preferisco la strategia dello spostamento
dalla testa al cuore.

Pratica: Facciamo un cerchio con ognuno un cuscino davanti. Siamo in numero pari. Immaginiamo di
avere una prima sessione. Siamo nel nostro studio, la persona bussa alla porta, entra e la facciamo sedere
e la guardiamo per la prima volta. Proviamo a vedere con attenzione e decifrare la bolla energetica in cui
questa persona vive.
Osservo il volto, le caratteristiche somatiche, la postura e cerco di intuire anche solo un po che cosa sta
vivendo e che cosa gli potrebbe ess ere utile. La cosa importante che al di l dei convenevoli chi il
cliente se vuole chiedere qualcosa, lo fa. Rimango in silenzio, tengo il cuore aperto, sento la testa, la
pancia e sento le sensazioni che mi suscita e gliele comunico. Poi ci si scambiano i ruoli.

Bene, ora rifacciamo lo stesso esercizio ancora pi centrati, aprendo ancora di pi il cuore e ascoltate le
vostre sensazioni nel silenzio. Laltra volta avete le sue caratteristiche, ora sentite di essere qui e provate a
vedere che le cose gi scoperte prime fanno parte della sua maschera. Ora cercate di sentire che cosa cha
questa persona dentro, la sua parte interna. Cominciate a sentire il suo potenziale. Chiedetevi: Perch
questa persona ha ancora questa maschera? Che cos che si porta addosso? Potrebbe lasciarlo? Che
cosha dentro? Che evoluzione ha la sua consapevolezza? Sentitevi intuitivamente. Chi fa da cliente
lasci uscire il suo lato triste, doloroso, le sue emozioni, in modo che laltro che fa da counselor le legge e
prova a vedere cosa c dietro queste emozioni tristi. I counselor provino ad immaginare: Se io fossi al
suo posto, se io fossi unanima con quella maschera, se io fossi una coscienza in quella situazione, cosa
potrei fare? Questa persona davanti a me pu fare qualche cosa? Andate a sentire questa profondit e,
quando vi sentite pronti, provate a trasmettergliela.
(pratica) Ritornate in voi e riproviamo a ritornare in silenzio e poi ci diamo il cambio. Scrollatevi dal
vostro ruolo. Anzi, facciamo soltanto per 3 minuti una delle tecniche pi potenti che aiuta in pochissimo
tempo a togliersi tute le menate che ci portiamo addosso: si chiama Giberish. Si fa uscire la voce
accompagnata da gesti dicendo delle frasi o suoni senza senso. E poi fermatevi, rimanete in silenzio,
andate in profondit, andate nel cuore e ricominciate. (fatelo anche quando siete nel vostro studio).
Provate a fare un passo in pi. Invitatela la persona a rilassarsi un minuto e sentirci. Aprite molto il cuore,
diteglielo: Lasci andare le tensioni nel corpo, faccia un bel respiro profondo, chiuda gli occhi e rimanga
un attimo in silenzio ascoltando semplicemente il suo respiro. Entrate nel silenzio e cercate di vedere la
coscienza dietro la maschera e ascoltate quello che vi arriva. Chi c dentro questa persona? Aprite il
vostro cuore, immaginate un canale che passa da cuore e cuore. State con gli occhi rilassati, non da
aquile. Sentite, questa persona con tutte le sue caratteristiche, ha la possibilit di uscire dalla sua
maschera? Ha le facolt, le risorse per un processo di trasformazione? E come lo pu fare?
E quando ve la sentite, glielo dite. Alla fine osservate se c stata una differenza tra la prima e la seconda
volta. Sappiate che nel vostro lavoro se prima dincontrare il cliente fate un po di meditazione, sarete
molto pi percettivi.
Questa parte vi consiglio di fare prima di fare la scheda, perch altrimenti potreste essere condizionati da
ci che vi ha detto. Siate semplici, non assumete atteggiamenti falsati. O fate stendere la persona sul
lettino ela fate respirare come abbiamo fatto nel seminario di psicosomatica. Se la persona, invece, in
piedi e vi racconta le sue storie, guardate oltre, andate oltre la maschera, sentite cosa c oltre la persona.
Potete anche fermarla e farle delle domande e ve le annotate. Potrete sentire grande dolore, ma non
diteglielo. Potrebbe essere una persona molto preparata. Anzi, allinizio chiedetele che lavoro ha gi fatto
su di s (psicanalisi, yoga, reiki, ha letto qualche libro, ecc). Io uso chiederle qual la sua religione, come
vive lautorit oppure dice cos dio per lei. Da tutte queste informazioni capite se usa la sua energia o
ripete ci che le stato detto. E importante fargli rimarcare quando usa la sua energia, perch una forza
da cui pu attingere. Purtroppo ci sono persone che sono state condizionate o sono molto ansiose e
ributtano questansia sui figli che a loro volta assorbono il messaggio e falliscono. Ad es. la madre iper-
ansiosa che tampina il figlioletto standogli addosso dicendogli in continuazione di stare attento perch
potrebbe cadere, finch il bambino cade veramente. Il messaggio non ce la fai, non ce la fai, il
bambino le ubbidisce e cade e lei di rimando gli conferma ecco, hai visto che non ce la fai. Lui
ubbidisce, perch lei gli sta dando un messaggio fortissimo e il bambino, purtroppo si lascia condizionare
dalla mamma.


PSICOLOGIA DELL'EVOLUZIONE UMANA

LA GENESI DEI BLOCCHI PSICOSOMATICI

Nitamo MONTECUCCO:
Tratteremo ora un fondamentale argomento della psicologia: levoluzione umana, in termini decisamente
pi ampi di quanti non si faccia allinterno delle normali scuola di psicologia, dove il concetto di
evoluzione si ferma allinizio della maggiore et. Per noi levoluzione psicologica umana rappresenta un
processo che si espande allintero arco della vita. Per questo faremo questo excursus generale dal
concepimento alla morte e cercheremo dintegrare le varie informazioni dei passaggi della vita con quelle
che sono le strutture dei blocchi, dei caratteri e della creazione della personalit.
Recuperiamo tutte le informazioni che abbiamo visto ieri e proviamo a fare questa carrellata mettendo in
evidenza quelle che sono le forze interiori ed esteriori che un bambino o una bambina quando nasce,
possiede, e che possono essere o sviluppate o trattenute, che si possono incrementare o che possono
essere inibite o addirittura castrate. Attraverso questo processo noi vediamo la formazione del carattere,
delle personalit psicofisiche, vediamo come certi elementi o certe forze psicofisiche o psicoenergetiche
vengono come abbiamo gi visto un pochino ieri in evidenza e altre invece vengono inibite.
Ovviamente noi abbiamo un quadro molto preciso, seppure semplificato, su come una persona che abbia
certi problemi deve fare per risolverli. Questo, per noi un particolare molto molto importante e
fondamentale.

Lipotesi coscienza: la vita come evoluzione della consapevolezza
Nella visione olistica delle antiche scuole tradizionali come nella moderna visione transpersonale c il
concetto di anima che si incarna. Noi, fin quando non potremo fotografare o misurare scientificamente
lanima, la coscienza globale di una persona, la prenderemo come unipotesi di lavoro. Su questo
partiamo con correttezza e quindi parliamo di ipotesi di coscienza, di anima, perch nella nostra visione
questi concetti offrono un profondo senso delle cose umana, hanno una loro precisa logica interna, ma
non possono essere validate scientificamente. Quello che diciamo pu essere vero o falso, e con questo
presupposto iniziamo il percorso dellanima che inizia il suo percorso nella vita.
Con questa ipotesi di partenza: immaginiamoci lesistenza come un processo di evoluzione e quindi come
esseri viventi abbiano livelli diversi di evoluzione gli invertebrati, gli insetti, i rettili, i mammiferi, gli
umani. Proviamo a fare questa semplice considerazione che ci sar di immensa importanza nel processo
della crescita umana, che possano esistere categorie diverse di esseri umani, nel senso di coscienza, di
consapevolezza di s. Ma ricordiamo: il fatto che un rettile, una lucertola o un gatto siano inferiori a noi
nella scala evolutiva della consapevolezza, cio che abbiano una coscienza minore della nostra, non ci d
il diritto di ucciderli n in nessun modo lederli. Il ruolo superiore gerarchicamente non significa che noi li
comandiamo, come vorrebbero far credere molte religioni, che Dio ha creato luomo per essere a capo di
tutto il mondo, ma al contrario implica da parte nostra dei doveri etici verso chi meno evoluto. Pur
esistendo categorie diverse di anime, cio di risveglio delle anime, noi possiamo avere un contesto quasi
al contrario, cio le anime pi evolute sono quelle che, secondo me, hanno maggiori responsabilit.
Lanima pi evoluta di un essere umano, invece di schiacciare la lucertola, potrebbe amarla, aiutarla. Con
questa logica il fatto che ci sia unevoluzione delle anime non un fatto gerarchico per cui quelle pi
evolute comandano quelle inferiori. Semmai quelle pi evolute hanno pi comprensione, hanno pi
diritti-doveri rispetto a quelle meno consapevoli.
Per noi unanima pi cosciente ed evoluta significa innanzitutto che avr maggiore libert di scelta della
propria vita, meno condizionamenti, pi amore e pi potere per essere e realizzare s stessi.

Il concepimento: inizia il viaggio
Bene, cominciamo. Lanima a un certo livello viene attratta da due genitori, l c unenergia, una
situazione umana congrua per entrare in incarnazione. Innanzitutto vogliamo informarvi che, sulla base di
centinaia e centinaia di casi, abbiamo osservato che ci sono anime che vogliono incarnarsi e anime che
non vogliono incarnarsi, ma che devono o si sentono costrette ad incarnarsi. Durante le tecniche di
regressione quando abbiamo chiesto alle persone che partecipavano allesercizio che cosa sentivano nel
momento del concepimento ricevevano due risposte polari molto evidenti: voglio entrare oppure non
voglio entrare. I positivi sono la maggioranza, pi dell85% dei casi, i negativi sono comunque
consistenti e spesso sono associati allo sviluppo di esperienze emozionali o psicologiche negative,
depressioni gravi in particolare.
Quando lo spermatozoo raggiunge lovulo, per lanima che si deve incarnare c a disposizione il codice
genetico dei due genitori che ha delle caratteristiche specifiche fisse (ad es. pelle gialla, occhi scuri, ecc.),
ma che in quello specifico istante - pu essere combinato e polarizzato in infiniti modi diversi, se no
tutti i figli sarebbero uguali. Quindi lenergia-informata di quella specifica anima influenza e polarizza
una specifica ricombinazione dei geni materni e paterni e in particolare una attivazione o inibizione dei
tre foglietti embrionali, dai quali si svilupperanno il sistema fisiologico-istintivo, il sistema emozionale-
comunicativo e il sistema mentale-sensoriale.
Se lanima ha certe caratteristiche psichiche-energetiche, immaginiamo ad esempio che la nostra anima
abbia dei colori pi sviluppati di altri, ad es. il blu che il colore della mente, o il giallo-verde il colore
del cuore; o il rosso-arancione della pancia. E pu essere una forte pancia che catalizza il sistema del
foglietto embrionale basso, metabolico, oppure influenza e attiva un sistema nervoso pi sensibile e
intelligente, oppure stimola lo sviluppo emozionale di un grande cuore che bilancia i due elementi
polari, testa e pancia, con il foglietto medio. Lenergia dellanima non agisce materialmente ma
catalizza per risonanza e coerenza i codici genetici e cos va a stimolare questi due codici che in quel
momento si stanno unendo.
Quindi sin dallinizio lanima ha una base genetica fissa (costituzione generale, razza, colore, caratteri
genetici dominanti, ecc.) e una serie di caratteri personali (costituzione energetica-psichica, stimolazione
o inibizione di alcune funzioni neuro-psico-endocrine, ecc.)
A questa base naturale e psico-energetica si aggiunge il fattore casuale. Il bambino, come qualsiasi
macchina che esce da una catena di montaggio, pu subire dei difetti di partenza che non sono voluti, ma
che a volte sono tecnicamente inevitabili. Possono esserci dei geni che danno malattie genetiche, possono
avvenire delle mutazioni per radiazioni ionizzanti o sostanze radioattive (vedi i bambini deformi o
leucemici di Chernobil), oppure la mamma prende una rosolia e il bimbo nasce cieco, la mamma prende
una medicina come il Talidomide e la bimba nasce focomelica. Questo non un karma, un castigo divino
dovuto alle tue cattive azioni passate, ma una situazione casuale che pu accadere anche ad animali
innocenti. Allora, tu scegli dei genitori che hanno molto cuore, per entrambi hanno nel loro DNA un
gene recessivo dellanemia falciforme che ricombinandosi pu diventare dominante e manifestarsi nel tuo
corpo. Loro cos ti trasmettono una malattia ma questo Karmico? Lanima non pu scegliere tutto. E
come dire, quando tu scegli in generale una casa, che sia abbastanza grande e luminosa e non troppo in
centro. Poi non puoi scegliere i particolari, che gi esistono, i pavimenti, i colori delle maniglie, gli infissi
ecc. Scegli quello che c che ha certi pregi e necessariamente certi difetti. Allora, tu entri in questo corpo
e il corpo parte.
Le grandi scuole taoista, cinesi o tibetane dicono che nel momento del concepimento lenergia
orgastica, fisica, ma anche animica dei genitori, ed essa crea una forza di base della vita di questo essere
che ci sar e che continuer per tutta la vita. Quindi, a volte abbiamo persona che partono gi con una
forte carica, a volte invece abbiamo una carica debole. Pu essere una carica pi fisica, pi emozionale,
pi psichica o in alcuni casi anche pi spirituale. E pian piano comincia il percorso dentro lutero. Le cose
classiche che le persone raccontano nel livello uterino la relazione dopo i due mesi. Due mesi e mezzo
comincia a formarsi il sistema nervoso, il sistema sensoriale, e dai due mesi e mezzo in poi il piccolo
comunque comincia ad avere prima delle percezioni, chiamiamole, indirette e poi ce lha dirette, nel
corpo sensazioni di quello che lambiente fisico, emozionale e psichico della mamma.

Il cuore della Mamma la vita del bimbo
Quando un bimbo concepito ha la necessit di essere nutrito su tutti i sette livelli. Ha bisogno di
nutrimento fisico che viene dal canale ombelicale, ma ha altrettanto bisogno di nutrire il proprio cuore di
amore, di sentirsi accettato e desiderato dalla mamma. Se gi dai primi mesi di gravidanza la mamma
sempre depressa, triste, arrabbiata o ha degli incidenti, se non ha il tempo di ascoltare il bimbo nella
propria pancia, questo bimbo nascer con una chiusura pi o meno grave del cuore e del livello
emozionale. Non che non abbia un cuore, ma il suo cuore verr fortemente ostacolato. Se questa anima
aveva un cuore poco sviluppato, pi di tanto non gli interessa; se, invece, era unanima evoluta ed aveva
grande bisogno di amore questo creer un blocco, un ostacolo nella sua vita futura. Ricordiamo che il
cuore anche il centro fisico dellidentit, della coscienza di s, e per questo motivo queste
considerazioni sono particolarmente importanti.

Il periodo intrauterino
Roberto SASSONE
Il carattere di una persona il segno inciso e per Reich soprattutto il modo in cui un individuo s
potuto strutturare adattandosi allhabitat in cui progressivamente si formato. Il carattere reca anche in s
la difesa che lindividuo per sopravvivere ha strutturato in modo di rapportarsi alla realt; la difesa
funzionale alla sua salvezza ed il modo migliore in cui ha potuto adattarsi. Questo un altro discorso
molto importante, perch dalla modalit, dal come un individuo si manifesta nella relazione, noi possiamo
comprendere da che cosa si dovuto difendere e anche qual la potenzialit da sviluppare, allentando la
difesa che stata funzionale alla protezione in quel determinato momento della sua vita.
Per, noi normalmente quando ci riferiamo al carattere pensiamo alla parte pi evoluta di esso: al modo di
comportarsi, di rapportarsi, alle modalit con cui agiamo e quindi anche allemotivit che manifestiamo,
al tipo di emozioni che ci concediamo. Secondo questa definizione, visto che il carattere si struttura nel
ns. corpo, perch noi abbiamo tutta la relazione con la vita attraverso limpatto fisico e quindi emotivo,
questo impatto lo abbiamo dal momento del concepimento fino alla morte. Quindi, possiamo
incominciare a parlare anche dellintrauterino ovvero lindividuo comincia ad esistere nel momento in cui
lo spermatozoo e lovulo si incontrano. C questo piccolo grumo di cellule in relazione con una parete
che lo definisce e il tipo di relazione anche se non una relazione consapevole determina gi il suo
modo di funzionare. Ecco perch importante comprendere il tipo di madre che la persona ha avuto, ma
non tanto per laspetto psicologico, ma proprio per caratteristiche fisiche, energetiche ed emotive. Cio,
che habitat consentiva al feto questa madre? Era una madre depressa, con poca vitalit, ansiosa, oppure
una madre sovreccitata, con una struttura molto rigida, che ha un accumulo di energia molto forte, una
madre con attacchi di panico, una madre psicotica? Tutto ci ci d la possibilit di vedere il quantum
energetico di base che presente nel big bang dellincontro dello spermatozoo e dellovulo e di osservare
se il feto cresciuto in un utero ricco di energia vitale oppure no.
Detto questo, ecco perch importante anche comprendere la relazione tra i coniugi, cio il modo in cui
si strutturata la relazione tra il padre e la madre, che non d soltanto la capacit di comprendere le
successive fasi evolutive dellindividuo, ma d anche il senso di una qualit eventuale che pu avere
questo feto. La relazione tra padre e madre non la dobbiamo vedere soltanto come la relazione tra due
individui, come relazione psicologica-emotiva e basta, ma c anche la qualit interiore. Ovvero, ci pu
essere una madre o un padre che pur avendo una serie di situazioni nevrotiche, per hanno una qualit
interiore, unanima, una qualit sottile di buon livello e che quindi passano, al di l della modalit
strettamente psicologico-emotiva, un contenuto spirituale. Anche la qualit animica dei genitori si
trasmette esattamente quanto la qualit o la disfunzionalit psicologia, energetica, ecc.
Voglio quindi sottolineare che importantissimo porre lattenzione sul Cuore della persona che viene da
noi. Ci si pu trovare di fronte a persone con una storia veramente disastrata. Mi viene in mente una
donna con una madre alcolizzata, violentata ripetutamente dai sei, sette anni da uno zio, il padre la
chiudeva di giorno in uno stanzino buio con i topi, una donna che poteva diventare facilmente
schizofrenica o autistica. Chiaramente cera in lei un grande rifiuto della sessualit, perch ovviamente
viveva lo schifo della violenza subita. Era cresciuta poco in altezza e in pi era grassottella e sgraziata.
Non era un fatto genetico: era tutta compressa per riuscire a resistere a questa vitaeppure era
bellissima!!! Ho scoperto sin da subito lavorando con lei che aveva unanima meravigliosa, senza
esagerare. Era una persona che bastava tu le aprissi la possibilit di sentire la sua dimensione interiore,
che immediatamente qualcosa in lei si apriva. Avevo la sensazione che in lei ci fosse una potenza pronta
ad emergere. Questa persona ha sviluppato nel giro di tre anni - su un altro si sarebbe dovuto lavorare
molto di pi - una spiritualit, una comprensione che lha aiutata a sciogliere e ad affrontare questi traumi
pesantissimi che, secondo me, non avrebbe mai potuto affrontare, usando soltanto gli strumenti
psicologici. Lei, invece, ha usato la potenza della sua anima individuale che io chiamo il centro psichico
(usando il linguaggio di Aurobindo), per reggere ed elaborare questa storia cos pesante.
Perch faccio questo discorso che sembra un po campato in aria? Sostengo che soltanto un operatore
olistico o anche uno psicoterapeuta a orientamento transpersonale o comunque con unesperienza
interiore pu aiutare una donna cos. Da noi verranno, anche un po per contagio, persone un po
particolari. Ve ne accorgerete. Per una questione di empatia e di trasmissione di ci che noi siamo
veramente, si avvicinano a noi delle persone che ci chiedono qualche altra cosa, delle persone che hanno
s bisogno di lavorare sulla loro struttura caratteriale, ma per loro tutto questo anche unoccasione di
risveglio interiore. Vogliono avere la possibilit di contattare il livello del cuore, ma attenzione! Non il
livello del cuore esclusivamente emotivo, ma quello che sta dietro pi profondamente, cio il contatto con
la propria anima. Il contatto con la propria anima la percezione di esistere. Allora, noi possiamo aiutare
queste persone moltissimo se abbiamo unattenzione particolare a questo tipo di Presenza, se ci
mettiamo in contatto empatico con questa presenza profonda che ci chiede al di l delle parole di essere
riconosciuta.

La densit energetica
Luisa BARBATO:
Volevo fare un discorso sulla densit energetica che la scuola reichiana condivide. Lunione tra il padre e
la madre non solo unisce le loro cariche energetiche distinte, ma la loro interazione definisce qualcosa che
viene considerata la carica energetica, cio un quantum energetico che viene stabilito alla nascita e che
immodificabile, non si ricarica.

Nitamo MONTECUCCO:
S, lo si colloca nel I chakra o per i cinesi tra i due reni, e viene chiamato il Ming Men la porta della
vita che si riflette a livello del I Chakra. Sono le pile della vitalit che continueranno per tutta la vita.

Luisa BARBATO:
Ed un qualcosa su cui nessuna psicoterapia potr agire e neanche quelli che lavorano sul corpo potranno
agire. Ed , tra laltro, una delle cause principali, una delle condizioni perch ci sia un sistema psicotico,
perch le persone psicotiche hanno questo deficit, questa mancanza di quantum energetico. Sono persone
che noi definiamo con una bassa densit. Questo, per, non vuol dire che poi la persona non sviluppi in
fasi successive nella vita magari una struttura di copertura da dare limpressione di essere forte, rabbiosa,
incisiva. In realt se poi si va a vedere c un deficit cos profondo che si struttura a livello di vita
prenatale. E proprio in questa relazione estremamente primaria con la madre, cio questa carica bassa
perch la madre durante la vita di tutti i nove mesi non passa un sufficiente quantum energetico, la
probabilit che il bambino venga con questo vuoto di base altissima. Non recuperabile questo deficit
energetico, si pu provare a compensarlo.

Nitamo MONTECUCCO:
Si pu avere una debolezza di un organo che per pu andare avanti lo stesso (ad esempio c chi ha le
anche deboli). Per, la considerazione di base che nelle gravi mancanze, allatto del concepimento i due
genitori non stavano bene: lei soffriva o aveva subito una violenza o non volevano un figlio, o lei
rimasta incinta a non lo voleva n lei n lui, oppure lei lo voleva e lui non lo voleva, stavano male.
Secondo, la mamma durante la gravidanza non ha avuto contatto con la propria pancia, non voleva un
figlio, non era desiderato. Tutto questo porta da un lato una mancanza energetica di fondo, per cui il I
chakra, il rinforzo primario fisico viene a mancare, c una debolezza di fondo.
Il II livello, che importantissimo soprattutto in quel momento, quando lanima sensibile di una persona
avendo bisogno di quel nutrimento di amore o di riconoscimento ancora pi profondo, quando non lo
riceve, va in una situazione di grandissimo disagio. E come se non avesse il diritto di esistere. Non ha lo
spazio, non gli viene dato n fisicamente n emotivamente n spiritualmente il diritto di esistere e, quindi,
ha una serie di buchi.
Ho avuto persone che sicuramente il padre e la madre stavano bene insieme e quindi avevano un corpo
fisico che teneva, ma erano magari il terzo figlio non desiderato, o il primo figlio non voluto perch non
erano ancora sposati. Quindi, in questi casi c una debolezza del senso dellidentit sul cuore e sulla
presenza profonda che enorme. Quello che ha detto Roberto importantissimo. Ad esempio noi
possiamo avere dei casi gravissimi, casi intermedi e casi dove c questo buco ma che non cos grave.
Ma soprattutto nei casi intermedi o borderline, a volte il solo esercizio terapeutico non sufficiente. Noi
dobbiamo andare a ripescare e a sviluppare nella persona il senso della presenza dellidentit e farle
sentire che comunque lei unanima adesso al di l di quello che successo, perch questa forza (spesso
anche la spiritualit come dio o forze pi grandi di noi con cui noi siamo intimamente e profondamente in
contatto) ci d un punto di riferimento forte che ricrea quel centro di identit che durante il concepimento
o la gravidanza non c stato. E quindi permette di recuperare un momento che pu essere veramente un
momento critico.

Traumi e tensioni intrauterine
Roberto SASSONE
Allora, provo a dare una chiave complementare per quanto riguarda lintrauterino. Ovviamente a questo
riguardo accadono delle cose e quando accadono possono essere molto forti e possono segnare dei traumi.
Da una parte, lhabitat che densit energetica ha? Quindi, il tipo di situazione energetica della madre, il
tipo di tematiche che ha ci d unidea. Ma se vogliamo poi collegarci con gli aspetti pi evidenti che
scandiscono il percorso del feto sicuramente una delle cose pi grosse che possono accadere quando
nella madre ci sono delle minacce di aborto. Oppure, addirittura, madri che tentano di abortire, perch
non desiderano questo feto.
La situazione che abbiamo descritto ovviamente per il feto una minaccia di morte, A questo punto
dobbiamo ricordare che i due movimenti complementari dellessere vivente sono la contrazione e
lespansione. Quindi, la contrazione fondamentalmente legata alla difesa, alla paura, come se uno
cercasse di fare corpo con se stesso, e lespansione legata al piacere. Nel ritmo della vita queste due
pulsazioni devono essere complementari per dare movimento alla vita stessa. Se c un trauma molto
grosso, esso va a segnare la struttura dellindividuo con una contrazione che rimane incisa nella memoria
del corpo, Allora, una minaccia di morte in un feto che non ha ovviamente ancora la consapevolezza di s
e, quindi, non ha la possibilit di elaborare il vissuto traumatico, un segno inciso molto forte. Ci si porta
dentro un riverbero molto forte di morte. Per, vediamo laspetto positivo di tutto questo.
Si visto che persone che hanno nella storia dellintrauterino traumi di questo genere, sviluppano anche
come necessit potenziale una forma di allarme che per diventa anche una grande sensibilit a cogliere i
pericoli. Proprio perch in loro, dentro, profondamente, c stata la necessit di difendersi da questa
minaccia, hanno acuito poi con lo sviluppo psichico successivo, quando sono nati, una grossa sensibilit a
cogliere le cose. Quindi, direi che laspetto positivo che le persone che hanno avuto questo tipo di
trauma intrauterino sviluppano una capacit che diventa quasi intuitiva di cogliere il pericolo nella vita.
Sono persone che riescono a cavarsela, sono persone che proprio per questa sensibilit riescono a
muoversi e vivere in dimensioni che per altri sarebbero pi difficili. Quindi, non sottovalutiamo o
dimentichiamo l aspetto positivo. Ci dimostra che ogni trauma pu essere adoperato come lezione di
vita. Ed altrettanto importante latteggiamento delloperatore che pu o soltanto sottolineare laspetto
dellombra in una chiave esclusivamente patologica, oppure pu andare ad esaminare e sottolineare
laspetto dellombra come possibilit per sviluppare la qualit che quellombra mette in evidenza. Penso
che questo sia un buon taglio per affrontare la patologia.
Cerchiamo di lavorare su quello che c e in tutta semplicit, di non fare troppe interpretazioni in quanto
operatori olistici, perch allora si rischia di creare un codice, un sistema rigido. Il sistema invece, deve
essere molto flessibile per dare la possibilit di includere una serie di esperienze che non rientrano nel
sistema.
Allora, un sistema forse pi utile per uno psicoterapeuta anche se pericoloso. Io direi che per un
operatore che legato pi allascolto che alla presenza importante che quello che c, che viene
manifestato come tematica, sia vissuto come una possibilit per laltro anzich entrare
nellinterpretazione di cosa pu significare a livello del profondo. Poi, se una qualit dellanima, quella
parla da s. Noi non che possiamo fare molto. Se c una qualit dellanima, ognuno di noi ha una sua
potenza, una forza archetipica propulsiva fortissima che gli viene in aiuto.

Nitamo MONTECUCCO:
Infatti, lanima si porta dentro larchetipo dei sette chakra. Noi abbiamo definito anima come linsieme di
tutte le energie coscienti, di tutti gli spiriti degli organi e al centro c questa parte profonda che
chiamiamo proprio spirito che ha una natura transpersonale. Per, finch rimaniamo nella natura
personale tutte le cose che ci succedono nutrono o impoveriscono lanima.

Roberto SASSONE
La raccolta dei dati per un operatore molto importante, perch lanamnesi del cliente non deve essere
usata a scopo psicoterapeutico, ma deve dare la visione dinsieme delle varie fasi di sviluppo
dellindividuo e deve essere molto accurata proprio perch si ha lindicazione di quello che accaduto
nelle tappe fondamentali della vita. Ecco perch vi utile chiedere sullintrauterino; anche se non lo si
pu ricordare, per il cliente pu fare unindagine successiva, parlando con la madre o con altri familiari.

Il contatto o il non-contatto intrauterino
Nitamo MONTECUCCO:
Desideravo dirvi una cosa che riguarda lintrauterino che vi servir e su cui lavorerete tantissimo. La cosa
pi facile che accade a livello intrauterino - partendo da due genitori che comunque vogliono il figlio, che
hanno qualche problema generale pi o meno normale - che la mamma non ha contatto con il proprio
corpo e quindi con il bimbo o la bimba. Io ho visto tantissime mamme che sono venute con la pancia di 4,
5, 6 mesi, che non si toccavano mai la pancia o non si mettevano in ascolto con il bambino. A questo
proposito prendendo ad esempio la civilt indiana, ci sono uninfinit di pratiche di massaggio della
pancia, i canti (c un libro bellissimo di Leboyer sui canti indiani delle mamme al proprio figlio).
Quando mio figlio era nella pancia la massaggiavo, ridevo, cantavo, parlavo. E chiaro che non gli arriva
la parola, gli arriva la vibrazione. Questo un grandissimo nutrimento che tutti i popoli primitivi hanno
capito e che da noi esiste molto poco. Esiste per le mamme rare che vanno a fare i corsi pre-parto, dove
gli insegnano un minimo di contatto. Allora, la mamma che non ha contatto, il bambino non riceve il
contatto e quindi come isolato. Questo uno dei casi pi semplici.
Il secondo caso pi semplice la mamma che non ha contatto con il corpo perch troppo tesa: lavora,
sempre nella testa, ha mille preoccupazioni e anche se ama il suo bimbo come se trascurasse il suo
corpo. La base della meditazione il profondo rilassamento. Senza un profondo rilassamento del corpo
noi non possiamo arrivare ad una forma di meditazione profonda. Quindi, una delle cose che voi potete
certamente capire e su cui potete operare il MATERNAGE. Noi abbiamo strutturato il maternage con
un semplice esercizio in cui si prende la persona con le gambe allargate, le si appoggia la testa sulla
coscia mentre accovacciata, la si abbraccia come se fosse la vostra grande pancia e la si comincia a
coccolare cantandole una ninna-nanna. Le persone che hanno avuto una mamma che si rilassava nella
pancia, mollano la testa ed entrano istantaneamente in una sorta di sonno/rilassamento profondo, si
lasciano andare. Le persone, invece, che avevano una mamma molto di testa e poco nella pancia, non
mollano.
Questo semplice esercizio fa ritornare in un clima in cui il bambino piccolo protetto, amato e dove non
ci sono preoccupazioni n problemi n tensioni. Le persone vivono questo spazio che dovrebbe essere lo
spazio reale intrauterino di base, dove la mamma si concede una grande pienezza e gioia e dove il
bambino se la gode e vive una sorte di Eden. E una situazione di grandissimo piacere che ogni giorno le
persone possono riprovare: ogni volta che vanno a letto, ogni volta che si rilassano cinque minuti e
rientrano in quello spazio intrauterino se lhanno gi conosciuto, altrimenti glielo potete insegnare voi.
Questo solo positivo, non porta alcun tipo di alterazione particolare e praticamente gli si pu insegnare
entrando dentro nella pancia. Gli rifate rivivere la mamma (vi sar insegnato come estendere la vostra
energia, perch fondamentale non farlo con la testa): entrate dentro la vostra pancia come se lenergia di
pancia abbracciasse tutta la persona, tutto il corpo della persona e attraverso questo semplice movimento
che induce il sonno induce le onde lente del cervello riportandole cos a rivivere il periodo positivo
dellinfanzia o a recuperare se ce n stato poco. Quindi, si estende tale esperienza e la si fa ritornare ad
una delle esperienze di base della loro vita.

Roberto SASSONE
Il contatto definisce lindividuo. Attraverso il contatto si comincia a strutturare lindividualit. Non
stiamo parlando del discorso pi avanzato dellindividualit dellanima, ma stiamo parlando della
persona. La persona cresce, si sviluppa allinterno della madre e ci che fondamentale che il
riconoscimento dellaltro passa attraverso il contatto. Infatti, nella maggior parte dei disturbi della
personalit, c un grande disordine nella percezione della propria identit perch c un grande disordine
del proprio contatto. Questo contatto non stato dato e non stato preso.
Il contatto qualcosa di pi del toccare, perch dobbiamo ricordare, nellottica del discorso che stiamo
facendo, che il nostro corpo non finisce ovviamente dove finisce la pelle. C il corpo energetico che
normalmente si pu chiamare eterico che lemanazione energetica del corpo fisico. Poi c il corpo
astrale che il corpo emotivo, e altri corpi ancora, ma questi due livelli passano continuamente nella
relazione. Lincontro tra due persone avviene prima con questi due corpi, poi con il contatto fisico per cui
importante essere consapevoli come operatori di questo fenomeno. Lassetto, la posizione, la presenza e
le emozioni che ha loperatore determina e influenza il riconoscimento o meno del cliente che ha di
fronte. Quindi, non un atteggiamento esteriore la benevolenza o laccoglienza e loperatore non pu
improvvisarlo, ma deve essere un reale accoglimento.
Il contatto definisce lidentit dellego e ricordiamoci, che per tutti i processi successivi di sviluppo una
buona identit dellego, cio un equilibrio della struttura della personalit complessiva dellindividuo, la
base su cui poggia e prende forma un autentico e reale percorso spirituale. Se vogliamo perdere lego- che
il nostro progetto di ricercatori, prima dobbiamo avere un ego armonico. Se non abbiamo unarmonia
nei nostri sottosistemi ovvero il rettiliano non in armonia con il limbico, il limbico non in armonia con
il corticale e quindi questi sottosistemi non hanno una relazione di collaborazione, lo sviluppo spirituale
pu avvenire in maniera alterata o sproporzionata rispetto la struttura di contenimento dellindividuo.


Il primo blocco psicosomatico: la percezione intrauterina di non essere amati
Nitamo MONTECUCCO
Vorrei aggiungere qualcosa a livello intrauterino. Le persone che hanno unanima molto sensibile e non
ricevono, gi a livello intrauterino in una normale gravidanza sufficientemente la percezione del cuore
della mamma o il suo piacere/ benessere/ presenza, lo percepiscono immediatamente.
Una volta, lavorando su una paziente che aveva avuto una mamma molto nevrotica, quando lui entrava
nello spazio intrauterino, lui doveva difendersi. Tutte le emozioni negative della mamma ansia, tensione
gli arrivavano e lui andava in una reazione non psicotica, ma sicuramente nevrotica di chiusura e
protezione psichica. Si doveva stringere dentro il suo uovo per non farsi arrivare tutte le emozioni
negative dalla mamma. Al contrario, alcuni sono gi in uno spazio orale, per cui sono l con il cuore
aperto: ogni tanto gli arriva un po damore e poi non ne arriva pi e gi nellutero hanno delle aspettative
o a volte una frustrazione. Se la persona ha un cuore non particolarmente sviluppato pu andare in
reazione.
Ho avuto delle persone adulte che mi hanno raccontato che da bambini piccoli hanno immediatamente
rifiutato il latte della mamma. Erano gi arrabbiati quando sono usciti. A volte possono esserci tantissimi
motivi: lodore della mamma, il sapore del latte, lalito o il sudore puzzolente o anche un incompatibilit
tra madre e figlio. Quindi, c un vero e proprio rifiuto da parte del bambino della propria mamma. Noi
dobbiamo vedere questo stato di difesa che avviene gi a livello intrauterino e lenergia psichica della
mamma non c. O il bambino egoico e non riceve quello che vuole dalla mamma e si arrabbia. E
molto reattivo sin dallinizio. A volte vedete delle mamme che sono molto amorevoli, ma un po ansiose
o angosciate e il bambino le rifiuta pesantemente. Quindi, c la relazione, ma il bambino ha pi una
reazione che non lamore e laffetto se no in quel caso l sarebbe diventato pi un orale che non un
reattivo.
Per quanto riguarda la mancanza di lattazione ci possono essere molti motivi, Il primo che la mamma
molto nella testa e non nel cuore.

Luisa BARBATO
A questo si aggiunta una spinta da parte delle case farmaceutiche sul latte artificiale specialmente negli
anni 60, 70 e poi c stato un blocco. Ciononostante non riuscite trovare una clinica o un ospedale in
Italia dove, malgrado la mamma sia pronta o quasi per allattare, non gli infilino un biberon di latte in
bocca. E c lo sponsor della casa farmaceutica che finanzia le cliniche e gli ospedali se loro seguono
questa prassi. Succede in effetti che la mamma non pronta subito per cui possono passare anche
quarantottore finch non scende la montata lattea. Il bambino ce la farebbe anche senza, senonch si
mette in moto il meccanismo ansiogeno per cui il bambino deve assolutamente mangiare e non pu
aspettare le 24 ore, per cui nel frattempo lo abituano al biberon. Il problema che dopo bisogna fare un
processo inverso per riportarlo al seno.
Alla fine noi abbiamo tutta una serie di problemi orali e digestivi o intolleranze alimentari.

Il parto e la drammatica situazione di molti reparti di ostetricia
Nitamo MONTECUCCO
Riprendendo i motivi principali della mancanza di lattazione, il primo che la madre non abbastanza
nel cuore ed tutta nella testa. Di questo sono molto corresponsabili gli ospedali che spesso trattano le
donne con durezza e regole rigide, e a volte con una sorta di vero e proprio terrorismo psicologico, dove il
medico simpone con arroganza tecnica e scientifica sulla madre, che non pi in grado di essere in
contatto con la propria sensibilit e intuizione femminile, non libera di esprimersi. Questa violenza
arriva alla mamma, la fa rientrare completamente nella testa, la fa entrare in uno spazio gerarchico di
potere - il dottore sa tutto, tu non sai niente, tu ti devi fidare e gli devi ubbidire - e quindi la manda
completamente fuori dal suo centro pancia/cuore che materno, facile, istintivo, intuitivo, libero. E tutto
rigido. E un delirio. Tutto questo lo paga il bambino, lo paga la mamma che diventa tesa e perde il latte,
lambiente sterile non morbido, non c supporto delle donne.

Luisa BARBATO
S, basterebbero dei piccoli aggiustamenti, un minimo di assistenza umana, basterebbe qualcuno che ti
accanto e si prende cura di te finch non si assesta tutto. Non occorre tanto. Alla fine sono delle cose
molto semplici, ma fondamentali.
Vorrei anche passare ad un tema preciso e importante di cui si parla molto poco ed quello dei parti
prematuri. Per parti prematuri sintendono i parti in cui la decisione di nascere non viene presa dal
bambino, ma viene presa dallquipe sanitaria. Questa diventata una piaga sociale.
Secondo il percorso naturale ad un certo punto, giorno pi giorno meno, il bambino rilascia un ormone
che d gi lanticipo alla mamma che sta succedendo qualchecosa. La mamma risponde con un secondo
ormone, c uno scambio ormonale per dire va bene, il momento, a cui segue tutto il processo delle
doglie e cos via.
Ora, noi non sappiamo quando esattamente quel momento. Ripeto, in uno stato naturale il bambino a
decidere. Ora, questa cultura non per niente rispettata, per cui prevale il fatto che bisogna programmare
il giorno o perch c un parto cesareo o poich i parti tendenzialmente avvengono di notte fuori turno del
personale medico o si prospettano di avvenire durante i weekend in assenza dei medici, si preferisce fare
uniniezione di ossitocina e si anticipa il parto nelle ore di lavoro. Oppure, c questa situazione
ansiogena, per cui appena superato esattamente il termine - in realt si potrebbe andare avanti altre due
settimane inizia tutta una serie di controlli e alla fine si forza con lossitocina.
Dal punto di vista psicologico questo fatto non neutrale, per cui una nascita prematura in cui il bambino
non pronto e viene improvvisamente spinto fuori gli provoca una situazione di allarme. Ad esempio c
unipotesi per cui molte depressioni acute sono collegate a questidea della nascita forzata che
provocherebbe un notevole calo di energia al bambino poich si trova impreparato.

Nascite premature o forzate

Nitamo MONTECUCCO
Lo confermo. Quando noi facciamo i rivissuti del parto abbiamo due situazioni classiche da parte del feto.
Uno, voglio uscire, non ce la faccio pi a stare qua dentro! Fate presto, lasciatemi uscire! e due, non
voglio uscire, la mamma mi butta fuori. Sono situazioni molto comuni e vissute con precisione. In realt
linterferenza pu avvenire da tutte due : se la mamma molto matura e pu emettere questo ormone
anche se non c un equilibrio con il feto.. Normalmente, nella legge naturale degli eventi dovrebbe
esserci questo accordo. A volte nonostante il feto maturo, psicologicamente proprio perch non ha avuto
abbastanza accoglimento e non si sentito forte, viene buttato fuori. Nelle matrici perinatali di Groff c
questa analogia molto forte: se uno ha vissuto bene lintrauterino, questa esperienza come un ritorno
allEden, come una situazione ottimale di simbiosi, di fusione con il tutto che poi gli rimane, a volte a
cui lui tende.

Luisa BARBATO:
Daltra parte questo processo della nascita e dellespulsione viene vissuto come un momento caotico
tremendo per cui la nascita pu essere vissuta come una vera e propria cacciata dallEden. Ci lascia una
sensazione di non essere amati, di essere fortemente rifiutati. La cosa tremenda che bisogna fare una
vera e propria battaglia per avere la naturalit. Posso testimoniare in prima persona la forzatura subita dal
mio medico che voleva far nascere mia figlia con un anticipo di ben dieci giorni. Cosa che io rifiutai.

Roberto SASSONE
Allora, riprendiamo il principio che abbiamo assunto, ovvero che il tipo di esperienza che ogni individuo
ha con laltro da s d unimpronta specifica di come esso si relaziona con lesterno. E, quindi, sono
importanti i passaggi da una fase allaltra. Il parto il primo grande momento della separazione. E
una cosa banale, ma fondamentale, perch l c realmente unuscita da qualcosa. Si cambia
completamente stato. Innanzitutto, ricordatevi che si passa alla respirazione polmonare e quanto pi
stata faticosa e spaventosa per il neonato questa uscita, tanto pi si fissa nel soggetto una modalit di
questo passaggio. Ci significa che il come ci separiamo alla nascita d limpronta al come ci separeremo
nella vita. Molte difficolt di separazione, ad esempio nelle coppie, sono ben determinate da
quellimpronta fondamentale della prima separazione. Poi, ci sar la separazione dal capezzolo (lo
svezzamento), poi ci sar quella edipica anchessa molto importante. Quindi, noi abbiamo gi tre
indicazioni che ci possono dare indicazioni su come ladulto che abbiamo di fronte come cliente si
orienter nella sua vita.
Per quanto riguarda il parto diamo per scontati i traumi della nascita: la grossa fatica del nascere quando il
feto si trova incastrato nellutero, oppure quando ha il cordone ombelicale attorno al collo che lascer
nella persona il ricordo dellesperienza di soffocamento che potrebbe costituire il terreno su cui si instaura
la claustrofobia e la sensazione di restare imprigionato, non solo realmente parlando, ma anche
metaforicamente. i presupposti di claustrofobia, del sentirsi imprigionati. Sul piano psicologico ci
corrisponde alla tendenza a sentirsi soffocati nelle relazioni affettive o nel lavoro. Se una persona si porta
dentro p.es unesperienza di soffocamento e di costrizione, questo spesso un deterrente importante che
sviluppa il desiderio di uscire dalla propria gabbia. E proprio quellesperienza negativa di essere rimasti
incastrati che sviluppa allinterno della persona unaspirazione o un desiderio di riuscire a respirare, di
riuscire a rompere la chiusura, e diventa lo strumento e linizio di un percorso di evoluzione e di
trasformazione.

Nitamo MONTECUCCO:
Prendiamo un bambino di un parto normale. Se lui gi nellutero ha un sufficiente I chakra e quindi
reattivit, una sufficiente forza interiore, passa una prova che lo rinforza nellavercela fatta. Se, invece, il
bambino gi dentro la pancia ha ricevuto poca attenzione e poca energia fisica vitale primaria, questo pu
essere vissuto come una morte gi allinizio della vita e quindi si chiude ancora di pi. Noi possiamo
vedere dalla forza interna della persona come quellevento pu alterare a volte la percezione stessa della
vita.
Chi ha fatto respiro con me avr visto quanto a volte il respiro della nascita apre delle paure di respiro e di
vivere che sono degli imprinting che lo segnano nella totalit della sua esperienza.
Quindi, ripeto, lenergia primaria del corpo fisico del feto e lenergia del cuore (nel senso anche di
sicurezza) danno una forza che spinge lindividuo ad andare avanti nella vita con tutte le difficolt, perch
fondamentalmente c una gran voglia di vivere. Mentre una persona i cui genitori gli hanno dato meno
carico e meno amore o meno intensit dentro, lo stesso parto difficile lo segna.

La fase orale
Roberto SASSONE
Parliamo adesso della fase orale. Puntualizziamo un aspetto di cui ha parlato gi Nitamo Montecucco ieri.
La fase orale significa fondamentalmente il momento della nutrizione in cui il bambino attiva il riflesso di
suzione che un riflesso spontaneo senza il quale non potrebbe succhiare. Da non dimenticare che lo
stesso riflesso di suzione stimola ulteriormente il capezzolo della donna a produrre latte, il che dimostra
che c anche qui una comunicazione tra madre e neonato. E chiaro che fondamentale che ci sia un
allattamento con il latte naturale che contiene tutta una serie di sostanze che favoriscono lo sviluppo delle
difese immunitarie; per che sia anche chiaro che non esclusivamente la saziet alimentare a soddisfare
il neonato. Il capezzolo anche dispensatore di contatto e di energia della madre. In questo contatto c la
comunicazione vera tra madre e figlio, la relazione di fiducia e di riconoscimento, le radici su cui si
struttura lidentit del bambino. Da qui si deduce che la vera carenza nella fase orale, oltre ad essere
quella del non allattamento, soprattutto la carenza di presenza della madre. Una madre che non sente il
suo corpo, pur avendo tanto latte, non trasmette calore, che non soltanto fisico, ma quello che Reich
definisce la pulsazione vitale trasmessa nel corpo energetico del neonato e che attiva ulteriormente la sua
vitalit. Quindi, tutte le carenze fondamentali di questa fase hanno alle spalle la mancanza di contatto cos
come noi labbiamo definito. Nella fase orale ci pu anche essere non solo un difetto, ma anche un
eccesso: molte nevrosi sono causate dal troppo e non dal troppo poco. Una madre ansiosa che ha la
necessit ossessiva, principalmente per se stessa, di rassicurarsi sulla salute del neonato pu essere una
madre profondamente invasiva. Pu dargli troppo spesso il capezzolo e dargli da mangiare anche quando
il neonato sazio e stargli troppo addosso, cusandogli un senso di soffocamento.
E importante definire queste due modalit: la modalit per difetto e per eccesso. Se ci troviamo di fronte
a chi carente, dobbiamo essere aperti alla donazione e aiutare laltro ad essere capace di prendere. Una
modalit per eccesso del paziente, invece, innanzitutto determina una struttura reattiva che mette le mani
avanti, che dice non mi invadere; molti operatori o psicoterapeuti o psicologi hanno questo difetto
fondamentale che la necessit di rassicurare se stessi, aiutando laltro. Quindi, vogliono vedere il
risultato e vogliono strafare. Il che impedisce al paziente di vivere anche lesperienza fondamentale del
riuscire a trovare le chiavi per uscirne fuori. Guai a non capire che c un individuo di fronte a noi che
essendo stato asfissiato dal troppo amore ha bisogno, al contrario, che loperatore o lo psicoterapeuta
tratti questa tematica dandogli la possibilit di sentirsi libero.
Uscendo dal discorso strettamente orale, il come ci si relaziona diventa un come che si manifesta con la
stessa modalit ripetitiva nelle varie fasi di sviluppo successivo: p.esempio il come uno sceglie il lavoro o
il tipo di struttura conosciuta in cui egli sceglie di rimettersi perch d maggiore sicurezza. Questo ci aiuta
ad affrontare il qui e ora del cliente, perch, non scordiamolo, come operatori lavoriamo soprattutto nel
presente. Quindi, il sapere oltre al qui e ora del cliente anche il suo come ripetitivo nel presente ci aiuta
a dare una chiave interpretativa per fargli vedere meglio che proprio il suo come che gli impedisce di
uscire da una certa situazione. Poi, il modo in cui ci uscir potr far parte o di una sua esperienza o un
approfondimento terapeutico a cui potremmo orientarlo. La nostra funzione di dirgli guarda e vedi
questa cosa, questo lo ripeti puntualmente in tutte le situazioni che si assomigliano.

Limprinting: il principio del condizionamento
Nitamo MONTECUCCO:
Riprendendo il concetto di imprinting. Limprinting stato scoperto dal premio Nobel, Konrad Lorenz,
etologo, che osserv come unanatra appena uscita dalluovo identifica come mamma la prima figura
animale che vede vicino a s. Lorenz si mise vicino alle uova che si schiudevano e divenne cos la
mamma delle anatre appena nate: lo si vede in numerose immagini che nuota nel lago con le anatre
dietro che lo seguono in fila. Questo limprinting: una logica di identificazione vitale per cui questa
la mamma.
Tutti gli animali superiori, mammiferi e uccelli, nei primi momenti della vita, mostrano una tendenza al
condizionamento e allidentificazione con strutture psicofisiche genitoriali.
Nel momento iniziale dellesperienza di vita, compresa anche la matrice prenatale fondamentale, le
logiche di vita dei primi giorni mesi e anche due,tre anni formano una serie di situazioni che sono
limprinting psichico di tutta una vita. Questo accade in tutti gli animali.

Dentro di noi abbiamo due forze giganti, una forza maschile e una forza femminile. Sono i due archetipi,
la dualit del Tao, la dualit della vita. Se allinizio la forza della vita ha quellimprinting, noi andremo a
riconoscere e codificare sulla nostra parte femminile, sul nostro cervello femminile quel tipo di energia
come lenergia di base. E codificheremo subito dopo il maschile sul padre. E chiaro che un imprinting di
una mamma che fa o non fa certe cose, che ti d amore o te lo toglie, che rigida o triste o amorevole, d
un imprinting che rimane come codice per tutta la vita. E rimarrebbe necessariamente quello per tutta la
vita se non fosse che lessere umano ha un codice psichico capace di ristrutturarsi, altrimenti non ci si
esce pi. Negli animali, se hanno un imprinting di un certo tipo voi non riuscite a toglierlo pi di tanto: i
cani bastonati quando li accarezzate sono tutti contenti, per basta un tono di voce pi duro vedete subito
la coda tra le gambe. E evidente il I chakra in chiusura e loro in un atteggiamento di richiesta di aiuto
che non glielo togliete pi. Oppure se sono cani aggressivi o hanno reazioni in suzione rimangono cos
tutta la vita: gli potete coccolare o dargli tutto quello che volete da mangiare, miglioreranno un pochino,
ma quella reazione ci sar sempre. Mentre, invece, nellessere umano noi riusciamo a modificare
lequilibrio psichico in modo funzionale e profondo per cui quel tipo di imprinting alla fine viene perso.
Questo perch noi facciamo sempre appello alla parte profonda, saggia e naturale, che attraverso il
processo di autocoscienza viene a emergere. Quindi, lautocoscienza la discriminante che ci permette di
superare limprinting. Dobbiamo ricordare due cose: uno, che abbiamo un cervello pi grande per cui
abbiamo una serie maggiore di aree associative. Secondo, che dato che abbiamo un imprinting molto pi
lungo e articolato, questo ci permette di modificare. E la coscienza che forma il cervello e gli d le
funzioni e non il contrario.
Vi do un esempio classico di una bambina americana di quattro anni che parlava regolarmente - con un
tumore nellemisfero maschile del linguaggio. I medici le devono togliere quella parte del cervello e lei
smette di parlare e sulla base della conoscenza di chirurgia oncologica dicono che se togli quella parte
lessere umano non parla pi. La bambina aveva quattro anni, per cui aveva ancora una certa plasticit
neurofisiologica. Poich lei voleva parlare nel giro di due,tre anni riusc a far funzionare lemisfero
opposto che non viene considerato area di linguaggio e ricominci a parlare. Se fosse successo, secondo
loro, a sette anni lei non ce la faceva pi, perch la struttura ormai troppo forte. In questo caso c
proprio unablazione di una parte del sistema nervoso; noi, invece, parliamo a livello funzionale di
imprinting, di associazioni e le associazioni possono essere modificate con un lavoro di consapevolezza.
Allora, a questo punto noi stiamo gi vedendo una serie di parametri adesso continueremo con altri
caratteri - ma i contesti di esperienza vitale per eccellenza, ci che abbiamo chiamato lasse renale, il I
chakra, il cervello rettile per eccellenza, il cuore, la psiche, le associazioni affettive vengono gi
codificate in questo modo con una serie amplissima di varianti per ciascuno di noi.
LEVOLUZIONE UMANA E LA FORMAZIONE DEI
CARATTERI


Il carattere schizoide: il distacco del corpo
Luisa BARBATO:
Prima volevo fare un breve inciso sulla clinica diagnostica relativa al periodo intrauterino: gravidanza,
parto, allattamento e svezzamento. Di solito noi psicoterapeuti nel nostro screening chiediamo
informazioni relative a tutte queste fasi, ma anche voi potreste chiedere qualche informazione su queste
fasi che sono importanti. Ricordate che in questa parte della vita maggiore stata la rimozione, minori
sono le informazioni che le persone hanno. Alla domanda com andata la loro esperienza vi rispondono
tutto bene. Poi, se uno fa unindagine pi approfondita emerge sempre qualcosa da elaborare.
Passiamo al carattere schizoide. Nella diagnostica della patologia come se ci fosse unasse che vede la
stessa caratteristica dal pi grave in questo caso la schizofrenia - al meno grave per cui ha un carattere
schizoide o dei tratti schizoidi. Anche se stiamo facendo delle semplificazioni in realt ognuno di noi
una manifestazione della coscienza, per cui ci sono moltissime variabili che entrano: la densit energetica
dei genitori, com stato il concepimento, la gravidanza, limprinting durante la gravidanza, eventuali
allarmi che la madre ha dato, se ci sono state minacce di aborto, esposizioni temporali diverse ad eventi
traumatici durante la gravidanza. Quanto pi lunga la durata di esposizione ai traumi tanto pi profondo
sar il segno lasciato nella persona. Le variabili sono moltissime ed molto importante non entrare subito
nella categorizzazione.
Tra le tante visioni molto diverse nella nostra concezione energetico-sistemica una situazione di allarme
che avviene in un periodo intruterino, ma che non cos prolungata e devastante, pu portare ad una
situazione schizoide. Schizoide vuol dire che c una separazione di una parte di s. Quindi, quando la
parte fisica e la parte emozionale non viene ben integrata. Nella persona schizoide la separazione avviene
soprattutto nella parte emozionale. Una persona schizoide si riconosce, perch una persona ritirata e
sente il corpo a pezzi.

Nitamo MONTECUCCO:
E come se quella matrice iniziale di cervello rettile, di I chakra di grounding, di fisicit fosse venuta a
mancare e come se lanima non fosse veramente scesa nel corpo che non si sentito nutrito, amato e
energizzato: come una persona che non realmente in s, un po staccata.

Luisa BARBATO
Spesso si ritira nella testa e diventa una persona che vive in un mondo tutto suo. Anzi, una persona che
sceglie deliberatamente di vivere in questo mondo interiore fantastico rifiutando il contatto con gli altri. Il
contatto con gli altri lo metterebbe di fronte al dover relazionarsi con tutti i suoi livelli: con la fisicit, con
lemotivit e con tutta la parte intellettiva. Questa persona non pu mettersi in relazione, perch laltro gli
fa da specchio e quindi vedrebbe nellaltro la propria separazione. Questa separazione inizia prima dal
corpo, poi nellemotivit e infine nella testa.
Non una persona psicotica. Quello che, per, si trova pi frequentemente il tratto schizoide. Le
persone presentano delle caratteristiche che rimandano allessere schizoide in compresenza di altri fattori.
Il tratto schizoide molto in espansione nella nostra cultura, perch la mancanza di integrazione viene
vissuta fin dal periodo intrauterino porta questa separazione e incapacit di sentirsi sia fisicamente che
emozionalmente. Quindi, suoi rapporti non sono veramente di contatto, pieni.

Nitamo MONTECUCCO:
Sono persone sfuggenti, non ci sono. Vedete gi nei loro occhi la loro identit mancante o la paura di
esistere o la sensazione di non aver diritto di esistere. A persone di questo tipo quando gli chiediamo di
sentire il corpo, loro non sentono niente. Allora normalmente gli facciamo fare le tecniche pi elementari
di massaggio, percezione del corpo, rallentamento, tanto amore anche se questa amorevolezza e cura e
passaggio progressivo ci mette tanto tempo. Non una cosa che succede in poco tempo, per anche con
un massaggio, con laffetto, con la percezione del corpo d dei risultati. E un lavoro fatto con profondit,
perch deve riaprire il senso dellesistere, della sua essenza e recuperare quello spazio mancante per poter
esistere e quindi si ritirato.

Luisa BARBATO:
La patologia schizoide sempre riferita ad un allarme minaccia di morte - che in questo caso si riferisce
al periodo prenatale. Tuttavia importante tenere presente che la patologia su tutti i livelli sempre
collegata alla paura, perch la paura che determina la contrazione. Infatti, molte tradizioni ???? dicono
quello che bisogna fare per recuperare la propria integrit e la propria ombra per entrare e diventare in
qualche maniera lo spettatore della propria paura, scendere nella propria paura. Questo fondamentale.

Nitamo MONTECUCCO:
Le persone che sono cos tenacemente nella testa e anche quando gli fai il massaggio non sentono
veramente il corpo, sono meccanici, sono tutti nella testa. In realt la paura porta un estremo disagio
nellentrare nel corpo, perch l rievocano una serie di esperienze emozionali molto dolorose come ad
esempio il non essere stato amato quando dovevano essere amati.

Luisa BARBATO:
Il termine paura un termine generale, perch sono molti tipi di paure. Nel caso di queste patologie sono
paure molto ancestrali, pi una paura di vivere, una paura che non ha una ragione, non collegata ad un
episodio: allarme primario incondizionato. Mentre le paure che si hanno nei livelli di sviluppo
successivi diventano molto pi circoscrivibili. Ad es, paure di episodi vissuti nellinfanzia, paura di una
situazione specifica che unaltra cosa da quello che si prova a livello prenatale.

Nitamo MONTECUCCO:
Anche nella patologia classica del masochista, che vedremo tra poco, essenzialmente una persona che
ha paura di sentire le energie forti primarie, una persona che si protetta (vedremo pure liter di
formazione di questa personalit), per diversa da quella paura pi profonda e pi assoluta del carattere
schizoide. E pi una paura pratica, l c stato un impedimento: mi hanno controllato, mi hanno detto
di non farlo e io mi sono abituato cos. Sotto c pi unemozione calda che raccoglie delle rabbie, delle
inibizioni, delle tensioni, ma pi umana. A volte sembra un blocco pi duro dellaltro, ma in realt pi
flessibile. Laltro richiede una presenza e un lavoro pi di profondit.

Il carattere orale: il buco affettivo
Luisa BARBATO:
Una cosa da tener presente che ormai non si riesce pi dare una definizione univoca. Ci sono delle
griglie, per lidea di fare una clinica della persona che sia multilivello e di tratti separati. Mi spiego
meglio. Loperatore dovrebbe chiedersi: Com stato lintrauterino di questa persona? Com stato il
parto? Com stato lo svezzamento? Com stata la fase anale, edipica, ladolescenza e cos via? Ogni
fase di sviluppo ha una sua qualit, una sua caratteristica e linsieme di questi tratti d unidea di com la
struttura di quella persona. Ad esempio se una persona ha avuto una fissazione prevalente in fase orale
vuol dire che il parto andato tutto bene, ma poi non ha avuto l allattamento oppure la madre che era
ansiosa gliene dava molto, questa persona molto nella bocca per cui si dice che il tratto orale
prevalente. Potrebbe, per, benissimo essere che una persona con un tratto orale prevalente - che
collegata sempre con un situazione di richiesta e di energia bassa - magari poi ha avuto un rapporto
edipico con la madre di grande conferma e accettazione per cui sviluppa una struttura esterna molto
seduttiva e affascinante, abbiamo un tratto isterico di copertura con sotto unoralit. Quando togliamo
questo tratto di aggancio alla sessualit troviamo una persona richiedente, una persona orale, perch il suo
tratto in realt loralit che viene compensato. Quindi, c tutta una mappa pi complessa che
sicuramente voi non dovrete affrontare.

Nitamo MONTECUCCO:
E come se i blocchi possano essere paralleli e in un certo modo possano coesistere per cui in certe
situazioni possa emergere uno e in altre situazioni possa emergere un altro e possano in qualche modo
coesistere ribilanciandosi tra di loro. Rifacendoci su quello che abbiamo detto su una personalit multipla,
quando non esiste ancora un S centrale, un senso dellidentit profonda globale, esistono tante
subpersonalit. I cinesi le chiamavano le personalit dorgano, per cui lorgano Rabbia prevale
sullorgano Tristezza o sullorgano Gioia di vivere o hanno una serie di equilibri tra di loro. Li possiamo
vedere come caratteristiche dinformazione di strutture di personalit, li possiamo vedere come qualit dei
chakra e questo in contemporanea perch funzionano tutti. Vi do un esempio: quando facciamo lapertura
del II livello possono uscire una serie enorme di cose. Esce all80% il rapporto di tristezza o di
mancanza damore con la mamma e quindi lenergia pi comune lenergia della tristezza e del pianto.
Esistono, per, anche allinterno tutta una serie di articolazioni: gente che chiude la gola e non parla pi,
gente che continua piangere e parlare, gente che dice di sentire unesigenza ma rifiuta ogni aiuto esterno e
andando sul Fegato decide di fare tutto da sola, altri che vanno sulla Milza e sono persuasi che la loro vita
sar sempre cos perch se la mamma non gli ha voluto bene nessuno gli potr voler bene e anzi non lo
cercher neanche, ci sono altri ancora che continuano a tenere viva la ferita e continuano a dire io ho
bisogno, bisogno, bisogno, e quelli che invece non esprimono non per reazione o rabbia, ma perch
chiudono e negano. Allora sulla caratteristica del bisogno orale che comunque c di fondo ed molto
presente abbiamo tutte queste varianti a seconda dellalchimia in cui gli organi e le energie delle persone
si muovono.
Riprendiamo il bambino che nato e vive tutta una serie di eventi altamente significativi per lui di cui il
parto stesso che un grande processo di passaggio. Ricordiamoci che sono stati dedicati molti studi
riguardante il parto tra i quali si scoperto a livello psicologico come i bambini che hanno avuto il parto
cesareo hanno un rito di passaggio in meno. E come insito nello schema della vita doversi conquistare
delle cose, fare una certa fatica per ottenere un risultato. Oppure i neonati prematuri che vengono messi
nelle incubatrici che non danno assolutamente alcuna possibilit di contatto e di riconoscimento.
Quindi, il bambino vive questi momenti come i pi delicati della sua vita fuori dalla pancia della mamma
che non dentro dove molto pi protetto, dove le condizioni di alimentazione sono lineari. Inoltre
abbiamo visto come la carenza o la relativa privazione del latte materno, o della presenza materna
amorevole pu creare tutta una serie di bisogni psicologici nel bambino che poi si manifestano
genericamente nel carattere orale.

Il carattere masochista: linibizione alla libert
Nella crescita, se tutto va bene, noi osserviamo un secondo periodo critico. In realt quello che accade
molto comunemente che la rigidit della struttura familiare che pu essere della mamma o del padre o
della nonna che vive poi, pi nel passato che nel presente in casa, condiziona la crescita del bambino.
Comunemente viene a crearsi questa polarizzazione dove il bambino nella sua crescita ( come un
animaletto che si muove, comincia a sgattaiolare, guarda, tocca fa delle cose) e comincia a venire
fortemente condizionato dalle ansie, dalle paure, dal controllo della struttura materna o familiare. Che
cosa succede normalmente? La mamma ha paura che si muova e non lo lascia muovere, ha il terrore del
controllo e lo continua a controllare, tendenzialmente ansiosa e continua trasmettere questo senso di
incertezza e insicurezza in tutte le cose. Il punto di controllo Nel passato non esistevano i pannolini, per
cui ogni volta che il bambino si sporcava innestava un maggiore controllo degli sfinteri anali da parte
della mamma che trasmetteva ulteriori ansie, paure e sottili angosce che vanno tendenzialmente a
controllare tutti gli esercizi primari di espansione psicomotoria del bambino. Quindi, tendenzialmente
creano nel bambino un bisogno di controllo, un meccanismo che, purtroppo, molto comune. Non tanto
il controllo sfinterico che adesso prevalente (pensiamo alla sostituzione dei moderni pannolini usa e
getta); molto di pi, invece, nelle giovani generazioni il controllo generale. Sul controllo generale noi
abbiamo una civilt che, mentre prima i bambini potevano essere relativamente liberi con spazi maggiori
(vivevano pi in campagna) o avevano tempi pi dilatati ora vivono tra le macchine, la televisione, in
case sempre pi piccole e con tempi sempre pi stretti, con unansia di controllo maggiore. Il tipo di
meccanismo che passa genera una tipologia ampiamente molto comune del carattere chiamato carattere
masochista.
Il masochista ovviamente un termine molto grosso. Una volta comprendeva il carattere anale , ma dato
che negli ultimi due, tre decenni si visto calare fortemente questo tipo di controllo, ma stato come
sostituito con un altro, per cui una certa tipologia comunque continua a sottostare. La mia sensazione
che pi proprio del controllo anale che era pi unidentificazione precisa che Freud aveva messo in
evidenza pi un carattere della mamma o della famiglia che continua ad interferire con lapertura
psicofisica del bambino.

Roberto SASSONE
Agganciamoci a questo discorso del periodo che Freud chiam della fase anale, e che noi possiamo
invece tradurre in una chiave pi moderna e funzionale. In realt il fatto che Freud abbia parlato del
carattere anale e lo abbia collegato allo sfintere legato alla funzione dellevacuazione, ha anche un
significato fisiologico in termini pi generici. Verso i due anni di et in poi si comincia ad avere il
controllo volontario della propria muscolatura. Il bambino finch non riesce ad alzarsi in piedi e non
comincia a camminare e non ha la capacit di controllo sulla sua muscolatura non pu fare tutta una serie
di operazioni di trattenimento, perch il corpo non glielo consente. Il tratto anale del masochista il tratto
di una persona che impedita nella sua possibilit di agire la propria vitalit, per cui lui trattiene con la
sua muscolatura generale e blocca il suo movimento vitale: blocca le sue emozioni, blocca la sua azione,
blocca la sua aggressivit. Questo lo pu fare fondamentalmente nella fase dai due ai cinque anni proprio
perch il corpo glielo consente. Quindi, la struttura del masochista una struttura carica di energia. Il suo
corpo, al contrario del corpo dellorale, che ha un corpo pi esile con un torace scarico e ha una
dimensione di richiesta, un corpo che capace di contenere e assorbire grosse cariche di energia e di
sostenere molte responsabilit. Fondamentalmente nella dinamica familiare c una madre che ha il
potere, ha la direzione e il comando, e c un padre sottomesso o assente. Questo tipo di madre induce
nella relazione con il bambino questo messaggio: tu devi fare come ti dico io! Questo il modo per avere
lamore dalla madre, per cui il bambino si trova in una situazione terribile: se vuole essere amato dalla
madre deve fare quello che la madre gli impone e non pu dire di no, non pu rifiutarsi. Per essere se
stesso deve, invece, dire di no alla madre il che gli impossibile perch significa la negazione della
relazione con essa. Allora impara a soddisfarla e a trattenere tutti i suoi impulsi che lo porterebbero verso
laffermazione, verso lespansione, verso il gioco e la scoperta.

Nitamo MONTECUCCO:
Non detto che questo tipo di madre imperante si esprima sempre con le parole, ma gli lo pu far capire
benissimo, pu anche mostrargli un ipergentilezza e iperattenzione e quindi essere una mamma buona. E
dato che lei cos, quando il bambino al suo primo anno di vita comincia a muoversi lei l che
interviene prepotentemente e lo blocca.
C una bambina che gi allet di un anno aveva la struttura masochista completa. La mamma una
persona che ha una paura di vivere, ha grandi difficolt di comunicazione, con un forte senso di propriet
nei riguardi della bambina su cui esercita un forte controllo. La bambina sempre compressa, rifiuta tutte
le attivit vitali forti, ha un continuo trattenimento. Daltronde lei vuole molto bene alla mamma che le
mostra tutta una serie di attenzioni reali, ma quello che passa infine lautocontrollo e la paura e quindi
tutta lenergia vitale soprattutto quella del Fegato e dellespansione - viene contenuta e tutta questa
forza diventa una carica interna, come se la pelle dovesse irrigidirsi e contenere tutto.

Roberto SASSONE
Ci mostra in maniera pi chiara che quello che passa nella relazione tra madre e figlio non tanto il
linguaggio verbale, ma il reale tipo dintenzione che c. La madre apparentemente buona e sorridente e
pu essere talmente inflessibile da far comprendere che il suo sorriso si spegner se il bambino non
come lei vuole.
Questa struttura caratteriale, quindi, una struttura che portata ad accontentare e assumersi
responsabilit. Pu anche essere una grossa qualit una volta che viene estrapolata dalla situazione
nevrotica caratteriale, poich queste persone hanno comunque una grossa capacit di lavoro, molta
determinazione, una grande capacit di sopportare degli sforzi, sono affidabili. Tutto questo anche un
pregio, se uno riesce a liberarsi dalla sua trappola caratteriale e diventa un individuo capace di
determinare la propria scelta nella vita, usando qualit che sono state formate paradossalmente dalla sua
nevrosi. Ed qui che loperatore pu intervenire e trasformare quella che era unincapacit in una
possibilit maggiore di affermarsi nella vita. Ora, siccome la struttura masochista ha la necessit di
contenere le sue emozioni, blocca fondamentalmente la sua energia dalla gola fino a tutto il torace (in
genere sono persone con strutture grosse), nel diaframma e nellano che interessato alla necessit di
contenere. Questo lo possiamo vedere fisiologicamente. Se abbiamo un minimo di contatto con il corpo,
ci accorgiamo che le nostre natiche si stringono o quando dobbiamo controllare o perch abbiamo paura.
Il corpo fa questo del tutto spontaneamente, per cui impariamo a sentirlo e a vederlo.
Se il masochista non si nascondesse pi dietro la sua disponibilit e gentilezza, si scoprirebbe che molto
arrabbiato. Ricordiamo a questo proposito pi di un fatto di cronaca dove improvvisamente una persona
gentilissima e a modo uccide un parente.
La grande difficolt del masochista proprio la possibilit di provare il piacere. Per lui ottenere il piacere
significa fare unoperazione corporeo-energetica opposta a tutto quello che ha imparato a fare per poter
accontentare la madre. Il masochista per eccellenza contiene; al contrario vivere il piacere mollare.
Collegando poi il mollare con un terrore, perch essendo vissuto con lesperienza di s anche fisica di
eterna contrazione, sperimentare il cedere viene vissuto quasi come una perdita di identit. Ha paura di
smembrarsi, di cadere, di rompersi, dimpazzire.
Quindi, nel trattamento con il masochista bisogna tener conto di tutto ci. La relazione terapeutica con il
masochista molto complicata, ma interessante. Ho gi accennato che c la tendenza delloperatore o
psicoterapeuta nel voler aiutare il cliente. Nel masochista lerrore pi grande che si possa fare cercare in
tutti i modi di farlo reagire e di farlo sbloccare e di fargli tirare fuori la sua emozione, perch in questo
modo ci comportiamo nello stesso modo della madre. Gli stiamo chiedendo ancora una volta di fare il
bravo e quindi gli rinforziamo proprio la dinamica da cui il masochista vuole fuggire.

Nitamo MONTECUCCO:
Quando lo vedi osservi subito la chiusura della testa, sente poco il corpo, senti la sua rigidit. A volte
sono anche delle persone intelligenti e sensibili a cui ti viene voglia di dirgli E dai, smollati! Vivi!
Apri! perch lui ha paura di muoversi, chiss cosa succede. Intanto, poi, la mamma non lo ama pi. La
mamma gli ha trasmesso mille paure e ansie al giorno se si apre. Gli ha trasmesso soprattutto che per lui
lapertura pericolosa, paventa una perdita del controllo e non esiste pi.

Roberto SASSONE
A questo punto vediamo cosa si deve fare e cosa non si deve fare con il masochista. Anzitutto bisogna
saper creare una relazione in cui lui abbia i suoi tempi di scelta nel mollare. Bisogna dargli veramente la
possibilit di essere lui a sapere di poter scegliere il momento in cui pu lasciarsi andare. Non deve
viverlo come un dovere o come un dovere di accontentare il terapeuta. Quindi, sempre come operatori
anche nel lavoro sul corpo pi un accennare una possibilit di respiro, di mollare anche un pochino il
torace con un tocco dolce e lasciare che sia lui a fare.

Nitamo MONTECUCCO:
Una delle cose che ho notato nel mio lavoro che masochisti un po si nasce. Ho una famiglia che ho
curato, dove ci sono due figlie. Una figlia normotipo ed carina. I due genitori sono normali, la madre
normale e il padre gi una tipologia masochista, un po pesante, fisicamente pieno. La seconda figlia
ha una conformazione pesante ed diventata un carattere masochista. Quando si dice in omeopatia
carbonica in generale e calcarea in particolare hanno delle strutture dove lintelligenza somatica,
lintelligenza viva ridotta. In questo caso specifico la seconda ragazzina decisamente meno perspicace
della sorella. Nonostante n la madre n il padre le dessero pi controllo dellaltra, lei si creata una
struttura fortemente masochista, mentre la sorella non ce laveva. Aveva gi, chiamiamolo, un fenotipo
che lavrebbe certamente portata pi facilmente ad essere quella tipologia. Invece, la sorella aveva una
tipologia pi normotipo e pi esteriore, per cui si muoveva, gi il condizionamento del controllo e delle
pressioni su di lei non aveva molta presa. Invece, nella concezione pi piena dove nel sistema linfatico
prevale la rotondit del corpo e la lentezza, immediatamente molto pi consono a fermarsi e a chiudersi.
Quindi, un carattere orale classico magro, un po spinto, se lo chiudi diventa piuttosto un nevrotico,
diventa un reattivo, diventa un frustrato o nervoso, non diventa un masochista.
Quindi, in questa tipologia particolare c, secondo me, una forte base di struttura fisica di partenza, una
predisposizione e il resto lo fa sicuramente la struttura materna.

Roberto SASSONE
Per questo motivo importante vedere il percorso delle varie fasi. Per esempio nella struttura masochista
utile vedere che cosa avvenuto nella fase dellallattamento con quella stessa madre con quei tratti di
controllo e di predominio. Anche nellalimentazione molto facile che il masochista abbia subito
uninvasione rispetto allorale che energeticamente pi scarico. La madre del masochista non tiene
proprio conto dellesigenza del figlio, non la rispetta, ma vede soltanto la sua necessit secondo il suo
schema e il suo progetto di ci che il meglio per il bambino. Quindi, un masochista anche come
nutrimento che ha avuto facile che sia pieno e che abbia la tendenza dingrassare. Bisogna collegare le
varie fasi per capire meglio lindividuo.

Nitamo MONTECUCCO:
Nelle famiglie spesso ci sono figli che hanno due tre tipologie e caratteristiche diverse. Uno quello pi
veloce che riuscito scappare di casa pi in fretta e laltro che rimasto in casa e su cui si riversa tutto
linvestimento futuro per la vecchiaia dei genitori. Questultimo, nel peggiore dei casi, dove la mamma
pi imperante o dove la struttura pi rigida non si muove pi di casa. O se vanno via di casa sono
perseguitati da un controllo continuo. E normalmente quando c questa situazione nellinconscio del
bambino, mentre nellorale c comunque il grande desiderio di avere la mamma o un po di rabbia per la
mamma che non ti ha data la tetta, c pur sempre una dinamica di cuore aperto. Nel masochista spesso
questa mamma veramente invasiva: ti ha fatto sentire amato, ma non ti ha veramente amato. Si crea cos
unidea della donna che poi nella vita mai pi avr voglia di sposarsi. C una chiusura nella relazione
spaventosa oppure si creano una situazione dove la moglie gli fa di nuovo da mamma dominante e quindi
si sentono protetti.

Roberto SASSONE
Vediamo cose molto pi semplici. Dallutero materno nascono maschi e nascono femmine. Questo vuol
dire che la relazione con la figura femminile ce lha sia il maschio che la femmina, soltanto che il
maschio nel suo sviluppo libidico continua la relazione con la donna. La donna ha la relazione con la
madre, ma nel suo sviluppo deve incontrare un altro oggetto dinvestimento libidico, ovvero il padre e
successivamente un uomo. Ha pi possibilit di sganciarsi, perch va verso un maschile, cio non va di
nuovo verso un femminile e quindi non c un rinforzo. Questo aspetto, che pu sembrare banalissimo,
fondamentale.

Nitamo MONTECUCCO:
Infatti, chi rimane in casa pi facilmente il cocco di mamma che non la cocca di mamma.
Questa una tipologia di carattere comunissima. Considerate che lanno scorso il sendo gruppo in
Accademia era una fortissima predominanza che avevano un comportamento di tipologia masochista.
Non avevano tanto il conflitto con il padre e neanche con la madre. Avevano una pesantezza con la
mamma: la amo, non posso distaccarmi. Quindi, quando abbiamo fatto lapertura del cuore non usciva
niente.
Ho notato spesso nel masochista che mentre nellorale a volte il cuore tanto, nello psicopatico
rinforzato dalla mamma per cui si sente tutto pieno, nel masochista c un corpo piuttosto rotondo, la
pancia piena e il cuore molto ristretto e respira poco.

Roberto SASSONE
Nel masochista il torace sta fondamentalmente in inspirazione, perch non riesce a sgonfiarsi. Mentre,
invece, lorale non riesce a prendere, il masochista pieno e non riesce a svuotare.
A questo punto vorrei fare unaltra osservazione: quando c una madre che controlla ossessivamente e
un figlio che la soddisfa in tutto per farsi amare - se poi il padre veramente debole e insignificante ci
sono i presupposti perch si sviluppi unomosessualit. Ci sono molte situazioni di omosessualit che
hanno questo quadro. Vivono con la mamma che li ha castrati definitivamente, quindi laggressivit virile
non c pi. Non c lidentificazione con il padre, e per essere amati dalla madre si toglie energia al fallo.
Questo tipo di omosessualit di carattere passivo. Mi fermo qui sullomosessualit, perch un tema
troppo complesso.

Nitamo MONTECUCCO:
Uno dei meccanismi chiave dellomosessualit il condizionamento sociale a non riprodursi. Questa
una delle tanti basi anche perch allinterno di una societ iperpopolata come la nostra la polarizzazione
maschio/femmina non pi cos necessaria. Tutto molto mediato per cui la polarit diminuisce, c un
codice genetico che scatta. In sovrapopolazione non pi necessario fare figli, la polarit
maschio/femmina viene diminuita e quindi a questo punto va bene tutto. Dallaltra parte, scattano dei
meccanismi psicologici sempre dati dalla mancanza di polarit tra i genitori o con i genitori e il figlio.
Queste sono considerazioni che ci porterebbero molto lontano.

Roberto SASSONE
Da tener presente che le nevrosi sono sociali e culturali. I caratteri che vedeva Freud difficile vederli
adesso.

Il tratto nevrotico: iperreattivit da stress e incapacit di relax
Nitamo MONTECUCCO:
Direi, invece, che unaltra delle caratteristiche fondamentali che molto importante verificare il
carattere nevrotico. Il carattere nevrotico una personalit caratterizzata da uno stato cronico di stress, di
tensione e ipereccitazione del sistema globale, in particolare del sistema nervoso. La tipologia nevrotica
nasce quando non vengono rispettati i ritmi lenti naturali di equilibrio tra il sistema nervoso, il sistema
cardiaco e il sistema fisico il sistema nervoso subisce un condizionamento alliperattivit. Comunemente
si definisce la persona nervosa. Questa caratteristica nervosa una caratteristica che prevale
enormemente nelle donne negli ultimi trentanni. Da quando le donne, grazie al processo di
emancipazione che trentanni fa ha portato avanti il femminismo i diritti si sono accordate ad una
tipologia sociale che assolutamente maschile e quindi sono diventate come gli uomini per ottenere gli
stessi diritti degli uomini. Quindi hanno cominciato a fumare come gli uomini e lincremento della
crescita della libert delle donne parallela al numero di sigarette fumate ed al numero di cancro che si
divulgato tra loro. E molto vicina alla diminuzione del seno che un linfatico come apertura e dolcezza,
le forme rotonde, i tempi lenti. Tutto questo stato in qualche maniera cancellato e quindi le donne hanno
sviluppato il nervosismo, una struttura rigida , che diventata comunissima. Questo anche parallelo alla
diminuzione del numero di lattazione delle donne industrializzate. Il latte sempre il linfatico. Tutta
quella parte stata ridotta. Lo sress era prima una caratteristica molto pi maschile, perch luomo si
trovava a gestire il mondo del lavoro, leconomia, un mondo in rivoluzione. Man mano che le donne si
sono avvicinate al modello maschile hanno assunto anche loro una sottile nevrosi, perch non vanno pi
lente come dovrebbero andare, non vanno armoniche, non vanno con i tempi biologici come dovrebbero
andare. Se nella tipologia del bambino/a che nasce c una mamma che non li allatta, una mamma che li
controlla e uno ha una tipologia particolarmente nervosa, uno degli elementi che viene fuori fortemente
dominante il nervosismo. C sempre un meccanismo di sottile conflitto interno. Questo conflitto sia
nelle donne che negli uomini, nelle donne diventa relativamente grave perch sono poi quelle che
gestiscono i figli e, quindi, questo meccanismo passa velocissimamente ai figli.
I figli, le famiglie che abbiano un livello intellettuale nella media o superiore o che abbiano genitori che
abbiano studiato o che fanno gli imprenditori assumono un carattere molto comune: sono nervosi. Notate
che sotto qualsiasi cosa si dice c sempre un filo di rabbia. Uno parla e di nuovo c, seppur in forma
minore del carattere schizoide, questa tendenza ad avere una rigidit della spina dorsale e ha un vivere le
cose con una sottile negativit, con una sottile conflittualit. Quando voi fate un maternage ad uno
schizoide lui non c, rimane teso e tutto deve essere sotto controllo. Se lo fate ad un nevrotico lui tutto
contento, si accuccia, lo sente, per rimane sul mentale, ti dice subito che non molto contento, ti crea un
conflitto. E una tipologia molto comune che pu contaminare tutti i caratteri, trasversale, per
estremamente sensibile alle terapie. Non hanno particolari problemi: basta talvolta appoggiare una mano
sulla fronte o sul cuore e loro si lasciano andare. Sono quelli che si appassionano, ci stanno, giocano con
te, sono in qualche nodo intraprendenti. Sono quelli che ti danno maggiori soddisfazioni, perch non
essendo tanto gravi hai dei risultati pi in fretta.
Quando, invece, questa caratteristica sfocia in altre caratteristiche come il rigido o altre l allora diventa
pi difficile.

Roberto SASSONE
Aggiungo ancora qualche dato sulla struttura fisica dello schizoide. Innanzitutto diciamo che gli schizoidi
hanno una grossa padronanza del loro corpo, proprio perch non lo sentono. Il corpo un robot in cui loro
abitano. Hanno una percezione smembrata di se stessi. Se gli si fa sentire il proprio corpo dopo un certo
lavoro, sentono il braccio staccato dalle spalle, le gambe staccate dal tronco: non hanno assolutamente la
percezione unitaria di s. Questo quando lo sentono. Normalmente, invece, non lo sentono proprio.
Hanno anche una grossa resistenza per il dolore. Sono strutture che hanno una profonda tensione interna:
sono magri e dritti. E grazie a questa grossa padronanza del proprio corpo possono fare cose incredibili.
Molti ballerini/e classiche sono schizoidi: stanno alla sbarra per ore, giorni, anni con una disciplina
rigidissima.

Il carattere psicopatico: la sfida alla vita
Passiamo ora allo psicopatico. Vediamo la differenziazione tra il masochista e lo psicopatico per vedere
meglio la dinamica che avviene. Abbiamo detto che il masochista deve accontentare la madre, ma che
madre? Una madre che gli impone la sua autorit e, quindi, una madre castrante. Lo psicopatico ha una
relazione importantissima con la madre, ma di altro tipo. Lo psicopatico una struttura che viene montata
da una madre che vede nel figlio veramente la possibilit di realizzare il sogno della sua vita. Suo figlio
meraviglioso, intelligentissimo, un figlio che la riscatter dal padre o addirittura che prende il posto
del padre. Questo accade quando il padre muore e il bambino ancora in tenera et e lei si trova sola con
lui che diventa il suo mondo. Allora, anche qui c un bambino che impara a soddisfare la madre, ma non
la madre imperativa e castrante, bens una madre che si allea con il figlio e gli fa credere di essere
speciale. Al contrario della madre castrante del masochista gli d un sacco di possibilit: gli fa fare nuoto,
il pianoforte, scherma e sviluppa una grande intelligenza. Ora dobbiamo immaginare che questo
meccanismo un meccanismo vincente nel senso che realmente poi questo bambino comincia a ricevere
delle conferme. Infatti, gli psicopatici hanno sempre successo per tutte queste caratteristiche enunciate.
Ma qual laspetto fondamentale dello psicopatico? Lo psicopatico talmente centrato su se stesso,
perch ovviamente tutta la sua realizzazione dimostrare il suo grande valore con la complicit della
madre, che tutto il resto del mondo semplicemente uno strumento. Lo psicopatico non sa amare, lui
vede gli altri come oggetti che pu usare a piacimento. Egli pu addirittura in forme psicotiche molto pi
gravi tagliare le persone a pezzi, perch per lui sono realmente degli oggetti da rompere.

Luisa BARBATO:
Se vogliamo dare una lettura energetica dello psicopatico, fondamentalmente egli una persona che
stabilisce un contatto diretto tra la parte del corpo, degli istinti, del rettiliano con la corteccia. E un
movimento verticale diretto che in qualche maniera salta la parte limbica. Quindi, non avendo la parte
emotiva/affettiva riescono a considerare gli altri oggetti e non li connotano con lemozionalit, il senso di
colpa o il senso morale che noi tutti abbiamo. Si tratta,quindi, di unintelligenza lucida sorretta dallistinto
e dalle sottostanti forze primitive. Questo schema anche lo schema della nostra societ e della nostra
cultura vincente. Questo il rischio culturale di massa del nostro sistema. Quando Nitamo
MONTECUCCO definisce la nostra societ tecno-rettile fa riferimento a una societ psicopatica.
Ora, se noi pensiamo ai casi estremi di adolescenti che uccidono le a propria famiglia o che gettano i
massi sullautostrada. Ci sono tantissimi giovani che sentono questo tipo di disagio, proprio perch spesso
sono in questa posizione rettiliana, molto sullistinto che viene anche espressa dalla tecnica dove luso
della tecnologia e la formazione dellintelligenza garantita attraverso lo studio scolastico ma che non
prende mai in considerazione la parte affettiva
Ogni volta che c un caso di psicopatia eclatante quello che colpisce le persone la mancanza di
affettivit dei protagonisti. Einquietante il fatto che quando fanno le perizie psichiatriche tendono a
vedere che queste persone abbiano la capacit dintendere e volere e in realt risulta sempre che sono
persone consapevoli e lucide. Ci che, per, non viene mai misurato a queste persone la capacit di
provare emotivit e affettivit. Tra laltro la psichiatria classica conferma che con queste persone non c
niente da fare, perch questa mancanza, essendosi costituita in un periodo molto lontano dello sviluppo
della persona, difficilmente viene recuperata malgrado queste persone siano molto abili nel condurre e
sedurre per la loro intelligenza seduttiva. Abbiamo il caso di Erica di Novi Ligure che stava gi riuscendo
a scappare da prigione, perch aveva sedotto e convinto della sua innocenza chi lavorava nella sua
struttura. Negli Stati Uniti, quando hanno questi detenuti psicopatici di solito hanno delle equipe che
cambiano in continuazione per evitare ad essere sedotti. Nel caso ancora di Erica si sa che ha ricevuto
centinaia di lettere di ammirazione da parte di giovani.

Nitamo MONTECUCCO:
La mia lettura che hanno di base una forte mancanza di apertura del cuore. Guardiamo gli animali: in
effetti ci sono degli animali che uccidono. Se guardi il leone non ti d la sensazione che uccida senza
cuore, mentre se vedi le iene diverso. Pensate veramente agli usurai, ai mafiosi a coloro che
commerciano in armi, a quelli che fanno del male gratuitamente. E chiaro che l il senso del cuore loro
non ce lhanno, o ce lhanno cos poco che rispetto ad altre istanze psicofisiche irrilevante. Se noi
fossimo una societ dove il cuore un simbolo di civilt, una base di civilt glielo insegniamo il cuore e
certamente un lavoro lunghissimo. E queste bande proprio perch non hanno il cuore in una societ
organizzata per il guadagno, per lapparenza, per lavere e il possedere facile con un minimo di
intelligenza uccidere, massacrare, vendere, guadagnare, essere famosi C un grande pericolo.

Roberto SASSONE
Vorrei attirare la vostra attenzione su un breve passaggio tratto dal libro Il corpo non mente di Luciano
Marchino, perch veramente esemplare.
Mentre lo schizoide si tiene insieme per non andare in pezzi, lorale si tiene stretto per non sentirsi
abbandonato, il masochista tiene fuori resistendo alle invasioni e ai soprusi e tiene dentro rinunciando
allautoespressione per non perdere loggetto damore, lo psicopatico si tiene su per sentirsi allaltezza
della situazione, il rigido si tiene indietro per non farsi coinvolgere nellamore. Spero che vi sia pi
chiaro.

Nitamo MONTECUCCO:
Badate bene che tutti questi caratteri non sono mai unici, Ad esempio di psicopatici ne abbiamo decine e
decine di strutture: ci sono quelli moderatamente psicopatici, ci sono quelli che hanno avuto un sostegno
forte da parte della mamma che li ha rinforzati in una parte di ego, ma non detto che tutti abbiano
risposto alla stessa maniera. Alcuni sono diventati dei palloni gonfiati, altri sono diventati delle persone
determinate, altri ancora non ce lhanno fatta per mancanza dintelligenza o volont di riuscire e cos via.
Quindi, abbiamo tantissime strutture, ci sono anche dei buoni psicopatici in grado di amare. Ci sono
persone che da un cervello puramente rettile si rendono conto di ave fatto male e si ribilanciano. Quindi,
lasciamo aperto il campo. Quindi, attenzione quando identificate una struttura: a volte la vedete forte,
piena, e a volte la vedete meno evidente, ne vedete solo un tratto.

I caratteri e la sessualit: il rigido, il nacisista e listerico
Roberto SASSONE
Ora vediamo la differenza tra un carattere psicopatico e un rigido come indicazioni di massima, non
reichiane. Nella nomenclatura rigido fondamentalmente si inseriscono due strutture caratteriali che la
struttura del fallico narcisista o dellisterica. Vediamone la differenza. Mentre lo psicopatico ha una
relazione con la madre - ed una relazione ovviamente edipica - in unalleanza emozionale e proiettiva
che ha il fine di realizzare il successo e il potere, nella relazione edipica del rigido o del fallico narcisista
non c da parte della madre la richiesta tu sei quello che deve diventare grande nella vita, ma una
vera e propria relazione seduttiva sul piano dellaffettivit e non del progetto di realizzazione. La madre
riversa la sua affettivit sul figlio, amoreggia (che pu essere anche bello e sano, se misurato e senza
richieste implicite), senza la richiesta di essere speciale o superiore a tutti quanti. Quindi, c la relazione
edipica, ma pi sullaffettivit e sulla seduttivit.
Il vero grande problema del carattere rigido o fallico narcisista che questa struttura ha passato
abbastanza indenne tutte le altre fasi e incontra finalmente la madre come oggetto damore. A questo
punto tenete presente una cosa importantissima che, per, crea la difficolt del genitore di sesso opposto :
il bambino non fa differenza tra amore e sessualit. Egli ama totalmente, per cui il suo desiderio di
contatto e la sua manifestazione di sessualit che non di genitalit - un contatto di cuore innocente e
pulito, se ha fatto gli altri percorsi con semplicit.. E la madre o il padre che si spaventa di questo tipo di
relazione, perch ovviamente c la sessualit in questo contatto. Ed il timore del genitore che invece si
vive il senso di colpa o comunque una dimensione un po sporca della sessualit a metterlo in allarme e a
mettere in allarme il figlio.
Nel caso del rigido o fallico narcisista la madre propone lincontro manifestando la seduttivit nei
confronti del figlio per a condizione che non ci siano manifestazioni sessuali. Ed veramente il dramma
del fallico o dellisterica (quindi, del rigido e della rigida) che ha accesso dei sentimenti erotici e di cuore
(sono ancora uniti!), ma se vuole avere una relazione con la madre, deve scindere i sentimenti erotici dal
cuore. Pu avere un rapporto di cuore, ma la sessualit non consentita. Qui nasce un fatto culturale negli
uomini e che adesso sempre pi frequente nelle donne, ovvero che gli uomini possono avere rapporti
sessuali forti ed eccitanti con donne che non amano e la donna che amano che nobile e angelicata
non pu essere oggetto di desiderio. Si trovano ad essere meno potenti quando sono innamorati e potenti
quando non c un investimento damore.
Quindi, laspetto del fallico narcisista ha un aspetto piacevole, una persona che ha una buona mobilit
energetica, perch comunque giunto alla genitalit, per un seduttivo, come la madre faceva con lui.
Se noi dimentichiamo i caratteri, questo meccanismo che descrivo un meccanismo frequente e che
possiamo chiamare anche in un altro modo. Per, se noi come operatori cerchiamo di capire aldil delle
definizioni che cosa accade quando ci sono questi tipi di vissuti, diventa pi facile operare. Il fallico
narcisista ha una ferita damore, per cui fa il movimento, erotizza loggetto e poi si ferma perch si trova
nellangoscia di questa sensazione. Ha magari una grossa potenza e una grossa carica energetica, ma non
pu viverla insieme allaffettivit. Quindi, anche il bello irragiungibile che si manifesta e fugge., come
fa a sua volta listerica. E seduttivo, ma poi alla fine si tira indietro: la dannazione della donna un uomo
cos. Il rigido, quindi, ha una struttura abbastanza mobile, per tirato. Il suo vero problema la paura,
ha paura di amare.
Su di lui si lavora sulla sua paura di amare, sul dargli la fiducia e sul fargli sentire che il suo affetto non
viene negato.
Per quanto riguarda il problema di Edipo c un triangolo in questo caso. Allora, mentre nelle situazioni
precedenti che ho descritto c un rapporto duale - la storia tra il bambino e la madre nelle varie fasi -
quando entriamo nella fase edipica l c veramente il confronto con il padre ed il vero triangolo.
Quindi, molto importante vedere che relazione c tra il padre e la madre. Bisogna capire effettivamente
perch la madre riversa la seduttivit sul figlio anzich viversi in maniera pi piena la sua femminilit con
il proprio compagno. Magari a volte c un ottimo rapporto intellettuale con il proprio compagno o un
rapporto di stima, per manca la sessualit. Quindi, c tutta la parte erotico-affettiva di questa donna che
viene negata e il figlio maschio le offre questa possibilit. Ad ogni modo sono gi donne pi sane che
hanno questa capacit di contatto damore. Non stiamo parlando della donna degli altri modelli
precedenti, dellincapacit del contatto, di madri che non sentono il proprio corpo oppure donne
ansiogene, ossessive o prevaricatrici o violente. Stiamo parlando di una situazione molto pi accettabile.

Luisa BARBATO:
Una situazione molto comune che viene definita come una delle caratteristiche ormai molto importanti
del nostro sistema sociale questo investimento della madre sul figlio che diventa ad un certo punto
simbolicamente il padre. Il padre viene privato della funzione sessuale che viene successivamente
trasferita sul figlio. C una situazione collettiva di screditamento del ruolo delluomo, perch c
unassenza del padre. Io vedo molto spesso questo passaggio dove il figlio viene eletto a compagno
simbolico.
Per quanto riguarda le donne, sarebbe pi facile parlare dellisterica secondo Freud, ma in questa sede
preferisco parlare in maniera pi semplice del carattere vero e proprio isterico e della ragazza che
arrivata al primo sviluppo genitale, il che avviene intorno ai 5,6 anni. A tale proposito c unipotesi
molto interessante da questo punto di vista che dice che in realt filogeneticamente lo sviluppo dellessere
umano sarebbe completo entro i 5, 6 anni ed entro i 10 sarebbe una maturazione genitale. In realt se non
ci fosse stato uno sviluppo del sistema della corteccia si sarebbe pronti a 5,6 anni. Poi, per, c tutto un
periodo di latenza fino alla pre-adolescenza, perch cui lo sviluppo stato rimandato, perch c lo
sviluppo di tutte le facolt.
Infatti, nello sviluppo delluomo c questa doppia fase che in realt non c negli animali. E come se ci
fosse uno slittamento della maturazione sessuale per permettere lo sviluppo di tutte le facolt cognitive e
intellettive che altrimenti non si sarebbero potute sviluppare. Che cosa comporta questo doppio stadio? In
realt si arriverebbe almeno dal punto di vista energetico ad una maturazione intorno ai 5,6 anni e quindi
c tutta la triangolazione edipica.
E una fase in cui si scoprono, si toccano, se non gli dici niente non fanno niente, girano nudi disinvolti.
Dopo gli otto anni: tab, non si tocca, mutande. Se andate nei campi nudisti le uniche che hanno le
mutande sono le ragazze dagli otto ai quattordici anni, il periodo premestruale e linizio delle
mestruazioni. In effetti, lepoca pi delicata, di cambiamenti, emotivamente di vergogne.

Luisa BARBATO:
Nel caso della bambina c limpossibilit di andare verso il padre, perch questo viene inibito dalla
madre. Spesso le bambine quello che richiedono il contatto fisico con il padre, contatto energetico che
ha anche delle sfumature di sessualit che la madre permette. Se questo processo non viene completato la
bambina diventa una patologia isterica: va verso il padre, verso luomo, ha la maturazione, ci sono, sono
disponibile, poi, per, non possibile.
In questo processo ci sono coloriture diverse: se la madre permette ed il padre che blocca questo
processo allora c unidentificazione positiva con la madre. Altrimenti ci pu essere una situazione di
conflittualit con la madre e di maggior rifiuto della femminilit. Poi, ci sono vari sottotipi. Comunque,
chi listerica? Siccome in teoria il carattere isterico una persona che ha avuto tutte le fasi precedenti
che si sono sviluppate normalmente una persona che ha una certa mobilit fisica. Anzi, si dice che ha una
certa agilit, una certa sensualit, esercita seduttivit e fa del maschio il suo riferimento prevalente,
perch l il blocco. Quindi, quando vedete le ragazze che sono tutte prese dal gioco della seduzione
capite che il tema l, c un blocco interiore edipico.
Questo uno schema teorico su cui ho personalmente dei dubbi, perch secondo me nella realt non
mai cos. Ormai trovare una vera isterica difficile. Magari ci fossero solo le isteriche, perch vorrebbe
dire che ci sono tutte le strutturazioni pre-edipiche di cui abbiamo parlato: tutta loralit, la separazione
del parto, tutta la fase anale avrebbe dovuto svolgersi bene. In realt non cos. Allora vengono fatte
varie distinzioni. Si distingue la reazione isterica che la pi superficiale ed limprovvisa reattivit che
poi viene definita isterica, ma ha poco a che fare con la genialit. Inoltre, possiamo definire il tratto
isterico che un tratto di copertura e questo troviamo la maggior parte delle volte. Cio, questo gioco di
seduttivit nelle donne si vede bene: lesser molto puntate sul maschio, sulla conquista, sul piacere,
sullessere ammirate, sulla leggiadria (pensiamo alle ballerine brasiliane). Spesso questo un tratto di
copertura, cio come se lultima fase vissuta nello sviluppo fosse quella che viene messa come sistema
relazionale, ma che in realt nasconde ben altro.
Nelle varie posizioni isteriche possiamo distinguere molto sotto-posizioni. Se togliamo il tratto isterico
nel giro di poco tempo se ne va via, perch un tratto di copertura. A quel punto emergono le posizioni
sottostanti che coloriscono anche il tratto isterico. Ad esempio, c unisteria di conquista e fuga: seduco,
mi piace molto sedurre e poi abbandono, Questa unisteria con un tratto fobico sottostante, c
unallarme.
Poi, esiste unisteria che copre unoralit il che molto comune e fa disperare gli uomini: la donna si
presenta con un tratto isterico molto seduttivo e leggero, e quando arriva allo scopo tutto il gioco di
seduzione serve a colmare loralit e laltro serve da riempitivo e deve continuamente riempire il bisogno,
deve allattare e, quindi, c lattaccamento.
Poi, esiste invece unisteria che di copertura a un tratto fallico. E una donna che nella relazione con il
padre ha in realt sviluppato un processo di conflitto e di identificazione, cio non riuscita andare verso
il padre perch cera un conflitto, una situazione di competitivit. E una persona che magari ha
unidentificazione con il padre anche perch c unimpossibilit didentificazione con la madre, per cui
la situazione seduttiva diventa una situazione di sfida nei confronti delluomo. Vive questi rapporti
amorosi che vanno in escalation simmetriche: c una grande seduttivit, poi c un abbandono, poi ci
sono le urla e le grida e poi la ripresa e cos via. Tutto questo perch spesso dietro c una posizione
femminile disteria di copertura di una posizione fallica in competitivit con luomo.
Questo per darvi solo degli accenni per farvi capire com importante leggere le varie situazioni come
tratti che si combinano. Quindi, a seconda di come si mettono i tratti si legge la persona. Nellisteria
particolarmente semplice, perch quasi tutte le donne hanno tratti isterici ad eccezione delle donne
ossessive, intellettuali.

Le pi comuni tipologie
Nitamo MONTECUCCO:
Abbiamo identificato delle tipologie primarie che possono essere importanti se riusciamo a identificarle
anche per avere sia unidea generale della loro struttura di base, di come si venuto a creare il loro blocco
sia anche di quelli che sono i loro punti deboli, su cui eventualmente fare unazione di aiuto e di sostegno.
Per questo cercherei di entrare il pi possibile nella struttura della vita media e di far un excursus su quelli
che sono i casi pi normali di strutture critiche di persone che potrebbero arrivare da voi come persone
che hanno bisogno di aiuto.
Partirei non tanto dalle personalit, ma quanto dalle cose pi comuni che vi capitano. Per esempio
potrebbero capitarvi molto comunemente delle persone che vi chiedono qualsiasi cosa, ma ci che vi
stanno realmente chiedendo di farli uscire dalla depressione. Vi raccontano mille cose, ma
essenzialmente che hanno un processo di crisi interna e che ti stanno chiedendo aiuto.
Unaltra delle tipologie assolutamente comuni che vedrete sono le persone che sono in un momento di
crisi esistenziale: attorno a loro sta cambiano il mondo, stanno cambiando le relazioni, sta cambiando il
lavoro, stanno cambiando i loro sentimenti che li connettono con la rete delle relazioni. Quindi, vengono
da voi con una piccola scusa - per labbandono del fidanzato o la moglie che non ha pi voglia di fare
lamore con il marito - ma in realt ci che voi riuscite a vedere in queste persone che sono in un
momento di passaggio e che hanno semplicemente di un centro. E la crisi esistenziale.
Ieri mettevamo in evidenza come, soprattutto in questo momento storico, tutte quelle persone che sono
gi normalmente con il cuore aperto e che poi se l dovuto chiudere. Dentro ha un cuore che batte e che
soffre e fuori tutta la sofferenza che non riesce pi a gestire. Voi, in questi casi, entrate e ascoltate quello
che di positivo questa persona ha realmente dentro.
In seguito avrete mezza giornata intera per guardare con attenzione la psicopatologia, perch dovrete
assolutamente imparare a riconoscere i casi. Finora abbiamo parlato di caratteri : lo schizoide, il rigido,
lorale ecc. Ma a volte veramente arrivano persone che sono borderline o che sono psicotiche oltre misura
e voi non avete assolutamente gli strumenti per poterle aiutare. Quello che potete fare per aiutarle
consigliargli un buon psicologo, un buon medico, una buona struttura, consigliargli di entrare in un iter di
crescita che comprende un lavoro di profondit che voi non siete tenuti a fare. Persone depresse hanno
bisogno a volte di una psicoterapia o a volte hanno bisogno di uno psichiatra. Se sono andati oltre un
certo limite, perch se la persona piange tutto il giorno inutile che gli fate il massaggino del piede o lo
fate danzare. Evidentemente ha dentro un meccanismo contorto che non gli permette di vivere la sua vita
e che deve essere risolto con degli strumenti potenti Se, invece, la persona ha una depressione psicofisica
lieve ed un po insoddisfatta, voi le potete dare unenorme aiuto: sia in questo caso sia nel caso della
persona che ha crisi di relazione o crisi di identit in senso semplice - p. esempio improvvisamente non se
la sente pi di fare il suo lavoro oppure la donna che per anni stata una brava moglie e ora non ce la fa
pi - che sono situazioni intermedie. In tutte queste situazioni quello che voi potete fare applicare le
norme generali di empatia con la persona e le pratiche di vostra competenza. Si articola il suo bisogno
nella realt di quello che realmente ha. Abbiamo visto degli ottimi risultati con lo shiatzu, con la
danzaterapia, con il respiro, con il craniosacrale e altro, e quello che spesso succede questo atto magico
che risolve il bisogno della persona. Se particolarmente teso e rigido si fa tanto lavoro sul corpo. Se non
sente il corpo gli fate il massaggio ayurvedico. Se ,invece , un carattere masochista con un corpo duro e
coriaceo , gli fate il rebalancing che lo scioglie nelle strutture di profondit. Se ha subito incidenti o
operazioni chirurgiche comunque gli fa bene una sessione di craniosacrale e il lavoro sulle cicatrici.
Quindi qualsiasi tecnica voi usate quello che esce lemozione. Spesso esce lemozione del momento in
cui la persona si fatta male, non esce il dolore fisico: uscir la rabbia, la paura, la tristezza. Gli si fa
vivere lincidente e magari esce il dolore dell recente abbandono della fidanzata. Poi, ognuno di voi ha
una tecnica che ha delle sue specifiche funzioni, ma ci che vogliamo veramente trasmettervi in questo
momento limportanza assoluta di come voi entrate energeticamente interiormente in contatto con la
persona.
Se pensate, ci sono tantissimi che pagano un analista per parlare al muro e lanalista scrive due cose e
tenta invano di non addormentarsi. Voi potete fare lo stesso lavoro con meno danaro e molto pi cuore e
presenza.
(da inserire lintervento della Luisa BARBATO sulla verit della singola persona)

Lo schema generale della struttura della personalit
Per riassumere quanto dello fino ad ora sui caratteri e le qualit umane diciamo che la comprensione delle
varie identit una parte particolarmente utile e interessante, uno schema globale, composto da almeno
5 schemi sottostanti, con cui voi dividete le persone:
1. lidentit: quanto la persona ha realizzato il suo centro, la sua essenza
2. la polarit: quanto la persona polarizzata sul maschile-yang o sul femminile-yin
3. le tre strutture: quanto la persona polarizzata su pancia-istinti, cuore-emozioni o testa-
pensieri
4. i Chakra - Shen: quanto la persona polarizzata sulle sette energie essenziali dei centri-
organi
5. Le personalit secondo la bioenergetica, lenneagramma, la psicologia transpersonale,
lastrologia, ecc..

Al punto 1) avremo quindi persone con unidentit integra e stabile, quelle con un io debole e vacillante,
quelle con alterazioni pi gravi di perdita o vuoto di identit, di psicosi. (I Tavola delle Equivalenze
Psicosomatiche)
Al punto 2) persone pi neutre e bilanciato, quelle pi nellenergia femminile-yin, dolce, intuitiva e quelle
pi nellenergia maschile-yang, decise, intraprendenti, razionali. Oppure se volete usare i codici indiani:
quello pi tamasico (basso-denso), quello pi satvico (equilibrato-armonico) e quello pi rajanico
(focoso-energetico). (II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche)
Al punto 3) le personalit di pancia, pi istintive, fisiche, le personalit di cuore, pi affettive, emozionali,
e le personalit di testa, pi mentali e intellettive. (III Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche)
Al punto 4) troviamo le sette energie psicosomatiche essenziali, riprese dalle tradizioni indiane e taoiste,
che ci offrono un punto di riferimento estremamente aricolato e complesso con cui interpretare le qualit
delle persone. (Mappa Psicosomatica Essenziale)
Attraverso questa comprensione complessa delle varie personalit voi riconoscete i loro tratti, i loro
schemi fisici, energetici, meuropsichici di base e ci vi serve per capire la struttura dellidentit.
Anche in ogni contesto spirituale trovate tutti i tipi. Trovate maestri spirituali di tutti i tipi: quelli orientati
sul cuore, quelli orientati con la mente, quelli molto fisici. Facciamo qualche esempio semplice:
sicuramente Ges era molto di cuore sul lato destro, era un personaggio che non si faceva dire di no da
nessuno (piuttosto la morte ma io vado avanti sulla mia strada). Prendete Yogananda e vedete una
persona di cuore completamente sul lato affettivo, della dolcezza, della comprensione. Prendete un
mentale-razionale come Krishnamurti oppure i lama tibetani. Osho ( un 7 dellenneagramma) che ha la
caratteristica di essere una tipologia di testa che fa la sintesi di tutto. Poi, ci sono quelli pi orientati alla
volont, al potere, al fisico come Bodhi Dharma, Gurdjieff, molti maestri zen, gli yogi. Tenete sempre
presente che queste sono delle caratteristiche di maggiore polarizzazione, che tutti hanno anche tutte le
altre parti.

I caratteri e le energie psicosomatiche essenziali
Nitamo MONTECUCCO:
Proviamo a vedere le caratteristiche principali delle varie personalit anche alla luce della mappa
energetica tradizionale indo-cinese o indo-tibetana.

Roberto SASSONE
Basiamoci sulle strutture caratteriali gi trattate. Iniziamo intanto dallo schizoide Che caratteristiche ha lo
schizoide? Che linizio della sua vita legato alla paura, per cui fondamentalmente non ha le radici, ha
paura di entrare in contatto con la realt. Quindi, il I chakra che significa la sopravvivenza e nel corpo
corrisponde fisicamente ed energeticamente ai piedi, alle gambe, ai due reni (Ming men = i due centri
della vita) i cui canali scendono al sedere e gi fino ai piedi. Il blocco della paura avviene quando i reni
vengono bloccati dallinibizione, energeticamente sono contratti o in vuoto e generano - sempre a livello
di energie - il blocco di tutta la zona bassa. Fondamentalmente la muscolatura della zona lombare blocca
perch rigidissima e dal momento che questo lunico asse centrale/lasse spirituale i cinesi lo
connettono con tutti i disturbi, per cui se manca questo polo a terra tutta lenergia sale verso lalto.
Quindi, queste persone hanno bloccato il corpo, il centro dellincarnazione, da cui parte lenergia verso il
cuore e ti d la carica, ma se non avviene questo tutta lenergia va tendenzialmente alla testa.
In questo caso la paura totale ed generalizzata e la contrattura muscolare si trova in tutto il corpo.

Nitamo MONTECUCCO:
Inoltre, ricordiamo dal foglietto embrionale che il cuore gestisce il sesso e tutti i muscoli del corpo. Una
patologia che negli ultimi anni ha avuto unincremento enorme la mialgia generalizzata. Ve ne
accorgete specialmente se lavorate sui corpi, poich ovunque li toccate sono doloranti. Ci significa che
hanno il cuore completamente bloccato: tutti i muscoli sono in tensione, il dolore del cuore vive in tutti i
muscoli del corpo. Sicuramente la mancanza di riconoscimento e di vitalit del I chakra fa s che la
persona rivive questa energia nella testa. Quindi, il corpo molto gracile. Prendiamo unaltra forma, ad
esempio un orale. Che cos che gli manca?

Roberto SASSONE
Allorale mancata lalimentazione e laffettivit e questa mancanza innanzitutto gli provoca a livello del
corpo una protrazione verso lavanti di tutta la testa e tutta la bocca. Questa postura molto evidente
nellorale e denota colui che aspetta qualcosa e questo qualcosa non arriva. Lirrigidimento dei muscoli
della zona sub-occipitale provoca un blocco alla gola. la mandibola serrata e le spalle vengono portate
in avanti come se la persona si volesse proteggere perch manca questo alimento.
Lorale si riconosce anche dallespressione degli occhi, perch sono imploranti e richiedenti.
Ricordiamoci Bambi.

Nitamo MONTECUCCO:
Cosa ci suggerisce la persona con gli occhi da cerbiatto? Che cerca amore e affetto che tipicamente un
affetto di cuore e di milza, un affetto materno e dolce che gli mancato, soffre per la mancanza
dellalimento e continua a chiederlo.

Roberto SASSONE
E proprio perch c una pena e una necessit quasi di farsi da nido proprio perch non arriva questo
contatto - il torace tende ad essere incavato, svuotato come se volesse proteggere il centro del cuore, il
collo proteso in avanti, la gola e la mascella sono contratte, c una tensione nel cingolo scapolare e
nelle spalle. Le sue braccia sono poco irrorate, sottili e vissute come impotenti non essendo disponibili
per lazione autoassertiva.
Le gambe dellorale sono generalmente esili e proprio perch non ha molto contatto con il suolo cammina
un po a papera. Il bacino ritratto, perch questa mancanza damore porta una certa paura genitale.

Nitamo MONTECUCCO:
Una persona che ha queste caratteristiche come pensate che abbia i canali della forza di reni che salgono
al cuore? Sono un po in vuoto. Infatti, i cinesi parlano di solito di un vuoti di milza, cuore e reni, perch
la forza non grande, perch a livello genitale non c potenza e la potenza deriva dal riconoscimento
della fiducia di s. Quindi, l c una scarsa fiducia di s, per cui non tira su lenergia.

Roberto SASSONE
Quindi, bisogna lavorare sulla fiducia, sul grounding, sulla riattivazione del canale principale del I
chakra in maniera tale che si possa cominciare ad avere una percezione di stabilit, di esserci. Questo
molto importante.

Nitamo MONTECUCCO:
Questo tipo di persone possono facilmente andare in depressione e la depressione chiaramente definita
come uniperattivit negativa, un vuoto, unattivit di milza. Quando noi vogliamo curare velocemente
questo tipo di patologia dobbiamo fare una serie di interventi: anzitutto aprire il cuore, aprire la vitalit e
spostare sulla vivacit e la giocosit. E un classico che se noi riusciamo - se riusciamo perch non detto
che ci si riesca, perch a volte la persona che in quello stato non vuole uscire da quello stato, dal mal
damore - ma se riusciamo a trascinarla a farla divertire, ridere e scherzare (o la meditazione della
Kundalini o di danza) e le cambiamo ambiente, possibile che in poco tempo possa recuperare. Ci
significa che hanno ribilanciato lasse sinistro con uniperattivit delasse destro.
Ricordate che voi come counselor non siete abilitati a curare questo tipo di persone, per potete
aiutarle. Come counselor potete fargli far muovere il corpo, dargli fiducia, sciogliere le tristezze, la
meditazione Kundalini, consigliare di vedersi un film divertente, di fare biodanza relazionandosi con
laltro. E chiaro che farlo da soli ci vuole pi tempo.

Roberto SASSONE
Il respiro fondamentale, perch le devi far espandere il torace.

Nitamo MONTECUCCO:
Prendiamone un altro per vedere la differenza dei caratteri. Chi secondo voi, invece di essere sul canale
di sinistra pi sul canale di destra? Chi il polare rispetto allorale?
Se prendiamo lo psicopatico, qual la sua caratteristica principale? Anzitutto lottimismo, ha molta
energia, ha molto i piedi per terra, ha lasse centrale che gli funziona bene, connesso con la testa,
lintelligenza attiva e pratica, lavora molto con la vivacit e giocosit. Ricordiamo che lasse centrale
il centro dellidentit che nellorale debole, perch non stato amato. Nello schizoide anche spesso
debole, nello psicopatico invece lego stato rinforzato. Anche se in una forma primitiva c il
riconoscimento dellego, non del Cuore, per cui si sentono amati. Ecco perch lo psicopatico usa molto
lenergia primaria della terra, la forza del fegato; non riesce, invece, usare la dolcezza e la sensualit della
milza. Quindi, questa parte che quella umana, attenta e affettuosa non arriva al Cuore e li fa diventare
carenti della parte che noi chiamiamo amorevole, etica che per loro ritenuta una debolezza.

Roberto SASSONE
Lo psicopatico proprio lopposto del masochista con le sue gambe grosse e che fondamentalmente
sembra piantato sul suolo. In realt il masochista non ha un vero riconoscimento di s, lui esiste solo in
funzione dellaccontentare laltro. Per, perch ha tutta questa struttura pesante? Gli serve esclusivamente
per contenere il suo vuoto, solo apparentemente sembra molto solido.

Nitamo MONTECUCCO:
Proviamo per un momento ad immaginare il contrario. Il masochista, avendo gi da bambino un corpo
molto solido e tozzo, dove lelemento linfatico spesso in abbondanza. Questo tipo di bambini non sono
esuberanti, giocosi e vivaci; anzi, sono un po goffi. Mentre nellorale c lattenzione sulla milza, ma la
milza vuota, perch il cuore vuoto di affettivit, nel masochista c una madre iperprotettiva che gli ha
dato troppo, lo ha soffocato. Quindi, di aspetto materno ce n tanto, di brutta qualit, ma gonfio e
stagnante.

Roberto SASSONE
In realt non ha contatto con il suolo. Sembra che abbia contatto con la terra per le gambe grosse, ma non
ha forza, perch non ha lenergia. Ha paura di crollare anche se si sente stabile. Facendo lesercizio del
grounding, mentre lorale reagisce presto cominciando a tremare e oscillare, il masochista sta unora
senza reazioni. Ha una struttura sicuramente ristagnante e compressa. Bisogna rimobilitargli lenergia. E
chiss quante volte gli hanno detto dai! muoviti!. Cos si ferma ancora di pi.

Nitamo MONTECUCCO:
Mentre nello psicopatico la respirazione molto attiva, perch deve tenere il cuore aperto, deve lavorare
tanto e quindi deve anche respirare tanto, nel masochista c una respirazione lenta. Non mai una
respirazione vivace e veloce. Se fate respirare velocemente un masochista significa che o non grave o
che gi in grande miglioramento, significa che apre gi i canali, che apre tutto.
Vediamoli associandoli con gli animali: come se il masochista fosse un animale da tiro tipo una mucca
o un bue da tiro, lento ma va avanti tanto. Lorale invece come se fosse della categoria di animali tipo
cani o gatti che sono piccoli e pi veloci. Oppure uno psicopatico come se fosse un leone o un lupo con
il proprio potere gerarchico.

Roberto SASSONE
A proposito di respirazione. Quando si mette una persona con una struttura tendente al masochismo
sdraiata a respirare e si riesce a farle abbassare il torace, si gonfia la pancia. E come dire: molla, s, il
torace, ma erge immediatamente una difesa in unaltra zona che qui la pancia. E tipico. E veramente
un segnale interessante.

Nitamo MONTECUCCO:
Immaginiamo lultimo carattere che solitamente non ha ricevuto grandi blocchi a livello primario, ha
laffettivit mediamente aperta; vivace e presente perch lenergia dei Reni c. Allora quale potrebbe
essere la caratteristica dellisterico-fallico-narcisista? Una certa dicotomia: come se lenergia arriva al
cuore che per troppo superficiale. E come sul cuore ci fosse un ostacolo, una ferita. Ad esempio
come se il pap a 11 anni ti fa fare il cavalluccio sulle sue ginocchia, poi improvvisamene mettendo la
gamba tra le sue gambe sente che tu hai un seno e di colpo non sei pi la sua bambina e non vai pi in
braccio a pap. Anzi, comincia a contrastarti vietandoti certe cose, controllando con chi esci e dove vai,
oppure nel triangolo con la mamma (che vive questa energia attraverso la figlia che a sua volta ama il
padre) il cuore della bambina va in corto circuito. Da adulta ogni volta che si innamorer di un uomo sar
aperta nelle energie base, ma sar bloccata nel cuore, perch rimasto chiuso.
Questo ego strutturale cade abbastanza facilmente. Quando sono intelligenti (e a volte non lo sono) hanno
anche una certa vivacit, per cui quando gli proponi di aprire i sentimenti spesso quello che viene fuori
una serie di banali condizionamenti sociali. Se si riesce a pulire questo si arriva spesso al cuore.

Roberto SASSONE
Queste strutture proprio perch sono arrivate vicine alla genialit, quindi hanno energia sessuale che
scorre abbastanza liberamente, hanno anche una flessuosit e una morbidezza: nel camminare ondeggiano
molto il bacino. Non il movimento del latino americano che ancora in contatto con la sua energia
vitale, ma un movimento che denota la seduttivit

Nitamo MONTECUCCO:
Due cose ancora. Parliamo del VI Livello: lespressione e lintelligenza.
Avevo un amico che era uno schizoide, quasi completamente bloccato nel sistema muscolare-scheletrico
e la grande energia con cui non era riuscito a vivere nel corpo lha trasferita in testa. Era geniale. Un
giorno mi ha raccontato che da bamino sua mamma non lo lasciava troppo solo e libero di vivere, per cui
si rinchiuso, ha preso in mano dei libri di matematica ed diventato un genio in matematica.
Praticamente ha trasferito il piacere pi genitale, di fegato e di milza nella testa. Era come se la testa non
fosse realmente in contatto con il resto del corpo. Non riusciva ad usare lintelligenza del cuore n della
pancia.

Abbiamo detto pi volte che non dobbiamo formulare dei giudizi, Nella mia accezione pi normale mi
scatta il giudizio sul masochista. E un tipo di mente con una lentezza di formulazione.
Ricordiamoci che la vivacit del fegato finisce nel punto in cui entra nel polmone. I polmoni prendono
lenergia del fegato. La loro vivacit diventa curiosit, la giocosit diventa intelligenza creativa. Quando
questo lato diventa inibito (dietro c spesso una mamma che non lascia giocare) la loro mente diventa
legata a delle strutture molto forti e non c assolutamente la vivacit del pensiero che permette la
rivoluzione.

Roberto SASSONE
Ricordiamoci che il blocco pi forte del torace ce lha proprio il masochista. Non riesce ad espirare
allentando il torace e abbassandolo.

Nitamo MONTECUCCO:
Quando invece fate respirare un orale che ha i polmoni vuoti, se lo tratti bene spesso si muove, va in
iperventilazione in fretta, va in tetania. Se, invece, lo dici al masochista non c niente da fare, respira tre
volte e poi si ferma.
Lintelligenza del masochista pi logica-formativa che non intuitiva, mentre nello psicopatico
lintelligenza molto stimolata. Come abbiamo gi detto, nello psicopatico manca il canale di milza con
laffettivit che corrisponde al II chakra. Il II chakra unenergia simbiotica, lenergia dellunione,
lenergia del cordone ombelicale, dellutero, della mamma. Se la mamma non ti d questa energia, e, anzi,
lei diventa un maschio che ti sitmola al rappresentarti allesterno chiaro che questa parte etica viene
fortemente a mancare e il cuore se tutto fuori non pu essere tutto dentro. Una delle caratteristiche degli
psicopatici il torace sempre pieno daria.

Li aiutate semplicemente appoggiandovi sopra chiedendo cosa sentono. In alcuni casi hanno sensazione
di panico, perch hanno paura a svuotarsi, perch limmagine di se, del loro ego, la pienezza. Non
possono permettersi di essere perdenti, perch altrimenti crolla tutto. Questo nel caso di psicopatici pi
stupidi. Poi ci sono quelli intelligenti e bilanciati che capiscono questo e hanno anche un grande cuore.
Ho avuto dei pazienti manager dazienda molto determinati che per avevano fatto del bene, hanno
lavorato molto su di s. Hanno dovuto sostituire la loro energie di terra forti riscoprendo il loro lato
femminile che loro non utilizzavano.

Roberto SASSONE
Infatti, lo psicopatico uno che rischia il suicidio quando perde limmagine di s (p.esempio gli
imprenditori che falliscono)

Nitamo MONTECUCCO:
La stessa cosa pu succedere alla donna che viene ingabbiata nel nodello di madre e moglie. Io la
reputo gi di base una persona che ha un carattere masochista e dato che questo in Italia un dato
estremamente comune, c un enorme numero di figli di madri masochiste che hanno preso questo
carattere di chiusura e di adattamento alla situazione di non farsi troppe domande, di avere dei figli e di
andare avanti. Di buono c che sono delle madri stabili, dallaltra parte che non sono donne realizzate,
perch si sono identificate troppo in un ruolo sociale. Fortunatamente son sempre di meno, anzi sono
sadiche. Questo si pu spiegare, perch la masochista ha avuto un ordine forte e quando cambia il ruolo
da madre a figlia, diventa allincontrario. La legge adesso sono io che ti comando e ti do la vera legge
della verit! Fai cos come ti dico io, perch mi ha detto mia madre e ora devi farlo anche tu!

Roberto SASSONE
Io direi che non la regola che il masochista diventi sadico. Se il masochista riesce a toccare il suo
sadismo significa che si liberato dallodio che aveva dentro. Ma questo lo fanno un po tutti.
Ovviamente, tra tutte le strutture il masochista quello che meno si pu permettere di esprimere la sua
violenza. La sua distruttivit una forza molto potente: dove la va imbrigliare? Nella contrattura molto
forte della sua muscolatura e nella distruttivit verso se stesso. Si vede realmente quanto il masochista
tutta la rabbia la sfoga contro di s.

La contrattura del diaframma
Per quanto riguarda il blocco del diaframma, direi che siccome la respirazione trasversale il blocco c
sempre. Bisogna, per, vedere lintensit del blocco.

Nitamo MONTECUCCO:
Lo sblocco del diaframma si effettua un po con tutte le respirazioni, anche se ci sono tecniche pi
specifiche.
Riprendiamo lo schema dei meridiani di energia. Se il cuore si chiude, si chiude la gola e il diaframma,
che sono le porte del cuore. In realt iI cuore ha sette porte e queste sono le prime due pi importanti, Per
chiudere il cuore tu stringi le spalle. Poi c la porta anteriore che quella del dare e quella posteriore che
quella del ricevere. Vi sar gi successo che quando un amico sta male vi viene istintivo a mettergli una
mano dietro sulla zona del cuore, tra le due scapole, per sostenerlo. E unaltra porta del cuore quella
dellenergia del cielo, dellalto ed entri nello spirito.
Io ho avuto esperienza con migliaia di persone in una comune circa per tre anni vivendo o conoscendo
migliaia e migliaia di persone di tutte le razze, tutti i tipi, di tutte le et e di tutte le conformazioni
psicologiche: cerano gli orali, i masochisti, gli schizzati, gli schizofrenici, ecc. Cerano persone con
problemi di tantissime malattie, ma tutti avevano una caratteristica fondamentale: quella di avere
unanima. E ogni anima si era manifestata nel mondo con quel tipo di blocco o quella vita, partendo da
una particolare genetica e condizioni ambientali, dove le energie potevano o non potevano uscire, anche
con patologie gravissime o problemi psichici rilevanti. Ebbene, quando si risvegliava la coscienza
centrale queste persone cambiavano, si ribilanciavano. Il caratere che avevano prima non cera pi.
Cerano delle tracce o qualche volta emergeva ancora, ma la vecchia struttura veniva sostituita dalla
consapevolezza della realt.
Quindi, tutta la mia formazione universitaria e post-universitaria in psicologia, che sosteneva che la
personalit di unindividuo si struttura al massimo fino ai diciotto anni, veniva vanificata da quella
esperienza diretta dove anche persone di settantanni cambiavano personalit nel giro di uno, due, tre
anni. Per me stata una rivoluzione concettuale e quello che cambiava era lanima, il contatto di
profondit e losservatore di se stessi. Ho visto delle trasformazioni enormi e questo stato il grande
motivo per studiare il cervello, la psicosomatica.

Le ricerche sulla coerenza e la sincronizzazione cerebrale
Quando abbiamo studiato la coerenza e la sincronizzazione cerebrale ci siamo accorti che esistono degli
stati di coscienza che possono essere a bassa o ad altissima sincronicit. Se prendete il libro di
Psicosomatica Olistica da pagina 168 in avanti potete comprendere lestrema importanza della coereza
per comprendere il grado di integrit psicosomatica di una persona e nella pratica della sua crescita
personale per verificare lavanzamento del suo stato. Ricordate che lo Psico Olotester,
lelettroencefalografo per fare queste analisi disponibile al costo ridottissimo di 1400 euro, quando un
normale eeg portatile costa dai 14.000 ai 20.000 euro.
Ecco, qui nella fig. 48 vedete lemisfero destro e lemisfero sinistro con il valore della sincronizzazione
che pu essere al massimo a pi 100%, a zero e a meno 100%. La sincronizzazione continua a variare nel
tempo. Qui vediamo un esempio dove la media del tempo di tre minuti e la media di sincronizzazione
67. Questo un bel quadro di un contadino dellHimalaya: il cuore bello aperto, il cervello rettile
giallo-rosso, il cervello mammifero londa verde e il cervello razionale-intuitivo in alto. E una bella
sincronizzazione.
Laltra diapositiva fig.50 invece di una persona normale di Milano, Il cervello un pochino pi pieno,
manca londa sul cuore. La media di 66. E uno che lavora con la testa ma con una leggera asimmetria
nelle beta di sinistra. Guardate non c unonda a sinistra uguale a quella di destra. Si direbbe che una di
quelle persone che giusto vivono, senza una vera ragione e non se lo sono mai chiesti.
Nella fig. 52 vedete un forte stato di stress. Nella fig.53 un quadro di un giovane ingegnere in stato di
eccitazione mentale e fisica: vedete come la parte alta espansa. La sincronizzazione alta, 95 di media.
Chiaramente aveva dei deficit emozionali interni. Da questi esperimenti sappiamo che il cervello pu
viaggiare sotto il normale, a livello normale o sopra il normale. Immaginiamoci che una persona che
volesse fare il counselor dovrebbe perlomeno essere normale se incontra una persona sotto il normale. O
meglio ancora, dovrebbe essere in uno stato sopra il normale in modo da poter incontrare chiunque in uno
stato di presenza. Non una cosa difficile, lavete provato pi o meno tutti.
Ora guardiamo nella fig.64 gli effetti di due cervelli normali di due persone amiche che stanno parlando.
In questi due grafici al centro vedete che la sincronizzazione fra i due emisferi sinistri e due emisferi
destri incrociata: praticamente zero. Tra i loro propri emisferi hanno uno 84 e laltro 77. Quindi, hanno
una buona sincronizzazione, per non c nessuna relazione di sincronizzazione tra di loro nonostante
stessero bene chiacchierando. Ognuno ha il suo cervello. Qui, invece, fig.65, sono i cervelli di due
persone che meditavano insieme ad occhi chiusi. La banda di sincronizzazione diventa altissima: 84 e 78.
E interessante vedere che appena si entra in uno spazio, c una sincronicit, perch lenergia passa. Qui,
fig.66, invece, sono due persone che non stanno meditando, ma sono innamorate. Qui la cosa interessante
che la sincronizzazione negativa, cio: sono a fasi alterne in modo che permettono lo scambio. Nella
fig.65, abbiamo invece un terapeuta e una paziente, le onde sono ad altissima sincronizzazione, ogno
onda delluno si riflette sullaltra.
Tutto questo per farvi vedere e capire qual il meglio che potete offrire alle persone in un processo di
counseling ed ci che noi vorremmo che voi foste in grado di trasmettere: un cuore aperto, una
coerenza, una grande presenza che passa. Nelle fig. 68 e 69 gli stupendi quadri di due persone trattate con
rilassamento al villaggio globale da operatori counselor ben armonizzati e in stato di presenza.
Questa cosa accade anche in gruppo: qui, fig.70, c lesempio di 12 persone, ognuna ha unonda diversa,
le onde poi si uniformano, fig.71 e 72, quando chiudono gli occhi, e poi piano piano vedete le stesse
bande con gli stessi tempi. Si realizza una forte sincronizzazione collettiva!
Questo breve excursus per stimolare la nostra comprensione dei processi empatici che possono avvenire
e che possono trasmettere gioia, coraggio, presenza. Ecco che quello che c scritto nei testi di guarigione
esoterica tipo quelli della Alice Bailey che il guaritore deve agire su di s per trasmettere la giusta
energia allaltro, voi lo fate respirando nel vostro cuore, sentendo lenergia per poi trasmettergliela, anche
senza fare niente. Quindi, latto principale che noi proponiamo proprio quello del lavoro su di s, della
presenza su di s, dellenergia pulita su di s che automaticamente viene trasmessa allaltra persona.











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SCHEMA SINTETICO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI


I tre principali fattori che determinano un carattere: genetica, condizionamenti e anima
Riassumiamo le informazioni relative ai caratteri secondo Reich e Lowen e proviamo ad integrarle con le
moderne conoscenze di psicosomatica e di neuroscienze. La struttura globale della personalit derivata
da tre principali fattori che interagiscono profondamente tra loro:
1) La componente genetica (ossia il DNA) una parte della quale assolutamente immodificabile (colore
pelle, strutture ossee, organi alterati, ecc.) mentre una seconda parte (metabolismo, neurotrasmetitori,
alterazioni fisiologiche, ecc.) modificabile da 2) e 3),
2) I condizionamenti esterni ossia le l'influenze famigliari, ambientali e sociali, che modificano la
struttura genetica.
3) L'anima, ossia la coscienza globale, che pu risvegliarsi e manifestarsi come S o dimenticarsi di s e
identificarsi con una sua struttura genetica o con un condizionamento famigliare o sociale diventando un
ego, un io della mente, una personalit (da persona = maschera). Secondo lipotesi coscienza lanima pu
rientrare almeno in tre maggiori livelli di evoluzione: basso: la persona essenzialmente identificata con i
bisogni esterni (fisici, emozionali e mentali), media: la persona identificata con i valori del cuore e della
libert anche se non riesce ad focalizzarli e realizzarli concretamente, alta: la persona poco identificata
coi bisogni esterni ha una forte sensibilit interiore e dedica la sua vita alla ricerca spirituale di s e alla
realizzazione dei suoi valori profondi.



PERIODO FETALE: LA STRUTTURA GENETICA, MATERNA E ANIMICA.

L'influenza genetica
L'influenza genetica la principale base della personalit, ed dovuta ai codici genetici derivati
dall'unione dei geni del padre e della madre. In particolare importante la struttura genetica espressa
dallo sviluppo del tre foglietti embrionali, con le loro specifiche tendenze - impronte neuro-ormonali. Una
parte di queste tendenze sono plausibilmente genetiche-immodificabili, una parte (sempre pi vasta
secondo le ricerche internazionali) sono geneticamente modificate dagli influssi psico-neuro-endocrini
della madre.

Lanima e l ipotesi coscienza
Al momento del concepimento dal preciso momento in cui il codice genetico materno e paterno si fonde,
ipotizziamo possa sovrapporsi (per superimposizione) l'influenza dell'anima, la quale potrebbe agire
stimolando o inibendo i sette centri energetici (chakra) e pi in generale lo sviluppo dei tre foglietti
embrionali. Partendo da questa ipotesi appare interessante puntualizzare che, nelle ultime generazioni, si
osservato un evidente sviluppo cognitivo e di personalit dei neonati, gi nelle primissime fasi della vita.
Questi bimbi appaiono come particolarmente svegli, vivaci, determinati, sicuri dei propri sentimenti, e
difficilmente condizionabili, come se la loro anima o S fosse particolarmente forte, evoluto e
maturo. Queste testimonianze, associate ed osservazioni energetiche sottili, hanno portato a definire
questi bambini e bambine indaco.

I condizionamenti materni.
I dati della ricerca internazionale evidenziano che l'essere umano gi durante il periodo fetale riceve
impulsi dalla madre che condizionano alcuni schemi neuroendocrini (cortisolo, ecc.) in modo tale che il
piccolo, appena nato, presenta gi una sua conformazione genetica strutturale che lo orienter ad una
particolare personalit (stressato, spaventato, dipendente, dominante, scisso al corpo, ecc..
evidente come alcune delle pi gravi patologie siano fortemente associate a situazione di rifiuto al
concepimento o a forti traumi nella .


I TRE CARATTERI PSICOSOMATICI ALLA NASCITA

La base genetica dei caratteri genera una evidente predisposizione ad alcune tipologia caratteriali e non
ad altre. La struttura nervosa non genera un masochista reale e viceversa una struttura forte psicopatica
non porta ad una carattere orale.

La struttura fisica-istintiva e il cervello rettile
Se la principale struttura genetica sar quella fisica-endodermica, avremo un bimbo di corporatura spesso
robusta, con maggiore sviluppo del corpo e del metabolismo fisico (CIBO!), e particolarmente
identificato coi suoi bisogni fisici primari (cibo, sesso, possesso di beni, benessere), col suo corpo e con la
propria forza fisica (potere). Queste sono le caratteristiche espressioni del cervello rettile-istintivo legate
alla sopravvivenza personale: , massima attenzione ai bisogni fisici, scarsa tendenza alla comunicazione
sociale. Gli ormoni e i relativi schemi comportamentali impongono due principali caratteri: attivo e
passivo. Il carattere attivo quello orientato alla dominanza, ossia alla forza fisica, all'aggressivit e al
potere, (testosterone, adrenalina, noradrenalina), il passivo, quando l'individuo non sia sufficientemente
sostenuto dagli ormoni attivi o quando stato specificamente condizionato, orientato a comportamenti
rilassati, accondiscendenti, deboli e dipendenti, e sar particolarmente sensibile al riconoscimento fisico
e formale, agli stimoli della paura (ansie della madre, aggressivit del padre) e quindi a sperimentare
frequentemente una personalit orientata alla sottomissione.
Come nella realt animale uno solo diventa il maschio alfa allinterno di un gruppo, gli altri si
sottomettono a differenti livelli. Cos questa tipologia fisica si manifesta socialmente con le personalit
dominanti-istintive (pochi individui) e personalit sottomesse-controllate (le masse).

La struttura emozionale-affettiva
Se la principale struttura genetica sar quella mesodermica, quella di fatto pi comune, avremo un bimbo
o una bimba di proporzioni equilibrate e particolarmente identificato con la dimensione delle emozioni,
che evidenzier una particolare sensibilit ai bisogni affettivi e relazionali, allamoree alla
comunicazione affettiva e sociale, ossia con le funzioni principali del cervello emozionale-mammifero.
La persona con una armonica proporzione del corpo, spesso associata ad una bella struttura fisica,
bench risenta dell'influenza degli ormoni fisici che rappresentano la comunque la base, sar ovviamente
pi suscettibile alle influenze affettive, emozionali famigliari e sociali relative all'apprezzamento,
all'amore e spesso alla bellezza (i figli belli sono statisticamente pi amati); fattori che generano sicurezza
emozionale, e, nel caso siano sostenuti dagli ormoni dell'attivit fisica, ad una fiducia in s stessi e ad un
certo carisma. Le persone emozionali saranno particolarmente sensibili allattenzione affettiva (e alle
relative privazioni), allaccettazione personale, ai contrasti emotivi, alle tensioni relazionali. Se il lato
emozionale sensibile non viene sufficientemente rinforzato e amato, si sviluppa una caratteristica di
evidente dipendenza affettiva (ma spesso anche fisica e intellettuale) che, nel codice bioenergetico va
sotto il termine di personalit orale.

La struttura nervosa-psichica
Se la principale struttura genetica esodermica, avremo un bimbo o una bimba che evidenziano una
struttura fisica longilinea e delicata, maggiormente identificati con la propria dimensione psichica, con
unevidente espressione del cervello mentale-neocorticale, spesso associata ad una particolare sensibilit
(o ipersensibilit) del sistema sensoriale-nervoso-cognitivo. Le persone mentali saranno particolarmente
sensibili alle privazioni cognitive e psicologiche, alla mancanza di comprensione personale e di
riconoscimento intellettivo, alla carenza di stimoli culturali.
Questa sensibilit psichica se sostenuta da un'adeguata spinta di forze (ormonali-psicologiche-
comportamentali) fisiche ed emozionali, genera una persona mentalmente sicura e forte, mentre se non
viene sostenuta dall'asse delle energie ormonali attive, genera una persona spesso vaga, strana, sognante.
La persona fisicamente concreta e attiva ha a disposizione il proprio emisfero razionale e intuitivo, che
pu utilizzare in modo molto reale e quindi realizzare i propri pensieri razionali o di fantasia. Un
sognatore concreto diventa un Quasimodo, un amante della musica un Jim Morrison, un analitico diventa
un Einstein, se legato all'intelligenza finanziaria diventa un Bill Gate.

Queste tre personalit genetiche possono anche essere bilanciate ed armoniche tra fisico, emotivo e
mentale. Questo schema presuppone anche la possibilit di bilanciare gli assi
Possiamo ipotizzare che l'anima, pi o meno polarizzata o se vogliamo identificata, con le sue
componenti energetiche, emozionali e mentali, possa influenzare il maggiore o minore sviluppo delle
strutture fetali dei tre foglietti embrionali.


LO SCHEMA UNIFICATO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI
FUNZIONALI (FLUIDI E INTEGRATI) E PATOLOGICI (RIGIDI E CONDIZIONATI)



In questa tavola troviamo lo schema sintetico per comprendere in modo unitario e globale i caratteri
psicosomatici. Il centro luminoso sul cuore della figura umana rappresenta il centro di coscienza, il s. Il
cerchio giallo in cui tenuta la figura il campo armonico dellessere, ossia il campo di energie e
informazioni che costituiscono le parti dellunit umana. Larea Blu rappresenta la dimensione mentale
cognitiva della persona, larea verde la dimensione emotiva affettiva, e larea rossa larea istintiva
fisica. Nella met destra della figura umana (sulla sinistra per chi vede) la sua polarit
attiva/yang/simpatica, nella met sinistra la sua polarit passiva/yin/parasimpatica.
Questo schema evidenzia quindi le sei principali strutture caratteriali funzionali o fluide, di ogni
persona, ossia le sei dimensioni naturali e piacevoli di esperienza che ognuno, in momenti differenti
della sua vita, dovrebbe naturalmente vivere e godersi.

Le due polarit fisiche - istintive
Partendo dalla dimensione fisica - rettile, la pi vitale e istintiva tra le energie o forze dellintera specie
animale, abbiamo i due comportamenti che stanno alla base di ogni azione di sopravvivenza: lattacco e la
fuga, la dominanza e la dipendenza. Queste energie sono assolutamente sempre presenti in ogni persone,
e ogni persona quindi dovrebbe sperimentare momenti di forza attiva (mediati dal testosterone e
adrenalina) e momenti di rilassamento (mediati dalla serotonina), momenti di sana dominanza (mediati
dal testosterone) ad es. negli sport, a scuola, e momenti di obbedienza, ad es. ascoltando i genitori o
imparando a scuola da una maestra.

Le due polarit emotive
La dimensione emozionale affettiva la seconda grande forza che sostiene la vita e la crescita di ogni
persona: essa rappresenta lenergia materna per eccellenza, lamore, il calore e laffetto, la tenerezza del
contatto. Ogni persona dovrebbe aver sperimentato da neonato e da bambino, come in ogni relazione
intima questa energia recettiva e dolce, cos come si dovrebbe sperimentare la sua componente polare
attiva, che viviamo quando il nostro compleanno, quando siamo tra amici e ci sentiamo accettati e
simpatici, quando possiamo anche rischiare e buttarci.

Le due polarit mentali
Le due polarit attive e passive, sui livelli fisici ed emozionali attivano la rispettiva componente
neuropsichica o cognitiva, che rappresentata in parte dai due emisferi cerebrali. Queste due polarit
sono connesse con la personalit Yang mentale, autonoma, discriminante, realista o con la personalit Yin
influenzabile, accettante, intuitiva e fantasiosa. Tutti abbiamo queste polarit e neuro-personalit, e quindi
dovremmo averne diretta e completa esperienza.

I caratteri patologici condizionati e rigidi
Ogni volta che uno di questi aspetti caratteriali si blocca o si cristallizza, la persona perde la
consapevolezza del suo centro e delle sue complessit emozionali e polari, e, alla coscienza di s si
sostituisce un Io, una personalit con cui la persona si identifica completamente. Le scritte allesterno
del cerchio luminoso (giallo) stanno ad indicare le personalit cristallizzate, condizionate, pi
armonicamente comprese nel campo della coscienza centrale.
La descrizione di questi caratteri stata fatte nei capitoli precedenti, la differenza appunto nel grado di
identificazione e quindi nella possibilit per la persona di poter cambiare la propria vita o di sentirsi
prigioniera di un carattere.

Dalla patologia ai caratteri fluidi
Le vecchie concezioni psicologiche - da Freud, a Reich a Lowen hanno utilizzato essenzialmente delle
tipologie patologiche o malate per definire i caratteri. Nella moderna Psicologia Olistica invece
fondamentale togliere le terminologie patologiche dalla descrizione della normale tipologia caratteriale
e relegare queste terminologie ai soli casi realmente alterati e patologici. Alcuni di questi caratteri non
sono pi nemmeno realisticamente rappresentati nella societ.

Dal condizionamento anale al condizionamento allesplorazione
Il condizionamento anale diventato obsoleto, mentre era un condizionamento estremamente attivo
nellEuropa di un secolo fa, con lavvento di nuove forme di educazione e di nuova cultura e soprattutto
con la creazione dei pannolini il blocco anale non pi reale. Noi lo sostituiamo con il
condizionamento allesplorazione e alla vitalit, che un condizionamento muscolare-nervoso-mentale
attuato dalle mamme ansiose e angosciate da ogni evento potenzialmente pericoloso, e quindi che
proiettano sui loro figli le loro paure e i loro timori in larghissima parte inesistenti. Le mamme ansiose
diventano quindi iperprotettive e condizionano i figli ad avere paura di ogni cosa, a non fidarsi di se
stessi, a non poter godere della loro esplorazione fisica-cognitiva che, attraverso la curiosit, sviluppa una
base psicosomatica attiva, assertiva e dinamica.

Dal complesso di Edipo alla relazione affettiva
Edipo, nellantica mitologia Greca, fu simbolo di incesto e di sessualit alterata. Edipo, non sapendo chi
fossero i propri veri genitori, uccise il padre e divenne il marito della madre. Questo mito sventurato e
drammatico aveva ovviamente la funzione di toccare i purtroppo numerosi casi di incesto allinterno di
sciagurati nuclei famigliari e di evidenziarne la gravissima colpa sia sociale e legale, che divina. Parlare
di complesso di Edipo nella struttura famigliare contemporanea significa immaginare un incesto dietro
ogni relazione Madre-Figlio o Padre-Figlia. Pur ricordandoci che i casi di violenza e di abuso sessuale
allinterno dei nuclei famigliari purtroppo ancora presente, dobbiamo relegandoli ai casi di relazione
chiaramente patologica e aberrante. Nella normale struttura di relazione famigliare, dobbiamo invece
eliminare i riferimenti Edipici, come attrazione sessuale e incestuosa tra genitori e figli, e sostituirli
con una descrizione della normale tipologia caratteriale, e sostituendoli con una descrizione pi attuale
e leggera di rapporti di relazione-attrazione emozionale e affettiva tra genitori e figli.











ooooOOOoooo

L'APPROCCIO OLISTICO AL COUNSELING


LA PRESENZA EMPATICA

La presenza empatica come stato di consapevolezza globale di noi e dell'altra persona
Nitamo MONTECUCCO
Questo tipo di approccio che vi abbiamo trasmesso sin dallinizio di questo lavoro oggi proviamo a
concretizzarlo, proviamo a dargli delle regole, capire come viene strutturato, come si pu facilitare anche
fisicamente lapproccio con una persona che vi chiede aiuto, nel setting, nel dialogo, nelle domande, nel
questionario. Si pu creare questo spazio e fare in modo che la persona che non in questo spazio, entri
in questo spazio e immaginare che cosa pu succedere. Oggi qui con noi Kapil che oltre ad essere il
responsabile per il Villaggio Globale di tutta larea del cranio-sacrale, anche il nostro punto di
riferimento per tutta quella parte di esperienze meditative di profondit che ruotano attorno ai gruppi
dellawarness intensive, del Who is in? e del Satori. Questo tipo di percorso per sperimentare
lesperienza dellessere ha una storia interessantissima che vorrei che Kapil vi raccontasse proprio per
partire bene, con il piede giusto. Mettetevi comodi.

Kapil PILERI
Allora, linvito , mentre vi racconto queste storie sullilluminazione o sulla consapevolezza: provate a
stare in uno spazio veramente di ascolto. La cosa importante che voi cominciate a riconoscere quali
sono i vostri segnali del corpo sul fatto che i miei sensi sono aperti e sono totalmente disponibili a far
entrare quello che sto ascoltando. La cosa molto importante che, secondo me, ha detto Nitamo che
quando siamo in questo spazio della pancia come stare continuamente in un paradosso. Per es.: una
sensazione pu essere contemporaneamente paura o eccitazione. E come la sensazione che c tutto e che
da quel tutto vengono fuori le idee, le sensazioni, le emozioni. Quindi, vi invito di mettervi in uno spazio
di ascolto. Riconoscete quali sono i vostri segnali: i suoni non vi danno pi fastidio, ho la sensazione di
vederci con gli occhi come una mosca che ci vedo a 180 gradi, calore nella pelle, una sensazione di
sentire la spina dorsale dritta. Portate lattenzione a quelli che sono i vostri indizi, perch comunque in
questo tipo di lavoro, perlomeno come lo intendo io, la cosa fondamentale che io non posso incontrare
laltro se non so chi sono io. Quindi, io vado in questo spazio e questo spazio permette allaltro
semplicemente di essere in quel momento l. La parte finale di questo lespressione. Cio, questo mio
spazio, questo mio essere in uno spazio di vuoto principalmente - e qui c ancora qualcosa di
paradossale, se lo sentite nella pancia - permette allaltro come di scivolare nella sua pancia e nella sua
consapevolezza. Portate attenzione al corpo e state con quello che c: difficolt, paura, qualunque cosa, e
sentite queste sensazioni portandole pi in profondit, come se vi deste il permesso di precipitare dentro.

L'intensivo di illuminazione di Charles Barner
Questo lavoro nasce alla fine degli anni 60, primi anni 70 dallo psichiatra Charles Barner ( ancora
vivo). Lui lavorava principalmente con persone che avevano problemi di relazione ed era veramente
appassionato dello Zen cinese, non di quello giapponese. La differenza poca, che lui lavorava con
questo Zen originario in cui si pu ancora distinguere lunione del buddismo con il taoismo. Poi lo Zen si
sviluppa successivamente in Giappone. Queste persone con cui lui lavorava avevano problemi
principalmente di comunicazione e ha incominciato praticamente a usare lantica tecnica del lavoro col
koan mettendo due persone davanti, una di fronte allaltra. I koan, originariamente, erano dei quesiti
irrisolvibili che potevano avere una soluzione solamente nel momento facendo lesperienza diretta p.es.
della dualit o del volto originario della persona. Charles Barner - partendo anche da tutta una serie di
insegnamenti legati allantica scuola indiana dellAdvaita Vedanta, al grande illuminato Ramana
Maharshi, a diversi altri maestri tra cui George Gurdjieff - ha inserito dei koan che sono esistenziali,
tipo Chi sono io?, Chi c dentro? e in seguito altri: Che cos lamore, Che cos la libert, Che
cos la vita. Questi sono dei koan su cui si pu lavorare anche tutta la vita. In altre parole, io posso
avere lesperienza diretta p.es di Chi c dentro? in questo momento e posso continuare a lavorarci e
averla continuamente e continuamente cambia. Io divento il koan e la risposta viene fuori principalmente
dal corpo, non viene fuori dalla mente. Quindi, non una risposta mentale o razionale, una risposta
esistenziale. Comincia a organizzare questo lavoro mettendo le due persone davanti, usa queste cose dello
zen lo sguardo fisso negli occhi, una persona rimane immobile e la persona che esprime in questo suo
primo lavoro semplicemente parla. Essa esprime tutto quello che sente in quel momento, p.es. Chi sono
io in questo momento?. Ha cominciato con mezzora. Venti minuti, dieci minuti e ha trovato che il
tempo ideale erano cinque minuti che una persona parlava e poi si invertivano. Quindi, una parte attiva e
una parte passiva. Ha fatto tantissimi tentativi ed arrivato poi a un punto dove praticamente ha trovato
questa formula dei tre giorni. Non faceva pi di tre giorni, e venivano fatte 14 o 15 sessioni al giorno di
questo lavoro. Questo Charles Berner.
Unaltra fonte fu Rinzai, cinese, che praticamente si rif a Ko Su Han, quello che poi ha rappresentato nel
libro La ricerca dei 10 tori Zen che cinese. Infatti, le prime otto tavole sono il taoismo. La nona e la
decima tavola, questa energia di Toro rappresenta lEnergia e lo Zen chiudere quel cerchio alla vita.
Questo lavoro si chiamava Intensivo di Illuminazione, i inglese Intensive Enlightnment.
Se esprimo quello che provo senza giudizio sono nella presenza dove non c separazione tra me e laltro.
Questo lavoro ha avuto degli effetti potentissimi a livello di terapia, anche se non una terapia vera e
propria su questi primi piccoli gruppi che hanno cominciato a lavorarci. Si diffusa negli anni 69/70
abbastanza nel mondo tra gli psicologi piuttosto avanzati sia in Germania che in Inghilterra. Dopo circa
un anno e mezzo uno dei primi insegnanti di questa tecnica fondata da Charles Barner, arrivato a Poona
da Osho e gli ha presentato questo lavoro. Da l i primi insegnanti sono Sudha (che lavora con la Primal,
col Satori, lavora sul Tantra), Ganga, Chandrakala (insegnante di arti marziali). Osho prese questo
processo di lavoro e praticamente lha completamente rivisto. Nel lavoro iniziale p.es. non cera il lavoro
sul corpo. Quindi, ha inserito la meditazione Dinamica, la meditazione Kundalini allinterno del lavoro,
una meditazione prima di pranzo (pi o meno verso mezzogiorno) e ha lasciato il resto della struttura
uguale. Unaltra cosa che ha inserito che nell Intenzione dell Illuminazione le persone si sedevano
semplicemente luno davanti allaltro e restavano immobili. Il cambiamento che ha fatto Osho che
quando la persone attiva e sta esprimendo quello che prova nel momento pu alzarsi e usare il corpo.
Sinceramente rivoluzionario avere la possibilit di muovere lenergia. Sentire il corpo ed esprimerlo
elimina questa divisione tra corpo e mente, mentre, invece, nel primo tipo di lavoro manca proprio il
corpo, manca proprio lesperienza diretta. Osho prende come percorso questa storia dei 10 Tori che sono
dieci tavole che poi ha messo a punto questo giapponese, dove ci sono tre maniere di esprimere il sentiero
o il percorso o la Via che non altro che la Vita:
1. una raffigurazione grafica,
2. una parte in poesia, e
3. una parte in racconto.
Questo vuol dire semplicemente trova qual la tua maniera di esprimerti, trova dentro di te qual la tua
maniera di vivere la vita e di essere. Usano il Toro o il Bue come simbolo dellenergia. Quindi qui c la
ricerca del Toro, poi c una scoperta delle orme, c la scoperta del Toro (quindi la scoperta della propria
energia incominciando andare dentro), la cattura del Toro (diventare consapevoli della propria energia),
domare il Toro (questa una parte molto interessante).
Unaltra cosa che interessata allo Zen tradizionale sono i Quattro Passi Magici:
1. LA DIREZIONE
2. LINTENZIONE
3. LO STARE CON QUELLO CHE TROVI
4. L'ESPRIMERE.

La direzione
Quindi, p.es. noi lavoriamo sempre con la Direzione nei due giorni del Who is in?. La Direzione
dentro.
LIntenzione fondamentale se veramente voglio sapere Chi sono?, se veramente voglio andare in
profondit, tutta la mia energia sta andando dentro.
Stare con quello che trovi il punto in quasi tutte le tecniche di meditazione: qualunque cosa trovo, anche
la pi orribile, quella che mi riporta in contatto con me stesso. Che sia la reazione, la rabbia, la paura, la
gioia, ecc., qualunque cosa. Qui la chiave chiaramente diventa immediatamente dopo nellEsprimere,
lessere totale nellespressione, perch io esprimo con consapevolezza qualunque cosa trovo. E che
succede di quella che viene chiamata la guarigione? La presenza che lo spazio del non giudizio (
fondamentale questa cosa del non giudizio), ed quello spazio di quella piccola meditazione iniziale che
vi ha fatto Nitamo dove io trovo il paradosso, dove ho difficolt a trovare dei confini, dove non c
differenza tra me e laltro, dove non c nessuna separazione tra me e laltro e dove qualunque cosa io
trovo dentro di me semplicemente la inglobo. Quindi, questo punto qui del Who is in? significa tornare
al centro, tornare allunit. E il punto fondamentale per poi andare a esplorare dallunit tutti gli aspetti
che si manifestano nellesistenza e nel mio processo dellesistenza. Perch se io vado a sperimentare un
qualcosa di me e lo vado a fare non dal centro, in verit sto vivendo un qualcosa che non esiste: sto
esprimendo un condizionamento, sto esprimendo un imprinting, non sono io veramente e qui lesperienza
ancora paradossale.
Quindi, queste sono le quattro regole che principalmente utilizziamo per fare lenquiry dentro di noi. P.es.
quello che io uso nelle mie sessioni di cranio-sacrale, ma potrebbe essere un qualsiasi altro tipo di
tecnica, ma la base identica. Quindi, cosa faccio? Mi siedo, trovo una posizione comoda, porto tutta
lattenzione al corpo, comincio, parto, a volte pi semplice, a volte meno semplice ecc. La maggior
parte delle volte il lavoro che faccio con il cranio sacrale pi laccogliere la persona quando arriva. Per
es. a volte si trovano in uno spazio di non giudizio e quello automaticamente gli clicca qualcosa dentro.
E chiaro che a volte per me una direzione abbastanza semplice p. es supportarla nellandare a fare
questo, magari col dialogo durante una sessione di cranio, per (e qui io sono assolutamente tranquillo)
in questo spazio solamente dellessere cambia completamente il lavoro. Quindi, mi siedo, sento dove sta
andando la mia energia: se va fuori, riconosco che va fuori. Questo semplicemente riconoscere che in
quel momento la mia energia sta andando allesterno e come da sola si gira e torna dentro. Osho parla
molto di questo quando parla della conversione a 180 gradi: secondo me, la conversione non andare a
convincere gli altri, girata dallesterno allinterno e tornare dentro. E quindi la prima cosa che osservo
quella.

Lintenzione
Lintenzione mi viene abbastanza in automatico, perch io questo lavoro col koan lavoro col Chi sono
io?, perch lo sento pi adatto alla mia energia: sono molto yang. Per me una spalla, ci lavoro
praticamente il pi possibile qualunque cosa faccio, per me cos spontaneo e naturale. Diciamo che
queste due cose vanno molto veloce.
E trovo quello che trovo in quel momento l: difficolt, fastidio, imbarazzo, a volte fatica, a volte piacere,
a volte la gioia di fare una sessione, e semplicemente mi do il permesso dentro di sentire ci che sto
veramente provando in quel momento. Quello che fa la differenza lessere completamente onesti con
noi stessi: dirci la verit, la nostra verit soggettiva dentro. E quella cosa l automaticamente (a volte ci
metto un secondo, a volte ci metto quattro sessioni) mi porta in profondit. Mi porta in questo spazio che
non pi uno spazio passivo, ma come che lenergia comincia a diventare circolare. Viene fuori come
un equilibrio tra dare e avere con laltro, perch non c una reale separazione con laltro, assolutamente.
Qui io sto molto attento ai discorsi del corpo e naturalmente ho abbastanza chiare quali sono tutte le mie
indicazioni per riconoscere quello che sento vero o non vero. Anche l, semplicemente riconoscerlo.
Quindi, in verit una cosa di una felicit estrema, perch comunque siamo quello che siamo. La
difficolt pi grossa, secondo me, molto spesso viene fuori rispetto a quello che il discorso del . (?),
per lavorando sui primi chakra.
Ricordiamoci che comunque lo strumento principale il corpo e se io non riesco sentirmi completamente
vuol dire che c qualcosa che mi sta attaccando e che la mente nel giudizio. Allora, semplicemente
ritorno a sentire i miei piedi a terra, il sedere sullo sgabello, mi risento in tutto il mio corpo e
automaticamente e immediatamente io sono quello forte, e io torno l. Spero sia tutto chiaro.

Nitamo MONTECUCCO
Riuscite a capire quale enorme differenza c da questo al fatto di dire io devo fare il Counselor, devo
raggiungere questi risultati, devo considerare la persona, devo giudicarla sulla base di alcuni parametri,
devo raggiungere un certo scopo, mi devo mettere in un certo atteggiamento. Tutto questo viene buttato
via. Tu in quel momento sei quello sei e poi vedremo come trovare una direzione. Oggi uno dei grossi
problemi, dato che voi oggi parlerete anche verbalmente con la persona, la quale verr con una sua
direzione allesterno e con una sua intenzione p.es.di risolvere un problema quasi sempre allesterno.
Qggi vi spieghiamo come fare: dovete fargli rigirare il problema verso di s. Il lavoro su di s e lo fa da
s. E questo il bello, voi dovete solo prestare lenergia sufficiente, lo spazio, latmosfera, la presenza
affinch questo processo venga catalizzato, ma in uno spazio di totale libert e sincerit, perch voi siete
quello che siete. Non state mettendo una maschera.

Kapil PILERI
Se Nitamo viene da me arrabbiato come una bestia in una sessione, io ho paura della rabbia. Tanto pi se
non lha espressa o, se lha espressa, lha espressa senza quel fattore che fondamentale per me: che il
lavoro della consapevolezza. Se lui esprime la sua rabbia con consapevolezza quella rabbia lo porta a
vedere laltra faccia della medaglia, ci va attraverso e pu diventare di colpo consapevole di cosa quella
ed entrare poi lui nello spazio di scegliere. Perch, prima, quando lui vede solo una faccia di quella
medaglia l, lui convinto di scegliere ma in realt non sta scegliendo.
Quello che succede che io non spingo. La persona dove vuole andare va. Piano piano vi invito, usando
queste cose.. Lei p.es. ora era gi con lenergia girata dentro. Aveva lintenzione di andare dentro in
profondit. Non so se avete sentito il cambio energetico: la sua voce, gli occhi per il punto, se ci
portate attenzione, sempre quello di farli tornare al corpo. P.es. una cosa che piace tantissimo alla mente
sono le storie. E il punto in cui generalmente ci aggancia. Le persone si cominciano a raccontare delle
storie. Usando questa modalit, io posso anche a non ascoltare le storie che dice la persona, mi basta
semplicemente guardarla. E non che non lascolto, perch non la voglio ascoltare, perch sono meglio o
perch sono un pirla, ma perch so che la storia maggancia. Molto spesso dico no, non mi interessa,
descrivimi quello che ti sta succedendo nel corpo.
State provando sentire su di voi che cosa vi succede? Che cosa vi succede? Se provate qualche
sensazione, rimanete in quella sensazione l e vedete cosa vi succede.
Questa unaltra storia della mente che le persone immediatamente si perdono. Vengono per una sessione
o per qualunque cosa. E come se volessero venire da te, ti portano il problema, poi come se loro se ne
vanno al bar a prendere qualcosa e tiri dentro la risoluzione.
Quindi quello un punto importante di farli lavorare con lintenzione. E fargli avere quella che si chiama
lesperienza diretta, anche in piccole cose che la domanda ha gi la risposta dentro, che una cosa
totalmente soggettiva. Non posso essere io che do la soluzione. Io ti posso supportare, io ti posso
accompagnare nel limite di certe cose. Ad es. io spessissimo dico loro che probabilmente molto meglio
se vanno da un medico. Oppure talvolta mi chiedono delle cose per cui preferisco dir loro che meglio
che si rivolgano ad altri, perch quella richiesta non fa parte del mio lavoro.
Per es. questa una maniera che molto spesso riesce ad agganciarci: terrore, il non sapere come stare in
una situazione.

Lo stare con quello che trovi
Quando si passa dallintenzione allo stare con quello che trovi, quello che si apre proprio lo
sconosciuto. Personalmente ho notato che a molte persone questo stato dello sconosciuto non ben chiaro.
Lo stare con lo sconosciuto pu essere semplicemente chiamato stare con il non sapere.
Unaltra cosa importante che viene fuori da questo tipo di lavoro dire la verit, perch quando viene
espressa la verit soggettiva. Se per es. mi trovo in difficolt, io gli dico che non so cosa dirgli oppure gli
dico che posso informarmi. Quindi, essere prima di tutto onesti fondamentale. Il lavoro da fare
anzitutto un lavoro con noi stessi. E se riuscite veramente a stare in questo tipo di spazio per tempi
abbastanza lunghi, vi rendete assolutamente conto che veramente qualunque cosa provate non c una
cosa che meglio o che peggio. E allora in quello spazio l per una persona pu essere buono a fare la
Dinamica o per unaltra persona fare la No Dimension. Per passi anche dal fatto di averle fatte queste
cose e puoi supportare la persona per quello che la tua esperienza diretta.
E, quindi, con questo stare con quello che trovi anche, secondo me, unesperienza molto forte, perch
comunque in questo stato di non separazione dallaltro, perch veramente non esiste e questo non vuol
dire che io perdo la mia individualit, ma anzi che lio sparisce e c questo sono , ma come che in
quello spazio di vuoto c questo essere, semplicemente questa esistenza che si manifesta. Non una cosa
irraggiungibile. Quella che noi chiamiamo lilluminazione una grandissima assurdit. perch lo stato
naturale dellessere. Non un dio buono, bello, cattivo, brutto. Quando noi si nasce siamo in totale
sintonia col tutto, la nostra condizione naturale e anche da questa cosa viene fuori la grossa difficolt di
comunicare una serie di cose che teniamo dentro noi stessi che ci sembrano troppo grandi per noi, o non
adeguate o qualunque cosa. Comunque siamo, abbiamo il diritto di essere ed quello che ci porta ad
andare avanti. E lesperienza sar quella che vi far rendere conto che il lavoro non finisce mai. Non c
un punto di arrivo, come non c un punto di partenza.

Nitamo MONTECUCCO
Se vuoi, racconta ancora qualcosa sulla scuola originaria americana: a che cosa serviva? Che risultati
portava?

Kapil PILERI
Riguardo a ci che dicevo ora, se voi ci fate caso (questo potete nella vita) limparare semplicemente a
dire le cose come stanno e darsi la possibilit p.es. nei tre giorni di lavoro, quello che succede che
affiniamo sempre di pi la nostra capacit di comunicare. Se io ho una persona davanti e a quella persona
dico la verit, si crea uno stato di apertura e di comunicazione che non solo una comunicazione di
parole, ma sono i movimenti del corpo, la forma del corpo, la voce e da dove arriva e come cambia.
Cio la comunicazione qualcosa di molto vasto. L succede qualcosa fra due persone. Di questo si era
accorto Charles Barner quando lavorava con tantissime coppie che allora si trovavano in difficolt. Si
lasciavano comunque, per si lasciavano in maniera consapevole delle difficolt, di non poter andare
avanti insieme e altro. Lui ha avuto grandissimi risultati con questo lavoro. Poi arrivato al punto che
praticamente le accoglieva e quando aveva tipo dieci, quindici coppie faceva i tre giorni di lavoro. E
anche questo andare a lavorare con altre persone portava consapevolezza alle persone che comunque a un
livello di essere c sempre un punto di comunicazione e di totale comprensione e apertura verso laltro.
Quindi, riconoscere la propria soggettivit in questo immenso dato che la consapevolezza. Io posso
riconoscere comunque qualcosa che ha lei anche dentro di me. Si esprime energeticamente in unaltra
maniera, per lo posso riconoscere ed entrare in contatto.

(Kapil invita il gruppo a mettersi a coppie per il lavoro del Who is in?. Una persona parla e laltra
ascolta e la persona che parla prova semplicemente a dire le sensazioni che ha nel corpo e laltra persona
osserva cosa le succede. Chi parla usa la voce naturale. Se c la difficolt a parlare, comunica la
difficolt a parlare. Se ha vergogna a dire qualcosa, comunica che ha vergogna di dire qualcosa. Lo stesso
per la paura o qualsiasi altra emozione. Chi in silenzio osserva lenergia dellaltro: sta andando dentro o
sta andando fuori? Laltro, ha veramente lintenzione di andare dentro? . Ad un certo punto invita ad
uscire dal Who is in? e a provare ad interagire col corpo. Se a colui che stava in silenzio viene una
domanda dal corpo e non dalla mente, la faccia pure allaltro. Invita ogni coppia a sentirsi dentro la
pancia e di sentire il contatto con il corpo con lesterno, sentendo ogni parte del corpo dentro e fuori. .
Si fa lo scambio dei ruoli mantenendo gli occhi chiusi .. Condivisione)


Biografia di Charles Berner (di Giuseppe Pagliaro)

Charles Berner nasce nel 1929 a Los Angeles, California.
Cresciuto con una formazione scientifica, dopo una educazione formale in Fisica, lavor per un breve
periodo come ricercatore tecnico per il governo degli U.S.A.
Nel 1950 cominci una intensa indagine sulle vite passate e sulle esperienze di morte e di "dopo-morte".
Ebbe la sua prima esperienza di Illuminazione prima di avere vent'anni e da allora studi e speriment
centinaia di tecniche volte allo sviluppo della consapevolezza ed alla crescita personale.
Charles Berner attu una sintesi tra la filosofia e la letteratura dell'orinete e dell'occidente studiando
comunicazione, nutrizione, anatomia, sogni e dinamiche mentali di entrambe le culture.
Nel 1964 fond l' Istitut of Ability, basandolo sulla trasmissione delle tecniche e dei principi che
favoriscono le relazioni spirituali tra individui. Grazie a questo istituto pot sperimentare le sue pratiche
su centinaia di persone, sia all'interno di una struttura di gruppo che all'interno di una struttura "one to
one" (diadica).
Oltre che sviluppare ed insegnare tecniche per la pulizia della mente, per il rilascio emozionale di traumi
e per il miglioramento delle capacit relazionali, C.Berner sviluppo interessanti ed originali lavori nel
campo della Teologia, della Metafisica e dell' Esistenzialismo.
Nel 1968, durante un ritiro spirituale su una montegna di Santa Cruz, ebbe l'intuizione sull'essenza
dell'Intenzivo di Illuminazione e da allora cominci a svilupparne la struttura formale fino a quando,
cinque anni dopo (1973), fond la Dyad School of Enlightment che sar il centro ufficiale di formazione
per conduttori di Intesivi di Illuminazione.
Nel 1973, mentre viaggiava in India, Charles incontr il suo Guru, Swami Kripalvanandas, che lo inizi
allo Yoga Naturale e gli diede il nome sanscrito Yogeshwar Muni.
In seguito a questa esperienza fond il Santana Dharma Foundation per importare in occidente i principi
della "Eterna via della Verit".
Dal 1977 si ritirato dal lavoro sull'Intensivo di Illuminazione per praticare ed insegnare il Santana
Darma e la religione dello Yoga.


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LA PRATICA DEL COUNSELING PER CHI INIZIA


Il significato di counseling e il lavoro su di s
Questa prima parte dellapproccio pratico al Counseeling rivolto in particolare alle persone che stanno
per iniziare e sono quindi ancora incerti, anche dubbiosi sulle proprie capacit, ma soprattutto sentono
una certa difficolt a prendersi sul serio e diventare dei reali e corretti professionisti.
Il lavoro relativo a questo argomento orientato essenzialmente a strutturare il percorso pratico di
incontro con la persona. Quello che noi chiamiamo Counseling, una relazione di aiuto in cui noi entriamo
con capacit e specializzazioni differenti sia che lavoriamo sul corpo o sulle energie o sul respiro o con la
meditazione o anche eventualmente nel rapporto diretto dindagine dei punti profondi della persona,
dobbiamo impostare una relazione. Questa relazione importantissimo che avvenga secondo certi
parametri. Quello che abbiamo detto prima la base personale implicita del discorso ossia il nostro
approccio un approccio globale, di profondit. Quello che, secondo noi, il punto fondamentale di tutto
il Counseling Olistico la consapevolezza di s, chiamiamola PRESENZA o meditazione.
Questo quello che vi distingue nettamente dai medici, dagli psicologi e da tutti gli altri tipi di counselor.
La SICOOL e il CONACREIS hanno aderito a questo progetto comune di formazione che inserisce, come
materie fondamentali, il lavoro su di s e i gruppi di crescita sulle emozioni e sulla meditazione. In
questo contesto siamo tra i pi avanzati a livello internazionale e questa formazione per la nostra scuola
rappresenta un passaggio formativo ancora pi consistente. Tutti quelli che vogliono avere la qualifica di
Counselor presso LAccademia Olistica del Villaggio Globale devono passare (come avviene con lesame
sul potere personale alla fine dellAccademia, con il V livello, che realmente vi fa vedere se ci siete o
non ci siete) un analogo esame di presenza Dimmi chi sei?. I Counselor della nostra Accademia devono
essere allenati a questo tipo di presenza ed esserci: la cosa pi importante che chiediamo. Questo
allenamento comprende un ciclo di crescita di otto incontri sui vari livelli psicosomatici e dove c
pochissima teoria e tutta esperienza diretta e allinterno di questo ciclo c perlomeno un primo incontro
di tre giorni dove si fa soltanto chi sono io? pi tutte le meditazioni che facciamo fare di varie scuole.
Questo diventa un training necessario per il Counselor che per noi importantissimo, lo stiamo
sperimentando da diversi anni e dallanno prossimo inizier la Scuola Quadriennale di Psicoterapia
Psicosomatica e Transpersonale entrando con questo tipo di metodica anche sugli psicologi.

La modalit tecniche di incontro: pubblicit, parole chiave, correttezza
Allora, considerando limportanza di restare in uno spazio di centratura, di presenza e di fornire questa
opportunit alla persona che aiutiamo, cominciamo a vedere limpostazione di questa relazione. Linizio
della relazione pu essere un biglietto da visita, un volantino, qualsiasi modalit con cui voi vi fate
conoscere in qualit di operatori esperti in un settore (una delle otto aree: pu essere il corpo, le
emozioni, le energie, la mente, la spiritualit, ecc.) e in pi avete la qualifica di Counselor Olistico.
Quello che traspare dalla descrizione che voi metterete nel proporvi allesterno sar gi significativo.
Inoltre vi invitiamo a proporre la vostra specializzazione in modo positivo. Quindi, evitate assolutamente
parole come curare, guarire, patologie, ecc. usando invece aiutare, sostenere o favorire un
processo di guarigione. Noi usiamo anche la parola anima-tore, noi siamo animatori. Gli animatori
normalmente sono quelli che ti fanno divertire nel corpo, meglio ancora se lanimatore ti fa divertire nello
spirito. Quindi persone che abbiano raggiunto quel discreto livello di equilibrio e che possano
rappresentare unenergia che catalizza processi di benessere, che catalizza processi di crescita umana, di
consapevolezza, di prevenzione, che pu aiutare a prevenire, che pu aiutare a ritrovare il proprio
benessere, che pu aiutare a trovare la salute globale della persona oppure che pu aiutare a ritrovare un
buon equilibrio del corpo, a sciogliere le tensioni del corpo, a sciogliere le tensioni a livello emozionale.
Non dovete mai entrare nella dizione di quelle che sono le malattie di pertinenza medica o psicologica.
Quindi, non potete dire noi aiutiamo gli psicopatici, i depressi e i maniaco-depressivi. Anche qua gi
solo aiutare significa che siete uno psicologo. Anche lui dovrebbe guarire, ma in realt se va bene d un
aiuto. Non dovete esporvi nellambito delle patologie. In maniera indiretta dite che siete esperti in una
data tecnica che si rivelata molto utile nellaiuto e nellalleggerimento, ad es. se la cranio-sacrale, sulle
tensioni della spina dorsale o traumi psichici. Cos non parlate di voi, ma della tecnica. State leggeri su
questo, perch l che un medico incazzoso che si vede portar via un paziente, vi denuncia per abuso di
professione medica. Ripeto, se scrivete il nome di una patologia che in qualche modo curate gi di
pertinenza medica. Siate molto attenti. Potete invece muovervi nellambito del lavoro sulle tensioni, lo
stress della vita quotidiana, perch aiutate la persona a ritrovare la propria tranquillit interiore. Mettete in
evidenza che non state curando una patologia, ma state prendendovi cura di una persona che soffre di
quella patologia fornendole strumenti di consapevolezza affinch possa ritrovare il proprio equilibrio.
Quindi, le PAROLE CHIAVE sono: ritrovare la propria calma interiore, ritrovare il proprio equilibrio
psico-fisico, un rilassamento nel corpo e nella mente.
- A livello di persone andiamo nel centro vivo della relazione. Prendiamo in considerazione
lAPPARENZA. Dal modo in cui apparite, pensano di voi una certa cosa. Lapparenza fondamentale,
perch viviamo in una societ delle apparenze e dobbiamo prenderne atto curando il vestito e laspetto
esteriore.
- Poi, c la fase della vostra PUBBLICITA o tra amici, o a qualche festa o un incontro in cui si viene a
conoscere la vostra attivit. Se offrite unattivit individuale e vi chiedono informazioni, l dovete stare
attenti cosa dite, perch il punto pi delicato. La cosa fondamentale non tanto dare un codice, ma
cercare istantaneamente unapertura e spostare immediatamente lattenzione su quella che la nostra
caratteristica fondamentale: il lavoro su di s, la crescita umana.
Quindi, abbiate gi molto chiara in voi la risposta da dare quando vi chiedono cosa fate. Dovete avere la
massima chiarezza di qual la vostra specializzazione, in quale scuola vi siete formati e avete fatto il
vostro training e quali sono le sue caratteristiche. Sono un counselor esperto in tecniche di respirazione
o Sono un counselor e opero con la psicosomatica.
- Quando questi parametri sono minimamente espressi, voi dovete veramente mettere in evidenza il
vostro ENTUSIASMO. La parola entusiasmo parte dalle radici greche en theos che significa avere dio
dentro. Quindi, lentusiasmo una matrice fondamentale che nasce dallesperienza positiva che avete
vissuto sperimentando le techiche che proponete, e questa energia positiva caratterizza il vostro lavoro.
Mi raccomando, se siete depressi non lavorate, perch gi la vostra vicinanza acuir la depressione della
persona vicina. Se siete turbati, non fate sessioni. Questo proprio il nostro codice deontologico dato che
noi trasmettiamo non quello che sappiamo, ma trasmettiamo quello che siamo.
A questo proposito vi voglio raccontare unesperienza altamente significativa. Io di solito sto molto bene,
ma mi succede anche di stare molto male, pur capitandomi raramente. Se ho piccoli disturbi, un male di
schiena, vado lavorare lo stesso, tanto lavorando mi curo. Quando invece mi succedono delle cose
critiche, non sempre riesco ad avvisare i clienti per annullare la sessione. Magari mi succede allultimo
momento o la sera prima, per cui so gi che difficile avvisare tutti. Ebbene, incredibile, ma
spontaneamente almento i tre quarti delle persone che dovevano venire si sono cancellate da sole. E
questo mi successo pi volte. Incredibile. E come se tu hai creato un canale positivo e se tu non ci sei,
loro non vengono. Quindi, il lavoro della presenza fondamentale, ma deve essere anche rispettato: lavori
quando stai bene.

Attraverso questi due elementi: la presenza (la consapevolezza) e la compassione (lamore), cio
lelemento del cuore che agisce nella comprensione (cum pathos = sentire insieme), potete entrare in
risonanza empatica ed emozionale con laltra persona, elencate quello che sapete fare, le vostre
caratteristiche, e con onest cercate di identificare un percorso di crescita con questa persona. Il che
significa che quando cercate il contatto dovete esserci, perch qualsiasi tecnica pratica offrite, come base
al counseling, quello che poi in realt si fa lavorare su di s. Le parole che saranno espresse da voi in
mille modi dovranno veicolare un messaggio di reale collaborazione e contatto.
La cosa fondamentale in questo contesto riuscire a creare questo legame, ascoltare e sentire,
trasmettendo la vostra presenza, non importa dove vi troviate. Pu succedere che qualcuno vi chieda cosa
fate trovandovi al bar, ad un incontro occasionale dove quindi non c il contesto per parlare; quindi fate
un breve accenno al vostro lavoro, le date un vostro biglietto da visita e la invitate a telefonarvi. E gi il
Bar o il telefono pu essere il primo contatto. Nel primo contatto voi dovete velocemente svuotarvi,
essere presenti e ascoltare quello che realmente la persona vi sta chiedendo.
Potete trovare molti modi intelligenti per farvi conoscere. Se, invece non avete un buon giro di
conoscenze, trovatevi un appoggio che potrebbe essere un istituto sportivo, un medico che conoscete, pu
essere uno psicologo, pu essere chiunque che conosce tante persone.
Allora immaginiamoci che avete un incontro anche di pochi minuti e dite che siete un Counselor Olistico,
un operatore del benessere, che conoscete diverse tecniche di rilassamento, di consapevolezza, di
energetica che possono aiutare la persona a ritrovare pi energia e risorse dentro di s. La maggior parte
delle persone comprenderanno questi termini anche se solo superficialmente. Non come alla fine degli
anni 70 quando le medicina naturali, la meditazione, le tecniche antistress si associavano con le sette.
Lomeopatia era ancora da scoprire, lagopuntura era utilizzata pochissimo, il rebalancing e le terapie del
corpo erano scambiate per fisioterapia. Il termine olistico non esisteva. Ho usato per la prima volta
questo termine sui giornali Essere secondo Natura e Il Giornale della Natura che per anni aveva
utilizzato il termine Medicina Naturale. Allora dovevo spiegare che la medicina naturale era un parallelo
verde della medicina ufficiale, che, invece di usare le sostanze chimiche, usava quelle naturali, ma non
implicava nessun salto di consapevolezza nelle persone, aldil di un generico ecologismo di fondo, non
proponeva nessun lavoro su di s, n sulla coscienza, n sulle energie di profondit. Quindi, dovevo
spiegargli che la Medicina Olistica quella che tratta lessere umano nella sua complessit:
dallalimentazione naturale al lavoro sulle emozioni al lavoro sulla spiritualit un tuttuno. Non
riuscivano a capire per cui su mia insistenza, dato che ero uno di quelli che scriveva meglio, hanno
accettato il primo articolo. Come ho detto, eravamo alla fine degli anni 70 e nel giro di pochi mesi -
sei/nove mesi - erano tutti olistici: estetiste olistiche, massaggi olistici, ecc. Nel giro di un anno ero
riuscito a catalizzare unenergia che ovviamente stava arrivando. Ero uno dei primi a portare lOlismo in
Italia, mentre allestero, in America, esisteva da qualche anno.
Quindi, oggi, per noi Olismo significa esattamente questa presenza, questo lavoro sulla coscienza globale.
Voi chiedete alla persona di venirvi a trovare. Pensate che, quando ho iniziato, facevo sessioni iniziali
gratuite a tutti e ho impiegato due anni per scrivere un biglietto da visita. Tale era la difficolt di
comunicazione linguistica. Per arrivare anche alla comprensione della medicina psicosomatica si
impiegato un sacco di tempo. Abbiamo dovuto spingere per anni per creare questo ambito di cura globale
che prima non cera. Visto che oggi c, ma non tanto conosciuta, quello che vi invito di fare di
invitare la persona a venire da voi. Fate una prima visita, magari di prova, anche gratuita, vedete qual il
problema e come potete aiutarla. Se siete strutturati in un certo modo o con strumentazioni o precisi
metodi dindagine decidete come procedere o no e glielo comunicate. La prima visita parte da qua.

Il pagamento e il problema del denaro
Come abbiamo gi sottolineato questa prima parte dellapproccio pratico al Counseeling rivolto in
particolare alle persone che stanno per iniziare la professione del counselor, che sono appena usciti dalla
scuola di formazione e sono quindi ancora incerti sulle proprie risorse, e, soprattutto, perch sentono una
certa difficolt ad iniziare le prime sessioni a pagamento (dopo le molte sessioni di prova fatte
gratuitamente nel periodo del training), a crearsi uno studio adeguato e a diventare dei reali professionisti.
Il denaro, il problema del farsi pagare diventa uno dei punti pi importanti e decisivi. Se riuscirete a
farvi riconoscere economicamente avrete superato il punto critico che separa gli allievi dai professionisti
veri. Il punto che divide le chiacchierate su questi temi da una vera sessione.
La prima sessione parte da un incontro in cui entrate in contatto con un problema, e voi state sentendo e
valutando la persona su un suo bisogno. Lei vuole risolvere questo piccolo o grande problema. Voi
volete aiutarla a risolverlo lavorando su di s e sviluppando unaltra consapevolezza.
Se volete farvi pagare la prima sessione, cosa che gi denota una vostra professionalit, dovete
evidenziare una serie di atteggiamenti e modalit che, nel senso comune, vengono ritenute degne di
essere pagate. Se voi incontrate una persona amico ad una festa, potete anche appartarvi con lei e fare gi
un mezzo colloquio e quello gratuito. Se, invece, la invitate da voi, la prima sessione dovrebbe essere a
pagamento. Oppure, se volete, la invitate a fare una prima sessione di prova gratuita e poi si vedr.
Dovete valutare voi, altrimenti la prima visita viene pagata. Lo stesso vale per qualsiasi sessione: un
massaggio, una meditazione, un craniosacrale o altro ancora. Decidete voi se fate una sessione
dimostrativa gratuita. Tenete presente che se la sessione dura unora, e se un amico dovrete impiegare
almeno un quarto dora in pi per intrattenervi allinizio e accommiatarvi da lui alla fine.

Il setting minimo
Se invece volete fare la prima sessione facendovi pagare, allora dovete utilizzare un setting formalizzato.
Ci significa che dovete avere uno studio che sia uno studio, dovete avere un approccio che sia un
approccio professionale. La realt sociale impone che dobbiamo formalizzare ogni intervento, perch
altrimanti non siamo creduti. Se riceverete le persone in casa sulle poltrone del salotto non sarete
credibili e non sarete pagati. Dovrete indossare un abito congruo per ci che farete, altrimenti non sarete
credibili. Potremmo essere creduti come amici, ma non pagati come professionisti. Invece noi dobbiamo
essere creduti e pagati, perch questo un lavoro che diamo, in una societ dove tutto ha un prezzo, e
quello che possiamo trasmettere alle persone ha un valore estremamente elevato. Per me la
consapevolezza e la crescita umana sono le cose pi preziose anche se poi decidiamo di venderle ad un
prezzo accessibile a tutti.
Quando avete una persona davanti e le fate una serie di domande e poi di tecniche, quello costa. Anche
fosse solo un test. Come dicevamo, se voi usate il brain olotester che vi d un test psicofisico ha un
valore e ha un costo. Una chiacchierata non ha valore. Dovete stare attenti a non confondere una
chiacchia con una sessione se volete essere professionali. Al bar, fuori o a una festa fate quello che
volete, ma quando create uno spazio di counseling, dovete agire secondo regole professionali. Potete poi
anche non farvi pagare da una persona perch vi amica o se ha grossissimi problemi economici e
magari fate un colloquio preliminare pi breve. Ma poi deve scattare una dimensione professionale di
reciproco rispetto che si concretizza nel riconoscimento economico di una prestazione. Sin dal primo
colloquio voi entrate in contatto con la persona ed fondamentale che questo avvenga con delle regole e
una modalit precisa e funzionale, che chiamiamo setting. Il minimo setting comprende quindi tutte le
modalit di una seduta, dal modo che avete di salutarla quando arrive, al modo in cui la fate sedere e la
invitate a parlare di s, alle caratteristiche di empatia e presenza che riuscite a creare tra voi, alla capacit
di dare e ricevere fiducia, al modo in cui vi fate pagare, prendete un successivo appuntamento e
concludete lincontro accompagnando la persona alla porta.
Quindi, voi ci siete, avete il cuore aperto, avete delle precise competenze tecniche, una forte deontologia
professionale, ascoltate i problemi di questa persona, gli fornite delle nuove prospettive ed opportunit:
se tutto questo avviene allinterno di una struttura di setting formalizzato, un grandissimo punto di
partenza. Entriamo nel dettaglio di questi elementi che caratterizzano una figura professionale come il
counselor.

Limmagine professionale
Negli anni 60 le multinazionali si sono rese conto che se non curavano anche limmagine professionale
non guadagnavano. Nellambito interno di queste grandi aziende, cera stata una liberalizzazione del
vestito e ci ha dato degli esiti pessimi. Se alle persone non si imponeva di mettersi la camicia bianca,
giacca e cravatta venivano a lavorare in modo sciupato, trasandato, non professionale e questo
influenzava negativamente le entrate. In alcune aziende misero dei manichini: uno rappresentava il white
collar, impiegato vecchia maniera, datato, con giacca e cravatta, mentre laltro rappresentava il suo
opposto, ugualmente negativo, aveva le ciabatte e la maglietta con le scritte, i pantaloni sbagliati, i capelli
spettinati o sporchi, e la collanina etno. Le multinazionali che sono interessate esclusivamente
alleconomia si sono accorte che non funziona n la prima n la seconda immagine. Si rendeva necessaria
una terza immagine professionale pi libera dei colletti bianchi ma certamente non trasandata e sciatta.
La terza soluzione quella di una persona che si veste con normale buon gusto, con sobria eleganza,
senza vestiti firmati ma anche senza perdere di classe. Se non badate al vestito lavorerete poco. Io, come
medico terapista, il massimo che mi posso permettere di arrivare con la barba lunga di un giorno. Non
posso permettermi di andare a fare una conferenza allUNESCO di Parigi con una maglietta Lacoste, che
invece pu andare bene in conferenze pi amichevoli e ristrette. Il contenuto deve avere un contenitore
adeguato. Se per voi non fa alcuna differenza il tipo di abbigliamento, per il pubblico s. Quindi, ogni
situazione deve avere unimmagine che congrua con limmagine del vostro lavoro. Se riuscite a capire
questo, basta poco, quel poco che fa la differenza. Io quando lavoro nei gruppi ho un certo vestito e
quando lavoro individualmente ho un altro vestito. Lo faccio, non perch a me interessi rappresentare una
definita posizione sociale, ma perch nella coscienza collettiva esiste questa posizione e senza posizioni
non lavori.
Ieri ho avuto un ragazzo fortemente depresso di Milano che piangeva raccontando la sua triste storia. Lui
che una persona molto bella con una grande intelligenza e creativit ha messo su una piccola impresa di
confezioni di moda che non ha funzionato. Nostante ci abbia messo tutta lanima e nonostante le cose
belle che faceva, non era riuscito ad andare avanti, ha chiuso ed era disperato. Lho guardato e gli ho
chiesto: Ma tu quando andavi a vendere i tuoi capi andavi cos? S, perch? Perch cos non puoi
vendere! Sei vestito con una qualit troppo bassa, e quindi non ispiri fiducia Lui aveva una maglietta
normalissima, i capelli non curati, la barba di tre o quattro giorni. Cos non vendi. O giri in Mercedes per
cui puoi permetterti di vestire male come vuoi, o sei il figlio di Gucci e allora ti metti quello che vuoi e fai
tendenza, altrimenti non vendi. O ti tagli la barba o ti fai crescere la barba. Devi conformarti ad una certa
immagine che non unimmagine individuale, unimmagine sociale. Anche se noi trattiamo con i
creativi culturali, o con un tipo di societ pi libero, anchessa ha dei condizionamenti. Quindi,
limmagine che voi offrite fondamentale. Curate la vostra immagine completa, dai capelli fino alle
scarpe.

Lambiente di lavoro: essenziale, accogliente e personale
Se siete andati qualche volta a farvi una sessione da uno shiatsuka o altri naturopati avrete notato che
questi studi hanno queste due principali caratteristiche: la prima che sono molto conformati naturale.
Solitamente hanno un arredamento composto da due tavolini in legno naturale stile Ikea, due
soprammobili, sedie standard e un lettino o un futon per terra. Quello potrebbe anche essere il minimo se
fosse essenziale e non banale. Io in un ambiente del genere ci posso lavorare ma preferisco unambiente
magari povero ma pi personale, meno standardizzato. Non che lessenzialit Zen debba confondersi
con il banale. Ci sono dei tavoli dellIkea che costano due lire in pi che sono gi belli. Altre cose che
noto in questi posti sono: cristalli, collanine, immaginette, amuleti, incensi che fanno molto ambiente o
New Age. Io personalmente non ve lo consiglio. Evitate anche, con estrema attenzione, di non
trasformare una stanza da letto in uno studio, lasciando il divano letto e altri mobili e mettendoci una
scrivania, un compromesso poco professionale e persone lo percepiscono, togliendovi valore
professionale. Ancora, non infilate un armadio nello studio solo perch a voi fa comodo. Non
assolutamente piacevole entrare in uno studio e sentirsi a casa dellaltro. Lo studio deve essere
unambiente impersonale, non una casa.
La mia visione, avendo lavorato nei pi grossi centri di medicina olistica del mondo, che lo Zen Zen.
Essenziale e molto personale. Entri in una stanza: se vuoi lavorare solo a terra hai dei bei materassini o
futon puliti, essenziali, davanti la finestra, le pareti pulite, magari con un colore pastello caldo e non
colori pesanti e neppure il bianco gelido. Poi, difficile proporre immediatamente ad una persona che
viene per la prima volta, di sedersi per terra. Ci vuole una grossa presenza professionale per fargli capire
che tu hai un valore se entra in uno studio e lavori subito a terra. La cosa migliore se volete lavorare a
terra comunque avere una scrivania con due sedie dove iniziare la prima parte del colloquio. Se sono
due sedie, prendete due sedie comode e decorose. Se prendete due pezzi o mobili che non centrano, non
funziona. Oppure non avere voi una poltrona con le imbottiture e laltro una sedia scomoda. Fate
attenzione a questo. Non servono tante cose. Lambiente pu essere anche vuoto, povero, ma bello,
personale. Fate attenzione nella scelta dei quadri o dei mobili: che siano congrui con lambiente. Se poi
avete una bella pietra, un belloggetto che vi piace, mettetelo, ma deve far parte di uno studio e non di una
camera di casa.
Per quanto riguarda la luce se mai potete scegliete una stanza luminosa, non buia o illuminata non con un
neon dallalto, ma almeno con una luce alogena anche se consuma di pi. Quindi, una luce tale da non
render uno studio troppo buio n troppo abbagliante per cui non c intimit.
Questi sono elementi di prossemica, cio studio delluso che luomo fa dello spazio per cui a seconda di
come lo si struttura si pu avvicinare o allontanare gli altri nei rapporti quotidiani. E importante, quindi,
entrare in uno studio e c immediatamente un buon contesto, c una buona energia. Sarebbe ideale avere
una piccola sala daspetto, possibilmente con unentrata ed unuscita separate, oppure voi avete labilit
di mantenere la precisione del tempo con le vostre sessioni.
Se, invece lavorate in un centro o andate a cercarne uno per inserirvi con il vostro lavoro, andate nello
studio come se foste voi il cliente e osservate com strutturato lo spazio, la luce, larredamento, i colori,
la casa dove locato, a volte anche il quartiere pu essere fondamentale. Oppure pensate di avere sia un
cliente povero che un paziente ricco, mediamente con la puzza sotto il naso, che non vuole andare in un
posto un pochino sporco o trasandato, ma che accetta anche un posto un po particolare. Dovete
considerare che dovrete lavorare con entrambi.
Se un cliente povero entra in uno studio troppo bello e ricco quando entrer si chieder quanto gli coster
la sessione. Ma se voi il prezzo della sessione lo tenete nella media, che normalmente si attesta attorno ai
trenta, quaranta euro, tutta la preoccupazione rientra. Mettetevi allora nel contesto di queste due persone
che entrano nel vostro ambiente e si trovano bene, perch molto accogliente anche se semplice.
Riflettete su questo, fate in modo che questentrata sia congrua al vostro lavoro.
Se pensate di mettere qualche profumo nella stanza: o sono profumi reali che si trovano difficilmente o
quasi tutti sono a base di benzine e altri aggreganti chimici per cui personalmente appena li sento mi
viene lasma. Piuttosto prendete degli olii essenziali naturali, ne mettete una goccia da qualsiasi parte
nella stanza, e vi creano un ambiente gradevole.
Un altro degli elementi chiave la musica. Va benissimo la musica New Age, ma state attenti che non sia
quella troppo indiana, troppo ritmata o troppo sdolcinata, perch se le musiche sono troppo
caratterizzanti: o gli piacciono tanto o gli piacciono poco. Invece una musica tipo filodiffusione di fondo,
una musica gradevole che non si sente, non si impone, ha toni bassi per permettere di parlare. E
importante creare uno spazio in cui piacevole entrare e di cui anche la musica fa parte.
Quando avete finito di arredare vi consiglio di far venire due amici, magari architetti, e chiedete le loro
sensazioni. Pu darsi che vi possano veramente dare dei buoni suggerimenti.


LA RELAZIONE CON LA PERSONA (IL CLIENTE)

La relazione con il cliente
Fatte queste prime due premesse sulla VOSTRA IMMAGINE e sul VOSTRO AMBIENTE, entriamo nel
vivo della RELAZIONE. Diamo per scontato che allinizio, quello che vi consigliamo di fare di
inaugurare lo studio con una serie di sessioni per prendere la mano sul counseling, ma soprattutto per
sciogliere limbarazzo iniziale. Affrontiamo i punti base della prima sessione.
Allora, voi incontrate una persona. Le prime sessioni sono imbarazzanti. Non si sa per quale strana
ragione, il proporsi verso un altro rappresenta una personalit che molti temono, su cui molti hanno forti
proiezioni. A volte si entra in uno studio, il terapista fa delle cose bellissime e c sempre questo
atteggiamento del s, s, per io non sono mai abbastanza, sono un povero tapino che crea una sottile
tensione che meglio non ci sia. Vi consiglio di fare gratuite le prime sessioni anche per imparare larte
dellincontro, oltre che larte del lavoro. Lavorando allinizio vi accorgerete che dallo schema che avete
imparato poi pian piano vi trasformerete in uno schema che il vostro.
Quando una nostra collaboratrice ha iniziato a lavorare da noi si lamentata che non le insegnassi
veramente come si lavora, perch essendo reduce di una scuola dove insegnavano tutto lo schema, si
aspettava la stessa cosa anche qui. Allinizio non capiva che era molto meglio non avere il mio schema,
bens tanti strumenti di cui poter usufruire. Ha iniziato a lavorare, ha fatto esperienza e adesso ha uno stile
del tutto suo personale. Di tutti questi strumenti dato che ognuno di noi ha una propria energia, ne user
alcuni e alcuni gli funzioneranno benissimo e altri no. Quindi, inutile spiegare tutto, perch la persona
stessa che deve sentire e scegliere cos meglio per lei.
Per es. io sono un tipo molto Yang per cui la mia energia stimola il movimento energetico attivo.
Ovviamente, lavorando funziona bene nel movimento. Se, invece, avessi unenergia molto Yin, non farei
questo lavoro, oppure avrei degli altri risultati. Allora, chiaro che se voi avete unenergia pi attivante
direte alle persone io sono in grado di aiutarti in alcune forme di disagio, perch ti posso dare energia.
Ma se la persona che si rivolge a voi gi molto Yang - molto nervoso, irascibile ecc. - potete aiutarla
meno. Ci si pu anche modificare lenergia se la situazione lo richiede, per non ci si pu stravolgere la
propria energia di base. Quindi, a seconda di qual la nostra energia, le persone vi raccontano di sesso,
altri raccontano di relazioni, altri ancora raccontano di lavoro, chi si mette a piangere o altro, perch
ognuno di noi catalizza forme diverse di energia. E non possiamo sapere prima cosa catalizziamo. Quindi,
bisogna provarci per un po di tempo gratuitamente, facendo il lavoro di base di addestramento e una
volta che abbiamo un minimo di chiarezza e di sicurezza, cominciamo a lavorare.

Non c una seconda occasione per avere una buona prima impressione
Negli USA si dice che: Non c una seconda occasione di avere una buona prima impressione; pu
essere labito, lambiente, ma soprattutto voi. Quello che vi giocate siete proprio voi. Quando la persona
suona ed entra e vi salutate, gi in quei primi minuti voi state entrando direttamente in contatto con una
persona che vi sta chiedendo aiuto e che quindi in un ruolo estremamente delicato. Se io sono quello che
d mi sento forte, se io ho dei problemi e ti devo far vedere la mia parte pi fragile dai problemi fisici
alle mie paure o la mia impotenza caratteriale - io sono in un ruolo veramente molto delicato. Se vengo da
te per fare un massaggio basta, senza counseling, tutto si risolve con il massaggio. Ma se anche come
massaggiatore voglio fare del counseling, faccio sedere la persona e le faccio fare un colloquio durante il
quale devo essere attentissimo che qualsiasi forma di giudizio o di durezza che io ho dentro bloccher
questa persona nelle sue parti pi femminili, pi intime, pi delicate. Se sento questo disagio, se entro in
empatia, posso accedere a queste informazioni che diventano preziosissime. Allora divento veramente suo
amico. La tecnica di base che io insegno a tutti quelli che sono gi usciti dallAccademia la seguente.
Prendetevi almeno cinque minuti prima che entri la persona, entrate nella vostra stanza ed entrate in
meditazione e fate la meditazione di Atisha, il respiro nel cuore. La persona arriva e tu hai addosso questo
tipo di energia. Puoi essere anche vigoroso, puoi essere anche forte, ma dentro c questo spazio. La
persona si siede e soprattutto la prima volta la incontri. A volte si fanno quelle tre parole di convenevoli e
a seconda della vostra specializzazione la riportate sul motivo della sua venuta e pian piano cominciate ad
ascoltarla. La persona si siede di fronte a voi e voi siete in uno spazio di presenza, ascoltate e sentite
immediatamente cos la persona. La persona entra come un mondo in una bolla, nella sua bolla. Per fare
un buon lavoro dovreste centrarvi, semplicemente svuotandovi. Se avete qualche problema e sapete fare
bene il terapista, alla fine della giornata di lavoro non lavete pi, perch nellarte dellascolto degli altri,
devi necessariamente metere da parte le cose contingenti. Nemmeno un medico o uno psicologo non pu
esimersi dal farlo, deve ascoltarti. A maggior ragione un counselor olistico: tu devi essere l. In quel
momento metti da parte te stesso (i tuoi pensieri o i tuoi problemi) e sei sullattenzione dellaltra persona.

Empatia e rispecchiamento: la bolla psichica della persona
Una delle cose di base del Counseling in tutte le categorie in cui si manifesta noi abbiamo il counseling
relazionale, il counseling sistemico, rogersiano ecc. - la prima cosa il rispecchiamento. La persona entra
in una bolla, che la sua energia, che la sua mente emozionale e comportamentale
mente/emozioni/corpo, tutte insieme - e tu immediatamente devi percepire questa bolla ed entrare in
sintonia con questa bolla. Non significa che tu diventi come lui, ma che tu lo senti: crei unempatia. Se
una persona entra e gli morto qualcuno, tu lo devi cogliere istantaneamente anche se non lo fa vedere.
Empatia significa che cogli questa bolla, ti apri, ascolti, entri in contatto e lasci entrare. Solo
successivamente cercherai di bilanciare le sue polarit.
Vediamo dal lato pratico: come pu essere una bolla? Come pu essere lenergia generale della persona?
Yang: la persona entra con energia, dinamica, parla velocemente e un po ad alta voce, ti
racconta un sacco di cose tutto in velocit, concitato, oppure,
Yin: entra lentamente, si siede, non parla, allinvito di raccontarsi sospira, tutto
sullinterno,
A volte tutto di testa: pu essere anche depresso, per ti descrive tecnicamente la sua
situazione, oppure
E molto emozionale. Pu essere quello con le emozioni veloci o lente, con le emozioni
positive e appena alla fine accenna appena al suo problema catastrofico, sfiorandolo.
depressa e pesante
Personalmente ho il mio livello di onest, per cui anche se laggancio sul parlare cio la persona
vuole qualcuno con cui parlare - io non gli faccio perdere pi di tanto tempo. Io voglio lavore. Mi
interessa ascoltarlo per capire la situazione, ma poi devo riportarlo al problema, non continuare a
chiacchierare. Vedo dov questa persona, vedo se nel corpo, vedo com il suo corpo (ricordate il
lavoro sul corpo fatto nella settimana della psicosomatica), vedi se aperto vedi le caratteristiche
strutturali, se depresso, se ipereccitato. La cosa fondamentale cogliere la sua bolla, la bolla in cui
vive. Guarda il viso di una persona e cogli gli atteggiamenti del viso che denotano dei caratteri, delle
emozioni, degli scompensi, delle tensioni. Guardalo: bello o brutto? Ha gli occhi intelligenti o ha gli
occhi stupidi? E vivo o morto? E cominci a fare una sorta di mappa e tutto questo alla fine butti via,
perch in realt non ha alcun valore da un altra parte.

Leggere empaticamente la persona oltre i giudizi
Lavoravamo moltissimo in questo modo in India e negli Stati Uniti. Si faceva scuola di terapia: si
prendeva una persona e si chiedeva che cosera di sbagliato in lei. Tra laltro la si faceva spogliare, per
cui ognuno diceva tutto quello che vedeva di negativo e alla fine questa persona che allinizio era
normale, dopo un quarto dora era distrutta, collassava. Poi, si rigirava il tutto e si diceva: Bene, invece
di giudicare questa persona o dire ci che avete imparato con la testa, provate per un secondo sentire chi
in realt questa persona, provate a cogliere in questa persona quello che c dentro. Intanto una persona
viva. Ricordiamo che ogni suo punto del corpo, nel carattere, nelle sue emozioni una ferita che si sta
portando dietro. Se ha una tipologia arrogante perch ha avuto quella famiglia che lha massacrato, se
depressa perch ha avuto quellaltra famiglia che lha massacrato in unaltra maniera, se ha gli occhi
tristi ecc. tutto ci sono tutte le sue ferite. Ecco cos veramente fondamentale imparare: lanima di questa
persona, sentirla.
In Accademia si facevano spesso gli esercizi dove si entrava in contatto con gli occhi della persona. Leggi
gli occhi, leggi dentro gli occhi. Se leggi gli occhi leggi una porta esterna e gi dagli occhi come se
leggessi il corpo, leggi tutta la sua vita: leggi se sballato, stralunato, presente o assente, se intelligente
o realmente un po stupido. Vedi tutto: vedi il grado di attivazione energetica: se locchio vivo o
spento. E poi al di l di questo prova a entrare dentro, qual lanima di questa persona? Se unanima
giovane o se unanima antica, se unanima che ha vissuto o non ha vissuto, se ha il cuore o se non ha il
cuore. Personalmente ho avuto pochi pazienti senza cuore e vi assicuro che si fa pi fatica a lavorare.
Ricordo molti anni fa un paziente in particolare, uno molto cattivo che a 17, 18 anni andava a sprangare i
comunisti e se ne vantava. Era il classico psicopatico senza cuore. Mi raccontava di aver avuto una
donna che aveva molto maltrattato, fino a che lei lo aveva lasciato, lui fece di tutto per ritornare insieme
semplicemente per avere il gusto di scoparsela brutalmente. Era veramente duro, freddo. Tutto il lavoro
stato a portare lui a capire, oltre ogni giudizio, che era uno stronzo senza cuore. Ci avvicinammo olto a
questa comprensione, anche se non ce lho fatta profondamente come desideravo, ma comunque lui si era
reso conto di non riuscire a mettersi nei panni di lei, di avere una visone unilaterale, egoistica. Allora non
avevo ancora alcuni strumenti che ho oggi, non avevo Il dialogo delle voci, non avevo alcuni strumenti
di PLN erickssoniana altrimenti gli avrei fatto fare il lavoro fisicamente nei panni di lei per fargli sentire
che cosa lei provava per lui, cosa lei aveva sperimentato quando lui la tradiva o la brutalizzava.
Sia in questi che non hanno cuore, che in coloro che sono stati molto feriti, il cuore apparentemente non
c. Questultimi hanno il cuore in profondit, coperto esternamente da una massa di dolore o di rabbia.
Pi o meno la stessa cosa, a volte di tutte due. Allora voi cogliete questa bolla e vi uniformate. Nelle
varie scuole di Counseling si suggerisce alcune arti di rispecchiamento. Il rispecchiamento un po quella
matrice scimmiesca, da primati, per cui se qualcuno ha lo stesso atteggiamento che hai tu, ti senti
empatico ed entri immediatamente in risonanza. In realt potete fare a meno di entrare nel
rispecchiamento e aprire realmente le porte del cuore, cosa che non vi insegnano nella maggior parte delle
scuole, e entrare lo stesso in risonanza. Gi Rogers e tutta la psicologia umanistica ha sviluppato
tantissimo lascolto dellaltro proprio come essere in uno stato di presenza con il cuore. Non avevano la
meditazione che noi aggiungiamo a questo e che noi aggiungiamo a questo come profondit e intensit,
per era gi un buon livello. Il rispecchiamento che se una persona tanto depressa, tu non puoi fare lo
stesso, perch lei non si sentirebbe capita e accolta. Se una persona triste, tu ti metti ad animare in
qualche modo un suo stato di coscienza anche se in quel momento non lo condividi. Quindi, ti metti a suo
livello e lo ascolti senza giudizio in modo da aiutarlo ad aprirsi e stai l con il cuore aperto.

Transfert e controtransfert: il gioco incrociato delle proiezioni
E qui parte immediatamente il controtransfert: spesso gli fai da amico o da padre o da fratello. A volte
anche da amante e ne sei totalmente consapevole. Non puoi negare che il transfert o controtransfert non
esista, ma te lo giochi con estrema sincerit.
Io mi sono trovato a confrontarmi con delle donne che se le incontravo fuori dallo studio, dopo tre ore
saremmo stati gi amanti; ho incontrato persone con cui avrei fatto a cazzotti o che avrei potuto detestare
per le cose orribili che hanno fatto; altre che avrei potuto ammirare per le cose belle che hanno fatto e in
quel momento l. Invece, entro in uno spazio di assenza di giudizio e quello che sento me lo proiettano nel
tempo e poi io lo dichiaro. Mi sono trovato con persone che avevano quella bolla e instauravo quel tipo di
canale, a dire esattamente la realt, p.es.: noi due fuori di qua avremmo potuto diventare amici.
A volte nei transfert o controtransfert ci siamo dichiarati che saremmo stati rispettivamente un padre o un
figlio ideale. Come pure mi successo il caso di una ragazza che era andata oltre il limite provocandomi.
Era una persona depressa per attirare lattenzione di suo padre. Non voleva mai che io le dicessi che stava
meglio perch se stava meglio, io (nel transfert mi aveva proiettato addosso la figura del padre) non la
amavo pi. Ad un certo momento mi ha detto delle cose terribili fino a minacciarmi che se per caso lei si
ammazzava sarebbe stata tutta colpa mia. Era la fine della sessione, mi aveva appena pagato. Ho preso i
soldi, glieli ho tirati in faccia invitandola ad uscire dal mio studio dicendole che non mi importava
assolutamente nulla di quello che avrebbe fatto o meno e che con lei non volevo pi lavorare. Io non ci
stavo ai suoi giochi da bambina. Lei non sapeva se piangere o ridere ed uscita. Tutto questo era
completamente fuori dal contesto terapeutico classico.
Mi ha richiamato dopo 15 giorno chiedendomi scusa e dicendomi che aveva capito di aver detto cose
assurde e da allora lei migliorata enormemente. Io ho dato a lei la dignit, ho dato a me la dignit
dicendo e facendo quello che ho fatto non pi da terapista, ma da essere umano a essere umano. Quella
era la terapia della provocazione che pu capitare qualche volta. Quando la persona va oltre un certo
limite, devi dirle questo troppo, io cos non lavoro.
Dicendo la verit rompi tutta la struttura del transfert e del controtransfert. Pu capitare poche volte, ma
quando accade molto forte. Altrimenti io dichiaro tutto il transfert che c e se ad entrambi va bene
lavorare cos, questo diventa una consapevolezza, non resta nellinconscio. Io lavoro pulito. Ritengo di
avere dei bellissimi risultati cos.
Quindi, cogliete lenergia della bolla della persona che vi sta davanti. Se lei triste, voi entrate
nellenergia della tristezza. Se lei vi chiede un attimo di attenzione consolatoria io rompo completamente
il distacco del rapporto terapista-paziente: io sono un counselor e lei una persona da aiutare. Se piange
io la prendo e labbraccio, se sento che sia il caso. Le sono vicino cos come mi sento di fare nella mia
professionalit ma anche nella mia onest di sentimenti, di percezioni e spontaneit del comportamento.
Devo essere quello che sono. Piano piano entro in questa bolla e cerco di assorbire linformazione pi
completa che posso. Normalmente dopo che la persona mi ha raccontato il nucleo del problema, poi
decido come lavorare.
Ma gi quando arrivano anche senza parlare della bolla io sento se la persona in un certo spazio. P.es.;
se arriva un uomo, imprenditore, molto scettico, carattere determinato, e ti dice che venuto
esclusivamente perch lha mandato sua moglie che crede nella meditazione e balle del genere, altrimenti
non sarebbe mai venuto perch a queste stupidate non ci crede. A quel punto tiro fuori tutto il mio ego
sociale accettando tutto quello che mi ha appena espresso, ma gli dico che comunque queste cose
funzionano anche al di l della sua volont e delle sue credenze, anzi, funzionano anche meglio. Cos mi
metto in posizione di assoluta parit. Lui un grande businessman, anchio sono un grande businessman,
Se lui un grande ricco, anchio sono un grande ricco. Siamo alla pari. Cos entro nel suo personaggio,
entro in quello che lui vuole che in quel momento io sia. E questo non lo faccio per falsit, non lo faccio
per accaparrarmi un cliente, lo faccio perch lunico metodo per entrare nel cuore di quella persona e
indurlo a lavorare su di s. Nella sua illusione di quel momento lui ha bisogno di una certa energia di
riferimento a cui potersi affidare. Se io sbaglio la sua proiezione, lui prende e se ne va e io ho perso
loccasione di aiutare qualcuno. Se io, invece, lo accondiscendo mi metto in un contesto dove uso la voce
un po nasale, un po da terzo chakra come lui vorrebbe che io fossi. Io so giocare anche questa energia,
non ho problemi. Anzi, non lo invito a fare meditazione ma respirare un po invitandolo a prendere
coscienza del suo corpo e del suo intero essere: una situazione neurofisiologica, non meditazione. Gli
dico le stesse cose in un altro modo. Lui comunque mi stima, perch sono un bastardo come lui.
Cos come se arriva la vecchietta non le dir entriamo nella neurofisiologia dellestasi, ma mi
empatizzo a lei, divento anchio un vecchietto, anche come voce e atteggiamento, e la invito a respirare
un po. La metto a suo agio. Tutti noi siamo in grado di fare il rispecchiamento, chi pi chi meno.
Torniamo al concetto di base che noi abbiamo mille personalit. Noi siamo allinizio un aggregato di
personalit. I comici cosa fanno? Prendono di solito una di queste personalit, la tirano fuori, le danno un
po di energia, la fanno diventare una caricatura e ci giocano su. Ma tutti abbiamo dentro tutti. Voi entrate
in risonanza con tutte queste energie.
Allora, lempatia a questo primo livello importantissima, dovete entrare nel cuore della persona. Una
volta entrati e avete stabilito un contatto, allora ritornate nella vostra identit e non pi nella sua, e potete
a questo punto trasmettergli delle informazioni che vengono recepite. Trovando il canale giusto, il
linguaggio e lenergia giusta con cui le persone vogliono rapportarsi, riuscite a farli entrare e fargli fare la
riconversione. Ad un signore venuto per il mal di stomaco ho spiegato che il mal di stomaco poteva esser
curato anche con qualche medicina, ma essenzialmente era il suo nervosismo che doveva imparare a
sentire, a scaricare e a non voler ricostruire. Piano piano. Lui ha capito benissimo, anzi, poi venuto
anche a farsi un gruppo.
Quindi, se riuscite ad entrare in contatto, avete il potere dellalleanza, della percezione unitaria dove lui ti
sente come te scatta il riconoscimento di gruppo, il riconoscimento di razza. Ogni essere umano deve
avere il suo gruppo di amici che formano una piccola trib. Entrando in risonanza con la persona siete
riconosciuti come amico, della stessa razza, della stessa conformazione che lo sente e non lo giudica e gli
utile. Una volta superata questa barriera, incomincia il processo della riconversione.

La scheda di crescita personale
Ora entriamo nella pratica del contatto diretto con la persona. Iniziamo utilizzando una scheda di crescita
personale, che voi scriverete e che la persona porter a casa e riporter sempre con s a tutte le
successive sessioni. In modo da non infrangere n le leggi sulla privacy n quelle sul possesso di
materiale con dati personali sensibili. La scheda di crescita personale uno strumento molto prefessionale
e quindi prezioso, che, essendo complesso, eventualmente si pu anche non utilizzare allinizio. Il nostro
consiglio tuttavia di imparare ad utilizzarlo da subito perch vi da immediatamente unimmagine di
buon livello professionale e di serieta nella modalit di lavoro.

LA SCHEDA DI CRESCITA PERSONALE.
1) Data di nascita e accanto io metto lt. Let fondamentale, perch dallet voi vedete la congruenza,
il suo modo di viversi il corpo, le energie, le emozioni e la mente rispetto allet che ha. A volte vedete
tipi molto giovanili, a volte vedete persone vecchie a quarantanni. Ho avuto una signora di 62 anni che
ne dimostrava 42 per presenza, vitalit, energia e tutto il resto.
2) La residenza: interessante vedere se coincide con il luogo di nascita.
A me interessa sapere con chi vive che aiuta ad impostare immediatamente il livello psicologico
dinquadramento (single, divorziato, vive con la mamma o altro)
3) La professione
4) Numero di figli; di solito scrivo let dei figli. E diverso se ha 50 anni e ha due figli piccoli da quello
che ha 40 anni e ha un figlio di 23 anni. Oppure chiedere se, pur non essendo sposato, ha dei figli.
5) Storia personale
6) Storia familiare
7) Osservazioni
8) Test
9) Percorso consigliato (che alla fine del lavoro).

Normalmente se la persona viene e vi dice che viene da voi per un motivo preciso (p.es. a farsi fare un
certo tipo di massaggio) qui dovete essere chiari. Se voi lavorate solo sul corpo, dovete spiegare che il
colloquio fondamentale. Questo vale per qualsiasi tecnica voi state facendo: se volete lavorare
nellambito dello sviluppo del potenziale umano o nellambito realmente olistico, gli dite che oltre alle
vostre tecniche conosciute e proposte assolutamente fondamentale il contesto dinformazione generale
della persona. Questo perch a qualsiasi livello si lavori - sul corpo, con le emozioni, con la mente - ,
perch le tensioni della mente o delle emozioni si riflettono sul corpo o viceversa. Cos date una
giustificazione molto semplice e profonda a quello che state chiedendo. Quindi, date sempre informazioni
chiare: dite che lavorando come counselor prima di proporre un programma di lavoro avete bisogno di
acquisire una visione olistica della persona.
Questo un questionario olistico specifico, intestatelo Questionario dellAccademia Olistica, in modo
che diventi un documento importante e non due appunti presi al volo. Se voi stessi date importanza, anche
il cliente dar importanza e sarete pagati. Se voi stessi non date importanza alle cose che fate, non saranno
viste come importanti e non saranno valutate e quindi pagate.
Normalmente io inizio con la
Storia personale:
Il primo dato che inserisco il tipo di blocco. Ad es. gastrite, abbandono dal fidanzato, cio il motivo per
cui la persona venuta da voi.
E importante ricordarlo al cliente dopo un po di tempo, perch pu darsi che non se lo ricordi pi. Ci
vuol dire che avvenuta la riconversione.

Si parte dalle informazioni generali:
Come sei nato? Parto con il forcipe, parto normale, parto cesareo, ecc.
Allattamento: due settimane, tre mesi ecc.
Malattie particolari infantili : a 4 anni ricovero per asma grave o altro, tifo a 3 anni, o altro.
Se vi portano una montagna di documentazione di tutte le operazioni e indagini avute significa che sono
devastati dal malessere. A voi basta sapere che ne ha avute tante, per cui lavorate su un altro livello.
Nella storia personale degli ultimi tempi scrivete le cose pi gravi che ha avuto tipo ricoveri psichiatrici,
malattie di cuore, asma da ospedalizzazione, epilessie, schizofrenie.

- Storia familiare:
qui solitamente scrivo che figlio : se il primo, secondo, se ha una sorella, ecc.
Dopodich gli faccio una precisa domanda:
Qualera lambiente familiare da bambino? Qualera latmosfera? Pu essere stata serena, soffocante,
deprimente, in collegio con le suore, ha vissuto con la nonna, ecc.
Da bambino comera tua mamma? Affettuosa, nevrotica, depressa, non ti guardava mai, assente?
Comera tuo pap quando eri bambino? Giocava con te? Ti stimava, quanto? Ti spaventava, si
arrabbiava? Ti faceva paura?
Queste sono le radici di tutto il comportamento successivo
I nonni: erano affettuosi o autoritari?

- Osservazioni:
Qui normalmente annoto ci che osservo fisicamente, energeticamente della persona. A volte chiedo alla
persona se mi permette di farle da specchio. Se dicono di s, parlo come parla lei o gesticolo come
gesticola lei, ecc. Da ci esce la tipologia senza giudicare, altrimenti si offende e se ne va. Quando parte
la proiezione energetica istantaneamente voi siete gi in un controtransfert: voi vorreste la persona diversa
da quella che . State gi facendo da padri e loro sono i figli, gi siete mariti e loro sono le mogli ecc. Se
mi accorgo che so mettendo in moto un processo proiettivo che mi solleva miei problemi personali, me li
devo rivedere se no non posso lavorare con lei.
Se, invece, questa persona la metto come Other self oriented, cio la metto sul cuscino della moglie, del
marito o dellaltro che le ha fatto del male, se questa tecnica fatta bene va immediatamente bilanciare
una serie di cose.
Fate qualsiasi tipo di test di vostra conoscenza: iridologia, kinesiologia, respirazione. P.es. per quanto
riguarda il test del respiro osservo il blocco del respiro alto, medio o basso. Mi chiedo dov il blocco? A
questo proposito io tendo a evidenziare i blocchi secondari e i blocchi primari. Chiedetevi qual , secondo
voi, il blocco principale, quello da cui nascono gli altri? Qual il nucleo? Se riuscite ad identificare,
scrivetelo.
Poi, nelle osservazioni io noto fondamentalmente la sua bolla: cosa osservo nel corpo, nelle energie, qual
la sua qualit energetica di fondo. Posso anche osservare che se cerco di parlare troppo, lei diventa
nervosa e comincia a parlare il doppio. Posso anche sentire una sensazione che lei ha male al cuore, anche
se lei dice di avere un cuore sano. Oppure posso improvvisamente sentire una grande tristezza, e lo
annoto. A volte nelle sessioni successive pu accadere che lei butti fuori la sua tristezza che teneva
nascosta. Mettete tutte le osservazioni.

Inoltre fatevi un appunto delle osservazioni che non devono essere dimenticate:
1) Dimmi chi sei? Ci sei? Ti senti? Che poi allargo con Come ti senti nella tua vita, la vita che tu
desideri? Che cosa che ti d il piacere del vivere? La tua vita realmente la tua vita? E in quel
momento laltro sente la vostra presenza.
Il punto importantissimo in questa serie di domande arrivare sempre alla fase critica. Quello che noi
chiamiamo riconversione il processo fondamentale. Dobbiamo far riconvertire lenergia della persona
che solitamente fuori a far ritornare verso linterno, farla rientrare dentro nel nucleo.
Allora, i punti che la fanno ritornare a lei sono elementi molto evidenti e li riconfermi chiedendo:
Ma se finora non ti sei goduto la tua vita, cosa pensi di fare? Ti piace? Sei soddisfatto? Se in questo
momento dovessi darti una bacchetta magica molto reale cos che vuoi cambiare veramente della tua
vita? E se vi rispondono : Vorrei star bene fategli capire che troppo generico, che stanno evitando di
dare la vera risposta. E voi insistete : Ma pensa che cos che tu vuoi ? Che cos che tu non vuoi? da
che cosa ti vorresti allontanare ? Che cos che vorresti non avere e verso che cosa ti vorresti dirigere?
Queste sono le domande fondamentali che vi mettono in un rapporto esistenziale con la persona. E dopo
che la persona vi ha raccontato minimamente la storia della sua vita, dei suoi problemi, delle sue malattie
e tensioni, ad un certo momento sentite di essere entrati in lei con intensit. Se avete creato i minimi
presupposti - lo spazio idoneo, il setting appropriato, se non avete fatto grossi errori - e la vostra presenza
gi pi che sufficiente per entrare in contatto umano con laltro. E continuate a chiedere: Hai amato?
Quanti anni hai, 35? Se vai avanti cos, cosa saranno gli altri 35 anni? Vuoi andare avanti ancora 20 anni
cos?

- Le Relazioni:
A volte per le relazioni, oltre alle amicizie generiche, c la domanda: Hai un compagno/una compagna?
Come ci stai? Quanti ne hai avuti? Com finita? Quanto durata? E vi dicono dei tempi brevi o medio
brevi dopodich da tre anni non hanno avuto pi nessuno. E voi incalzate: Come con nessuno? Hai
appena 28 anni, sei nel pieno delle tue forze e da tre anni sei senza una donna/senza un uomo. Che dolore
devi aver provato, che paure devi aver provato? Almeno sessualmente avevi qualche piccola storia
piccola parallela? Nella tua vita sessuale riesci a lasciarti andare? Quanto ti controlli?
Approfondisci il punto sul controllo e sullo stress, perch su questa parte istintiva che noi possiamo
intervenire con i nostri strumenti di meditazione e di evoluzione personale che sono potentissimi. L devi
esserci.
Dalla storia delle relazioni vedete il cuore, la capacit di mettersi in contatto con gli altri e capite dove
sono. E ancora: Nellultima relazione, come stai? E una relazione reale? Cos che ti fa stare ancora con
questa persona? Cos che ti permette di stare ancora con lui/lei? Pu essere anche una cosa: A letto
andiamo daccordissimo oppure Chiacchieriamo molto o Ci piace viaggiare ecc. A volte non c
niente e allora l dovete entrare: Perch stai ancor in questa relazione se cos insoddisfacente?

- La Professione:
Il lavoro soddisfacente? Ti piace? Lo fai per guadagnare? Se lo fai per guadagnare allora cos che ti fa
vivere? Per che cosa vivi? La risposta pi frequente : Vivo per i figli. Lascia perdere per un
momento i figli che sono sicuramente importanti nella vita di una persona, ma tu perch vivi? Tu non vivi
per un altro, tu vivi per te. Cos che ti d piacere?
E l toccate le corde pi profonde. Questo il Counseling Olistico che entra in profondit dellessere della
persona, nei punti critici dove possibile, auspicata e necessaria una riconversione. Voi portate con voi la
cosa pi preziosa che potete dare: la comprensione che possibile girare la vita, anche di poco, e ritrovare
la matrice profonda dellessere. Questo il momento critico, non diteglielo voi. Lasciate che ci arrivino
da soli. Quando cominciano ad emergere le insoddisfazioni chiedete: Ma tu che cos che realmente
vorresti? Che vita vorresti?
In questa fase bisogna stare attenti ai criticoni che trovano da ridire su tutto e tutti. Quindi, se un
criticone,il cambiamento della vita avviene attraverso lapertura del cuore e smettere di criticare. A questo
punto non possono scappare. Intanto li mettete nella condizione in cui loro mettono in risalto la loro
situazione. Parallelamente li inducete piano piano a esprimere quello che veramente il senso della
profondit dellessere.

Le domande esistenziali
Riassumendo le domande esistenziali che aprono la via ad una consapevolezza di s e della propria
crescita personale sono:
COME VA LA TUA VITA SESSUALE?
SEI SODDISFATO DELLA TUA VITA? Se la risposta no, chiedergli
COME MAI NO? COSE CHE TI MANCA? COSE CHE NON TI SODDISFA? COS E CHE
VORRESTI?
Tutto ci senza voli pindarici. Ripeto, li lasciate parlare finch non esprimono un disagio. Se siete forti e
sentite di avere un buon canale o tanta empatia riuscite ad entrare direttamente nellIo. A questo punto gli
chiedete:
MA TU CHI SEI? COSA VORRESTI ESSERE?
A qualsiasi loro risposta avete dei primi elementi per cominciare un lavoro semplice per ritornare
allessenza, ritornare a riaprire il corpo, ritornare a risentire il proprio bene e il proprio male. Non gli
dovete dire niente. Spero sia chiaro.
Unaltra grande domanda che io farei a tutti:
COSE CHE TIMPEDISCE DI ESSERE FELICE? COSE CHE TIMPEDISCE DI USARE IL
CUORE E DI AMARE?
Ognuno vi dar mille motivi del perch no e a questo punto voi avete gli elementi per fare tutta una serie
di cose. Qua rientra la componente evolutiva della persona. In questo momento voi dovete pi che mai
dire e sentire e mettere insieme gli elementi e capire veramente il livello evolutivo di quella persona. Se
sbagliate, la persona scappa, perch le proponete una cosa sovradimensionata.

La logica dei primi incontri
Prendiamo un esempio concreto. Se prendete una persona normale che mediamente ha un tratto
masochista gigantesco, che vive male, perch si crea delle ragioni per vivere male, vuol dire che un
livello molto basso. E se un livello molto basso non gli potete proporre spesso nemmeno un percorso di
crescita. Dovete fare quel processo graduale di crescita che noi possiamo chiamare la prima proposta di
percorso consigliato. Il percorso consigliato io lo articolo mediamente in tre fasi:
Nel primo incontro riuscite ad avere un quadro generale. A volte se parlano molto, c molta storia e a
loro piace raccontarsi gli proponete di vedervi la volta successiva per fare un lavoro diretto sul corpo.
Questo fondamentale. Vi invito ad essere molto chiari sul modo di procedere. Se la persona si aspetta da
voi un massaggio e voi non glielo fate e proponete qualche cosaltro, non ritorner pi. Se, invece, gli
spiegate che voi come Counselor gli fate pure il lavoro sul corpo con il massaggio, ma oltre a questo
lavorate anche sulla parte emozionale che emerge dal massaggio stesso. A questo punto gli chiedete se
vuole un massaggio puro e semplice oppure se vuole lavorare sulla profondit. Se dovesse scegliere
soltanto il massaggio, alla fine gli potete sempre dire che da questo sono emerse delle tensioni molto forti
che andrebbero affrontate indagando ulteriormente. E se accetta lo invitate a riparlarne e chiarire la volta
successiva. Se accetta continuate cos. Questo pu essere un approccio per chi lavora con metodi fisici o
molto tecnici.
Se invece siete psicologi o lavorate sul respiro, non fate la prima sessione se prima non avete fatto
insieme una scheda come minimo di mezzora o trequarti dora e trequarti dora la dedicate al respiro.
Quindi, la prima volta gli fate unanalisi fisica o vi mettete daccordo sui tempi facendo sia la scheda che
il lavoro sul corpo. Non dimenticate che il lavoro sul corpo fondamentale, perch la maggior parte delle
persone sono molto mentali e il contatto con il corpo fanno uscire sensazioni ed emozioni e l il processo
di riconversione estremamente pi semplice.
Ad es. gi facendo un massaggio alla schiena gli potete dire che sotto quel male c sotto dolore o
tristezza o rabbia e cominciate ad indurre la persona a sentire le emozioni che stanno sotto facendola
respirare dentro, cominciate a direzionarla e farle comprendere cosa sta sotto. Pian piano comincia a
comprendere che il lavoro da fare su di s, di liberazione delle emozioni o di una serie di parametri.
La persona prende una direzione differente.
Se siete mediamente capaci e riuscite nellarco di una prima visita generale di unora/unora e mezza o di
due visite ad avere abbastanza dati o esperienze su di lui, la persona sente veramente doe sono le tensioni
e qual il problema reale su di s, A questo punto ci che vi consiglio di fare di proporre una serie di
non pi di cinque, sei sessioni. E dopo queste sessioni si ria il punto della situazione. Questa la strategia
che vi consiglio.

Riassumo:
1. I incontro: questionario ed esperienza.
Fate le domande per avere delle informazioni e fate sperimentare dove ci sono realmente i problemi e
le tensioni, se siete dei bodyworker. Se uno facesse gi lo psicologo, invece, induce la riconversione
attraverso unesperienza a livello emozionale diretto portando piano piano la persona a dire da s
dove veramente c il problema per induzione. Usate lo stesso procedimento che usava Socrate, in
modo che sia la persona stessa a percepire quello che sente e fargli prendere una decisione. Tutto ci
meglio se mediato dal corpo.
2. Prime sessioni di sperimentazione:
Gli proponete tre, quattro sessioni dove proponete un piccolo progetto di esperienze e scrivete sulla
scheda personale il percorso consigliato. Queste sessioni servono a fare sentire il corpo alla persona, a
farle percepire direttamente il punto interiore e possibilmente psicosomatico da cui parte
realmente il suo problema o il tema su cui voi realmente potete operare con successo. Tenete sempre
presente il motivo per cui venuta la persona. Se ad esempio una persona che ha gi avuto una serie
di operazioni allanca non gli si pu ripristinare larto, per si pu lavorare sulla sua vita, sul piacere
di esistere, mettendo in moto la parte sana. Un dolore anche fisico che non guaribile pu essere
tollerato se laltra parte della vita lo bilancia. Cos impostate un percorso consigliato e voi avete
quello che lui vuole come cura generale e quello che gli avete consigliato voi per una riconversione
della propria direzione.
Oppure, alla persona con il mal di stomaco che chiede dintervenire esclusivamente sul mal di
stomaco chiedete se p.es. accetta di fare soltanto tre sessioni di rebirthing, in modo da rilassare il
sistema nervoso e di conseguenza migliorare anche il mal di stomaco. E lasciate decidere a lui. Se
accetta passate alla fase successiva.
6. Incontri successivi: il progetto di crescita.
Dopo la fase della sperimentazione, nella quale la persona capisce il punti interiore dei suoi problemi,
si decide insieme un percorso di crescita personale, ossia un progetto di crescita
Ad esempio durante il lavoro di respiro lui tira fuori tutte le sue emozioni, voi gli fate prendere
coscienza del corpo e gli fate prendere coscienza della tensione allo stomaco. Sar lui stesso ad
accorgersi che esternando il pianto ha allentato o sciolto la tensione allo stomaco. Alla fine gli
sottolineate il fatto che se apre il cuore e scioglie il dolore lo stomaco sta meglio e lui fa un vero
processo di guarigione, dove le pillole non centrano nulla.

Il vero e il falso dei problemi
Nella prima o nella seconda sessione fondamentale che voi capiate che ci che vi sta raccontando la
persona relativamente falso, nel senso che vi sta raccontando un problema o vi racconta di s in modo
esteriore, come se la reale causa fosse sempre allesterno e non su di s.
Riuscvire ad invertire questa percezione del problema essenziale per lavorare su di s. Questo cambio di
prospettiva dallesterno allinterno quindi un punto della massima importanza. Stiamo facendo un
sostanziale lavoro: stiamo riportando la persona alla realt. Lei viene con un falso bisogno e noi le stiamo
riportando il bisogno sul livello di autenticit. Su questo dobbiamo stare molto attenti. Quindi, come
punto daccesso dovete considerare che la persona non essendo in contatto reale e profondo con s
continua a raccontarvi lo stesso problema che un problema fuori di s. E a volte onestamente,
nonostante tanto lavoro che le persone fanno a livello psicologico, questo problema rimane esteriore per
anni e in alcuni casi per sempre. Le persone che hanno avuto traumi continuano a buttare fuori quello che
hanno dentro. Continuano a dire che il mondo fa schifo, che tutto dolore, sono sempre arrabbiate, il
mondo pieno di paure: tutto questo dentro a loro e continuano a proiettarlo allesterno. Che hanno una
malattia perch hanno avuto un incidente, o un virus, o un problema genetico: loro in tutto questo non
centrano. Ci sono donne che continuano a dirvi che si trovano regolarmente in situazioni dove gli uomini
le piantano, oppure la moglie lo tratta sempre nello stesso modo, o non riesco mai a fare una certa cosa.
Il problema sono gli altri, sempre allesterno. L il problema di rigirare la consapevolezza: a volte ce la
fate subito, a volte non ce la fate. Anche nei casi in cui la persona molto proiettata allesterno e continua
a pensare al negativo, pur avendo fatto anni di analisi o lavori di gruppo eppure ancora fuori. Voi sapete
che cercate di portarle allinterno e il lavoro e il setting che create, soprattutto la prima e la seconda visita
servono per ricodificare questo passaggio: il primo punto, la direzione da fuori a dentro.
Le varie tecniche di prososomatica, di respiro dolce, di meditazione, di energetica servomo perfettamente
a questo scopo: portano lattenzione sul corpo, sul respiro, sulle sensazioni interne e quando sono l
dentro di loro - quando sono parrati dalla testa e dai loro pensieri ricorsivi al corpo e alle sensazioni ed
emozioni del momento presente, voi, come counselor olistici potete facilmente fargli capire come e dove
il problema interiorizzato, somatizzato, riflesso dentro di loro. Questa la chiave! L potete far capira
con sicurezza alla persona che si pu agire direttamente il corpo il loro, il cuore il loro mentre,
con la stessa certezza sapete di non poter cambiare le persone esterne.
Provate a chiedere alla persona che cosa vuole: e lei solitamente vi risponder che vuole star bene.
Questo vi fa capire che la persona fuori di testa. Benissimo, dopo questa affermazione capiamo che
chiede a noi di risolverle il suo problema - come se avessimo delle virt magiche - perch non si rende
conto di quello che dice. Altrimenti la risposta corretta non sarebbe voglio stare bene, bens io ho
questo problema, per cui voglio lavorare su di me per cambiare! Voglio andare oltre queste storie
ripetitive, voglio liberarmi da queste emozioni di sfiducia vper cui continuo a dire che il mondo o le mie
relazioni o gli altri sono negativi, devo guardare me e dire che sono pieno di questa stessa emozione
che proietto allesterno. E un lavoro difficile e in alcuni casi anche dopo anni di lavoro non si riesce a
farlo completamente. Voi dovete provarci, dovete invertire anche solo parzialmente o logicamente,
perch a volte le persone non riescono ad aprire il cuore soprattutto se hanno avuto tante ferite.
Questo vale anche per voi: se avete difficolt ad aprire il cuore e avere presenza non vi diamo
labilitazione a Counselor. Abbiamo gi avuto alcuni casi di cui una persona che si fatta tre anni di
Accademia, unaltra che ha fatto ben tre scuole di Counselor - una sistemico/relazionale, una familiare e
una con la Gestalt a cui non ho dato il benestare. Posso dar loro la certificazione per la frequenza del
corso, ma non il mio benestare per esercitare la professione di Counselor. Glielo dar nel momento in cui
lei o lui ci sar. Questo non vuol dire che debba essere una persona perfetta, ma che ha raggiunto un
minimo di equilibrio e di pulizia interna per poterlo fare.

La direzione esterna e interna
Vi faccio un esempio: una persona viene da voi perch ha la gastrite e voi le dite che potete farle una
sessione che pu aiutarla per rilassarsi e comprendere le cause della gastrite, sottolineando per il punto
pi importante che, parallelamente al lavoro che voi le fate, la persona lavori su di s. Questo vale se
lavorate con le erbe o lalimentazione, i massaggi, il respiro, la meditazione o altro ancora.
Quando incontriamo la persona, incontriamo il suo carattere, il suo io esteriore, ma possiamo
immediatamenmte sentire anche la sua profondit, il suo essere, il S. Quindi, voi sapete che state
parlando con una persona-carattere che vi sta dicendo io ho un problema, ho il mal di schiena, sono
chiuso, ecc. e dietro tutte queste richieste voi sentirte che c una persona che non in contatto con il
proprio S. E una persona che ha la direzione esterna e che quindi vi chiede qualche cosa di esterno. In
alcuni casi, soprattutto negli ultimi anni, apparentemente ti dice una cosa interna ad es. voglio
sperimentare la meditazione o voglio sperimentare il tantra perch si fa meglio lamore oppure voglio
fare yoga per il mal di schiena e in realt tutto esterno. Oppure dice ho letto che le persone
importanti hanno un S spirituale, per cui anchio voglio avere un S. e voi capite che tutto esterno.
Voi dovete addestrarvi a capire dov il problema reale della persona, a capire dov il loro punto critico
psicosomatico, la parte su cui potete operare un cambiamento di direzione da esteriore ad interiore: un
viraggio della coscienza.



Il progetto di crescita
In queste prime sessioni voi avete la situazione per fare approfondire realmente alla persona la sua reale
situazione psicosomatica e i suoi blocchi. Una volta che avete identificato i blocchi, il lavoro
importantissimo quello di farglieli percepire e di creare insieme una linea di crescita personale. Il punto
che non dovete mai perdere di vista che la persona vi ha dato fiducia, che vuole vedere dei risultati reali,
deve sperimentarli su di s e voi avete tre, quattro ore di tempo per fare questo: per migliorare il suo
quadro, fargli prendere ancora pi fiducia in voi e sentire ancora di pi i suoi conflitti e limiti e dargli
man mano una direzione di crescita. Non ti senti te stesso, vuoi aprirti, cose la barriera verso te
stesso? Tre, quattro ore sono tantissime. Se sapete lavorare, anche in due ore potete fare un gran lavoro.
In ogni istante il lavoro deve essere in uno spazio di feedback: le persone sentono e voi dovete fargli
prendere coscienza che sentono e ritornare sempre ai modelli olistici che avete conosciuto.
I due modelli olistici principali che potete utilizzare con le persone per spiegarle metaforicamente il
processo di blocco e di crescita sono quello del Centro e quello della Spirale. La Spirale un tuttuno che
gira. Se si ferma un solo anello della Spirale si ferma tutto il cerchio. Se il Cuore c e d vita e luce a
tutto ma oscurato da quella membrana di tristezza che noi chiamiamo pericardio, tutto il sistema perde
di luminosit. Quindi, voi avete tre, quattro ore di tempo per fargli sentire dov che non sente la totalit,
cos che non parte nel Cuore, cos che interrompe nel corpo e tornare sempre a lui. Le parole chiave
che vengono usate sono sei tu che hai in mano la tua vita, sei tu che hai in mano le chiavi del tuo
Cuore. A questo punto in questo processo voi dovete essere assolutamente congrui con levoluzione ella
persona.
Magari la persona viene da voi con un problema esteriorizzato emozionale: sto con mio maarito da pi
di 20 anni ma non sento pi niente, mi rivina la vita e poi anche il lavoro tremento e mi soffoca. Voi
nelle prime sessioni la fare respirare nel corpo, le fate percepire dove quel suo malessere esterno le crea
dolore e tensione, cove sente i blocchi energetici, espressivi e da li iniziate il lavoro di interiorizzazione:
le dite non possiamo cambiare lesterno, ma sicuramente possiamo migliorare la situazione interna
fisica, emozionale e psichica Potete suggerirle, secondo la situazione che trovate che possibile riaprire
il cuore che si chiuso, riattivare il senso della bellezza con le meditazioni o larte, imparare a
comunicare meglio, ad essere pi centrati, a stimarsi di pi Questo la base del progetto di crescita
che ogni sessione diventa pi preciso ed evidente. Faccio un inciso, perch il punto importantissimo.

Valutazioni e aspettative nel progetto di crescita
Se la persona una persona senza Cuore e ha saputo che voi fate delle tecniche che lhanno incuriosita e
viene con molte aspettative pratiche, potete mettervi nellatteggiamento che comunque voi le
trasmetterete amore e gi un contatto fisico non potr che farle bene. Non dovete aspettarvi tanto da chi
ha il Cuore chiuso. Lo ripeto. Non fate proiezioni sulle persone che hanno il Cuore chiuso. Utilizzare
lentusiasmo con la persona con il Cuore chiuso come andare a parlare di Ufo ad uno scienziato
materialista. Non funziona, controproducente.
Questo progetto di aiuto, che noi abbiamo chiamato progetto di crescita, deve essere lui a farlo.
Dovete sentire questa chiusura. Se volete lavorare, dovete entrare in risonanza con questa chiusura fin
quando la senti su di voi. Non lo potete far lavorare in un progetto di crescita normale. Le persone che
vengono in Accademia sono gi selezionatissime, a cui forse una su venti dico di fare lAccademia. Agli
altri non gli dico niente. Al massimo gli dico di fare qualche gruppo, perch non sono allaltezza: o sono
troppo vecchi, o sono troppo sbandati, o hanno troppi problemi o sono stupidi. Anche la stupidit reale.
Ci sono uomini percettivi e uomini idioti. Allora, voi dovete essere molto chiari sui limiti della persona e
fare una cosa che quasi lei che ve lo chiede. E non siete voi che gliela imponete. Se voi date di pi ad
uno che non se lo aspetta, scappa, ha paura. Se voi dite a persone che hanno vissuto sempre in negativo,
sempre arrabbiate io ti apro il Cuore e sarai felice, scappano. Dovete essere in grado di distinguere.

Vi do un esempio negativo di un ragazzo sensibile e intelligente, ma classico esempio di masochista. Se
non state attenti, vi brucia due ore della vita a raccontarvi assurdit. Lui, di quello che voi gli dite non
sente niente, non capisce niente. Se gli dite di leggere un libro vi segue, altrimenti qualsiasi cosa gli dite
di fare lui non c. E stato qua una settimana, ha fatto quasi zero, ma io non mi aspettavo niente di pi da
lui. Era gi un miracolo che accettasse di fare il gruppo. Ma io non insisto tanto, perch gi lo considero
in questo momento come perso con un 5% di probabilit di miracolo. A quellet lui vive ancora con la
mamma tiranna, non ha donne, vive completamente isolato. Quindi, con lui bisogna andare molto piano.
Il percorso di crescita deve essere congruo con i limiti della persona.
Una cosa semplice da fare questa: se vi accorgete che una persona ha dei limiti, fategli fare delle cose e
parlate poco.
Se, invece, vedete che la persona ha gi il Cuore aperto, allora potete parlare un po di pi, spingete quel
filo di entusiasmo un po di pi. Se uno ha il Cuore aperto, lentusiasmo un nutrimento; se uno ha il
Cuore chiuso lentusiasmo una botta. Dovete stare attenti, sappiate moderare lenergia, se volete aiutare.
Con questo ragazzo masochista non potevo forzare. Lunica cosa da dire vai bene cos, io ti voglio
bene cos come sei. Prima di partire mi ha chiesto se faceva bene ad andarsene a vivere da solo o magari
con una donna. Lui pu trovarsi soltanto una donna che gli assomigli e che sia mediamente repressa come
lui (un masochista fondamentalmente un represso), che abbia un po di Cuore, un po di sensibilit,
faranno poco sesso, ma in qualche modo riusciranno a stare insieme.
Quindi, moderate le energie, moderate lentusiasmo, osservate il tempo di maturazione della persona con
relativa calma, sappiate a portare la persona a sentire quelle determinate cose. Qualsiasi progetto di
crescita che sia soltanto un pochino troppo in avanti, crea paura. Dovete dire le cose con molta cautela. Se
invece sentite che la persona pi di Cuore, la prendete con il Cuore. Se sentite che la persona ha gi
fatto una serie di esperienze anche banali ed edulcorate da New Age, andate a vedere quanto c del suo
Essere in contatto con s, quanto cosciente e libera la sua mente. Questo soprattutto se vivete in un
paese, gi tanto che una persona venga da voi. Accertategli sempre che tutto ci che viene detto o fatto
rimane tra voi, in modo che loro abbiano una sicurezza.

Motivi per cui il counselor non deve dare consigli
Una delle caratteristiche del counseling riconosciute a livello internazionale quella di non dare
conscigli. I motivi per cui il counselor non deve dare consigli sono molteplici: il primo di non
influenzare, psicologicamente, emotivamente, con giudizi o con una propria visione personale le scelte
della persona (cliente) che venuto per ricevere un aiuto. Il lavoro del counselor di educare le
persone, nel puro senso del termine latino di ex ducere, ossia di portare fuori, le loro potenzialit e
risorse. I clienti devono essere aiutati dal counselor a scoprire e contare sulle loro risorse personali e
sentire che le loro esperienze ed abilit sono positivamente riconosciute dal counselor.
Secondo la British Association for Counseling il counselor:
Non deve dare consigli ossia non deve influenzare la persona.
Pu indicare le opzioni di cui il cliente dispone e aiutarlo a seguire quello che sceglier.
Pu aiutare il cliente a esaminare dettagliatamente le situazioni o i comportamenti che si sono
rivelati problematici e trovare un punto piccolo ma cruciale da cui sia possibile originare qualche
cambiamento.
Lo scopo fondamentale lautonomia del cliente: che possa fare le sue scelte prendere le sue
decisioni e porle in essere.
Dovr essere sufficientemente fiducioso e autoconsapevole da essere una presenza supportiva e
non giudicante.
Non emotivamente coinvolto.
Larte di non imporre la propria visione, di non consigliare ma di dare consapevolezza e di educare, ossia
di aiutare le persone ad esprimere i propri reali bisogni, progetti, desideri, decisioni alla base di tutto il
lavoro del counseling olistico e tradizionale. Questo il processo di induzione. Contrariamente alla
deduzione che usa maggiormante la logica e i processi di causa-effetto che noi proponiamo alla persona
per arrivare ad una conclusione, il processo di induzione tende a far sviluppare una risposta autonoma alla
persona, portandola con opportune domande ad una chiara visione del suo problema o situazione e a
comprendere le sue reali necessit e desideri. Se una persona ci racconta che il suo malessere dipende da
una situazione di relazione molto pesante, dove il partner ovviamente implicato, noi abbiamo due
possibilit: o diamo dei consigli diretti ma perch non lo pianti? o secondo me faresti meglio a
chiudere oppure possiamo portare la persona a chiarire la sua situazione chiedendole: ma che cosa senti
realmente rispetto a questa relazione o ma se ti ascolti bene ritieni di poter sostenere a lungo questa
situazione, o ancora quali sono i sentimenti, anche contrastanti tra loro, che provi? e lentamente la
persona, se si sente sostenuta e supportata dalla vostra presenza empatica, dir quello che realmente vuole
e voi la sosterrete in queste sue scelte.

Il Mito di Kirone: il counselor non un perfetto
Ricordiamo uno dei miti pi importanti legati al guaritore e alla guarigione: il mito di Kirone. Per i Greci
Esculapio, il Dio della medicina, era una figura onniscente, perfetta, che sa tutto e ti cura dallalto dei
cieli, ma noi, come Counselor, non ci riconosciamo in questa perfezione e prendiamo il mito di Chirone
che un centauro, mezzo animale e mezzo uomo ma anche con una parte divina. Ha ricevuto in dono
limmortalit, ma non linvulnerabilit. Quindi, come dire, noi siamo Chirone. Abbiamo la pancia-
cervello rettile che animale, il cuore che umano o mammifero, e abbiamo la testa che adesso piena di
mente-spazzatura, ma che se fossimo realizzati, sarebbe pura coscienza e spiritualit. Quindi noi abbiamo
lanimale, luomo e il divino dentro di noi. Chirone rappresenta la nostra triplice natura. Chirone pur
avendo il dono dellimmortalit vulnerabile come anche noi siamo: con unanima spirituale immortale e
con un corpo vulnarabile. Chirone fu ferito e cerc tutta la vita di curarsi, impar tutte le medicine
esistenti - dai massaggi alle erbe e altro ma non riusc mai realmente a curarsi. Viene considerato il
guaritore per eccellenza, colui che porta le tecniche della guarigione. Noi diciamo che lOperatore
Counselor Olistico il Chirone dei nostri tempi: una persona che sicuramente ha avuto delle ferite, che
pu averle ancora perch non riuscito del tutto a curarle, che riconosce la sua natura sacra e le sue ferite
da semplice mortale, ma nellaccezione umana pi nobile ha dentro di s una fondamentale spinta ad
aiutare gli altri. A trasferire una parte delle proprie esperienze agli altri, cosciente sia di non essere lui
completamente guarito sia, ovviamente, di non poter completamente guarire gli altri. Questa la base
della relazione di aiuto. Quindi, una persona pu essere anche paralizzata, malata o fortemente ferita e
fare bene il Counselor. Ma se la ferita non se l ancora vista e continua a proiettare una parte della
propria tristezza, rabbia o paura sugli altri, questo gli proibisce di fare il Counselor, non perch si debba
essere perfetti, ma perch non si il cuore abbastanza limpido e pulito per poterlo fare. Vorrei che fosse
molto chiaro.
Vi do un esempio. Prendiamo una persona che ha le ossessioni. Ci non gli impedisce di fare il
Counselor, se si rende conto che non pu lavorare sulle ossessioni. O una persona che ha una base di
anoressia o bulimia o ha dei disturbi sessuali non pu affrontare altre persone con lo stesso problema. Ci
non toglie che non possa fare tutta una serie di lavori in cui trasmettere quella parte di comprensione che
ha gi vissuto in altri settori. A volte le persone che soffrono o hanno sofferto molto hanno unincredibile
sensibilit alla sofferenza o unincredibile empatia. E proprio la consapevolezza della paura, della
vergogna che ha superato al 50% pu diventare anche un punto di grande aiuto. Pu benissimo dire :
Anchio nel passato avevo tante paure, ma lavorando su di me con questa tecnica di respiro oggi ne ho
molte meno, per cui te la trasmetto. Non una cura finale, ma un buon aiuto. Bisogna avere
consapevolezza e onest e dire alle persone che quel problema voi non lavete superato, che non siete
perfetti. Non siamo nel transfert o contro-transfert per cui dobbiamo mantenere una certa posizione e per
questo non raccontiamo la nostra vita privata. Non cos. Riconosciamo e diciamo che siamo persone
come altre che sano fare bene una certa cosa e ci offriamo di farla insieme ad altri. Anche la persona pi
modesta che si trova in uno spazio di presenza e di illuminazione e che magari timido e non parla
neanche ma nella gentilezza con cui ti ascolta e si rapporta a te, c dentro tantissimo, c dentro la
guarigione, c dentro la presenza. Questa la cosa fondamentale che dobbiamo capire.
Esistono dei contesti minimi in cui siamo o non siamo presenti. Esistono dei contesti necessari di
emozione che noi viviamo e se sono troppe non possiamo lavorare, perch diventiamo noi stessi
proiettivi. Se uno ha una tristezza, perch in quel momento le morto il padre, una tristezza nella natura
delle cose. Se uno triste, perch non ha risolto i suoi problemi, non pu fare loperatore. Se uno ha avuto
una vita sfortunatissima, andato in depressione e si fatto ricoverare e poi attraverso luso delle
tecniche ha risolto il 90% della depressione che ancora ogni volta lo tocca, ma di cui lui consapevole di
questa parte, pu fare un grandissimo lavoro sulla depressione. Anzi, questa esperienza gli ha lasciato un
gran entusiasmo, una saggezza che lo pu addirittura far entrare in risonanza con chi depresso e aiutare
molto. Quindi, grande equilibrio, grande consapevolezza, grande responsabilit.

Trasparenza e sincerit
Ripetiamo un codice fondamentale importante: non stiamo lavorando sullautoaffermazione, non stiamo
lavorando sullego individuale, sulla sicurezza personale, ma stiamo lavorando sulla PRESENZA. Ad.
es.: se io sono triste e sono presente, lavoro benissimo, ma lavoro in trasparenza. Personalmente sono
contro le scuole che presuppongono un ruolo professionale determinato che viene controllato
allinterno di un setting. Quello che sto facendo da anni nel mio lavoro personale e con tutti quelli che
sono usciti dallAccademia e che gi stanno lavorando : per quanto possibile il setting non deve creare
nessuna contestualizzazione del processo di transfert e controtransfert. Io gioco trasparente: se la persona
mi realmente simpatica, le dico che mi simpatica, e viceversa. Se sto male o sono triste per meie
ragioni e la persona mi chiede come sto, rispondo la verit, che sono in un momento cos. Questa apertura
nella mia pratica ha generato rapporti di grande empaaatia e verit. Se la persona mi fa venire tristezza o
irritazione, le dico ci che sento, con propriet di linguaggio, in modo neutro, positivo, ma glielo dico.
Dico la verit. Se una persona mi provoca, non si fida di me o resiste, allinizio lavoro sulle resistenze,
rendo consapevole le faccio da specchio testimoniando quanto sta avvenendo, ma, oltre un certo limite, le
dico che non posso lavorare pi con lei, perch non ci sono i parametri minimi umani di lavoro, di
relazione. Non mi diverto a lavorare cos! Non credo realmente che sia utile e produttivo. E a volte
proprio questa franchezza ha generato un cambio di risposta emozionale della persona, una riapertura di
rapporto. Di moltissime persone che incontro professionalmente, ogni anno fermo il lavoro almeno con
due o tre.
E chiaro che tutto questo lavoro che inizia deve avvenire anche nellambito di un equilibrio tra presenza
e realt e compassione dallaltra. Se in quel momento con quella persona che mi pesante, ma io riesco
ad essere in uno spazio di compassione, ci posso lavorare. Ho avuto una paziente ossessiva, fortemente
compulsiva, non borderline ma da ricovero, secondo me, che venuta e mi ha chiesto di essere aiutata e
ho fatto molto fatica lavorare con lei. Spesso mi faceva arrabbiare, mi provocava, ma cera una quantit di
compassione nei suoi confronti e di apertura di cuore che nonostante questo mi permetteva di lavorare
con lei. Tra laltro questa era venuta da me dopo esser stata da quattro psichiatri che lavevano buttata
fuori dalla porta, perch lei creava rabbia nelle persone ovviamente. Quando lei mi creava rabbia, glielo
dicevo. Se lei insisteva e e mi provocava, le dicevo che era andata oltre il limite e io smettevo di lavorare.
E lei si rendeva conto che andava a cercare di superare questo limite. Quando lo superava, si accorgeva.
chiedeva scusa e si riprendeva il lavoro. Questo un caso limite che spero non vi succeda mai. Se, per,
viene da voi una persona che vi chiede una sessione di yoga, massaggio o danza ed uno psicopatico, voi
non curate lo psicopatico. Ma se vi chiede di aiutarlo a sciogliere le sue tensioni corporee o desidera fare
meditazione, voi lo aiutate. Avete chiarezza che non state curando una malattia, state aiutando una
persona. Se questa persona vi crea troppa tensione o scompiglio gli dite che non potete, perch vi crea
troppo disagio nel gruppo o a voi stessi. Se, invece, una persona butta fuori tutto il suo pianto e rabbia e
non vi crea nessun tipo di reazione, lasciate fare. Voi dovete essere onesti con voi stessi, creare un patto
di onest.

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Nel lavoro fatto nelle prime due giornate, dove abbiamo posto il cuore al centro del sistema emerso
dalle esperienze di ricerca che il nucleo del dolore reale alla fine sempre il cuore. Non viene fuori la
rabbia, la rabbia perch non mi ha riconosciuto con il cuore oppure viene fuori la tristezza, perch
non ha amato me, cio viene fuori lidentit e non il cuore. E quindi labbiamo messo al centro, agli inizi
non abbiamo messo il cuore al centro.
Una volta che avete identificato i blocchi, il lavoro importantissimo quello di farglieli percepire e di
creare una linea di crescita personale.
Finora abbiamo fatto una parte dimpostazione generale del SETTING. Poi abbiamo fatto la prima parte
dellINCONTRO, il riconoscimento della persona e della sua energia generale, dellatmosfera o della
bolla in cui vive, e dei primi semplici processi di approccio alla persona e di CONTATTO diretto con la
persona.


Il lavoro sull'identita'
Ora, invece, vorrei affrontare la tecnica di base del CHI SONO IO? utilizzata non in ambito di gruppo,
ma in ambito individuale, e come entrare in quella dimensione che io vi propongo di fare da coricati (
molto pi intensa!) e non in piedi e come utilizzare questo senso dellidentit per muovere delle cose pi
profonde. Ricordiamoci, per, una cosa nel percorso consigliato, aldil di qualsiasi cosa che voi avete
detto potete anche proporre di fargli il respiro rilassante. A volte anche se non avete lo spazio del
colloquio, perch non avete ancora una sufficiente professionalit per imporglielo, iniziate semplicemente
cos con tre, quattro sessioni rilassanti con il respiro durante le quali cominciate a mettervi in contatto con
queste pratiche. Ma la cosa pi importante che lesperienza della totalit dellessere non ha tempo n
spazio e non ha fretta. Lo potete fare a chiunque, dalla vecchietta di 80 anni allo psicopatico, dal manager
dazienda al liperrazionale, se riuscite a portare una persona ad un rilassamento profondo, questo fa
sempre bene. E ogni tecnica che noi vi abbiamo insegnato in Accademia da quella del massaggio dei
piedi, al massaggio della schiena al massaggio della pancia, il rilassamento, lapertura energetica, gli
esercizi di energetica, gli esercizi di respirazione e altro tutto questo lo potete fare in meditazione. Se
voi siete in meditazione, diventa meditazione. Diventa lo strumento interno per veicolare. Quindi,
qualsiasi tecnica elementare - anche con il Reiki di I livello o quello a distanza senza simboli, senza
niente: togliete le testa, mandate lenergia e funziona benissimo se va in meditazione trasmette un altro
senso delle cose. Anche facendo qualsiasi pratica semplice, se voi siete in uno spazio di profondit
trasmettete questo amore, questa sensazione, questa atmosfera. Soprattutto alla fine di ogni sessione,
qualsiasi sia, fermate la persona, invitatela a sentirsi,a percepire le differenze da quando era entrata a quel
momento e a entrare un attimo in quello spazio. Voi ci entrate, le potete prendere le mani, mettere una
mano sul cuore o stare soltanto nella vicinanza e inducete la persona a vivere quello spazio interiore. Voi
stessi vedrete che nonostante usate delle tecniche che non sono esattamente congrue con i suoi desideri di
risoluzione terapeutica, quando voi utilizzate questa componente di meditazione, avviene una
trasformazione, avviene unalchimia.
Laltra cosa che fondamentale per tutti che se non avete una laurea vi sentite a disagio, perch per fare
questo lavoro sarebbe meglio avere una laurea; se avete una laurea. lo stesso. La paura uguale, la
tensione uguale, il senso di inadeguatezza e dimpotenza uguale. E uguale anche per i medici, non
solo per gli psicologi quando iniziano il lavoro. Una delle cose fondamentali che dovete capire che il
fare come professione il Counselor, (non loperatore olistico che potrebbe essere il mio massaggiatore
privato) prende il ruolo che gerarchicamente normalmente viene riservato al Padre, allAutorit. Quindi,
di base di per s una terapia per coloro che hanno un vuoto di identit, una fragilit di identit e dato che
questo, purtroppo, una cosa molto comune, alcune persone possono avere unenorme guadagno - anche
se ambiscono a fare il guaritore - ma il fatto stesso di poter entrare nel ruolo materno/paterno come
autorit vera (che ha autorevolezza, che ha una funzione primaria senza gerarchia, ma alla pari; io ho
linformazione e la saggezza e la trasmetto a te) si mettono in una funzione di estrema utilit di per s. E
chiaro?
Ad alcuni di voi questo lho puntualizzato: di prendere coscienza di avere alcune cose da dare, di
cambiare gioco, per uscire dal ruolo materno/paterno e dal ruolo filiale, dal ruolo simbiotico. Per
diventare grandi bisogna diventare autorevoli, non aspettate pi limboccare, non ripetete pi le cose che
vi hanno spiegato. Noi vi diamo degli strumenti e poi quello che avverr sar la vostra storia, la vostra
energia che deve uscire. Tutti gli operatori della stessa scuola sono tutti diversi a meno che non siano
uniformati, ma non fanno pi shiatsu fanno meccanica. Sono dei robot, esci che ti senti rullato. Quindi,
attenzione! Vi svuotate, entrate nella presenza e diventate autorevoli ricordando che non sapete niente.
Autorevoli semplicemente perch avete questa energia. Trasmettete qualche informazione, il resto non
sapete fare. Nessuno sa fare. Questo la cosa bella della vita. Laltra persona sta cercando di capire qual
cosa e voi le date la vera risposta ai suoi problemi. Impara ad accettare la vita senza voler capire un
accidente. E cos. Hai capito tutto nel momento in cui ti accorgi che troppo da capire, perch
semplicemente hai coscienza delle cose. Ascoltando la vita si pu risolvere un sacco di problemi.




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LE BASI DEL COUNSELING

Il counselor, il cliente e lincontro

Kiran Lucia VIGIANI

In questa sezione approfondiremo le basi del counseling olistico utilizzando lapproccio psicosintetico.
Perch un counseling sia possibile necessitano tre elementi: il counselor, il cliente e lincontro tra i due.
Il counseling pu svolgersi in pi incontri, oppure in una sola seduta, pu essere fatto per una situazione
di emergenza, per esempio quando si chiamati perch una persona vuol buttarsi gi dalla finestra.
Abbiamo quindi, ununica possibilit. Questo fa capire quanto sia importante lincontro: o siamo
totalmente presenti e avviene, accade qualcosa, oppure unoccasione mancata. Riuscire a creare
lincontro il punto fondamentale.
Il counseling ha tre campi di azione, di investigazione, e sono:
- il counseling psicoterapico,
- il counseling esistenziale, e
- il counseling di crescita.

I limiti etici e deontologici del counseling e la psicoterapia
Di questi tre campi sicuramente il primo svolto da psicoterapeuti ed un lavoro sulle patologie, psicosi
e nevrosi. A proposito sapete la differenza tra le ultime due? La psicosi quando la patologia colpisce
lidentit, come lallagamento dellIo, quando la persona non ha pi il senso di s, quando c un caos
totale con perdita dellidentit. La nevrosi, invece, pi in relazione della funzionalit dellio. Credo che
tutti abbiamo le nostre nevrosi che sono in relazione all adattamento rispetto al contingente, per cui un
discorso legato alla funzionalit. Quindi il counseling psicoterapico si rivolge a psicosi, nevrosi,
psicosomatosi. Teniamo sempre presente che questo lavoro viene svolto dallo psicoterapeuta, oppure in
alcuni casi dallo psichiatra, mentre ci sono gli altri due campi molto interessanti quello esistenziale e
quello di crescita - che possiamo gestire noi come counselors perch il counseling esistenziale rivolto a
tutte le professioni di aiuto. Quindi, pensiamo quanto pu diventare ampio lambito di applicazione. Pu
essere un ambito familiare, di lavoro sulla coppia, in ambito lavorativo, oppure in gruppi con particolari
disagi o situazioni di emarginazione. Ci sono molte possibilit di usare il counseling in questo senso.

D: Abbiamo ribadito spesso che quando il counselor si rende conto che il cliente ha bisogno di
psicoterapia dovrebbe fargli sentire che ha bisogno di uno psicoterapeuta e indirizzarlo a lui. Ma come
faccio a capire quando pu restare con me o indirizzarlo ad uno psicoterapeuta?
R: E per questo che fondamentale conoscere la Psicopatologia e quindi la differenza tra una psicosi e
una nevrosi. Su una nevrosi, un disagio esistenziale, possiamo lavorare come counselor, possiamo
affiancare ed integrare il lavoro di uno psicoterapeuta, ma su una psicosi dobbiamo assolutamente aiutare
la persona a trovare lo psicoterapeuta o lo psichiatra giusto per lei. E per questo che il counselor
dovrebbe avere una preparazione psicologica per capire quali sono i confini, perch noi andiamo a
lavorare sulle situazioni di disagio. Se una persona cerca aiuto significa che c un disagio esistenziale a
qualche livello, c uno star male, per la persona ha sempre il senso della sua identit. Se invece arriva
una persona che totalmente fuori, che non sa pi chi , che sente le voci, ossessionata, l dobbiamo
immediatamente capire che ha urgente bisogno di uno psicoterapeuta o talvolta anche di uno psichiatra.
Credo che capire i confini sia molto importante.

Bisogna essere capaci di individuare se si tratta di una persona schizofrenica, allinizio non facile da
definire se si presenta con la sua parte integra. Solo in seguito il suo stato emerge per il suo
atteggiamento, le sue irruenze. E importante cogliere dal racconto della persona se ci sono atteggiamenti
maniacali.

D: Lindirizzare la persona ad uno psicoterapeuta non potrebbe viverlo come un rifiuto?
R: In questo caso suggerendogli lo psicoterapeuta lo si accompagna facendogli da supporto. Magari si
telefona allo stesso terapeuta per proporgli di seguirlo insieme, dove lui si occupa della patologia ed io
come counselor faccio un lavoro di sostegno. Non dimentichiamo che come counselor lavoriamo su tutti i
piani. Se la persona che viene da me ha un disagio fisico io devo essere in grado di valutare se devo
immediatamente indirizzarla ad un medico. E sperare che il medico sia illuminato per poter fare con lui
un lavoro dquipe. Anche se lavoriamo sul piano fisico abbiamo bisogno di un supporto sul piano
emozionale, sul piano psichico e sul piano spirituale. Non perdiamo di vista che quelle che sono state
considerate psicosi da certe scuole psicologiche altro non erano che forme dellanima che si esprimeva
attraverso simboli, visioni, suoni o altre cose. Quindi, dobbiamo metterci molta attenzione e molta cura
per distinguere se una psicosi o un disagio esistenziale tra i contenuti della personalit e i contenuti
dellanima. Attenzione, perch si possono fare dei danni gravissimi alla persona se i contenuti non
provengono dalla psicosi, ma sono contenuti a carattere spirituale. E qui bisogna essere certi che lo
psicoterapeuta a cui mandiamo il cliente ha una formazione olistica, per cui sa che esiste questa valenza
spirituale. Sa che pu essere una manifestazione dellanima che ha bisogno di essere presa in
considerazione e che gli manda messaggi di un certo tipo. Ecco che lo sapr indirizzare verso un certo
tipo di meditazione, verso certi percorsi e lo seguir sul piano emozionale. Purtroppo ci sono ancora
troppo pochi operatori di questo tipo. Attenzione perch comunque vero anche il contrario. Noi siamo
qui per questo, proprio per creare questa cultura rotonda, olistica, essendo consapevoli che siamo dei
pionieri.

Non abbiamo protocolli, non esistono, perch non sappiamo mai che cosa succede. Quando una persona
ci arriva e magari ci porta un dolore allo stomaco e un po di tristezza, dobbiamo essere in grado di fare
una valutazione sul piano fisico e capire se dobbiamo indirizzarla ad un medico. Bisogna capire anche
cosa c dietro un mal di stomaco, qual lemozione che sta dietro questo viscere che deve accettare tutto
quello che noi buttiamo gi compresi i rospi. Quindi, chiediamoci, quanto quella persona butta gi
quello che non vorrebbe. Prima del dolore fisico c un problema di atteggiamento, di struttura della
personalit che ha la capacit di dire no quando dovrebbe esser detto.

Quindi, vediamo come sono collegate tutte queste cose proprio per non fare danni. Facciamo anche
attenzione a non entrare in quelli che sono i deliri di onnipotenza tipo io ti curer oppure so tutto io, per
cui non c bisogno della collaborazione di nessun altro. E molto, molto importante che andiamo
incontro ad una modalit di lavoro che prevede sinergie, che prevede collaborazioni con altri. Inoltre
imprescindibile che ognuno di noi sia cos onesto e abbia fatto un lavoro su se stesso da capire il suo
senso del limite, fino a che punto pu accompagnare una persona e da che punto in poi chiedere il
supporto di qualcun altro. E una grande responsabilit che ci assumiamo.

Spesso, ci sono persone che avrebbero bisogno di uno psicoterapeuta, e non ci vanno perch non hanno
n leducazione, n lattitudine per farlo e preferiscono farsi una riflessologia plantare, un massaggio o
una visita naturopatica o fanno yoga ecc.. Ed in questo ambito che stiamo veramente cercando di creare
delle figure professionali nuove (la S.I.C.O.O.L. unassociazione nazionale di categoria professionale
per l accreditamento di counselor e operatori olistici), perch insistiamo tanto che questo lavoro sia
rotondo e per rotondo intendiamo che abbia competenze in vari ambiti. Ci saranno poi le specificit
per ognuno di noi, ma fondamentalmente dobbiamo avere la visione dinsieme di chi abbiamo davanti e
fino a dove possiamo arrivare. Sta a noi capire che di fronte abbiamo un universo umano individuale, che
dobbiamo trovare la chiave daccesso per poterci entrare in relazione, per poi accompagnarlo verso il
percorso pi giusto per lui, aiutandolo cos a trovare il contatto con il proprio guaritore interno. Quindi,
quando siamo entrati in questo rapporto, capiamo quanto sono fondamentali nel counseling, lempatia e
lincontro. Se non si crea questo non si va da nessuna parte. E importante creare questa comprensione e
accettazione senza nessun giudizio per poter poi indirizzare la persona a fare un certo tipo di lavoro.
Ognuno di noi utilizzer gli strumenti che ha a sua disposizione. E poi sar la nostra onest intellettuale a
capire se quello che noi offriamo sufficiente o se la persona ha bisogno di qualcosaltro, per cui la
indirizzeremo altrove. Se facciamo le cose corrette, le persone ritornano.

Noi dobbiamo avere la massima chiarezza che noi non curiamo nessuno ma siamo degli aiuti, dei
supporti, per attivare il processo di trasformazione nellaltra persona.

Allora, ricapitoliamo. Diciamo che per utilit didascalica ci sono tre settori dintervento:
1. la psicoterapia che pertinenza degli psicologi, psicoterapeuti o psichiatri
2. il counseling esistenziale per tutti quei campi che abbiamo gi visto, e
3. il counseling di crescita.

Sviluppo delle potenzialit umane e percorso di crescita
Questultimo rivolto soprattutto allo sviluppo delle potenzialit umane. Quindi, andiamo a lavorare su
quelli che sono i nostri potenziali pi che i nostri limiti. Spesso abbiamo la sensazione di trovarci di
fronte a qualcuno che vive sottodimensionato, la persona che abbiamo davanti ha un grande potenziale,
ma lo usa pochissimo. Ecco che diventa nostra responsabilit che questo essere entri in contatto con le
proprie potenzialit, che possono essere i propri punti di forza da sviluppare, e che saranno le cose che gli
daranno il senso del proprio esistere. Ma avete visto come diventano belle le persone quando trovano i
loro canali espressivi? Oppure come i blocchi energetici ed emozionali creano persone ripiegate e tristi.
E importante aiutarle a ritrovare quello che pu essere il proprio campo espressivo. E come una fioritura
dellessere. A me d sempre una grande emozione questo. E importante che esista questo lavoro sulle
potenzialit umane perch aiuta a sviluppare la nostra crescita interiore.
Lobiettivo del counselor , quindi, aiutare la persona ad entrare in contatto con quella parte di s
superando prima dei blocchi che non permettono il contatto con queste potenzialit e poi fare sentire
queste potenzialit e sostenerla in questo cammino. E questo molto impegnativo. Significa che il
counselor deve avere una capacit e una conoscenza molto allargata. Richiede una grandissima
preparazione altrimenti siamo miseri e tocchiamo la nostra miseria. Pi siamo allargati ed inclusivi e pi
ricchezza riusciamo portare anche agli altri. Ed eccoci di nuovo alla nostra responsabilit.
Sicuramente ci arriva sempre qualcuno che in un disagio di fondo. Un disagio che pu essere un
malessere diffuso, spesso senza saperne neppure le cause. Una persona che sta bene, generalmente non
va dal counselor e difficilmente ha il bisogno di cercare. Spesso i malesseri e i traumi sono come dei
detonatori che permettono di entrare nel cammino di ricerca. Per portare aiuto alle persone che si
rivolgono a noi si possono usare tutte le tecniche che esistono e ognuno di noi pu essere specializzato in
alcune. Possono essere tecniche corporee, energetiche, psicologiche o di altro tipo. Dipende a che livello
andiamo a lavorare. Il counseling anzitutto abbiamo detto che caratterizzato dal rapporto, dalla
relazione. Quindi, ritorniamo allo schema.
Prima abbiamo parlato di tre campi al quale rivolto il counseling psicosintetico e non solo. Poi, diciamo
anche com la sua strutturazione, come si svolge e quali sono i punti fondamentali del counseling:
1. il Rapporto
2. le Tecniche, e
3. il Piano di Crescita.

Il rapporto
Prima abbiamo detto che il counseling avviene quando c questo terzo inserimento che lIncontro.
Quindi: counselor-cliente-incontro.
Il Rapporto estremamente importante in una relazione di counseling, e prima di tutto deve essere un
rapporto umano dove la comunicazione diventa fondamentale. E molto importante quindi prestare
attenzione alla verbalizzazione, al tipo di linguaggio che usiamo, allintonazione della voce, alle pause
agli intercalari ecc. La comunicazione non verbale che passa attraverso gli atteggiamenti, le posture,
labbigliamento, la gestualit rivela gi molto di una persona. Ad esempio come una persona entra nella
stanza: se entra lenta o veloce, se si guarda intorno, se titubante, dove tiene le mani, dove ha lo sguardo,
com il colorito della pelle, sudata, ha freddo, la mano gelida o sudata o calda, come respira, che
timbro di voce usa, se tende a ripetersi molto o ha unesposizione lineare, sono tutti elementi preziosi che
ci raccontano molto della sua storia.
C ancora un altro elemento nel rapporto: la capacit di gestire lincontro. Ci sono situazioni in cui arriva
il cliente e vuole gestire lincontro. Pensate che la persona dal momento che arriva da voi, significa che
sta cercando un aiuto, ma talmente tanto il disagio di sentirsi nella condizione di colui che sta cercando
aiuto che immediatamente copre il disagio attraverso la razionalit e lattivit. Arriver molto nervosa,
cercher di fare delle domande e di darsi delle risposte. Noi dobbiamo essere molto centrati. La posizione
del counselor di estrema centratura. Dobbiamo capire subito dove vuole portarci laltro e non farci
manipolare. Questo fondamentale.
Ecco perch importante chiedere subito alla persona perch venuta. E un modo per far s che la
persona ritorni a se stessa. Non raro trovare persone che cercano di manipolare.
Ripetiamo dunque che nel counseling sono molto importanti il rapporto umano, il livello della
comunicazione e la capacit di gestire lincontro.

Le tecniche
Abbiamo gi detto pi volte che possiamo usare moltissime tecniche, ma dobbiamo essere in grado di
capire quale tecnica usare per quella persona in quel preciso momento. Dobbiamo portarla in uno spazio
di meditazione o dobbiamo portarla in una tecnica che gli fa fare il grounding? Se una persona che
tende a partire per la tangente dobbiamo prima farle fare un lavoro di grounding (useremo tecniche
bioenergetiche) oppure se una persona che ha gi una buona integrazione la si fa entrare in uno spazio
di meditazione che fondamentale, perch le apriamo veramente laccesso a uno spazio importantissimo
di silenzio, di ascolto e di collegamento con unaltra dimensione.
Come pure importante lo stato psico-fisico della persona che ci arriva: se ha poca energia le daremo dei
consigli pertinenti e sceglieremo tecniche adeguate. Ad esempio la possiamo portare prima in uno stato di
rilassamento, farle piano piano sentire il corpo e poi iniziare con tecniche energizzanti. Se, invece,
iniziamo con tecniche catartiche troppo forti per lei, la mettiamo k.o. e invece di sostenerla la
allontaniamo, si chiude. Se sbagliamo nellapproccio otteniamo leffetto contrario. Ci sono persone che
hanno bisogno di procedere in maniera molto lenta e molto graduale, se le proponiamo qualcosa che per
quel momento troppo forte per loro, la persona si chiude invece di aprirsi. Inoltre, bisogna tener
presente la fase del percorso in cui si trova. Nella fase iniziale useremo certi accorgimenti che poi
lasceremo andare in una fase pi avanzata del percorso.

Il piano di crescita
Il piano di crescita il piano evolutivo, la capacit di vedere quelle che sono le potenzialit dellessere
umano che abbiamo davanti non solo per quello che , ma per quello che pu diventare. Questo un
punto molto importante in tutte le correnti transpersonali e tanto pi lo nella psicosintesi proprio perch
lavora sul potenziale umano.
Ci implica entrare in contatto profondo con la persona, il che pu non accadere la prima volta che la
vediamo, a meno che non succedano cose speciali. Solitamente nel primo incontro la persona porta i
disagi, le chiusure, i blocchi e piano piano raccontandosi scopriremo che dietro c una persona creativa,
che ha una potenzialit. E allora il momento di spostare il centro dattenzione, cio anzich lavorare sui
disagi laiutiamo a rafforzare il senso di s e la sostieniamo. Ad esempio se una persona che dipinge,
laiuteremo a trovare contatto con altre persone che possono darle delle indicazioni per incrementare le
sue qualit pittoriche, che possano aiutarla ad esprimersi di pi, aiutarla a portare degli elementi creativi
in quello che fa, aiutarla a far s che nei suoi dipinti porti se stessa. Dipende da che cosa fa.
Se fa psicodramma, la si aiuter ad entrare in una gestalt teatrale oppure ad usare la voce e si lavorer
insieme su questa e altro ancora. E pu succedere che la persona si renda conto delle proprie capacit,
anche se non riesce ad esprimerle pienamente. Bisogna lavorare sul suo blocco (non ce la faccio, non
me la sento, non sono capace), lo riconosciamo, lo onoriamo e daltra parte le facciamo vedere che c
dellaltro. Dobbiamo essere capaci a far sentire alla persona che s, si trova nel tunnel, ma se guarda
avanti c la luce. In questi casi pu aiutare molto il Dialogo delle Voci, perch significa far dialogare
la persona con queste parti che non solo un dialogo verbale, ma una esperienza energetica.
Ecco, questo un piano di crescita.
Ora prendiamo in considerazione cosa succede a livello soggettivo del counselor, cosa succede a livello
oggettivo e a livello di atteggiamento.
Nella psicosintesi, mentre noi facciamo un counseling, annotiamo su una pagina che cosa succede a me
che faccio il facilitatore (livello soggettivo): come mi sento con lo stomaco, il cuore, come reagisco a ci
che mi dice laltro. Sono centrata? Mi porta in una mia sub-personalit? O il suo dolore fa
immediatamente vibrare il mio? Se ci avviene dobbiamo avere la capacit di riconoscerlo e di ritornare
al centro, altrimenti non riusciremo ad accogliere laltro e fargli da specchio, ma entreremo nella sua
dinamica. Se rimaniamo coinvolti nel suo problema, non potremo aiutarlo. Oppure pu succedere che la
persona ci porti una problematica che anche la nostra e su cui stiamo ancora lavorando. In quel caso
dobbiamo essere onesti e dirglielo e dobbiamo indirizzarla a qualcun altro senza che lei si senta rifiutata.
Semplicemente le diciamo onestamente la verit. Non detto che se siamo counselor, siamo persone
risolte. Ricordate, questo un punto molto importante che vale non solo per la psicosintesi, ma per
qualsiasi tipo di counseling che noi facciamo. Dobbiamo sempre chiederci se il problema suo o nostro.
Ecco perch le sub-personalit sono importanti, perch dobbiamo capire se facendo questo lavoro con
laltro stiamo entrando in una nostra sub-personalit che pu essere quella del salvatore o della
crocerossina oppure della vittima. A quel punto dobbiamo avere la capacit di riconoscerlo e di ritornare
al centro per poter accogliere o far da specchio alla persona che abbiamo davanti. Come altrettanto
importante nel fare un lavoro con gli altri laver risolto almeno dei buchi fondamentali su di noi come ad
esempio i buchi affettivi, o il bisogno di essere riconosciuti e cos via, perch tutto ci potrebbe portarci al
controtransfert.
Quindi, lavoriamo con gli altri essendo molto presenti e chiedendoci sempre dove siamo.
E poi importante anche che riusciamo entrare in unaccoglienza intuitiva, perch spesso dal nostro
intuito arrivano risposte molto pi fondanti e risolutive della risposte che arrivano dalla nostra mente
razionale.
Inoltre, a livello di atteggiamento, nel counseling dobbiamo sentire che lincontro con laltra persona
unico e irrepetibile. Quindi, stare l con questo atteggiamento dove sentiamo che noi siamo chiamati a
dare il meglio di noi. Come pure importante che noi anzich continuare sempre a chiedere alla vita (pi
soldi, pi prestigio, pi salute) entriamo in un atteggiamento dove ci chiediamo che cosa vuole la vita da
noi. E questo cambia molto la prospettiva, perch la vita vuole da noi eccellenza che significa capacit di
essere totalmente presenti e di essere al meglio di quello che noi possiamo. Questo un valore di
atteggiamento fondamentale, perch qualunque cosa facciamo lo possiamo portare nella vita di tutti i
giorni sia che lavoriamo con un altro essere o semplicemente stiamo facendo del giardinaggio. Non
dimentichiamo mai che la vita ci chiede totalit e presenza.
Allinizio parlavo dei primi tre punti. Vediamoli come una piramide, dove ci sono il counselor e il cliente,
e lincontro il vertice di questo triangolo. E se noi ci incontriamo in quel punto scompare la sensazione
dellego, per cui viviamo veramente un incontro di anima.

Ogni incontro unico e irripetibile
Un altro punto importante nel valore di atteggiamento oltre che lincontro unico e irripetibile, il vedere
la persona per quello che pu diventare e vederla nella sua potenzialit. Solo allora lincontro diventa un
incontro tra due anime. Questa visione del triangolo ci pu veramente aiutare, perch se riusciamo a
spostarci al vertice del triangolo capiamo che non ci sono pi tutti i giochi dellego. E poi, a livello
oggettivo, dobbiamo pensare che il cliente non una patologia, ma un S. Questo ci porta a dover
conoscere la persona che abbiamo davanti, e possiamo farlo applicando tutte le tecniche o le indagini atte
allo scopo. Possiamo iniziare, ad esempio, un indagine sulla sua situazione fisica: come sta, se c
qualcuno che la sta seguendo, se ci sono delle patologie vere e proprie, influenze genetiche e familiari, se
fa uso di medicinali ecc.. e poi spostare lattenzione sul lavoro. Ad es. importante sapere se, essendo un
temperamento artistico si trova a fare un lavoro di precisione o estremamente di routine, oppure, essendo
una persona pratica, se sta facendo un lavoro manuale che lo soddisfa. Quindi, di conseguenza ci saranno
atteggiamenti emozionali diversi: ci sar il soddisfatto e ci sar il frustrato. Ecco che lindagine ci dar
pi elementi possibili per capire chi abbiamo davanti sia sul piano fisico che sul piano emozionale o sul
piano energetico o psichico o spirituale. Lindagine non dovr mai essere un interrogatorio. Dobbiamo
rispettare le eventuali resistenze che una persona ha nel dirci certe cose. Noi le possiamo gi intuire, per
dobbiamo rispettarle e sapere che questa acquisizione dei dati fondamentale in tutte le tecniche
terapeutiche, non solo nella psicosintesi. Perch importante? Perch con i dati che abbiamo raccolto
possiamo fare una valutazione, anche se non completa, perch le vere carenze emergono dopo, lungo il
processo terapeutico vero e proprio. Per questa ragione dobbiamo essere molto elastici nei confronti di
noi stessi, e sapere che la nostra prima valutazione potrebbe essere o sbagliata o carente, e necessitare di
ulteriori dati anche perch la persona durante la terapia potrebbe cambiare atteggiamento. Dobbiamo
essere molto flessibili e accettare la mobilit del processo che ci fa cambiare direzione o cambiare
prospettive o considerazioni.
Anzi, molto bello quando il cliente si accorge di aver cambiato il suo comportamento essendo capace di
uscire da certe coazioni a ripetere. E allora veramente un bel passo avanti. Quindi, molto importante la
comunicazione con laltra persona, come molto importante usare le parole che usa laltra persona,
perch un riconoscere laltro. Se una persona sente che voi usate il suo stesso linguaggio si sentir
certamente capita, sentir empatia da parte vostra e si aprir maggiormente. E inutile dire che la capacit
di ascolto deve essere totale e anche la capacit di creare il silenzio, perch se una persona non ha questa
capacit di silenzio, acquisito soprattutto con la meditazione, il vero ascolto sar mancante.

Guardate che le relazioni sono essenzialmente di natura energetica, perch noi a parole possiamo dire
tanto, ma energeticamente trasmettiamo unaltra cosa. Ecco perch estremamente importante il
concetto di congruo fra quello che latteggiamento e quelle che sono le parole, oppure laccoglienza e
lascolto. Non si pu dire qualcosa che parte dalla mente e tutto il resto non la sostiene e quindi c questa
incongruenza tra quello che si dice e quello che arriva allaltra persona.

Ricordo una persona che veniva da me e portava problematiche molto forti sado-masochistiche e io
dovevo rimanere in un atteggiamento non giudicante. A volte sentendola mi sarebbe venuta voglia di
attaccarla al muro, sia come donna che come essere umano. Poter rimanere in uno spazio neutro mi ha
richiesto molta centratura e molto lavoro, ma questo ha permesso il superamento del suo atteggiamento
provocante. Ci sono veramente persone che arrivano e ci mettono alla prova, vogliono vedere qual il
nostro limite. Quindi, anche l dobbiamo avere la capacit di dire no, ora basta! oppure di accoglierle.
Dobbiamo sempre valutare il contesto. Ad esempio a volte ridere di una situazione pu risultare molto
giudicante, se, invece, vogliamo usare quelle che in psicosintesi si chiamano le tecniche paradosso,
possiamo anche metterci a ridere, perch vogliamo portare allesasperazione un atteggiamento.
Ci sono delle scuole che dicono che dobbiamo rimanere assolutamente impassibili. A me, invece,
successo di essermi messa a piangere con delle persone che mi hanno portato dei dolori che erano
umanamente forti e veri. Questo piangere insieme ha provocato uno sblocco incredibile, perch la persona
ha sentito lumanit, lempatia, la vera accoglienza. Questo ha fatto s che cambiasse totalmente tutta la
relazione.
Ma come facciamo a dire quando si deve piangere o ridere? E veramente un lavoro di grande sensibilit
che possiamo fare tutti, purch lavoriamo su noi stessi. Se, per, non facciamo un lavoro su noi stessi,
come facciamo a sentire laltro? Inoltre, ricordiamoci che la guarigione non dipende da nessuno, perch
un atto sacro. E qualcosa di estremamente profondo e accade se noi siamo su, in quel punto al vertice
del triangolo. Questo ci fa capire che noi siamo solo uno strumento che permette allaltro di attivare il
guaritore interno e tutta questa cosa sacra. Almeno questo latteggiamento che io cerco di avere e di
passarlo allaltro. Quindi, quando entriamo in questo campo e facciamo nostra unaffermazione di questo
tipo, sappiamo che dobbiamo stare in un atteggiamento di sacralit. E sacralit non da intendere
assolutamente in termini ecclesiastici, ma per me significa una grande accettazione di essere strumenti di
qualcosa di pi grande di noi.

oooOOOooo

IL PERSORSO DI CRESCITA SPIRITUALE E I DISTURBI DELLIDENTIT

Il persorso di crescita e i disturbi dellidentit
Nitamo MONTECUCCO
Il lavoro del counseling olistico permette una serie vastissima di interventi che potete fare tranne nei casi
in cui sentite un Io fragile, una struttura problematica, una persona che veramente in una situazione di
crisi di identit. Vi avevo raccontato di Jung che sub un tracollo a livello professionale, umano, di
fiducia, era dentro unassociazione e si sentito buttato fuori, per cui pass un momento di crisi di
identit che gli port fuori dei contenuti psicotici, caotici. Questo pu succedere a tutte le persone un po:
in alcuni momenti uno piantato dalla fidanzata, qualcuno che muore, il lavoro va male, un incidente
grave e tutta la struttura traballa. Alcune persone lo vivono bene, altre vanno gi, si rompe qualche
meccanismo. Lidentit un processo in gran parte sociale, immaginario nel senso che noi abbiamo
utilizzato lIo della mente (lIo o lego lo usiamo come sinonimo). Quindi, lio una struttura familiare e
sociale ovvero in quel contesto date le vostre basi strutturali di fondo biologiche, voi potete reagire in
quel modo l per cui strutturate unidentit fatta in quel modo che sar il vostro ego, la vostra struttura.
Vi do un accenno per essere chiari. Il bambino nasce con una sua integrit e ha gi delle sue
caratteristiche gi normale, nato normale. C quello longilineo molto di testa, c quello tarchiato molto
di corpo, c quello molto aperto, c quello molto delicato, c quello muscolare molto forte e ginnico,
c quello un po pauroso o rachitico, ecc. Queste categorie esistono in tutte le societ anche in India dove
hanno una regolarit di parto, di nascita altissima. Regolarit nel senso che la struttura sociale molto
simile e livellata. Infatti si osserva che la maggior parte delle persone sono normotipo. Ogni tanto c
qualcuno un po dinoccolato, tipo nervoso, alcuni sono un po tracagnotti e larghi, alcuni sono pi
estroversi, alcuni sono un po pi sensibili e introversi (sia bambini che bambine) e questa la loro
caratteristica di fondo.

Caratteristiche di costituzione e condizionamenti
Dato queste caratteristiche di fondo ed entrando nella vita in quel tipo di famiglia e societ, la stessa
situazione comunque genera delle risposte leggermente diverse. Una persona che abbia molto cuore e
senta una propensione per il cuore gli affetti e la sensibilit, se avr una mamma amorevole si attaccher
tantissimo, se avr una mamma poco amorevole si attaccher tantissimo e sar infelice. Se uno molto
fisico, sar contento che lei c, se la mamma gli vuole bene gli d la carica e sar ancor pi scaltro, se no
sar scaltro lo stesso, ma pi cattivo e incazzato. Se uno molto rigido e non sente tanto il cuore e la
mamma gli vuole bene, o.k., se la mamma non gli vuole cos tanto bene lui pi che altro ha bisogno di
essere capito che non di essere amato, perch pi aperto sulla mente che non sul cuore. Ha bisogno di
una mamma che gli spieghi, che gli permetta di capire il mondo, che gli trasmetta una saggezza. Se gli
manca questo andr un po in crisi. Ad es. se la mamma una professoressa non tanto affettuosa, ma gli
vuole bene e gli d ci che lui ha bisogno, gli va benissimo. Se un tipo fisico e la mamma cucina male o
ha poco latte, questo va in crisi. E ovvio che su questa base se c una mamma iperprotettiva, lui si
chiude dentro nel suo bisogno fantastico di simbiosi con la mamma e rester per tutta la vita vicino a lei.
Di solito sono una tipologia masochista, bassa, pigra, non sono vivaci nemmeno intellettivamente. Sono
come un bue o una mucca che se li attacchi ad un carro pian piano pezzettino per pezzettino tirano, ma
certamente non possono fare i cento metri.
Il bambino fisico se amato dalla mamma che lo lascia libero, va con le sue gambe, segue il suo bisogno
di esperienza e conoscenza; se integro e la mamma non lo dovesse lasciare libero va lo stesso! Il
bambino meno amato, (magari pi curato) e inibito invece non scappa, preferisce chiudersi dentro. Quello
di testa comincer ad elaborare teorie per la fuga appena ho 18 anni scappo; quello incazzoso gestir
lincazzatura e fantasie di rivincita; quello orale pianger e sar un tenero bisognoso. Quindi, da un lato
abbiamo le patologie di base, che in medicina naturale vengono chiamate il terreno o la costituzione.
Di costituzione si ha un certo imprinting. Certamente se uno scaltro e fisico e ha un padre che lo
picchia, una situazione molto chiusa, tutti che gli danno contro, si comprimer e diventer pure lui un
masochista compresso. E quello che poi gliela fa pagare e lo ammazza. Se invece unorale e subisce
una situazione di grande chiusura, diventer pure lui masochista, si chiuder, ma la sua struttura non sar
mai quella di un masochista, ma dellorale incazzato e frustrato. Ci sar unassociazione di tipologie.

Libert e necessit
Al di l che io ritengo che nellincarnazione ci sia un certo ambito di libert (non tanto), per cui tu scegli i
tuoi genitori facendo un contratto, unalleanza: Io nasco con te, perch tu hai questa situazione e
permetti a me che ho bisogno di queste situazioni di poterle vivere. Non che si possa chiedere tutto.
Quelli di cuore cercano lamore. Se dentro di te, nel tuo processo di evoluzione, tu hai il cuore molto
aperto, ma nelle tue memorie passate c una serie di situazioni pesanti, p.es. che tu non hai amato, per
cui ti porti dietro anche un senso di colpa o disamore, come se tu pensassi io, per liberarmi dalla mia
tristezza o rabbia, devo entrare con una mamma che mi faccia rivivere questo.

Facendo un gruppo di profondit, mi sono ricordato una serie di vite passate, di cui in una mi sono visto
come una persona che ha fatto del male. Mi sono chiesto pi volte nella vita perch mio padre picchiava
solo me, lasciandomi segni sul corpo. Quando, poi ho rivissuto queste vite in cui ho fatto delle cose brutte
anche uccidendo qualcuno, rivivendo la violenza di mio padre mi uscita fuori tutta la mia vecchia
violenza. Era come se lui mi facesse da specchio alla mia vecchia violenza. E in quellambito di
comprensione io sono esattamente come quello che mi fa del male. Mio padre mi ha fatto del male, io ho
fatto a qualcun altro molto pi male di quello che i ha fatto mio padre. Posso perdonarmi, posso
perdonarlo, posso lasciare cadere questa cosa qua. Ho capito che quando qualcun ti fa del male tu prendi
la sua energia e se non sei molto cosciente, tu diventi come loro e fai la stessa cattiveria che hai ricevuto e
diventi poi fisicamente come loro.
L larte del distacco e dove vedi lidentit, vedi i giochi delle vite.

Quando una persona ha sofferto molto a volte non riesce a ricordarsi con chiarezza le vite passate, ma voi
potete presupporre con molta tranquillit due cose:
1. allinizio del processo di crescita larte della vicinanza e della condivisione della
sofferenza. Noi siamo persone, se siamo qua, che hanno una strana attitudine ad essere vicini a chi
soffre, anche se un cane. Qualsiasi essere vivente che vedi soffrire non ti pu essere indifferente.
Quindi, come se dentro c questa matrice, per cui ti senti fratello e sorella soprattutto di chi
soffre, E dato che siamo in una societ che molto vigliacca, dove i ricchi, i furbi e gli arroganti
hanno tanto e altri che hanno poco, pochi strumenti intellettuali, sono scemi, persone con poche
doti i primi li mettono sotto, li maltrattano, li sfruttano, li truffano. E tu senti limportanza di
questa vicinanza che assolutamente necessaria, perch siamo in un unico mondo e loro sono una
parte che soffre.
2. Limmagine che voi dovete avere dellidentit che pian piano nel tempo la persona pu
comunque utilizzare la propria sofferenza anche come un processo di crescita. Fosse anche che
non c alcuna ragione karmica, fosse anche semplicemente che tua la loro madre era indegna di
essere madre e li ha mollati e abbandonati senza pensarci due volte.

La forza interiore
Ho conosciuto persone con esperienze infantili di brefotrofi o collegi pur avendo entrambe i genitori che
li vedevano ogni tanto. Anche queste persone sono riuscite a crescere e a superare lidentificazione con il
proprio negativo. Ovviamente, allinizio hanno sparato tutta la rabbia possibile su tutto il mondo e
avevano ragione, perch il mondo veramente anche brutto.
A volte uno non trova una ragione karmica e va sullaccettazione pensando che un processo che si
ritrovato come prova da superare. Nel processo della crescita ogni esperienza della vita, anche quelle
senza una ragione, una prova da superare. Il punto finale quella bellissima metafora della morte,
disegnata dagli Egiziani, dove dopo la morte lanima arriva in questo luogo dove ci sono gli dei che
giudicano se questanima andr nei paradisi celesti o negli inferni. Al centro c una bilancia e su un
piatto della bilancia c una piuma e lanima mette il core sullaltro piatto della bilancia. E sar il cuore a
giudicare: se il cuore pi pesante di una piuma andr allinferno, se il cuore pi leggero di una piuma
andr in paradiso. Non importa che cosa sia stata la ragione, perch non una questione di ragione, ma di
cuore. Nella vita ascoltando il core, ad un certo momento molli. Se ascolti la ragione e hai avuto dei torti,
ti devi arrabbiare e il tuo cuore vive sempre pesante e chiuso.
Quindi, aldil di qualsiasi situazione uno pu recuperare. Ho avuto una persona figlio di mafia con un
padre che uccideva, per cui era disperato, e con una madre che ricattandolo con lamore lo educava alla
cattiveria. Ebbene, questa persona se nera andata con la determinazione di liberarsi dal suo ambiente e
dal suo passato, perch voleva vivere pulito con il cuore aperto e amare i suoi genitori pur sapendo che
non sarebbero mai cambiati. Questa persona riusc ad aprire il cuore. Fu un grandissimo risultato.
Proviamo a capire questa identit: il bambino o la bambina nascono in un contesto, hanno alcune
prerogative fisico-psichiche (ricordiamo che le tipologie corpulente o linfatiche o nervose o biliosa hanno
una psiche diversa) e lanima porta con s la sua intensit. In qualsiasi monastero voi andate o vecchi o
nuovi da Esalen a Findhorn, da Poona ad Auroville o dai cristiani a Spello tutti i tipi di carattere
hanno per obiettivo la ricerca spirituale per il risveglio dellanima. Quindi, tutti si rendono conto di questa
variazione di comportamenti nella loro vita e ad un certo momento c questo salto.


Comprendere lidentit come forza interiore e libero pensiero
Quindi, lidentit essendo una struttura che cresce e si evolve dal corpo fisico, dalla struttura psico-
somatica in parte viene dal risveglio della tua anima che ancora non veramente risvegliata altrimenti
non avresti pi un Io ma il S, il punto daccesso delle persone. Allora essendo questo il punto
daccesso delle persone voi farete allinizio molta fatica a riconoscere i livelli delle persone, perch
tendenzialmente cercate di proiettare quello che voi siete quello che il vostro livello di coscienza sugli
altri, o una serie di giustificazioni sugli altri. Voi potete fare anche il lavoro della percezione e aiutarvi
con una serie di semplici domande. La domanda principale quanto questa persona sentite identificata
con i suoi aspetti psicosomatici? Con il suo corpo? Corpo inteso come bisogni, sessualit, cibo. Quanto la
sentite identificata con le sue relazioni? Quanto identificate con le sue emozioni? (io sono pieno di
paura o incazzatura e non lo mollo) oppure identificata con i suoi pensieri?
Quanti di voi sono stati da bambini in chiesa? Quanti hanno fatto catechismo? Quanti hanno creduto alle
fantasie religiose (inferni e paradisi, diavoli e angeli), o a fantasie comuni (Babbo Natale, la Befana) da
bambini piccoli? Che cos che vi ha fatto fare il salto o che vi ha fatto dubitare di quelle cose? Quanti
hanno creduto da giovani al senso del peccato? Quasi tutti.
Io ho avuto due casi di due ragazze schizofreniche. Entrambi erano alterate, perch non potevano
comprendere correttamente il limite tra vero e falso riguardo a quello che gli avevano detto i preti su
religione, sessualit, peccato, diavolo, inferno, punizioni ecc. Sicuramente quando sincomincia a sentire
lenergia sessuale, da ragazzi, non ci pensi, di solito: prima lo faccio e poi mi pento, trovando cos una
mediazione. Queste due ragazze, invece, sono andate completamente fuori di s, si sono letteralmente
spaccate tra la mente razionale che dice questa la verit e lesperienza istintiva che dice io devo
farlo. La ragione e la vita sono andate contro e loro si sono spaccate. E quando viene fuori questa forma
di sfiducia nella religione e nelle regole, quello che appare molto evidente un momento di panico io
sono da solo, tradimento, pesantezza, vuoto esistenziale ma allora di chi mi fido? E come con la storia
di Babbo Natale e scopri che non vero e che i genitori ti hanno mentito. La mente delle persone vuole la
verit che passa attraverso la propria esperienza. Eppure quante persone ci credono ancora.
Allora, cera uno scienziato americano che aveva studiato lintelligenza dei topi diceva che i topi sono pi
intelligenti dellessere umano. Si rifaceva ad un semplice esperimento con un labirinto al centro del quale
metteva un pezzetto di formaggio, liberava un topino che riusciva a fare tutto il labirinto, si mangiava il
formaggio e se ne ritornava nella sua gabbietta. La cosa interessante che se toglieva il formaggio i topo
ritornava ancora un paio di volte a cercarlo e poi non ci tornava pi. Il ragionamento che lui faceva
riguardante la maggiore intelligenza dei topi rispetto agli esseri umani era che gli umani continuano ad
andare ancora nelle chiese e Ges non c pi da 2000 anni. Il punto drammatico. Nelle chiese, la
grande parte delle persone non sperimenta direttamente lesperienza dellanima, la bellezza del divino,
lespansione della coscienza, gli stati di estasi mistica dei santi. C un prete serio che dice delle cose
serie, la gente con la testa china che si pente e lui dopo la confessione li assolve, fanno una piccola
penitenza irrilevante - fanno la comunione e se ne tornano a casa. Lunica cosa bella il cantare insieme
il sentire discorsi etici ma veramente troppo poco. Che nutrimento reale c dello spirito? Ed ecco
che uno, se ha a cuore questa dimensione spirituale, spesso diventa ateo o magari a volte trova un un buon
maestro di yoga, o un personaggio che medita o che fa una tecnica anche semplice, ma che ha una
spiritualit, aperto, ha dei valori profondi e lui lo sente. Magari una sessione semplice, quasi banale
come il reiki che gli fa sentire pi spiritualit diretta che anni di messe in chiesa.

Basta illusioni religiose: risvegliare la coscienza della realt
Il tempo dei simboli finito, indifferente, non ha nessun potere. Sei tu che glielo dai se vuoi darglielo,
se no fai pure a meno del simbolo e ti tieni il potere diretto. E come il pendolino che non dice niente, sei
tu che dici qualcosa al pendolino. Hai bisogno di dirlo al pendolino e di leggerlo dalla tua mano con il
pendolino su un foglio. Perch non lo senti dentro di te?
E ogni religione ha i suoi simboli di amore e pace, e poi si ammazzano perch i simboli sono leggermente
differenti. Se questo potere gli da qualcosa, che se lo prendano da dentro, da Dio. Cosa servono tutti
questi santi e preti mediatori? Bisogna avere qualcuno che faccia da tramite che sia un rabbino, un imam
o un lama? Posso capire se uno riconosce in un prete, un rabbino o un imam una vera spiritualit. E allora
ti viene da chiedergli come ha fatto per sperimentare il divino? Di trasmetterti qualche cosa.
Ricordo il periodo in cui mi ero dedicato intensamente alla meditazione e un giorno andai determinato dal
mio maestro per chiedergli che cos Dio e se era simile allesperienza vissuta personalmente. Alle
persone che erano davanti a me diceva: Essere al cospetto del maestro significa non avere pi nessuna
domanda, oppure essere davanti al maestro vuol dire essere con il cuore aperto, non avere alcuna
domanda dentro la testa, ma essere in uno stato di presenza. Quando venne il mio turno, mi sedetti
davanti a lui che mi chiese: Hai qualche domanda? E io gli risposi: Io non ho nessuna domanda, ma tu
sicuramente hai qualcosa da dirmi. Prima si mise a ridere e poi divent molto silenzioso e mi disse:
Apriti che te lo dico col cuore . Mi ha messo un dito sulla fronte e sono svenuto. Ho sentito una grande
energia luminosa che mi portava via. Sentivo questo mio piccolo io che gli avrebbe voluto chiedere se
quello che io sperimentavo era Dio, mentre lui mi teneva la mano sulla fronte. Lui era in silenzio, io ero
completamente elettrico, ridevo, mi muovevo, volevo ringraziarlo e lui mi invit semplicemente a stare
dentro. Dio non una persona, Dio unesperienza diretta!
Quindi, lego quello che fa le domande, costruisce strutture, vuole arrivare ad un punto. L, invece, non
cera alcun punto, ma apertura, cera lesserci. Quando siete davanti ad una persona, invece, avete
normalmente dei livelli dove le persone credono in Babbo Natale, in Ges Bambino, credono nella
verginit della Madonna, credono nella Torah e nei testi buddisti. La maggior parte dei testi buddisti
almeno il 50% - sono cose completamente inventate. Buddha non ha lasciato scritto una riga e non
voleva che scrivessero una riga. Dopo la sua morte, dopo tanto tempo, quasi 500 anni, hanno scritto delle
cose a suo nome, cos come hanno fatto con Ges. Ges non ha scritto niente. S. Paolo venuto molto
dopo la sua morte. Cosa ne sapeva lui di quello che aveva detto Ges? Ma la gente ci crede. Anche la
New Age: ci sono quelli che credono in Hari Krishna, nella sua perfezione, che vive in un mondo
chiamato Krishnaloka, che un mondo spirituale della sesta densit ecc. Alla stessa stregua delle renne
volanti di Babbo Natale o di Biancaneve.

Credere o sperimentare. Le ideologie uccidono la coscienza di s
Mi succede a volte di spazientirmi anche con quelli della Advaita Vedanta. Conoscomolti dei loro
sostenitori. La mia percezione che s abbiano avuto esperienza della non-dualit, come noi tutti qui ora,
solo che non si riesce a parlare di meditazione o di apertura spirituale diversa, perch tutto deve essere
rigidamente non-duale. C sotto una filosofia molto seria, anzi seriosa, di testa che equivale ad ci
che ha detto Ges, a ci che ha detto Buddha, a ci che ha detto Maometto. Invece, se tu dici a un grande
maestro che ci che sta dicendo una stupidata, lui si mette a ridere. Se invece vai a dire a un non-duale
che quello che dice finto, si arrabbia di brutto. Se tu vai a dire ad un mussulmano che forse Maometto
non era un illuminato, ti taglia la gola. E la gente ci crede e cos crede a chiunque promette benessere e
ricchezza, perch crede a Babbo Natale o ai Politici televisivi che promettono ricchezza e benessere. Su
queste basi marciano tutte le nefandezze delle guerre preventive o di regimi dove si applica
costantemente la pena di morte, il tutto basato su terribili menzogne o sul tornaconto economico.
Bisogna smettere di credere, di illudersi occorre risvegliare una coscienza profonda del reale e lavorare
per migliorare s stessi e il mondo. Credere significa essenzialmente fidarsi dellesperienza di un'altra
persona invece di attivare la propria esperienza diretta. Occorre passare dal credere quello che mi hanno
detto alla sicurezza di conoscere direttamente e realmente. Chi ci invita a credere ha realmente
sperimentato su di s quanto ci dice, E se davvero lo ha sperimentato perch invece di invitarci a credere
non ci fa sperimentare direttamente anche a noi?
Voi vedete pi del 90% delle persone che hanno le menti oscurate dalle convenzioni e dai sogni. Quindi,
nellanalisi dellidentit voi dovete essere assolutamente chiari chiedendo: In che cosa credi
veramente?. Non date la vostra interpretazione. Chiedete: Tu credi in Dio? S. Ma cosa per te la
religione? Ma tu ci credi nella tua religione o hai qualche dubbio? S oppure No oppure
Abbastanza. E immediatamente avete la sensazione di che cos lanima di quella persona. Lanima
libert, lanima verit. Lanima bellezza. I nomi di Dio sono Satian, Shivan, Sundaram, cio il Bene, il
Vero, il Bello. Non c un Dio, c la Bellezza dellEsistenza. C la Verit dellEsistenza. Cos scoprite
quanto sono intelligenti queste persone, approcciatele, entrateci in contatto, aprite il cuore e sentite quanta
intelligenza c in questa persona, quanta scissione c tra la loro testa che dice certe cose e la loro
esperienza che sente certe cose. Quanto sono uniti? Lanima unit, Dio unit. Quando voi volete
sentire levoluzione interiore di una persona dovete vedere quanto nella sua vita questa persona
ununica cosa, quanto ha unificato la mente, il cuore e la sua bellezza. Piano piano sapete che potete darle
tantissimo, ma se volete aiutarla dovete darle pochissimo. Ricordate che nellentusiasmo di dare troppo a
volte si fa lerrore di dare troppo e cos si fa chiudere la persona.
Un altro errore dare tutto in anticipo. Un bambino deve arrivare a chiedere che cos Dio, cos lanima.
Se glielo dite voi, non funziona. I bambini vanno in chiesa a fare catechismo da piccolissimi e gli dicono
tutto quello che devono fare e pensare. Loro non lhanno chiesto. Quindi, il bambino, crescendo, non
pensa pi, perch gli stato gi detto tutto: Tu ti sposerai vergine allet di 18 anni con chi scegliamo
noi e sarai felice per tutta la vita. Questa la tradizione della mia famiglia, della tua famiglia, di tutta la
nostra societ. E ringrazia dio che puoi essere sposata, perch ci sono anche gli schiavi che prendono solo
bastonate. Oh, che bello. Grazie, pap!. Cos, la libert non c.

I grandi Illuminati erano dei ribelli
Al mondo ci sono persone che hanno lanima pi risvegliata degli altri e che ad un certo momento dicono;
Ma che cosa dite?. I grandi maestri, che erano risvegliati e si rendevano conto di questa incredibile
illusione ideologica collettiva, hanno sempre fatto casino. Socrate ha buttato allaria tutta la filosofia di
Atene di un periodo storico. Ges ha buttato allaria tutta la concezione religiosa ebraica del suo tempo. I
Sufi, gli hassidici, i grandi maestri dello Zen, i grandi maestri del buddismo. Hanno buttato allaria quello
che cera. Quelli sono i grandi maestri. Sono risvegliati. E non a caso molti di essi sono stati eliminati
dalla loro societ: Socrate, Ges, Pitagora, Mansur, Giordano Bruno, Osto sono solo alcuni degli esempi
pi conosciuti.
C questa storia bellissima di un maestro Zen che sta morendo e chiama il suo discepolo illuminato e gli
dice: Sto morendo. Prendi in mano il monastero. E prende un libro e glielo porge: Questo il libro che
contiene tute le cose pi vere e pi preziose. Tienilo con cura. Il discepolo risponde: Grazie, maestro.
Prende il libro e lo getta nel fuoco. Il maestro esterrefatto comincia a gridare: Ma cosa fai? e il
discepolo di rimando: Ma cosa dici? Che questo libro ha dentro la saggezza dello Zen?. Lo Zen non
viene passato attraverso le parole. Se un libro cos, io lo brucio. Lo Zen passa attraverso di me,
attraveerso la mia esperienza diretta e profonda, e non attraverso le parole. Le parole sono false. E
chiaro?
Lao Tzsu non ha mai scritto niente. Il libro di Lao Tzsu non lha scritto lui. Si racconta che un suo
discepolo ha bloccato Lao Tzsu mentre andava a morire sullHimalaya e lha convinto a scrivere il libro.
Per me assolutamente falso! E stato il discepolo a scrivere il libro dopo la sua morte, perch se Lao
Tzsu lo scopriva prima non glielo avrebbe permesso. Infatti, il discepolo ha scritto molto onestamente ci
che Lao Tzsu diceva: Il Tao non pu essere scritto. Una frase non pu essere capita dalla mente, perch
lesperienza del Tao accade quando la mente si ferma.
Allora, in questo contesto voi dovete capire il livello della persona e adattarvi umilmente al livello della
persona e mettervi nei suoi panni e ricordarvi con realismo della vostra infanzia in cui credevate a Babbo
Natale o che vostro pap era il pi bravo del mondo e la mamma era senza difetti. Invece, in seguito la
vita porta a vedere che tutti hanno difetti e che il mondo ha una realt e questo il processo di crescita,
anche se a volte un po doloroso. Gli ideali devono cadere, la torre di Babele deve cadere, non si arriva
a Dio attraverso una torre. La torre di Babele deve cadere altrimenti non ci si pu evolvere cercando di
andarci su tecnicamente. Allora, cercate veramente di capire dov quella persona. Fatele tutta una serie
di domande tipo Com la tua vita? Com il tuo lavoro? Quanto ti fidi di te? Ti piace vivere? Quanto
bene vuoi al tuo uomo? Quanto tempo stai con i tuoi figli? Queste domande semplici sono quelle con cui
fare laggancio. A volte attraverso il cuore a volte attraverso lintelligenza suggerite questo processo.

Cambiare la direzione del problema
Rivediamo nuovamente questo processo che fondamentale. La persona viene da voi, ha un cuore, ha un
centro, ma non lo conosce. Il suo desiderio verso lesterno. La sua direzione va verso lesterno, perch
dice: Io voglio risolvere questo problema. Voglio fare questo e questo, Voglio andare l. Qua non sto
bene, l star meglio. Voi le rispondete: S, va bene. Questo una cosa giusta. Tu hai il mal di stomaco
e vorresti risolverlo per stare bene. Ma la direzione non la pillola. La direzione che tu devi prendere
coscienza da dove viene il tuo mal di stomaco. Io ti faccio un trattamento, un respiro, un massaggio,
perch normalmente se uno ha il mal di stomaco pu essere anche perch mangia male e ci gli provoca
una gastrite funzionale. Ma se uno ha il mal di stomaco, il mal di cuore o arrabbiato, o ha mal di
stomaco e mal di testa, oppure mal di stomaco e male alla nuca: significa che il cuore chiuso, per cui si
chiude la nuca e si chiude lo stomaco e oltre a ci se mangi male perch sei arrabbiato, ti viene il mal di
testa. Oppure ti viene perch ha bloccato lintestino o il sesso, per cui ha le gambe morte o troppo piene di
liquidi. Allora tu gli dici: Certo, io posso farti il massaggio, farti ballare, farti lavorare, farti aprire il
cuore, farti lavorare anche allesterno, ma tutto ci non basta. Occorre che tu intervengae lavori
allinterno scoprendo qual il tuo vero cuore e cercare di risolvere.
Nel primo incontro con la persona voi passate una parte a fargli le domande che vi ho gi dato, una parte
a fargli vivere nel corpo il pi possibile il suo dolore, il suo risentimento o altro. Quindi la si invita a
sentire il dolore o il disagio - si impiega non pi di mezzora - e le si chiede cosa direbbe se avesse la
persona direttamente interessata davanti a s. La si fa immaginare di averla davanti e di dirle le parole
mai dette. Generalmente a questo punto le persone scoppiano a piangere, perch comprendono che la
persona immaginata soltanto il riflesso di un dolore che hanno gi dentro e che esce con le stesse
dinamiche. Potrebbero anche esserci delle ragioni perch tu stai male, ma queste non ci interessano. La
ragione una cosa, il cuore un altro. Noi non volgiamo avere ragione, vogliamo amare. Se tu vuoi avere
ragione, ti agiti e ti arrabbi. Se tu vuoi amare, apri il cuore. Se tu vuoi aprire il cuore, facciamo il respiro
nel cuore.
Visti i tempi tecnici ed economici, consiglio di fare un ciclo breve di tre o quattro sessioni e portare
comunque la persona a vivere internamente il problema fisico/emozionale/psicologico e cercare di
trasmetterlgi il senso della consapevolezza di s. Se voi riuscite a fare in questi quattro incontri questa
breccia, riuscite a far sentire il corpo come se il tutto parte dal nucleo e lei acquista consapevolezza, in
quel momento capisce. Alla fine della sessione le si chiede: Com ancora il tuo problema? Di solito
dicono di sentire il problema molto meno. Allora, a questo punto le proponete la terza parte e le dite:
Perch non facciamo 8, 10 sessioni e lavoriamo su quel punto che pu essere anche diverso da quello
detto allinizio e cio il mal di stomaco. Magari la tendenza allarrabbiarsi spesso, oppure la paura del
sesso o la difficolt di comunicazione. Proviamo a lavorare sulla comunicazione piuttosto che chiedermi
di curarti il balbettio, lasma, la bronchite o il mal di testa. Lavoriamo in apertura, facendo un piccolo
percorso dove riapriamo la tua comprensione. Se tu sei centrato, le tue energie sono pi forti, puoi
risolvere pi problemi, sei in grado di superare certi ostacoli.
Le persone hanno bisogno di conferme, di sicurezze. Quello che io faccio fare spessissimo alle persone
prendere il libro Cyber, la visione olistica e di guardare il capitolo sul cervello, dove si vede che il
cervello pu funzionare a bassa o alta intensit. La differenza tra alta e bassa intensit il centro, il
sentirsi uniti, ununica cosa.
Allora, invece di lavorare su una cosa che ti fa male o che non funziona, perch non apri te e
riprendiamo le energie e stiamo bene? Cerca di star bene nel corpo e nelle emozioni. Riequilibriamo il
tutto e poi rientrati e usa questa nuova forza magari per superare un conflitto o un problema. Io ti do
anche unaiuto di ritrovare il tuo centro, di far funzionare il cervello e cio corpo/mente/emozioni insieme
in modo altamente sincronico.
Spesso le persone anche leggendo soltanto quel capitolo capiscono, anche perch il capitolo subito dopo
quello sul cervello lo sviluppo del potenziale umano. E l andate nella pratica.
Sappiate che il lavoro che stiamo facendo un counselling generale. Poi sta a voi a scegliere la parte
specifica sulla crescita umana di cui vi dar dei parametri generali della crescita umana. Per, per
praticarli dovrete acquisire delle tecniche complesse anche a livello teorico il che vuol dire come
funzionano.
























ooooOOOoooo






ELEMENTI DI PSICOPATOLOGIA



ANSIA, ANGOSCIA, PAURA E PANICO
Dott. Mario BETTI
Quando si deve affrontare una situazione nuova c sempre unaspettativa e un fondo di paura.
Questo sentimento detto ANSIA. Cerchiamo di dare una prima definizione psicopatologica di ANSIA.
Che cos secondo voi? Labbiamo provata tutti.
Che differenza c tra PAURA e ANSIA? Entrambi sono sentimenti di aspettativa verso qualcosa nel
futuro. ANSIA un sentimento penoso, di disagio, di attesa o di aspettativa verso qualcosa di spiacevole
che potrebbe accadere. Oppure, potrebbe esserci lo stesso sentimento anche verso qualcosa di piacevole.
NellANSIA c sempre un timore, un qualcosa che potrebbe accadere e che non si in grado di gestire e
quindi che potrebbe far paura. In altri casi ANSIA un sentimento spiacevole proporzionato rispetto
allevento che sta per accadere.
Ad es. io posso dire: Non so perch, ma io mi sento in ansia. In questo caso lANSIA un sentimento
penoso di attesa verso qualcosa di pericoloso o minaccioso che non riesco ad individuare. Qualche volta
posso individuare, per in maniera molto generica. Io sono in ansia per lesame. E diverso dire: Ho
paura che mi butti fuori allesame. In questo caso c la paura concreta, invece lansia pi indefinita,
non c un motivo ben preciso. La PAURA un sentimento di preoccupazione nei confronti di qualcosa
che pu essere pericoloso o minaccioso, ad es. paura del buio. Io sono in ansia, perch potrebbe
accadermi qualcosa, io ho paura di Gianluca perch Gianluca mi picchi. LANSIA pi pervasiva, ti
pervade sotto la pelle, il sentimento primordiale. Il primo sentimento che prova il bambino di ansia e
di paura verso un mondo che non conosce.
Possiamo dire che questi due sentimenti appartengono al filone della preoccupazione, del sentimento di
minaccia che ci pervade dal momento in cui nasciamo.
Cos lANGOSCIA? E molto vicina allansia, ma pi legata al dolore. Angor significa dolore. Dal
termine latino angor deriva angusto, piccolo, stretto, un senso di costrizione, un dolore costrittivo. Ci
crea un senso di affanno, di qualcosa che ci pesa dentro sul petto o sulla gola. Ad es. quando uno ha
unostruzione alle coronarie si parla di angina pectoris. Si parla anche di angina come mal di gola, di
qualcosa che ti stringe alle tonsille. LANGOSCIA unoppressione che grava sul ns. corpo a livello
toracico, del collo, cervicale o di stomaco o sulle spalle. Ci fa sentire come se fossimo schiacciati,
compressi, costretti. E un sentimento pi legato al presente, mentre lANSIA pi proiettata verso una
minaccia di qualcosa che sta per accadere, mentre lANGOSCIA qualcosa che ci sta schiacciando.
LANGOSCIA pi legata al senso di colpa, mentre lANSIA legata pi alla paura di qualcosa che sta
per accadere, Certi stress ripetuti possono portare verso uno stato di alterazione cardiaca tipo extrasistoli,
tachicardia fino a vere e proprie disfunzioni cardiache che possono portare anche verso langina pectoris
o ad un infarto. Non lANGOSCIA in s che genera langina pectoris, anzi, succede il contrario.
LANGOSCIA una situazione di costrizione che d limpressione di essere intrappolati e di non avere
una via duscita.
Passiamo ad un altro concetto, al PANICO: cos il PANICO? Nel PANICO troviamo una serie di aspetti
simili a quelli che abbiano visto. Abbiamo aspetti legati allansia, aspetti legati alla paura, aspetti legati
allangoscia. E un sentimento di terrore che pervade tutto il ns. organismo con forti ripercussioni a livello
somatico. In genere, nellattacco di PANICO abbiamo la tachicardi (unaccelerazione dei battiti cardiaci),
abbiamo dispnea (respiro affannoso), abbiamo situazioni di freddo e di caldo, abbiamo sudarazioni,
tremore alle mani e ai piedi, possiamo avere dolori diffusi in tutto il corpo, sensazioni di svenire o di
morire, tutto un insieme di sintomi che pervadono il corpo fino a dare limpressione di non farcela pi a
stare in piedi, di crollare , di morire. E una sensazione estremamente spiacevole, dolorosa, spaventosa. In
genere lATTACCO DI PANICO di breve durata: dura da 20 minuti a 2 ore circa, dopodich passa.
Uno dopo lattacco di panico si sente un po stanco, un po prostrato, per scompare. Si pu ripetere, ma
ha una durata limitata. Si pu avere anche la sensazione di andare fuori di testa, dimpazzire. Gli attacchi
di panico possono essere sporadici, per si parla di disturbo di attacco di panico quando si ripetono
almeno tre attacchi in tre settimane.
Negli ATTACCHI DI PANICO non ci sono fattori scatenanti endemici: uno cammina per strada e
allimprovviso gli arriva lattacco di panico senza motivo evidente. Dei motivi profondi, inconsci ci sono.
Si verifica in concomitanza in una particolare situazione e quindi non c una causa apparente. In genere,
quando uno ha subito diversi attacchi di panico sviluppa una paura a uscire da casa e se esce preferirebbe
essere accompagnato, perch ha paura che gli prenda lattacco di panico. Ha unANSIA anticipatoria e
quindi sviluppa quello stato mentale che si chiama AGORAFOBIA, paura degli spazi aperti, paura di
uscire da soli.
Ancora, il PANICO una sensazione di ANGOSCIA molto forte. In genere si presenta in forma di
attacco. E possono essere gli attacchi di panico intesi come malattia che sono quelli che ho descritti, per
si pu parlare di panico in senso di TERRORE collettivo che prende gruppi di persone durante un
terremoto o un incendio. Quello comunque un PANICO reattivo di fronte ad una situazione reale, ma
accentuato dalla situazione di gruppo. L c un fattore di induzione di gruppo che importante. Voi
sapete com fare le meditazioni in gruppo o dei lavori in gruppo accentua certi lavori sulle emozioni nel
buono e nel cattivo. Se c una paura di un gruppo di persone come se fosse un contagio reciproco che
aumenta la paura a livelli parossistici.
Ora cerchiamo di collegare un po insieme questi concetti di cui abbiamo parlato: finora abbiamo parlato
di ANSIA, di PAURA, di ANGOSCIA e di ATTACCHI DI PANICO. Cerchiamo di chiarire ancora
meglio questi quattro concetti, perch poi ci aiuteranno a chiarire tante altre cose.
Noi abbiamo parlato di sintomi che sono ANSIA, ANGOSCIA, PANICO che il filone della PAURA.
Quando si manifestano, possiamo avere delle vere e proprie malattie che si manifestano attraverso questi
sintomi. P.es. possiamo avere quella che una volta veniva chiamata NEVROSI dANSIA. Oggi il
concetto di nevrosi superato e si preferisce definire DISTURBO dANSIA. Nel disturbo dansia c uno
stato di ansia piuttosto intenso e continuo con assillanti preoccupazioni pi immotivate ed esagerate.
Lansia, poi pervasiva, pervade in tutto il corpo, generalizzata, uno non in ansia solo in una
particolare situazione, uno se la porta sempre dietro. Quindi, questo e il DISTURBO dANSIA
generalizzata o NEVROSI dANSIA.
Poi possiamo avere un altro tipo di disturbo che il disturbo da ATTACCHI di PANICO che una volta si
chiamava NEVROSI dANSIA ACUTA. Per questo disturbo da ATTACCHI di PANICO si manifesta
attraverso episodi di breve durata, al massimo due ore. E diverso da NEVROSI dANSIA che
caratterizzata da unansia intensa e protratta nel tempo, sempre presente e fluttuante come le onde del
mare ed sempre pi o meno presente. Questi sono sintomi di vere e proprie malattie. Si trovano qui, ma
si possono trovare in tante altre situazioni. Il sintomo PANICO si pu manifestare ad es. in un momento
di terrore collettivo. Ma ritorniamo alla PAURA.

Qual la PAURA primordiale, la pi forte, una paura esistenziale, un po pi intellettualizzata. La
PAURA del cambiamento, dellignoto, la paura del dolore. Se uno pensa al bambino quando nasce che
deve passare attraverso il canale del parto, senza sapere cosa succede, spinto suo malgrado, il momento
della nascita, questa luce che tinvade, con il respiro va in apnea, tagliano il cordone ombelicale e muore
soffocato. Sapete che alla nascita i polmoni sono collassati, sono come due sacchetti vuoti senza aria che
lui deve provare a dilatarli a vuoto spinto, per cui ci vuole una forza enorme. Quindi, avendo i polmoni
contratti il bambino si sente morire. Quella la nascita: il bambino nasce con la sensazione di morire. E
la disperazione legata a questa sensazione di morire che crea questo sforzo enorme per cui a un certo
punto i polmoni si aprono.
Anche se oggi stanno pi attenti, con la scuola di Leboyer o li fanno nascere in acqua, i polmoni
comunque a un certo punto sono senzaria e il bambino vive lesperienza di disperazione perch si sente
morire soffocato. E ineludibile. Quindi, quel momento di sofferenza c anche se prendono tutti gli
accorgimenti in un contesto pi ovattato e accogliente possibile. E la prima esperienza dANGOSCIA
attraverso la quale ci siamo passati tutti. Perch collegata con un senso di costrizione? Perch lha
conosciuto al momento della nascita nellattraversare il canale del parto. Anche se nasce con il parto
cesareo lo stesso. Chi nasce poi con il cordone ombelicale attorno al collo che lo strozza ha
unANGOSCIA in pi, ma che comunque non cos intensa come la mancanza di respiro dei polmoni.
Un po dangoscia e un po dansia c sempre: provate solo ad andare un minuto sottacqua dove non
potete respirare e gi vi sentite morire. Questo aiuta ad entrare in empatia con chi soffre di questi disturbi.

Noi fondamentalmente siamo animali strutturati per vivere in un mondo naturale con tutto il bello e il
brutto che c. Quindi, dobbiamo pensare a noi come a degli animali selvaggi della preistoria che si
trovano di fronte a un pericolo. Proviamo pensarci come una gazzella o un agnello e arriva un pericolo:
una belva feroce ci minaccia. Ognuno di noi proviamo a sentire qual la prima cosa che prova. Chi prova
limpulso di scappare, chi ha una sensazione di paralisi, a chi si accelerano i battiti cardiaci, chi sente
limpulso di attaccare, chi ha un respiro affannoso, chi sente una contrattura o colica, chi ha il rilascio
degli sfinteri, chi ha tremore, ecc.
Vediamo di capire cosa succede di fronte ad un pericolo di un animale minacciato da un altro animale.
Immaginate che in questo preciso momento entrano improvvisamente qui dei terroristi con il mitra e vi
minacciano. Il fatto stesso che sono armati lo stesso discorso dellanimale ch attaccato d un animale
pi forte. La situazione uguale anche in caso di terremoto.
Allora, ci sono dei tipi di risposta che sono prevalenti a seconda del carattere: c chi istintivamente tende
a scappare. Lo scappare legato ad unemozione particolare che la PAURA. Il contrattacco , invece,
collegata allemozione della RABBIA. Quindi, di fronte a un attacco ci sono due tipi di reazioni
fondamentali: o lattacco o la fuga. Entrambi richiedono una grossa attivazione energetica.
Cosa succede, invece, quando avviene la paralisi che un blocco, dettata da un primo impulso dove non
c ragionamento. Dopo ci pu essere unelaborazione e pensa dove nascondersi, come muoversi o altro,
ma questo avviene dopo il primo impulso istintivo. In genere chi portato pi istintivamente a bloccarsi
poi portato a fare una strategia per nascondersi; chi pi portato a fuggire elabora strategie di cercare
un rifugio lontano. Ognuno ha il suo stile, per in genere in una situazione di pericolo ci sono le tre
reazioni istintive: o lattacco o la fuga o la paralisi. Inoltre c un altro risvolto che quello della pazzia
che ti permette di affrontare situazioni che se no con il ragionamento non ce la faresti ad affrontare. E
importante questo. La pazzia sono strategie di sopravvivenza che escono al di fuori del ragionamento
della logica comune. Ci pu essere una strategia differita, tipica umana dove interviene il ragionamento e
uno gestisce la propria emozione, gestisce il proprio impulso e dice: Qual la strategia migliore per
sopravvivere? Questa presente anche nel regno animale, ma rientra nei conflitti rituali della stessa
specie. Lo affronteremo pi tardi, perch ora siamo ancora allanimale aggredito che la base, il I
chakra il terrore della sopravvivenza. Poi, dal I chakra si passa al III come momento di reazione.
Quindi, la prima reazione potrebbe essere anche un urlo. Alla base uno urla e assume un significato di
fuga, oppure uno urla per spaventare laltro. Lurlo ha anche un altro significato: dell animale del branco
che avverte gli altri del pericolo: pu essere un urlo scappiamo oppure un urlo diamogli addosso.
Giocano pur sempre listinto di attacco o di fuga.

Ripartiamo dal ns. animale che viene aggredito dallanimale pi feroce, per cui scappa o contrattacca
oppure se non ce la fa a scappare o contrattaccare cade come morto e rimane bloccato per terra : la
paralisi del corpo. Questo comporta in natura un fenomeno sorprendente che spesso la belva predatrice di
fronte allaltro animale che gi come morto se ne pu anche andare senza aggredirlo. Ecco che la
paralisi del corpo diventa una strategia di salvezza. Nellessere umano c una dissociazione. Uno che si
blocca non viene notato come uno che scappa, si mimetizza meglio.

Allora rivediamo cosa succede di fronte al pericolo per la vita?
Il primo tipo di reazione ATTACCO o FUGA, dove lorganismo deve essere messo bene in funzione,
lenergia deve essere attivata. Viene attivato quel sistema nervoso periferico che va sotto il nome di
sistema nervoso simpatico. Quindi, la reazione di attacco o fuga comporta una attivazione del sistema
nervoso simpatico: aumento di battito cardiaco, aumento di respiro, aumento dellirrorazione dei muscoli.
Nella PARALISI e nel CROLLO succede tutto il contrario: il respiro diminuisce, i muscoli perdono
tensione, c un rilasciamento degli sfinteri (c spesso perdita di urina e feci), legato alla reazione del
sistema parasimpatico. NellATTACCO di PANICO cosa succede? Vengono attivati tutte due i
fenomeni sia il simpatico che il parasimpatico. Da una parte uno si mette nella condizione di attaccare e
fuggire e dallaltra parte come se crollasse morto. Ecco che vengono tuta una serie id sintomi confusi:
respiro affannoso anche se ha lidea di non poter respirare e tachicardia (attivazione del simpatico), c la
sensazione di svenire, di perdere forza nelle gambe (attivazione del parasimpatico), cha sensazioni di
caldo (attivazione del parasimpatico) e di freddo (per attivazione del simpatico). Sono attivati entrambi i
sistemi e nello stesso tempo uno come paralizzato, come se dovesse scappare o contrattaccare. I muscoli
sono irrigiditi, ma nello stesso tempo hanno come degli scatti per fuggire o per contrattaccare. Quindi,
lATTACCO di PANICO non altro che di fronte a un pericolo terribile scatta lattivazione
inconsapevole dei meccanismi di difesa.. E chiaro che il pericolo in questo caso non una minaccia
esterna, ma una minaccia interiore. Cos come nellansia di tutti i giorni sono tutte ansie interiorizzate.

Cosa succede, invece, in unaltra situazione anche questa animale, ma da animale da branco quando
c la competizione per la supremazia. E tipica la lotta fra i due maschi che si contendono il primato del
gruppo, il diritto di accoppiarsi con le femmine. Il combattimento rituale non ha mai lintenzione di
distruggere lavversario. Tuttal pi lo atterra e gli procura delle ferite. I due combattono, fanno tutta una
serie di movimenti istintivi ritualizzati, per cui ad un certo punto uno impone la sua supremazia e laltro si
arrende. Dopo, quello che si arreso si sottomesso al vincitore, al capo. Ci sono due sistemi di resa,
p.es. uno offrire il collo che la parte vitale, dove le belve tendono ad afferrarlo con il morso e
tranciando la carotide uccidono lavversario.
Tra gli umani quasi tutti i comportamenti sono dei rituali.
Ho introdotto il combattimento rituale per il rituale di resa. Cosa comporta il rituale di resa? Che
sensazione comporta? Provate a pensare quando sfidate una persona nello sport, nellambito di lavoro,
alluomo amato per la rivale, che sensazione avete? Rabbia trattenuta, senso dimpotenza, frustrazione.
Pensate, voi avete fatto un rituale dove era in gioco il vostro potere, il vostro prestigio, il vs. senso di
dignit di fronte al gruppo e siete stati sconfitti e il gruppo vi rifiuta. Provate un sentimento di
VERGOGNA. Questo unaltro sintomo psicopatologico fondamentale importante che si ritrova in tante
patologie ed legato a qualcosa del presente: al sentirsi il biasimo e il disprezzo di tutto il gruppo, perch
siete stati sconfitti e sottomessi. Il senso di abbandono, il senso dinferiorit sono legati a questo. Il
sentimento di VERGOGNA il narcisismo ferito. Non a caso il narcisismo legato al chakra del collo,
V chakra, alla corazza cervicale secondo Reich. Lumiliazione legata al collo. Il termine di vergogna
deriva dal rituale antico della gogna. La gogna era lo strumento di legno con il buco in mezzo dove
veniva incastrata la testa e la persona era esposta alla gente che passando davanti ne faceva di tutti i
colori. Vergogna nasce dallessere esposti alla gogna, sentire questa umiliazione. Il termine
UMILIAZIONE andare verso terra, abbassarsi, cio laltro che ti ha messo a terra.
Uno dei rituali di resa di offrire anche il posteriore allaltro, come unofferta sessuale, offro il mio
corpo al tuo piacere. Il maschio perdente assume e imita la femmina, si offre sessualmente al vincitore
come una femmina, perch cos singrazia e suscita benevolenza nel vincitore.

In genere i rituali di combattimento pi tipici sono quelli fra i maschi, per esistono anche fra le femmine,
in forme diverse da studiare. Poi, esistono anche le femmine che assumono il ruolo di maschi in certi
contesti o viceversa, ma questo rientra un po negli aspetti antropologici dellomosessualit che sono
estremamente interessanti. Fisiologicamente parlando, sapete che pi del 10% degli esseri umani ha
prevalente orientamento omosessuale. Nella nostra cultura non si notava, perch cera un marchio di
condanna che faceva sentire la vergogna a chi si dichiarava di essere tale. Oggi pi accettata, per cui
uno lo dichiara in maniera pi aperta anche se ci implica tanta angoscia, soprattutto nel momento in cui
uno scopre queste sue tendenze e le deve accettare con se stesso e poi porle ai suoi familiari, amici e agli
altri. E una grande sofferenza questa, un senso di vergogna profonda che alla base di molti disturbi.
E una notevole frequenza e cha anche dei motivi evolutivi importanti che ci sia una percentuale
notevole di omosessualit. Anche se normalmente uno pensa che una volta lomosessualit era contro
natura, mentre oggi dire contro natura un controsenso, perch se lomosessualit esiste in natura una
cosa naturale. Oggi ci sono due modi di vivere lomosessualit nella ns. societ: da una parte c il Gay
Pride, cio lorgoglio omosessuale, e dallaltra lomofobia che sono due formazioni reattive. Da una parte
c la vergogna di dichiarare la propria omosessualit e allora per vincere quella vergogna esagera
nellostentare con orgoglio in questo suo essere diverso, il che ha una sua logica culturale, ma pur
sempre una difesa. Allopposto c lomofobia per reprimere in se stessi quelle pulsioni omosessuali che
sono presenti in tutti anche se in percentuali diverse.

In questo c la PAURA del giudizio degli altri, la paura dellaggressione e dellabbandono degli altri, la
paura della punizione, la paura degli aspetti che condanni e hai imparato a condannare per poterti far
accettare dalla cultura dominante.

D: Le donne forti sono inconsapevolmente omosessuali?
R: Le donne forti non necessariamente hanno tendenze omosessuali se mai il contrario. Ci sono donne
femminili dominanti senza rinunciare alla propria femminilit. E stato fatto uno studio in Svizzera fra le
vacche della Svizzera. E stato visto che in un branco di vacche che finch cera il toro, il toro esercitava
le funzioni del toro e gli altri tori stavano in disparte. Se toglievano il toro subentrava quasi sempre una
delle mucche che assumeva il ruolo tipico maschile del toro: il ruolo di protezione del gruppo, di difesa di
combattimento, con il tempo assumevano anche muscolarmente le caratteristiche del toro e arrivava a
montare senza ovviamente fecondare - e fare latto dellamplesso sulle altre vacche. Questo significa
che in certi contesti culturali si possono sviluppare quegli aspetti omosessuali che in altri contesti restano
latenti: quella vacca in un certo contesto si comportava da vacca, e in altri contesti si comportava da toro.
Quindi, c uninfluenza culturale, per cui avere molti individui con tendenze omo o eterosessuali pu
essere funzionale alla sopravvivenza del gruppo.

P.es. in un Convegno sulle pari opportunit uscito che le donne oggi sono state costrette ad assumere
modelli e ruoli maschili per necessit economiche. Una volta la donna era culturalmente condizionata a
reprimere le proprie valenze maschili legate allaffermazione di s, nella societ, nel potere ecc. Oggi ci
sono contesti dove stimolata, anzi, anche troppo ad affermare questa parte di s. Nei contesti culturali in
cui luomo e la donna hanno avuto ruoli diversi questi si sono succeduti fin dallantichit. Se pensate le
antiche civilt matriarcali mediterranee e orientali, in cui cera una prevalenza della cultura femminile,
alle societ guerriere patriarcali, in cui il femminile veniva represso per affermare un tipo di forza
guerresca che si imponeva con la forza delle armi. Contesti culturali diversi che si sono fusi in vari modi e
ancora oggi continuano a sussistere. E chiaro che in una situazione di pace tende a prevalere un modello
pi matriarcale femminile, in una situazione di guerra tendeva a prevalere un tipo di cultura patriarcale
maschile, il guerriero che combatte, che forte, incrollabile che reprime le emozioni ecc. In un contesto
di pace, invece, importante lemozione, fare i figli e crescerli, la sensibilit ecc. Culture che comunque
si intersecano in vari modi e influenzano in qualche modo anche la psicopatologia.

Il termine PANICO deriva dal dio Pan che era un po rude con le zampe di capra e che poi viene ripreso
dalla tradizione cattolica per utilizzarlo ai fini delliconografia del diavolo. In realt Pan, dio della natura,
era sempre con il membro eretto in cerca di femmine da violentare, da penetrare. Si aggirava per i boschi
e ogni tanto lgi capitava qualche ninfa leggiadra che passava, chiss perch, e guarda caso si avviciniva
con fare morbido e deduttivo proprio dove si nascondeva il dio Pan. A quel punto il dio Pan sorgeva da
dietro le foglie con tutto il vigore della sua possenza spaventando la povera ninfa che correva correva e
talvolta riusciva a prenderla. Con ci volevo sottolineare due aspetti importanti: uno il concetto di terrore
e panico (panico proviene da Pan) che un terrore che ti pervade tutto, ma che ha in s anche una
componente erotica. La PAURA laltra faccia delleccitazione. LANSIA laltra faccia del desiderio.
Paura ed eccitazione sono molto vicini. Se pensate agli sport estremi dove c una condizione di estrema
paura, ma estremamente eccitante: chi si butta dal paracadute, chi fa parapendio, situazioni fortissime
che pervadono tutto il corpo (una sensazione panica) e contemporaneamente terrore e piacere quasi
statico.. Il vuoto esercita su di noi un doppio effetto: da una parte c lattrazione e dallaltra un terrore.
C un forte fascino nel vuoto, leccitazione di buttarsi nel vuoto fortissima. Come la PAURA ha come
controparte positiva leccitazione, cos il TERRORE/PANICO ha come controparte lestasi panica. E qui
laspetto del dio Pan che attraverso la musica (suona il flauto) diventa un dio che conduce sul cammino
mistico ed estatico (il culto di Dioniso). Non a caso il culto di Pan lo ritroviamo nei sabba delle streghe,
poi stigmatizzati e perseguitati perch contrari a una dottrina cattolico-clericale. In realt erano culti
pagani che erano persistiti nel periodo del medioevo: il culto di Diana, il culto di Dioniso. Questi culti
prevalentemente a carattere femminile che nelle campagne continuavano a persistere e furono
perseguitati. Le streghe non erano altro che adepte del culto di divinit pagane femminili o maschili, ma
naturalistiche, in cui c questa emozione intensa dove leccitazione e lestasi vanno di pari passo con la
paura e il terrore.

Questo interessante anche perch pu portare anche a dei trattamenti del PANICO, dellANSIA e della
PAURA di tipo trasformativo. E un filone di terapia che aiuta il sintomo ad evolvere in uno stato mistico
e dal panico molto pi facile di quanto non si pensi.

Allora, di fronte allATTACCO di PANICO ci sono molti tipi di trattamenti: di tipo farmacologico e altri.
Fra i trattamenti un po pi conosciuti ci sono le tecniche di rilassamento muscolare e le tecniche di
respirazione. Le tecniche di respirazione sono di due tipi: una rilassante, lenta ( Pranayama, Vipassana)
e le respirazioni inensive (Vivation, la respirazione olotropica, la prima fase della Dinamica di Osho) che
tendono a creare uniperventilazione. Allora una persona che soffre di attacchi di panico pu essere curata
i due maniere: una apprendendo delle tecniche di respirazione lenta, per cui nel momento che sente che le
sta per venire un attacco di panico fa la tecnica di rilassamento con la respirazione rilassante e seda il
panico attraverso la respirazione. E un trattamento di tipo allopatico, si cura con il contrario, cio il
panico eccita e io sedo. Infatti, quando si parla di medicina allopatica e di medicina omeopatica,
allopatica si cura con il contrario e lomeopatica cura con il simile. Non necessariamente la cura
allopatica quella farmacologia. Pu essere anche semplicemente che uno ha caldo e si bagna con
lacqua fredda oppure uno ha freddo e si mette vicino al fuoco e si scalda. Uno, invece, ha freddo e si
mette a correre nella neve una cura omeopatica.
Di fronte ad unattacco di panico si pu fare, secondo il criterio allopatico, una respirazione calmante
oppure si pu fare il contrario. Si pu fare una respirazione intensiva fino a indurre un attacco di panico
volontario. Quando la persona ha imparato respirando a creare un attacco di panico, entrarci dentro, starci
coscientemente e persistere, arriva ad un certo punto che lattacco di panico non pi una cosa che gli fa
paura e che combatte, ma una cosa in cui ci si cala con tutto se stesso e a quel punto un qualcosa che ti
coinvolge talmente fino a trasformarsi in uno stato di quiete. Questo, per, come counselor olistici non lo
dovete fare, mentre potete insegnare una tecnica respiratoria rilassante.

(Pratica di respirazione o seduti o sdraiati. Se siete seduti importante che i piedi siano ben aderenti a
terra. Rilassiamo bene il collo e le spalle e portiamo lattenzione sul hara, sotto lombelico. Inspiriamo
come se laria entrasse dalla terra, risalisse lungo le gambe e arrivasse fino alla pancia non alla gola e
nellespirazione scende portando via tutte le tensioni e le scarica attraverso le gambe nella terra. Ripeto: si
respira dalla terra alla pancia e si espira dalla pancia alla terra. Non scordatevi di rilassare il collo e le
spalle.
Ora proviamo a respirare con il petto. Ora proviamo a portare il respiro alla gola. Avete sentito che
quando laria arriva alla gola suscita un accenno di ansia, un momento di allarme o tensione alla gola.
Ritorniamo alla pancia. Inspiriamo dalla terra alla pancia ed espiriamo dalla pancia alla terra.
Se, invece, andate nel cuore e nella gola andate in un processo catartico. E molto pi impegnativo,
prch dopo bisogna lavorare su ci che emerso. Diventa un lavoro psicoterapeutico pi impegnativo e
se non lo portate fino in fondo, potete creare degli scompensi che poi non riuscite a comporre. O lo sapete
far bene o non lo fate. Invece, la respirazione calmante bene che la facciate sempre. Il respiro con la
pancia calmante, pu portare ad entrare in un buon contatto con te stesso e ti pu insegnare a gestire
lattacco di panico. Non risolve, per, i problemi di fondo.


FOBIE, OSSESSIONI E COMPULSIONI

Passiamo al concetto di FOBIA. La FOBIA una paura esagerata e immotivata per un particolare oggetto
o situazione, p.es. la fobia per gli insetti. E una vera e propria emozione archetipica, perch linsetto ha
delle forti valenze simboliche sul quale proiettiamo tutta una serie di parti nostre represse: laggressivit,
la vergogna, il terrore, la paura, tutte le parti con cui non vogliamo avere a che fare, le rimuoviamo
nellinconscio e poi le proiettiamo sugli esseri a noi cos lontani, diversi e subdoli. Linsetto diventa
cosunl ricettacolo di queste nostre proiezioni. Infatti, gli esercizi sullinsetto consistono nellidentificarsi
nellinsetto e quindi modificare la ns. struttura, rimuovere questi blocchi e riattivare un percorso di
crescita. Sono scuole che si rifanno allantico Messico che attraverso la scuola di Castaneda e scuole
simili che consistono nel cercare di evocare la struttura dellinsetto che ha una struttura opposta alla
nostra, perch ha corazza esterna forte e linterno morbido a differenza di noi che abbiamo una colonna
vertebrale rigida ecc. E un lavoro abbastanza complesso, per allinizio bisogna identificarsi con
linsetto.

Ci sono FOBIE per oggetti, animali e situazioni. Per quanto riguarda gli oggetti, possono essere degli
oggetti acuminati, spilli o coltelli e uno quando li vede entra in uno stato di terrore. Oppure ci pu essere
la fobia degli spazi chiusi (claustrofobia) o degli spazi aperti (agorafobia).

Un altro concetto quello di OSSESSIONI o COMPULSIONI. Cosa sono le ossessioni? Sono pensieri e
idee che si impongono alla nostra mente in maniera iperattiva, ripetitiva contro la ns. volont. P.es. uno
prima di alzarsi dal letto deve contare fino a tre se no le porta male pur non avendone bisogno. La
compulsione una spinta a compiere unazione in maniera costrittiva e contro la ns, volont. Un esempio
di compulsione quando una persona continua ad acquistare lo stesso oggetto cinque, dieci volte. Tipico
fenomeno ossessivo-compulsivo dellinfanzia quando il bambino deve camminare lungo le linee del
marciapiede o della mattonella. Un altro esempio di comportamento ossessivo-compulsivo di colui che
prima di andare a letto va a controllare mille volte se ha chiuso bene il gas. Ci possono de periodi oppure
possono passare degli anni.
Anche la CLEPTOMANIA fa parte della stessa serie ed un impulso a compiere una azione e realizzata
lazione si scarica la tensione, mentre la compulsione ripetitiva e continua. Nella compulsione uno non
vuole pensare ad una cosa e suo malgrado ci pensa sempre. Ad. es. nel passato dicevano che pensare al
sesso era peccato. A questo proposito sono stati scritti dei testi dai padri della Chiesa cattolica proprio per
curare gli eccessi di scrupoli, perch si accorgevano che molti di loro entravano in questi meccanismi e si
ammalavano proprio perch indotti da questa educazione catechistica al peccato. Comunque, non solo
nellambito religioso si realizzano le ossessioni, sono schemi mentali ripetitivi. Invece lIMPULSO una
spinta ad eseguire unazione anche complessa come limpulso patologico del gioco dazzardo, per cui si
rovinano finanziariamente. Badate bene che il giocatore dazzardo sotto sotto non vuole vincere, ma gioca
per un impulso masochistico a perdere, per sentirsi accomunato nel vittimismo con le persone che
perdono. E difficilissimo a farlo guarire.
Altri esempi dimpulso stuprare una donna, soprattutto se rinforzata da una dinamica di gruppo.
Oppure, uno degli impulsi pi deleteri tipici femminili limpulso allo shopping. Le donne, quando
entrano in ansia spendono un patrimonio e ci godono anche. Negli uomini gi meno. In loro prevale di pi
limpulso alla molestia sessuale. La BULIMIA e tipica femminile e fa parte dei disturbi del
comportamento alimentare, mentre impulso allabbuffata una forma di impulso che rientra in unaltra
categoria.
Allimpulso appartiene anche il sintomo CONTROFOBICO o formazione reattiva: ho paura di gettarmi
nel vuoto e vado su un aereo e mi butto con il paracadute. Quindi, dimpulso mi butto proprio in quella
cosa che mi fa paura per vincere la paura. Tanti atti di eroismo durante la guerra hanno questo tipo di
sintomo.


Spero sia chiara la differenza tra lOSSESSIONE/COMPULSIONE quando uno ha dei dubbi di non aver
chiuso bene la porta, per cui ritorna e controlla, poi ricontrolla e ricontrolla decine di volte. LIMPULSO
quando sbatto e spacco la porta, perch mi ha preso un raptus di rabbia. Sia la COMPULSIONE che
lIMPULSO possono essere curati in modi diversi. La compulsione legata pi ad un vissuto di
depressione, mentre limpulso unaggressivit che si scarica. Sono due cose diverse.

Per il bambino diverso soprattutto per quanto riguarda le ossessioni e le compulsioni, perch impara a
controllare e gestire le emozioni. Delle fasi anche di ossessioni del bambino vanno ritenute fisiologiche,
ma non lo sono pi tali se si protraggono troppo nel tempo.

PSICOSI E NEVROSI

Passiamo adesso ai disturbi maggiori che nelle loro forme pi gravi possono essere definiti PSICOSI. La
differenza tra NEVROSI e psicosi che le nevrosi hanno quadri pi leggeri, per cui si parlava di nevrosi
dansia, o di nevrosi ossessiva/compulsiva, Le PSICOSI sono stati mentali pi gravi che alterano
profondamente il nostro contatto con la realt.
Noi prenderemo in esame i seguenti quadri fondamentali:

la DEPRESSIONE
lECCITAMENTO MANIACALE
la SCHIZZOFRENIA
il DISTURBO PARANOIDE o PARANOIA.
Questi ci aiutano a capire le principali forme di alterazione dello stato mentale.
Vi ricordo, per inciso che lANSIA la ritroverete molto molto spesso in tanti disturbi: nelle ruminazioni
ossessive, nella depressione, nella schizofrenia, nelleccitamento maniacale, nel sintomo
ossessivo/compulsivo come il bisogno di allineare perfettamente gli oggetti ricontrollare il gas, nella
nevrosi fobica, nella blutomania, la mania di lavarsi sempre le mani fino a procurarsi delle vere e proprie
macerazioni della pelle a forza di lavarsi, e cos via.


LA DEPRESSIONE

Cos la DEPRESSIONE? E labbassamento del tono dellumore. Cos il tono dellumore? E lo stato
affettivo in cui ci troviamo in un determinato momento. Lo stato affettivo linsieme dei sentimenti, delle
passioni, delle emozioni che si muovono dentro di noi. Quando questo aspetto affettivo-emozionale
scarico, il tono dellumore pi basso, si parla di depressione.
Si pu parlare di depressione come sintomo o di depressione come di vera e propria malattia. Un esempio
di depressione come sintomo quando uno ha litigato con il suo pi caro amico, ci rimane male e si sente
abbattuto. Invece, nella depressione vera e propria labbassamento del tono dellumore intenso e
costante. Esistono ovviamente molti tipi di depressioni, Ci sono forme di depressione leggera e forme di
depressione molto gravi. Una volta si diceva di depressioni nevrotiche e depressioni psicotiche. Oggi si
parla di depressioni minori e depressioni maggiori.

Allora parliamo della DEPRESSIONE MAGGIORE che il quadro pi intenso. Abbiamo un
abbassamento del tono dellumore con profonda tristezza, noia, sentimenti di vuoto, tutte le funzioni
fisiologiche sono alterate p.es. lappetito diminuito fino alla disappetenza, oppure in qualche caso,
specialmente se associata con una quota ansiosa, ci pu essere un aumento dellappetito con iperfagia;
uno che si riempie di cibo per affogare lansia; unalterazione del ritmo sonno/veglia, linsonnia - .
Per la depressione il momento pi terribile la mattina, quando uno deve affrontare la giornata. La sera,
invece, uno va a rifugiarsi nel sonno, anche se pu svegliarsi dopo qualche ora e rimanere l con gli occhi
sgranati in preda di questa sofferenza. Nella NEVROSI dANSIA, invece, uno sta peggio la sera: alla
mattina uno si sveglia rilassato e nel corso della giornata accumula accumula le tensioni e lo stress che gli
aumentano le quote dansia sicch la sera ansiosissimo, quando va a letto dura fatica a prendere sonno,
si addormenta in genere molto tardi
con dei picchi di ansia serali.

Spesso significativa anche come diagnosi differenziale: nelle forme di depressione primaria uno sta
peggio alla mattina, nelle forme di ansia uno sta peggio alla sera. Ritornando alla depressione diciamo che
uno si sente molto debole: astenia, adinamia mancanza di energia per compiere le cose di tutti i giorni;
anedonia, mancanza di piacere nel fare le cose di tutti i giorni. C una sofferenza profonda: spesso non si
sente capito dagli altri; il tempo non passa mai, manca il futuro, non c il progetto di vita, ma il
rimuginare del passato; sensi di colpa spesso immotivati. Per nelle forme gravi c spesso il desiderio di
morte, perch la vita non merita di essere vissuta, o vere e proprie idee suicide o tentativi di suicidio reali.
La vita non ha pi senso, ci possono essere frequenti crisi di pianto oppure ci sono anche forme di
depressione arida in cui non riesce a piangere e poi si sente in colpa perch non riesce a piangere.
Spesso ci sono persone ipertimiche, cio piene di verve, di gioia di vivere, allegre, divertenti, di
compagnia e poi improvvisamente piombano in uno stato depressivo. La depressione ha comunque una
predisposizione cinetica e poi vi sono fattori ambientali. Ci sono dei fattori che possono essere
depressogeni tipo situazioni di abbandono nellinfanzia, perch la depressione legata molto
allabbandono. C una perdita alla base di una depressione, una perdita reale o temuta o immaginaria: la
perdita delloggetto damore, la perdita della madre. Si parlato dellanimale che viene aggredito, in
questo caso si parla di animale che viene abbandonato, il cucciolo che viene abbandonato e quindi si trova
disperato e solo nel mondo ed come se si lasciasse morire. E solo e si trova solo di fronte alla morte,
per cui c questa sensazione di morire.
C da dire unaltra cosa. Tutti noi quando attraversiamo situazioni di paura, attraversiamo situazioni di
depressione, perch quando vogliamo la mamma e la mamma non risponde subentra il sentimento di
abbandono, di non essere curati e altro. Quindi, esperienze di tipo depressivo ci sono sempre e si
accumulano negli anni. Poi ci sono quelle situazioni di per s naturali che sono i lutti. Se una persona ci
abbandona o muore c un lutto e il lutto richiede un periodo di elaborazione. Se ci muore una persona
cara, per un periodo stiamo male: ci viene sempre in mente, ci viene da piangere, ci sembra che la vita
non abbia pi un senso. Questo periodo che pu durare qualche mese o pu durare uno due anni si chiama
elaborazione del lutto.
Le depressioni che si sintonizzano con i ritmi circadiani del giorno o con i ritmi stagionali non sono delle
vere e proprie depressioni, ma sono pi forme di depressioni lievi secondarie allansia: uno si sente
rinascere con il giorno e morire alla sera, ma c molta empatia in tutto questo, non c un distacco
profondo come c nella depressione. Nella depressione c come un qualcosa che si rompe dentro,
desincronizza dal tempo esterno, per cui non c pi futuro n mattina o sera. Alla mattina ha langoscia
di affrontare unaltra giornata senza scopo. E poi il pericolo pi grosso semore quello del suicidio.
Appena stanno un pochino meglio e la prima energia che trovano in s tale la sofferenza che ancora
sentono che li spinge a fare i tentativi di suicidio. Possiamo trovare la depressione in tante altre situazioni:
in situazioni di vergogna, nei disturbi schizofrenici, nei suicidi su base impulsiva (sono tanti i casi di
suicidi). Se come counselor vi capita un depresso il caso di mandarlo da un buon specialista.
La depressione spesso risponde bene anche a dei farmacia antidepressivi che non sono poi tanto pesanti
dal punto di vista tossico. E chiaro che quanto pi uno riesce a lavorare le cause e i sentimenti ache
stanno alla base della depressione tanto pi uno guarisce. Altrimenti con la cura faramcologica uno esce
dallepisodio per poi ricadere dopo, perch il problema rimane alla base.

La depressione naturale periodica e episodica. In genere sono episodi di depressione: uno crolla nella
depressione e se viene lasciato la depressione dura da un minimo di sei mesi fino a due, tre anni. Con le
cure dura un po meno e poi se a queste si abbinano interventi di tipo psicoterapeutico importanti si
ottengono dei buoni risultati. Ad es. nelle forme di depressione grave una degli interventi pi efficaci
(molto pi efficaci dellelettroshock che vengono ancora fatti dalla maggior parte dei medici attuali che
hanno una formazione organicista, cio vedono tutto in funzione dell attivazione cerebrale dei neuroni. Il
criterio se i neuroni non rispondono ai farmaci, bisogna dare una scossa ai neuroni. Come dire, se
cambiando la pila alla televisione e quella non funziona si prova pigliarla a martellate per vedere se
qualche circuito ritorna un po in funzione. Lelettroshock abbastanza pesante, devono fare
unanestesia, poi emettono queste scariche elettriche profonde che si scaricano nel cervello, dal cervello si
scaricano lungo la colonna vertebrale e da l attraverso i nervi periferici. Nel passato gli elettroshock
andavano a determinare una contrattura spasmodica di tutti i muscoli scheletrici. Tutti i muscoli che
contemporaneamente agli antagonisti si contraevano - i muscoli flessori con i muscoli tensori spesso
procuravano delle vere e proprie fratture dalla violenza di queste scariche.
Oggi questo viene risolto, perch ovviamente viene fatta una leggera anestesia quindi la respirazione
assistita e poi viene curarizzato, cio viene somministrato il curaro che provoca paralisi in modo che
quando arriva la scarica elettrica non provoca le contrazioni muscolari e con questa scarica elettrica (dopo
sette, otto cicli di elettroshock) in alcuni casi la depressione si risolve.
Una volta, si applicava la piretoterapia fatta con la plasmosi della malaria o altre sostanze, per
determinare eccessi febbrili che potevano procurare compulsioni. Come anche si ricorreva allo shock
insulinico procurato con iniezioni dinsulina di tipo ipoglicemico. Oggi queste due pratiche sono cadute
in disuso, mentre lelettroshock viene sempre fatto nelle cliniche specialmente nei casi che non
rispondono ai farmaci e nei casi di depressione molto inibita. Invece, quello che voglio dire a voi che
questi casi di depressione inibita rispondono molto efficacemente e rapidamente di quanto non
rispondano gli elettroshock, e sono le tecniche di maternage. Le tecniche di maternage, secondo me,
dovrebbero costituire un settore importante nella formazione delloperatore olistico non perch vanno a
curare la depressione, ma perch se si cominciano a creare delle quipes per lavorare sui disturbi
psichiatrici, bisogner fare delle convenzioni con gli operatori olistici, per cui se c da fare un intervento
di maternage su un depresso anzich su uno schizofrenico, deve saperlo fare.
Gli interventi di maternage sono dare molta presenza e contatto alla persona. Ci sono vari sistemi per
farlo, ma un minimo andrebbero imparati e c da dire che sono applicazioni lunghe. Il trattamento di
maternage deve durare dalla mattina alla sera, per cui gli operatori devono darsi il cambio. Danno dei
risultati incredibili, aiutano la persona ad uscire definitivamente dalla depressione o perlomeno sblocca
lepisodio depressivo in maniera non cruenta, ma in maniera estremamente accogliente, estremamente
umana. E una bellissima esperienza, molto faticosa, ma molto bella e la persona che esce dalla
depressione ci esce, perch si sentita estremamente accolta. E come un bambino abbandonato nel
mondo che viene ripreso, mentre nellelettroshock c unamnesia, la scarica elettrica procura unamnesia
di tutto quello che ha procurato la depressione e si sblocca, salvo poi a ritornare come prima.
Ci sono varie forme di maternage, bisogna sapere come mettere le mani, entrare in contatto con le
pulsazioni, entrare in sincronia con il respiro, ci sono anche parecchi accorgimenti sulla comunicazione
corporea non verbale. Sarebbe utile fare degli esperimenti su questo.
Il maternage poco conosciuto, non viene insegnato n nelle universit n nelle scuole infermieristiche.
In alcuni casi sono riuscito con alcuni infermieri a decidere di fare il maternage ottenendo degli sblocchi.
Da un certo punto di vista lelettroshock anche etico, perch quando voi vedete una persona che passa
mesi di depressione, che non pu pi muoversi, che resta bloccato, che non risponde a nessun tipo di
farmaco e passa la sua vita cos deperendo anche organicamente, piuttosto che nulla si ricorre
allelettroshock. In certi casi funziona, non lo demonizzo. Ma se ci sono tecniche di accoglienza non solo
pi umane, ma anche pi efficaci, cerchiamo di portarle avanti noi.
Siccome la caratteristica della depressione che il tempo non passa mai, tutte le tecniche che lo aiutano d
accelerare sono le tecniche allopatiche. Fissiamo questo concetto. Nelle forme di depressione grave
questo non funziona: pur sollecitando la persona, non ce la fa, perch proprio la volont che gli manca.
Anzi, sentendosi sollecitato e non facendola si sente anche in colpa e incompreso e tutto ci aggrava la
depressione e si dispera. Non funziona questo. Daltronde se voi pensate quando siete tristi, non avete
voglia e arriva qualcuno l con musiche rock e fa casino con urla e risate, vi d fastidio, perch non vi
sentite in sintonia. Se, invece, trovate qualcuno o che vi si stende accanto o cerca dindurvi a fare dei
movimenti molto lenti con musiche lente e un po melanconiche vi sintonizzate con loro e nello stesso
tempo vi trasformano. Dopo non pi una melanconia disperata, ma diventa un entrare in contatto e
armonizzarsi con lesterno attraverso questo sentimento di depressione.
Cos, oltre al maternage tutte le tecniche di musica, di movimento possono aiutare lui a sintonizzarsi con
te o con lesterno e quindi sono efficaci.
Come si fa a sfuggire a sentimenti profondi?
Si agisce, si ride, ci si muove, si scherza, ci si affaccenda. Questo ci aiuta a uscire.


MANIA ED ECCITAMENTO MANIACALE

Passiamo alla MANIA o ECCITAMENTO MANIACALE. Abbiamo linnalzamento del tono dellumore.
La persona si sente allegra, euforica, parla troppo, logorroica, esageratamente piena di energia. Per non
la semplice euforia o allegria, la persona viene trascinata, non controllata, scherza sempre, co un
continuo fluire di idee senza freno come se fosse preso da una corrente senza possibilit di controllo di se
stesso. Per questo motivo sono molto disturbanti verso gli altri. Non riescono a progettare nulla in questo
vortice di idee, di parole; spendono tutto facendo regali inutili. Se qualcuno vuole frenarli diventano
aggressivi, si arrabbiano, rispondono male, offendono senza controllare quello che dicono, esagerano,
infastidiscono. Hanno questa carica energetica enorme, mangiano molto, senza limite, la notte dormono
pochissimo, spaventano gli altri perch molto minacciosi, anche se sono meno pericolosi dei depressi.
Passano dalla logorrea alla disporia, allumore nero. Vengono spesso ricoverati con i ricoveri coatti nei
TSO-Trattamenti Sanitari Obbligatori. Prendono la roba senza pagare, non per rubare, ma magari la
lasciano l o la regalano a quellaltro. In questo bagordo di idee, di movimenti, di gesti vivono come
trascinati dal tempo: per loro non c n futuro n passato. Nelleccitamento maniacale rave, cio
psicotico, c un affaccendamento improduttivo, afinalistico, inconcludente. Non riescono a concludere le
cose. Ecco, tutto questo eccitamento per non sentire in realt la profonda sofferenza che c sotto.
Poi ci sono gli ECCITAMENTI IPOMANIACALI, dove c un po di euforia, per viene mantenuta la
capacit di rapportarsi in maniera rispettosa con laltro.
Allota il DEPRESSO non si nota, passa inosservato, l tranquillo, il MANIACO lo si nota subito. Non
sembra vero, ma la mania e la depressione sono la stessa cosa. Infatti si parla di psicosi maniaco-
depressiva, una malattia che caratterizzata da fasi di depressione (si abbassa il tono dellumore), fasi di
normalit e di equilibrio affettivo e fasi di eccitamento e cos via.
Nella depressione abbiamo un rallentamento del tempo, del corpo, delle idee; la depressione
allimpronta del rallentamento. Ogni tecnica di rallentamento tipo le asana dello yoga o il Tai Chi pu
entrare in contatto con gli aspetti depressivi e trasformarli. Anzi, si pu dire che la depressione quasi un
tentativo irrealizzato, inconcluso di modificare il proprio modo di essere per realizzare uno stato di
coscienza, uno stato di essere diverso. Ecco, perch utilizzando tecniche analoghe lo si aiuta in fondo.
NellECCITAMENTO MANIACALE si tenta la strada opposta: le danze estatiche, le danze dionisiache,
le danze guerriere, dove si danza tutta la notte in modo frenetico, lenergia sale sempre di pi fino a che
arriva ad un punto di rottura mentale o di blocco in cui si pu avere esperienze mistica. Nel maniacale
succede lo stesso e abbiamo larresto improvviso che viene definito stupor maniacale. Elequivalente di
una condizione di estasi, per realizzata in maniera patologica e incompleta. Per, vedete lanalogia. Sia
la depressione che leccitamento maniacale sono quasi dei tentativi di trasformazione analoghi a delle
tecniche di trasformazione dello stato mentale realizzato in maniera diversa. Vi porto lesempio di una
persona pesantemente sofferente di eccitamento maniacale a cui proposi, assieme ad un infermiera, delle
tecniche mutuate dalla dinamica di Osho. Nel provare se saltava si scopr che lunica maniera a cui lui
rispondeva bene erano gli urli. Si urlava e si saltava tutte tre per circa mezzora, finch fu lui stesso a
fermarsi e stette bene. Questa esperienza non lha guarito definitivamente (ha avuto delle ricadute alcuni
mesi dopo), ma ha prodotto uninterruzione dellepisodio senza ausilii farmacologici. E interessante,
perch si creato la prescrizione paradossale del sintomo (invece di invitarlo a star calmo e fermo lo si
incit ad urlare) e poi lo si fece assieme a lui, per cui si cre un contesto che si armonizzava con il suo
stato e, infine, si aiut a compiere quel processo che in lui era spontaneo, quello delleccitazione. E una
tecnica simile a quella delle danze estatiche o dei tarantolati che se portata a termine la persona realizza
un suo percorso. E una terapia omeopatica, anzi psico-omeopatica. Come nel depresso che va bene il
maternage o rapportarsi con musiche calme, con lui andava bene entrare in questa danza estatica
comune. Non semplice, perch bisogna individuare caso per caso la modalit in base a quello che il
paziente sente e crearlo con lui. Bisogna creargli un contesto in cui urlare insieme vuol dire vivere in s
unesperienza profonda. Ripeto nellECCITAMENTO MANIACALE, dietro tutto questo ridere e parlare
e scherzare incontrollato c un fondo di sofferenza e di solitudine profonda. Chiaramente non facile
farlo, un sistema che richiede strutture adeguate (tipo stanze sonorizzate), ma alla fine si possono
ottenere dei buoni risultati


LA SCHIZOFRENIA: ALLUCINAZIONI E DELIRI

Passiamo ad un altro quadro: la SCHIZOFRENIA. Dal greco significa mente divisa o mente dissociata.
Alla base della schizofrenia c un distacco dalla realt. Voi pensate al povero animale che si diceva
prima, che si trova in balia di una minaccia terrificante, non pu combattere, non pu scappare e ad un
certo punto crolla. Nel mondo di oggi non siamo pi nelle condizioni dellanimale primitivo in cui il
pericolo era dato dallanimale che ci minaccia. E raro ritrovarci in queste situazioni, tranne in guerra o
attacchi terroristici. Quotidianamente, per, viviamo una miriade di microminacce: la minaccia
dellesame, la minaccia del professore, del padre, dei compagni che ci giudicano, del capoufficio.
Viviamo il rischi di non essere compresi, di essere disprezzati, di perdere la stima; sentiamo lostilit, la
diffidenza, la vergogna, il rifiuto, lindifferenza degli altri. Viviamo continui attacchi che a volte ci
suscitano rabbia, quindi reagiamo, a volte paura e allora andiamo in ansia; a volte ci sentiamo tristi e
incompresi, soli e allora andiamo in depressione; a volte reagiamo facendo gli spiritosi, atteggiamento di
tipo maniacale. Vedete che queste patologie in fondo le vivono tutti, solo che nelle malattie acquisiscono
uneclatanza maggiore. Nella schizofrenia si stacca. Si staccano i contatti dal mondo reale, come se di
fronte a questo mondo tremendo che ci minaccia, ma che pu essere anche il frutto di tante minacce che
ci succedono dallinfanzia. Ad un certo punto si stacca., come lanimale di fronte allaltro animale che lo
minaccia e crolla. E l si perde il contatto con la propria mente.
Allora, se lio non controlla pi i propri pensieri, cosa succede? Cosa succede in unorchestra se manca
un direttore dorchestra. Ognuno suona gli strumenti senza ascoltare gli altri e anzich una sinfonia si
realizza una cacofonia di suoni in conflitto fra loro. Questa la schizofrenia. Nella schizofrenia abbiamo
unincapacit di entrare in contatto con gli altri. Il soggetto chiuso, artistico. Il pensiero dissociato,
cio le frasi sono sconclusionate, senza senso. Nelle forme pi gravi c la cosiddetta SCHIZOFASIA,
cio linguaggio dissociato. Oppure ci pu essere la cosiddetta PARANIMIA, cio esprime le emozioni in
contrasto con quel che dice.
Un altro sintomo tipico della schizofrenia il DELIRIO. Il delirio una convinzione errata di cui il
soggetto estremamente e saldamente convinto, una convenzione errata in cui il soggetto saldamente
radicato e che non recede n alla critica n alla dimostrazione del contrario. Ad.es. uno dice di essere
angosciato, perch ci sono tutti gli agenti della CIA che si sono alleati con Putin e il KGB e gli vogliono
fare la pelle. E vede in qualsiasi situazione e oggetto la prova del complotto e della persecuzione. E in
tutto questo c una grande sofferenza.
C una differenza tra il DELIRIO PARANOIDE e la SCHIZOFRENIA. Nella schizofrenia c la
dissociazione delle idee, paranimia, insalata di parole,chiusura autistica, comportamenti bizzarri,
atteggiamento un po incongruo. Lo schizofrenico si nota subito. Nella paranoia c un delirio cronico,
lucido, sistematizzato, incistato, in assenza di altri sintomi. Il paranoico, per, ha conservato ancora una
buona struttura della personalit, per ci difficile sgamarlo. Lui convinto di ci che pensa e dice ed
difficilissimo smantellarlo.
Sapete quanti paranoici sono fra noi che non ce ne rendiamo conto? Un delirio recente il delirio da
Ecelon il satellite che si dice che controlla tutti i computer. C gente che ha sviluppato dei deliri su
questo e pensa ad.es: Tutte le volte che accendo il computer si mette in contatto con me, perch sa che io
non la penso come Bush. Sicuramente mi hanno individuato. Quindi se io scrivo una cosa mi
perseguitano, per cui io non posso collegarmi con internet. Dal satellite riescono ad osservare tutti i miei
movimenti. Se avete un ricevitore satellitare in automobile vi accorgete che in ogni momento vi dice
dove siete, che strada dovete prendere. Quindi, si sviluppano con facilit questi deliri. Una volta cerano
le streghe, i fantasmi, cerano gli agenti segreti e a seconda del contesto culturale sviluppavano i loro
deliri persecutori. Bene, questa la PARANOIA che una forma di psicosi, perch c una alterazione
profonda nei confronti della realt.
Ritornando alla SCHIZOFRENIA ci pu essere un delirio di tipo paranoico, ma in genere meno
strutturato. Mentre un paranoico vi dir tutto e vi porter le prove, lo schizofrenico non sar cos
strutturato. Quindi il paranoico mentalmente una persona integra, per cha questo delirio. Al di fuori
di questo delirio (per questo incistato, e come se avesse una ciste del pensiero), una persona
normalissima, spesso intelligente, brava, di compagnia. Se, per, vai a toccarle quel tasto, l lo disturba.

Poi, un altro sintomo tipico della schizofrenia sono le ALLUCINAZIONI. Le allucinazioni sono
percezioni di oggetti o situazioni che non esistono e che il soggetto convinto che siano reali. Possono
essere allucinazioni visive, uditive, tattili, gustative. Le allucinazioni sono le percezioni senza oggetto. Le
pi frequenti sono quelle uditive: sentono le voci. Tipiche sono le voci che commentano i suoi atti. E
come se fosse il pensiero che commenta me stesso, ma un pensiero sonorizzato, come se fosse una voce.
Sente la voce: Sto camminando, sto parlando, ecc. oppure
sono voci che criticano se stesso: Guarda che scemo che sei, guarda che non sei allaltezza ecc.
Quindi voci svalutative, voci offensive. Oppure sentono voci che colloquiano fra loro, il buono e il
cattivo, langelo e il diavolo, o delle persone che parlano con altre persone. Per il delirante le voci sono
sempre esterne e quindi non lui che se le immagina, ci sono e se ci sono qualcuno gliele manda. Allora
c qualcuno che lo perseguita con le voci: Mi mandano le voci perch ce lhanno con me, perch mi
vogliono offendere, perch mi vogliono trattare male. La persona si sente oppressa e assillata da queste
voci. Poi, ci possono essere le allucinazioni visive: uno vede il diavolo o la Madonna, ma sono pi rare.
Oppure quelle olfattive, sente gli odori. Quelle pi tipiche sono quelle uditive. E chiaro che come
counselor non potete prendere un caso di schizofrenia. Per un caso di paranoia, se vi chiede di fargli un
massaggio va bene, ma non altro. Ecco, direi che i principali quadri psicopatologici li abbiamo fatti.

D: Ma io credo che la patologia non mai cos netta dalla realt, non cos?
R: Non netta. Ad es. prendiamo il DELIRIO, si fa presto a dire il giudizio errato di realt, ma chi lo
decide che sbagliato? Daltronde, come sono nati i santi? Uno ha cominciato a dire vedi, lui mi ha fatto
il miracolo e mi ha guarito. I santi sono nati dalle convinzioni che gli altri avevano di essere stati guariti
o miracolati da qualcuno. Pu essere anche vero., per anche vero che io ho ho conosciuto lei e il suo
contatto mi ha creato un qualcosa che mi ha fatto star bene. Per, se lei devota della Chiesa cattolica
pu esser fatta santa, ma se fosse una dedita ad altri culti secondo la Chiesa cattolica non pi santa. A
questo la domanda lei che mi ha fatto guarire o sono io che grazie alla relazione con lei ho attivato un
percorso di guarigione in me?
Quindi delirio o non delirio? Questo vi dico perch dietro il delirio ci sono tante cose. E chiaro che i
deliri nella loro grossolanit sono evidenti. Uno dice: C una trama che mi vogliono ammazzare eppure
il sono il capo del mondo. Per, cosa c sotto: c il bisogno di dire che valgo qualcosa, ho il bisogno di
affermare me stesso? I deliri ci parlano, per cui forse se li ascoltiamo seriamente il delirio si destruttura.
Di fronte a un delirio ci sono due atteggiamenti sbagliati: uno quello di rinforzare il delirio dandogli
ragione. Laltro ragionamento opposto quello di dargli torto. In entrambe i casi sbagliato. Unaltra via
consiste nellaccogliere la sofferenza che sta sotto senza entrare nel merito del delirio. Il delirio la
copertura di qualcosa che sta sotto. Es.: la gente ce lha con me, vuole farmi la pelle. Certo che nelle
condizioni in cui ti trovi devi sentirti molto angosciato. Dicendogli questo non entro in merito al delirio,
non gli dico se ha ragione o torto. Per il delirio non funziona, quello un suo mondo, una sua creazione,
ma langoscia che mi trasmette quella con cui posso entrare in contatto. E lui si sente accolto nella sua
angoscia e non ha pi bisogno di usare il suo delirio per esprimerla. Cos tolgo potenza al delirio
altrimenti lo rinforzerei. Il delirio una costruzione immaginativa per dare un senso alla sofferenza che
uno sente. Ma tutti i costrutti teorici sono cos. Quando io dico esiste la meditazione, esiste la cosa che
do per scontato, sono costruzioni della mia mente. Per una verit e resta verit fintanto che
condivisa da chi partecipe di un certo modo di pensare. Oppure quella costruzione della mente se
confermata da pi persone diventa verit. Ma alla fine un delirio questo o una convinzione
culturalmente indotta? una convinzione culturalmente indotta, un costrutto culturale e quindi non un
delirio.
Importante vedere queste cose anche con un po di umorismo, non su chi ci soffre, ma su di noi. Noi ci
si casca su queste cose e non ci rendiamo conto. Quindi, importante avere sempre questa elasticit
mentale e rendersi conto che le nostre verit non sono assolute e avere maggiore comprensione e
accettazione per la verit dellaltro.



















ooooOOOOOoooo


L'ENNEAGRAMMA: RELAZIONI E DIALOGO DELLE VOCI

Prof. Enrico CHELI:
Oggi ci occuperemo di relazioni interpersonali. Useremo lEnneagramma che uno dei metodi per
comprendere le dinamiche interpersonali partendo dalla personalit. Non vorrei darvi solo questa visione
anche perch gli scopi di questa settimana quello di darvi una panoramica dei vari metodi, per cui non
si potr approfondire alcun metodo. Importante , per, che riusciamo a mettere a fuoco alcuni punti su
cui i vari metodi concordano anche se sono nati in luoghi ed epoche storiche molto diversi. Ad es.
lEnneagramma sembra che sia un metodo antichissimo, portato da Gurdijeff allinizio del 900 e che i
Sufi utilizzavano da secoli o millenni. Altri metodi sono nati nel XX sec. con lo sviluppo della
psicologia occidentale e da autori che nemmeno sapevano che esistesse lEnneagramma e che, per, sono
arrivati a conclusioni simili. Quello che vorrei fare mettere a fuoco i punti centrali e poi andare al
metodo. I punti centrali siamo noi. LEnneagramma parla di noi, parla della differenza dellessenza e
della personalit, parla di come si costruisce la personalit durante linfanzia. Ci aiuta anche a capire
come differenti personalit entrano in conflitto oppure in armonia. Un altro metodo. invece, la
psicologia analitica di Jung che partendo da altri presupposti per alcuni aspetti arriva a conclusioni simili.
Ognuno di noi durante linfanzia sviluppa delle zone dombra, o meglio, sviluppa delle zone di luce,
mentre le altre non le sviluppa. Alcune zone di noi rimangono del tutto ignote pur essendo presenti nella
ns. potenzialit: rimangono inesplorate, peggio ancora, represse.
Un altro metodo ancora il Dialogo delle voci che parte da una base indiana e poi sviluppa il discorso in
maniera molto pi dinamica e interpersonale. Secondo questo metodo ognuno di noi ha una personalit
molteplice che composta da sub-personalit. Quindi, il mito delluomo tutto dun pezzo che molti anni
fa era molto sentito in occidente, un mito del tutto privo di fondamenta. Non esiste un uomo tutto dun
pezzo e non esiste una donna tutta dun pezzo, o meglio, pu esistere in maniera innaturale se lessere
umano forzando e reprimendo certe parti di s, fingendo, ecc. pu sembrare esteriormente di essere tutto
dun pezzo. Dentro, in realt, nessuno lo : tutti noi abbiamo molte sub-personalit. Una facile confusione
legata molto al cinema di una certa divulgazione della psichiatria un po sensazionalistica - si parla di
personalit dissociata o di doppia personalit - ci fa venire in mente ad es. dr. Jekill e Mr. Hyde questi
personaggi psicopatici. Quindi, appena parliamo di una personalit multipla pensiamo ad una patologia.
In realt non cos. Di una personalit alcune sub-personalit ci sono note, altre ci sono ignote. Nel
mondo molto semplice del dott. Jekill il discorso era semplificato: una personalit era nota e laltra era la
sua ombra. In realt noi abbiamo anche dieci note e altrettante in ombra. Laspetto psicopatologico si
innesta nel momento in cui la forza della repressione talmente alta che sulle personalit represse si va a
impuntare una grandissima quantit di energia. Il dott. Jekill viveva in una societ vittoriana molto
repressiva sulla sessualit, sulla trasgressione. Di conseguenza tutte queste energie andavano a convergere
in ununica sub-personalit ed ecco che l si innescava una patologia.
Nel passato e stata molto comune la patologia degli indemoniati. La tratta anche Aldous Huxley nel suo
libro I diavoli di Loudon da cui stato fatto anche un film di Ken Russel, dove un intero convento di
suore diventa un nido di indemoniate. In realt, semplicemente la loro energia sessuale repressa e
attivata da un prete giovane di questa cittadina che fa innamorare una dietro laltra le varie suore che,
per, non possono ammettere a se stesse di essersi innamorate di un prete. Ecco che le loro forti energie
sessuali fuoriescono sottoforma di deliri da indemoniate: si buttavano per terra, si strappavano le vesti, si
denudavano, dicevano oscenit dando cos sfogo alla loro sessualit repressa. Era lunico modo in cui
potevano esprimere questa energia. Il nostro inconscio cerca delle vie duscita e siccome queste energie
sono molto potenti possono andare in due direzioni: o esprimersi o retroflettersi. Se si esprimono dipende
dal contesto sociale. Nell800 lunico modo di esprimere quel tipo di energia era appunto o svenire o il
delirio delle indemoniate. Oggi la cosa molto pi libera, anche se non del tutto.
Laltra modalit di dirigere queste energie contro noi stessi e sono alla base di tutte le malattie
psicosomatiche. Un organo viene eccessivamente caricato di energia o indebolito e si crea un corto
circuito. Pensate ad una persona identificata come un/a bravo/a ragazzo/a che ha una forte rabbia dentro
e non deve esprimerla, per cui comincer a manifestarla sottoforma di tensioni muscolari, di
digrignamento dei denti, tensioni diaframmatiche ecc. che a lungo andare potranno creare delle patologie
fisiche o psichiche, compresi gli attacchi di panico.

Un'essenza tante personalita'
Detto questo facciamo un po di ordine. Intanto fissiamo il concetto base che questo: la personalit
molteplice e dentro di noi ci sono tante potenzialit, tante energie diverse, tanti desideri diversi. Cosa
succede quando una molteplicit come questa immaginata come tanti semini diversi di una pianta.
Ognuno di noi ha un corredo di semi, dove alcuni sono uguali per tutti - tutti abbiamo la pulsione
sessuale, la sopravvivenza, la propensione al contatto con gli altri- e poi una serie di semi peculiari. C
chi ha pi movimento motorio, artistico, musicale o chi pi di cuore, emozionale ecc. Gi nei neonati
notiamo alcune differenze: chi pi estroverso, chi pi vorace, chi mangia poco, per, il grosso delle
differenze si vede man mano che crescono, perch questo pacchettino di potenzialit comincia a
scontrarsi con il terreno di coltura. Mica tutti i semi che vengono seminati germogliano. Dipende dal tipo
di terreno, da quanto vengono annaffiati e da quanto sole ricevono.
Nel mio modello il sole lamore, la luce, lamore consapevole, lacqua sono le emozioni e il terreno il
corpo. Questi sono i tre fattori che influenzano la crescita di questi semi. Questi semi sono il corredo
dellessenza, ci che ognuno di noi lessenza al momento della nascita. Le essenze non sono uguali per
tutti. I punti comuni che valgono per tutti noi sono: la voglia di sopravvivere, il bisogno di dare e
ricevere amore, il bisogno del contatto fisico, il bisogno di interazione sociale.
Lessenza comincia a confrontarsi con il terreno che la societ in cui viviamo e la cultura della nostra
famiglia: una famiglia bigotta, atea, comunista, apolitica, rigida, flessibile, impegnata verso i figli,
permissiva, che tipo di padre c, che esempi danno i genitori ecc. Tutto ci molto importante, perch
rappresenta le tre variabili menzionate prima: il calore che il sole - la famiglia sostiene i figli?
Comunicano il loro amore ai figli? Glielo fanno sentire? E quanto? Ci sono tanti figli? Perch pi figli
sono pi lamore viene ripartito: una buona regola sarebbe che ci fossero un adulto per ogni bambino e
possibilmente con genitori attenti e capaci di dimostrare amore, perch non basta pensare di amarli.
Pensate alle famiglie dove cerano 8, 10 figli con un adulto solo, la madre, che doveva dividersi.

Lamore
Quindi quello che conta lamore che veramente si riceve, non soltanto lintenzione. Certamente c
anche la qualit di questo amore, un amore di alta qualit che nutre, Molto spesso noi chiamiamo amore
ci che amore non , bens possessivit, dipendenza e altro. Il bambino ha bisogno di cure e attenzione
costanti. Si visto negli orfanotrofi dove c una differenza enorme tra bambini toccati o non toccati
dalle infermiere. Quindi, il punto di vista del bambino importante che il sole irradi parecchie ore al
giorno altrimenti il bambino non cresce. Ci sono, purtroppo famiglie ingolfatissime che non riescono
nemmeno gestire il primo figlio che gi arriva il secondo. La procreazione consapevole non soltanto
quella di decidere di avere un figlio, ma di chiedersi se il momento opportuno o se si in grado di
averlo.Quindi, il primo punto fondamentale lamore, la quantit di amore. Poi vedremo la qualit.


Il terreno e la cultura
Il secondo aspetto altrettanto fondamentale il terreno: un terreno libero o ci sono molti sassi? I sassi
sono i blocchi, i vincoli. In una famiglia che molto controllata significa che alcuni di questi semi cadono
in terreni non fertili o addirittura dove c del diserbante: sta attento, non toccarti l oppure te non fare
la femminuccia, te non fare il maschiaccio. Cos si reprimono alcune potenzialit. Altre non vengono
represse, ma semplicemente non vengono stimolate perch non riconosciute per incapacit della famiglia
stessa. Se il piccolo Mozart fosse vissuto in una famiglia rozza e ignorante non avrebbe avuto loccasione
di esprimere il suo talento.
Quindi, la cultura della famiglia fondamentale. Oggi la famiglia tendenzialmente composta dai due
genitori, mentre nel passato il sistema famigliare era molto pi complesso. Oltre la cultura della famiglia
abbiamo la scuola, dove il bambino passa molto tempo. Anche la cultura proposta a scuola fa s che
alcuni lati dellessenza si trasformi in personalit oppure no. Lo stesso i mass-media. Ormai i bambini gi
dai due anni vedono i cartoni animati che sono tuttaltro che neutri. Pensate anche a quelli pi innocui
come potrebbero essere Tom e Jerry dove la realt una lotta continua. Si mandano messaggi in cui si
interagisce combattendo. Vale la legge o del pi astuto o del pi forte. Sembrano carini, mentre sono
altamente diseducativi. Poi, se gli adulti fanno la lotta dei galli o dei cani vengono messi in galera, i
bambini invece possono guardare la lotta dei Pokemon alla televisione. E se qualcuno di loro, da adulto,
fa la lotta dei cani e dei galli non c da meravigliarsi. Vedete, ci sono varie influenze.
Infine, lacqua, le emozioni. Supponete che il nostro aspirante bambino Mozart un bel giorno trovando un
pianoforte in casa - se non c il terreno adatto lacqua del tutto inutile - comincia a strimpellare
facendo questo prova delle emozioni: sorpresa, meraviglia, entusiasmo. E come reagisce la famiglia? Lo
lascia fare? Gli dice che stonato? Dice che non suona bene? Questo il sostegno che crea certe
emozioni positive o negative associate a ci che fa il bambino. Quando il bambino fa il prepotente, quale
atteggiamento assumono i genitori? Che se gliela danno vinta, per il meccanismo del rinforzo, quel
meccanismo tender a ripetersi. Se non gliela danno vinta quel comportamento non si manifester pi,
scomparir. Da ricordare che un certo grado di comportamento aggressivo utile, ma c una differenza
importante fra aggressivit e rabbia, collera e distruttivit. Ci sono varie gradazioni. Aggressivit deriva
dal latino aggredi, aggredire, andare verso. In termini orientali potremmo chiamarla energia yang, attiva,
direzionata e se molta pu diventare aggressiva.
Quindi, una certa quantit di energia aggressiva importante per difendersi, per far valere le proprie
ragioni, un eccesso non va bene. Quello che fa la differenza il modo in cui noi sappiamo gestire questa
energia. E un modo consapevole o un modo automatico? E un modo in cui noi valutiamo se il caso
di usarla in questa situazione oppure io ho un meccanismo del tutto o niente, per cui quando si discute
e il conflitto supera una certa soglia a quel punto l mi arrabbio ed esplodo. Questo un automatismo del
tutto inconsapevole. Molte persone hanno paura dellaggressivit, specialmente molte donne salvo poi
cercarsi un partner forte, sicuro di s, anche un po prepotente. La paura ingiustificata, non lenergia
di cui dobbiamo aver paura, ma la nostra incapacit di gestirla. Purtroppo la nostra cultura, dalla famiglia
alla scuola, questa cosa non lha mai capita, per cui noi andiamo avanti per dualismo: o s o no. Senza
pensare che ogni energia un continuum tra due poli che, a seconda della situazione, pu essere o non
pu essere appropriata. Nessuna energia negativa in assoluto. Tutto ci che esiste nellessere umano ha
un qualche scopo relativamente a certe situazioni. Se mi stanno per ammazzare, la capacit di contro-
aggredire pu salvare la vita a me, ai miei figli, ad altri. Chi lha detto che una persona allevata in una
cultura quacquera o giainista, talmente distaccata dalla propria aggressivit che nel momento del bisogno
non capace di difendersi e si fa ammazzare.
Quindi, vedete che entriamo nel campo del relativismo. A seconda della cultura in cui cresciamo ecco che
certi tratti possono esprimersi, non possono esprimersi o vengono repressi. Quelli che possono esprimersi
vanno a costituire quella comunemente detta la personalit. In realt noi impariamo tante modalit
diverse. Io imparo in certe situazioni ad essere gentile ed accondiscendente, in altre invece imparo a
pestare i pugni sul tavolo, in altre ancora imparo a proteggeremi. Ognuno di noi sviluppa le sue sub-
personalit consentite, il suo mazzolino di fiori, quelli che hanno trovato terreno, luce e acqua. Poi c
lombra, secondo Jung, o s rinnegati secondo gli Stone (i creatori del Dialogo delle Voci) e s
inespressi. I s rinnegati sono quelli che sono stati repressi volutamente, mentre quelli inespressi sono
quelli che non hanno mai avuto loccasione di contattare il proprio talento, perch nella sua famiglia
quella sfera dellesistenza non esisteva.

Un modello grafico
Io ho sviluppato un mio modello grafico. Ho immaginato un uovo, un ovale diviso in tre aree: larea
superiore contiene i s non espressi, al centro quelli consapevoli, in basso i s repressi. Tutto lovale
sarebbe linsieme delle ns. potenzialit, il pacchettino di semi di cui germoglia si e no un terzo che va al
centro; quelli repressi vanno in basso, perch Freud parlava di sub-conscio al di sotto della
consapevolezza. Invece, per es. Assagioli e in parte anche Jung parlano di super-conscio, al di sopra, che,
per, anche un inconscio. Questi in basso sono connotati negativamente, sono quelle parti di noi che
non ci piacciono e di cui ci vergogniamo al punto che li abbiamo rimossi; anzi, persone che ci suscitano
una forte antipatia spesso sono portatrici di ci che in noi rimosso e represso. Quelli nellarea superiore
sono positivi (non che la famiglia dei contadini avesse qualcosa contro la musica, anzi, magari
potrebbe anche ammirare un musicista, ma lo ritiene talmente al di fuori della propria condizione sociale
da non prenderlo in considerazione). Quindi, questi s sono quelli che quando li vediamo negli altri li
ammiriamo. Tutto questo ci dice una cosa importantissima: le relazioni interpersonali da adulti sono
unoccasione per riappropriarci delle parti mancanti di noi stessi, cio i due terzi che ci siamo persi per
strada. Quando troviamo persone fortemente antipatiche, sappiate che sono un alleato prezioso, perch vi
possono mettere in contatto con uno o pi s repressi. Lo stesso quando ci innamoriamo di una persona
non solo nellamore romantico-erotico, ma anche quando ci innamoriamo di un artista, di uno scrittore.
Molto probabilmente egli esprime pi tratti che abbiamo dentro di noi che non abbiamo mai sviluppato e
ci mette in risonanza.
Spesso il nostro atteggiamento di distruggere quelli antipatici e di allontanarci da loro e con questi altri
di avvicinarci e di ammirarli, ma di pensare che loro hanno questi pregi e noi no. Cos li possiamo
ammirare tutta la vita senza crescere mai, mentre latteggiamento corretto sarebbe se io ammiro in lui/lei
questa qualit significa che da qualche parte c dentro di me. Ho voglia di andare a cercare e
svilupparla? Se unammirazione che dura nel tempo ed molto intensa un messaggio della mia
essenza o anima che mi manda a dire di sviluppare questa parte.
Nei s non-espressi spesso lautostima che ci frega, mentre nei s repressi lorgoglio. Cos come non
detto che stiamo per tutta la vita accanto ad una persona che ammiriamo, ma rimaniamo finch la
risonanza con lei ci aiuta a sviluppare le parti mancanti. E lo stesso, una persona che ci suscita forti
sentimenti negativi possiamo quantomeno usarla per capire dov il punto dolente. Forse proprio lei ci
aiuta a sviluppare una parte mancante di noi. Di solito succede che ci fa scattare un campanello dallarme
proprio chi troppo negativo, non poco. E proprio grazie al suo troppo ci accorgiamo del nostro
poco. Lerrore che fanno spesso molte persone che non vogliono diventare tanto negative come lui.
Allora, in quel caso bisogna prenderlo in dose omeopatica, p.es. sgualdrina alla 5CH oppure arrivista
al 10CH. Stimoler in voi la giusta dose di quella qualit. Dopodich lui o lei la/lo lasciate al suo
destino, per voi vi arricchite di questa qualit che importante per la vs. crescita e il vs. benessere.

Se noi adottassimo queste due regole molto semplici non ci sarebbero pi guerre, non ci sarebbe pi
bisogno di combattere: ah, ma quelli adorano il falso dio Un pochino di pluralismo nelle religioni
monoteiste non ci starebbe male, come pure un pizzichino di monoteismo nelle religioni troppo
pluraliste. Quindi, se uno imparasse dallaltro, non si farebbero pi le guerre e si starebbe tutti meglio.
Invece, c la predominanza della legge del tutto o niente. E invece ci sono le gradazioni: questo il
punto fondamentale. Per comprendere le gradazioni bisogna avere una mentalit adulta. I bambini non
capiscono le gradazioni che si imparano crescendo. Purtroppo si trova anche negli adulti la mentalit
infantile. Non riescono a comprendere questa legge fondamentale dellarmonia, dove due forze opposte
se giustamente miscelate creano in realt armonia.

Questa una delle cose che Gurdijeff port in occidente in maniera molto chiara e che la legge del tre.
Egli diceva che nel ns. mondo sono allopera tre forze che lui chiamava santa affermazione, santa
negazione e santa conciliazione. Potremmo chiamarle yin, yang e il tao. Laffermazione quella
maschile antica, la negazione lo yin e la terza forza la conciliazione come negli atomi. I neutroni sono
la conciliazione tra i protoni e gli elettroni che sono opposti e che da soli si distruggerebbero o si
allontanerebbero e proprio grazie ai neutroni riescono a convivere.

D: Tornando alluovo, autostima, orgoglio e paura che sono barriere che noi utilizziamo per dividere la
parte conscia dalla parte inconscia, non sono delle vere e proprie forze pulsionali?

R: Per dividere vengono usate altre energie che sono appunto quelle della repressione durante la crescita.
Queste tre, invece, sono le forze che ci tengono lontane una volta adulti dallinteragire in maniera
costruttiva con quelle persone che ci potrebbero far crescere. Se troviamo uno che ammiriamo andiamo
magari a fargli il portaborse, facendo cos lallievo a vita. Se il tuo maestro una persona che ammiri
cos tanto, cerca di diventare come lui, perch non sei un buon allievo se rimani a fargli il lustrascarpe a
vita e certamente un buon maestro non chiede questo al suo allievo. Se lo fa non un buon maestro, ma
uno che gli piace avere la corte, perch cos si sente importante. E lo stesso la paura o lorgoglio che ci
impedisce il confronto con il diverso da noi, quello che dispregiamo invece di studiare e capire
quellenergia. Interpretandola a modo nostro ci pu servire per crescere. In oriente c un detto che dice
pi o meno cos: Se trovi una persona che ha un potere maggiore del tuo e tu lo accetti, quel potere
diventa tuo. Quindi, per confrontarsi con un diverso ci vuole apertura, disponibilit, coraggio, e umilt,
ma non troppa. Inoltre ci vuole intraprendenza e autostima, bisogna saper osare.

LEnneagramma come tipologia di personalit
A questo punto potremmo ritornare allEnneagramma da cui siamo ripartiti. LEnneagramma una
tipologia di personalit. Anche se le persone sono una diversa dellaltra, tuttavia si riscontrano delle
somiglianze, dei tipi. LEnneagramma - ennea/nove e gramma/grafico - propone una suddivisione delle
sub-personalit in nove tipologie principali. Ognuna di queste tipologie ha unulteriore suddivisione in
sub tipologie che sono tre. Quindi, in tutto sono 27: c l tipo 1, il tipo 2 fino al 9. Poi il tipo 1 pu essere
di tre tipi: conservativo, sociale o sessuale. Idem il tipo 2. Quindi, nove tipi principali e 27 complessivi.
Adottando questa semplice griglia sono in grado di classificare tutti i tipi, naturalmente non perfettamente
(nel senso che comunque ogni tipologia sempre una griglia), ma sufficientemente da poter capirne e
prevedere il comportamento.
Ora, se io sono un tipo 2 escludo dalla manifestazione esterna tutti gli otto tipi. Il presupposto di una sana
crescita dellessere umano che sia in grado di muoversi in tutti e nove i tipi pur avendone uno come
predominante, che non sia ostacolato e che possa alloccorrenza esprimere anche le caratteristiche degli
altri otto tipi. Quanto pi una persona rigida, quanto pi tutta dun pezzo e si identifica in uno solo dei
nove enneatipi, tanto pi patologica. Sta male e fa star male tutti gli altri. La crescita avviene aprendosi
agli altri enneatipi.
LEnneagramma rappresentato graficamente in una stella a nove punte inscritta in un cerchio. I vertici,
ognuno delle nove punte, rappresentano un enneatipo. La numerazione in senso orario dove il 9 si trova
a mezzogiorno.



Secondo alcuni autori arebbero a loro volta raggruppabili in tre macroaree: i soggetti che hanno un
orientamento pi emozionale, i soggetti pi intellettuali e i soggetti pi corporei. I tipi 2, 3 e 4 sono quelli
pi emozionali, i tipi 5. 6 e 7 sono quelli pi intellettuali (pi freddi e distaccati) e i tipi 8, 9 e 1 sono
quelli pi corporei.
Cerchiamo di capire il cuore di questo modello che, secondo me, molto utile per certe cose e molto
limitato per altre. Intanto, abbiamo detto che quanto pi una persona si colloca su uno solo dei punti,
tanto pi rigido e tanto pi patologico. Una persona del genere soffre tutta una serie di situazioni. La
rigidit noi la interpretiamo come rigidit mentale, ma rigidit di personalit: pu essere rigido un
emozionale, quanto un mentale o un corporeo. E rigido perch si fissa sugli stessi schemi e non sa fare
altro. P.es. una persona che si sa solamente lamentare rigida. Non solo rigido chi freddo,
intellettuale o apparentemente emotivo.
Una volta individuato a quale enneatipo la persona appartiene, bisognerebbe poi capire quanto rigido
viceversa se nella sua vita permette anche la manifestazione di caratteristiche che appartengono agli altri.
P.es. il tipo 1 un tipo molto serio, ha valori molto fermi, conservatore ecc., per pu essere un 1
flessibile o un 1 rigido. Se un 1 flessibile si permetter intanto manifestazioni di tipo 7 (vedete sul
grafico della stella a nove punte che c una linea che collega la punta 1 con la punta 7: queste linee si
chiamano frecce ). Quindi, le frecce del punto 1 e 7 si collegano anche con il punto 4, formando un
triangolo. Nel momento in cui il n. 1 si apre un po, le direzioni in cui gli pi facile muoversi sono il 7 e
il 4. Quindi, gi da un 1 imperniato su se stesso all1 che comincia ad oscillare sul 7 e sul 4 gi
comincia il processo di crescita che, per, non basta. Prendiamo un altro esempio: l8 il capo, quello
sempre dominante, quello che in tutti i contesti deve comandare, deve essere al centro dellattenzione,
spesso piuttosto autoritario, non ammette critiche. Oppure, prendiamo una persona introversa. Intanto
lintroversione e lestroversione sono qualit, un continuum. I pi introversi dellenneagramma sono il 4
e il 5 e un po il 6 , ma in modi diversi. Il 5 un introverso sfuggente che non entra mai in relazione,
rimane piuttosto in superficie. Il 4 un introverso che manifesta, ma la sua estroversione solo per
lamentarsi. Il 7 , invece, un estroverso per eccellenza, anche un po superficiale o inconcludente. Ci
dipende se un 7 evoluto o no. Quindi, nessun enneatipo di per s migliore o peggiore degli altri. Tutto
dipende dal grado di evoluzione. Quanto pi evoluto tanto maggiore sar la presenza degli altri otto
enneatipi nella sua manifestazione esterna. Piano piano dovrebbe allargare le sue manifestazioni a tutti i
numeri del cerchio in modo da raggiungere una personalit integrata.

Voi che vi trovate qua improbabile che siate un enneatipo rigido e tutto dun pezzo, perch gi il fatto
stesso di trovarvi qua vuol dire che vi siete messi in discussione, che siete in un percorso di crescita.
Quindi, come minimo voi siete un enneatipo centrale con le due frecce che oscillano oltre le ali (le ali
sono le linee che collegano i numeri da una punta allaltra esternamente al cerchio) che sono i due numeri
limitrofi. P.es. lala del 7 l8 e il 9. Ogni enneatipo presenta qualche caratteristica dei due enneatipi
adiacenti. Allora, se noi ci mettiamo i due adiacenti e le due frecce siamo gi a cinque manifestazioni
anche se qui siamo gi un po al limite del modello. Quello che fa la differenza non solo questa
oscillazione, ma la gestione di questa oscillazione: unoscillazione consapevole o meccanica dovuta alla
situazione? Sono io che scelgo di adottare un certo stile o lo stile che adotta me, perch in questa
situazione scatta un automatismo incontrollato? Su questo il Dialogo delle Voci molto pi utile.
Lutilit dellEnneagramma, dipende da chi lo usa e come lo usa e fondamentalmente va capito. Se una
persona lavora solo sullEnneagramma - e di specialisti oggi ce n veramente pochi - la sua utilit
soltanto quella diagnostica. Se, invece, una persona che lavora ad es. da tanti anni nella psichiatria e che
ha abbinato allenneagramma come diagnosi, la gestalt come strumento di lavoro assieme alla
meditazione, allora si parla di un sistema integrato. Il counselor, invece, lo legge come diagnosi e poi a
seconda del lavoro da fare orienta la persona ad uno specialista o ad un gruppo tenendo sempre presente
che bisogna lavorare sulle cose in difetto e su quelle in eccesso limandole.

Gurdijeff : essenza e personalit
Riprendendo la terminologia che usa Gurdijeff e che in qualche modo appartiene allenneagramma
quella di essenza e di personalit. Lessenza sarebbe la ns. anima, la ns. parte spirituale prima di
rivestirsi di questo involucro che la personalit che dipende dalla famiglia, dalla cultura, dal terreno.
Naturalmente una personalit necessaria e non ne possiamo far a meno. Alcune tradizioni spirituali la
chiamano semplicemente lEgo. Bisogna uccidere lego, bisogna far a meno dellego che vuol dire che
bisogna eliminare la personalit. Secondo me, queste espressioni sono fuordevianti. Prima, non si tratta
di ammazzare nessuno, se una personalit noi ce labbiamo dobbiamo fare i conti per tutta la vita. Ci che
possiamo fare renderla pi fluida, pi integrata e pi ampia e semmai ampliare lego e non ucciderlo.
Secondo, per uccidere qualcosa bisogna averlo. La maggior parte delle persone non hanno lego, ma
hanno dei pezzettini di ego molto resistenti. Quindi, prima di uccidere lego bisogna averlo: prima di
poter fare a meno della personalit bisogna avere una personalit abbastanza forte, sicura e salda da
permetterci anche latto di coraggio di metterci a confronto. Se io so di avere una personalit solida,
salda, che mi protegge, posso anche avere il coraggio di farne a meno. Se, per, sono talmente insicuro e
talmente poco protetto la personalit come una corazza che ci protegge dall esterno, dagli altri e dai ns.
stessi comportamenti. Non solo la corazza ci difende, ma ci impedisce anche nei ns. movimenti. Ci ci
fa fare un giro pi largo. Infatti, proprio quello che noi facciamo comunemente quando ci rapportiamo
agli altri, un giro largo. Ad.es. invece di dire: Io vorrei passare un po di tempo con te, perch mi sei
simpatica e perch ci sto bene, perch mi vergogno a dirlo, allora comincio fare dei giri allargati.
Gurdijeff lo chiamava cercare mezzogiorno alle tre. Facendo giri larghi i miei messaggi non sono
diretti e laltro, a sua volta, li riceve sulla propria corazza che li filtra. Ecco che la comunicazione si
altera a tal punto da creare una commedia degli equivoci. Le ns. relazioni sono tutte una commedia degli
equivoci e solo rarissimamente noi ci esprimiamo in maniera diretta.
Vi faccio un esempio. Prendiamo lenneatipo 2 che ha come caratteristica principale quella di essere
molto generoso, di donare. In realt un meccanismo attraverso il quale il tipo 2 cerca di ricevere.
Lenneatipo 2 come tutti ha bisogno di amore: lo vuole dare e lo vuole anche ricevere. Nel darlo non ha
problemi, ma per riceverlo come fa a chiederlo? Ognuno dei nove enneatipi ha sviluppato una sua
strategia per cercare mezzogiorno alle tre. Lenneatipo 2 ha sviluppato questa strategia: Io voglio
amore da te, cosa faccio? Ti do per primo il mio amore sperando che cos tu contraccambi. Di solito
lenneatipo 2 si trova dei partner a cui d e loro sono felicissimi di tutto questo amore che gli arriva e non
pensano minimamente a restituirglielo, perch la loro strategia prevede unaltra strada. Se questa persona
chiedesse esplicitamente voglio il tuo amore, laltro risponderebbe s, posso o te lo voglio dare
oppure no, non te lo voglio dare. Facendo, invece, il giro largo non si sa. Pu soltanto fare delle
supposizioni interpretando secondo il proprio modo di vedere. Magari pensa secondo un meccanismo del
tutto mi dovuto che il modo attraverso il quale uno si difende dalla carenza damore. Si crea una
relazione rigida dove uno sempre d e laltro sempre riceve. A lungo andare quello che d si stufa e allora
o d ancora di pi pensando di non dare abbastanza, oppure se ne va. Chi riceve a sua volta poi vorrebbe
dare, ma in realt non riesce dare, perch con uno che cos esageratamente generoso non riesce ad
inserirsi. Alla fine sono entrambi scontenti.
Ora non voglio entrare nelle dinamiche dei vari tipi. Desideravo solo farvi un esempio di come ognuno di
noi in funzione della personalit che ha distorce sia i messaggi in entrata sia i messaggi in uscita. Come
mai avviene questo? Fondamentalmente per due motivi: primo, perch da bambini non abbiamo ricevuto
abbastanza amore e, secondo, perch al posto dellamore abbiamo ricevuto molta disapprovazione.
Questo un po il peccato originale: tutti noi nasciamo in un contesto deprivato damore, perch i nostri
genitori non sanno amare, perch a loro volta non sono stati amati. E una catena che si perde nella notte
dei tempi. Pensate che ancora oggi, nella nostra civilt il primo momento in cui i nostri genitori
cominciano ad esprimere un po damore verso i propri figli. Fino a cinquantanni fa non cera spazio per
lamore, non era previsto dalla cultura, perch cera solo leducazione repressiva, severa, autoritaria.
Diciamo che un percorso storico che cominciato a partire dal 700 in avanti, per se ne cominciano a
vedere i frutti dagli anni 50, 60 in poi. Lo spartiacque , secondo me, tra la fine della seconda guerra
mondiale e i primi anni 50 e non ancora uguale per tutti a seconda delle zone geografiche: il sud Italia e
alcune campagne. Se noi prendiamo mille persone nate negli anni 40 e mille persone nate negli anni 50
c un abisso non di cinque anni, ma di cinquecento.
E poi c un altro problema. Con la controcultura degli anni 60 sono stati scardinati i modelli autoritari
sia a scuola sia in famiglia. In effetti, il modello autoritario non funzionava, ma non stato sostituito da
un modello equilibrato. Siamo andati alla famosa legge del o nero o bianco, dallautoritarismo al
permissivismo che altrettanto nocivo, perch i bambini hanno bisogno di una guida che non sia n rigida
e autoritaria e nemmeno che non sia una guida. Il permissivismo, in realt una non-guida: quando il
genitore permette al figlio di fare qualsiasi cosa, non lo indirizza. Questo manda i giovani allo sbando. Il
bambino si sente non amato sia con genitori severi sia con genitori permissivi. E chiaro che il figlio di
genitori autoritari ha un certo tipo di comportamento, il figlio di genitori permissivi ne ha uno
apparentemente opposto: piccoli tiranni, piuttosto superficiali che in realt sono meccanismi protettivi
che li proteggono da questa mancanza damore. La risposta sempre nel mezzo. Quindi, si deve trovare
un punto dincontro fra autorit e permissivit. Il punto dincontro ce lo da la terza forza. Vi ricordate le
tre forze di Gourjeff: positiva, negativa e neutra? Che quella che nella Voice Dialogue si chiama ego
consapevole, cio la capacit di scegliere consapevolmente valutando la situazione. Lego consapevole
in grado di comprendere la situazione in cui si trova, la persona o le persone con cui in relazione per poi
scegliere la modalit migliore tra quelle possedute. Non che lego consapevole infallibile, per
sceglie.

Quando noi diciamo che la prerogativa umana libera, ci dimentichiamo che la maggior parte delle
persone non ha questa capacit. Il libero arbitrio non un qualcosa che noi abbiamo per nascita,
qualcosa che noi dobbiamo sviluppare. Il libero arbitrio si sviluppa con la consapevolezza. Se io non sono
consapevole non sono libero di scegliere. Pensate che ci sia libero arbitrio nelle democrazie attuali dove
c gente che vota senza minimamente valutare e senza sapere chi vota e cosa fa? Questa non
assolutamente libert. E una maschera della libert. Quando la persona sa di avere tre possibilit,
conosce le conseguenze di ognuna e ne sceglie una, allora s che sceglie liberamente. Tuttal pi potrebbe
sbagliare, per se ha sbagliato in maniera consapevole torna indietro e sceglier una delle altre due. Se,
invece, si muove per automatismi continuer sempre a sbagliare, perch la persona meccanica siccome
non sceglie consapevolmente cos come non valuta la situazione prima di agire, non la valuta nemmeno
dopo aver agito.

Quindi, una persona consapevole valuta tutte le possibilit per poi sceglierne una; la persona
inconsapevole ha semplicemente una sola risposta ed sempre quella. Due persone sposate devono fare
cos, non possono fare cos oppure Un bravo studente non deve comportarsi cos, un bravo figlio
deve agire cos. Questo linsegnamento alla meccanicit. Se noi da bambini non veniamo allenati alla
consapevolezza e, quindi, esercitare la capacit di scelta, poi da adulti saremo degli automi.
Apparentemente sembriamo liberi, ma non cos. Di solito una persona di ampia cultura un po pi
elastica di una persona di bassa cultura. Per, non lunica variabile in gioco.

Il nucleo base: essere riconosciuti per quello che siamo
Allora, ritorniamo al nostro nucleo base, cio il nostro bisogno di essere amati e di essere riconosciuti per
quello che siamo. Da bambini nasciamo con una certa essenza, con questo pacchettino di semi, e noi
vorremmo che questa essenza fosse riconosciuta. Invece abbiamo visto che la famiglia ne riconosce solo
una parte, laltra parte non la riconosce proprio e una terza parte la disprezza e la reprime. Questa gi
una ferita profonda ed questa ferita che ci porta, secondo gli Stone del Voice Dialogue, a creare la
personalit. Cio, per strutturare la personalit in due blocchi: i s ammissibili che vengono chiamati i
s primari e i s rinnegati o sconosciuti, quelli che vengono accantonati o in soffitta o in cantina. Lo
facciamo per proteggerci, perch a nessuno piace sentire la disapprovazione, tanto pi dei genitori. Il
bambino che fa una cosa e vede la faccia scura del genitore o addirittura sente il rimprovero verbale,
automaticamente il comportamento vien caricato di un valore negativo. Se, poi, questo rimprovero -
talvolta basta solamente la reazione - si ripete, il bambino rinforzo lidea che non il caso di comportarsi
in quel dato modo.

Quindi, il primo s che noi sviluppiamo si chiama protettore, controllore. Sono proprio le prime
ferite che noi riceviamo che ci spingono a sviluppare una sub-personalit che ci protegge da ulteriori
ferite. Come fa proteggerci? Evitando quei comportamenti che vengono sanzionati dalla famiglia, dalla
scuola, ecc. e, invece, rinforzando quelli che vengono premiati. Siccome in alcune famiglie vengono
premiati certi comportamenti e in altre famiglie vengono premiati altri, ecco che noi siamo diversi.
Alcune famiglie sono severe, alcune sono permissive. Magari sono severe, ma disordinate, per cui il
disordine in casa loro non una cosa negativa. Nellaltra famiglia permissiva, invece, si pu far tutto ma
non il disordine. Cos si innestano aspetti su aspetti che danno un mix di tipologie. E cos gi a due anni
di et si forma il controllore/protettore che comincia a dire questo s e questo no e comincia a formare
la distinzione fra personalit permessa e personalit depressa. Nel corso degli anni questo protettore
former la sua personalit. Cos, nel corso degli anni noi ci costruiamo la nostra personalit in funzione
dellambiente in cui noi vivevamo. Nessuno di noi stupido, ognuno di noi anche da piccolo ha molto
ben presente il concetto di rinforzo e punizione. Se io metto in atto un certo comportamento, ricevo un
premio o una punizione? Funziona o non funziona per avere pi amore e pi considerazione? Funziona,
bene. Il guaio che quando io ho strutturato una certa personalit che funziona nella mia famiglia, non
detto che funziona altrettanto in altri contesti.

Quindi, magari poi mi metto insieme a una donna che viene da un altro contesto e tutte le mie strategie
che funzionavano nella mia famiglia saltano. Oppure mi trovo in un ambiente di lavoro con colleghi con i
quali quel tipo di strategia non funziona e questo mi mette in crisi, mi mette in discussione, per cui o do
la colpa a loro o rivedo le mie strategie. Mi accorgo allora che quelle strategie vanno bene solamente in
certe situazioni e in altre no. Comunque bene che noi troviamo degli atriti, perch se dopo esser
cresciuti ci trovassimo un compagno/a pi o meno identici a ns. padre o ns. madre, una situazione di
lavoro pi o meno identica alla famiglia o alla scuola, noi saremmo anche sereni, per, non arriveremmo
veramente al nucleo di ci che siamo. Avremmo una situazione priva di grossi conflitti, ma anche priva
di grosse soddisfazioni.

E qui ci mette lo zampino, specialmente nelle relazioni di coppia, quella forza che linnamoramento.
Linnamoramento quella forza che ci fa sentire attrazione per il simile/diverso da noi, perch solo simile
diventa nostro amico, ma mai ns. amante. Una persona troppo simile pu essere ns, amico/a, ma non
sprigioner mai quella forza erotica che sprigiona il simile/diverso. Il tutto diverso , invece, talmente
lontano che lo sfuggiamo. E quello che sembra simile in realt alcuni aspetti ce li ha molto diversi da noi
e che spesso sono quei s rinnegati che noi ci portiamo dentro oppure quei s che noi ammiriamo.

Io ho una mia teoria sullinnamoramento e cio che la natura ci fa innamorare di quelle persone che in
qualche modo ci possono permettere di entrare in contatto con le energie represse di noi stessi. E siccome
questo contatto doloroso, solo se compensato da una forte attrazione noi rimaniamo in contatto con
una persona del genere. Se no, se non ci fosse quellattrazione che noi chiamiamo innamoramento dopo
pochissimo tempo ci divideremmo. Quindi, il dolore e il confronto con la diversit in parte compensato
dallattrazione, dalla sessualit, dal piacere di stare insieme. E s doloroso, per ha anche dei ritorni.
Quando il dolore troppo, la relazione si rompe. Alle volte quando il dolore troppo pu far soffrire
anche dopo la rottura della relazione.
Ognuno deve saper scegliersi la propria dose di sopportazione. La relazione che non porta dolore non
porta nemmeno crescita e nemmeno molto piacere. Tutti noi sappiamo, per le nostre esperienze amorose
passate, che una storia intensa, dai sapori forti inevitabilmente porta anche dolore. Sul quanto, io ci sto
ancora lavorando, nel senso che un gioco di dosi. Come il piccante: se troppo poco non si sente, se
troppo brucia. Ci vuole la dose giusta.
Non va bene n la storia straziante, quella passionale di grandi travolgimenti, ma anche di dolore
insostenibile, e non va nemmeno bene la storia tutta tranquilla, tutta armoniosa della coppia felice che non
litiga mai. Quella una coppia di poca crescita e di poco piacere. Non va bene dal punto di vista
evolutivo. Siccome noi siamo comunque parte di un processo che va al di l di noi, un processo di
evoluzione, che noi lo vogliamo o non lo vogliamo, abbiamo questa spinta allevoluzione. Entro certi
limiti la possiamo anche decidere noi, entro altri limiti invece no. Se la ostacoliamo del tutto, moriamo.
Ci sono persone che sembrano vive, ma sono morte, anzi, direi la maggior parte, anche se oggi un po
meno, perch almeno in occidente c una grande apertura emozionale e relazionale. In modi diversi
molte persone sono in contatto con queste energia di crescita e di cambiamento, ma sono sempre pochi
coloro che la cercano veramente attivamente. La maggior parte la subisce, perch lideale avere
unesistenza tranquilla e felice. Tranquillit e felicit non necessariamente vanno daccordo. Realizzante,
ma non conflittuale: come fai a realizzarti se non affronti i conflitti? Il fatto che non siamo realizzati
dipende proprio dal fatto che noi abbiamo delle forze in conflitto dentro di noi, ma abbiamo risolto
questo conflitto mettendone una parte in cantina permettendoci di vivere solo laltra parte. In realt tutte
le ns, forze, tutte le ns, energie, le ns. qualit sono dei conflitti dove c un polo positivo e un polo
negativo. Il disordine non ha senso senza lordine, la promiscuit non ha senso senza la fedelt, il piacere
non ha senso senza il dolore. Tutte queste cose sono in realt dei continuum tra due polarit. Il sano nel
mezzo, dove sei in equilibrio fra gli opposti e questo equilibrio non si raggiunge una volta per tutti. E un
equilibrio dinamico che noi dobbiamo mantenere ogni volta in ogni situazione, in ogni momento della ns.
vita, perch domani non sar uguale ad oggi. Lesistenza ci metter di fronte a situazioni sempre diverse,
perch noi siaomo diversi e quindi dobbiamo adattarci continuamente. Non bisogna fermarsi mai. Questo
il comportamento della persona sana.

La persona non sana si fissa: si fissa sui momenti belli e su quelli brutti. La nevrosi dipende dallessersi
fissati su momenti brutti: pu essere un trauma, come riteneva Freud, o pu essere un periodo della vita,
come ritiene invece la psicoterapia pi moderna. Ma vuoi rimanere incollata a quella sofferenza oppure
cerchi di sbloccarti? Vuoi rimanere fissato su quel momento brutto o bello? In ogni caso non vivi il
presente, anzi, lo vivi male perch ricrei il ricordo del momento brutto del passato. Devi comprendere
semplicemente che tu sei il frutto di tutto il dolore e di tutto il piacere che hai provato e tutte due ti
hanno aiutato ad essere quello che sei e tutte due sono necessari.

A questo proposito il Voice Dialogue veramente magistrale. E una teoria psicologica che pi si
avvicina a questo ideale di armonia e di equilibrio. Intanto non esiste un polo solo, ma esiste anche il polo
opposto. A me piace molto il mio compagno per la sua forza maschile, la sua virilit, per mi fa paura la
sua aggressivit, la sua immodestia, la sua presunzione. Questa persona sta dicendo che di questa
polarit unica apprezza solo una parte. Queste forze vanno insieme. Non possibile avere una persona
che sia forte e sicura di s, ma che non abbia al contempo anche unagressivit. Non sta nella natura delle
cose. Allora, nel momento in cui questa persona comprende che questi due gruppi di qualit stanno
insieme inscindibilmente, allora comincia a sviluppare un diverso atteggiamento. Comincia a capire che
il problema suo, che dentro di s ha spezzato in qualche momento della sua infanzia questo continuum,
una parte lha repressa e una parte lha accettata. Ecco che noi dobbiamo reintegrare la dualit. Integrarla
vuol dire p.es. unire il maschile e il femminile che sono due macro-categorie. Se comprendiamo che non
esiste luna senza laltra e la integriamo dentro di noi non esiste il coraggio senza la paura. Entrare in
questa dinamica vuol dire piano piano riabilitare quelle parti di noi che abbiamo tagliato via. Vedendole
negli altri ci pi facile. Per fare questo lavoro occorre un ego consapevole. Per arrivare allego
consapevole occorre la visione lucida, cio il testimone.

Voi avete esperienza di meditazione e sapete che una metodologia attraverso la quale si impara allenare
la consapevolezza. Prima di tutto la consapevolezza di s, il che vuol dire stare in silenzio ad occhi chiusi
e sentire il respiro - meditazione Vipassana -. E un esercizio in cui io alleno la mia capacit di essere
consapevole, cio presto attenzione alle prestazioni fisiche che il respiro produce in me. E molto
semplice. Ora state tutti seduti, ma nessuno di voi ha consapevolezza dellesser seduto. Ora s: ora avete
consapevolezza dei vostri piedi perch ci pensate. Fino al momento in cui io ve lho detto no. Ovviamente
non si pu essere sempre consapevoli su tutto. In questo momento la vostra attenzione focalizzata sulle
mie parole, per cui il 90% sul sistema uditivo, il 10% sul sistema visivo e tutto il resto fuori. La
meditazione ci insegna ad allenare la consapevolezza a dirigerla intenzionalmente prima sulle sensazioni
corporee, poi su quelle emozionali, e poi, su quelle ancora pi difficili, quelle energetiche o sottili, e poi
su quelle interpersonali.
Di solito la meditazione orientale si ferma allindividuo, le relazioni non vengono considerate. Quindi,
anche la spiritualit orientale ha dei grossi limiti, perch noi viviamo in un mondo di relazioni. Non posso
essere consapevole della relazione se non sono consapevole di me. Parto da me. Una volta che sono
diventato consapevole delle mie sensazioni, delle mie emozioni, dei miei comportamenti sono
consapevole che il modo con cui li utilizzo, laltro ha una reazione diversa. Ripeto, intanto devo essere
consapevole di me, perch altrimenti non mi rendo conto ad es. di come lho detto o se avevo uno
sguardo severo. Tanto meno posso rendermi conto del collegamento fra il tono della mia voce e la sua
reazione.
In che stato danimo sono: sereno o arrabbiato? Se sono arrabbiato, probabilmente nel dirti una cosa, ti ho
buttato involontariamente un po di rabbia. Se sono consapevole me ne accorgo e ti chiedo scusa; se sono
ancora pi consapevole ce la faccio addirittura a non buttartela addosso. Se non sono consapevole di me,
non posso essere consapevole della relazione. La relazione gi un passo avanti. Io ho conosciuto tanta
gente che fa meditazione da 20, 30 anni e nella relazione sono degli analfabeti totali, perch si sono chiusi
in se stessi. La meditazione diventata un bozzolo, un guscio protettivo, una concezione delle spiritualit
in cui il rapporto fra me e dio, degli altri chi se ne frega. Non cos.

Quindi, una volta che ho sviluppato una buona consapevolezza di me( corpo, mente, emozioni) a quel
punto mi metto in relazione e l arriva una nuova forma di consapevolezza, la consapevolezza dellaltro.
Io devo osservare laltro. gli occhi, devo ascoltarlo, devo sentirlo emozionalmente. P.es. mentre parlo con
te capto per empatia la tua difesa attraverso un segnale che mi viene allo stomaco. Ti guardo negli occhi e
vedo che hai cambiato espressione. Ho detto qualcosa che ti ha ferito? E l si affronta la situazione.

Ci sono corsi sulla comunicazione interpersonale che sono del tutto inefficaci, perch partono solo dalla
consapevolezza dellaltro senza pensare che se non hai prima sviluppato una consapevolezza di te non ti
serve a nulla la consapevolezza dellaltro. Tutto viene filtrato dalla tua interpretazione. Quindi, anche qui
il giusto nel mezzo: n troppo sullaltro come in occidente, perch da noi siamo molto nel sociale. N
troppo su di me come in oriente. Vedete quanto si parla di pace. E inutile parlare tanto di pace se prima
non la crei in te stesso, com anche vero che se fai come in oriente e ti dedichi solo a te stesso senza
curarti dellesterno, siamo punto e a capo anche l. Infatti, non c pace neanche l. Ci vogliono entrambi
i poli: io e laltro. La meditazione mi aiuta ad entrare in contatto con me stesso e poi entro in relazione. Se
mi metto in un monastero in cima ad una montagna facile, ma non serve a nulla. Certamente lass
nessuno verr a rompermi le scatole, non avr conflitti, sar sereno e in armonia ma solo.

La solitudine non dipende dallessere soli, ma linterpretazione che tu dai alla solitudine. Ci sono dei
momenti in cui io sto veramente bene da solo, me li cerco; ci sono dei momenti, invece, che sono solo e
vorrei essere in compagnia e ciononostante riesco ad adattarmici; ci sono altri momenti ancora che vorrei
essere in compagnia, sono solo, e non accetto il fatto di esser solo. Questa la solitudine.

Diciamo che nessuno di noi fatto per essere solo. Il dolore prodotto dalla solitudine positivo, perch ci
segnala che dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra vita. Poi, ci sono quelle persone che si sentono
costantemente sole anche in presenza di altri e questo patologico. Vuol dire che hanno eretto dei muri,
per cui anche in mezzo alla gente si sentono soli. E ci non solo per poco tempo, ma questa sensazione li
accompagna per tutta la vita. Allora, la meditazione ci aiuta a stare bene in compagnia di noi stessi. E
importante stare soli. E importante prendersi dei momenti sia nellarco della giornata che nellarco
dellanno in cui stiamo con noi stessi, il che non stare soli.

Le persone che vanno per scelta in un monastero, piuttosto che star male in relazione preferiscono star
male da soli. Quindi, non sono loro soffrire di solitudine. Se mai soffrono di troppe persone. Soffre di
solitudine la persona troppo socievole che non riesce relazionarsi, che si creata dei muri.

Allora, dicevo, bisogna sviluppare la capacit di essere testimoni che nel Voice Dialogue si chiama
Visione lucida. Qui la consapevolezza nella meditazione e poi la consapevolezza nella relazione.
Quanto pi io esercito questa capacit, tanto pi il mio ego si forma e si struttura. Bisogna distinguere
bene fra consapevolezza e lego consapevole. La consapevolezza la qualit in gioco, lego consapevole
il modo in cui questa energia si cristallizza e diventa stabile. Allinizio una persona che fa meditazione
pu anche sperimentare gli sprazzi di consapevolezza, ma non ha ancora un ego consapevole. Poi, piano
piano questi sprazzi aumentano e man mano che sviluppa questa energia, si cristallizza e diventa stabile.
Questa persona sempre meno in balia degli eventi esterni ed sempre pi in grado di scegliere. E lego
consapevole che sceglie.

Consapevolezza, Ego Consapevole e Visione Lucida
Quello che normalmente si chiama consapevolezza gli Stone la chiamano Visione lucida, per un
momento di consapevolezza che tutti possiamo avere. Quando questi momenti invece di essere uno, due e
diventano ore o giorni, quando nella tua vita tu sei sempre pi consapevole e scegli, questa energia sottile
e impalpabile in qualche modo si solidifica. Loro lhanno chiamata lego consapevole. Potremmo
definirla consapevolezza cristallizzata/stabile per distinguerla dalla consapevolezza episodica. Non
mentale, ma una struttura dellessere. Lego consapevole deve essere consapevole dei processi mentali,
dei processi emozionali e dei processi corporei. Gurdjieff lo chiamava il centro di gravit permanente.
Quanto pi ce lhai, tanto pi scegli e sbagli, per sbagli in modo da poterti correggere, perch sai che
percorso hai fatto per scegliere. Devi rivedere la valutazione e cambiare strada. Questo il motivo per
cui anche i grandi maestri sbagliano.

Vi siete mai chiesti come mai Osho o Gurdjieff hanno sbagliato n pi n meno degli altri? Solo che il
maestro illuminato non ripete due volte lo stesso errore. Sbagliano anche di meno, perch comunque
fanno una valutazione. Un maestro illuminato non onnisciente anche alcuni libri di paccottiglia New
Age o di paccottiglia sia di mistica orientale che occidentale ci fanno vedere questi esseri onnipotenti che
guariscono qualsiasi malattia. Come mai, poi, anche i maestri illuminati muoiono p.es. di tumore? Non
sono supermen. Sono persone che hanno raggiunto il centro di gravit, lequilibrio, la consapevolezza. E
sono in grado di agire nel modo miglioe allinterno dei limiti della sofferenza con un margine di errori.
Quindi, la mia personale opinione che questa grande consapevolezza non si estrinseca in poteri
soprannaturali, ma in una vera libert di essere padroni di se stessi, di soddisfare i propri veri bisogni, di
essere consapevoli delle relazioni con gli altri e vederli come specchio di s. Quando c questo centro di
gravit, automaticamente un ego consapevole tiene molto ben presente che tutti e tre i centri entrano in
risonanza armonica. Non c pi conflitto distruttivo, ma solo costruttivo nel gioco delle polarit. A quel
punto siamo in uno stato di beatitudine, di felicit. Alle volte questo stato si raggiunge in pochi attimi
durante una meditazione, in cui i tre centri sono allineati; altre volte, invece, un attimo diventa unora o
un giorno o addirittura stabile. Si parte, per, da piccoli momenti dove i ns. tre centri risuonano
armonicamente.

Ampliare la nostra personalit
Il percorso di crescita va nellampliare progressivamente la nostra personalit e renderla pi fluida.
NellEnneagramma, p.es, si passa da un enneatipo a pi enneatipi, nel Voice dialogue nel passare da una
famiglia interiore ristretta ad una famiglia allargata. Se io fino ad oggi permettevo solo a sei delle mie
sub-personalit a manifestarsi, piano piano ne integro 7. 9, 12. La nostra essenza molto pi colorata di
quanto noi immaginiamo, perch condizionati dallesterno.
Bisogna scoprire quali sono le nostre vere caratteristiche: non quelle che crediamo di essere, ma quelle
che realmente sono. E un percorso lungo e infinito, per quanto allinizio in un anno si fa una crescita
enorme, il secondo un po meno e dopo ventanni per trovare quel pezzettino ci vuole chiss quanto.

Quando si fa questo percorso o quando si facilita unaltra persona a farlo, importante non creare confitti
tra la vecchia personalit e la nuova, ma, anzi, creare alleanze. Quello che uno gi non va buttato via,
ma va cercata una sintesi andando dalle qualit che gi si possiedono verso quelle che non si possiedono
ancora. Nel Voice Dialogue si inizia la seduta alleandosi con i s-primari, quelli gi ben consolidati
riconoscendone il rapporto, perch quello che noi siamo oggi anche se non ci piace (personalit rigida o
diffidente o protetta) la parte di noi che nel passato ci ha salvato la pelle. Quello che noi siamo oggi
stato un modo di adattarci a quello che stato un ambiente privo damore, di attenzione, di
consapevolezza. Ognuno di noi ha fatto del suo meglio e per quanto abbia fatto, per quanto imperfetto ha
avuto comunque una sua precisa utilit. Quindi, bisogna onorare ci che siamo e nello stesso tempo
anche NON rimanere l. Molte persone hanno pi facilit andare da un estremo allaltro. Andare
allestremo opposto limitante: ti risolve certi problemi e te ne crea nuovi. E un po come i farmaci
allopatici: hai il mal di schiena, prendi il Voltaren, ti passa il mal di schiena e ti viene il mal di pancia.
Prendi un altro medicinale, ti passa il mal di pancia e ti viene il mal di testa. Fino a che si lavora per
estremi inevitabilmente un estremo comporta il suo contrario.

Allora, o lavori sullarmonia - p.es. perch le medicine omeopatiche hanno molto meno effetti collaterali
se non addirittura nessuno. La medicina omeopatica non introduce un estremo, ma semplicemente stimola
lorganismo a reagire da solo. Siccome lorganismo lo sa e se tu lo fai agire, lui automaticamente va verso
lequilibrio. Se, invece, introduci tu dei fattori esterni, automaticamente lo squilibri.

Nella medicina di urgenza la chirurgia occidentali e alcuni farmaci sono sicuramente da preferirsi. Non
vorrei trovarmi in una situazione di urgenza con un medico tibetano, ma preferibilmente con un medico
della rianimazione, anche intubato e con defibrillatori, ecc. che mi salvano la vita. Cos come con
uninfezione fortissima mi possono salvare gli antibiotici. Per, in tutti quei casi dove la malattia non
cos aggressiva e con rapido decorso funzionano molto meglio le medicine olistiche, proprio perch si
affidano al corpo. Il corpo programmato per ritrovare larmonia. Se lo stimoli a reagire, poi, lui va da
solo.

Quindi, per ribadire il concetto, quando vi trovate di fronte una persona che vi chiede aiuto e che presenta
una problematica in cui alcuni suoi lati sono evidentemente in eccesso, non vanno disconfermati.
Dobbiamo evitare di creare come dei gruppi di potere denigrando una sua parte e accettando unaltra.
Bisogna, invece, portarla verso una sintesi costruttiva, dove lei possa riconoscere lutilit anche della
parte rifiutata che nel passato lha aiutata molto, ma oggi non pi. Anzi, oggi dovrebbe allentarla un
po e, invece, dare forza a questaltra parte. La differenza molto sottile. In questo secondo caso io non
ho disconfermato questa parte. Ho detto che non serve in questa situazione, ma ne confermo la dignit e
limportanza. Siccome queste sub-personalit sono delle vere e proprie persone, non posso dire da un
momento allaltro ad una di queste prendi la porta e vattene. Questa diventa una nemica e far di tutto
per sobillare e creare problemi. Se, invece, le dico guarda, in questa situazione di oggi il tuo apporto non
indicato, per ti ringrazio molto per tutto quello che hai fatto fino ad oggi e per tutto quello che farai
ancora, perch mi servirai. Oggi no, oggi deve entrare in gioco questaltra persona, questaltra sub-
personalit, perch pi adatta a questa situazione. Allora questo non unestromissione, non crea un
conflitto.
Ripeto, la vecchia personalit non va mai persa. Non che la nuova personalit ad un certo punto cresce e
va sostituire la vecchia. La nuova personalit la somma della vecchia pi un aspetto nuovo, poi pi due
aspetti nuovi, e poi pi tre aspetti nuovi e cos via. Immaginate che vi sia un gruppo di tre persone: le
decisioni dobbiamo prenderle in tre. Poi, viene un quarto e le decisioni dobbiamo prenderle in quattro. E
poi in sei, e poi in dieci. Automaticamente il potere dei primi tre si ridimensiona, perch uno su tre conta
molto, ma uno su dieci conta meno. Quindi, non c bisogno di defenestrarlo, ma, anzi, facendolo molto
pericoloso.

La fragilit pu essere gestita in vari modi: o facendo il cambiamento drastico. Es. con la rivoluzione,
fuori i tre vecchi, dentro i tre nuovi. Poi si scopre - vedi in Russia - che i nuovi rappresentanti del popolo
diventano come o peggio dei vecchi. Qualunque posizione assoluta di per s rigida, negativa. Dobbiamo
affiancarla. La personalit si espande, cambia nella sua globalit, ma certi aspetti rimangono sempre
quelli. Ogni sub-personalit rimane quella che , sta allego consapevole il giusto dosaggio della gestione
delle vecchie e nuove sub-personalit, purch faccia stare la totalit, cio lindividuo, meglio. Se, invece,
sostituiamo i vecchi bisogni con dei nuovi bisogni, per quei vecchi non li soddisfiamo pi, piano piano
ricreiamo il malcontento. Possiamo andare avanti un anno, forse due, per alla fine il malcontento esce
nuovamente. Noi siamo globali, dobbiamo imparare a rispettare tutti i nostri bisogni e a trovare
lequilibrio fra tutti, il che non una cosa facile. Primo, dobbiamo rispettare le tre dimensioni: corpo,
emozioni, mente. Ad es. se uno fa un lavoro intellettuale bisogna bilanciare con lattivit fisica. Se uno
molto emozionale, molto viscerale, bisogna bilanciare con uno stacco mentale e un po di attivit di sfogo
corporea. Gi questo un avvicinarsi molto grossolano. Poi bisogna andare pi nei dettagli. Allinizio di
un percorso se viene una persona che non ha mai fatto nulla gi dirgli di fare tre volte alla settimana una
passeggiata gli pu cambiare la vita. Poi bisogna andare su aspetti pi sottili.

oooOOOooo

Una delle cose base che troverete nel libro Relazioni in armonia il metodo dellassertivit.
Lassertivit una comunicazione che non n aggressiva n passiva. Agressiva vuol dire contesto
tutto, passiva mi sta tutto bene, assertiva una via di mezzo. Se c qualcosa di te che non mi piace
te lo dico in un modo non aggressivo: Quel tuo comportamento di ieri sera mi ha fatto male.
Questo fondamentale per avere buone relazioni. Si pu uscire dalla regola del tutto o niente. Ci sono
alcuni aspetti che vanno individuati e comunicati allaltro. (pratica)















ooooOOOoooo





L'ANALISI OLISTICA DEI SOGNI

Il lavoro sui sogni un lavoro tipico del processo di crescita personale che inquadra i sogni in un modo
molto differente da quello ordinario. Normalmente oggi come oggi ogni scuola analizza i sogni secondo
una propria modalit: se lo psicologo junghiano analizza i sogni in modo junghiano, se freudiano
analizza i sogni in modo freudiano e cos la scuola tibetana o la scuola americana, ecc. Alla fine c un
gran caos di informazioni che non trovano molta coerenza tra loro.
L'analisi olistica dei sogni una pratica complessa, che si espande a differenti scuole, orientata a
risvegliare la coscienza centrale della persona attraverso la consapevolezza dei suoi condizionamenti,
desideri, caratteristiche e limitazioni. Partiamo nella nostra dalla considerazione scientifica pi riduttiva
che i sogni essenzialmente sono delle rivisitazioni neurofisiologiche dei vissuti della giornata e quindi
delle rielaborazioni di emozioni non completamente elaborate, di paure non risolte o di pensieri e progetti
non terminati che riecheggiano nella nostra mente e che di notte trovano nel sogno una loro una possibile
espressione.
A questa considerazione di base aggiungiamo tutta la componente psicologica pi analitica e simbolica
che, a iniziare dalla scuola psicoanalitica viennese di Freud giunge ai nostri giorni. Su questa parte
entreremo nel dettaglio con l'analisi dei vari livelli.


L'ANALISI DEI SETTE LIVELLI DEL SOGNO

Ma per una vera analisi olistica dei sogni dobbiamo utilizzare il modello olistico di essere umano, ossia la
sua unit profonda e i suoi differenti livelli di esistenza: un livello fisico, un livello energetico, un livello
emozionale-astrale, un livello mentale, un livello spirituale e altri livello pi sottili. Cos come esistono 7
corpi, esistono 7 livelli di sogno. Quindi partiamo da questa considerazione e creiamo una struttura di
analisi dei sogni sui differenti livelli. Il primo maestrro che ha fatto una analisi integrata della struttura dei
sogni sui sette corpi stato Osho (vedi il libro Psicologia dellEsoterico). Su questa base sulla quale
abbiamo lungamente lavorato come scuola il lavoro si successivamente evoluto.

I livello: i Sogni Fisici.
Il corpo fisico ha dei bisogni e delle pulsioni: se tu hai fame, sogni che hai fame; se desideri fare sesso
con il vicino di casa, sogni di farlo. Anche quando la testa contraria c qualcosa nellinconscio che esce
energeticamente come azione diretta nel sogno e cos ti trasmette messaggi e segnali. Quindi, il I
livello quello dei sogni fisici.

II livello: i Sogni Sensoriali (Energetici).
Sul secondo livello abbiamo i sogni del presente, legati alle sensazioni di piacere o disagio, di
rilassamento o fatica. Spesso sono sogni legati a situazioni di relazione affettiva. I sogni del secondo
livello sono spesso semplici, banali rivisitazioni di situazioni della giornata appena passata, sogni di
atmosfere normali. Dietro le atmosfere di questi sogni emergono i caratteri delle energia. I Tibetani li
interpretano come un codice energetico dei bisogni fisici. I bisogni fisici sono reali, per cui se da bimbi
sognate di voler fare la pip, la fate a letto e vi svegliate bagnati. I Sogni di II livello vengono inscritti
direttamente nel campo energetico. Sono i sogni classici che evocano i 4 elementi. Nei sogni c un
elemento che o in eccesso o in difetto. Quando sognate lelemento acqua, sognate il mare alto, o una
palude. Quando sognate lelemento aria, magari sognate troppo vento, una tempesta, o di non avere aria a
sufficienza. Ci significa che lelemento aria nel vostro corpo in eccesso o in difetto. Se sognate di
avere difficolt di respiro significa che lelemento aria in voi in vuoto energetico. Cos per lelemento
terra se sognate una valanga di melma o al contrario la mancanza di terra, non avete il terreno sotto i
piedi. Oppure lelemento fuoco: sognate che brucia la casa o che avete freddo.
Nel II livello avete sogni in cui lelemento energetico, le sensazioni fisiche, possono diventare
simboliche, analogiche. Per esempio sognate che vi trovate o troppo in alto o troppo in basso. Nel sogno
emergono le percezioni in modo simbolico. Gi i sogni di I e il II livello li possiamo interpretare,
proprio in quanto c gi una componente simbolica, dove per esempio allelemento acqua pu diventare,
per quella persona, il simbolo associato alla vitalit o alla sessualit, l'aria alla libert, il fuoco alla
passione e cos via.

III livello: i Sogni Emozionali.
Mentre i primi due sogni sono quasi sempre nel presente o nellimmediato passato, i sogni del 3 livello,
chiamato emozionale o astrale, oltre a darci le impressioni emotive del presente ci permettono di
viaggiare anche nel passato, , fino all'infanzia e, a volte, anche oltre. I sogni del 3 livello, oltre agli
elementi reali e contengono, hanno un tono emozionale di fondo, una loro specifica atmosfera
emozionale, che vedremo poi con maggiore chiarezza. In questo caso lassociazione simbolica non pi
legata ad un bisogno fisico o ad un bisogno energetico sensoriale, ma ad un bisogno emozionale
strabordante che pu anche essere mediato dal conscio. I sogno del 3 livello, ci fanno rivivere
virtualmente le nostre paure e i nostri desideri. Per esempio se nella realt desideri fortemente di fare
allamore con il tuo consulente, cosa che il conscio pensa assolutamente impossibile, per cui poi nel
sogno linconscio ti fa fare allamore con un collega pi vicino (il che pi facilmente realizzabile), che
rappresenta una mediazione simbolica tra conscio e inconscio. In questo caso non tanto il bisogno
quanto lemozione che viene trasferita su di un oggetto possibile e comunque realizzata.
Altre volte ci fanno rivivere virtualmente le nostre paure diurne,cos da sognare un incidente che
semplicemente abbiamo temuto e immaginato nella veglia, o magari sogniamo che muore qualcuno
accidentalmente mentre in realt sappiamo che proviamo odio o rancore verso di lui ma, nella veglia,
non ci permettiamo nemmeno di poterlo pensare.
Nei sogni di III livello, quelli emozionali, si esprime il rapporto anche con la propria infanzia con l
aggiunta,sia di elementi della memoria emozionale che elementi simbolici/mentali che vogliono dire altre
cose. A volte c unibridazione dei vari livelli del sogno.

IV livell: i Sogni Mentali
Siamo arrivati ai sogni di IV livello, il livello mentale. Qui abbiamo una serie di sogni molto molto
importanti che sono i sogni dei condizionamenti della nostra mente. A volte sogniamo la nostra casa, la
nostra relazione, il nostro lavoro e abbiamo allinterno una serie di elementi reali, immaginari o
simbolici - che caratterizzano i blocchi di coscienza, i blocchi di comportamento, i vissuti negati della
nostra vita. Per esempio un classico esempio : Cera una persona che mi faceva male, ma io non
riuscivo a dirgli niente, o non riuscivo a parlare. Tutto questo esprime un condizionamento psichico ben
preciso. Non un bisogno, una situazione che si ripercuote dove tu non puoi parlare e non riesci a
parlare. E perch non riesci a parlare? Perch questa persona mi faceva paura, perch aveva pi potere
di me. Cosa vuol dire questo schema, che tu sei pi debole e lui pi forte? Conosci questo schema? Chi
stato pi forte con te nella tua vita? Risposta: Mio padre... forse... non mi permetteva di essere me
stesso... E in pochi passaggi arrivate ai punti generali del condizionamento.
Quindi, il IV livello particolarmente interessante perch potrebbe veramente andare dentro questa
dimensione.

I sogni di IV livello sono sogni psichici, spesso simbolici, che ci parlano di situazioni
mentali/intellettuali o intuitive, e che possono avere una grandissima rilevanza. Una persona mi raccont:
una volta sognai una ragazza che gridava: Aiuto, aiuto, quella donna una strega, mi vuole fare del
male. Le risposi: Non preoccuparti, ci sono qua io. Ma questa strega mi riconosce, prende tre cani e
me li scaglia contro. Io capisco che una maga che mi sta facendo una magia. I cani che erano piccoli
diventano improvvisamente giganteschi come leoni. Lei li incitava ad avventarsi contro di me. Io non
avevo paura e quando mi furono vicini anchio divenni enormemente grande, pi grande di loro, feci un
urlo terrificante e loro scapparono via. Io ero cosciente del sogno, che quella era una cattiva magia e che
lavrei facilmente debellata, perch potevo fare quello che volevo. E quindi in quel momento tiravo fuori
tutta lenergia e la rabbia e li spaventavo. Loro ridiventavano piccoli e scappavano. Questa persona stava
immaginando ed esibendo la sua forza verso forze negative, suo padre era stato molto duro e violento con
lei ed il sogno era simbolicamente molto significativo.

I sogno che non hanno senso: la vita inutile
Il sogno in grandissima parte unaccozzaglia di esperienze vissute durante la vostra giornata, prive di
senso, esattamente com la vostra giornata. Solitamente alla domanda: Che cosa hai sognato questa
notte? vi rispondono Ho sognato di essere andata a fare la spesa, ho comperato delle bottigliette di
succo, poi mi sono imbattuta in un cane un po strano con il pelo marrone, ma non proprio marrone quasi
grigio, poi non riuscivo a trovare la macchina, ecc. ecc. Ti raccontano esattamente ci che hanno fatto il
giorno prima. Ma il sogno che senso ha? Zero. Che senso ha quel momento della vostra vita? Zero. A
volte viviamo un periodo turbolento, per cui nel sogno esce sia lelemento fisico disturbato sia lelemento
emozionale psichico che ti dice solo che hai la mente affaticata e non riesci a staccare. Questo il senso
principale.
Nella maggior parte dei sogni pi intelligenti il sogno diventa invece un processo di elaborazione di ci
che nella vita non possiamo vivere o che nella vita ci immaginiamo potrebbero accadere. Per esempio ho
sognato che andavo fuori strada con la macchina, facevo una sbandata, ma io riuscivo a buttarmi fuori dal
finestrino. Cosa vuol dire? Vuol dire che tu da qualche parte durante la giornata, magari per un attimo
hai pensato se dovessi uscire di strada.. E nel secondo pensiero hai pensato cosa avresti fatto e nel
sogno lo fai, perch rimasto dentro il cervello. Oppure concludi una cosa lasciata durante il giorno a
met. I sogni ripetitivi invece nascono dal bisogno di uno schema non concluso.
Poi, interessante capire i simboli anche contemporanei. Per esempio i simboli sia della macchina sia
della casa sono molto spesso analogie del corpo. Sognare che: eravamo in macchine ma guidava mio
padre estremamente significativo di un super-io paterno ancora incombente. Sognare una nuova casa
bella e luminosa pu rappresentare l'inizio di un periodo di crescita e di risveglio.

V livello: i Sogni Spirituali
Ma passiamo ai sogni di V livello: i sogni spirituali. Nei sogni di V livello comincia entrare lelemento
anima. Tu non sogni pi il tuo corpo fisico: sogni la tua anima che aveva unaltra storia.
I sogni del V livello sono sogni che hanno lelemento spirituale sempre pi dilatato e quindi toccano la
coscienza. Una volta data questa interpretazione per densit (sogni pi densi e sogni pi sottili) proviamo
ad analizzare la loro funzionalit.
I sogni spirituali pi semplici sono quelli dove c un elemento che caratterizza il sogno di grande
bellezza e grande luminosit. Per esempio: Ero in una citt che non conoscevo e cera una bellissima
sensazione di luminosit nellaria. Non lavevo mai vista prima, ma sentivo che avrei voluto vivere l. Era
la mia vita. E un messaggio molto elevato che non ha nulla a che fare con il fisico, ma con la bellezza.
Oppure: Sono in un bosco con delle persone e c tra di noi un rispetto magico. Oppure Incontro un
vecchio che mi racconta delle cose e mi dice perch non ti svegli?. Oppure sogni di satori. Stavo
camminando per strada e vedevo oltre: vedevo come in trasparenza la terra, oltre le pietre e lasfalto. E di
colpo attorno a me era lunit. Tutto era perfetto cos comera. E io mi sentivo pervaso da questa bellezza.
Questa sensazione mi accompagna ancora da sveglio.

I sogni lucidi
A questo livello appartengono anche i sogni lucidi, in cui quando si sogna si ha la consapevolezza di star
sognando, per cui si decide di fare quello che si vuole, di decidere della propria vita come nel sogno e in
quel momento si pu fare ci che si vuole.
Io mi sono addestrato un periodo al sogno lucido con le tecniche di Castaneda guardandomi le mani nel
sogno oppure quello di ricordarmi di me volendomi svegliare nel sogno.
Ci sono delle tecniche bellissime di lavoro sulle meditazioni del sogno. Quando si riesce ad entrare in
questo contesto avviene qualcosa di magico: pu essere in negativo o in positivo.
Unaltra volta mi sono messo in testa di ricordarmi di quando finiva il sogno e incominciavo a svegliarmi,
volevo ricordarmi del momento del ritorno nel corpo, come avveniva. Di solito nei miei sogni sono molto
allestero oppure volo. Una volta stavo volando e mi stavo ripetendo.Devo ricordarmi di me, devo
ricordarmi di me, non devo addormentarmi, devo stare sveglio Sentivo che stavo tornando a casa che
era unaltra casa, su cui atterro, cera un abbaino e allimprovviso ritornai nel corpo e mi svegliai.
Labbaino era il VII chakra aperto. Dellabbaino mi ricordo fin quando ero dentro a met e poi quando
sono entrato per intero era come se lanima entrasse in s e io mi sono risvegliato dentro il corpo.
Con queste esperienze capisci una serie di processi, capisci una serie di libert, ti svegli nel sogno e ti
svegli anche nella vita di tutti i giorni. Nella vita di tutti i giorni,
che come un sogno, puoi dirti Svegliati! Svegliati! Stai facendo una cosa meccanica. Stai facendo
sempre la stessa vita.. Ma chi ti dice qual la vera realt? Chuang Tzsu raccont ai suoi allievi che era
sconvolto perch aveva sognato di essere una farfalla e diceva: Non capisco bene se sono io che ho
sognato di essere una farfalla o se la farfalla che ha sognato di essere Chuang Tzsu. A modo suo stava
trasmettendo ai suoi discepoli la sensazione che anche qua stiamo dormendo. Magari siamo convinti di
essere noi come nel sonno siamo convinti di essere una farfalla e possiamo ad un certo momento lasciare
andare questa identit ed espanderci.

I sogni di vite passate
Una delle cose straordinarie del piano spirituale che pu spingersi nel passato, arrivando anche a
rievocare le vite passate. Una della cose pi interessanti nel sogno che voi non siete nel vostro corpo. Se
voi chiedete ad una persona di rivivere il sogno, mentre ve lo raccontano percepite unenergia molto
precisa. Sentite se la persona nel corpo o nelle emozioni. E' fondamentale riuscire a cogliere lelemento
emozionale o psicologico delle vite passate. C tutto un contesto di energia che si muove e che voi
percepite, a volte pi emozionale e a volte pi profonda. Quando vi raccontano dei sogni di vite passate
c unintensit ancora maggiore. Chiedete anche in che corpo sono, com il loro corpo in quel
momento. E loro vi descriveranno per filo e per segno il corpo in cui si trovano, la sua corporatura, il
colore dei capelli, l'et, il sesso che spesso si rivela differente da quello attuale. Tutto spostato in un altro
tempo e in un altro spazio, come se tutto fosse normalissimo, perch in quel momento dentro c
lologramma del sogno che si riapre. I sogni di vite passate sono relativamente comuni. Quando, si ha il
ricordo di una situazione storica. Se si fa l'esercizio di entrare nel sogno ci si accorge di essere in un
altro corpo, quindi, lanalisi del sogno pu essere estremamente interessante.

I Sogni Illuminati di VI livello
E poi, ci sono i sogni di VI livello, dove incontriamo i maestri, le presenze spirituali, il divino. Sogni di
espansioni di coscienza, di accedere a dimensioni divine, di incontrare i Maestri, di vedere il proprio
futuro. A questo livello appartiene anche il famoso sogno di Jung che racconta di essere uscito dal corpo,
come se fosse morto, e di aver visto il pianeta Terra dallalto, di essere entrato in un tempio su un piccolo
asteroide ed di aver avuto un forte contatto spirituale. Sono sogni di VI livello, sono illuminazioni, la
coscienza planetaria, la grande vita, un livello alto di visione. Se richiami quello stato di coscienza nella
vita di tutti i giorni richiami quella coscienza alta dentro di te, rivivi quella stessa sensazione stando
seduto e sentendo questa coscienza allargatissima. Si possono sentire delle presenze o delle voci che
dicono qualcosa e senti che non una presenza fisica, ma qualche Maestro o uno Spirito o a livello
generale. Oppure qualcuno che nel sogno ha visto se stesso da vecchio e attorno a lui cera unarmonia
delle cose. Oppure si sogna di spiritualit: Era come se io fossi un illuminato. Camminavo tra la gente e
sentivo un grande amore attorno a me.

I Sogni Infiniti di VII livello
Infine sono i sogni di VII livello che sono i sogni di vuoto, di spazio infinito, di eternit. Non c pi
niente. C un senso di immensit e tu esisti - non pi come te stesso - sei infinito.



L'INTERPRETAZIONE OLISTICA DEL SOGNO


L'interpretazione simbolica soggettiva e oggettiva
Nellanalisi del sogno noi dobbiamo capire alcuni livelli contemporanei. Quando una persona ci racconta
un sogno possiamo fare un lavoro interessantissimo. Intanto prima ancora che ci chieda qual il senso o
il significato del sogno gli chiedete che cosa vuol dire per lei quel sogno. Molto spesso linterpretazione
simbolica diventa immediata. Per esempio Ho sognato che cera una bambina per strada, a cui davo delle
cose e poi me la portavo con me. Domanda: Secondo te, che cosa vuol dire questo sogno?. La persona
pu interpretare che nel sogno lei sentiva di essere quella bambina, che essa rappresentava la mia parte
bambina e questo il primo livello, soggettivo, una analisi immediata del sogno che comunque
uninterpretazione reale e significativa. Il secondo livello pi profondo dell'associazione simbolica
soggettiva, e spesso richiede la attenta presenza di un osservatore esterno, che prendendo atto dell'intera
situazione, e, utilizzando strumenti specifici come l'analisi del tono emozionale e l'analisi delle parti del
sogno, che vedremo nei paragrafi successive, mette in grado la persona di comprendere una dimensione
pi ampia e profonda. E l si va nellanalisi pi profonda degli elementi onirici, cio linterpretazione
oggettiva. Questo stato il grande contributo della psicoanalisi freudiana e junghiama e dell'analisi
classica del sogno. Ma se si vuole entrare ancora pi in profondit e fare un reale lavoro di crescita
personale, occorre acquisire alcune ulteriori comprensioni sulla natura virtuale e olografica del sogno.

Ologrammi della realt
Partiamo dalla considerazione che la mente virtuale, ossia che il cervello attraverso le fantasie e i sogni,
rappresenta una bolla psichica virtuale, un ologramma della realt, che appare a tutti gli effetti
assolutamente realistico, come sappiamo quando per esempio sogniamo una situazione di paura e ci
svegliamo gementi e grondanti di sudore, come se fosse stato tutto vero. Usiamo la parola ologramma
per identificare una bolla di esperienza psichica completa, dove abbiamo sensazioni fisiche, emozioni,
sentiamo musiche o profumi particolari, abbiamo percezioni psichiche complesse. Il cervello, quando
sogna, o quando entra in un processo di regressione, ci da l'illusione di essere realmente in quella realt,
autentica o immaginata che sia, proprio come se tutto fosse vero. Questo significa che se utilizziamo la
capacit mentale di creare sogni e ricordi e poi entriamo consapevolmente in questi ologrammi,
possiamo trasformare le vere radici psichiche che stanno alla base di un problema, di un trauma o di uno
shock.

La mente virtuale
Il sogno rappresenta quindi una incredibile opportunit virtuale di trasformazione e di evoluzione
umana. Il sogno ci permette di entrare nelle parti profonde del cervello, le immagini che si aprono nel
sogno sono immagini reali. La visione olografia della psiche di giorno vi fa vedere delle cose che possono
essere vere o possono essere dei fantasmi, e di notte anche. E come se noi sogniamo di notte nel sogno e
di giorno nella realt. Quindi, una persona che di notte sogna di avere una crisi spaventosa di panico, su
un problema che non c', pu avere la stessa paura anche di giorno, su un pensiero o problema che
comunque non c. Spero sia chiaro. Vi do un esempio: se io sogno un leone che mi spaventa o sogno che
qualcuno che mi rincorre e io non riesco a correre, una paura che ho di notte ma, sicuramente, ho anche
di giorno. Ho sempre paura che qualcuno mi aggredisca e mi faccia del male e penso di non avere la
possibilit di scappare. Questo un sogno ricorrente in famiglie con genitori molto pesanti e oppressivi.
Meglio ancora, di notte ho un sogno di paura perch mi trovo da solo in ascensore, ma la stessa paura
irreale pu farmi avere una crisi di panico mentre sono in ascensore perch mi salita un'ansia
irrazionale. Nel sogno uno pu anche fare delle cose straordinarie: ha il desiderio di volare e vola via,
cosa che nel sogno pu fare. Magari poi in quello stesso contesto lo fa anche nella realt: quando vive
qualcosa che gli fa paura, sente di non poter scappare e allora vola via con la testa o tende ad evitare
ostacoli e situazioni pesanti che potrebbero, tuttavia, aiutarlo a crescere.

Entrare coscientemente nel sogno: l'ologramma onirico
Nello sviluppo dellanalisi dei sogni una delle cose pi interessanti che noi abbiamo visto, e che voi non
dovete fare se non siete degli psicoterapeuti di grande esperienza, la possibilit di entrare nei sogni.
Normalmente lanalisi dei sogni viene fatta al massimo su un lettino dove uno racconta il sogno e laltro
lo scrive e lo analizza, ed pi sul livello verbale. Raramente lo si fa ad occhi chiusi.
Personalmente ho sviluppato una tecnica di analisi del sogno una decina di anni fa e poi pian piano lho
portata avanti ed questa: quando le persone vivono dei sogni che hanno un grosso senso, che hanno
toccato una parte vera di s, le potete condurre a rientrare nel sogno come in un reale ologramma onirico.
La tecnica quella di fare entrare la persone in meditazione profonda, ossia in stato di consapevolezza
globale di s, cosa che facciamo aprendo le sensazioni di tutto il corpo, e portando la persona a sentire il
corpo pian piano che diventa energia e lenergia poi si espande e va ancora pi in profondit... e si
dimentica di tutto quello che ti circonda. In quel momento la persona in stato ipnagogico ossia nelle
onde delta e teta (non pi nelle beta della mente attiva verso l'esterno) e comincia ad entrare
consapevolmente in quel preciso sogno, e il sogno si riapre, l'ologramma onirico ritorna alla memoria e
diventa vivo. Quindi, mi raccontano di nuovo il sogno, ad occhi chiusi, da questo stato delta/teta, dal
livello ipnagogico. A questo punto gli chiedo: Dimmi dove sei. Descrivimi tutto, fammi vedere ogni
particolare del tuo sogno e piano piano loro ti dicono dove sono e molti particolari pi di prima. La cosa
straordinaria che hanno la consapevolezza del sogno. E nel sogno vivono emozioni magari anche paure
ma sapendo che il sogno virtuale e simbolico - possono decidere se vogliono rientrarci e riviverlo
consapevolemente.

Non forzare mai la persona! Accettarne i limiti e le paure
Se non vogliono mi fermo e parliamo con tranquillit del sogno e, se lo manifestano, di ci che crea
timore nell'affrontare quella situazione onirica. Se mostrano disagio o paura nell'affrontare le situazioni
del sogno, mi fermo e cerco di mettere la persona a suo agio, di farla sentire accettata anche se sta
fuggendo da memorie, fantasie o da qualche cosa di ancora pi misterioso dentro di s. In nessun caso la
persona deve sentirsi giudicata male da voi perch non ha avuto coraggio o presenza di affrontare le sue
paure. Al contrario deve sentirsi supportata, deve capire che quella paura segno di una ferita
dell'anima, di una memoria traumatica che richiede pi tempo per essere affrontata e superata. Ricordate
che affrontare una paura senza la centratura necessaria pu portare ad un dissesto della personalit, a fare
riaffiorare una crisi rimossa e mai superata. Si deve quindi invitare la persona a comprendere questo
punto delicato e a lavorare su se stessa per fortificarsi, per acquisire pi fiducia, consapevolezza, potere e
radicamento nel corpo.
Se invece vogliono entrare, iniziamo l'esplorazione. Se nel sogno emerge la paura, con estrema attenzione
e presenza, gli chiedi se vuole vederla, se desidera capire il perch di quella paura, e, lentamente, gli fai
analizzare il sogno dal di dentro. Sei nel sogno, senti paura, e perch hai paura?. E ognuno d delle
risposte diverse. E di fronte alle risposte, alle diverse situazioni, voi gli chiedete se vogliono affrontare
quella situazione. Se non se la sentono ci si ferma e si continua il lavoro in modo pi descrittivo
attraverso associazioni o riferimenti simbolici. Se invece si sentono sufficientemente pronti e desiderano
affrontare quella situazione, si chiede loro di essere pi presenti, vitali e centrati dentro il sogno e, grazie
a questa risorsa, di sentire che cosa vorrebbero fare in quel momento per evitare lo stato di paura o per
superarla, e loro, sentendosi sostenuti da voi, mettono in moto la loro componente pi creativa, vitale,
profonda e rispondono attivamente ad una situazione di blocco cronico, di inibizione.

Infrangere i tab alle radici della coscienza: la porta virtuale del cambiamento
A livello onirico profondo ogni cambiamento pu creare un cambiamento di stato, una rottura del
vecchio equilibrio, una trasformazione che muta le radici della mente e che porter ad un differente
futuro. Positivo o negativo. I traumi sono da considerarsi come dei tab psichici, delle interruzioni di
un ciclo vitale e naturale di comportamenti, emozioni, pensieri; quando noi prepariamo la persona a
rinforzare il proprio senso di s e la portiamo ad entrare nell'ologramma di quel preciso blocco e, quando
possibile, ad infrangere il tab, essendo l'ologramma una realt psicologica virtuale attiva, come se
portassimo indietro la persona in una macchina del tempo fino a poter cambiare quello specifico evento
che ha causato un blocco cronico nella sua vita. Cambiando la radice cambia l'intera struttura della pianta,
cambiano anche i frutti.
Quindi, le persone possono essere aiutate a rivivere intensamente un sogno, dove cambiano
comportamenti e strategie di vita e contemporaneamente sono coscienti, la consapevolezza testimoniante
vigile. Sono nellinconscio con la memoria profonda, e con la mente cosciente vedono lillusione delle
loro paure, delle loro emozioni, dei loro condizionamenti e li possono rompere. Possono entrarci dentro e
possono cambiare la vita. A volte non ce la fanno, c come una barriera che, come counselor non
dobbiamo MAI forzare. Come counselors dobbiamo solo facilitare la persona a conoscere s stessa, a
capire i suoi meccanismi e a sentirsi pi fiduciosa nelle proprie possibilit.

L'analisi del tono emozionale
Una delle componenti pi interessanti dell'analisi olistica del sogno la consapevolezza del tono
emozionale. Dopo aver ascoltato il sogno e la sua elaborazione, si chiede alla persona: Mi dici qual
lemozione di fondo che c in questo sogno o delle singoli parti del sogno? E l vi potete accorgere
immediatamente che lelemento emozionale a volte completamente separato quasi scisso dal contesto
psicologico generale. Vi accorgerete che la persona a volte completamente scissa su due fronti: magari
vi sta raccontando un sogno apparentemente bello tipo: mi trovavo al mare, era caldo, l'acqua limpida
ero con degli amici... e poi se gli chiedete quale era il tono emozionale di fondo vi dice: sentivo una
sensazione di ansia tremenda... un grande disagio... Oppure a volte il sogno sembra drammatico: ero in
uno spazio strano, come dopo una tempesta o disastro naturale, sentivo delle persone che gridavano o
litigavano, era tutto buio... ma se chiedete il tono emozionale potrebbe rispondervi: io per mi sentivo
bene, ero calmo e distaccato da tutto quello che mi circondava...
L'analisi del tono emozionale si rivela fondamentale nella tecnica di entrare coscientemente nel sogno.
Questo ci permette di seguire la direzione emozionale pi intensa e profonda e di arrivare pi
velocemente alle radici del problema.

Lasciare andare l'inconscio...
Ricordo una ragazza che aveva un grosso problema con il padre che era morto. Ad un certo momento mi
ha portato questo sogno pesantissimo di essere vicino alla sua bara che sprofondava nella terra e lei
sprofondava con la bara di suo padre. A questo punto le feci prendere atto che era sprofondata e le chiesi
che cosa voleva fare. Espresse il desiderio di aprire la bara di suo padre e su mio invito lo fece e vide il
padre morto. Le chiesi che cosa voleva fare e mi rispose di voler mettersi al suo posto e di chiudersi
dentro. Lo fece. Le chiesi come stava, qual'era il suo tono emozionale (mi aspettavo che fosse pesante
e negativo) invece lei mi rispose Sto molto bene, mi sento tranquilla e protetta! Quel giorno la sessione
fin cos.
Quando ritorn la sessione successiva mi disse: Sa, questa cosa di essere chiusa in una bara al posto di
mio padre mi rimasta proprio qui. Ma perch lo devo fare? Non lo so risposi eri tu che lo volevi,
anzi mi sembrava proprio che ti stesse bene. Mi disse che in realt non le piaceva molto l'idea di essere
in una bara, decise (con la mente cosciente) di non volerlo farlo pi... ma poi la sua mente inconscia la
faceva ricadere. Lei, per simbiosi affettiva, ritornava e si impersonificava al posto di suo padre e viveva la
sua sofferenza come morta. Infatti, dalla morte del padre lei era veramente un po' come morta. Lei
aveva avuto un enorme conflitto con il padre. Il padre era morto e lei non aveva pi nessuno con cui
risolvere il conflitto, sentiva di avere dentro lamore che non aveva dato al padre ma anche tutto lodio
che non era riuscita a trasmettergli, per cui chiaro che non riusciva lasciarlo andare. Continuammo ad
entrare nel sogno. Allora... sono ancora l nella bara..., Che cosa vuoi fare? Uscire. E cosa c
attorno a te? Della gente che mi dice di uscire e mi tira una corda per salire fuori... ma io non ci riesco,
mi scivola dalle mani.., ecc. Abbiamo continuato cos per quattro intere sessioni, senza spingere, con
molta accettazione di ci che c'era in quel momento. Nellultima sessione vi stata un'evoluzione. Lei
spontaneamente ha lasciato andare il padre: La bara diventata come una barca sull'oceano... sul quale
lui se ne va... sembra la nave che porta via il Profeta di Kahlil Gibran... mi dispiace lasciarlo ma non
posso farci niente... Lo saluto, sono felice per lui. La situazione si era risolta, ma con i suoi tempi e le
sue modalit. Linconscio le ha messo dentro il senso di colpa, lidentificazione con il padre, la voglia di
morire per stargli vicino, la voglia di ritornare a vivere. Alla fine lei aveva detto al padre delle cose
importantissime, sia belle che brutte. C stato un vero e proprio scioglimento di un bubbone. Nel
sogno aveva potuto fare delle cose che ovviamente con il padre non poteva pi fare. Si sentiva liberata!

L'analisi delle parti del sogno: il s osservante, l'io e le sub-personalit
Come nel modello olistico di essere umano abbiamo un s osservante centrale e degli io, ossia delle
personalit esterne, cos nel sogno abbiamo un osservatore centrale che testimonia gli eventi, un io
principale e delle sub-personalit (dall'etrusco persona la maschera degli attori) che interpretano le
varie parti del dramma onirico. Normalmente l'io principale il protagonista, la personalit primaria con
cui ci identifichiamo, e le personalit secondarie sono gli elementi del sogno con cui ci relazioniamo o
anche ci opponiamo e litighiamo. Tutto il dramma onirico avviene dentro di noi, nella nostra mente.
Noi siamo il regista occulto, il protagonista e gli attori. Il sogno quindi una vera messa in scena virtuale
in cui noi prendiamo a prestito le fattezze di amici, genitori, amanti e personaggi pi o meno conosciuti e
decidiamo come li animiamo come fossero veri attori. Ma dobbiamo ricordare che ogni personaggio del
sogno non in alcun modo reale ed autonomo, ma ogni personaggio del sogno una parte di noi, un
elemento che abbiamo interiorizzato nella nostra mente pi o meno conscia (super-io), e che noi facciamo
o lasciamo agire nel nostro sogno.
Una signora mi raccont uno strano sogno che l'aveva alquanto turbata: entravo nella stanza da letto e
trovavo mio marito sopra mia figlia di 10 anni, in atteggiamento sessualmente compromettente, restavo
esterrefatta e uscivo dalla stanza, mentre mio marito si lamentava che l'avevo disturbato.... Chiedo alla
signora che cosa le dice questo sogno (analisi simbolica soggettiva) e lei mi parla di come a volte il
marito le sembra troppo intimo con la figlia, anche se capisce che lui in realt assolutamente pulito e
amichevole, e che la bimba, in periodo edipico, sta ritrovando una nuova relazione di amicizia col padre.
In realt lei, che una personalit assolutamente dominante, si rende conto che quando il marito gioca
troppo con la figlia lei si sente a disagio e si irrita come se perdesse controllo e potere. Dopo questa
analisi soggettiva entriamo pi in profondit alla ricerca della dimensione oggettiva profonda. La faccio
entrare in meditazione globale e pian piano lei rientra coscientemente nel sogno, me lo ridescrive come
personaggio principale (moglie-mamma) con cui si identifica, con maggiori particolari e poi le chiedo se
interessata a diventare il marito, mi risponde di si, che curiosa di entrare in quel personaggio. C' un
salto di intensit emozionale, mentre come personaggio protagonista vedeva il marito come incestuoso,
ora mi racconta di percepire tutto come quando da ragazza si sentiva controllata affettivamente e
sessualmente da sua madre, che entrava nel bagno o nella sua stanza privandola di una necessaria intimit
con se stessa. Ora capisce il comportamento verbale del marito che nel sogno si lamenta di essere stato
disturbato... cosa che lei da ragazza non aveva mai avuto il coraggio di dire a sua madre. Le chiedo allora
se vuole diventare la bimba, lei accetta e, quasi istantaneamente, inizia a piangere e mi racconta vari
episodi infantili dove desiderava attenzione dal padre senza avere mai soddisfazione di questi bisogni.
L'analisi oggettiva del sogno si conclude cos con un quadro psicologico e umano estremamente pi
ampio e articolato, dove lei capisce come marito e figlia hanno solo dato corpo ai suoi stati mentali pi
inconsci e profondi. Anche la sua relazione famigliare risulter migliorata, pi accettante e meno
direttiva.

Pericoli del lavoro sul sogno
Una delle cose che voi non dovete assolutamente fare forzare il sogno delle persone, non dovete
indurre delle immagini vostre o delle immagini positive (visioni piacevoli, pensiero positivo, ecc), non
dovete proiettare i vostri desideri o i vostri valori sui sogni di nessuno. Con il sogno state lavorando con
una zona dellinconscio che potentissima e delicatissima. Non andate a lavorare sui sogni traumatici o
che comunque contengono grandi paure. Il lavoro sul sogno negativo richiede una professionalit e una
presenza che non potete avere se non avete fatto anni di pratica e di supervisione dei sogni e del lavoro
infantile. Con i sogni traumatici fate entrare le persone in contatto con le aree bloccate della mente.
Questo un lavoro psicoterapeutico, che non consentito al couselor! Il lavoro sul trauma vietato
perch pu emergere e slatentizzare una psicosi, una schizofrenia, unossessione, una perdita di identit.
Stati sui quali, come counselor, non avete legalmente e tecnicamente le capacit per intervenire. Avete
aperto la porta dellinconscio di una persona che quindi rimane senza protezione e non potete certo
sostituire la vostra mente cosciente con la sua mente inconscia. Dovete avere una grandissima attenzione
e sensibilit, perch se sostituite la vostra mente alla sua e le dite consciamente o inconsciamente cosa
fare vi sostituite a lei e avrete fatto un errore gravissimo. Avete sostituito la vostra volont esterna alla
sua. Non lecito. E uno dei peggiori abusi di potere che potete fare anche se lo fate a fine di bene. Non
dovete mai sostituirvi alla coscienza della persona. La dovete facilitare, vedere, osservare e nei sogni
semplici e leggeri dove evidente una paura o una piccola cosa (per esempio la fuga da un esame non
dato a scuola) gli chiedi che cosa vorrebbe fare: l'aiuti a cambiare lenergia. Se questo che lei chiede,
glielo aiutate a fare. Ricordate, una cosa molto delicata.
Rivivere ed esplorare i sogni, soprattutto se contengono elementi di paura, di terrore o di negativit,
pericoloso, l state sconfinando in una zona inconscia critica, state destabilizzando la struttura di
protezione dell'io, che si costruito proprio per difendersi da quelle antiche paure. Per farlo doveste
avere un training che in questo momento non avete. Per farlo dovreste essere psicologi o psicoterapeuti di
lunga esperienza e di provata esperienza spirituale. Dovreste gi aver lavorato con le psicosi, con le
schizofrenie, con linconscio profondo, con le grandi paure e solo allora avreste la sicurezza che vi
permette di maneggiare gli elementi negativi con estrema attenzione. Invece del lavoro terapeutico sul
negativo il counselor opera sul positivo e lo sviluppo del potenziale umano.

Il counselor e la terapia del risveglio
La grandissima risorsa del counselor olistico la possibilit di utilizzare le tecniche di consapevolezza e
di risveglio della coscienza, che pochissimi psicologi e medici conoscono e applicano. Come counselor,
potete operare sulla parte sana e consapevole della persona e risvegliare le potenzialit latenti. Nel sogno,
invece di affrontare le grandi paure del passato e dell'inconscio, potete aiutare la persona a risvegliarsi nel
sogno e diventare consapevoli che la vita reale disponibile e possibile. Quando riuscite a lavorare in
meditazione, ossia in stato di consapevolezza globale di voi e della persona che seguite, accade una
magia, una sincronicit che apre delle porte, che risveglia forze positive e valori profondi, che apre le
porte dell'anima. Dovete essere bravi nella conduzione della sessione, dovete essere in uno stato di grande
presenza, dovete portarli in uno stato di meditazione profonda. Voi potete diventare bravi semplicemente
anche a far rivedere i sogni delle persone, fargli rivedere gli elementi e farglieli raccontare invitandoli a
svegliarsi nel sogno! Noi la chiamiamo la terapia del risveglio. In un sogno medio dove non ci sono
grandi paure o problemi la persona lo pu fare quando ha una minima identit di s, se no non lo si pu
fare. Allora si pu lavorare con la disidentificazione. Soltanto quando una persona ha una sua identit, ha
una sua centratura ed un Io formato.

IL C O D I C E D E O N T O L O G I C O
SICOOL


II Codice Deontologico, previsto dall'art. 3 dello Statuto, ha lo scopo di precisare l'etica professionale e le
norme a cui il Counselor e Operatore Olistico deve attenersi nell'esercizio della propria professione.
Oltre ad essere uno strumento di tutela e di trasparenza dellAssociazione Professionale S.I.C.O.OL.,
rappresenta al tempo stesso un insieme di indicatori di autoregolamentazione, di identificazione e di
appartenenza, per ciascun socio.
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professionali del Counselor Olistico e dellOperatore Olistico. E iscritta regolarmente al CNEL
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e counseling qualora si sia dimostrato inefficace.

Art. 5 Presa in carico
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valuta la situazione non di sua competenza, di indirizzare il cliente verso gli specifici specialisti . Il
Counselor Olistico ha la discrezionalit di prendere in carico il cliente ed ha lobbligo, nel caso di non
accettazione, di fornire il recapito di colleghi professionisti. Costituisce illecito deontologico il rifiuto o
linterruzione del rapporto che non siano accompagnati dalle necessarie cautele per evitare disagi al
cliente.

Art 6 Correttezza professionale
E eticamente corretto mantenere con i clienti rapporti professionali. E eticamente e deontologicamente
scorretto avere rapporti professionali di counseling olistico con persone con le quali si abbia un rapporto
di parentela o relazioni affettive e/o sessuali.

Art. 7 Segreto professionale
Il Counselor Olistico tenuto al segreto professionale, salvo per i casi previsti dalla legge in vigore. Il
Counselor Olistico che nellesercizio della sua professione venga a conoscenza di qualsiasi forma di
sfruttamento e/o violenza su un minore, pu decidere di intervenire per contrastarla segnalando la
situazione a chi esercita la potest o a chi di competenza.

Art. 8 Pubblicazioni didattiche
Il Counselor Olistico potr, per pubblicazioni scientifiche, didattiche o di ricerca, fatta salva
limpossibilit di identificazione dei soggetti, utilizzare i percorsi realizzati durante la propria prestazioni
professionale. In ogni caso, i soggetti coinvolti debbono essere messi al corrente delle finalit duso del
materiale.

Art. 9 - Rapporto con colleghi
II Counselor Olistico tenuto a rispettare la professionalit dei colleghi ed a mantenere rapporti basati su
lealt e correttezza. II Counselor Olistico, facendo proprie le finalit dellAssociazione, promuove e
favorisce rapporti di scambio e collaborazione. Pu avvalersi dei contributi di altri specialisti, con i quali
realizza opportunit di integrazione delle conoscenze, in unottica di valorizzazione delle reciproche
competenze.


INDICE GENERALE


INTRODUZIONE GENERALE............................................................................................................... 2
LA CULTURA PLANETARIA E LEVOLUZIONE UMANA......................................................... 2
Cultura planetaria ed evoluzione umana.......................................................................................... 3
I creativi culturali ............................................................................................................................... 3
La nuova cultura del benessere globale ............................................................................................ 3
Il paradigma olistico: dalla divisione alla coscienza globale........................................................... 4
La rivoluzione interiore...................................................................................................................... 4
LA FUNZIONE CREATIVA ED EVOLUTIVA DEL COUNSELOR OLISTICO........................ 5
Loperatore e il counselor olistico: una professione interdisciplinare per un pianeta in
trasformazione..................................................................................................................................... 5
Lavorare sulla parte sana................................................................................................................... 6
Il Curriculum Olistico: una rivoluzione nella formazione educativa ............................................ 6
La Scuola Olistica Nazionale CONACREIS per la Salute Globale e la Crescita Umana ............ 6
LE BASI TEORICO FILOSOFICHE DELLA PSICOLOGIA OLISTICA........................................ 7
La logica del Counseling Olistico: lavorare globalmente sulla parte sana della persona ............ 7
Coscienza come energia intelligente: la base della guarigione-evoluzione olistica ....................... 8
La consapevolezza di s il feedback della coscienza ........................................................................ 9
Il riconoscimento profondo dellessere: la presenza empatica ..................................................... 10
Lindividuo come unit e le sue modalit caratteriali ................................................................... 11
Gli strumenti operativi del counselor olistico................................................................................. 12
Il caso e la sincronicit: una visione di equilibrio.......................................................................... 13
Laccettazione della realt cos com............................................................................................. 13
Transfert e controtransfert: la logica delle proiezioni................................................................... 14
Il concetto di malattia................................................................................................................... 16
Counseling come presenza empatica............................................................................................... 17
Le persone non hanno una percezione globale di s...................................................................... 18
NEUROPSICOLOGIA: L'UNITA' DI COSCIENZA E I BLOCCHI PSICOSOMATICI .............. 20
Il primo blocco psicosomatico: la chiusura del centro della coscienza ........................................ 20
Riportare tutto al centro dellessere: la I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ............... 20
La polarit maschile-femminile: la II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ..................... 21
I tre cervelli e le tre energie psichiche: la III Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ......... 21
La Mappa delle Energie Psicosomatiche Essenziali ...................................................................... 23
Il cuore il centro pilota: il Cyber del sistema............................................................................... 23
Shen: il cuore e l'anima emozionale degli organi........................................................................... 24
Piacere, paura e inibizione del cervello istintivo............................................................................ 25
Il cervello limbico degli affetti e dell'amore ................................................................................... 26
LE ENERGIE PSICOSOMATICHE ORMONALI-EMOZIONALI ............................................. 28
Il primo livello psicosomatico .......................................................................................................... 28
Il secondo livello psicosomatico ....................................................................................................... 29
Il terzo livello psicosomatico ............................................................................................................ 29
Il quarto livello psicosomatico ......................................................................................................... 30
Il quinto e sesto livello psicosomatico.............................................................................................. 31
Il settimo livello psicosomatico ........................................................................................................ 31
LE GRANDI SCUOLE DELLA PSICOLOGIA................................................................................... 33
LA PSICOANALISI DI SIGMUND FREUD .................................................................................... 33
La scoperta dellinconscio................................................................................................................ 33
Il complesso di Edipo........................................................................................................................ 34
Le varie aree della psiche ................................................................................................................. 35
Il Super Io .......................................................................................................................................... 36
Gli stati di borderline........................................................................................................................ 37
Il Super Io come Giudice Interiore: il condizionamento impiantato nella tua psiche............ 37
Le basi dellevoluzione psichica: bisogni fisici, affetto e riconoscimento del s.......................... 38
LA PSICOLOGIA DEL SE DI CARL GUSTAV JUNG................................................................. 40
Lanimus, lanima e il mito delleroe .............................................................................................. 41
Gli archetipi e linconscio collettivo ................................................................................................ 41
LOmbra: il lato oscuro della forza interiore................................................................................. 41
La sincronicit................................................................................................................................... 42
Testi consigliati: ................................................................................................................................ 44
LA PSICOLOGIA ENERGETICA DI WILHELM REICH........................................................... 44
Piacere-espansione e dolore-contrazione ........................................................................................ 45
La sessualit e la funzione dellorgasmo......................................................................................... 45
Lanalisi del carattere....................................................................................................................... 46
Il corpo e i sette livelli ....................................................................................................................... 47
Testi consigliati: ................................................................................................................................ 51
LA PSICOSINTESI DI ASSAGIOLI ................................................................................................. 51
Lovoide di Assagioli: la prima mappa psichica transpersonale.................................................. 53
Il S personale e il S transpersonale o superiore.......................................................................... 54
Il sogno da svegli ............................................................................................................................... 58
Opere consigliate:.............................................................................................................................. 60
CARL ROGERS E IL COUNSELING............................................................................................... 61
La nascita del counseling.................................................................................................................. 61
Lapproccio centrato sul cliente ...................................................................................................... 61
Lidentit organismica del bambino ............................................................................................... 61
Il concetto di empatia incondizionata ............................................................................................. 62
Biografia............................................................................................................................................. 63
Testi consigliati: ................................................................................................................................ 64
LA PSICOLOGIA SISTEMICO RELAZIONALE DI PALO ALTO............................................ 64
La teoria dei sistemi in psicologia.................................................................................................... 64
Le caratteristiche dei sistemi: totalit, struttura, confini, progettualit, finalit e storia.......... 65
Modificando un elemento del sistema si modifica il tutto ............................................................. 66
Mesmer: le radici storiche................................................................................................................ 66
IL DIALOGO DELLE VOCI DI HAL E SIDRA STONE............................................................... 68
Le sub personalit............................................................................................................................. 68
Le parti del Dialogo delle voci...................................................................................................... 68
Lobiettivo del Dialogo delle voci................................................................................................. 70
Opere consigliate:.............................................................................................................................. 75
LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE DI KEN WILBER......................................................... 75
Opere consigliate:.............................................................................................................................. 84
L'INTENSIVO DI ILLUMINAZIONE DI CHARLES BARNER .................................................. 85
LA PSICOLOGIA NON DUALE........................................................................................................ 85
LA PSICOLOGIA SUFI DI AHALMAAS......................................................................................... 88
LA PSICOLOGIA OLISTICA................................................................................................................ 90
LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO ................................................................................ 92
IL PROCESSO DI CRESCITA E LE SUE QUATTRO FASI..................................................... 92
La consapevolezza dello stato di frammentazione ......................................................................... 93
Decondizionamento e disinquinamento: Il lavoro sul nagativo.................................................... 93
Riapproprazione e sviluppo del potenziale umano: il lavoro sul positivo ................................... 93
La realizzazione di se....................................................................................................................... 96
PSICOLOGIA DELL'EVOLUZIONE UMANA............................................................................. 100
LA GENESI DEI BLOCCHI PSICOSOMATICI........................................................................... 100
Lipotesi coscienza: la vita come evoluzione della consapevolezza ............................................ 100
Il concepimento: inizia il viaggio ................................................................................................... 101
Il cuore della Mamma la vita del bimbo .................................................................................... 102
Il periodo intrauterino.................................................................................................................... 102
La densit energetica ...................................................................................................................... 103
Traumi e tensioni intrauterine....................................................................................................... 104
Il contatto o il non-contatto intrauterino...................................................................................... 106
Il primo blocco psicosomatico: la percezione intrauterina di non essere amati ....................... 107
Il parto e la drammatica situazione di molti reparti di ostetricia .............................................. 108
Nascite premature o forzate........................................................................................................... 108
La fase orale..................................................................................................................................... 110
Limprinting: il principio del condizionamento........................................................................... 111
LEVOLUZIONE UMANA E LA FORMAZIONE DEI CARATTERI....................................... 112
Il carattere schizoide: il distacco del corpo........................................................................... 112
Il carattere orale: il buco affettivo................................................................................................. 113
Il carattere masochista: linibizione alla libert .......................................................................... 114
Il tratto nevrotico: iperreattivit da stress e incapacit di relax................................................ 118
Il carattere psicopatico: la sfida alla vita...................................................................................... 120
I caratteri e la sessualit: il rigido, il nacisista e listerico........................................................... 121
Le pi comuni tipologie .................................................................................................................. 124
Lo schema generale della struttura della personalit.................................................................. 125
I caratteri e le energie psicosomatiche essenziali ......................................................................... 126
La contrattura del diaframma....................................................................................................... 130
Le ricerche sulla coerenza e la sincronizzazione cerebrale......................................................... 131
SCHEMA SINTETICO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI...................................................... 133
I tre principali fattori che determinano un carattere: genetica, condizionamenti e anima..... 133
PERIODO FETALE: LA STRUTTURA GENETICA, MATERNA E ANIMICA. ................ 133
L'influenza genetica........................................................................................................................ 133
Lanima e l ipotesi coscienza..................................................................................................... 133
I condizionamenti materni. ............................................................................................................ 133
I TRE CARATTERI PSICOSOMATICI ALLA NASCITA...................................................... 134
La struttura fisica-istintiva e il cervello rettile............................................................................. 134
La struttura emozionale-affettiva.................................................................................................. 134
La struttura nervosa-psichica........................................................................................................ 134
LO SCHEMA UNIFICATO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI ....................................... 135
FUNZIONALI (FLUIDI E INTEGRATI) E PATOLOGICI (RIGIDI E CONDIZIONATI). 135
Le due polarit fisiche - istintive.................................................................................................... 136
Le due polarit emotive.................................................................................................................. 136
Le due polarit mentali .................................................................................................................. 136
I caratteri patologici condizionati e rigidi .................................................................................... 136
Dalla patologia ai caratteri fluidi................................................................................................... 136
Dal condizionamento anale al condizionamento allesplorazione .......................................... 137
Dal complesso di Edipo alla relazione affettiva............................................................................ 137
L'APPROCCIO OLISTICO AL COUNSELING............................................................................... 138
LA PRESENZA EMPATICA............................................................................................................ 138
La presenza empatica come stato di consapevolezza globale di noi e dell'altra persona......... 138
L'intensivo di illuminazione di Charles Barner ........................................................................... 138
La direzione ..................................................................................................................................... 140
Lintenzione..................................................................................................................................... 141
Lo stare con quello che trovi...................................................................................................... 142
LA PRATICA DEL COUNSELING PER CHI INIZIA................................................................. 145
Il significato di counseling e il lavoro su di s............................................................................... 145
La modalit tecniche di incontro: pubblicit, parole chiave, correttezza ................................. 145
Il pagamento e il problema del denaro ......................................................................................... 148
Il setting minimo ............................................................................................................................. 148
Limmagine professionale .............................................................................................................. 149
Lambiente di lavoro: essenziale, accogliente e personale .......................................................... 150
LA RELAZIONE CON LA PERSONA (IL CLIENTE) ................................................................ 151
La relazione con il cliente............................................................................................................... 151
Non c una seconda occasione per avere una buona prima impressione ............................. 152
Empatia e rispecchiamento: la bolla psichica della persona................................................... 152
Leggere empaticamente la persona oltre i giudizi ................................................................... 153
Transfert e controtransfert: il gioco incrociato delle proiezioni ................................................ 154
La scheda di crescita personale ..................................................................................................... 156
Le domande esistenziali .................................................................................................................. 159
La logica dei primi incontri............................................................................................................ 160
Il vero e il falso dei problemi.......................................................................................................... 161
La direzione esterna e interna ....................................................................................................... 162
Il progetto di crescita.................................................................................................................. 163
Valutazioni e aspettative nel progetto di crescita..................................................................... 163
Motivi per cui il counselor non deve dare consigli....................................................................... 164
Il Mito di Kirone: il counselor non un perfetto ......................................................................... 165
Trasparenza e sincerit .................................................................................................................. 166
Il lavoro sull'identita'...................................................................................................................... 167
LE BASI DEL COUNSELING.......................................................................................................... 169
Il counselor, il cliente e lincontro ................................................................................................. 169
I limiti etici e deontologici del counseling e la psicoterapia ........................................................ 169
Sviluppo delle potenzialit umane e percorso di crescita............................................................ 171
Il rapporto........................................................................................................................................ 172
Le tecniche ....................................................................................................................................... 173
Il piano di crescita........................................................................................................................... 173
Ogni incontro unico e irripetibile ............................................................................................... 174
IL PERSORSO DI CRESCITA SPIRITUALE E I DISTURBI DELLIDENTIT.................... 176
Il persorso di crescita e i disturbi dellidentit............................................................................. 176
Caratteristiche di costituzione e condizionamenti ....................................................................... 176
Libert e necessit........................................................................................................................... 177
La forza interiore ............................................................................................................................ 178
Comprendere lidentit come forza interiore e libero pensiero ................................................. 178
Basta illusioni religiose: risvegliare la coscienza della realt...................................................... 179
Credere o sperimentare. Le ideologie uccidono la coscienza di s ............................................. 180
I grandi Illuminati erano dei ribelli .............................................................................................. 181
Cambiare la direzione del problema............................................................................................. 182
ELEMENTI DI PSICOPATOLOGIA.................................................................................................. 184
ANSIA, ANGOSCIA, PAURA E PANICO...................................................................................... 184
FOBIE, OSSESSIONI E COMPULSIONI ...................................................................................... 191
PSICOSI E NEVROSI........................................................................................................................ 192
LA DEPRESSIONE............................................................................................................................ 192
MANIA ED ECCITAMENTO MANIACALE................................................................................ 195
LA SCHIZOFRENIA: ALLUCINAZIONI E DELIRI................................................................... 197
L'ENNEAGRAMMA: RELAZIONI E DIALOGO DELLE VOCI......................................................... 200
Un'essenza tante personalita'......................................................................................................... 201
Lamore............................................................................................................................................ 201
Il terreno e la cultura...................................................................................................................... 201
Un modello grafico.......................................................................................................................... 203
LEnneagramma come tipologia di personalit........................................................................... 204
Gurdijeff : essenza e personalit ................................................................................................... 206
Il nucleo base: essere riconosciuti per quello che siamo.............................................................. 208
Consapevolezza, Ego Consapevole e Visione Lucida................................................................... 212
Ampliare la nostra personalit ...................................................................................................... 212
L'ANALISI OLISTICA DEI SOGNI.................................................................................................... 215
L'ANALISI DEI SETTE LIVELLI DEL SOGNO.......................................................................... 215
IV livell: i Sogni Mentali ............................................................................................................... 216
I sogno che non hanno senso: la vita inutile ................................................................................. 217
V livello: i Sogni Spirituali............................................................................................................ 217
I sogni lucidi..................................................................................................................................... 218
I sogni di vite passate ...................................................................................................................... 218
I Sogni Illuminati di VI livello...................................................................................................... 219
I Sogni Infiniti di VII livello ......................................................................................................... 219
L'INTERPRETAZIONE OLISTICA DEL SOGNO...................................................................... 219
L'interpretazione simbolica soggettiva e oggettiva...................................................................... 219
Ologrammi della realt................................................................................................................... 220
La mente virtuale........................................................................................................................ 220
Entrare coscientemente nel sogno: l'ologramma onirico ............................................................ 220
Non forzare mai la persona! Accettarne i limiti e le paure......................................................... 221
Infrangere i tab alle radici della coscienza: la porta virtuale del cambiamento................. 221
L'analisi del tono emozionale......................................................................................................... 222
Lasciare andare l'inconscio... ......................................................................................................... 222
L'analisi delle parti del sogno: il s osservante, l'io e le sub-personalit................................... 223
Pericoli del lavoro sul sogno........................................................................................................... 224
Il counselor e la terapia del risveglio............................................................................................. 224
IL C O D I C E D E O N T O L O G I C O.......................................................................................... 225
SICOOL................................................................................................................................................... 225
Art.1 Accettazione........................................................................................................................ 225
Art. 2 Principi etici....................................................................................................................... 225
Art. 3 - Competenza e professionalit.......................................................................................... 225
Art 4 Rapporti con il cliente........................................................................................................ 226
Art. 5 Presa in carico ................................................................................................................... 226
Art 6 Correttezza professionale.................................................................................................. 226
Art. 7 Segreto professionale ........................................................................................................ 226
Art. 8 Pubblicazioni didattiche ................................................................................................... 226
Art. 9 - Rapporto con colleghi...................................................................................................... 226
INDICE GENERALE............................................................................................................................... 227

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