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Coordinate: 41°53′09.24″N 12°29′08.

52″E

Circo Massimo
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Il Circo Massimo è un antico circo romano, dedicato alle Circo Massimo


corse di cavalli, costruito a Roma. Situato nella valle tra il Roma
Palatino e l'Aventino, è ricordato come sede di giochi sin
dagli inizi della storia della città: nella valle sarebbe
avvenuto il mitico episodio del ratto delle Sabine, in
occasione dei giochi indetti da Romolo in onore del dio
Consus. Di certo l'ampio spazio pianeggiante e la sua
prossimità all'approdo del Tevere dove dall'antichità più
remota si svolgevano gli scambi commerciali, fecero sì che
il luogo costituisse fin dalla fondazione della città lo spazio
elettivo in cui condurre attività di mercato e di scambi con Vista del Circo Massimo, 1978
altre popolazioni, e – di conseguenza – anche le connesse Civiltà Civiltà romana
attività rituali (si pensi all'Ara massima di Ercole) e di Utilizzo Circo
socializzazione, come giochi e gare.
Localizzazione
Con i suoi 620 metri di lunghezza e 140 di larghezza, è Stato Italia
considerata la più grande struttura per spettacoli costruita Comune Roma
dall'uomo.[1][2]
Dimensioni
Superficie ~85 000 m²
Amministrazione
Indice Patrimonio Centro storico di
Storia Roma
Struttura e utilizzi Ente Sovrintendenza
Utilizzo moderno Capitolina ai Beni
Culturali
Note
Responsabile Maria Vittoria Marini
Collegamenti
Clarelli
Bibliografia
Visitabile Sì
Voci correlate
Sito web www.sovraintendenza
Altri progetti roma.it (http://www.so
Collegamenti esterni vraintendenzaroma.it/
i_luoghi/roma_antica/
monumenti/circo_mas
Storia simo)

Le prime installazioni in legno, probabilmente in gran parte Mappa di localizzazione


mobili, risalirebbero all'epoca di Tarquinio Prisco,[3] nella
prima metà del VI secolo a.C., per i grandi Ludi Romani
organizzati per la
vittoria sulla città di
Apiolae. [4]

Sesterzio di Caracalla, raffigurante il


Circo Massimo con la spina e
l'obelisco decorativo, ora a piazza del
Popolo; in seguito venne eretto un
secondo obelisco, oggi davanti alla
basilica di San Giovanni in Laterano.

La costruzione di primi impianti stabili risalirebbe al 329 a.C.,


quando furono edificati i primi carceres. Le prime strutture in muratura, soprattutto legate alle
attrezzature per le gare, si ebbero probabilmente solo nel II secolo a.C. e fu Gaio Giulio Cesare a
costruire i primi sedili in muratura e a dare la forma definitiva all'edificio, a partire dal 46 a.C.

Il monumento venne restaurato dopo un incendio e probabilmente completato da Augusto, che per
decorare la spina vi aggiunse (come testimoniato da una moneta di Caracalla) un obelisco dell'epoca di
Ramses II portato dall'Egitto, l'obelisco flaminio, che nel XVI secolo fu spostato da papa Sisto V in
piazza del Popolo. Nel 357 un secondo obelisco fu portato a Roma per volere dell'imperatore Costanzo II
ed eretto dal praefectus urbi Memmio Vitrasio Orfito sulla spina; oggi si trova dietro alla basilica di San
Giovanni in Laterano.

Altri restauri avvennero sotto gli imperatori Tiberio e Nerone e un arco venne eretto da Tito nell'81 al
centro del lato corto curvilineo: si trattava di un passaggio monumentale integrato nelle strutture del
circo. Ampio 17 metri e profondo 15, era a tre fornici comunicanti, con quattro colonne libere alte 10
metri sul davanti, e dietro di esse quattro lesene aderenti ai piloni. Sull'attico stava una quadriga bronzea;
sulla fronte verso il circo aveva una platea e una scalinata.[5]

Dopo un grave incendio sotto Domiziano, la ricostruzione, probabilmente già iniziata sotto questo
imperatore, venne completata da Traiano nel 103:[6] a quest'epoca risalgono la maggior parte dei resti
conservatisi. Sono ricordati ancora restauri sotto Antonino Pio, Caracalla e Costantino I. Il circo rimase
in efficienza fino alle ultime gare organizzate da Totila nel 549.

Struttura e utilizzi
Le dimensioni del circo erano eccezionali: lungo 600 metri e largo 140[2]. La facciata esterna aveva tre
ordini: solo quello inferiore, di altezza doppia, era ad arcate. La cavea poggiava su strutture in muratura,
che ospitavano i passaggi e le scale per raggiungere i diversi settori dei sedili, ambienti di servizio interni
e botteghe aperte verso l'esterno. L'arena era in origine circondata da un euripo (canale) largo quasi 3 m,
più tardi eliminato per aggiungere altri posti a sedere.

Sul lato sud si trova attualmente una torretta medioevale detta "della Moletta" appartenuta ai Frangipane.
Nell'arena, si svolgevano le corse dei carri, con dodici quadrighe (cocchi a quattro cavalli) che
compivano sette giri intorno alla spina centrale tra le due mete. La spina era riccamente decorata da
statue, edicole e tempietti e vi si trovavano sette uova e sette delfini da cui sgorgava l'acqua, utilizzati per
contare i giri della corsa.
I dodici carceres, la struttura di partenza che si trovava sul lato corto rettilineo verso il Tevere, disposti
obliquamente per permettere l'allineamento alla partenza, erano dotati di un meccanismo che ne
permetteva l'apertura simultanea.

Fu utilizzato per i primi ludi Apollinares del 212 a.C., indetti dall'allora praetor urbanus, Publio Cornelio
Silla.[7]

Veduta del Circo Massimo da Veduta del Circo Massimo da


sud, verso il Tevere. nord, verso Porta Capena.

Resti del lato curvo meridionale, con la Il Circo Massimo da sud e, sullo
medioevale torre della Moletta. sfondo, i resti dei palazzi
imperiali sul Palatino.

Utilizzo moderno
Agli inizi del XX secolo l'area era in gran parte
agricola e occupata da diverse costruzioni "di
utilità" (nel 1645 vi si era installato il cimitero
israelitico e nel 1852 il gazometro), sopra un
considerevole rialzamento di circa 8 metri del
terreno rispetto alla quota romana. L'assetto antico
è oggi riconoscibile soltanto dalla persistenza di
alcune botteghe artigiane (un fabbro, una bottega di Circo Massimo dal Palatino - festa per lo scudetto
tende da plein air, un'osteria diventata ristorante) della AS Roma - 24 giugno 2001
alla fine di via dei Cerchi, sotto il Palatino. I lavori
di liberazione si svolsero tra il 1911 e i successivi
anni trenta.
Nel 1959 sarebbero dovute svolgersi qui le riprese
in esterno della corsa delle bighe del film Ben Hur,
ma alla fine la Sovrintendenza rifiutò
l'autorizzazione al set, che fu costretto a spostarsi al
Circo di Massenzio, sull'Appia Antica. Per la
grande disponibilità di spazio aperto "non
rovinabile" nel centro storico della città (il Circo
Massimo è ancora dentro le Mura Aureliane ma al
centro di una enorme area verde e archeologica
attraversata da numerosi mezzi di trasporto
pubblico), il Circo Massimo è scelto sempre più
spesso come sede per grandi eventi di massa:
concerti, spettacoli, giubilei e manifestazioni. L'installazione Massimo Silenzio del 2007

Note
1. ^ Weber, capitolo "La maggior pista per gare sportive del mondo".
2. Circo Massimo / Monumenti / Roma antica - Sovrintendenza, su
www.sovraintendenzaroma.it. URL consultato il 30 gennaio 2016.
3. ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, I, 6.
4. ^ Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 1.19 e 1.35.
5. ^ «Trovati i resti dell'Arco di Tito al Circo Massimo (http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/art
e/2015/05/28/trovati-resti-arco-tito-a-circo-massimo_ed906553-81f4-436a-97a8-53c1e0714
845.html)», Ansa.it, 28 maggio 2015; «Circo Massimo, trovati i resti dell'Arco di Tito (http://ro
ma.repubblica.it/cronaca/2015/05/28/news/circo_massimo-115493901/)», Repubblica.it, 28
maggio 2015.
6. ^ Cassio Dione Cocceiano, LVIII, 7, 2.
7. ^ Livio, XXV, 12.11-15.

Collegamenti
È raggiungibile dalla stazione Circo Massimo.
È raggiungibile dalla fermata Circo Massimo del tram 3

Bibliografia
P. Ciancio-Rossetto, "Circus Maximus" in Lexicon Topographicum Urbis Romae, Roma,
1993
J.H. Humphrey, Roman circuses, Berkeley, 1986.
J.-P. Thuillier, Le Sport dans la Rome Antique, Paris, 1997
Carl W. Weber, La maggior pista per gare sportive del mondo, in Panem et circenses, la
politica del divertimento di massa nell'Antica Roma, Garzanti, 1986.

Voci correlate
Mitreo del Circo Massimo
Obelisco Flaminio
Obelisco Lateranense
Torre della Moletta
Basilica di Santa Maria in Cosmedin
Foro Boario
Roseto comunale (Roma)
Tempio di Ercole Vincitore

Altri progetti
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ircus_Maximus_(Rome)?uselang=it)

Collegamenti esterni
Circo Massimo, su Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. URL consultato l'11 dicembre
2019.
La sistemazione del Circo massimo (http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/pag
ine/mostre/pagina_79.html) scheda sugli usi medioevali e moderni del Circo
Il Mitreo del Circo massimo, su sites.google.com.
Rai Arte, La riqualificazione del Circo Massimo, in Il portale di RAI Cultura dedicato all'arte e
al design. URL consultato il 14 dicembre 2016.
Ricostruzione virtuale in 3D del Circo Massimo (http://www.italyrome.info/circomassimo/circ
o-massimo-3d.php) - www.italyrome.info (http://www.italyrome.info)

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