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NELL’ELETTRICITA’
per la scuola media
Le conoscenze proposte:
Le grandezze elettriche
I circuiti elettrici
Il magnetismo
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A cura del prof. F U S C O F E R D I N A N D O
PRIMI PASSI
NELL’ELETTRICITA’
per la scuola media
Le esperienze proposte:
Il pendolino elettrostatico
La pila all’aceto
La luce
I campi magnetici
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L’ E L E T T R I C I T A’
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CAP. 1
ELETTRIZZAZIONE e CARICHE ELETTRICHE
ELETTRIZZAZIONE
La parola elettricità deriva da elektron, termine che gli antichi
greci chiamavano una resina naturale, l’ambra, la quale se
strofinata con un panno, attirava a sé corpi leggeri: piume, foglie…
L’ambra, il vetro o la plastica, se strofinati con un panno
acquistano la capacità di esercitare una forza attrattiva o
repulsiva , cioè si elettrizzano ovvero acquisiscono una carica
elettrica.
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LE CARICHE ELETTRICHE
CARICA STATO
E
ELETTRICA ELETTRICO
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CARICA STATO
E
ELETTRICA ELETTRICO
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CONDUTTORI E ISOLANTI
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FORZE ELETTRICHE
Elettrizzare per strofinio
Utilizzo di:
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FORZE ELETTRICHE
Elettrizzare per strofinio
Forze a distanza
FORZE ELETTRICHE
Elettrizzare per strofinio
FORZE ELETTRICHE
Elettrizzare per strofinio
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I ESPERIENZA
IL PENDOLINO ELETTROSTATICO
Concetti
attrazione e repulsione elettrica:
cariche opposte si attirano,
cariche eguali si respingono;
forze a distanza:
la forza di attrazione o di repulsione
elettrica agisce a distanza e cresce
col diminuire della distanza.
Oggetti:
una posata di plastica, una pallina di polistirolo, un filo di
nylon, un ago e un pezzo di carta di alluminio per alimenti.
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I ESPERIENZA
IL PENDOLINO ELETTROSTATICO
La fisica
la forza elettrica è la forza che l’oggetto elettrizzato esercita
sull’oggetto attirato;
lo strofinio modifica localmente le proprietà di certi oggetti
rendendoli capaci di attrarre piccoli oggetti vicini;
l’oggetto strofinato acquisisce localmente una
carica elettrica e si elettrizza;
l’oggetto attirato esercita a sua volta una forza eguale
e contraria sull’oggetto elettrizzato.
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I ESPERIENZA
IL PENDOLINO ELETTROSTATICO
Attività:
con l’ago fare passare il filo attraverso la pallina e fare un
nodo;
coprire la pallina con la carta di alluminio e appendere il filo su
un supporto in modo che possa dondolare liberamente;
avvicinare al pendolino una posata di plastica e osservare il
comportamento dell’uno in rapporto con l’altra;
strofinare poi energicamente la posata con un panno di lana,
avvicinare la parte elettrizzata al pendolino e osservare,
provare a toccare il pendolino con la posata e osservare che
cosa succede.
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CAP. 2
LE GRANDEZZE ELETTRICHE
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LA DIFFERENZA DI POTENZIALE
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LA DIFFERENZA DI POTENZIALE
LA DIFFERENZA DI POTENZIALE
LA PILA ELETTRICA
Poli elettrici
LA DIFFERENZA DI POTENZIALE
LA PILA ELETTRICA
carica negativamente.
Sul rame si depositano ioni positivi in eccesso e la barretta si
carica positivamente.
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LA DIFFERENZA DI POTENZIALE
IL VOLTMETRO
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LA CORRENTE ELETTRICA
corpo conduttore
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LA CORRENTE ELETTRICA
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LA CORRENTE ELETTRICA
L’ AMPEROMETRO
Lo strumento che misura quanti Ampère di corrente circolano
in un circuito si chiama Amperometro.
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LA CORRENTE ELETTRICA
L’ENERGIA TERMICA
Gli elettroni, scorrendo nei conduttori, producono energia
termica. Questo effetto si chiama effetto termico o
effetto Joule, dal nome del fisico inglese vissuto
nell’ottocento, James Prescott Joule, che lo ha studiato per
primo.
CORRENTE ELETTRICA
è formata da
cariche elettriche
che percorrono
circuiti conduttori
provocando generando
nei esercitando forze
conduttori su
reazioni chimiche
altri circuiti
magneti
ad esempio energia termica percorsi da
corrente
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CORRENTE ELETTRICA
Che si misura in
simbolo
Ampère A
può essere generata
da dal movimento
di spire campi Ad dinamo e
pile conduttrici magnetici
esempio alternatori
all’interno di nelle
apparecchi in
grado di stabilire
tra i loro
poli
delle
simbolo
V Volt Che si
tensioni elettriche
misurano in
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LA RESISTENZA ELETTRICA
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LA RESISTENZA ELETTRICA
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II ESPERIENZA
IL TESTER
Concetti
tensione elettrica e sua unità di misura (Volt - simbolo V);
corrente elettrica e sua unità di misura (Ampere - simbolo A);
resistenza elettrica e sua unità di misura (Ohm - simbolo );
Oggetti:
multimetro digitale, pila elettrica.
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II ESPERIENZA
IL TESTER
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II ESPERIENZA
IL TESTER
La fisica
Quindi, per far circolare la corrente elettrica in un circuito
occorre che ci sia una sorgente di energia che rifornisce alle
particelle cariche l’energia che dissipano nel loro moto
attraverso il circuito;
sono sorgenti di energia elettrica le pile, le batterie o
accumulatori, per gli impianti elettrici domestici o industriali,
le centrali elettriche che alimentano la rete elettrica
cittadina;
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II ESPERIENZA
IL TESTER
La fisica
In un circuito elettrico l’energia elettrica si trasforma in altre
forme di energia, come energia luminosa, energia termica,
oppure energia di movimento;
il corpo umano ha una elevata resistenza elettrica, che
comporta una bassissima corrente elettrica se ai suoi capi
viene collegata una pila da 4,5 V.
Però, se si applicasse una tensione di 220 V, come quella
della rete elettrica domestica, la corrente diventerebbe tale da
provocare effetti molto dannosi per il corpo umano.
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II ESPERIENZA
IL TESTER
COM AV
Attività:
Misura della tensione di una pila: - +
• posizionare il selettore su 20 V;
• collegare l’ingresso COM al polo - di una pila da 4,5 V,
l’ingresso “ A V” al polo + della pila e verificare che la
tensione ai capi della pila è effettivamente vicino ai 4,5 V
nominali;
• scambiare i due collegamenti e verificare che sul visore la
misura della tensione compare con il segno “ - ”;
• misurare la tensione di altre pile elettriche;
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II ESPERIENZA
IL TESTER
Attività:
Misure elettriche nel corpo umano
• posizionare il selettore su 10 K;
• tenere in una mano il cavo collegato all’ingresso COM e
nell’altra il cavo collegato all’ingresso “ A V” cercando di fare
un buon contatto e misurare la resistenza elettrica;
• rimisurare la resistenza dopo aver inumidito leggermente le
dita;
• posizionare il selettore su 2V e ripetere la misura precedente,
prima con le mani ben asciutte e poi con le dita inumidite;
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II ESPERIENZA
IL TESTER
Attività:
• formare una catena di due o tre persone che si tengono
(strettamente) per mano e misurare la tensione fra l’inizio e la
fine della catena;
• posizionare il selettore su 2mA e verificare che la corrente è
minore di 2mA;
• ripetere la misura collegando in serie COM A V
una pila da 4,5V e misurare la corrente
che circola con le dita inumidite. +
-
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CAP. 3
LA PILA ALL’ACETO
Concetti
cariche elettriche
tensione elettrica
corrente elettrica
Oggetti:
lamine di rame ed lamine di alluminio;
vasetti di vetro con diametro maggiore di quello delle lamine;
cavetti elettrici, aceto, tester;
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III ESPERIENZA
LA PILA ALL’ACETO
La fisica
per mantenere una corrente elettrica nel circuito è essenziale
avere una pila elettrica o un altro dispositivo che tenga in
moto le cariche elettriche;
la pila svolge questo ruolo, grazie alle diverse reazioni
chimiche che avvengono vicino ai suoi due poli;
i due poli sono composti da metalli diversi e si comportano
diversamente nei confronti delle cariche elettriche:
uno, di rame, tende a perdere elettroni,
l’altro, di zinco o alluminio, tende a mandare in soluzione lo
ione positivo e quindi rimane carico negativamente.
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III ESPERIENZA
LA PILA ALL’ACETO
lamina di rame lamina di alluminio
Attività:
unire una lamina di rame con
una di alluminio.
prendere un numero di vasetti
pari agli elettrodi che si ha intenzione
di impiegare e riempirli di aceto.
inserire i due elettrodi di una coppia a cavallo di due vasetti
avendo cura che in ogni vasetto ci siano sempre due elettrodi
di tipo diverso.
nel primo e nell’ultimo vasetto inserire
l’elettrodo singolo del tipo che manca
e collegarlo a uno degli ingressi del tester.
con la selezione del tester posta su “V”
si può misurare la
differenza di potenziale prodotta, con la selezione posta su
"mA" si misura la corrente.
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CAP. 3
I CIRCUITI ELETTRICI
I CIRCUITI ELETTRICI
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I CIRCUITI ELETTRICI
DISPOSIZIONE DEGLI UTILIZZATORI IN UN
CIRCUITO ELETTRICO
In un circuito elettrico, gli utilizzatori possono essere disposti:
in serie;
in parallelo;
in serie-parallelo;
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I CIRCUITI ELETTRICI
CIRCUITO ELETTRICO IN SERIE
Un circuito elettrico è di tipo serie quando gli utilizzatori sono
disposti uno di seguito all’altro e perciò la corrente elettrica che
attraversa gli utilizzatori è la stessa per tutti.
Il difetto di questo tipo di circuito è che funziona esclusivamente
con tutti gli utilizzatori integri, se infatti anche uno solo di essi è
danneggiato, il circuito non funziona!
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I CIRCUITI ELETTRICI
CIRCUITO ELETTRICO IN PARALLELO
Si dice che un circuito elettrico è di tipo parallelo quando tutti
gli utilizzatori sono collegati a due punti (detti nodi).
In questa tipologia di circuiti,
gli elettroni che attraversano gli
utilizzatori non saranno gli stessi,
e la corrente per il singolo utilizzatore
dipenderà da quest’ultimo.
I CIRCUITI ELETTRICI
CIRCUITO ELETTRICO SERIE - PARALLELO
In questi circuiti si ha una combinazione delle tipologie di
circuiti visti precedentemente.
Alcuni utilizzatori saranno collegati in serie, ed alcune di queste
serie saranno in parallelo ad altre serie di utilizzatori.
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I CIRCUITI ELETTRICI
LA PRIMA LEGGE DI OHM
La legge di Ohm stabilisce in maniera molto semplice le
relazioni esistenti tra le seguenti tre grandezze elettriche:
tensione (V), corrente (I) e resistenza (R).
Questa legge e stata enunciata dal famoso fisico tedesco
George Simon Ohm.
L'enunciato suona esattamente così:
"L'intensità di corrente in un circuito è direttamente
proporzionale alla tensione ad esso applicata ed inversamente
proporzionale alla resistenza del circuito stesso".
La sua espressione matematica è:
I=V/R
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I CIRCUITI ELETTRICI
LA PRIMA LEGGE DI OHM
L’ espressione matematica
I=V/R
I CIRCUITI ELETTRICI
LA PRIMA LEGGE DI OHM
Ad esempio, possiamo affermare che, in un circuito elettrico se
la differenza di potenziale applicata tra due suoi punti è uguale
ad 1 Volt e la resistenza parziale del tratto compreso tra questi
due punti è di 1 Ohm, in questo tratto circola la corrente di 1
Ampere.
VAB
VR
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I CIRCUITI ELETTRICI
LA SECONDA LEGGE DI OHM
Mentre la prima legge è ampiamente usata in applicazioni
circuitali, la seconda legge studia il valore della resistenza dei
componenti stessi (anche di un filo elettrico, dato che anche
un filo elettrico reale oppone una certa resistenza al flusso di
corrente) al variare delle sue caratteristiche fisiche.
La sua formulazione è la seguente:
R=ρ*l
S
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I CIRCUITI ELETTRICI
LA SECONDA LEGGE DI OHM
R= ρ*l
S
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I CIRCUITI ELETTRICI
LA LEGGE DI OHM GENERALIZZATA
Prendendo in esame un generico circuito elettrico composto da
un generatore e da resistenze, possiamo affermare, in base alla
Legge di Ohm generalizzata, che la somma delle tensioni sulle
Due resistenze equivale alla tensione ai capi del generatore.
Cioè:
VAB = VR1 + VR2 = R1* I + R2* I = I * (R1 + R2)
VAB
I
VR1 VR2
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IV ESPERIENZA
LA LUCE
Concetti
la pila come sorgente di energia elettrica;
la corrente, per circolare, necessita di un circuito chiuso;
in un circuito elettrico l’energia elettrica si trasforma in altre
forme di energia, come energia luminosa, energia termica,
oppure energia di movimento.
Oggetti:
gli elementi del circuito sono:
pila;
lampadina da torcia elettrica;
cavetti elettrici;
tester;
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IV ESPERIENZA
LA LUCE
La fisica
perché la corrente scorra occorre che il circuito sia chiuso e
che ci sia una sorgente di energia (pila) che tiene le cariche in
movimento;
la corrente, circolando nel filamento sottilissimo della
lampadina, lo scalda (effetto Joule);
il filamento, diventato incandescente, emette luce;
trasformazioni di energia:
energia elettrica energia termica energia radiante;
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IV ESPERIENZA
LA LUCE
La fisica
L’effetto termico
Quando un filo di rame è attraversato da corrente elettrica la
sua temperatura aumenta.
Se il materiale, attraversato da una corrente elettrica,
diventa incandescente, questo produce calore e luce.
LAMPADA A
INCANDESCENZA
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IV ESPERIENZA
LA LUCE
La lampadina
La lampadina a incandescenza è formata da:
1. Il filamento, cioè una sottile spirale, che diventa
incandescente quando la lampadina si accende.
2. La ghiera, che è fatta di metallo.
3. Il bottone, che è anch’esso fatto di metallo.
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IV ESPERIENZA
LA LUCE
Attività
provare ad accendere la lampadina connettendola ai morsetti
della pila;
amperometro
-
A
lampadina
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CAP. 5
IL MAGNETISMO
IL MAGNETISMO
IL MAGNETISMO
IL CAMPO MAGNETICO
In seguito alle forze esercitate dalla calamita, nello spazio che la
circonda si forma un campo magnetico.
IL MAGNETISMO
IL CAMPO MAGNETICO
Possiamo vedere il
campo magnetico attraverso
la disposizione che assume
della limatura di ferro lasciata
cadere su una calamita.
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IL MAGNETISMO
I MAGNETINI ELEMENTARI
Dalla proprietà dei magneti per cui suddividendoli in più parti si
ottengono altrettanti magneti (non poter separare i poli), si può
dedurre che una calamita, anche se esercita la sua proprietà solo
sui poli, è magnetica in tutte le sue parti.
Secondo la scienza infatti, una calamita è composta infiniti
magneti, detti magnetini elementari, allineati ordinatamente.
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IL MAGNETISMO
I MAGNETINI ELEMENTARI
All’interno della calamita però gli effetti delle coppie polo nord e
polo sud si annullano a vicenda, solo alle estremità dunque
rimangono affacciati lasciando la zona centrale bilanciata.
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IL MAGNETISMO
I MAGNETINI ELEMENTARI
In realtà, tutti i corpi sono formati da magnetini elementari,
i quali però, a differenza delle calamite, sono disposti
disordinatamente annullando così la loro proprietà
magnetica.
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IL MAGNETISMO
CALAMITE ARTIFICIALI
Se in conseguenza all’esposizione ad una calamita una sostanza
acquista capacità magnetiche, viene chiamato magnete o
calamita artificiale.
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IL MAGNETISMO
I FENOMENI ELETTROMAGNETICI
L’elettricità e il magnetismo sono due fenomeni strettamente
correlati fra loro.
Infatti, due scienziati Christian Oersted
e Michael Faraday
IL MAGNETISMO
I FENOMENI ELETTROMAGNETICI
Nel 1820 il fisico danese Christian Oersted scoprì che, ogni
volta che in un filo conduttore passa della corrente elettrica,
l’ago di una bussola posto nelle vicinanze devia.
IL MAGNETISMO
I FENOMENI ELETTROMAGNETICI
Il passaggio di corrente elettrica in un
conduttore avvolto, solenoide,
crea l’effetto elettromagnetico che è il
fenomeno che permette di trasformare
un avvolgimento in un magnete.
IL MAGNETISMO
I FENOMENI ELETTROMAGNETICI
Invece, qualche decina d’anni dopo la scoperta di Oersted ,
il fisico Michael Faraday scoprì il fenomeno inverso.
Infatti, se in mezzo a un solenoide si fa scorrere un magnete, si
origina corrente elettrica.
animazione 68
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IL MAGNETISMO
I FENOMENI ELETTROMAGNETICI
La corrente elettrica prodotta dal solenoide si chiama corrente
indotta e il fenomeno viene definito
induzione elettromagnetica.
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IL MAGNETISMO
IL MOTORE ELETTRICO
Grazie all’ effetto magnetico, l’energia di una pila può essere
trasformata in energia cinetica, cioè in energia di movimento.
animazione
IL MAGNETISMO
1. il più
più semplice motore elettrico
IL MAGNETISMO
IL MOTORE ELETTRICO
In un motorino elettrico più complesso,
il circuito si apre e
si chiude automaticamente.
Al posto dell’ago magnetico c’è una
bobina che tende a ruotare
quando nella bobina,
cioè il circuito elettrico
alimentato dalla pila,
circola corrente elettrica.
IL MAGNETISMO
I GENERATORI ELETTRICI
Grazie al fenomeno dell’induzione elettromagnetica, si può
trasformare l’energia di movimento in energia elettrica.
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IL MAGNETISMO
I GENERATORI ELETTRICI
Il funzionamento è l’opposto che per i motori.
In pratica, si farà girare la bobina
con una forza esterna e quindi, per effetto
dell’induzione elettromagnetica,
si genererà tensione
nell’avvolgimento del generatore.
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V ESPERIENZA
FENOMENI MAGNETICI
Concetti
Il campo magnetico;
Il circuito elettrico come magnete;
Interazione tra campo magnetico e corrente come motore e
come generatore.
Oggetti:
due magneti;
quattro bussole;
una pila;
una bobina;
cavetti elettrici
Un chiodo;
Dispositivo che crea un campo magnetico;
millivoltmetro 76
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FENOMENI MAGNETICI
La fisica
l’effetto elettromagnetico;
l’induzione elettromagnetica;
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FENOMENI MAGNETICI
Attività 1
Una bussola lontano e vicino a un magnete:
sua orientazione.
Esplorazione con una bussola dello spazio
intorno a un magnete.
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FENOMENI MAGNETICI
Attività 2
Campo magnetico dovuto ad una
corrente elettrica in un filo
conduttore e una bussola:
esplorazione degli effetti magnetici
di una corrente elettrica.
Esperimento di Oersted:
linee di campo intorno a un filo
percorso da corrente.
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FENOMENI MAGNETICI
Attività 3
La corrente circolando in un filo conduttore produce un
campo magnetico.
Se il conduttore è avvolto intorno ad un chiodo, la corrente
magnetizza il chiodo, quindi quest’ultimo diventa una calamita e
attrae gli spilli.
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FENOMENI MAGNETICI
Attività 4
La Legge di Faraday-Neumann-Lenz.
Generazione per induzione elettromagnetica:
un filo, collegato ad un millivoltmetro, e che viene spostato in un
campo magnetico.
Il valore della tensione indotta
sarà funzione della velocità con
la quale si sposta il conduttore.
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FINE
PRESENTAZIONE
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