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Funzionamento dei
muscoli
Abbigliamento
Alimentazione
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AEROBICO: Il muscolo ricava la sua benzina (ATP) dalla trasformazione dei grassi e del
glucosio in ATP + CO2 + H20; tutto questo subordinato ad una adeguata
ventilazione. E' un meccanismo, come si può immaginare abbastanza lento da
avviare ma molto redditizio, come rapporto lavoro/energia e praticamente
“inesauribile” vista la grande quantità di grassi presenti nel nostro corpo
(anche se non ce ne rendiamo conto). Usato in tutte quelle attività in cui uno
sforzo costante di non elevata intensità deve essere mantenuto per parecchie ore
(fondo, ciclismo, canottaggio maratona, ecc.).
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AEROBICO
ANAEROBICO LATTACIDO
ANAEROBICO ALLATTACIDO
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Inizio attività
Riserve energetiche ok
LAVORO RESISTENZA
LAVORO INTENSO LAVORO FATICA
buona
Scarsa ventilazione
ventilazione
Resa ottimale
Buona resa Minor resa
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L'energia per il lavoro muscolare deriva quindi in massima parte dall'ossidazione di zuccheri -
proteine e grassi. L'utilizzatore deve poter quindi poter contare su di un sistema cardio-
polmonare e circolatorio efficiente, che permetta l'assorbimento di ossiseno da parte di tutti i
muscoli interessati. Per riassumere possiamo quindi dire che:
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Possiamo immaginare che anche i muscoli, come tutti gli altri apparati locomotori in natura,
abbiano un rendimento; quindi: dato X, ritorna Y come utile e si perde Z nella trasformazione.
Nel caso dei muscoli, per trasformare una caloria in lavoro, ne dobbiamo perdere tre in
calore; questo vuol dire che il 75% di quello che consumiamo viene perso sotto forma di calore.
Visto poi che la temperatura corporea deve essere mantenuta costante in un intervallo molto
prossimo ai 37~C, altrimenti insorgono grossi problemi, l'organismo reagisce sostanzialmente
in due modi:
Traspirazione è sudorazione
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E' appunto per diminuire le perdite di calore dovute a fenomeni di questo tipo, che dobbiamo
ripararci in modo adeguato. Vedremo ora le caratteristiche fondamentali di un indumento
affinché possa essere considerato confortevole:
-) non deve avere cuciture sporgenti, false pieghe, bottoni, cerniere se non
adeguatamente protette.
Normalmente i nostri indumenti ci proteggono contro i primi due sistemi; sono tessuti con
fibre a debole conducibilità termica, inoltre l'aria secca imprigionata tra le fibre è un buon
isolante termico, fino a quando per traspirazione o per altre vie non diventa umida. A questo
punto possiamo contare sulle cariche elettrostatiche. Il tessuto, sfregando continuamente sulla
pelle,
si polarizza con cariche di segno opposto a quello delle molecole d'acqua. L'attrazione esistente
tra due cariche opposte fa si che le molecole di H20 emesse dal nostro corpo vengano catturate al
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tessuto, caricandosi anch'esse con la stessa sua polarità. Ora per capillarità e per repulsione di
due cariche di segno uguale, la molecola di H20 migrerà verso l'esterno, ed incontrando (si spera)
un certo movimento d'aria o per evaporazione verrà eliminata anche dalla parte esterna del
tessuto. Un altro indumento interessante dal punto di vista dell'isolamento termico è costituito
da un foglio di polietilene metallizzato sotto vuoto, cucito tra due strati di imbottitura sul
tessuto esterno di protezione della sottotuta. I questa maniera veniamo rivestiti da uno
schermo riflettente, il quale non disperde la parte di calore del nostro corpo per irraggiamento.
Fintantoché le imbottiture sono asciutte tutto va bene, ma quando cominciano ad inzupparsi,
l'indumento tende a diventare freddo, il corpo si troverà sempre a contatto con una massa fredda
quindi cederà calore per conduzione.
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Da quanto detto finora ci possiamo rendere conto che prima o poi a forza di "bruciare" bisognerà
anche reintegrare le riserve; è necessario farlo nel modo migliore. Non esiste una regola fissa,
poiché ogni persona è diversa dall'altra; trovare una dieta unica per tutti è impossibile. Possiamo
invece spendere due parole sugli alimenti in generale.
Il nostro corpo è costituito dal 66% di acqua, dal 16% di proteine, dal 13% di grassi, dal5% di
minerali. E' quindi d'obbligo riuscire ad equilibrare queste sostanze già durante i pasti. Si tenga
presente che l'alimentazione adeguata è quella in cui le ENTRATE si equiparano alle USCITE.
2) PROTEINE è carne, pesce, uova, latte, formaggio, legumi, patate, pane, pasta
3) LIPIDI (GRASSI) è burro, panna, latte, carne, formaggio, lardo, olio, noci,
pesce, uova, latte, pane, pasta, patate
Un uomo che pesa nella norma, ha una riserva di grassi che gli permetterebbe 50
giorni di digiuno. I grassi hanno il compito di proteggere dai traumi gli organi
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5) SALI MINERALI
6) ACQUA
E' il mezzo attraverso il quale si svolgono tutte le reazioni chimiche.
Il corpo non può sopportare una perdita d'acqua superiore al 10% del totale.
7) A.LCOOL
Di assorbimento molto rapido, specie a stomaco vuoto, ha effetto inibente sul
sistema nervoso. Il metabolismo trasforma l'alcool in grassi nelle cellule del fegato
(steatosi è cirrosi).
8) VINO
Contiene sali minerali utili e fornisce un notevole apporto calorico.
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