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LINGUE KENTUM E LINGUE SATEM; INIZI DI UNA

DIALETOLOGIA INDO-EUROPEA

Vi è, tra le lingue indo-europee, una serie di corrispondenze che sfuggono


ad una caratterizzazione semplice. Esaminiamo alcuni casi:

lat. centum (pron. kentum) scr. xtm (s(atam)


gallese cant avest. sat∂m
gr. e-katovvn (ekaton) pol. sto
got. hund lit. s&imtas

lat. rego, reg-s scr. rj- (raja-)


gall. -rix (rì, gen. rig)

Queste, e molte altre testimonianze, mostrano che in un certo numero di


parole alcune lingue indoeuropee hanno delle occlusive velari, mentre un
altro gruppo di parole ha delle palatali affricate o addirittura spiranti.
Per conservare la regolarità delle leggi fonetiche, l'unica possibilità di
spiegazione è che ci sia un suono indoeuropeo che può svilupparsi nelle due
direzioni. E' stata, quindi, postulata l'esistenza di una serie di velari
palatalizzate, indicate come k@, g@.
Lo stesso vale per la serie delle labiovelari, che è emersa dai nostri confronti
relativi alla legge di Grimm. Si veda, ad esempio

lat. quinque scr. pç (panca-)


gr. pevnte (pente)
got. fimf
a.irl. coic

lat. vivo, vita cec. z&ivot


gr. bivo" a.sl. zivo
a.irl. bethu scr. jIv- (ji)v-)

Si possono, pertanto, aggiungere le due labiovelari palatalizzate k@w , g@w.


Gli esiti complessivamente si presentano come segue:

i.e. * k@ > lat.c, celt. c, gr. k, germ. h, ario s&, sl. s, ir. s

i.e. * k@w > lat. qu, celt. c, germ. f, ario c

i.e. * g@ > lat. g, celt. g, ario j

i.e. * g@w > lat. v , gr. b, celt. b, ario j, sl. z&

Al di là delle possibili ricostruzioni etimologiche, questa duplice


evoluzione prefigura una sorta di suddivisione dialettale delle lingue indo-
europee, una divisione delle lingue dette kentum e satem. In passato si è
creduto che si trattasse di una suddivisione coincidente con una suddivisione
geografica, lingue satem a oriente e lingue kentum a occidente. Questa
convinzione fu infranta agli inizi del 900, quando, facendo seguito ad una
serie di ritrovamenti del 1890 nel sito di Turfan, nel Turkestan cinese, fu
identificata una nuova lingua, il Tocario, presente in due varietà dialettali (
cfr. http://www.oxuscom.com/eyawtkat.htm). Il Tocario è una lingua
kentum, nonostante sia orientale.

In fondo, la distinzione tra esiti satem e kentum si è verificata anche nelle


lingue neo-latine. Il latino centum (pron. kentum) o decem (pron. dekem)
hanno esiti per lo più satem, come in italiano cento e dieci, fr. cent, sp. cien
e diez, ma in sardo hanno esiti kentum, come in log. chentu e deghe. Nelle
lingue neo-latine l'esito kentum è fortemente minoritario.

Nel ricostruire il sistema fonologico dell'indoeuropeo, però, non si può


dimenticare che, a fianco degli esiti "satem" esistono esiti "centum"
generali, come in

lat. cruor / crudus scr. kRivW( (kravis4)


gr. kreva" (kreas, da krevas) lit. kraujas
aat hro (ing. raw)

lat. iugum scr. yugm( (yugam)


gr. zugovn (zygon)
got. juka (acc.pl.)
Questa situazione ci suggerisce che il sistema delle velari indoeuropee
distinguesse una serie velare pura ed una palatalizzata; entrambe le serie
sono a loro volta divise in velari e labiovelari.

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