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Poi si determina l’equazione della retta, r(x), passante per i punti fissati, (x1 , f (x1 )) e (x2 , f (x2 )),
x − x1 x 2 − x1
= ,
r(x) − f (x1 ) f (x2 ) − f (x1 )
e se ne trova lo zero (r(x) = 0):
x − x1 x2 − x1
= ,
−f (x1 ) f (x2 ) − f (x1 )
ovvero,
x 2 − x1
x3 = x1 − f (x1 ) .
f (x2 ) − f (x1 )
Il procedimento viene iterato considerando l’equazione della retta passante per l’ultimo punto
calcolato, (x3 , f (x3 )), e il punto, scelto tra i precendenti 1 e 2, per cui la funzione f (x) assume
valore di segno opposto a f (x3 . La procedura è dscritta graficamente nella figura 1, da cui si
intuisce come lo zero della retta approssima lo zero della funzione f (x) al crescere del numero
di iterazioni.
f(x2)
f(x)
f(x3) r1(x)
x1
x3 x2
r2(x)
f(x1)
Esempio, esercizio n. 10, pg. 51, del libro, caso b): calcolo dell’esponente m della
trasformazione politropica per una compressione con i seguenti dati:
Uilizzando le espressioni del primo principio della termodinamica in forma euleriana termica
e meccanica si ottiene la seguente funzione f (m) di cui dobbiamo valutare lo zero:
m−1
k m Lw
f (m) = β m −1 − − .
k−1 m−1 RT1
2
Procedura iterativa:
m2 − m1
iter=1: m3 = m1 − f (m1 ) = 1.50595, f (m3 ) = 6.90688 × 10−3 ;
f (m2 ) − f (m1 )
m3 − m1
iter=2: m4 = m1 − f (m1 ) = 1.50134, f (m4 ) = 3.38476 × 10−4 ;
f (m3 ) − f (m1 )
m4 − m1
iter=3: m5 = m1 − f (m1 ) = 1.50112, f (m5 ) = 1.65502 × 10−5 ;
f (m4 ) − f (m1 )
m5 − m1
iter=4: m6 = m1 − f (m1 ) = 1.50111, f (m6 ) = 8.09157 × 10−7 ;
f (m5 ) − f (m1 )
Si sono protratte le iterazioni sino ad approssimare lo zero della funzione f (m) utilizzando
una calcolatrice in singola precisione (sei cifre significative). Tuttavia, in questo caso, con
i valori di partenza opportunamente scelti, già il valore m = m4 garantisce un errore nel
prosieguo dei calcoli inferiore all’ 1%. In generale, un criterio valido per fermare le iterazioni
è | f (mi+1 ) |< 10−4 .