Sei sulla pagina 1di 3

Casi clinici

Paziente A:
Maschio di 51 anni riferisce un’isonnia mediana, associata a dolori muscolari
e forti contratture alle gambe, che lo tormentano da tempo (mesi) ma che
recentemente hanno raggiunto una tale intensità da condurlo alla
disperazione. Il suo medico curante gli ha prescritto una benzodiazepina
che, per sua scelta, non vuole iniziare ad assumere.
Il sintomo principale è quello dei “crampi” alle gambe che iniziano di notte
fino a provocare il risveglio per il dolore dovuto alle contrazioni. Il paziente
riferisce di non avere nessun problema ad addormentarsi, sostiene di non
avere altri problemi di salute: pressione arteriosa, colesterolo... è donatore
di sangue, tendenzialmente rigoroso nello stile di vita e nei controlli medici.
Riferisce tuttavia di soffrire di litiasi renale (ha eliminato dei calcoli in
passato e di averne ancora uno, asintomatico, evidenziato ecograficamente).
Alvo regolare, nessun problema di tipo respiratorio, allergico ecc. Riferisce
periodicamente episodi di gastrite. Prende regolarmente 4 o 5 tazzine di
caffè al giorno, occasionalmente anche di sera dopo cena senza problemi di
sorta.
Ha notato che, da qualche tempo, il colore delle urine è spesso carico,
tropismo positivo per il salato e ha notato, inoltre, una accresciuta
insofferenza al caldo.
La palpazione dell’ 1MC è molto dolorosa

Paziente B:
Maschio di 45 anni affetto da disturbi del sonno caratterizzati da risvegli
notturni con senso di irrequietezza agli arti inferiori, necessità di muovere le
gambe di tipo incoercibile che aumenta il fastidio se tenta di contrastare tale
bisogno. Familiarità per sindrome delle gambe senza riposo nella bisnonna
paterna, nella nonna paterna e nel padre esordite intorno ai 60 anni (nonna)
e 50 anni (padre).
Età di insorgenza della sintomatologia a 35 anni. I sintomi riferiti si
presentano regolarmente la notte, quasi ogni giorno, talora anche durante
la fase di addormentamento, per periodi di almeno un mese consecutivo,
intervallati da periodi di breve remissione (circa una settimana). Al paziente
è stato proposto il trattamento farmacologico che per il momento non vuole
iniziare, giunge a noi per un tentativo di trattamento agopunturistico ma è
piuttosto scettico e sfiduciato. Il tono dell'umore è piuttosto basso, con note
di nervosismo e insofferenza. È un soggetto atletico, pratica sport
regolarmente, molto attento alla salute, piuttosto rigido nello stile di vita,
tendenzialmente riservato, puntiglioso, ordinato. Riferisce di essere
freddoloso, non prende caffè per ragioni salutistiche, tropismo gustativo
piuttosto per il salato, riferisce una vaga lombalgia a livello L3-L4.
Esami di laboratorio nella norma, TSH 0,70 (v.n. 0,47-4,64), FT3 4,5 (v.n. 2,2-
4,7), FT4 1,8 (v.n. 0,8-2,0).
Trattamento
Paziente A:
Sedativa di base : 3C, 6MC, 3F, 3R, 60V, 17VC con l’aggiunta di 1MC
Circolazione Shao Yang: 34VB, 38VB, 43VB
tonificazione Shao Yin: 3R(-) su 17VC(+)
“protezione” Centro e Ovest: 12VC, 36St
Il paziente dopo la prima seduta riferisce la totale scomparsa dei sintomi,
nonostante il consiglio di continuare con la terapia, decide di non
proseguire. Dopo circa 15 giorni il paziente torna da noi perché ha notato
una graduale ricomparsa dei sintomi. Viene sottoposto a due ulteriori
sedute di trattamento e quindi ad una triangolazione dallo Shao Yin. Ad oggi
non ha più manifestato alcun episodio di rilievo, tranne qualche vaga
sensazione di formicolio molto leggero, per un paio di episodi.
Paziente B:
Nella prima seduta è stato eseguito lo stesso trattamento del paziente A,
senza alcun risultato. Nella seconda seduta abbiamo, oltre alla sedativa:
tonificato lo Shao Yin utilizzando il 6 Rbis (-) ed il 5 VC (+)
fatto circolare Centro e Ovest con 12 VC, 36 St e 43 St
circolazione Shao Yang: 20 VB, 34 VB, 38 VB, 43 VB,
inoltre 14 VG
Il risultato è stato più confortante: il paziente ha notato un netto
miglioramento dei sintomi, decidiamo pertanto di proseguire con lo stesso
schema. Dopo la terza seduta il paziente, pur riconoscendo un certo
progresso, non si ritiene del tutto soddisfatto. Decidiamo per una pausa e
rivediamo il paziente dopo una settimana, il trattamento impostato parte da
una circolazione Centro e Ovest: 12 VC, 2P, 6P, 7P, 36 St, 43 St
inoltre: 17VC, 3VG, 9VG,
per il Sud: 7C, 7MC
Circolazione Shao Yang: 34 VB, 38 VB, 43 VB, verso 63V
Tonificazione Nord: 6Rbis (-) 5 VC (+)
questo schema è stao ripetuto anche nella seduta successiva. I risultati sono
stati a questo punto molto buoni.
Conclusioni
I risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti anche se, allo stato attuale,
possiamo tracciare solo considerazioni non conlusive, sia per il numero
esiguo di osservazioni, sia principalmente per il follow-up molto limitato di
cui disponiamo (3 mesi per il paziente A e 2 mesi per il paziente B).
Ciononostante siamo molto incoraggiati da quanto fin qui osservato: la
completa remissione dei sintomi nel paziente A e il sensibile miglioramento
della sintomatologia (riduzione della intensità e frequenza degli attacchi,
miglioramento notevole della qualità del sonno, miglioramento del tono
dell’umore) nel paziente B ci fanno ritenere che il trattamento
agopunturistico della RLS sia una tecnica terapeutica estremamente
vantaggiosa, soprattutto se si considera la circostanza che per entrambi i
pazienti l’agopuntura ha rappresentato l’unica terapia effettuata.
Il particolare contesto della RLS, dal punto di vista dell'Energetica,
suggerisce ulteriori possibilità di intervento (programmi segnale Chong Mo –
Yang Oè – Yang Keo/Du Mai) che non sono state esplorate, ma che
potrebbero essere un utile campo di ricerca, insieme alla necessità di
definire in modo maggiormente circostanziato le corrispondenze funzionali
assimilabili a quelle che, lo ribadiamo, a nostro parere sono “le” Sindromi
delle gambe senza riposo. Infine auspichiamo che su questo campo si riesca
a dare un piccolo contributo per conferire validità scientifica all'approccio
terapeutico agopunturistico.
 

Potrebbero piacerti anche