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Odsjek za talijanistiku
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2. Fraseologia .................................................................................................................... 3
3. I colori ........................................................................................................................... 11
4. Espressioni fraseologiche italiane con i nomi dei colori come componenti e i loro
equivalenti croati .................................................................................................................. 17
5. Conclusione ............................................................................................................................. 57
6. Bibliografia ............................................................................................................................. 59
1. Introduzione
Una delle categorie di parole che fanno parte del lessico di ogni lingua sono le
espressioni fraseologiche. Sono un fenomeno presente in ogni tipo di comunicazione, nei testi
scritti, discorsi di ogni giorno e quelli ufficiali, ma soprattutto nella lingua parlata.
Rispecchiano la cultura e le conoscenze dei parlanti della lingua dalla quale provengono e
così arricchiscono in modo particolare il patrimonio lessicale di questa lingua. Comparando le
espressioni fraseologiche di due diverse lingue si può avere l’immagine di alcune differenze e
similitudini tra due culture diverse. I colori sono un fenomeno con un ruolo importante nei
diversi campi della realtà umana. Un numero rilevante delle espressioni fraseologiche italiane
contiene il nome di un colore come uno o più dei loro elementi.
La seconda parte della tesi sarà dedicata all’analisi contrastiva delle espressioni
fraseologiche italiane con i nomi dei colori come componenti e i loro equivalenti croati, e
all’analisi delle espressioni fraseologiche italiane con i nomi dei colori come componenti a
livello morfosintattico e a quello semantico. Si cercherà di dimostrare in che misura le
strutture e i significati delle espressioni italiane corrispondono ai loro equivalenti croati. Poi
sarà operata la loro divisione in gruppi sulla base della parte del discorso a cui appartiene la
parola semanticamente dominante in esse. Lo scopo di questo capitolo sarà anche di stabilire i
diversi rapporti semantici tra le espressioni fraseologiche italiane analizzate.
Saranno prese in esame le espressioni fraseologiche con i nomi dei colori azzurro,
giallo, rosso, verde, bianco e nero, tratte dai dizionari fraseologici italiani e da quelli generali
1
della lingua italiana. Allo scopo di raccogliere gli equivalenti croati saranno consultati i
dizionari fraseologici e quelli generali della lingua croata.
2
2. Fraseologia
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Motti, proverbi, modi di dire, locuzioni e frasi fatte sono tutte categorie che sfuggono
a una definizione precisa anche se molti ricercatori, in epoche diverse, hanno spesso
tentato di classificarli. (Quartu 2001:V)
(…) sono tuttora incerti i criteri con cui distinguere da un lato tra espressioni letterali,
metaforiche, idiomatiche, dall’altro tra e.i.1 e casi individuati da denominazioni come
stereotipo, formula, chiché, frase fissa, detto, proverbio, luogo comune (per non
citarne che alcune). (Casadei 1994: 61)
Anche nella fraseologia croata esiste lo stesso problema di determinare i confini tra
tutte queste categorie. Nada Vajs e Milena Žic Fuchs nel loro articolo Definicija i frazem u
jednojezičnom rječniku spiegano che i lessicografi per la fraseologia in senso largo usano i
termini frazemi u širem smislu (i modi di dire in senso largo) o kolokacije (le collocazioni) e
lokucije (le locuzioni) e per la fraseologia in senso ristretto usano i termini metaforički
frazemi u užem smislu (i modi di dire metaforici in senso ristretto) o semplicemente izričaji (le
espressioni) (cfr. Vajs/Žic Fuchs 1998: 363). Josip Matešić nel suo articolo O poredbenom
frazemu u hrvatskom jeziku usa il termine frazeološka jedinica (l’unità fraseologica) come
oggetto di studio della fraseologia (cfr. Matešić 1978: 211). Questo termine è tra i termini più
generici usati nella bibliografia, studiata per questa tesi, che può comprendere ognuno dei tipi
di espressioni menzionati. Perciò possiamo considerarlo la soluzione più adeguata per
indicare la fraseologia in senso largo. Antica Menac e Josip Jernej, e molti altri, nei loro lavori
per indicare questo fenomeno come oggetto di loro studio usano anche il termine
frazeologizam (fraseologismo) (cfr. Menac 1970: 9; Jernej 1992-93: 191). Secondo loro i
fraseologismi sono tali legami di parole che non possono essere smembrati, sono frasi fatte di
significato metaforico.
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italiani che hanno dato un contributo importante alla fraseologia italiana possiamo individuare
Carlo Lapucci, Giuseppe Pittàno, Bruna Monica Quartu, Giovanna Turrini e i loro
collaboratori, che hanno raccolto dei modi di dire nei loro dizionari fraseologici, Federica
Casadei, che ha fatto uno studio semantico sulle espressioni idiomatiche italiane nell’ambito
della sua tesi di dottorato in base a cui ha pubblicato il libro Metafore ed espressioni
idiomatiche, e altri. Tuttavia, come afferma Casadei, “manca una fonte completa di e.i.
italiane, (…) i repertori esistenti raccolgono materiale molto vario e non sempre ordinato. I
repertori mescolano infatti ogni sorta di modo di dire – proverbi, detti, motti, massime,
aforismi, usi figurati di singole parole, locuzioni di ogni tipo grammaticale – spesso senza
esplicitare i criteri con cui è stato selezionato il materiale” (1996: 88). I dizionari dei modi di
dire italiani dai quali sono state tratte le espressioni fraseologiche per questa tesi, confermano
quest’affermazione. Per esempio, il dizionario di Pittàno raccoglie i modi di dire, le locuzioni
e i proverbi la cui origine e il cui significato sono spiegati abbastanza dettagliatamente,
mentre altri non includono i proverbi, eccetto il dizionario di Lapucci che comprende
proverbi, adagi, sentenze e frasi famose “quando sono divenuti locuzioni o sono usati anche in
tale forma” (Lapucci 1990: 9).
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dalle quali è costituita. Questa caratteristica la distingue dalle altre combinazioni di parole
(cfr. Casadei 1996: 13-14; Ježek 2007: 183). Ciò vale perché il significato delle espressioni
idiomatiche è il risultato dei procedimenti come similitudine e metafora. Almeno un membro
dell’espressione idiomatica prende un altro significato in uno di questi procedimenti. Questo
approccio sul modo in cui si costruisce il significato delle espressioni idiomatiche è
caratteristico per i cognitivisti semantici.
Inoltre molte e.i. non ammettono trasformazioni possibili per frasi non idiomatiche di
identica struttura: passivizzazione (Le cuoia sono state tirate da Ada), topicalizzazione
(Sono le cuoia che Ada ha tirato), interrogazione (Cosa ha tirato Ada? – Le cuoia.) e
altre trasformazioni comportano spesso la perdita del significato idiomatico e sono
semmai possibili solo per l’eventuale significato letterale dell’espressione. (Casadei
1996: 13)
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Ci sono dei casi in cui alcuni elementi di un’espressione idiomatica possono essere sostituiti
da un altro elemento di un significato simile o da un suo sinonimo (cfr. Menac 1970: 2). Per
esempio, le espressioni essere rosso come la brace ed essere rosso come il fuoco hanno lo
stesso significato. Le parole la brace e il fuoco hanno il significato simile e perciò possono
essere sostituite una con l’altra.
Per esprimere un determinato significato (non esprimibile tramite una sola parola)
nella lingua vengono create combinazioni che diventano portatori di significato e che,
una volta accettate dai parlanti, vengono riutilizzate nel momento della comunicazione
come espressioni fisse. Questo porta a una maggiore frequenza d’uso di una
collocazione in una lingua. (Jurčević 2009: 14)
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Alcune espressioni polirematiche possono avere sia la forma di un’espressione
fraseologica sia quella di una frase libera. Se una frase conserva il suo significato primario,
quello letterale, il suo significato corrisponde a un totale dei significati di tutti i suoi elementi
di cui alcuni possono essere sostituiti da tante altre parole. D’altra parte, nel caso che la stessa
frase libera prenda il significato figurato essa diventa un’espressione fraseologica (cfr. Menac
1970: 3-4).
Questa espressione linguistica, insomma, che è composta da più parole, finisce per
comportarsi, dal punto di vista semantico e sintattico, come una parola sola: ‘vuotare il
sacco’ nell’uso idiomatico è un verbo monovalente (che richiede cioè il solo soggetto) e
significa ‘confessare’. ( Ježek 2007: 184)
Anche Bruna Monica Quartu nell’introduzione del suo Dizionario dei modi di dire della
lingua italiana spiega questa caratteristica con un altro esempio. L’espressione venir meno
nella maggior parte dei dizionari è specificata come una locuzione, ma secondo M. B. Quartu
essa potrebbe stare a lemma autonoma come altri verbi formati da una sola parola grazie alla
sua fissità (cfr. Quartu 2001: V).
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che per le espressioni fraseologiche usa il termine modi di dire, indica questo criterio di
distinzione:
… il proverbio ha quasi sempre la struttura di una frase fissa e di senso compiuto che
esprime un rapporto di causa ed effetto (tanto va la gatta al ladro che ci lascia lo
zampino) oppure una sentenza morale o un consiglio pratico (mogli e buoi dei paesi
tuoi), mentre il modo di dire non si usa quasi mai da solo in quanto non è una frase
completa e necessita di qualcos’altro, foss’anche solo il verbo avere, essere o fare, per
formare una proposizione. (Quartu 2001: VII)
Anche Giuseppe Pittàno nel suo Dizionario dei modi di dire, proverbi e locuzioni spiega la
differenza tra le espressioni idiomatiche e i proverbi:
alla base del proverbio è sempre sotteso il principio didattico e morale di norma,
avvertimento, consiglio o massima dettati dall’esperienza, tanto che il proverbio è
chiamato anche “sapienza dei popoli”; il modo di dire invece è per lo più un “paragone
accorciato” (essere una lumaca = essere lento come una lumaca, conoscere i propri
polli = conoscere i propri polli come le massaie…). (Pittàno 2008: 3)
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almeno due elementi sono le parole autonome. Il terzo gruppo sono le espressioni
fraseologiche che hanno la forma di una frase (cfr. Menac/Fink Arsovski/Venturin 2003: 6).
Josipa Forko nel suo articolo Prevođenje frazema – Sizifov posao prende la
classificazione spiegata in Hrvatski frazeološki rječnik e la divisione secondo la provenienza
di Antica Menac. Lei offre la classificazione secondo il luogo di nascita e uso. Secondo
questo criterio esistono le espressioni fraseologiche nazionali e quelle internazionali (cfr.
Forko 2009: 94).
Josip Jernej nel suo articolo O klasifikaciji frazema offre una diversa classificazione
delle espressioni fraseologiche. Dal punto di vista morfosintattico le divide in due grandi
gruppi: le espressioni fraseologiche sostantivali e quelle verbali. Ognuno di questi gruppi si
può dividere in più sottogruppi. Secondo il tema le espressioni fraseologiche possono
appartenere a uno dei seguenti campi: casa, agricoltura, mercato, industria, scienza, arte,
cultura in generale. Il terzo criterio di classificazione è quello etimologico (cfr. Jernej 1992-
1993: 191-192).
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È stato già spiegato che il significato delle espressioni fraseologiche non è
composizionale, cioè non corrisponde sempre a un totale dei significati di tutte le parole dalle
quali sono costituite. Questo fatto rende il lavoro di interpreti e traduttori più complicato e
duro. Non si può tradurre un’espressione fraseologica convertendo nella lingua in cui si
traduce ogni suo membro separatamente, bensì si deve capire bene il significato di
un’espressione fraseologica per poter eventualmente trovare il suo equivalente nella lingua
straniera. Quello che bisogna tradurre quando si tratta di questo tipo di espressioni è il loro
contenuto (cfr. Forko 2009: 97). Oltre al significato, nella traduzione delle espressioni
fraseologiche è importante conservare anche lo stile, le associazioni culturali e la forma della
versione originale. Si deve tendere a sostituire l’espressione fraseologica con l’espressione
fraseologica (cfr. Forko 2009: 95).
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oppure la forma dell’espressione è uguale in ambedue le lingue, ma uno o più dei suoi
elementi sono diversi. L’altro caso è quando il significato dell’espressione fraseologica è
uguale in ambedue le lingue, ma i suoi elementi sono completamente diversi in queste lingue.
Simili sono i casi di corrispondenza totale di tutti gli elementi delle espressioni fraseologiche,
corrispondenza parziale e di non corrispondenza delle espressioni fraseologiche che saranno
analizzate nel capitolo Analisi.
Nel caso che non esista l’equivalente della frase che deve essere tradotta, può essere
offerta la sua parafrasi, anche se con questo metodo si perdono le sue caratteristiche stilistiche
e a volte anche i valori culturali che portano.
3. I colori
1 Sensazione che la luce, variamente riflessa dalla superficie dei corpi, produce
sull’occhio, dipendente dalla lunghezza d’onda delle radiazioni elettromagnetiche
emesse dal corpo colorato e ricevute dall’occhio: c. rosa, caffè, oro; c. bianco, nero,
rosso (…)
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2 Sostanza usata per dipingere, tingere, verniciare e sim.: c. olio, ad acqua, a tempera;
colori naturali, artificiali (…) (Zingarelli 2008: 488).
La parola colore deriva dalla parola latina colōre(m) (cfr. Zingarelli 2008: 488). Il suo
equivalente croato è boja il quale è un prestito dalla lingua turca. Deriva dalla parola boya con
il significato di “ornamento” e “ornare”. Nel vocabolario etimologico croato di Alemko
Gluhak si trova una parola antica slava per lo stesso significato e questa è la parola mastъ (cfr.
1993: 139). Nella lingua croata di oggi questa forma non si usa con questo significato, però è
interessante il fatto che si conserva in una frase idiomatica, biti premazan svim mastima, che
si dice per una persona furba. I suoi equivalenti italiani sono saperne di tutti i colori, saperne
una più del diavolo, saperne dove il diavolo tiene la coda (cfr. Opašić 2010: 555).
I colori sono un fenomeno naturale e culturale presente in tutte le sfere della nostra
vita quotidiana, nella natura, nel traffico, nell’architettura, nella moda, nel cibo e altre (cfr.
Opašić/Spicijarić 2010: 121). Diverse professioni e professionisti si occupano dei colori, per
esempio, chimica, oftalmologia, psicologia, fisica, teoria dell’arte, artisti. Ognuna di esse
osserva i colori dal suo aspetto (cfr. Stolac 1994: 259-260). In molte culture i colori
rappresentavano i punti cardinali, pianeti, divinità, parti del corpo, identità sociale,
appartenenza politica e religiosa. Il simbolismo dei colori è maggiormente universale con
alcune piccole differenze (cfr. Opašić/Spicijarić 2010: 121). Come è già indicato, nelle
espressioni fraseologiche si rispecchiano le particolarità culturali del popolo in cui nascono.
Siccome i colori hanno un ruolo importante nella vita umana, la lingua italiana è ricca delle
espressioni fraseologiche con i colori come componenti (cfr. Opašić/Spicijarić 2010: 122).
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significato e lo intensificano (cfr. Pintarić 2007: 181). Anita Hrnjak nel suo articolo Neke
pragmatičke osobitosti supostavnih frazema koji se odnose na čovjeka indica che le
espressioni fraseologiche possono avere connotazioni positive e negative. Ce ne sono anche
alcune che possono essere considerate ambivalenti perché la connotazione che hanno dipende
dall’empatia del locutore (cfr. Hrnjak 2007: 105).
Lo stesso colore nei diversi contesti può avere diverse connotazioni. Questo tipo di
significato si chiama significato emotivo. Oltre a questo tipo, Pintarić menziona anche il
significato sensitivo come espressione del nostro organismo e che di solito si dimostra sul
viso, non si esprime coscientemente e si nasconde difficilmente (cfr. Pintarić 2007: 181).
Alcuni esempi delle espressioni fraseologiche con il significato sensitivo in italiano sono:
diventare verde, essere rosso come un peperone, diventare bianco per la paura ecc. Inoltre,
nello stesso articolo indica che esiste la differenza tra la simbologia dei colori nella cultura e il
loro significato simbolico nelle espressioni fraseologiche e anche quello fisico. Per esempio, il
vino bianco in realtà non è di colore bianco, il suo colore assomiglia più al giallo e qualche
volta è quasi trasparente (cfr. Stolac 1994: 262). Anche in croato troviamo la stessa situazione
con lo stesso esempio. Oltre a questo esempio, in croato per il vino rosso si usa l’espressione
crno vino (vino nero) che in realtà non è nero, bensì rosso scuro.
Ogni colore può essere più o meno chiaro o scuro. Ciò dipende dalla quantità di luce
che esso contiene. Anche se di solito la luce porta una connotazione positiva, in alcuni casi
una più grande quantità di luce in un colore vuol dire che esso è sbiadito e questo è negativo.
D’altra parte la mancanza di luce rende il colore più scuro, e ciò è negativo. Pintarić a
comprova di questo indica la differenza tra la pelle scura che caratterizza il contadino o un
altro operaio abbronzato e quella che caratterizza la pelle abbronzata di un turista. Nel primo
caso la mancanza di luce ha una connotazione negativa, mentre nel secondo caso ha una
connotazione positiva. In contrasto sono anche la connotazione positiva che ha il colore
bianco della pelle bianca come caratteristica di aristocrazia e il pallore in senso negativo
quando si tratta di un segno di malattia o di morte (cfr. Pintarić 2007: 181).
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Lo spettro di tutti i colori è immenso e ci sono diverse classificazioni di essi. Le
descrizioni dei colori e dei loro significati in questa tesi sono state tratte da due vocabolari dei
simboli, quello degli autori Chevalier e Gheerbrant (Rječnik simbola: mitovi, snovi, običaji,
geste, oblici, likovi, boje, brojevi, 2007), di Colin (Rječnik simbola, mitova i legendi, 2004), e
dal Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli del 2008 (abbrev. Zing.).
Riportiamo le spiegazioni del significato degli aggettivi designanti i colori che appaiono nelle
espressioni fraseologiche studiate in questo lavoro. Si tratta dei colori: azzurro, giallo, verde,
rosso, bianco e nero.
Azzurro e blu
Azzurro e blu sono i nomi di due colori diversi, ma si può dire che sono diverse
tonalità dello stesso colore. Il primo significato di queste parole, secondo Zingarelli, è:
azzurro
blu
La parola azzurro deriva dal persiano läzwärd (cfr. Zing. 235) e la parola blu dal francese
bleu (cfr. Zing. 295). Anche nella lingua croata esistono due parole, plavo e modro: la prima
si riferisce al colore azzurro e la seconda al blu. Spesso nella lingua parlata si trascura la
differenza tra queste due tonalità. Nella fraseologia essa è di particolare importanza in quanto
i due aggettivi non sono interscambiabili nello stesso contesto. Azzurro è il colore legato
all’acqua, al cielo, al paradiso, all’eternità e associa alla vita spirituale, anima, purezza.
Questo colore quasi sempre ha la connotazione positiva, suscita la sensazione di piacere,
cortesia, armonia e altre sensazioni pure. È anche il colore dell’amore (cfr. Colin 2004: 342). I
colori azzurro e bianco sono i colori legati alla Madonna e così si riferiscono ai valori che non
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sono di questo mondo, ma celestiali e immateriali. Quando si tratta del linguaggio del popolo,
il quale è terrestre, l’azzurro diventa un colore con connotazioni negative, indica la paura
metafisica (cfr. Chevalier/Gheerbrant 2007: 554-555).
Giallo
Secondo Zingarelli si tratta del colore fra l’aranciato e il verde. La parola giallo deriva
dall’antico francese jalne dal latino gălbinus 'verdiccio, verde pallido' (cfr. 2008: 947).
Verde
1 Che ha un colore che sta tra il giallo e il blu, tipico dell'erba vegetante: foglie
verdi; un prato verde (Zing. 2008: 2496).
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Il verde è il colore legato alla natura. Siccome in primavera tutta la natura si sveglia,
questo colore ci circonda e così porta la sensazione di freschezza e tranquillità. Ci rilassa e fa
l’effetto di sicurezza. È il simbolo della speranza, gioventù e innovazione (cfr. Colin 2004:
471-472; Chevalier/Gheerbrant 2007: 862-865). Esiste l’idea degli esseri extraterrestri verdi
del sangue verde. Questo ci porta alla conclusione che il verde è anche il colore della
straordinarietà e confusione (cfr. Chevalier/Gheerbrant 2007: 865).
Rosso
1 Che è del colore del sangue vivo, della porpora, del rubino e sim.: abito, vino
rosso; bandiera, camicia rossa (Zing. 1967).
Il rosso è il colore della vita, fuoco e sangue. È legato agli impulsi, desideri e passioni
alle quali l’uomo resiste difficilmente (cfr. Colin 2004: 90). Questo colore è anche l’emblema
del potere perché è il colore degli imperatori, generali, aristocrazia. È il colore della bellezza,
gioventù e salute. D’altra parte può riferirsi alla sofferenza (cfr. Chevalier/Gheerbrant 2007:
91-92).
Bianco
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magico, come per esempio, la Luna, neve, rose bianche, gigli ecc. Questo colore viene spesso
associato con la perla, l'argento, gli angeli e i santi (cfr. Colin 2004: 37). D’altra parte può
avere anche la connotazione negativa quando si riferisce alla morte e ai fantasmi (cfr.
Chevalier/Gheerbrant 2007: 45-47).
Nero
Seguono le tabelle con le espressioni fraseologiche italiane con i nomi dei colori come
componenti e i loro equivalenti croati. Sono divise in gruppi per ogni singolo colore e uno con
le espressioni che contengono una combinazione di due colori diversi. È già stato spiegato il
valore dei colori in generale per il mondo, la loro importanza nell’esprimere i sentimenti e
nelle descrizioni della realtà extralinguistica. Perciò nel corpus sono incluse anche le
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espressioni che contengono la parola colore e sono messe in un gruppo separato. Nelle tabelle
si trovano anche le espressioni semplici che sono sempre il nome di un colore che si usa nel
senso figurato, per esempio, il giallo indica un genere letterario. Le espressioni italiane sono
tratte dai dizionari di Lapucci (1990), Pittàno (2008), Quartu (2001) e Turrini (2005), ma
anche dal dizionario dei modi di dire online di Quartu (2010,
http://dizionari.corriere.it/dizionario-modi-di-dire/) e dal sito internet Via Giulia
(http://www.viagiulia.pl/wp-content/uploads/2012/02/colori-espressioni-idiomatiche.pdf).
Nella ricerca degli equivalenti croati ci siamo serviti del dizionario fraseologico croato di
Menac, Fink Arsovski e Venturin (2003), quello di Matešić (1982), il dizionario fraseologico
croato-italiano di Menac e Vučetić (1995) e dal dizionario online sul sito internet Hrvatski
jezični portal (http://hjp.novi-liber.hr/). Si offre la spiegazione del significato di ogni
espressione fraseologica italiana e a volte anche il suo uso. Quando più espressioni hanno il
significato identico la loro spiegazione è scritta sotto l’ultima di esse. Alcune espressioni
hanno più di una variante di cui sono tutte indicate nella tabella. A volte la variante di
un’espressione fraseologica non contiene il nome di un colore e in questo caso essa è scritta in
corsivo. Le varianti senza il nome di un colore non sono messe in grassetto come le
espressioni che saranno analizzate. Si è cercato di trovare un equivalente croato per ognuna di
esse e nei casi in cui non si è riuscito a trovarlo, si offre una parafrasi in croato. Come le
espressioni fraseologiche italiane, anche quelle croate sono messe in grassetto, ma quando si
tratta di una parafrasi dell’espressione italiana, non si usa il grassetto. Sono spiegati anche i
significati delle espressioni croate per poter dopo procedere all’analisi contrastiva delle
espressioni italiane paragonate a quelle croate.
AZZURRO
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• colletto blu plavi ovratnik
- lavoratore che svolge il lavoro manuale - fizički radnik
• [essere/diventare] azzurro come il mare [biti/ postati] plav kao more
• gli azzurri „azzurri“
- calciatori facenti parte della squadra di - članovi talijanske nogometne
calcio nazionale azzurro reprezentacije
GIALLO
• [essere/diventare] giallo come lo zafferano [biti/postati] žut kao šafran
• [essere/diventare] giallo come lo zolfo
- d’un giallo acceso [biti/ postati] žut kao sumpor
- izrazito žute boje
• [essere/diventare] giallo come un limone [biti/postati] žut (požutjeti) kao
- giallo intenso limun
- chi dimostra poca salute, con toni - vrlo žut
verdognoli - iscrpljen, bolestan
• bandiera gialla žuta (karantenska) zastava
- segnale della presenza di malattie - znak da je brod u karanteni
infettive a bordo delle navi zbog zarazne bolesti
• diventare giallo di paura požutjeti od straha
- spaventarsi moltissimo - jako se uplašiti
• febbre gialla žuta groznica
- teška tropska želučana bolest
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- infezione virale trasmessa da zanzare
• giallo krimić
- romanzo, dramma o film di argomento - roman ili film kriminalističkog
poliziesco sadržaja
ROSSO
• a luci rosse pod crvenim svjetlima
- pornografico - pornografski, koji se odnosi na
pornografiju
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• bandiera rossa crvena zastava
- bandiera dei comunisti - komunistička zastava
• camicie rosse crvene košulje/crvenokošuljaši
- garibaldini - pristaše Garibaldija
- pristaše komunizma
• [essere/diventare] rosso come un peperone [biti/postati] crven
- molto arrossato, riferito al colore del (pocrvenjeti) kao paprika
volto di chi arrossisce per timidezza o - crven u licu od ljutnje, jako
vergogna ljut, bijesan
- congestionato, riferito al colorito del viso
e in particolare del naso.
- usato anche per il colore del corpo dopo
una lunga esposizione al sole, al calore, a
vapori caldi o altro
[biti/postati] crven
• [essere/diventare] rosso come un
(pocrvenjeti) kao rajčica
pomodoro
- jako pocrvenjeti
- di colore rosso acceso
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• [essere/diventare] rosso come un papavero [biti/postati] crven
- molto arrossato, riferito al colore del (pocrvenjeti) kao mak
volto di chi arrossisce per timidezza o - vrlo crven, jako/ vrlo
vergogna pocrvenjeti (od stida, od
nelagodnosti)
vergogna
- di colore rosso vivo, acceso, brillante,
come quello del fuoco; usato spesso per
sottolineare la bellezza delle labbra di una
donna i delle guance di un bambino
- congestionato oppure arrossato dalla
febbre, riferito al colorito del viso
- il colore del corpo intero, con riferimento
al rossore provocato da un’eccessiva
esposizione al sole oppure da affezioni
cutanee dovute a malattie quali eczemi,
morbillo, orticaria e via dicendo
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• [essere/diventare] rosso come un rubino [biti/postati] crven
- di colore rosso intenso, cupo, sanguigno, (pocrvenjeti) kao rubin
simile a quello del rubino
- usato in particolare per esaltare la
bellezza delle labbra di una donna oppure
il colore di un vino
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da un’ira cieca e furibonda così come la
tradizione vuole che succeda ai tori
quando vedono qualcosa di colore rosso
• vedere rosso razbješnjeti se
- provare un’ira violenta, infuriarsi
VERDE
• (dare) la luce verde (dati) zeleno svjetlo
• dare disco verde - (dati) odobrenje, suglasnost
- dare libero corso, dare via libera, non
frapporre ostacoli
• [essere/diventare] color verde speranza neodređena boja nečega željenog
- colore indefinito d’una cosa che si spera
di avere
• [essere/diventare] verde come la bile zelen kao žuč
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• [essere/diventare] verde di bile [biti/postati] zelen (pozelenjeti)
• [essere/diventare]verde dalla bile od bijesa, ljutnje, zavisti
• diventare verde - jako se razbješnjeti, razljutiti
- pieno di rabbia impotente, d’invidia, di
livore e così via, tanto da impallidire in
volto assumendo quasi il colore verde
della bile
• avere il pollice verde imati uspjeha u uzgajanju biljaka
- coltivare piante e fiori con ottimi
risultati
• caricarsi di legna verde prenapregnuti se, previše se mučiti
- affaticarsi più del dovuto
• carta verde zelena karta
- assicurazione di macchine circolanti - međunarodna karta osiguranja
all’estero motornih vozila
- Green Card – il permesso di residenza e - trajna radna i boravišna dozvola
lavoro permanente negli Stati Uniti za Sjedinjene Američke Države
• essere verde biti zelen
- giovane, giovanile - mlad, neiskusan, neodrastao
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- otežati, upropastiti komu život,
učiniti komu život tegbnim,
napakostiti komu
BIANCO
• [essere/diventare] bianco come la neve [biti/postati] bijel (pobijeljeti)
kao snijeg
• [essere/diventare] bianco come il latte [biti/postati] bijel (pobijeljeti)
- essere di un candore immacolato kao mlijeko
- vrlo bijel
• [essere/diventare] bianco come un giglio [biti/postati] bijel (pobijeljeti) kao
- anche moralmente, essere candido e ljiljan
puro - moralno čist
27
• [essere/diventare] bianco come un morto [biti/postati] blijed (problijedjeti)
kao mrtvac
28
- arrendersi, rinunciare, desistere da - predati se
un’impresa
• calor bianco vrlo visoka temperatura
- temperatura altissima
• colletto bianco bijeli ovratnik
- impiegato che svolge mansioni meno - osoba koja obavlja poslove za
fisiche koje je potrebno više obrazovanje i
stručna kvalifikacija
• credersi il figlio dell’oca bianca smatrati se posebnim i vrijednim
• credersi il figlio della gallina bianca prava na sve
- credersi speciale e ritenere di avere tutti
i diritti
• dare, avere carta bianca dati komu odriješene ruke
- piena libertà d'azione, pieni poteri, - dati komu sva ovlaštenja
piena facoltà di agire
• di punto in bianco s neba pa u rebra, kao grom iz
- all'improvviso vedra neba, kao iz vedra neba
[strijela], kao munja iz vedra
neba, kao strijela iz vedra neba
- iznenada, odjednom
• diventar bianco per la paura problijedjeti od straha
- pallidissimo - jako se uplašiti
• essere da segnare col carbone bianco za anale, za pamćenje,
- essere da segnare sul calendario upisati zlatnim slovima
- si dice di un avvenimento eccezionale, - veličanstven događaj, važan
degno di essere ricordato događaj
• essere il figlio della mosca bianca roditi se sa zlatnom žlicom u
- si riferisce a chi vanta un’ascendenza ustima
illustre con grandi privilegi
29
- cosa o persona di rare qualità osobinama
30
• matrimonio bianco bijeli brak
- non consumato - nekonzumirani brak
• notte bianca besana noć
- insonne
NERO
• [essere/diventare] nero come il buio [biti/postati] crn (pocrnjeti) kao
- nero, buoi, oscuro, detto in genere di un mrak
luogo tenebroso
31
• [essere/diventare] nero come un [biti/postati] crn (pocrnjeti)
calabrone kao stršljen
- di malumore, di pessimo umore, dal
colore della livrea di quest’insetto e dal
suo carattere aggressivo
bluastri
- usato spesso per il colore degli occhi e
soprattutto dei capelli di una persona
32
magnano, ossia un fabbro
33
- vrlo crn
34
- elenco di persone sospette, pericolose o - lista nepoželjnih ljudi ili stvari
nemiche
• magia nera crna magija
- che ha relazione con il demonio - dozivanje zlih sila
• oro nero crno zlato
- petrolio - nafta
• pagare in nero platiti na crno
- pagare un lavoro o altro senza la - platiti bez izdanog računa kako
documentazione prevista (fattura, ecc.) bi se izbjeglo plaćanje poreza
per evitare la tassazione
• pecora nera crna ovca
- detto di chi in una famiglia, in un - osoba koja se svojim
gruppo si distingue per il ponašanjem ili stavovima razlikuje
comportamento contrario alle regole, od ostalih u okruženju, iznimka u
chi si distingue dagli altri per le sue negativnom smislu
cattive qualità
• romanzo nero crni roman
• umorismo nero - roman užasa, tajnovitosti i kobi
- caratterizzato dal macabro, dal mistero, crni humor
dalla violenza - humor koji tragično pretvara u
komično
• scatola nera crna kutija
- registratore di volo - uređaj koji snima rad zrakoplova
i razgovore posade i omogućuje
rekonstrukciju događaja
35
• umore nero crno raspoloženje, crnjak
- pessimistico, triste - loše, negativno raspoloženje
COMBINAZIONE
• essere bianco e rosso biti rumen, crven kao jabuka
- di colorito sano, di aspetto florido, - izgledati dobro, zdravo
quindi ben nutrito e in buona salute
- detto particolarmente di bambini
• dare a intendere bianco per nero zamazati oči
• far vedere nero per bianco dati komu rog za svijeću
• far parere bianco il nero - prevariti, obmanuti koga
- trarre in inganno qualcuno, volutamente
o meno, facendogli capire o credere una
cosa per l’altra, dare a intendere una
cosa per un'altra
• mettere nero su bianco staviti crno na bijelo
- mettere per iscritto - napismeno, sasvim jasno
- si usa generalmente riferendosi a (razumljivo)
contratti, accordi o simili, per evitare
malintesi e garantire due parti magari un
po’ diffidenti
• non distinguere il nero dal bianco ne razlikovati crno od bijeloga
- non distinguere pane dai sassi - ne razumjeti ništa
- non capire nulla - ne vidjeti najočitije razlike
36
- vederci male, avere la vista corta
- non capire le cose, non saper distinguere
le differenze più evidenti per mancanza
d’intuito o d’intelligenza
- essere sempre distratti o svagati oppure
essere molto ignoranti, o inesperti, o
ingenui
• prendere bianco per nero zbrajati, miješati kruške i jabuke
- cadere in un errore marchiano pobrkati lončiće
- capire una cosa per un’altra, - pomiješati stvari, činjenice, krivo
sbagliandosi grossolanamente prosuditi
Il lessema COLORE
• di colore koji ne pripada bijeloj rasi
- non appartenente alla razza bianca
• cambiare colore promijeniti/mijenjati boju
- cambiare l’opinione - problijedjeti/blijedjeti ili
pocrvenjeti/crvenjeti,
postati/postajati blijed ili crven u
licu od straha, stida i sl.
- promijeniti/mijenjati političko
uvjerenje, stranku itd.
• dipingere qc a vivaci colori pričati slikovito i živopisno
- descrivere, narrare in modo vivace e
interessante
• diventare di mille colori otkriti vlastitu uznemirenost i
• farsi di tutti i colori osjećaje mijenjajući boju u licu
• diventare di tutti i colori
- dimostrare in modo palese il proprio
turbamento, le proprie emozioni
37
• esser color baffo di tinca šućmurast
• esser color can che fugge - koji je neodređene boje
• esser color pancia d’angelo
• esser color pancia di monaca
• esser color singhiozzo di lumaca
• esser color singhiozzo di tartaruga
• esser color pulce in amore
• esser color salto di pulce
- colore incerto, sbiadito, vago
imprecisato, indefinito
• farne di tutti i colori učiniti nepodopštinu
- combinare un guaio
• dirne di tutti i colori iskaliti se, istresti se na koga
- sfogarsi verbalmente in modo violento - ljutitim tonom usmjeriti na koga
svoju srdžbu i slično
• non sapere di che colore sia una cosa ne poznavati dobro nešto
- non conoscere esattamente una cosa
• riprendere il colore vratiti boju u lice
- stare meglio, riprendere vigore - oporaviti se, ozdraviti
• sotto il colore di pod izlikom, pod izgovorom
- col pretesto di
Nel seguente capitolo si offre la comparazione delle strutture e dei significati delle
espressioni fraseologiche prese in esame. La classificazione è stata creata secondo il modello
sul quale si analizzano le espressioni fraseologiche nell’articolo Supostavna raščlamba
frazema (2008) di Marija Turk e Maja Opašić. Le liguiste hanno stabilito quattro tipi di
corrispondenza tra le espressioni fraseologiche nelle diverse lingue: quelle che corrispondono
38
completamente, quelle che corrispondono parzialmente, quelle che corrispondono in alcune
delle quattro lingue analizzate, e in altre no, e quelle che non corrispondono. La loro analisi
abbraccia le espressioni fraseologiche del croato, dell’inglese, dell’italiano e del tedesco.
Questa tesi offre la comparazione tra le espressioni fraseologiche italiane con i nomi di alcuni
colori come componenti e le corrispondenti forme in croato. Sono divise in tre gruppi:
corrispondenza completa, corrispondenza parziale e non corrispondenza delle espressioni
fraseologiche.
Esempi:
39
[essere/diventare] rosso come un papavero – [biti/postati] crven (pocrvenjeti) kao
mak
[essere/diventare] rosso come un peperone – [biti/postati] crven (pocrvenjeti) kao
paprika
[essere/diventare] rosso come un pomodoro –[biti/postati] crven (pocrvenjeti) kao
rajčica
alzare bandiera bianca – podići bijelu zastavu
avere il sangue blu – imati plavu krv
bandiera bianca – bijela zastava
bandiera gialla – žuta zastava
bandiera rossa – crvena zastava
cambiare colore – mijenjati boju
camicie nere – crne košulje
camicie rosse – crvene košulje
carta verde – zelena karta
colletto bianco – bijeli ovratnik
colletto blu – plavi ovratnik
cronaca nera – crna kronika
diventare giallo di paura – požutjeti od straha
diventare verde – postati zelen
essere di sangue blu – biti plave krvi
essere verde (giovane) – biti zelen (mlad)
febbre gialla – žuta groznica
filo rosso – crvena nit
giorni neri – crni dani
in bianco – in bianco, na bijelo
libro bianco – bijela knjiga
magia nera – crna magija
matrimonio bianco – bijeli brak
mettere nero su bianco – staviti crno na bijelo
non distinguere il nero dal bianco – ne razlikovati crno od bijeloga
oro nero – crno zlato
pagare in nero – platiti na crno
pagare in nero – platiti na crno
40
pagine gialle – žute stranice
pecora nera – crna ovca
pericolo giallo – žuta opasnost
periodo nero – crno razdoblje
razza gialla – žuta rasa
riprendere il colore – vratiti boju (u lice)
romanzo nero – crni roman
scatola nera – crna kutija
umore nero – crno raspoloženje
umorismo nero – crni humor
vedere tutto nero – vidjeti sve crno
Alcune espressioni fraseologiche italiane entrano nella lingua croata senza alcuna
trasformazione e così nel croato si usa la loro forma originale sia nello scritto sia nel parlato.
Tra le espressioni fraseologiche studiate in questa tesi è presente qualche esempio di questo
fenomeno. Si tratta dell’espressione gli azzurri (a volte scritta con la maiuscola gli Azzurri)
riferita alla squadra di calcio nazionale italiana, o di un altro sport, che si usa nella stessa
forma anche in croato. L’unica differenza è la pronuncia che di solito dai parlanti croati è
adattata alla pronuncia croata (adzẉri). Altro caso è l’espressione in bianco che si usa in
espressioni di campo bancario: foglio in bianco, firmare (una cambiale) in bianco, assegno in
bianco e simili. In croato si usa solo la parola bianco, per esempio, bianco kredit, bianco-
mjenica, potpisati bianco. Esiste la variante croata di quest’espressione, blanko, però è usata
raramente. Oltre al campo bancario, si usa anche in espressioni di campo culinario per il modo
di preparazione dei cibi, soprattutto in Dalmazia e Istria (per esempio, bakalar in bianco).
41
Ci sono anche delle espressioni fraseologiche italiane, soprattutto quelle comparative,
senza un equivalente croato nel senso che un’espressione del genere non è stata trovata
registrata nelle fonti studiate. Queste espressioni possono essere tradotte letteralmente in
croato senza cambiarne o perderne il significato. In croato esse hanno la stessa struttura delle
espressioni fraseologiche comparative croate e dovrebbero essere completamente
comprensibili per i parlanti croati. Gli esempi di questo tipo possono essere inclusi in questo
gruppo.
Esempi:
42
[essere/diventare] rosso come la brace – [biti/postati] crven (pocrvenjeti) kao
žeravica
Vale a dire che anche in croato esistono delle espressioni fraseologiche comparative
con i nomi di colore che letteralmente tradotte in italiano sarebbero comprensibili per i
parlanti italiani, come per esempio: biti bijel kao kreda/ kreč/ bjelokost – essere bianco come
un gesso/ la calce/ l’avorio (Fink Arsovski 2002: 45).
43
Esempi:
fare il mercato nero – baviti se crnim tržištem (crna burza), trgovati na crno
44
libro nero – crna lista
Esempi:
45
avere gli occhi rossi – imati crvene oči nakon plakanja
mangiare in bianco – jesti laku hranu koja ne sadrži mnogo masnoća i lako se
probavlja
46
vedere rosso – razbješnjeti se
vedere rosso come i tori – razbješnjeti se kao bikovi kada vide nešto crveno
47
vestirsi di verde indugio – povlačiti koga za nos
Tra questi esempi è interessante l’espressione il giallo che si usa solo in italiano e si
riferisce ad un romanzo, dramma o film di argomento poliziesco. Il termine è entrato nella
lingua italiana grazie al colore della copertina dei romanzi polizieschi pubblicati da Arnoldo
Mondadori (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_gialla). In croato questo colore si usa
solo per indicare la stampa scandalistica, la stampa gialla, come si usa anche in italiano.
L’espressione sport bianco in italiano si usa per gli sport invernali, mentre tradotta in croato,
bijeli sport, essa indica il tennis. Quindi, anche se in croato esiste un’espressione identica, a
livello semantico quest’espressione non ha il suo equivalente croato e perciò deve essere
parafrasata. L’espressione a luci rosse pure non ha il suo equivalente croato, ma in croato
esiste l’espressione crveni fenjer che letteralmente tradotta significa la lampada rossa, ma si
riferisce alla casa di tolleranza. Anche se il suo significato non corrisponde completamente a
quello dell’espressione italiana, i significati di queste due espressioni sono vicini.
Esempi:
48
alzare bandiera bianca
andare in bianco
andare in rosso
cambiare colore
diventare rosso
49
diventare verde
essere in rosso
essere verde
50
far vedere nero per bianco
firmare in bianco
mangiare in bianco
masticare verde
pagare in nero
ridere verde
riprendere il colore
vedere rosso
51
vestirsi di verde indugio
Esempi:
anima nera
anni verdi
arma bianca
bandiera bianca
bandiera gialla
bandiera rossa
bestia nera
calor bianco
camicie nere
camicie rosse
carta verde
colletto bianco
52
colletto blu
cronaca nera
febbre gialla
filo rosso
giorni neri
periodo nero
libro bianco
libro nero
luce verde
magia nera
matrimonio bianco
mosca bianca
notte bianca
numero verde
oro nero
pagine gialle
pecora nera
pericolo giallo
principe azzurro
razza gialla
romanzo nero
scatola nera
settimana bianca
53
sport bianco
squadra azzurra
umore nero
umorismo nero
verde età
zona verde
A differenza di tutti gli esempi citati, nei quali l’aggettivo designante il colore è
posposto al nome, abbiamo registrato le espressioni a luci rosse e di colore, che hanno pure la
funzione del determinante del nome, ad esempio, un film a luci rosse, un ragazzo di colore.
Esempi:
54
[essere/diventare] bianco come il latte
55
[essere/diventare] nero come uno spazzacamino
56
Esempi:
azzurri
foglio in bianco
giallo
Esempi:
di punto in bianco
in bianco
sotto il colore di
Marija Turk nel suo articolo Prilog proučavanju čakavske frazeologije (na građi iz
krčkih govora) (1997) conferma con degli esempi che, come i lessemi autonomi, anche le
espressioni fraseologiche sviluppano i rapporti semantici di polisemia, sinonimia e antonimia.
Solo che questi rapporti a livello fraseologico sono più complessi di quelli a livello lessicale
(cfr. Turk 1997: 319).
57
Seguono gli esempi di polisemia, sinonimia e antonimia tra le espressioni
fraseologiche studiate in questa tesi.
I modi di dire con più significati diversi, i quali però corrispondono in almeno un
sema, sono gli esempi di polisemia fraseologica.
Esempi:
- usato anche per il colore del corpo dopo una lunga esposizione al sole, al
calore, a vapori caldi o altro
- molto arrossato, riferito al colore del volto a chi arrossisce per timidezza e
vergogna
- usato spesso per sottolineare la bellezza delle labbra di una donna i delle
guance di un bambino
- usato inoltre per il colore del corpo intero, con riferimento al rossore
provocato da un’eccessiva esposizione al sole oppure da affezioni cutanee
dovute a malattie quali eczemi, morbillo, orticaria e via dicendo
58
- pallido, livido riferito al viso di chi cambia colorito per rabbia, paura o
simili, o di chi si sforza di non manifestare l’ira, l’invidia o altro
- essere pessimisti, prevedere sempre il peggio, avere della vita una visione
cupa
- di pessimo umore
- giallo intenso
59
- chi dimostra poca salute, con toni verdognoli
carta verde
I diversi modi di dire con significati uguali sono esempi di sinonimia fraseologica.
Tante delle espressioni analizzate hanno i loro sinonimi, però qui saranno individuate solo
quelle di cui il sinonimo contiene anche il nome di un colore come componente.
Esempi:
- essere nobile
- usato anche per il colore del corpo dopo una lunga esposizione al sole, al
calore, a vapori caldi o altro
60
[essere/diventare] bianco come la neve/ bianco come il latte
dare a intendere bianco per nero/far vedere nero per bianco/far parere bianco il
nero
Turk nel suo articolo differenzia due tipi di antonimi fraseologici. Il primo sono le
espressioni fraseologiche in cui un elemento è l’antonimo di un elemento di un’altra
espressione fraseologica, come nell’esempio:
Si può menzionare che il modo di dire vedere tutto nero ha come l’antonimo il modo
di dire vedere tutto rosa che non si trova tra i modi di dire analizzati visto che ha come la
componente il nome del colore rosa che non è stato preso in esame in questa tesi. Vedere tutto
rosa significa “essere ottimista e vedere tutto in positivo” (Turrini 2005: 535).
61
Il secondo tipo degli antonimi fraseologici sono le espressioni fraseologiche diverse
con i significati opposti, come negli esempi:
Benché le espressioni fraseologiche libro bianco e libro nero contengano due colori
opposti, i loro significati non sono opposti, bensì si riferiscono alle cose che appartengono a
diversi campi di realtà. Il libro bianco è una raccolta di documenti importanti per un governo
o partito, mentre il libro nero raccoglie i nomi delle persone sospettose non solo per un
governo, bensì anche in una parte della società o persino per solo una persona.
62
5. Conclusione
Questa tesi si apre con una breve presentazione teorica delle espressioni fraseologiche
in generale e dei significati di sei colori scelti. La seconda parte della tesi comprende l’analisi
contrastiva delle espressioni fraseologiche italiane con i nomi dei colori come componenti e i
loro equivalenti croati, la loro analisi morfosintattica e semantica. Sono prese in esame le
espressioni fraseologiche tratte dai dizionari della lingua italiana con i nomi dei colori
azzurro, giallo, rosso, verde, bianco e nero.
Negli esempi analizzati è evidente che i nomi dei colori spesso aggiungono alle
espressioni fraseologiche connotazioni positive o negative e così intensificano il loro
significato. Nella maggior parte delle espressioni fraseologiche raccolte si può riconoscere il
significato simbolico dei colori presentato nella tesi. Così, per esempio, le espressioni
fraseologiche che con il nome del colore rosso spesso esprimono bellezza e salute o emozioni
e stati d’animo difficili da nascondere, quelle con il colore nero di solito hanno una
connotazione negativa, e quelle con il colore bianco hanno una connotazione positiva. Si può
concludere che le connotazioni di sei colori scelti nelle espressioni fraseologiche nella
maggior parte dei casi corrispondono in tutte e due lingue, l’italiano e il croato.
63
dimostra i rapporti semantici che esse possono avere, la polisemia, sinonimia e antonimia, ma
anche la loro produttività.
64
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