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995,884
LIBRERIA gi NARDECCHIA
ROMA.
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ATTI
DELLA SOLENNE DISTR1BZI0NE DEI PREMJ
seguita il giorno 6 setiembre 1862

ALU I. R. Gl NN A S I 0 LICEALE
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UDINE
TIPOGRAFA GIUSEPPE SEITZ

1862.

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A TTI
DELLA SOLENNE DISTRIBDZIONE DEI PREfflJ
segulta il giorno 6 settembre 1862

ALL* i. R. GIMNASIO LIGEALE


DI

UDINE

UDINE
TIPOGRAFA GIUSEPPE SEITZ

H DCCC LXII.
VOCABULARIO BOTNICO

FRIULANO

del Prof.

GIULIO ANDREA D.R PIRONA

v.

1
v.
JVella moltiplicit di studii introdotti nei Ginnasii dall'at-
lale Regolamento, lo studio della Storia Naturale puo essere
riguardato quasi un divertimento dello spirito dalla pi seria
applicazione che domandano le Lingue, la Letteratura, le
Scienze matematiche.
Nei primordii di ogni studio, quanto la novit alletta dul
cemente e seduce, altrettanto l'aridit dei pfimi rudimenti e.
l' uso del linguaggio tecnico sviano e scoraggiano il giovane
cos, che sovente anche lo studio delia Storia Naturale vine
considerate un nuovo e non leggierO aggraviO, anzieh un
sollievo aile altre occupazioni scolastiche.
A rimuovere il fastidio e la difflcolt dei primi passi,
necessario procedere per via emprica, ponendo i giovani in
grado di vedere cogli occhi proprj, e di trattare con mano
gli oggetti del loro studio: e ajutandoli a salire dalla denomi-
nazione vernacola alia denominazione italiana, ed alia frase
tecnica. raro che uno il quale conosce il nome, l' abito, le
propriet di alcuni esseri naturali, non s'invogli a conoscere
il nome, le propriet, gli usi di attri esseri, che gli vengono
sott" occhio, somiglianti ai primi ma pur diversi.
Questo modo di procedere emprico trovai utile sempre
a chi comincia uno studio. Le denoniinazioni volgari sono il
punto di partenza. Fino dal 1854 io pubblicava una serie
di Voci colle quali il popolo in Friuli denomina alcuni esseri
dei due regni organici della natura. Ora trovo opportune di
riprodurre quella parte di Vocabulario friulano che spetta al
solo regno vegetabile, e che da quel tempo in poi ho potuto
aumentare con un numero rilevante di voci, e ripurgare da
alcune mende.
Se grande il novero delle piante che costituiscono la
Flora della nostra bella provincia, poi breve il novero di
quelle cui il popolo della campagnar ha dato un nome: ma
la cognizione di questi nomi un guadagno per chi ha gi
studiato, ed un gradino per chi comincia a studiere la no
stra Flora.
Mi stimer fortunato se col facilitare la cognizione di alcuni
vegetabili, giunger ad infondere una sola scintilla di quel-
l'amore che io porto a questa amabilissima fra le scienze;
scintilla che alimentala dai gentili ed acut ingegni della nostra
Giovent, arrechera ad essa caste e pure gioje, alla Scienza
vantaggio, alla Patria onore.
7

A? ver lenze necessarie a rentiere ineiio incerta la


lettara delle vuci frlulaue.

1 . Rimane inaltcrato il sistema di scriUura stabilito dul-


V uso per la lingua italiana, anche quando' diffetioso; il
friulano se ne allontana soltanto nella rappresentazione di
que' suoni che nella Lingua italiana non si odono, o non
si possono colla scrittura italiana rappresentare.
2. Per addoleire il c ch' duro innanzi aile vocali a,
o, u, senza bisogno di frapporvi un i non pronuncato,
corne si fa coll' italiano in ciarpa, ciocca, ciurma, il quai
i guasterebbe la pronuncia friulana, si fa uso del colla
cedilla proprio dell' antica scrittura friulana, e conservalo
dalla francese e dalla spagnuola, e scrivesi Carese, n-
dar, uss.
3. Per rappresentare un suono proprio del friulano e di
altri dialetti italiani, il quale non si trova rappresentato
nella scrittura italiana, fa d' uopo addottare lo slesso unito
ail' h, e scrivere havre, hepe, hizze, hocc, huh.
4. Le consonanti non si scrivono mai doppie nel corpo
della parola. Si raddoppia talvolta la consonante finale
solanlo per rendere spiccata e breve la vocale precedente,
ciocch non avverrebbe mai se si avesse un alfabeto ra-
gionevole.
5. caruttere proprio della ortografia friulana che in
lutte le parole tronche terminanti in consonante, abbiu
questa da reagire sulla vocale precedente, e ait migarla se
la muta tenue, accorciarla se forte: lad, lat ; ded, det;
Rav, Pataf; Fug, floc; nev, sberlef ecc. Tuttavia siccome
-mella pronuncia le tenui in fin di parola non si distinguono
quasi dalle forti, queste si potranno raddoppiare per uni-
formarsi meglio alla ortografia italiana.
6. La s e la i si scrivono lalvolta doppie anche nel
corpo della parola; non gi per rappresentare un doppio
suono, ma perch s rappresenta un suono tenue, ed ss un
suono forte: fasl, f'assutt; rose, rosse; raze, razze.
7. Il c ed il g in fine di parola hanno sempre il suono
gutturale duro; mentre frammezzo alla parola seguono il
suono ora duro, ora molle come nell' italiano : stic, radcc,
sparg, sorg; cio il c ed il g, non seguiti da e, o da i,
mantengono il suono gutturale duro.
S. I q soppresso , essendone il suono rappresentato
esattamente da cu: cuje, cuadri, cuin.
Aal, Ulnar. Pianta delia fam. delle Betulinee: Alno o,
Ontano - Alnus glutinosa Gaertner. Trovasi lungo i ruscelli,
i fumi.
Acuilme, Campanlis. Ranunculacee : Aquilegia - Aqui
legia vulgaris Lin. Se ne coltivano moite variet nei giar-
dini per ornamento, ma la specie cresce abbondante nei
luoghi erbosi e sassosi subalpini, insieme colla Aq. pyrenaica
De Cand. K . . ' ,.
Ajar. Acerinee : Acero fico o di montagna, Ted. Ahorn - Acer
Pseudo-Platanus Lin. Nei boschi montani. V. i s m u i.
Aji. Liliacee. Agito domestico Allium sativum Lin. Il bulbo
dicesi ha v ace. Colt.
Aji salvdl. Liacce: Aglio delle vigne - Allium vineale
Lin. Comune nei vigneti, nelle siepi ecc. Si chiamano collo
stesso nome molte altre specie comuni, come Y Aglio vi
perino - Allium ursinum Lin. che cresce nei siti ombrosi
dei boschi delle colline; I' Allium angulosum Lin. che
trovasi nei siti erbosi subalpini; Y Allium snaveolens Jcq.
nei prati paludosi e nelle paludi; Y Allium paniculatum
Lin. nei prati secchi; Y Allium sphaei'ocepkalon, nei prati
secchi delle colline; eec.
10

Alzz, a r n I i di Mont, Rsse. Conifere : Pino Mugo.


Pino selvatico - Pinus Mughus Lin. Vive soltanlo nelle
regioni elevate delle alpi.
Albar, Al bare. Salicinee: Atiera, Tremolo - Populus tre
mula Lin. ISei boschi delle colline e delle montagne.
Altanisie. Composte: Amarella, Assenzio delle siepi, Matri
cula - Artemisia vulgaris Lin. Ai margini dei campi, nellir
siepi comunissima.
Altee. Malvacee: bisco, Chetmia - Hibiscus syriaeus Un.
Arbusto originario della Siria, comunemente coltivato per
formame siepi d' ornamento.
Altee. Malvacee: Altea, Malvavischio, Bisntalva - Althaea
officinalis Lin. Trovasi lungo i fossi ed in maggior copia
nei campi umidi del basso Friuli.
Amaranto, M a ran to. Fitolaccec: Amaranto, Uva tarca -
Phytolacca decandra Lin. Originaria della Virginia, cresce
spontanea fra i ruderi, negli orti, ecc. Le sue bacche ser-
vono per tingere in rosso; la radie ch' carnosa, di sapor
piccante, velenosa.
Ambli. Betuminee: Alno, Ontario - Alnus viridis DC. Nelle
regioni alpine.
Amoriiu Ri se te. Resedacee: Reseda, Amorino Reseda
odorata Lin. Coll.
Amorin salvdi. Resedacee: Reseda volgare - Reseda lutea
Lin. Sui muri vecchi, nei campi.
Angrie. Cucurbitacee : Cocomero, Anguria - Cucurbita Ci-
trullas Lin. Colt.
Anemul. Ranunculacee: Anemone, Anemolo, Fiore Stella -
Anemone hortensis ed anche Y Anemone coronaria Lin.
- 11

Se ne coltivano negli orti molle variet a fior semplice e


doppio per la beilczza dei fiori.
nis. Ombrellifere: Anke - Pimpinella Anisum. Colt.
Anzine. Y. Genziane.
Arbul di jde. Cesalpinee: Albero di Giuda, Siliquastro -
Cercis Siliquastrum Lin. Cot.
Ardile, Rad le, Rad igle, Lpro. Ranunculacee : El
lcbore, Nocca - Helleborus viridis Lin. Comune principal
mente neu' alto Friuli. Se ne adopera la radiee tagliata in
pallottoline per inserirla nei cauteri praticati ai bovini.
Ardielft Ardiltt. Valerianee: Agnellino, Dolcetta - Va-
lerianella olitoria Moench. I giovani germogli si mangiano
conditi come l' insalata.
Ardichocc, Artihcc. Composite: Carcioffo - Cynara
Scolymus Lin. Cott.
Ardihocc salvad i, Orcglrie. Crassulacee: Semprevivo
maggiore, Erba da calli - Semprevivum tectorum Lin.
Sui muri vecchi e sui tetti comune.
Armelinr. Amigdalee: Albicocco, Albicoeca, Armellino -
Prunus armeniaca Lin. Coltivansene moite variet.
Assinz, Sinz. Composite: Assenzio, Assen zio rumano Ar
temisia Absinthium Lin.
Assinz di montagne. Composite : Assenzio alpino Achillea
Clavcnae Lin. Piarita erbacea comune nei prati alpini, do-
tata di sapore amaro simile a quelle dell' assenzio comune.
Astri montn. Composite: Astro montano - Buphthalmum
salicifolium Lin. Nei prati, lungo le strade, sui muri ecc.
Astrzz. V. Capucine.
Aunar. V. 0 1 n r.
12

Aui'r. V. .
Aurdule. Timelee: Laureola, Oreola - Daphne Laureola
Lin. Nei siti ombrosi delie colline e dei monti. La corteccia
prestata e mescolata all' aceto pu usarsi come vescicante.
Avedia. Conifere: Abete bianco Pinus Picea Lin. V. Dne.

Il

Bochare. i s i v u i g n e, S h e p o l r, V a s c I i. Olea-
cee: Ligustro, Rovistico - Ligustrum vulgare Lin. Nelle
. siepi, nei boschi comune. Le bacche danno un color por-
porino, e servono alia preparaziooe della Lacea rossa.
Balns dl y. Caprifoliacee : Maggio, Pallone di Maggio,
Pallone di neve - Viburnum Opulus var. roseum Lin.
Coltivasi nei giardini come pianta d' ornamento. La specie
trovasi comune nei boschi.
Baracocolr Barecocolr. Amigdalee : Pesco noce -
Amygdalus Nucipersica Lin. Colt.
Barncli. Y. Zancvre.
Barncli di mont. Conifere: Pino Mugo, Pino selvatico -
Pinus Mughus L. e P. Pumilio. Sulle alpi.
Barazz, Barazz di mris. Rosacee: Rovo, Mora pru-
gnola - Rubus fruticosus Lin. comune nelle siepij nei
uderi, nei boschi ecc.
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Barazz, a razz di bosc. Amigdalee: Prm selvatico -


Prunus spinosa Lin. I suoi frutti, acerbissimi anche quando
sono maturi, chiamansi Shaf jepred is.
Barazz blanc. V. Spin blanc.
Barbe di dinl. V. Cardo.
Barburizze. Composite: Fioraliso, Battisecola, Ciano - Cen
taurea cyanus Lin. Nei campi seminad a cereali. I fiori
coli' allume danno un bel colore azzurro.
lia rdaue. V. L a v a z z.
Ka vache. V. Fon g he.
Bazavcgne. V. Spin cervin.
Beczz. V. h a n t a r I .
Bedhe. Funghi: Agarico cunnelino - Agarieus eroceus
Schaff. Nei prati in estate ed autunno. Gracile, di colore
giallo pi o meiio carien. Si mangia.
Bedoi. Len blanc, Bctulinee. Betula, Bedollo, Biola - Be-
tula alba Lin. Nei boschi montani ed alpini. Coi suoi rami
si fanno cerchi da botti, che sono preferibili a quelli d'al-
tri legni per la durata.
Belomo. Balsaminee: Balsamina, Begliuomini impatient
Balsamina Lin. Si colti va come pianta d' ornamento.
Betnche, Jerbe betniche. Labiate: Betonica - Be
tonica officinalis Lin. Nei prati e pascoli frequente.
Bisngule. V. Supizz.
Bisinigne. V. h a r e.
Bisobe. Papiglionacee : Cicerchia, Veron. Bisotte - Lathyrus
sativus Lin. Si semina da taluni insieme colla Segala.
Blaudin, Blaudinrie, rund in rie. Banunculacee :
Vitalba, Clematiiide - Clematis Vitalba Lin.; ed anche la
14

ViticeUu o Vitalba pavonazza Clamatis Vilicella Lin.


Ambedue comuni, la prima Hell' alto e medio, la seconda
nel basso Friuli. .
Blaye. Graminacee. Granoturco, Melgone, lUaiz - Zea Mays
Lin. Coltivasi sopra grandi estensioni di terreno. Promidi
dicesi il primaticcio, Cincuantin it sertino, Bragantin una
varela intermedia.
Hlde, Meneld, Pis s, Jerbois. Chenopodiacee :
Bietola, Bietola da erbucce - Beta Cicla Lin. Colt.
Bledoii. Bledon snlvdi. Amarantaree : Blito, Biedone -
Amaranthus Blitum Lin. Collo stesso nome chiamasi anche
Y Amaranthus viridis All.; Y Amaranthus retroflexus Lin.;
Y Amaranthus prostratus Balbis, i quali tutti si trovano
pi o meno frequenti nei campi, negli orti, lungo i muri
delie case, lungo le strade ecc.
Boss, s s u I. Euforbiacee : Bosso, Bussolo Buxus semper'
virens Lin.
BoTolr. V. r u p i g n a r.
Brocul. Crucifere: Cavolo brocculuto, Cavolo romano, Broceolo
Brassica oleracea var. Botritis viridis, et cymosa L. Colt.
Brombolr. V. r u g n u 1 a r.
Bronc blanc. Ombrellifere: Cervaria - Peucedanum Cerva
ria Lapr. Nei prati umidi non raro.
Bronc yerd. Ombrellifere: Oreoselino - Peucedanum Oreose-
linum Mnch. Nei prati e nei pascoli del piano e dei monti
frequente.
Brucuncsare. Campanulacee: Specchio di venere, Billeri
rossi Specularia Speculum DC, Campanula Speculum
Lin. Nei campi, fra le biade comunissima.
15

Krugnulniv r un Jul , Brom bol , Giespr. -


migdalee: Pruno, Susino, Susino domestic - Prunus dome
stica Lin. Si coltivano moltissime variet, ed i frutti ven-
gono distinti coi nomi di Brgnul, Brndul, Brm-
bule, Ciespe, Zuchete.
Bruscnduj. V. U r t i z z n.
Bufulrie. V. Tussi.
Burle, Gite. Papiglionacee: Balimacola, Anonide - Ononis
spinosa Lin. Nei prati aridi, lungo le strade.
Burle turchine, Giate, Salate di muss. Ombrelliferc :
Caccatreppola, Cardo stellario, Eringe montano Eryngium
amethystinum Lin. comune nei prati lungo le strade, presso
ai fossi ecc, e l' Eryngium campestre Lin. eh' meno
frequente.
Bruche di Garoful. Y. Garful.
Buraze. Borraginee: Borraggine - Borrago officinalis Lin.
I suoi ori color indaco si mescolano aile insalate, colle
foglie si fanno fritture.
Bsule. Primulacee: Orecchio d' orso- Primula farinosa Lin.
Fiorisce in maggio nei luoghi umidi dei prati e delie paludi.

Camamile. Composite: Camomilla - Matricaria Chamomilla


Lin. Nei campi, lungo le strade, nei cortili. 1 suoi fiori si
adoperano in medicina come antispasmodic!.
l

Carapanlis, Jerhazz. Convolvulacee: Vilucehio minore,


Vitieehio - Convolvulus arvensis Lin. Nei campi troppo
comune. Quest' erba viene mangiata dai Porci e rifiutata
da altri animali.
Campant-lis. V. Acuilje.
Caale. Panli. Graminacee: Cannucce, Spazzole di pa
latin - Phragmitcs communis Trin. Aile sponde dei fiumi
e dei laghi, nei campi molto nniidi e nelle paludi. Colle
panicole immature si fanno granate; si put anche trame
un color verde. Coi culmi maturi se ne fanno graticci.
Canle. Laurneo: Cinnamomo - Laurus Cinnamomum Lin.
Le seconda corteccia seccata viene posta in commercio ;
proviene dalle Indie orientali e la pi pregiata quella di
Ceylan, e si dice della regina. Di qualit inferiore quella
che si trae dal Laurus Cassia, e dicesi del Coromandel.
Canle. V. G i r a n i o canelo.
Cantarle. V. han ta rele.
Capar. Capparidee: Cappero - Capparis spinosa Lin. Spon
tanee sulle roccie che sovrastano al mare presso Duino.
I fiori raccolti prima che sieno spiegati, e conservati m
aceto, costituiscono quella salsa che dicesi Capperottato.
Capucine Nastruzz, Astruzz. Tropeolee : Aslurzie,
Cappucclne, Naslurzio indiano - Tropaeolum majus Lin.
Si coltiva come pianta d' ornamento ed i suoi fiori vengono
uniti aile insalatc.
Ca pus. Crucifere: Cavolo cappuccio, Cappuccio - Brassica
oleracea var. capitata Lin. Colt.
Carda. Composite: Cardo de" prati - Cirsium oleraceum
Scop. Nei prnti umidi, nei siti ombrosi, lungo le acqtie.
17

Cardo. Composite: Cardoncello, Cardo, Cardone - Cynara


Cardunculus Lin. Si mangiano i picciuoli delle giovani
foglie radicali. Golt.
Carlioe. Jerbe de ploje. Composite: Carlina, Came-
leone biance - Carlina acaulis Lin. Nei luoght aridi, nei
prati principalmente collini. I suoi fiori si ricbiudono quando
['atmosfera molto umida, o minaccia la pioggia.
Carote. Ombrellifere: Carota - Daucus Carota Lin. Comu-
nissima nei prati, lungo le strade, ecc. Colla coltivazione
la radice si fa grossa, carnosa, e viene comuneraente ado-
perata per cibo.
Carobolr (Car o bu le il fru to). Cesalpinee: Carrubo o
Carrubio; Carrtiba I frutto - Ceratonia siliqua Lin. Se
ne coltivano alcune piante nei giardini per curiosita. I
frutti ci pervengono in copia dalla Dalmazia e da altri
paesi meridionali.
Cartufule. Composite: Tartufo bianco, Fr. Topinambour -
Helianthus uberosus Lin. Colt.
Cartfule. V. Patate.
Caulifr. Crucifere: Cavolo flore - Brassica oleracea var.
Cauliflara Lin. Colt.
Cavce. V. .
Cdr, Spin vurz, Spin di cros. Berberidee: Ber
ber, Crespino, Spino vinetto - Berbers vulgaris. Lin.
Comune principalmente nell' alto Friuli. I suoi frutti aci-
duli possono venire adoperati per farne conserve, alie quali
viene attribuita una facolt dissetante superiore a quaiun-
que altra bibita. La corteccia tinge in giallo i cuoi, e ma
cerala nei liscivo di ceneri tinge in giallo anche la lana.
IS

Cedro. Esperidee: Cedro - Citrus medica Lia. Colt.


Celidnic, J e r b e di S." P I o n i e. Papaveracee : Celi
donia, Erba maestra - Chelidonium majus Lin. Sui muri
vecchi, lungo le siepi. II sueco giallo ed acre di questa
pianta, stillato nei ileiiti guasti dolenti, calma temporaria
mente i dolori.
Ceutinbuu. V. Ten tin bon.
Centuss, Cent i, Gen tu vie 11. lsinee: Centonchio,
Centovice - Stellaria media Vl. Negli orti comunissima.
Si d a mangiare agli uccelletti.
Crbul. V. Cirbul.
Ceredn di prad. V. Fong dur s.
Ceredu di bosc, Car atan di bosc. Funghi: Uovolo,
Uovolo eomune o rancio - Agaricus caesareus Schaefler.
Nei boschi delie colline e dei monti in estate ed autunno.
Ha il cappello rosso-ranciato, e nella prima et coperto
da una pelle (volva) bianca. Fra i funghi mangerecci
uno de' piu stimati.
Cerfui, Cerfi. Ombrellifere : Cerfoglio - Anthriscus Cere-
folium Hofin. Erba leggermente aromatica che si coltiva
negli orti per uso culinare.
Cerfui. V. Trifui,
Ceriesr. V. a r i e s a r.
Cernicuie, Murucule, Ue M a z z e. Vacciniee : Baccole,
Mirtillo - Vaccinium Myrtillm Lin. Nei boschi dlie col
line e delie montagne. Le bacche, che son acidule, si
mangiano. e sono chiamate Cerniculis, Murculis
ed anche G la sin is. il loro sueco tinge in bleu od in
violetto.
19

Cervatt. Cupulifere: Quercia - Quercus pubescens Willd.


Nei boschi delie colline. V. Rul.
Cervse. V. Urtizzn.
Cesare. Papiglionacee: Mochi, Ccera - Lathyrus Ccera Lin.
Colt.
Cesaron. Papiglionacee: Pisello - Pimm sativum Lin. Colt.
Cesarte. V. Cisirte.
Cespe. V. Giespe.
Cessa lmin, Cessa lmin, Sal min. Gelsominee: Gelsomi
no, Gelsomino selvatico - Jasminum officinale Lin. Nasce
spontaneo nelle siepi in qualche parte dell' alto Friuli, ed
comunemente coltivato negli orti pet ta fragranza dei
suoi fiori.
Cessa lmin di Spagne. Gelsominee : Gelsomino di Spagna -
Jasminum grandiflorum Lin. Colt.
. Liliacee: Sca/ogno - Allium Ascalonicum Lin. Colt.
Cerote. Bulbo, Cipolla: nome generico di tutti que1 corpi
carnosi, rotondi od ovali che stanno sopra un disco carnoso,
dal quale nascono le fibre radicali, e sono vere gemme.
Cevole. Liliacee: Cipolla - Allium Caepa Lin. Colt.
Chimel. V. Cumin.
Chine di prad, Chine salvadie, Jerbe di fiere.
Genzianee: Centaurea minore, Biondella Erythraea Cen-
taurium Pers. Nei prati, comune. Si adoperano in medi
cina ie sue sommit fior\te che sono mare, e si usano
come tnico e febbrifugo.
CIclamin. V. Panpurcin.
Cente. Ombrellifere: Cicuta - Conium maculatum Lin. La
sua foglia somiglia a quella del Prezzemolo, ma moito
20

pi grande, eil come quella affatlo senza |>cli ; soffregala


fra le dila, Iramanda un odore grave nauseosa che ricorda
quello dei sorci; il fusto liscio e macchiato di rosso cupo.
Si trova lungo i fossi, nei siti grassi ed ombrosi.
Clcute di montagne. Ombrellifere: Ligustico-Mulospermum
cicutarium DC. Nei siti ombrosi subalpini frequente.
Cidivocc, Cosulte di montagne. Colchicee ; Cokhico
- Colchicum autumnale Lin. Nei prati e nei boschi umidi
trovasi questa pianta che orisce in setiembre e nella pri
mavera successive manda fuori le foglie col frutto. II bulbo
contiene molto amido che si pu estrarre colla lavatura,
e che pu servire a varii usi, fuorch per cibo.
Cidivcc, i va d ce. Iridee: Croco marzio, Zafferano di
fior bianco - Crocus vemus Lin. Nei prati e nei boschi
principalmente delie colline, ove fiorisce in Marzo.
Cirbul, Crbul. Pomacee: Sorbo, Sorbo domestico Sorbus
domestica Lin. Colt.
Ciespar, Ce spar. V. Brugnulr.
Cispe, Cspe, Brgnul. Armigdalee: Prugna, Susina,
frutto del Prunus domestica Lin.
Cilugne. V. Ceti do nie.
Cimbar. Pomacee: Lazzeruolo, Tricocco - Crataegus Asaro-
lus Lin. Colt. . ,v . .
Cm irche, i m i r i c c. Colchicee.: Veratro, Elleboro bianco
Veratrum album Lin. Nei pgratt alpini e subalpini, nei
boschi del piano. Erba velenosa. Talvolta il bestiame ne
mangia le somit tenere, le quali se non vengono rigettate
prod ucono coliche, prostrazioni di forze, e nelle pecore o
Belle cpre anche la morte. .r : r; . ..';.' :!..
21 -

Clnqtianliu. Graininacee: Grano -turco serotino - Zea Mays


Lin. var. minor. Colt.
ti press, P i n. Conifere : Gipresso Cupressus semperbiremt
Lin. Colt. . '
Cisimuj* Ajar. Pomacee: LazzerUolo di montagna - Sur-
bas Aria Crantz. Nei boschi frondosi de' colli e de' rtionti.
Clsirite. Cesa rute. Campanulaceei Billeri rossi, Specchio
di Venere - Spctularia, Speculum DC. Pra i cereali.
ciradcc. V. i d i v ce; !
Cor$ Cavor (Coce, Ca voce, il frtto).
Cucurbitacee : Zueca Cucurbita Melopepo Lin. Se ne col-
tivno moltisstme vriet.
Cocarle Ninfeacee: Ninfea, Nnnufero, Carfano femina -
Nymphaea alba Un.j d anche la Ninfea gialla o Car-
fano maschio - Nuphar luteum Sni. Comiinf' rielle acque
lente de' fossi e dette paludi. '-> 'J -.'.r^rw.<uu; Jt\: .
Coatt. Acerinee: Acero fico, Acero-''-& montagna -Acer
pseudoplatanus Lin. Y. Ajar.
Coce di betl. Cucurbitacee : Zuca de' pestatori - Cucurbita
lagenaria Lin. Colt.
Coce tabachlde. Zucchettina da tabacc, Zueca pirifor
me Cucurbita, lagenaria var. minor. Lin! Colt. ' ' :
Coolar. V. Nojar. r- >
Cocal. Silenee: Gettone, Gtttijorte - Agrostcmmd Githago
Lin. Nei campi seminati a frumento comune.
Coculte di prad, Rose di noie o di S. Zuan. Iridee
Gladiolo, Pancaciuol -Gladiolus commis Lin. Frequente
nei prati piuttosto fertili ed umidi.
Cocultis di prad, Orchidee* Testicolo di cane - Orchis
22

Morio Lin. Collo slesso nome s' indicarlo varie allie specie
di Orchidi o di Ofridi, come le Orchis coryophora Lin.;
pyramidalis Lin., variegata Ail. uslulata Lin., la Ophris
aranifera lluds. che tutte sono comuni nei nostri prati.
Coculzze. V. S p i 1 e.
Code nmssine, Coculzze. Equisetacee: Setolone, Coda
eavallina - Equisetum arvense Lin. Nei campi umidi, lungo
i fossi acquosi. Chiamansi collo slesso nome Y Equisetum
palustre Lin. comune nelle paludi ; e l' Equisetum sylva-
ticum Lin., nei boschi umidi delie colline e dei monli V.
Spirele.
Code di Tolp. Graminacee: Codolina, Erba codina - Alope-
curus agrestis Lin. e Alopecurus pratensis Lin. Ambedue
frequeiiti il primo nei campi e nei prati, il secondo nei
prati e nei luogbi erbosi.
Cdis. Araarantacee: Code, Discipline, Blito maggiore -
Amaranlkus caudatus Lin. Si coltiva comunemente come
pianta d' ornamento.
Codognr, Miluzz codogn. Pomacee: Cologno Pyrus
Cydonia Lin. ColL
Condrde, llole, Contreve, dare terestre.
Labiate: Edera terrestre Glechoma hederacea Lio. Comune
lungo le siepi, sui margini dei campi. Entra ira le erbe
adoperale nelle purgbe di primavera. Tanto in erba quanto
in fleno viene rifiutata dal bestiame.
Confenu, Papvar. Papavaracee: Papavero selvatico,
Rosolaccio - Papaver Rkoeas Un. Nei campi, ira le binde.
1 germogli vengono mangiati come i Spinaci. Chiamasi
collo stesso nome anche il Papaver Argenione Lm. che
23

abita col precedente e si adopera com' esso sotto il nome


di Li tum V.
Confirvie, Confirvie, Conqurdie. Borraginee :
Consolida maggiore - Symphilum officinale Lin. Si cre-
deva un tempo rimedio eflicacissimo nelle fratture delie
ossa. * Conferva.... quasi ossium fractorum conferrutni-
trix Plinio.
Contrve. V. Condrde.
Convlli. Composite : Grespignolo amaro, Cavolo selvatico -
Lapsana communis Lin. Negli orti, nei luoghi oiubrosi.
Cornovitt, Curnovtt. V. Zanvre.
Coronar. Terebintacee : Azedarach. Corone di S. Domenico
Melia Azedarach Lin. Originaria delia Siria, si coltiva
nei giardini come albero d' ornamento. La polpa del frutto
velenosa.
Cosnlte. Papiglionacee: Ginestrella, Baccellina - Genista
tinctoria Lin. Comune nei prati, tinge la lana in verde.
Con questa specie confondesi spesso la Genista ovala Willd.
che cresce nei medesimi siti, ma che si distingue per la
pelurie di eut sono ricoperte le foglie e principalmente i
legumi.
Cosulte di montagne. V. Cid i voce.
Cosnlte di tais V. I pr te o.
Crem. V. Crevesl.
Crem Jerbe caj rie. Crucifre: Armoraccio, Cren, Ra-
fano rusticano - Cochlearia Armoracia Lin. Colt.
Crossen, Friss, Sgrisul di aghe. Crucifere: Cre-
scione, Nasturzio acquatico Nasturtium officinale R. Br.
Creste di giall. V. hantarele. V. Crestis.
24

Crstis. Oeste di giall. AmarantRcee : Amaranto, Nappe


di Cardinale - Celosa cristata Lin. Variete a flori rossi eil
a fiori gialli si coltivano negli orti per ornamento.
Crevesl, repesa I, Crem. Ramnee; Alno ero, Fran
gula - Rhamnus Frngula Lin. Nei boschi e nelle siepi.
Crupignr, o v o 1 . Celtidee ; Bagolaro, Perlaro Cellis
australis Lin, Nelle siepi principalmente del medio e del
basso Friuli. Il legno, elf nerastro o giallo, molto duro
ed elastico, non va soggetto al tarlo. Le bacche dal volgo
si mangiano,
Crus te -cha , Dint di han, han - hanu tt. Papi-
glionacee; Trifoglio bianco - Trifolium repens Lin. Nei
pascoli, nei campi, lungo le vie ecc.
Cudri. S u d r . Graminacee: Fieno, Gramigna - Andro*
pogon Gryllus Lin. Nei prati. D un ceceante fieno.
Cudri avostan, Graminacee: Fieno, Pi di polio, Sangui-
nella - Andropogon Ischaemum Lin. Cresco comunissimo
nei pascoli, lungo le strade, ed in tutti i siti erbosi.
Cuargnolr, u a r g n I. Cornee : Comiolo - Cornus ma
senla Lin. Nei boschi e nelle siepi. Dai suoi frutti, che
comunemente si mangiano, pu ottenersi un buon vino.
Cncs. Ranunculacee: Con tal nome si designano i fiori del-
Elleboro nero > ffelleborus niger e delP Elleboro verde -
Hellborus viridis Lin. V. L pro.
Cudmar. Cucurbitacee: Citriuolo, Cocomero Cucumis
sativus Lin. Colt. - = > > .'
Cul di gialine. Stellate: Caglio bianco, Rubbia selvatica
Galium Mollugo Lin. Nelle siepi, sui ciglioni de' campi,
nei prati.
35

Cumin, Chi m el. Ombrellifere: Carvi, Comino ledeseo -


Carum Carvi Lin. Nei prati montani e subalpini. Se ne
raccolgono i semi per condire il pane.
Curdle. Graminacee: Saggina spagnuola - Phaiaris arun-
dinacea var. pieta Lin. Coltivasi negli orti la vaiiet cou
foglie a lisle bianche e verdi, per ornamento. V. La pn i .
Curindul. Ombrellifere: Coriandre, Cortandolo, Erba c-
micina - Coriandrum sativum Lin. Colt.
Curtiese. V. J r b u t i s s .

'.;. .. i.

mar, Z m a r. Cupulifere : Carpino, Fr. Charme - Car-


pinus Betulus Lin. Nei boschi e nelle siepi dell' alto e del
basso Friuli.
aratn, arlatn. V. Ceredn.
ariesar, Ceriesr. Amigdalee: Ciliegio- Prunus Cerasus
Lin. La specie cresce spontanea nei boschi principalmente
montani ; se ne coltivano poi moite variet a frutto rosso
.., ,e nero. .... .'i...
Carise di Zugio V. Sel ops. .
Cha naipe. Cannabinee: Canapa - Cannabis sativa Lin.
pianta dioica, e gl' individui portanti fiori femminei diconsi
propriamente hanipe, mentre gl' individui portanti fiori
maschi chiamansi hanaiptt Colt. < i
26

Chandelt te, handelzze. Stellate : Caglio bianco -


Gallium Mollugo Lin. Sotto lo stesso nome si confondono
moite altre specie congeneri; come Attaccamani o -
piccamani - Galium Aparine Lin.; il Galium parisiense
Lin.; il Galium sylvaticnm Lin. che si trovano frequenti nei
prati, nelle siepi, nei boschi, ecc. V. Cul d i g i a I i n e.
handelzze flue. Stellate: Zolfina, Caglio, Presuola -
Galium verum Lin. Nasce nei prati. Fa fiori gialli che
sono adoperati a cagliare il lotte. Tutta la pianta d tinta
gialla, e !e radici rossa.
hiaf\je prdis. V. Shiafoje predis.
Chane gargane. hane. Graminacee: Canna montana o
comune - Arundo Donax Lin. Nei siti paludosi e lungo i
fiumi nei hasso Friuli. Si coltiva comunemente negli orti
la specie per varii usi, ed una variet a foglie variegat
per ornamento.
hantarle, Can tarle, Greste di giall. Rinanta-
cee: Cresta di gallo - Rhinanthus Crista -galli Lin. Trop-
po frequente nei prati tutti, tanto della pianura quanto dei
monti e delle alpi.
Chapela tt. V. Fonghe.
Charbon dal forment. Uredinee: Golpe, Volpe, Carie -
Uredo Caries DG. Nei semi del frumento.
Charbon del sorgtnrg. Uredinee: Fungo o Carbone del
Mais - Uredo Mayis DC. Nei semi del granoturco.
Cha rpin, Charpind. V. Germiscli.
Charndule, Pastan che. Ombrellifere: Pastinaea, Pa
stinaca domestica - Pastinaca sativa lia. Lungo le strade,
nei prati frequente. Ha i fieri gialli. Uaa variet a radice
27

grossa carnosa come quella dlia Carota si coltiva negli


orti.
hastinr. Cupulifere: Castagno - Castanea vulgaris Lmk.
Faijus Castanea Lin. Comune nei boschi delie colline e
dclie montagne.
hastinr salvdi. Ippocastanee: Ippocastano, Castagno
d' India Esculus flippocastanum Lin. Originario dell' A-
sia Sfltentrionale. Colt.
Cnohe. V. Co ce.
Cuutuvill. V. Ce n lui.
Cups, r lije murte. Labiate: Orvala Lamiutn Orvala
Lin. Linigo le siepi, nei siti ombrosi dei boschi. Le Corolle
hanno alla base un umore dolciastro, che dai fanciulli
viene succhiato, da cui il nome volgare.

Dlmine dal Signor. Orchidee: Fior farfallone Cypri-


pedium Calceolus Lin. Non comune fra i Mughi sulle alpi.
Dane, A v e d i n, L a v a d i n. Conifere : Abete, Abete comune,
Abete bianco - Pinus Picea Lin. Ha le foglie distiche, cio
disposte ai due lati dei rami. Nella Carnia comune.
' Dtnl. Palme: Dattero frutto deila Phoenix dectylifera Lin.
Dolce -mare. Solanacee: Dulcamara - Solanum Dulcamara
Lin. Nelle siepi. 1 suot fusti chiamati Stipiti di Dulcamara
si adoperano in medicina.
28

Dragoneen. V. Pl tri.
Ourls. V. Fong duris.
Durlese. Carese duriese. Amigdalee: Frutto del Ci-
liegio duracino ,- Prunus Cerusus var. Duracina Lin. Coll.

Edare. I a r e. Araliacec : Edare, Edare arborea - Hedera


Helix Lin. Comune in tutto il Friuli nei boschi, sui muri,
sui tronchi degli alberi vecchi.
Edare terrestre. V. Condrede.
Elis, 1 i . Cupulifere : Elce Leccio - Quercus lex Lin. Nei
boschi del basso Friuli.
Emolr. Amigdalee: Susino - Prunus insititia Lin. dal quale
provengono probabilmente lutte le variet a frutto rotondo
che si coltivano.

Fajar, F au, Vspul. Cupulifere: Faggio, Fr. Foyard,


Htre - Fagus sylvatica Lin. . ....,
Farinle, F a r i n z z. Chenopodiacee : Farinello, Chempo-
dio bianco, Alriplice selvatica - Chenopodium album Lin.
Nei campi, negli orti comune. ii. \i :.:. .; * ..." , ....
Farlnzz. V. ri tie I .
Faro. V. Pire.
Fasil. Papiglionacee: Fagiuolo romano raseolus vulgaris,
e Phaseolus nanus. Lin. Colt,
lasl pizzul. Pas u lin. Papiglionacee: Fagiolo dalf oc-
chio - Dolichos Gattung Lin. Cot.
Favet Papiglionacee: Fva cavallina, Fave mulette - Vicia
Faba Lin. Vive spontanea intorno al Mar Caspio, ma si
semina negli ort! e nei campi. I semi decorticati chia-
mansi Pave te.
. Favte. Genzianee: Trifoglio fibrina, Trifogliolone d'acqua
- MeniatUhes trifoliata Lin.
Feltt, Felte. Felci: Felce, Felce imperiale - Pteris aqui
lina Lin. Nei prati fertili, nei boschi. Collo stesso nome
chiamansi pore moite allre felci che vivono principalmente
nei boschi montani; come Aspidium Filix mas. Swartz.
P Asplenium Filix femina Bernh. ; VAspidium Thelypteris
Swartz; V Aspidium Lonchitis Swartz ecc.
Felz. V. Grame.
Fenochett. Ombrellifere : Finocchiaccio, Finocchio selvatico
- Ferulago gatbanifera Koch. Nei prati pingui.
Fenli, Panli. Ombrellifere : Finocchio Anethum Foeni-
culum Lin. Colt.
Fenqj. Collettivo delie ombrellifere di statura piuttosto grande,
che crescono nei prati, lungo i ruscelli ecc. quali il Peu-
cedanum Cervaria Lpr. ; il P. Oreoselinum Mnch. ; il
P. Venetum Koch. ; P Heracleum sphondylium Lin. ; ecc:
Fyr, P i g r. Urticee : Fico selvatico, Fico domestico. Fi-
caja - Ficus Carica Lin. La specie cresce nellc siepi, sui
30

muri vecohi ecc. Se ne coltivano molle varietal H frutto


che matura in settembre dieesi Fig, Fi; e Flor o Flore
il Fico-fiore, Fico primaticcio o Fiorone, che matura in
luglio, ed il ricettacolo carnoso de' fiori staminiferi.
Flurle. V. Fr ule.
Flor di murt. V. Veludin.
Flor di mont. Ericinee: Hododendro - Rhododendron hir-
sutum e Rh. ferrugineum Lin.
Floragn. Papiglionacee: Vulneraria, Antillide - AnthylUs
Vulneraria Lin. Nei prati e nei pascoli comune.
Flore. V. Fijar.
Fong di bar. Funghi : Prugnolo, Prugnolo bastardo - Aga-
ricus Prunulus Pers. Nei prati e nei boschi in estala ed
autunno. bianco, liscio, colle laminette che stanno nella
parte inferiore del cappello dapprima bianche, indi color
di carne; lo stipite solido, villoso alla base.
Fong durls, Duris, Pradarl, Ceredn di prad.
Funghi: Fungo pratajolo, Pratajolo Maneo, Pratolino -
Agaricus campestris Lin. Bianco colle laminette che stanno
nella parte inferiore del cappello dapprima di color roseo
e piu tardi di color fosco; lo stipite breve, grosso alla
base, e spesso mancante di collaretto. Nei prati.
Fong di Lris. Funghi: Agarico di larice od ordinario -
Boletus purgans Lin. Suite Querje, e sui Larici,
Fong di lesbe. Funghi : Fungo di esca Boletus ignarius
Lin. Sui tronchi del Faggio.
Fong di Koul. Funghi : Lingua di Faggia o di Quercia,
Lingua da fr sea, Pan cueulio - Polypcru fomentarius
Fries. Ha la forma di uno zoecolo di avaHn: i motfe ed
3t

edule quando giovane ; vecchio indurisce e serve alla pre-


parazione dell'esca da focile. Trovasi frequente nei boschi
sui tronchi dei Faggi e delle Quercie.
Fonghe, Bavhe, hapelatt. Funghi: Ceppatello,
Porcino, Ghezzo - Boletus edulis Pers. Cappello larghis-
simo, di colore or giallo, or bajo, or ferrugineo, interna
mente bianco; stipite grosso, reticolato di color fosco pal-
lido. Nei boschi principalmente delle colline e dei monti
in estate ed autunno. Edule.
Forcule, M or ene di frcule. Graminacee: SanguineUa,
Capriola - Digitaria sanguinalis All. Nei campi troppo
frequente. V. Grame.
Ferecl. V. P i I.
Forment. Graminacee: Frumento Grano- Triticum vulgare
Willd. Colt.
Formenton, Forment Sicilian. Graminacee: Grano
duro, Andriolo, Grano grosso - Triticum turgidum L. Colt.
Frmbue, M u j e, S d r g h e. Rosacee: Lampone - Rubus
Idaeus Lin. Nei boschi dei monti e delle alpi frequentis-
simo. Si coltiva pure negli orti.
Frssin, Uarr, Vuarn. Oleacee: Frassine, Frassino -
Fraxinus excelsior Lin. ed anche Orno o Avornio -
Fraxinus Ornus Lin. 11 primo comune nei boschi del
basso Friuli ed ha i fiori apetali; il seconde trovasi nelle
siepi e nei boschi delPalto Friuli.
Frule, Frule, Flurie, Triscule. Rosacee: Fra-
ffoia Fragaria vesca Lin. Presso aile siepi, ai margtni
der campi e principalmente nei boschi. Nei boschi dei
colli e dei monti pure frequente un' altra specie, che
32

chiamasi eolio stesso nome, pjo la Fragaria Cdfina Willd,


Negli orti poi pllf-e ad alcune vareta delie specie indcale
colti vasi anche la Fragola ananassa o Frayolu del Cfiili -
Fragaria grandiflora, Wijld. .
iTu le mate. Rosacee: Cinquefoylio Frugoluria - Polentilla
reptans Lin,. Nei luogh ncolti e nei campi.
Fi'igncule. Urticee; Parietaria, Vetriuola - Parietaria of
ficinalis Liq. Contiene del nitro, ed perci diuretica,- Se
conde Steinmeyer l'erba d un color rosso.
m
Fri'sso. V. Cresson. -,
Fumule. y. Ve-ss di Yo I . Y
i, . .
Fusr. V. Rochar.
Fusiell. V. Rochar.

i /.'.

\
Gardiule V. Blau din. . -ir-
lia ro ul Sel opon. Sileneei Garofana - Dianths Cari/-
phyllus Lin. La specie eresce nei luoghi aridi del piano e
dei monti. Moite variet a flor doppio vengono colliva te
nei vasi e nei giardini per ornamento.
- di cbine. Rosacee : Rosa di cenlofogliei Rosa a bottom -
Rosa centifolia Lin. Colt. . .v. r , i . . x . i-'.-' i
~- di pine. Rosacee: Rosa comune Rosa d'orto -Rosa
gallica Lin. Cresce spontaneamente nei colli. Se ne colti-
Vano comunemente negli orti moite variet a fior doppio,-
33

Garoful di strje. Rosacee: Rosa di macchia, Rom ca.'


nino Rosa canina Lin. e R. agrestis Sav. Nelle siepi, nci
boschi. II frutto dicesi P i e i I, Forecl.
Garofal (Brhie di) Cariofilli, Garofano aromatico
Caryophyllus aromaticus Lin. un albero delle Molucche,
i cui fiori in boccio seccati, sono messi in commercio co
me aroma per condimento, ed hanno aspetto di bullette
(Brhis. )
Gedule. Crucifere: Ramolaecio selvatico, Ravastrelio Ha-
phanus Rapanistrum Lin.
Geuzlane9 Anziane. Genzianee: Genziana maggiore
Gentiana lutea Lin. e Gentiana punctata Lin. Ambedue
queste piante si trovano nei siti elevati dei nostri monti,
la seconda pero pi comune. La radice, ch' molto grossa
ed amara, si adopera in medicina.
Germiscl. hrpin, hrpind. Cupulifere : Carpino
nero, Ostria-Carpinus Ostrya L. Nei boschi dell'alto Friuli.
Gessalmiu. V. e s s a I m i n.
Gialtt. Papiglionacee : Ginestrina, Trifoglio giallo - Lotus
corniculatus Lin. Nei siti erbosi dappertutto.
Gialuzzr. V. Sol n.
Giardon, Sgiardn. Composite: Aslone, Stoppione, Scar-
daccione Cirsium arvense Scop. Serratula arvensis Lin.
Nei campi comune. i .
Giardonell. Composite: Cardo dei prati - Cirsium olera-
ceum Scop. Nei prati umidi, lungo le acque.
Gitul. Salicinee: Salice di larga foglia, Salica Veron. Ga*
toli, Gatoler - Salix Gaprea Lin. Nei boschi e neile siepi
dell'alto Friuli. >
34 -

G lavon, Moren n, Gram n. Grancinacee : Pnico pi


di gallo o selvatica, Panicastrella Veron. Giavone -
Panicum Crus galli Lin. Nei fossi e nei luoghi umidi,
spccialmente nelle risaje.
Giranio, Geranio. Geraniacee: Geranio rosa - Pelargo
nium capitatum Willd. Colt.
Giranio canele, Jerbe canele, Canele. Geraniaeee:
Geranio odoroso - Pelargonium odoratissimus Willd. Lin.
Originario del Capo di Biiona Speranza, si coltiva comune-
mente in vasi.
Giranio noturno. Geraniacee: Geranio notturno - Pelar
gonium triste Willd. Colt.
Giranio scarltt. Geraniacee: Geranio zonale - Pelargo
nium zonale Willd. Colt.
Girasol. Composite: Clizia, Girasole, Eliotropio - Heliantius
annuus Lin. Colt.
Gland Ghianda. Frutto delia Quercia V. Rui.
Glasinis. V. Ce r nie ule.
Gnn. Composite; Cardo scardaecio Cirsium eriophorum
Scop. Nei luoghi incolti specialmeute de' colli e de' monti.
Gnespolr. Pomacee: Nespolo Mespilus germanica Lin.
Trovasi frequente nei boschi deile colline e dei monti. Se
ne coltivano come pianta da frutto moite variet.
Gnul, Jul, Savt salvad i. Caprifoliacee: Ebbio, Fr.
Yble - Sambucas Ebulus Lin. Pianta erbacea comune
luugo i fossi, le strade ecc.
Gneurstt. V. Gnul.
Grame, Fe le. Graminacee: Sotto questa denominazione si
confondono moite erbe che nascono nei campi, lungo i
35

muri, fra le siepi, ecc. come la Gramigna o Grano ca


nino - c repens Lin. ; il TrUicum glaucum Desfont. ;
la Sanguinetta - Digitaria Sanguinalis Ail.; la Capriola
Digitaria Dactylon All. la Fienorola o Sciammia - Poa
triviatis Lin.; VAgrostis stolonifera All. ecc.
Gramon. V. Giavn.
Grampce. Funghi: Brancuccia, Ditola - Clavaria coral-
loides Lin. Questo fungo mangereccio ramoso come un
corallo ed di colore ora bianco, ora giallo. Si trova fre-
quentemente in estate ed autunno nei boschi principal
mente dlie colline e dei monti.
Grasson, Nastruzz. Crucifere: Crescione, Nasturzio
acquatico, Fr. Cresson - Nasturtium officinale . Br. Nlle
acque limpide delie sorgenti.
Grssule. Portulacee: Porcellana, Porcellana domestica - Por-
tulaca oleracea L. Comune nei campi, negli orti. Si mangia.
Gridiule. V. Blaudin.
Grignn, Male jerbe. Ericinee: Rododendro - Rhododen
dron hirsutum e R. ferrugineum Lin. Comune il primo
nelle region! montane e subalpine, il secondo nelle regioni
alpine meno frequente.
Grion, Grign. Ericinee: Erica, Brentoli, Crecchia Cal-
luna vulgaris Salisb. Nei prati magri. Pu servire alla
concia delie pelli. Collo stesso nome vien pure indicata
V Erica carnea Lin. V. Grionesse.
Grion. Timelee: Daphne Cneorum Lin. Nelle regioni subal
pine ed alpine delia Carnia.
Griouesse. Ericinee: Scopina - Erica carnea Lin. Nelle rive
lungo i torrenti, e pi spesso sui monti.

Grisul, Sgrisul, S cl o pit t. Silenee; Bubbolini, Been


bianco Silene inflta Sm. I giovani germogli si mangiano
cotti e conditi in varie maniere. V. Salate di aghe.
Grq). V. Zone I i.
Gruine. Geraniacee: Erba cicutaria - Erodium cicularium
V Herit. Nei campi ed altri luoghi coltivati.
Gnselr. Crucifere: Borsa di paslore - Capsella Bursa -
Pastoris Mnch.

Inda vie. Composite: Indivia, Endivia maggiore e minore -


Cichorium Endivia Lin. Colt.
Iprico, Im per ico, Jerbe di S. Za n. Ipericinee:
perico, Perforata -Hypericum perforatum Lin. Sui muri
vecchi, ai margini dei campi. Le sommit fiorite si mace-
rano dai villici neu' olio, il quale viene poi adoperato come
rimedio nelle ammaccature, nelle ferite da taglio, ecc.
Ispo. Labiate: Santoreggia - Satureja montana Lin. Nei
luoghi pietrosi, aridi, aprici.

Jerbzz, Vi did ule, Campanlis. Convolvulacee: Vt-


lucchio maggiore, Viticchio - Convolvulus arvensis Lin.
Meriterebbe d' essere estirpala, pel danno che porta aile
piante che si coltivano nei campi.
37

Jerbe. Erba, Spagnuolo Yerva.


dal ajar. V. Jerbe d i t j.
amare. Composite: Fioraliso grande, Stoppioni - Cen-
tarea nigrescens Wiild. Nei prati, lungo i fossi comune.
d'av. V. Melisse.
barce. Scrofulariacee: Ruta canina, Denle di cane -
Scrophularia canina Lin. Ne' luoghi ghiajosi, incolti.
botiiicbc. V. Bet niche.
bicine. Antirrinee: Cimballaria, Piatlella de' muri -
Linaria Cymballaria Mili. Sui muri vecchi, sempre verde.
di cj. Crassulacee: Erba da calli, Erba di S. Giovan
ni, Fabaria - Sedum maximum Suter. Tra i sassi, sotto
le siepi.
caja re, Jerbe dai pulz. Stellate: Caglio, Erba
nocca, Erba zolfma - Galium verum Lin. Nei prati, nei
pascoli, comune. Fa fiori gialli, ed adoperata a cagliare
il latte. Tutta la pianta d tinta gialla, e la radice rossa.
V. Cr en.
cancle. V. a n 1 e.
csule. V. o s u 1 t e.
curtisse. Graminacee: Paleo, Pennacchio - Brachy-
podium pinnalum Beauv. Nei prati, nei pascoli, lungo le
strade.
dolce. Composite: Barba di becco, Tragopogone - Tra
gopogon pratense Lin. Comune nei prati. V. Radis dolce.
de flere. V. Chine di prad.
. dal gomit, Lavazzl. Colchicee : Veratro, Veladro,
Elleboro bianco - Veratrum album Lin. Pianta velenosa,
acre, che cresce nei boschi del piano nei pascoli alpini.
38

Gli aniniali che accidentalmente ne mangiano vaimo sog-


gctti a gravi gastralgie; che nei bovini cessant) col vomito
coile scariche violenti, ma gli animali minori possono
anche morirne.
Jerbe dal* incontradre. Labiate: Erba strega, Erba
stregona,- Slachys arvensis e St. erecta Lin. Dal volgo se
ne fanno decotti nei dolori pertinaci, ai quaii assegnano
per causa ammaliamento.
dal latt zal. V. elido nie.
lore. V. Vul.
luise. V. Luise.
de Madone, Jerbe nere. Verbacee: Mdlemorbia,
Scrofolaria - Scrophularia nodosa Lin. Ne' luoghi pingui.
marsine. Composite: Abrotano maschio spontanee -
Artemisia Abrolanum Lin. Nelle ghiaje de' torrenti, e nei
siti ghiajosi de' colli. Medicinale. V. Jerbe tajad rie.
dai mats. sparagee: Erba Parid, Uva di Volpe -
Paris cuadrifolia Lin. L'erba, e le bacche di sapore dol-
cigno e di odore grave, si ritengono come antispasmodiche
e narcotiche, e venivano una volta adoperate nelle con-
vulsioni e nella pazzia. Cresce nei boschi montani.
maure. Rinantacee: Melampiro de' boschi - Melampyrum
nemorosum Lin.
mdiche. Papiglionacee : Erba medica, Medica, Cedran-
gola, Erba spagna - Medicago sativa Lin. Si coltiva per
foraggio, e cresce qua e l lungo le strade, fra le siepi, ecc.
mdiche salvadle. Papiglionacee: Erba ginestrina,
Vecciarini - Coronilla varia Lin. Nei terreni coltivati, ai
margini de' campi.
- 39 -

.IcrH- iiidlehe zale. Papiglionacee: Eiba medica di por


fjiaflo - Medicago fa/cata Lin.; ed anche il Cecerello sel-
vulico di prato o Trifoglio luppulino - Trifolium agra-
rium Lin.
more. V. Tus si.
mull. V. Frigncule.
nere. Ranunculacee: Lappio, Itanuncolo de' eampi -
Ranunculus arvensis Lin. Ira le biade comunissima. L'erba
velenosa, ed il migliore antidoto 1' aceto.
nere. V. Jerbe de Madone.
nere che chanoine. V. Condrde.
d' ogni mal. Ipericinee: Ciciliana, F.rba rossa - An-
drosaemum officinale AH. Nei boschetti delie colline; col-
tivasi anche negli orti per applicarla alle ferite ed aile
COntUSioni.
d' ogni mes. Composite: Erba calderina, Cardoncello,
Senecione - Senecio vulgaris Lin. Nei luoghi incolti, lungo
i muri, negli orti.
dal pedoj. V. Pedo gl i te.
. di penacs. V. Lin di s tri je.
de pire, Cavrile. Rosacee: Filipendula, Erba
peperina - Spiraea Filipendula Lin. Contiene un principio
astringente, ma dal popolo se ne fanno decotti che si di-
cono giovare nella disuria. Comunissima ne' prati.
de ploje. V. Car line.
dal pulz. V. Jerbe Cajrie.
pnzze. Ombrellifcre : Coriandolo selvatico - Bifora ra
dians MBieb. Ne' campi del medio e basso Friuli. L' erba
ha un odore grave, nauseante.
- 40

Jerbe di rbie. V. Vul.


raye, Jerbte rave; Chenopodiacee : Bietola, Bar-
babietola - Beta vulgaris var. rubra Lin. Colt. Dalla radice
si estrae zucchero.
rosse. Papiglionacee: Trifoglio doppio, Trifoglio incar
nate - Trifolium incarnatum Lin. Coltivasi per foraggio.
salvadorie. V. Jerbe tajador e.
di S. Jeroni. V. Condrde.
di S. Polonie. Solanee: Giusquiamo Hyoscyamus
niger Lin. Nei luoghi pingui, lungo i muri delle case. V.
e 1 i d n i e.
di S. Zuan. Ipericinee: perico, Perforala, Erba di S.
Giovanni - Hypericum perforatum Lin. Ai raargini dei
campi, lungo le vie, fra le siepi.
tcade. V. Jerbe tajador e.
di taj, Jerbe dal jar, Pistle rosse. Gera-
niacee: Erba Roberta, Geranio Robertiano - Geranium
Robertianum. Nei siti ombrosi e ghiajosi umidi.
tajadore, Jerbe marsine o salvadrie, Jerbe
taj arle o tade Composite: Millefoglio, Achillea -
Achillea Millefolium Lin. Nei prati, nei pascoli, ed altri
siti erbosi.
di ton. V. Rose di ton.
dai yiers. V. Verbene di mur.
Jerbucis. V. Ble de.
Jul. V. G n u 1.
41

Ladrcc, V. Rad r ice.


Lapoiiie, Cur dele. Crucifere: Argentina, Lunaria - Lu
naria biennis Mnch. Si coitiva negli orti, e dai vi 11 ci si
conservano come ornamento nelle stanze i setti delle sili-
quette, che hanno uno splendore argentino - madreperlaceo.
Lardieltt. V. Ardiltt
La ris. Conifere: Lariee - Pinus Larix Lin. Nei boschi aipini
dclla Carnia.
Laristt. Ericinee: Olivella - rctoslaphylos alpina Sprengel.
Piccolo arbusto che vive sulle cime delle alpi.
Lattt, Latuzz, Latarss, Latt di strije, Eu-
phorbiacee: Si danno questi nomi a tutte le Euforbie indige
ne, a cagione dell'umore lattiginoso che mandano fuori da
ttte le loro parti, quando vengano rotte; e principalmente
all' Erba cipressina - Euphorbia yparissias L. comunissi-
ma nei pascoli, lungo le strade, ecc. ; alia Porcellana lat-
taria, Fieo <f inverno - E. Peplus L. comune negli orti,
lungo i muri delle case; all' Erba da volatiche od Erba ca-
lenzola - E. Helioscopia L. che infesta i campi; al Titmalo
palustre - E. platyphyllos L. che cresce nei fossi e nei
luoghi umidi; alla E. verrucosa L. ecc.
Lataross. Y. Lattt.
atil. Composite: Cicerbita, Grispagnolo - Sonchus ole-
raceus .Lin. Negli orti, nei luoghi incolti, ai margini dei
campi frequente. 1 ori si aprono alio spuntar dell' aurora,
e si chiudono poco dopo il levar del sole.
42

Lait di gialine. Liliacee: Laite di gallina - Ornithogalum


umbellatum Min. Nei prati, nei pascoli frequente. Fiori.sce
in primavera prima di mandar fuori le foglie.
Lait di strije. V. Latatt.
Latuje. V. Sala te.
Latzz. V. L a t 1 1.
Latzz zal. V. Celidnie.
La vatlin. V. Dane.
Lavande. V. Levindc.
Lavzz di laais. Bardne. Composite: Bardana, Lap-
pola - Lappa major Gartner e Lappa minor DC Ambedue
crescno lungo i fossi, i muri, nei ruderi, ecc.
La rzz di mont. Poligonee: Rabarbaro bastardo o dei
frati o di montagna - Rumex alpinas Lin. Comune sulle
alpi intorno alle Cascine.
La vzz di S. Znan. Verbascee: Barbarastio- Verbascum
Phlomoides Lin. e Tasso barbasso dal fior bianco - Ver.
Lychnitis Lin. Lungo i fossi e le strade campestri.
Lavazzl. V. Jerbe dal gmit.
Lavazztt. Poligonee: Rombice, Rombiee selvatica - Rumex
onglomeratus Murr., e Lappaccio, Panaceto, Rombice dei
fossi - R. acutus Lin. Si confondono sotto la medesima
denoininazione : il Lapato sanguigno R. sanguineus, Er-
ba britannica o Tabacco di padule - R. aquaticus, ed il
Cavolaccio o Rombice selvatica R. pulcher, che tutte na-
scono nei siti erbosi, lungo i fossi, ecc.
Lendri. Apocinee: Leandro, Mazza di s. Giuseppe - Ne-
rium Oleander Lin. Colt.
Lbro. V. L pro.
Le sacs. Poligonee : Centinodia Correggila - Polygonum
aviculare I.in. Nei campi, lungo le strade frequente.
Len blanc. V. Bedi.
Len neri. V. r e v e s 1.
Lenghe cervine. Felci : Lingua cervina, Fillitide - Seo-
lopendrium officinarum Sw. Nei siti ombrosi lungo le siepi.
nei boschi dell'alto Friuli.
di chan. Borraginee: Cinoglossa, Lingua di cane -
Cynoglossum officinale Lin. Nei siti magri, lungo le strade.
di y. Aroidee: Aro, Gichero, Veron. Lengua de
bo - Arum italicum Lin. frequente nelle siepi, nei siti
ombrosi ; e Arum maculatum Lin. che si trova nei
boschi, ed meno coniune.
di vache. Poligonee : Lapazio, Romice domestica -. u-
Patientiu Lin. Coltivasi negli orti e si inangia cotta
in mescolanza con altre erbe. V. Lavazztt.
Lpro, L b r o. Ranunculacee : Elleboro nero, Erba nocca -
Helleborus niger Lin. Ha il flore bianco -roseo, e trovasi
soltanto nelle regioni subalpine; rarissime nei monti all'o-
riente del Torre. V. Ardile.
Leschtt, Leshe, Leshatt verd. Composite: La
Frfara, Farfaraccio, Tussilaggine - Tussilago Frfara
Lin., e la Petasite, Tussilaggine maggiore - Petasites of
ficinalis Moench., frequenti ambedue nei siti umidi, la pri
ma nei grassi, la seconda nei marri e ghiajosi. Anche le
specie che crescono nei siti umidi delie regioni elevate dei
monti e delie alpi - Petasites albus Grt., e Petasites ni-
veus Baumg. si chiamano cogli stessi nomi. La densa pe-
lurie che ricopre le foglie per di sotto, raschiata, involta
44

in un pannolino, infusa in una soluzione di nitro e seccflta


al sole, d un' eccellente esca.
Lescle. Ciperacee: Sala, Salistio, Scialino - Carex maxima
Scop., come pure la Nocca o Nocco - Carex acuta rufa
Lin. Nascono nei paduli dove si raccolgono le foglie che si
adoperano a impagliar seggiole ecc, ed i popolani del basso
Friuli se ne servono anche per fare una specie di mantello
a ripararsi dalla pioggia.
Lev Dde. Lavande. Labiate: Lavando, Spigo selvatico -
Lavandula spica. L. Colt.
Levande foreste. Labiate: Stecade arabica - Lavandula
Stoechas L. coltivasi negli orti.
Licbene. Licheni: Sotto questa denominazione si compren-
dono molti licheni a tallo foliaceo -cartilagneo, ma princi
palmente il Lichene islandico Cetraria islandica Ach.
comunissimo sulle cime delle alpi. Sostanza amara che
contiene molla gelatina vegetale, ed il cui decotto viene
raccomandato nelle malattie congiunte a consunzione.
Lidricc. V. R a d r i c
Lili. V. Sigill di Salomon.
Lili: di S. Zuan. Liliacee: Paradisia liliastrum Bert. Anthe-
ricum liliastrum Lin. Nei prati moiitani.
Limon. Esperidee : Limone - Citrus medica Limon Lin. Col-
tivasene molle variet nelle cedraje e ne' vasi.
Limon blanc. V. Sigill di Salomon.
Lin. Linee: Lino - Linum usitatissimum Lin. Colt.
Lin salrdi. Linee: Lino montano - Linum tenuifolium
Lin. frequente nei prati e nei siti ghiajosi. Moite altrc
specie indigene verigono chiamate eolio stesso nome, come
15

il Linum alpinum Lin. il Linum narbonense ed il Linum


angustifolium Lin. nei siti soleggiati dei monti, il Linum
maritimum Lin. nelle paludi salse, presse il mare; il Linum
viscosum Lin. comune nei prati, ecc.
Lin di montagne. V. Lin di strije.
Un di strje, Lin d i V o 1 p, Lin d i nionla?ne,
Jerbe di s. Graminacee : Lino delie fate - Stipa
pennata Lin. Questa pianta che cresce fra le rupi ai piedi
dei monti e nelle sabbie delie dune, riceve il suo nome
dalle lunghe reste piumose delie quali va provveduta la
gluma che copre il seme.
Lint. Papiglionacee: Lenticchia, Lente - Ervum Lens L. Colt.
Lint di aghe. V. Mrhe d' aghe.
Litm. Germogli di varie piante campestri che si mangiana
cotti e variamente conditi. Le piante che piu comunemente
entrano in questo miscuglio sono, la Brucuncsare -
Specularia Speculum DC; i Giardns - Cirsium ar-
vense Scop; il Con fen on Papaver Rhoeas Lin.; rele
di juro Oregluce - Lychnis dioica Lin. e pi di
tutto il Grisul - Silne infinta Sm.
Lopp. Frutto del Pomo selvatico V. Melar.
Lose. Graminee: Capellini - Agroslis canina e Agroslis
vulgaris Lin. Nei prati e nei pascoli.
Luise, Jerbe luise. Verbenacee: Aloisia, Erba cedrina
Aloysa citriodora Ortega: Verbena triphylla Lin. Colt.
Lustre -han.V. Cruste-han.
Luvin. Papiglionacee : Lupino - Lupinus albus Lin. Coltivasi
per coneime. Dalla corteccia si pu trarre colla macera-
zione una materia filamentosa come quella del Canape. I
46

semi che sono amarissimi, colla maccrazione nell' acqua


perdono l' amarezza, e vengono dal volgo mangiati.
Luvinrie. V. Pevarle.
Luvinzfe. Leguminose: Capraggine, Erba ginestrina, Ruta
capraria - Galega officinalis Lin. Sotto le siepi, lungo
le strade.
Luvitt. Graniinacee: Fieno di monte Nardus stricta Lin.
Nei siti erbosi delle alpi.

Madalnis, Pu reit is. Composite: Colta, Fiorrancio, Ca


lendula - Calendula officinalis. Si coltiva negli orti.
Madreslve, Ue di S. Zu an. CaprifogHace: Caprifoglio,
Madreselva Lonicera Caprifolium Lin. e Lonicera etrusca
Savi. Comuni ambedue nelle siepi, la prima dell' alto, la
seconda del medio e basso Priuli. Coltivasi anche negli
orti come piante rampicanti e pel soave odore de' fiori.
Male jerbe. V. G r i g n 6 n.
Maive. Mal vacee : Malva, Malva selvatica Malva sylvestris
Lin. comune negli orti, nei campi; e Malva rotundifolia
Lin. frequente negli orti, lungo le strade, ecc.
Maltn. Malvacee: Malvarosa, Malvone, Rosone - Alcea
rosea Lin. Variet a fiori bianchi, rossi, o cremisini, sem-
plici e doppi si coltivano negli orti per ornamento.
Malvn. Malvacee: Altea - Althaea officinalis. V. Alte.
Mandolr (Mndule il frutto) Amigdalee: Mandorlo -
Amygdalus communis Lin. Colt.
47

iVarnto. V. Amaranto.
Marsche. Amigdalee: Amarasco, Vistiolo Prunus Cerasus
var. Caproniana Lin. Incontrasi bench non di frequente
nelle regioni montane e colline; coltivasi anche come al-
bero da frutto.
Maravjis. Niclaginee : Bel di notle, Maraviglie di Spagna -
Mirabilis Jalapa Lin. Colt.
Margaritis. V. Sigill di S a la mon. V. Mi us tu ben.
Mariscli. V. Bhare.
Marsin. V. Zanevrr.
Martinzz. V. Vul.
Marule. V. i so he.
Mazornc, Mezorne. Labiate: Maggiorana, Amraco,
Persa ' Orignanum Majoranoides Willd. Coltivasi negli
orti per uso culinare.
Mdiche. V. Jerbe Mdiche.
Mj. Graminacee: Miglio, Miglio bianco giallo Panicum
miliaceum Lin. Originario dell' Asia, si coltiva comune-
mente nei campi. V. N e g r u z z.
M5|-pulz. Boraginee: Strigolo selvatico Lilhospermum
arvense Lin. Nei campi frequente.
Melar, Miluzzr, Pomar. Pomacee: Melo - Pyrus
Malus Lin. Nei boschi montani. II frutto selvatico vien
detto L o p p. Moite variet si coltivano.
Me less. Pomacee: Sorbo o Lazzeruolo selvatico - Sorbus
Aucuparia Lin. Nei boschi montani e subalpini.
Melisse, M i li s s e, Jerbe d' a v. Labiate : Melissa, Apia-
stro, Cedronella - Melissa officinalis Lin. Lungo le strade,
le siepi, nei luoghi aridi.
_ 18 -

Mona lile. V. she, V. Vece.


Men lst r. V. Polezztt.
Meute. Labiate: Piperita - Mentha Piperita Lin. Colt.
Men tuce, Mentzze, N te. Labiale: Menta Mentha
sativa Lin. Coltivasi negli orli per uso culinare.
Mcntzz, Mentuzztt. Labiale: Menta selvatica, Menta
stro - Mentha sylvestris Lin. coniunissinia lungo i fossi,
sui margini dei campi ecc. ; e Mentha rclundifolia Lin.
lungo le strade, nelle colline.
Mentuzztt. V. Mentzz.
Mercnrle. Euforbiacee: Catapuzia minore - Euphorbia
Lathyris Lin. Trovasi ancora quasi spontanea negli orti,
ove un tempo coltivavasi per servirsi dei semi, che sono
fortemente purgativi.
Mercurele. Euforbiacee: Mercuriale, Mercorella - Mercu-
rialis annua Lin. Negli orti, nei campi comunissima.
Miluzz codogn. . o d o g n r.
Miluzzr. V. Melr.
Miscule, Min guie, Pilule. Amento: particolare disposi-
zione dei fiori nelle Cupulifere, Juglandee, Betulinee, Sali-
cinee ecc.
Mi ustu ben mi ustu mal, Margaritis. Composite:
Margaritone - Chrysantliemum Lencanthemum Lin. Nei
prati ed in tutti i sili erbosi.
Mogarr, M o g o r r. V. P I u s i g n r.
Molcc, Salgr. Salicinee: Saldo fragile, Saldo gentile -
Salix fragilis Lin. ; Saldo, Saldo bianco, Salcione - Salix
alba Lin. Nei boschi del basso Friuli, lungo i ruscelli, i
inn ni.
49

Morar. Urticee: Gelso, Moro, Aloro bianco - Morus alba


Lin. Colt.
Morar di more garbe. Urticee: Moro ero - Morus nigra
Lin. Coltivasi pe frutti.
Moraresse. Gelso non innestato a foglie minute sottili, pro
fundamente lobate - Morus alba Lin.
More mulinrie. Rosacee: Rogo o Rovo di fior bianco -
Rubus caesius Lin. Nei boschi, nei campi abbondanti, nei
luoghi aridi.
Morne, N i s e. Graminacee : Pnico glauco - Setaria glauca
Beauvais. Frequente nei campi; Panicastrello o Pnico
verticillato - Setaria verticillata Beauv. Lin.; e Pnico
selvatico, Pnico verde, Panicastrella - Setaria viridis
Beauv. tungo le strade, nei campi ecc.
Mrche d'aghe, Lint di aghe. Lemnacee: Erba pulla,
Lenticchia aV acqua - Lemna gibba e L. minor Lin. Nuotano
sulle acque stagnanti dei fossi.
Morene di panole. Graminacee: Gramigna dei prati,
Sciamtnica, Spannocchina - Poa trivialis e P. pratensis
Lin. Nei prati e nei pascoli.
Morenon. V. Giavn.
Mortle. V. Gcrnicule.
Mudul. Cupulifere: Cerro - Quercus Cerris Lin. Nei monti
del Carso.
M ufe. Mucedinee: Muffa - Mucor Mucedo Lin. Nei pane
guasto, e in moite altre sostanze organiche putrescenti.
Mglie. V. Alazz. ,.,
iVIuje. V. Frmbue.
Murcule. V. Ce r nie ule.
50

Naranz. Esperidee: Arancio, Melarancio - Citrus Auran-


tium Lin. Colt.
ftarncul. V. Ran un cul.
Nastrzz. V. Grassn. V. Capucine.
Negrzz, Nigrez, Mj. Graminacee: Miglio nero - Pa-
nicum capillare Lin. Frequente nei campi del basso Friuli.
!\te. V. M e n t c e.
Rise, Graine. Graminacee: Capriola, Gramigna - Cynodon
dactylon Pers. Lungo i muri e le strade.
INoglr. Cupulifere: AvellanarIo, Nocella - Corylus Avellana
Lin. Nelle siepi, nei boschi. Coltivasi per averno il frutto
che dicesi NleoNosle.
N'ojr, N u j , o c o I r. Juglandee : Noce Jugions regia
Lin. Albero originario della Persia; coltivasi principalmente
nella regione montana.
Nojartt. Ombrellifere: Imperatoria -Imperatoria Ostru-
thium Lin. Nei siti ombrosi subalpini della Carnia.

0
Oliv. V. Uliv.
Ol, O Im. Urticee: Olmo - Ulmus campestris Lin. Nelle siepi,
nei boschi; coltivasi anche per maritarlo alie viti.
Olnar, Aunr, Aal, Olnr ner i. Betulinee: Alno nero,
Ontano - Alnus glutinosa Gaert. Trovasi lungo i ruscelli,
51

liumi eoc. La corteccia infusa nell'acqua ed unita al


vitriolo di ferro d un color nero. La redice, ch' vaga
mente macchiala di rosso e di nero, si adopera per fame
astucci ed altri arnesi, e si conosce in Carnia sotto il nome
di Mache d' Alf ose.
01 ni* blanc. V. Ambli.
neli, Ung i. V. Zncli.
Orar, Au rar. Laurinee: Alloro Laurus nobilis Lin. Spon
tanee nelle rupi sptto il Castello di Gemona; si coltiva
negli orti e nei boschetti dei giardini. La bacca dicesi
Rubaghe, quasi Lauri bucea.
Orarglo, Oraresse. migdalee: Lauro eeraso, Lauro
regio - Prunus Lauro - Cerasus Lin. Colt. Le sue foglie
contengono raolto acido prussico.
Oreglrie. V. Ardihcc salvad i.
Oregluce, rele dijur. Silenee : Gillone delie mac-
chie, Lienide di flor bianco, Piemont. Orie d' gat Lychnis
vespertina Sibth. e Lichnide di fior rosso Lychnis diurna
Sibth. Vive nelle fosse e vicino alie siepi la prima nel piano,
la seconda ne' monti. Una variet a fior doppio coltivasi
nei giardini. I germogli cotti e variamente conditi si man-
giano a guisa de' spinaci.
Oral. V. Vul.

Paja n. V. Sa ra si . * >.'
Pajn salvad!. Y. Saras in Salvad i.
4
52

Pajanlt. Sassifragee: Erba tettajola, Lucemicchia - Sax


fraga tridactylites Lin. Sui tetti, sui muri, ecc.
Palud. Colleitivo di tulle le Juncee e Giperacee che nascono
nei luoghi paludosi.
Pald tond. Juncee: Giunco. Le specie pi comuni nelle
nostre paludi sono : il Giunco tparso - Juncus effusus Lin.,
in tutti i luoghi paludosi, lungo i fossi; il Giunco comune -
J. arliculatus Lin.; il J. compressus Jcq.; il J. sylvaticus
Reich, lungo i fossi, le strade delle paludi ; il Giunco pun
gente o Giunco marino - Juncus acutus Lin. nelle paludi
salse, e qualche altra. Collo stesso nome si indicano anche
alcune Ciperacee che sono comuni tanto nelle paludi quanto
nei fossi acquosi o sulle loro sponde. Tali sono: il Giunco
da stuofe - Scirpus lacuslris Lin.; il Giunco a" acqua,
Cavolaja Scirpus palustris Lin.; il Giunchetto, Giunco
sotiile Scirpus Holoschoenus Lin.; il Giunco nero - Schoe-
nus nigricans Lin. ece.
Pald di botr, Palud di vascielr, Pavre.
Tifacee: Mazza sorda, Sala, Tifa - Typha latifotia Lin.
comune nelle paludi; e Typha angustfolia Lin. nei fossi
acquosi. Si adoperano le foglie, che sono molto sofflci, per
chiudere le fessure delle botti. I pappi dei semi di queste
piante, che sono leggerissimi, si potrebbero adoperare per
fame imbottite, cuscini ecc.
Paladine, Paludte. Ciperacee: Carici varie che nascono
nei prati umidi.
Paludine a cuff. Ciperacee: Nocca, Nocco, Caretto Carex
rufa Lin. Nei luoghi torbosi delle paludi.
Panl i. V. Can le.
53

Pan vin. Pau il i cuco, Pan cu ce. Poligonee: Ace


tosa - Rumex Acetosa Lin. Tiovasi frequente nei prati, e
si coltiva negli orti per uso culinare.
Panizz. Graminacee: Pnico - Panicum italicum Lin.. Si
semina nei campi, e serve agli stessi usi del Miglio.
Panoglte. Ciperacee: Giunco de' fossi - Scirpus triqueter
e Scirpus mucronatus Lin. Ambedue frequent! ne' fossi
acquosi. ., ...
Pan pu rcin, Ci cl am in. Prjmulacee : Ciclamino, Pan
porcino - Cyclamen europaeum Lin. Nei siti ombrosi, sas-
sosi, selvatici delie colline e dei monti, frequente.
Panusle. Graminee: Codotina, Erba cdina - Alopecurue
agrestis, e Alopecurus geniculatus Lin. Nei frumenti troppo
frequente.
Papa var. Papaveracee : Papavero, Papavero bianco - Papa-
ver somniferum Lin. Coltivasi in alcuni paesi alpini per
servirsene dei semi come cibo, e negli orti per ornamento.
Dalle capsule quasi mature, quando sieno ferile, stilla un
umore lattiginoso, che all' aria si condensa, si fa , e
costituisce quelle sostanza che si conosce sotto il nome
di Oppio. f>;
Ppavar salvdi. V. Con fe non.
Parigin. Silenee : Garofanini di Spagna - Dianthus superbus
Lin. La specie cresce nei siti ghiajosi subalpini delia Carnia;
una variet a Gor doppio coltivasi nei giardini per orna
mento.
Pastanache, Past anale, harudule. Ombrellifere:
Pastinaca - Pastinaca sativa Lin. Nei prati, nei siti erbosi,
lungo le strade.
84

Palate. Solanacee: Pomo di ierra, Patata - Solanum tu


berosum Lin. Colt.
Pa lernest rIs. Iridee: Zaflerano di fior bianco - Crocus
vernus Lin. Comune nei prati e nei boschi principalmente
collini e montani. 1 fanciulli ne mangiano i bulbi che
spesso per giuoco infilzano a guisa de' grani di un rosario,
da cui il nome.
Pagne, Pauigne, Simi, Cism i. Caprifogliacee :
Lantana, Viburno - Viburnum Lantana Lin. Nelle siepi ,
nei boschi molto frequente.
Paugntt. Caprifoliacee: Sambuco acquatico, Maggio - Vi
burnum Opulus Lin. Nei boschi collini e montani. Una
variet coi fiori disposti a palla coltivasi nei giardini per
ornamento. V. a 1 o n s di ne v.
Payer, P avre. Ciperacee: Giunco da stuoj'e o di palude -
Scirpus lacustris Lin. Il culmo ch' pieno di midollo po
roso, decorticato viene usato come lucignolo (pavr) nelle
lucerne rustiche. Si adopera comunemente a farne stuoje.
P corvin. Ranunculacee : Crescione selvatico, Stellettine,
Stroscione; Lomb. P de nibi - Ranunculus repent Lin.
Nei luoghi^amidi e ne' campi.
Pedoglite. Licopodiacee : Licopodio, Musco eretto - Lycopo-
dium Selago Lin. Nei boschi subalpini. Si adopera il de
colto e la polvere per uccidere i pidocchi.
Pedoglite, Piduglite. Rinantacee: Pedicolare - Pedicu-
laris palustris Lin. Nelle paludi torbose.
Pel di mass. Graminacee: Gramigna setajla - Festuca
ovina Lin. Ha le foglie setaceo - lineari, che secche somi-
gliano a grossi peli.
55

Peloste. Composite: Pelosella, Orecchio di topo - Hiera-


chim Pilosella Lin. Nei prati e nei pascoli.
Pel tri, l'il tri, Dragoncll. Composite: Dragoncetlo,
lirba anisa - Artemisia Dracunculus Lin. Coltivasi negli
' oiti pel grato odore delle foglie, le quali si conservano an-
<he in aceto, e si adoperano come salsa.
Pencs. V. Sorg turc.
Pendnte. Rosacee: Cinquefoglio, Fragolaria - Potentilla
repets Lin. Nei luoghi incolti.
Pensir. Composite: Margaritina, Pratolina Bellis peren-
nis var. flore pleno Lin. Colti vansi negli orti moite van'et;
la specie cresce comunissima nei pascoli, nei prati, ed in
tutti i siti erbosi.
Per da zuce. V. Pi tul r.
Perr, Piruzzar. Pomacee: Pero - Pyrits communis
Lin. Coltivasene numerose vareta.
Pestelche, Pestelcc, Pestelzz, Primevre.
Primulacee: Primavera - Primula acaulis Jcq, Nei bosctii,
nelle siepi in piano ed in colle; P. elatior e P. officinalis Jcq.
nei bosch montani e subalpini. Moite variet a fiori semplici
e doppi, gialli e rossi, si coltivano negli orti per ornamento.
Petrucicc. V. S p i r i t 1 e.
Peyarle. Poligonee: Idropepe, Erba pepe - Polygonum
Hydropiper Lin. ; e Persicaria - Polygonum Persicaria
Lin. Comune il primo principalmente nei fossi, il seconde
nei siti umidi e nei campi. mbedue coli' allume danno
un color giallo - rossiccio. In qualche paese si sminuzzano
i rami. e le foglie di queste piante e si spargono nelle
abltazioni per allontanarne le pulci.
- 56

Pemrou. Solanacee: Peperone, Pepe indiano Capsicum


annuum. Lin. Colt. 1 frutti niniaturi si conservarlo in
' aceto; i serai maturi e pesti si sostiluiscono al pepe.
Pezz. Conifere: Abete rosso o di Germania - Pinus Abies
Lin. Le foglie sono quadrangolari brevi e sparse tutto in-
torno ai rami. Il pi comune fra i sempreverdi de' nostri
hoschi subalpini. V. Dane.
Picecl, Fo recl. Frutto della Rosa di macchia. V.
Garful di strije.
Picl. Papiglionacee: Cece - Cicer arielinum Lin. Colt.
Pld dl crott. Composite: Cotula fetida, Camomilla mez-
zana - Anthemis Colula Lin. che cresce nei cortili, lungo
i fossi; e Anthemis arvensis Lin. nei campi fra il fru
mento, la segale ecc.
Pid dl crott. Ranunculacee: Pi corvino, Pi di sallo -
Ranunculus acris Pin. Nei prati principalmente umidi, fre
quente; ed il Ranunculus polyanthemos Lin. comune nei
' siti erbosi, Jungo i fossi.
Pid dl glall. Poligonee: Vilucchio sacttino, Erba lepri-
na - Polygonum Convolvulus Lin. Nei luoghi coltivati, nei
campi.
Pid di pssare, Sgriff di passer e, Sp i rnele di
champ. Ranunculacee: Consolida regale, Fior cappuccio,
Fr. Pied d' alouette Delphinium Consolida Lin. Nei campi
fra le biade. I fiori danno un inchiostro azzurro.
fiduglite. V. Pedoglite.
Piersolr, Spiersolr, (Pirsul, Spirsul il frut
to.) Amigdalee: Pesco - Amydalus Prsica Lin. Colt.
Pless. V. le de. ''
57

Pifciiocnr. Cotiifere: Pino de' Pinocchi, Pino domestico -


Pinus Pinea Lin. Colt. II frutto dicesi P i g n I.
Plmpinele. Sanguisorbee: Salvastrello, Pimpinella - Pote-
rium Sanguisorba Lin , e Poterium polygamum Waldst.
kitaib. Ambedue comuni nei siti ghiajosi, aridi, lungo, le
strade, ecc.
Pin. o generico della maggior parte delie Conifere, ma
particularmente del Pino montano o selvatico - Pinus
sylvestris Fin.; e del Pino marittimo Pinus Pinaster
Wille!. 11 primo trovasi frequente nelle regioni montane e
subalpine della Carnia, il secondo nelia Pineda sott Lati-
sana. V. Pezz, V. Dane, V. Cipres s.
Pire, Pire - fare. Graminacee: Grano farro piccolo - Tri-
ticum monocoecum Lin. Si semina in qualche paese, ed
il grano brillato si mangia in minestra. V. Spelte.
Plruzzr. V. Perr. ,
Pissehn, Tale, Tlate. Composte: Dente di leone, Fr.
Pissenlit - Traxacum officinale Wigg. Leontodon Taraxa
cum Lin. Nei prati, nei campi, lungo le strade, ecc. comune.
I.' erba cotta in acqua e condita in varii modi si mandria.
Pfssebn. Caprifoliacee: Lonicera alpgena Lin. Nei bosctii
delie colline e dei monti.
Pistole rosse. Geraniacee: Erba Roberta, Geranio Rober- .
tiano - Geranium Robertianum Lin. Comune in tutti i
luoghi ombrosi, fra i sassi.
Pltulr, Plus i guar. Pomacee: Pero cervino Aronia
rotundifolia Pers. Mespilus Amelanchier Lin. Nei boschi,
nelle siepi, delie colline, e dei monti, principalmente in
Carnia. I suoi frutti si mangiano. . ,
~ 59 -

Plant gi). Plant agn di prad. Plaiitaginee : Piantaggine


media, Petacciola Plantago media Lin. Nei prati e nci
pascoli.
Plan l gn larg. Piantaggine maggiore - Plantago major
Lin. Nei cortili, nelle vie poco frequenlate.
Plantgn di save. Piantaggine lunga, Agnoglosso, Lan-
ciola - Plantago lanceolata Lin. Ne' fossi e ne' prati umidi.
Plusignr. V. Pi tu lr.
Polectt, Pole a/, iitt, Merilazz, M en ts tri. Labiate:
Menta selvatica, Pulegio - Mentha Pulegium Lin. Nei fossi,
lungo le strade campestri.
I'olmonrie. Berraginee: Pulmonaria - Pulmonaria offici
nalis Lin. Nei boschi, elle siepi, nei siti ombrosi delle
colline. Si adoperava una volta in medicina nelle malattie
polmonari.
Polmonrie. Licheni: Polmonaria arborea - Sticta pulmo-,
nacea Achard, Lichen pulmonarim Lin. Sui tronchi del
faggi e degli abeti nei boschi montani. Ha un supore amaro.
salso, e si raccomandava una volta dai medid uella tosse,
nell'emoftisi, ed in altre malattie. -
Pomar. Collettivo di tutti gli alberi da frutto.
Pomar. V. Melar.
Pomodoro. Solanacee: Pomodoro Solanum Lycopersicum
Lin. Coltivasi negli orti per uso culinare.
Pomule. Bacca. Frutto contenente molti semi sparsi entro
una sostanza succosa, come nei Ribes, nei Sambuco, ecc.
Poul, Pl, P vu I, Tal pn. Salicinee; Pioppo neto,
Pioppa, Albaro - Populus nigra Lin. e Pioppo cipressinoj
Pioppo piramidale - Populus fastigiata Pers. Quest' ultimo
59

si educa nei viuli. La sua patria v ignota, quantunque


Fraucesi ed Tedeschi lo chiammo Pioppo di Lombardia.
roui salvadl, lbare. Salicinee: Tremola - Populus tre
mula Lin. Nei boschi dei monti e dei colli.
Pradarl. V.Fong pradarl.
Primevre. V. Pestelhe.
Promidi. V. S org turc,
Puarr. Liliacee: Porro Allium Porrum Lin. Coltivasi per
uso culinare.
Puarr salvadl. SHiacee: Cipolla canina o selvatica, Cipo-
laccio - Muscari comosum. Mili. Nei luoghi aprici,
l'u lilis. V. Sel ops.
Poize. V. Pe varele.
Purci lis. V. Mad a I e n i s.

Bacon. Raeos s, Verzj. Crucifere: Brassica palustris


mihi. Nelle paludi sotto la Strad'alta, comunissima.
Radile, Rad igle. V. di I .
Radis dolce. Felci: Felce quercina, Felee dolce, Polipodio
o Mosco quercino - Polypodium vulgare Lin. Nei boschi,
nelle siepi ombrose, sui muri vecchi.
ad rice, R i d r i , L a d r i . Composite : Cicoria, Radie-
chio - Cichorium tnlybus Lin. Nei siti gbiajosi, nei pratj
artificiali, lungo le strade comunissima. Coltivasi negli orti
ad uso culinare. : , .
60

Radricbesse. Composite: adicchiella - Leontodon haatiiis


Lin. Nei ski erbosi.
Rafacn, Rusecon. Aquifoliacee: Agrifoglio, Aquifolio
- Ilex Aquifolium Lin. Nei boschi delie colline delie1
montagne, principalmente in quelli sopra Cividale.
Raspnzu!. Gampanulacee: Raperonzolo, Raponzolo, Rapon-
eolo - Campanula Rapunculus Lin. Nei prati, ai margini
dei campi.
Rastieltt, Rashelutt. Crucifere: Nasturtium sylvestre
R. Br. Comune lungo le slrade, nei campi ecc. V. Guselr.
Rati. Crucifere: Ramolaccio nero - Rapanus sativus var.
niger. Lin. Si coltiva per mangiarne la radice ch' grosse,
nera, e di sapore leggermente piccante.
Rav. Crucifere: Rapa - Brassica Rapa Lin. Colt. Oltre alla
radice, che si mangia fresca, o conservata nelle vinacee
sotto il nome di Brude o Brovde, si mangiano an
che le foglie radicali che chiamansi Vishe.
Ravanll. Crucifere: Radicine, Ramolaccino - Raphanus
salivus var. radiee oblonga minori Lin. Colt.
Havizzon, Ravizze, Uli. Crucifere: Rapa selvatica,
Colzato Brassica campestris Lin. ed anche il apo o
!\avone, Fr. Navet - Brassica Napus var. olefera Lin.
Coltivansi ambedue queste piante per estrar ne l'olio dai
semi. La prima cresce spontanea qua e l net eampi.
Raga, Raj. Ranunculacee : Anigella, Scarmigliata - Nigella
damascena Lin. Coltivasi per ornamento.
Redrpls, Rad rps. Chenopodiacee: AtripUte domestico,
Repice, Bietolone, Spinacione - Atriplex hortertsis Lit). Col
tivasi negli orti per uso culinare. - .
- til

liedrpis salvadils. V. F a r in ele.


Kole. V. Condrde.
i bis, U Ri bis. Grossulariee ; tibes, libes rosso - tibes
rubrum Lin. Colt.
Riliis. . Sigil di Salomon.
Ris. Graminacee: Riso - Oryza sativa Lin. Colt.
Il Iste. V. A m o r i n.
lohr. Slar, F u s r, Fusill. Celastrinee: Fusaggine,
Fusaro, Evonimo - Evonymus europaeus Lin. Nelle siepi,
nei bosebi comune. Il suo legno cbe giallo viene dai
montanari impiegato per fame varii ordigni al tornio. I
suoi fruili bolliti nel liscivio di ceneri, mescolati a varie
sostanze, danno colori o verde o rosso o giallo; tingono
pure in bondo i cappelli.
l.ori. V. Roul.
Kosr. Rosacee: Rosa. Se ne colli vano mollissime specie a
flor doppio nei giardini, e pin comunemente la Rosa gal-
liea Lin. ; la Rosa centifoglia Lin. ; la Rosa semperflorens
Will.; la Rosa alba Lin. ecc.
Hose, lo Friuli non indica il genere Rosa Lin. ma Fiore in.
generale.
Rose dl noie. V. Coeulte di prad.
Ros di S. Zun. Liliacee: Gigliastro - Parodista Lilia-
strum Bertol. Hemerocallis Liliastrum Lin. Nei prati subal-
pini della Carnia. Lo stesso nome si d a molte altre
piante che fioriscono verso la fine di Giugno, come al
Gladiolo o Pancaeiuolo Gladiolus communis Lin. ecc.
V. Cocdlut di priad. :*>- * >4 !
Rose di ton, Je r be di ton. Gigliaccc: Gigli prectHani,
2

Giylio rosso di bosco, Giglio selvatico Lilium bulbiferum


Lin. Nei prati ombreggiati e cespugliosi de' monti. ..- . .
liul. Rol, 6 ri. Cupulifere; Quercia - Quercus sessili-
flora Sm. e Quercus pedunculata Ehrh. La prima specie
pi comune nei boschi dei monti, e la seconda in quelli
dei colli e del piano. Qua e l fraramista aile precedent!
trovasi anche un' altra specie, - Quercus pubescens Willd.
che hu le foglie pelosetle. V. Gervatt.
Bubagbe. Bacca d' Alloro. V. r r.
Buche, Rue ule. Crucifere: Ruca, Ruchetta - Brassica
Eruca Lin. Coltivasi per uso culinare.
Rcnle di aghe. Crucifere: Crescione, Nasturzio acqua-
tico - Nasturtium officinale R. Br. Nei ruscelli e nelle fonti.
Riicule di campagne. Crucifere: Nasturtium sylvestre
R. Br. Nei campi, lungo le vie ecc.
Bnde. Rutacee: Ruta - Ruta graveolens Lin. e R. divaricata
Ten. La prima coltivasi negli orti, ia seconda cresce spon
tanea nelle rupi presso Gemona, Monfalcone, Gorizia, ecc.
Rscli. Rssul. Asparagee: Rusco, Pungitopo, Spruneg-
gio -Ruscus aculeatus Lin. Nelle siepi, nei luoghi aridi
incolti delie colline e dei monti. I giovani germogli si man-
giano, cotti e conditi come gli asparagi, sotto il nome di
Spargs di Rscli; coll' erba adulta si fanno granate,
Rusecon. V. Rafa con. . .
Busse. V. Alazz.
Rssul. V. Rscli. J , ,.
Rzin dal forment. Uredinee: Filiggine, Ustilaggine
Uredo segetum fers. Attacca le glume e gli ovarii del fru
mento, del P orzo, dell' avena e di altri cereali. ;
63

Salate, La tu je. Composite: Lattuca o Lattuga - Lactuca


sativa Lin. Coltivansi negli orli parecchie variet, qual la
Lattuga cappuccino Lactuca sativa var. capitata Willd. ;
la Lattuga crespa o primaticcia - Lactuca crispa Willd;
la Lattuga romana o Lattugona - Lactuca longifolia Link.
Slate di aghe, Cresson, Sgrisul, Sgrisul di
a g h e Antirrinee : Beecabunga, Crescione - Veronica Bec-
cabunga Lin. e Veronica Anagallis Lin. Nelle acque vive,
nelle sorgenti. Si mangiano comunemente in insalata.
Salte di mass. V. Burle turc h in e.
Saltt. V. Vinci.
Salgar. Saldo, Salice. V. Molcc. V. G tul. V. Vinci.
Salmrn. V. Ces sa Ira in.
Salnge. Labiate: Santoreggia, Peverela, Cunila - Satureja
horlensis Lin. Nei campi, nei luoghi aridi, lungo i torrenti;
coltivasi anche negli orti come pianta aromatica.
Slvle. Labiate: Salvia -Salvia officinalis Lin. Nei siti aridi,
nelle fessure delle rupi nei monti del Carso. Coltivasi negli
orti per uso culinare.
Sal vie salvadle. Labiate: Salvia selvatica - Salvia praten
sis Lin. Nei prali, lungo le strade ecc.
Santntco. Composite: Santonico, Assenzio marino Arte
misia coerulescens Lin. Nelle paludi salse del basso Fritili,
frequente. Si adopera comunemente il decotto dell' erba
come vermfugo.
6.4 --

Snzit. Cornee : Sanguinella, Sanguine Cornus sangunea


Lin. Nelle siepi, ne boschi, ecc. Dalle bacche mature, e
macerate qualche poco gettandovi sopra di quando a quando
dell' acqua bollente, si ottiene colla sprcmitura un olio cho
pu essere con vantaggio sostituito al comune per ab-
bruciare
Sa pona re. Silenee: Saponaria, Saponella - Saponaria of
ficinalis Lin. Nelle siepi, ai margin! dei campi, dei ruscelli
ecc. Una variet a (or doppio coltivasi per ornamento nei
- giardini. La radice ch' saponacea posta nell' acqua la fa
spumeggiare, e si adopera comunemente per lavare le Stoffe
di seta.
Sarasn. Pajn. Poligonee: Grano saraceno, Fraina Po
lygonum Fagopyrum Lin. Colt.
Sa rasin salvad!. Pajn salvad i. Poligonee : Serpen-
tina * Polygonum viviparum, e P. Historia Lin. JSelle re-
gioni alpine e subalpine.
Sarossie. V. Sorghesse. . ,. .
Srule. Ciperacee: Giunco triangulare - Scirpus triqueter,
e 5c. glomeratus Lin. Lungo i ruscelli, nei fossi acquosi.
Savors. Ombrellifere: Prezzemolo, Petroselino, Apio orlense
-..- Apium Petroselinum Lin. Colt.
Savt. Saut, Sadar. Caprifoliacee : Sambuco, Sambuto
. arboreo o montano - Sambucas nigra Lin. Nelle siepi, nei
boschi, lungo i ruscelli. Si coltivano nei giardini variet a
foge intagtiate ed a foglie variegate.
Savt salvad!, V. Gnul.
Sbrissul. V< Zncli.
SbursinK. Dipsacee : Verga di pastare, Cardo selvatico, Scar
65

daccione - Dipsacus sylvestris Lin. Nasce nei siti incolti,


lungo fossi. '
Scandle. Graminacee: Scandella, Orzola - Hordeum disli-
chon Lin. Si semina nei campi ; il seme vestko dalle
glume; brillato si mangia in minestra.
Scarlatine. Silenee: Scarlattea, Cruce di cavaliere - Lychnis
chalcedonica Lin. Coltivasi come pianta ( ornamento.
Shafujite. V. Shafoje prdis.
Schalte. Ombrellifere : Sassifragia maggiore - Pimpinella
magna Lin. Nei siti erbosi dei colli, lungo i fossi.
Sclopitt. V. Grisul.
Sclops Puli lis, Carese di zugi. Solanacee: Ve-
scicaria, Palloncini, Ciliegine - Phytalis Alkekengi L. Nelle
siepi, lungo i filari delie viti, nelle maechie.
Score. Chenopodiacee: Beeberi, Scoparia, Belvedere -Che-
nopodium Scoparia Lin. Coltivasi comunemente nei campi
per fame scope.
Score di Ruscli. V. Rusel i.
Scudrl, Cuadri. Graminacee: Andropogon Gryllut Lin.
Nei prati, nei pascoli ecc. Da un eccellente fieno.
Scual, Uj. Graminacee: Loglierella, Loglio selvatico,
Lomb. Lojessa, Largbetta; Ingl. Raygras Lolium perenne
Lin. Comunissima nei cortil!, lungo le strade. man-
giata con ingordigia da tutto il bestiame bovino. Sarebbe
desiderabile che i villici si dassero cura di raccoglierne
la semente per spargerla nei rampi che si vogliono ri-
durre a prato, invece di geltarvi, come si usa, la pol-
vere di fieno, nella quale vi sono anche i semi di erlte
poco adattate alio scopo di avere un buon foraggio.
er.

Shafoje prdis, Schafujite. Prugna: Prutto del Pru


nus spinosa Lin. V. a r a z z d bos c.
Shepolr. V. ha re. ' "
Sdroghe. V. F m b u e.
Sedal. Ciperacee; Caretto, Cartee, Sala di Padte - Carex
acata L., Sala, Salistio - Maxima Scop, e . paludosa
Good.; le qnali con altre congeneri crescono comunissiine
nelle paludi del basso Friul'i e lungo le acqiie correnti.
Slar. V. Rohr.
Sllno. Ombrellifere: Sellen, Sedao, Apio ; Apium gra-
veolens Lin. Nei luoghi paludosi, lungo i canali net basso
Friuli. Goitivasi comunemente negli orti per uso culinare.
Sgarz. Dipsacee: Cardo da lanajuoto - Dipsacu* fullonum
Wiild. Coltivavasi per cardare i pannilani. Collo slesso nome
chio masi anche la Verga di paslore o Cardo selvatico -
Dipsacus sylvestris Lin. che nasce frcquentissinio lungo i
fossi, i margin! dei campi, le strade ecc. V. S b u r s i n s.
Sgodfn. Terebintacee: Cotino, Scotano, Capecchio Rhus Co-
tinus Lin. Sel nostro litorale. Si adopera no la radie e le
foglie per tingere i panni, e principalmente per la concia
delie pelli.
Sgoibe, Tos . Globulariacee: Marine, Rosselline di mac-
chia - Globularia vulgaris Lin. Nei prati, nei pascoli ecc.
Sgriff di passa re. V. Pid di passer e.
Sgrlsul. V. Grisul. V. Salate di aghe.
Siie. Graminacee: Segala, Segale - Secale crale Lin. Col-
tivasi anche a grandi altezze sopra il livello del mare.
Sile di jeobe o salvadle. Graminacee: Orzo dei muri -
Hordeum murium Lin. Lungo i muri e le strade, comune.
67

Sicmoro. Oleacce: iliaco, Sicomoro - Syringa vulgaris


Lin. Qua e l nelle siepi quasi spontanea. Coltivasi nei
giardini per ornamento.
Sigill di salomn, Lili. Asparagee: MugheUo Cotival-
laria majalis Lin. Nei boschi delie colline e delie monta
gne. Coltivasi nei giardini tanto la specie, quanto una va
rela a fior doppio, per la fragranza dei fiori.
Sinz, V. A s s i n z.
Sisraoi, Cismo i. V. Pagne.
"Sisulr, Z i s u I r. Ramnee : Giuggiolo - Zizyphus vulgaris
Lmk. Originario delia Siria, coltivasi come albero da frutto,
e trovasi qualche volta quasi spontanen nelle siepi, o in
cespugli nei raonti del Carso.
Soln, Solgn, Gialuzzr. Papiglienacee: Maggio cion-
dolo, Avorniello, Falso bano - Cytisus Laburnum Lin. Co-
mune nelle siepi e nei boschi. Collo stesso nome si desi
gna anche il Cytisus alpinus Lin. che cresee nei boschi
montani, principalmente delia Carnjay . .
Sorel. V. Sorgil.
Sorghsse, S a o s s i e. Graminacee : Saginella selvatica,
Canncrecchia - Sorghum halepense Pers. Infesta i campi.
Sorghte. Grano turco seminato molto fitto, ad uso di fo-
raggio. V. S or g tur
Sorgil, Sorel, Mangiadre. Canne e foglie del Gra-
nolurco che si danno al bestiame bovino per foraggio Y.
Sorg turc.
Sorss, Sorgh ss, Gwminacee: Saggina, Melica,, Sorgo -
Sorghum vulgare Lin. Colt. ,.
Sorss di seo ve. Graminaces Saigginp. a sgqzzola o sqo-.
68

pujola Sorghum saccharatum Pers. Coltivasi solamente


alio scopo di servirsene delle panicole secche a fame gra
nate e spazzole.
Sorgt urc, S o r t u c, 1 a v e. Graminacee : Grano turco,
Foi'mentone, Formento indiano - Zea Ways Lin. Il pri-
maticcio che si semina in Primavera dicesi P o m i c d i,
e il serotino che si semina in estate Ginquantino
r a g a n t i n. Dopo la fioritura si tagliano le panicole dei
fiori maschi, e si adoperano come foraggio sotto il nome
di Penacs o Pinigots; le canne verdi, tagliate al
disopra delia spica chiamansi Ci mots.
Spadr. V. Palud di Botr.
Sparg, Sparzine. Asparagee: Asparago, Spragio - Aspa
ragus officinalis Lin. La specie cresce spontanea qua e l,
e si coltiva negli orti e nei campi.
Sparg salvad!. Asparagee: Asparago, Sparagio selvatico
Asparagus tenuifolius Lam. comu ne nelle macchie e net
boschi: e VA. scaber Brign. nelle sabbie marittime del
nostro litorale.
Sparg dl rscli. V. Rscli.
Spelte, Pire spelt e. Graminacee: Spelta, Grano farro,
Farro - Triticum Spelta Lin. Si coltiva, e il seme dopo
brillato si mangia in minestra.
Spiersolr. V. Piersolr.
Spinze. Ghenopodiacee : Spinace, Spinacio - Spinacia spi-
nosa Moench, e Spinacia inermis Moencb. Tutte due que-
ste specie si coltivano negli orti per uso culinare, pi di
frequente pero la prima.
Spinze salvadle. Campanulacee: Campanula Trachelium
69

Lin. Selle siepi, nei siti ombrosi, ai margini dei cam pi. I
germogli misti a quelli d'altre erbe si mangiano.
Spin blanc, Barazz blanc. Pomacee: Bianco spino,
Lazzeruolo selvatico - Crataegus monogyna Jcq. e Oral,
oxyacantha Lin. Quest' ultima specie rara in Friuli,
inentre la prima comunissima nelle siepi e nei boschi
tanto delta pianura quanto dei monti.
ceryin. V. S p i n n r i.
di campagne. V. Spin nri.
di cros. V. Cdri.
hapeld. V. Spin redros. .
in cros. Papiglionacee : Falsa gaggia - Gleditschia
Iriacanthos Will. Coltivasi come albero d' ornamento, ed
in qualche paese anche per fame siepi. V. Cdri.
di mige. V. Spin redros.
nri 9 Spin cervin. Ramnee : Ramuo catartico ,
Spino cervino Rhamnus catharticus Lin. Nelle siepi, nei
boschi comune. Dalle bacche immature di questa pianta
si ottiene un bel colore giallo impiegato nella pittura e
nella tintura. II sueco delle bacche mature espresso e con
densate a fuoco lento, mescolato coll' allume sciolto nel-
' l' acqua, d il colore conosciuto sotto il nome di Verde
di vescica.
redros, Spin di Mige, Spin hapeld. Ramnee:
Marruca, Marruca nera, Paliuro - Paliurus aculeatus
Lmk. Nei luoghi sassosi, aridi del!' alto Friuli. Come pianta
per siepi di chiusura quella che merita la preferenza
non solo fra le nostrali, ma anche fra le esotiche.
Turz. V. Cdri.
70

Splrle. Equisetacee: Cucitolo selvatico, Selolone - Equise-


tum sylvatieum Lin. I Falegnami lo adoperano per pulire
il legno. V. Code m us s i ne.
Spiritle, Spiritll, -Petrucic-c. Funghi: Pratolino,
. Bianchetto, Pratajuolo bianco buono. Agaricus edutis Pers.
Nei prati. Ha il cappello pi bianco e pi liscio del Pra
tajuolo. V. Fongduris.
Spironle. Ranunculacee: Fior cappuccio, Sprone di cava
liere Delphinium Aj'acis Lin. Coltivasi net giardini per
ornamento.
Spironle di champ, P id di pass are. Ranunculacee:
i Cappuei, Consolida regale, Erba cometta - Delphinium
Consolida Lin. Nei canipi coltivati, comunissima.
Sponzule Funghi : Spugnolo, Spugnino - Morchella escu-
lenla Pers. Nei boschi, nei prati, nelle siepi ombrose in
, primavera.
Stnciche. Rosacee: Rovo molle, Rovo sassatile - Rubus
, saxatilis Lin. Nei boschi montani.
Starnocicbe. Pomacee: Pero cervino - Aronia rotundifolia
Pers. Forma grandi cespugli sui pendii aprici de' monti. I
frutti si mangiano.
Stizze. Verbascce : Scrofolaria, Ruta canina - Scrpphularia
canina Lin. Nei luoghi sterili, ghiajosi, tanto del piano
quanto dei monti.
Strafi. V. Tri fu i.
Stramll, S tram is l I. Carici palustri che, tagliate recenti,
si adoperano come magro foraggio.
Supzz, is an guie. Amarillidee: Giracapo, Narciso poetico,
Tazzette selvatiche - Narcissus poetieus Lin. Comune nei
Ti .

prati presse Udine; ed I Trombone o Giracapo - Narcis*


sus Pseudo Narcissus Lin. che trovasi, bench raramente,
ne prati o nei boschi delie colline. Goltivasi nei giardini
per ornamento.
Surisiu, Mdiche sal va die. Papiglionacee : Erba gine^
strina - Coronilla varia Lin. Nelle siepi, lungo i fossi,
nei boschetti. Somministra un eccellente pascolo, e meri-
terebbe di essere coltivata.
Suti ve, S u 1 1 i v . Liliacee : Cipollina, Porro sottile - Allium
Schoenoprasum Lin. Coltivasi negli orli per uso culinare,
ma cresce anche spontaneo nelle valu subalpine.

Tabcc. Solanacee: Tobacco - Nicotina Tabacum Lin. Colt.


Tabacbine, Tabac di montagne. Composite: Arnica,
Arnica montana, Fr. Tabac de montagne - Arnica mon
tana Lin. Nei prati delie colline, e pi comunemente in
quelli dei monti e deUe alpi. Medicinale.
Tace. Conifere: Tasso, Albero delia morte Taxus baccata
Lin. Nei boschi delia Carnia. Coltivasi nei boschetti dei
giardini per ornamento.
Tajarle. V. Jerbe tajado rie.
Tle. Talate, Pissehn. Composite : Dente di leone,
Tarassaco - Taraxacum /ficinale Wigg. Nei prati, lungo
le s trade comn issiino. Le foglie radicali si raccolgono e
si mangiano come il Radicchio selvatico.
72

Tale lisse Composite: Lapsa na fctida - Aposeris foctida


Less. Nei siti ombrosi dei boscbi collini e monlani.
Ta I pe di lov. Ombrellifere: dentaria, Anacio selvatico
Chaerophyllum temulum Lin. Nelle siepi.
Talpe di ors. Ombrellifere: Panace, Panace ereuleo -
Heracleun Sphondylium Lin. Nei luoghi umidi bosebivi,
tungo le acque, comune.
Talpn. V. Poul.
Tamarizz. V. S h e p o I .
Tarlupn. Ranunculacee: Rannculo glomerate - Trollius
europaeus Lin. Nei prati e nei pascoli alpini e montani.
Tarvesin. Gramiiicee: Bambagina, Fien bianco - Hole us
lanatus Lin. e Holcus mollis Lin. Nei prati ed in altri
siti erbosi.
Tazzle. Amarillidee: Narciso, Tazzetta Narcissus Tazzetta
Lin.; ed anche la Giunchiglia - Narcissus Jonquilla Lin.
Variet a fiori semplici e doppi si coltivano nei giardini
per ornamento.
T. Scrofulariee: Te europeo, Te svizzero - Veronica oflki
cinalis Ne' siti ombreggiati dei colli e dei monti.
Tj. Tiliacee: Tiglio, Tiglia - Tilia microphylla Willd. Nei
boschi montani della Carnia principalmente verso Arta;
coltivasi anche nei pubblici passeggi; e Tiglione, Tiglio -
Tilia platyphyllos Scop. Nei boschi subalpini della Val di
Besia, ecc.
Ten Umbo n, Centimbn. Filadelfee: Salindia, Fior un
giolo Phyladelphus coronarius Lin. Coitivasi nei giardini
per la fragranza dei fiori, e trovasi quasi spontaneo qua
e l delie siepi.
73

Timo. Labiate: Timo, Timo comune, Pepolino - Thymus


vulgaris Lin. Coltivasi negii orti per uso culinare.
Timo salvad!. Labiate: Serpillo, Sermollino selvatico -
Thymus Seryyllum Lin. ISei prati, nei pascoli, nei siti
ghiajosi comunissimo.
Tosn. Globulariacee : Bottonaria, Roselline di monache -
Globularia cordifolia Lin. comune nei luoghi ghiajosi,
aridi, tanto del piano quanto dei raonti. Gollo stesso nome
chiamansi anche la Globularia nudicaulis Lin. che trovasi
nei prati alpini; e la Globularia vulgaris che cresce nei
prati e nei pascoli del piano. V. Sgoibie.
TrifuqJ, Trifj, Strafuj. Papiglionacee: Trifoglio -
Trifolium pratense Lin. Comune nei prati, nei siti erbosi
ecc; coltivasi per foraggio. Coilo stesso nome chiamansi
molli altri Trifogli, come il T. rbeas, il T. agrarium, il
T. montanum Lin. che crescono nei prati; il T. repens
Lin., il T. fragiferum Lin. nei siti aridi, lungo le strade, ecc.
Trscale. V. Fr eu le.
Tussi, Jerbe more. Solanacee: Morella, Erba mora,
Solano negro - Solanum nigrum Lin. e S. miniatum
Bernh. Negli orti, nei siti grassi incolti, lungo le strade, ecc.

Urr, Urn. V. Vurr.


Ve, Uve. Ampelidee: Uva - frulto delia Viiis vinifera Lin.
Ue dl cornile. Eleagnee: Olivello, Olivella Hyppopha
- 74

fhamnoides Lin. Trovasi comune nelle ghiaje de' torrenti


che discendono dalle alpi molto in basso nella pianura. Le
bacche di color ranciato, che maturano in setiembre, sono
drastiche, e sembrano agire con molta potenza contre il
Verme solitario o Tenia.
Le grlspine. Grossulariee: Uva crispa, Grossularia - Ribes
Ova erispa Lin., e Grossularia o Uva spina pelosa - Ribes
Grossularia Lin. Ambedue queste specie coltivansi negli
orti ; la seconda pu trovarsi anche spontanea nelle regioni
subalpine della Carnia.
di pome. V. Amaranto. .
di S. Znan. V. MadrselVe.
mazze. V. Ce c i c u 1 e.
rbis. Grossulariee: Ribes, Ribes rosso - Ribes rubrum
Lin. Negli orti coltivasi inoltre una variet, ch' il Ribes
bianco o perlato - Ribes rubrum var. fructu flavescente.
L'J. V. Vrje.
Uj. Graminacee: Loglierella, Loglio selvatico, Lomb. Lojes-
sa - Lolium perenne Li. V. Scual, ed anche la Segala
lanajola - Bromu secalinus Lin. - -.'''
Uli. V. Ravizz&hv ; / ; ; V'
Ufe. V. Urtizzn.
Ulv, Oliv, Uli vr. Oleacee: Olivo - Olea europaea Lin.
Coltivasi nei colli aprici, principalmente presso Monfalcone.
Uliv matt. Oleacee: Fillirea, Lillatro, Ulivastro - Phyllirea
media Lin. Cresce in copia nelle dune del nostro lilorale.
Urlije. Urticee: Ortica - Urtica dioica Lin. Nei siti bm-
brosi, .nelle eiepi, ecc. fasti pu trarsi ana sostariza
. fetemfebsa. .-",. * . -^.:;y.?:,,'i.
75

Urtijj intuirte. Labiate: Ortiea hulea, Succiamiele - La-


mium maculatum, e L. album Lin. Nei luoghi ombrosi,
nelke siepi, ecc. V. Z u p s. ......
Urtje zale. Labiate: Ortiea mora, Ortiea selvatica * Ga-
leobdolon luteum Huds. Nei luoghi incolti, specialmente
de' colli. '.; . '
Urtizzon, Ce v se, Ufe. Urticee: Luppolo, Cerevisia
Humulus Lupulus Lin. Helle siepi, nei boschi frequente.
Si mangiano come gli Asparagi i giovani turrioni, ebe si
chiamano volgannente Urtizzons: i frutti servono nella
fabbricazione della Birra, e sono conosciuti pi comune-
niente soUo il o di er v se. . . .;jv

7,.
V

Va rscll. V. 13 h a r e.
, Biso he, Menarule. Leguminose : Veccia - Vi
cia sativa Lin. Coltivasi commista alla segala.
Vce havaline. Leguminose: Orobus vernus Lin. Frequente
nei luoghi ombrosi de' boschi e delie siepi in colle.
Vedo vle. Dipsacee: Scabiosa, Vedovina, Vdovella - Sca
biosa atropurprea Lin. Coltivasi negli orti per ornamento.
Vedo vele salvadle. Dipsacee: Vedovina selvatica - Knautia
arvensis Coult. Nei prati, ai margini dei campi. Tinge le
lane in verde. Collo stesso nome chiamansi moite altre
piante congeneri, cio Ja Kn. syivatica Dub.; la Kn. Ion-
gifolia Koch,; la Scabiosa Columbaria Lin.; la S. lucida
76

Vill. le quali si trovano frequenti nei prati, nei boschi, nei


luoghi ghiajosi del piano o dei month
Veittdin, Flor di murt. Composite: Puzzole giatle,
Fior da morlo, Garofano messicano - Tagetet patula Lin.
e Tagetes erecta Lin. Coltivansi nei giardini per l' eleganza
dei fiori.
Vencnar. Salicinee: Salcio, Vetrice, Saldo giallo - Salix
vitellina Lin.; ed il Salcio duro, Vinco, Salcio da far
ceste - Salix amygdalina Lin. Lungo i ruscelli, i fossi
acquosi, i fiumi; si coltivano anche per varii usi agricoli.
Vne. Graminacee: Avena, Vena - Avena sativa Lin. Colt.
Vne alUssiine. Graminacee: Avena maggiore Arrhena-
therum elatius Mert. et Koch. Nei prati, lungo le siepi;
coltivasi comunemente per foraggio.
Vene mate. Graminacee: Avena selvatica - Avena fatua
Lin. Fra le biade, lungo le strade ecc.
Ventolne. Graminacee: Ventolana - Bromus arvensis Lin.
INei luoghi sterili, ai margini dei campi. Si semina anche
per fare prati artificiali.
Vermne. Verhenacee: Verbena, Erba crocelta - Verbena
officinalis Lin. Cresce spontanea lungo le strade, nei luo
ghi incolti, ecc.
Vrze. Crucifere: Cavolo verzotto, Cavolo di Germania,
Verzotto Brassica oleracea bllata Lin. Colt.
Verzraye. Crucifere: Cavolo navone, Rutabaga - Brassica
Napobrassica Lin. Colt.
Verzott, Verze cincuantine, Verze d'istat. Cm-
eifere: Cavolo verzotto - Brassica oleracea sabauda Lin.
Si semina in primavera e si mangia in estate.
77

Verzj. V. Rae .
Vspul. V. Fajar.
Vess dl Volp, Vess di lov, Vesse di havll,
F m 1 e. Funghi : Vescia di lupo Lycoperdon bovista
Lin. Nei prati in autunno comunissimo. Collo stesso nome
cliiamansi anche il Lycoperdon pedunculatum Lin. o 7-
lostotna brumale Pers., ed il Lycoperdon stellatum Lin. o
Geastrum rufescens Pcrs. che s' incontrano frequenti nei
prati e nei boschi delie colline e dei monti.
Vid. Ampelidee: Vite - Vilis vintfera Lin. La specie cresce
spontanea nei boschi, nelle siepi delP alto e del basso
Friuli, e si distingue coli' epteto di sal va di e. Se ne
collivano poi moltissime variet a frutto bianco, rosso e
o.
Vid di mur. Ampelidee: Vite ederacea, Vite di cinque fo-
glie - Ampelopsis hederacea Michx. Hedera quinquefolia
Lin. Coltivasi come pianta rampicante a coprire i muri.
Vididulzz. Poligonee: Convolvulo o, Vilucchio - Poly
gonum dumetorum Lin. comune nelle siepi, ove si attor-
tiglia alie piante ; e Polygonum Convolvulus Lin. negli orti,
nei campi, ecc.
Vididule, Ca m pan lis. Convolvulacee: VUucchio mag-
giore, Campanelte, Smilace liscia - Convolvulus sepium
Lin. Nelle siepi, nei boschi, ecc.
Vinci, G i t u 1, S a 1 1 1. Salicinee : Salcio. Collettivo di
di tutte le specie di Salici che crescono liingo le sponde e
nei letti dei torrenti. Sono comuni, il Salcio nero - Salix
riparia Willd. ; il Salcio rossj - Salix monandra Arduin.
comunemente adoperata per fame panieri ; il salcio fragile
78

o gentile Salix fragilis Lin.; il Salix triandra Lin.,; M


Salix cinerea Lin.; ecc.
Violar, Violar zal, ross, blanc. Crucifere : Viole a
ciecche gialle, .rosse, Manche - Cheiranthus Cheri Lin.; e
Cheiranthus incanus Lin. Moite variet a flori seraplici e
dopp si coltivano nei giardini per ornamento.
Violar salvdi. Crucifere: Matthiola varia DC. Nei siti
ghiajosi subalpini, coraune presso Venzone, Portis, Amaro,
ma non altrove.
Viole. Violariee: Mammola, Mammolelta, Viola mammola -
Viola odorata Lin. Fiorisce al principio della primavera
nei siti ombrosi lungo le siepi, nei boschi: variet a fior
doppio si coltivano nei giardini. Molte specie vengono con
fuse sotto lo stesso nome. Sono comuni fra noi la Viola
ambigua Waldst. Kitaib. nei prati e nei pascoli; la Viola
Idrta, la V. canina Lin., lungo le siepi, nei boschi Lin. ;
la Viola biflora Lin. nei siti ombrosi subalpini, ecc.
Viele di diul, Viole di Madracc. Apocinee: Pervinca,
Vinca pervinca - Vinca minor Lin. e Vinca major Lin.
Ainbedue neile siepi; la prima comunissima, la seconda
meno frequente.
Viole zute. Violariee: Jacea, Suoceru e nuora - Viola
tricolor lia. Ai margini dei campi, lungo le siepi. Moltis-
sime variet coltivansi nei giardini.
Vise. Lorantacee:- Visco, Vischio, Guastrice, Veschiajo - ir
scum album Lin. Parassita sulle pomacee, e principalmente
sut Bianco spino, sui Pomi, sui Peri selvatici. Le bacche
non servono, corne quelle del Visco quercino Lorant^us
europeus Lin., parassito sulle Quercie, a preparare la pania.
79

Tische. V. Rav.
Voli di bo. V. s tri montan.
Voll di efsile. Primulacee: Anagallide, Cenlonchio rosso,
Erba griseltina - Anagallis arvensis Lin., e A. cocrulea
Schreb. Nei luoghi coltivati ed incolti.
Voll di diul. V. V I e di d i u I.
Von I, Ovul, Ajar.' Acerinee: Oppia, Acero - Acer campe-
stris Lin. Nefle siepi, nei boschi comune. ., .
Voul, Jerbe lve, Jerbe di rabie, Martinzz.
Convolvulacee: Granchierella, Cuscuta, Eptimo - Cuscuta
europea, e Cuscuta Epithymum Lin. Parassite sulle varie
piante de' prati, sull' Erba Medica, alie quali riescono dan-
nosissime. Si potrebbe forse vantaggiosamente opporsi alla
loro diffusione strappandone pi volte di seguito i fusticini
col mezzo di un rastello, prima che sieno spiegati i fiori,
eh facendolo pi tardi, quando cio i semi sono maturi,
si. potrebbe invece favorirne la diffusione.
Vi'je, Vre, Uj. Graminacee: Loglio zueco, Zizzania
Fr. Ivraie - Lolium temulentum Lin. Nei campi seminali a
frumento, a segale, ecc. U pane che ne contenga una certa
quantit produce une specie di ubbriachezza, da cui forse
il nome friulano e francese. Produce lo stesso fenomeno
nei cavalli, nei cani e in quasi tutti gli altri aniniali, ad
ecceziorie dei gallinacci.
Vrajzze, Uj, Vuj. Graminacee: Gioglierelle , Loglie-
relia, Ingl. Ray Grass - Lolium perenne Lin. pianta
perenne comune in tutti i luoghi erbosi, e d un eceUenle

Vurr, Urr, Vurn. Oleacee: o, Avornio, Avornvel-


80

lo ' Fraxinus Ornus Lin. Nelle siepi, ne boschi del piano,


dei colli e dei monti. V. Frssin.
Yiinrdl, Urdi. Graminacee: Orzo Hordeum vulgare
Lin. e H. hexastichon Lin. Golt.
Yucj. V. Vraje. V. Vrajuzze.
Auisinar. Amygdalee: Ciregiolo, Fr. Guign; Boem. Vuiss
- Cerasus avium DG. Nei boschi principalmente montani.
Coltivasi anche come albero da frutto. I frutti chiamansi
V u i s n s, Vuessls.

Zafarn. Iridee: Zafferano, Zaffrano domestico, Grogo -


Crocus sativui. Coltivasi come droga e pianta tintoria.
Zafaran di mont. Composite: Pelosetta ramosa, Jeracio
sussl Hieraeium aurantiacum Lin. Nei pascoli alpin!.
Coltivasi nei giardini una variet per ornamento. V. Pe
il a h i n s.
Z anuir. V. mar.
Zanvre, Zenvre, Zinvre, Zenule, Barncli,
Corno vi tt, Curnovitt. Conifere: Ginepro - Juni-
perus communis Lin. Nei luoghi sterili, nelle siepi, nei
boschi delia pianura e dei monti, comune.
Zessalmin. V. Cessai m in.
Zi, Zi di S. An to ni. Gigliacee: Giglio, Giglio bianco -
LUtum candidum Lin. Coltivasi nei giardini per ornamento.
- 81 _

Zi dl bosc. Gigliacee: Giglio sdnza odore, Bella montanara,


Martagone - Lilium Martagon Lin.; comune nei boschi
e nei prat i dei colli e dei monti.
Zi dl mont. Gigliacee: Giglio rosso, Riceio di dama Li
lium carniolicum Bernh. Nei prati alpini non raro.
Zi naranzn. Gigliacee: Giglio chnese - Lilium Tigrinum
Lin. Il pi bello fra i gigli coltivati ni giardini. Nell' ascella
di ogni foglia nasce un bulbillo, per mezzo dei quali bulbilli
facilmente si moltiplica.
Zi zal. Gigliacee: Giglio turco, Giglio narciso - Hemerocallis
fulva Lin. Coltivasi comunemente negli orti per ornamento.
Nei prati paludosi del basso Friuli, e nei siti ombrosi ed
umidi delle gole de' nostri monti, cresce spontaneo anche
il Giglio doralo o Giglio turco giallo - Hemerocallis flava
Lin., che chiamasi eolio stesso nome.
Zncll, On gl i, Grj, Sbrissul. Ciperacee: Giunco
sottile - Scirpus Holoschoenus Lin. Nelle paludi lungo i
fossi acquosi. V. P a I u d tond.
Zinerrn. Conifere: Ginepro appeggio, o montano - Juni-
perus Oxycedrus Lin. Nei monti del Carso.
Zube, Goce - Zueca: frutto della Cucurbita /elopepo
Lin. V. Cor.

DISCORSO DI CHISURA

LETTO

il giorno 6 eettembre 1862

DAL PROF. A. S. MINOTTO


J - ..
OELLA CULTURA DEL PENSIERO

Ego sum qui sum: Ia SerIIura.


Cogito, ergo sum: Descartes.

La lieta cerimonia accademica, che qui vi aduna, spetta-


bili Presidi, onorevoli signori, esige per antico istituto, che uno
di noi muova qui la voce per darvi il saluto della chiusura
mmuale dei noslri sludi. E mentre posto innanzi a voi un
libro, in cui sl descritto il progresse dell' attivit intellettuale
dei giovani nostri concittadini, egli mi sembra opportune al
luogo ed alio scopo, di fermare alcune idee, le quali forse
rrnderanno ognuno soHecito a pigliar fra mani quel libro e
a fame quel conto, che si conviene.
N voi, o signori, vorrete far le maraviglie se da quelle
brevi pagine, da quelle simmetriche linee io tragga argomento
al mio dire e faccia scattare la molla segreta che le agita;
perocch e la frequenza vostra in questo di e la eletta schiera
di pensatori, che in questa nobile patria del Friuli hanno sor-
tito la nascita, mi assicurano che il vostro paese non punto
inferiore alli altri bellissimi d' Italia.
sc
Qiiesto secreto adunque il pensiero: qiiello che da si
estesa provincia qui spinge tanti giovani egrcgi per sommefterc
I' estro della fresca et alle fatiche della memoria e dello in-
telletto; quello che li anim per otto anni a procedere nello
acquisto di cognizioni: quello in fine, che ci tiene qui riuniti
e ha fondato in tutti i tempi ogni genere istituti vantaggiosi
alla umanit.
Tullo ci ha operato I pensiero ? S, o signori ; ma non
basta. E per me lasciando agli ideologi di profcssione l' ana
toma di qucsta facolt, oggi bast di celebrare ancora una
volta dinanzi a questi miei giovani amici la prevalenza del
pensiero.
N vi parr fatica vieta ed inutile la mia, quando vor-
rele meco considerare, che l'esser nostro, la vita, il mondo,
la societ, tutto insomina lo scibile e lo agibile si appoggiano
a questa forza sovrana : che l' uomo co 'I pensare esce dal
finito per muoversi nello infinito ed perci la vita pi alta
del visibile universo; 1) che nulla fu, nulla , nulla sar ope
rato dal!' uomo, che non sia prodotto e determinate ad esistere
da questo quid invisibile, che percorre su e gi alcuni poveri
fili ncrvosi, agglomerati entro il misero recinto del nostro
capo. ,:
No: non inutile fatica, ma giusta, che venerando e rin-
graziando lo sommo Iddio di averci data una tanta facolt,
inneggiamo a questo nclito soffio, che derivato di lass il di
della creazione, ritorna ora redento lass con colui, che pren-
dendo nome da esso, voile chiamarsi il Verbo; a questa no-
bile forza, che c' insinua entro le recondite vie tenute da Dio
nella natura ed vi s' incontra col pensiero di lui e ne riceve
lo abbraccio e fa festa e trionfa e narrando ai cieli ed alla
terra le glorie del Signore, si agita fra le zolle della espiazione,

1) Lacordaire Confrences,
87

lasciando alle generazioni in eredit e in testimonio di quello


abbraccio le opere stupende, che dall'uno all' al tro polo ador-
nano la terra.
Se non che anche il pensiero, o sigiiori, come l'anima,
come tutto, per una gran colpa subisce modificazioni maligne,
avvoltolandosi talora per il fango della terra, o rimanendo ine-
splicato od impedito. Noi, educati a vedere in tutto una ripa-
razione, osserveremo che il pensiero, come tutte le cose, le
quali viaggiano e si scambiano e fanno ressa con noi, intorno
a noi e sotto il sole, subisce quelle graduazione armonica, per
cui dal!' imo fondo del mare saliamo alie vette delF Himalaya,
dal polipo all' uomo e dalla ottvsa mente del cretino proce
danlo alia mente sovrana di Dante, di Galilei, di Vico, di
Newton.
Questa graduazione di sviluppo ci assicura che noi pos-
siamo qualche cosa e inolto su essa e se, ad un esempio,
l' agronomo, percorrendo le sue terre, con la forza del pensiero
osserva la loro differente fertilit, loda e si compiace delie fecon
de, ma con l' attivit del pensiero lavora al miglioramento delle
sterili, n risparmia a spesa o fatica, come non dovremo noi
occuparci di questa nobile forza, che ci agita e ci decide a tante
ulili opere? Forse perch noi pensiamo ogni di per nostro
consumo, crederemo di aver soddisfatto ail' obbligo nostro?
forse perch lasciamo e noi potremo vietare che la natura
efficace della nostra esistenza operi, noi ci crederemo disob-
bligati dallo attendere, affinch questo atto avvenga seconde lo
scopo a cui ci fu dato ? Questo si chiamerebbe dormire, que
sto, o signori, simiglierebbe troppo dappresso alio andare mo
notono e stupido di abusato ronzino, che percorre una via
lunga lunga.e diritta, piegando a destra o a sinistra secondo
che pi facile senta il cammino. Egli perci che noi dovre
mo curare, affine che il nostro pensiero sia sempre desto e
indirizzato a meta degna di noi e del nostro destino e quindi
88

se bambino vigoreggi, se ottenebrato si rischiari, se perverso


migliori, se breve grandeggi, se grande si sublimi. Donde av-
viene che io proclaini ancora una vol ta il bisogno continuo,
che ha anche il pensiero di essere educato e la eccellenza di
quelle opere e di quegl' istituti, per i quali si raggiunge un
tanto scopo.
innegabile che noi col pensare partecipiamo in qualche
modo al potere creatore, che pure superiore all' uomo. Che
se a Dio solo appartiene creare, all' uomo compete scoprire
ed ei con la lucerna, che l' Eterno Signore gli ha dato, si ag-
gira pei solchi, si perde per la mstica selva, sale il colle,
scende nelle profondit, s' agita e si dimena curioso fra le cose,
cercando con ansia affunnata e scoprendo i rapport! che vir-
tualmente csistono fra esse. Questa la vita dell' uomo dalla
primavera del mondo a noi. Ma per quanto mnimo, o signori,
sia questo dono, esso immenso, indefinito; dacch chi mai
potrebbe misurare la variet delie produzioni dello spirito uma-
no e dire ove possano arrestarsi le sue combinazioni e qmmto
copiose sieno le ricchezze estetiche riposte perlino nelle mi-
nori sfumature delie relazioni fra le idee"? Quanti scritti, che
decisero i tanti progressi nella scienza, nelle arti, nelle indu
strie, nei go verni, ben' essere morale e materiale, non fu-
rono esposti con quello stesso alfabeto con cui la villanella
prega Iddio, parla a'suoi genitori, apostrofa la sua capretta?
E che cosa agit e dispose quello alfabeto? un pensiero! Quan
ti edifiz e quante sorta macchine non furono composte coi
ciottoli menati dal ruinoso torrente o col metallo strappato
brano a brano aile viscere delia terra? E che cosa agito e
dispose quei miseri frantumi l' uno sull' altro? un pensiero!
Percorrete le istorie, esaminate i monumenti e vi accorgerete
che dietro all scheletro st un' anima, sotto l' intreccio plsti
co dei fatti ha covato una idea. Che cosa invero ci fa rivivere
net passa to ? a che ci pieghiamo sui muti avelli, e favelliamo

gt uoinini che non son pi? perch l'anima scorrendo
le istorie si risen le grande e forte?
Egli , o signori, che nei grandi falti e nei grandi per-
sonaggi, che le passano innanzi, ella vede un pensiero, 'IIa
ne divide le anihagi deilo sviluppo, I' ansia dell' esito, as-
sorbita dalle evoluzioni stesse di quel pensiero, che un giorno
agito tanti uomini e tante cose. Allora in uno spasimo d' ira
eonlro i malvagi fortunati, di piet verso i generosi infelici,
in un' impeto di desiderio del meglio, essa si svincola dalla
spira, che la ravvolge insieme col passaio ed portata nei
presente, edcala al fare, perch ha appreso a pensare. Allora
ella av verte e riconosce che nella cupa facciata di una chiesa,
nei colossale piramideggiar di una torre le gcnerazioni hanno
tramandato aile generazioni un pensiero e lo rivelano cou
gli svelti pinnacoli, che sembrando paurosi dell'epoca, che li
vide sorgeie, tentauo ricovrar neue nubi e vi guidano al
ielo. N o vi condurr nei Panteon special* delie glorie del
pensiero; ma qui, sulla terra natia, fra noi, ne' nostrj pas-
seggi, potremo ritrovar mille traccie di questa prodigiosissima
forza; e l nei silenzioso aspetto di un palazzo comunale,
ne' suoi franchi lineamenti e nelle aperte sue loggie io vi
atkhter il pensiero degli avi e vi parr udire ancora eccheg-
giarne la voce sonora messaggera di un pensiero. Cadono le-
citt cadono i regni ; passarono gli Egiz, i Greci, i Romani,
ma le loro idee durano e compongono il capitale dclia nostra
civilta, che si va del continua accumulando. Il sensibile passa
come sensibile, ma dura come intelligibile c prende seggio
nei gran repositorio dello spirito, nello erario dell' atti vit in
telligente del genere umano. Oh! non un sogno, o signori,
di spirito fantastico, non una isterica pazzia di mente inalala;
un fatto, che si pu dissimulare, ma non negare ; c per
quanto uomini di mala fede o di corta vedila sconsocrino
tutto e credano che quelle contemplazioni e quelle ispirazioni
90

sicno on oziare vano e scioperato di fannulloni, perch non


una vanga o una lima ci vedono fra mani, ma piuttosto
una pergamena, non per tanto dubiterete, se giovi pi, nella
economa dela umanit intelligente e viatrice ad un mondo
migliore, il pensiero di Dante o il lavoro di un vassallo.
Che se a questo luogo si volesse gettare ai cultori del
pensiero l' accusa di ideahsti, di metafisici o di poeti, solito
epigramma, che per ischerno si scaglia, perch non avendo
Iddio data loro la forza di guidare un aratro, nondimeno,
obbedendo alla legge del lavoro, compiono in altro modo la
loro giornata 1), eccovi due dei maggiori economisti moderni
il Gioia e il Chevalier, 2) statisti non sospetti, dei quali il pri
mo ci assicura : che a misura che crescono gli ammassi
scientici, possono le generazioni procacciarsi maggior nu-
mero di piaceri:... perlocch nel custituire i valori, l'uomo
comincia con la intelgenza, scoprendo la utilit delie cose
quali sono in natura e quindi le compie col lavoro . . . ; e
in questo processo la intelligenza uno degli agenti pre-
dominanti nella produzione. AI che aggiunge il seconde,
il Chevalier, che nelle arti industrial, come in ogni altra
< cosa, l' uomo ha valore solo per la intelligenza. Del resto
no temuto e temo auch' io l'amore degli universali, il quale,
cosa strana, ma vera, conduce al sistema delia esclusivit e
quindi al sofisma; ed perci bisogno che la coltura del
pensiero proceda regolata da forze, che si completino e le
leorie seguano davvicino la pratica. Imperocch erronea la
opinione di alcuni trascendental!, i quali credono che per
esser filosofl e trattare i grandi problemi, nei quali la uma
nit si dibatte, per recarie il necessario giovamento, sia
condizione preliminare il disinteresse della indifferenza. Evi

1) Lacordaire. Elogio di Federico QzanaiD.


2) Miche! Chevalier, abolizioniU. . .
91

liamo, o signori, qussta peste che si vuol chismare accomo-


darsi alie cose; protestiamo e seguiamo le tradizioni Jei padri
nosfri, che pensavano cid, che operavano, perch pensavano
ci, che volevano: il vigore dell' anima dice un nostro
filosofo accresce quelle del corpo. la grandezza, che io vi
prometto per la coltura delia idea, non vi mancher, n v' il-
luder quando essa si faccia signora delia volont; e, vigorosi
anche ne! dubbio, soleano dire gli antichi:

E il no e il si ne 'I capo mi tenzona. 1)

' ' - H. . ...-,


ni

Evideiileniente oguuno' sospetter che con queste mas-


sime io vogua tutti filosofi e, affettando la veste e il chiao
cherio umanitario e metafisico, imponga il diuturno silenzio
pitagorico. Che se desiderabile che ognuno di noi appar
tenue a quella nobile famiglia, di cui Platone il capo piu
illustre, ne' quali tutto quello, che grande, puro, elevalo,
tutto quello che porta qualche riflesso di bellezza o qualche
viva traccia d' intelligenza trova un' eco, non perci, o si
gnori, che la coltura del. pensiero esiga, che ognuno diventi
filosofo delia scuola di Leibnitz o di Kant, di, Rosmini o di
Gioberti; ma nemmeno come la intende il volgo, anche ele*
vato, che vuol vedere il segreto delia filosofa dall' unta bU
saccia, dall' abbandono del corpo. dalla noncuranza di s e
di tutto, ultima reliquia di non lontani traviamenti. ,,
Lasciamo. dunque da parte le definizioni dei filosofi e
con maggiore umilt dicendoci amanti del sapere, nella scala
dell'aristocrazia inlellettuale prendiamo un saggio tra' minori \

X) Dante. |nf. vin top.


92

accedame la compassione dei principi delia scienza, ma ope-


riamo rettamente dinanzi alla coscienza e assicuriamoci il pos-
sesso del giusto dell' onesto peneiero; occupiamoci a svolgerlo
secondo le norme di quelle logica naturale, che a niuno dee
mancare, se la sapienza del linguaggio la disse: senso comune.
Quando noi saremo in pieno e regolato eercizio di questa
logica naturale, noi avremo la base e il punto di partenza, da
cui elevare il trono delia intelligenza e delia ragione, edificio
delia filosofa, la quale non s' impara, o signori, bensi, secondo
il dettato di Sehelling, se ne impara il metodo.
Quando la classe colta non sar il trastullo del pregiu-
dizio, ma eserciter rettamente la facolt prima ch' il pen-
siero e lo adorner di coltura, allora, mentre da un lato
gradatamenle potr salire nei penelrali delia scienza, dall al-
tro potr discendere verso i seggi pi bassi e dacch quesli
in generale appartengono al volgo, noi vedremo che alla fine
il popolo capir che cosa i dotti vogliano dire e le dottrine,
raccolte nella ma^giore semplicit possibile di una sintesi na
turale, saranno rese accessibili al volgo dei pensatori, i quali
potranno valcrsene nel processo dei loro pensieri, come si
valgono delie cognizioni di mercatura e di economa per
comperare il vilto; o almeno saper sempre dire a se slessi:
se io penso tal cosa, la penso per una ragione.
Ove cosi avvenisse, non si vedrebbe si enorme equili
brio, tante intemperanze, tanti eccessi, tanti cataclismi spesso
voluti, sempre sofferti dalla societ; o almeno di verebbe mi
nore il numero di quelle anime che abbandonano il corpo
senza mai aver avuto coscienza della loro esistenza e dopo
averci per cos dire dormito tutta la vita: anime che l'Apo-
calisse 1) e Dante 2) commiscrarono e dannarono.

\) III. .
S) Dante Inf. III.
93

Ne qiieslc esigenze sorpassano la missione, die ognuno


ha rieevnto; ne ledono quello equilibrio gerarchieo che, vo-
Jere o non volere, sar sempre il metodo svilu.ppativo del
mondo, essendone il carattere virtuale. No, o signori: io vi
pongo qui una questione ben semplice. Ognuno di noi >
sclamava dal pergamo Lacordaire i), ha i suoi diritti al
tempo per attignervi gli elementi delia sua vita, come ha
(liritto alla elernit. Ora elemento principale delia vita di
uomo uso delia ragione, uso che non sar mai retto
senza la retta coltura del pensiero, uso iniine che dee cer-
carsi il pi perfetto possibile ed esercitarsi dietro le norme
della logica naturale e deila pratica dei sav, poich negli
antichi st la sapienza e oella molta et la prudenza 2).
Achuique si schiurisca la questione: lunge da noi le parole
a doppio senso o V elogio mentilore ma si atienda di pro
posito con la coltura del pensiero, che il lavoro della in-
telligenza, a stcnebrare gl' intelletti, a dare luce e guida alla
ragione e non se ne tema malanno ; impcrocch quando
faremo le plebi sensibili alie opere della creazione non sa-
ranno ne cattive n corrotte; per questa via le appres-
seremo alia concezione ed all' apprensione del bello, del buo-
no e del vero. Allora sar pi facile renderle capaci d' intel-
letto e conscie di merito nello adempimento dei sacri dettati
del Vangelo e della Chiesa, maestra di verita. Allora con lo
dispiegamento delle meravigiie della natura e della scienza,
con le grazie della imitazione del bello si educheranno ad un
sentir delicato, che non no, nemmeno nolle plebi, una u-
topia, se vissero e vivono popoli e volgo che ne sono -
sempio. N le Olimpiadi saranuo pi una consolazione di e-
ruditi, n il miracolo di antichi tempi, ma si renderanno

1) Confrences.
-2) Job. XII. 12.
94

ancora possibili, se la religiosa coltura degli elctti sen ti men ti


dlia curiosit, fondamento del conoscere e principio del-
l' operare, insinui il desiderio di rinvigorire e educare il
pensiero; se la intelligente lettuia delie islorie getter luce
sul modo di condursi nel presente e nello avvenire e sar
reso cos minore il numero dei disinganni; se un sincero
amore, che cre i cieli e la terra, rendesse gli uomini, dett
il vangelo ed semente in noi di ogni opera che meriti pre
mio o pena, piegher le improntitudini, risolver le velleit
e spezzer la indifferenza o la ipocrisia der animo, il quale
non sa per natura resistere alio amore; se gli affelti dome-
stici, fondamento delia odierna societ, legheranno l' uomo
alie tradizioni di onest di virt e di moralit e lo faranno
contento del lavoro, mile nelle sventure, grande nel dolore.
Filosofa fu questa veramente italiana da Pitagora a noi,
il quale mentre insegnava a dire il vero e fare il bene
educava i suoi a non arrestarsi alia materia, ma ad elevarsi
alla pura inteliigenza. 1)
Filosofa sia questa, o signori, del popolo, di dotti e di
indolti. I primi cesseranno dal far opera egostica destinata
alie regioni superiori delta Societ, ma scenderanno a rialzare
i fratelli ; i secondi saranno posti in armona cogli altri, e cosi
gara reso meno pronunciato ed acuto quel costante dualismo,
che domin e domina la umanit; imperocch quanto minore
si far il numero degli ignoranti eolio sviluppo delia filosofa
naturale, altrettanto devono avanzare i sapienti o cosi lo equi
librio delie intelligenze sar portato ad una scala pi alta,
dove, mantenuta la gerarchia, non vi sar pi bisogno di
freno, nia solo di regola.
Che se i saggi illumineranno gl' ignoranti, questi eduche-
ranno i primi alla pratica ed alla realt delie cosr, dappoich

\) AeIianqs; XH. S9. Longino: del Sublime.


95 -

la filosofa rappresenta quel lavoro dello spirito umano, che


va paralello con tulle le graduazioni dello sviluppo delia real-
ta 1). Al di l delia quale si slancino dappoi a loro talento
i filosofi e gli uomini di letlere nelle astrazioni ascendentuli,
alle meravigliose sintesi che ad un solo principio riducono le
relazioni che hanno le cose fra loro; ma, fortificati dalla co-
scienza dlia realt, prendano contribuzione da tutte le facolt
dell'uomo con le diverse loro attitudini e da tutte le scienze,
le quali porgono un tributo di fatti e di osservazioni. Awi-
cendando questo lavoro metodico ridurranno le cose a quetla
unit che il supremo principio del supere; al quale inten-
dano non per simona di gloria o di applauso, ma per nobile
gara di far opere belle e vantaggiare la nostra esistenza, in-
dirizzandola al suo fine ; imperocch la loro missione un
sacerdozio consacrato e se il ministero delle anime esige un
culto a s medesimo, il ministero del pensiero, quando se ne
sia degni, esige anch' esso austerit, conoscenza. dell' animo
umano e del fine morale. Afiinch la idea si realizzi, insieme
alla forza del pensiero educhiamo anche la volont, impe
rocch quando questa sia snervata dai godimenti, dalla cor-
ruzione dalla frivola attivit, le idee non mancano no, anzi
abbonderanno, bench sminuzzate, ma la volont scapper loro
ed esse non saranno signore di alcunch. Allora domineranno
i fatti, cio la forza: allora noi non vorremo, ma ci pie-
gheremo.
E vo, o miei giovani amici, siate sensibili aile produzioni
del bello, del buono e del vero, che vi sono disveate in que
sto recinto p nel vostro sentimento ritroverete il sublime. Pre-
servatevi, combattete il sonno dello spirito, che, serpe insi
diosa, penetra per tutte le vie ed cento volte piii difficile
ad esser rotto, che il sonno del corpo. Scuotetivi, dinanzi alie

1) Hegel.
_ 9(5

opere maravigliosc ili Dio e dcllo ingegno deli' nomo. Ed al


Ion-he ad esse vi affaceiale, valicate con qtianto di vigore vi
possibile, il regno della materia e arri vate a quello del pen-
siero. Hammenlate ehe ovunque e in ogni cosa ve ne sta
iiascosto uno, por il quale appunto vi appare grande un' o-
pera, < che nell' ordine cosmico il sensibile ordinate alio
intelligibile, che l' uno il mezzo, I' allro il fine, che l' uno
transitorio l' altro permanente. Se nel Tantalo, nel Pro
meteo non ricercate il senso profondo, esse vi paranno favole
da ispavenlare donnieciuole. Se nel Farinata, che s'erge Hito
col petto e con la fronte, non indovinate un pensiero, egli vi
parra un mostro orribile. Se nel racconto di due plebei in-
namorati e promessi non indovinate il pensiero, che lo go-
verna, troverete appena una piacevole commedia. Ricercatelo
adunque queslo pensiero, trovatelo qui e dovunque perocch
la bellezza non si dee cercare solanto sotto lo splendore del
cielo italiano; ma nello assaporare le gloriose bellezze di ogni
tempo, contemperate l'ardore con le norme conciliative della
vita sociale, non ammirando il talento per s stesso, ma nei
snoi rapport i col bnono e col vero; e guidati da questa nor
ma domandate slrelto conto al personag^io e all' azione, che
ammirate, delie sue opiuioni, del suo caratterc; c se troverete
qualil grandi al servigio di uno spirito basso o di una idea
falsa, rilutate la voslra ammirazione e riservatela solo per i
meritevoli.
Quando con questa norma morale vi sarete designati la
via opportuna alio stato che vi eleggerete, proseguite sempre
in cssa e per essa la coltura del vostro pensiero e sarete
forti anche nella fede, di cui l' anima nostra tanto abbisogna.
Hibultate, io vi prego, lo scetticismo, orrenda malaltia dello
spirito, credete e sappiale di crederle 1). Nei dibattimenti del
i) Descaras. Credo sed inteligere desidero. lii raIioneni quaerun,
quia non rreduaI, nos vero quia crediiuus. S. Anselmo.
97

pcnsiero, nolle lotte delia ntelligcnza a cui io vi richiamo,


il valore delia testimonianza, che un nomo rende aile sue
convinzioni, proporzionato alla coltura generale del suo
spirito, al grado delie sue abitudini di analisi e di riflessione.
Evtate la mezza sapienza, le cognizioni vaghe: ma dopo a-
ver nelle scuole conosciuto le vie e il metodo di tanti rami
di scibile, vi aggrappate a uno o a pochi di essi e cos e-
viterete quel miscuglio di dottrine sane con le impei fette,
ciie come tali si possano dir guaste, miscuglio, che genera
in noi senza che ne abbiamo notizia, la ipocrisia.
Ponete mente ai detti dei savi Lume non se non
vien dal sereno. 1) Vigilate, io vi dico di nuovo e ricor-
date che quanto pi sacro e difficile l' arringo, che percor-
rete, altrettanto pericoloso ; perocch Poca filosofa naturale
fa inclinare gli uomini alio atesmo, ma una scienza pi
profonda li riconduce al vero. 2).
ndate ora e recate nelle vostre case un' affettuosa me
moria di quello, che vi fu delto. Oggi io vi ho parlato delle
glorie storiche e possibili del pensiero, mi sono ingegnato di
rendervi animosi a educarlo con la perseveranza nello ap-
prendere ogni di qualche cosa, al fine di mostrare a tutti che
vvete e capite che cosa sia la vita degna dell' oo. Vi ho
atterrito forse sulle difficoll dello stato, che vi eleggeste; ed
ora nuH'altro vi aspettate da me? Vi lascier con la sentenza
del freddo cancelliere, del paludo filosofo? Non vi ho detto
forse che ricerchiate il sublime nel vostro sentimento? vi
ha altra cosa in voi e in me oltre la intelligenza? le feti
che di voi, amorevoli maestri, di voi, docili studenti, non
vennero mai adornate da qualche breve, ma sentita ed op
portune espansione di affetto? Oh! impossibile che ci non

1 1 Dante Parurliso XIX. 62.


2) Bacone.
98

sin talora av ventito; per me lo so io e l' animo mio che an


cora respira l' atmosfera, in cui la vostra giovine et si agila
e aleggia fra vergini fantasie; io ancora debole operaio, che
va ahi! lentamente combatiendo le difficolt onde par si co-
razzi il bello ed il vero, come se sdegnassero la nostra am-
mirazione, io, giovine, a voi, giovani, esprimer pure una pa
rola di simpata, parola preziosa, la quale voi, affuttuosi, ac-
cetterete come la pii cara rimembranza di quelle cognizioni,
che da si dotti e amorosi maestri con vero alTetto vi furonu
insegnate. Voi possedete ancora intatto un tesoro di pensieri
e di affetti nel segreto dell' animo vostro. Espandetelo dun-
que, n vogliate alTettare con anticipate austerit di essre
giunti a compieta, voi appena entrati nella vita. Profiltate
delia et giovanile, dei suoni, dei canti e di quella nativa le-
tizia, che, secondo la Scrittura, allontana dall' anima i cattivi
pensieri, e traete dalla tavolozza della giovinezza i colori della
fantasia, che la volutt del pensiero, ma educate di con
serva lo spirito, per non cogliere con l' vida potenza della
immaginazione un sogno. invece che un pensiero, un veleno,
invece di un cibo. Riflettete, amate ed imparate allora
sarete forti, come il monte Sion, che non rolla per tempeste 1 ).

's. S.
aasaasa 8
DELLE MATERIE IHSEGRATE
a) obligatorie

!.. . CLASSE PRIMA i . .. .

t^apoctatise i il prof. supp. Ab. Giovanni Ornoia

RELIGIONE 2 ore per settimana. Testo: Catechismo Dio


cesano e Compendio della Sloria Sacra pubb. dal sac. P. Benedetti.
Pmhi rvsiirnti dula dottkina cristiana. Cognizione di Dio, In-
earnazione, Nascita, Vita, Morte e Venuta dt Gesu Cristo alla fine
del mondo. Virt ed obligazioni del Cristiano. Atti di Pede, di Spe-
ranza e di Carita. Del Peccato, della Confessione, della S: Messa.
STOMA SACRA. Le prime cinque et del mondo.
Il prof. ord. ab. Lorenzo Schuvi.

LINGUA ITALIANA 4 ore per settimana. Testi : Soave Gram


matics Libro di lettura per le classi del Ginnasio Inferiore, parte
prima.
Teoeu. Del discorso, e di ci che forma una proposizione. Nomi,
pronomi, aggettivi, verbi, avverbj, preposizioni, congiunzioni, in-
teriezioni.
7
Esercizj. Lettura accompagnala dall' analisi grammaticale - Ogni
mese due compiti domestici e due scolastici Esercizj di decla-
mazione.
11 prof. CerHOIA.

LINGUA LATINA 8 ore per settimana. Tesli : Schultz Gram-


matica Lhomond Storia sacra.
Teora. Regole risguardanti la pronunzia delle lettere e dei dit-
tonghi - Teorie relative alle parti del discorso - declinazione dei no-
mi e degli aggeltivi - Pronomi - Il verbo Esse Congiugazione dei
verbi attivi, passivi, deponenti, d' alcuni irregolari e difettivi - Pre-
posizioni, Avverbj, Congiunzioni.
Esercizj. Traduzioni dall' italiano in latino e viceversa - Furono
tradolti e mandati a memoria alcuni capi del Compendio di Storia
sacra del Lhomond. Quattro compiti mensili domestici e due sco
lastici.
II prof. Cernoia.

GEOGRAFA 3 ore per settimana. Testo: Bellinger.


Nozioni generali di Geografa - Superficie del globo ; mari, con
tinent!, monti, fiumi, laghi, ecc. delle varie parti del mondo - Prin
cipan divisioni politiche. Disegno di carte.
II prof. PlRONA.

MATEMTICA 3 ore per settimana. Testo: Moznich, parte


prima. 4
Aritmtica 3 ore per settimana nel primo, ed una nel se
conde semestre - Le quattro operazioni sui numeri interi, si astratti
che concreti Nozioni preliminari e le quattro operazioni si con fra-
zioni ordinarie che decimali.
Geometra intuitiva 2 ore per settimana nel seconde se
I

meslre - Nozioni generali - Angoli, Triangoli e Paralellogrammi -


Soluzioni di problemi geometrici col sussidio del regolo e del
compasso.
// prof. PlRONA.

STORU NATURALE 2 ore per settimana. Testo: oo.


Nozioni preliminar! - Zoologa : Mammiferi - lnsetti - Aracaidi - Escr-
cizio pratico di descrizione e di ordinamento degli esseri apparte-
nenti a queste classi. - Raccolta e studio degli insetti indigent.
II prof. PRONA.

CLASSE SECONDA

Capwclaeee il prof. Ab. Lui j Cando* ti

RELIGIONE 2 ore per sett. Testo: Catechismo Diocesano.


Nozione e divisione delta Dottrina Cristiana - Parte prima e
seconda - Del Smbolo degli Apostoli e dell' Orazione.
II prof. Schiavi.

LINGUA ITALIANA 3 ore per settimana. Testi: Grammatica


del Soave r- Libro di lettnra per le classi del Ginnasio inferiore,
parte seconda.
Teora. Verbi regolari ed irregolari - Ufficio e valore delle pre-
posizioni, degli avverbj, delle congiunzioni e degli interposti - Sin-
tassi - Proposizioni - Periodi - Punteggiatura,
Esercizj. Lettura con analisi grammaticale e spiegazione del va
lore delle voci che presentano qualche difficolt - Declamazione di
alcuni pezzi tratti dal testo - Due compiti mensili scolastici e due
domestici.
irr it II prof. Candotti.
IV

LINGUA TEDESCA 2 ore per settimana. Testo: Manuale delia


lingua tdesca di M. Debellak.
Ortoepa. Flessione degli articoli, notni, pronomi ed aggeltivi;
nozioni principal! circa i numerali; conjugazione delie varie specie
di verbi, compresovi avviamento alio studio dei verbi irregolari.
Esercizj pratici nel declinare e conjugare eseguiti a voce ed in iscrit-
to; iniziamento al tradurre dal tedesco nell' italiano e viceversa.
// prof. ord. Mattia Debellak.

LINGUA LATINA 7 ore per settimana. Testi: Schultz Gram-


matica - Lhomond de viris illustribus.
Teora. Ripetizione delle forme regolari Forme irregolari -
Nomi ed aggettivi d' ogni specie e grado - Pronomi - Verbi d' ogni
conjugazione - deponenti, difetlivi ed impersonali - Avverbj - Pre-
posizioni - Congiunzioni.
Esercizj Esempj di traduzione, relativ! alle forme apprese
dair italiano in latino e viceversa. Versioni : da Amulio e Namitore
alla seconda guerra Pnica. Compiti mensili qnattro in iscuola e doe
a casa.
Il prof. Candotti.

GEOGRAFA e STORIA 3 ore per settimana - Atlante di


Menke - Testo: Ptz.
Geografa e storia antica - Storia antica dei popoli dell'Asia,
dell' Africa e dell' Europa; ed in quest' ultima specialmente dei Greci
e dei Romani fino alia caduta dell' Impero d' occidente. Geografa di
pari passo colle lezonl storiche, e disegni di carte geografiche re
lative alla Storia insegnata.
// prof. Takai.

MATEMTICA 3 or per sett. Testo: Moznich parte prima.


Aritmtica Operazioni sui numeri complessi, e metodo delle
part aliquote - Teora dei rapporti e delle proposizioni - Regola
del tre semplice - Pesi e misure di maggior uso, e loro ragguaglio
colle misure metriche. Elevamento a potenza ed estrazione della
radice quadrata.
Geometra intuitiva Misurazione degli angoli - Costruzione
dei triangoli, dei quadrilateri e dei poligoni - Determinazione e cali
colo della loro grandezza.
// prof. Tahai.

STOR1A NATURALE 2 ore per seltimana.


1, Semestre: Zoologa: Testo: Pokorny - Uccelli, Ret tili, Pesci.
IL Semestre: Botaxica: Testo: Po kor n y - organ i della nutri-
zione e della riproduzione. Studio e descrizione delle piante pi co-
muni, secondo U linguaggio tecnico - Erbario.
prof. Piroja.

CLASSE TERZA

t il prof. ord. D.r G. A. Pipn

RELIGIONE -m, 2 ore per seitinuma. Testo: Catechismo io-


<o,
Parte terza Comandamenti di Dio e della Chiesa - Coosigli
Evangelici - Sacrasienti: Battesimo, Cresima ed Eucarestia.
II prof. Schiavi.

LINGUA ITALIANA 2 ore per settimana. Testo: 4o


libro di lettura, parte terza.
Teora. Ripetizione delle cose apprese nel passato anno, sp
cialisent dei rregolari - Regole della sintassi - Definizione
dlia proposizione - Indicazioue degli aspelti sotto cui sogliono es-
serc considerate le proposizioni, e loro divisione - Nuzioni sulle ti-
gure grammatical^
Esercizj. Analisi relativa alle regale apprese, e specialmente alia
composizione e decomposizione delle parole. Bran! a memoria. Coin-
pi ti mensili: due douiestici e due scolastici del genere epstola re,
descrittivo e narrativo.
// prof. Petromo.

LINGUA TEDESCA 2 ore per settimana. Testi : Manuale delta


lingua tedesca; Raccolta di prose tedesche di M. Debellak.
Ripetizione degli oggetti piii difficili della Grammatica costituenti
insegnamento teerico della Classe seconda, aggiuntevi le regole
meno sovente applicabili e le anomalie non comprese in quelle, in-
sistendo segnatamente sull'apprendimento dei verbi irregolari.
Esercizj di traduzione dal tedesco nell' italiano e viceversa.
// prof. Debellak.

LINGUA LATINA 6 ore per settimana. Testi : Schultz, parto


seconda, ed Hoffmann.
Teora. Sintassi dei Casi.
Esercizj. Lettura dei libri I e II dell' Hoffmann con osserva-
zioni di forma e di sintassi - Ogni mese due compiti scolastici e due
domestici.
II prof. ClRNOIA.

LINGUA GRECA 4 ore per settimana. Testi: Curtius e


Schenkt. Etimologa sino ai Verbi liquidi inclusivamente. Esercizj
di traduzione dallo Schenkl sino al N. 56.
Il prof. supp. Mason.
Vi

GEOGRAFIA e STORIA 3 ore per se mana - Atlante sto-


rico -geogrfico del Knig. Testo: Ptz.
Storia dell' Evo medio/ e sloria moderna sino alia pace di West-
falia Ogni mese ripelizione coordnata ai principali punti della
geografa fsica dell' A frica e dell' A nerica, e comparala con quella
dell' Asia e dell' Europa. Disegno di una carta storica o qualcbe
prospetto cronologico quale compito scolastico, due volte al mese.
Il prof. Tamai.

MATEMTICA 3 ore per settimana.


Aritmtica. Testo : Moznich parte secunda Regola del tre sem-
plice e composta applicata ai calcoli d' interesse, di societ, ecc. -
Formazione dei quadrati - Estrazione di radice.
Geometra intuitiva. Testo: Moznich - Riepilogo del le nozioni
antecedenti - Circoli e costruzioni dentro e fuori della loro perife
ria - Misura dell' area delle figure piane rettilinee, e del circolo.
Il prof. ord. D.r Giovanni Clodig.

STORIA NATURALE 2 ore per settimana.


I. Semestre: Mineraloga. Testo:' Fellcker. Nozioni generali in
terno agli esseri inorganici - Proprieta fisiche dei minerali Cristal-
lograda - Esame pratico dei minerali pi importante
II. Semestre : Fsica Popolare. Testo : Baumgartner - Propriet
generali e particolari dei corpi.
Il prof. Pirona.

\
I

CLASSE QUARTA

(apodaste t il prof. supp. Antonio Stefano II i not to

RELIGIO.NE 2 ore per settimana. Testo : Catechismo Dio-

Penitenza - Estrema Unzione - Ordine Sacro - Matrimonio -


Istruzione sopra le virtu principali, i peccati, e i doni dello Spirito
Santo - Dell' Esercizio del Cristiano da farsi ogni giorno.
Il prof. Scbiavi.

LINGUA ITALIANA 2 ore per settimana. Testo: Libro di


lettura per le classi dei Ginnasio inferiore. Parte quarta. Vienna,
4858. Proposizioni e periodi di descrizione e narrazione - Figure
grammaticali e reltoriche - Prosodia e versificazione italiana.
Esehcizj. Letture con analisi grammaticale, e colle osservazioni
relative alie regole della versificazione sopra brani in verso. Ogni
mese due compiti domestici e due scolastici Declauiazione di brani
classici, imparati a memoria.
fi prof. C^apsrw.

LfNGUA TEDESCA 2 pre per settimana. Testo: Grammatica


ed Antologa tedesca di . i Filfypi.
Ripetizione della parte formale della grammatica, insistendo
particularmente sull' apprendimento completo dei verbi di conjuga-
zione forte, e del composti. Teora delie preposizioni, degli avverbj
e delle congiunzioni. Esercizj nel tradurre dal tedesco nell' ita
liano, e viceversa.
// prof. DCBELLAX.

LINGUA LATINA 6 ore per settimana. Testo: Grammatica


i Schultz. Delia Siiitassi - Dell' uso dei casi, dei tempi, dei modi,
e dei participj. Dell' ablativo assoluto, del gerundio, e del supino.
Appendice sulla prosodia, e sulla metrica. Del Calendario Romano.
Version . Julii Csaris commentarii de bello Galiico lib. I
e . - P. Ovidii Nasonis Metamorphoseon lib. I, coi relativi com
ment! di grammatica e di prosodia. Tristium alcune elegie scelte.
Compiti scolastici e domestic! giusta il prescritto dal Piano.
I prof. Mijcotto

LINGUA GRECA 4 ore per settimana. Testi: Curtius, Schenkl


libro di Esercizj e Crestomazia Senofontea. - Etimologa - Dei verbi
in ft, e irregolari. Eserckj di Iraduzione dallo Schenkl dal N. 75
fino al 400. Lettura: Tre squarci delta Ciropedia di Senofonte.
II prof. Mason.

GEOGRAFIA e STORIA 3 ore per settimana. Testo: Ptz.


SoMMARio della Geografa e della Stoiia Moderna sino alla Ri-
voluzione francese. - Riassunlo delta Geografa e studio comparativo
della Geografa poltica moderna coll' an tica - Punti salienti della
Storia e della Geografa dell' impero d' Austria - Ogni mese: ripeti-
lione della geografa fsica appresa nei corsi antecedenti, due com
piti mensili, od una carta storico - geografica, o qualche quadro
cronologico.
H prof, Tajmi,

MATEMTICA S ore per settimana.


Algebra Testo : Moznichj, parte seconda - Delle quantit con
trarie, e delie quattro operazioni sulle medesime - Passaggio dal-
Aritmetica ail' Algebra Elementi di un' espressione algebrica - Se
gu algebrici - Quantita, monomie e polinomie -Operazioni fondamen
tal! sulle medesime. , .
Elmemi di stereometria. Testo : Moznich parle seconda - Pe-
sizione delle linee e dei piani relativamente ad altre linee ed altri
piani - Angoli solidi - Specie principan dei solidi geoinetrici. - Qua
drature delta superficie, e cubatura dei volumi.
.' ' Il prof. C.ODIG.

FISICA POPOLARE 2 ore per settimana. Testo: Baumgart-


Meccanica popolare - Forze molecolari - Calrico - Magnetismo -
Elettricit - Meteorologa.
// prof. Clodic.

CLASSE QUINTA
claaaot il prof. ord. ab. Giovanni Cassetti

RELIGIONE 2 ore per settimana. Testo: Corso d'Istruzione


Religiosa per le Classi Ginnasiali Superior!. - Introduzione ai cinque
Trattati che compongono il Corso d* Istruzione Religiosa. Trattato
Primo : della Divina Rivelazione. - Concetto, Possibilitr Necessita e
Caratteri della Divina Rivelazione - Autenticita della Sacra Bibbia -
Divinit della Rivelazione Giudaica.
11 prof. SCHIAVI.

LINGUA ITALIANA 2 ore per settimana. Testo : Carrara. -


Dell' origine della lingua e letteratura italiana. Cenni biografici e
lettura di varj brani del trecento e quattrocento colle relative os-
servazioni storico-grammaticali-estetiche-Squarci a memoria. Com-
piti domestici e scolastici secondo le norme prescritte dal Piano vigente.
Il prof. PONtOMI.

LINGUA TEDESCA 3 ore per settimana. Testi: Grammatics


ed Antologa tedesca di D. A. Filippi.
o della siMTASsi Copiese versioni dal tedesco nell' ita
liano e viceversa, con esercizj nel recitare a memoria.
, . - Il prof. Debellak.

LINGUA LATINA 6 ore per settimana. Versioni: Tito Litio,


libro I e parte del IV e del V. P. Ovidii Nasonis Metamorphoseon
libro VI e VIII - Del soggetto e fine delle belle Ietlere. Delia nar-
razione, delta descrizione, della topica e della locuzione figurata.
Esercizj mensili seconde il prescritto dal piano.
// prof. Pontom.

LINGUA CRECA 4 ore per settimana Testi: G. Curtius


Etimologa, Sintassi e reggimento dei casi. - Schenkt esercizii di
traduzione relativi alle regole di sintassi. Omero Iliade, i libri I, II
con osservazioni relative al dialetto epico. Esercizj in iscritto due
al mese.
Il prof, supplente Mason.

GEOGRAFIA e STORIA 3 ore per settimana. Storia antica


de* popoli Orientali, de' Greci, Macedoni e romani fino all' Impero -
Indicazione, dlie fonti e della relativa letteratura storica. Si espo-
sero con maggior estensione le costituzioni di Atene e Roma. Dise-
gno delle carte relative. Esercizj in iscritto. Testo: Ptz: A-
tlante Menke.
11 prof, supplente Tamal

MATEMTICA 4 ore per settimana. Testo: Toffoli.


Algebra. Nozioni generali - Sviluppo delle idee di addizione,
sottrazione, moltiplica, divisione, - Derivazione delle qualit negative,
frazionarie, irrazionali ed immaginarie - Le quattro operazioni per
le espressioni monomie e polinomie - Raccoglimento dei fattori
XI!

muni - Propriet e divisibility dei numeri - Teora delie frazioni.


Rapporti e proporzioni.
Geometra. Moznich. Definizioni. Linee paralelle e non paralelle -
Relazioni degli angoli e loro misura - Definizioni e propriet spe*
ciali delie figure reltilinee - Eguaglianza delie figure - Applieazione
dei casi d' uguaglianza a varj teoremi e problemi - Uguaglianza dei
poligoni - Somiglianza delie figure - Teoremi e Problemi. - Calcolo
delta superficie - Trasformazione e divisione delie figure.
// prof. D.r Giuseppe Braidotti.

STOMA NATURALE 2 ore per settimana.


I. Semestre. Mineraloga. Testo: Molin Differenze essenziali
fra gli esseri inorganici ed organici - Caratteri fisici dei minerali -
Classazione dei minerali - Esame dei minerali che hanno maggiore
iraportanza per le loro applieazioni Nozioni geologiche, relative
principalmente alla giacitura e diffusione dei minerali.
II. Semestre. Botnica. Testo : Bitt, e libro ausiliario Jussieu -
Nozioni generali - Organi elementan - Organi di nutrizione - Organi
produttori - Principj di Tassonomia - Sistemi di Linneo e di Jus
sieu - Esercizj pratici di descrizione e di classificazione delte piante.
// prof. PlROHA.

CLASSE SESTA

Capnclasse il prof. ord. ab. Giovanni Cassettl

RELIGIONE 2 ore per se. Testo; Corso d'Istruzione


Religiosa per le Classi Ginnasiali Superiori. - Divinit della Rivela-
zione Cristiana Trattato Seconde: delta Vera Chiesa 4i Cristo ~*
La Rivelazione Divina sarebbe inutile se G. . non ne aveese eo
XIII

stituita depositara ed nfallibile interprete Autoril delta sua


Chiesa - Propriet essenziali, che deve aver questa Chiesa: Visibi
lit, Perpetuit, Unicit - Propriet essenziali, che insieme devono
essere Note di questa Chiesa: Apostolicit, Unit, Santit e Cattoli-
cit. Queste Note si riscontrano nella Chiesa Romana Cattolica
e mancano in tutte le altre sedicenti Chiese Cristiane.
Il prof. Schiavi.

LINGUA ITALIANA 2 ore per settimana. Testi: Carrara


il Cinquecento, e la Divina Commedia. - Storia letteraria del Cin
quecento, Storia civile: il Macchiavelli e il Guiciardini - Poesia
romanzesca : l' A riosto - Poesia eroica : Torquato Tasto - Compiti
seconde la legge.
// prof. Cassetti.

LINGUA TEDESCA 3 ore alla settimana. Testi: Gramma


tics ed Antologa tedesca di D. A. Filippi - Raccolta di esercizj
di traduzione dall' italiano nel tedesco di M. Debellak - Ripetizione
e maggiore sviluppo delie dottrine sintatiche - Idiotismi - Tradu
zione e schiarimento di varie prose tedesche.
Esercizj nel dialogo e tradurre dall* Italiano nel tedesco.
// prof. Debellak.

LINGUA LATINA 7 ore per settimana. Virgilio Eneide


libro II, in e parte del V e alcuni brani degli altri libri; Bucolica,
gloga leV- Sallustio3 Guerra di Gingurta - Compiti seconde la
legge.
// prof. Cassetti.

LINGUA GRECA 4 ore per settimana. Testi: Curtius. E-


timologia Sintasst a sussidio delle version!. Raffronti della sin
tassi greca dei verbi con la latina. Cenni storici sui dialetti greci
e sulle loro diversit, in ispecialit del dialetto Ionico antico e
moderno. Schenkl esercizii di lettura - Erodoto : libro VI e VII -
Omero delia Iliade i libri VI, VII, parte del XIV e del XVI con
ripetizione pratica di tutta la teora delie forme grammaticali e
sin ttliche. Esercizj in iscritto due al mese.
Il prof. Minotto.

GEOGRAFIA e STOMA 3 ore per settimana. Testo: Ptz.


Storia romana dai Gracchi fino alla caduta dell' Impero occidentale.
Storia media fino alie crociate con osservazioni critiche e sinleti-
che sopra i grandi periodi della storia media. Si delinearono carte
storiche, e si fecero gli esercizj in iscritto prescritti dalla legge.
Il prof. Mimotto.

MATEMTICA 3 ore per settimana. Testo: Toffoli.


Algebra. Kipetizione delle cose pi important! spiegate nel-
l'anno antecedente. Risoluzione delle equazioni e dei problemi di
pi'irao grado a due o pi incognite. - Elevaniento a potenza, estra-
zione di radice, calcolo e trasformazione dei radical - Operazioni
sui radicali. Elevamento a potenza ed estrazione di radice dai
polinomii. Applicazione simultanea dei sei calcoli fondamentali ad
espressioni variamente combnate.
Geometra. Moznich. Ripetizione delle cos pi important i
spiegate nell' anno antecedente - Continuazione e complemento della
Geometra piaa. Stereometria.
Il prof. Braidotti.

STORIA NATURALE 2 ore per settimana. Testo: Schmarda


ZooLociA. Differenze cssenzial fra i vegetabili e gli animali -
Funzioni di nulrizione e di relazione nell' nomo come tipo, e nelle
varie classi d' animali. Esame delle specie pi corauni o pi im
portant!, tanto viventi quanto fossili, appartenenti aile varie classi -
Nozioni geologiche, specialmente in riguardo alla giacitura e diffu-
sione delle specie animali estinte.

// prof. Piroiu.

CLASSE SETTIMA

Capoclasee t il prof. ord. D.r Matteo Petronio

RELIGIONE 2 ore per settimana. Testo: Corso d'Istruzione


Religiosa per le Classi Ginnasiali Superiori. Trattato Terzo: Teo
loga Cattolica. Del Dogma in generate - Dogmi Misti: Esistenza
di Dio, Sua essenza, Semplicit, Immutabilit, Eternit, Immensit .
Intelligenza, Volont, Provvidenza ecc. Dogmi Puri : del
Mistero in generale, e in particolare del Histero delia SS. Trinit,
dell' Incarnazione, della Grazia di Cristo e dell' Eucarista.
Il prof. Schuvi.

FILOSOFA 3 ore per settimana. Testo: Poli.


Psicologa emprica Nozioni preliminari ed analisi delle fa
colt dell' anima in generale ed in particolare.
Legica. Del pensiero e delle sue forme - Del concetto, del
giudizio, del raziooinio - Delia definizione, della division? e delta
prova - Della verit e dell' errore - Dell' acquisto e della communi-
cazione delle cognizioni umane.
II prof. Petronio.
XVI

LINGUA ITALIANA 2 ore per settimana. Testo: Carrara,


H Seicento e il Seltecento. Dei vari caratteri delta letteratura;
del gusto nette belle arti, e dell critica. Compiti.
II prof. PORTOMI.

LINGUA TEDESCA 2 ore per settimana. Testi: Grammatics


tedesca di A. D. Filippij Libro di letture tedesche di G. Mo
zart e Raccolta di esercizj di traduzionc dall' Italiano nel tedesco
di M. Debellak.
Ripetizione delle forme si regolari che irregolari, fermandosi
specialmente sui verbi di conjugazione forte, e sui composti. Teo
ra delle preposizioni, degli avverbj e delle cognizioni. Oggetti
principali della sintassi - Versioni dal tedesco ne" italiano e viceversa.
Il prof. Debellak nel I. semestre, Pctkonio nel II.

LINGUA LATINA 4 ore per settimana. Cicerone. Versioni


dell' orazione pro Arabia, e della prima Catilinaria. Virgilio, ver-
sione del lib. HI e del VI cod note etoriche e filologiche. Del di-
scorso oratorio, e del poena epic ossrvazioni generali - Compiti.
Il prof. oo.

LINGUA GRECA 4 ore per settimana. Testo: Curtius, -


Sintassi - Dell* uso dei modi. Lettura: Omero Iliade . XI e XII
con osservazioni intorno al dialetto epico Sofocle. Edipo Re.
Demostene Le Olintiche e la prima Filippica - Compiti due al mese.
II prof. Mason.

GEOGRAFIA STORIA 3 ore per settimana. Testo: Piitz -


Storia media iacominciando dalle Crociale, e moderna fino alia
pace di Wesfalia. Confronti eronologici. Abbozzi di carte storiche
rischiaranti i punti storici pi rilevanli. - Compiti. // prof. Crio*.
MATEMTICA 3 ore per settimana. Teslo: Moznick.
Algebra. Ripelizione della materia dell' anno antecedente - E-
levamento a potenza ed eslrazionc di radice dei polinomii - Per-
mutazioni e corabinazioni - Dinomio di Newlon - Risoluzione delle
equazioni di secondo grado e di quelle dervale da esse. - Lca-
ritmi - Progression - Applicazioni alia doltrina degl' interessi, ed
alia risoluzione di allri probleiui.
Geometra. Corapiiiiento della Geometra piaa - Trigonometra -
Stercolnetria - Applicazione dell' Algebra alia Geometra.
It prof. Clodig.

FSICA 3 ore per sellimana.


Propriela generali dei corpi - Gravitazione - Equilibrio e Moto -
Acstica, Atlrazione molecolare. - Combinazioni chimiche.
// prof. Clodig.

CLASSE OTTAVA

Capoclasse il prof. ord. D.r Giuseppe Biai<lodti

KELIGIONE 2 ore per settimana. Testo: Corso d'Istru-


zione Religiosa per le Classi Snperiori.
Traltalo Quarto: Liturgia Cttolica. Canse degli Alii Litur
gia - Culto Assoliito: Orazione, Lode di io, Giuramento; Sacrifi-
zio, Tempio, Feste, Soslanze temporali, Voto. -Culto Relativo: Cuo
dei Sant in generale, e della SS. Vergine in parlicolare.
Traltato Quinto: Morale Cattlica. Sno Concelto e ivjsione -
Fine dell'Umano operare (ultimo ed intermedj, amore di t)io pe
fetto ed itnpcrfetto ecc. ). Regole dell' Umano operare (legge, &
8
scienza, consigli Evangelici). Moralit dell' Umano Operare (at li-
beri, buoni e en llv, meritorj e demeritorj ).
// prof. Schiavi.

FILOSOFA 8 ore per settimana. Testo: Poli.


Metafsica. Nozioni generali; in specie delta spirituality ed
immortalit dell' anima.
Morale pura. Del fine supremo e della legge morale con
siderate in se stessa e nella sua esecuzione - Del dovere e della
virtu - Imputazione morale.
Morale applicata. Pratica del dovere e della virtu - Esposi-
zione estesa (fei doveri generali e particolari ( dei doveri sociali in
ispecial modo) e dei mezzi che concorrono all'escrcizio pratico
del dovere e della virt.
II prof. Petronio.

LINGUA ITALIANA 2 ore per settimana. Testo: Dante.


Lettura delta seconda Cantica e di parte della terza con os-
servazioni storiche, filologicbe ed cstetiche. Storia della letteratura
italiana considerata ne' varii generi di componimenti. - Lettura delte
migliori produzioni del secolo XIX
Esercizj. Compiti in iscuola ed a casa seconde la legge.
Il prof. .

LINGUA TEDESCA 2 ore per settimana. Testo: Grammatica


ed Antologia tedesca di D. A. Filippij Raccolta di esercizj di
traduzione dall' italiano nel tedesco di M. Debellak.
Riassunto e ampliazione delle dottrine sintattiche. Idiotismi. -
Traduzione e schiarimento di varie prose e poesie tedesche. Eser
cizj di versione dall' Italiano nel tedesco.
// prof. Debellak.

.\
XIX

LINGUA GRECA 5 ore per settimana.


Testi: Grammatica di Curtius. Dell' Etimologa parte II. - Al-
cuni punti principan della Sintassi; Dialetti. Versioni: Omero
Iliade . XIII XIV XV XVI XXIIL Piatone - Apologia di Socrate.
Storiografia Greca. Epopea.
Conipiti secondo le prescrizioni del Piano.
II prof. Candotti.

LINGUA LATINA 5 ore per settirnana. Lettura di Orazio


Odi; Lib. 4, 5 e Carme secolare; Satire - Lib. 2, Epistole - Lib. 2
e Arte poetica. Tacito - Vita di Agrcola.
Compiti giusta le prescrizioni del Piano.
II prof. Cassetti.

GEOGRAFIA e STORIA 3 ore per settimana. Testo: il


Compendio del Ptz - Per la Geografa e la Statistica scritti propri.
Storia moderna dalla pace di Westfalia al trattato del 1845. -
Geografa fsica e politica dell' Europa. - Statistica dell* Impero au
straco - Esercizj in iscritto una volta al mese.
Il prof. Grion.

MATEMTICA i ora per settimana.


Esercizj sullc materie insegnate negli anni antecedenti appli-
candole alia risoluzione di problemi e dimoslrazione di teoremi.
Il prof. Braidotti.

FISICA 3 ore per settimana.


Teora dclle ondulazioni - Acstica.
Meccanica Statica - Dinamica - Idrostatica - Calorico.
XX

Elettricit sialica Magnetismo - Elettro magnetismo - Ottica


Meteorologie.
// prof. BiUIDOTTI.

ANNOTAZIONE

Nel seconde semestre 1 prof. Debellak fu impedilo da morbo


a continuare 1 insegnamento della lingua tedesca, che fu as-
sunto nelle classi V, VI e VIII dal prof. Grion nelle allre dal
prof. Pelronio; il prof. Cernoia s'incaric del latino in III, inse-
gnato finallora dal prof. Pelronio, cedendo la matematica in Una
al prof. Pirona; il prof. Tamai cede la matematica in III al prof.
Clodig e italiano in IV al prof. Cassetti, assumendo in luogo del
prof. Pontoni la geografa e storia in V.

f
b) Materie libere

DISEGNO - Corso primo 4 ore per settimana.


I. Disggno lineare: Rappresentazione delle principali forme
geometriche piane - Elementi di prospettiva.
II. Disegno mano libera dci principali corp! geonietrici, trail i
da niodelli in filo di ferro - Solidi ombreggiati, desunti da modelli
plastici - Ripetizione a memoria.
Corso secondo 4 ore per settimana.
I. Disegno lineare: Studj di prospettiva - Architettura.
II. Disegno a mano libera: Ornamenti aggruppati di vario sti
le, in disegni eseguiti a tutto ouibreggio - Riproduzione a memo
ria degli stessi.
Scolari inscritti 38.
II prof, supplente de IV i. r. scuola reale
D.r Andrea Hesse

CALLIGRAFIA 4 ore per settimana.


Scolari inscritti 22 - Elementi per la formazione delle lottere.
Esercizj progressivi di caraltere inglese.
Il prof. Hesse.

LINGUA FRANCESE 4 ore per settimana. Vi presero parte


36 Scolari, divisi in due catcgorie secondo le cognizioni Ortoe
pa. Ortografa. Principj di grammatica. Traduzione di varii sqtiarci
nel libro di lettura 1 La Place. Esercizj di conversazione.
// prof, straordinario
Anmbale conte de'jli Alberti di Tiento
XXHl

PROSPETTO degll student! distiuti delle prime


sette class! e dei licenzlati daH'ottava.

DELLA ROVERE GIAMBATTISTA


SABAD1NI GIUSEPPE
Dl VARMO o. GIAMBATTISTA

Class )
Dl CAPORIACCO o. LODOV1CO
T1USS1 GIOVANNI
DI COLLOREDO o. PAOLO
TROMBETTI cay. FRANCESCO

FABRETTl ANTONIO
CCCH1N1 AM1LCARE
TAM1 SILVIO
MADSS1 FRANCESCO
R1NALD1 GIUSEPPE
FONDA GIOVANNI
PINTON P1ETRO
XMV

MORPURGO G1R0LAM0
DEC1AN1 nob. ANTONIO
CLOZA GIOVANNI
ZUZZl GIACOMO

lASUTTI PIETRO
DI PAOLO GIUSEPPE
DELLA G1USTA PIETRO
CARBONARO ANTONIO

MEASSO ANTONIO
DI LE1TEMBRG FRANCESCO
GIAVEDONI G1AMBATT1STA
MOROSSI GIOVANNI
PASSUDETTI GIACOMO
XXV

GlAVEDONl DOMENICO
FORAM1T1 CANCIANO
RENIER FRANCESCO
TAMI ANTONIO

* V/ttowt

In seguito arjti esami di maturit che si ebbero ne' gior-


ni 22, 23, 25, 26, 29, 30 agosto eleu settembre, pre-
sieduti dal Direttore del Ginnasio di S. Caterina ab. Francesco
Corradini,ottennerolicenza di passare agli studii universilarii
a) Dei 20 studenti ordinar presentatisi agli esami, i seguenti 16:

Beltrame Domenico
BruneUi Giambattista
Bulfoni Giovanni
Chiaradia Ernesto
Coceani Giambattista
Frattina nob. Luciano
Di Lenna Luigi
Marinelli Giovanni
Marzona Cario
Aligotti Pietro
Mini Pietro
Moroni Cesare
Nascimbeni Francesco
Paciani nob. Giuseppe
Scandella Ferdinande
Toso Giuseppe

b) i 4 ripelenli esame:

Facci Carlo
Putli Domenico
Taddio Giovanni Battisla
Toso Antonio

c) i 3 straordinarii seguenti:

Bertossi Kalo
Lodolo Domenico
Lovisalo Domenico.
PROSPETTO
COMPARATIVO

DEGLI STUDENT!

ANNO SCOLASTICO 1860-1861 ANNO SCOLASTICO 1861-1862

totale, 00
alla
in fine
dell'
anno prin
sut
in
totale dell1
cipio
anno durante .1
I
s
Student! Studenti
inscritti anno S es
< ,
Classe [5 .S
"5 es m
> > 5
" -as "C g CB
a . a. su B- S "S
a.
Prima 33 35 37 27 64 3 61

Seconda 43 14 54 22 21 43 1 42

Terza 32 14 45 40 10 50 50

Quarta 27 3 30 33 11 44 2 42

Qninta 30 2 31 19 2 21 21

Sesta 18 2 18 27 1 28 2 26

Settima 21 21 23 1 24 5 19

Ottava 24 23 26 . 26 3 23

227 70 280 227 73 300 16 284


XXVIII

STATISTICA
DELLA CLASSIFICAZIONE COMPLESSIVA DEGLI STUDENTl

PER L' ANNO 1861-62

CLASSIFICAZIONE COMPLESSIVA DELLE SINGLE SCUOLE

L IL HL Non
CLASSE Eminenti
Classe Classe Classe esaminati

Prima 4 4b 6 9

Seconda 8 32 4

Terza 9 33 5 1

Quarta S 36 1 . 2

Quinta 4 17

Sesta 8 15 3 -,

Settima 4 14 5
ISCRIZIONEED ESAMI D' AMMISSIONE
per anno scolastico 1862-63

Nei giorni 3 e 4 novembre avr laogo l'iscrzione di quegli


studenti privati i quali non sieno stati regolarmente inscritti in
un pubblico Ginnasio. Essi vorranno essere presertati ' docu
ment! di nascita, di vaccinazione e di domicilio dai loro genitori
o tutori nonch da chi in citt ne assume le veci.
Nei giorni 5-8 novembre seguir esame d' ammissione di
questi studenti privati in addietro non inscritti.
Tutti gli altri giovani che voleesero continuare gli studj a
questo Ginnasio o esservi ammessi per la prima volta, si presen-
teranno per Tiscrizione al sottoscritto accouipagnati dai loro ge
nitori o tutori e da chi in citt ne assume le veci nei giorni
10-44 di novembre.

Gli esami postecipati e gli esami d' ammissione di scolari


provenienti da altri slabilimenti pubblici si terranno il giorno i 5
di novembre p. v.
Domenica 16 novembre seguir la solenne invocazione del lo
Spirito Santo.

Udine 6 setiembre 1862.

IL DIRETTORE PROWISORIO

DOTT. GIUSTO GRI0.N


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JUL
3 9015. 03330 1162

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