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Universit degli Studi di Catania

Corso di Costruzioni Biomeccaniche

Calcolo della massima potenza


muscolare tramite il modello di Hill

Allievo: M. Scollo

Prof. Ing. G. La Rosa

A.A. 2015/16
Il modello di Hill vuole rappresentare il muscolo attraverso una struttura
macroscopica che ne possa contenere le caratteristiche principali. I suoi studi
risalgono al 1927 e da allora il modello stato preso come riferimento per quasi
ogni studio di modellistica muscolare.
Esemplifichiamo il modello oggetto della trattazione nel seguente modo:

Tale modello costituito da tre elementi:


una componente contrattile CC che rappresenta la fibra (actina + miosina)
muscolare soggetta a contrazione e rilassamento;
una componente elastica in serie SEC rappresentante i filamenti in serie dei
tendini che hanno propriet elastiche;
una componente elastica in parallelo PEC che simula il comportamento delle
membrane e del tessuto connettivo presente attorno alla fibra muscolare.
Il modello non trova unesatta corrispondenza anatomica ma riesce simularne il
comportamento macroscopico.

Nel 1938 Hill giunse a determinare la seguente equazione di tipo iperbolico che lega
la tensione alla velocit di accorciamento:

(P + a)(v + b) = (P0 + a)b

Dove i simboli hanno il seguente significato:


P indica la tensione sviluppata dal muscolo;
v indica la velocit di contrazione;
P0 indica la tensione isometrica massima;
a e b sono costanti dipendenti dal tipo di muscolo.
Calcolo della massima Potenza
Partendo dalla equazione di Hill (P + a)(v + b) = (P0 + a)b
sviluppo i prodotti:

Pv + Pb + av + ab = P0b + ab
Pv + av = P0b - Pb

Da questa equazione posso ricavare la velocit v e la forza P

0 0
= = (1)
+ +

Inoltre posso ricavare la potenza W sviluppata dal muscolo come prodotto tra la
forza sviluppata dal muscolo (P) e la velocita di contrazione (v) data da:

0
= (2)
+
Per trovare il Massimo di W dobbiamo derivare la potenza stessa il funzione
della velocit v e porre questa derivata uguale a zero


= + = +


Scriviamo ed esplicitiamo meglio il termine

+ 0 + 0
= =
+ 2 + 2

Dunque la derivata della Potenza in funzione della velocit diventa:

+ 0 0
= + (3)
+ 2 +
Esplicitando i prodotti e sommando i due addendi otteniamo:

0 + + 0
= =
+ 2

0 + 0 2 + 0 2
=
+ 2

Ricavo quindi

2 2 + 0 2 (4)
=
+ 2
Come precedentemente accennato, ponendo la (4) pari a zero, si trovano i punti
stazionari della funzione potenza

2 2 + 0 2
= =0
+ 2

2 + 2 0 2 = 0

Dividendo tutto per a si ottiene unequazione di secondo grado in v

0 2
2 + 2 = 0 (5)

Facendo le seguenti posizioni:


=; 0.25; = 0 0.25; = (6)
0
Calcolo della v

Sostituendo la (5) nella (4), si risolve lequazione di secondo grado ottenuta:

2
2 + 2 =0

2
1
= 1+
4

1
= 1 + 1.3

1.3

Se come visto precedentemente = 0.25

= 0.31
Il valore = . dunque quel valore di velocit che massimizza la potenza W

Riassumendo, i termini numerici di riferimento da tenere a mente per il proseguimento


della dimostrazione sono:

= 0.25
= 0.31 (7)
= 0.25 0

Allequazione (2) si sostituiscono i valori sopra riportati (7)

= 0.25 0
=
= 0.31 +
= 0.25 0

0 0.25 0 0.25 0.31


(8) = 0.31
0.31 + 0.25
0 0.25 0 0.25 0.31
= 0.31
0.31 + 0.25

0 (1 0.31)
= 0.31 (9)
2.3

0.1 0 (10)
Calcolo della P
0
=
+

0 0.25 0 0.25 0.31


=
0.31 + 0.25

0 (0.25 0.25 0,31)


=
0.31 + 0.25

= 0,31 0
= 0,31 0
=
= 0.31

0.1 0

La Potenza massima quindi al 10% dei valori di P0 e VMAX


Esistono quindi dei valori intermedi di forza e velocit, rispetto ai relativi valori
massimi e minimi, che massimizzano la potenza. La potenza cio un
compromesso: non si ottiene con la massima forza, perch avrei la minima
velocit, n con la massima velocit, perch avrei la minima forza. necessario
quindi mediare queste due grandezze.
Riepilogando, la potenza W del muscolo, ottenuta come
prodotto tra la forza (P) sviluppata dal muscolo e la
velocita di contrazione (v) risulta:

Grafico completo con


Forza, Potenza e le
costanti a e b

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