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Scuola Archeologica Italiana di Atene

Archeologia
Antropologia Storia

Tripodes 17

Giornata di studi nel ricordo di Luigi Beschi


H Luigi Beschi
Italiano, Filelleno, Studioso Internazionale
Giornata di studi nel ricordo di Luigi Beschi
H Luigi Beschi
TRIPODES
Quaderni della Scuola Archeologica Italiana di Atene

Direttore della collana: Emanuele Greco


Redazione: Elena Gagliano, Alberto G. Benvenuti
Impaginazione: Edizioni Lucy Braggiotti

Comitato scientifico:
Vladimiro Achilli (Universit degli studi di Padova)
Giorgio Bejor (Universit degli studi di Milano)
Renata Cantilena (Universit degli studi di Salerno)
Filippo Carinci (Universit degli studi di Ca Foscari di Venezia)
Gianfranco Fiaccadori (Universit degli studi di Milano)
Mario Lombardo (Universit degli studi di Lecce)
Emanuele Papi (Universit degli studi di Siena)
Edoardo Tortorici (Universit degli studi di Catania)
Claudio Varagnoli (Universit degli studi di Chieti-Pescara)
Alessandro Viscogliosi (Universit degli studi di Roma 1 La Sapienza)

Tutti gli articoli e i saggi monografici pubblicati nella collana sono sottoposti a revisione da
parte del comitato di redazione e di referees anonimi.

@ Copyright 2017
Scuola Archeologica Italiana di Atene
www.scuoladiatene.it

ISSN 1791-1850
ISBN 978-960-9559-08-9

Per lacquisto rivolgersi a:


Biblioteca della Scuola Archeologica Italiana di Atene
Ods Parthenonos 14
GR - 117 42 Atene
biblioteca@scuoladiatene.it
Scuola Archeologica Italiana di Atene

TRIPODES 17

Giornata di studi nel ricordo di Luigi Beschi


H Luigi Beschi
Italiano, Filelleno, Studioso Internazionale

Atti della Giornata di Studi

Atene 28 novembre 2015

A cura di
Emanuele Greco

Atene 2017
INDICE

E. GRECO Premessa 9

Gli allievi della SAIA Bibliografia di Luigi Beschi 11

S. SETTIS Luigi Beschi: locchio dellarcheologo 27

A. ZAMBON Luigi Beschi e Louis Fauvel 45

I. FAVARETTO - F. GHEDINI Il contributo di Luigi Beschi agli studi sul


collezionismo e sullarcheologia delle Venezie 85

M. BENZI Oggetti dai primi scavi a Santorino nella collezione


Giovanni Capellini del Museo Civico Archeologico di
Bologna 103

M. T
127

M. ,
149

I. BALDASSARRE Cirene e la Grecia nelle ricerche di Luigi Beschi 203

B. dAGOSTINO I Pelasgi e Atene: il tempietto dellIlisso 215

R. DI CESARE Dalle Muse a Bach. Gli studi di Luigi Beschi sulla


musica greca tra antico e moderno 227

. - Luigi
Beschi 257

M. C. MONACO Litora rara, et celsa Cabirum delubra. Luigi Beschi e


gli scavi nel santuario di Chloi 259

E. GRECO La pubblicazione del santuario arcaico di Efestia:


Luigi Beschi e la promessa mantenuta 301
BIBLIOGRAFIA DI LUIGI BESCHI 9

PREMESSA

Per molti di coloro che erano studenti di archeologia negli anni 60-70 del
secolo scorso, mentre Doro Levi richiamava Creta, Luigi Beschi significava
soprattutto Atene. La topografia di Atene, specialmente le pendici meri-
dionali, era largomento di una delle lezioni magistrali che impartiva agli
allievi ateniesi, negli anni in cui scriveva il suo celeberrimo saggio sullAn-
nuario della SAIA, che ancora oggi rimane insuperato modello di metodo
e di dottrina. Poi Luigi passato allUniversit, migrando, nel giro di pochi
anni, da Chieti allOrientale di Napoli, a Pisa per terminare la corsa a Fi-
renze. Il suo insegnamento, i suoi scritti sullarte greca, con gli interessi per
altri campi di studio come larte moderna e la storia della musica che do-
minava con unincredibile competenza, tenuto conto della distanza di tali
argomenti da quelli che costituivano la sua professione, lo hanno reso fa-
moso nel mondo accademico che nutriva per lui ununanime profonda am-
mirazione. Ma c un aspetto che voglio qui richiamare, al di l della statura
scientifica: si tratta della sua affabilit della sua cortesia: in breve, Luigi era
un vero signore e viene perci naturale definirlo archeologo gentiluomo.
Non avrei mai creduto che dopo aver ascoltato una sua lezione ad Atene mi
sarebbe toccato, quasi mezzo secolo dopo, lingrato compito, per il quale mi
sento inadeguato, di parlare di Lui al passato e di presentare questo Tripo-
de che la Scuola Archeologica Italiana di Atene Gli dedica con laffetto e la
riconoscenza pi profondi, in qualit di Atti di un convegno da noi svolto
nellaula Doro Levi nel novembre dello scorso anno. Sono grato a tutti i
colleghi che vi hanno partecipato con lo stesso spirito, lo stesso commosso
affetto che sto cercando di esprimere parlando di Luigi Beschi e per aver
voluto onorare fino in fondo il nostro Maestro e Amico, italiano, greco e
studioso di fama internazionale, permettendo con i loro contributi di re-
alizzare questo volume che offriamo alla cara Caterina come espressione
della nostra gratitudine per tutto ci che Luigi ci ha insegnato.

Emanuele Greco
Atene, 7 novembre 2016
45

LUIGI BESCHI E LOUIS FAUVEL:


VECCHIE RICERCHE E NUOVE INDIVIDUAZIONI1

Luigi e Louis

La prima volta che ebbi loccasione di incontrare Luigi Beschi e di discu-


tere con lui di Fauvel fu nellottobre 2004 ad Atene. Ci che pi mi colp
di quella conversazione fu la determinazione del Beschi nellaffermare che
Fauvel fosse innanzi tutto un topografo. Allepoca non condividevo questa
idea, e confesso che mi ci volle del tempo prima di convincermene perso-
nalmente e di capire fino a che punto Beschi avesse ragione.
Luigi Beschi (1930-2015) e Louis Fauvel (1753-1838) non avevano in
comune solo il nome, ma anche una vera e propria passione per la topo-
grafia, e in particolare la topografia di Atene2. Erano accomunati anche da
uno sguardo acuto nello studio dei monumenti antichi e una vera curiosit
su ci che essi possono ancora raccontarci del passato. Ma Beschi (Tav.
I.1)3 aveva unerudizione profonda, prodigiosa, per riprendere le parole di
Salvatore Settis4, mentre Fauvel (Tav. I.2), che aveva studiato come pittore,
era un archeologo autodidatta5. Non si tratta quindi di metterli a confronto.
Tuttavia, ritracciare loperato di Fauvel permette di capire meglio linteres-
se di Beschi per le ricerche di questuomo che fu il primo ad amare e a far
scoprire la topografia e larcheologia di Atene ai suoi contemporanei e di
cui Beschi ha in qualche sorta ripercorso i passi. Lo stesso Beschi definiva
Fauvel: un sicuro punto di riferimento per la cultura e la ricerca antiquaria

1
Il titolo di questo contributo fa allusione, come omaggio, ai titoli di due articoli di Beschi:
Vecchie ricerche a Thera (Beschi 1999) e Uno scavo del 1819 nel demo di Aixone (Glypha-
da): nuove individuazioni (Beschi 1975).
2
Basti ricordare ad esempio la celebre pianta di Atene realizzata da Fauvel intorno al 1794
e considerata gi dai suoi contemporanei come la pi precisa dellepoca. Cf. Beschi 2001.
3
Poche immagini di Luigi Beschi sono note, poich egli non amava farsi fotografare. Rin-
grazio Caterina Spetsieri-Beschi che mi ha trasmesso la foto del marito che pubblico qui
(Tav. I.1). Si tratta di una fototessera (scannerizzata da Anna Bournia, che ringrazio ugual-
mente) che ritrae il Beschi nei primi anni Novanta e proviene dal suo tesserino di socio
dellAccademia dei Lincei.
4
Settis 2015.
5
Sulla formazione di Fauvel, cf. Zambon 2014a, 27-29.
46 Alessia Zambon

del tempo ad Atene, che port avanti con genialit, anche se disorga-
nicamente varie ricerche di natura topografica e storico-architettonica6.
necessario ritracciare brevemente la vita e le ricerche di Fauvel per
comprendere appieno il lavoro svolto da Beschi negli archivi del suo prede-
cessore francese.
Fauvel trascorse ad Atene circa 40 anni della sua vita, durante i qua-
li si occup di molteplici attivit. Arriv in Grecia per la prima volta nel
1780, come pittore al seguito dellingegner Foucherot. Entrambi erano stati
assunti dal conte di Choiseul-Gouffier (che preparava allepoca il secon-
do volume del suo Voyage Pittoresque de la Grce) per esplorare i siti e i
monumenti antichi ancora visibili: Foucherot doveva misurarli e realizzare
i rilievi architettonici e le carte topografiche, Fauvel doveva disegnarli e
dipingere le vedute pittoresche. Fu durante questo viaggio, durato quasi
due anni, che Fauvel si familiarizz per la prima volta con la topografia os-
servando loperato dellingegnere. Ed probabilmente proprio Foucherot
che Fauvel ha immortalato in un acquerello del tempio di Apollo ad Egina,
in cui si scorge un personaggio impegnato a fare dei rilievi con tavoletta
pretoriana e alidada (Tav. I.3).
Nel 1784 Choiseul-Gouffier fu nominato ambasciatore di Francia alla
Sublime Porta. Fauvel lo accompagn a Costantinopoli e a partire dal 1786
si stabil ad Atene. Lavor fino al 1792 al servizio del conte e dallanno se-
guente in maniera indipendente, divenendo poi nel 1802 vice-console fran-
cese di Atene, carica che tenne fino al 18317. Durante i suoi primi anni ate-
niesi, Fauvel si occup di realizzare i calchi in gesso delle principali sculture
architettoniche antiche della citt e di riunire il maggior numero possibile
di antichit per la collezione del conte8. Fu incaricato anche di verificare
e completare i rilievi eseguiti da Foucherot durante il loro primo viaggio.
Cominci cos ad aprire vari scavi, dapprima sullAcropoli di Atene, con lo
scopo di liberare dalle macerie il Partenone e lEretteo per poterli misurare
e rilevare correttamente, poi un po dovunque in Grecia. Le ricerche svolte
da Fauvel sul Partenone sono state magistralmente documentate dal Be-
schi, che ha inoltre consacrato diversi articoli agli scavi effettuati da Fauvel
in Grecia e in Egitto9.

6
Beschi 1983, 3.
7
Zambon 2010.
8
Zambon 2007.
9
Beschi 1984 (Fauvel e il Partenone); Beschi 1975 (scavi di Fauvel ad Aixone), Beschi 1983
(ricerche ad Alessandria), Beschi 1994 (scavi a Maratona), Beschi 1996 (scavo di una tomba
vicino Atene), Beschi 1999 (ricerche a Thera).
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 47

Fu sempre su richiesta di Choiseul-Gouffier che Fauvel si ciment con


la topografia. Fra il 1786 e il 1787 ricevette da Foucherot, ormai definiti-
vamente rientrato in Francia ma ancora al servizio del conte, varie lettere
contenenti la lista dei siti da cartografare e le istruzioni sul metodo da se-
guire10. Fauvel si trasform cos progressivamente, e suo malgrado, in to-
pografo. Prese gusto alla topografia e and ben oltre le richieste e le attese
dei suoi corrispondenti, realizzando non solo delle mappe topografiche, ma
perfino delle carte geografiche, delle mappe in rilievo e numerosi plastici11.
Certo, continu a scavare, ma la topografia divenne la sua passione preva-
lente, che coltiv fino alla vigilia della morte, avvenuta a Smirne nel 1838.

Gli archivi di Fauvel alla Bibliothque nationale de France: nuove


individuazioni

I beni di Fauvel, rimpatriati a Parigi dai suoi eredi, furono venduti alla-
sta nel 184012. In questa occasione la Bibliothque nationale de France ac-
quist due carte in rilievo, un plastico dellAcropoli di Atene e linsieme
delle carte, manoscritti e disegni del pittore. Una parte degli archivi di Fau-
vel era andata persa durante le peripezie della sua lunga vita; il restante si
trovava in condizioni disastrose. La scrittrice Ida Saint-Elme, che incon-
tr Fauvel a Smirne nel 1829, racconta che gi allora il vice-console aveva
abbandonato lidea di pubblicare le sue memorie scoraggiato proprio dal
disordine nel quale versavano i suoi documenti: Figurez- vous le disse
quel travail, dabord pour mettre ces paperasses en ordre, classer seule-
ment et numroter []Cette impossibilit, concludeva la Saint-Elme, je
la reconnus moi-mme lorsque M. Fauvel meut montr comment il gardait
ses manuscrits: quon se figure des feuilles entires, de petits morceaux de
papier jets ple-mle dans un tiroir, dans des cartons, plusieurs rouls en-
semble, mais tous dans un dsordre pouvantable, prsentant un vritable

10
Zambon 2011.
11
Zambon 2014b.
12
La vendita del 1840, documentata in un primo catalogo (Notice de la collection Fauvel,
ancien consul de France en Grce, 27 avril 1840), fu seguita due anni dopo da una seconda
vendita allasta,il cui catalogo (Fauvel, Notice de vases, terres cuites et marbres dcouverts
dans lAttique et autres lieux de la Grce, 18-19 novembre 1842), menzionato da Duplessis
1896, 113, n 2032, risulta oggi introvabile. Beschi aveva consultato questo secondo catalogo
(cf. Beschi 2001, 84, n. 54), ma mi confess di non ricordarsi pi in che biblioteca lavesse
trovato.
48 Alessia Zambon

chaos ; enfin, par dessus tout cela, une criture trs difficile dchiffrer. Je
concus merveille que M. Fauvel, ntant aucunement possd de la manie
dtre imprim, recult devant ce travail13.
Le carte di Fauvel entrarono in queste stesse condizioni nelle collezio-
ni della Bibliothque nationale de France. I conservatori, nellurgenza di
archiviare il fondo, realizzarono una selezione sommaria dei documenti,
distribuendoli fra i vari dipartimenti della Biblioteca in base alle differenti
categorie: i manoscritti andarono al dipartimento dei Manoscritti, i disegni
e gli acquerelli al dipartimento delle Stampe e le carte topografiche e geo-
grafiche al dipartimento di Cartografia, dove furono pure depositati il pla-
stico dellAcropoli di Atene e due carte in rilievo14. La classificazione vera
e propria ebbe luogo solo un cinquantennio dopo, fra il 1892 e il 1894: la
corrispondenza indirizzata a Fauvel fu riunita in cinque volumi seguendo
lordine alfabetico dei nomi dei corrispondenti15. Le altre carte, raramente
datate, furono rilegate in quattro faldoni e raggruppate in base alla natura
dei documenti (annotazioni, frammenti di diari, brutte copie delle lettere,
etc.)16. I disegni e i rilievi topografici furono invece riuniti in vari fascicoli
o cartelle seguendo semplicemente il loro formato senza subire un reale
riordino tematico o cronologico17. I conservatori si limitarono a copiare,
riscrivendole sui disegni stessi, le rare didascalie o le annotazioni autografe
di Fauvel che, essendo tracciate a matita con tratto molto leggero, erano
spesso quasi cancellate e in generale difficilmente leggibili. Questa opera-
zione non solo ha rovinato i disegni apponendovi nuove scritte, ma in pi
lattenzione del lettore si concentra ormai pi facilmente sulle nuove di-
dascalie, e si tende cos ad ignorare il testo originale che contiene invece
spesso informazioni omesse nella copia. Infatti i conservatori non sempre
seppero decifrare correttamente la scrittura del Fauvel e quindi il testo da
loro aggiunto comporta in pi casi errori ed omissioni.

13
Saint-Elme 1831, II, 273.
14
Bibliothque nationale de France (qui di seguito abbreviata BnF), Dpartement des Car-
tes et plans, Ge DD 6318, f. 10-77 (carte topografiche e geografiche), Ge A 170 (plastico
dellAcropoli), Ge A 179 (carta in rilievo di Atene) e Ge A 306 (carta in rilievo dellAttica).
15
BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22872 (lettere della famiglia), ms. fr. 22873
(A-C), ms. fr. 22874 (D-G), ms. fr. 22875 (H-P) e ms. fr. 22876 (Q-Z).
16
BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22870, ms. fr. 22871, ms. fr. 22877 (I e II), ms.
fr. 22878.
17
BnF, Dpartement des Estampes, Gb 15 fol., Gb 15 a fol., Gb 15 b pet. fol., Gb 15 c pet. fol.
(I-III).
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 49

La ripartizione dei documenti fra i vari dipartimenti della Bibliothque


nationale si rivel pi difficile del previsto a causa della complessit del
fondo e del metodo operativo del Fauvel, che non esitava a riciclare fogli
gi scritti, come per esempio delle lettere ricevute dai corrispondenti, per
aggiungervi annotazioni personali, disegni o schizzi di varia natura. I con-
servatori si trovarono cos confrontati al problema di consegnare alluno
o allaltro dipartimento dei fogli che contenevano su un lato dei disegni
architettonici, su un altro la copia di uniscrizione o dei rilievi topografici
o ancora delle lettere contenenti allo stesso tempo schizzi o disegni. La di-
stribuzione operata secondo questi criteri aleatori contribu a disperdere
ancor pi dei documenti che appartenevano ad uno stesso insieme. Per fare
un esempio, una parte delle lettere di Foucherot contenenti gli schizzi sul
metodo topografico da seguire furono separate dal resto della corrispon-
denza e finirono al dipartimento di Cartografia18, altre al dipartimento delle
stampe19; dei disegni architettonici allegati alle lettere di Gell o Haller von
Hallerstein furono anchessi estrapolati dal fondo dei Manoscritti20, dove
rimasero invece alcuni disegni (appartenuti a Fauvel pur non essendo ope-
ra sua), come le vedute topografiche relative al viaggio di Michel Fourmont
in Grecia o alcuni disegni di anatomia firmati da un certo Dufresnes21.
Alla fine dellOttocento, un lotto di 73 fogli contenenti numerose iscri-
zioni che era stato inizialmente depositato al dipartimento di Cartografia,
fu rimpatriato al dipartimento dei Manoscritti e rilegato in un unico volu-
me22 senza tuttavia esser associato a Fauvel n negli indici biografici, n nel
catalogo informatico della biblioteca. Nel 1900, i discendenti di Alexandre
e Lon de Laborde donarono inoltre al Dipartimento dei Manoscritti una
parte della corrispondenza di Choiseul-Gouffier contenente numerose let-
tere di Fauvel23.
Infine, fra i documenti entrati al Dipartimento delle Stampe, circa 600
fogli furono rinchiusi in una scatola senza essere rilegati e non ricevettero

18
BnF, Dpartement des Cartes et plans, Ge DD 6318, f. 74, 77 bis e 70.
19
BnF, Dpartement des Estampes, Gb 15 b pet. fol., f. 27; Gb 15 d bote fol., f. 463, 471-474.
20
BnF, Dpartement des Cartes et plans, Ge DD 6318, f. 73 (lettera di Gell del 20 marzo
1806); Dpartement des Estampes, Gb 15 d bote fol., f. 616 (rilievi di Gell); Gb 15 a fol.,
f. 52, n 283 (pianta di Eleusi di Gell), f. 9, n 196 e f.101, n 383 (elementi architettonici
rilevati da Haller von Hallerstein).
21
BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22878.
22
BnF, Dpartemnt des Manuscrits, suppl. grec 560.
23
BnF, Dpartement des Manuscrits, n.a.f. 7558, f. 1-40.
50 Alessia Zambon

alcuna altra classificazione al di fuori di un numero di inventario che as-


sicurava la loro provenienza dal fondo del console francese24. Il nome di
Fauvel associato a questo numero non fu per ripreso nel catalogo generale
della biblioteca. I disegni rimasero cos dimenticati fino a tempi recentis-
simi, cio fino al 2009, anno in cui, grazie ad un contratto di ricercatore as-
sociato al Dpartement des Estampes et de la Photographie, li ho riscoperti
e mi sono occupata di riorganizzarli tematicamente, redigendone anche un
primo inventario.
Durante le mie ricerche ho anche ritrovato al Dpartement des Cartes
et plans una carta geografica dellAttica realizzata da Fauvel nel 1792 che
stata versata alla Bibliothque nationale dal Servizio idrografico della Ma-
rina nel 194225.
Per riassumere, fra le carte di Fauvel conservate alla Bibliothque natio-
nale de France, ho potuto aggiungere ai documenti gi noti e studiati dal
Beschi, le seguenti nuove individuazioni: la carta geografica dellAttica, un
volume di 73 fogli di iscrizioni, e la scatola contenente circa 600 disegni
non rilegati.
Questa lunga premessa su Fauvel e i suoi archivi era necessaria per com-
prendere fino a che punto sia complicato analizzare i suoi scritti e ricosti-
tuire appieno le sue ricerche a partire dagli indizi presenti nei documenti
disponibili. Inoltre le sue osservazioni archeologiche, che riflettono in ge-
nerale le sue scoperte e le sue teorie, sono disperse fra molteplici foglietti
sparsi qua e l o annotate nelle brutte copie delle sue lettere o in margine
ad un disegno, il tutto raramente datato. E le stesse difficolt si presentano
nellanalisi della consistente documentazione grafica, composta di acque-
relli, disegni, schizzi, carte geografiche, rilievi architettonici e topografici, la
cui interpretazione sovente problematica.
Va anche detto che fra le carte di Fauvel figurano spesso pi disegni
di uno stesso oggetto o monumento, realizzati talvolta in periodi diversi
per verificarne lesattezza o dei dettagli mancanti, altre volte sotto forma di
schizzi tracciati sul retro di una lettera o di un rilievo; si trovano anche fra
i suoi manoscritti pi versioni di una stessa scoperta, della quale il pittore
torna a scrivere anche a distanza di anni, fornendo talvolta dati o cifre di-
scordanti fra loro.

24
BnF, Dpartement des Estampes, SNR-3 Fauvel (in cui SNR sta per srie non rlie). Il
numero di inventario di questi disegni stato modificato nel 2012 ed ora Gb 15 d bote fol.
25
BnF, Dpartement des Cartes et plans, SHM 18e, portefeuille 93, div. 9, pice 4. Per lana-
lisi di questa carta, cf. Zambon 2014b.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 51

Beschi, pur non possedendo tutti i pezzi del puzzle che rappresenta lar-
chivio di Fauvel, aveva studiato a fondo i documenti disponibili e grazie
ad un vero talento investigativo, al suo occhio acuto, al suo intuito e ad
una profonda conoscenza della topografia e dellarcheologia greca, seppe
analizzare magistralmente le ricerche di Fauvel reinserendole nel loro con-
testo.

Beschi e Fauvel

Durante il nostro incontro del 2004, Beschi mi trasmise una lista bi-
bliografica dei suoi articoli (pubblicati o in corso di preparazione) relativi a
Fauvel. Fra i lavori pubblicati figuravano 11 articoli26 e fra i lavori in cor-
so tre titoli: Fauvel e le fortezze dellAttica, Fauvel a Salonicco, e Louis
Dupr e L.S. Fauvel. Stando a questa lista, il primo articolo di Beschi in-
teramente consacrato a Fauvel risale al 1975 e riguarda lo scavo eseguito
nel demo di Aixone nel 181927. Tuttavia, i disegni di Fauvel sono gi men-
zionati o illustrati in due precedenti articoli di Beschi sulle Disiecta mem-
bra del tempio di Poseidon a Capo Sunio, uno pubblicato nellAnnuario
della Scuola Archeologica italiana di Atene del 1969-70 (uscito in stampa
nel 1972) e laltro pubblicato nell del 197228. Poi-
ch nei Contributi di topografia ateniese del 196929 Beschi fa allusione a
vari viaggiatori del Settecento e dellOttocento senza menzionare Fauvel,
probabile che la scoperta degli archivi conservati a Parigi sia avvenuta
proprio alla fine degli anni Sessanta o nei primissimi anni Settanta. Inoltre
la lista trasmessami nel 2004 va completata con altri due articoli, pubbli-
cati negli anni seguenti; uno su Louis Dupr, che figurava gi fra i lavori in
corso, e laltro sul corredo della tomba di Achille, pubblicato nel 200630. Gli
studi in preparazione su Fauvel e le fortezze dellAttica e su Fauvel a Salo-
nicco sono invece rimasti inediti.
Non possibile ripercorrere qui tutte le ricerche di Beschi relative a Fau-
vel; mi limiter quindi ad analizzare alcuni esempi aggiungendo qualche
nuovo dato.

26
Beschi 1975; Id. 1977; Id. 1983; Id. 1984; Id. 1988; Id. 1991; Id. 1994; Id. 1996; Id. 1999;
Id. 2001; Id. 2002.
27
Beschi 1975.
28
Beschi 1969-1970 e Id.1972.
29
Beschi 1969.
30
Beschi 2005 e Id. 2006.
52 Alessia Zambon

La casa di L. S. Fauvel, primo museo ateniese

Larticolo pi marcante senzaltro quello sulla casa museo di Fauvel,


scritto fra il 1973 e il 1975, aggiornato nel 2001 e poi uscito in stampa nel
200331. Questo densissimo articolo di oltre 50 pagine presenta i risultati di
una ricerca complessa, condotta in collaborazione con Ioannis Travlos, che
prende spunto da un documento inedito scoperto dal Beschi fra le carte
di Fauvel. Si tratta di una piantina tracciata a matita e corredata da varie
legende. In alto a sinistra si legge chiaramente Plan dune maison dAthn-
es; ma questa didascalia non altro che la scritta apposta dai conservatori
della Biblioteca alla fine del XIX secolo. Essi hanno copiato, fraintendendo-
lo, il testo scritto da Fauvel in alto a destra. Il titolo originale, molto meno
leggibile, era Plan de ma maison Athnes. Questa piantina rappresenta
in effetti la casa che Fauvel si era fatto costruire intorno al 1810 sullagora
di Atene. Beschi si accorto dellerrore. Rivelata la vera natura del docu-
mento, questultimo ha assunto un tuttaltro valore, soprattutto grazie alle
numerose didascalie che lo corredano e che designano la funzione di cia-
scun ambiente della casa. La casa del vice-console francese era una tappa
obbligata per i viaggiatori che visitavano Atene, resa celebre non solo dalla
collezione di antichit, ma anche e forse soprattutto dai lavori del Fauvel
(carte topografiche, plastici, calchi in gesso, rilievi architettonici, etc.), frut-
to delle ricerche condotte durante la sua lunga permanenza in Grecia e che
egli condivideva generosamente con i suoi ospiti. Fra il 1823 e il 1825, la
casa fu danneggiata a pi riprese dai colpi di cannone sparati dallAcropoli
durante la guerra dindipendenza greca; il suo prezioso contenuto fu sepol-
to sotto le rovine. Edgar Quinet, di passaggio ad Atene nel 1828, attesta che
gi allepoca sul sito della casa di Fauvel non restava altro che un cumulo
di macerie32.
Per poter ricostituire laspetto della casa e soprattutto il contenuto di
quello che stato giustamente definito il primo museo di Atene, Beschi ha
intrapreso una complessa ricerca, condotta fra i documenti di Fauvel, nel
catasto greco del XIX secolo, nei resoconti dei viaggiatori che ammirarono
questa celebre collezione e nei musei ateniesi ed europei che conservano
alcuni oggetti appartenuti a Fauvel e sfuggiti alla distruzione.
Un ruolo determinante ha avuto anche lo studio del ritratto realizzato

31
Beschi 2001. Il volume n140 dell porta la data del 2001, ma in
realt stato pubblicato nel 2003.
32
Quinet 1830, 336.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 53

da Louis Dupr che mostra Fauvel in compagnia della sua cameriera nella
terrazza della sua casa sullagora (Tav. IV.1). Analizzando il profilo dellA-
cropoli raffigurato sullo sfondo, Beschi e Ioannis Travlos sono riusciti a
identificare il luogo esatto in cui sorgeva la casa del vice-console. E com-
parando la piantina manoscritta di Fauvel con i resti portati alla luce dagli
scavi americani in quel settore dellagora di Atene (scavato negli anni 30),
hanno potuto ricostituire laspetto della casa facendone perfino realizzare
un modello plastico33.
La ricerca sulla casa museo di Fauvel, iniziata fin dagli anni 70, stata
pubblicata solo nel 2003. Il caso volle che allepoca io stessa terminassi
una tesi di laurea sulla collezione di Fauvel. Prendendo spunto da questo
articolo e ampliando la ricerca a partire dalle mie scoperte, ho creato un
database che riunisce tutte le antichit passate fra le mani di Fauvel nel cin-
quantennio in cui visse nellImpero ottomano. Questo catalogo stato poi
trasformato in un sito internet34, il Muse Fauvel, che riunisce in maniera
virtuale la collezione del vice-console ormai dispersa o distrutta. Il Muse
Fauvel, attualmente disponibile su un server commerciale (www.fauvel.
free.fr), sar prossimamente riversato sul server istituzionale dellcole
franaise dAthnes grazie ad un progetto di collaborazione in seno al nuo-
vo programma quinquennale di ricerca dellEfA (2017-2021), che si conclu-
der con una mostra consacrata a Fauvel.

L.S. Fauvel ad Alessandria

Un altro contributo di Beschi fu dedicato alle ricerche di Fauvel ad Ales-


sandria35. La difficolt principale di questa indagine consisteva nel fatto
che la documentazione relativa allEgitto conservata fra le carte del Fauvel
(lettere e i disegni) frammentaria e raramente datata. Il pittore si rec
infatti in Egitto a due riprese, visitando ambedue le volte Alessandria: un
primo viaggio fu effettuato dalla primavera allinverno 1789 e un secondo
viaggio nel 1792. Risultava quindi complesso ritracciare integralmente lat-
tivit svolta da Fauvel ad Alessandria e attribuirla con sicurezza alluno o
allaltro viaggio.

33
Beschi 2003, 91-92, figg. 12-13. La casa sorgeva fra langolo SE dellOdeion di Agrippa e
la via delle Panatenaiche.
34
Grazie allaiuto di Alain Duplouy e dellingegnere informatico Franck Eyraud, che rin-
grazio.
35
Beschi 1983.
54 Alessia Zambon

Nonostante disponesse di informazioni lacunari, Beschi riuscito a ri-


costituire le ricerche archeologiche e antiquarie condotte da Fauvel in Egit-
to. Durante il soggiorno del 1789 il pittore realizza la pianta di Alessandria
(Tav. II.1)36, apre nuove tombe, visita e disegna il grande ipogeo, acquista
varie antichit sul mercato antiquario e si interessa alla cosiddetta colonna
di Pompeo, che rileva con un attento esame dalle fondazioni fino alla som-
mit, e che scala con grande coraggio.
Fra i documenti da me ritrovati recentemente al Dipartimento delle
Stampe della Bibliothque nationale de France, alcuni, relativi allEgitto,
permettono di integrare nuovi dati e di completare lanalisi del Beschi37.
Il pi interessante senzaltro un diario tenuto dal Fauvel durante il suo
viaggio del 1789, che permette di precisare la cronologia e gli acquisti di
antichit effettuati in quelloccasione38. Per esempio Beschi credeva che
Fauvel fosse tornato a Costantinopoli nellottobre 1789, mentre in realt
egli rientr dallEgitto a fine dicembre39. Fauvel ha inoltre documentato la
sua ascensione della colonna detta di Pompeo, effettuata nel 1789, in due
acquerelli di cui Beschi non era a conoscenza quando scrisse larticolo: uno
conservato al Museo Benaki, che fu scoperto dallo stesso Beschi qualche
anno dopo e pubblicato in uno studio consacrato ai disegni dalla collezione
Thomas Hope40; laltro venduto allasta a Parigi nel 201141 e oggi conservato
in una collezione privata londinese (Tav. I.4). Il confronto dei due acque-
relli mostra un elemento interessante che non era stato rilevato dal Beschi:
lascensione fu compiuta con laiuto di un aquilone, come testimonia anche
il conte Joseph dEstourmel al quale Fauvel raccont la sua impresa qual-
che anno dopo42. Beschi aveva inoltre trovato fra le carte del pittore un di-
segno del grande ipogeo - che Fauvel chiama le Catacombes dAlexandrie

36
BnF, Dpartement des Cartes et Plans, Ge DD 6318, f. 59. Una lista redatta da Fauvel
dopo il 1806 (BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22877, I, f. 25) menziona un plan
dAlexandrie lev en 1790; ma questa indicazione, scritta a distanza di anni dal suo viag-
gio in Egitto, senzaltro erronea; pi degno di fede un appunto scritto nel 1792 (BnF,
Manuscrits, ms. Fr. 22877, I, f. 3 v.) in cui Fauvel attesta di essere tornato a Costantinopoli
venendo da Alessandria nel dicembre 1789.
37
BnF, Dpartement des Estampes, Gb 15 d bote fol., f. 325-326, 339, 344, 349, 351-352,
356, 369-372, 391, 417-456.
38
BnF, Dpartement des Estampes, Gb 15 d bote fol., f. 445-456.
39
Cf. Zambon 2014a, 33.
40
Beschi 1991, 40, fig. 7.
41
Boisgirard & associs 2011, 16, n 25.
42
DEstourmel 1844, t. II, 502.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 55

e aveva intuito che questa sezione trasversale dellalzato doveva essere


originariamente associata ad almeno una pianta generale del complesso e
unaltra sezione lungo lasse longitudinale43. Ancora una volta aveva visto
giusto; fra i documenti riscoperti di recente si ritrovano in effetti altri dise-
gni di Fauvel relativi a questo complesso che completano la serie: una se-
zione frontale, la veduta di una camera ipogea e la pianta generale44. Questi
nuovi documenti arricchiscono le scoperte del Beschi e mostrano fino a che
punto egli sia riuscito ad analizzare e ricostituire correttamente loperato
del pittore pur basandosi su una documentazione estremamente lacunosa.

La tomba di una fanciulla attica

Nel 1806 Fauvel scopr una tomba inviolata nei pressi di Dafn. Analiz-
zando lo scheletro ancora intatto, adagiato in posizione supina su un ma-
terasso, e il corredo funerario (che comprendeva una coppia di sandali, i
resti di uno strumento musicale, uno strigile di ferro, un pettine a doppia
dentatura in legno, un vaso e un piatto a vernice nera e i resti di due cas-
sette lignee), egli riconobbe correttamente che si trattava di una sepoltura
femminile. Identific invece erroneamente la defunta con una sacerdotessa
di Atena a causa di una corona dolivo in rame dorato che le cingeva il capo.
La presenza nel corredo funerario di uno strumento musicale, descritto da
Fauvel come una lira45, ha attirato lattenzione di vari studiosi, che hanno
dapprima identificato loggetto in questione con la lira entrata al British
Museum tramite la collezione Elgin46. E. Phlmann ha per dimostrato che
lo strumento rinvenuto da Fauvel non poteva essere la lira Elgin e ripren-
dendo le descrizioni del pittore era giunto alla conclusione che loggetto
deposto nella tomba non fosse una lira, ma uno strumento musicale ad un

43
Beschi 1983, 8.
44
BnF, Dpartement des Estampes, Gb 15 d bote fol., f. 436 (sezione frontale de la grande
catacombe dAlexandrie), f. 443 (una camera ipogea delle Catacombes); Atene, Museo
Benaki, Album Thomas Hope, vol. III, n 27172 (pianta del complesso: copia di Thomas
Hope da un originale perduto di Fauvel).
45
Magasin Encyclopdique 1807, II, 363-364 (lettera scritta a Barbi du Bocage il 30 set-
tembre 1806); BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22871, f. 196 (brutta copia di una
lettera a Choiseul-Gouffier, senza data).
46
British Museum, inv. n1816,0610.501. Fra i vari sostenitori di questa ipotesi, Beschi
1996, 99, n. 2 cita A. Gevaert, C. von Jan, Th. Reinach, P. Faklaris, P. Courbin, H. Roberts
e A. Blis.
56 Alessia Zambon

solo braccio con tastiera, come la pandura47. Spinto dalla volont di chiari-
ficare la tipologia e i dati di provenienza dello strumento e dalla necessit
di allargare lo studio a tutto il contesto archeologico di quel lontano ritro-
vamento, Beschi ha ripreso in dettaglio lo studio dei dati di scavo e del
corredo funerario. Con unanalisi mirabile egli riuscito a definire la data
e le implicazioni ideologiche e culturalidi questa sepoltura di una fanciulla
attica. Inoltre, grazie al ritrovamento di un appunto inedito fra le carte del
Fauvel, in cui il pittore ricordava la sua scoperta a distanza di anni corre-
dandola con un piccolo schizzo dello strumento musicale rinvenuto nella
tomba 48, Beschi ha potuto precisare la tipologia di quelloggetto che aveva
fatto scorrere tanto inchiostro e sollevato molti dubbi fra gli studiosi. Lo
schizzo di Fauvel, di piccole dimensioni e in parte obliterato da una mac-
chia di inchiostro, non lascia dubbi sul fatto che si tratti proprio di una lira,
seppur frammentaria. Ci smentisce definitivamente una possibile identifi-
cazione con la lira Elgin, conservata invece quasi integralmente. Fra le car-
te di Fauvel riscoperte alla Bibliothque nationale de France figura unaltra
immagine della lira rinvenuta a Dafn: un disegno, assai dettagliato, che
presenta lo strumento a grandezza naturale e conferma in ogni punto le
conclusioni del Beschi49 (Tav. II.2). Pur non conoscendo questo documen-
to, egli era riuscito a fornire unanalisi esatta dello scavo e del corredo della
tomba, dipanando lintricata matassa di errori dei suoi predecessori.

I disegni della collezione Thomas Hope

La sua analisi rigorosa dei documenti e il suo occhio acuto permisero


a Beschi di fare numerose scoperte non solo in ambito archeologico, ma
anche storico artistico.
Nel 1985 Fani Maria Tsigakou pubblic una selezione di disegni della
collezione Thomas Hope acquistata dal museo Benaki qualche anno pri-
ma50. La Tsigakou attribuiva la maggior parte dei disegni allo stesso Hope,
pur riconoscendo che almeno quattro di essi, di cui due firmati, apparte-
nevano a Fauvel51. Riprendendo lo studio di questi disegni, racchiusi in

47
Della stessa idea del Phlmann erano anche R. A. Higgins e R. P. Wannington Ingram:
cf. Beschi 1996, 102, n. 14.
48
BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22877, I, f. 237 v.
49
BnF, Dpartement des Estampes, Gb 15 d bote fol., f. 191.
50
Tsigakou 1985. Museo Benaki, Collezione Thomas Hope, vol. I-V.
51
Cf. Tsigakou 1985, 30-31, 155, fig. 64-65, 107, fig. 34 e 193, fig. 88. Museo Benaki, Collezio-
ne Thomas Hope, vol. IV, n 27251, 27252, 27240 e 27255.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 57

cinque album, Beschi scriveva nel 1991: sorprende che la studiosa, che
storica dellarte, non abbia usato il criterio stilistico e gli ausili paleografici
per discernere chiaramente gli autori dei singoli disegni. Proprio usando
questi criteri ho condotto la mia ricerca di cui presenter alcuni risultati52.
Beschi isol cos tre gruppi distinti:
- un primo nucleo, distinguibile per le didascalie in lingua inglese, la
linea sottile e calligrafica di un disegno nitido e pulito e certe consuetudini
quali limpaginazione della tavola con un margine rettangolare inferiore
per il titolo, nonch la redazione doppia delle vedute, una a semplice tratto
lineare e una a china acquarellata, fu attribuito a Thomas Hope per un
totale di circa 60 disegni;
- un secondo nucleo, composto da 11 disegni con didascalie in francese,
con un disegno pi sciolto, pi sicuro, pi colto e con rapide ombreggiatu-
re acquarellate, con uno stile pi radicato nella tradizione settecentesca,
in particolare con la pittura di rovine di Hubert Robert, era attribuibile
secondo Beschi ad uno stretto collaboratore di Thomas Hope, che aveva
effettuato con lui il viaggio in Grecia nel 1799: il pittore francese Preault,
allievo di Hubert Robert;
- un terzo nucleo fu infine attribuito a Fauvel, sia per il carattere grafico
delle didascalie originali, sia per lo stile, che Beschi conosceva bene.
Ventidue disegni, oltre ai quattro gi individuati dalla Tsigakou, ritro-
varono cos la loro provenienza. Beschi individu inoltre in seno ai disegni
di Fauvel due serie numerate: una pertinente al viaggio effettuato con Fou-
cherot fra il 1780 e il 1782, in cui i numeri sono apposti in alto al centro del
foglio in un ordine progressivo che segue litinerario geografico da Corf
alle Termopili (cf. ad esempio Tav. I.3 e Tav. III.1); e unaltra costituita da
disegni realizzati negli anni seguenti (cf. Tav. III.2). Beschi lamentava le
numerose lacune nelle due liste, dovute al gran numero di disegni di Fauvel
che andarono dispersi o distrutti gi durante la vita del pittore, e rimpian-
geva soprattutto la perdita dei disegni realizzati da Fauvel durante il suo
viaggio con Foucherot. Scriveva a questo proposito: del vasto apparato il-
lustrativo che doveva costituire la parte pi originale di una impresa durata
ben due anni, nessuna notizia concreta fino ad oggi. Alla sua ricomposizio-
ne, almeno parziale, dedicato il mio intervento53. Integrando i disegni del
museo Benaki con quelli conservati alla Bibliothque Nationale di Parigi,

52
Beschi 1991, 30.
53
Beschi 1991, 29.
58 Alessia Zambon

Beschi ha cercato di ricostituire queste due serie, attribuendo 37 disegni


alla prima serie e 7 alla seconda.
Lidentificazione di nuovi manoscritti e disegni di Fauvel mi ha permes-
so di prolungare la ricerca del Beschi completandola con nuovi dati. Innan-
zi tutto stata determinante la scoperta di un album conservato al Dipar-
timento di arti grafiche del Louvre contenente circa 300 disegni attribuiti
al pittore Louis-Franois Cassas54. Come attesta un foglietto incollato nella
prima pagina, lalbum apparteneva a Choiseul-Gouffier e fu acquistato da
Joseph de Laborde (1840-1917)55 per la somma di 25 franchi agli eredi di un
certo Godart il 10 gennaio 189956. Alla morte del Laborde i suoi discendenti
donarono poi questo album al Louvre57. Sullo stesso foglietto si legge: Ces
dessins auxquels sont joints quelques aquarelles nont pas servi llabor-
ation des planches du Voyage en Grce de Choiseul-Gouffier. Sont-ce des
dessins prparatoires de cet ouvrage dont le plan primitif tait plus vaste,
ou sont-ce les lments dun tout autre ouvrage quil faudrait connatre?
En somme il est ncessaire didentifier ces dessins. Se Beschi avesse visto
questi disegni, avrebbe capito subito che si trattava proprio del vasto ap-
parato illustrativo relativo al viaggio effettuato da Fauvel con Foucherot
di cui egli rimpiangeva la perdita. Bench lalbum sia catalogato al Louvre
sotto il nome di Cassas, esso contiene essenzialmente delle copie su carta
oleata dei disegni realizzati da Fauvel fra il 1780 e il 1782. Dei 306 disegni
che compongono questa raccolta, circa 250 sono riconducibili a Fauvel. Ol-
tre ai doppioni ricalcati da originali oggi conservati alla Bibliothque natio-
nale o al Museo Benaki, vi si trovano ugualmente delle copie inedite i cui
originali sono andati perduti. Questi disegni erano destinati ad illustrare il
secondo volume del Voyage Pittoresque de la Grce, che secondo il piano
iniziale doveva riguardare proprio il Peloponneso e la Grecia centrale fino
a Salonicco. Il seguito della pubblicazione fu per sconvolto dalle vicende
della Rivoluzione francese. Quando nel 1793 Choiseul-Gouffier emigr in
Russia, i suoi beni furono sequestrati, ma questo materiale, affidato a Fou-
cherot, sfugg al sequestro. Purtroppo per se ne perse la traccia alla morte

54
Louvre, Dpartement dArts Graphiques, RF 4841.
55
Joseph de Laborde era il figlio primogenito dellarcheologo Lon de Laborde.
56
Potrebbe trattarsi del compositore Benjamin Godart, morto il 10 gennaio 1895. La data
del 1899 di dubbia lettura nel foglietto manoscritto.
57
Come menzionato sopra (n. 23), nel 1900 la famiglia Laborde aveva gi donato alla Bi-
bliothque nationale de France una parte della corrispondenza di Choiseul-Gouffier.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 59

dellingegnere nel 1813; dal canto suo Choiseul-Gouffier, di ritorno in Fran-


cia nel 1802, cerc invano di recuperare questi disegni fino alla sua morte
(1817). Lalbum del Louvre offre dunque una panoramica delle immagini
che avrebbero dovuto illustrare il secondo volume del Voyage Pittoresque
e che invece rimasero inedite58. Disponendo ora di una visione dinsieme
dei disegni realizzati da Fauvel durante il suo primo viaggio in Grecia,
possibile analizzare il metodo seguito dal pittore. Come Beschi aveva gi
perfettamente rilevato, questa documentazione grafica era sorretta da
un preciso impianto metodologico per cui ogni monumento, inserito con
una veduta nel suo ambiente, era sottoposto ad una rigorosa analisi e re-
gistrazione59. Loriginalit del lavoro del Fauvel consiste proprio nel voler
illustrare le varie localit in modo sistematico ed esaustivo. Per ogni sito o
villaggio visitato egli realizza dapprima una serie di vedute pittoresche pre-
se da lontano e da vari punti di vista (da N, da S, dal mare, ecc.). Lattenzio-
ne si sofferma poi sui dettagli dei monumenti degni di interesse: oltre agli
edifici antichi e ai loro rilievi scolpiti, Fauvel ritrae pure le chiese o le case
con gli abitanti del luogo nei loro costumi tradizionali. Egli osserva tutto
con grande curiosit e ci costituisce proprio, secondo Christine Peltre, il
suo tratto peculiare: Les vestiges de lAntiquit font lobjet dune tude
fouille [...] mais finalement, le plus passionnant de ces recueils nest-il pas
d la personnalit du voyageur? Cest--dire cette curiosit tonnante
qui lentrane tout dessiner, mme lorsquil ny a apparemment rien
voir?60. Si noti inoltre che la numerazione presente sui disegni il risultato
di una classificazione posteriore, imposta dal piano di pubblicazione del
Voyage Pittoresque. Essa segue lordine cronologico del viaggio di Fauvel
e Foucherot solo fino in Attica61, e adotta per le regioni seguenti un ordine

58
Stando a Fauvel, il secondo volume del Voyage Pittoresque doveva portare originaria-
mente su le Ploponnse, lAttique, la Botie, la Phocide, ltolie, la Thessalie, une partie de
la Macdoine et de lpire, lAcharnanie et les Isles Ioniennes (cf. Lowe 1936, 208). Alla fine
il secondo volume del Voyage Pittoresque fu dato alle stampe in due tomi, pubblicati nel
1809 e nel 1822, che riguardano invece Constantinopoli, il monte Athos, Pergamo, Assos, la
Troade e le isole vicine. La parte inizialmente prevista sulla Grecia centrale e il Peloponneso
fu completamente omessa. Cf. Choiseul-Gouffier 1782-1822, vol. II, t. I (1809) e t. II (1822).
59
Beschi 1991, 27.
60
Peltre 1997, 37.
61
I primi disegni riguardano le isole e le coste greche del mar Ionio; dallEpiro e lEtolia si
passa poi a Patrasso e a Corinto. Litinerario del viaggio riprende via mare fino alla Focide
per poi tornare nel Peloponneso e da l ad Atene via Megara ed Eleusi. Litinerario completo
del viaggio dettagliato da Fauvel nel suo diario pubblicato da Lowe 1936.
60 Alessia Zambon

geografico da Sud a Nord (cio da Atene a Salonicco) mentre invece i due


viaggiatori hanno raggiunto Salonicco via mare partendo da Atene e sono
poi ridiscesi in Attica via terra percorrendo le regioni della Grecia centrale
durante il viaggio di ritorno.
Grazie al ritrovamento di questi disegni ho potuto ricostituire quasi in-
tegralmente la prima serie numerata per la quale Beschi aveva identificato
37 disegni e ipotizzato che fosse composta da un totale di 154 numeri. Essa
comportava invece almeno 163 disegni, di cui 107 sono oggi conservati, in
originale o in copia, fra la Bibliothque nationale, il Museo Benaki di Ate-
ne e il Louvre (si vedano qui ad esempio le Tav. I.3 e Tav. III.1). La tabella
presentata in appendice (appendice 1) offre la corrispondenza fra i disegni
conservati (siano essi copie o originali) e la numerazione progressiva appo-
sta da Foucherot e Fauvel.
Veniamo ora alla seconda serie numerata, alla quale Beschi aveva attri-
buito 7 disegni su un totale presunto di 163. Va detto innanzi tutto che gli
ultimi tre disegni di Salonicco inseriti da Beschi nella seconda serie (n161,
162 e 163) appartenevano in realt alla prima serie, che proseguiva ben
oltre le Termopili e si concludeva con Salonicco (cf. appendice 1). Per ri-
costituire integralmente la seconda serie, stato determinante il ritrova-
mento fra le carte di Fauvel di una lista, intitolata Catalogue de plans et de
mesures darchitecture, che fornisce la descrizione dettagliata dei 116 dise-
gni che la costituiscono. La lista era finora passata inosservata perch le 4
pagine che la compongono erano state smembrate e rilegate separatamente
al loro ingresso alla Bibliothque nationale62. Ricongiungendole ho potuto
ricostituire la lista e identificare ben 87 dei 116 disegni, completando cos
in parte il lavoro intrapreso da Beschi (cf. appendice 2). Questa lista fu
redatta probabilmente come una sorta di inventario finale che rende conto
dei migliori disegni rimasti in possesso di Fauvel nei suoi ultimi anni di
vita. In effetti la numerazione dei fogli non segue alcun ordine cronologi-
co n alcuna logica apparente. La maggior parte dei disegni descritti nella
lista si ritrova daltronde fra le carte di Fauvel rimaste in suo possesso fino
alla morte e acquisite dalla Bibliothque nationale alla sua morte. Sui vari
disegni, di diverso formato, il numero che rinvia alla lista scritto a matita,
apposto con grafia incerta generalmente in margine, ma talvolta in centro o
addirittura sul retro del foglio. I disegni databili con sicurezza si scagliona-

62
BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22877, I, f. 25-26 v e f. 147-148 r.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 61

no fra il 1786 e il 180663: questa serie rende quindi conto di almeno un ven-
tennio della produzione grafica del Fauvel. Sulle 116 illustrazioni che figu-
rano nella lista, si contano solo due vedute pittoresche. Il resto costituito
essenzialmente da rilievi architettonici e topografici (si veda ad esempio la
pianta dei Propilei dellAcropoli di Atene qui illustrata nella Tav. III.2). La
produzione del pittore ha quindi avuto una sensibile evoluzione attraverso
gli anni: dalle vedute pittoresche realizzate durante il primo viaggio in Gre-
cia e documentate nella prima serie numerata, si passa progressivamente
a dei rilievi architettonici e topografici fino a giungere alla realizzazione di
vere e proprie carte geografiche64. Come Beschi aveva gi perfettamente
intuito, confermandolo al momento del nostro primo incontro, Fauvel si
gradualmente trasformato da pittore in topografo e la topografia ha finito
per diventare la sua passione predominante.

Il ritratto di Fauvel eseguito da Louis Dupr (1819)

In uno dei suoi ultimi articoli, Luigi Beschi ha analizzato la produzione


del pittore Louis Dupr e in particolare alcune opere conservate al Museo
Benaki di Atene65. Si anche soffermato sul famoso ritratto di Fauvel nella
sua casa ateniese, realizzato da Dupr nel 1819 e la cui litografia figura fra le
tavole del Voyage Athnes et Constantinople66. Il quadro ad olio origi-
nale entrato allo Smart Museum di Chicago nel 1980, ma stato pubblica-
to solo nel 200067 (Tav. IV.1). Ritracciando la storia di questa ormai celebre
immagine, alla quale egli si era gi interessato nel suo articolo sulla casa
museo di Fauvel, Beschi aveva scoperto che Dupr aveva realizzato due

63
Il disegno pi recente che si possa datare il n23 della lista, in cui figura il capitello della
tomba di Temistocle, scoperto da Fauvel nel 1806.
64
Fra i disegni conservati alla Bibliothque nationale de France figurano del resto numero-
sissimi schizzi topografici e cartografici che Fauvel non ha incluso nella sua lista. Oltre alla
celebre pianta di Atene (cf. Beschi 2003, 76, fig. 3), citiamo ad esempio al Dpartement des
Cartes et Plans: Ge DD 6318, f. 14, 17, 19 e SHM 18e port. 93 div. 9 p. 4 (carte dellAttica);
GeDD 6318, f.15 (carta dellEubea), f. 77 (carta del Peloponneso), f. 10 (pianta di Atene e
del Pireo), f. 24 (pianta di Maratona), f. 41 (pianta di Tebe), ecc. Sul lavoro topografico e
cartografico di Fauvel, cf. Zambon 2011; Ead. 2014a e Ead. 2014b.
65
Beschi 2005.
66
Dupr 1825, pl. XIX.
67
Cf. Rowland 2000, 101, pl. 9 e http://smartcollection.uchicago.edu/view/objects/asi-
tem/230/16/title-desc;jsessionid=637C55C5234A16A3A301A116C1EBBD2D?t:state:flow=
b606099e-f4ea-45fa-96b7-5ef9625095a8.
62 Alessia Zambon

quadri con lo stesso soggetto: il primo, venduto prima del 1833 al direttore
della Monnaie di Parigi, Nicolas Tiolier, sarebbe andato distrutto nel 1940
stando alle indicazioni degli eredi del Tiolier, mentre il secondo doveva es-
sere quello oggi conservato al museo di Chicago68. Nel 2014, per, un altro
quadro di Dupr con soggetto identico comparso sul mercato antiquario
di Parigi (Tav. IV.2). Questa scoperta smentiva la testimonianza degli eredi
del Tiolier e una domanda sorgeva spontanea: il quadro originale realiz-
zato da Dupr nel 1819 era quello di Chicago o quello venduto allasta da
Sothebys? Senza conoscere questo secondo quadro, Beschi sosteneva che
la tela conservata a Chicago dovesse essere la copia posteriore, ma purtrop-
po non forniva argomenti determinanti in appoggio alla sua identificazio-
ne, che sembrava fondata pi che altro sullistinto. Con i conservatori del
Louvre abbiamo discusso a lungo ed esaminato meticolosamente il quadro
di Dupr in vendita da Sothebys per determinare se si trattasse dellorigi-
nale o della copia. Il Museo del Louvre era interessato ad acquistare il qua-
dro in entrambi i casi e disponeva di un budget di 150.000 euro, sapendo
che il quadro era stato valutato fra gli 80.000 e i 120.000 euro. Alla fine,
il confronto dei due quadri e losservazione di alcuni dettagli ci ha convinti
che il quadro di Sothebys fosse proprio loriginale, mentre quello a Chicago
doveva essere la copia69. Beschi ancora una volta aveva visto giusto! E non
si era sbagliato neppure quando affermava che lopera del Dupr era valu-
tata a cifre stupefacenti sul mercato antiquario. Durante lasta il prezzo del
quadro ha rapidamente superato i 150.000 di cui disponeva il Louvre ed
stato aggiudicato per 289,500 ad un collezionista privato che ha voluto
mantenere lanonimato70.
Grazie alle sue ricerche e ai numerosi articoli dedicati a Fauvel, Luigi
Beschi ha contribuito ad attirare lattenzione dei ricercatori su questo po-
liedrico personaggio e sul suo operato. I manoscritti del pittore conserva-
ti alla Bibliothque nationale de France sono stati digitalizzati e dal 2012
sono disponibili su internet, sul sito di Gallica71. Questi documenti, ben-

68
Beschi 2003, 93-96 e Id. 2005, 142-144.
69
Mettendo i due quadri a raffronto appare evidente che quello di Sothebys presenta un
maggior realismo mentre quello di Chicago offre un trattamento pi rigido dei volumi e dei
chiaroscuri e una stesura del colore pi piatta e rapida.
70
Cf. http://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2014/tableaux-anciens-19-sie-
cle-pf1409/lot.72.html.
71
http://gallica.bnf.fr: Papiers, correspondance et notes archologiques de Fauvel, consul
de France Athnes (1838). Si noti tuttavia che una parte della corrispondenza di Fauvel
era stata gi pubblicatada Clairmont 2007.
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 63

ch ormai facilmente accessibili, restano per sempre ostici da decifrare e


ricontestualizzare. Ora che Luigi Beschi se n andato, nessuno pi potr
analizzare e far parlare gli archivi di Fauvel come ha saputo farlo lui. Au-
guriamoci, per il futuro, che siano gli archivi del professor Beschi ad essere
studiati allo stesso modo, per dar luogo a nuove, emozionanti, scoperte.

Alessia Zambon
64 Alessia Zambon

Appendice

1. Prima serie numerata: disegni di fauvel eseguiti fra il 1780 e il


178272

Localit
N Titolo che figura sul disegno Referenze dei documenti
illustrate

Benaki, inv. 27296 (originale)


Vue de Corfou du cot de lEst prise
4 CORFU e Louvre, RF 4841, f. 5 e f. 126
en mer
(copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 70, n 321


Vue de lglise de Palopolis au
6 (originale) e Louvre, RF 4841,
village de Castrati prs Corfou
f. 167 (copia)

8 ZANTE Suite de Zante Est., Gb 15 d, f. 411 (originale)

Suite de la vue du port de Zante prise Benaki, inv. 27295 (originale)


9
au milieu du port e Louvre, RF 4841, f. 150 (copia)

Vue de Zante cot du nord, prise du Louvre, RF 4841, f. 11 e 128


10
milieu du port en mer (copie)

Louvre, RF 4841, f. 13 e 140


? CEFALONIA Argostoli Cphalonie
(copie)

Vue de la montagne Paleo Castro


Benaki, inv. 27297 (originale)
13 ITACA dans lle de Thiaki sur laquelle on
e Louvre, RF 4841, f. 149 (copia)
prtend qutoit le palais dUlisse

Vue de Prvza prise en mer du ct Louvre, RF 4841, f. 21 e 147


? PREVESA
du Levant (copie)

? Costumes pris Prvza Louvre, RF 4841, f. 22 (copia)

? Costumes pris Prvza Louvre, RF 4841, f. 23 (copia)

? NICOPOLI Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 31 (copia)

72
Serie ricostituita a partire dai disegni di Fauvel conservati al Dpartement des Estampes della
Bibliothque nationale de France,al Dpartement des Arts graphiquesdel Museo del Louvre e nella
collezione Thomas Hope del Museo Benaki di Atene, qui di seguito abbreviati rispettivamente con
Est., Louvre e Benaki.
Appendice 65

? Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 34 (copia)

? Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 36 (copia)

? Aqueduc Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 39 (copia)

? Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 40 (copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 86, n 353


23 Nicopolis (originale) e Louvre, RF 4841,
f. 38 (copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 87, n 355


24 Nicopolis
(originale)

Est., Gb 15 a fol., f. 88, n 357


Nicopolis
25 (originale) e Louvre, RF 4841,
f. 35 (copia)

? Ruines Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 33 (copia)

? Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 41 (copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 89, n 359


28 Nicopolis, thtre
(originale)

Est., Gb 15 a fol., f. 90, n 361


29 Nicopolis, stade
(copia)

? Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 28 (copia)

? Monument Nicopolis Louvre, RF 4841, f. 30 (copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 91, n 363


32 Nicopolis, petit thtre (originale) e Louvre, RF 4841,
f. 32 (copia)

Vue de Larta prise du nordet pont Louvre, RF 4841, f. 44 e 173


? ARTA
de Larta (copie)

Louvre, RF 4841, f. 45 e 135


? Vue de Larta prise du Nord
(copie)

? Larta Louvre, RF 4841, f. 47 (originale)

? Arta ouest Louvre, RF 4841, f. 136 (copia)

Vue de lglise Pariorititza Larta Louvre, RF 4841, f. 46 e 137


?
prise du Sud (copie)

Vue dune glise grecque Larta


? ARTA Louvre, RF 4841, f. 48 (copia)
nomme Pariorititza prise de lEst

? ANATOLICO Vue dAnatolico prise en mer Louvre, RF 4841, f. 51 (copia)


66 Alessia Zambon

? PATRASSO Patras du Midi Louvre, RF 4841, f. 146 (copia)

Louvre, RF 4841, f. 50 (origi-


? CORINTO Corinthe
nale)

Vue de la ville de Salone prise du Louvre, RF 4841, f. 52 e 131


? SALONA73
Nord (copie)

Louvre, RF 4841, f. 74 e 143


? Vue de Corinthe prise du Nord
(copie)

? Vue dun temple Corinthe Louvre, RF 4841, f. 76 (copia)

Vue des ruines dun temple Louvre, RF 4841, f. 77 e 169


?
Corinthe prises de louest (copie)

? Monts prs de Corinthe Louvre, RF 4841, f. 75 (copia)

48 Port Cenchre de Corinthe Est., Gb 15 d, f. 415 (originale)

Est., Gb 15 a fol., f. 93, n 367


49 CLEONE Cligna prise du N.O. (originale) e Louvre, RF 4841,
f. 72 (copia)

Benaki, inv. 27246 (originale)


52 NAUPLIO Naples de Romanie prise de lOuest e Louvre, RF 4841, f. 66 e 130
(copie)

Louvre, RF 4841, f. 65 e 129


53 Naples de Romanie
(copie)

54 EPIDAURO pidaure prise de S.E. Est., Gb 15 d, f. 414 (originale)

Moulin sur le Chrysorrhoar prs


55 TREZENE Louvre, RF 4841, f. 71 (copia)
Trezennes

Est., Gb 15 a fol., f. 92, n 365


56 TREZENE Trezennes prise du port (originale) e Louvre, RF 4841,
f. 72 (copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 95, n 371


57 POROS Poros, ville et isle, vue de terre ferme
(originale)

58 IDRA Hydra prise de lentre E du port Benaki, inv. 27250 (originale)

Est., Gb 15 a fol., f. 94, n 369


64 ARGO Argos
(originale)

Louvre, RF 4841, f. 68 e 138


? Argos prise de lEst
(copie)

73
Si tratta di un porticciolo vicino Galaxidi, nella Focide, e non della Salona croata.
Appendice 67

Vue dun monument en briques au Louvre, RF 4841, f. 69 e 139


?
Sud dArgos prise de lEst (copie)

? Argos Louvre, RF 4841, f. 67 (copia)

? LIGOURIO Ligourio prs Lessa Louvre, RF 4841, f. 42 (originale)

Louvre, RF 4841, f. 64 e 151


? TRIPOLI Vue de Tripolissa prise du nord est
(copie)

Louvre, RF 4841, f. 134 e 61


? MISTRA Vue de la ville de Misistra
(copie)

? Vue de la plaine et ville de Misistra Louvre, RF 4841, f. 62 (copia)

Vue du thtre de Sparte prise Louvre, RF 4841, f. 132 e 63


? SPARTA
louest (copie)

Louvre, RF 4841, f. 148 e 60


? LEONDARI Vue de Leondary prise au Sud
(copie)

? MODONE Modon Louvre, RF 4841, f. 59 (copia)

? PYRGOS Vue du village de Pyrgo Louvre, RF 4841, f. 55 (copia)

? PATRASSO Patras du Midi Louvre, RF 4841, f. 146 (copia)

? NEMEA Restes dun temple Nme Louvre, RF 4841, f. 73 (copia)

Kaki Scala prs Mgare,


? KAKI SCALA Louvre, RF 4841, f. 78 (copia)
anciennement les rochers scironiens

Vue de la ville de Mgare prise au


? MEGARA Louvre, RF 4841, f. 127 (copia)
Sud

80 ELEUSI Lefsine (leusis) prise de lE Benaki, inv. 27244 (originale)

Athnes prise de lE. 1: Monument de Benaki, inv. 27231 (originale)


83 ATENE
Philopappus. 2. Temple de Thse e Louvre, RF 4841, f. 86 (copia)

Benaki, inv. 27232 (originale)


84 Athnes prise du sud
e Louvre, RF 4841, f. 87 (copia)

Est., Gb 15 fol., f. 2, n 3
87 Athnes prise duO.
(originale)

Est., Gb 15 a fol., f. 45, n 269


? Anchesme [Lycabette] vu du S.
(originale)

Vue du thtre dAthnes prise dans Est., Gb 15 a fol., f.6 v., n 191
?
linterieur [Odeion] (originale)

Vue du thatre dAthnes prise Benaki, inv. 27239 (originale)


91
du S. E. e Louvre, RF 4841, f. 185 (copia)
68 Alessia Zambon

Est., Gb 15 a fol., f. 6, n 188


93 Parthnon du N.E. (originale) e Louvre, RF 4841,
f. 191 (copia)

99 Bas reliefs du temple de Minerve Benaki, inv. 27238 (originale)

101 Vue du temple drechthe Est., Gb 15 d, f. 413 (originale)

103 Vue des Propiles prise de lO. Benaki, inv. 27237 (originale)

Vue de lOdeum et du rocher de


104 Benaki, inv. 27235 (originale)
laropage

Louvre, RF 4841, f. 216


106 Bas reliefs du temple de Thse
(originale)

Bas reliefs du temple de Thse, Louvre, RF 4841, f. 217


107
peristyle S. (originale)

Bas reliefs du temple de Thse, Louvre, RF 4841, f. 218


108
peristyle N. (originale)

Vue du temple dAuguste prise de


110 Est., Gb 15 d, f. 412 v (originale)
N.O.

Aqueduc antique ou fontaine prs le


112 Est., Gb 15 d, f. 56 v (originale)
tour des Vents

Tombeau taill dans le roc sur le Benaki, inv. 27223 (originale)


127 FALERO
chemin dAthnes Phalre e Louvre, RF 4841, f. 159 (copia)

128 Vue du port Phalre prise de lO. Benaki, inv. 27222 (originale)

Vue des Carrires du Pentlique Est., Gb 15 fol., f. 25, n 51


130 PENTELICO
dheure N.E. du monastre (originale)

Est., Gb 15 a fol., f. 42, n 264


132 MARATONA Vue du village Marathon prise du N.
(originale)

137 SUNIO Vue du cap Colonne prise du N. Benaki, inv. 27219 (originale)

Est., Gb 15 a, f. 59, n 299 (ori-


Vue de la ville de Za isle de Za prise
138 ZEA ginale) e Louvre, RF 4841, f. 116
du N.O.
(copia)

Est., Gb 15 a fol., f. 58, n 297


139 Vue de la ville de Za prise du N.O.
(originale)

Vue de la ville dgine, isle dgine Benaki, inv. 27220 (originale)


140 EGINA
prise du N.O. e Louvre, RF 4841, f. 125 (copia)
Appendice 69

Vue du temple de Jupiter Panhelle- Benaki, inv. 27221 (originale)


141
nien dans lisle dgine prise du S.E. e Louvre RF 4841, f. 180 (copia)

Est., Gb 15 a fol., f.98 r., n 377


Vue des restes du temple de Vnus
143 (originale) e Louvre, RF 4841,
dans lisle dgine prise de lO.
f.172 (copia)

Vue de Caprena (Cherone) et de Est., Gb 15 a fol., f. 71, n 323


151 CHERONEA lancien thtre taill dans le rocher (originale) e Louvre, RF 4841,
prise du N.E. f. 111 (copia)

Est., Gb 15 fol., f. 32, n 65 (ori-


Vue de Turcochori (late) et du
152 ELATEA ginale) e Louvre, RF 4841, f. 112
Parnasse prise de lEst
(copia)

Corps de garde du Defil (Derbinte) Est., Gb 15 fol., f. 39, n 81


153 TERMOPILI
entre Turcochori et les Thermopyles (originale)

Est., Gb 15 fol., f. 39, n 79


154 Les Thermopyles
(originale)

154 Est., Gb 15 fol., f. 40, n 83


Vue des Thermopyles prise de lEst
bis (originale)

? Les montagnes des Thermopyles Louvre, RF 4841, f. 110 (copia)

Louvre, RF 4841, f. 29 e 160


? SALONICCO Monuments Salonique
(copie)

? Vue de Salonique prise de la mer Louvre, RF 4841, f. 107 (copia)

? Vue de Salonique Louvre, RF 4841, f. 108 (copia)

Mosque Salonique dite la vieille


? Louvre, RF 4841, f. 162 (copia)
S.te Sophie

? Salonique, monument en marbre Louvre, RF 4841, f. 178 (copia)

? Salonique, porte du Wandar Louvre, RF 4841, f. 179 (copia)

Figures en marbre de lAttique,


? Louvre, RF 4841, f. 214 (copia)
monument de Salonique

Bas relief de larc de triomphe Est., Gb 15 a fol., f.104 r., n 389


161 romain Salonique sous larcade (originale) e Louvre, RF 4841,
gauche en entrant par la porte du S. f. 205 (copia)

Bas relief de larc de triomphe Est., Gb 15 a fol., f.105 r., n 391


162 romain Salonique sous larcade (originale) e Louvre, RF 4841,
droite en entrant par la porte du S. f. 194 e 195 (copie)

Bas relief de larc de triomphe


Est., Gb 15 a fol., f.106 r., n 393
163 romain Salonique gauche ct de
(originale)
lEst
70 Alessia Zambon

2. Seconda serie numerata: disegni di fauvel eseguiti dal 1786


in poi74

Numeri e titoli dei disegni che figurano nel Referenze dei documenti
Catalogue de plans et de mesures darchitecture identificati alla BnF

1 Carte de lAttique non finie CP,Ge DD 6318, f. 23

2 Carte des tombeaux du Pnix CP, Ge DD 6318, f. 30

3 Carte du Pire

4 Plan du Pnix

5 Plan du grand Portique le Poecile Est., Gb 15 fol., f.18, n 37

6 Plan coupe et lvation du Stade dAthnes Est., Gb 15 fol., f.10

7 Plan dun ancien tribunal sur la colline du Pnix Est., Gb 15 fol., f.19, n 39

8 Coupe et nivellement de la colline du Pnix Est., Gb 15 a, f.140 r, n463

9 Plan du temple de Thse Est., Gb 15 a, f.20 r, n218

10 Plan du temple de Nme Est., Gb 15 d, f.96

Plan, coupe et lvation de la citadelle dAthnes:


quart de plan du temple de Minerve Athnes et un
11
vieux dessin la plume. Dtails ncessaires pour en
faire un relief

12 Coupe des marches du pav [del Partenone] Est., Gb 15 fol., f.8 r, n 15

13 Coupe gnrale de ce temple [Partenone] Est., Gb 15 fol., f.5, n9

Portion du fronton. Angle de lentablement vu en


14 Est., Gb 15 fol., f.7, n13
dessus du ct plan des corniches [Partenone]

15 Coupe du temple de Thse Est., Gb 15 fol., f.80, n 156

16 Chapiteaux du temple de Thse

Chap. du temple dleusis et de celui de Vnus aux


17 Est., Gb 15 fol., f.27, n 55
jardins

18 Plan des Propylls [sic] avec dtails du passage Est., Gb 15 d, f.68

74
Lista redatta a partire dallinventario autografo di Fauvel intitolato Catalogue de plans et de
mesures darchitecture (BnF, Dpartement des Manuscrits, ms. fr. 22877, I, f. 25-26 v, 147-148
r). Nella colonna di destra ho inserito i numeri di inventario dei disegni ritrovati alla Bibliothque
nationale de France (BnF), al Dpartement des Cartes et Plans (CP) e al Dpartement des Estampes
(Est.).
Appendice 71

19 Coupe des Propylls [sic] restaures Est., Gb 15 d, f.72

lvation des colonnes de Salonique dites les


20 Est., Gb 15 a, f.103 r, n 387
Incantadas

Dtails de Dlos, plan dune naumachie et des


21 Est., Gb 15 fol., f.30, n 61
portiques, colosse dApollon

22 Flambeau de marbre Eleusis Est., Gb 15 d, f.120

Chapiteau ionique de la colonne du tombeau de


23 Est., Gb 15 d, f.15
Thmistocle

Dtails dun portique ionique de la grande place


24 Est., Gb 15 d, f.12
dAthnes

Buste dans une portion de fleuron, qui me paroit


25 Est., Gb 15 fol., f.26, n 53
avoir t celui de Lucius Verus Marc Aurle Eleusis

26 Plan dAlexandrie lev en 1790 CP, Ge DD 6318, f. 59

27 Catacombes 4 lieues ouest dAlexandrie Est., Gb 15 d, f. 444.

28 Suite du plan dAlexandrie

29 Restes dun temple Paros Est., Gb 15 fol., f. 55, n 115

30 Catacombes dAlexandrie, une rotonde, &

31 Carte dEleusis Est., Gb 15 fol., f.82, n 159

32 Plan particulier de Phalre et de son chteau

33 Colonne dAlexandrie, gomtrale Est., Gb 15 d, f. 434

34 Plan du temple dApollon picurius en Arcadie Est., Gb 15 d, f.75

35 Chapiteau du temple drecte Est., Gb 15 d, f. 56 r.

36 Ornemens des colonnes et du temple drecte

37 Colonnes du temple de Jupiter Olympien lavis

38 Vue dAthnes prise de Calliro leve daprs nature

Restes du temple dAuguste ou de lagora aussi


39
daprs nature

Est., Gb 15 fol., f. 76 n 150


Deux vues dAthnes du Lycabetus dont une la
40 (vue la chambre noire) e f.
chambre noire
74, n 147 (Acropoli).

Dtails du monument dit de Thrasyllus en haut du


41 Est., Gb 15 a, f.11, n200
thtre de Bacchus
72 Alessia Zambon

Plan de plusieurs monuments consacrs Vnus sur


42 Est., Gb 15 d, f.18
la rupe sacre

Plan dune portion des murs de la forteresse de


43 Est., Gb 15 a, f.32, n242
Salamine et du Cap Colias

Plan et lvation dun petite forteresse 3 heures


44 CP, Ge DD 6318, f.20
dAthnes prise pour Fila

Plan du thtre de listhme de Corinthe et dun


45 Est., Gb 15 b, f.136, n279-280
portion des murs qui dfendoient le canal

Plan et lvation dune portion de Delphes prs les


roches phedriades et surla mme feuille dtails des Est., Gb 15 a, f.67 r/v, n 315
46
murs, dune fontaine et de quelques spultures de e 316
lantre de la Sybille et de Chrone

Coupe du stade de Delphes. Plan coupe et vue de


47 Est., Gb 15 a, f.68, n317
lantre de la Sybille

48 Plan et coupe de la fontaine Castalienne Est., Gb 15 a, f. 142, n467

Plan et dtails dune forteresse antique, de ses


49 tours dont une est en polygones. Dans le dfil du Est., Gb 15 a, f.3, n182
Cytheron prise pour leutre

50 Coupe dune fontaine a Delphes

Plan dune portion dune ville antique sur lile de Za


51 CP, Ge DD 6318, f. 75
lest

Ornemens en ivoire dun tombeau dune prtresse


52 Est., Gb 15 fol., f. 21, n 43
de Minerve sur la voye sacre

Bas reliefs des temples de Thse, de la Victoire et


53-56
de Minerve

Du monument de Lysicrate, de la tribu


57 Est., Gb 15 a, f.23 r, n224
Achamantide

Bas relief reprsentant Agamemnon, Taltibius et


58 Est., Gb 15 d, f.167
Epe

Chapiteau dorique en pierre dans lemplacement


59 Est., Gb 15 a, f.43 r, n266
dun petit chteau dit les 3 tours prs du Cap Colias

Chapiteau ionique grand comme nature du temple


60 Est., Gb 15 a, f.134, n451
de Panope sur lIlissus

61 Chap. dorique Canope semblable celui de Nme Est., Gb 15 fol., f.161, n 508

Plan de Plate et dtails dun temple de Vnus au


62
Pire
Appendice 73

Chapiteau angulaire du temple drecte vu en


63
dessous

Dorique, forme des fragmens trouvs dans la


64 valle de Tymbre et un entablement dorique Est., Gb 15 d, f.83 r
dOrchomne

65 Dorique de Sycione et de Clitor Est., Gb 15 d, f.87

66 Dorique de Sunium, grand et petit ordre Est., Gb 15 d, f.81

67 Fontaine de Brilessus Est., Gb 15 d, f.1

Deux chap. doriques lun Panaya Robi Athnes,


68 Est., Gb 15 d, f.17 r
lautre sur le chemin de Phalre et inscription

Entablement dorique portant inscription sur la voye


69 Est., Gb 15 a, f.39, n256
sacre

Dtails des tours du Pire et de Munichie, espce


70
dautel ou cuvette et puits antique au Pire

71 Chap. dorique, glise St. Philippe Athnes Est., Gb 15 b, f.211, n437

72 Divers fragments darch. de la valle de Tumbrek Est., Gb 15 d, f.103

Chapiteau dorique Canope en granit de mme


proportion que celui de Nme. Fragments
corinthiens en granit aussi du Canope. Mur dune
73 Est., Gb 15 fol., f.45, n 93-94
palaistre de proclus selon Strabon 2 heures
dAthnes vers le cap Zoster. Au revers de cette
feuille chapiteau dorique dgine

74 Chapiteau dorique Athnes Est., Gb 15 d, f.14

Chapiteau dorique du grand temple de Tge de


75 mme grandeur et proportions que celui de Minerve Est., Gb 15 a, f.19 r, n 216
Athnes

Entablement et dtails du temple dApollon


76 Est., Gb 15 d, f.76
picurius en Arcadie

Colonnes du grand et petit ordre du temple


77 dApollon Dlos au Rv. portion des murs de Est., Gb 15 d, f.80
Mantine

Colonne du Lyce, en revers brouillon de ma pre-


78 CP, Ge DD 6318, f. 32
mire carte de lAttique

Trois chapiteaux doriques et au revers dessus de


79 porte dun temple ionique Athnes avec un chap. Est., Gb 15 fol., f.4, n7-8
dorique
74 Alessia Zambon

Un pidestal et deux chap. doriques, au Rv. mesures


80 des Propylles dont le rapport du bleu au noir nest
point juste

Dtails lvation des colonnes dun temple de Vnus


81 Est., Gb 15 d, f.13
en se penchant de lHymette, il est ionique

lvation des colonnes grand et petit ordre du Est., Gb 15 Fol, f.41 r/v, n 85
82
temple de Nme au Rv. de Rhamnus e 86

83 Dtails du grand temple dleusis Est., Gb 15 d, f.74

Autre colonne dorique moins grande leusis,


84 Est., Gb 15 d, f.73
quelques dtails de Plate

Colonne dun petit temple de Vnus prs de la porte


85 Est., Gb 15 fol., f.24, n 49-50
sacre

Chapiteau et pilastres ioniques St. Jean Teologo


86 Est., Gb 15 b, f.57, n119
prs de lHymette

Dtails doubles trouvs Timbre et plan dune


87 Est., Gb 15 d, f.99
glise aujourdhui mosque Salonique

lvation grand et petit ordre dorique dun temple


88 Est., Gb 15 fol., f.20 v, n 42
de Diane Munichie

Parallle des temples dleusis, de celui dApollon


au mont Cotylus en Arcadie, de Vnus sur la voye Est., Gb 15 a, f.48 r/v, n 275
89
sacre, du chteau dAthnes et plan des portes de e 276
Rhamnus

Dorique du temple dApollon sur le mont Cotylus en


90
Arcadie au Rv. portion de coupe de ce temple

Dtails de la tribune du Pnix, Rv. thuile en marbre


91
de quelque temple du chat[eau] dAthnes

92 Fragmens de thuiles en marbre de Phalre

Niches dans un rocher o il y a eu des ex voto, sur la


93 Est., Gb 15 b, f.24, n50
voye sacre

Parallle de plusieurs doriques dgine, de Sunium,


94
dleusis et de Rhamnus

Fragments mesurs Munichie qui mont servi


95 Est., Gb 15 d, f.6
restituer

96 Carte de Marathon

97 Carte de Thoricion dit le port de la Mandrie

98 Jardins dits de Vouno Est., Gb 15 d, f.19


Appendice 75

Tchira Candili, prs du couvent et plan du tombeau


99 prs la jonction des murs de Phalre ceux de la ville Est., Gb 15 fol., f.20 r, n 41
dAthnes

Plan particulier du chteau du port Phalre o toit


100
le temple dIsis que jai reconnu

Chap[iteau] et entablement dorique du temple de


101 Bacchus prs du thtre et autre dorique la porte
de la ville du ct ouest

Plan et lvation des bases et du soubassement


du temple de Jupiter Olympien dit le Panthon
dHadrien. Nivellement de ce temple avec son mur Est., Gb 15 fol., f.15 r/v, n
102
denceinte et larc dHadrien, le plan de larc et son 29-30
lvation jusqu limposte et dessins des ornemens
des chapiteaux

Chapiteau dorique avec inscription, peut-tre un


103 pidestal. 3 chap. doriques dans les proportions Est., Gb 15 a, f.46, n271
ioniques

Entablement dorique employ dans le mur


plasgique de la citadelle. La colonne canelle au
bas et au haut est de marbre, ainsi que les mtopes.
Mme feuille: dessus de la porte du temple de la
terre ou de Cybelle et de Crs plutt de Crs et
Proserpine avec inscription qui est la dedicace par Est., Gb 15 fol., f.4 r/v, n 7
104
Mnsicls fils picrate dOrne. Aujourdhui dessus e8
de la porte intrieure du chteau 1 fleuron du temple
de Minerve qui fait voir quils toient continus le
long du temple et plan dun trigliphe des Propylls.
Rv. dorique de Sunium [] et de listhme de
Corinthe

Mesures du temple drecte profilles lune sur Est., Gb 15 fol., f.66 r, n 137
105
lautre. Rv. Pidestal dAgrippa e 66 v, n136

Pidestal des Caryatides ou leur socle, double du


106 Est., Gb 15 a, f.17, n212
prcdent

107 Coupe du plat-fond du temple drecte Est., Gb 15 a, f.12 r, n 202

108 Corniches dun temple de Mynds Est., Gb 15 a, f.167, n520

Plan, coupe et profile en 4 feuilles du temple Est., Gb 15 a, f.13-15, n204,


109
drecte. R. temple de la Victoire sans ailes 206, 208 e 209

Profil et mesures de la colonne de Diocltien


110 Est., Gb 15 fol., f.162, n 510
Alexandrie dite vulgairement colonne de Pompe
76 Alessia Zambon

Plan coupe lvation gomtrale du monument de


111 la tribu Achamantide dit vulgairement lanterne de
Dmosthnes, en 4 feuilles

Mandres ou labyrinthe ornemens des temples et


112 Est., Gb 15 d, f.16
plan du Poecile en petit

113 Plan de la Mtropole de Salonique

Trs petit chap[ite]au dorique, inscription dun


114
proconsul des Gaules et de Germanie

Arc dAuguste Salonique aujourdhui la porte du


115 Est., Gb 15 fol., f.37, n 75
Vandar

Moiti du portique drecte avec portion de la


116
porte, au trait
Tavola I

1. Luigi Beschi (1930-2015) intorno ai primi anni 2. Louis F. S. Fauvel ritratto da Louis Dupr nel
Novanta ( A. Bournia) 1819 (dettaglio). Coll. privata ( A. Zambon)

3. Resti del tempio di Apollo ad Egina (1780). N 143 della pri- 4. Ascensione della c.d. colonna
ma serie numerata. BnF, Est., Gb 15 a Fol, f.98 ( A. Zambon) di Pompeo ad Alessandria (1789).
Coll. privata ( A. Aymonino)
Tavola II

1. Carta topografica di Alessandria rilevata da Fauvel nel 1789. BnF, CP, Ge DD 6318, f. 59
( A. Zambon)

2. Frammenti della lira scoperta da Fauvel in una tomba vicino Dafn intorno al 1806. BnF,
Est., Gb 15 d, f.191 ( A. Zambon)
Tavola III

1. Atene vista da Sud (1780). N 84 della prima serie numerata. Atene, Museo Benaki, coll.
Thomas Hope, vol. IV, n27232 ( A. Zambon)

2. Pianta topografica dei Propilei dellAcropoli di Atene. N 18 della seconda serie numerata.
BnF, Est.,Gb 15 d, f. 68 ( A. Zambon)
Tavola IV

1. Quadro ad olio di Louis Dupr raffigurante Fauvel nella sua casa ateniese nel 1819.
Chicago, Smart Museum of Art, inv. n 1980.33 ( Smart Museum of Art)

2. Quadro ad olio di Louis Dupr con lo stesso soggetto della figura precedente, venduto
allasta da Sothebys nel giugno 2014. Collezione privata ( A. Zambon)
Luigi Beschi e Louis Fauvel: vecchie ricerche e nuove individuazioni 81

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