Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
E L
RES ALBANICAE
Rivista di albanologia
anno I, n. 2, settembre 2012
Res Albanicae
Rivista di Albanologia
periodico semestrale
ISSN 2279-7173
Direttore Scientifico:
Francesco Altimari
Comitato Scientifico:
Francesco Altimari (Presidente) - Universit della Calabria
Ali Aliu - Universit del Sud-Est Europeo, Tetovo
Anton N. Berisha - Universit della Calabria
Walter Breu - Universit di Costanza
Bardhyl Demiraj - Universit Ludwig-Maximilians, Monaco di Baviera
Rexhep Ismajli - Accademia delle Scienze e delle Arti del Kosovo
Titos Johalas - Accademia di Atene
Matteo Mandal - Universit degli Studi di Palermo
Anila Omari - Centro di Studi Albanologici, Tirana
Aleksander Russakov - Universit di San Pietroburgo
Shezai Rrokaj - Universit di Tirana
Leonardo M. Savoia - Universit degli Studi di Firenze
Direttore Responsabile:
Matteo Mandal
Redazione:
Matteo Mandal, Gzim Gurga, Fiorella De Rosa, Flora Koleci, Monica Genesin, Giovanna
Nanci, Giuseppina Cerniglia, Blerina Suta
email: res.albanicae@gmail.com
INDICE
LINGUISTICA
Vito Matranga
Peculiarit nel lessico dei giochi fanciulleschi tradizionali delle
comunit siculo-albanesi
Gzim Gurga
Lungimiranza e velleit nellesperimento normalizzatore di Camarda
25
Donato Martucci
Il primo tentativo di compilazione di un atlante linguistico albanese
47
LETTERATURA
Matteo Mandal
Aspekte dhe momente t formimit rinor t L. Pirandello-s
dhe t Z. Skiroit
81
111
Ali Podrimja
Te De Rada n Maqi
127
Dhurata Shehri
Aspetti dello status odierno della critica letteraria albanese
129
ANTROPOLOGIA
Mark Marku
Sul carattere atipico del cattolicesimo albanese
141
IN MEMORIAM
Blerina Suta
In ricordo di Filippo Bettini
153
Agron Tufa
Saluto albanese per Filippo Bettini
159
RECENSIONI
Kastriot Marku
Mbi veprn e Shaban Sinanit Camaj i paskajuar
165
Kastriot Marku
Mbi monografin e Anton N. Berishs Vepra letrare e Martin Camajt
168
Donato Martucci
Lidea di un atlante del genere era nata negli anni 30 e 40 del secolo
scorso; il prof. Eqrem abej elabor anche un questionario, pubblicato
nel 1943 e rimasto, per ovvie ragioni storiche, poco conosciuto agli
studiosi3.
Linguistica
Nel 2007, nellambito degli accordi culturali tra lAccademia delle Scienze
dAlbania e lUniversit degli Studi di Napoli LOrientale, viene pubblicato, in
due volumi, lAtlante Dialettologico della Lingua Albanese (Atlasi Dialektologjik
i Gjuhs Shqipe)1. Questopera monumentale, fondamentale per la dialettologia albanese e balcanica, stata condotta a termine dagli studiosi dellIstituto di Linguistica e Letteratura di Tirana (in particolare: J. Gjinari, B. Beci, Gj.
Shkurtaj, Xh. Gosturani) nellarco di un ventennio, tra il 1970 e il 1990. I lavori
preparatori alla raccolta del materiale linguistico iniziarono intorno agli anni 50
con la compilazione della prima versione del questionario dialettale da parte di E.
abej e M. Domi e della seconda versione da parte di S. Floqi qualche anno pi
tardi2. Tuttavia, questa pubblicazione annovera un tentativo precedente ad opera
del Centro Studi per lAlbania, sorto in seno alla Reale Accademia dItalia nel
1939. I lavori, che hanno coinvolto alcuni dei pi grandi linguisti italiani (M.
Bartoli, C. Tagliavini, C. Merlo) ed E. abej, dal 1940 al 1944, sono cos sintetizzati nella prefazione dellAtlante pubblicato nel 2007:
48
Donato Martucci
anche gli argomenti principali su cui verte il questionario pubblicato nel 1943 a
Grottaferrata5. Persino nella biografia di abej quel periodo ridotto solo ad un
breve accenno6.
In questo articolo cercheremo di ricostruire il lavoro portato avanti dal Centro
Studi per lAlbania dal 1940 al 1944 per la compilazione di un Atlante linguistico
albanese attraverso il materiale inedito conservato nellarchivio dellAccademia
Nazionale dei Lincei. Da quanto segue possibile capire la genesi di questopera, i lavori che per circa quattro anni coinvolsero il Centro Studi per lAlbania e
soprattutto le ovvie ragioni storiche che portarono lAccademia ad allontanare
abej pochi mesi prima che essa stessa cessasse di esistere e con essa il progetto
italiano di un Atlante linguistico albanese.
***
Lidea di un Atlante linguistico albanese (ALA) risale al 1927 quando il professor Matteo Bartoli, ordinario di glottologia e direttore dellIstituto dellAtlante linguistico italiano presso lUniversit di Torino, ne sottopone al Ministero
delleducazione nazionale il piano per la compilazione. Il ministro del tempo,
Pietro Fedele, plaud con una lettera del 16 agosto alliniziativa, ponendo delle
riserve solo circa la possibilit di far gravare la spesa relativa sul bilancio del suo
Dicastero.
Lanno seguente lo stesso Ministero, in segno del suo plauso alliniziativa,
concede un sussidio di L. 2.000 quale contributo dello Stato nelle prime spese
per la compilazione dellAtlante linguistico albanese, conforme al piano sottopostogli dal prof. Bartoli e caldeggiato anche dal Senatore P. S. Leicht nella
sua veste di presidente della Societ promotrice dellAtlante linguistico italiano
(ALI).
Questo fu solo il primo passo, ma restavano da superare, secondo Bartoli,
due altre gravi difficolt. Anzitutto occorreva, per ragioni di prestigio nazionale,
avere la certezza che, una volta iniziata limpresa, non sarebbero mancati i mezzi
finanziari indispensabili per condurla a termine; occorreva altres assicurarsi la
collaborazione di giovani albanesi studiosi di linguistica per la raccolta dei materiali sul campo.
La prima difficolt, di ordine finanziario, non pot, fino al 1940, essere superata. Alle ripetute richieste i Ministeri competenti obiettarono linopportunit
di distogliere fondi del R. Erario da impegni di maggiore interesse politico e
Reale Accademia dItalia, Atllas gjuhsor shqiptar Atlante linguistico albanese, Scuola
Tip. Italo-Orientale S. Nilo, Grottaferrata 1943.
6
Cfr. Sh. Demiraj, Eqrem abej. Nj jet kushtuar shkencs, Shtpia botuese 8 nntori,
Tiran 1990.
5
49
finanziario per il nostro paese. DallAlbania era vano sperare in contributi finanziari. Liniziativa stessa, secondo Bartoli, perch dorigine italiana, era avversata
da certi circoli che avrebbero preferito iniziative non italiane. Nel 1932 il pericolo che altri da Parigi e da Belgrado riuscissero a sabotare il piano italiano
assunse forme preoccupanti e fu debitamente segnalato al Ministero degli Esteri;
ma poi lorizzonte si chiar.
Lanno successivo, ad affermare i diritti di precedenza della scienza italiana,
il prof. Bartoli ottenne che nellEssai de bibliographie de gographie linguistique
gnrale, pubblicazione ufficiale del Comit internationale permanent de linguistes in cui il prof. Bartoli rappresentava la linguistica italiana, fosse stampato in
lingua italiana un suo rapport authentique sullAtlante linguistico albanese7.
Laltra difficolt, cio la scelta dei collaboratori albanesi, procur anchessa
qualche difficolt. Per ragioni di opportunit si prefer dare la precedenza a studiosi albanesi usciti dalle Universit italiane, e in primo luogo dallUniversit di
Torino, dove insegnava Bartoli. La fatalit volle che gli studiosi prescelti fossero
successivamente chiamati a incarichi tali da costringerli a rinunciare, dopo qualche tempo, alla collaborazione che avevano in precedenza accettato. Cos il prof.
Gjergj Kokoshi ottenne un alto ufficio nel Ministero albanese dellistruzione,
e il prof. Namik Ressuli, designato quale suo successore, fu chiamato alla R.
Universit di Roma.
Nel maggio del 1939, in seguito allannessione dellAlbania al Regno dItalia,
Bartoli scrisse un Promemoria per lAtlante linguistico albanese8, in cui ripercorreva le vicende sopra narrate e faceva notare come fosse indispensabile, ora
che le due nazioni si erano unite, dare nuovo impulso e compimento al disegno di
un Atlante linguistico albanese. Tale opera veniva raccomandata per molteplici
motivi: innanzi tutto, trovava gi il terreno preparato, inoltre
prevede e consente una intima cordiale collaborazione fra studiosi italiani e albanesi, risponde a una necessit scientifica vivamente sentita
da glottologi italiani e stranieri e pu essere utilizzato anche a fini politici, estendendo eventualmente linchiesta, oltre alle frontiere dellodierno Regno dAlbania, alle propaggini albanesi nelle vicine province
M. Bartoli, LAtlante linguistico albanese, in J. Schrijnen, Essai de bibliographie de gographie linguistique gnrale, Nimgue 1933, pp. 28-30. Gi nel 1929 Bartoli aveva pubblicato
un articolo sullAtlante linguistico albanese, ma in una rivista minore di difficile reperibilit: Id.,
Pr Atllantin e gjuhs shqipe, in Studenti shqiptar: rivist mujore, kulturale e ilustruar, Torino
1929 (questa rivista era diretta da O. Paskal e pubblicata dalla Shoqnija Studenti Shqiptar).
8
Cfr. Promemoria per lAtlante linguistico albanese, in Archivio Storico dellAccademia
Nazionale dei Lincei (ASANL), Fondo Accademia dItalia, Centro Studi per lAlbania, b.5, fasc.
26.
7
50
Donato Martucci
Il Comitato dellAtlante linguistico italiano metteva a disposizione dellAtlante linguistico albanese tutta la propria attrezzatura e si dichiarava pronto a
elaborare un piano particolareggiato sia per lesecuzione dei lavori, sia per la costituzione dellEnte italo-albanese a cui sarebbe stata affidata la sovrintendenza
dei lavori.
Questo Promemoria viene inviato dal senatore Pier Silverio Leicht al presidente della Reale Accademia dItalia, Luigi Federzoni, il 19 giugno con una
lettera daccompagnamento in cui Leicht afferma che la proposta era degna di
essere considerata con benevolenza10. A sua volta, Federzoni porta il progetto
alla prima adunanza del Consiglio Direttivo del Centro Studi per lAlbania del 6
luglio 1939. Nellesporlo rileva che
il Bartoli non fa parte della Reale Accademia dItalia e nemmeno ha
fatto parte dellAccademia dei Lincei [] bisognerebbe risolvere limbarazzo che sorge dal fatto che nellAccademia vi sono dei componenti
specializzati in glottologia, come i camerati Merlo, Bertoni, Schiaffini
e Ussani11.
Il punto era che questi insigni Accademici non potevano essere esclusi da una
simile impresa e allo stesso tempo non si capiva in quale forma si poteva proporre al professor Bartoli di associarli nel suo lavoro. La discussione su questo punto
si concluse decidendo di mettere in contatto Merlo con Leicht affinch trovassero
una soluzione.
La soluzione venne trovata di l a poco e la si apprende da una lettera che
Giuseppe Vidossi invia a Leicht: Bartoli sarebbe stato nominato rappresentante
del Ministero presso il Centro Studi per lAlbania, cos la forma sarebbe stata
salvata.
Dalla stessa lettera, tuttavia, si evince che i problemi avrebbero potuto riguardare un altro aspetto: I rapporti di Matteo col Merlo sono quali voi li immaginate: non cordialissimi, ma corrotti12.
Ibidem.
Cfr. Leicht a Federzoni, 19 giugno 1939, ibidem.
11
Verbale delladunanza del Consiglio Direttivo del Centro Studi per lAlbania del 6 luglio
1939, ivi, b. 1, fasc. 1.
12
Vidossi a Leicht, 10 luglio 1939, ivi, b. 5, fasc. 26.
9
10
51
52
Donato Martucci
53
Agli inizi del 1940 Gino Bottiglioni, il raccoglitore dellAtlante linguistico-etnografico della Corsica, propone a Ercole, direttore del Centro Studi per
lAlbania, un articolo per la Rivista dAlbania intitolato A proposito dellAtlante
Linguistico Albanese16. Questultimo gli comunica che tale proposta avrebbe anticipato gli argomenti che si sarebbero dovuti trattare in un prossimo consiglio
interno e quindi sarebbe stato meglio rimandarlo a tempo da stabilirsi17.
Quindi il Centro, come si nota anche dalla corrispondenza con Clemente
Merlo, intende procedere con il progetto di compilazione dellALA18.
In aprile, tuttavia, i vecchi rancori tra Merlo e Bartoli portano questultimo ad
opporsi ufficialmente, in occasione di un convegno a Tirana, e
nonostante le cortesi insistenze del camerata Ercole, al patrocinio
dellAccademia dItalia per il famoso Atlante linguistico albanese,
sostenendo che questo dovr, invece, pubblicarsi sotto gli auspici
dellIstituto sorto ora in Albania19.
15
16
17
18
19
54
Donato Martucci
dir Leicht nella risposta a Federzoni21. I motivi del gesto verranno spiegati dallo
stesso Bartoli a Federzoni in una lettera del 9 maggio in cui, oltre a ribadire i
suoi meriti nel portare avanti lidea dellALA contro un tentativo di unimpresa
straniera, che poteva nuocere gravemente ai nostri interessi nazionali, spiega
come le sue esitazioni
erano suggerite dal fatto che il campo di studi del Presidente del
Comitato esecutivo , in verit, molto lontano dalla linguistica balcanica e dagli atlanti linguistici, e i principi linguistici di lui sono altrettanto
lontani dai principi miei proprio in materia di tali atlanti. Sicch noi due
ci siamo finora accordati soltanto nella fermezza con la quale abbiamo
propugnato i nostri princip, disgraziatamente antitetici22.
Ibidem.
Leicht a Federzoni, 21 aprile 1940, ibidem.
22
Bartoli a Federzoni, 9 maggio 1940, ivi, b. 11, fasc. 70.
23
Cfr. Verbale delladunanza del Consiglio direttivo del Centro Studi per lAlbania del 19
aprile 1940, ivi, b. 1, fasc. 4.
24
Cfr. Bozza del decreto di nomina del Comitato esecutivo per lAtlante linguistico albanese, ivi, b. 5, fasc. 25.
20
21
55
ladunanza, tra le altre cose, Bartoli propone che a raccogliere il materiale siano
due persone. Entrambi dovrebbero percorrere tutta quanta larea di lingua albanese, uno utilizzando il sistema di compilazione unitario e laltro il regionale,
anche Tagliavini concorda sul fatto che sia preferibile avere due raccoglitori,
intanto, secondo questultimo, bisognerebbe cominciare a predisporre il questionario. Bartoli suggerisce che esso si possa creare in base a quello dellALI, praticando le debite aggiunte o selezioni di elementi necessari o superflui per il caso
dellALA. Considera intanto opportuno che
per la compilazione del questionario e per ladeguata preparazione,
si faccia richiesta al Ministero della Pubblica Istruzione Albanese del
Dottor Eqrem abej, che riconosciuto come elemento adatto.
Inoltre, suggerisce che il metodo della trascrizione fonetica debba essere fissato da Merlo25.
Federzoni si attiva subito per far arrivare abej a Roma e il 4 luglio invia una
lettera al Sottosegretario per gli Affari Albanesi, Zenone Benini, chiedendogli
di intercedere presso il Ministero della Pubblica Istruzione Albanese26. In quel
periodo abej era preside del Liceo di Stato di Tirana27.
Il verbale di questa adunanza, naturalmente, viene inviato anche a Merlo,
il quale il 10 luglio risponde a Ercole approvandolo, ma facendo alcune
osservazioni:
sio fossi stato presente, avrei fatto notare cortesemente al collega
Bartoli che, data la relativa ristrettezza del territorio da esplorare, colonie comprese, la questione da lui sollevata mi pare oziosa: latlante
dellAlbania non pu essere che regionale, come quelli della Corsica,
della Sicilia, della Sardegna [] Quanto agli esploratori, lessenziale
per me che siano albanesi; meglio se saranno due, e se saranno luno
ghego e laltro tosco, che sono le due variet linguistiche principali. La
redazione del questionario, che negli atlanti ha importanza grandissima, dovrebbe essere, secondo me, affidata al Dott. abej, e se i raccoglitori saranno due, luno ghego e laltro tosco, come io penso, affidata
ad entrambi. Quanto al sistema di trascrizione, la proposta di Bartoli,
che sia fissato da me, mi ha sorpreso profondamente. Ho qui davanti
25
Verbale delladunanza del Comitato per lAtlante linguistico albanese del 1 luglio 1940,
ivi, b. 1, fasc. 5.
26
Cfr. Federzoni a Benini, 4 luglio 1940, ivi, b. 11, fasc. 74.
27
Il 27 agosto Federzoni invia unaltra lettera a Benini ringraziandolo per linteressamento e
avvisandolo che abej si gi presentato presso lAccademia (Cfr. Federzoni a Benini, 27 agosto
1940, ibidem).
56
Donato Martucci
Inoltre lo informa che dopo il colloquio con Kruja, si deciso di pagare abej
2.000 lire mensili pi le spese per i viaggi che dovr compiere per la raccolta del
materiale. E cos viene risolta la questione.
La seconda adunanza del Comitato si svolge il pomeriggio del 5 dicembre
1940. Dal verbale risulta che, dopo i ringraziamenti di abej al Comitato per la
fiducia in lui riposta, Tagliavini fa notare come, in relazione alla compilazione
del questionario, si debba s tenere come base quello utilizzato per lALI, tuttavia, necessario tener conto delle caratteristiche della vita, della fauna, flora e
del folklor albanese. A proposito di ci, Ercole riferisce quanto lAccademico
28
29
30
57
Tutti i componenti del Comitato sono concordi sul fatto che la proposta di
Pettazzoni raddoppierebbe i compiti gi numerosi e di non lievi difficolt che
comporta lAtlante linguistico; propongono per che
il questionario sia compilato in maniera tale da richiamarsi anche alle
costumanze e agli oggetti darte popolare. In tal maniera lAtlante pu
rappresentare anche un campo di studi etnografici32.
Il Comitato, esaminando le eventuali difficolt che potrebbero sorgere nellattuazione del piano di raccolta, considera opportuno che abej effettui un giro di
osservazione sommaria nelle regioni settentrionali dellAlbania (le meridionali
le conosce bene essendo nativo di quelle parti), in maniera da rilevare eventuali e
nuove esigenze ai fini della preparazione alla raccolta del materiale. Ladunanza
si chiude con la proposta di Tagliavini che ciascuna delle due copie dello schedario nelle quali sar trascritto il materiale, sia depositato in fabbricati differenti.
Nel marzo del 1941 abej invia la sua prima relazione al Centro Studi:
Eccellenza,
Ho lonore di esporVi quanto nella ultima mia missione presso i componenti del Comitato esecutivo per lAtlante Linguistico Albanese,
Verbale delladunanza del Comitato per lAtlante linguistico albanese del 5 dicembre
1940, ivi, b. 1, fasc. 6.
32
Ibidem.
33
Ibidem.
31
58
Donato Martucci
Sullapporto di Ugo Pellis allALA si veda anche il breve articolo scritto da Tagliavini
in occasione della scomparsa dello studioso: C. Tagliavini, Ugo Pellis e LAtlante linguistico
34
occorre in linea generale fare dopo la raccolta generale. Ad integrazione dei suggerimenti del Prof. Pellis si sono aggiunti i vari colloqui col
Prof. Bartoli e Prof. Vidossi. Con questultimo si studiato il modo di
inquadrare gli elementi etnici e demologici nel questionario senza che
esso perda lo specifico carattere di atlante linguistico.
Il 5 marzo fui di ritorno a Bologna ove ebbi di nuovo vari colloqui col
Prof. Tagliavini. Dopo avere esaminato il materiale e le informazioni
acquisite a Torino, la domenica successiva, 9 marzo ci recammo ambedue a Pisa. Con lEcc. Merlo si discusse e si esamin di nuovo il
sistema della trascrizione apportando alcune modifiche per quei segni
in cui lopportunit le abbia richieste.
Il 9 marzo fui di ritorno a Roma.
I lavori da effettuarsi in questi mesi di preparazione sono specialmente
due:
1 preparazione di una raccolta di piccole illustrazioni inerenti alla vita
delluomo, degli animali e delle piante, della vita agricola pastorale e
dellapicoltura, cui si debbono aggiungere quelli inerenti ai vari mestieri ecc. Alluopo si prega il Centro Studi dAlbania, di chiedere agli
specialisti di Scienze naturali libri con illustrazioni a colori in maniera
da stralciare le figure e inserirle fra i mezzi del materiale di richiesta.
2 compilazione del questionario sulla base di quello adottato per lAtlante linguistico italiano; in essa deve essere tenuto presente anche lAtlante linguistico svizzero ed anche il rumeno. Oltre agli atlanti linguistici occorre tenere in considerazione anche le opere di carattere etnografico riguardante lAlbania e cos pure le opere di linguistica e dizionari
albanesi. Nel questionario si deve tener conto dei vari aspetti della vita
albanese, traendo elementi estranei a questa vita, per aggiungendo anche gli elementi pi importanti della vita economica e sociale albanese,
come per esempio della pastorizia.
Nelle regioni dellAlbania settentrionale, e dovunque si trovino tracce,
occorre inserire domande riferentesi al diritto consuetudinario. Oltre al
questionario occorre avere a disposizione anche un prontuario demologico, secondo le direttive del Prof. Vidossi.
Di questionari ce ne deve essere uno solo, un questionario medio. Il
numero delle voci, per adesso, non si pu precisare. Il questionario si
suddivider in una parte generale ed in unaltra speciale. La parte speciale comprender la vita dei monti, dei piani, del mare, della pastorizia, dellagricoltura e dei vari mestieri.
Quando sar terminato questo lavoro si passer alla compilazione del
questionario speciale. Per la compilazione delle due parti del questionario, secondo il parere e lesperienza dei competenti, occorreranno, a
cominciare da oggi, altri sei mesi di lavoro.
59
60
Donato Martucci
Agli inizi di maggio, dal laboratorio di Udine, Vidossi spedisce a Schir alcune schede utilizzate per lALI da tenere come esempio per lALA36.
Appena finita la prima met del suo questionario, nella tarda primavera del
1941, abej si reca in Albania per fare qualche rilievo di prova per testare il suo
lavoro. Al suo ritorno invia una breve relazione al Centro Studi:
ALLECCELLENZA IL DIRETTORE DEL CENTRO STUDI PER
LALBANIA E AI COMPONENTI DEL COMITATO ESECUTIVO
PER LATLANTE LINGUISTICO ALBANESE
Conformemente alla deliberazione presa dal Comitato esecutivo per
lAtlante linguistico albanese, terminato il questionario generale compilato sul modello di quello dellAtlante linguistico italiano del Prof.
Ugo Pellis, mi sono recato in Albania per effettuare tre rilievi desperimento, in differenti stazioni.
Anzitutto si premette che contro 2191 numeri del questionario compilati per prima in base allatlante linguistico italiano, in quello albanese,
per varie esigenze prospettate dalle speciali consuetudini di vari settori
dellAlbania, illustrate dal Hahn, Nopcsa e Jokl, si dovuto aggiungere
ancora un complesso di circa trecento voci.
Queste aggiunte vertono specialmente su vari arnesi domestici, particolari formule di saluto, di auguri, ecc. Seguono i paragoni, comuni nella
poesia popolare, fra le parti del corpo e prodotti della natura.
Il resto delle domande disposte in ordine sparso, tende a rispecchiare
questioni di demologia, mitologia popolare, e di consuetudini sulla divisione dellanno.
Si presa in considerazione anche la parte grammaticale, specialmente
il nome sostantivo e il verbo.
albanese, in Ce fastu? Bollettino ufficiale della Societ filologica friulana, XIX, n. 4-5 (ottobre
1943), pp. 174-175.
35
Relazione sui lavori per lAtlante linguistico albanese, ivi, b. 5, fasc. 26.
36
Cfr. Vidossi a Schir, 3 maggio 1941, ivi, b. 14, fasc. 252. Alcune delle schede sono
ancora conservate nellarchivio, cfr. ivi, b. 5, fasc. 26.
61
37
AllEccellenza il Direttore del Centro Studi per lAlbania e ai componenti del Comitato
esecutivo per lAtlante linguistico albanese, ivi, b. 11, fasc. 86.
62
Donato Martucci
A novembre abej ritorna una seconda volta in Albania per fare i rilievi di
prova anche sulla seconda parte del questionario che stava per completare. Il 23
marzo 1942, durante unadunanza del Consiglio Direttivo del Centro Studi, viene presentata una relazione sullandamento dei lavori dellALA. In questa, oltre
a ripercorrere le varie tappe del lavoro preparatorio, si legge:
[] Il questionario generale gi pronto ed stato sottoposto per le
eventuali osservazioni e lapprovazione al giudizio dellEccellenza
Merlo e dei Proff. Bartoli e Tagliavini.
Il questionario speciale sta subendo gli ultimi ritocchi. Esso nel suo contenuto viene incontro allidea a suo tempo espressa dallEcc. Pettazzoni
38
Rapporto II sulla preparazione del questionario dellAtlante linguistico albanese, ivi, b.
5, fasc. 26.
63
e al desiderio del Prof. Toschi, di fare dellAtlante non solo una fonte di
studi linguistici, ma anche, per quanto possibile, etnografici.
Il Dott. abej su ciascuno dei due questionari ha eseguito degli esperimenti, recandosi alluopo per due volte in Albania.
Del lavoro e dei suoi risultati di questi due primi viaggi sono state presentate distinte relazioni39, gi sottoposte e approvate dai membri del
Comitato esecutivo. I due questionari saranno dati prossimamente alla
stampa.
Il vario e complesso lavoro che, pur non appariscente in questo momento, costituisce la fase preparatoria indispensabile alla raccolta del materiale linguistico, pu quindi considerarsi prossimo al completamento40.
64
Donato Martucci
disposizione dei lavori per lALA tutto il materiale di riserva utilizzato per lALI
che era conservato a Udine46.
A giugno abej va in Albania al capezzale della mamma ammalata47, ma
al ritorno consegna unaltra relazione sul questionario. Anche di questa abbiamo
notizia soltanto dalle lettere di accompagnamento che Schir invia, con acclusa
relazione, ai membri del Comitato48.
A questo punto i lavori preparatori per il questionario possono considerarsi
conclusi, tanto che il 16 luglio Ercole chiede a Merlo che si pubblichi un articolo
sul numero di settembre della Rivista dAlbania in cui si descrivano i lavori preparatori fino a quel momento compiuti. Ercole suggerisce che a scriverlo siano
Merlo, in quanto presidente del Comitato esecutivo, o abej, in quanto compilatore del questionario. Inoltre aggiunge:
Non credo opportuno invitare per questo scritto gli altri due componenti
il Comitato per ragioni ovvie a comprendersi. Se larticolo scritto da
te nessuno pu avere ragione di offendersi, altrettanto se viene scritto
da abej; anzi nel secondo caso mi pare che faremmo cosa politicamente opportuna49.
65
66
Donato Martucci
essere pubblicato, entra in una strana spirale che porter il Centro Studi, come
vedremo pi avanti, a censurare per motivi politici il testo.
Da quanto possiamo apprendere dalla corrispondenza conservata nellArchivio dellAccademia dei Lincei, a fine aprile abej si reca in Albania per poi
tornare a Roma a met maggio. Probabilmente prima di partire aveva bloccato la
pubblicazione dellarticolo giacch in una lettera che Schir scrive al Centro il
14 maggio si legge:
Ho saputo che abej, di ritorno dallAlbania ha espresso il desiderio
che venga pubblicato larticolo sui lavori del questionario dellatlante linguistico albanese. Ci mi fa piacere per diverse ragioni. E allora
si potrebbe mandare il testo in tipografia per inserirlo nel fascicolo di
Giugno62.
Ma nella risposta che la Riggio invia a Schir il 28, sostiene che abej ha
rimandato la pubblicazione del suo articolo63. Evidentemente Schir aveva avuto
delle informazioni sbagliate tanto che il 31 risponde alla Riggio:
Noto che il abej non ha detto di pubblicare larticolo, ma di rinviarlo!
Vale a dire che rimasto nellidea primitiva. Si aderisca al suo desiderio dato che ladesione lascia il tempo che trova. Il necessario che
si termini al pi presto il questionario che alla stampa e che attende
soltanto lultima revisione.
Quindi il abej deve essere seguito e se il caso cortesemente sollecitato in questo lavoro che chiude la prima fase della preparazione
dellAtlante Linguistico Albanese64.
Il 4 luglio 1943 Maria Assunta Riggio comunica a abej che nonostante lei
avesse gi preparato tutto quanto era necessario per il suo giro nei comuni di
lingua albanese dellItalia meridionale, cio le lettere ai Prefetti, il presidente
era dellidea che in questo momento fosse opportuno rinviare la partenza65. Il
26 ancora la Riggio avvisa abej che gli spedir le lettere di raccomandazione
ai Prefetti delle province che intende visitare non appena il presidente le avesse
firmate66, tuttavia si pu supporre con una certa sicurezza che quelle lettere non
furono mai consegnate a abej, giacch una serie di lettere datate 24 luglio 1943,
62
63
64
65
66
67
Ma nel gennaio del 1944 succede di peggio: il Segretario Generale del Ministero
degli Affari Esteri, Serafino Mazzolini, scrive al presidente dellAccademia
Cfr. ibidem. Pi tardi verremo a sapere che i viaggi di abej furono impediti dallo sviluppo
delle condizioni belliche.
68
Cfr. Ercole a abej, 8 luglio 1943, ivi, b. 11, fasc. 86.
69
Allegato n. 2 al verbale delladunanza del Consiglio direttivo del Centro Studi per lAlbania del 12 luglio 1943, ivi, b. 1, fasc. 11.
70
Schir a Riggio, 20 ottobre 1943, ivi, b. 7, fasc. 37.
67
68
Donato Martucci
Il 25 luglio, con la caduta del fascismo, il presidente Luigi Federzoni fu costretto a rassegnare le dimissioni e solo dopo la nascita della Repubblica sociale italiana si cerc di dare nuovo
impulso allAccademia con la nomina a presidente di Giovanni Gentile e il suo trasferimento a
Firenze.
72
Mazzolini a Gentile, 25 gennaio 1944, in ASANL, Fondo Accademia dItalia, Archivio
del Nord Italia, b. 3, posiz. 13, fasc. 10.
73
Cfr. Gentile a Paribeni, 3 febbraio 1944, ibidem.
74
Cfr. Paribeni a Gentile, 10 febbraio 1944, ibidem.
75
Cfr. Gentile a Wessermann, 18 febbraio 1944, ibidem.
76
Mazzolini a Gentile, 28 febbraio 1944, ibidem.
71
69
anni fanno gi parte del Consiglio Direttivo del Centro Studi. Per quanto riguarda
abej, comunica che stato esonerato dal suo incarico, tuttavia,
desidero farVi presente la necessit di vigilare, ora pi che mai, la sua
attivit. Si presenta il pericolo, infatti, che egli, che conosce tutto il
piano elaborato da questa Accademia in vari anni di lavoro per la preparazione dellAtlante Linguistico Albanese, comunicando tale piano
in ambienti culturali di altre nazioni (il abej ha studiato in Germania
e Vi conserva molte relazioni) possa far si che la importante iniziativa
sia presa da altra nazione. Voi capite certamente quanto grave danno
porterebbe ai rapporti culturali italo-albanesi, e al prestigio culturale
dellItalia, se una iniziativa, che fu gi accolta assai favorevolmente nel
migliore ambiente Albanese e che gi tanto costata al Centro Albania,
fosse inaspettatamente realizzata da altre Nazioni, anche se amiche.
Spero perci che codesto Ministero vorr dare le opportune disposizioni affinch sia vigilata, ed eventualmente segnalata in tempo a questa
Accademia, lattivit del Prof. abej77.
77
70
Donato Martucci
71
Pro memoria. LAtlante linguistico albanese nellattuale fase dei lavori e la scelta del
nuovo raccoglitore, ibidem.
78
72
Donato Martucci
Appendice
LATLANTE LINGUISTICO ALBANESE
IL QUESTIONARIO
Da quando, or sono quarantanni, Jules Gilliron cominci con E. Edmont la
pubblicazione del suo grande Atlas linguistique de la France, unera nuova ebbe
inizio nella linguistica moderna: si tradusse in atto lidea della geografia linguistica,
cio di fissare su apposite carte geografiche fenomeni linguistici di una data regione.
In verit, gi prima Wenker aveva cominciato a pubblicare il suo Atlante linguistico
tedesco, che fu poi proseguito da Wrede, e Gustav Weygand aveva raccolto e pubblicato il suo Atlante linguistico rumeno; ma queste opere perseguivano scopi particolari, tendendo a indagare specialmente fenomeni di fonetica nei vari dialetti di una
stessa lingua. Il nuovo orientamento in questo campo fu dato dal Gilliron. Con lui
infatti per la prima volta si inizi su vasta area geografica e servendosi di un ricco
questionario, lindagine totale, vale a dire di tutti i fenomeni, di una determinata area
linguistica. In questo senso lopera del Gilliron diventata un esempio nel campo
della geografia linguistica.
Nella regione balcanica, dove le lingue sintrecciano una con laltra, le indagini
di geografia linguistica dovrebbero dare risultati importanti, e per la storia in s, e
per la conoscenza dei rapporti culturali fra i popoli balcanici. Tra le balcaniche, la
lingua albanese, sia per la posizione geografica del popolo che la parla, sia per antichit, occupa un posto speciale. In essa si riscontrano infiltrazioni di lingue vicine e,
a sua volta, da essa si sono irradiati verso i popoli circostanti, gi da tempi remoti,
elementi linguistici legati ad antiche tradizioni popolari.
Il preventivo fatto dalla tipografia parla di 400 copie ma molto probabilmente, a causa
della guerra, vennero stampate soltanto poche copie del questionario. Cfr. Scuola tipografica
italo-orientale S. Nilo, preventivo n. 53, Grottaferrata, 27-05-1943, in ASANL, Fondo Accademia
dItalia, Centro Studi per lAlbania, b. 5, fasc. 26.
80
LAtlante linguistico albanese. Il questionario, ibidem.
79
73
Cos stando le cose, un atlante linguistico albanese deve offrire grande interesse
tanto agli indoeuropeisti quanto ai grecisti, rumenisti, slavisti e balcanisti in genere,
e anche agli etnografi e agli studiosi di folklore.
Gi da pi di un decennio Matteo Bartoli aveva ideato la compilazione di un
Atlante linguistico albanese. Nel 1940 la Reale Accademia dItalia si assunse il compito di attuare il progetto, e nomin alluopo una commissione formata da Clemente
Merlo, Matteo Bartoli e Carlo Tagliavini, la quale stabil di affidare il compito
dellesecuzione dei lavori dellAtlante linguistico albanese a Eqrem abej. Questi
lautore del questionario, il raccoglitore del materiale e sar probabilmente anche il
redattore dellatlante stesso. Ora che il questionario compilato dal abej si sta stampando, crediamo opportuno dare in questa Rivista un resoconto di quello che stato
finora fatto e dal metodo adottato.
Una delle questioni pi importanti che riguardano un atlante linguistico, indispensabile per un buon esito della successiva raccolta, la compilazione di un questionario adatto. Il abej ha assunto e mandato a termine questo compito con tutta
la scrupolosit che alluopo richiesta e dopo una specifica e larga preparazione.
Accordatosi coi tre membri della commissione, egli si fece dar ragguagli di tutte le
questioni, generali e speciali che concernono un atlante linguistico, da Ugo Pellis,
competentissimo in materia.
La compilazione di un questionario richiede un lavoro lungo e paziente. Chi veda
un questionario pronto, di solito non immagina quale fatica e quale spirito di abnegazione sia costato allautore, quante volte egli abbia dovuto fare e rifare, aggiungere e
togliere domande, correggere e ritoccare movendo da opportune esperienze.
Il questionario, infatti, per sua natura unopera di selezione, che dalla congerie
ingombrante del lessico di una lingua deve scegliere quello che pi interessa e pi
rende per il fine a cui si mira. Quindi fissare la domanda da inserire in un questionario,
cosa oltremodo ardua. Da principio ogni parola sembra importante, ogni domanda
utile. La ricchezza delle parole e dei concetti, che una lingua presenta, vi affascina; il
compilatore preso dal vivo desiderio di mettere nel questionario il maggior numero
possibile di domande, di non omettere nessuna domanda di una qualche importanza.
Ma invece lesperienza dimostra che, sia per lostacolo materiale del lungo tempo
occorrente, sia per le difficolt vere e proprie del lessico in s, impossibile eseguire
fino alla fine linchiesta su un numero troppo grande di domande. Nel questionario
bisogna restringersi allessenziale. Ogni nuovo atlante linguistico significa dal lato
tecnico in un certo senso un progresso, perch fa tesoro dellesperienza tratta dagli
atlanti precedenti, si accoglie tutto quello che si mostrato realmente pratico e utile
e si tralascia ci che ha dato risultati negativi. Questo vale cos nella compilazione
del questionario come nel metodo della raccolta, che richiede molto tatto personale,
e vale infine nella redazione dellatlante.
Al questionario del nostro atlante ha servito come modello il questionario di Ugo
Pellis. Ci in linea generale, perch il questionario di un atlante linguistico albanese
non pu essere come quello di un atlante linguistico italiano, svizzero o tedesco.
74
Donato Martucci
75
76
Donato Martucci
77
importanza anche nelle indagini dirette a conoscere la sede primitiva del popolo
albanese. A queste si aggiungono le designazioni dei fenomeni atmosferici e della
meteorologia popolare, le quali interessano anche i folkloristi e gli studiosi di miti
comparati. Al contrario, la vita marinara, essendo gli albanesi un popolo dellinterno, nel questionario non occupa che un posto esiguo. Soltanto vicino al mare si pu
investigare un po pi in questo campo. Per le arti e mestieri, insieme con quelle di
carattere generale non si omessa qualche domanda di carattere tipico albanese.
Il questionario cos compilato fu riveduto singolarmente dai membri della
Commissione, poi, parola per parola, da Pellis e abej insieme, e infine, pure parola
per parola, dal abej insieme con Saver Pop, autore dellAtlante linguistico rumeno.
Questultimo scienziato ebbe la bont di mettere a disposizione del compilatore il
questionario dellAtlante rumeno. Tale questionario del primo atlante di una lingua balcanica stato del massimo aiuto al perfezionamento di quello dellAtlante
linguistico albanese; che ha potuto trarre uguale profitto dalle larghe esperienze di
Ugo Pellis e di Sever Pop. Nellestate poi del 1942, il abej fece un breve viaggio
in Isvizzera e pot avere colloqui con Paul Scheuermeier, il principale raccoglitore
dello Sprach und Sachatlas Italiens und der Sdschweiz, di Jud e Jaberg, e anche
con lautore dellAtlante linguistico della Svizzera tedesca in elaborazione, Heimirl
Baumgartner. Scheuermeier ebbe la cortesia di informare il abej in pi sedute sul
proprio metodo di raccolta e di lavoro durante i suoi lunghi anni di esplorazione
in Italia. Lo stesso dicasi di Baumgartner, che mise a disposizione del abej il suo
questionario. Ora che il questionario si pu considerare pronto, diamo qui un elenco
dei vari capitoli.
Dallultimo esame fatto nellaprile scorso con Pellis e Pop, risult che con un
questionario di quasi 5000 domande, quale ancora era il nostro, impossibile eseguire inchieste di un gran numero di paesi. Le esperienze fatte dai due scienziati in questo campo concordavano nel non lasciar dubbio sullargomento. Perci si dovettero
eliminare molte domande e quasi tutte le frasi intercalate nella prima redazione.
Oltre a queste alcune domande sono state segnate con lasterisco (*) per indicare
che esse sono facoltative, ossia da fare soltanto l dove lambiente o linformatore
prometter risposte concrete. Valgano come esempio le domande intorno al diritto
consuetudinario con termini prettamente locali, e anche con termini pi generali, per
esempio, besa.
Lelenco dei capitoli mostra che nel questionario c anche un buon numero di
domande di carattere folkloristico, interessante senza dubbio anche questo, ma ben
diverso da un atlante linguistico. Nondimeno bisognava tener conto che tradizioni
e arti popolari tra i popoli balcanici sono ben pi vive e fanno parte pi integrante
della vita che non in molti altri paesi dellEuropa. Per questo fin da principio la commissione espresse il voto di intercalare nel questionario anche qualche domanda di
natura folkloristica.
In ossequio alla massima del cuique suum, avvertiamo che in questo campo il
questionario si giov molto dellaiuto di Giuseppe Vidossi.
78
Donato Martucci
domanda
obbligatoria
domanda
facoltativa
5
14
10
10
5
11
33
11
14
43
10
9
5
_____
180
= 2598
Le domande di natura folkloristica sono inserite in diversi capitoli secondo la
loro connessione col contenuto del questionario. Si pu dire senza esagerare che
quasi dappertutto c un po di folklore tra le varie domande, ma specialmente nei
seguenti capitoli: nascita, giuochi fanciulleschi, matrimonio, morte, la casa, il vestire, il mangiare, bere, musica e danza, feste, saluti, formule di augurio e imprecazioni,
paragoni, figure della mitologia popolare.
Dalle cifre dei singoli capitoli si pu dedurre la rispettiva importanza che si
data ai vari argomenti e alla particolare natura della vita albanese.
Quanto al metodo di raccolta, riman fermo il principio che linterrogatore non
deve influire in alcun modo sullinformatore. Non bisogna mai suggerire o pronunciare una parola, o domandare come si pronuncia una data parola da loro. Si adotta,
79
80
Donato Martucci
BIBLIOGRAFIA
Atlasi Dialektologjik i Gjuhs Shqipe, a cura dellAkademia e Shkencave e
Shqipris, Instituti i Gjuhsis dhe i Letrsis, Universit degli Studi di
Napoli LOrientale, Dipartimento di Studi per lEuropa Orientale, Napoli
2007.
Atllas gjuhsor shqiptar Atlante linguistico albanese, a cura della Reale
Accademia dItalia, Scuola Tip. Italo-Orientale S. Nilo, Grottaferrata
1943.
BARTOLI, MATTEO Pr Atllantin e gjuhs shqipe, in Studenti shqiptar: rivist
mujore, kulturale e ilustruar, Torino 1929.
LAtlante linguistico albanese, in J. Schrijnen, Essai de bibliographie de
gographie linguistique gnrale, Nimgue 1933.
DEMIRAJ, SHABAN Eqrem abej. Nj jet kushtuar shkencs, Shtpia botuese 8
nntori, Tiran 1990.
GJINARI, JORGJI SHKURTAJ, GJOVALIN - Dialektologjia, Shtpia Botuese e Librit
Universitar, Tiran 2003.
TAGLIAVINI, CARLO Ugo Pellis e LAtlante linguistico albanese, in Ce fastu?
Bollettino ufficiale della Societ filologica friulana, XIX, n. 4-5 (ottobre
1943).
FONTI ARCHIVISTICHE
Archivio Storico dellAccademia Nazionale dei Lincei (ASANL), Fondo
Accademia dItalia, Centro Studi per lAlbania.
Archivio Storico dellAccademia Nazionale dei Lincei (ASANL), Fondo
Accademia dItalia, Archivio del Nord Italia.