utte le informazioni sulla vita e lattivit scientifica che sono state finora pubblicate su Giulio
Bemporad hanno riproposto di fatto quello che Luigi Volta1 scrisse nel necrologio apparso nel volume
del 1948 delle Memorie della Societ astronomica
italiana dove, a tre anni dalla morte degli astronomi Giulio e Azeglio Bemporad,2 la Societ Astronomica Italiana decise finalmente di ricordarli in modo
ufficiale. Volta, dopo aver ripercorso la carriera di
Giulio Bemporad, chiudeva il suo necrologio3 cos:
Nellottobre 1938 Giulio Bemporad lasciava lOsservatorio di Torino e la carriera astronomica, allontanatone
dalle deplorate disposizioni razziali, e, riammessovi dalle
leggi riparatrici, sul punto di riprenderla, stremato dagli
stenti e dalle traversie seguitine, lasciava prematuramente la vita in Roma il 10 luglio 1945,4 mentre i nostri studi
molto ancora si attendevano da Lui.
Perdita crudele per la sorella gentile, dopo la lunga
consuetudine di vita comune e di unesemplare, fraterna
tenerezza.
cugino Azeglio Bemporad, che spesso viene citato e a volte confuso con lui, e quali fossero i loro
rapporti personali.
25
26
Gli studi
Alla fine del 1904, dopo la morte del padre, Giulio
rientra con la madre e la sorella a Siena, dove si diploma al Regio Liceo il 4 settembre 1905. Il 30 novembre dello stesso anno immatricolato allUniversit di Pisa al corso di Matematica Pura, dove
sostiene i primi esami nel 1906. Nei documenti
ritrovati16 non c invece alcuna traccia di una sua
frequenza della Scuola Normale di Pisa, come Volta riportava nel necrologio: probabile che le informazioni sulla carriera scolastica siano state riportate senza verificare le fonti e che anche in questo caso
si sia confuso Giulio con il cugino Azeglio, che invece studi alla Normale di Pisa.17
Nellultimo anno di universit Giulio comincia a
collaborare con lOsservatorio di Catania al Catalogo astrofotografico e per questo il 18 dicembre
1909 si congeda dal quarto anno della facolt di
Scienze (Matematica) di Pisa18 per trasferirsi a Catania, dove il 1 marzo 1910 viene inserito al 4 anno
di Matematiche Pure per sostenere lesame di laurea.19 Si laurea quindi in Matematica il 28 aprile 1910
con 106 su 110, presentando una tesi dal titolo Sulle
congruenze normali di curve piane.20 Tra le firme dei
componenti la Commissione di laurea si nota quella di Annibale Ricc, allora direttore dellOsservatorio di Catania.21
La carriera
Catania (1909-1911)
Nel breve periodo di permanenza a Catania collabora con lOsservatorio in qualit di personale
straordinario per la fotografia celeste.22 Vive inizialmente in Osservatorio e poi a Casa Grasso in Via S.
15 Giuseppe Bemporad, nato a Pitigliano nel 1816, soprannominato Settecervelli per le sue doti e per la sua intelligenza, divent
piuttosto famoso per aver diretto il Monte dei Paschi di Siena. Vedi
G. Catoni; Il Monte dei Paschi di Siena nei due secoli della deputazione
amministratrice (1786-1986), Siena, Monte dei Paschi, 1986.
Dal ramo di Settecervelli discende anche Alessandro Bemporad (1976), astronomo presso lOsservatorio astrofisico di
Torino: suo padre Paolo (1931) infatti figlio di Vittorio (1888) e
nipote di Michelangelo (ca. 1854), uno dei dieci figli di Giuseppe
Bemporad.
16 asuct, Fascicolo studenti n. 681 Giulio Bemporad, Foglio
matricola e carriera.
17 I due cugini vengono spessi confusi luno con laltro.
18 asuct, ibidem, Foglio di congedo dellUniversit di Pisa.
19 asuct, ibidem, Richiesta di iscrizione allesame di laurea.
20 asuct, ibidem, Carriera scolastica.
21 asuct, ibidem, Tesi di laurea.
22 Annuario Universit Catania a.a. 1909-910, p. 69 e Annuario Universit Catania a.a. 1910-911, p. 80. Catania era uno degli osservatori che collaborava al grande progetto della Carte du ciel o Catalogo
astrofotografico.
Giulio vuole trovare un maestro che lo faccia crescere a livello scientifico. Per motivi di opportunit
esclude Napoli e per motivi diversi Torino, Palermo, Padova e Roma. Ma alla fine, non avendo alternative, dice al cugino che la cosa migliore per lui
sarebbe proprio andare a Capodimonte, senza dar
peso alle malelingue.30
Nel 1919, dopo la Guerra e dopo otto anni di Carloforte, Giulio ritiene di avere diritto di essere tolto
da questo inferno e chiede di andare allOsservatorio del Collegio Romano diretto da Ellia Millosevich, ma viene a sapere da suo genero Giovanni
Zappa che Millosevich si rifiutato di accoglierlo
perch convinto, sulla base di quanto riferito da
Fontana, che sia un assistente ribelle.
Se aspetto un altro po sar per me irremissibilmente
troppo tardi e il mio avvenire sar assistente o tuttal
pi astronomo aggiunto a vita, oppure professore di
Scuola Tecnica; perch non certo per me si mover la
camorra napoletana a crearmi professore di meccanica
razionale!31
Azeglio cerca di ottenere il suo trasferimento a Capodimonte, ma il Ministero dellIstruzione gli risponde che Giulio non pu essere trasferito in nessun osservatorio perch non fa parte del ruolo
generale del personale scientifico dei R. Osservatori, ma del ruolo speciale della Stazione di Carloforte. Ci sarebbe la possibilit di nominarlo supplente
provvisorio in sostituzione del dott. Lazzarino che
comandato a Messina,32 ma questo comporterebbe uno stipendio ridotto e non valido ai fini dei contributi pensionistici.33 chiaro che per Giulio queste sono condizioni inaccettabili, e resta perci
bloccato a Carloforte senza alcuna via duscita. Al28 asoacn, Corr. Priv. Azeglio Bemporad, b. 1, f. 1, Lettera 11
gennaio 1917.
29 asoacn, ibidem, b. 1, f. 1, Lettera 20 giugno 1918.
30 asoacn, ibidem, b. 1, f. 1, Lettera 16 gennaio 1919.
31 asoacn, ibidem, b. 1, f. 1, Lettera 20 gennaio 1919.
32 asoacn, Amministrazione, Personale, Fasc. Pers. G. Bemporad, lettera 6 maggio 1919.
33 asoacn, ibidem, lettera 15 giugno 1919.
27
linizio di gennaio del 1920 scrive al cugino una lettera da cui emerge tutta la sua disperazione perch
vede sistemarsi altri astronomi mentre per lui non
si intravvede alcuna soluzione.34 A quel punto non
gli resta che cercare qualche giovane neolaureato
che possa sostituirlo, ma quando pensa di aver trovato qualcuno, ecco che di nuovo sfuma la soluzione. Daltra parte,
Celoria, dici tu, non poteva consentire al mio trasferimento perch privava di un posto la stazione. E allora,
se, come probabile, nessuno vorr pi venire in galera,
devo starci sempre io?35
28
Nellautunno del 1920 Gino Cecchini viene nominato assistente alla Stazione di Carloforte41 e finalmente Giulio Bemporad ha un aiuto su cui contare.
L11 febbraio 1924 entra in vigore il nuovo Regolamento degli Osservatori astronomici che, oltre ad
includere in un unico ruolo il personale degli Osservatori e quello della Stazione astronomica di Carloforte, stabiliva che di regola la permanenza di tale
personale nellisola non superer la durata di 4 anni.42 A quel punto, eliminati tutti gli impedimenti
tipo giuridico, Azeglio chiede al Ministero di trasferire Giulio a Capodimonte;43 dopo un altro anno di
attesa, finalmente, dal 1 maggio 1925 Giulio ottiene
lagognato trasferimento,44 mentre Gino Cecchini
assume la reggenza della Stazione di Carloforte.
Quattordici anni: nella storia della Stazione nessun
astronomo mai rimasto sullisoletta tanto a lungo.
Tra il 1911 e il 1925, oltre ai lavori sulla determinazione di latitudini, Giulio pubblica diversi articoli su
osservazioni di variabili e uno studio sul clima di
Carloforte. Prima di arrivare a Napoli, sostiene anche lesame per la libera docenza in astronomia davanti ad una commissione composta da Vincenzo
Cerulli ed Emilio Bianchi,45 ottenendo cos labilitazione allinsegnamento,46 che perder poi nel 193947
per effetto delle leggi razziali.
Capodimonte (1925-1933)
Giunto a Napoli torna ad occuparsi di misure e
calcoli per la Carte du Ciel, di radiazione solare e
variabili, e tiene anche il corso di astronomia in
Universit.
Purtroppo i rapporti con Azeglio erano destinati
a deteriorarsi presto. I due cugini avevano infatti caratteri molto diversi e non potevano lavorare insieme. Azeglio era una persona molto autoritaria,
mentre Giulio era uno spirito libero che mal sopportava imposizioni e gerarchie e diceva sempre
molto chiaramente ci che pensava. Chi li ha cono40 asoacn, ibidem, b. 1, f. 2, Lettera 24 agosto 1920.
41 Gino Cecchini (Viareggio 1896 Pisa 1978) assumer la
reggenza della Stazione nel 1925, quando Giulio sar trasferito a
Capodimonte, e la terr per 2 anni. Nel 1927 viene trasferito a
Merate e poi nel 1942 diventa direttore dellOsservatorio di Torino,
dove rimane fino al pensionamento, avvenuto nel 1966. Dal 1949 al
1961 fu direttore dellufficio centrale del Servizio internazionale
delle latitudini.
42 R.D. 3160 del 31 dicembre 1923, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale del Regno n. 35 dell11 febbraio 1924.
43 asoacn, Amministrazione, Personale, Fasc. Pers. G. Bemporad, lettera 24 maggio 1924.
44 asoacn, Amministrazione, Personale, Fasc. Pers. G. Bemporad, lettera 13 aprile 1925.
45 acs, mpi, dgis, div. 1, Liberi docenti, b. 32, Relazione della
Commissione desame 11 novembre 1924.
46 acs, ibidem, b. 32, Decreto 25 gennaio 1925.
47 acs, ibidem, b. 32, Decreto 18 marzo 1939, lettera prot. 2190
del 2 giugno 1939.
Sulla base di quanto successivamente ritrovato, ritengo di poter affermare con assoluta certezza che
quel Prof. Bemporad che teneva in custodia questi fondi non fosse affatto Azeglio, bens Giulio. Non
infatti mai risultato alcun contatto di Azeglio con
i movimenti sionistici n con gli ambienti ebraici in
generale, mentre Giulio fu una figura preminente
del movimento sionistico italiano, come si dir pi
avanti.
Ma, oltre alle diverse convinzioni politiche, una
delle cause della rottura definitiva fra i due cugini
stata la vicenda della nota di qualifica mediocre.51
Per lanno 1931, Azeglio Bemporad, direttore dellOsservatorio di Capodimonte, manda al Ministero la seguente nota:
Con mio rincrescimento ho dovuto applicare la qualifica
di mediocre allastronomo di 1 classe Prof. G. Bemporad
e allastronomo aggiunto Dr. S. Aurino; anzitutto per
latteggiamento di resistenza passiva assunto nel giugno
scorso contro le disposizioni date dal sottoscritto al fine
di assicurare il servizio del telegramma meteorico quotidiano, in secondo luogo per inosservanza sistematica
dorario (G. Bemporad) e per negligenza sistematica nei
calcoli astronomici (S. Aurino).
48 Questo quanto raccontava il prof. Fracastoro ai colleghi
dellOsservatorio di Torino.
49 acs, cpc, b. 479, fascicolo Azeglio Bemporad.
50 acs, cpc, b. 479, Lettera 14 febbraio 1929 al Ministero Interno, d.g. p.s.
51 I funzionari dello Stato avevano diritto ad aumenti periodici di stipendio in base alle note di qualifica annuali che i Direttori
inviavano al Ministero.
29
30
In base a quanto emerso dal censimento del personale di razza ebraica, il 4 dicembre 1938 il Ministro
dellEducazione Nazionale Bottai comunica a tutti
gli Istituti che, ai sensi del R. Decreto Legge 1779
contenente i provvedimenti per la difesa della razza nella scuola italiana
questo Ministero ha dato corso necessari provvedimenti
per la dispensa con decorrenza 14 dicembre 1938 xvii del
personale statale di qualsiasi categoria [].65
Poi, in risposta ad una lettera con cui la Cassa depositi e prestiti gli chiede lindirizzo del Prof. Bemporad per la liquidazione della buonuscita, precisa
che non gli spetta il titolo di Professore essendogli
stata tolta la libera docenza.68
Infine, risponde ad una lettera con cui il Ministero richiede la restituzione dei libretti ferroviari, con
queste parole:
Non ricordo che il Dott. G. Bemporad mi abbia restituiti i libretti citati. Vi prego dal dispensarmi di farne ricerca, avendo rotto ogni relazione con lui per il suo contegno in conseguenza del suo allontanamento perch di
razza giudaica.69
65 asoato, lotto 2, fald.1, fasc. 3, Telegramma Bottai 4 dicembre 1938.
66 asoato, ibidem, Lettera Volta 6 dicembre 1938.
67 asoato, ibidem, Lettera Volta 31 maggio 1939.
68 asoato, ibidem, Lettera 3 settembre 1939 con risposta minuta manoscritta da Volta.
69 asoato, ibidem, Lettera 12 ottobre 1939 con risposta minuta manoscritta da Volta. Il tono di queste lettere di Volta in deciso contrasto con quello che, qualche anno dopo, us per scrivere
il necrologio di Giulio Bemporad.
il joint (American Jewish Joint Distribution Committee), che finanziava tutte le organizzazioni nei vari paesi e che era un fondamentale organismo di raccordo;
lhias (Hebrew Immigrant Aid Society), con sede a
New York, che si occupava della ricerca dei parenti
profughi nei paesi doltremare e forniva supporto per
le pratiche di immigrazione e per il rilascio dei visti
consolari;
lhicem (Hias Colonisation Emigrant Association),
nata nel 1927 a Lisbona come derivazione dellhias,
che si occupava di fornire i fondi per lacquisto dei biglietti marittimi e ferroviari necessari allemigrazione.
Il Comasebit
Nello Statuto del Comasebit, approvato il 15 novembre 1938, sono specificati gli scopi che il Comitato si proponeva di raggiungere:73
1. raccogliere dati statistici sulla condizione degli israeliti rimasti privi dimpiego e di lavoro e sulle possibilit di nuove occupazioni;
3. diffondere le notizie che possano interessare gli israeliti disoccupati;
3. riadattare professionalmente gli israeliti disoccupati,
che non hanno pi la possibilit di svolgere la loro abituale attivit, specialmente con listituzione di scuole
di arti e mestieri e di scuole pratiche di agraria;
4. provvedere al collocamento degli israeliti rimasti privi di lavoro;
5. aiutare gli israeliti che, per mancanza di occupazione,
siano costretti a lasciare lItalia, svolgendo per essi le
pratiche per lemigrazione e interessandosi della loro
sistemazione nei paesi di destinazione;
6. concludere accordi per la realizzazione e leventuale
trasferimento, in conformit delle disposizioni legislative in materia di scambi e di valute, dei beni dei
correligionari costretti ad emigrare;
7. concludere accordi con istituzioni estere ebraiche per
lassistenza agli italiani ebrei emigrati.
Per raggiungere i suoi scopi il Comitato poteva contare sulle sovvenzioni degli oblatori, dellucii, delle
Comunit ebraiche e di enti ebraici stranieri di assistenza. Il Comitato era composto da cinque membri elettivi tra i quali viene eletto un presidente, un
1939) costituito dalla sola busta 223 (unit archivistiche 749-754) inserita nel fondo dellArchivio storico della Comunit ebraica di Torino, con documentazione suddivisa per iniziale del cognome del
corrispondente. Si tratta principalmente di lettere indirizzate a
Giulio Bemporad o di copie spedite da lui. Larchivio della Delasem
(dicembre 1939-1956) costituisce invece un fondo a parte suddiviso
in due sezioni temporali, ed notevolmente pi corposo. La
prima, dal 1938 al 1943, contiene essenzialmente la corrispondenza
ricevuta da Giulio Bemporad, segretario della rappresentanza Delasem di Torino: lettere di rappresentanti della Delasem, di corrispondenti in campi e localit dinternamento oppure di assistiti che
domandano aiuti o che ringraziano per aiuti ricevuti. La seconda
sezione contiene i documenti successivi alla Liberazione, in gran
parte relativi a ricerche di ebrei dispersi, assistenza a profughi o
sfollati, carte relative allemigrazione in Palestina.
72 A. Pezzana (2008).
73 at, b. 223, u.a. 749, Statuto del Comasebit, art. 2.
31
vice-presidente e un direttore.74 Per svolgere la propria attivit il Comitato elegge un delegato presso
ciascuna Comunit ebraica.75
La seconda iniziativa fu quella di nominare nelle comunit pi importanti per il lavoro assistenziale un delegato fiduciario che si tenesse in stretto contatto con il
Comasebit.
Tali delegati sarebbero stati scelti, nelle citt prive di
un organismo assistenziale efficiente, tra quegli ebrei che
in base alle disposizioni razziali avessero perso il posto di
lavoro e che per capacit e meriti fossero i pi adatti.76
Finora, contrariamente a quanto avevo inizialmente immaginato, non ho trovato alcun fascicolo
aperto a suo nome negli archivi della Questura di
Torino n nel Casellario Politico.78
I compiti del delegato consistevano essenzialmente nellassistenza agli ebrei stranieri, che aveva74 at, b. 223, u.a. 749, Statuto del Comasebit, art. 5. Al fondo
dello stesso verbale riportato che il Comitato elegge Presidente
il Com.te Federico Jarach, Vice-presidente il Prof. Mario Falco e
Direttore il Prof. Renzo Luisada.
75 at, b. 223, u.a. 749, Statuto del Comasebit, art. 9.
76 M. Leone (1983), p. 153.
77 at, b. 223, u.a. 753/2, lettera M. Lettera 25 gennaio 1939 di
Luisada a Bemporad.
78 Si precisa, peraltro, che gli archivi della Questura di Torino
non sono arrivati integri fino a noi, ma sono in parte andati
dispersi subito dopo la Liberazione.
32
segnalare i nominativi dei candidati alla Sede centrale.84 Lespatrio, quando possibile, avveniva preferibilmente verso la Palestina che facilitava limmigrazione di persone destinate a lavorare in agricoltura.
Queste facilitazioni, inizialmente riservate ai profughi, vengono poi estese anche ai ragazzi ebrei italiani: doveva trattarsi di ragazzi tra i 15 e i 17 anni non
compiuti, di sana costituzione fisica e attitudine ai
lavori manuali. Avrebbero preso parte ad un campeggio preparatorio che avrebbe dato modo di
scegliere i pi adatti spiritualmente alla nuova vita.
Divisi in gruppi di 20 o 30, sarebbero poi partiti verso
la Palestina dove sarebbero stati sistemati in una colonia agricola in cui per due anni avrebbero dedicato
mezza giornata al lavoro e mezza allo studio. Dopo
due anni sarebbero stati liberi di scegliere se rimanere nella colonia agricola o cercarsi unaltra sistemazione. Il costo di tutto questo non era ancora stato
precisato, ma in casi eccezionali alcuni avrebbero
potuto essere accolti gratuitamente.85 Larchivio
Terracini pieno di documenti che si riferiscono alla
aliah86 dei giovani e agli hachscharoth.87
Le donne potevano a volte essere ricollocate in
Inghilterra, come infermiere o come domestiche.88
La Sede del Comasebit comunica con una circolare
indirizzata a tutti i Comitati89 quali sono le condizioni di immigrazione transitoria per lInghilterra.
Erano ammessi ad ottenere il permit:
1. i capitalisti che fossero in grado di provare il possesso
di somme variabili tra le 12 e le 30 sterline mensili a s;
2. studenti iscritti ad una scuola inglese, con garanzia
bancaria;
3. domestiche di et inferiore ai 45 anni, con conoscenza dellinglese;
4. apprendisti tra i 16 e i 35 anni con contratto di lavoro
e retribuzione di almeno 30 scellini settimanali;
5. infermiere tra i 18 e i 25 anni.
Bemporad gli risponde che ha molto piacere di ricevere sue notizie ma che certamente la signorina
Jackir dimostrava poca comprensione.
Il Comitato infatti ha lo scopo di alleviare le sofferenze
di coloro che sono stati danneggiati o rovinati dalle leggi razziali, e questo non certo il caso della signorina
Jackir. []
Questa signorina avrebbe dovuto vedere quanta miseria c, pensare alle donne di cultura non inferiore alla
sua e che oggi considerano come il massimo delle proprie aspirazioni andare a lavar piatti in Inghilterra. Lei
riuscir ora a fare il suo esame di Stato assorbendo per
questo scopo una sommetta che magari domani potrebbe esser proprio quella che mi mancher per mandare
quando la cosa sar ridiventata possibile un giovane o
una ragazza in Palestina, mentre nessuno sente oggi il
bisogno di una medichessa ebrea in pi! []
91 at, b. 223, u.a. 753/1, lettera B, Lettera Brecher 2 gennaio 1939.
92 at, ibidem, lettera B, Lettera Brecher 3 agosto 1939.
93 Sulla figura di Guido Horn dArturo si veda il contributo di
Marina Zuccoli in questo fascicolo.
94 at, b. 223, u.a. 753/1, lettera H, Lettera 20 febbraio 1939 di
Guido Horn.
33
Sciolto dal governo fascista nellagosto 1939 ufficialmente per mancanza di autorizzazione governativa ma in
realt perch su di esso avevano cominciato a cadere dei
sospetti per attivit antifascista, al culmine della gravissima crisi che, con lemanazione dei provvedimenti razziali, travagliava le Comunit ed ancor pi lUnione delle comunit, il Comasebit trov un valido sostituto nella
Delasem, che fu anche lunica organizzazione di assistenza ebraica italiana a rivestire carattere nazionale.101
La decisione di sopprimere il Comasebit era prima di tutto politica, e rientrava nel quadro dellinasprimento delle misure antiebraiche cui il fascismo mise mano verso la
met del 39 rendendosi conto che la massa degli italiani
non seguiva pi il regime ed anzi, sulla questione della
legislazione antisemita, aveva assunto un chiaro atteggiamento di resistenza passiva e disobbedienza civile.102
La Delasem
emigrazione
informazioni
distribuzione sussidi
distribuzione alimenti
distribuzione indumenti
assistenza medica
assistenza infanzia
assistenza religiosa
assistenza culturale
L11 maggio 1939 Umberto Coen,96 che nella comunit ebraica di Napoli svolgeva le funzioni di rabbino, invia a Giulio una cartolina postale (Fig. 4):
34
35
Il bombardamento di Torino
(20-21 novembre 1942)
Fig. 5. Danni prodotti dallincursione aerea del 20-21 novembre
1942 sulla Sinagoga di Torino (asct, upa 1891_9B03-07)
Tra i vari benefattori spicca il nome di Adriano Olivetti, che contribu in modo decisamente sostanzioso e continuativo allassistenza ai profughi, cercando per in tutti i modi di restare anonimo. In una
lettera del febbraio 1942 Olivetti comunica a Bemporad che nei giorni successivi lingegnere Luria sarebbe andato da lui perch voleva occuparsi della situazione dei profughi croati nel circondario di Ivrea
e gli invia un primo versamento di 5.000 lire che lo
prega di destinare ai profughi di Aosta a nome di Luria, perch preferiva che il suo nome non comparisse. Lo assicura inoltre che in qualsiasi momento
avrebbe potuto contare su una medesima cifra.112
Qualche mese dopo gli scrive nuovamente dicendo
Le mando un po anticipata la somma che le destinavo in
questi ultimi tempi, perch non sto bene e temo non
potrei fargliela avere pi tardi. Devo dirle per la verit che
di tutti i contributi che Lei ha ricevuto 125 mila lire erano
mie personali e le altre della Societ da me presieduta. Sono a pregarla di tenere queste cose riservate e cio anche
dopo quando non sar pi pericoloso che si sappia e questo perch scritto nel Vangelo che la mano destra non
sappia quello che fa la sinistra. Mi raccomando per questo
mio desiderio la comune nostra fede nel Dio dIsraele.113
36
Tutto era coordinato dai due prelati che si succedettero in quegli anni alla carica di Arcivescovo di
Genova: il cardinal Pietro Boetto e don Francesco
Repetto.
Entrambi diramarono le necessarie informazioni agli altri vescovati in modo tale che ebrei e cattolici, lavorando
insieme e servendosi dei mezzi che il Joint, a contatto
con lavv. Valobra, faceva pervenire in Svizzera, trovarono asilo a centinaia di perseguitati in case amiche, in conventi, in parrocchie, e resero possibile la fuga in Svizzera a molti profughi. Provvidero inoltre a documenti
didentit falsi, a carte annonarie, a permessi di viaggio,
a viveri, indumenti e medicinali. Riuscirono insomma a
tenere in piedi per 18 lunghi mesi lorganizzazione di soccorso ebraica a dispetto delle molte minacce dei tedeschi
che erano venuti a conoscenza delle loro attivit e che arrivarono addirittura a spiccare contro il cardinale Repetto un mandato di cattura.
Il 30 novembre 1943 il Ministro dellInterno Buffarini invia a tutti i Capi delle Provincie Libere la tristemente famosa ordinanza di polizia n. 5:
Comunicasi, per la immediata esecuzione, la seguente
ordinanza di Polizia che dovr essere applicata in tutto il
territorio di codesta Provincia:
1. Tutti gli ebrei, anche se discriminati, a qualunque nazionalit appartengano, e comunque residenti nel territorio nazionale debbono essere inviati in appositi
campi di concentramento. Tutti i loro beni, mobili ed
immobili, debbono essere sottoposti ad immediato
119 Torino 1938-45: una guida per la memoria, p. 20-21.
37
tenne ai primi di settembre del 44 una numerosa riunione a riguardo, presenti il Prof. Bemporad, il Rabbino Capo di Roma e il Presidente dellUnione.124
Fig. 6. Nomina di Giulio Bemporad alla presidenza dellUfficio Palestinese Centrale, Lettera 8 novembre 1944 di C. A. Viterbo al Presidente dellucii Dante Almansi (aucei, Serie enti mondiali, 93B-4
Federazione sionistica; Ufficio Palestinese)
38
Fig. 8. Telegramma 9 luglio 1945 di Giselda Bemporad alla Comunit ebraica di Torino (at, Fondo Delasem, b. 10, u.a. 144)
Fig. 7. Lettera 1 giugno 1945 di Giulio Bemporad a Davide Momigliano (at, Fondo Delasem, b. 39, u.a. 116, d. 1)
La notizia della sua morte sorprende i suoi collaboratori pi stretti, che lo avevano visto assiduo e presente al lavoro fino a pochi giorni prima. Il 12 luglio
131 at, Fondo Delasem, b. 39, u.a. 116, d. 1.
132 Si noti che in tutte le pubblicazioni su Giulio Bemporad,
compreso il necrologio di Volta, riportata una data di morte sbagliata. Lerrore nasce dallannuncio pubblicato nel volume del 1945
delle Memorie della Societ astronomica italiana, su cui scritto che morto il 10 luglio anzich il 9.
133 at, Fondo Delasem, b. 10, u.a. 144, fasc. Giselda Bemporad.
39
rettive, pi decisi a combattere strenuamente quando occorresse. A Torino ove risiedeva, a Roma ove lo avevano
condotto temporaneamente le vicende della guerra, la
sua attivit in campo ebraico stata continua, instancabile. []
In tutte queste molteplici attivit Giulio Bemporad
non portava soltanto lassennato consiglio di un uomo
esperto e sagace, ma il sacro fuoco di una passione fervente, lo spirito di sacrificio che antepone sempre il bene
generale al proprio, il coraggio di condurre le premesse
alle loro estreme conseguenze, la prontezza ad assumere tutte le responsabilit.[]
Ciascuno di noi, ricordandolo, pu assumerlo ad
esempio; ciascuno di noi, ricordandolo, trover sprone e
incitamento nel lavoro che, con la Sua scomparsa, si aggravato sulle nostre spalle.
40
Archivi consultati
acs = Archivio Centrale dello Stato
apg = Associazione La Piccola Gerusalemme Pitigliano
apit = Ufficio anagrafe Comune di Pitigliano (gr)
ascfi = Archivio Storico Comune di Firenze
ascra = Archivio Storico Comune di Ravenna
ascsi = Archivio Storico Comune di Siena
asct = Archivio Storico Citt di Torino
asoacn = Archivio Storico Osservatorio astronomico di
Capodimonte, Napoli
asoato = Archivio Storico Osservatorio astrofisico di
Torino, Pino Torinese
asf = Archivio di Stato di Firenze
ast = Archivio di Stato di Torino
asuct = Archivio Storico dellUniversit di Catania
asut = Archivio Storico dellUniversit di Torino
at = Archivio Ebraico B. & A. Terracini, Torino
aucei = Archivio storico dellUnione delle Comunit
Ebraiche Italiane, Roma
cefi = Comunit Ebraica di Firenze
csto = Ufficio certificazioni storiche anagrafe di Torino
csra = Ufficio certificazioni storiche anagrafe di Ravenna
csrm = Ufficio certificazioni storiche anagrafe di Roma
fe = Fondazione Einaudi
Istoreto = Istituto Storico per la Resistenza in Piemonte
Referenze bibliografiche
S. Antonini; delasem : storia della pi grande organizzazione ebraica italiana di soccorso durante la seconda guerra mondiale, Genova, De Ferrari, 2000.
137 Come si vede dalla fotografia della tomba, due delle lettere sono cadute.
138 mia intenzione continuare lo studio su Giulio Bemporad
con la pubblicazione della corrispondenza con Azeglio e con un
approfondimento del suo ruolo nel movimento sionistico.
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Luisa Schiavone, laureata in Lettere moderne con una tesi in biblioteconomia sulla storia dellOsservatorio astronomico di Torino, un tecnologo dellOsservatorio astrofisico di Torino dove ricopre la carica di responsabile della Biblioteca e dellArchivio storico.
Giornale di Astronomia 2015, 2
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