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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.

2014 - Posteitaliane
Settembre 2016
Anno XVI - n 169

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

Bisogna
far prevalere
l'ottimismo
magrado
i troppi corvi
Non possiamo non aprire questo nostro editoriale senza fare
riferimento alla nuova tremenda
sciagura che ha colpito tragicamente il nostro paese con il terrificante sisma che ha colpito alcune localit delle province di
Rieti ed Ascoli Piceno.
Lalto numero delle vittime, i gravissimi danni che il luttuoso
evento ha provocato ricordano
quanto complessi siano i problemi che angustiano questo nostro
povero e sfortunato paese. Vogliamo solo augurarci che, una
volta tanto, prevalga il senso
delle responsabilit e delle solidariet possibilmente senza che
insorgono le solite assurde polemiche che assumono un significato di carattere vergognosamente speculativo.
Dopo questa dolorosa ma necessaria apertura, questo nostro
editoriale non pu che essere
dedicato alla situazione econo
segue a pag. 2

Il sisma
e la grande bellezza
di Nicola Graziani
Ci vuole davvero del coraggio a parlare di
bellezza accostandola al terremoto. Ce ne
vuole ancora di pi a parlare del terremoto
come causa scatenante della bellezza. Lo
ha fatto il giovane vescovo di Rieti, Domenico Pompili, nellomelia pronunciata durante i funerali delle vittime di Amatrice. I
terremoti hanno plasmato questa terra, facendola bellissima ha detto ad uccidere
le persone sono gli errori degli uomini.
Ce laveva con chi, si sospetta, ha gestito
in modo allegro i soldi per la messa in sicurezza degli ospedali e delle scuole. Ma a
parer nostro Domenico Pompili, che ha dimostrato di saper unire nel suo intervento
capacit di pastore a esperienza e cultura
di curia, ha voluto indicare una strada di
profondo rinnovamento, sia morale sia civile. Ha fatto capire che bello, rispetto della natura e sviluppo delluomo e dell'economia non sono valori contrastanti, e che
se c un modo per gli uomini di compartecipare alla realizzazione del creato, questo
passa per una nuova armonizzazione della
loro presenza nella natura. Amatela e rispettatela, non temetela, e Laudato sii, mio Signore, per sora Luna e le stelle. Nel reatino,
non a caso, camminava per i boschi San
Francesco.
Prestare orecchio a questo tipo di richiamo, con le urla dei disperati nelle orecchie,
non per nulla facile. E lo stesso San Francesco non si mai cimentato nella messa a
punto di un piano antisismico. Eppure, se
questo Paese aspira a restare uno dei luoghi pi felici della Sora Madre Terra, bisogna venire a patti con la realt, e al tempo
stesso saper sognare. Sognare ed agire,
come sentiamo qualcuno vuol proprio fare
e speriamo non siano propositi presto

dimenticati nel calor bianco di un asfittico dibattito di bilancio.


La realt che in Italia un sisma distruttivo si
verifica una volta ogni cinque anni. Non pos
segue a pag. 2

Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno


Luned 12 Settembre, h. 18
Incontro con

Federico Gelli

l'On.
della Commissione Affari sociali e
sanit della Camera dei Deputati
MODERATORE

Enrico Dello Sbarba


Caffe Ginori - Castiglioncello
Gioved 22 Settembre, h. 17.30
presentazione dle libro

Il prezzo della fedelt


di Roberto Riccardi
R E LA T R I C E

Silvia Menicagli
MODERATORE

Enrico Dello Sbarba


Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno
Marted 27 Settembre, h. 18
Incontro con

Dott. Claudio Tonci


Presidente di Federmanager
MODERATORE

Cristiano Toncelli

Politica

dalla prima pagina

Bisogna far prevalere


mica resa attuale dopo la imprevista doccia gelata del PIL che, nel secondo trimestre, sovvertendo tutte le previsioni, ha
avuto una imprevista e sgradita battuta darresto costringendo il governo a rivedere
molte delle previsioni che erano state giustamente elaborate allinizio dellanno.
Si sollecitano, per il rilancio, investimenti
privati e pubblici per tonificare uneconomia
asfittica che risente anche della situazione
economica mondiale che fa registrare, specialmente nei grandi paesi emergenti, un brusco rallentamento nello sviluppo.
Eppure proprio di recente la notizia apparsa sui principali organi di informazione
che alcune grandi societ internazionali
hanno scelto, dopo molti anni, di tornare
ad investire nel nostro paese. Ryanair, Oreal, General Electric, Petronas, il colosso di
Singapore Psa, la Philip Morris ma anche
Apple, Cisco e Amazon hanno deciso e
ripreso a scommettere sul nostro paese.
Anche alcuni importanti aziende italiane
stanno pensando di tornare ad investire
in Italia: la Safilo ha fissato un obiettivo
ambizioso, entro il 2020 il 60% dei prodotti
Periodico mensile
del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005


Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Cristina Battaglini, Franco Biancani, Francesco Butini, Riccardo cantini, Massimo Cappelli, Sandro
Cerri, Laura Conforti, Claudio Frontera, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Silvia Menicagli, Angela Simini, Franco Spugnesi, Cristiano
Toncelli.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 2/9/2016

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

saranno made in Italy.


La ripresa degli investimenti pu consentire , una significativa rimonta nel giro dei
prossimi due o tre anni oltre al
verificarsi di una importante variazione di
tendenza anche per quanto riguarda imprese italiane trasferitesi allestero e pronte
a riportare in Italia la produzione.
Malgrado la doccia fredda del PIL nel
2trimestre, esistono concrete prospettive perch il nostro paese riesca gradualmente ad uscire da questo lungo tunnel.
Occorrono per certezze quali, per esempio, semplificazioni burocratiche specialmente in campo fiscale, incentivi e maxiammortamenti, occorre, infine, una sensibile
ed ormai improrogabile ripresa degli investimenti pubblici.
Ma indispensabile per aiutare la ripresa
anche un clima di fiducia che la politica
deve garantire.
E indubbio che per facilitare questa prospettiva, la stabilit del governo rappresenti una garanzia di assoluta priorit insieme allesigenza di una semplificazione
delle istituzioni repubblicane.
Ed eccoci al referendum confermativo su
cui gli italiani dovranno ad esprimersi entro il prossimo mese di novembre.
Indubbiamente, lo abbiamo scritto pi volte, nel progetto di riforma costituzionale,
approvato in doppia lettura dai due rami
del parlamento,insistono delle imperfezioni, delle anomalie che potranno essere riviste e corrette successivamente dopo
leventuale e, per quanto ci riguarda, sperabile approvazione.
Quei vecchi costituzionalisti che sostengono pervicacemente lintegrit anzi la
sacralit della Costituzione pi bella del
mondo sono fuori dalla realt A questo
gruppetto di incalliti conservatori per motivi prevalentemente strumentali,si sono
associati un coacervo di forze composite
che vanno dalle espressioni del radicalismo di sinistra tra cui, ha generato sconcerto e polemiche ladesione dellANPI e
della stessa sinistra PD (sic!), gli ultrarazzisti della Lega di Matteo Salvini, la destra
dei Fratelli dItalia, i neofascisti di Casa
Pound ed i voltagabbana delle varie sfaccettature di Forza Italia.
Un giudizio particolare vogliamo riservare ai fondamentalisti del M5stelle, versione italiana dei talebani: ormai con il loro
giustizialismo costituiscono, anche in
virt dei consensi che stanno raccogliendo, un autentico pericolo per la continuit
democratica del nostro paese!
Questo coacervo di forze, opposte e contrarie, si oppone cocciutamente ad ogni
cambiamento.

Leventuale successo del no bloccherebbe, chiss per quanto tempo ancora, una
riforma della 2 parte della Costituzione,
ritenuta ormai, dopo oltre 60 anni, indispensabile, riconfermerebbe il biparlamentarismo bloccando tutta una serie di riforme ritenute non pi rinviabili ed una delle
cause dei ritardi in cui si trova lItalia.
Ecco perch, insieme allauspicata ripresa
degli investimenti pubblici e privati, riteniamo indispensabile per il futuro del paese, un chiaro successo del Si al referendum.
Un discorso a parte, ed arriviamo alla conclusione, facciamo per la riforma della legge elettorale, il cosiddetto Italicum. Indubbiamente lattuale formula, approvata
anchessa dai due rami del Parlamento, non
garantisce affatto un pluralismo articolato
delle forze parlamentari oltre a contenere
limpropria riproposizione di un numero
considerevole di parlamentari nominati e
non libera espressione degli elettori.
Una ragionevole correzione dellItalicum
potrebbe contribuire a stemperare le posizioni nettamente contrarie della minoranza
PD ed attenuare, in generale, il permanere
di uno scontro politico deleterio per il futuro del nostro Paese.

Il sisma
siamo permetterci unAmatrice o unAquila ogni legislatura. Il sogno evitare la distruzione, creando bellezza. La stessa grande bellezza che i terremoti hanno creato
ce lha ricordato il vescovo di Rieti plasmando quei monti e quelle valli, e che luomo nel nostro Paese ha saputo ricreare (e
Laudato Sii, mio Signore) in secoli di sapiente ricerca dellarmonia, di studio della
Citt Ideale. Che, da tutti gli obbrobri delle
nostre periferie, la cosa pi lontana.E allora rifacciamoli da capo.
Per la prima volta, dopo il dramma di Amatrice, si colta la volont di dar vita ad un
progetto organico, di lungo periodo e di
prevenzione. Per non illudiamoci: per uno
sforzo del genere occorre un atto di coraggio politico, del genere degli espropri decisi con la riforma agraria del 50, che fu per
dirla con le parole di uno dei padri della
democrazia greca uno scuotimento di
pesi sociali ed economici dal quale scatur il miracolo economico degli anni successivi. Renzi ha di fronte a s la straordinaria
opportunit di ergersi al livello di un uomo
di stato. Altrimenti, invece di essere un
Solone, rester un mediocrissimo uomo
solo al comando.

Politica

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Da Ventotene a Pieve Tesino


passato e futuro dell'Europa
di Francesco Butini
In agosto il Presidente del Consiglio italiano ha voluto invitare il Cancelliere tedesco e il Presidente della Repubblica francese a Ventotene, sfruttando cos il passato del federalismo europeo come cornice per discutere dellEuropa di oggi. Sempre in agosto stato il Presidente della
Repubblica italiana a tenere lannuale lectio magistralis su Alcide De Gasperi a Pieve Tesino (Tn).
A Ventotene si riproposto laffanno del
presente, a Pieve Tesino si udito il respiro della storia.
Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi non
sono stati la stessa cosa. E al di l delle
intenzioni di entrambe le massime cariche
dello Stato italiano, a Ventotene e a Pieve
Tesino non si evocata la stessa concezione dellEuropa.
A Ventotene tre leaders europei (su 28
dellUE) hanno discusso come rilanciare
lUnione dopo i risultati del referendum
inglese, ma sembravano anche inseguire i
loro imminenti problemi elettorali. Hanno
discusso di temi cruciali per tutti, ma soprattutto per i loro elettorati che a breve si
esprimeranno con il voto, rischiando di
mandarli tutti a casa come appena successo allex premier inglese.
Sicurezza comune, immigrazione, crescita
economica: questi i temi.
Il Presidente della Repubblica francese ha
bisogno di condividere i costi per garantire la sicurezza del proprio Paese, ormai
molto critico con la politica presidenziale.
Il Cancelliere tedesco ha bisogno di condividere i costi per regolamentare le politiche dellimmigrazione, altrimenti rischia
di essere travolta dalle polemiche sugli

Renzi con la Merkel a Ventotene

fatti accaduti al suo interno. Il Presidente


del Consiglio italiano ha bisogno di condividere i costi per una ancora troppo
debole crescita economica.
Noi speriamo che i tre interessi elettorali
nazionali siano la molla per acquisire un
nuovo interesse politico europeo.
A Ventotene si sono rincorse le emergenze, affrontandole ancora fuori da quel federalismo istituzionale che proprio a Ventotene aveva immaginato Altiero Spinelli. Emergenze assolutamente reali, ma senza il respiro della storia federalista. Singole politiche, come dal 1957 in poi, ma
non una politica federalista come si arriv a concepire nel 1954, con altri leaders
degli stessi Paesi (De Gasperi, Adenauer,
Schuman).
A Pieve Tesino, con il bellintervento del
Presidente della Repubblica italiana, si
avuto memoria di come De Gasperi intuisse che lEuropa non era una prospet-

tiva da tempi ordinari, ma per tempi straordinari, e per leader autentici. Ed


esprimendo un giudizio da noi pienamente condiviso, il Presidente della Repubblica ha ricordato che De Gasperi si batt con lappoggio degli Stati Uniti e
nonostante le resistenze britanniche,
affinch nel progetto di trattato sulla
Comunit europea di Difesa si scrivesse
che la sua assemblea parlamentare
avrebbe agito come una specie di Costituente europea, per arrivare a una
proposta politica in senso federale. Siamo ancora lontani da questo obiettivo,
ma esso era, e rimane, lunico storicamente valido.
A Ventotene, ad agosto, si sono inseguiti i problemi del presente. A Pieve Tesino, sempre ad agosto, si ricordato come
De Gasperi anticipasse i problemi del futuro. Questa la differenza tra la cronaca
e la storia.

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Politica

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Ci si avvicina al prossimo appuntamento elettorale di ottobre: o SI o NO

Il prossimo quesito referendario


di Massimo Cappelli
La data non ancora certa, ma tra la fine di
Ottobre e Novembre gli italiani saranno
chiamati ad esprimere il loro assenso o diniego alle riforme costituzionali approvate
dal Parlamento.
Sar un referendum confermativo: se prevarranno i si la riforma sar definitivamente approvata, se i no si dovr iniziare tutto
da capo, tornando in Parlamento per trovare una nuova maggioranza e un nuovo
consenso su un nuovo testo.
Prima di entrare nel merito della questione,
sulla quale per altro sono gi stati scritti
numerosi e autorevoli commenti pro e contro, vorrei riportare quello che i cittadini
troveranno scritto sulla scheda del Referendum sulla Costituzione. Il testo abbastanza semplice, alla portata di tutti, nel
senso che rifugge, ad esclusione di un
punto, da riferimenti legislativi :
Approvate il testo della legge Costituzionale concernente disposizioni per il SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO
PARITARIO, LA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI, IL CONTENIMENTO DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI, LA SOPPRESSIONE DEL CNEL E LA REVISIONE DEL
TITOLO V DELLA PARTE II DELLA COSTITUZIONE.

Vediamo ora meglio nel dettaglio.


SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO.
Oggi il Parlamento composto da una Camera dei deputati con 630 onorevoli e da
un Senato della Repubblica con 315 senatori. Un numero complessivo di 945, molto
superiore a quello di democrazie parlamentari di Paesi con pi abitanti del nostro.
Tuttavia laspetto pi saliente della rifor-

ma quello dellabbandono del Bicameralismo Paritario con lobiettivo di semplificare il processo legislativo. Oggi, perch una legge possa essere approvata,
occorre che sia la Camera che il Senato
esprimano parere favorevole sullo stesso
identico testo. Ci comporta che questa
navigher tra Camera e Senato pi volte (in termine giornalistico navetta) sino
a che le modifiche, e le modifiche delle
modifiche, apportate dalluna o laltra camera, non abbiano raggiunto la maggioranza per lapprovazione. Da qui forse il
ricorso sempre pi frequente alla decretazione ministeriale con un oggettivo superamento del confronto parlamentare.
La riforma tende a snellire il processo eliminando il Senato della Repubblica (315
parlamentari) sostituendolo con un Senato espressione dei territori, composto da
100 eletti tra i Consiglieri Regionali e Sindaci delle varie Regioni (che quindi avranno un doppio incarico ma la stessa paga),
con un numero limitato di funzioni, specialmente di raccordo tra il Centro e le Regioni. Poich questi Senatori non si aggiungono ai Consiglieri Regionali (o Sindaci) eletti ma sono designati tra questi,
la riforma coglie anche lobiettivo della
RIDUZIONE DEL NUMERO DEI PARLAMENTARI che passano da 945 a 630. Questo comporta anche un significativo CONTENIMENTO DEI COSTI DI FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI poich,
oltre al risparmio diretto delle remunerazioni e pensioni dei Senatori, si aggiunger quello di buona parte della attuale
macchina amministrativa parlamentare de-

dicata al funzionamento del Senato.


Su questo punto vi sono molte polemiche
dei contrari alla riforma che contestano le
cifre esposte dai favorevoli. Anche attenendoci alle valutazioni dei primi si parla
di decine di milioni di euro allanno. La
stima pi bassa, riferita praticamente ai soli
emolumenti risparmiati di circa 60 milioni
ma, come in tutte le modifiche organizzative, quando si interverr sulla macchina organizzativa, che dovr essere ridotta si
passer a cifre ben superiori.
LA SOPPRESSIONE DEL CNEL
Il Consiglio Nazionale dellEconomia e del
Lavoro fu istituito circa 60 anni fa con lo
scopo di svolgere attivit di consulenza
al Parlamento e al Governo in materia economica e sociale. Il giudizio, espresso prevalentemente in campo politico e scientifico, che i risultati non siano stati allaltezza delle aspettative. Da qui la decisione della soppressione che porter ad un
risparmio per il contribuente ( stima Sole
24 Ore almeno 20 milioni anno).
REVISIONE DELTITOLO V DELLA PARTE II DELLA COSTITUZIONE
La Riforma Costituzionale in questa parte
affronta il problema della ripartizione dei
compiti tra Stato e Regioni, oltre ad eliminare dal testo la dizione Province che
scompare ad eccezione di quelle autonome di Trento e Bolzano. Una delle principali ragioni della riforma quello di meglio
definire le aree di responsabilit in modo
da porre un limite allattuale elevato contenzioso tra Stato e Regioni davanti alla
Corte Costituzionale.
segue a pag. 5

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Il 15 settembre al via il nuovo anno scolastico

Riparte la scuola
di Mario Lorenzini
Il 15 settembre riparte la Scuola. Se sar
buona staremo a vedere.
Durante lestate insieme agli elenchi dei
promossi e dei licenziati con 100 e lode

da pag. 4
Molti costituzionalisti hanno anche individuato una volont del legislatore costituzionale di riaccentrare sensibilmente alcune competenze su materie di importanza strategica dalle Regioni allo Stato.
Ritengo che uno stato moderno abbia la
necessit di attuare con maggiore rapidit
e omogeneit territoriale scelte che riguardano tutti i cittadini. Vorrei citare come
esempio la realizzazione di unopera strategica di valore internazionale come il gasdotto TAP, che attraverser sei Paesi, dal
Mar Caspio al Salento, per unirsi alla rete
nazionale e europea. In Grecia e Albania i
lavori sono partiti, in Puglia occorre attendere il nulla osta della Regione ai lavori preliminari di spostamento di alcune centinaia di olivi bloccato dal Comune interessato.
Con tutto il rispetto delle parti in causa,
chiaro che cos non si andr da nessuna
parte, ben venga quindi, a mio parere, un
riordino complessivo che permetta di superare lattuale stato delle cose.
Per finire, consiglio a coloro che vogliono
approfondire la materia prima del referendum il libro Una Costituzione Migliore?
Contenuti e limiti della riforma costituzionale del prof. Emanuele Rossi, docente
di Diritto Costituzionale alla Scuola superiore SantAnna di Pisa. E un testo specialistico dove si troveranno anche molte
critiche da studioso della materia, tuttavia, e questo il mio parere, per quanto la
riforma possa avere delle pecche comunque un passo avanti verso una semplificazione quanto mai necessaria.
Tornare indietro a mio avviso vorrebbe
dire non fare pi niente, come forse molti
vogliono, e dare allItalia a livello internazionale quella immagine di Paese poco affidabile, che tanto ci ha nuociuto in passato, e che forse anche allestero farebbe
piacere a molti nostri competitori.

abbiamo letto titoli allarmanti sulla stampa quotidiana. I presidi sceglieranno i


professori con i colloqui, Addio ai precari ma non ai supplenti mentre Angelo
Panebianco ha dato la colpa alla DC se
negli anni ormai lontani la Scuola stata
mal guidata. Al giornalista Panebianco abbiamo fatto presente che fu il Governo
presieduto da Fanfani ha valorizzare la figura dei docenti sia sotto laspetto morale che economico. Il Corriere della Sera
ha dato spazio al risultati della maturit
fra il SUD E IL NORD
Il primo con maggior numero di 100 e
lode.Pi bravi gli studenti meridionali o
meno severi i docenti?
Non ci nuova questa disputa. Ricordiamo nel passato studenti bocciati in casa
nostra che sono andati nel Sud e sono
ritornati con il diploma in tasca.
Lasciamo perdere, non vale la pena polemizzare sul passato ne vale la pena affrontare il contrasto fra Nord e Sud nel campo
dellistruzione.
Guardiamo invece al futuro.
Oggi si parla di SCUOLA E LAVORO almeno in casa nostra e siamo daccordo
con lAssessore Regionale allIstruzione
Cristina Grieco alla quale stato affidato
anche quello del Lavoro.
Il tema stato dibattuto in occasione della Festa dellUnit.
LAssessore Grieco, livornese doc,gi
come dirigente scolastica dellIstituto Tecnico Vespucci aveva anticipato il contatto degli studenti con il mondo produttivo
della citt, ha rilasciato una intervista al
settimanale Toscana oggi che merita di
essere citata: In un momento piuttosto
delicato della nostra Repubblica con
una giovent che vuole vedere al termine degli anni di studio una strada da
percorrere per il futuro della propria
esistenza, dovere di chi ha in mano qualche leva nei programmi, di costruire un
ponte fra la scuola, compresa lUniversit, e il mondo del lavoro non soltanto
inteso come impresa. Si deve capire che
il mondo del lavoro una opportunit
di crescita per la costruzione della capacit critica e del saper essere del giovane.
E la Regione Toscana, per la verit, ha
anticipato quanto prevede la Buona Scuola .

Attualit

Lalgoritmo
non pu spostare
il Nord al Sud
Aldo Grasso su - Malintesi - la rubrica
che cura su Sette - lallegato del venerd
sul Corriere della Sera - a pag.10 pubblica
un servizio intitolato Lalgoritmo non
pu spostare il Nord al Sud .
Precisa con dovizia di argomenti che la
protesta degli insegnanti del Meridione
contro il trasferimento non tiene conto
che devono andare dove ci sono pi studenti. Cita, in proposito, un servizio di
Gian Antonio Stella sul Corriere.: lo studio capillare che spazza via certi slogan
urlati in questi giorni della rivista
Tuttoscuola.che dimostra come solo
il 37% degli studenti italiani risiede nel
Sud, Isole incluse (18 anni fa era il 47%)
mentre il 78% dei docenti coinvolti in
questa tornata di trasferimenti nata nel
meridione.
Aggiunge ancora che la scuola italiana
come una grande nave con un carico
molto pi pesante a prua (il Nord del paese) che fa scivolare verso quella prua
una quota crescente di personale collocato, in misura preponderante a poppa
(al Sud).
Almeno in tempi brevi non c algoritmo
che, quella nave, possa raddrizzare in tempi brevi.
Pur ammettendo alcuni errori non c ragione per parlare di esodo e di deportazione.
Ebbene, a questo punto ecco la immancabile apparizione di una grillina - una
talebana italiana. La molto onorevole
Silvia Chimienti ha accusato il Presidente del Consiglio - Matteo Renzi - di essere lartefice della deportazione attraverso lo spietato algoritmo.
La conclusione dellarticolo ci sembra
molto esauriente e fa cadere, ancora una
volta nel ridicolo, lo sciocco e ridicolo
oltranzismo dei grillini.
Una volta gli insegnanti sostenevano
che la matematica non unopinione. Se
la maggior parte degli studenti risiede al
Nord e la maggior parte degli insegnanti
risiede al Sud ci sono solo due soluzioni.
O si spostano gli studenti (il cui numero
infinitamente superiore a quello dei docenti) o si spostano gli insegnanti.
Allon. Chimienti ed ai grillini tutti, una
doverosa e convincente risposta al di l
delle futuri e sciocche speculazioni.

Attualit

Il saluto
del presidente
Costalli
Una lunga conversazione, sincera e
a tratti amara, come tra amici, quella che il Presidente Sergio Costalli
ha intrattenuto stamani 25 agosto
con i rappresentanti degli organi
di informazione, che ha voluto ringraziare per lattenzione, la cordialit e la correttezza dei rapporti intercorsi nei due anni e mezzo della
sua presidenza.
Infatti Costalli con il 1 settembre
decade dalla carica di Presidente
della Camera di Commercio di Livorno, in virt dellautoriforma che
lui stesso ha promosso insieme al
Consiglio e che ha portato allaccorpamento con la consorella di
Grosseto: il nuovo Consiglio camerale, espressione delle forze economiche livornesi e grossetane, si insedia proprio gioved 1 settembre
alle ore 11 ed ha come primo compito quello di nominare il Presidente.
Costalli ha declinato linvito giuntogli dai rappresentanti del mondo
delleconomia a ricandidarsi. Pesa
su tale scelta limminente riforma
delle Camere di Commercio che,
dalle bozze circolanti, risulta fortemente penalizzante del ruolo politico e delle funzioni di questi Enti
pubblici cos vicini ai territori in
cui sono radicati da moltissimo tempo, per esprimere le istanze del mondo delleconomia. Pesano il crescente spazio riempito dalla burocrazia,
i controlli opprimenti a livello centrale, che ostacolano e rallentano
lazione.
Il Presidente non ha mancato di
esprimere grande stima nei confronti dei suoi collaboratori e dei lavoratori tutti, che si stanno adoperando al meglio per giungere pronti
alla fusione tra due Enti, che non
cosa da poco. Il suo Grazie andato anche ai colleghi del Consiglio e
della Giunta, i quali gli hanno manifestato costantemente grande fiducia, come risulta anche dai provvedimenti adottati pressoch sempre allunanimit.

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Al via la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno

Riccardo Breda
neo presidente
Il Consiglio della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, nuovo Ente che
unisce i territori livornese e grossetano, ha
nominato il stamani per acclamazione Riccardo Breda alla presidenza.
Breda, 47 anni ( nato il 14 luglio 1969),
imprenditore del territorio di Grosseto, il
primo presidente della nuova realt camerale, nata ufficialmente dallaccorpamento volontario delle due Cciaa di Livorno e di Grosseto.
Si apre oggi un nuovo percorso, in un momento difficile per il sistema camerale, alle
prese con una riforma approvata in via preliminare dal consiglio dei ministri e non certo premiante per le Camere di Commercio,
che invece sono in grado di offrire un importante supporto soprattutto alle piccole imprese e sono enti pubblici profondamente
radicati nei territori di rispettiva competenRiccardo Breda
za.
Riccardo Breda stato Presidente della Cciaa
di Grosseto nel corso dellultimo anno; stamani, su proposta di due Consiglieri e dopo la dichiarazione di astensione della rappresentante delle organizzazioni sindacali, un lungo applauso lo ha
dichiarato eletto.
E proprio dal mondo del lavoro, rappresentato dal sindacato, voluto partire Breda nel suo saluto
iniziale, dichiarando una particolare sensibilit verso il personale dipendente ma sottolineando al
contempo che anche gli imprenditori stanno vivendo un momento difficile. Oggi c la tendenza ad
allontanarsi dai territori, e quindi dal tessuto delle piccole imprese che li sostanziano - ha detto il
neopresidente. Le Camere di commercio sono state finora vicine a questo mondo, che negli ultimi
anni ha scontato una crisi economica senza precedenti. Quello che oggi con la riforma viene chiesto
alle Camere di commercio un cambiamento e noi non ci possiamo sottrarre - ha proseguito Breda.
Ed ha aggiunto: Io non intendo sottrarmi a questa sfida. Alle imprese non importa se il presidente
di Grosseto o no. Quello che importa saper stare loro vicino.
Riccardo Breda, dopo aver ringraziato il collega Sergio Costalli che ha guidato lente livornese negli
ultimi due anni e mezzo, ha sottolineato come questo territorio oggi riunito abbia importanti
aspetti in comune: lagroalimentare di eccellenza, una costa meravigliosa, che attrae numerosi
turisti, e una importante economia del mare.
Ho intenzione di preparare un programma di mandato partendo da quelle cose che oggi posso fare
- ha proseguito il Presidente - Cercher una grande collaborazione con la Regione Toscana. E
cercher di sbagliare il meno possibile, cos ha voluto concludere con una battuta.
Il Consiglio ha preso atto, nel corso della seduta, che viene confermato Segretario Generale del
nuovo Ente Pierluigi Giuntoli, gi commissario ad acta incaricato di espletare le procedure di
costituzione del Consiglio camerale.
Presenti allinsediamento, tra le altre Autorit, il vicepresidente di Unioncamere nazionale Andrea
Sereni, il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli, il direttore generale di InfoCamere
Paolo Ghezzi e lassessore regionale alle attivit produttive Stefano Ciuoffo.
Welcome page, www.lg.camcom.gov.it
La diretta streaming stata realizzata sulla pagina Fb del nuovo ente.
1 settembre 2016

Ufficio Stampa CCIAA della Maremma e del Tirreno

(e.d.s.) - Personalmente ed a nome dellintera redazione de Il Centro formulo al neopresidente le


pi vive congratulazioni e laugurio che il nuovo ente, che vede riunite le province di Livorno e
Grosseto, contribuisca in maniera significativa allevoluzione economica ed allo sviluppo dell'intero territorio.

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Attualit

La storia di Giuseppe Giangrande: se ne parler il 22 settembre al Caff Ginori a Castiglioncello

IL PREZZO DELLA FEDELT


di Silvia Menicagli
Li chiamano i servitori dello stato, sono
quei centomila Carabinieri che un giorno
giurarono fede allArma pronunciando la
frase Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana e da quel giorno ogni mattina
escono per compiere il loro dovere, mettendo la loro vita in gioco per la nostra
salvaguardia. Un prezzo alto quello della
fiducia data, che riguarda la loro vita privata ( trasferimenti, obblighi, obbedienza) ma
pi di tutto la loro incolumit. Cominciare
una giornata con una pistola nella fondina
non come uscire con una cartella piena di
documenti o con dentro un portatile, ha
una storia differente che non rende certo il
ritorno a casa alla sera. Ed per questo
che a questi uomini deve essere dato il giusto riconoscimento, perch spesso sono i
nostri eroi ma a volte anche vittime. Nel
2013, lanno in cui fu ferito il protagonista
del libro scritto dal colonnello Roberto Riccardi, Giuseppe Giangrande, si contarono
2 morti e 412 feriti, pi di un Carabiniere al
giorno stato vittima, un bollettino di guerra. Il libro Il prezzo della fedelt edito da
Mondadori un libro scritto da un Carabiniere, su di un Carabiniere per volere dellArma dei Carabinieri e non rappresenta
pertanto la vicenda in se del ferimento del
maresciallo Giangrande di guardia a Palazzo Chigi il giorno dellinsediamento del
governo Letta, ma di come, nellatto di servire lo Stato, la vita di questuomo cambiata per sempre e con la sua quella della
figlia Martina, trascinata in un corso forzoso delle loro vite dallazione folle e scriteriata di un uomo che voleva colpire lo Stato e che spar alla prima divisa che lo rappresentava. Un colpo a caso, tanto per gridare la sua rabbia ma che ha compromesso
la vita di altri, Giuseppe, Martina, Francesco Negri e gli altri di guardia. Il libro mo-

Giuseppe Giangrande e la copertina del libro

stra un Giangrande distrutto ma tuttavia


fiero di appartenere allArma, anche adesso, dimostra che questi uomini compiono
atti di amore verso i cittadini, verso il loro
dovere, verso ci in cui credono fermamente, servire lo Stato.
Roberto Riccardi ha scritto con estremo
impegno questo libro, unendo capitoli di
storia privata a informazioni sulla storia
dei Carabinieri, su problemi morali come il
perdono, o la psicologia delle vittime. Un
libro che diverr un manifesto dellArma
dei Carabinieri, per divulgare limportanza del loro lavoro, cos anomalo e difficile
e per celebrare tutti quelli che sono caduti compiendo il loro dovere.
Riccardi oltre a essere Colonnello e Comandante Provinciale dei Carabinieri a
Livorno scrittore e giornalista. E stato
direttore de Il Carabiniere ed ha pubblicato molti romanzi noir che attingono dalla sua attivit professionale di comandante della sezione antidroga del nucleo investigativo di Roma, dalla permanenza di
anni in Sicilia e Calabria, dalle missioni in
Bosnia e Kosovo e da molto altro. Ha
pubblicato anche in passato con Mondadori, poi con le edizioni E/O, tra queste si
ricorda Venga pure la fine candidato al
Premio Strega nel 2014. Ha affrontato il

tema della Shoah con tre importanti libri


editi da la Giuntina vincendo il premio
Acqui Storia con Alberto Sed, sono stato un numero.
Riccardi ha presentato come prima uscita, il 27 maggio Il prezzo della fedelt a
Firenze, nella sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, con lui il Ministro della
Difesa Roberta Pinotti, il Comandante Generale Tullio Del Sette, Gianni Letta, il direttore del Corriere della Sera Luciano
Fontana, il Sindaco Dario Nardella, lOn.
Luca Lotti Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, S.
Em.za Rev. Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo metropolita di Firenze e Martina
Giangrande.
A Livorno, la presentazione pubblica il 17
luglio alla Terrazza Mascagni nellambito
del Festival letterario Eden, parole e musica.
Il 22 settembre sar ospite del circolo Il
Centro al Caff Ginori a Castiglioncello
con il suo Il prezzo della Fedelt

ANACI Sezione di Livorno


Via Puini 97 Int. 35 - Livorno

Cinguettare

# Di fronte a calamit naturali, come il terremoto, ci rendiamo conto della nostra fragilit umana. Sappiamo quali sono le aree
a richio, mappate scrupolosamente, ma non
possiamo prevedere i movimenti della nostra madre terra. La terra viva e il suo
interno un continuo ondeggiare e cambiare forma. Al suo esterno i cambiamenti
li procura la natura ma in gran parte luomo, costruendo anche laddove non si dovrebbe e troppo spesso anche con materiali inappropriati. E luomo che domina
la terra e la modella con usi e costumi, quasi a sua immagine. Il bisogno delluomo di
ripararsi sotto un tetto primordiale. Avere un riparo certo e sicuro sono elementi
fondamentali per la stanzialit, per la realizzazione di una comunit. La casa rappresenta il luogo pi intimo e pi sicuro per
conservare e donare la vita. Ma la casa
diventa, durante i terremoti, non un saldo
rifugio, ma un luogo fragile e insicuro, perfino di morte. Abbiamo assistito nel recente terremoto del Centro Italia alla perdita di
numerose vite, di bambini, di padri, di madri, di anziani. In quelle case vivevano o
avevano scelto momentaneamente di trascorrere alcuni giorni di vacanza. E invece
quei muri che infondevano sicurezza e riparo li hanno inghiottiti. Rimangono adesso i loro nomi a suggerire che la terra deve
essere rispettata, che luomo deve agire
con rigore e con sapienza nel costruire,
utilizzando ogni possibile strumento di
scienza e co-scienza per ridurre il rischio di
morte. La terra non avvisa quando vuole
muoversi. Ma la terra suggerisce dove
meglio insediarsi.
# 4 settembre 2016: canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Una donna esile ma
di una potenza di fede inaudita. Una santa
della carit. Una suora che si sempre chinata sulla povert e con la sua testimonianza ha lasciato un messaggio pregnante di cosa significhi spendersi per i poveri.
Ovvero evitare quello che domina le nostre societ iper-tecnologiche: lo spreco
inaudito di cose e di cibo. Da una parte
una societ che getta via il cibo e dallaltra
territori con ancora milioni di persone che
non hanno neppure una manciata di riso
per sfamarsi. Quello che mi scandalizza
non sono i ricchi e i poveri. E lo spreco.
#Andare in giro per lItalia e assaporare le
sue bellezze, culturali, artistiche, naturalistiche e culinarie veramente trascorrere
giorni memorabili. Il nostro paese di una

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Cinguettare
di Luca Lischi
ricchezza inaudita. Ne ho avuto riprova
facendo, con la famiglia, un giro per la
Puglia e vivendo intensamente ogni giorno, ora e minuti, in luoghi che ti lasciano
impresso il loro calore e la loro intensa storia. Abbiamo avuto la fortuna di poter contare su una guida che ci ha permesso di
godere di questa terra che ti incanta: Il
giro della Puglia in 501 luoghi di Stefania
Mola. E non solo, lamicizia che ci lega
allautrice ci ha offerto la possibilit di
poter essere da lei e famiglia accompagnati per conoscere e apprezzare Bari e Polignano a Mare. I 501 luoghi erano un po
troppi. Ci siamo fermati a 101....ma abbiamo fatto una bella carica. Un suggerimento per chi non conosce la Puglia: trovi
presto loccasione per visitarla. Qui non
solo trover le Maldive del Salento ma
anche tanta bella storia e affascianante.
Tante tradizioni, accoglienza e una ricchezza culinaria che fa sempre bene, almeno in
vacanza!
#Non pagare ci che si deve un vizietto
che domina ovunque. Livorno sempre in

evidenza. Adesso si scopre che anche un


buon numero di esercenti del Mercato Centrale non pagano il canone. Ricordiamo in
passato la fatica a pagare degli esercenti
delle Baracchine sul Viale Italia e poi quelli
che non pagano la spazzatura, siano essi
singoli cittadini-famiglie o attivit commerciali o perfino aziende pubbliche o private.
Per far pagare il canone tv agli italiani
stata trovato lescamotage della bolletta
dellenergia. Occorre individuare soluzioni
per far pagare...i livornesi!
# La politica e le istituzioni nelle nuova
rete inte-grata. Un tema che lUcsi ha desiderato discutere durante il suo consueto
appuntamento settembrino. I nuovi strumenti di comunicazione cambiano il giornalismo, e mutano il rapporto della politica
con i media. I cinguettii, facebook e tutti i
social network, diventano strumenti utilizzati dalle istituzioni e dai politici per informare in modo diretto: ecco ci che facciamo e quello che pensiamo! Le notizie vengono date in modo instantaneo. Si anticipa
il giornalista che fa domande cattive. Cos
vengono saltati i media tradizionali. Il
quotidiano cartaceo, ad esempio, diventa
obsoleto, ormai un mezzo riservato a antiquati lettori da salotto. E raro vedere un
giovane sfogliare un quotidiano e anche
se lo vediamo, ancora pi raro vederlo
immergersi in una lettura di un lungo articolo di approfondimento. La notizia veloce
e la velocit della notizia impongono titoli
efficaci e sottotitoli con commenti brevissini per invogliare a far leggere tutto il servizio e a non ad abbandonarlo a met. La
rete inte-grata serve ed utile alle istituzioni e alla politica perch sicuramente
meno in-grata dei media tradizionali, pi
propensi a scavare, a indagare, a approfondire.

La tua Salute il nostro Benessere e noi traduciamo


questa filosofia con un diverso approccio organizzativo
e un nuovo modo di intendere la Tua Salute

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Quel ghigno
spregevole
Quasi per caso sabato 13 agosto ho avuto la sventura di assistere ad una parte
della trasmissione Omnibus sul canale
della 7.
Era stata organizzata unintervista a due
voci tra lon. Di Battista, uno degli esponenti di punta del M5stelle (non chiaro
ancora quale ruolo vorr assumere allorch i grillini avranno conquistato la maggioranza nel paese e quindi saranno chiamati a governarlo (sic.!!!!) con una serie
impressionante di scongiuri), ed il sen.
Mario Monti.
Sono rimasto indignato e sconvolto dal
ghigno feroce e spregevole e dal linguaggio sprezzante usati nei confronti dellex
presidente del consiglio.
N il rispetto per let n il minimo riconoscimento per il ruolo svolto in Italia ed in
Europa, sono valsi a temperare la furia
feroce con la quale, questo eccitato esponente pentastellato, ha aggredito il suo
illustre interlocutore.
Sono rimasto letteralmente sconvolto:
nemmeno Matteo Salvini era riuscito a
raggiungere simili livelli.
Dio ci liberi da questi mentecatti esaltati
che vorrebbero rovesciare lItalia come un
calzino trascinandola in una avventura
suicida!

I furbetti del no
al referendum.

CHIUSO IL MARTED

Un po dappertutto i sinistri contrari,


tra cui si distinguono quelli dellANPI,
al referendum confemativo e che sostengono il no, tentano disperatamente di
distinguersi da quello che sar espresso
dal centrodestra e dallestrema destra reazionaria e criptofascista.
Ed allora che cosa stanno escogitando per
distinguersi? Tentano di precisare che il
loro no diverso, anni luce, da quello
espresso dalle destre.

e
r
u
t
lo a
g
i
Sp

Spigolature

79

dromo Caprilli, apparso su il Tirreno sabato


13 agosto di per se indicativo del deserto
in cui sta precipitando Livorno con la giunta
pentastellata, guidata con amabili peripezie dalling. spaziale Filippo Nogarin.
Niente ormai sembra pi salvarsi in questa citt maledetta destinata verso un
deserto assoluto.

Tifosi
In particolare Giustizia e Libert che
cerca di evitare il pantano in cui sprofondata. E no, carissimi, troppo facile tentare di salvarsi lanima con questi ridicoli
escamotages!

Grillini ma allora
come la mettiamo?
A proposito del nuovo che avanza ecco
qualche gioiello del nuovo modo di fare
politica.
Pag. 52 del Corriere della Sera del 14 agosto: al capogabinetto della sindaca di
Roma - leducanda Virginia Raggi - viene
assegnato una indennit annua di euro
193.000 oltre oneri riflessi ed IRAP; al capogabinetto del sindaco di Milano - Beppe Sala - euro 120.000 lordi lanno a cui si
aggiunge una quota variabile (legata al risultato nono superiore ad euro 20.000) per
un totale di euro 140.000 lordi.
Ed allora come la mettiamo?
Dedicato agli elettori, specialmente in
buon fede, che credono di avere trovato
un nuovo eden ed invece debbono convincersi, poveretti, di trovarsi di fronte al
nuovo che indietreggia ma lesplosione
della grave crisi in cui gi precipitata la
giunta 5Stelle di Roma la dice lunga...

Lippodromo Caprilli
ma non basta

Primo giorno, prima classe


della scuola elementare.
La maestra, gran tifosa,
li vuol subito plagiare.
So interista fino allosso
quindi siate giudiziosi.
Odio tutte le altre squadre,
non sopporto altri tifosi.
Ad un bimbo: Tu chi tifi?
Salza il bimbo intimorito:
Inter dice. E tu biondino?
Inter dice impaurito.
Si rivolge allaltra fila:
Per chi tifi tu moretto?
Il bambino, senza tema,
Tifo Juve, te lo ammetto!
La maestra, viso in fiamme:
Dimmi perch tifi Juve!
Padre e madre bianconeri,
mio fratello per la Juve!
La maestra indispettita
gli vuol tendere un tranello:
Puta caso tu ci avessi
un frogetto per fratello,
una mamma un po battona
e per padre un criminale,
dimmi, che cosa faresti?
Tiferei Internazionale!
Franco Biancani

Il servizio sullo stato del glorioso ippo-

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Al radicato campanilismo toscano si va ormai sostituendo il pensiero del fare sistema

Livorno nelle aree vaste


a geometria variabile
di Claudio Frontera
Alcune novit nel modo di pensare politico-amministrativo di questi anni cominciano a produrre i loro effetti dalle nostre
parti.
A quali novit mi riferisco? Prendiamone un paio:
1) al radicato campanilismo toscano (non
certo definitivamente estirpato) si va ormai sostituendo il pensiero del fare sistema. Giusto. Bene
2) le Province, livello istituzionale per definizione anticampanilistico, sono state
smantellate, quale anello debole e quindi
ideale agnello sacrificale sullaltare della
semplificazione e dello sfoltimento delle
strutture pubbliche. E stato fatto.
La combinazione di queste due tendenze
che tutte le realt territoriali si aggregano, si coalizzano, si propongono. E sia.
Il fatto . per, che questo processo avviene in modo a dir poco disordinato e
confuso. Meglio sarebbe dire caotico.
Leditoriale di Mauro Zucchelli sul Tirreno di qualche giorno fa stata una prima
mappa della situazione che merita la massima attenzione.
Riepiloghiamo:
1) la riforma sanitaria delle Regione Toscana del dicembre scorso ha semplificato e ridotto il numero delle Aziende Sanitarie territoriali portandolo a tre (pi una
specialistica). Esse sono incentrate sulle
sedi delle tre Universit toscane: Firenze,
Pisa e Siena. E razionale? E utile? Parrebbe certamente di si, anche se questo fa
apparire la movimentata disputa livornese sulla localizzazione del nuovo ospedale una discussione anacronistica,
quando si dovrebbe cominciare ad inquadrarla nel contesto delle nuove forme dei
servizi sanitari e della nuova dimensione
territoriale della loro ottimizzazione. A Livorno si sprecano da tempo i peana alla
dimensione ideale del sistema territoriale
della cosiddetta Area-Vasta Pisa-Livorno,
ma si esita ad entrare nel merito e a porre il
problema di come funzioneranno, per
esempio, i nuovi organismi previsti dalla
riforma per programmare le priorit e le ne-

cessit delle tre Aziende Sanitarie e garantire a tutti i cittadini residenti sul territorio pari opportunit nella fruizione dei
servizi come nella partecipazione alla loro
programmazione.
2) la riforma portuale ha ridotto il numero
delle Autorit Portuali. Per il futuro una
sola Autorit avr la competenza sui porti
di Livorno, Piombino e Portoferraio (non
di Marina di Carrara). Qui le stesse fonti
che si esaltano allidea del progetto di
Area-Vasta Pisa-Livorno, riscoprono la dimensione della Provincia livornese ed
enfatzzano la complementarit (mai peraltro contemplata o accettata in precedenza) tra i porti di Livorno e Piombino. Evviva dunque la nuova Area Vasta Portuale Livorno-Piombino-Arcipelago. Ci si
dimentica per che lintegrazione del porto di Livorno con le infrastrutture e le attivit produttive guarda, da sempre, verso
nord lungo la direttrice Pisa-Lucca-nord
Italia-Germania o nord-est, verso Firenze,
ma non verso Sud.
3) la riforma delle Camere di Commercio
ne ridurr il numero da 106 a 60. La Toscana, anticipando la razionalizzazione, ne ha
ridisegnato la mappa. Livorno si trover
in compagnia di Grosseto. Tra Livorno e
Grosseto esistono certamente affinit inesplorate, ma la separazione da Pisa, Lucca. Massa Carrara contraddice lo schema
tradizionale dellArea vasta costiera.
4) Per lottimizzazione dei servizi energetici, di trasporto, di smaltimento dei rifiuti si
sta marciando, anche in Toscana, come in
altre regioni, verso la dimensione regionale, giudicata ottimale per lo sviluppo,

La Camera di Commercio di Livorno con la


riforma divenuta Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

linnovazione e la gestione. Prospettiva


credibile, di certo, alla quale Livorno ha
dato, nel recente passato, nel settore del
trasporto pubblico anche un importante
contributo di idee e di innovazione, poco
valorizzato, in verit. Ma resta comunque
il fatto , che anche per questa fascia di tematiche, importantissime, la programmazione e la gestione si allontanano dalle comunit e subiscono processi di centralizzazione. Che questi siano inevitabili e razionali, come accettabile riconoscere che
siano, non toglie che si manifesti il problema della partecipazione, in una forma o in
unaltra, del cittadino.
5) altre forme di aggregazione e di fare
sistema si propongono per la cultura e lo
spettacolo. Sono razionali ed auspicabili?
Penso di s, anche per avere personalmente contribuito a realizzarne di simili, lontani
anni addietro, per la lirica e la musica concertistica. Anche in questo caso, per, colpisce che loggettiva dimensione ottimale
dell Area Vasta culturale (chiamiamola
cos) e cio Livorno-Pisa-Lucca, sia diversa da quella delle altre aggregazioni.
Conclusioni: pare emergere che le aggregazioni territoriali abbiano inevitabilmente
una dimensione variabile, a seconda del
contenuto, che ne decreta la forma.
Area vasta sanitaria, area vasta portuale,
area vasta economico-commerciale, area
vasta dei servizi e area vasta culturale: nessuna coincide con unaltra. Pi che una
semplificazione sembra un ginepraio. Ne
consegue, tuttavia, che continuare a progettare per aree territoriali fisse o presunte
omogenee o presunte complementari anacronistico e, alla fine, fuorviante.
Il vero problema che oggi si pone chi
decide e in che modo, le politiche da perseguire in questi campi? Parliamo di questo prima che sia troppo tardi e si strutturino modi di operare che al cittadino appaiono caotici o casuali e che determinano, inevitabilmente, il predominio assoluto dei
tecnici e lo svuotamento di contenuto della politica, nonch un ulteriore allontanamento dei cittadini dalle istituzioni.
C per un altro spinoso aspetto che emerge da questa analisi e riguarda Livorno:
segue a pag.11

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

da pag. 10
L area vasta sanitaria ha il suo logico
centro direzionale a Pisa, come lo avrebbe
quella culturale se e quando istituita (c
bisogno di spiegare perch?), mentre quelle dei servizi tendono a ruotare sulla dimensione regionale (eccetto che per i servizi di trasporto pubblico) ; quella delle
Camere di Commercio (stando alle notizie
di stampa di ieri) graviter su Grosseto,
mentre per quella portuale i giochi sono
ancora aperti, anche se non si pu escludere una centralit piombinese.
Torna la domanda: e Livorno? Una domanda che solo un folle potrebbe bollare di
campanilismo, dato che Livorno la seconda citt della Toscana (o terza per poco)
e non pu essere in ogni campo seconda a
qualcun altro, senza per questo togliere ad
altre citt e comunit il diritto di valorizzare
le proprie risorse in un quadro di collaborazione.
Quella domanda (E Livorno?) non da
rivolgere agli altri ai quali nulla da chiedere o rimproverare, ma solo agli stessi livornesi. Non intendo attribuire responsabilit particolari allattuale amministrazione (lo dico, bench implicito, a scanso di
equivoci). Essa semmai il prodotto dello
sfarinamento e dellautodistruzione della
classe dirigente livornese, avvenuti in precedenza. La domanda E Livorno?, chiama oggi in causa lintero insieme delle rappresentanze politiche e istituzionali, locali,
regionali e nazionali attuali e poi le forze
politiche, quelle economiche e sociali, insomma tutti coloro che rivestono a Livorno ruoli di responsabilit in ogni campo.
La nostra citt appare ripiegata su se stessa, persino appagata e soddisfatta del riconoscimento di area di crisi, destinataria
di assistenza, senza fare un necessario bilancio di decenni di interventi pubblici di
scarsi risultati, perch impostati su logiche di corto raggio e vulnerabili allarrivo
di cacciatori di benefici e facilitazioni, con
linsediamento di attivit senza mercato o
esposte fatalmente al rischio di chiusura o
delocalizzazione al venir meno di quelle
stesse facilitazioni.
Il declino non sembra pi un rischio, ma
un fatto.
Qui si delinea, allora, anche un ulteriore
pericolo.
Alla quercia caduta, nei versi di un grande
poeta italiano, tutti vanno a far legna.
Alla Livorno in declino, purtroppo, molti
oggi sembrano guardare come ad una realt debole e acefala, da annettere, come bacino di utenza, come mercato, come parente povero.

Livorno

11

Rester al timone per i prossimi in sostituzione di Laura Miele

Enrico Bonistalli
neo presidente Asamar
di Cristina Battaglini
Enrico Bonistalli, titolare dellomonima
agenzia marittima in Livorno, il neopresidente di Asamar (eletto in occasione della riunione di Asamar svoltasi
il 18 Luglio), lassociazione degli agenti
marittimi raccomandatari di Livorno e
provincia, dove rester al timone per i
prossimi quattro anni facendo seguito
alla presidenza di Laura Miele.
- Come sono trascorsi questi ultimi
quattro anni?
I quattro anni appena passati, grazie
alla brillante presidenza di Laura Miele, con la quale stato organizzato tra
laltro un importante convegno l11 Aprile scorso allHotel Palazzo che ha avuto una visibilit nazionale e la presenza, tra gli altri, del presidente della
Regione Enrico Rossi.
Abbiamo affrontato abbastanza bene
- ha proseguito Bonistalli - la riforma
portuale con le sue conseguenze, tra
le quali leliminazione della presenza
degli imprenditori privati nel comitato
portuale, confluiti nelle commissioni
consultive; quotidianamente ci confrontiamo con la Capitaneria di porto
per risolvere i problemi grandi e piccoli che riguardano gli associati, la gran
parte dei quali si trova fuori Livorno.
Un evento molto importante, che stato per noi motivo di grande soddisfazione, stato la visita in Asamar del
Direttore Marittimo Vincenzo Di Marco, appena insediatosi. Sotto il profilo
istituzionale, attendiamo con giustificato interesse linsediamento del nuovo Presidente o Commissario dellAutorit Portuale, evento ormai imminen-

Enrico Bonistalli

te, che coincider con laccorpamento


con Piombino e sar quindi la prima
occasione per vedere in atto la nuova
amministrazione congiunta dei due porti.
-Come valutate il recente accorpamento di Confindustria Livorno con Massa
Carrara e che si sta allargando anche
ad altre citt della Toscana?
Sicuramente in maniera positiva, perch lallargamento di Confindustria a
zone come Carrara, Piombino, ecc. rispecchia quello che poi il compartimento territoriale in cui si muove Asamar, ed il risultato sar quello di rendere pi agevoli i compiti organizzativi.
- Quali saranno le prossime iniziative di
Asamar?
Per il momento non ce ne sono, lasceremo passare lestate, ma il direttivo lavorer in stretta collaborazione
e la past president Laura Miele, che
ne fa parte, continuer ad essere un
punto di riferimento fondamentale,
anche riguardo alle quote rosa, alle
quali Laura ha dato una nuova prospettiva.

12 Livorno

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CHI CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO

Le bombe di Nogarin
sulla stampa anche nazionale
di Enrico Dello Sbarba

Sulledizione di domenica 31 luglio su Il


Tirreno e La Nazione e con un servizio
anche su Il Giorno (pag. nazionale) stato
riportato, con rilievo, la notizia della nuova
bomba di nogariana memoria: si alla requisizione di case private dopo la votazione
di una mozione presentata in Consiglio
Comunale proposta, purtroppo, da Marco
Cannito eletto nella lista cittadinanza attiva, un esponente politico locale che personalmente stimo ma che, questa volta, mi
sembra proprio che labbia buttata di fuori ed approvata naturalmente dalla maggioranza 5Stelle, da Marco Bruciati (Buongiorno Livorno) e da Giovanna Cepparello
della lista (Futura).
Lapprovazione della mozione che costituisce pi una manifestazione di intenti che
altro lascia il tempo che trova. Non per niente il Segretario Generale del Comune - il
dott. Giuseppe Ascione - ha attribuito a
quellatto solo valore politico aggiungendo che non esistono i presupposti giuridici di poterla attuare.
Il Sindaco Nogarin, alla disperata ricerca di
una visibilit, anche in vista, si mormora in
giro, di future ambizioni politiche, ha subito cavalcato la proposta affermando testualmente (intervista di Paolo Zerboni su
Il Giorno) di domenica 31 luglio difendo i
deboli ma non mi sento Robin Hood (meno
male! perch stiamo ormai ampiamente sforando il campo del ridicolo) - (NdC).
Nellintervista Nogarin va gi duro quando afferma che lintenzione quella di requisire la grande propriet immobiliare non
chiarendo per come, in assenza di leggi in
materia, il suo resta uno slogan di natura
mediocremente propagandistica.
E ormai una stanchevole ed ormai desueta forma utilizzata dagli esponenti di
5Stelle per cui ci sembra superfluo proseguire nel denunciare la penosa e pericolosa demagogia di una forza politica di
matrice populista che ha la pretesa di
guidare il paese nei prossimi anni. Ma
nel proseguire in questa analisi nella quale, anche a Livorno, il Sindaco Nogarin

sembra sguazzare in questa logica


deteriore che si innesta il durissimo comunicato pubblicato sulle colonne de Il
Tirreno sempre di domenica 31 luglio a
pag. 1 in cronaca di Livorno ed emesso
da Forza Italia, attraverso i suoi massimi
esponenti cittadini e provinciali (Maristella Bottino - Elisa Amato e Paolo Barabino). Nella nota, nella quale respinge con
durezza la mozione definita demagogica
e populista, che non sar mai attuata, ed
ha come effetto quello di minare ancora di
pi la gi precaria coesione sociale della
citt.
Il comunicato prosegue e si conclude con
la richiesta rivolta al Comune ed a CASALP di presentare una mappa dettagliata dei beni di propriet e svolgere tutti i
controlli per verificare la congruit degli
assegnatari (un argomento, questo, su cui
si discute, inutilmente, da almeno 50 anni.).
Fatta questa ampia cronistoria della vicenda giunto il momento di dare un senso ed una spiegazione al titolo di questo
servizio: Chi causa del suo mal pianga
se stesso:
Ebbene, fatta salva, la credibilit e la buona fede dei dirigenti locali di Forza Italia,
con un elogio particolare alla prof.ssa Elisa Amato che con un impegno leonino
si batte con grande determinazione ed imprevista abilit politica (per una neofita),
dopo una prestigiosa ed apprezzata carriera come dirigente scolastica, contro le
stranezzedi un Sindaco e di una Giunta
che non hanno limiti, dobbiamo per indirizzare il nostro commento finale anche ad
una parte considerevole dellelettorato livornese simpatizzante per Forza Italia e
degli altri partiti di destra (Lega Nord e
Fratelli dItalia).
E ormai scientificamente assodato e dimostrato dalle analisi del post-voto a Livorno che, in occasione del ballottaggio
molti elettori, appartenenti al centrodestra,
per disfarsi finalmente della strapotere
demagogico del PCI prima e dei succedanei in seguito, abbiano votato deliberatamente per Filippo Nogarin - lingegnere
spaziale - appartenente al Movimento
5Stelle ed occasionalmente piovuto in
politica: tra laltro un forestiero prove-

niente da un comune della provincia (Rosignano M) di cui lo scrivente ha conosciuto e vissuto tutti gli aspetti dei suoi
tentativi, regolarmente andati a vuoto, di
unascesa nella politica rosignanese.
Se a Livorno, tanti elettori labronici, anche moderati e di destra, si sono ritrovati a
sindaco un carneade colpa solo ed
esclusivamente loro.
Molti li ho incontrati anche recentemente:
si sono dichiarati pentiti e preoccupati
della situazione di impasse in cui si trova la citt dopo i primi due anni di amministrazione della giunta pentastellata: hanno visto peggiorare, in ogni campo, su
quello sociale, economico, culturale, sportivo ed estetico il volto e limmagine della
citt.
Qualcuno si giustificato affermando che,
pur di cambiare, avrebbero votato anche
la classica zoppa di Montenero.
Sono stati soddisfatti!
Fu un voto scriteriato, espresso senza discernimento, frutto di una stagione, quella che stiamo vivendo, dove ormai prevale, sempre di pi, il pressapochismo, il populismo becero e pericoloso.
Auguriamoci che ci non si ripeta alle prossime consultazioni elettorali, nellintero
paese: penso che potrebbe essere messo,
in serio pericolo, il sistema delle libert che
in tutti questi anni stato, malgrado tutto
ampiamente garantito.
Ma quelle adunate di popolo mi fanno
seriamente pensare al peggio!

FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Livorno

13

A PROPOSITO DI ACCORPAMENTI

Perch i livornesi
cercano di scansare Pisa?
di Cristiano Toncelli

I livornesi, per non fare i secondi ai pisani, ora sono destinati a fare i secondi dei
grossetani. Cos riassume un giornale,
in modo crudelmente schietto, la vicenda
della nomina alla presidenza della nuova
Camera di Commercio, risultato della fusione tra quelle di Livorno e Grosseto.
La questione per va molto oltre. Ricordiamo che tutto ha origine nella profonda
crisi di questo paese e dalla conseguente
necessit di ottimizzare le sempre pi striminzite risorse pubbliche. Questo ha portato alla caduta delle Province che, anche
se ormai da tempo svuotate di ruolo e rappresentativit, costituivano degli argini
messi a protezione delle classi politiche
locali. Ognuna infatti era un mondo a parte, dato che ogni entit statale o parastatale si plasmava sui loro confini, tanto che
negli ultimi anni, a dispetto della loro sostanziale inutilit, i territori facevano a
gara per crearsi la propria.
Caduta la diga, per, lacqua inevitabilmente tracima. E quindi iniziato un percorso che destinato a portare ad una
profonda revisione della presenza dello
Stato sui territori. E se cambia lo Stato,
cambiano anche le sue controparti. Non
solo allora Camere di Commercio, Comunit Montane, ma anche Confindustria,
Sindacati... hanno iniziato un processo di
revisione delle proprie strutture. E siamo
appena allinizio. Solo che, in assenza di

una bussola alternativa fornita dallo Stato stesso, cio dalla politica, ognuno ha
deciso di fare per se, in genere con il criterio del salviamoci la poltrona.
La Camera di Commercio di Livorno, ad
esempio, per non venire fagocitata dalla
sua pi potente controparte pisana, punta la prua verso sud. Beninteso, non siamo gli unici a fare scelte simili, visto che
in Liguria si sono unite la Camere di Commercio di La Spezia e Savona, dimostrando cos che la politica molto pi avanti
della scienza, aprendo un cunicolo spaziotemporale che attraversa Genova.
Tornando dalle nostre parti, gli equilibri
di Confindustria, fermata laggregazione
su base regionale, sembrano andare verso un micidiale ircocervo Firenze-Livorno-Massa. La cosa divertente sar quando ci saranno le riunioni tra enti diversi. I
rappresentanti faranno pi chilometri di
Marco Polo. In questo bailamme la UIL
sembra essere lunica che ha fatto la cosa
pi ovvia e razionale, accorpando Livorno e Pisa.
Qui per sorge il secondo e fondamentale punto. Perch i livornesi cercano di
scansare Pisa?
Risposta ovvia, perch ormai Pisa ci surclassa quasi in tutto e con quello che sarebbe laccorpamento pi giusto e naturale la nostra citt difficilmente riuscirebbe a ritagliarsi un proprio peso.
Ma c di peggio. Nel mondo provinciacentrico ogni territorio aveva i suoi rappresentanti, anche in Parlamento. Ma lIta-

DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano


AREZZO
San Giovanni Valdarno
Montevarchi
Terranuova Bracciolini
Loro Ciuffena
Viale Santa Margherita (AR)
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SIENA
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Sovicille
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FIRENZE
Viale Guidoni (FI) *
San Polo (FI)
Fucecchio
* in ristrutturazione
.............................................

LUCCA
Gallicano
Antraccoli
Altopascio
Ponte alla Ciliegia
.............................................
PISTOIA
Panicagliora
.............................................
LIVORNO
Via Cattaneo (LI)
.............................................
PISA
MontecatiniVal di Cecina
(Loc. La Bacchettona)
.............................................

licum, se passer indenne il vaglio della


Suprema Corte e non verr modificato, accorpa pure le circoscrizioni elettorali. Senza contare la riforma Costituzionale che riduce le funzioni del Senato. Tra gli effetti
di questo c lemergere lattivismo di personaggi che fino a pochissimo tempo fa
non facevano mistero della loro volont di
staccarsi dalla provincia labronica e ora,
con olimpica faccia tosta, si ergono a rappresentanti del territorio tutto.
Qui per si arriva al dramma specifico della nostra citt, ex-capoluogo di ex-provincia. In tutto questo caos Livorno appare
assente. Inutile ripetere il lungo elenco dei
(competenti) personaggi di foravia che gi
tengono le leve del comando di diverse
istituzioni che hanno sede in citt.
Nel mondo post-province non si vive pi
nel proprio rassicurante guscio e anche il
criterio adottato dalla nuova Camera di
Commercio (due anni a me, due anni a
te) destinato prestissimo a cadere.
Nel nuovo mondo quel che far la differenza saranno le persone, cio la loro qualit in termini di competenza, esperienza,
autorevolezza, innovativit, intelligenza,
scaltrezza... e qualunque altro criterio si
voglia individuare. Ogni citt o territorio
dovr mettere sul piatto le proprie risorse
migliori, che concorreranno per la rappresentativit.
Ma Livorno una citt che arrivata a
farsi vanto della propria ignoranza. Una
citt che nel tempo non ha costruito il rinnovo della propria classe dirigente perch
la selezione delle nuove leve avveniva solo
sulla base dellosservanza allortodossia
dominante ed al rispetto del rigido corporativismo in cui era divisa leconomia, Ogni
contributo critico ed originale finiva per
essere messo da parte se non addirittura
espulso, reo di disturbare quel manovratore che, in realt per propria inadeguatezza, aveva paura del confronto e rimaneva
arroccato sul proprio consenso.
Livorno ha vissuto cos una progressiva
involuzione culturale che lha allontanata
dal mondo che intanto, lentamente, cambiava. Ed ora che il cambiamento tracima
oltre la diga, la citt destinata ad essere
travolta.

14 Livorno

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Ha riassunto la direzione del quotidiano cittano al posto di Omar Monastier

Roberto Bernab torna al Tirreno


(e.d.s.) - No, non sono davvero dispiaciuto che Omar Monastier abbia lasciato la direzione de Il Tirreno e sia felicemente tornato nelle sue amatissime
terre venete.
Per un giudizio quasi unanime non si
era ben ambientato in terra labronica
e tantomeno era riuscito a crearsi una
corrente di grande simpatia tra i lettori.
Anche le sue "simpatie" forse provocate da un non gradito trasferimento

Ricordo
di Roberto
Bernabei
Sul finire degli anni 50 San Vincenzo
si accingeva a scoprire il turismo.
Fino ad allora divideva il lavoro fra la
cava di pietra calcarea di San Carlo della
Solvay e le acciaierie di Piombino.
Ettore Bernabei, gi Direttore Generale della RAI
scopri la spiaggia di San Vincenzo per la sua
gi numerosa
famiglia, occup una villa a
sud dellabitato
e da giugno a
settembre per
alcuni anni.
Allora ero corrispondente della Rai e
bussai alla sua porta per chiedere una
ripresa televisiva in occasione di una
manifestazione promossa dal Comitato Turistico di cui facevo parte e denominata Castelli di sabbia.
Bernabei promise la ripresa e la troupe arriv puntuale a riprendere la manifestazione.
Tanti bambini compresi i figli del Presidente a costruire castelli di sabbia
con la collaborazione dei genitori.
Il presidente presente.
Un ricordo di un tempo ormai lontano. Addio Presidente
Mario Lorenzini

Roberto Bernab

in Toscana, sembravano orientate verso l'opzione grillina.


Con Monastier personalmente non ho
avuto, o meglio, non sono riuscito ad
avere alcun contatto e per chi, come
lo scrivente, il decano dei giornalisti
livornesi e il pi antico corrispondente
de Il Telegrafo e poi de Il Tirreno (anno
1954), la cosa riveste un significato particolare.
Ebbene, malgrado diversi tentativi effettuati attraverso gli addetti di segreteria, per un breve colloquio di cortesia, non ho mai avuto il piacere di uno
straccio di risposta.
Per chi ha avuto con tutti i direttori
che si sono succeduti negli anni alla

Omar Monastier

guida della storica testata livornese


(ad eccezione forse della Sandra Bonsanti per le polemiche sulla fine della
D.C e su Giulio Andreotti), dal mitico
Carlo Lulli, a Hubert Bianchi fino a Roberto Bernab ed ha avuto l'onore di
avere Bruno Manfellotto come moderatore di grande prestigio in molte iniziative del circolo Il Centro (l'ultima addiritura in occasione della presentazione del mio librino "La mia D.C" nel dicembre del 2014), la cosa non potevo
farla passare sotto silenzio.
A Roberto Bernab che ha riassunto,
sembra in via provvisoria, la direzione
de Il Tirreno, un caro saluto con viva
cordialit e simpatia.

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Livorno

15

LA COSTRUZIONE DELLE NUOVE ROTATORIE

La calda estate dellautomobilista


di Franco Spugnesi

La quasi quotidiana gimkana del viaggio


di ritorno a casa si arricchita di una nuova prova: la costruzione della nuova rotatoria tra via San Giovanni e via della Cinta
Esterna.
In contemporanea ai lavori di eliminazione
dei semafori crescono gli esaurimenti nervosi tra gli automobilisti che in questultimo anno hanno dovuto spendere qualche
decina di ore della loro vita in fila nel tratto
di strada tra piazza Mazzini il malfermo ponte Santa Trinita.
Non che prima il traffico scorresse senza
intoppi, impossibile poich sia sulla direttrice nord sud che su quella opposta quella praticamente lunica via per entrare o
uscire di citt ma, il vecchio sistema assicurava un qualche spazio per lo scorrimento con la doppia corsia ricavata ovunque
era possibile.
Lamministrazione attuale ha ora proceduto in senso inverso ricavando dalla doppia corsia marcia piedoni isole per lhappy hour e unampia pista ciclabile senza
contemporaneamente fornire unalternativa a una parte del flusso dei veicoli su altre strade. Dulcis in fundo sulla nuova
carreggiata degli scali Cialdini recentemente da poco asfaltata, dopo i lavori per la
pista ciclabile, la quarta volta che aprono una buca fregando una corsia, che dopo
poco riempiono, forse alla ricerca di qualche guasto. Costerebbe tanto fra esporre
un cartello che spiega larcano? Gli automobilisti in fila almeno lo leggono e passano magari il tempo.
Sempre a proposito di automobilisti qualche mese fa il nostro periodico ha criticato progetto della giunta a cinque stelle che

governa (o sgoverna?) Livorno di far pagare a partire da luglio, il contrassegno


che autorizza la sosta nelle zone ZTL e
ZSC ai residenti.
Allora suggerivamo al primo cittadino di
rivolgersi invece, per le legittime esigenze
finanziarie del Comune, ai proprietari di
barche che godono prezzi stracciati di
comodi luoghi di sosta nei fossi cittadini.
Un paio di lettori, proprietari di non trascurabili natanti, si sono lamentati invocando la funzione sociale dei cosiddetti
circoli della pesca e delle loro giratine alle
torri della Meloria.
E arrivato luglio e del balzello per i residenti non se n pi parlato. Troppo complicato il meccanismo? Pentimento improvviso? Sicuramente non per colpa (merito)
del nostro mensile Il Centro che ling.
Nogarin aborra tanto da vietarne la diffusione nel palazzo comunale a salvaguardia dellinnocenza dei suoi consiglieri. In
alternativa il nuovo assessore alla mobili-

Le code del traffico durante i lavori di costruzione delle rotatorie

t Vece proporr da settembre di trasformare in blu tutti i parcheggi bianchi


che resterebbero gratuiti per i residenti
ma a pagamento per gli altri.
Sembrerebbe una bella pensata, peccato
che gi ora in centro i residenti con il contrassegno non trovano un posto... Per le
esigenze finanziarie non passano e bisogno pur trovare un incremento delle entrate. Intanto si pu raddoppiare, anzi meglio triplicare la quota di coloro che il permesso di circolare e di parcheggiare nelle
zone limitate lo richiedono per lavoro come
i medici, poi anche i permessi temporanei
concessi alle mamme con bambini piccoli
passati da 30 euro a 90. Cosa dire? Questo
sindaco che ci aveva quasi commosso
quando dichiar che non avrebbe pagato
i debiti dellAAMPS per non gravare i suoi
concittadini non dimostra certo ora lo stesso buon cuore nei confronti dei residenti e
delle mamme. MAH?
E poi ci sono le multe un mare di multe unestate di fuoco per i vigili e per gli
automobilisti che notoriamente a Livorno
non sono particolarmente coscienziosi. Il
Tirreno che ci aggiorna settimanalmente
sul livello di contravvenzioni raggiunto ne
dichiara 10.000 a fine luglio e per agosto si
prevede un trend in decisa salita, e quasi
tutte elevate per divieto di sosta lungo il
nostro bel lungomare.
A primavera dopo un tira-molla di almeno
cinque anni il Comune finalmente rientrato nella disponibilit dellex deposito
ATL di via Mayer. Si cos aperta una
possibilit di destinare a parcheggio pubblico il grande piazzale che ospitava gli
autobus, cosa che non avrebbe compromesso n il futuro utilizzo del complesso,
nel frattempo divenuto rifugio degli sfrattati organizzati dai soliti amici della giunta,
n eventuali futuri riassetti urbanistici. Si
trattava solo di attrezzare lingresso e, ma
non era indispensabile, tracciare gli stalli
di parcheggio, poi lo si poteva addirittura
affidare ai soliti gestori pisani. Quel parcheggio a met strada tra la terrazza Mascagni e il museo Fattori addirittura strategico, praticamente gi pronto, non aveva neppure bisogno di varianti , ma non si
voluto fare.
Diceva il saggio Giulio (Andreotti) che a
pensar male si fa peccato ma spesso ci
sindovina...sar che il parcheggio avrebbe danneggiato il ricchissimo business
delle contravvenzioni?

16

Rosignano

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

stata messa in atto dallassociazione Amici di M.AR.CO Museo ARcheologico COmunale

Iniziativa pro-terremotati
di Riccardo Cantini

L a s s o c i a z i o n e
Amici
di
M.AR.CO Museo ARcheologico COmunale di recente costituzione si propone di amplificare interesse e stima, peraltro gi riconosciuta dagli esperti, verso i nostri siti archeologici e storici (Castiglioncello, Rosignano Marittimo,
Vada, Monte Carvoli, ecc) presso
la popolazione del Comune e su
tutto il territorio nazionale, promuovendo le varie iniziative organizzate dal Museo stesso e anche con

proprie proposte e attivit.


In questi primi mesi di attivit abbiamo gi onorato la nostra mission
collaborando alla buona riuscita delle iniziative della Regione Amico

Vieni alla CISL

Museo e Le notti dell Archeologia


cos come per la serata inaugurale
della riapertura della struttura di Palazzo Bombardieri.
Adesso, a fronte di questo dramma
che ha colpito duramente una parte
significativa del nostro territorio, non
ce la sentivamo di stare con le mani
in mano a veder scorrere i drammatici aggiornamenti, cos onorando
liniziativa del ministro Franceschini
#museums4italy in accordo con la
direzione del Museo di Rosignano,
nei giorni scorsi abbiamo dato vita
ad una raccolta fondi da devolvere sul
conto 888832 messo a disposizione
della Regione Toscana.

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Montecatini Val di Cecina 17

AMATRICE: I terribili momenti di Angelo e Chiara Binchi

Due persone di Ponteginori coinvolte nel terremoto


di Sandro Cerri

Il forte terremoto che ha devastato paesi del centro Italia lo scorso 24 Agosto
ha causato moltissime vittime oltre a distruggere quasi completamente alcuni
paesi.
E una tragedia che ha sconvolto lItalia
intera e non solo, ha fatto riemergere
quanto la solidariet sia un valore ancora molto sentito tra gli italiani, viste le
molteplici iniziative che subito sono state
messe in atto da Istituzioni, Associazioni e semplici cittadini.
Ed emerso, come sempre in questi casi,
la straordinaria professionalit e umanit di tutti gli appartenenti alla Protezione Civile, dalle Forze dellOrdine, allEsercito, ai semplici Volontari. E questa volta possiamo senza dubbio affermare che i soccorsi sono stati tempestivi.
In questa immane tragedia che ha colpito il centro Italia, vi sono anche due pro-

tagonisti involontari, residenti nel Comune di Montecatini, e precisamente a


Ponteginori.
Angelo e Chiara Binchi, questultima
nativa di Amatrice, si trovavano proprio
nella zona colpita dal forte terremoto, e
precisamente a SantAngelo, posto a 5
chilometri da Amatrice, ed una delle 69
frazione di questo splendido borgo che
il terremoto ha completamente distrutto.
Angelo e Chiara si trovavano in casa
insieme alla mamma di Chiara, una signora di 99 anni, al momento della prima forte scossa di terremoto delle 3.36
nella notte del 24 Agosto.
Ho avuto modo di parlare con Angelo e
Chiara, prima telefonicamente e poi li ho
incontrati e Chiara mi ha raccontato questo incubo e come, con la sola forza
danimo, siano riusciti a salvarsi uscendo da una finestra della loro casa che
stava crollando, e mettendo in salvo anche lanziana mamma, e tutto questo con
la fortissima scossa in corso.
Sono stati poi ospitati da alcuni parenti

ad Ascoli e dopo due giorni sono rientrati a Ponteginori, accolti con affetto dai
vicini ed amici.
Fortunatamente sono riusciti a salvarsi,
anche se sar difficile per loro dimenticare quella notte da incubo, gli amici che
non ci sono pi ed il loro paese completamente distrutto.
Come sempre la solidariet emerge con
forza in questi casi, ed anche a Montecatini le varie Associazioni si sono messe in moto per reperire fondi da inviare
ai terremotati.
La festa che si svolta proprio nei giorni del terremoto a La Gabella, tra laltro
dedicata alla Protezione Civile, ha subito comunicato, mediante il suo Presidente, che una parte del ricavato sar devoluto ai terremotati, nella fattispecie al Comune di Amatrice.
Una tragedia quindi che smosso gli animi di tutti i cittadini ed ha fatto emergere
quanto sia grande il cuore degli Italiani.
A Chiara e Angelo, che hanno vissuto
questa tragedia in prima persona, va tutta
la nostra vicinanza ed il nostro affetto.

18 Cultura

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Un attore protagonista nel mondo del teatro e della storia del Il Grattacielo

Ricordo di Giorgio De Giorgi


di Laura Conforti Benvenuti

Dopo lultimo direttore del Centro Artistico IL GRATTACIELO, padre Valentino


Davanzati, recentemente scomparso, anche il noto attore Giorgio De Giorgi, nel
mese di Agosto, se n andato. Unaltra
figura rappresentativa nel mondo del teatro e della storia del Il Grattacielo, e di
Livorno, ci ha lasciati.
Nel periodo fiorente del teatro, Giorgio De
Giorgi era molto conosciuto ed apprezzato
sia come attore, come insegnante, che
come amico di molti, compreso chi scrive.
Dimenticati gli orrori della guerra, lattivit
culturale della nostra citt, dal 1955 in poi,
si svilupp ed sincrement sensibilmente. Non sono stati dimenticati tutti gli spettacoli e le varie attivit teatrali, sono ancora vive tutte le manifestazioni che si rappresentavano alla Casa della Cultura in
Piazza Guerrazzi, al Teatro Stanic ed al Centro Artistico Il Grattacielo. Erano impegnati attori di grande talento e formazione
artistica. Molto nota era lAccademia dello Spettacolo del Centro Artistico Il Grattacielo frequentata da molti aspiranti attori e diretta dallillustre Andrea Camilleri.
Giorgio De Giorgi era tra questi. Dopo aver
frequentato i teatri della Casa della Cultura, dello Stanic, e della Piccola Compagnia
Sperimentale approd al Centro Artistico
Il Grattacielo ideato e fondato da padre
Egidio Guidubaldi in antagonismo e contrapposizione con la Casa della Cultura,
notoriamente di sinistra tanto che per
lungo tempo sui manifesti e le locandine
del Centro si leggeva la dicitura: una presenza cattolica nel mondo della cultura.
In quel tempo al teatro andavano in scena
autori classici come: Assassinio nella Cattedrale di T.S. Elliot per la regia di Andrea

Giorgio De Giorgi con Maria Flavia Nannini


durante la recita di Enrico IV nel 1958.

Camilleri; Enrico IV di L. Pirandello,


per la regia di Amasi Damiani ed altri. Iniziarono pure rappresentazioni di rinnovamento e avanguardia con testi che, per
lepoca, potevano essere motivo di contestazione. Si ricorda Aspettando Godot di Samuel Beckett, per la regia di
Enrico Sirello. Un
testo rappresentato per la seconda
volta in Italia dove
Giorgio De Giorgi
era il protagonista
insieme a Guido
Paolo Marziali. Ed
ancora Amedeo o
come sbarazzarsene di Eugene Jo-

CA.PA. TER

nesco sempre per la regia di Enrico Sirello.


Quel tempo era caratterizzato da una intensa e crescente attivit teatrale. Oltre a
registi come Orazio Costa Giovangigli, Camillari e Sirello, si alternarono altri nomi illustri e celebri come, Vilda Ciurlo, Amasi
Diamanti, Giorgio Bandini ed altri. Tra gli
attori, oltre ad Aldo Maltinti, anche regista, vi prendevano parte e si mettevano in
mostra Giorgio De Giorgi, Guido Paolo
Marziali, Clara e Mario Paoloni, Anna Ciucci, Mario Sassetti, Aldo Bagnoli, Anna
Maria Saffiotti, Anna Maria Pavarino ed
altri ancora.
Giorgio era presente in ogni spettacolo interpretando sempre parti importanti e spesso da protagonista. E impossibile citare
tutti gli spettacoli, ne verrebbe fuori un
noioso elenco. Per, i pi famosi, oltre a
quelli gi citati, occorre ricordarli: Aiuola
bruciata di U. Betti, Giorni senza Fine di E.
ONeill, Enrico IV di L. Pirandello, Arsenico e vecchi merletti di J.O. Kesserling,, Zoo
di vetro di T. Williams, Cos se vi pare di
L. Pirandello, Morte di un Commesso Viaggiatore di A. Miller, Il Capanno degli attrezzi di G. Green.
La sua morte ha colpito tutti gli appassionati di teatro e gli amici, lasciando qualcosa di amaro in bocca e il dispiacere di non
aver potuto esprimere a voce tutta la riconoscenza per quanto ha fatto. Era un uomo
riservato, semplice, onesto e di grandi virt.

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Cultura

19
7

La figlie Paola ed Enrica hanno ricordato nel migliore dei modi a Villa Trossi la grande artista

Giovanna Tal una mostra di successo


di Angela Simini

Per chi l'ha apprezzata come grande artista, e non solo come fotografa, seppur di
alto livello, e per gli amici che l'anno amata per il suo travolgente estro unito ad
una generosit istintiva, la mostra delle
foto di Giovanna Tal, allestita dalle figlie,
l'architetto Paola e la direttrice didattica
Enrica Tal a Villa Trossi, costituisce uno
degli appuntamenti pi significativi di
questa estate livornese.
E certamente un'attrazione sotto il profilo
culturale ed artistico per chi vuole fruire il
"bello" nell'attimo che osserva e per chi
vuole ricordare: ricordare Livorno negli
anni Cinquanta, la Livorno della ripresa
e della rinascita dalle rovine della guerra, la Livorno del teatro, dello spettacolo,
dei tanti grandi personaggi di fama internazionale che hanno calcato le scene
della Gran Guardia e del Goldoni. Ma soprattutto del Teatro d'Opera e di Pietro Mascagni.
Ma procediamo con ordine.
E' stato un grande personaggio come Lindsay Kemp, ballerino coreografo, mimo,
attore e regista a tagliare il nastro e ad
inaugurare la mostra "Fotosensibile - Citt
e Teatro nella fotografia di Giovanna Tal",
mostra nella quale Lindsay ha avuto un
posto "tutto per lui" nella suddivisione illustrata e studiata dalla figlia di Giovanna, l'architetto Paola Tal: Citt, Teatro,
Danza ed una sezione dedicata al maestro di teatro-danza Lindsay Kemp, per il

Una foto di Giovanna Tal.


quale Giovanna aveva composto il libro
"Sogni di luce. Il senso dell'immagine nel
teatro di Lindsay Kemp" .
E' ancora Paola Tal ad esporre il percorso espositivo durante l'inaugurazione Mostra, dalle prime foto scattate alla citt, in
bianco e nero, fino al momento in cui Giovanna scopre in s stessa la sensibilit
artistica e la mette a fuoco passando dalle
foto di strada a quelle del teatro.
Ma allo scatto qualitativo che la consacra
"artista" geniale e individuale, giunge dopo
studi non indifferenti e molto seri: dopo l'Accademia di Belle Arti a Firenze, nel 1964 si
specializza in Educazione all'Immagine
presso l'universit di Padova coon Petter e
Gianni Rodari.
Nel 1981, con la Specializzazione in Psicologia dello Sport approfondisce la sua com-

petenza nella conoscenza della psicomotricit, come base di studio del Teatro Danza e si proietta nel mondo che la
appassiona, quello dell'immagine in
movimento, colta nel momento pi creativo e alto dell'espressione umana.
Nascono di qui i click ai grandi dello spettacolo, dei quali ci offre splendide e reali raffigurazioni, colti in un attimo infinitesimale di tempo: la smorfia ironica di
Gigi Proietti, di Piera degli Esposti o dello
stesso Kemp, lo studio delle mani, la
danza, i veli sfumanti, il loro librarsi dei
ballerini verso l'alto, e poi Carla Fracci,
Micha Van Hoecke, Daniel Ezralow. Ed
ancora la sezione del teatro d'opera, al
quale Giovanna si avvicinata attraverso
l'apprezzamento di Pietro Mascagni e la
conoscenza delle sue opere: ed altri click
ancora, scattati nel buio del teatro durante le prove, dopo lunghi appostamenti: s
perch Giovanna coglieva l'attimo, ma
anche il respiro, la modulazione del canto, l'espressione. Versatile e poliedrica,
Giovanna si dedicata alla " Riscoperta e
Rivalutazione" del livornese Pietro Mascagni, iniziata dal Cel negli anni '90.
Con passione ha raccolto scritti e foto
intorno al compositore livornese nell'iniziativa Caro Mascagni, pubblica "Mascagni Musica da guardare" e nel 2013
autrice del DVD " Verso il fascino del
Novecento. In viaggio con Pietro Mascagni, un livornese nel mondo".
La mostra che ha avuto successo di
pubblico, ha reso ulteriormente giustizia a questa grande livornese che merita di essere annoverata tra i personaggi
rappresentativi della cultura e della genialit livornesi: il contributo di Giovanna all'arte in generale, perch difficile
catalogarla e inserirla in una sola sezione, universale.

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Cultura

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Il libro di Francesca Cagianelli (Tagente Edizioni)

Leonetto Cappiello. Oltre laffiche


di Marisa Speranza
Il volume ha una copertina accattivante
dal fascino ottocentesco: una giovane signora, seduta su un divano, elegantemente vestita con un lungo abito chiaro, che
tiene accostati a s i due figli. Non se ne
indovinerebbe lautore se non saltasse
subito allocchio la dicitura : Leonetto
Cappiello (1875-1942). Oltre laffiche.
Il bel volume di Francesca Cagianelli (Tagete Edizioni), presentato presso la Fondazione Livorno, ha puntato i fari su un
artista eccezionale che merita ogni possibile rilievo. Qual quello tributato dalla
presidente di Archivi e Eventi con questo lavoro, durato anni, che sinserisce
in un filone inesauribile (lOttocento e il
Novecento livornese). Lha sottolineato il
presidente della Fondazione Luciano Barsotti, per cui Oltre laffiche un invito
ad approfondire la conoscenza di un artista livornese noto soprattutto per la sua
attivit di pubblicitario e cartellonista. Chi
non ha presente i suoi poster sulla stagione balneare, la pubblicit del Cognac Cinzano o del Bitter Campari (1921) con quella famosa scorza darancia tagliata a spirale?
Ma c un altro Cappiello di cui il libro
ripercorre le vicende di vita restituendoci
la ricchezza di uno straordinario vissuto.
Di cui il dipinto in copertina (1909) solo
un assaggio. Lo si pu ammirare a Villa
Mimbelli , ha avvertito Francesca Giampaolo, direttrice del Museo Civico Fattori
di Livorno, dove si trovano alcune opere
su carta del pittore.
Quella scritta dalla Cagianelli una biografia eccezionale, ha poi esordito Andrea Muzzi, Soprintendente per le Belle Arti

La copertina del libro

e il Paesaggio di Pisa e Livorno. Un cenno


alla precocit artistica del pittore : a soli
tredici anni alcune sue caricature appaiono nel periodico livornese Il Mare ; a
sedici fa il suo debutto alla Societ di Belle
Arti di Firenze con tre dipinti , mentre il
Corriere Italiano e Il Telegrafo pubblicano le sue caricature di bagnanti e di politici.
Nel 1896 collabora con lo scrittore Giovanni Targioni-Tozzetti ad un album intitolato
Estate a cui segue Lanterna Magica.
Ma a Parigi (dal1898), dove sincardina,
che raggiunge la celebrit. Sono le scelte
culturali e di vita a dirigerne il percorso. Si
dedica ora allarte del manifesto e ottiene
un contratto dalleditore Vergasson per la
sua produzione esclusiva di Affiches artistiques(1900). Conosce il pittore Toulouse-Lautrec e si muove a suo agio nel
mondo parigino.
Nel 1901 sposa la pittrice Susanne Meyer,
figlia del direttore di Le Matin (al matrimonio presente Boldini). La vita di Cappiello ha attraversato diverse fasi, ha spie-

gato lo storico dellarte : esegu ritratti,


coltiv la decorazione di ambienti,disegn
arazzi per i Gobelins e vasi per Svres, realizz numerose illustrazioni di libri (vedi
Pote Assassin di Apollinaire) e partecip a moltissime mostre riscuotendo
consensi di critica e di pubblico. Nel 1930
ottenne la cittadinanza francese dopo che
gli era gi stata conferita la Legion dOnore (1914).
Sulla pienezza culturale e formale del pittore livornese ci d un ampio assaggio il
volume che ci parla del Cappiello meno
conosciuto. Lo ha sottolineato Valentina
Filidei, in rappresentanza della Casa Editrice Tagete che si specializzata nella storia del territorio. Ma perch quella copertina? E un ritratto familiare recensito dal
Gotha parigino, ha risposto Francesca
Cagianelli, per cui leditore stato un interlocutore dinamico pronto a condividere i risultati di nove anni di faticoso lavoro.
Cappiello, ha concluso con orgoglio lautrice, un italien de Paris, che si fatto
valere ben oltre laffiche . Un risultato,
questo, accolto con ritardo dalla critica
nostrana.

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22 Livorno

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Il bravo cantautore livornese e la sua band stanno riscuotendo grossi successi

Lorenzo Taccini e il suo gruppo


Esistono ancora poeti e cantautori. E la
notizia ancor pi clamorosa- che ne esistono proprio a Livorno e non portano
sulla carta didentit il vesso della secolarit. Parliamo di Lorenzo Taccini, giovane
e promettente figura di spessore artistico
e culturale, classe 1989. Formatosi al liceo
classico di Livorno e laureatosi poi in lettere classiche ed in Archeologia allUniversit di Pisa, Lorenzo anche lideatore
di un importante progetto artistico-musicale che porta avanti con alcuni fidati amici e validi collaboratori.
Questo progetto vuole essere uno slancio
coraggioso, forse un po idealista, verso
la proposta di qualcosa di diverso, che innalzi un po il livello medio-basso in cui
sono crollate la musica e la poesia (e non
solo) negli ultimi anni. In particolare a livello cittadino Lorenzo ed i Band-iti, il
suo gruppo (gi noto come La sua orchestra), soprattutto, desiderano lanciare un
forte messaggio: la distinzione educata
dalla massa, contraria ad ogni esibizionismo fine a se stesso, che oramai massa
esso stesso; ma proprio con una proposta
violentemente delicata il giovane cantautore cerca di accarezzare le intelligenze di
chi ci ascolta per stimolare riflessioni e critiche costruttive, per attivare gli intelletti.
Certamente necessario un compromesso
tra la medicina ed il
suo sapore e quindi, sia per sua stessa indole, sia per effettiva volont, Lorenzo ed i suoi amici tentano di veicolare il messaggio in
una maniera simpatica e propositiva,
mai arrogante o aggressiva, anche se
non mancano delle
dichiarazioni forti
nei testi. Ma daltronde ogni cantautore che si rispetti,
ama prendere posizione e lasciare il
segno, essere partigiano.
Nel 2012 Lorenzo
ed il suo gruppo
sono riusciti a produrre il loro primo

Lorenzo Taccini

album originale di canzoni che, in perfetta


tradizione cantautoriale, stato scelto di
intitolare Lorenzo Taccini. Conteneva
ben 11 inediti ed ha riscosso un discreto
successo, almeno in ambito locale. Negli
ultimi anni il gruppo si quindi dato molto da fare per migliorarsi progressivamente, ampliare la rosa della Compagnia, migliorare le proprie doti ed adattare le proposte artistiche alle occasioni pi varie
(dal teatro, al ristorante, alla piazza,).

Ad oggi, oltre ad un buon incremento delle uscite live, che sono un po la quintessenza del mestiere dellartista e del cantante in genere, la Compagnia pu vantare anche luscita di un secondo album di
canzoni. Questa nuova opera porta il titolo di Inni ed altre finzioni. Se il verbo
fingere, da cui appunto finzione, lo
stesso verbo che in latino nasce col significato di plasmare, dare forma e definiva latto con cui si modellava la creta, (ben
presto ampli il proprio significato sia al
rappresentare quanto allabbellire), ora, il
passo fra la rappresentazione e linvenzione o limmaginazione molto breve e
quello fra linvenzione e la simulazione,
ancora di pi. Potremmo a buona ragione
modernizzare il tutto con lidea della fiction (termine tuttaltro che americano,
cari i nostri lettori ). Ebbene in questo
album Lorenzo Taccinie gli altri membri del
gruppo le altre finzioni, i vari modi che
luomo si creato per simulare, fingere appunto: un sentimento, una maschera
sociale, o persino limbroglio di se stessi,
perdendo una qualsiasi reale identit. La
nostra societ soffre di questo male e questalbum di delinea in tal senso come impegnato a livello civile e sociale, se non
altro. Un pochino, forse anche social- e
basta. Ed anche questa unaltra bella finzione.

Il cantautore livornese Lorenzo Taccini ed il suo gruppo

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SULLESTATE E LA SUA DURATA

Castiglioncello, c sempre meno


gente in giro rispetto al passato
no scorso, si risponde.
C sempre meno gente in giro rispetto allanno scorso, qualsiasi siano gli anni di riferimento, cos come, a grandi linee, si stava meglio
quando si stava peggio: potremmo, per risolvere il primo dei due problemi sul si stava
meglio quando si stava peggio ci adopereremo
in un altro momento concentrarci su cosa
offriamo, e a quali prezzi. Per inciso, pagare
un cocktail post-cena lo stesso prezzo che ci
viene richiesto nellestivissimo Salento o a 20
metri dal Colosseo, far s che il pagante di
turno, alla prossima occasione, lestate la passi in Salento e a settembre un fine settimana lo
dedichi alle bellezze di Roma.
Resusciter, ma di fatto: Castiglioncello morta. Evviva Castiglioncello!
Periodico mensile
del Circolo Culturale

Un panorama di Castiglioncello.

di Paolo Arzilli
Si arriva alla fine dellestate, che, per chi lavora
destate, altro non che il rientro dalle ferie: a
poco serve lamentarsi, tuttavia, ch tutto sommato sono poche le categorie che, da almeno luglio a settembre, si godono il meritato e lungo
riposo insegnanti e pochi altri.
Lestate di chi scrive durata pressappoco due
settimane, poich chi scrive individua la stagione estiva non come quella che va dal 21 giugno al
20 settembre, ma come il periodo in cui ci concesso, con continuit che deve tendere alla perfezione, di rosolare al sole per almeno 5 ore quotidiane; poi, appunto, si rientra al lavoro, e il
sole lo si vede dalle tapparelle scure di gigantesche finestre che si affacciano sul Grande Raccordo Anulare, a Roma, mentre, appendici del
proprio computer, si tenta di risolvere problemi
che, se va bene, saranno risolti con tempistiche
messicane.
Lestate 2016 o le due settimane in cui esistita si trascorsa sdraiati sulla spiaggia della baia
pi bella della nostra bella Castiglioncello sebbene utilizzare il nostra sia in questo caso poco
appropriato: amici di Castiglioncello mi dicono
che chi, come il sottoscritto, viene da Rosignano
Solvay, con Castiglioncello ha poco a che spartire, e dovrebbe andarsene a fare il bagno nei pres-

si della fabbrica.
In ogni caso: Castiglioncello, destate, bellissima e vuota. Qualcuno, con lo sforzo mentale
e logistico tradizionalmente richiesto in una
localit nella quale essere propositivi sembra
attentare allordine naturale delle cose, tenta
di organizzare qualcosa che sia di animazione
e di animo come a dire: Castiglioncello, seppur tu sia piccola, seppur Mastroianni e Sordi
siano ormai polvere, ricordati che esisti ancora!
Iniziative sporadiche, perlopi, e sporadiche
resteranno finch il Comune non decider di
impegnarsi realmente dal punto di vista economico e fattivo e piccolo ulteriore inciso: il
fatto che nella Pro Loco locale non vi sia praticamente alcun giovane ovviamente influisce
in una certa misura sulla tipologia della proposta offerta, e deve in pi farci domandare perch a nessun giovane interessi della Pro Loco:
sar davvero tutta colpa dellindolenza che
talvolta, quasi sempre a torto, si attribuisce
per natura ai giovani della provincia (e allora
viene da chiedersi come facciano, ad esempio,
i giovani della vicina e ridente Castellina ad
essere attivi tutto lanno)?
Nel frattempo, si parla con chi possiede gli
stabilimenti balneari, e con i commercianti.
Come sta andando la stagione?, si domanda,
insomma, c poca gente in giro: meno dellan-

in distribuizione gratuita
anche presso i seguenti punti:

LIVORNO:
Libreria Nino Belforte,
Via Roma 59;
Libreria Edizioni Paoline,
Via Indipendenza;
Edicola Cairoli, via Cairoli 18;
Edicola Nelli, piazza Cavour 39;
Edicola P.zza Grande,
lato Farmacia Ospedale,
Edicola Bianchi, via del Porticciolo,
Edicola Attias, corso Amedeo;
Edicola piazza Matteotti;
Edicola Ramagli e Rossi
Via Calatafimi:
Edicola Paolini (Baracchina Bianca),
piazza S. Jacopo;
Ed. Lo Strillone, viale Italia 113;
Edicola Barcellona, via Goito;
Edicola Borghi, corso Amedeo,
angolo via dellOrigine;
Tabaccheria Cioni, via Roma 133;
Tintoria Rossi, corso Mazzini;
Ed. Martelli Anna Lisa,
via Meucci 5 (Coteto);
Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare;
Edicola Dharma, Viale Antignano 115.
CASTIGLIONCELLO:
Edicola Rossi, P.zza della Vittoria;
Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria;
LEdicola, Via Aurelia 512.
ROSIGNANO SOLVAY:
Edicola Giovannoni, via Allende;
Edicola Vallini, via O. Chiesa.
Tabacchi-Edicola Bicego, via Aurelia 459.
VADA:
Cartoleria 'Cartoland, via Magellano 3.

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