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Le temperature minime e massime che lacqua pu raggiungere nelle diverse stagioni condizionano la scelta delle specie di pesci da immettere nel laghetto
la (Anguilla anguilla) che non muoiono
durante linverno (salvo casi eccezionali) e che, anche se crescono poco nel corso dellanno, contribuiranno per a mantenere pi sano lintero bacino.
Interessante a questo scopo anche lo
storione, di cui possibile reperire in Italia soprattutto due specie: lo storione italiano (Acipenser naccarii) e lo storione
bianco americano (Acipenser transmontanus), entrambe di allevamento. Queste
specie, che non tollerano generalmente
temperature superiori ai 22-23 C, si nutrono aspirando il sedimento di fondo
e trattenendone gli organismi animali
Uno stagno di 1.000 metri quadrati pu arrivare a produrre fino a 60-70 chilogrammi di pesce allanno, secondo le specie allevate
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Avannotti di carpa
alimentati
con mangime
per favorirne
la crescita:
lapporto di
mangimi favorisce
un pi rapido
sviluppo degli
avannotti e
consente di ottenere
una produzione
pi rapida
e abbondante
stultimo come peso finale, cio di raccolta del pesce adulto), come segue:
10 trote di allevamento per un peso
massimo complessivo di 5 kg;
20-30 barbi per un peso massimo
complessivo di 5-6 kg;
3-5 carpe erbivore per un peso massimo complessivo di 5 kg;
3-5 storioni per un peso massimo
complessivo di 15 kg;
100-200 anguille per un peso massimo complessivo di 20 kg;
50 esemplari di specie varie (vaironi,
tinche, scardole, ecc.) per un peso massimo complessivo di 15 kg.
Il peso complessivo di raccolta sar
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Lunico serio problema di questo pesce che, quando raggiunge la maturit sessuale (il famoso capitone o anguilla
argentina), tende inarrestabilmente a raggiungere un corso
dacqua per arrivare fino al mare. A questo stadio in grado di uscire dal vostro laghetto anche allasciutto (basta che
piova!) per raggiungere il fosso o lo scolo dacqua pi vicino. Il fenomeno ben noto agli allevatori di anguille che devono prendere le loro buone precauzioni per non correre il
rischio, da settembre a febbraio, di trovare vuote le loro vasche dopo piovose notti autunnali con luna nuova.
Alimentazione. In natura le anguille si nutrono di insetti,
crostacei e pesci. Negli allevamenti vengono somministrati
appositi pastoni. In uno stagno possono trovare senza difficolt organismi di cui nutrirsi.
Malattie. La malattia tipica di questa specie la peste rossa che si manifesta nel periodo tardo-primaverile, ma le anguille possono essere colpite anche da numerosi parassiti fra
cui il pi comune lArgulus (un crostaceo parassita, vedi
disegno n. 11 a pag. 9).
Modalit di cattura. Si possono catturare svuotando lo stagno, se la cosa possibile, o ponendo delle apposite trappole (nasse) ed anche con la canna.
stacei.
Malattie. Non sono note sue specifiche malattie.
Modalit di cattura. Oltre che con le tecniche tipiche della
pesca sportiva il barbo pu essere catturato con le reti.
le che, specie in stagioni particolarmente avverse, caratterizzate da frequenti ed intense variazioni termiche, pu colpire i pesci.
Modalit di cattura. Per la cattura si posiziona nello stagno una rete da pesca; si batte poi lacqua stando su una barca o immersi nello stagno con degli stivaloni, per costringere le carpe a muoversi e ad incappare nella rete. Oppure
possibile pescare le carpe con la canna dopo avere innescato
lamo con esche varie come lombrichi, mais, pastoni, ecc.
Nel caso sia possibile lo svuotamento parziale dello stagno
la cosa migliore raccoglierle con retino a mano nellacqua
bassa. Vanno catturati solo soggetti di almeno mezzo chilo,
ma le carpe migliori, dal punto di vista organolettico, sono
quelle con peso a partire dai 3-4 kg.
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getto alla veremia primaverile come molti altri Ciprinidi, alla cui famiglia appartiene.
Modalit di cattura. Il cavedano ha importanza solo per la
pesca sportiva in quanto le sue carni non sono considerate
particolarmente prelibate.
Alimentazione. Ricerca nel fango dello stagno il suo nutrimento, costituito da larve di insetti, girini, piccoli molluschi e crostacei.
Malattie. soggetto a malattie della pelle indotte da funghi.
Modalit di cattura. La cattura del pesce gatto abbastanza semplice in quanto esso cade facilmente vittima sia delle reti che degli ami.
Volendolo pescare con la canna basta innescare lamo semplicemente con un lombrico o con una delle tante esche pi
o meno sofisticate consigliate dagli appassionati di pesca
sportiva; altrimenti, calando una rete al tramonto, in poche
ore non mancheranno le catture.
Nel caso sia possibile svuotare lo stagno, questa sicuramente la maniera migliore per operare le necessarie selezioni, avendo cura di prelevare gli esemplari pi grandi e lasciando in allevamento i pi piccoli.
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I pesci adatti
per lo stagno caldo
Carpe, rovelle, cavedani, carpe
erbivore e tinche, ma anche anguille
e pesci gatto sono le specie adatte
per i laghetti privi della possibilit
di un sufficiente apporto dacqua
fresca durante lestate
Il laghetto di pianura o di collina che
non pu beneficiare di apporti di acque
fresche destate deve fare i conti anche
con i rischi derivanti dai recenti cambiamenti climatici che non ci consentono di
farci cogliere impreparati da temperature che in superficie potrebbero raggiungere e superare i 32-34 C.
Per contrastare tali fenomeni, nuovi
per le nostre latitudini, dovrebbe gi bastare laver realizzato il bacino con una
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profondit di almeno 4-5 metri. Utile sarebbe comunque poter disporre anche di
poca acqua di pozzo, sicuramente pi
fresca, da utilizzare solo per brevi periodi ed in condizioni limite.
Se non potete quindi smorzare gli
estremi estivi ed invernali delle temperature con aggiunta di acqua di pozzo
(generalmente compresa fra i 10 e i 16
C) o, meglio, di sorgente, ma solo avvalendovi della disponibilit di un canale
limitrofo, dovete selezionare con cura le
specie da immettere.
A questo proposito bisogna quindi rivolgersi soprattutto alla grande famiglia
dei Ciprinidi che annovera le specie pi
resistenti e quindi di pi ampia valenza
ecologica: carpe, rovelle, cavedani,
carpe erbivore, tinche.
Uno stagno caldo sar quindi prevalentemente popolato da queste specie,
ma anche da anguille e pesci gatto che,
come i Ciprinidi, resistono alle condizioni ambientali avverse.
Per 1.000 m2 di superficie (equivalenti ad una cubatura di circa 2.000-3.000
m3 dacqua) si pu ipotizzare di immettere le specie sotto indicate nei seguenti
rapporti (peso finale di raccolta del pe-
sce adulto):
15-20 carpe per un peso massimo
complessivo di 20 kg;
40-50 esemplari fra tinche, rovelle e
cavedani per un peso massimo complessivo di 20 kg;
100-200 anguille per un peso massimo complessivo di 10-15 kg;
10-15 carpe erbivore per un peso
massimo complessivo di 15-20 kg;
50-60 pesci gatto per un peso massimo complessivo di 15-20 kg.
Il peso massimo complessivo di raccolta sar quindi di 80-90 kg per 1.000
m2 di stagno.
Questa densit da considerarsi ottimale per ambienti con scarsissimo ricambio idrico. Anche in questo caso risultati
migliori sono ottenibili con apporti di acqua nuova; i risultati inoltre possono variare a seconda della qualit della stessa.
Lalimentazione integrativa per questo
tipo di popolamento veramente minima
e va effettuata solo nel periodo estivo,
quando i pesci accelerano il loro metabolismo. In sostanza si tratta di somministrare mangime pellettato per pesci (va
bene quello per pesce gatto) nella misura
di circa 500 grammi ogni 6-7 giorni.
SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA 10/2007