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PREMESSA
1. L'evoluzione normativa in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica.
Attraverso lart. 4 del DL 138/2011, convertito nella legge 14 settembre 2011, n. 148, il Legislatore
nazionale intendeva introdurre una riforma organica per la gestione dei servizi pubblici locali, dopo
che il referendum popolare del 12 giugno 2011 aveva abrogato sia l'art. 23-bis del DL 25 giugno
2008, n. 112, convertito in legge 133/2008, sia il regolamento attuativo di tale disposizione,
emanato con DPR 7 settembre 2010, n. 168.
L'art. 4 del DL 138/2011 puntava allobiettivo strategico di traghettare la gestione dei servizi
pubblici locali da un sostanziale regime di monopolio alla libera concorrenza del mercato, mediante
un processo di liberalizzazione scandito da termini stringenti, entro cui gli Enti locali, sulla base di
complesse analisi di mercato e mediante l'adozione di un'apposita delibera quadro, avrebbero
dovuto liberalizzare le attivit economiche, oppure, in alternativa, procedere all'attribuzione di
diritti di gestione in esclusiva.
In quest'ultimo caso, sarebbe stato un onere delle Amministrazioni indire gare a evidenza pubblica
per conferire la gestione dei servizi sul mercato, dopo aver comunque accertato, con la suddetta
delibera quadro, che "la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio
rispondente ai bisogni della comunit" (art. 4, commi 1 e 8, del DL 138/2011).
Come noto, tuttavia, la disciplina generale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
contenuta nel suddetto art. 4 stata abrogata dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 17
luglio 2012. I giudici costituzionali, accogliendo i ricorsi di sei Regioni italiane (Puglia, Lazio,
Marche, Emilia Romagna, Umbria e Sardegna) hanno dichiarato lillegittimit costituzionale della
norma de qua a causa del divieto di ripristino della normativa abrogata dal corpo elettorale,
desumibile dall'art. 75 Cost., che contempla il referendum quale strumento di democrazia diretta
per l'esercizio della sovranit popolare.
La citata sentenza della Consulta n. 199/2012 non ha per altro determinato una vera e propria
lacuna normativa nella materia dei servizi locali, permanendo quest'ultima regolata, oltre che dalle
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
discipline di settore, anche dall'ordinamento giuridico comunitario, ossia dai principi di diritto
coniati dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea e dalla giurisprudenza nazionale.
Ha al riguardo rilevato la giurisprudenza che Per effetto della sentenza della Corte Costituzionale
n. 199/2012 "i servizi pubblici locali di rilevanza economica possono essere gestiti
indifferentemente mediante il mercato (ossia individuando all'esito di una gara ad evidenza
pubblica il soggetto affidatario) ovvero attraverso il c.d. partenariato pubblico- privato (ossia per
mezzo di una societ mista e quindi con una 'gara a doppio oggetto' per la scelta del socio o poi per
la gestione del servizio), ovvero attraverso l'affidamento diretto, in house, senza previa gara, ad un
soggetto che solo formalmente diverso dall'ente, ma ne che sostituisce sostanzialmente un diretto
strumento operativo, ricorrendo in capo a quest'ultimo i requisiti della totale partecipazione
pubblica, del controllo (sulla societ affidataria) 'analogo' (a quello che l'ente affidante esercita sui
propri servizi) e della realizzazione, da parte della societ affidataria, della parte pi importante
della sua attivit con l'ente o gli enti che la controllano. L'affidamento diretto, in house - lungi dal
configurarsi pertanto come un'ipotesi eccezionale e residuale di gestione dei servizi pubblici locale
- costituisce invece una delle (tre) normali forme organizzative delle stesse, con la conseguenza che
la decisione di un ente in ordine alla concreta gestione dei servizi pubblici locali, ivi compresa
quella di avvalersi dell'affidamento diretto, in house (sempre che ne ricorrano tutti i requisiti cos
come sopra ricordati e delineatisi per effetto della normativa comunitaria e della relativa
giurisprudenza), costituisce frutto di una scelta ampiamente discrezionale, che deve essere
adeguatamente motivata circa le ragioni di fatto e di convenienza che la giustificano e che, come
tale, sfugge al sindacato di legittimit del giudice amministrativo, salvo che non sia manifestamente
inficiata da illogicit, irragionevolezza, irrazionalit ed arbitrariet ovvero non sia fondata su di un
altrettanto macroscopico travisamento dei fatti (Cons. Stato Sez. V, 22-01-2015, n. 257; Cons.
Stato Sez. V, 10-09-2014, n. 4599; cfr. anche T.A.R. Lombardia Milano Sez. I, 13-03-2015, n. 700;
T.A.R. Veneto Venezia Sez. I, 23-02-2015, n. 214).
Con il DL 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge 17 dicembre 2012 n. 221, il legislatore ha
cos imposto per laffidamento di nuovi servizi pubblici locali di rilevanza economica una
procedura di informazione, propedeutica all'attivazione del servizio.
Nello specifico, lart. 34, comma 20, del decreto legge n. 179/2012 prevede che, a far data dal 1
gennaio 2013, "per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto
della disciplina europea, la parit tra gli operatori, l'economicit della gestione e di garantire
adeguata informazione alla collettivit di riferimento, l'affidamento del servizio effettuato sulla
base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell'ente affidante, che d conto delle
ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di
affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e
servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste".
Il successivo comma 21 dispone inoltre che: "Gli affidamenti in essere alla data di entrata in
vigore del presente decreto non conformi ai requisiti previsti dalla normativa europea devono
essere adeguati entro il termine del 31 dicembre 2013 pubblicando, entro la stessa data, la
relazione prevista al comma 20. Per gli affidamenti in cui non prevista una data di scadenza gli
Enti competenti provvedono contestualmente ad inserire nel contratto di servizio o negli altri atti
che regolano il rapporto un termine di scadenza dell'affidamento. Il mancato adempimento degli
obblighi previsti nel presente comma determina la cessazione dell'affidamento alla data del 31
dicembre 2013".
La presente relazione finalizzata appunto ad evidenziare le ragioni ed il rispetto della sussistenza
dei requisiti previsti dalla disciplina comunitaria in relazione all'affidamento diretto, da parte del
Comune di Castenedolo, a C.B.B.O. S.r.l. del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani per il
periodo 01.01.2016 - 31.12.2025 secondo il modello dellin house providing nel rispetto di quanto
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
previsto dai citati commi 20 e 21 dell'art. 34 del Decreto Legge 18/10/2012, n.179, convertito con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 17/12/2012, n. 221 sopra richiamati. Mira inoltre a indicare i
contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio universale della gestione, nonch le
correlate compensazioni economiche.
2. La nozione di servizio pubblico locale Cenni.
In parallelo all'evoluzione normativa ora descritta ed in assenza di una precisa definizione
legislativa del concetto di servizio pubblico locale, la dottrina e la giurisprudenza hanno elaborato la
nozione di servizio pubblico come una "qualsivoglia attivit che si concretizza nella produzione di
beni o servizi in funzione di un'utilit per la comunit locale, non solo in termini economici, ma
anche in termini di promozione sociale, purch risponda ad esigenze di utilit generale o ad essa
destinata in quanto preordinata a soddisfare interessi collettivi" (Consiglio di Stato sez. V, n. 2605
del 9 maggio 2001). Lelemento distintivo del pubblico servizio quindi dato dal fatto che lattivit
in cui il medesimo si sostanzia diretta non gi allente affidante, ma alla collettivit dei cives,
caratteristica questa che connota indubbiamente la gestione dei rifiuti urbani che rientra quindi nel
novero dei servizi pubblici locali (Cons. Stato Sez. V, 01-08-2015, n. 3780; C. Conti Campania Sez.
contr. Delibera, 14-11-2013, n. 271).
Nelle pi recenti decisioni del Consiglio di Stato si precisato che l'assenza di un corrispettivo in
forma di tariffa da parte degli utenti beneficiari non risulta essenziale sul piano della qualificazione
giuridica delle attivit di servizio pubblico (sez. VI, n. 2021/2012 e n. 5268/2012; n. 2396/ 2013).
Per il finanziamento della gestione dei rifiuti urbani il legislatore ha comunque istituito un prelievo
di natura tributaria a carico dellutenza (attualmente la TARI di cui alla l. 147//2013), destinato a
coprire tutti i costi di investimento e di esercizio (art. 1, comma 654, l. 147/2013), che pu
addirittura assumere la connotazione di corrispettivo qualora sia misurata lentit dei conferimenti
effettuati dalla singola utenza.
I servizi pubblici locali si distinguono poi in servizi di rilevanza economica e servizi privi di tale
rilevanza. di rilevanza economica il servizio che s'innesta in un settore per il quale esiste,
quantomeno in potenza, una redditivit, e quindi una competizione sul mercato, bench siano
previste forme d'intervento finanziario pubblico della relativa attivit. Deve invece considerarsi
privo di rilevanza economica il servizio che, per sua natura o per le modalit con cui viene svolta la
relativa gestione, non d luogo ad alcuna competizione e quindi appare irrilevante ai fini della
concorrenza (cfr. T.A.R. Sardegna 2 agosto 2005, n. 1729; T.A.R. Liguria, Sez. II, 28 aprile 2005, n.
527; T.A.R. Campania 7 novembre 2003, n. 13382; T.A.R. Umbria 24 ottobre 2003, n. 821).
Secondo la Corte Costituzionale "coessenziale alla nozione di rilevanza economica del servizio la
copertura dei costi, non gi la remunerazione del capitale" (sentenza n. 26/2011) per cui non
parrebbe un elemento essenziale della nozione il carattere remunerativo della tariffa. stata altres
attribuita "rilevanza economica" ai servizi pubblici connotati da margini significativi di redditivit,
anche solo potenziale: non rilevando l'esiguit dell'utile che in concreto un servizio produce (cfr.
Consiglio di Stato, sez. V sentenza n. 5409/2012, che assegna rilevanza economica al servizio di
illuminazione votiva, in quanto astrattamente idoneo a produrre utili).
Per gli elementi sopra individuati indubbio che la gestione dei rifiuti urbani si qualifichi come
servizio pubblico a rilevanza economica (T.A.R. Puglia Bari Sez. I, 22-01-2013, n. 70), cosicch il
relativo affidamento deve essere preceduto dalla relazione prevista dallart. 34 del D.L. 179/2012.
3. Laffidamento in house secondo i principi comunitari.
L'affidamento "in house providing" un istituto di derivazione comunitaria, che risale alla
pronuncia della Corte di Giustizia Teckal del 18 novembre 1998, causa C-107/98, la quale ha
stabilito che la normativa europea in tema di appalti pubblici non trova applicazione a condizione
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
che "l'Ente locale eserciti sulla persona di cui trattasi un controllo analogo a quello da esso
esercitato sui propri servizi e questa persona realizzi la parte pi importante della propria attivit
con l'Ente o con gli Enti locali che la controllano".
La dottrina e la giurisprudenza comunitaria si sono a lungo occupate dell'argomento individuando,
in particolare, tre presupposti che, qualora presenti in forma congiunta, giustificano l'affidamento
diretto "in house", in deroga alle regole europee di evidenza pubblica.
Si tratta dei requisiti seguenti:
a) la partecipazione pubblica totalitaria, con esclusione della partecipazione anche minoritaria di
un'impresa privata al capitale di una societ in house;
b) l'esercizio da parte dellEnte pubblico di una funzione di controllo pari a quella esercitata sui
propri servizi ("controllo analogo");
c) la realizzazione da parte della societ affidataria della parte pi importante della propria attivit
nei confronti dell'ente o degli enti soci.
Tali condizioni rendono di fatto la societ affidataria "la longa manus di un Ente Pubblico che la
controlla pienamente" (Corte Costituzionale sentenza n. 325/2010) e non gi un soggetto terzo
rispetto all'Amministrazione controllante, potendo cos la societ stessa ottenere affidamenti diretti
in house providing.
Carattere pubblico della partecipazione societaria.
La giurisprudenza della Corte di Giustizia ha affermato che non deve essere statutariamente
consentito alle societ in house l'alienazione a soggetti privati di quote del capitale sociale, anche se
solo minoritarie (Corte di Giustizia UE 10 settembre 2009 causa C- 573/07, 13 ottobre 2005 causa
C-458/03 - Parking Brixen).
In senso conforme si espressa anche la giurisprudenza nazionale, secondo cui per assumere la
legittimit di un affidamento diretto a un soggetto in house, lo statuto societario deve garantire in
via certa e permanente l'incedibilit a privati delle azioni, allo scopo di evitare meccanismi elusivi
dell'evidenza pubblica finalizzati ad affidare in via diretta a privati gli appalti pubblici (TAR Puglia
Bari sez. I 2 aprile 2013 n. 458).
Da ultimo il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittima la delibera con la quale il comune ha affidato
direttamente il servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani ad una societ in cui fa parte un
soggetto privato poich solo la partecipazione totalitaria delle amministrazioni pubbliche, e la totale
assenza di soggetti privati nella compagine sociale, consentono di ravvisare nel soggetto affidatario
la sottoposizione al cosiddetto "controllo analogo". Nel caso di specie, non condivisibile
l'orientamento secondo cui il principio summenzionato non pi applicabile in quanto l'art. 12, par.
1, della direttiva 2014/24 ammette l'esistenza del controllo analogo anche in casi in cui il soggetto
che opera in regime privatistico partecipato da soggetti privati, purch tale partecipazione sia
ristretta nei limiti ivi stabiliti. Il legislatore comunitario ha, infatti, individuato un termine per il
recepimento della suddetta direttiva nei diversi ordinamenti nazionali e tale termine ancora
pendente. Il legislatore comunitario ha attribuito ai legislatori nazionali una sfera di discrezionalit
nell'individuazione dei tempi per la trasposizione dei nuovi principi nei diversi ordinamenti, e per il
necessario coordinamento con la normativa interna vigente. Tali elementi impongono di escludere
che i nuovi principi acquistino immediata efficacia nei singoli ordinamenti nazionali, fermo
restando che gli stessi diventeranno immediatamente applicabili (ove suscettibili di utilizzazione
immediata in ragione della loro sufficiente specificazione) (Cons. Stato Sez. V, 11-09-2015, n.
4253).
Controllo analogo.
Secondo la giurisprudenza comunitaria il controllo analogo dei soci pubblici sulla societ in house
costituisce un potere di direzione, coordinamento e supervisione dell'attivit del soggetto
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
partecipato, e che riguarda l'insieme dei pi importanti atti di gestione del medesimo. In presenza di
tale potere, l'Amministrazione pu prescindere dall'applicazione delle procedure di aggiudicazione
degli appalti pubblici, non in virt di apposite clausole di esclusione contenute nelle rispettive
normative di settore, ma piuttosto perch si in presenza di un modello di organizzazione
meramente interno, qualificabile in termini di delegazione interorganica (nota della Commissione
Europea del 26 giugno 2002, richiamata nella recente sentenza del Consiglio di Stato 11 febbraio
2013 n. 762). Ancora pi restrittiva la giurisprudenza nazionale, che definisce il controllo analogo
come un rapporto equivalente a una relazione di subordinazione gerarchica, con l'effetto che tale
situazione si verifica quando sussiste un controllo gestionale e finanziario stringente dell'Ente
pubblico sull'ente societario (Consiglio di Stato, 25 gennaio 2005 n. 168).
La giurisprudenza comunitaria ha inoltre chiarito che "il controllo esercitato dagli enti azionisti
sulla detta societ pu essere considerato analogo a quello esercitato sui propri servizi in
circostanze come quelle di cui alla causa principale, in cui l'attivit di tale societ limitata al
territorio di detti enti ed esercitata fondamentalmente a beneficio di questi ultimi" (Corte di
Giustizia Europea 10 settembre 2009 n. C-573/08).
Parimenti, la giurisprudenza nazionale sostiene che "osta alla configurabilit del modello in parola
l'acquisizione, da parte dell'impresa affidataria, di una vocazione schiettamente commerciale tale
da rendere precario il controllo dell'ente pubblico. Detta vocazione, pu, in particolare, risultare
dall'ampliamento anche progressivo dell'oggetto sociale e dall'apertura obbligatoria della societ
ad altri capitali o dall'espansione territoriale dell'attivit della societ ... "(Consiglio di Stato 26
agosto 2009 n. 5082; Consiglio di Stato n. 1447/2011).
Deve insomma configurarsi un rapporto che assegni all'Amministrazione controllante un effettivo
potere di indirizzo, direzione e supervisione dell'attivit del soggetto partecipato sull'insieme dei
pi importanti atti di gestione del medesimo. In altri termini, necessario che l'Ente o gli Enti soci
esercitino un controllo preventivo ed effettivo sulla gestione della societ, cos come avviene per i
servizi interni del o degli enti pubblici interessati (Consiglio di Stato, Sez. V, n. 1365 del 9 marzo
2009).
Quel che rileva che l'Ente pubblico partecipante abbia statutariamente il potere di dettare le linee
strategiche e le scelte operative della societ in house, i cui organi amministrativi vengono pertanto
a trovarsi in una posizione di vera e propria subordinazione gerarchica. Si tratta di un potere di
comando direttamente esercitato sulla gestione dell'ente con modalit e con un'intensit non
riconducibili ai diritti e alle facolt che normalmente spettano al socio (fosse pure un socio unico)
in base alle regole dettate dal codice civile, e sino al punto che agli organi della societ non resta
affidata nessuna autonoma rilevanza gestionale (Corte Suprema di Cassazione del 8 ottobre 2013 n.
26283).
Ai fini della sussistenza del controllo analogo necessario che in base allo statuto della societ:
le decisioni pi importanti della societ siano sottoposte al vaglio dei soci;
l'Assemblea dei soci abbia forti poteri di controllo, limitando correlativamente i poteri
dell'organo amministrativo rispetto al modello societario (Consiglio di Stato, sez. VI, 3 aprile
2007, n. 1514);
l'oggetto sociale sia ben definito e privo di vocazione commerciale, nonch volto a garantire una
stretta connessione tra l'attivit societaria ed il perseguimento degli interessi della comunit
amministrata;
l'ambito territoriale dellattivit sociale sia limitato e circoscritto.
E stato in particolare evidenziato in dottrina che lo statuto della societ in house deve prevedere
l'autorizzazione dell'Assemblea per una serie di atti, tra i quali:
operazioni straordinarie d'azienda o altre operazioni di massima valenza strategica (fusioni,
scissioni, trasformazioni, scorpori e conferimenti di rami d'azienda, piani strategico industriali e
piani di investimento ecc);
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
stipulazione di contratti traslativi e/o acquisitivi della propriet o costitutivi di diritti reali di
godimento o di garanzia su beni del patrimonio sociale considerati strategici, se superiori a certi
importi ovvero considerati strategici;
approvazione di budget annuali o infrannuali;
nomine dei componenti dell'organo amministrativo e di quello sindacale.
Preponderanza dellattivit.
Per quanto concerne infine la realizzazione da parte della societ affidataria della parte pi
importante della propria attivit nei confronti dell'ente o degli enti soci, lanalisi deve essere
condotta su due livelli:
analizzando alla luce delle previsioni dello statuto sociale e dei poteri di controllo analogo se
emergano limitazioni soggettive, territoriali e tipologiche per ci che concerne lo svolgimento
dellattivit sociale;
verificando se in concreto la societ abbia rispettato, nel passato, il predetto criterio della
prevalenza.
Con conseguente determinazione del Responsabile del servizio n. 732 del 31.12.2014 stato
affidato al per. ind. Stefano Ambrosini, con studio in Brescia, il servizio finalizzato allesecuzione
dellanalisi preliminare della rimodulazione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti
urbani del Comune di Castenedolo.
La relazione pervenuta dal professionista incaricato, asseverata al protocollo comunale con n.
0002214 in data 02.02.2015 e presentata a conclusione dellanalisi preliminare della rimodulazione
del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani, osserva quanto segue:
In sintesi, il modello di raccolta in uso consente a chi vuole fare la raccolta differenziata di
effettuarla quando gli pare e quando gli comodo mentre chi non vuole farla trova comunque
una comoda alternativa nei cassonetti per i rifiuti indifferenziati, oppure nel fuori cassonetto o
nella migrazione verso Brescia. Non esiste di fatto alcun controllo sui conferimenti di ogni
singola utenza domestica, sui conferimenti impropri e sui soggetti effettivamente titolati al
conferimento. In sintesi, tutto lasciato al senso civico e alla buona volont degli utenti. Il
livello di impurit della raccolta tale che in tutte le frazioni (eccetto forse la carta) la raccolta
si rende completamente inutile e altamente onerosa. ;
lobiettivo della proposta quello di mettere in atto una raccolta differenziata spinta, con il
sistema c.d. porta a porta integrale, atta ad ottenere, immediatamente dopo la sua
applicazione:
- lobiettivo minimo di raccolta differenziata reale del 65%;
- la presenza di ridotte percentuali di rifiuti impropri nelle varie frazioni oggetto di raccolta
differenziata;
- consentire la gestione di una tariffazione puntuale per le utenze sia domestiche che non
domestiche e lintercettazione controllata dei rifiuti assimilati agli urbani.
La relazione evidenzia inoltre che Il sistema porta a porta integrale prevede
leliminazione di tutti i contenitori stradali e la domiciliazione della raccolta e consente
lapplicazione del sistema tariffario. Il modello di raccolta, come accennato in premessa,
consente di ottenere ottime percentuali di raccolta differenziata e, contemporaneamente, un
grado di purezza merceologica dei materiali raccolti molto elevato. Inoltre la particolare
modalit di raccolta, oltre a consentire di poter misurare la quantit di rifiuti prodotti da ogni
singola utenza, fa emergere i conferitori di rifiuti abusivi per cattiva fede o, molto
semplicemente, perch i sistemi di raccolta tradizionali consentono il conferimento dei rifiuti
anche a soggetti non presenti negli archivi TARSU.
d atto infine che:
Gli aspetti positivi del modello di raccolta in parola sinteticamente sono:
- alta qualit del servizio offerto;
- totale fruibilit per tutti gli utenti;
- notevole comodit in cambio di un limitato impegno richiesto ai fruitori del servizio per
collaborare in modo corretto alliniziativa;
- raggiungimento di rese di raccolta differenziata effettiva notevolmente pi elevate rispetto a
quelle ottenute con i sistemi a consegna (contenitori stradali);
- responsabilizzazione dellutente in quanto il sistema di raccolta domiciliare permette di
associare il rifiuto al suo conferitore, con un controllo dei flussi a monte sia in termini
quantitativi sia in termini qualitativi;
- nessun onere per lacquisto, il posizionamento e la manutenzione di contenitori stradali per
la raccolta dei rifiuti;
- nessun onere diretto per il lavaggio dei cassonetti e gestione oculata dei contenitori da
parte degli utenti;
- possibilit effettiva di applicare una tariffazione proporzionale alla quantit di rifiuti
conferiti dalle singole utenze andando ad applicare in modo effettivo la prevista
tariffazione;
- eliminazione di cassonetti attualmente ubicati in contesti architettonici-urbanistici di pregio
o in condizioni di rischio per la sicurezza stradale;
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
eliminazione del disagio per le utenze troppo vicine ai cassonetti che subiscono fenomeni di
odori e abbandoni di rifiuti;
massima flessibilit in termini di dotazioni per le utenze non domestiche.
C.B.B.O. s.r.l.;
Val Cavallina Servizi s.r.l..
Sulla base delle offerte pervenute stata effettuata unarticolata verifica di convenienza
economica, sia in termini assoluti sia in termini di costi unitari, esplicitati in /abitante ed in
/utenza, estesa anche ad altre realt gestionali vicine e della provincia, esposta nel successivo
capitolo CONTENUTI E PROFILI ECONOMICI DEL SERVIZIO PUBBLICO a cui si
rimanda. Detta verifica ha evidenziato la netta convenienza dellaffidamento del servizio di
igiene urbana alla societ pubblica C.B.B.O. S.r.l., di cui preliminarmente necessario
accertare la sussistenza dei presupposti e requisiti dellin house providing.
1. Sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo nellaffidamento in house del
servizio di gestione integrata dei rifiuti alla C.B.B.O. S.r.l..
A. Titolarit pubblica del capitale sociale.
C.B.B.O. S.r.l. possiede attualmente tutte le caratteristiche per essere affidataria in house del
servizio in questione, in quanto ricorrono le condizioni essenziali sopra ricordate, richieste dalla
legge e dalla giurisprudenza anche comunitaria.
Al riguardo si premette che il capitale sociale di C.B.B.O. S.r.l. ha la seguente composizione:
Ente
Capitale (%)
Comune di Montichiari
23,67
Comune di Ghedi
20,83
Comune di Calvisano
12,33
Comune di Carpenedolo
9,56
Comune di Isorella
8,22
Comune di Remedello
7,93
Comune di Visano
6,33
Comune di Acquafredda
6,01
Comune di Montirone
5,12
Totale
100,00
Dalla precedente tabella emerge quindi la sussistenza del primo requisito del modulo dellin house,
ossia lintegrale titolarit del capitale sociale in capo a enti pubblici.
E inoltre esclusa la possibilit di unapertura della societ al capitale privato, giacch lart. 3,
comma 1, dello statuto di C.B.B.O. S.r.l. prevede che In relazione all'oggetto sociale e alla natura
della societ possono essere soci esclusivamente enti pubblici locali, cos come individuati dall'art.
2, comma 1, D.Lgs. 267/2000, altre pubbliche amministrazioni ovvero imprese o enti a capitale
esclusivamente pubblico, purch con sede o operanti nella provincia di Brescia o in province
limitrofe.
B. Prevalenza dellattivit con gli enti soci.
E altres verificato il secondo requisito del modulo dellin house providing, ossia la prevalenza
dellattivit con gli enti soci, posto che negli anni dal 2009 al 2014 la percentuale di fatturato
derivante dagli enti pubblici costantemente risultata superiore al 85%.
Anno
Fatturato Totale
Fatturato
Comuni (%)
Fatturato altri
clienti (%)
2009
4.608.558,00
91,38
8,62
2010
5.246.730,00
86,79
13,21
2011
5.546.934,00
85,47
14,53
2012
5.781.554,00
89,43
10,57
2013
6.524.548,00
90,39
9,61
2014
7.158.669,00
91,32
8,68
Tale requisito quantitativo altres integrato da ulteriori specificazioni dello Statuto di C.B.B.O.
S.r.l., che ne limitano funzionalmente e territorialmente lattivit:
lart. 2, comma 1, individua loggetto sociale nella gestione dei pubblici servizi locali, come
definiti allart. 112 TUEL d.lgs. 267/2000, a favore degli enti locali soci;
lart. 2, comma 6, prescrive che La parte pi importante dellattivit svolta dalla societ dovr
in ogni caso essere realizzata con gli enti soci, che come prescrive il gi citato lart. 3, comma
1, possono essere solo di natura pubblica e operanti nella provincia di Brescia o in province
limitrofe.
C. Controllo analogo.
Quanto infine al requisito del controllo analogo dei soci sulla societ, lo stesso assicurato, in
primo luogo, attraverso le previsioni dello statuto sociale di C.B.B.O. S.r.l. che:
assicurano la natura necessariamente ed esclusivamente pubblica del capitale (art. 3, comma 1);
delimitano nettamente i confini territoriali e tipologici dellazione sociale, che dovr consistere
nella gestione di pubblici servizi locali a favore degli enti locali soci (art. 2, comma 1), inibendo
cos strutturalmente alla societ di acquisire una vocazione latamente commerciale;
limitano notevolmente le attribuzioni e lautonomia degli organi amministrativi a favore delle
espressioni dei soci (assemblea e organi consultivi), in particolare laddove si riservano in ogni
caso ai soci attribuzioni che di regola sono demandate agli amministratori (art. 19, comma 2), in
particolare per ci che concerne:
a. la stipula dei contratti di servizio con i Comuni e gli Enti soci per l'affidamento di attivit e
servizi;
b. l'acquisto e la vendita di partecipazioni, quote o interessenze in altre societ o enti, nonch
l'acquisto, la vendita di aziende o rami aziendali;
c. i piani industriali, anche di durata pluriennale, elaborati dal consiglio di amministrazione;
d. il compimento di operazioni comportanti una spesa superiore al capitale sociale se non
ricomprese in piani industriali gi approvati dai soci;
e. la prestazione di garanzie a favore di terzi di importo superiore a un quinto del capitale
sociale;
f. l'emissione di titoli di debito ai sensi dell'art. 2483 c.c.;
g. la stipulazione di mutui ipotecari di importo superiore a un quinto del capitale sociale e
l'alienazione di beni immobili.
In secondo luogo, lo Statuto sociale individua specifiche e penetranti forme di esercizio del
controllo analogo da parte degli enti soci affidanti:
art. 24, comma 2: consultazione dei documenti amministrativi da parte dei soci affidanti;
art. 27: specifiche modalit congiunte e individuali per lesercizio del controllo analogo;
art. 28: Comitato unitario di indirizzo e controllo dei soci;
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
10
Ulteriori forme di controllo e indirizzo sulla concreta attivit operativa di servizio sono infine
conferite a soci attraverso le specifiche previsioni del contratto di servizio tra ente locale e societ,
che consentono in particolare allente affidante di richiedere al gestore di modulare lo svolgimento
del servizio in relazione allevoluzione tecnologica e gestionale e ai bisogni della popolazione
gestita.
Caratteristiche geomorfologiche e ambientali
Dal punto di vista strettamente geografico e geomorfologico, il comune di Castenedolo e i comuni
soci di C.B.B.O. S.r.l. (piccoli o di media dimensione) si presentano come un continuum territoriale:
compatto, in quanto i comuni si compongono in un insieme senza elementi interni di
separazione;
omogeneo, in quanto si caratterizza per una morfologia pianeggiante, attraversato da un fitto
reticolo idrografico di rogge e canali irrigui.
Caratteristiche sociali
Le medesime connotazioni valgono in riferimento alle attivit antropiche, in quanto il territorio di
riferimento connotato da attivit agricole tradizionalmente predominanti e di tipo estensivo, specie
nei nuclei di minor espansione, ma anche da diffusi e sviluppati comparti industriali ed artigianali.
Se si rammenta che tra le finalit del D.Lgs. 152/2006 (T.U. Ambiente) vi lesigenza di superare la
frammentazione nella gestione dei servizi ambientali (esigenza invero gi proclamata nella
previgente legislazione, per tutti il D.Lgs. 22/1997) allora naturale che pi comuni appartenenti al
medesimo ambito territoriale anelino come da tempo si fatto ad una forma di cooperazione che
consenta di fruire delle economie di scala e della maggior capacit tecnico-finanziaria offerta da un
organismo comune.
Ma ci, allevidenza, rappresenta solo uno dei presupposti di tale scelta, dovendo questa fondarsi
anche su ulteriori e pi pregnanti indici di natura tecnica, di natura economica, nonch in
riferimento alla peculiare tipologia delle attivit gestite, indubbiamente qualificabili come pubblici
servizi a rilevanza industriale.
Riflessi operativi
A livello operativo, la contiguit territoriale di tutti i comuni in esame permette di sfruttare al
massimo i mezzi adibiti alle raccolte, ottimizzandone percorsi e carichi, con il duplice vantaggio di
una limitazione dei costi di trasporto e di una sostanziale riduzione del transito veicolare pesante in
una zona gi fortemente penalizzata al riguardo, con non trascurabili ricadute ambientali.
Oltre a ci, sempre a livello operativo, va considerato che lutilizzo di sempre nuove tecnologie di
raccolta risulta facilitato operando in modo coeso ed uniforme, allinterno di una programmazione e
di una progettualit comune, volta al raggiungimento degli obiettivi di efficienza, economicit,
sostenibilit ed efficacia.
Dal punto di vista prettamente organizzativo si rimarca innanzitutto che la gestione operata da
C.B.B.O. S.r.l. condotta per la parte assolutamente preponderante con uomini e mezzi propri,
risultando il ricorso a servizi di terzi assolutamente marginale e comunque limitato di regola a i
servizi di guardiania delle isole ecologiche e a specifiche prestazioni di spazzamento stradale, per lo
svolgimento dei quali si ricorre a cooperative sociali radicate sul territorio, come dappresso meglio
si dir. I mezzi e le attrezzature sono conformi alla vigente normativa ambientale; il parco
automezzi di recente acquisizione.
La gestione di C.B.B.O. S.r.l. si connota poi come assolutamente competitiva per quanto riguarda i
costi dei servizi gestiti rispetto ad altre efficienti aziende pubbliche e private presenti sul mercato,
come meglio si vedr in seguito, assicurando nel contempo una gestione in equilibrio. come
comprovato dai seguenti risultati di bilancio.
11
Anno
Risultato di bilancio
(ante imposte)
2009
123.277,00
2010
117.785,00
2011
146.299,00
2012
106.395,00
2013
97.850,00
2014
59.815,00
Come anticipato non va trascurato che, proprio in relazione alla propriet pubblica del capitale
sociale, C.B.B.O. S.r.l. si avvale per lespletamento di determinati servizi di cooperative sociali
radicate nel territorio, permettendo cos agli enti locali soci linserimento nel mondo lavorativo di
soggetti che altrimenti non troverebbero spazi nei normali canali di impiego perdurando in
situazione di disagio ed emarginazione e dei quali la collettivit si troverebbe a sostenere il peso
economico.
Analogamente, va evidenziato il lavoro di promozione delle tematiche ambientali presso la
popolazione svolto da C.B.B.O. S.r.l. nel tempo, che ha permesso di conseguire livelli elevati di
raccolta differenziata con conseguente sensibile diminuzione del rifiuto smaltito a vantaggio di una
ottimizzazione dei flussi di materiale destinato al recupero e nelle implementazioni di sistemi di
raccolta capillare - quali il porta a porta -.
Da non trascurare, infine, la peculiare elasticit e flessibilit nei servizi offerti da C.B.B.O. S.r.l.,
che consente di far fronte alle mutevoli esigenze dellutenza, derivante dallessere C.B.B.O. S.r.l.
espressione dei medesimi enti affidanti ai quali sono assicurati penetranti poteri di controllo e di
indirizzo, in particolare attraverso i poteri di controllo analogo garantiti dalla legge e dallo statuto
sociale.
Caratteristica questa non ottenibile attraverso i normali affidamenti a imprese terze sulla base di
procedure ad evidenza pubblica, in quanto il rapporto con lappaltatore viene ad essere cristallizzato
dalle condizioni di capitolato, che non possono essere riviste se non col consenso del medesimo
appaltatore, posto che ci sia ammissibile allinterno nei canoni dellevidenza pubblica, ci
incidendo sulle condizioni che erano state poste a base di gara.
12
26,2 Kmq
437,4 ab/Kmq.
6
n. 11 411 al 31/12/2014
5236
1322
1
13
Frequenza
settimanale
cestini/rifiuti abbandonati
pile e farmaci
spazzamento strade automatico
spazzamento manuale
costi di conduzione C.D.R.
Prezzo
settimanale
mensile
bisettimanale
settimanale
settimanale
settimanale
settimanale
24 rit./anno
settimanale
36
h/settimana
mensile
28 h/mese
36
h/settimana
28
h/settimana
acquisto sacchi/contenitori/
containers/attrezzature varie
(ammortamento)
La raccolta di tutte le frazioni deve essere effettuata prioritariamente nella zona urbanizzata
evidenziata nella cartografia Allegato 2 come Zona di raccolta anticipata delle diverse tipologie di
rifiuto, e deve essere terminata entro e non oltre le ore 7.00.
14
15
16
17
18
Tale servizio riguarda esclusivamente lo spazzamento meccanizzato, con mezzo rispondente alle
caratteristiche di cui al punto 2 dellallegato 1) munito di conducente, ed il supporto di n.
2 operatori a terra, entrambi dotati di idonei mezzi di cui alle schede tecniche di cui allallegato 1,
come di seguito specificato:
n. 1 spazzatrice 4 mc o 6 mc
Numero ore di
servizio
28 h/mese
n. 1 Porter o equivalente
36 h/sett
Mezzo
Personale
n. 1 conducente +
operatore
n. 1 operatore
19
con cadenza settimanale in tutto il territorio e bisettimanale nelle zone indicate con colore rosso
nella planimetria della Zona Centro contraddistinta in colore rosso nellAllegato 2 , compresa
leventuale rimozione dei rifiuti non voluminosi abbandonati a fianco dei cestini, trasporto degli
stessi presso larea di trasferenza comunale ed il successivo avvio a centri di recupero e/o
smaltimento, individuati dallAmministrazione Comunale, e mediante chiamata telefonica o mail
da parte del servizio ecologia comunale.
Il servizio dovr essere comprensivo della fornitura di sacchetti trasparenti, della capacit di lt. 60,
da collocare allinterno di ogni cestino, a seconda della capacit dei contenitori.
I cestini da svuotare sono in totale n. 160 circa e possono essere incrementati a discrezione
dellAmministrazione fino ad arrivare ad un massimo di 200, senza che il Gestore possa avanzare
alcuna richiesta di adeguamento economico.
FESTE E SAGRE PAESANE
Il Gestore dovr provvedere alla raccolta distinta dei materiali prodotti durante sagre e feste
paesane su tutto il territorio comunale, individuati come umido secco carta e cartoni
imballaggi plastici vetro e lattine.
LAmministrazione comunale comunica a mezzo fax o e-mail (ai numeri e/o indirizzi di posta
elettronica segnalati) almeno tre giorni prima le date della manifestazione, il punto di raccolta dei
materiali ed i termini del servizio.
Il Gestore che trover, nel luogo indicato dal programma comunicato, i materiali distinti per
tipo, dovr garantire la raccolta e lavvio separato di ogni tipologia di materiale.
I contenitori forniti durante le manifestazioni saranno dotati di transponder passivo per il conteggio
degli svuotamenti.
Le operazioni di raccolta rifiuti e pulizia dei punti di conferimento dovranno essere adeguate al
tipo di manifestazione ed eventualmente potenziate con lutilizzo di squadre o mezzi aggiuntivi e
dovranno essere condotte entro il giorno non festivo successivo, alla conclusione dellevento.
Tutti i maggiori oneri legati a tali interventi sono a completo carico del Gestore e rientrano nei
costi dei servizi porta a porta.
Anche nel caso dello svolgimento di manifestazioni occasionali non programmabili di anno
in anno, le operazioni di raccolta rifiuti e pulizia dei punti di conferimento dovranno essere
adeguate al tipo di manifestazione e dovranno essere condotte entro il giorno non festivo
successivo, alla conclusione dellevento.
Gli oneri legati a tali interventi sono a completo carico del Gestore.
Le manifestazioni che annualmente si svolgono sul territorio comunale avvengono secondo il
seguente calendario, comunque suscettibile di variazioni nel corso dellanno:
20
contenitori ed avviarli al trattamento nei luoghi e alle condizioni che il Comune indicher con
cadenza annuale:
svuotamen
ti
annui
12
numero
postazioni
stradali
fino a 30
12
fino a 10
tipo di rifiuto
numero
piazzole
pile esauste
medicinali
Il Gestore dovr provvedere alla raccolta di pile esauste e medicinali scaduti con svuotamento
mensile di tutti i contenitori collocati sul territorio e nelle isole ecologiche in n. max. di 30
contenitori di pile e max. n. 10 contenitore per farmaci, come descritti nella tabella di cui sopra.
2. Analisi dei costi del servizio su Comuni equivalenti.
Metodo di comparazione dei costi
In via preliminare sono stati raccolti i dati relativi ai costi dei servizi di gestione rifiuti relativi al
2015 in Comuni sostanzialmente equivalenti per popolazione e numero di utenze, oltre che
contermini, al Comune di Castenedolo e che presentassero inoltre affidamenti in essere, desumendo
i corrispondenti importi dalle relazioni allegate ai Piani Finanziari TARI, ossia in particolare:
In particolare stato verificato preliminarmente che i dati da utilizzare per la comparazione fossero
sia tra loro omogenei per singola tipologia di servizio effettuata, sia equivalenti ai servizi richiesti
dal Comune di Castenedolo, al fine di poterli analizzare e confrontare compiutamente, in una fase
successiva, anche con quelli omologhi di Castenedolo senza commettere errori imputabili alla
diversa tipologia di servizio richiesta.
Laddove tali dati non erano direttamente estraibili, sono stati individuati in seguito a
parametrizzazione direttamente proporzionale dei costi, sulla base delle diverse quantit e dei costi
unitari dei servizi.
Analisi comparativa dei costi
Lanalisi dettagliata dei costi dei servizi sopraindicati posti a confronto, suddivisi per tipologia e resi
paragonabili con quelli richiesti per il Comune di Castenedolo, riassunta nella tabella seguente.
Comuni
Manerbio
N. utenze
N. abitanti
Tipologia servizio
6.566
13.000
Garda Uno
Nuvolento Nuvolera
4.224
8.623
Aprica - Cauto
gara giugno
2015
5.891
12.885
Garda Uno
97.697,00
FQ/anno
in house
Raccolta secco +
tessili sanitari
52
143.184,80
88.704,00
Raccolta
supplementare
estiva tessili
sanitari
16
10.080,00
Raccolta mensile
ingombranti
12
7.200,00
Calcinato
Note
in house
servizio
quindicinale
a
44.352,00 /anno
servizio
bisettimanale
annuale
a
richiesta su n. 360
utenze
7.515,00
21
198.724,45
152.760,97
104
Raccolta carta
52
Raccolta
vetro/lattine
52
81.112,02
31.635,69
63.577,83
Raccolta plastica
52
152.760,97
59.580,55
119.738,24
52
23.533,00
12
365
30.056,00
365
27.456,00
365
50.492,00
165.310,00
28h/me
se
66.998,80
59.935,00
Pulizia area
mercatale
Raccolta pile e
farmaci
Spazzamento
manuale appiedato
con satellite
Svuotamento
cestini
Trasporti effettuati
da CDR
Spazzamento
strade
Costo di
conduzione Centro
di Raccolta
28h/sett
.
Costi generali di
gestione (CC)
Smaltimento
Previsto
Ammortamenti
attrezzature
Raccolta vegetale
Smaltimenti
differenziate al
netto dei
corrispettivi
Totale
132.974,00
155.765,68
119.738,24
Raccolta forsu
59.580,55
50.492,00
101.670,33
16.500,00
106.865,00
198.563,00
46.189,00
17.119,00
20.040,00
16.282,00
-
12.302,00
135.951,00
131.883,00
1.539.802,
51
889.774,80
1.262.348,
33
61.493,30
403.683,06
167.194,50
124.191,65
servizio effettuato
su 36 ore/sett.,
parametrato a 28
ore/sett.
Dal confronto effettuato per i costi dei servizi nei diversi Comuni precedentemente analizzati si
evincono i costi unitari ripartiti su utenza e su abitante:
Manerbio
Costo /utenza
Costo /abitante
234,51
118,45
Nuvolento
- Nuvolera
210,65
103,19
Calcinato
214,28
97,97
E necessario ricordare che il servizio di raccolta svolto in questi Comuni, poich effettuato in
orario diurno o serale, non affetto dalla parziale maggiorazione notturna invece prevista per le
raccolte di rifiuti organico, secco indifferenziato e tessile sanitario nel Comune di Castenedolo
(inizio della raccolta alle ore 4.00).
Deve essere altres considerato che nessuno dei Comuni analizzati prevede la tariffazione puntuale,
prevista per Castenedolo gi dallavvio del servizio, la quale comporta dei costi aggiuntivi sia sul
versante delle attrezzature presenti nei mezzi di raccolta/contenitori sia in termini di
approvvigionamento di software per la determinazione della TARI.
Si esplica di seguito il confronto matriciale dei costi che si avrebbero nei diversi Comuni
considerati (nelle righe) proiettando i costi /abitante determinati singolarmente in ogni altro
Comune analizzato:
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
22
Costo /ut
50,00
Manerbio
100,00
150,00
Nuvolento - Nuvolera
200,00
250,00
Calcinato
23
Tipologia servizio
Raccolta secco + tessili
sanitari
Raccolta supplementare
estiva tessili sanitari
Raccolta mensile
ingombranti
Raccolta forsu
Raccolta supplementare
estiva forsu
Raccolta carta
Raccolta vetro/lattine
Raccolta plastica
Pulizia area mercatale
Spazzamento manuale
appiedato con satellite
Svuotamento cestini
Trasporti effettuati da
CDR
Spazzamento strade
Costo di conduzione
Centro di Raccolta
Costi generali di
gestione (CC)
Smaltimento previsto
Ammortamenti
attrezzature
Ammortamenti Gestore
precedente
Totale
Castenedo
lo
V.C.S.
Castenedo
lo
C.B.B.O.
in house
134.310,00
22.000,00
35.200,00
161.700,00
22.000,00
124.300,00
66.000,00
124.300,00
16.500,00
55.000,00
22.000,00
88.000,00
66.000,00
49.500,00
27.500,00
124.300,00
27.500,00
12.757,05
1.178.867,
05
in house
81.147,00
9.375,30
14.666,30
153.849,30
18.636,20
78.155,00
73.172,00
94.369,00
17.960,80
69.300,00
33.222,20
32.518,20
39.050,00
61.600,00
137.835,50
27.500,00
12.757,05
955.113,8
5
Diff.
-
53.163,00
-
12.624,70
-
20.533,70
-
7.850,70
-
3.363,80
-
46.145,00
Diff.
%
-40%
-57%
-58%
-5%
-15%
-37%
7.172,00
11%
-
29.931,00
-24%
1.460,80
9%
14.300,00
26%
11.222,20
51%
-
88.000,00
-
33.481,80
-
10.450,00
100%
34.100,00
124%
13.535,50
11%
0%
0%
-
223.753,2
0
-19%
-51%
-21%
24
26.400,00
Raccolta vegetale
27.412,00
1.012,00
4%
Dal confronto effettuato per i costi dei servizi tra i preventivi pervenuti precedentemente analizzati
si evincono i costi unitari ripartiti su utenza e su abitante:
Castenedol
o
V.C.S.
179,76
103,31
Costo /utenza
Costo /abitante
Castenedol
o
C.B.B.O.
145,64
83,70
Diff.
Diff.
%
- 34,12
- 19,61
-19%
-19%
Nel grafico seguente rappresentato il confronto dei costi dei servizi sopraindicati, suddivisi per
tipologia:
Ammortamenti Gestore precedente
Ammortamenti attrezzature
Smaltimento previsto
Costi generali di gestione (CC)
Costo di Conduzione Centro di Raccolta
Spazzamento Strade
Trasporti effettuati da CDR
Svuotamento cestini
Spazzamento manuale appiedato con satellite
Pulizia area mercatale
Raccolta plastica
Raccolta vetro/lattine
Raccolta carta
Raccolta supplementare estiva forsu
Raccolta forsu
Raccolta mensile ingombranti
Raccolta supplementare estiva tessili sanitari
Raccolta secco +tessili sanitari
-
20.000
40.000
60.000
Costo /ut
20,00
40,00
60,00
VCS
80,00
100,00
120,00
140,00
160,00
180,00
CBBO
25
Vista lanalisi comparativa dei costi unitari su servizi equivalenti si delinea in maniera netta che la
migliore offerta quantitativa rispetto alla richiesta del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento
dei rifiuti quella di C.B.B.O. s.r.l.: in particolare, osservando in valore assoluto le due offerte, il
prezzo finale del preventivo di C.B.B.O. s.r.l. presenta un ribasso rispetto a quello di Val Cavallina
Servizi s.r.l. pari a - 223.753,20 (-19%).
A tale risultato concorre indubbiamente il fatto, da osservare, che gli importi relativi ai trasporti
effettuati dal Centro di Raccolta verso gli impianti di destinazione nel caso dellofferta di C.B.B.O.
s.r.l. sono compresi nei prezzi dei diversi servizi.
Ipotesi di Piano Economico Finanziario per lanno 2016
E stato successivamente analizzato il costo economico del servizio Aprica 2015 come desunto dal
Piano Finanziario della TARI 2015, approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 23 del
15.04.2015, che risulta pari ad 1.414.286,24, al fine di definire il verosimile importo del Piano
Economico Finanziario relativo allanno 2016.
Si prevede un elenco dei costi 2016 accessori al mero servizio relativo a
raccolta/trasporto/smaltimento rifiuti pari a:
Costi IVA
inclusa
Gestione tariffa puntuale e
software
Costi personale Comune
Crediti inesigibili
Totale extra servizio
95.000,00
36.000,00
90.000,00
221.000,00
Effettuando un confronto fra lofferta pi bassa delle pervenute (C.B.B.O. s.r.l.) ed il costo del
servizio precedente cassonettizzato (riparametrando i costi extra servizio |+ 221.000,00 (2016) -
181.037,67 (2015)|) si ottiene un confronto fra il PEF 2016, con servizio domiciliare e tariffazione
puntuale, ed il precedente servizio cassonettizzato con calotta, con tariffazione presuntiva.
C.B.B.O.
2016
Totale PEF 2016
Costo /utenza
Costo /abitante
1.176.113,85
179,34
103,07
Aprica 2015
(con CARC
2016)
1.454.248,57
221,75
127,44
Diff.
assoluta
-
278.134,72
- 42,41
- 24,37
Il confronto evidenzia una riduzione assoluta dei costi di circa - 278.134,72, pari al -19% del
costo del precedente sistema cassonettizzato 2015 opportunamente riparametrato sulla previsione
dei costi accessori al servizio 2016.
26
Costo /ab
Aprica 2015 (con CARC2016)
Si confermano i costi unitari complessivi /utenza di 179,34 ed /abitante di 103,07 (IVA inclusa).
27
4. Analisi parametrica di gestione da dati ufficiali (Osservatorio Provinciale Rifiuti Quaderno 2015).
Unulteriore analisi, seppur riferita a sistemi di raccolta dei rifiuti non sempre equivalenti a quello
domiciliare spinto, previsto per Castenedolo a partire dal 2016, si basata sui dati ufficiali
contenuti nel Quaderno 2015 (riferiti al 2014) il pi recente della serie pubblicato dallOsservatorio
Provinciale
Rifiuti,
organo
dell'Amministrazione
provinciale
di
Brescia
(in
www.provincia.brescia.it/sites/default/files/allegati/documenti/9353/quaderno_rev1_con_schede.pdf ).
LOsservatorio ha in particolare individuato ed elaborato un Indice di gestione (cap. 4 del
Quaderno 2015) che mira ad attribuire una valutazione sintetica della bont, dellefficienza e
delleconomicit dei servizi di gestione dei Rifiuti urbani svolti nella provincia. Tramite il suddetto
indice insomma possibile dare un voto alle diverse realt gestionali, in cui confluiscono,
opportunamente pesati, parametri relativi agli aspetti economici dei servizi e altres alla qualit dei
servizi offerti, come la quantit pro-capite di rifiuti prodotti, il livello e la tipologia della Raccolta
Differenziata, la presenza di aree attrezzate, le modalit e la frequenza della raccolta ecc. E cos
istituire un confronto effettivo ed efficace tra le varie gestioni, sulla base di un criterio elaborato da
un organo ufficiale e assolutamente terzo rispetto agli interessi coinvolti.
E evidente che ad una gestione si dovr dare una valutazione:
positiva, se caratterizzata da Indici di Gestione singolarmente superiori al dato medio
provinciale e da Indice di Gestione medio superiore al dato medio provinciale;
negativa, se caratterizzata da Indici di Gestione singolarmente inferiori al dato medio
provinciale e da Indice di Gestione medio inferiore al dato medio provinciale;
dubbia, nei casi restanti.
Dallanalisi ottenuta dallelenco degli Indici di Gestione dei diversi Comuni della Provincia di
Brescia, opportunamente depurati di quelli pi bassi (inferiori a 3), poich legati a peculiarit dei
Comuni montani e a vocazione turistica che opportuno non considerare in relazione alla realt
gestionale di Castenedolo, si ottengono i seguenti dati statistici, riassunti nella tabella seguente:
Valore minimo
3,04
Valore massimo
9,49
Valore medio
6,36
I dati degli Indici di Gestione relativi ai nove Comuni attualmente gestiti da C.B.B.O. s.r.l., sempre
nel 2014, sono evidenziati nella tabella seguente:
Comune
Indice di
Gestione
Acquafredda
6,08
Calvisano
6,96
Ghedi
8,88
Isorella
6,96
Montichiari
8,36
Remedello
5,36
Visano
6,88
Carpenedolo
6,24
Montirone
5,08
28
Dallanalisi statistica si ottengono quindi i seguenti risultati, sempre espressi in termini di Indici di
Gestione per C.B.B.O. s.r.l.:
Valore minimo
5,08
Valore massimo
8,88
Valore medio
6,76
Per agevolare il confronto tra la gestione nei Comuni di C.B.B.O. s.r.l. e quella nei Comuni della
Provincia di Brescia utile la tabella seguente:
Provincia
C.B.B.O.
Valore minimo
3,04
5,08
Valore massimo
9,49
8,88
Valore medio
6,36
6,76
Come si pu osservare i dati degli Indici di Gestione nei Comuni di C.B.B.O. s.r.l. presentano:
Dai dati sopra indicati emerge in maniera evidente che la gestione di C.B.B.O. s.r.l., rapportata ai
dati provinciali pur depurati della coda con gli Indici di Gestione pi bassi, si caratterizza per:
Ci comprova che si di fronte ad una gestione migliore della media e finanziariamente solida, e
quindi da valutarsi positivamente, in quanto economica ed efficiente sotto il profilo quantitativo, e
nel contempo efficace sotto il profilo qualitativo con riferimento al livello dei servizi offerti.
5. Conclusioni economiche.
Viste le diverse fasi di confronto sia dei costi dei servizi di gestione rifiuti sia degli Indici di
Gestione comunali consistite, in particolare, in:
analisi parametrica, effettuata inizialmente sui costi dei servizi di gestione rifiuti relativi al 2015
in Comuni sostanzialmente equivalenti per popolazione e numero di utenze, oltre che
contermini, al Comune di Castenedolo e che presentassero inoltre affidamenti in essere, sia essi
in house providing a societ pubbliche (Comuni di Manerbio e di Calcinato) o con bando di
gara ad evidenza pubblica (Comuni di Nuvolento - Nuvolera);
analisi e confronto, eseguiti in una fase successiva e tramite opportuna indagine di mercato con
richiesta contestuale di preventivi di spesa, dei costi dei servizi di gestione dei rifiuti urbani
offerti da alcune societ pubbliche, operanti nel settore della gestione rifiuti urbani in zone
contermini al Comune di Castenedolo e secondo i dettami del servizio richiesto
dallAmministrazione Comunale;
analisi e confronto parametrici degli Indici di Gestione comunali cos come desunti da dati
ufficiali (Osservatorio Provinciale Rifiuti - Quaderno 2015) seppur riferiti a dati relativi al 2014
29
ed anche a sistemi di raccolta dei rifiuti non sempre equivalenti a quello domiciliare spinto,
previsto per Castenedolo a partire dal 2016;
si evidenzia come il costo del servizio predisposto dal gestore pubblico C.B.B.O. s.r.l.
(estrapolata nelle tabelle seguenti) dietro specifica richiesta dellAmministrazione Comunale
di Castenedolo, presenti le caratteristiche di maggiore economicit sia in termini assoluti sia
in termini di costi unitari, esplicitati in /abitante ed in /utenza.
Nello specifico si ritiene che il confronto espresso in termini di costo unitario /utenza sia
fondamentale per inquadrare tale analisi economica in un Comune quale Castenedolo, che vanta la
presenza di una realt artigianale e commerciale significativa, rappresentata dallelevato numero di
utenze non domestiche rispetto alla media territoriale circostante.
Si evidenzia inoltre come la maggiore economicit del servizio predisposto dal gestore pubblico
C.B.B.O. s.r.l. si riscontri nonostante:
il servizio proposto dallAmministrazione preveda una maggiorazione di costi per la raccolta
parzialmente notturna, prevista per i rifiuti organico, secco indifferenziato e tessile sanitario
(inizio della raccolta alle ore 4.00) la quale non prevista in alcuno dei Comuni considerati,
poich ivi effettuata in orario diurno o serale;
i servizi accessori ulteriormente richiesti e conseguenti allapplicazione della tariffazione
puntuale siano previsti per Castenedolo gi dallavvio del servizio, in quanto essi comportano
costi aggiuntivi sia sul versante delle attrezzature presenti nei mezzi di raccolta/contenitori sia in
termini di approvvigionamento di software per la determinazione della TARI.
30
Tipologia servizio
/ab
Nuvolent
oNuvolera
/ab
/ab
Castened
olo
C.B.B.O.
/ab
11,01
10,29
7,58
7,11
1,17
0,82
0,83
0,58
1,29
15,29
11,75
6,24
11,75
-
15,42
6,91
3,67
6,91
-
12,09
9,29
4,93
9,29
1,83
-
15,12
6,85
6,41
8,27
1,57
-
3,49
6,07
2,13
2,91
5,86
12,83
5,15
6,95
2,85
4,73
5,86
10,15
3,42
31,05
1,28
5,40
12,86
12,39
15,41
12,08
8,68
5,36
1,33
2,41
2,32
1,26
2,40
Manerbio
Calcinato
- 0,95
15,77
10,24
118,45
97,97
Tipologia servizio
Manerbio
Calcinato
/ut
103,19
Nuvolent
oNuvolera
/ut
/ut
84,99
Castened
olo
C.B.B.O.
/ut
21,81
21,00
16,58
12,37
2,39
1,43
1,70
1,28
2,24
31,48
14,11
7,49
14,11
-
26,44
20,33
10,79
20,33
3,99
-
26,30
11,92
11,16
14,39
2,74
-
30,27
23,27
12,35
23,27
-
31
Spazzamento manuale
appiedato con satellite
Svuotamento cestini
Trasporti effettuati da
C.D.R.
Spazzamento strade
Costo di conduzione
Centro di Raccolta
Costi generali di
gestione (CC)
Smaltimento previsto
Ammortamenti
attrezzature
Raccolta vegetale
Smaltimenti
differenziate al netto
dei corrispettivi
Totale
7,12
10,57
4,66
5,07
11,95
28,06
10,20
14,19
4,96
9,37
11,95
17,26
5,95
61,48
2,80
9,39
25,46
25,30
33,71
21,02
18,91
10,93
2,91
4,19
4,74
2,76
4,18
- 1,87
32,19
22,39
234,51
210,65
214,28
147,88
32
SOMMARIO
PREMESSA.............................................................................................................................................
1. L'evoluzione normativa in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica....................
2. La nozione di servizio pubblico locale Cenni.............................................................................
3. Laffidamento in house secondo i principi comunitari..................................................................
FORMA GESTIONALE PRESCELTA: LA SOCIET IN HOUSE.................................................
1. Sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo nellaffidamento in house del
servizio di gestione integrata dei rifiuti alla C.B.B.O. S.r.l...........................................................
CONTENUTI E PROFILI ECONOMICI DEL SERVIZIO PUBBLICO.......................................
1. Struttura del servizio proposto.....................................................................................................
2. Analisi dei costi del servizio su Comuni equivalenti...................................................................
3. Analisi da indagine di mercato per la gestione del servizio ad operatori pubblici......................
4. Analisi parametrica di gestione da dati ufficiali (Osservatorio Provinciale Rifiuti - Quaderno
2015)............................................................................................................................................
5. Conclusioni economiche................................................................................................................
CONCLUSIONI ED ESITO DELLA VERIFICA EX ART. 34, COMMI 20 E 21, DEL D.L.
179/2012..................................................................................................................................................
33