Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Provincia di Brescia
www.comune.castenedolo.bs.it
protocollo@pec.comune.castenedolo.bs.it
030 - 2134011
Fax 030 - 2134034
Cod. Fisc. - P. IVA 00464720176
PREMESSA
1. L'evoluzione normativa in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica.
Attraverso lart. 4 del DL 138/2011, convertito nella legge 14 settembre 2011, n. 148, il Legislatore
nazionale intendeva introdurre una riforma organica per la gestione dei servizi pubblici locali, dopo
che il referendum popolare del 12 giugno 2011 aveva abrogato sia l'art. 23-bis del DL 25 giugno
2008, n. 112, convertito in legge 133/2008, sia il regolamento attuativo di tale disposizione,
emanato con DPR 7 settembre 2010, n. 168.
L'art. 4 del DL 138/2011 puntava allobiettivo strategico di traghettare la gestione dei servizi
pubblici locali da un sostanziale regime di monopolio alla libera concorrenza del mercato, mediante
un processo di liberalizzazione scandito da termini stringenti, entro cui gli Enti locali, sulla base di
complesse analisi di mercato e mediante l'adozione di un'apposita delibera quadro, avrebbero
dovuto liberalizzare le attivit economiche, oppure, in alternativa, procedere all'attribuzione di
diritti di gestione in esclusiva.
In quest'ultimo caso, sarebbe stato un onere delle Amministrazioni indire gare a evidenza pubblica
per conferire la gestione dei servizi sul mercato, dopo aver comunque accertato, con la suddetta
delibera quadro, che "la libera iniziativa economica privata non risulti idonea a garantire un servizio
rispondente ai bisogni della comunit" (art. 4, commi 1 e 8, del DL 138/2011).
Come noto, tuttavia, la disciplina generale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
contenuta nel suddetto art. 4 stata abrogata dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 199 del 17
luglio 2012. I giudici costituzionali, accogliendo i ricorsi di sei Regioni italiane (Puglia, Lazio,
Marche, Emilia Romagna, Umbria e Sardegna) hanno dichiarato lillegittimit costituzionale della
norma de qua a causa del divieto di ripristino della normativa abrogata dal corpo elettorale,
desumibile dall'art. 75 Cost., che contempla il referendum quale strumento di democrazia diretta
per l'esercizio della sovranit popolare.
La citata sentenza della Consulta n. 199/2012 non ha per altro determinato una vera e propria
lacuna normativa nella materia dei servizi locali, permanendo quest'ultima regolata, oltre che dalle
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
discipline di settore, anche dall'ordinamento giuridico comunitario, ossia dai principi di diritto
coniati dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea e dalla giurisprudenza nazionale.
In seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale, il legislatore italiano nuovamente intervenuto
nella materia dei servizi pubblici locali con il DL 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge 17
dicembre 2012 n. 221, che impone per laffidamento di nuovi servizi pubblici locali di rilevanza
economica una procedura di informazione, propedeutica all'attivazione del servizio, che si prospetta
come un pre-affidamento.
Nello specifico, lart. 34, comma 20, del decreto legge n. 179/2012 prevede che, a far data dal 1
gennaio 2013, "per i servizi pubblici locali di rilevanza economica, al fine di assicurare il rispetto
della disciplina europea, la parit tra gli operatori, l'economicit della gestione e di garantire
adeguata informazione alla collettivit di riferimento, l'affidamento del servizio effettuato sulla
base di apposita relazione, pubblicata sul sito internet dell'ente affidante, che d conto delle
ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo per la forma di
affidamento prescelta e che definisce i contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e
servizio universale, indicando le compensazioni economiche se previste".
Il successivo comma 21 dispone inoltre che: "Gli affidamenti in essere alla data di entrata in
vigore del presente decreto non conformi ai requisiti previsti dalla normativa europea devono
essere adeguati entro il termine del 31 dicembre 2013 pubblicando, entro la stessa data, la
relazione prevista al comma 20. Per gli affidamenti in cui non prevista una data di scadenza gli
Enti competenti provvedono contestualmente ad inserire nel contratto di servizio o negli altri atti
che regolano il rapporto un termine di scadenza dell'affidamento. Il mancato adempimento degli
obblighi previsti nel presente comma determina la cessazione dell'affidamento alla data del 31
dicembre 2013".
La presente relazione finalizzata ad evidenziare le ragioni ed il rispetto della sussistenza dei
requisiti previsti dalla disciplina comunitaria in relazione all'affidamento diretto, da parte del
Comune di Castenedolo, a C.B.B.O. S.r.l. del servizio di gestione integrata dei rifiuti per il periodo
01.01.2016 - 31.12.2025 secondo il modello dellin house providing nel rispetto di quanto previsto
dai citati commi 20 e 21 dell'art. 34 del Decreto Legge 18/10/2012, n.179, convertito con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 17/12/2012, n. 221 sopra richiamati.
2. La nozione di servizio pubblico locale Cenni.
In parallelo all'evoluzione normativa ora descritta si osserva che, in assenza di una precisa
definizione legislativa del concetto di servizio pubblico locale, la dottrina e la giurisprudenza hanno
delineato varie accezioni, tra cui quella di carattere oggettivo che qualifica il servizio pubblico
come una "qualsivoglia attivit che si concretizza nella produzione di beni o servizi in funzione di
un'utilit per la comunit locale, non solo in termini economici, ma anche in termini di promozione
sociale, purch risponda ad esigenze di utilit generale o ad essa destinata in quanto preordinata a
soddisfare interessi collettivi" (Consiglio di Stato sez. V, n. 2605 del 9 maggio 2001).
Secondo l'orientamento giurisprudenziale dominante, la nozione di servizio pubblico pu essere
attribuita soltanto "a quelle attivit che sono destinate a rendere un'utilit immediatamente
percepibile a singolo o all'utenza complessivamente considerata, che ne sopporta i costi
direttamente, mediante il pagamento di apposita tariffa, all'interno eli un rapporto trilaterale, con
assunzione del rischio di impresa a carico del gestore" (inter alia, si vedano, Consiglio di Stato,
Sez. V, sentenza n. 2012 del 01 aprile 2011, Corte di Giustizia sentenza n. 196/2009, Cassazione
civile n. 13892/2009, Consiglio di Stato n. 6049/2008).
In quest'ottica, si collocano altres le decisioni del Consiglio di Stato, sez. VI, n. 2021/2012 e n.
5268/2012, secondo le quali l'assenza di un corrispettivo in forma di tariffa da parte degli utenti
beneficiari non risulta essenziale sul piano della qualificazione giuridica delle attivit di servizio
pubblico. Tale impostazione stata infine confermata anche dalla pi recente giurisprudenza
amministrativa, e, segnatamente, dal Consiglio di Stato, Sez. V, nelle sentenze dell 11 aprile 2013,
n. 1976 e del 2 maggio 2013, n. 2396.
Per quanto riguarda la tipologia dei servizi pubblici locali, noto che gli stessi si sogliono
distinguere in servizi di rilevanza economica e privi di tale rilevanza. di rilevanza economica il
servizio che s'innesta in un settore per il quale esiste, quantomeno in potenza, una redditivit, e
quindi una competizione sul mercato, bench siano previste forme d'intervento finanziario pubblico
della relativa attivit. Deve invece considerarsi privo di rilevanza economica il servizio che, per sua
natura o per le modalit con cui viene svolta la relativa gestione, non d luogo ad alcuna
competizione e quindi appare irrilevante ai fini della concorrenza (cfr. T.A.R. Sardegna 2 agosto
2005, n. 1729; T.A.R. Liguria, Sez. II, 28 aprile 2005, n. 527; T.A.R. Campania 7 novembre 2003,
n. 13382; T.A.R. Umbria 24 ottobre 2003, n. 821).
Secondo la Corte Costituzionale "coessenziale alla nozione di rilevanza economica del servizio la
copertura dei costi, non gi la remunerazione del capitale" (sentenza n. 26/2011) per cui non
parrebbe un elemento essenziale della nozione il carattere remunerativo della tariffa. stata altres
attribuita "rilevanza economica" i servizi pubblici connotati da margini significativi di redditivit,
anche solo potenziale: non rilevando l'esiguit dell'utile che in concreto un servizio produce (cfr.
Consiglio di Stato, sez. V sentenza n. 5409/2012, che assegna rilevanza economica al servizio di
illuminazione votiva, in quanto astrattamente idoneo a produrre utili).
Si pu quindi concludere che il servizio di gestione dei rifiuti ben possa rientrare nell'alveo dei
servizi pubblici che, quando oggetto di affidamento, deve essere oggetto della relazione ex art.
34 del D.L. 179/2012.
3. L'affidamento in house secondo i principi comunitari.
Per dare corso alla verifica ex art. 34 del DL 179/2012 occorre premettere che l'affidamento "in
house providing" un istituto di derivazione comunitaria, che risale alla pronuncia della Corte di
Giustizia Teckal del 18 novembre 1998, causa C-107/98, la quale ha stabilito che la normativa
europea in tema di appalti pubblici non trova applicazione a condizione che "l'Ente locale eserciti
sulla persona di cui trattasi un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi e
questa persona realizzi la parte pi importante della propria attivit con l'Ente o con gli Enti locali
che la controllano".
La dottrina e la giurisprudenza comunitaria si sono a lungo occupate dell'argomento individuando,
in particolare, tre presupposti che, qualora presenti in forma congiunta, giustificano l'affidamento
diretto "in house", in deroga alle regole europee di evidenza pubblica.
Si tratta dei requisiti seguenti:
a) la partecipazione pubblica totalitaria, con esclusione della partecipazione anche minoritaria di
un'impresa privata al capitale di una societ in house;
b) l'esercizio da parte dellEnte pubblico di una funzione di controllo pari a quella esercitata sui
propri servizi ("controllo analogo");
c) la realizzazione da parte della societ affidataria della parte pi importante della propria attivit
nei confronti dell'ente o degli enti soci.
Tali condizioni rendono di fatto la societ affidataria "la longa manus di un Ente Pubblico che la
controlla pienamente" (Corte Costituzionale sentenza n. 325/2010) e non gi un soggetto terzo
rispetto all'Amministrazione controllante, potendo cos la societ stessa ottenere affidamenti diretti
in house providing.
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
Dei requisiti sopra citati quello del controllo analogo senz'altro il pi controverso e difficile da
accertare, nonch il pi vagliato dalla giurisprudenza comunitaria e nazionale. Secondo la
giurisprudenza comunitaria il controllo analogo dei soci pubblici sulla societ in house costituisce
un potere assoluto di direzione, coordinamento e supervisione dell'attivit del soggetto partecipato,
e che riguarda l'insieme dei pi importanti atti di gestione dei medesimo. In presenza di tale
assoluto potere, l'Amministrazione pu prescindere dall'applicazione delle procedure di
aggiudicazione degli appalti pubblici, non in virt di apposite clausole di esclusione contenute nelle
rispettive normative di settore, ma piuttosto perch si in presenza di un modello di organizzazione
meramente interno, qualificabile in termini di delegazione interorganica (nota della Commissione
Europea del 26 giugno 2002, richiamata nella recente sentenza del Consiglio di Stato 11 febbraio
2013 n. 762). Ancora pi restrittiva la giurisprudenza nazionale, che definisce il controllo analogo
come un rapporto equivalente a una relazione di subordinazione gerarchica, con l'effetto che tale
situazione si verifica quando sussiste un controllo gestionale e finanziario stringente dell'Ente
pubblico sull'ente societario (Consiglio di Stato, 25 gennaio 2005 n. 168).
La giurisprudenza comunitaria ha inoltre chiarito che "il controllo esercitato dagli enti azionisti
sulla detta societ pu essere considerato analogo a quello esercitato sui propri servizi in
circostanze come quelle di cui alla causa principale, in cui l'attivit di tale societ limitata al
territorio di detti enti ed esercitata fondamentalmente a beneficio di questi ultimi" (Corte di
Giustizia Europea 10 settembre 2009 n. C-573/08).
Parimenti, la giurisprudenza nazionale sostiene che "osta alla configurabilit del modello in parola
l'acquisizione, da parte dell'impresa affidataria, di una vocazione schiettamente commerciale tale
da rendere precario il controllo dell'ente pubblico. Detta vocazione, pu, in particolare, risultare
dall'ampliamento anche progressivo dell'oggetto sociale e dall'apertura obbligatoria della societ
ad altri capitali o dall'espansione territoriale dell'attivit della societ ... "(Consiglio di Stato 26
agosto 2009 n. 5082; Consiglio di Stato n. 1447/2011).
Deve allora configurarsi un rapporto che assegni all'Amministrazione controllante un effettivo
potere di indirizzo, direzione e supervisione dell'attivit del soggetto partecipato sull'insieme dei
pi importanti atti di gestione del medesimo. In altri termini, necessario che l'Ente o gli Enti soci
esercitino un controllo preventivo ed effettivo sulla gestione della societ, cos come avviene per i
servizi interni del o degli enti pubblici interessati (Consiglio di Stato, Sez. V, n. 1365 del 9 marzo
2009).
Quel che rileva che l'Ente pubblico partecipante abbia statutariamente il potere di dettare le linee
strategiche e le scelte operative della societ in house, i cui organi amministrativi vengono pertanto
a trovarsi in una posizione di vera e propria subordinazione gerarchica. Si tratta di un potere di
comando direttamente esercitato sulla gestione dell'ente con modalit e con un'intensit non
riconducibili ai diritti e alle facolt che normalmente spettano al socio (fosse pure un socio unico)
in base alle regole dettate dal codice civile, e sino al punto che agli organi della societ non resta
affidata nessuna autonoma rilevanza gestionale (Corte Suprema di Cassazione del 8 ottobre 2013 n.
26283).
Per quanto si finora detto, ai fini della sussistenza del controllo analogo rileva l'espressa
previsione statutaria dei seguenti punti:
le decisioni pi importanti della societ devono essere sottoposte al "Vaglio dell'Ente affidante;
l'Assemblea dei soci deve essere munita di forti poteri di controllo;
occorre l'attribuzione di limitati poteri all'organo amministrativo (Consiglio di Stato, sez. VI, 3
aprile 2007, n. 1514);
l'oggetto sociale deve essere ben definito e privo di vocazione commerciale, nonch volto a
garantire una stretta connessione tra l'attivit societaria ed il perseguimento degli interessi della
comunit amministrata;
l'ambito territoriale di espletamento del servizio deve essere limitato e circoscritto.
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
Nello specifico, stato evidenziato in dottrina che lo statuto della societ in house deve prevedere
l'autorizzazione dell'Assemblea per una serie di atti, tra i quali:
operazioni straordinarie d'azienda o altre operazioni di massima valenza strategica (fusioni,
scissioni, trasformazioni, scorpori e conferimenti di rami d'azienda, piani strategico industriali e
piani di investimento ecc);
stipulazione di contratti traslativi e/o acquisitivi della propriet o costitutivi di diritti reali di
godimento o di garanzia su beni del patrimonio sociale considerati strategici, se superiori a celti
importi ovvero considerati strategici;
approvazione di budget annuali o infrannuali;
nomine dei componenti dell'organo amministrativo e di quello sindacale.
Pronunciandosi nel contesto normativo test descritto, il Consiglio di Stato, Sez, VI, con la
sentenza n. 762/2013 ha rilevato che, stante l'intervenuta abrogazione referendaria dell'art. 23 bis
del DL 112/2008 e la declaratoria di in costituzionalit dell'art. 4 DL 138/2011, " venuto meno il
principio, con tali disposizioni perseguito, della eccezionalit del modello in house per la gestione
dei servizi pubblici locali di rilevanza economica".
Si pu allora concludere che la scelta dell'Ente locale in ordine alle modalit organizzative dei
servizi pubblici locali deve basarsi sui consueti parametri di esercizio delle scelte discrezionali,
vale a dire:
valutazione comparativa di tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti;
individuazione del modello pi efficiente ed economico;
adeguata istruttoria e motivazione a supporto degli atti formali assunti in ordine al modello
gestionale individuato.
Per quanto riguarda il carattere pubblico della partecipazione societaria, la giurisprudenza della
Corte di Giustizia ha affermato che non deve essere statutariamente consentito alle societ in house
l'alienazione a soggetti privati di quote del capitale sociale, anche se solo minoritarie (Corte di
Giustizia UE 10 settembre 2009 causa C- 573/07, 13 ottobre 2005 causa C-458/03 - Parking
Brixen).
In senso conforme si espressa anche la giurisprudenza nazionale, secondo cui per assumere la
legittimit di un affidamento diretto a un soggetto in house, lo statuto societario deve garantire in
via certa e permanente l'incedibilit a privati delle azioni, allo scopo di evitare meccanismi elusivi
dell'evidenza pubblica finalizzati ad affidare in via diretta a privati gli appalti pubblici (TAR Puglia
Bari sez I 2 aprile 2013 n. 458).
sistemi di raccolta) in particolare per quanto attiene agli aspetti di contenimento della
produzione pro-capite di rifiuti, di miglioramento della qualit delle raccolte e di aumento delle
frazioni avviate a riciclo;
ha espresso preventivamente specifico atto di indirizzo, con Deliberazione di Giunta Comunale n.
143 del 24.11.2014, per la valutazione della rimodulazione del servizio pubblico di gestione
integrata dei rifiuti urbani con i seguenti fini:
contemperare il parziale mantenimento dellattuale sistema di raccolta con cassonetti stradali
per lanno 2015 con lesigenza di perseguire, tuttavia, limplementazione futura degli ulteriori
obiettivi di contenimento della produzione pro-capite di rifiuti, di miglioramento della qualit
delle raccolte e di aumento delle frazioni avviate a riciclo, nellottica del recepimento sia della
normativa europea di riferimento sui rifiuti, Direttiva quadro 2008/98/CE, e relative disposizioni
nazionali di attuazione della stessa, D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205, sia delle ultime indicazioni
regionali sul tema rifiuti, contenute nella D.G.R. 20 giugno 2014, n. X/1990 Approvazione del
programma regionale di gestione dei rifiuti (P.R.G.R.);
proporre, per le motivazioni sopra citate, il conferimento di un incarico di servizio in riferimento
alla rimodulazione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani a professionista
di comprovate competenze e professionalit, entrambe maturate nellambito di studi di natura
simile a quello in oggetto, per dare avvio alla redazione della relazione conseguente.
Con conseguente determinazione del Responsabile del servizio n. 732 del 31.12.2014 stato
affidato al per. ind. Stefano Ambrosini, con studio in Brescia, il servizio finalizzato allesecuzione
dellanalisi preliminare della rimodulazione del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti
urbani del Comune di Castenedolo.
Vista la relazione pervenuta dal professionista incaricato, asseverata al protocollo comunale con n.
0002214 in data 02.02.2015 e presentata a conclusione dellanalisi preliminare della rimodulazione
del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani, la quale faceva osservare quanto segue:
In sintesi, il modello di raccolta in uso consente a chi vuole fare la raccolta differenziata di
effettuarla quando gli pare e quando gli comodo mentre chi non vuole farla trova comunque
una comoda alternativa nei cassonetti per i rifiuti indifferenziati, oppure nel fuori cassonetto o
nella migrazione verso Brescia. Non esiste di fatto alcun controllo sui conferimenti di ogni
singola utenza domestica, sui conferimenti impropri e sui soggetti effettivamente titolati al
conferimento. In sintesi, tutto lasciato al senso civico e alla buona volont degli utenti. Il
livello di impurit della raccolta tale che in tutte le frazioni (eccetto forse la carta) la raccolta
si rende completamente inutile e altamente onerosa. ;
lobiettivo della proposta quello di mettere in atto una raccolta differenziata spinta, con il
sistema c.d. porta a porta integrale, atta ad ottenere, immediatamente dopo la sua
applicazione:
- lobiettivo minimo di raccolta differenziata reale del 65%;
- la presenza di ridotte percentuali di rifiuti impropri nelle varie frazioni oggetto di raccolta
differenziata;
- consentire la gestione di una tariffazione puntuale per le utenze sia domestiche che non
domestiche e lintercettazione controllata dei rifiuti assimilati agli urbani.
Evidenzia inoltre che Il sistema porta a porta integrale prevede leliminazione di tutti i
contenitori stradali e la domiciliazione della raccolta e consente lapplicazione del
sistema tariffario. Il modello di raccolta, come accennato in premessa, consente di ottenere
ottime percentuali di raccolta differenziata e, contemporaneamente, un grado di purezza
merceologica dei materiali raccolti molto elevato. Inoltre la particolare modalit di raccolta,
oltre a consentire di poter misurare la quantit di rifiuti prodotti da ogni singola utenza, fa
emergere i conferitori di rifiuti abusivi per cattiva fede o, molto semplicemente, perch i
sistemi di raccolta tradizionali consentono il conferimento dei rifiuti anche a soggetti non
presenti negli archivi TARSU.
da atto infine che:
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
di mercato sulla gestione dei rifiuti urbani alle seguenti societ pubbliche, operanti nel settore della
gestione rifiuti urbani in zone contermini al Comune di Castenedolo e secondo i dettami del servizio
richiesto dallAmministrazione Comunale:
Capitale (%)
Comune di Montichiari
23,67
Comune di Ghedi
20,83
Comune di Calvisano
12,33
Comune di Carpenedolo
9,56
Comune di Isorella
8,22
Comune di Remedello
7,93
Comune di Visano
6,33
Comune di Acquafredda
6,01
Comune di Montirone
5,12
Totale
100,00
Dalla precedente tabella emerge quindi la sussistenza del primo requisito del modulo dellin house,
ossia lintegrale titolarit del capitale sociale in capo a enti pubblici.
E altres verificato il secondo requisito del modulo dellin house ossia la prevalenza dellattivit
con gli enti soci, posto che negli anni dal 2009 al 2011 ANCHE QUESTO DATO E DA
GGIORNARE CHIEDERE AD ARCARO la percentuale di fatturato derivante dagli enti pubblici
costantemente risultata superiore al 85%.
Anno
Fatturato Totale
Fatturato
Comuni (%)
Fatturato altri
clienti (%)
2009
4.608.558,00
91,38
8,62
2010
5.246.730,00
86,79
13,21
2011
5.546.934,00
85,47
14,53
2012
5.781.554,00
2013
6.524.548,00
2014
7.158.669,00
Quanto infine al terzo requisito, ossia il controllo analogo degli enti soci sulla societ, lo stesso
specificamente assicurato:
attraverso le previsioni dello statuto sociale, in particolare laddove: a) si delinea la natura
necessariamente pubblica del capitale; b) si delimitano nettamente i confini territoriali e
tipologici dellazione sociale; c) si limitano le attribuzioni degli organi amministrativi a favore
delle espressioni dei soci (assemblea e organi consultivi);
attraverso le specifiche previsioni del contratto di servizio tra ente locale e societ, che
conferiscono ulteriori forme di controllo e indirizzo sulla concerta attivit operativa di servizio.
Caratteristiche geomorfologiche e ambientali
Dal punto di vista strettamente geografico e geomorfologico, il comune di Castenedolo e i comuni
soci di CBBO (piccoli o di media dimensione) si presentano come un continuum territoriale:
compatto, in quanto i comuni si compongono in un insieme senza elementi interni di
separazione;
omogeneo, in quanto si caratterizza per una morfologia pianeggiante, attraversato da un fitto
reticolo idrografico di rogge e canali irrigui.
Caratteristiche sociali
Le medesime connotazioni valgono in riferimento alle attivit antropiche, in quanto il territorio di
riferimento connotato da attivit agricole tradizionalmente predominanti e di tipo estensivo, specie
nei nuclei di minor espansione, ma anche da diffusi e sviluppati comparti industriali ed artigianali.
Se si rammenta che tra le finalit del D.Lgs. 152/2006 (T.U. Ambiente) vi lesigenza di superare la
frammentazione nella gestione dei servizi ambientali (esigenza invero gi proclamata nella
previgente legislazione, per tutti il D.Lgs. 22/1997) allora naturale che pi comuni appartenenti al
medesimo ambito territoriale anelino come da tempo si fatto ad una forma di cooperazione che
consenta di fruire delle economie di scala e della maggior capacit tecnico-finanziaria offerta da un
organismo comune.
Ma ci, allevidenza, rappresenta solo uno dei presupposti di tale scelta, dovendo questa fondarsi
anche su ulteriori e pi pregnanti indici di natura tecnica, di natura economica, nonch in
riferimento alla peculiare tipologia delle attivit gestite, indubbiamente qualificabili come pubblici
servizi a rilevanza industriale.
Riflessi operativi
A livello operativo, la contiguit territoriale di tutti i comuni in esame permette di sfruttare al
massimo i mezzi adibiti alle raccolte, ottimizzandone percorsi e carichi, con il duplice vantaggio di
una limitazione dei costi di trasporto e di una sostanziale riduzione del transito veicolare pesante in
una zona gi fortemente penalizzata al riguardo, con non trascurabili ricadute ambientali.
Oltre a ci, sempre a livello operativo, va considerato che lutilizzo di sempre nuove tecnologie di
raccolta risulta facilitato operando in modo coeso ed uniforme, allinterno di una programmazione e
di una progettualit comune, volta al raggiungimento degli obiettivi di efficienza, economicit,
sostenibilit ed efficacia.
Dal punto di vista prettamente organizzativo si rimarca innanzitutto che la gestione operata da
CBBO condotta per la parte assolutamente preponderante con uomini e mezzi propri, risultando il
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
10
Risultato di bilancio
(ante imposte)
2009
123.277,00
2010
117.785,00
2011
146.299,00
2012
106.395,00
2013
97.850,00
2014
59.815,00
Come anticipato utile non trascurare il fatto che, proprio in relazione alla propriet pubblica del
capitale sociale, CBBO si avvale per lespletamento di determinati servizi di cooperative sociali
radicate nel territorio, permettendo cos agli enti locali soci linserimento nel mondo lavorativo di
soggetti che altrimenti non troverebbero spazi nei normali canali di impiego perdurando in
situazione di disagio ed emarginazione e dei quali la collettivit si troverebbe a sostenere il peso
economico.
Analogamente, va evidenziato il lavoro di promozione delle tematiche ambientali presso la
popolazione svolto da CBBO nel tempo, che ha permesso di conseguire livelli elevati di raccolta
differenziata con conseguente sensibile diminuzione del rifiuto smaltito a vantaggio di una
ottimizzazione dei flussi di materiale destinato al recupero e nelle implementazioni di sistemi di
raccolta capillare - quali il porta a porta -.
Da non trascurare, infine, la peculiare elasticit e flessibilit nei servizi offerti da CBBO, che
consente di far fronte alle mutevoli esigenze dellutenza, derivante dallessere CBBO espressione
dei medesimi enti affidanti ai quali sono assicurati penetranti poteri di controllo e di indirizzo, in
particolare attraverso i poteri di controllo analogo garantiti dalla legge e dallo statuto sociale.
Caratteristica questa non ottenibile attraverso i normali affidamenti a imprese terze sulla base di
procedure ad evidenza pubblica, in quanto il rapporto con lappaltatore viene ad essere cristallizzato
dalle condizioni di capitolato, che non possono essere riviste se non col consenso del medesimo
appaltatore, posto che ci sia ammissibile allinterno nei canoni dellevidenza pubblica, ci
incidendo sulle condizioni che erano state poste a base di gara.
PROFILI ECONOMICI
1. Struttura del servizio proposto
Dettagli Comune di Castenedolo
Sup. territorio
Densit
26,2Kmq
437,4ab/Kmq.
11
Centri abitati
Abitanti
Utenze domestiche
Utenze non domesiche
Ecocentri
6
n. 11 411 al 31/12/2014
5236
1322
1
12
Frequenza
Prezzo
settimanale
settimanale
mensile
bisettimanal
e
settimanale
settimanale
settimanale
settimanale
28 h/mese
36
h/settimanal
e
28
h/settimanal
e
acquisto sacchi/contenitori/
containers/attrezzature varie
(ammortamento)
La raccolta di tutte le frazioni deve essere effettuata prioritariamente nella zona urbanizzata
evidenziata nella cartografia Allegato 2 come Zona di raccolta anticipata delle diverse tipologie di
rifiuto, e deve essere terminata entro e non oltre le ore 7.00.
RIFIUTI UMIDI C.E.R. 200108
Rifiuti organici prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche
LAppaltatore deve effettuare il servizio intensivo a domicilio porta a porta di raccolta della frazione
organica dei rifiuti (forsu).
FREQUENZA DI RACCOLTA: bisettimanale , trisettimanale da giugno ad agosto.
ORARIO DI RACCOLTA: dalle 4 alle 10
MODALITA DI RACCOLTA:
Tutti i nuclei familiari interessati dalla raccolta devono avere in dotazione una bio pattumiera in
polietilene da circa lt. 23, fornita dallufficio ecologia, da esporre nei giorni di conferimento. Poich
previsto un servizio di raccolta domiciliare, gli utenti conferiscono il rifiuto chiuso allinterno del
sacco biodegradabile (in carta fornito da comune) nei contenitori assegnati alle singole utenze (unit
abitative).
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
13
Le fasi di conferimento, di raccolta e trasporto della frazione organica dei rifiuti urbani recuperabili
devono essere svolte in modo da garantire efficienza funzionale ed efficacia igienica nonch la
piena soddisfazione dell'utenza. Gli addetti dellAppaltatore provvedono a svuotare nellautomezzo
i contenitori, dopo averne verificato il contenuto e a ricollocarli con cura e riguardo nel punto in cui
sono stati prelevati.
Lutenza obbligata a conferire in sacchi in materbi/carta ed quindi vietato conferire in sacchi
diversi, pena la non raccolta del materiale organico da parte degli operatori.
AllAppaltatore vietato, pena applicazione della sanzione di cui al presente capitolato, ritirare il
rifiuto umido in sacchi diversi da quelli di materbi/carta.
LAppaltatore dovr provvedere allo svuotamento di tutti i bio-contenitori comunali, oltre a quelli di
cui al punto successivo, dati in dotazione ai condomini nelle zone a pi alta densit edilizia e ad
esercizi commerciali, in esecuzione delle disposizioni che verranno date dal responsabile del
servizio ecologia comunale.
Rifiuti organici prodotti dalle grandi utenze
LAppaltatore deve effettuare il servizio a domicilio porta a porta di raccolta della frazione organica
dei rifiuti - forsu - presso rivenditori di ortofrutta, fiorerie, alimentari con rivendita di frutta e
verdura, supermercati, mense e pubblici esercizi dotati di ristorazione - trattorie, pizzerie, ristoranti,
agriturismi, ecc..
FREQUENZA DI RACCOLTA: bisettimanale , trisettimanale da giugno ad agosto.
ORARIO DI RACCOLTA: dalle 4 alle 10
MODALITA DI RACCOLTA:
Le attivit definite grandi utenze avranno in dotazione da parte del Comune dei bio-contenitori
di adeguata volumetria, concordata con il personale del servizio ecologia al momento
dellapertura della posizione rifiuti, dotati di transponder, da utilizzarsi privi di sacchetto in materbi, da esporre nei giorni di conferimento.
Le fasi di conferimento, di raccolta e trasporto della frazione organica dei rifiuti urbani
recuperabili devono essere svolte in modo da garantire efficienza funzionale ed efficacia igienica
nonch la piena soddisfazione dell'utenza. Gli addetti dellAppaltatore provvedono a svuotare
nellautomezzo i contenitori, dopo averne verificato il contenuto e a ricollocarli con cura e
riguardo nel punto in cui sono stati prelevati.
RIFIUTI SECCHI C.E.R. 200301
RIFIUTI URBANI E ASSIMILATI SECCHI INDIFFERENZIATI
LAppaltatore deve effettuare il servizio intensivo a domicilio porta a porta di raccolta della frazione
indifferenziata dei rifiuti - secco.
FREQUENZA DI RACCOLTA: settimanale;
ORARIO DI RACCOLTA: dalle 4 alle 10
MODALITA DI RACCOLTA:
Tutti i nuclei familiari interessati dalla raccolta devono essere in possesso dei contenitori forniti
dallAmministrazione Comunale quali bidone con tag RFID da 30lt e le utenze non domestiche
(G.U.) di bidoni con tag RFID da 30lt oppure cassonetti carrellati da 120 a 1.100 litri. Il numero e la
tipologia dei contenitori assegnati, diversi da quelli da lt. 30, dipendono dalla produzione presunta
di rifiuto residuo di ogni utenza ovvero dal numero di famiglie presenti per ogni stabile. I
contenitori devono essere collocati in spazi privati.
RACCOLTA TESSILI SANITARI
FREQUENZA DI RACCOLTA:
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
14
15
16
n. 1 spazzatrice 4 mc o 6 mc
Numero ore di
servizio
28 h/mese
n. 1 Porter o equivalente
36 h/sett
Mezzo
Personale
n. 1 conducente +
operatore
n. 1 operatore
17
LAppaltatore che trover, nel luogo indicato dal programma comunicato, i materiali distinti
per tipo, dovr garantire la raccolta e lavvio separato di ogni tipologia di materiale.
I contenitori forniti durante le manifestazioni saranno dotati di transponder passivo per il conteggio
degli svuotamenti.
Le operazioni di raccolta rifiuti e pulizia dei punti di conferimento dovranno essere adeguate al
tipo di manifestazione ed eventualmente potenziate con lutilizzo di squadre o mezzi aggiuntivi e
dovranno essere condotte entro il giorno non festivo successivo, alla conclusione dellevento.
Tutti i maggiori oneri legati a tali interventi sono a completo carico dellImpresa Appaltatrice
e rientrano nei costi dei servizi porta a porta.
Anche nel caso dello svolgimento di manifestazioni occasionali non programmabili di anno
in anno, le operazioni di raccolta rifiuti e pulizia dei punti di conferimento dovranno essere
adeguate al tipo di manifestazione e dovranno essere condotte entro il giorno non festivo
successivo, alla conclusione dellevento.
Gli oneri legati a tali interventi sono a completo carico dellImpresa Appaltatrice.
Le manifestazioni che annualmente si svolgono sul territorio comunale avvengono secondo il
seguente calendario, comunque suscettibile di variazioni nel corso dellanno:
numero
piazzole
1
svuotamen
ti
annui
12
numero
postazioni
stradali
fino a 30
medicinali
12
fino a 10
La ditta appaltatrice dovr provvedere alla raccolta di pile esauste e medicinali scaduti con
svuotamento mensile di tutti i contenitori collocati sul territorio e nelle isole ecologiche in n.
max. di 30 contenitori di pile e max n. 10 contenitore per farmaci, come descritti nella tabella di
cui sopra.
18
In particolare stato verificato preliminarmente che i dati da utilizzare per la comparazione fossero
sia tra loro omogenei per singola tipologia di servizio effettuata, sia equivalenti ai servizi richiesti
dal Comune di Castenedolo, al fine di poterli analizzare e confrontare compiutamente, in una fase
successiva, anche con quelli omologhi di Castenedolo senza commettere errori imputabili alla
diversa tipologia di servizio richiesta.
Laddove tali dati non erano direttamente estraibili, sono stati individuati in seguito a
parametrizzazione direttamente proporzionale dei costi, sulla base delle diverse quantit e dei costi
unitari dei servizi.
Analisi comparativa dei costi
Lanalisi dettagliata dei costi dei servizi sopraindicati posti a confronto, suddivisi per tipologia e resi
paragonabili con quelli richiesti per il Comune di Castenedolo, riassunta nella tabella seguente.
Manerbio
Tipologia servizio
Garda Uno
Nuvolento Nuvolera
Aprica - Cauto
gara giugno
2015
Garda Uno
97.697,00
Calcinato
FQ/anno
in house
Raccolta secco +
tessili sanitari
52
143.184,80
88.704,00
Raccolta
supplementare
estiva tessili
sanitari
16
10.080,00
Raccolta mensile
ingombranti
12
7.200,00
Raccolta forsu
104
Raccolta carta
52
Raccolta
vetro/lattine
52
81.112,02
31.635,69
63.577,83
Raccolta plastica
52
152.760,97
59.580,55
119.738,24
52
23.533,00
12
365
30.056,00
365
Pulizia area
mercatale
Raccolta pile e
farmaci
Spazzamento
manuale appiedato
con satellite
Svuotamento
cestini
198.724,45
152.760,97
132.974,00
59.580,55
Note
in house
servizio
quindicinale
a
44.352,00 /anno
servizio
bisettimanale
annuale
a
richiesta su n. 360
utenze
7.515,00
155.765,68
119.738,24
27.456,00
19
Trasporti effettuati
da CDR
Spazzamento
strade
Costo di
conduzione Centro
di Raccolta
365
50.492,00
28h/me
se
66.998,80
59.935,00
28h/sett
.
Costi generali di
gestione (CC)
Smaltimento
Previsto
Ammortamenti
attrezzature
Raccolta vegetale
Smaltimenti
differenziate al
netto dei
corrispettivi
Totale
165.310,00
50.492,00
101.670,33
16.500,00
106.865,00
198.563,00
46.189,00
17.119,00
20.040,00
16.282,00
-
12.302,00
135.951,00
131.883,00
1.539.802,
51
889.774,80
1.262.348,
33
61.493,30
403.683,06
167.194,50
124.191,65
servizio effettuato
su 36 ore/sett.,
parametrato a 28
ore/sett.
Dal confronto effettuato per i costi dei servizi nei diversi Comuni precedentemente analizzati si
evincono i costi unitari ripartiti su utenza e su abitante:
Manerbio
Costo /utenza
Costo /abitante
234,51
118,45
Nuvolento
- Nuvolera
210,65
103,19
Calcinato
214,28
97,97
E necessario ricordare che il servizio di raccolta svolto in questi Comuni, poich effettuato in
orario diurno o serale, non affetto dalla parziale maggiorazione notturna invece prevista per le
raccolte di rifiuti organico, secco indifferenziato e tessile sanitario nel Comune di Castenedolo
(inizio della raccolta alle ore 4.00).
Deve essere altres considerato che nessuno dei Comuni analizzati prevede la tariffazione puntuale,
prevista per Castenedolo gi dallavvio del servizio, la quale comporta dei costi aggiuntivi sia sul
versante delle attrezzature presenti nei mezzi di raccolta/contenitori sia in termini di
approvvigionamento di software per la determinazione della TARI.
Si esplica di seguito il confronto matriciale dei costi che si avrebbero nei diversi Comuni
considerati (nelle righe) proiettando i costi /abitante determinati singolarmente in ogni altro
Comune analizzato:
Simulazione Costi (Manerbio)
Simulazione Costi (Nuvolento Nuvolera)
Simulazione Costi (Calcinato)
1.539.802,51
1.341.420,90
1.273.614,93
1.021.362,85
889.774,80
844.798,58
1.526.181,18
1.329.554,48
1.262.348,33
20
Costo /ut
50,00
100,00
Manerbio
150,00
Nuvolento - Nuvolera
200,00
250,00
Calcinato
C.B.B.O. s.r.l.;
Val Cavallina Servizi s.r.l..
21
Tipologia servizio
Raccolta secco + tessili
sanitari
Raccolta
supplementare estiva
tessili sanitari
Raccolta mensile
ingombranti
Raccolta forsu
Raccolta
supplementare estiva
forsu
Raccolta carta
Raccolta vetro/lattine
Raccolta plastica
Pulizia area mercatale
Spazzamento manuale
appiedato con satellite
Svuotamento cestini
Trasporti effettuati da
CDR
Spazzamento strade
Costo di conduzione
Centro di Raccolta
Costi generali di
gestione (CC)
Smaltimento previsto
Ammortamenti
attrezzature
Ammortamenti Gestore
precedente
Totale
Raccolta vegetale
lo
VCS
in house
134.310,00
lo
CBBO
in house
81.147,00
Diff.
Diff. %
-
53.163,00
-40%
22.000,00
9.375,30
-
12.624,70
-57%
35.200,00
161.700,00
14.666,30
153.849,30
-
20.533,70
-
7.850,70
22.000,00
18.636,20
-
3.363,80
-15%
124.300,00
66.000,00
124.300,00
16.500,00
55.000,00
22.000,00
88.000,00
66.000,00
49.500,00
27.500,00
124.300,00
27.500,00
12.757,05
1.178.867,
05
78.155,00
73.172,00
94.369,00
17.960,80
69.300,00
33.222,20
-
46.145,00
-37%
7.172,00
11%
-
29.931,00
-24%
1.460,80
9%
32.518,20
39.050,00
61.600,00
137.835,50
27.500,00
12.757,05
955.113,8
5
26.400,00
27.412,00
14.300,00
11.222,20
-
88.000,00
-
33.481,80
-
10.450,00
34.100,00
13.535,50
-58%
-5%
26%
51%
-100%
-51%
-21%
124%
11%
0%
0%
-
223.753,2
0
-19%
1.012,00
4%
Dal confronto effettuato per i costi dei servizi tra i preventivi pervenuti precedentemente analizzati
si evincono i costi unitari ripartiti su utenza e su abitante:
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
22
Castenedo Castenedo
lo
lo
VCS
CBBO
179,76
145,64
103,31
83,70
Costo /utenza
Costo /abitante
Diff.
Diff. %
- 34,12
- 19,61
-19%
-19%
Nel grafico seguente rappresentato il confronto dei costi dei servizi sopraindicati, suddivisi per
tipologia:
Ammortamenti Gestore precedente
Ammortamenti attrezzature
Smaltimento previsto
Costi generali di gestione (CC)
Costo di Conduzione Centro di Raccolta
Spazzamento Strade
Trasporti effettuati da CDR
Svuotamento cestini
Spazzamento manuale appiedato con satellite
Pulizia area mercatale
Raccolta plastica
Raccolta vetro/lattine
Raccolta carta
Raccolta supplementare estiva forsu
Raccolta forsu
Raccolta mensile ingombranti
Raccolta supplementare estiva tessili sanitari
Raccolta secco +tessili sanitari
-
20.000
40.000
60.000
Costo /ut
20,00
40,00
60,00
VCS
80,00
100,00
120,00
140,00
160,00
180,00
CBBO
Vista lanalisi comparativa dei costi unitari su servizi equivalenti si delinea in maniera netta che la
migliore offerta quantitativa rispetto alla richiesta del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento
dei rifiuti quella di C.B.B.O. s.r.l.: in particolare, osservando in valore assoluto le due offerte, il
Relazione valutazione affidamento servizio di gestione dei rifiuti in house providing
23
prezzo finale del preventivo di C.B.B.O. s.r.l. presenta un ribasso rispetto a quello di Val Cavallina
Servizi s.r.l. pari a - 223.753,20 (-19%).
A tale risultato concorre indubbiamente il fatto, da osservare, che gli importi relativi ai trasporti
effettuati dal Centro di Raccolta verso gli impianti di destinazione nel caso dellofferta di C.B.B.O.
s.r.l. sono compresi nei prezzi dei diversi servizi.
Ipotesi di Piano Economico Finanziario per lanno 2016
E stato successivamente analizzato il costo economico del servizio Aprica 2015 come desunto dal
Piano Finanziario della TARI 2015, approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 23 del
15.04.2015, che risulta pari ad 1.414.286,24, al fine di definire il verosimile importo del Piano
Economico Finanziario relativo allanno 2016.
Si prevede un elenco dei costi 2016 accessori al mero servizio relativo a
raccolta/trasporto/smaltimento rifiuti pari a:
Costi IVA
inclusa
Gestione tariffa puntuale e
software
Costi personale Comune
Crediti inesigibili
Totale extra servizio
95.000,00
36.000,00
90.000,00
221.000,00
Effettuando un confronto fra lofferta pi bassa delle pervenute (C.B.B.O. s.r.l.) ed il costo del
servizio precedente cassonettizzato (riparametrando i costi extra servizio |+ 221.000,00 (2016) -
181.037,67 (2015)|) si ottiene un confronto fra il PEF 2016, con servizio domiciliare e tariffazione
puntuale, ed il precedente servizio cassonettizzato con calotta, con tariffazione presuntiva.
CBBO 2016
Totale PEF 2016
Costo /utenza
Costo /abitante
1.176.113,85
179,34
103,07
Aprica
2015
Diff. Ass.
(con CARC
2016)
-
1.454.248,57 278.134,72
221,75
- 42,41
127,44
- 24,37
Il confronto evidenzia una riduzione assoluta dei costi di circa - 278.134,72, pari al -19% del
costo del precedente sistema cassonettizzato 2015 opportunamente riparametrato sulla previsione
dei costi accessori al servizio 2016.
24
Costo /ab
Aprica 2015 (con CARC2016)
Si confermano i costi unitari complessivi /utenza di 179,34 ed /abitante di 103,07 (IVA inclusa).
4. Analisi dei costi da dati ufficiali (Osservatorio Provinciale Rifiuti - Quaderno 2015)
Paragrafo, sotto campito in giallo, da aggiornare rispetto ai contenuti della relazione CBBO in
quanto datati 2012 (dati rifiuti 2011) e riferiti a valori medi, che contemplano anche diversi
sistemi di raccolta perch riferiti a livello provinciale.
La relazione, in ogni caso, si basa su dati estrapolati, analizzati e non solo copiati, come
confermatomi dalla sig.ra Federica di C.B.B.O..
In ogni caso Ambrosini nel fine settimana prover ad aggiornarne il contenuto, per quanto si
possa utilizzare, posto che, a mio modesto avviso, si tratta di dati per niente significativi
nellottica del confronto con quelli derivanti dalle nostre analisi
L'analisi di mercato svolta si basata essenzialmente sui dati ufficiali contenuti nel
Quaderno
2012
(dati
completi
2011),
il
pi
recente
della
serie
pubblicato
25
I costi per abitante relativi ai Comuni della provincia di Brescia per il 2011 sono
sintetizzabili attraverso il seguente grafico.
54,00
720,00
112,97
80,00
Il grafico seguente mostra invece landamento dei costi per tonnellata di rifiuto.
26
Anche in questo caso emerge una coda a destra, legata a peculiarit dei
comuni montani e a vocazione turistica, che opportuno non considerare.
Eliminando i dati superiori a 290 si hanno i seguenti elementi statistici, di cui
la vicinanza tra valor medio e modale assicura la regolarit.
Valor minimo
Valor massimo
Valor medio
Valore modale
101,00
425,00
210,31
201,00
Ecco i dati relativi ai 7 Comuni gestiti da CBBO sempre nel 2011 oltre al dato
economico del comune di Montirone come evidenziato nella proposta
economica del 09/11/2012.
Comuni
/ab
Acquafredda
Calvisano
Ghedi
Isorella
Montichiari
Remedello
Visano
Carpenedol
Montirone
54
93
86
97
71
82
103
/ton
n
101
140
219
200
131
136
192
102
174
Min
Max
54,00
103,0
0
83,71
101,00
219,00
Media
159,86
27
Minimo
Massimo
Media
Costo /abitante
Provincia
CBBO
54,00
54,00
720,00
103,00
112,97
83,71
Costo /tonnellata
Provincia
CBBO
101,00
101,00
425,00
219,00
210,31
159,86
medio,
anche
nei
valori
massimi,
il
dato
medio
appare
28
29
5. Conclusioni economiche
Viste le diverse fasi di confronto dei costi dei servizi di gestione rifiuti, consistite in:
analisi parametrica, effettuata inizialmente sui costi dei servizi di gestione rifiuti relativi al 2015
in Comuni sostanzialmente equivalenti per popolazione e numero di utenze, oltre che
contermini, al Comune di Castenedolo e che presentassero inoltre affidamenti in essere, sia essi
in house providing a societ pubbliche (Comuni di Manerbio e di Calcinato) o con bando di
gara ad evidenza pubblica (Comuni di Nuvolento - Nuvolera);
analisi e confronto, eseguiti in una fase successiva e tramite opportuna indagine di mercato con
richiesta contestuale di preventivi di spesa, sui costi dei servizi di gestione dei rifiuti urbani
offerti da alcune societ pubbliche, operanti nel settore della gestione rifiuti urbani in zone
contermini al Comune di Castenedolo e secondo i dettami del servizio richiesto
dallAmministrazione Comunale;
analisi e confronto dei costi da dati ufficiali (Osservatorio Provinciale Rifiuti - Quaderno 2015);
si evidenzia come il costo del servizio predisposto dal gestore pubblico C.B.B.O. s.r.l.
(estrapolata nelle tabelle seguenti) dietro specifica richiesta dellAmministrazione Comunale
di Castenedolo, presenti le caratteristiche di maggiore economicit sia in termini assoluti sia
in termini di costi unitari, esplicitati in /abitante ed in /utenza.
Nello specifico si ritiene che il confronto espresso in termini di costo unitario /utenza sia
fondamentale per inquadrare tale analisi economica in un Comune quale Castenedolo, che vanta la
presenza di una realt artigianale e commerciale significativa, rappresentata dallelevato numero di
utenze non domestiche rispetto alla media territoriale circostante.
Si evidenzia inoltre come la maggiore economicit del servizio predisposto dal gestore pubblico
C.B.B.O. s.r.l. si riscontri nonostante:
30
Tipologia servizio
/ab
Nuvolent
oNuvolera
/ab
/ab
Castened
olo
CBBO
/ab
11,01
10,29
7,58
7,11
1,17
0,82
0,83
0,58
1,29
15,29
11,75
6,24
11,75
-
15,42
6,91
3,67
6,91
-
12,09
9,29
4,93
9,29
1,83
-
15,12
6,85
6,41
8,27
1,57
-
3,49
6,07
2,13
2,91
5,86
12,83
5,15
6,95
2,85
4,73
5,86
10,15
3,42
31,05
1,28
5,40
12,86
12,39
15,41
12,08
8,68
5,36
1,33
2,41
2,32
1,26
2,40
- 0,95
15,77
10,24
118,45
103,19
97,97
84,99
Manerbio
Calcinato
31
Tipologia servizio
/ut
Nuvolent
oNuvolera
/ut
/ut
Castened
olo
CBBO
/ut
21,81
21,00
16,58
12,37
2,39
1,43
1,70
1,28
2,24
30,27
23,27
12,35
23,27
-
31,48
14,11
7,49
14,11
-
26,44
20,33
10,79
20,33
3,99
-
26,30
11,92
11,16
14,39
2,74
-
7,12
10,57
4,66
5,07
11,95
28,06
10,20
14,19
4,96
9,37
11,95
17,26
5,95
61,48
2,80
9,39
25,46
25,30
33,71
21,02
18,91
10,93
2,91
4,19
4,74
2,76
4,18
- 1,87
32,19
22,39
234,51
210,65
214,28
147,88
Manerbio
Calcinato
32
commi 20 e 21, del D.L. 179/2012, convertito in legge 17 dicembre 2012 n. 221.
Castenedolo, ______________
II Responsabile dellArea Ecologia
dott. ing. Michele Esti
SOMMARIO
PREMESSA.............................................................................................................................................
1. L'evoluzione normativa in materia di servizi pubblici locali a rilevanza economica....................
2. La nozione di servizio pubblico locale Cenni.............................................................................
3. L'affidamento in house secondo i principi comunitari...................................................................
FORMA GESTIONALE PRESCELTA: LA SOCIET IN HOUSE.................................................
1. Sussistenza dei requisiti previsti dall'ordinamento europeo nellaffidamento in house del
servizio di gestione integrata dei rifiuti alla C.B.B.O. S.r.l...........................................................
PROFILI ECONOMICI.......................................................................................................................
1. Struttura del servizio proposto.....................................................................................................
2. Analisi dei costi del servizio su Comuni equivalenti...................................................................
3. Analisi da indagine di mercato per la gestione del servizio ad operatori pubblici......................
4. Analisi dei costi da dati ufficiali (Osservatorio Provinciale Rifiuti - Quaderno 2015)..............
5. Conclusioni economiche..............................................................................................................
CONCLUSIONI ED ESITO DELLA VERIFICA EX ART. 34, COMMI 20 E 21, DEL D.L.
179/2012..................................................................................................................................................
33