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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

Dipartimento
p
di Ingegneria
g g
Civile e Architettura
Sezione diingegneriageotecnica (www.dicar.unict.it/)

STATI

DI TENSIONE NEL TERRENO

Corso di Geotecnica
Ingegneria EdileArchitettura, A.A. 2014/2015

S l
SalvatoreGrasso
G
sgrasso@dica.unict.it
http://www.dicar.unict.it/Personale/Docenti/Docenti/Grasso.html
p //
/
/
/
/

Dr. Ing. SalvatoreGrasso

Comportamento dei terreni

Corso di Geotecnica per Ingegneria EdileArchitettura


A.A. 2014/2015

COMPORTAMENTO MECCANICO DEI TERRENI


Essendo il terreno un materiale multifase, il suo comportamento
p
meccanico
(compressibilit, resistenza), in seguito allapplicazione di unsistema di
sollecitazioni esterne o, pi in generale, ad una variazione delle condizioni
esistenti, dipende dallinterazione tra le diverse fasi.
Lo studio di questa interazione pu essere affrontato seguendo due tipi di
approccio:
q si analizza il comportamento della singola particellae si determina la
risposta di un elemento di terreno a partire dalla modellazione del
comportamento di un insieme di particelle;
q si analizza il comportamento globale del mezzo: un terreno saturo viene
assimilato a due mezzi continui(uno solido, laltro fluido) che occupano lo
stesso volume
1. le propriet di un elemento di terreno sono le stesse a
prescindere dalle dimensioni
2. si estendono ai terreni i concetti di tensionee deformazione
propri dei mezzi continui
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Dr. Ing. SalvatoreGrasso

Principio delle tensioni efficaci

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A.A. 2014/2015

PRINCIPIO DELLE TENSIONI EFFICACI


EFFICACI
necessario stabilire una legge di interazione tra le fasi, ovvero tra i due continui
(solido e fluido) che occupano lo stesso volume di terreno.
terreno
Tale legge il principio delle tensioni efficaci (Terzaghi, 1923), che si compone
di due parti:
I
Le tensioni in ogni punto di una sezione attraverso una massa di terreno possono
essere calcolate dalle tensioni principali totali 1, 2 e 3 che agiscono in quel
punto. Se i pori del terreno sono pieni dacqua ad una pressioneu, le tensioni
principali totali possono scomporsi in due parti. Una parte, u, agisce nellacqua e
nella fase solida in tutte le direzioni con eguale intensit, ed chiamata pressione
neutra (o pressione di pori).
L differenze
Le
diff
1 = 1 u, 2 = 2 u, e 3 = 3 u rappresentano un incremento
i
rispetto alla pressione neutra ed hanno sede esclusivamente nella fase solida del
terreno. Questa frazione della tensione totale principale sar chiamata tensione
principale
i i l efficace.
ffi

II
Ogni effetto misurabile di una variazione dello stato di tensione, come la
compressione,
o
e io e la distorsione
di to io e e la variazione
a ia io e di resistenza
e i te a al taglio
ta lio attribuibile
att ibuibile
esclusivamente a variazioni delle tensioni efficaci.
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Principio delle tensioni efficaci

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Osservazioni (I parte del Principio):


I.

II.

Terzaghinon attribuisce alcun significato fisicoalle tensioni principali


efficaci, ma le definisce semplicemente come differenza tra tensioni
principali totali e pressione neutra (interstiziale);
le tensioni principali efficaci non sono dunque direttamente misurabili,
ma possono essere desunte solo attraverso la contemporanea conoscenza
delle tensioni principali totali e della pressione interstiziale;
III il principio
III.il
i i i delle
d ll tensioni
t i i efficaci
ffi i una relazione
l i
di carattere
tt
empirico,
ii
sebbene sia stato finora sempre confermato dallevidenza sperimentale

Per studiare il comportamento meccanico di un terreno saturo ci si


riferisce a due mezzi continui sovrapposti e mutuamente interagenti, e si
definiscono in ogni
g p
punto il tensore delle tensioni totali (desumibile
dalle azioni esterne), il tensore delle pressioni interstiziali (isotropo) e,
per differenza, il tensore delle tensioni efficaci.

=u

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Principio delle tensioni efficaci

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Implicazioni (II parte del Principio):


I.
II.
III.

una variazione di tensione efficace comporta una variazione di resistenza;


se non vi variazione di tensione efficace non varia la resistenza;
condizione necessaria e sufficiente affinch si verifichi una variazione di
stato tensionale efficace che la struttura del terreno si deformi, la
deformazione pu essere volumetrica, oppure di taglio o entrambe;
IV.una variazione di volume sempre
p accompagnata
p g
da una variazionedi
tensione efficace;
V.una variazione di tensione efficace non comporta necessariamenteuna
variazione di volume;

(Resistenza)

(v) o (s) o (v)+(s)


)

Variazione di volume, ((v)),


ma non di forma ((s) = 0)

Variazione di forma (s),


) ma
ma
non di volume ((v) = 0)
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Principio delle tensioni efficaci

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Interpretazione fisica (I Parte)

u (pressione dellacqua nei pori)


Ac (area dei contatti intergranulari)

At (area della superficie trasversale)


At

Ft,v
t v = F
F

iv
i,v

+ u (At Ac)

Forza totale verticale


= (Ft,v /At) = F
i /At + u (1 Ac/At)
i,v
)
Tensione verticale totale media

F1
F2

F3
F3

F5 F6
F4
F4
F7
F7

Posto
= F
F

ed essendoA
essendo Ac<< Att
Tensione efficace verticale
i,v/At

si ha: =
siha:
+ u
u
N.B. , rappresenta la somma delle forze intergranulari riferita allarea totale,
At, e non la p
pressione in corrispondenza
p
delle aree di contatto,, che sarebbe p
pari
a : Fi,v/Ac e quindimolto maggiore di (essendo Ac<<At)
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Principio delle tensioni efficaci

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Evidenze sperimentali
Pallini di piombo

(a)
Condizione iniziale

(b)

(c)

Incremento di tensione totale


= ue =0
= e u=0

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Tensioni geostatiche

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TENSIONI GEOSTATICHE
GEOSTATICHE
La conoscenza dello stato tensionale iniziale in sito un punto di partenza
fondamentale per la soluzione di qualunque problema di natura geotecnica.
Def.In assenza di carichi esterni applicati, le tensioni iniziali in sito sono
rappresentate dalle tensioni geostatiche(o litostatiche) ovvero le tensioni
presenti nel terreno allo stato naturale, indotte dal peso proprio.
Le tensioni geostatiche sono legate a molti fattori:
q geometria del deposito
q condizioni della falda
q natura
t
d l terreno
del
t
(
(granulometria
l
t i e mineralogia,
i
l i stato
t t di addensamento
dd
t o di
di
consistenza, omogeneit, isotropia)
q storia tensionale
Def.Per storia tensionale si intende la sequenza di tensioni, in termini di entit
e durata, che hanno interessato il deposito dallinizio della sua formazione fino
alle
ll condizioni
di i i attuali.
tt li
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Tensioni geostatiche

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z
dy

dPx, dPy, dPz = componenti delle


f
forze
di volume
l

dx

zy

zx

yz

CONVENZIONE:
Nella Meccanica dei Terreni sono
sono
assunte
assunte
positive:
dz
i. le tensioni normali di compressione e le
x
tensioni tangenziali che danno origine ad
ad
una coppia antioraria;
ii. le diminuzioni di volume e di lunghezza
EQUAZIONI INDEFINITE
DI EQUILIBRIO ALLA TRASLAZIONE

x
d d d +
dxdydz

x
y
+
dx dy dz
y
z
dx dy dz +

yx
y

dx dy dz +
dxdydz

xy
dx dy dz
x
xz
dxdydz
x

+
+

dPz

xz
dPx

dP
dPy

xy

yx

EQUAZIONI INDEFINITE
INDEFINITE
DI EQUILIBRIO ALLA ROTAZION

zx dx
d dy
d dz
d
+ dP x = 0
z
zy
dx dy dz + dP y = 0
z
yz
dx dy dz + dP z = 0
y

xy

yx

zx = xz

=
zy
yz

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Tensioni geostatiche

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A.A. 2014/2015

STATO TENSIONALE ASSIALSIMMETRICO


Nellipotesi di:
piano di campagna orizzontale ed infinitamente esteso
uniformitorizzontale delle proprietdel terreno
eventualefalda orizzontale, in condizioni di equilibrio idrostatico
si realizza per ragioni di simmetria uno stato tensionale assialsimmetrico
rispetto all
allasse
asse z.
z.
Def.In ogni punto il piano orizzontale e tutti i piani verticali sono piani
principali Le tensioni orizzontali sono tra loro uguali,
principali.
uguali in tutte le direzioni.
direzioni
x = y = h ; z = v ; xy = yz = zx = 0

Inoltre risulta: dPx = dPy = 0


Caso particolare: se le tre tensioni principali sono tra loro uguali,
uguali lo stato
stato
tensionale si definisce isotropo (acqua interstiziale).
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Tensioni geostatiche

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zw
h

dPz
v
v + dz
z
Equazione indefinite di
di
equilibrio per il terreno

yx
x
zx
dxdydz+dPx = 0
dxdydz+
dxdydz+

yy
z
dPz = dxdydz
dx dy dz v =
x
xy
zy
y
z
dxdydz+dPy= 0
dxdydz+
dxdydz+

z
x
y
h =
h = 0

x = y = h ;

z dx

yz
xz dx
dxdydz+
dy dz
dxdydz+
dy dz
dxdydz+dP
dx
dy dz dP
0
y
z =
x
z
z = v ;

xy = yz = zx = 0
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Tensioni verticali

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A.A. 2014/2015

TENSIONI
E IO I VERTICALI
E I A I

z
Tensioni verticali totali
v
Integrando la 1a equazione:
=
v(z)= (Z)dZ
z
Nellipotesi
Nell
ipotesi di:
di:
0
0
deposito omogeneo ( costante con la profondit)
assenza di carichi verticali sul piano di campagna (v = 0 per z = 0)

superficie piezometrica coincidentecol piano di campagna (zw = 0)


vo (z) = sat z
dove satt = peso di volume saturo del terreno
terreno
superficie piezometrica non coincidentecol piano di campagna:
vo (z) = satt z+
z + w Hw
vo (z)
( ) = sat ((z zw)+
) + zw
zw

nellipotesi di terreno stratificato:


vo (z) = i i zi

z=0

Hw

zi , i
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Tensioni verticali

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A.A. 2014/2015

Pressioni interstiziali
In condizioni di falda in quiete, la pressione dell
dellacqua,
acqua, u, pu essere ricavata
ricavata
una volta nota la posizione della superficie piezometrica.
Def.la
Def
la superficie piezometrica il luogo dei punti in cui la pressione dell
dellacqua
acqua
uguale alla pressione atmosferica, ua).
Convenzionalmente si assume ua = 0, per cui, all
allinterno
interno di un deposito reale:
reale:
u > 0 sotto la superficie piezometrica
u < 0 sopra la superficie piezometrica (risalita capillare nei terreni coesivi)
zw u = 0

N.B. Essendo la determinazione dei valori u < 0


molto incerta, si assume u = 0 al di sopra della
superficie piezometrica.

superficie piezometrica
u > 0

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Tensioni verticali

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In ciascun punto al di sotto della superficie piezometrica, e inassenza di moto


di filtrazione (condizioni idrostatiche), la pressione dellacqua, uguale in tutte le
di i i ( t t tensionale
direzioni(stato
t i
l isotropo),
i t
) parii a:
a) Falda al di sotto del piano di campagna

u(z) = 0 per 0 z zw
u(z) = w( zzw)per z zw

zw

w
1 z

b) Falda al di sopra del piano di campagna

u(z) = w ( z+H)

w
1
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Tensioni verticali

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Tensioni verticali efficaci


La tensione efficace verticale si ricava per differenza, una volta nota la
pressione
i
i
interstiziale,
i i l utilizzando
ili
d il principio
i i i delle
d ll tensioniefficaci:
i i ffi i
v0 = v0 u

In definitiva le tensioni efficaci verticali risultano:


vo (z)
( ) = vo u = vo = i i z
i
vo (z) = vo u = i i zi w(zzw)

per z < zw
per z zw

zi ,i

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Tensioni orizzontali

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TENSIONI
E IO I O
ORIZZONTALI
I O A I

Integrando la 2a equazione: h = h = 0
y
x
Nellipotesi
Nell
ipotesi di:
di:

h = cost(x, y)

OSS.Dalle equazioni di equilibrio non si ha nessuna informazione utile sul


valore della tensione orizzontale,
orizzontale pertanto necessario ricorrere ad evidenze
evidenze
sperimentali

Losservazione condotta sperimentalmentesu depositi di differente origine e


composizione, ha evidenziato che il valore di h dipende:
dalla geometria del deposito,
dalle condizioni della falda,
dalla natura del terreno

come la tensione verticale

e inoltre:
dalla storia tensionale del deposito
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Tensioni orizzontali

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Influenza della storia tensionale sulle tensioni orizzontali


a)Si consideri il caso di sedimentazione in ambiente lacustre su unarea
molto estesa in direzione orizzontale:
orizzontale:
v cresce, u rimane costante
v = v
e

Linea di compressione
vergine (NCL)
(NCL)
A
B

(C)
(B)
(A)

z =

H0

;x = y = 0per ragioni di simmetria

+ z =

ee0 ee1
e
e
=
Vv0 /V+V
/Vs 1+e 0
V0
Vv0 +Vs
1+e0
s
s
IMP.Per convenzione v>0 quando V diminuisce e V = Vfin Vin

v=

V
V (V
(Vv0 +V)
+V s)(V
(V v1+V
+V s )
) V
Vv0 /V
/V sV
Vv1 /V
/V s

v =

(log)
H
v

H0

H0
=

e
1+ e0

Tensioni orizzontali

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In tale situazione di deformazioni orizzontali impedite


(consolidazione
monodimensionale) lincremento delle tensioni efficaci orizzontali proporzionale
al corrispondente incremento delle tensioni efficaci verticali,
verticali secondo un
un
coefficiente detto coefficiente di spinta a riposo :
'

K o=

ho
'

vo

Durante la fase di deposizione del materiale, tale coefficiente rimane costanteal


variare della tensione efficace verticale raggiunta e dipende solo dalla natura del
terreno.
K0(A) = K0(B) = K0(C)
e
Quando la tensione efficace verticale
geostatica, v0, coincidecon la tensione
e
efficace verticale massima,
massima
p (pressione di
di
preconsolidazione) sopportata dal deposito in
quel punto durante la sua storia, si parla di
v((A)) = pp
terreno normalconsolidato(NC)
normalconsolidato (NC)
v(B) = p
v(C) = p

A
B
C

(log)
v

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Tensioni orizzontali

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b)Supponiamo ora che alla fase di sedimentazione segua una fase di erosione
(scarico):
e

Linea di scarico
scarico

(C)
((D))

(log)
In tal caso la tensione efficace verticale geostatica, v0, inferiorealla tensione
efficace verticale massima, p sopportata dal deposito in quel punto durante la
v(D) < p
sua storia, si parla di terreno sovraconsolidato(OC)
v

Lentit della sovraconsolidazione rappresentata dal grado


di sovraconsolidazione,OCR(OverConsolidation Ratio):

OCR =

' p

'v0
Al procedere
d
d ll scarico
dello
i tensionale
i
l il coefficiente
ffi i
di spinta
i
a riposo,
i
K0(OC),
(OC)
aumentaal diminuire della tensione efficace verticale raggiunta
(ovvero
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allaumentare di OCR)
K0(C) < K0(D); OCR(C) < OCR(D)

Tensioni orizzontali

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c)Supponiamo ora che alla fase di erosione segua una fase di sedimentazione
(ricarico):
e

(E)
(C)
(D)

Linea di scaricoricarico

C
E

(log)

Al p
procedere del ricarico tensionale (fino al raggiungimento
gg g
della p
pressione di
preconsolidazione p = v(C)) il coefficiente di spinta a riposo, K0(OC),
diminuisceallaumentare della tensione efficace verticale raggiunta (ovvero al
diminuire di OCR)
K0(D) > K0(C);OCR(D) > OCR(C)
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Tensioni orizzontali

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In definitiva il calcolo delle tensioni efficaci orizzontali subordinato alla


conoscenza del coefficiente di spinta a riposo:
h0 = K0 v0

Il valore della tensione orizzontale totale, h0, pu essere ricavato sfruttando il


principio delle pressioni efficaci (ricordando che la pressione dellacqua, u, un
tensore sferico, isotropo):
uh = uv=u
h0 =
h0 + u
u

Riassumendo,
Riassumendo sotto opportune ipotesi semplificative (p.c.
(p c orizzontale,ecc...)
orizzontale ecc )
possibile definire completamentelo stato tensionale geostatico allinterno di
un deposito (che normalmente coincide con lo stato tensionale iniziale), noti:
il peso di volume
l
sopra e sotto
tt falda,
f ld
la posizione della superficie piezometrica,
il coefficiente di spinta a riposo

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Coefficiente di spinta a riposo

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COEFFICIENTE DI SPINTA A RIPOSO


Il coefficiente di spinta a riposo K0, dipende dunque :
k dal
d l tipo
i di terreno
k dalla tensione efficace verticale presente in sito e, quindi, dal grado di
sovraconsolidazione (per i terreni OC)
h

OCR

(NC)
(OC)

D
C

D
D

K0 (NC)
(NC)
1

K0 (OC)

K0 (NC)

K0

K0, pu essere valutato a partire:


dai risultati di alcune prove in sito
per mezzo di relazioni empirichea
empiriche a partire da parametri di pi semplice
semplice
determinazione (p. es. DR per i terreni a grana grossa o IP per terreni a grana
fine).
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Coefficiente di spinta a riposo

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TERRENI NORMALCONSOLIDATI (NC)


K0 per i terreni normalconsolidati, K0(NC), non dipende dalla tensione efficace
verticale raggiunta ma solo dalla natura del terreno; varia generalmente tra 0.4
e 0.8; in genere si hanno valori pi bassi per terreni granulari, pi alti per limi
e argille.
In generale, per tutti i tipi di terreno, viene spesso utilizzata la seguente
relazione di Jaky semplificata: K0 1sin N.B. per terreni NC
K0 < 1)
dove
llangolo
angolo di resistenza al taglio.
taglio

Terreni coesivi
Terreni incoerenti

Indisturbato
Disturbato o ricostituito in laboratorio

Indice di plasticit, Ip

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Coefficiente di spinta a riposo

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TERRENI SOVRACONSOLIDATI (OC)


K0 per terreni sovraconsolidati, K0(OC) pu raggiungere valori anche maggiori
maggiori
di 1, e pu essere stimato mediante una relazione del tipo:

K0 (OC) = K0 (NC) OCR = (1sen) OCR


dove = coefficiente empirico legato alla natura del terreno:
- per terreni coesivi viene spesso
assunto 0.5 oppuresi ricorre a
correlazioni del tipo = a Ipb , in
cui risulta una funzione
d
decrescente
t di Ip
- per terreni incoerenti esistono
alcune relazioni empiriche di
lette atu a tra
letteratura
t a ae
a e DR

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Profilo delle tensioni geostatiche

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PROFILO DELLE TENSIONI GEOSTATICHE


CASO 1 (terreno omogeneo,
omogeneo NC e falda sopra il piano di campagna)
campagna)
v = sat z + w H

u =

'

(z+H)

='z

= f ()
' =
K0'z
h

H
1
w

p.c
sat,

sat

1
z

1
z

K0 v 25/28

Profilo delle tensioni geostatiche

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CASO 2 (terreno omogeneo, NC e falda sotto il piano di campagna)


v

p.c

K0

sat

sat
z

=z
=

satt

( z zz

w)

zw

z
per z

<z

per z

zw

' v = z

(zzz w )
(zzz w )+ z w w (z
' v = sat (z
'

w )(zz w )+ z w ='(zz w
( = sat

per z < z w

per z z w
)+ z w

u = 0

u =

( z zz

w)

h= K 0 z

z)+ K w
=h K(z
0

per z < z

per z z

perz< z
0

zperz
z
w
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w
w

Profilo delle tensioni geostatiche

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CASO 3 (deposito stratificato e falda coincidente con il piano di campagna)


p.c
h1

,
1

,
2

K01

K02

w
z

v = 1 z

h )+ 1
v = (z
2
' v =' z1

(
' v ='' z2 (

h
1

z
per 0<

z<h1

per z

h1

per 0<
2

)h
)1 h

hh

1
1

per z

z<h

h1

1 < 2

{u = w z

per z 0

' h = K 01 ' 1z

'

h=

K 02 ' z
K
2

per 0 < z h
02

(
(

)h
)1h

per z h

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Profilo delle tensioni geostatiche

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OSSERVAZIONI
OSSERVAZIONI

1. Landamento delle tensioni verticali


(totali) continuo e cresce
profondit,, con p
pendenze diverse in strati caratterizzati da
linearmente con la p
peso di volume differenti(per effetto dello stato di saturazione o delle
differenti caratteristiche geotecniche)
2. L
2
Landamento
andamento delle pressioni interstiziali continuo e cresce linearmente
linearmente
con la profondit, a partire dal livello di falda verso il basso, mentre si assume
nullo al di sopra
3 L
3.
Landamento
andamento delle tensioni verticali
verticali
(efficaci) continuo e cresce
cresce
linearmente con la profondit, con pendenze diverse in strati caratterizzati da
peso di volume differenti(per effetto dello stato di saturazione o delle
differenti caratteristiche geotecniche) o nell
nellattraversare
attraversare la superficie di falda
falda
4. Le tensioni orizzontali (efficaci e totali) hanno un andamento lineare
crescente allinterno di ciascun strato omogeneo, mentre presentano
discontinuit in corrispondenza del contatto tra strati di differenti
discontinuitin
differenti
caratteristiche geotecniche
5. Un abbassamento del livello di falda(quando tale livello rimane al di
sotto del piano di campagna) comporta un incremento delle tensioni efficaci(e
efficaci (e
quindi un incremento della resistenza ed una compressione del terreno con
conseguente cedimento)
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