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UNIVERSIT DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Scuola Politecnica e delle Scienze di Base - Dipartimento di Architettura

Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico - 5UE


CORSO DI DISEGNO DELLARCHITETTURA
Prof. Arch. RICCARDO FLORIO
Coll.: Arch. TERESA DELLA CORTE, Arch. CARMEN FRAJESE

Architetture italiane del XX secolo

Lopera di Pietro Lingeri


Dieci temi per unesercitazione di Disegno dellArchitettura

anno accademico 2013-14

Pietro Lingeri, Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria, Como 1938-43, 1960-66 (con Cesare Cattaneo,
Luigi Origoni, Augusto Magnaghi, Mauro Terzaghi), disegno
in prospettiva del progetto definitivo.
in copertina:
Pietro Lingeri, Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria, Como 1938-43, 1960-66 (con Cesare Cattaneo,
Luigi Origoni, Augusto Magnaghi, Mauro Terzaghi), fotografia depoca del progetto realizzato nel 1943.

Indice

Frontespizio

Indice

Architetture italiane del XX secolo.

Lopera di Pietro Lingeri


Pietro Lingeri

_Progetto di albergo per artisti

11

_Progetto di casa per artisti

17

_Casa per artisti - tipo C

23

_Progetto per la Casa del fascio

29

_Riuso del casino di caccia

35

_Casa del guardiacaccia

41

_Sede dellUnione fascista dei Lavoratori dellIndustria

45

_Progetto per la casa di campagna Maspero

51

_Progetto per casa smontabile per la De Angeli Frua

55

_Progetto per villa Bellorini

59

Bibliografia generale di riferimento

63

PIETRO LINGERI
1894-1968
1

1. Progetto di albergo per artisti


Isola Comacina (Como) 1933

2
2. Progetto di casa per artisti
Isola Comacina (Como) 1933

3. Casa per artisti - tipo C


3

Isola Comacina (Como) 1933-40

4. Progetto per la Casa del fascio


Garlasco (Pavia) 1938

4
5. Riuso del casino di caccia
Rivolta dAdda (Cremona) 1938-40

6. Casa del guardiacaccia


Rivolta dAdda (Cremona) 1938-44

7. Sede dellUnione fascista dei Lavoratori dellIndustria


Como 1938-66

8. Progetto per la casa di campagna Maspero


Tavernerio (Como) 1940

9. Progetto per casa smontabile per la De Angeli Frua


Saronno 1946

10. Progetto per villa Bellorini


Stresa (Verbania) 1949-51

10

Pietro Lingeri

si rivela fondamentale per l'avvio della


sua carriera: al primo incarico quale progettista per i coniugi Meier seguono la
realizzazione di due monumenti ai caduti, con la collaborazione del pittore
Cristoforo De Amicis, alcune edicole funerarie e diversi interventi di ristrutturazione.
Aperto lo studio professionale a Milano
in corso Vittorio Emanuele 26, progetta
molti negozi milanesi, come il ristorante
Cass, il Principe di Galles, il salone di
bellezza Biancardi, tutti affacciati sul
corso, l'hotel Manin e l'hotel Europa, le
cui soluzioni innovative troveranno immediato riscontro nelle riviste d'oltralpe.
Risale al 1930 l'allestimento della galleria del Milione, per i fratelli Ghiringhelli,
che persegue una politica culturale incentrata sull'aggiornamento e l'apertura
verso le avanguardie artistiche europee.
Intanto prosegue la sua attivit sul lago
di Como; nel 1926 la partecipazione, con
Giuseppe Terragni, ai primi concorsi, tra
cui quello per il monumento ai caduti di
Como, vinto ex aequo in primo grado,
alle prime esposizioni, come la Sartoria
Moderna, finanziata da industriali comaschi ed affidata ad un composito gruppo
di architetti moderni, e la Mostra dello
Sport a Milano.
Fautore sin dagli inizi del moto di rinnovamento dell'architettura italiana, partecipe
alle
sperimentazioni
del
razionalismo comasco, nel 1927 progetta
a Tremezzo la sede dell'Associazione
motonautica Amila, salutata da Edoardo
Persico come "la pi propria al suo scopo
e la pi adatta al luogo", e, nel 1929, la
villa Silvestri.
Nel 1930 ottiene la regolare iscrizione all'albo degli architetti e, negli stessi anni,
si distingue per la sua appartenenza ai
CIAM, Congressi Internazionali di Architettura Moderna, e, contemporanea-

Pietro Lingeri
Pietro Lingeri nasce il 25 gennaio 1894 a
Bolvedro, frazione del comune di Tremezzo, sulla sponda occidentale del lago
di Como, ove vive e opera come stuccatore e plasticatore gi in giovanissima
et. Accortosi il maestro stuccatore Invernizzi delle sue doti artistiche, Pietro
ottiene dal padre l'assenso al trasferimento a Milano, per frequentare i corsi
di modellazione della Scuola superiore
d'arte applicata all'Industria e le scuole
per artefici dell'Accademia di belle arti
di Brera. Allo scoppio della prima guerra
mondiale, presta servizio militare quale
ufficiale degli Alpini fino alla fine del
conflitto. Nel marzo del 1920, Lingeri ottiene il diploma di licenza tecnica, con
indirizzo "comune", nel corso della sessione straordinaria per militari e, nel
1926, si diploma professore di disegno
architettonico a Brera.
La conoscenza di famiglie di imprenditori, che operavano nel contesto lariano,

06

1. Pietro Lingeri.

Pietro Lingeri

mente, al Direttorio del Sindacato architetti. Compare tra i fondatori delle riviste "Quadrante", maggio 1933, primo
autorevole portavoce dell'astrattismo e
dell'architettura razionale in Italia (con
P.M. Bardi e M. Bontempelli) e "Valori
primordiali", come tra quelli del gruppo
comasco aderente al MIAR, Movimento
Italiano Architettura Razionale, con il
quale partecipa, nel 1931, alla seconda
esposizione di Architettura Razionale a
Roma, alla galleria Bardi, esponendo il
progetto sulla galleria del Milione e con
il quale firmer, nel 1933, la casa per l'artista sul lago alla Quinta Triennale, che
otterr il gran premio per l'architettura.
Nel 1934 lo ritroviamo nel gruppo vincitore per il piano regolatore di Como, ove
realizza la casa a ville sovrapposte Cattaneo Alchieri (1934) e, con Cattaneo,
Origoni, Magnaghi, Terzaghi e Uslenghi,
la sede dell'Unione Fascista dei Lavoratori dell'Industria (1938), divenuta poi
palazzo dei sindacati (primo premio del
concorso).
A Milano, ove membro della commissione igienico edilizia, continua l'attivit
con Giuseppe Terragni: dal 1933 al 1938
le case Ghiringhelli, Toninello, Rustici
(per la famiglia Rustici di Tremezzo),
Lavezzari e Rustici Comolli, oltre ai concorsi: a Lugano per la biblioteca cantonale (1936), a Milano per la nuova fiera
campionaria (1937), con Mucchi, Pucci e
Bottoni; a Roma, per il palazzo del Littorio (1937-38) e per il palazzo dei ricevimenti e dei congressi all'E42
(1937-38).
Rino Valdameri, presidente dell'Accademia di Brera, gli commissiona opere
pubbliche e private: la realizzazione
delle case per artisti sull'Isola Comacina,
progettate unitamente al piano regolatore
dell'isola; l'incarico per lo studio del
Danteum, sulla via dell'Impero a Roma;

la serie di progetti per la nuova sede dell'accademia, quattro soluzioni studiate


dal 1934-35 al 1946, di cui le prime due
con Terragni e, infine, un casino di caccia smontabile in legno a Rivolta d'Adda.
Risalgono al 1937 la medaglia d'oro e
d'argento all'esposizione internazionale
di Parigi e la partecipazione all'esposizione al Royal Institute of British Architects di Londra, con il progetto della villa
Leoni, a Campo di Ossuccio (Como).
Nel 1945 diviene membro per la commissione consultiva per il nuovo piano
regolatore generale di Milano, nel 1946
membro dell'MSA, Movimento di Studi
per l'Architettura, e di numerose commissioni urbanistiche, tanto che nel 1951
chiamato a far parte dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, INU. Eletto presidente del Collegio degli Architetti di
Milano, nel 1958 diviene accademico di
San Luca.
Meno nota la sua intensa attivit professionale nel secondo dopoguerra, strettamente legata alla agiata committenza
industriale e imprenditoriale milanese,
sia che gli affidi costruzione o ristrutturazione delle proprie dimore o appartamenti in citt o case di villeggiatura,
(villa Bellorini a Stresa, villa Bortoluzzi,
a Varese, villa Fraquelli a Griante, villa
Bordoli ad Azzano, la sistemazione della
villa Albertoni Pirelli di Tremezzo e della
propriet De Angeli Frua a Positano) sia
che lo coinvolga nella febbrile fase di ricostruzione e modernizzazione del capoluogo lombardo.
Lingeri contribuisce significativamente
alla definizione tipologica del condominio, progettandone numerosi, popolari
tanto quanto signorili, per imprenditori
quali De Giorgi, Della Rosa e Giorgetti
nelle zone centrali come di espansione
residenziale della citt (via Sacchi, dove,
dal 1947, ha sede il suo studio professio07

2. Mies van der


Rohe, Casa di
vetro su una collina. Schizzo.

Pietro Lingeri

nale, via Legnano, piazza Buonarroti,


corso Sempione, come pure via Melchiorre Gioia, via Lomellina, via Calvairate, piazzale Dateo, via San Galdino,
piazza Durante, viale Umbria, via Acerenza, Via Piranesi, via Novara, via
Costa, via Petrella).
Simboli milanesi della industrializzazione e terziarizzazione: la nuova sede
della "Centrale" in via Filodrammatici e
il completamento di via Boito e, per De
Angeli Frua, nel 1947, il palazzo per uffici, gli stabilimenti di Saronno e Omegna e le colonie estive a Regoledo e a
Rimini, oltre a complessi di uffici, quali
la sede della Cassa Soccorso e Malattia
dei dipendenti ATM (1965).
Partecipa pure alla stagione dei quartieri
autosufficienti come capogruppo coordinatore della progettazione urbanistica del
Vialba I INACASA (1956-64) e al
Monte Olimpino IACP a Como (1956),
entrambi in collaborazione con l'arch.
Cerutti, nonch come progettista di edifici abitativi nei suddetti e al Comasina
INACASA-IACPM (1954-58) e al For-

lanini Nuovo a Milano (1960-62), INACASA a Biella (1951-53) e ad Abbiategrasso (1952-58), oltre che la "Casa alta"
INACASA ad undici piani al QT8 (194950), il quartiere sperimentale della ottava
Triennale, con Luigi Zuccoli, vincendo il
Gran Premio per l'Architettura alla nona
Triennale.
Non disdegna, comunque, l'allestimento
di negozi moderni (Levi, a Milano, 194748; Il collezionista, a Milano, 1948-49;
Picard, a Genova, 1954-60) e i progetti
per edicole funerarie (tombe Levi a Musocco, 1948; Locati a Caronno Pertusella
1958; Maddalena Longoni a Desio,
1964), nonch restauri di chiese, quali
quella di San Giacomo a Sala Comacina,
del 1948.
Muore a Tremezzo, dove si era trasferito
dal 1964, nel 1968, un anno dopo aver ricevuto dal Presidente della Repubblica il
premio nazionale d'Architettura. Nel
1960 la XII Triennale aveva ospitato una
sua mostra personale.

2. Pietro Lingeri,
Casa per artista allisola Comacina,
1937-40, Como, interno.
3. Pietro Lingeri,
Casa per artista allisola Comacina,
1937-40, Como,
esterno.

Pietro Lingeri

4, 5. Pietro Lingeri,
Sede dellAssociazione Motonautica
Italiana Lario
(AMILA), Bolvedro di Tremezzo,
Como, 1927-31;
piante del piano
terreno e del primo
piano; fronte verso
il torrente.
6. Pietro Lingeri,
Villa Leoni, Ospedaletto di Ossuccio,
Como,1938-44;
fronte principale.
7. Pietro Lingeri,
Villa Silvestri, Portezza di Tremezzo,
Como,1929-32;
vista dal lago.
8. Pietro Lingeri,
Villa Valdameri,
Portofino,
Como,1938-40; fotomontaggio con
vista dal mare.

Progetto di albergo per artisti

OPERA
Albergo per artisti

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Isola Comacina, Como

DATAZIONE
progetto 1933

TIPOLOGIA
Pianta libera

FUNZIONE
Albergo

1,2. Prospettiva e sezione prospettica delledificio.

Progetto di albergo per artisti

CONTESTO
CULTURALE
Architettura moderna

Progetto di albergo per artisti

Progetto di albergo per artisti

torio, in previsione di eventuali critiche


da parte della commissione giudicatrice,
probabilmente tendenzialmente conservatrice. Vi sono alcune similitudini con
larchitettura di Le Corbusier, sebbene
non eccessivamente preminenti. Il progetto dellalbergo riprende alcuni elementi
tipici
del
linguaggio
lecorbusierano, come ad esempio la finestra a nastro, la pensilina che ripara lingresso, o la scala esterna che conduce
alla grande terrazza coperta.
Il piano terra delledificio ospita il bar, la
sala da pranzo, ed un ambiente di soggiorno dove gli artisti possano esporre le
loro opere. Al primo piano sono collocate
sei camere-studio, che occupano tutta la
profondit del corpo di fabbrica e presentano un doppio affaccio verso il lago,
ad est e ad ovest. Gli alloggi sono distribuiti lungo un corridoio situato al secondo piano, dove si trovano le logge di
ciascun appartamento. Il progetto ottiene
lapprovazione del presidente dellAccademia e quella della Soprintendenza ai
monumenti di Milano; gli accordi finanziari che dovevano supportare la realizzazione dellopera saltarono, e lalbergo,
cos come altri alloggi per artisti previsti,
rimasero allo stadio di progetto.

Il progetto di realizzare sullIsola Comacina alcuni edifici per artisti risale al


1920, quando lIsola donata da Augusto Caprani al re del Belgio Alberto I e
da questi poi allo Stato italiano viene
affidata allAccademia di Brera. Questultima nel 1921 bandisce un concorso
per un piano regolatore dellisola, che
prevede abitazioni per artisti, un edificio
per lamministrazione, mostre e riunioni,
ed un ristorante-albergo. Inizialmente affidata a Gaetano Moretti, la redazione del
progetto passa poi a Lingeri, cui viene
chiesto di presentare una soluzione pi
semplice e meno costosa. Nel 1933 gli
viene affidato lincarico. Nellarchivio
Lingeri si conserva una planimetria di
Cristopoli, vecchia denominazione dellisola, in cui sono previste undici case
per artisti ed un albergo al centro, dotato
di campo da tennis, nonch una spiaggia
con cabine. In un primo tempo si prevede
di realizzare unicamente lalbergo e una
casetta da erigersi sul pianoro ad est, vicino alla chiesetta di San Giovanni.
Nel settembre del 1933 Lingeri presenta
allAccademia i disegni dellalbergo, con
una variante con coppi, archi e fascio lit-

12

Progetto di albergo per artisti

3. Planimetria del
progetto per lIsola
Comacina.
4. Prospetto ovest.
5. Pianta del piano
terra.

13

Progetto di albergo per artisti

6,7. Piante dei


piani primo e secondo. 8,9,10.
Nella pagina a destra: sezioni verticali.

14

Progetto di albergo per artisti

15

Progetto di albergo per artisti

Bibliografia
Rassegna di Architettura, febbraio 1934.
Costruzioni-Casabella 125-126, maggio-giugno 1938.
Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004.
Canziani, Della Torre, Le case per artisti sullIsola Comacina, Nodolibri,
Como 2010.

16

Progetto di casa per artisti

OPERA
Progetto di casa per artisti

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Isola Comacina, Como

DATAZIONE
progetto 1933

1. Prospettiva del fronte est.

TIPOLOGIA
Pianta libera

FUNZIONE
Abitazione

CONTESTO
CULTURALE
Architettura moderna

Progetto di casa per artisti

Progetto di casa per artisti

Progetto di casa per artisti

tetto utilizzer poi nelle case per artisti


che verranno di l a breve realizzate (vedi
Casa per artista - tipo C nella scheda successiva). Nel progetto della Casa per artista vuoti e pieni si alternano sia in
pianta che in alzato; uninteressante doppia altezza riguarda la zona dello studio,
mentre un volume pi basso e posto ad
una quota inferiore, perch diposto su di
un terreno scosceso, ospita la zona notte
ed al livello superiore si apre su una
grande terrazza. La comunicazione tra i
due corpi, quello dellatelier, soggiorno
e zona pranzo, e quello pi intimo riservato alla zona letto e cucina, garantita
da una passerella sospesa, cos come una
passerella interna attraversa il soggiorno
a doppia altezza consentendo dalla zona
pranzo un affaccio diretto sullatelier. Un
patio centrale unisce i due volumi.
Come gi accennato precedentemente,
sia lalbergo che il progetto di questa
casa per artista, per problematiche di tipo
finanziario, non furono realizzati.

Una breve storia delle vicende che hanno


riguardato lintervento, ad opera di Moretti prima e di Lingeri poi, allIsola comacina stata descritta nella scheda
precedente, relativa allalbergo per artisti. Nel settembre del 1933 Lingeri presenta, insieme ai disegni dellalbergo,
anche il progetto di una villetta, per la
quale predispone (cos come fatto per
lalbergo) una variante in coppi, archi e
fascio littorio, in previsione di critiche
anti-moderne.
Per quanto riguarda lorganizzazione
planimetrica e volumetrica, la Casa per
artista si presenta come una rilettura
della villa Errazuriz di Le Corbusier
(pubblicata sul secondo volume dellOEuvre complete, in inglese Complete
works, edito nel 1934). Tuttavia, Lingeri
adotta tetti piani invece che a falde rovesciate e rinuncia alluso della pietra e del
legno, materiali questi ultimi che larchi-

18

Progetto di casa per artisti

2. Prospetti sud e
nord della casa.
3. Pianta del piano
terra.

19

Progetto di casa per artisti

4. Sezione longitudinale. 5. Pianta


del piano primo.

20

Progetto di casa per artisti

Bibliografia
Rassegna di Architettura, febbraio 1934.
Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004.
Canziani, Della Torre, Le case per artisti sullIsola Comacina, Nodolibri,
Como 2010.

21

Casa per artisti - tipo C

OPERA
Casa per artisti - tipo C

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Isola Comacina, Como

DATAZIONE
inizio progetto 1933
termine realizzazione 1940
restauro 2009 - 2010

TIPOLOGIA
Reinterpretazione in
chiave moderna dellarchitettura vernacolare lariana

FUNZIONE
Abitazione

1. Veduta della casa per artisti di tipo C dopo lintervento di restauro.


2. Prospettiva interna.

Casa per artisti - tipo C

CONTESTO
CULTURALE
Architettura moderna

Casa per artisti - tipo C

Casa per artisti - tipo C

come i serramenti sono in legno di castagno, mentre la struttura portante e lorditura dei tetti, a falde rovesciate e rivestiti
in lastre di ardesia, realizzata in abete.
una composizione che vede la giustapposizione di piani murari e volumi lignei
che si rivelano nei punti di interruzione.
Le abitazioni vengono utilizzate per
brevi soggiorni estivi da artisti italiani e
belgi. Alla fine degli anni Novanta le
Case, abbandonate e con elementi irrimediabilmente compromessi, necessitano un complessivo intervento di
conservazione. Questo, diretto dagli architetti Andrea Canziani e Rebecca Fant,
viene realizzato nel 2009-10 e rende nuovamente leggibili i rapporti tra colori e
materiali originari, con un attento inserimento degli impianti connessi agli indispensabili adeguamenti funzionali, il che
consente il mantenimento dei segni della
storia trascorsa e la possibilit di utilizzo
delle abitazioni abbandonate. Un approccio propriamente conservativo, che
ha lintento di valorizzare le peculiarit
di ciascuna costruzione.

Le uniche abitazioni effettivamente realizzate allinterno del progetto per lIsola


Comacina furono le piccole casette per
artisti, tra cui la Casa per artisti di tipo C.
La versione definitiva delle tre case, di
tipo A, B e C vede la luce tra il 1937 e il
1939 e la costruzione si realizza in un
solo anno nel 1940. una reinterpretazione in chiave razionalista dellarchitettura vernacolare lariana. Gli elementi
dellarchitettura contadina, le passerelle
lignee o i loggiati aperti in facciata, convivono con soluzioni tipiche del repertorio modernista, come le finestre a nastro
o le pareti in vetrocemento. Si realizzano
tre varianti di uno stesso schema planimetrico che comprende al piano terra una
zona pranzo, una cucina, un locale studio a doppia altezza e al piano superiore
la camera da letto e un piccolo bagno. La
muratura portante in blocchi di pietra
di Moltrasio, intonacata a calce negli interni e in stucco lucido nei locali servizi.
I solai superiori, le scale interne, cos

24

Casa per artisti - tipo C

3. Ubicazione della
casa allinterno
dellIsola e relativamente alle altre
due case per artisti
di tipo A e B.
4. Prospettive e
pianta dellabitazione.

25

Casa per artisti - tipo C

26

Casa per artisti - tipo C

5. Disegni del progetto di restauro: sezione longitudinale,


pianta, prospetti.
6. Il fronte verso il lago della
casa C dopo il restauro.
7. Foto depoca. 8. La loggia
dellabitazione, restaurata.

27

Casa per artisti - tipo C

Bibliografia
Rassegna di Architettura, febbraio 1934.
Costruzioni-Casabella 125-126, maggio-giugno 1938.
Cavadini L., Il razionalismo Lariano, Electa, Milano 1989.
Lingeri E., Spinelli L. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968. La figura e lopera: atti
della giornata di studio (28 novembre 1994, Triennale di Milano), Milano 1995.
Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004.
Canziani, Della Torre, Le case per artisti sullIsola Comacina, Nodolibri, Como
2010.
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00005/.

28

Progetto per la Casa del fascio

OPERA
Progetto per la Casa del
fascio

AUTORE
Pietro Lingeri, con
Gaetano Ciocca

LUOGO
Garlasco, Pavia

DATAZIONE
progetto 1938

1. Vista prospettica.

TIPOLOGIA
Interpretazione singolare
della tipologia di casa littoria

FUNZIONE
Edificio polifunzionale

CONTESTO
CULTURALE
Architettura moderna

Progetto per la Casa del fascio

Progetto per la Casa del fascio

Progetto per la Casa del fascio

correnza, pu trasformarsi in un cinema,


il foyer pu diventare una sala da ballo,
lo spazio sottostante i grandi arconi, una
palestra allaperto.
Ledificio, con la pianta a forma di fascio
e la modesta altezza della torre, costituisce una singolare interpretazione della tipologia di casa littoria (si pensi, ad
esempio, alla Casa del fascio di Lissone,
realizzata nello stesso periodo da Terragni e Carminati).
Il complesso contiene anche altre funzioni, tra cui lufficio del direttore delle
scuole, un bar, la sede per i sindacati, un
salone per il direttorio e gli uffici della
federazione del PNF (Partito Nazionale
Fascista). Dobbiamo aggiungere, infatti,
che il progetto prevedeva anche una
nuova sede scolastica, la sistemazione
del giardino antistante la scuola e del cortile limitrofo destinato ai giochi della
GIL (Giovent Italiana del Littorio).
In questo modo, anche nel progetto di
Garlasco, avrebbero dovuto convivere
tanto le funzioni di rappresentanza e di
consolidamento del culto littorio, quanto
gli scopi pedagogici e culturali.
Nonostante lapprovazione da parte della
giunta comunale di Garlasco, che aveva
apprezzato la proposta di intervento sia
della Casa del fascio che della riqualificazione della piazza civica, il piano presentato da Lingeri e Ciocca non fu
realizzato e la piazza verr poi completata con un anonimo edificio porticato, ad
uso botteghe ed abitazioni.

Il progetto di sistemazione della piazza


civica del comune di Garlasco risale al
1938, quando Lingeri, insieme con lingegnere Gaetano Ciocca, per risolvere la
centenaria questione della piazza incompiuta, propongono la realizzazione di una
Casa del fascio. Disegni di piante, sezioni, vedute prospettiche ritrovate nelle
carte dellarchitetto lasciano intuire
come il progetto fosse giunto ad una fase
avanzata. E ipotizzabile che Ciocca, per
la sistemazione del centro della sua citt
natale, si sia rivolto a Lingeri, ritenuto architetto valido e affidabile, dal momento
che egli stesso non avrebbe potuto seguire da vicino i lavori perch impegnato
in altre attivit.
Il progetto per la Casa del fascio, malgrado sia distante dalle linee tracciate da
Mussolini sugli spazi per la massa, riunisce riflessioni sulla vita sociale, il
tempo libero e leducazione, senza mai
trascurare le esigenze di partito e le volont del regime. Obiettivo principale,
dal punto di vista funzionale, quello di
unire allinterno del nuovo complesso
politica, teatro e sport.
Ciocca e Lingeri si adeguano ai programmi fascisti sulla propaganda, progettando una struttura capace di
rispondere ugualmente a funzioni diverse, in linea con le coevi sedi dei fasci
di combattimento in via di realizzazione
in buona parte dItalia. Il teatro, alloc-

30

Progetto per la Casa del fascio

2. Prospettiva
verso la piazza.
3. Sezione.

31

Progetto per la Casa del fascio

4. Pianta del piano


terra, con linquadramento allinterno del progetto
della piazza.
5. Pianta al livello
del teatro.

32

Progetto per la Casa del fascio

6. Sezione sul teatro, con uno degli


archi di sostegno in
vista.

33

Progetto per la Casa del fascio

Bibliografia
Prina V., Pavia Moderna. Architettura moderna in Pavia e Provincia 1925-80,
Pavia 2003.
Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004.

34

Riuso del casino di caccia

OPERA
Casino di caccia e progetto
per casa di campagna

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Rivolta dAdda, Cremona

DATAZIONE
progetto 1938
realizzazione 1940 (del
solo casino)

TIPOLOGIA
Edificio smontabile in
legno

FUNZIONE
Edificio a supporto dellattivit di caccia

1. Scorcio del fronte ovest. 2. Fronte sud.

Riuso del casino di caccia

CONTESTO
CULTURALE
Architettura moderna

Riuso del casino di caccia

Riuso del casino di caccia

giorno padronale.
Difficolt economiche non hanno consentito n la realizzazione di quella che
sarebbe stata una bella e forse dispendiosa villa, n della casa annessa al casino di caccia. Se ne conservano i
disegni, di entrambi i progetti.
Per quel che riguarda in particolare lampliamento ed il riuso del casino di caccia,
possiamo affermre che ritornano anche
qui alcuni elementi utilizzati da Lingeri
in altri progetti coevi, come il tetto in
coppi a V, i portici in legno, le finestre a
nastro collocate sotto il tetto.
E interessante larticolazione dei volumi
in pianta, con la sistemazione dei diversi
loggiati (elemento architettonico gi utilizzato ad esempio allIsola Comacina
nelle casette per artisti), e la differente altezza dei corpi che avrebbero dovuto costituire la casa del contadino, che
conferisce dinamicit ai prospetti.

Lingeri elabora diversi progetti per la tenuta a Rivolta dAdda dellavvocato


Rino Valdameri, presidente dellAccademia di Brera, che gli aveva commissionato anche la redazione del piano
regolatore dellIsola Comacina.
Al 1938 risalirebbe, in base ai dati di archivio ritrovati, il progetto per una villa,
molto probabilmente ispirata alla villa
Savoye di Le Corbusier, mentre databile al 1940 la realizzazione del casino di
caccia smontabile in legno, unico edificio progettato e costruito da Lingeri allinterno della tenuta Valdameri.
In realt, oltre al casino di caccia smontabile, si sarebbe dovuta realizzare una
casa di campagna, anche denominata
casa del contadino, che avrebbe inglobato in qualche modo il casino esistente,
adibito successivamente a sala di sog-

36

Riuso del casino di caccia

3. Prospetto ovest e
pianta del piano
terra. 4. Prospetto
est e pianta del
primo livello.

37

Riuso del casino di caccia

5. Sezioni verticali
e particolare della
sezione del loggiato.

38

Bibliografia
Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004.

39

Casa del guardiacaccia

OPERA
Casa del guardiacaccia

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Rivolta dAdda (Cremona)

1. Prospettiva lato est.

DATAZIONE
progetto 1938-44

TIPOLOGIA
casa unifamiliare a due livelli con scala interna e
tetto ad impluvium

FUNZIONE
abitazione

CONTESTO
CULTURALE
architettura moderna

Casa del guardiacaccia


41

Casa del guardiacaccia

trica e il riuso del casino ricorrono


nel Progetto di sistemazione di casa
di campagna, in cui anche gli ambienti dedicati al contadino nella
precedente versione sono destinati a
residenza dei proprietari.
Questultimo progetto va forse
messo in relazione con una lettera
inviata nel 1944 a Lingeri dallamministratore delle propriet Valdameri, per comunicargli che la
vedova dellavvocato vuole affidargli il progetto per una casa di campagna. Lidea di realizzare una
dispendiosa villa doveva essere stata
abbandonata ormai da tempo. E
comprensibile dunque che si pensi al
riuso del casino di caccia anche per
la difficile situazione economica dovuta alla guerra.

Casa del guardiacaccia

Per la tenuta a Rivolta dAdda dellavvocato Rino Valdameri, presisdente dellAccademia di Brera,
Lingeri elabora in momenti diversi,
vari progetti, dei quali viene realizzato solo il casino di caccia smontabile in legno datato 1940.
Il progetto per la stalla, non datato,
presenta evidenti analogie con le
case realizzate sullisola Comacina,
cos come questo per una casa del
guardiacaccia che, in unipotesi alternativa, occupa lo stesso sito della
stalla.
Pi ancora, forse, che nel caso delle
villette sullisola Comacina, risulta
evidente il rimando alla villa a Les
Mathes di Le Corbusier.
Gli stessi elementi, tetto in coppi a
V, portici in legno, finestre a nastro
sotto il tetto, ritornano nella sistemazione della casa del contadino,
che ingloba il casino di caccia esistente, adibito a sala di soggiorno
padronale.
La stessa organizzazione planime-

2. Prospettiva lato
ovest.

42

Casa del guardiacaccia

3. Pianta del
piano terra e
pianta del primo
piano.
4. Sezione trasversale. Prospetti dei
fronti sud, ovest ed
est.

43

Casa del guardiacaccia

Bibliografia
_Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori, Electa 2004.

44

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

OPERA
Sede dellUnione Fascista
dei Lavoratori dellIndustria

AUTORE
Pietro Lingeri, con Cesare
Cattaneo, Luigi Origoni,
Augusto Magnaghi, Mario
Terzaghi.

LUOGO
Como

DATAZIONE
progetto 1938
realizzazione 1940-43
ristrutturazione 1960-66

TIPOLOGIA
edificio pubblico su tre
principali corpi di fabbricati intersecati ad H e
due corti semiaperte

1. Veduta del fronte principale su via Pessina.

FUNZIONE
sede provinciale comasca
dei lavoratori dellindustria

CONTESTO
CULTURALE
architettura moderna

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria


45

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

l'impianto ortogonale del fabbricato,


adattato alle esigenze costruttive, fu
sottolineato da storici dell'architettura come una delle pi valide soluzioni ai temi tipologici e compositivi
affrontati dai razionalisti di Como.
La parte centrale, sulla via Pessina,
preceduta da una scalinata, superata
la quale, attraverso un passaggio
porticato, si accede al fabbricato
comprendente un podio di ingresso,
una segreteria e l'auditorium.
I due corpi di fabbrica principali
hanno i fronti lunghi esposti a nordest e sud-ovest, fittamente traforati,
cos da mettere in evidenza la griglia
strutturale, nell'assemblaggio ortogonale delle linee orizzontali dei
solai e verticale delle pilastrate. Al
contrario, le testate corrispondenti
alle facciate secondarie, sono prevalentemente cieche, aperte al terzo livello da un loggiato.
Le facciate sono finite con un rivestimento granuloso di marmo di Carrara, originariamente previsto in
un'unica soluzione di graniglia la-

Il palazzo si trova in una zona centrale della citt di Como, poco oltre
il limite del nucleo storico e a ridosso della Casa del fascio di Terragni, ed occupa un lotto rettangolare
delimitato dalle vie Pessina, Lega
Insurrezionale e dei Partigiani.
Con la realizzazione, il progetto si
orienta all'edificazione di due blocchi paralleli, con cinque piani fuori
terra, collegati da un corpo basso,
arretrato ed impostato asimmetricamente.
La composizione ortogonale dei diversi fabbricati, separati da una
corte, origina quella tripartizione
volumetrica - corpo grande, corpo
centrale e corpo piccolo - pi volte
menzionata nei documenti riguardanti il complesso.
Attraverso un modulo di tre metri
per tre, la pianta dell'edificio si colloca perfettamente nella gabbia delle
strutture portanti in cemento armato;

46

2. Prospettiva del
progetto per il
concorso di primo
grado con motto
SantElia 5.

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

3. Fotografie del
cantiere tra maggio e giugno del
1940.
4. Pianta del piano
rialzato.

47

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

vata sull'intera superficie e poi parzialmente corretta con graniglia levigata sulle murature esposte
all'acqua piovana.
Nel secondo dopoguerra, in un contesto culturale radicalmente mutato,
l'edificio, divenuto sede dell'INAM,
interessato da una nuova fase di lavori. Il progetto di ristrutturazione
del 1960 affidato a Lingeri. L'adeguamento dell'edificio alle nuove
esigenze distributive e funzionali
realizzato superando i propositi di
sintesi compositiva e costruttiva che
avevano animato il progetto originario: oltre ai due sopralzi laterali,
costruito un nuovo fabbricato a ridosso del corpo di collegamento
centrale.
Per le modifiche occorse nel tempo,
pur ancora riconoscibile nelle linee
fondamentali, il complesso si presenta oggi alterato e ospita attivit
diverse da quelle originariamente
previste (vi insediata l'Azienda sanitaria locale della provincia di
Como).
Ilconcorso indetto nel febbraio 1938

alla base della costruzione della


nuova sede degli uffici direttivi, legali ed amministrativi, dell'Unione
dei lavoratori e delle diverse corporazioni che vi facevano capo. Negli
spazi previsti vi era anche una sala
riunioni in grado di ospitare 500
persone, l'ufficio di collocamento e
della cassa Mutua, con servizi di assistenza medico-sanitaria.
Dei sedici progetti presentati al concorso di primo grado, risult vincitore quello denominato "Sant'Elia
5", elaborato dal gruppo coordinato
da Pietro Lingeri. Nella fase successiva, il progetto denominato "Rodari
3", risultato vincitore, recuperava la
simmetria dei volumi in una composizione articolata ad H, con corpi pi
alti agli angoli ed un fabbricato centrale pi basso, di collegamento.
Con il progetto definitivo, lo schema
bloccato della seconda versione risulta liberato: i due fabbricati principali sono portati a cinque piani ed
occupano un diverso sedime, uno
pi ampio dell'altro.

48

5, Schizzi di studio
delledificio.

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

6, 7. Piante dei piani secondo e terzo e prospetti del concorso di secondo grado, progetto con motto Rodari 3.

49

Sede dellUnione Fascista dei Lavoratori dellIndustria

Bibliografia
__Pica A., Architettura moderna in Italia, Milano 1941
_Marcian F., Giuseppe Terragni Opera completa 1925-43, Officina, Roma 1987
_Fiocchetto R., Cesare Cattaneo 1912-43. La seconda generazione del razionalismo, Roma 1987
_Cavadini L., Il razionalismo Lariano, Milano 1989
_Cavadini L., Architettura razionalista nel territorio comasco, Como 2004, pp. 94-99
_Novati A., Como. Gli anni del Razionalismo, Citt Studi, Milano 1990
_Frampton K., Storia dellarchitettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993 (p.246)
_Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004

50

Casa Maspero

OPERA
Casa di campagna Maspero

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Tavernerio (Como)

DATAZIONE
progetto 1940

TIPOLOGIA
casa unifamiliare a struttura zoppa

FUNZIONE
residenza di campagna

1. Planimetria dinserimento con pianta del livello seminterrato.

Casa di campagna Maspero


51

CONTESTO
CULTURALE
architettura moderna

Casa Maspero

Casa Maspero

copertura a V, spesso utilizzata da


Lingeri, crea un gioco di volumi e di
calibrate asimmetrie.

Il grande zoccolo in pietra a vista


della casa di campagna Maspero a
Tavernerio, che richiama nella materia quello di villa Leoni a Ossuccio,
assume qui una valenza particolare
divenendo elemento strutturale indispensabile per contrastare le spinte
di un terreno fortemente in pendenza
nel quale vengono ricavati terrazzamenti a fronte inclinato; allo stesso
tempo, svolge anche visivamente la
funzione di base di appoggio dellintero edificio.
Nella parte seminterrata del basamento trovano posto i locali di servizio, mentre nellarea verso valle
sono collocati i due gruppi di sottili
pilastri che sorreggono il piano terreno.
Un grande albero, che segna il centro geometrico del fronte, il fulcro
attorno al quale si sviluppa il loggiato.
Ne deriva un senso di grande leggerezza: la villa pare una scatola trasparente, di lecorbusiana memoria,
che dialoga con la natura.
La combinazione tra la scatola intonacata del loggiato e il corpo retrostante,
caratterizzato
dalla

2, 3. Pianta del
piano terra e
pianta a quota
2,70 metri.

52

Casa Maspero

3, 4, 5, 6. Sezione trasversale, fronte sud-ovest, fronte nord-ovest, fronte sud-est.

53

Casa Maspero

Bibliografia

_Costruire n. 138, novembre 1994


_Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004

54

Casa smontabile per De Angeli-Frua

OPERA
Casa smontabile per la De
Angeli-Frua di Saronno

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Saronno

DATAZIONE
progetto 1946

TIPOLOGIA
casa smontabile in struttura mista legno-muratura
a due piani e tetto ad impluvium

1. Prospettiva del salone interno.


FUNZIONE
abitazione

CONTESTO
CULTURALE
architettura moderna

Casa smontabile per De Angeli-Frua


55

Casa smontabile per De Angeli-Frua

Casa smontabile per De Angeli-Frua

cos come per causa della dispersione degli archivi della De Angeli
Frua, molta parte della documentazione relativa ai progetti degli anni
trenta andata perduta. Ben documentato, ma solo per quel che riguarda laspetto grafico, uno
studio per convitto e case per lavoratori della societ a Legnano, che si
inserisce nella politica paternalistica
avviata da Giuseppe Frua. Oltre alla
realizzazione di asili, scuole professionali, case per operai, il fondatore
dellazienda aveva infatti previsto la
creazione di convitti per le impiegate tessili. Collocabile intorno al
1940 anche per le affinit stilistiche
con le case per lavoratori VE-DEME realizzate nel 1944, quel progetto di Lingeri rimase per sulla
carta, mentre questo progetto per
una casa smontabile in struttura
mista in legno e muratura, essendo
risalente molto probabilmente al
1946 stato conservato.
I relativi disegni - piante dei due livelli della casa, sezioni, prospetti e

Lindustriale tessile Carlo De Angeli


Frua, membro di una famiglia che
incarna perfettamente lascesa e
laffermazione dellimprenditoria
milanese a partire dalla seconda
met dellOttocento, costitu una figura di ruolo importante nellattivit
professionale di Lingeri.
Le loro relazioni professionali che si
intensificarono a partire dal 1940
quando Lingeri offre la propria disponibilit a seguire in qualit di
tecnico di fiducia unampia gamma
di interventi, dalla creazione di
nuovi stabilimenti alladeguamento
di impianti esistenti e di strutture assistenziali per gli operai e i loro
figli, alla sistemazione di appartamenti e ville di propriet della famiglia, come la ristrutturazione della
casa di Positano. Il rapporto con la
De Angeli Frua era iniziato gi nel
1933, notizie di lavori ricorrono ancora nel 1936 e 1937. In seguito alla
distruzione dello studio di Lingeri,

56

2. Piante del piano


rialzato e del
primo piano.

Casa smontabile per De Angeli-Frua

prospettiva, si trovano nellarchivio


Pietro Lingeri di Milano.
la cui tipologia risulta del tutto analoga a quella delle case per artisti
realizzate sullisola Comacina,
Latteggiamento pragmatico di Lingeri si caratterizza per il riuso di
temi compositivi in contesti diversi
e a distanza di molti anni. Le case
sullisola Comacina diventano una
sorta di prototipo. Gli edifici progettati e mai realizzati per la tenuta
Valdameri a Rivolta dAdda, il
primo progetto per villa Crespi a
Ghemme del 1939, la casa Salivetto
del 1941-42, solo per citarne alcune.
Le soluzioni compositive di queste

57

variazioni sul tema sono riproposte infine in questo vero e proprio


prototipo di casa smontabile a Saronno, memore delle ricerche da
altri presentate alla V Triennale del
1933.

3, 4, 5, 6. Fronte
ovest, sezione longitudinale, fronte est,
fronte nord.

Casa smontabile per De Angeli-Frua

Bibliografia
_Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004, p.17

58

Villa Bellorini

OPERA
Villa Bellorini

AUTORE
Pietro Lingeri

LUOGO
Stresa (Verbania)

1. Prospettiva.

DATAZIONE
progetto 1949-51

TIPOLOGIA
casa unifamiliare su tre livelli e struttura zoppa

FUNZIONE
residenza

CONTESTO
CULTURALE
architettura moderna

Villa Bellorini
59

Villa Bellorini

Villa Bellorini

glio decisamente verticale (porte


con sopraluce) od orizzontale. Il
percorso dingresso taglia trasversalmente il corpo di fabbrica creando un ambiente passante che
incrocia la distribuzione orizzontale.
La scala si distende su ununica
rampa lungo la parete nord, contro
la quale vengono posti anche i locali
di servizio. Questo lato prevalentemente chiuso - interrotto solo dalle
vetrate dingresso di servizio e dellatrio - e segnato orizzontalmente
da una lunga serie di finestre alte,
alternate a pannelli decorativi. Al
piano terreno il terrazzo del soggiorno si prolunga sul fronte est,
dove coperto da una sottile pensilina retta da montanti tubolari in
ferro, simile a quella dingresso. Le
otto tavole presentano un progetto di
massima che non ha avuto sviluppi,
e sono accompagnate da poche disegni di studio a matita, uno mdei
quali riporta un proporzionamento
mediante diagonali tracciate sui prospetti sud ed est.

Su un terreno trapezoidale di propriet del dottor Ernesto Bellorini,


caratterizzato da una sensibile pendenza, Lingeri dispone la pianta rettangolare della villa orientado le
fronti pi lunghe verso nord - con i
servizi e la distrubuzione - e verso
sud - con gli ambienti di soggiorno e
le camere al piano superiore. Questultima esposizione protetta da
un loggiato e da due pensiline e rivolta verso il panorama delle montagne e delle isole borromee.
Lalfabeto degli elementi archoitettonici ancora quello degli anni
della guerra, ma la ritrovata adozione del cemento armato consente
di conferire alla struttura una maggiore leggerezza rispetto ai setti portanti del periodo autarchico, e alle
pareti dellinvolucro uno spessore
minore oltre che una maggiore libert. La gabbia strutturale portata
allesterno, circonda una scatola intoonacata, articolata da slittamenti
in pianta e forata da aperture dal ta-

60

2. Studio dei prospetti sud ed est.

Villa Bellorini

3. Pianta del primo piano


4.Pianta del pianterreno.

61

Villa Bellorini

Bibliografia
_Costruire n. 138, novembre 1994
_Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004

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Bibliografia generale di riferimento


Rassegna di Architettura, febbraio 1934.
Costruzioni-Casabella 125-126, maggio-giugno 1938.
Pica A., Architettura moderna in Italia, Hoepli, Milano 1941.
Marcian F., Giuseppe Terragni Opera completa 1925-43, Officina, Roma 1987.
Fiocchetto R., Cesare Cattaneo 1912-43. La seconda generazione del razionalismo,
Officina, Roma 1987.
Cavadini L., Il razionalismo Lariano, Electa, Milano 1989.
Novati A., Como. Gli anni del Razionalismo, Citt Studi, Milano 1990.
Frampton K., Storia dellarchitettura moderna, Zanichelli, Bologna 1993.
Costruire n. 138, novembre 1994.
Lingeri E., Spinelli L. (a cura di), Pietro Lingeri 1894-1968. La figura e lopera: atti
della giornata di studio (28 novembre 1994, Triennale di Milano), Milano 1995.
Prina V., Pavia Moderna. Architettura moderna in Pavia e Provincia 1925-80, Cardano editore, Pavia 2003.
Baglione C., Susani E. (a cura di), Pietro Lingeri, Mondadori Electa 2004.
Canziani, Della Torre, Le case per artisti sullIsola Comacina, Nodolibri, Como
2010.
Siti web:
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00005/.
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/3m080-00019/

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