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Politica

Cronaca

Lassessore Rossitto
Architettura coinvolta
nel prg di Siracusa

Parco auto polizia


carente: protesta
del Siulp
A pagina cinque

Quotidiano della Provincia di Siracusa

A pagina due

Sicilia

mail: libertasicilia@gmail.com
Fondatore Giuseppe Bianca nel 1987
marted 10 febbraio 2015 Anno XXVIIi N. 33 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicit: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00
www.libertasicilia.it

Cronaca. Sottoscritto il protocollo che impegna industriali e associazione

Confindustria e Fai
Intesa antiracket

Imprese tutelate dalla denuncia al risarcimento


Una

INTERVENTI

Bonifiche
e false
promesse
Il

di Concetto Alota

SIN di Priolo-Augusta-Melilli uno dei pi


problematici di Italia. Su
di esso si sono stratificati
sessantanni di industria
chimica e della raffinazione: dalla Rasiom di
Moratti nel 1949, alla
Sincat, Agrimont, Liquichimica, alla Montedison, allEnichem, alla
Esso, allIsab-Erg, fino
alla Lukoil. Almeno per
la met di questi sei decenni lattivit delle varie
industrie che si sono succedute nellarea.
A pagina dodici

CRONACA

Spacciava
cocaina
in casa
Un

normale controllo a
casa di un uomo agli arresti domiciliari ha permesso ai carabinieri.
A pagina cinque

CARLENTINI

Tentano
di rubare
bancomat
Stavano

per impossessarsi del bancomat di un


istituto di credito, forzato
addirittura con una gru.
A pagina quattro

Provincia di Siracusa flagellata

Nevicate
nelle zone
collinari

CRONACA

targa stata scoperta ieri mattina in


occasione della cerimonia di sottoscrizione
del protocollo dintesa
per aiutare le imprese
a orientarsi nellambito
della denuncia di estorsioni ed usura. E stato firmato nella sede di
Confindustria Siracusa
il protocollo dIntesa
per il contrasto al racket
e allusura tra Confindustria Siracusa.

ncora unaggressione
contro gli uomini della polizia penitenziaria presso il
carcere di Siracusa. A darne notizia, Domenico Nicotra, segretario aggiunto
dellOsapp.

emperature polari e nevicate sulle colline siracusane.


Cos si presentato il tempo ieri mattina su tutta la provincia siracusana. Un impulso di aria gelida proveniente
dal Nord Europa ha raggiunto anche la Sicilia provocando un po di instabilit nevosa fino a quote molto basse.

A pagina tre

A pagina sei

A pagina due

Agente
aggredito
in carcere
A

Il generale Pinotti ieri


in visita a Siracusa
Il

Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber,


Generale di Corpo
dArmata Umberto
Pinotti, Comandante
dei reparti.
A pagina sei

Cronaca di Siracusa 2
lassessore

La Giunta
attenta
ai problemi
dei rifiuti

Sicilia 10 febbraio 2015, marted

Da pi parti si sostiene che la Giunta si sottrae ad

un confronto sul bando. I fatti smentiscono questa


affermazione. In ogni occasione nella quale stato
inserito allordine del giorno delle sedute del Consiglio il bando dei rifiuti, lAssessore al ramo stato
presente. Nella seduta del 5 Febbraio erano presenti sei Assessori oltre al Sindaco. Quindi dire che la
Giunta rifiuta o tema il confronto sostenere qualcosa che non vero. Lo dichiara lassessore alle

10 febbraio 2015, marted

Politiche ambientale, Pietro Coppa intervenendo sul tema


del bando di Igiene pubblica. Aggiunge Coppa: Per quanto
riguarda la presunta assenza della Giunta sulla questione legata al timore dei dipendenti dellattuale gestore perdano il
lavoro, sottolineo che insieme al Vicesindaco ed al dirigente
del settore Ambiente abbiamo avuto ben due incontri con
i sindacati. In entrambe le occasioni lAmministrazione ha
espresso come fine primario linteresse dellintera citt ad
un servizio efficiente e gli obiettivi di raccolta differenziata.

lo afferma lassessore Rossitto

La facolt
Architettura
coinvolta
nel Prg
Riguardo

le dichiarazioni
rilasciate
dal consigliere di
Progetto Siracusa
Massimo
Milazzo,
sul Piano Regolatore
Generale, questa la
dichiarazione dellassessore all Urbanistica, Gianluca Rossitto.
Linvito del consigliere Massimo Milazzo a coinvolgere il
locale Dipartimento

Universitario di Architettura, nellambito della revisione


del Piano Regolatore
della Citt, personalmente ben accetto.
Anche perch, mi legano al professor La
Greca (direttore dello
stesso) ed al professor Gravagno (docente fra i pi attivi)
pregressi rapporti di
natura professionale,

in occasione dei quali ne ho apprezzato


qualit e concretezza. Nellattuale fase
di elaborazione delle
direttive di massima
per la Citt, opportunamente sollecitata, a dover prioritariamente contribuire
ed per tale motivo
che la commissione
Urbanistica ha gi
diffuso il testo della

Gli industriali
mettono a disposizione della
federazione la
propria sede

Qui sopra, la facolt di Architettura.

proposta, raccogliendo numerose osservazioni.


Consumata
questa
fase, la comunit
scientifica sar certamente
coinvolta,
consentendo in tal
modo al progettista
del Piano di tradurre,
nella successiva fase
di elaborazione, le direttive di massima nel
documento definitivo

te nella zona montana ma giusto il


tempo di constatare che la maggior
parte di alunni e studenti era rimasta bloccata a casa e quei pochi che
si sono avventurati a scuola sono rientrati poco dopo a casa. Disagi alla
circolazione veicolare. Maltempo che
dovrebbe permanere anche per la
giornata di domani. I freddi dai Balcani rinnovano condizioni di maltempo con pioggia e neve a quote molto
basse.
Questa situazione, seppur in attenuazione, perdurer fino alla giornata
odierna con fenomeni pi irregolari,
spazi pi soleggiati e deboli nevicate
a quote di alta collina. Una tregua
seppur parziale prevista da met

la soppressione per compiacere, in ottica di consenso elettorale,


gli istinti pi bassi e xenofobi. Lo dichiara il coportavoce di
Green Italia Oliviero Alotto. Campione di queste politiche
aggiunge Alotto - il leader della Lega nord Salvini, che proprio ieri si sbarcato in Sicilia in cerca di voti. Il governo Renzi
prenda le distanze da tali atteggiamenti, e si adoperi per intensificare la pressione politica nei confronti dei partners europei,
per sostenere anche economicamente una missione come Mare
Nostrum che ha dimostrato di riuscire ad arginare i drammi dei
naufragi e delle stragi del mare.

Confindustria e Fai
Intesa anti racket

di piano regolatore.
Penso, come gi detto, che lambiente, il
paesaggio, lArcheologia, la Cultura e
linnovazione siano i
segni distintivi ed al
tempo stesso attrattori della Siracusa che
dovremmo promuovere e realizzare, perch su di essi si fonda il benessere e lo
sviluppo della nostra

Neve sulle colline


vento e pioggia
Luned da tregenda

polari e nevicate
sulle colline siracusane. Cos si
presentato il tempo ieri mattina su
tutta la provincia siracusana. Un
impulso di aria gelida proveniente dal Nord Europa ha raggiunto
anche la Sicilia provocando un po
di instabilit nevosa fino a quote
molto basse, localmente anche in
piano sull'alto Ionio. Attivit temporalesca non da escludere con
associata grandine. Temperature
in netto calo.
Venti forti settentrionali. Questa
mattina ha nevicato abbondantemente a Buccheri,Palazzolo, Cassaro, Buscemi e in parte anche a
Canicattini Bagni. Scuole aper-

a strage di migranti nel mare al largo di Lampedusa la drammatica conferma dellinutilit delloperazione Triton, che operando solo in
prossimit delle acque territoriali italiane, svolge unazione non di soccorso ma di controllo delle frontiere e non quindi assimilabile a Mare
Nostrum. Mare Nostrum ha permesso di salvare tantissime vite umane,
e si dovrebbero vergognare tutti coloro che ne hanno chiesto a gran voce

Cronaca di Siracusa

CRONACA. ieri mattina la firma del protocollo

il maltempo imperversa sulla provincia

Temperature

Green Italia: Troppi migranti


morti: operazione Triton fallita

Sicilia 3

settimana, poi probabile un nuovo


peggioramento del tempo per una
perturbazione in arrivo dal Mediterraneo occidentale.
La situazione leggermente migliorata nel corso della giornata anche
se sempre con schiarite e riannuvolamenti che hanno comportato la
caduta di nevischio. Il forte vento ha
sferzato le zone montane per tutta la
giornata di ieri. A Siracusa, anche il
vento stato protagonista della giornata di ieri, con spruzzi di pioggia e
anche una leggera grandinata.
Temperature davvero polari su tutta
la provincia che hanno messo in difficolt l'intera popolazione.
R.L.

comunit. Vi uninnegabile gerarchia di


valori, ben inscritta
negli atti fondativi
dellEuropa, ai quali
lAmministrazione
intende dare concreta
attuazione, puntando
in primo luogo alla
qualit dellambiente
urbano nellaccezione pi ampia possibile. Saluto perci
con favore ogni intervento (anche critico),
specie se affidato ai
contenuti e non agli
appellativi.
Per il consigliere comunale Milazzo, infatti, Occorre quindi pensare subito di
coinvolgere una risorsa ed uneccellenza del nostro territorio qual la facolt
di Architettura con
il fiore allocchiello
del DARC ossia il
dipartimento interdisciplinare di ricerca
ed alta formazione.
Tenere fuori dal tavolo di lavoro del nuovo
PRG la locale facolt
di Architettura, con
il vivace e preparato
pensiero dei suoi tanti
professori, ricercatori
e studenti, significa
privare immotivatamente il nuovo piano
regolatore
generale della citt di una
forza eccezionale.

Una targa stata scoperta ieri mattina in occasione della cerimonia di


sottoscrizione del protocollo dintesa per aiutare
le imprese a orientarsi
nellambito della denuncia di estorsioni ed usura.
E stato firmato nella sede
di Confindustria Siracusa
il protocollo dIntesa per
il contrasto al racket e
allusura tra Confindustria Siracusa e la Federazione Antiracket Italiana.
E stato altres inaugurato
lo Sportello per lassistenza agli imprenditori
vittime di fenomeni criminali.
Tale sportello rafforza la
rete antiracket e antiusura gi operativa con
gli sportelli presenti in
Confindustria Sicilia e in
Confindustria Centro Sicilia nellambito del PON
Sicurezza.
Hanno partecipato il

In foto, la scopertura della targa in Confindustria.

Commissario di Confindustria Siracusa Ivo Blandina, il Presidente nazionale della FAI Giuseppe
Scandurra, il Delegato
provinciale della FAI Paolo Caligiore, il Direttore
di Confindustria Centro
Sicilia Carlo La Rotonda,
il Prefetto di Siracusa Armando Gradone e il Vice
Presidente di Confindustria Ivanhoe Lo Bello.
Presenti le massime autorit civili e militari della
provincia di Siracusa e
molti imprenditori.

Con il protocollo sottoscritto in Confindustria, la


Fai simpegna a svolgere
unattivit di supporto a
favore delle associazioni
aderenti a Confindustria
per assicurare assistenza
agli imprenditori interessati da fenomeni estorsivi
e,pi in generale, da forme di condizionamento
mafioso. Nellintesa si
fa anche riferimento alla
possibilit di sottoscrivere appositi protocolli da
stipulare tra le strutture
territoriali della Confin-

dustria e della Fai. La


federazione antiracket si
impegna ad assistere con
le sue strutture territoriali quegli imprenditori segnalati dallassociazione
degli industriali che sono
oggetto di richieste estorsive o di qualunque altra
forma di condizionamento criminali come limposizione di servizi, di manodopera e similari.
In particolare, il Fai assiste le imprese ne rapporto
con le forze dellordine,
anche al fine di indivi-

ilsegretario generale della uil

Garantire chi denuncia


gli episodi criminosi
L

otta al racket, nuovo sportello per lassistenza


agli imprenditori vittime di fenomeni criminali.
Alla firma del protocollo dintesa tra Confindustria Siracusa e la Federazione Antiracket italiana
di questa mattina, cera anche Stefano Munaf,
segretario territoriale della Uil: Perch un tema
a noi molto caro e per il quale ci batteremo sempre. Siamo daccordo col prefetto Gradone quando

dice che dobbiamo garantire chi denuncia episodi


criminosi, dagli imprenditori ai commercianti, noi
dobbiamo essere loro vicini. La paura e il rischio
sono sempre dietro langolo, ma tutti insieme possiamo gestire questo fenomeno. Munaf ha poi
sottolineato quanto sia importante lapertura dello
sportello per lassistenza agli imprenditori vittime di
fenomeni criminali che rafforza la rete antiracket e

duare modi per ridurre


lesposizione diretta; assicura una costante valutazione delle esigenze di
sicurezza da rappresentare
al Prefetto per leventuale
adozione delle idonee misure di protezione; segue
leventuale procedimento
giudiziario a partire dalla
denuncia sino alla chiusura delle indagini; assiste
limpresa nel procedimento amministrativo per la
concessione dei benefici
del Fondo di solidariet
antiracket e antiusura. La
Fai, per il coordinamento
delle attivit, delega il coordinatore provinciale Paolo Caligiore, referente di
Confindustria.
Dal suo canto lorganizzazione degli industriali
siracusani assicura alla
Fai la disponibilit della
propria sede nella quale
la stessa Fai potr organizzare uno sportello per
fornire assistenza tecnica
alle imprese che vorranno
denunciare. La durata del
protocollo dintesa rinnovabile di anno in anno.
Confindustria gi impegnata sul fronte della lotta
al racket delle estorsioni e dellusura. Pi volte
a livello regionale sono
state prese delle posizioni drastiche per quanto
riguarda quelle imprese
iscritte che non hanno manifestato alcuna intenzione di prendere le distanze
dai fatti criminosi con dovute denunce di misfatti e
quantaltro sono costretti
a subire dalle pressioni
esterne in poi.
G.B.

antiusura gi operativa con gli sportelli di


Confindustria nellambito dei Pon Sicurezza: Lo sportello antiracket una iniziativa
positiva, anche noi come sindacato abbiamo fatto dei protocolli quando ci sono stati grandi appalti sulla legalit. Quindi non
possiamo che essere in linea con quanto
detto stamattina, per la lotta alla criminalit
organizzata perch dobbiamo essere garanti
anche noi della sicurezza del territorio, dei
commercianti, delle imprese.E importante
la sinergia di tutti ancora Munaf perch
questo fenomeno diventi sempre pi limitato e circoscritto, fino a quando sar possibile sconfiggerlo definitivamente.

Cronaca di Siracusa 4

Sicilia 10 febbraio 2015, marted

10 febbraio 2015, marted

cronaca. accaduto in banca a carlentini

Tentano di rubare
sportello bancomat

I carabinieri arrestano uno dei cinque malviventi che


avevano scardinato la vetrina dellistituto di credito

Stavano per impossessar-

si del bancomat di un istituto di credito, forzato addirittura con una gru. E ci


stavano anche riuscendo,
dopo avere forzato la vetrina della banca e operato
con un camion e con una
gru per asportare lintero
sportello. E per scattato lallarme e quattro dei
cinque presunti ladri sono
riusciti a fuggire, mentre
il quinto stato acciuffato da una pattuglia dei
carabinieri. Lepisodio
accaduto durante la notte
quando i Carabinieri del
Nucleo Radiomobile della Compagnia di Augusta
hanno tratto in arresto, per
furto in istituto di credito
e resistenza a pubblico ufficiale, G.M., di 48 anni,
residente a Misterbianco
in provincia di Catania,
gi noto agli ambienti
giudiziari.
La vicenda si verificata
intorno alle ore 2.30: luomo, unitamente a quattro
sconosciuti, che alla vista
dei militari dellArma si
sono dati alla fuga, ave-

In foto, il luogo dove avvenuto il tentativo di rubare il bancomat.

va asportato il bancomat
dellufficio postale ubicato in via Porta Siracusa
a Carlentini, caricandolo
con un braccio meccanico
su un furgone Fiat Iveco 35, per poi desistere
all'attivazione del sistema d'allarme a bordo di
unautovettura Alfa Romeo 147. Ne scaturito
un inseguimento breve,
culminato con una collut-

tazione, al termine della


quale uno dei militari rimasto ferito. Lo scopo era
quello di tentare di sfuggire ala cattura e di consentire ai complici di tagliare la
corda. Larrestato stato
associato alla casa circondariale Cavadonna,in
attesa di comparire al cospetto del Gip del tribunale di Siracusa per essere sottoposto alludienza

di convalida e allinterrogatorio di garanzia.


Proseguono,invece,
le
ricerche degli altri quattro presunti complici sulla scorta delle immagini
della video sorveglianza
installate a ridosso dellistituto di credito e di altri
esercizi commerciali presenti nella zona del tentativo di furto del bancomat.
R.L.

Intervento delle organizzazioni sindacali per i lavoratori di Augusta

e segreterie nazionale Filcams, Fisascat


e Uiltucs opportunamente sollecitate dalla
Filcams di Siracusa, hanno chiesto un incontro urgente al generale Luca Goretti del
Ministero della Difesa, per quanto attiene
querelle degli appalti di pulizie e sanificazione della marina militare in Sicilia. In
questo appalto dove sono impiegati circa 96
distribuiti su 7 province e con il nucleo pi
numeroso Augusta sede del Comando Marittimo Autonomo di Sicilia, dove vi sono
56 lavoratori, da almeno 4 anni si assiste ad
una diaspora salariale che ha colpito e continua a colpire questi lavoratori, che ad oggi
solo con il ricorso alla cassa integrazione di
deroga al 70 %, riescono a sopravvivere alla
luce degli impietosi tagli che il settore degli
appalti pubblici ha subito. Gi a novembre
2014 si paventava una crisi dovuta allennesimo taglio calato da Roma, ma grazie
allintervento di S.E. Il Prefetto di Siracusa
Pietro Gradone, si riuscito a garantire a
questi lavoratori di trascorrere in serenit le
feste natalizie. Oggi per incombe la notizia
che la marina militare ha indetto le nuove
gare che prevedendo un budget di appena
34 mila euro mensili a fronte degli attuali

Appalti pulizie Marina Militare


Chiesto incontro col Ministro
54 mila euro. Alla luce dei tagli operati dal
governo Renzi agli ammortizzatori sociali in
deroga, che per lanno 2015 non potranno attivarsi per pi di 4 mesi, la situazione rischia
seriamente di degenerare quando le 96 famiglie siciliane che vivono con questo piccolo
stipendio saranno licenziate. Da qui la richiesta inoltrata dalla Filcams di Siracusa alle
segreterie nazionali chiamate a chiedere un
incontro urgente direttamente con il Generale
Goretti del Ministero della Difesa.
Solo pochi giorni fa - dice Stefano Gugliotta segr. Gen Filcams Siracusa - i lavoratori di
Augusta hanno dovuto constatare che a fine
mese il loro lavoro non ci sar pi, ma di contro hanno dovuto constatare che si trovano i
soldi per banchetti di 400 invitati chiamati
a festeggiare il cambio dellammiraglio comandante del comparto marittimo autonomo
di Sicilia. Le notizie di stampa che riportano
Augusta tra le basi dove si sono consumati cri-

mini quali la sottrazione di 6 milioni di euro


che basterebbero a coprire 10 anni di appalti di pulizie in Sicilia, sono un altro schiaffo morale che i lavoratori dellappalto non
possono pi sopportare. Se vero (come
vero) che loperazione Mare Nostrum
stata pagata solo dai lavoratori dellappalto, chiederemo a Roma al Ministero della
Difesa di garantire la continuit al lavoro
di queste 96 famiglie siciliane erogando i
fondi necessari a garantire un salario dignitoso; si tagliano le feste, le parate nonch
tutte le spese veramente superflue nellambito della difesa, si avvii una seria indagine
sulle ruberie e si smetta di colpire sempre il
lavoratore dellappalto. La linea di sopportazione oramai al limite, il rischio che
qualche padre di famiglia possa compiere
nella disperazione un gesto inconsulto non
non ipotizzabile. Occorre dare risposte
a questi lavoratori senza se e senza ma.

Cronaca di Siracusa

CRONACA.
Il Siulp punta il dito sulla carenza
di vettura di
servizio alla
Questura
e nei commissariati
di pubblica
sicurezza

segreg
una donna
condannato
vrebbe costretto una
donna a fare tutto ci che
egli voleva. Una situazione scoperta dallex
marito della vittima,
che ha sporto denuncia.
A distanza di otto anni
dai fatti, il Tribunale
penale di Siracusa ha
emesso la sentenza, infliggendo la condanna
a 7 anni di reclusione
a carico del siracusano
Salvatore Gionfriddo di
42 anni. Luomo, assistito dallavvocato Rosa
Campisi, si visto anche
irrogare la pena dellinterdizione dai pubblici
uffici e il risarcimento
dei danni da pagare in
separata sede. Anche
la vittima, S.D. di 43
anni, difesa dallavvocato Aldo Ganci, stata
processata nellambito
della stessa vicenda giudiziaria ma assolta da
tutte le contestazioni.
La vicenda trae origine
dallamicizia intercorsa
tra la donna e limputato
e risale al 2006. Luomo
avrebbe avuto in pugno
la malcapitata, costretta
a subire maltrattamenti,
minacce di morte e anche una sorta di lavaggio del cervello. Luomo le avrebbe impedito,
infatti, di avere alcun
contatto.

Sicilia 5

Nella foto, Tommaso


Bellavia.

Parco auto carente


Protesta il sindacato

Il

parco auto della


Questura di Siracusa
e degli commissariati di pubblica sicurezza sono vetusti
quando non sufficienti. La denuncia
del Siulp, il sindacato di polizia,
che ha posto laccento
sullesigenza di un intervento
urgente.Come ormai noto a tutti
- spiega Tommaso
Bellavia,
segretario provinciale del
Siulp - gli scellerati
e reiterati tagli del
Governo al Comparto della Sicurezza

Bellavia: Alcuni funzionari e agenti in


trasferta da mesi non ricevono emolumenti
hanno prodotto la
minacciata chiusura
di alcuni presidi e
gravi ripercussioni
sulle dotazioni organiche delle Forze di
Polizia. Sono stati
effettuati profondi
tagli al personale ed
agli equipaggiamenti. Per essere chiari
si parla di armi, munizioni, materiale di
cancelleria,
parco
macchine,
carburante, uniformi ecc.
Inoltre sono state

fortemente ridimensionate le risorse


economiche relative
ad alcune voci che
riguardano gli emolumenti spettanti ai
Poliziotti".
Il Siulp di Siracusa
punta il dito sulla la
situazione in cui versa il parco auto della
Questura e dei Commissariati distaccati.
Mancano autovetture con i colori della Polizia di Stato e
anche
autovetture

cosiddette civetta
con colori di serie, e
mancano autovetture
protette per effettuare i relativi servizi
di scorta alle personalit che ne hanno
diritto - dice Bellavia
-. Inoltre, da mesi,
alcuni Funzionari e
Agenti della Polizia
di Stato, in servizio
in questa provincia,
non ricevono i relativi emolumenti spettanti a coloro che,
per ragioni di servi-

zio, vengono trasferiti dufficio ad altra


sede. Tali spettanze,
anche se di modico
importo, dovrebbero
ristorare coloro che
costretti a trasferirsi
da una sede allaltra
affrontano spese impreviste".
Non la prima volta che il sindacato di
categoria denuncia
carenze di tal fatta.
Una situazione che
si protrae,infatti,da
tempo e che non pu
essere risolta se non
con lintervento dello Stato centrale.
R.L

Tenta
rapina
Rimedia
condanna
A

veva fatto
irruzione nella
casa di unanziana per rapinarla,
senza risultato. Il
Tribunale penale
di Siracusa ha inflitto la condanna
a 2 anni e 3 mesi
di reclusione a
carico del 37enne
Sebastiano
Montalto, oltre al
pagamento di una
multa pari a 600
euro. Luomo
stato riconosciuto responsabile
del tentativo di
rapina ai danni
di unanziana
avvenuto nella notte del 20
dicembre 2012.
Secondo quanto
ricostruito nel
corso dellistruttoria dibattimentale, Montalto,
insieme con una
persona non
identificata, si era
introdotto in un
appartamento di
via Von Platen.
Credevano non
ci fosse nessuno,
invece, lanziana
che dormiva, li ha
sorpresi e messi
in fuga.

I carabinieri fanno irruzione allinterno dellabitazione di una persona agli arresti domiciliari

Spacciavano droga
in casa: in manette
due siracusani

Un

normale controllo a casa di un


uomo agli arresti
domiciliari ha permesso ai carabinieri
di scoprirlo in possesso di cocaina. I
militari dell'Arma
hanno fatto irruzione nottetempo a
casa dell'indagato,
arrestando in flagranza di reato di
detenzione ai fini
di spaccio di sostanze stupefacenti,

Giuseppe Scordino e
Simone Di Stefano,
rispettivamente di 42
e 20 anni, entrambi
siracusani e con precedenti specifici. I
militari dellArma,
dopo essersi recati
presso labitazione
dello Scordino per un
controllo, in quanto sottoposto, agli
arresti domiciliari,
sempre per fatti legati alla droga, hanno
notato il Di Stefano

effettuare
ripetuti
viaggi a bordo di un
ciclomotore da e verso quellabitazione.
Entrati, i Carabinieri
si sono subito accorti dellagitazione
del proprietario che,
infatti, nascondeva
allinterno della tasca
di una vestaglia circa
due grammi di cocaina, suddivisa in cinque dosi. Nel corso
della perquisizione
sono stati rinvenuti

In foto, pattuglia dei carabinieri.

un bilancino di precisione, un foglio con


la contabilit e i proventi dellillecita attivit oltre a materiale
vario atto al confe-

zionamento. Non accortosi della presenza dei militari il Di


Stefano, al rientro da
uno dei viaggi, citofonava allo Scordino

per salire in casa


per avere lamara
sorpresa di trovarsi faccia a faccia
con i Carabinieri.
Anche la perquisizione personale ha
dato esito positivo: veniva trovato
in possesso di una
banconota di venti euro, verosimile
provento di spaccio. Scordino stato associato presso
la Casa Circondariale Cavadonna
di Siracusa, mentre
il Di Stefano stato
sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
R.L.

societ 6

Sicilia 10 febbraio 2015, marted

10 febbraio 2015, marted

Il comandante
interregionale
dei Carabinieri ha passato
in rassegna
alcune stazioni dei militari
dellArma.

Il

Comandante Interregionale Carabinieri Culqualber,


Generale di Corpo
dArmata Umberto Pinotti, Comandante dei reparti
dellorganizzazione
territoriale dellArma ubicati in Sicilia
e Calabria, ha reso
visita ad alcune Stazioni del Comando
Provinciale Carabinieri di Siracusa
per incontrare il
personale distintosi
in recenti e significative operazioni di
servizio. Il primo
reparto visitato
stata la Stazione Carabinieri di Siracusa
Ortigia: qui lAlto
Ufficiale si complimentato con il
Comandante di Stazione,
Maresciallo Aiutante Santo
Parisi, ed i militari
che hanno partecipato allarresto di
Veneziano Marco,
avvenuto a gennaio,
trovato in possesso di 37 grammi di
hashish, due bilancini di precisione,
un coltello intriso
della medesima sostanza,
materiale
atto al confezionamento dosi ed ottanta euro in banconote
di diverso taglio.
La droga stata
rinvenuta occultata
allinterno di un armadio della camera
da letto, al termine
di una perquisizione
svolta con lausilio
delle unit cinofile dei Carabinieri
di Nicolosi (CT)
ed avviata dopo un
lungo periodo di appostamento ed osservazione condotta
dai Carabinieri di
Ortigia. A seguire
il Gen. C.A. Pinotti si recato presso
il Comando Stazione CC di Priolo
Gargallo dove si
complimentato con
il Comandante, Maresciallo Aiutante
Natalino Barbagallo, ed i Carabinieri protagonisti di
unattivit investigativa che nel giro
di un anno e mezzo
ha permesso di assicurare alla giustizia gli autori di
unefferata rapina
in danno di un par-

In foto, foto di gruppo


con il Generale Pinotti.

Il Generale Pinotti
in visita a Siracusa
rucchiere di Priolo
Gargallo, culminata
nel tentato omicidio
della vittima. Il fatto risale al 02 marzo
2013 allorquando
tre soggetti, i fratelli
Riccardo e Giuseppe, Finocchio unitamente a Domenico
Giannino, attesero

lorario di chiusura del negozio per


rapinare il parrucchiere. Di fronte ad
un timido tentativo
di reazione, i tre lo
aggredirono brutalmente, percuotendolo ripetutamente
e colpendolo con
un cacciavite al viso

ed alla testa (venti colpi in totale) al


punto da fratturargli
la teca cranica. Uno
degli autori fu arrestato nella quasi flagranza, gli altri due
su ordinanza di custodia cautelare (di
questi uno fu individuato in Germania e

si spontaneamente
consegnato ai Carabinieri di Priolo
Gargallo il decorso
Gennaio). La visita
del Gen. C.A. Pinotti si conclusa
presso la Stazione
CC di Lentini per
complimentarsi con
il Comandante, Ma-

resciallo Aiutante
Paolo Pizzo, ed i militari che nel mese di
gennaio, a breve distanza luna dallaltra, hanno concluso
due brillanti operazioni antidroga arrestando in un caso
Scrofani Francesco,
trovato in possesso
di circa 70 grammi
di eroina gi suddivisa in dosi pronte
allo smercio; nel
secondo, a finire in
manette stato Valenti Vincenzo, a cui
i Carabinieri della
Stazione di Lentini,
dopo un prolungato
servizio di osservazione, hanno sequestrato circa 30 grammi di marijuana
occultati negli slip.
Il Gen. C.A. Pinotti
ha espresso soddisfazione e gratitudine per il quotidiano
operato dei Carabinieri della Provincia
di Siracusa, lasciando i reparti visitati
con la consapevolezza che altre importanti affermazioni professionali non
tarderanno a venire.

CRONACA

Ancora aggressioni
nel carcere

residuale nella gran parte dei modelli organizzativi degli


istituti penitenziari. Questo avviene dicono ancora i rappresentanti sindacali dellUILPA Penitenziari, dopo aver
criticamente rilevato come il modello pi adottato sia quello del regime aperto, ovvero un modello di sorveglianza che sostanzialmente, non prevede protocolli particolari
ma solo il prolungamento dellorario di apertura delle celle con la contestuale presenza negli ambienti detentivi del
personale di Polizia Penitenziaria, inevitabilmente esposto
a fattori di rischio senza concreta possibilit (operando disarmato) di poter difendere la propria incolumit fisica. Le
premesse che ogni aggressione subita da un poliziotto penitenziario nelle
prime linee delle frontiere penitenziarie da considerarsi unaggressione allo Stato, il Segretario generale della
UILPA Penitenziari chiede al DAP che nei confronti dei
detenuti violenti si adottino misure esemplari che, nel pieno rispetto della legge e di ogni garanzia, rendano pi stringente il regime detentivo a cui devono essere sottoposti
del regime aperto , scaricando sul personale gli effetti di
tale determinazione. Quello che occorre compiutamente,
hanno scritto pi volte i sindacati di categoria della Polizia
Penitenziaria, restituire dignit lavorativa e condizioni di
sicurezza alle donne e agli uomini dei baschi blu.
C. A.

Cronaca di Siracusa

morte della puerpera e della bambina

Perizia tecnica
sulla scatola nera
dellambulanza
C la piena intenzione

di conoscerle cause della


morte della loro congiunta. I familiari vogliono andare fino in fondo perch
emergano evetuali responsabilit nella scomparsa
di Eligia Ardita, la 35enne
infermiera
siracusana,
deceduta insieme con la
piccola che portava in
grembo. Si sono affidati
nelle mani della magistratura siracusana per
avere risposte convincenti. Il sostituto procuratore
Magda Guarnaccia, che
sta coordinando le indagini, ha ipotizzato a carico
dei tre medici indagati, i
reati di procurato aborto

In foto, Eligia Ardita.

Il sostituto procuratore Magda Guarnaccia vuole


comprendere i tempi di percorrenza del mezzo
e lesioni colpose. Dopo
lesecuzione dellautopsia e lattesa per lesame
istologico,
lattenzione
del magistrato si concentrata sulla scatola nera,
presente sullambulanza
che la sera del 19 gennaio scorso arrivata presso
labitazione della puerpera.
Al consulente tecnico
stato dato il compito di
trascrivere quanto contenuto nella scatola nera per
avere un quadro quanto
pi possibile coerente con

la realt. Si prova, infatti,


a stabilire litinerario e i
tempi di percorrenza del
mezzo di soccorso dalla
sede del 118 fino a casa
e dallabitazione allospedale Umberto primo.
Sottaccusa non gi
larrivo dellambulanza a
casa della paziente, quanto i tanti minuti impiegati
per giungere al nosocomio. Una verifica tecnica
importante, quindi, ai fini
dellattribuzione
delle
eventuali responsabilit
in ordine alla morte della

donna e della piccola Giulia.


Come per gli esami microscopici, anche per la perizia tecnica occorreranno
novanta giorni complessivamente perch lesito sia
depositato sul tavolo del
pubblico ministero, che
dovr tirare le fila dellinchiesta che sta attirando
lattenzione dellopinione
pubblica,sempre pi attenta ad un caso davvero singolare. La donna, infatti,
accus quella tragica sera
un malore dal quale non

rinvenne pi. Sottaccusa


il ritardo con cui dallabitazione lambulanza arrivata al pronto soccorso
dellospedale, con annessa
attesa per larrivo dei vigili del fuoco che hanno aiutato a scendere le rampe di
scale.
Intanto, stato risolto il
problema dellultimo giaciglio della donna. Dopo
diversi giorni di permanenza in camera mortuaria,
lamministrazione
comunale ha trovato un loculo nella palazzina B del
cimitero, dove giacciono
Eligia e la sua creatura e
sul quale i congiunti porre
un mazzo di fiori.

recensione alla tragicommedia in due atti

Il senso della misura


e la luce della ragione

ncora unaggressione contro gli uomini della polizia


penitenziaria presso il carcere di Siracusa. A darne notizia, Domenico Nicotra , segretario aggiunto dellOsapp,
il sindacato di polizia penitenziaria.
"Alle undici di oggi un detenuto extracomunitario per
motivi ancora sconosciuti si scagliato violentemente
contro i Poliziotti Penitenziari presenti causando il trauma cranico e la rottura di un braccio di un ispettore, oltre che varie contusioni riportate da altro personale del
Corpo intervenuto per riportare l'ordine e la sicurezza".
evidente, continua Nicotra, che le carenze di personale del Corpo fanno regredire gli standard di sicurezza
penitenziaria e che, pertanto, non sono pi rinviabili urgentissimi provvedimenti che incrementino il poco personale perch diversamente, purtroppo, la questione non
pu che degenerare".
Gi da tempo i sindacati nazionali della polizia penitenziaria chiedono allunisono e a gran voce al governo
nazionale dintervenire per porre fine alle aggressioni
contro gli agenti penitenziaria. Sono circa quattrocento
lanno le aggressioni allinterno delle carceri italiane,
contro gli agenti di polizia penitenziaria con ferite anche
gravi da parte di detenuti di cui circa un terzo con prognosi medica superiori ai sette/otto giorni, con un costo
pari a 1500 giornate di malattia di agenti penitenziari
feriti a seguito di aggressioni; i sindacati di polizia penitenziarie chiedono nel frattempo misure urgenti, come
un regime pi stretto per i detenuti classificati violenti. Secondo i sindacati di categoria, di questo passo si
rischia di far fallire il nuovo progetto di sorveglianza
dinamica, dove peraltro siamo ancora troppo lontani
dallessere definito compiutamente e che risulta essere

Sicilia 7

hi di spada ferisce, di spada perisce. Si potrebbe cos commentare la


rappresentazione di Tango, Monsieur?,
tragicommedia in due atti del contemporaneo Aldo Lo Castro, con riadattamento e regia di Patrizia Gula, messa in
scena presso il Cineteatro Citt della
Notte di Augusta lo scorso 1 febbraio
dalla compagnia Redicuore.
La pice si presenta infatti come il capovolgimento delle consuete storie di
donne sedotte e abbandonate, con limpenitente dongiovanni costretto per una
volta a soccombere: Quando le donne,
superando diffidenza e rivalit reciproca, si coalizzano per il raggiungimento
di un obiettivo comune, riescono a sortire straordinari risultati, chiosa la regista, sempre attenta al tema della lotta
per i diritti femminili. E proprio la liberazione da ogni stereotipo di genere od
ipocrisia da benpensanti sono i messaggi
di fondo di un lavoro, la cui scenografia
richiama in ogni dettaglio gli anni 50,
unepoca che vedeva la donna relegata
nel ruolo di moglie e madre, nellambito
di un contesto familiare spesso soffocante dominato dallesigenza di salvare
le apparenze.
Il dramma, che contiene in s questo e
molto altro ancora (richiami al teatro
dellassurdo- come nelle corde dellautore-, con improvvise incursioni nel
thriller e perfino qualche strizzata doc-

chio al musical anni 50) si regge in un


difficile equilibrio tra serio e faceto, virando dalla leggerezza iniziale ai toni
cupi del secondo atto, sapientemente
sottolineati in scena dai giochi di luci e
colori. Quattro donne, invitate tutte nella
stessa data ed allo stesso orario presso
unelegante villa di Taormina, scoprono
in tal modo di essersi legate contemporaneamente, in qualit di mogli o soltanto
di promesse spose, allo stesso uomo.
Chi avr torto? Chi ragione? Difficile
stabilire punti fermi se la realt si presenta sotto innumerevoli sfaccettature,
sembra suggerire perfino la scenografia
a tratti frantumata, come i caratteri delle protagoniste, ciascuna esasperazione
caricaturale di un aspetto della personalit di ciascuna donna. Comunque, in
tanta incertezza, dopo aver pure violato
i normali confini dellagire scenico, tra
le quattro (che ad un certo punto sembrano diventare perfino cinque o pi!) si
fa strada la progressiva consapevolezza
dellinganno subito.
Il primo atto trascorre cos, in attesa del
fantomatico seduttore inspiegabilmente lontano, con le malcapitate intente a
discutere, strepitare, dilaniarsi (con una
vulcanica Adriana Di Tommaso nei panni di Clelia Di Benedetto), quasi come in
un Aspettando Godot del desiderio, fin
quando, ignorati i saggi consigli dellonnipresente maggiordomo, la disperazio-

Un monento dello spettacolo.

ne ceder il posto alla risoluta volont di vendetta.


Il dramma si consuma in allegria, tra danze e festini,
nel secondo atto, con larrivo del fedifrago, dapprima infastidito, poi sempre pi tronfio nelle vesti
di principe dellharem. In un monologo da eroe
tragico egli si svela nella sua fragilit di inguaribile
narcisista, con il solito incorruttibile maggiordomo,
in qualit di coscienza critica, a fargli da contraltare:
ne emerge linsicurezza delluomo, ma anche il sadismo di chi non riesce ad amare altri che se stesso,
pronto anche a morire damore, come gli suggeriscono ad un certo punto con tragica ironia le sue
amanti. Alla fine saranno proprio il senso della misura e la luce della ragione, insieme a chi le incarna,
a trionfare, in un nuovo salomonico finale (rispetto
al testo originale) che, alla maniera delle tragedie del
mondo classico, sembra ammonirci a trovare la giusta misura anche nel punire i colpevoli.
Sala gremita, pubblico in delirio nel finale, con un
Mario Puglisi in stato di grazia, che intona a scena
aperta Voglio vivere cos. Da rivedere.
Loredana Audibert

arte 8

10 febbraio 2015, marted

Sicilia 10 febbraio 2015, marted

Il 10 Febbraio 1977 ricorre lanniversario della


morte di Emilio Prazio, maestro del Liberty Europeo

milio Prazio, scultore


del ferro battuto, nasce
a Melilli il 1 giugno del
1897. Si forma alla bottega del padre Sebastiano, valente maestro del
ferro battuto, che gli trasmette, fin dalla tenera
et, i segreti della lavorazione dei metalli.
Emilio, sebbene giovanissimo, fu incuriosito
e coinvolto preferendo
agli aspetti tecnici quelli
relativi alla modellazione decorativa. Per lornato plastico, ottenuto
attraverso la fusione o
lo sbalzo, spese infatti tutti gli anni del suo
apprendistato. Esegu
decori di ogni genere,
di varia ispirazione e di
diverso stile. E in questi
anni che per lesercizio
tecnico attinge alle grottesche
rinascimentali
oppure ai fregi delle cattedrali gotiche o ai festoni di gusto barocco. Le
sue prove giovanili sono
caratterizzate da decori
dal fogliame leggero misto a motivi di carattere
zoomorfo.
Gli anni della sua formazione coincidono con le
manifestazioni artistiche
del liberty europeo, stile
dal carattere deciso tutto proteso a fare della
foglia, del fiore e degli
animali sinuosi un nuovo ordine formale ed
espressivo.
Alla luce dei risultati della lunga carriera, pu
dirsi con certezza che
furono la sua caparbiet e la sua vocazione scultorea a portare
allinterno della bottega
paterna
quellelevato
senso della plastica ornamentale che per tutta
la vita accompagner il
suo lavoro .
Tra il 1907 e il 1915 la
sua collaborazione col
padre Sebastiano fu
intensissima. Dal fuoco e dalla sua energica
mano uscirono balconi
fioriti di ferro sinuoso a
Melilli, a Siracusa, ad
Augusta. Abitazioni private, cappelle cimiteriali
e chiese si lasciarono
avvolgere dal suo segno
gentile, dalle sue forme
plastiche avvolgenti e
leggere. Allattivit pratica del laboratorio paterno abbinava lo studio
rigoroso delle arti visive
nella Scuola dArte del
capoluogo etneo. Poi
lasci lIsola per recarsi
a Torino dove frequent
il Regio Istituto dArte
diplomandosi nel 1922
con il massimo dei voti.
Nello stesso anno Prazio
si stabilisce a Bologna,
dove frequenta la Regia
Accademia di Belle Arti
e dirige dopo la morte di

Lartista siracusano che scelse il metallo


per esprimere le sue opere

Mingazzi, famoso maestro del ferro, la sua


officina. Nel periodo bolognese Emilio Prazio,
le cui capacit artistiche
e le doti di scultore del
ferro battuto furono ben
presto note del Centro
Nord d Italia, lavora con
unenergia inesauribile

dimensioni diverse, piccole e grandi, miniature


cesellate o monumentali
strutture dalla forte resa
plastica tutte pervase
da un senso di bellezza
inviolata, tutte avvolte
da una pelle materica
palpitante.
Non trascur mai latti-

intervento artistico.
AllOspedale
psichiatrico come in quello
Sanatoriale, nelle sedi
centrali del Banco di Sicilia come nel Palazzo
degli Studi, nel Palazzo
dellAmministrazione
Provinciale come nei
Saloni della Prefettura

rabola creativa di Emilio


Prazio irripetibile.
Le opere realizzate da
Prazio negli anni trenta
lasciano il campo del
liberty e toccano con
solidit di linguaggio
lambito decorativo del
dec. Le forme si fanno
pi plastiche, le strutture

Alla luce dei risultati


della lunga carriera,
pu dirsi con certezza che furono la sua
caparbiet e la sua
vocazione scultorea
a portare allinterno
della bottega paterna
quellelevato senso
della plastica ornamentale che per tutta
la vita accompagner
il suo lavoro
La targa ricordo, sotto
due opere del maestro

ed incontenibile entusiasmo, fattori che ancora


oggi traspaiono dai suoi
decori, dalle sue sculture che riempiono di vita
e di espressione poetica
abitazioni private, edifici
pubblici, strutture cimiteriali sia a Bologna che
nel territorio circostante.
Un elenco formulato
dallo stesso artista, sui
lavori eseguiti durante
il periodo bolognese dal
1922 al 1932, ci dice
nella quantit e nella
qualit quante opere
questo illustre maestro
del liberty europeo riusc
a concepire in brevissimo tempo. Sculture di

vit espositiva convinto


comera che le mostre
servivano a confrontarsi
e a dare divulgazione al
proprio lavoro. Stimato
da Ugo Oietti, fu capo
darte nel corso straordinario di ferro battuto
della regia Scuola per
le Industrie Artistiche di
Bologna. Rientrato nel
1933 a Siracusa, fino
al 1940 lavor intensamente per edifici pubblici, per palazzi privati,
per banche, per chiese;
Non c edificio siracusano, realizzato nel ventennio, che non abbia
almeno un segno della
sua presenza, del suo

lasci il segno indelebile della sue decorazioni


artistiche. Oggi, a distanza di tempo, quelle
opere , in una societ
che ha smarrito le conoscenze della tecnica e
lespressione artistica,
sembrano manufatti di
un titano invincibile, di
un domatore del fuoco
che sa sposare lazione
energica del braccio alla
creativit del pensiero.
Lumanit nuova, quella
fiorita negli anni della
stagione post moderna,
pi di altre ne pu apprezzare il valore, forse
perch ha chiara la consapevolezza che la pa-

pi statiche, i volumi pi
sintetici. Lartista lascia
la sinuosit decorativa
e si avventura in percorsi del tutto nuovi dove
la sua opera acquista
maggiore
autonomia,
staccandosi dal ruolo di
arte applicata.
Negli anni della guerra
fu costretto a spegnere
la sua forgia e a dedicarsi allinsegnamento.
Fu cos professore nella Regia Scuola dArte
di Comiso dove diede
corpo ad una delle pi
importanti officine della
lavorazione dei metalli
della Sicilia.
Rientr nel capoluogo

aretuseo nel 1946. Per


lui questi non furono
anni facili. Nonostante il
lavoro non gli mancasse
le difficolt economiche
si facevano sentire. Erano anni di crisi per tutti
e certo il disagio economico era ancora pi
forte per chi aveva fatto
dellarte lo scopo primario della propria esistenza.
Nonostante le preoccupazioni e i disagi lavor
con coraggio e sentimento fino agli ultimi
anni della sua vita lasciando in tutte le persone che lo avvicinavano
un senso di bont e di
fiducia indimenticabili.
Si spense a Siracusa,
nel quartiere Acradina,
il 10 febbraio del 1977.
Del suo lavoro si sono
occupati in molti esaminandone lo stile, elencandone le qualit, considerandone gli aspetti
tecnici e formali, come
dimostrano le critiche di:
Ugo Oietti, Giuseppe
Arata, Enzo Maganuco,
Orazio Nocera, ,Giuseppe Agnello, Enzo Fortuna.
Una ricognizione organica dei suoi lavori, avviata grazie alla sensibilit
della figlia Adriana, stata portata alla conoscenza del vasto pubblico per
documentare un periodo
della storia locale che
parte fondamentale della storia del Mezzogiorno. Adriana, coinvolgendo studiosi e ricercatori,
docenti ed esperti quali:
Paolo Giansiracusa ,
Paola Sega, Ettore Sessa, Alfred Habermann,
M.VittoriaFagotto Berlinghieri, ha ricostruito un
quadro dei lavori paterni
quanto pi vicino alla reale consistenza.
Emilio Prazio, da tale
ricognizione
emerge
come uno dei massimi
artisti della prima met
del Novecento, autore di
unespressione e di un
metodo ingiustamente
confinati ai margini dalle
arti maggiori.
La critica moderna per,
in linea con il pensiero
dei maggiori intellettuali
del Novecento, ha stabilito che il valore dellopera darte non legato
alla sue dimensioni ma
alle sue qualit espressive. Pertanto le creazioni
in ferro battuto, o quelle
ottenute da Emilio Prazio con i metalli cesellati
e plasmati, non vanno
considerate semplicisticamente come applicazioni decorative di supporto allarchitettura, ma
come opere capaci di
manifestare autonomia
espressiva.
Paolo Giansiracusa

Sicilia 9

Liniziativa
si inserisce
nellambito
degli interventi volti a
favorire una
riflessione
sullimportanza di una
nutrizione
sana e corretta per il pieno
sviluppo fisico
ed intellettivo
In foto, due momenti
dellincontro di ieri
mattina allInsolera.

Il poliziotto un amico in pi XV edizione


La corretta alimentazione che ci fa crescere
Si svolta stama-

ne la XV edizione
delliniziativa Il
poliziotto un amico
in pi
Lincontro
formativo si tenuto
presso auditorium
dellIstituto Insolera.
Il progetto realizzato in collaborazione con lufficio
Scolastico Territoriale e la Questura di Siracusa, ha
avuto per tema attinente La corretta
alimentazione ci fa
crescere. Levento, che si inquadra
nel pi ampio progetto di educazione alla legalit che
la Polizia di Stato
dedica agli studenti, prevede un concorso rivolto agli
alunni della scuola
dellinfanzia, della scuola primaria,
della scuola secondaria di primo
e secondo grado,
promosso
dalla
Polizia di Stato in
collaborazione con

Lincontro formativo si tenuto presso


auditorium dellIstituto Insolera
il Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca e dellUnicef.
In tale contesto,
questa
mattina
presso
lAuditorium dellI.I.S.S.

P. di Napoli Insolera, si svolto un


incontro formativo
ove interverranno
il Vicario del Questore di Siracusa,
dott.ssa Agnello, il
Medico Capo del-

la Polizia di Stato,
Dott. Mauceri, il
pediatra, dott. Sinatra, la nutrizionista, dott.ssa Torrisi
e la psicologa, dott.
ssa Bonanno. Oltre
ai citati relatori, in-

terverranno come
invitati i Dirigenti
scolastici che hanno inviato formale
adesione alliniziativa, i docenti
referenti del progetto e i docenti
referenti per leducazione alla salute
di tutti gli Istituti
della provincia.

societ

Allincontro organizzativo seguir


la fase competitiva
del concorso, che
prevede la realizzazione di elaborati, diversificati
secondo il grado
di istruzione, entro il prossimo 27
febbraio. In particolare, gli studenti della scuola
dellinfanzia, della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado, svilupperanno il tema
Cresciamo bene
se mangiamo correttamente, i primi soltanto nella
categoria Arti figurative e tecniche
varie, gli altri anche nella categoria
Opere letterarie;
gli studenti della
scuola secondaria
di secondo grado,
invece,
saranno
chiamati a realizzare uno spot sul
tema Nutrizione
consapevole e sviluppo sostenibile.
Unapposita commissione presieduta dal Questore
selezioner un lavoro per ciascuna
categoria, che sar
inviato al Ministero dellInterno, ove
una commissione,
presieduta dal Direttore dellUfficio
Relazioni Esterne
e Cerimoniale della Segreteria del
Dipartimento della Pubblica Sicurezza, selezioner
i lavori ritenuti di
maggiore interesse
a livello nazionale.
Per la Questura di
Siracusa un altro
concreto impegno
a favore dei giovani studenti, che si
aggiunge ai numerosissimi incontri
di legalit voluti
dal Questore, e
svolti dagli Agenti dellUfficio per
la Comunicazione
della Questura che
quotidianamente
visitano le scuole
di Siracusa e provincia.

societ 10

Sicilia 10 febbraio 2015, marted

La storia di Roberto lasciato


dalla madre alle suore

10 febbraio 2015, marted

Amici per la coda:


i volontari che aiutano
i poveri cani abbandonati

La ritrova
42 anni
dopo
a Malta
grazie a
"C posta
per te"

Cardiologie aperte ad Avola,


Noto e Lentini per incontri

Con gli studenti si discuter dellimportanza


dello stile di vita e dei vari fattori di rischio

In foto, Roberto
insiema alla moglie
Flaviana.

Una storia splendida quella di Roberto, un ragazzone siracusano,


sposato con Flaviana e padre di
famiglia. Lui ha
vissuto una vita
felice, ma ha scoperto a 36 anni di
non essere figlio
dei genitori che
lo hanno cresciuto. Ha cominciato
cos a cercare la
madre e ha scoperto che Angela, questo il suo
nome, vive all'estero, non italiana. Roberto una
persona serena e
molto solida, e
vorrebbe
conoscere la madre.
Per abbracciarla,
dirle che non le
serba alcun rancore e che ha una
vita felice. In un
contesto di persone felici, a partire
da Flaviana, sua

Prevenzione e cura delle malattie cardiache

moglie. E i dubbi
di una volta diventano ancora quasi
certezze, la madre
adottiva inizia a
raccontare, piangendo, che lui era
stato preso da lei
quando era piccolino e gli rivela
nome e cognome
della donna. Roberto dalla madre
naturale non cerca
niente, ha una fa-

miglia, sereno,
solo la curiosit di
vederla, di conoscerla e di sapere
che faccia abbia.
Vive a Malta, ha
dei figli, i suoi
fratelli, la donna
non ha esitato e
ha accettato linvito. Consapevole,
emozionata,
imbarazzata
ma
alla fine la busta
si aperta: il bam-

bino lasciato da
una madre troppo
giovane 42 anni
prima ha ritrovato
un'altra famiglia,
anche se parla solo
l'inglese...
Una storia bellissima e semplice, che
rimette una donna
davanti al dono di
un figlio. Splendido esempio di tante splendide persone.

Bimbo di 4 anni segregato e abbandonato in una casa fatiscente

Una storia di povert e stenti quella


che si presentata sabato dinanzi
agli agenti della Polizia di Stato,
in servizio presso il Commissariato Ortigia i quali sono intervenuti
in una abitazione fatiscente di Via
Vittorio Veneto.
Gli agenti forzavano la porta dellabitazione e vi trovavano segregato,
in stato di abbandono, un bambino
di quattro anni.
Il personale della Polizia di Stato
dopo essere entrati nellabitazione,
si prendevano cura del bambino
infreddolito e mal nutrito, che si
abbandonava tra le loro braccia, e

lo affidavano temporaneamente ad
una famiglia siracusana. Scattavano immediatamente le indagini da
parte degli inquirenti per risalire
allinsano gesto, successivamente,
rintracciavano, una coppia di cittadini nigeriani, che convocati in
Commissariato gli agenti denunciavano la madre, ed il marito di lei,
per il reato di abbandono di minori.
Infine, a seguito della disposizione
del Tribunale dei Minori di Catania,
il bambino, la madre ed unaltra figlia di lei di soli otto mesi, venivano affidati ad una comunit in provincia di Siracusa.

Lassociazione Amici per la


coda promuove tante attivit a
favore degli animali a Siracusa
e provincia, come Volontariato, Banchetti adozione cuccioli,
Raccolte alimentari & medicinali, Sterilizzazione e raccolta
fondi. Lassociazione ha profuso
tantissime informazioni e aiuti
per vivere al meglio con il vostro cuccioletto e per aiutare chi
come lui non stato fortunato
nel trovare una famiglia che lo
accudisce.
Lidea nasce da un protocollo
con il comune di Siracusa che
prevede la promozione della cultura animalista intesa come rispetto per la vita degli animali e
del loro benessere fisico e morale. E avviato un nuovo modello
per accudire il randagio, quello
di sterilizzarlo, microchipparlo,
dando vita al cane di quartiere dove i volontari tutti i giorni
danno da rinfocillare i poveri
cani abbandonati. La presidente
dellassociazione Carmela Comei fiera del risultato ottenuto
in questi mesi, infatti, dal mese di
novembre ad oggi hanno trovato
casa oltre 20 cuccioli. I randagi
segnalati dal cittadino vengono
prelevati sterilizzati, spulciati,
microcippati ed inscritti allanagrafe canina ci spiega la Comei infine vengono inseriti
dopo averne valutato lidoneit
dal servizio di sanit pubblica
veterinaria sul territorio, inoltre
si valorizza ladozione dei cuccioli presenti presso i vari canili. Lassociazione Amici per la
coda ha davvero bisogno di tante persone, perch ci sono tantissime cose da fare, quindi se vi va
di aiutarci o conoscete qualcuno
che ha la passione e l'amore per
gli animali allora contattateci.
Aiutiamo chi non ha voce cell.
345-6921373

Asp di Siracusa partecipa alla sesta edizione della


iniziativa Cardiologie
aperte promossa dallAssociazione nazionale medici cardiologi ospedalieri
(Anmco) e dalla Fondazione per il tuo cuore Hcf
onlus in programma dal 9
al 15 febbraio 2015.
A partire da domani e sino
al 15 febbraio negli androni
degli ospedali Di Maria di
Avola e Trigona di Noto
saranno allestite postazioni
dedicate allaccoglienza dei
cittadini e alla discussione
con i cardiologi del reparto
di Cardiologia e Utic diretto da Corrado DellAli
sullimportanza dei fattori
di rischio cardiovascolare
nella genesi delle malattie cardiache. I volontari
dellassociazione Avo (Associazione volontari ospedalieri) provvederanno alla
distribuzione di opuscoli
informativi. Le iniziative
promosse dal direttore
del reparto di Cardiologia
DellAli proseguiranno con
incontri informativi sulla
prevenzione nelle scuole.
Gioved 12 febbraio dalle
8,30 alle 13 si svolger
lincontro con gli alunni

delle scuole medie inferiori


di Noto Giuseppe Melodia
II nelle due sedi dellistituto
Don Bosco e Fornaciari.
Con gli studenti si discuter
dellimportanza dello stile
di vita e dei vari fattori di
rischio nella determinazione del rischio globale
cardiovascolare secondo
le carte del rischio. Lincontro si ripeter ad Avola
nelle scuole medie superiori
Liceo Scientifico Ettore
Majorana e Ragioneria Itc
E. Mattei nella giornata di
venerd 13 febbraio.
A Lentini, il reparto di

Cardiologia e Utic diretto


da Michele Moncada, ha
organizzato un incontro
dibattito con cittadini e soci
di Club-service sul tema:
Prevenzione e cura delle
malattie cardiache che si
svolto nei giorni scorsi,
mentre l11 e 13 febbraio,
durante lattivit ambulatoriale di prevenzione, sar
data la possibilit ai pazienti
di effettuare elettrocardiogramma e misurazione della
pressione arteriosa i cui dati
saranno inseriti nella Banca del cuore, un database
nazionale al quale lUnit

operativa di Cardiologia e
Utic di Lentini ha aderito.
Inoltre, da parte del personale infermieristico sar
svolta attivit di counseling
a favore dei cittadini che si
presenteranno e saranno distribuiti opuscoli informativi sulla modifica degli stili
di vita. Nel corso del 2015,
nellambito delle iniziative
sulla prevenzione dellarresto cardiaco improvviso,
saranno organizzati due
incontri formativi sulla
rianimazione cardiopolmonare per studenti delle
scuole superiori.

Attraverso i filmati e le numerose immagini

Lavinia Gazz incanta i soci


di Italia Nostra e del Circolo Unione
Per i Soci di Italia Nostra e del Circolo Unione di Siracusa, lo scorso 9
gennaio, la dottoressa Lavinia Gazz,
ricercatrice in Storia Moderna presso
il Dipartimento di Scienze Umanistiche dellUniversit di Catania ha
tenuto una interessantissima conferenza, molto apprezzata dal numeroso
pubblico presente, sulla Cosmografia
del litorale della Sicilia di Gian Battista Fieschi .
Attraverso i filmati e le numerose
immagini dei disegni, eseguiti dal
Fieschi e poi dallo Spannocchi nella
seconda met del 1500 per conto
della Corte spagnola, si compresa
la necessit di questultima di conoscerne dettagliatamente, attraverso le
relazioni che dovevano accompagnare

i disegni ,non solo la natura delle coste


ma anche il numero degli abitanti delle
citt costiere, dei castelli e delle torri
gi esistenti per mantenerle e soprattutto programmare limposizione
delle tasse.
La Sicilia del tempo, rappresentando
lavamposto dellImpero, doveva
infatti essere difesa dagli attacchi dei
Corsari e dalle minacce dei Turchi .
Per questa esigenza Siracusa in particolare venne dotata di una delle pi
importanti opere di difesa dellantichit, le famose fortificazioni ideate
dai grandi architetti militari del tempo:
Ferramolino e Grunenbergh.
Unaltra occasione offerta da Italia
nostra per conoscere la storia e gli
elementi distintivi del nostro territorio.

Sicilia 11

societ

evento

Festeggiamenti
di San Corrado
Patrono della
Citt di Noto
Apertura

dei festeggiamenti in onore di San Corrado Patrono della Citt di


Noto e compatrono della
Diocesi
Cattedrale gremita per
l'apertura dei festeggiamenti in onore del Santo
Patrono della Citt di Noto
e compatrono della Diocesi. Una tradizione, quella
della traslazione dell'arca
sull'altare maggiore, che
quest'anno ha pi di un
motivo per essere tappa
storica. 1515-2015 cinquecento anni fa Corrado
Confalonieri, l'eremita,
veniva beatificato; un
anniversario che verr celebrato in maniera solenne
per un intero anno. Per cui
la sera del 7 Febbraio 2015
si aperta non solo la ricorrenza del 19 ma un anno
intero di festeggiamenti ed
a presentare quanto succeder il Vicario episcopale
per la cultura Don Ignazio
Petriglieri, collaborato dal
Direttore dei Beni Culturali della Diocesi Salvatore
Maiore. La prima parte
della serata ha visto anche
la presenza del Rettore
del Seminario Padre Luigi Vizzini, il restauratore
dell'arca Luciano Bombeccari, in prima fila le
autorit cittadine, il Sindaco Bonfanti e il Presidente
del Consiglio Comunale
Corrado Figura. Tra un
intervento e l'altro sono
stati proposti dei passi
e la preghiera del libro
"San Corrado racconta"
scritto dal Vescovo Mons.
Antonio Staglian, a cura
di Sebastiano Lo Monaco,
Direttore Artistico del
Teatro "Tina Di Lorenzo"
di Noto.
Nella particolare serata anche la consegna dei quattro
grifoni e dell'aquila, restaurati, che completano
cos (adesso manca solo
un intervento al Cristo
risorto e l'instalazione
del sistema di controllo
dell'umidit) il previsto
restauro dell'argentea Arca
che custodisce le spoglie
di Corrado Confalonieri.

SPECIALE 12

Sicilia 10 febbraio 2015, marted

10 febbraio 2015, marted

82 milioni sono nella bozza di Accordo, il Ministero dellAmbiente ha fornito le proprie proposte di integrazione

Quelle false promesse della


politica sulle bonifiche

Nellarea industriale vanno avanti da ventanni tra


la speculazione di politicanti e lo scarica barile istituzionale

Il SIN di Priolo-Augusta-

Melilli uno dei pi problematici di Italia. Su di


esso si sono stratificati
sessantanni di industria
chimica e della raffinazione: dalla Rasiom di Moratti
nel 1949, alla Sincat, Agrimont, Liquichimica, alla
Montedison, allEnichem,
alla Esso, allIsab-Erg,
fino alla Lukoil. Almeno
per la met di questi sei
decenni lattivit delle
varie industrie che si sono
succedute nellarea si
svolta senza che esistessero
valide normative ambientali, con fenomeni gravi
dinquinamento che sono
purtroppo simili a tutti gli
altri siti industriali storici
dellItalia.
Gli aspetti della complessa problematica della zona
industriale siracusana sono
molteplici spiegava poco
tempo fa la nota del Ministero e riguardano sia
aspetti dinquinamento del
terreno e delle acque, che
problematiche connesse
alla salute della popolazione che sono ben chiare
al Governo. Il Ministero
dellAmbiente nelle varie
fasi degli accordi per la
bonifica dei siti dellarea industriale siracusana
scriveva: () che dei
774 milioni previsti come
fabbisogno finanziario
nellaccordo di programma
del 2008, solo una parte,
106,8 milioni di euro, era
coperto con risorse immediatamente disponibili; la
rimanente quota di 667,7
milioni era previsto venisse
coperta con risorse programmatiche, quindi di
successiva individuazione
e reperimento.
Tra le risorse immediatamente a disposizione una
parte, circa la met, erano
riconducibili al Ministero
dellAmbiente, mentre
laltra met era a carico
della Regione Siciliana.
I fondi del Ministero
dellAmbiente, 50 milioni
di euro, sono stati a suo
tempo trasferiti al Commissario delegato per lemergenza bonifiche in Sicilia,
e quindi oggi sono nella
disponibilit della Regione. Tre milioni e 700 mila
euro sono stati impegnati
per interventi gi effettuati

mentre la parte restante


ancora disponibile.
Inoltre il ministero ha
successivamente destinato altre somme, circa 10
milioni, al SIN di Priolo.
La Regione ha dimezzato
il finanziamento originario
di 50 milioni, portandolo a
25. Le risorse attualmente
disponibili da utilizzare per
la formalizzazione del nuovo Accordo di Programma
Quadro Rafforzato, che
si rende necessario data
la differente disponibilit economica rispetto
al passato, ammontano a
complessivi 82 milioni.
Tale importo stato quindi inserito nella bozza di
Accordo, rispetto al quale
il Ministero dellAmbiente
ha fornito le proprie proposte di integrazione sin
dal 9 settembre 2014. Ad
oggi, tuttavia, la Regione
Siciliana non ha ancora
implementato il testo di
Accordo con le schede
intervento richieste dal Ministero dellAmbiente e dal
Ministero dello Sviluppo
Economico.
Su danni dellinquinamento industriale, negli studi
da parte di scienziati di
tutto il mondo, nel paniere
dei materiali inquinanti
entrarono a forza i furani,
le diossine, il mercurio,
gli idrocarburi policiclici
aromatici, il benzene, i pbc,
il piombo, l'arsenico e tanti
altri ancora, tutti emessi
nell'aria e nell'acqua, tutti
classificati con elevata
tossicit, pericolosit, indicatori della potenzialit
compromissione ambientale. Le emissioni di questo
tipo, molto spesso sfug-

gono alle rilevazioni delle


centraline di monitoraggio
dell'ambiente; centraline
che finora sono realizzate e tarate per registrare
nell'aria circostante solo
i cosiddetti macroinquinanti, e le altre emissioni
microinquinanti per eccellenza, non potendo essere
rilevate in automatico,
devono essere monitorate
con attrezzature molto pi
sofisticate e con procedure
particolari che solo ora i
comuni tentano di mettere
in campo. Questo nella
logica significa che con i
sistemi in uso, non sempre
le analisi corrispondono ai
dati reali, dai quali sono
esclusi i dati "invisibili",
quelli che restano di pertinenza delle autocertificazioni delle aziende che
inquinano; insieme alle
emissioni illegali, come
qui da noi per le giornate
di sabato, domenica e
giorni festivi, che restano
difficile da accertare e che
sfuggono al controllo e al
perseguimento ai sensi di
legge diretto e immediato.
Tutto ci non pu restare
marginale, specie in tutta la
Sicilia orientale, e nel Petrolchimico siracusano ci
aggravato dall'impossibilit di un controllo puntuale
e diretto sulle emissioni
ad altissimo rischio per la
salute pubblica, che ormai
da anni sono entrate nel
ciclo della vita quotidiana,
nel circolo alimentare,
nell'aria e nell'acqua. E
non pu essere di certo un
consorzio privato delegato
al controllo.
La provincia di Siracusa si
trova al settimo posto gi

nell'anno 2006 tra quelle in


Italia per il pi alto rischio
ambientale; ma oggi molti
impianti in altre localit a
rischio sono state chiuse,
quindi non sappiamo allo
stato attuale dove si deve
allocarla nella sinistra
graduatoria. I governi
periferici sull'argomento preferiscono ancora
oggi solo proclamare dati
statistici piuttosto che
deliberare perch, nella
buona sostanza, quando si
discute di riconversioni,
bonificare, limitare i gas
nell'aria e tutto il resto,
quindi di "aggredire" l'inquinamento selvaggio, si
guardano bene di non aggredire anche gli interessi
economico-finanziari delle
lobby della chimica e della
raffinazione, che speculano
in danno alla salute pub-

blica. Chi vive in una citt


inquinata dalle industrie,
ha un rischio maggiore
del 25/30% di contrarre
una patologia tumorale.
Sono oltre novemila i
morti all'anno per gli effetti
cronici dell'inquinamento
atmosferico, di cui una
buona parte ai polmoni. Ad
Augusta, c' la registrazione dell'arciprete, Palmiro
Prisutto, che annota, suo
malgrado, questa strage
silenziosa in crescita costante, senza riuscire a dare
una spiegazione ai suoi
fedeli. Ma i dati parlano
chiaramente di una crescita
costante, i casi tumore sono
oggi un'epidemia; oltre
ogni limite il consumo di
sigarette e la carne rossa
consumata non bastano a
spiegare l'epidemia in atto,
dove i nuovi casi aumentano costantemente da circa
cinquant'anni. E per la verit di cronaca il procuratore
capo della Repubblica di
Siracusa, Francesco paolo
Giordano, intervenuto a
gamba tesa con uninchiesta giudiziaria a 360 gradi
sullinquinamento nellarea industriale siracusana.
Si parla ormai da tanti anni
del risanamento ambientale e dei veleni industriali
giacenti nel SIN, Sito
Interesse Nazionale, denominato "Priolo Gargallo",
per non formulare il cattivo pensiero che si tratta
certamente di un connubio

legato a doppio filo tra la


politica e le lobby della chimica e della raffinazione. Il
Sito d'Interesse Nazionale
di Priolo Gargallo, istituito con la legge 426/98,
individuato con il decreto
del 10 gennaio del 2000,
formato da circa 5800 ettari
sulla terra ferma e di circa
10,000 ettari a mare; esteso
per tutto il tratto della costa
sud orientale della Sicilia
per circa 30 km da Augusta,
Priolo, Melilli e Siracusa,
di sostanze velenose dei
fondali marini e nella terra
ferma. Le acque di falda
sono inondate di cloruri e di
benzene, gasolio e benzina
finiti nel ciclo alimentare di
uomini, animali e nell'agricoltura.
L'amianto, sparso in tutto il
territorio, ancora tanto;
stata compiuta una parziale
messa in sicurezza per
opera di alcune aziende,
ma le bonifiche serie non
sono mai cominciate.
Una piccola parte dei siti a
terra gi bonificata, come
quelli per opera di Erg,
ora Isab, mentre i progetti
di bonifica presentati e
approvati sono ancora una
piccola parte. Sostanzialmente, la situazione molto
grave. Le parti di territorio
fortemente contaminato
sono tante. Ma nessuno
spinge in tal senso, mentre
il tempo scorre velocemente e il rischio che le industrie
abbandonino i siti lasciandoci in un mare di veleni
forte. Le dichiarazioni
di nuovi investimenti e
nuovi impianti eco compatibili diventano ogni giorni
promesse di marinaio.
Piuttosto voci vicino alla
politica romana e ai salotti
dell'industria parlano della
volont di una forte riduzione degli investimenti
di Eni in Sicilia, cos come
denunciato dall'onorevole
Pippo Gianni; ma a ben
vedere anche altre industrie
cercano soluzioni per non
rischiare di investire dei
soldi in nuovi impianti e
l'ammodernamento dei
vecchi, senza aver prima
saggiato per ben il mercato
mondiale, poich quello
europeo si contrae ogni
giorno di pi, mentre i costi
di produzione aumentano a
dismisura.
Le bonifiche. Nelle Conferenze dei Servizi del 6 marzo 2008 e del 18 giugno del
2008, i partecipanti presero
atto dei risultati preoccupanti della caratterizzazione, che evidenziavano una
contaminazione da metalli
pesanti, arsenico, piombo,
rame, zinco, mercurio
e idrocarburi policiclici
aromatici, e contaminazione di origine fecale
lungo la fascia costiera,
con la presenza di miceti
riscontrati nei campioni
prelevati nelle vicinanze

degli arenili, dove la gente


s'immerge d'estate per il
turno estivo dei bagni. In
quella circostanza si parlo
anche d'investimenti, di
denaro necessario per far
fronte alle bonifiche. Il
fabbisogno complessivo
stimato all'epoca ammontava a circa 775.000.000,00
euro, suddivise: euro
200.000.000,00 circa per
gli interventi di messa in
sicurezza e bonifica di
falda; euro 450.000.000,00
circa per le attivit di
bonifica all'interno della
rada di Augusta; euro
41.000.000,00 circa per
la bonifica dell'area marina esterna della rada di
Augusta e antistante al
sito industriale di Priolo;
euro 78.500.000,00 circa per gli interventi da
realizzare sull'area del
porto di Siracusa; euro
2.000.000,00 per interventi
di riqualificazione ambientale della struttura demaniale ex-lazzaretto; euro
2.000.000,00 per attivit
di valutazione epidemiologica; 2.500.000,00 per
l'attivit di monitoraggio
e controllo. Sul fronte tecnico-progettuale, insistono
diverse scelte, ma quasi
tutti gli attori di questa
"commedia" non trovano
la giusta soluzione. IL sito
di bonifica pi importante
rimane la rada di Augusta,
con i suoi 23,5 kmq dell'intero specchio acqueo e la
lunghezza di ben 8 km di
costa, e larghezza di quattro
kmq, con una profondit
massima di 30 metri. Secondo il Piano redatto a
suo tempo dall'ICRAM,
nell'ambito degli interventi
di bonifica MISE, dopo una
serie di accertamenti, con
prelievi superficiali e pi
di 150 carotaggi a mare e
sotto-costa, stata sviluppata una fase prioritaria con
i seguenti risultati per zone
e insediamenti industriale e
medesime zone inquinate.
Mercurio: da 7,6 - 6,82 30 - 153, fino a 651 mg/
kg. Idrocarburi dodici: da
7,351 - 31,412 - 28,430 a
61,882 mg/kg. I sedimenti
pericolosi sono estesi per
4.734.971 metri quadrati,
e quelli meno pericolosi
14.042.009 metri quadrati.
Si tratta d'imponenti volumi di sedimenti molto contaminati, con un elevatissimo quantitativo di rifiuti da
recuperare e smaltire e con
alti costi per l'abbattimento
dei contaminati, mercurio
e idrocarburi; l'assenza di
casi similari applicabili al
contesto dello specchio acqueo della rada di Augusta
e una legislazione in materia in forte evoluzione che
muta velocemente, non
consentono di avere le idee
chiare sul da farsi.
Un'infinit di problemi si
presenta per l'aspetto di-

retto al progetto operativo,


necessario per gli interventi
di emergenza e di bonifica.
Dal particolare tipo di
dragaggio, al trattamento
dei reflui, al recupero e lo
smaltimento finale. Oltre
agli ostacoli territoriali, per
i particolari aspetti portuali
della rada di Augusta. Il
Piano Regolatore Portuale,
la sismicit, le concessioni
alle aziende in atto con i
pontili in regime di autonomia funzionale, la sicurezza della navigazione
sia mercantile sia militare,
i vincoli paesaggistici e
archeologici, la localizzazione delle strutture di
refluimento dei sedimenti,
che non cosa semplice
e da poco, infine la struttura di contenimento e il
sistema di drenaggio, con
l'impermeabilizzazione,
la copertura, la sedimentazione del materiale dragato e refluito; il delicato
trattamento in termini di
decontaminazione e la
gestione dei sedimenti:
separazione, lavaggio,
elettrocinesi, flottazione,
trattamenti termici, tutto
detto in sintesi per non
entrare in termini tecnici
difficili da comprendere
per i non addetti ai lavori,
con ben cinque tipologie di
materiali.
Difficile l'identificazione
della localizzazione delle
vasche di conferimento dei
residui, una volta depurati,
con depositi a tenuta stagna o cassoni cellulari in
cemento armato, con il risultato finale di completare
il progetto, in teoria, con tre
grosse aree: la prima attrezzata a banchine d'accosto
per la movimentazione
dei container in una zona
ad alti fondali verso ovest
della rada di Augusta; la
seconda un'area attrezzata
lungo la diga foranea lato
sud-ovest; la terza attraverso la realizzazione di un
porto turistico sulla diga
foranea di sud-est.

Le conclusioni dei rapporti


d'accusa contro le industrie
sono in sintesi: gli scarichi a
tubo libero provenienti dai
siti industriali che hanno
determinato l'inquinamento dei sedimenti marini, con
una forte e significativa
ripercussione contro la vita
umana, la flora e la fauna,
con effetti devastanti per
la formazione e la reazione
cancerogena/mutogena e
la formazione di tumori,
con ben diciotto milioni
di metri cubi di sedimenti,
di cui 4,7 milioni sono
rifiuti pericolosi, con il
forte impatto economico
che va ben oltre il solo
danno ambientale, e senza
alcuna minima attenzione
per la salute umana e per
l'intero spazio circostante
gli insediamenti industriali.
Insomma, tutto il mondo
a conoscenza che i rifiuti
del sottosuolo, nel mare
e nei territori della zona
industriale siracusana,
sono causa diretta di cancro e tumore, che i veleni
giacenti conformano malformazioni e malattie gravi
che provocano la morte
dopo una lunga sofferenza,
ma nessun governo riesce
davvero, Europa compresa,
a risolvere un grave caso
di avvelenamento collettivo continuato, strage
ambientale e omicidio
colposo plurimo, provo-

cato il pi delle volte, da


un'atroce sofferenza o alla
morte. Una condizione
dove il vuoto legislativo
non consente allo Stato
democratico d'intervenire
in maniera risolutiva, con
la conseguenza che provoca tanti morti e tanto
dolore, ma anche un'abnorme spesa sanitaria per
la collettivit, mentre i
responsabili riescono a
sottrarsi dal risarcire il
danno. Paradossalmente, la
corruzione l'anima della
nostra malata democrazia.
La montagna di soldi destinate alle bonifiche ha fatto
scomodare le intelligenze
di lobby in mezzo mondo,
con disponibilit immediata di "regalie", progetti
megagalattici, e la messa
a disposizione di mezzi
navali e terrestri, adatti
al compimento dell'opera
d'ogni stazza e tipo; ma il
vero problema rimane chi
deve tirare fuori tutti quei
quattrini per finanziare i lavori necessari a bonificare
il mare e la terra dall'inquinamento selvaggio,
che da oltre cinquant'anni
industriali senza scrupoli
hanno scaricato nel mare e
nel sottosuolo siracusano,
con l'aggravante del silenzio assenso delle istituzioni
e della gente per un tozzo di
pane, barattando il lavoro
con la morte propria e di
tanti innocenti, colpevoli
di essere nati qui, dove
altri uomini hanno creato
questo inferno sulla terra,
dove lo stato del diritto
democratico e dove il
popolo dovrebbe essere
sovrano, non capace di
fare giustizia.
Le bonifiche con una spesa
simile a una montagna di
soldi ci possono ripagare
ampiamente con dei benefici in termini di salute
pubblica, con effetti positivi rapidi; ma il dilemma
rimane chi deve pagare
tanto danno alla collettivit; cos come sono le
attuali norme a pagare i
costi delle bonifiche sono
a carico di chi ha inquinato:
chi inquina paga. Ma le
aziende non hanno alcun
interesse a bonificare. Per
loro quei soldi sono come

Sicilia 13

buttarli nella spazzatura.


Tutte le forzature giudiziarie e politiche verso le
lobby a pagare per i danni
causati e ora da rimuovere,
sono finite sempre con una
raffica di ricorsi al Tar, al
Cga, all'Europa e finanche
al Creatore. Nel territorio
industriale siracusano hanno inquinato tante aziende,
ma come stabilire la misura
e il danno d'attribuire
difficile da quantificare per
singola unit, quindi chi e
come deve essere distribuita la quota da pagare non
si trover mai; intanto i
morti per cancro e tumore
aumentano ogni giorno
nell'indifferenza generale.
Il ministro dell'Ambiente,
la siracusana Stefania
Prestigiacomo, nel 2008
mise in piedi un compromesso "politico": dei
circa 800 milioni di euro
preventivati per bonificare
il Sito "Priolo Gargallo",
solo duecento sarebbero
stati pagati dalle industrie
e il rimanente dello Stato
e Regione Siciliana. Ma
una sensazionale sentenza
del Tar nel 2012 traccia un
traguardo a marcia indietro
e stabiliva in sintesi: poich
gli interventi necessari
per il risanamento previsti
dal piano di bonifica, che
dovrebbero essere pagati
dalle aziende, rischiano di
peggiorare la situazione
d'inquinamento presente,
non vanno pertanto realizzate. Cose dell'altro
mondo. In poche parole,
smuovere quelle migliaia
di tonnellate di veleni non
potrebbe essere conveniente, allora lasciamoli l
e buonanotte ai suonatori.
Appare davvero capzioso,
ma il vero motivo che
per le aziende tutto ben
tanto conveniente: non
sono, grazie alla sentenza
del Tar, costretti a pagare la
rimozione dei contaminanti e non devono nemmeno
pagare il prezzo del danno
alla salute pubblica, che
paga "Pantalone", causato
dal loro comportamento
criminale con migliaia di
morti e milioni di euro in
spese mediche a carico
della collettivit italiana.
Socializzare i debiti e

SPECIALE

capitalizzare i guadagni.
Bravissimi! Una riduzione o un aumento delle
vittime non intaccheranno
i loro bilanci, i loro tesori
accumulati sulla morte
di tanti innocenti, esseri
umani, con le dichiarazioni
intercettate, nell'inchiesta
"Mare Rosso", di tanto
disprezzo per la vita umana.
Per lo Stato alla fine sarebbe
forse meglio bonificare i
siti inquinati e far finire
cos l'emergenza medicosanitaria, questa strage
che potrebbe durare fino a
quando i veleni resteranno
nel fondo nel mare e sottoterra. Senza le bonifiche
non ci sar pace. I morti e
i malati aumenteranno in
maniera esponenziale, cos
come il disastro ambientale
in atto, con tanti trucchi e
troppe trasgressioni alla
legge della vita umana,
oltre che a quella della
Giustizia. Beffati sotto il
naso e a casa nostra, senza
poterci difendere dall'avvelenamento dei gas in libert
nell'aria e tutto il resto.
C' chi mente sapendo di
mentire, con l'aggravante
di farsi scudo dalla fame
di lavoro che ci costringe
a barattare la vita di tutti
per gli interessi di pochi.
Quella che occorre un'azione collettiva, popolare,
che comprenda tutta la
societ civile, una classaction forte e decisa per
affrancarci da una schiavit
durata oltre mezzo secolo
e che nemmeno il potere
dello Stato democratico
riesce a contrastare. Viviamo in una democrazia
liberi di che cosa? Di morire
avvelenati! Bisogna state
attenti per; tutto questo si
scontra con la regola logica:
senza le bonifiche non sar
proprio possibile parlare
di nuovi investimenti industriali, eco-compatibili,
quindi niente sviluppo nella
direzione tanto decantata
e raccomandata in questi
giorni. Niente bonifiche,
niente investimenti poich
la corda del legislatore
legata a doppio filo: non
potendo rilasciare altri
decreti senza bonificare
i vecchi siti. Altrimenti
dove costruire sui veleni?
Anche con tutta la buona
volont possibile, nessuna
istituzione, regionale o
locale, potr "suicidarsi"
con un nulla osta politico,
un decreto, cos in contrasto
con la logica delle istituzioni democratiche; sarebbe
come volersi costruirsi
una villa da sogno, con
piscine e campo da golf e
tutto il resto, in un terreno
dove sottoterra insiste una
grande discarica di rifiuti
speciali, tossici e nocivi,
sopra una montagna di
veleni sotterrati.
Concetto Alota
Anthony Maria Bianca

Cultura 14

di Arturo Messina
Interessante come le
precedenti (che restano
diffuse in informatica al
sito Antonio Randazzo)
la conversazione che si
tenuta marted scorso,
giorno 3 febbraio, al
Cenacolo della siracusanit che Antonio
Randazzo- il poetico
scultore che di siracusanit ne sa un pozzo,
come egli definito a
Siracusa- ha ricavato dal suo garage sito
in via Agostino Scilla
n.29, la minigalleria
delle sue pregevoli
sculture e la sede del
circolo di chiunque ama
le cusuzze aretusee e
le vuole meglio conoscere partecipando alle
conversazioni che vi si
tengono ogni marted.
Riprendendo
largomento sui vari quartieri del centro storico,
dopo la Graziella e la
Giudecca, questa volta
si parlato del belvedere San Giacomo, conosciuto meglio come
Facci dispirata dagli
abitanti du scogghiu:
gli ortigiani cu a scoccia. Esso- come bene
ha illustrato lo stesso
Antonio Randazzo- ,
per chi viene da Piazza
Archimede, alla fine di
via Maestranza, detta
dai siracusani Mastranza. E di questa ha
egli raccontato la vita
che si conduceva quando era bambino, sottolineando anche che il
nome le potrebbe venire dal fatto che attorno,
nei secoli passati, vi
erano le strade dei mastri ossia degli artigiani, come via dei Tintori,
dei Candelai ( e tanti
artigiani vi erano anche
ai suoi tempi) o meglio
dal fatto che nei secoli
pi vicini era la strada
maestra, cio importante, con parecchi palazzi
nobiliari.
Partendo quindi dal
Belvedere s. Giacomo o
Facci dispirata ( perch sia stata detta cos
stato poi spiegato leggendo la leggenda che
le riguarda)- c il palazzo Impellizzeri (ma
non quello che oggi
sede dellArchitettura
e che, salendo ancora,
si vede a destra!), dove
un tempo, entrando, nel
basso a destra, vi era la
bottega-falegnameria-

10 febbraio 2015, marted

Sicilia 10 FEBBRAIO 2015, MARTED

Facci dispirata
e via Maestranza
Marted scorso al Cenacolo della siracusanit si parlato di uno degli angoli
pi suggestivi di Ortigia, in fondo a via Maestranza, sua strada maestra
ebanisteria di Francesco Disco. Dopo- ha
continuato
Antonio
Randazzo a raccontare- si incontrano la via
Nizza e (subito dopo) la
via Alagona dove, dopo
alcuni bassi abitati, ce-

del cui cortile stata


la sede della Galleria
Roma prima che questa si trasferisse nella
sede attuale di piazza
san Giuseppe. Poco pi
sopra dellImpellizzeri
cerano il cinema Olim-

della Madonna Immacolata, di fronte al quale vi era lufficio postale, e dopo pochi passi
vi era e vi ancora la
piazzetta Corpaci, o
dellImmacolata- come
la chiamavamo a quei

vendeva anche i libri


usati; poi cerano i Tessuti di Mascali Giusto,
appresso, un po pi su
dopo la via del Labirinto, che portava in via
Roma, quindi il palazzo
che poi divenne della

Riprendendo largomento sui vari


quartieri del centro
storico, dopo la Graziella e la Giudecca,
questa volta si
parlato del belvedere
San Giacomo, conosciuto meglio come
Facci dispirata
dagli abitanti du
scogghiu

ra il panificio Pinto e
subito dopo ci abitava
Ciccio Cacciatore, mio
compagno d Scuola
dArte e ottimo pittore ancora oggi molto
stimato anche come
papirista. Poi, sempre
salendo, a destra cera il gi citato Palazzo
Impellizzeri, che uno
dei pi importanti edifici della via Maestranza.
Quasi di fronte ad esso
cera il palazzo Blanco,
di origine quattrocentesca, adiacente al Palazzo Rizza, un magazzino

pia e il palazzo del dott.


Cassone, allinterno del
cui cortile vi era sempre posteggiata la sua
carrozza, che egli usava
al posto della macchina
per andare a fare le visite ai tanti siracusani
che lo chiamavano per
la sua bravura sia come
medico che come persona.
Salendo
sempre
per andare a Piazza
Archimede, ancora alla
destra vi era il calzolaio Pippo Miceli, quindi
lingresso secondario

tempi. Allangolo con


via della Giudecca, di
cui abbiamo parlato
nella precedente nostra
conversazione, cera
a sinistra il panificio
Schiavo e subito dopo
il caff Bottaro con accanto la merceria Corsale; appresso la Lombardino, che faceva
anche dei ricami; quindi il vicoletto duno dei
palazzi Gargallo e subito dopo la famosa libreria del ragioniere Taggeo, piccolo di statura
ma grande di cuore, che

Prefettura e quindi la
Libreria di Rosario Mascali, la pi famosa di
Siracusa e, allangolo
con via Roma, lo storico calzaturificio Varese, con sopra uno dei
pi importanti palazzi
nobiliari antichi.
Sulla destra, invece,
angolo sempre rivolto a
piazza Archimede, cera il palazzo Spatafora,
con una logga magnifica. Quel palazzo, che
prima apparteneva alla
famiglia Blundo, fu
abbattuto per costruirvi

Sicilia 15

SPORT SIRACUSA

Frena lo Scordia e gli azzurri raddoppiano il vantaggio

la Cassa di Risparmio,
dove ora c la Prefettura. Ritorniamo a piazza
dellImmacolata, come
chiamavamo la piazzetta Corpaci, salendo
sempre verso piazza
Archimede, a destra
cera un tabaccaio e,
dove oggi c un ristorante, allora cera il negozio di tessuti di Italia.
Questo vendeva anche
a cridenza e quinti
tanti di noi poveri compravamo da lui Dopo
d lui cera la farmacia
Carbone e di fronte, un
po pi sopra, c era il
negozio che vendeva le
prime bombole di gas
da cucina.
L , al numero 72, cera
anche (con la sua monumentale facciata, che
prima doveva essere
stato un convento) palazzo Bufardeci, gli avi
dellon. Titti Bufardeci,
ex sindaco di Siracusa,
nipote di quel Titta
Bufardeci, che alla fine
divenne primo sindaco
di Siracusa, essendo il
pi anziano dei consiglieri comunali e a sua
volta nipote di quel don
Emilio Bufardeci che
era abate e nello stesso
tempo oratore della societ segreta Temistocle! Fatti pochi passi,
tornando a destra, cera
e c ancora un arco che
immette in un cortile,
che noi chiamavamo
cortile Marciante perch allangolo cera ilcaff Marciante, il pi
rinomato di Siracusa
per i suoi dolci. Subito
dopo cera u famosu
palazzu sdirrubbatu,
dove noi bambini salivamo per vederci i
film che si proiettavano
allinterno dellarena
Verga, che poi divenne
il cinema teatro del cavaliere Vito Verga, quel
singolare personaggio
che, era stato prima un
violista che suonava
sulle navi e cos aveva
accumulato un consistente patrimonio, ma
era rimasto sempre una
simpatica e semplice
persona, che andava in
bicicletta, anche a
vendersi le uova! Pi
avanti cera la famosa
salumeria di lusso della
famiglia Guido. E di
Facci dispirata e la sua
leggenda?. Ci che
stato letto stato messo
nel sito: basta chattare
nello stesso sito.

Il Siracusa a pi quattro
ma con qualche sussulto

La vittoria di Giarre certo un risultato di cui bisogna rallegrarsi, ma la gestione del vantaggio e della superiorit
numerica sono elementi che lasciano ancora a desiderare

a consuetudine a
complicarsi la vita
pare sia questanno nel DNA del
Siracusa. I suoi tifosi si mettano quindi il cuore in pace
perch anche se il
vantaggio sull immediata inseguitrice raddoppiato, il
Siracusa far di tutto fino alla fine per
complicarsi la vita.
A Giarre non andata comunque in
scena una prima
visione ma un film
gi visto, allorch,
avanti di due gol, c
mancato poco che si
facesse raggiungere.
E visto che i giarresi non riuscivano ad
impensierire la difesa azzurra non han-

no trovato di meglio
che omaggiarli di un
evitabilissimo gol,
trasformare un ragazzino come Leotta in un imprendibile furetto e mettere a
repentaglio un meritato successo. Evidenziando, per loccasione, ancora una
volta due vistose lacune. La prima, che
la squadra presenta
ancora cronici difetti di gestione dei
vantaggi, giustificabili semmai nelle
prime giornate e non
ad otto turni dal
termine. La seconda
che la superiorit
numerica, che una
risorsa e una manna
dal cielo per tutte le
altre squadre, per il

Siracusa, si trasforma in un ingombrante fardello di


cui non sa bene che
farne, come dimostrano le due consecutive partite col
Milazzo e col Giarre. Il problema che
quando tutto finisce
bene uno magari ci
ride sopra. Il guaio invece quando
lavversario riesce
ad approfittarne e le
cose si complicano.
A Giarre si avuta
la sensazione che a
fronte della prevedibile reazione dei
padroni di casa che
avevano chiuso il
primo tempo sullo
0-2, il Siracusa si sia
letteralmente seduto, lasciando lini-

ziativa agli avversari che approfittando


di un dormita della
difesa hanno accorciato le distanze,
andando poi vicinissimi al pari. Tutto
questo non assolutamente consentito
a otto giornate dalla conclusione del
campionato, quando
ogni risultato diverso dalla vittoria rappresenta un passo
falso e quando dei
ventiquattro punti

Basket, Aretusa in formato


ridotto fermata a Milazzo

Si ferma la rincorsa dell'Aretusa, figlia delle difficile settimana trascorsa. Ancora una volta a pesare stata
la panchina corta, e per la squadra di
Anastasi arrivato il disco rosso sul
neutro di San Filippo del Mela.
Il Milazzo si imposto con il punteggio di 79-71 al termine di una
gara caratterizzata dallinfortunio di
Casiraghi allinizio del terzo quarto,
dallassenza di Francesco Messina
rimasto in panca e dalla cattive condizioni fisiche di altri componenti

del roster. Partita tirata sino alla


fine dove abbiamo cercato di fronteggiare una situazione infortuni assai difficile- ha commentato il coach
Sandro Anastasi- e non era agevole
uscire indenni da questo parquet con
la squadra che avevo a disposizione.
Dispiace perch volevamo dare continuit alle due precedenti prestazioni.
Da domani cominceremo a pensare
al prossimo incontro casalingo, con
la voglia di tornare al successo.

complessivamente
in palio il Siracusa
per mantenere il primato solitario fino
al termine ha bisogno di incamerarne
almeno ventuno. E
giunto quindi il momento di stringere i
denti, di serrare le
fila e di guadagnare
in cinismo. Scherzetti come quelli
andati in scena al
Regionale di Giarre
con Zappal e Vitale protagonisti non

sono assolutamente
ammessi e riteniamo
che su questo punto
anche il mister sia
daccordo. E se lo
, come pensiamo,
si trasformi, fino
allultimo
minuto
dellultima giornata, in sergente di
ferro, per evitare
alla tifoseria azzurra, specialmente a
quella pi avanti negli anni, pericolosi
sbalzi di pressione.
Armando Galea

Calcio serie D,
Noto gelato
nel finale

Peccato. Il Noto spreca tanto ed alla


fine viene beffato a Leonforte in pieno recupero da Castro, che ha gelato
la retroguardia granata, realizzando il
gol partita.
E pure era stato il Noto a fare la partita, soprattutto nel primo tempo. Sono
proprio gli ospiti a rendersi pericolosi
su calcio piazzato di Cocuzza, poi un
colpo di testa di Cucinotta, trova Pentimone pronto. La Leonfortese reagisce e Bonaventura sfiora l'incrocio
dal limite. Nel finale di tempo, palla
gol per Butera: E' ancora Pentimone a
deviare sul palo. La ripresa di marca biancoverde: l'undici di Infantino
sale in cattedra e va vicino al gol prima con Guerreri e poi con Floridia.
In entrambi i casi, il portiere Ferla
a respingere. Ci prova Franzese con
una girata volante che sfiora il palo.
La Leonfortese ci crede e al 90' arriva
il gol partita di Castro.
Il Noto seppur sconfitto lascia il nuovo stadio di Leonforte a testa alta.

Sicilia

SPORT PAGINA 16 10 febbraio 2015, marted

Si va delineando, cos un appuntamento che


vedr la Sicilia
e Siracusa capitale della Pallamano Italiana,
per uno spettacolo assicurato
in tutti
e 3 i giorni

In foto, il presidente
Vito Laudani.

La Teamnetwork ipoteca il secondo posto


e si prepara per la Final Eigh di Coppa Italia
Superata

la Lazio
per 28 a 18, la Teamnetwork mette
una seria ipoteca
per la conquista del
secondo posto nel
girone attualmente
occupato dal Fondi, anchesso vittorioso a Gaeta, che
per dovr scontare
un turno di risposo.
Dal derby con lAlcamo, dunque, la
possibilit, con la
vittoria, di riacciuffare quel secondo
posto che significa
accesso alla Final
Eight di Coppa Italia e alla fase Play

Ormai qualificate sono infatti Bozen, Romagna, Fasano, Pressano, Carpi e Fondi
Off scudetto. E proprio guardando alle
finali di Coppa Italia
che sono stati tenuti
precauzionalmente
a riposo il Pivot Piero Ragusa, il Centrale Mattia Calvo
disponibili in panchina mentre sono
rimasti a Siracusa
il Terzino sinistro
Giovanni Giannone
e, soprattutto,
il
terzino destro Luciano Brancaforte,
in via di completo

recupero,
tassello
fondamentale
per
una Teamnetwork
che vuole onorare nel migliore dei
modi lappuntamento tra le prime otto
squadre
italiane.
Ormai
qualificate
sono infatti Bozen,
Romagna, Fasano,
Pressano,
Carpi,
Fondi, e manca soltanto la matematica
certezza per lAmbra e per la Teamnetwork Siracusa. Si

va delineando, cos
un
appuntamento
che vedr la Sicilia
e Siracusa capitale
della Pallamano Italiana, per uno spettacolo assicurato in
tutti e 3 i giorni della manifestazione
che si terr il 27 e 28
febbraio per le fasi
preliminari, con le
finali primo marzo.
Sar un momento importante - afferma il presidente
Vito Laudani - an-

Calcio a 5 A2/M, lAugusta vince contro


la Futsal Isola e consola la posizione play off

L'impresa

nella quinta giornata di


ritorno la mette a segno l'Augusta,
che sconfigge sul proprio parquet il
Futsal Isola e ritrova insperate energie e speranze per tornare a lottare
per i playoff che varranno la promozione in serie A1. I ragazzi di
mister Nino Rinaldi hanno giocato
una gara intensa e grintosa, tirata e
con il risultato in bilico sino al fischio finale, mostrando maturit e
bel gioco soprattutto nelle ripartenze
e negli schemi da palle inattive. La
formazione megarese, priva del proprio cannoniere Jorginho, gioca una
partita di grande sostanza e passa in

vantaggio con l'altro bomber Scheleski, anche se gli ospiti non ci stanno
e pareggiano poco prima dell'intervallo con una rete di Lutta. L'inizio
del secondo tempo tutto di marca
megarese, e dopo 47 secondi dalla ripresa delle ostilit arriva il 2-1
firmato da Juninho. Il Futsal Isola
prova a reagire, ma a pochi minuti
dalla fine arriva l'episodio decisivo:
fallo di mano di Emer, espulsione per
quest'ultimo e rigore per l'Augusta,
con Scheleski che non sbaglia e ipoteca la vittoria. A un minuto e mezzo
dalla fine Marcelinho accorcia le distanze, ma troppo tardi.

che per la citt che,


con la designazione
della FIGH a sede
dellevento, vedr
la
partecipazione
per 4 giorni di circa 200 tra dirigenti, tecnici e atleti, e
almeno altrettanti
supporter che seguiranno le squadre,
per non parlare di
quanti, dalle societ
siciliane di pallamano, interverranno per trascorrere
un fine settimana
per la nostra citt.
Prevediamo quindi
circa 1000 presenze
alberghiere che, credo, contribuiscano
ad un incremento di
circa lotto per cento
su base mensile per
lintera provincia di
Siracusa.
Dunque sar un appuntamento sportivo importante e
faremo del nostro
meglio per onorarlo sul campo e per
questo confidiamo
sul sostegno di tutti quanti abbiamo a
cuore le sorti dello
sport siracusano riconoscendo il valore anche sociale ed
economico di una
manifestazione di
questo livello.

Calcio a 5
A1/F, per le
Formiche un
pari prezioso
contro
le pugliesi
della Salinis
U

n pari prezioso per le Formiche di mister La


Bianca, in casa
delle
pugliesi
della
Salinis.
Alla vigilia del
match
mister
La Bianca aveva
dichiarato,
mi aspetto una
partita dura fisicamente e una
pronta risposta
da parte della
mia squadra sul
piano del carattere e della
personalit, non
abbiamo
nulla da perdere e
siamo pronti a
dare battaglia,
e cos stato.
Anita Zacarella e compagne,
hanno fermato
le pugliesi guidate da mister
DAbrosio, con
tanta grinta e
determinazione,
che vantavano
un ruolino di
marcia di tutto
rispetto e
candidata tra le
prime del girone. Adesso per
le ragazze del
presidente Basile, quanto mancano sei partite
alla fine della
regular season,
rimangono accese le speranze play off. Domenica arriva al
PalaLoBello il
Vittoria calcetto, un derby da
vincere per riscattare la sconfitta dellandata
e per non perdere il treno play
off.
S.C.

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